LA COLLINA SPLENDENTE · 2020. 8. 2. · Sulla collina splendente, le giornate scorrevano felici,...
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LA COLLINA SPLENDENTE
SCRITTO E ILLUSTRATO DA GIORGIA TEDESCO
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Stampa a cura di Prima edizione giugno 2020
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PRESENTA
“La collina splendente”
RACCONTO INEDITO DI Giorgia Tedesco
Illustrazioni originali di
Giorgia Tedesco
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C’era una volta, una collina molto isolata che si trovava nell’Europa del nord.
Su tutta la collina c’era un odore di natura molto naturale.
In fondo, c’era un albero pieno di ciliegie rosse molto gustose, ma soprattutto
molto succose. L’erba del prato era molto morbida e soffice.
Nel cielo azzurro c’erano gli uccellini che volavano e fischiettavano allegramente.
Vivere su questa collinetta sarebbe stato davvero molto bello e chiunque ci fosse
riuscito sarebbe stato molto fortunato.
Tra i fortunati c’erano un leone, una maialina e tanti altri animali molto teneri.
Vi era anche un ruscello molto lungo, che era di un azzurro celeste. Nascosti fra i
rami degli alberi c’erano i nidi degli uccellini tutti accucciati sulla madre al caldo.
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Il leone, che si chiamava Poldo, era molto buono e gentile. Era robusto ed aveva un
manto marroncino con una criniera arancione folta e ondulata.
Il procione era una femmina e si chiamava Lulù. Era molto nervosetta e se qualcuno le
dava fastidio, si arrabbiava subito. Era grigia e aveva una mascherina di pelo nero
intorno agli occhi. Era una batuffolina a forma di pallina.
Con loro viveva un cavallo di nome Spirit (come quello famoso!) che era molto gentile
ed aveva un olfatto grandioso. Era anche molto alto, con un pelo nero brillante ed una
striscia bianca verticale sul muso. Aveva gli occhi nero intenso e correva velocissimo.
Con loro c’era anche una coniglietta di nome Susy, molto veloce ma bassa e piccolina.
Era molto golosa di carote e andava sempre in giro a cercarle nei posti più strani e
particolari. Aveva il pelo rosa chiaro e anche lei era a forma di pallina e da lontano
sembrava un fior di cotone!
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Dentro a un castello, sopra un’altra collina lontana e deserta e solitaria, c’erano
dei draghi che sembravano buoni, ma in verità erano cattivi come il loro castello,
che puzzava di vecchio, perché era proprio sporco. Dentro c’erano tante cose
antiche, molte erano cose di valore ma di vecchia generazione.
Uno dei due draghi si chiamava Rubi e l’altro Leo.
Erano verdi come gli spinaci e avevano occhi sporgenti di colore nero come i cani
chiwawa.
Dalla loro bocca, piena di denti affilati come quelli dei lupi, usciva una grande
fiamma di fuoco con la quale spaventavano tutti. Questi due erano molto furbi e
sapevano come ingannare facilmente le persone, ma soprattutto gli animali,
infatti, con loro ci sapevano proprio fare, perché li vedevano ogni giorno.
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Sulla collina splendente, le giornate scorrevano felici, ma per sfortuna, arrivò un
bruttissimo giorno anche per loro!
I draghi, volando in perlustrazione, videro tutti gli animali felici e spensierati, che
giocavano “a prendersi” e si divertivano come dei matti.
Quando capirono che questi amici stavano bene insieme e andavano d’accordo,
loro si ingelosirono! Invidiosi di questa situazione e pieni di rabbia, pensarono di
sputare su di loro fuoco dalla loro bocca per spaventarli. La paura avrebbe fatto
così litigare gli amici! Nessuno lo sapeva, ma quando i draghi si ingelosivano,
sputavano anche una polverina che, cadendo sugli animali, li faceva litigare. Così
tutti gli amici, all’improvviso, diventarono tutti cattivi, tranne la coniglietta Susy!
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Per rimediare a questa terribile situazione a Susy venne un’idea geniale!
Si ricordò che tanti anni fa, quando era piccola, sentiva parlare
i vecchi animali saggi, soprattutto il vecchio saggio gufo.
Dicevano che la grande pianta di ciliegie che era sulla collina, produceva delle
ciliegie dal succo magico. Quindi Susy la coniglietta corse velocemente in punta
alla collina vicino all’albero.
Ma c’era un problema, come faceva a salire sull’albero???
Susy si accorse che a fianco a lei c’erano tante ciliegie, ne prese una e se la
mangiò. Dopo aver mangiato la ciliegia si sentiva più forte e più speciale. Fece un
salto lunghissimo che riuscì ad arrivare fino in cima all’albero. Ne raccolse più che
poteva e fece un succo. Poi salto giù dall’albero e andò dai suoi amici.
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Arrivata lì si fece notare dicendo ad alta voce:
“EHI AMICI!!! CHI VUOLE UN PO DI SUCCO DI CILIEGIA FRESCO FRESCO???”.
Tutti gli animali appena sentirono la parola ciliegia le corsero incontro e bevvero
tutto il succo di ciliegia e all'improvviso diventarono tutti buoni.
I due Draghi cattivi scomparvero per sempre.
Sulla collina tornò la pace e tutti gli animali fecero una grande festa con tanti
hamburger con carote e ketchup e maionese.
Da quel giorno, vissero sempre felici e contenti!
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MORALE DELLA FAVOLA: ANCHE SE SIAMO DIVERSI DI CARATTERE DI PENSIERO E ASPETTO FISICO POSSIAMO SEMPRE VOLERCI BENE E STARE INSIEME. L’INGREDIENTE MAGICO È……IL SUCCO DI CILIEGIE???? NOOOOO!!! È L’AMORE, IL RISPETTO, E NON PRENDERSI MAI IN GIRO SE SIAMO DIVERSI. QUINDI MIEI PICCOLI E GRANDI SCRITTORI SIATE GENTILI FRA DI VOI E NON FATE COME I DRAGHI!