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EDITORIALE Vergognatevi! Campo estivo in Ruanda: la parola a chi c’è stato A Natale regala la solidarietà VOCI DAL SUD NEWS/EVENTI 2 Abbattere quei muri e costruire ponti 2016 Autorizzazione del Tribunale di Lodi n.248 del 13/10/2004 - Anno 11 - n. 40 - Dicembre 2016 Direttore responsabile: Mauro Rancati Grafica: 2CAN Advertising - Crema Stampa: Sollicitudo Arti Grafiche - Lodi Poste Italiane SpA Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 Comma 2 - Aut.: LO/LO Karibu Newsletter informativa del Movimento per la Lotta contro la Fame nel Mondo “Dobbiamo abbattere i muri che dividono: tentare di accrescere il benessere e renderlo più diffuso, ma per raggiungere questo risultato dobbiamo abbattere quei muri e costruire ponti che consentono di far diminuire le diseguaglianze e accrescono la libertà e i diritti.” Papa Francesco

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EDITORIALE

Vergognatevi! Campo estivo in Ruanda: la parola a chi c’è stato

A Natale regala la solidarietà

VOCI DAL SUD NEWS/EVENTI

2

Abbattere quei muri e costruire ponti

2016

Autorizzazione del Tribunale di Lodi n.248 del 13/10/2004 - Anno 11 - n. 40 - Dicembre 2016Direttore responsabile: Mauro Rancati Grafica: 2CAN Advertising - CremaStampa: Sollicitudo Arti Grafiche - Lodi

Poste Italiane SpASpedizione in A.P.D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46)Art. 1 Comma 2 - Aut.: LO/LO

KaribuNewsletter informativa del Movimento per la Lotta contro la Fame nel Mondo

“Dobbiamo abbattere i muri che dividono: tentare di accrescere il benessere e renderlo più diffuso, ma per raggiungere questo risultato dobbiamo

abbattere quei muri e costruire ponti che consentono di far diminuire le diseguaglianze e accrescono la libertà e i diritti.”

Papa Francesco

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La piazza è bella ed elegan-te; al centro una piccola folla è intenta ad ammirare

due architetti; girano il mondo per esplorare artisticamente un nuovo concetto di utilizzo dello spazio pubblico. Costruiscono una sorta di minuscola casetta nella quale dormiranno, arma-ti di sacchi a pelo high-tech. «Ma dormono davvero qui?» domanda una donna; folta pel-liccia addosso, anello dorato, grosso smartphone e l’espres-sione sorpresa per un gesto di tale coraggio. «La temperatura scende sotto lo zero, poverini!» Io e Mara accompagniamo un amico, una persona che stimiamo da sempre. Si fa in quattro, otto, sedici e trenta-due per gli altri. «So che siete stanchi ma dovete vederlo» Nel cuore della città, ben nasco-sto alla vista dei turisti, sta un cam-po base: decine e decine di ten-de, centinaia ragazzi di colore, lavoratori stagionali nelle ricche coltivazioni di frutta nei dintorni di una cittadina piemontese. Ci sono solo tende. Le più solide sono state fornite dalla Caritas, grosse canadesi, le altre sono teli di plastica buttati sopra fragili strutture di legno. Nel mezzo di una ricca città del nord-ovest se ne sta sapientemente nascosta alla vista una reale baraccopoli che nulla ha da invidiare ad uno scenario proveniente da Goma

o da un campo profughi somalo. I ragazzi si arrangiano come possono. Dopo il lavoro nei campi dalle cinque del matti-no alle sette di sera il piccolo esercito rientra al campo base. Mangiano cucinando su for-nellini a gas, pregano e si pre-parano ad affrontare la gelida notte di un autunno inoltrato. Conosciamo Virginia e Luca, gio-vanissimi. Sono loro gli angeli cu-stodi del campo: «Il Comune dice che non può darci una mano, la Protezione Civile non può aiu-tarci perché di emergenza non si tratta. Così viviamo giorno per giorno, una difficoltà alla volta. Ora la difficoltà si chiama freddo. Questa è una reale emer-genza, 400 persone non pos-sono essere lasciate qui in mezzo agli scarafaggi.» Solo 250 possiedono un con-tratto. Gli altri un contratto non l’hanno mai visto. Ai loro padro-ni (questo è il nome che usano) non conviene. Si chiama sfrut-tamento, lavoro nero, evasione fiscale. E viste le condizioni di questi ragazzi qualcuno potreb-be definirla addirittura schiavitù. Sento improvvisa una rabbia e profonda da stringere il pu-gno. Non sono credente, ma mai come ora ho riscoperto la bellezza delle Scritture, dalla Bibbia al Corano. C’è un pas-so del Vangelo dove Gesù dà prova di grande temperamen-

to, perché prima ancora di un simbolo, di un Dio, è un ragazzo con le idee chiare, che sa cosa è importante. Gesù entra in un tempio e trova dei commer-cianti intenti a vendere. E così il pacifico Gesù, lo stesso pronto a perdonare, comprendere e capire, questa volta si arrabbia. Un mercato con centinaia di persone e un ragazzo che co-mincia a buttare tutto all’aria urlando. È solo in quel momento che Gesù usa una parola forte, dura, come un mattone tirato in mezzo alla faccia. A quella gente che in nome del proprio egoismo, dei propri affari, del-la propria comodità e di quella dei loro cari calpesta qualco-sa di sacro ed eterno come un tempio, Cristo dice semplice-mente: “Vergognatevi!”. Non usa parabole, giri di parole o altro. Dice solo: «Vergognatevi!» Accanto a me un ragazzo aspet-ta il suo turno per potersi lava-re. Ha le ciabatte imbrattate di fango e trema per il freddo. Tre minuti per lavarsi, un boccone mangiato seduto su una casset-ta di legno e a letto su un paio di cartoni in attesa della sveglia del-le cinque. Lui mi guarda e mi sor-ride. Un sorriso dolce e pacato. In piazza gli astanti fotografano gli architetti che sfidano il freddo dentro la casetta di legno bio. «Poverini» esclama una signora. «Poverini».

A cura di Marco Cortesi, autore teatrale e attore

Vergognatevi!

SOMMARIOEDITORIALEVergognatevi!

UNO SGUARDO SUComunicazione e sensibilizzazione

I NOSTRI PROGETTIRuanda: inauguratol’acquedotto di Rwaza

VOCI DAL SUDCampo estivo 2016

COME SOSTENERCISostegno nutrizionale e sanitario a donne e bambini di Muyanza

NEWS / EVENTIA Natale regala la solidarietà

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Comunicazione e sensibilizzazione

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Due eventi per parlare di diritti delle donne africane e del genocidio

28 ottobre: dalla parte di Nice 11 novembre: Spettacolo teatrale Rwanda

Nice Nailantei Leng’ete è nata in Kenya, in un villaggio Masai alle pendici del Kilimangiaro. A soli 8 anni, dopo aver visto mutilare le coetanee, decide di ri-bellarsi alla mutilazione genitale, una pratica pericolosa imposta dalla tradizione del suo villaggio come rito di passaggio all’interno della società Masai. Lei non vuole essere tagliata e soprattutto vuole andare a scuola. Riesce a farsi ascoltare dal nonno, ad andare a scuola e comin-cia così una battaglia per la promozione dell’istruzione femminile in Africa, sensibilizzando le persone sui pericolosi effetti di questa pratica tribale. Grazie alla mediazione con i capi tribù Masai e all’adozione di riti di passaggio alternativi, Nice ha salvato dalle mutilazioni genitali oltre 10.000 bambine.

Oggi, a 24 anni, Nice è diventata il simbolo del coraggio e della ribellione contro le mutilazioni femminili e altri soprusi che le bam-bine africane sono costrette a subire; oggi, Nice è una donna che continua a combattere per il futuro di tante altre donne. Essere dalla parte di Nice significa stare dalla parte di tutte quel-le bambine, adolescenti e donne che lottano quotidianamente contro le ingiustizie, il potere maschile e le violenze della strada, della guerra, della povertà.

L’obiettivo della campagna “Dalla parte di Nice”, promossa dal gruppo di giornalisti Hic Sunt Leones, è raccontare le storie di sette bambine e ragazze che in varie parti dell’Africa hanno spezza-to la catena delle tradizioni in nome della libertà di scelta: dalle bambine masai, alle bambine di strada, alle bambine accusate di essere streghe, a tutte le ragazze che subiscono forme di violen-za e privazione del futuro. Il Movimento Lotta Fame nel Mondo, che da anni combatte la piaga delle bambine streghe in Congo, è #dallapartedinice e il 28 ottobre ha ospitato a Lodi la protagonista della campagna.

È arrivato anche a Lodi lo spettacolo RWANDA, produzione te-atrale di Marco Cortesi Teatro che conta più di 420 repliche in tutta Italia. Grazie al contributo di Gritti Energia Srl, MLFM ha or-ganizzato per venerdì 11 Novembre presso il Salone dell’Oratorio di San Bernardo una doppia rappresentazione dello spettacolo/inchiesta sulla recente storia del Paese delle Mille Colline, in cui l’ONG opera dal 1987.

RWANDA è uno spettacolo di teatro civile e narrazione sul genoci-dio che nel 1994 sconvolse il piccolo Paese Africano e causò oltre un milione di morti. Marco Cortesi e Mara Moschini, sullo sfondo di uno degli eventi più drammatici e dimenticati della con-temporaneità, racconta-no la storia di un uomo e di una donna, capaci di grande coraggio. Una straordinaria vicenda di dignità ed eroismo che vide uniti i due protagoni-sti con un’unica missione: fare la cosa giusta.

Grazie al contributo di Gritti Energia Srl, nella serata sono stati raccolti 940 €, destinati al proget-to “Sostegno nutrizionale e sanitario alle donne e ai bambini di Muyanza, Ruanda”.

#dallapartediNIce

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Si è concluso nel mese di no-vembre il progetto Acque-dotto di Rwaza, struttura

idrica che MLFM ha provvedu-to ad estendere e riabilitare nel Nord del Ruanda. L’intervento, finanziato da fondi MLFM, Asso-ciazione Mondo Giusto, Caritas Antoniana, Caritas Ruhengeri e Associazione Giuliano n’A-bana è nato con lo scopo di promuovere il benessere del-la popolazione ruandese con azioni che interessino in modo specifico l’accesso all’acqua e la sua corretta gestione. Gli obiettivi specifici sono risolve-re la mancanza di acqua potabi-le nei due distretti di Rwamigimbo e Kabuga, nei quali sono situati parecchi edifici pubblici, e so-stenere il benessere della popo-lazione attraverso azioni idriche integrate nei settori dell’igiene, dell’ambiente, dell’educazione. Le fasi di lavoro sono state le seguenti: estendere l’acque-dotto esistente con una nuova stazione di pompaggio; indivi-duare nuove sorgenti; promuo-vere attività di sensibilizzazione ed educazione ad un corretto utilizzo della risorsa idrica; prov-vedere alla formazione per la cooperativa di gestione futura. A luglio la maggior parte delle strutture idriche erano ormai in funzione: l’acqua è arrivata in quota regolarmente, le fontane sono state aperte e la popola-

zione ha iniziato a beneficiare concretamente del bene idrico. Insieme ai partner e alla contro-parte locale, in particolar modo Padre Theoneste, Direttore di Caritas Ruhengeri, è stato deciso di sostenere il progetto fino alla fine dell’estate, con la corrente per la pompa e per i guardiani e la manutenzione delle strutture. Dal mese di agosto tutta la ge-stione dell’acquedotto è a carico della cooperativa lo-cale che è stata costituita per il proseguimento del progetto idrico, dopo aver fatto il pas-saggio di consegna da par-te dello staff MLFM in Ruanda. Il progetto si è concluso a set-tembre 2016 ed ha avuto un im-patto molto positivo da diversi punti di vista: i bambini si trovano l’acqua vicino a casa e questo permette loro di aver più tempo libero da dedicare allo studio e al gioco; essendo quest’acqua potabile ci sarà una diminuzio-ne delle malattie quali dissente-rie e verminosi; parte della po-polazione che ha partecipato alle costruzioni ha avuto per un periodo di un anno, alcuni an-che oltre, uno stipendio fisso, e alcune di loro ora hanno un la-voro fisso (come il pompista e i guardiani oltre ai responsabili delle fontane di distribuzione). Per quanto riguarda i beneficiari, diretti e indiretti, il risultato ha su-perato le aspettative: quelli indi-

retti sono stati 22249 (249 persone in più rispetto a quelle previste), mentre quelli diretti sono stati 6461 (461 in più rispetto al target iniziale). Inoltre, i benefici si sono estesi anche a quattro scuole pubbliche e due centri abitati. Ad ottobre, alla presenza di au-torità distrettuali e nazionali, del-la controparte locale e finanzia-tori, è stata fatta l’inaugurazione e benedizione. Un altro traguar-do raggiunto in Ruanda dal Mo-vimento Lotta Fame nel Mondo, sulla scia del motto Acqua Sor-gente di Vita!

Ruanda: inaugurato l’acquedotto di Rwaza

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Concluso un altro progetto idrico che garantisce acqua pulita a 22.000 persone

Al via una raccolta fondi per la for-nitura di banchi per l’istituto “Sain-te Famille” di Bagira (RD Congo): la presenza storica di MLFM in questa zona del Congo ha porta-to la parrocchia di Bagira a rivol-gersi proprio all’ONG per cercare il sostegno necessario per rende-re fruibile la struttura. Gli obiettivi sono: favorire il diritto allo studio ai giovani di Bukavu attraverso la fornitura di attrezzatura e mobilio idonei in grandezza, qualità e du-rata a un istituto secondario supe-riore; favorire il recupero e quindi l’attività formativa e lavorativa dei giovani del corso di falegna-meria presso il Centro di Muresha. L’iniziativa è stata rivolta alle scuole, insieme alla proposta di-dattica “A piccoli passi” affinché possano aiutarci attraverso:• condivisione con i Rappresen-tati di Istituto, stimolando i ragazzi stessi a organizzare una raccolta fondi secondo i loro criteri e “gu-sti”;• divulgazione del progetto trami-te circolari, stimolando donazioni da parte delle famiglie degli stu-denti;• inserzioni nelle bacheche delle scuole;• ideazione di proposte da attua-re durante l’anno scolastico.

UN GRAZIE a CARITAS LODIGIANA, partner del progetto

Acquedotto Nyarurema Dopo la firma del protocollo con le autorità locali, a metà set-tembre è iniziata la riabilitazione dell’acquedotto di Nyarurema, nel Nord del Ruanda, quasi al confine con l’Uganda. “Si tratta di una piccola, ma im-portante adduzione d’acqua a servizio di un centro di sanità, cen-tro di malati AIDS, scuole e fonta-ne pubbliche.” Racconta Omar Fiordalisio, capo progetto. “L’av-vio del progetto a ridosso della stagione delle piogge avrebbe potuto rappresentare un proble-ma, ma siamo riusciti comunque a procedere con i lavori. Ad oggi sono stati reclutati gli operai tra la popolazione locale, è stato acquistato uno stock di materiali e attrezzi. È stato inol-tre effettuato il captaggio delle sorgenti e sono state costruite le nuove camerette di raccolta dell’acqua.”

Campo estivo 2016: la parola a chi l’ha vissuto

Volontari in Ruanda

voci

dal

sud

La luminosità della terra rossa delle strade, circondate da im-mense colline di varie tonalità di verde dove lo sguardo naviga fino all’infinito. Uomini e donne che camminano per ore alla ricerca della fontana o delle piante di platano più vicine. Bim-bi che devono crescere in fretta e ti accolgono con abbracci e con sorrisi spontanei. Odori, cibi, usi e costumi diversi: questo è il Ruanda. Il viaggio mi ha fatto riflettere molto su me stessa, mi ha insegnato ad apprezzare la semplicità delle grandi e picco-le cose della vita, l’importanza dell’acqua e del cibo, di un sorri-so, di una mano tesa, di una ca-rezza, che in un paese civilizzato come il nostro vanno persi.Federica

Non è facile raccogliere tutte le emozioni vissute dopo questa esperienza in poche righe; più che altro vorrei ringraziare. Gra-zie Ruanda per il tuo paesaggio che ti sorprende ogni volte che volgi lo sguardo. Grazie per aver-mi fatto arrabbiare nel mostrarmi i tuoi figli camminare chilometri, a piedi nudi, per un po’ d’acqua; non hai fatto altro che convin-cermi ancora di più nel mio im-pegno verso gli altri. Grazie per i sorrisi e gli abbracci dei bambini. Grazie a tutte le persone che si impegnano per renderti un po-sto migliore.Guido

Questo viaggio in Ruanda è sta-to un mix di emozioni, a volte in-descrivibili, talmente forti che ri-sultano difficili da captare. Dopo i primi passi, quasi paurosi, io, Fe-derica, Giuseppe, Guido, Sofia e Sonia iniziamo a correre, grazie anche allo spirito di Omar, che ci prende per mano e ci trascina con la sua ironia e determinazio-ne; ed è impossibile non seguirlo passo dopo passo, senza perder-lo di vista. Si visitano gli acquedotti e al-tre strutture funzionanti grazie a MLFM, e si riesce quasi a per-cepire l’orgoglio che provano le persone che questo progetto l’hanno ideato, portato avanti e concluso con successo. Ci spostiamo per tre giorni a Muhura, in zona rurale; quando arriviamo, i bambini sono appe-na usciti da scuola. Ci vedono e ci corrono incontro incuriositi, giocano a calcio, posano assie-me a noi per una foto e ci segui-rebbero nelle strade per km e km, silenziosi, ridendo tra loro e osservandoci, quasi impauriti. C’è la forza e l’impegno delle suore, la loro incredibile e ina-spettata ironia, le preghiere pri-ma dei pasti. C’è l’Orfanotrofio Casa San Giuseppe, gestito da suor Odile.L’emozione di aiutare a costruire una fontana ma, soprattutto, a inaugurarla e nel vedere la gioia delle persone che, piano piano, accorrono numerose per scopri-

re cosa stia succedendo. Quella è stata una giornata commo-vente e toccante. Vedi tutto questo e molto altro, e capisci quanto fortunato sei tu che facendo due passi hai dell’acqua a portata di mano, quanta ne vuoi; quanta ne spre-chi e si potrebbe salvare.Ma le emozioni e i pensieri si spo-stano anche su un’altra scala, sulla rabbia, sul senso d’impoten-za che senti avere nei confronti della situazione di queste popo-lazioni, sul reale senso della vita, sul ruolo, importante, che gioca una comunità, la solidarietà, la cooperazione e il lavoro.Da un viaggio come questo torni con occhi diversi, con una con-sapevolezza ed una determi-nazione più forti. Questi viaggi li considero come componenti di un puzzle: bisogna darne seguito in Italia perché anche qui è im-portante il nostro piccolo aiuto.Porterò sempre con me le corse, gli abbracci dei bambini, i loro sorrisi nonostante abbiano poco o niente, le danze, i girotondo. Ma una componente impor-tante sono anche i compagni di viaggio, le risate, le canzoni ascoltate in macchina, anche questo fa parte di un viaggio, le persone che lo vivono assieme a te: la felicità è reale solo quando è condivisa.Mattia

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Acquedotto di Byimana

Tra le attività del campo estivo, un simbolico contributo al la-voro di MLFM: i 6 ragazzi hanno contribuito a costruire una delle 54 fontanelle previste per l’Ac-quedotto di Byimana, finanziato dall’Ambasciata Giapponese oltre che da iniziative MLFM, tra cui la campagna “Abbiamo RISO per una cosa seria”. “Abbiamo avuto la possibilità di portare un piccolo, simboli-co contributo alla riabilitazione dell’acquedotto, che servirà 15.000 abitanti della zona” rac-conta Sofia.“Qualche giorno dopo, alla pre-senza di oltre 100 persone, ab-biamo inaugurato la fontanella costruita: come rappresentante di MLFM, ho avuto l’onore di ta-gliare il nastro di inaugurazione e aprire la prima fontana; cir-condata dalla gioia dei canti dei bambini, l’acqua è zam-pillata per la prima volta. Una grande festa per noi e per la popolazione, un’emozione indi-menticabile.Dopo l’apertura dell’acqua, è abitudine per MLFM occuparsi anche della sensibilizzazione; abbiamo perciò distribuito cati-ni e saponi alle donne presenti, come gesto per promuovere l’igiene famigliare e di conse-guenza la salute pubblica.”

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Lotta alla malnutrizione a Muyanza (Ruanda)

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Èpartito il 1 luglio un nuovo intervento del Movimen-to Lotta contro la Fame nel

Mondo, con il sostegno della CEI (Conferenza Episcopale Ita-liana), in ambito medico-sani-tario e nutrizionale, a supporto di donne e neonati di Muyan-za (Ruanda Settentrionale). Nella stessa zona, MLFM ha già provveduto negli ultimi anni a riabilitare un acquedotto, a so-stenere il Centro della Donna e ad avviare una scuola materna equipaggiata. Consapevole dei risultati positivi ottenuti fino ad ora, l’impegno viene conferma-to, con un nuovo obiettivo: mi-gliorare la situazione nutrizionale materno-infantile e la cura neo-natale e pediatrica di 1500 nuclei familiari vulnerabili della zona, prevedendo tre linee di azione. 1. La prima fase prevede un’o-pera di sensibilizzazione indi-rizzata alle gestanti e giovani madri, volta a conferire le co-noscenze nutrizionali di base necessarie ad assicurare una corretta alimentazione ai figli, sia durante la gestazione che nei primi anni di vita, salvaguar-dando il corretto sviluppo del si-stema immunitario dei bambini. 2. In secondo luogo il Centro di Salute di Muyanza verrà dotato di attrezzatura medica specifica (un ecografo portatile e un ana-lizzatore di emoglobina) così da assicurare una migliore assistenza

alle gestanti ed essere in grado di riconoscere preventivamente gravidanze a rischio e offrire le giuste cure assistenziali, sia pri-ma che durante il momento del parto. Parallelamente, si svolge-ranno corsi di formazione speci-fica per il personale sanitario del Centro di Salute, che sarà in gra-do di prestare cure tempestive ai neonati e alle loro madri e sen-sibilizzare la cittadinanza. 3. La sicurezza alimentare delle fami-glie sarà inoltre rafforzata tramite il miglioramento e la diversifica-zione della produzione agricola e dell’allevamento. La terza fase del progetto prevede infatti for-mazione agli agricoltori, con in-segnamento di nuove tecniche agricole creazione di kitchen garden e attività volte allo svilup-po dell’allevamento di piccolo bestiame e corsi di veterinaria. Grazie al microcredito, nell’in-tero settore di Buyoga saranno beneficiari dell’intervento 500 tra allevatori e agricoltori. “Un ambito nuovo per il Movimento Lotta Fame nel Mondo” rac-conta Omar Fiordalisio, referente dell’ONG in Ruanda “ma in con-tinuità con quanto già fatto nelle comunità limitrofe. Un progetto ambizioso e trasversale: in un solo intervento, sostegno nutrizionale materno- infantile fino ai 6 anni, formazione sanitaria e microcre-dito per coltivazione e distribuzio-ne di animali di piccola taglia.”

Nuovo progetto in ambito nutrizionale e sanitario a favore di donne e bambini

PER LE AZIENDEPARTECIPA ALLA LOTTERIA!

“Insieme contro la violenza si vince due volte”, è un’iniziativa di raccolta di fondi che consiste in una lotteria solidale, ideata dal Gruppo Aleimar (ONG di Melzo) per aiutare i bambini vittime di violenza e sfruttamento.

Anche MLFM aderisce all’iniziativa per sostenere il progetto “Sostegno nutrizionale e sanitario alle donne e ai bambini di Muyanza, Ruanda”. Per aiutarci basta acquistare entro il 9 gennaio 2017 un biglietto al costo di 2 €, oppure uno o più blocchetti da 10 biglietti, che puoi facilmente distribuire ad amici, parenti, colleghi di lavoro, ecc.

Per info e biglietti, visita il sito www.mlfm.it o contatta MLFM allo 0371.420766 o scrivendo a [email protected]. Per ogni biglietto venduto, 1 euro andrà direttamente al progetto di sostegno nutrizionale e sanitario a donne e bambini di Muyanza.

Tutti i riferimenti per effettuare donazioni le trovi sul fondo dell’ultima pagina della presente newsletter.

SOSTIENI anche tu il progetto!

Rendi concreto il tuo aiuto per i bambini e le donne di Muyanza. Ecco quello che puoi fare:

con 20 eurocostruisci un kitchen garden, modello di piccola coltivazione, nelle case delle famiglie più vulnerabili, come strumento di miglioramento delle condizioni nutritive;

con 35 euro sostieni l’acquisto uno stock di 100 capi di bestiame (pecore,capre, maiali, pollame e conigli);

con 70 euro garantisci alle donne una sessione formativa sull’alimentazione in gravidanza e allattamento, con dimostrazioni culinarie per incrementare la varietà della dieta e massimizzare l’apporto nutritivo degli alimenti ;

con 150 euro assicuri micronutrienti, cibo terapeutico e farmaci per un anno al Centro di Salute.

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A Natale regala la solidarietàLe nostre proposte natalizie, a sostegno del progetto Muyanza

Trasforma il tuo regalo in una donazione e consegna l’ATTESTATO DI SOLIDARIETA’ in un’elegante busta ai tuoi cari, amici, dipendenti, clientioppure scegli un regalo tra le proposte MLFM:

PER LE AZIENDE PER TUTTI LABORATORIO TRIANONAbbiamo RISO.. per un Natale SolidalePacco di riso equo-solidale1 kg, confe-zionato e personalizzato con cravattina e logo aziendale € 5,00

Prova il gusto della solidarietà Panettone classico La Torinese, 1 kg, con-fezionato e personalizzato con cravattina e logo aziendale € 10,00

Biglietti natalizi Personalizzati con messaggio di auguri e logo aziendale € 2,00

Ecologioco per bambini Costruzioni in mais Da € 3,00 a € 5,00

MI chiamano Oro - Blu Album da colorare sul diritto all’acqua € 2,50

La strega di Mirella Libro racconto € 2,50

Artigianato africano Agaseke, ciotole, astuc-ci e beautycase in pagnè di varie dimen-sioni, fascette capelli, orecchini, collane, cucchiai in legno, guanti, grembiuli, astucci, scacchiera in legno e pietra.Da € 2,00 a € 12,00

Decorazioni NatalizieRealizzati a mano dai ragazzi ospitati nel centro di accoglienza MLFM al Trianon di Graffignana:

Decorazioni per albero di Natale:stella / pallina/ albero € 1,00

Alberelli fatti a mano € 4,00

Manifestazione podistica di beneficenza in collaborazione con il Gruppo Podistico San Bernardo e i Marciatori Lodigiani AVIS ADMO AIDO.Partenza e arrivo: BIPIELLE CITYVia Polenghi Lombardo, 1 -Lodi Per info: www.mlfm.it

Si ricorda che MLFM è una ONLUS, pertanto le donazioni effettuate tramite bonifico bancario o postale sono deducibili/detraibili fiscalmente.Per ordini e info, scrivi a [email protected] oppure chiama il numero 0371.420766.

Se sei di Lodi o dintorni, passa a trovarci nella nostra sede di via Cavour, 73 !

Save the date: Domenica 12 FebbraioIV Marathon Città di Lodi

Per contattare la sede del Movimento

Via Cavour, 7326900 Lodi

Tel/fax 0371 420766e-mail: [email protected]

Sito: www.mlfm.it

Donazioni su

Conto corrente postale: 13688205Oppure Banca popolare etica – Ag MilanoIBAN:IT05 Q050 1801 6000 0000 0103770Intestato a: Movimento Lotta Fame nel Mondo Via Cavour 73 – 26900 Lodioppure DONA ON LINE dall’home page di www.mlfm.it con PayPal