Istituto Superiore Universitario “Progetto Uomo”
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Istituto Superiore
Universitario
“Progetto Uomo”
Corso Neuropsichiatria Infantile
Dott.ssa M. Celeste Pierantoni
e- mail: [email protected]
Anno accademico 2015-2016
Neuropsichiatria Infantile
➢ Disciplina complessa in bilico tra le
scienze mediche e quelle umanistiche.
➢ Specializzazione dopo la laurea in
Medicina e Chirurgia.
➢ Elementi di NPI anche in alcuni corsi
paramedici ( laurea in fisioterapia,
psicomotricità, logopedia)
➢ Laurea in Educazione professionale
Insegnanti di sostegno e
assistenti
educatori
necessitano di conoscenze
esaustive riguardanti i disturbi
neuropsichiatrici dell’età
evolutiva
( 0-18 anni)
Di che cosa si occupa un servizio
di Neuropsichiatria infantile?
➢ Di Prevenzione, Diagnosi, Cura e
Riabilitazione di disturbi neurologici,
neuropsicologici, psichiatrici dell’infanzia e
dell’adolescenza
➢ Di tutti i Disturbi dello sviluppo del
bambino e dell’adolescente nelle sue varie
linee di espressione.
4 Settori di Intervento:
Neurologia: epilessie, PCI, Distrofie,Distonie, Cefalee, malattie
neurometaboliche, sindromi genetiche, tumori,ence
faliti ecc.
Neuropsicologia: Disabilità cognitiva, DSA, Disturbi del linguag
gio, ADHD, Disturbi spettro autistico
Psichiatria: Psicosi, Disturbi del tono dell’umore, Disturbi d’an
sia, Fobie, DCA, Disturbi comportamentali ecc.
Riabilitazione: Psicomotoria, del linguaggio,del comportamento
Dati epidemiologici
➢ 10-20% popolazione infanzia e
adolescenza ( 0-18 anni) Disturbi
neuropsichiatrici
➢ Dal 2008 al 2013 :
➢ + 43% utenti
➢ - 30% prestazioni per utente
➢ 1 su 5 bambini-adolescenti presenta un
disturbo neuropsichiatrico
Disturbi bambini e patologia in eta’
adulta
➢ La patologia neuropsichiatrica e l’abuso di
sostanze stupefacenti rappresenta il 13%
➢ Del Global Burden of Disease dell’intera
popolazione.
➢ Più del 50% dei disturbi neuropsichiatrici
dell’adulto hanno il loro esordio in età
evolutiva.
Prevenzione
➢ Il Piano Nazionale Sanitario di Prevenzione
2014-2018 evidenzia fra i
➢ Macroobiettivi il Benessere psichico dei bambini
e degli adolescenti
➢ I Piani di Prevenzione riducono il danno e
contengono la spesa sanitaria di cura e
assistenza per gli adulti malati psichiatrici…. Ma
purtroppo non è così importante e chiaro a molti
Dirigenti delle ASL!!
Neuropsichiatria Infantile in Rete
Sanitaria
Servizio
NPI
Pronto
soccorsoReparto
Pediatria
Reparto
Genetica
Servizio
Psichiatria
SER.T
Neuropsichiatria Infantile in rete
sociale
Servizio
NPI
SCUOLA
Enti
Locali
Case
Famiglia
Tribunale
Minorenni Associazioni
Genitori
Interventi
➢ SPECIFICI : per fascia d’età,
valutazione,scelta riabilitativa
➢ MULTIMODALI : su vari livelli, su vari
contesti, con diversi approcci.
➢ COMPLESSI : si basano sulla valutazione
del minore e del suo contesto di vita
Figure Professionali in un servizio
di NPI
➢ Neuropsichiatra infantile
➢ Psicologo
➢ Logopedista
➢ Fisioterapista
➢ Neuropsicomotricista
➢ Assistente sociale
➢ Educatori professionali
➢ EQUIPEEQUIPE
Aumento utenza e domanda ai
servizi di NPI
Aumento disturbi comportamentali
Nuove modalità di presentazione del disagio
( dipendenza da internet, isolamento in
casa, bande trasgressive)
Aumento fragilità delle famiglie ( crisi
economica, crisi istituzionale, aumento
separazioni, adozioni, traumi da migrazioni
e guerre)
Aumento utenza e domanda ai
servizi di NPI
➢ Maggiori richieste da parte dell’autorità
giudiziaria ( Tribunale dei minorenni)
➢ Aumento richiesta aiuto e invii dalla
scuola: legge 104 e legge 170, circolari sui
BES
➢ Il servizio di NPI come servizio di
“frontiera” per il disagio allargato di minori
e famiglie.
Confine fra “Normalità” e
“Patologia”
➢ In età evolutiva il confine fra Normale e
Patologico a volte è difficile da tracciare.
➢ Interazione di diversi fattori in gioco.
➢ Prospettiva longitudinale ( un bambino, un
adolescente può cambiare nel tempo)
➢ Difficoltà che a volte diventano Disturbi a
volte no.
Prima Visita dal NPI infantile
➢ Vissuti dei genitori: senso di colpa, paura
di essere giudicati, diffidenza, ostilità verso
il npi e gli altri operatori.
➢ Primo colloquio molto importante: raccolta
storia biologica, psicologica, sociale del
bambino (Anamnesi)
➢ Osservazione fin dall’inizio del bambino e
dei genitori
Osservazione
➢ Interazioni con adulti e genitori
➢ Posture, motricità globale e fine
➢ Linguaggio, comunicazione
➢ Presenza di fobie, ansie, movimenti
compulsivi,stereotipie
➢ Comportamento affettivo
➢ Comportamento nel gioco, interessi,
curiosità, modalità di esplorazione
Completamento prima visita
➢ Esame neurologico
➢ Prima valutazione attenzione,
memoria,orientamento spazio-temporale.
➢ Prima Ipotesi diagnostica
➢ Scaletta valutazioni e indagini strumentali
Valutazioni
➢ Valutazione dello sviluppo Intellettivo 8 varie scale di intelligenza, più nota WISC-IV, WPPSI III, Leiter-R ecc.)
➢ Queste scale servono non solo a sapere se c’è un ritardo cognitivo, ma anche quale è il profilo intellettivo con i suoi punti di forza e debolezza.
➢ Questo è importante per gli apprendimenti scolastici
valutazioni
➢ Valutazione dello sviluppo linguistico:
➢ Comprensione
➢ Ripetizione
➢ Produzione
➢ Livello fonologico
➢ Livello delle parole ( lessico)
➢ Livello delle frasi ( Sintassi)
➢ Livello dei testi ( Discorsi)
Tappe di acquisizione linguaggio
➢ Stadio Pre-linguistico ( primo anno di vita)
➢ Stadio parola-frase ( 12-18 mesi)
➢ Stadio delle frasi formate da due parole (
18-24 mesi)
➢ Piccole frasi con più di due parole ( 24-36
mesi)
➢ Sviluppo grammaticale e morfologico ( 36-
55 mesi)
Valutazione sviluppo
neuropsicologico
➢ Disturbi di apprendimento :
➢ Valutazione abilità di lettura, scrittura e
calcolo
➢ Valutazione attenzione
➢ Valutazione funzioni esecutive
➢ Valutazione memoria
Tipi di memoria
➢ Memoria sensoriale: durata molto limitata ( memoria iconica (visione) e memoria ecoica ( suono)
➢ Memoria di lavoro ( a breve termine) serve a trattenere le informazioni per un breve tempo e a eseguire operazioni mentali sui contenuti del materiale depositato.
➢ Memoria a lungo temine : memoria dichiarativa ( semantica o episodica) e implicita ( apprendimento inconsapevole es andare in bici
Valutazione psicopatologica
➢ Colloquio genitori e bambino
➢ Disegno
➢ Test strutturati ( CBCL, K-SADS-PL,)
➢ Importante l’anamnesi familiare!
➢ Importante l’oservazione e l’ascolto!
NormalitàPatologia
➢ La valutazione strutturata ( test,griglie)
permette una definizione di parametri
precisi del livello di sviluppo
➢ La valutazione strumentale ( EEG, TAC,
RM con o senza contrasto, PEV e PEU)
permette una visione delle lesioni a livello
cerebrale e del sistema nervoso del
bambino e il suo funzionamento
Normalità Patologia
➢ La valutazione genetica permette di evidenziare un danno genetico attraverso lo studio del cariotipo e di altre indagini sofisticate
➢ La valutazione clinica, integrandosi con le informazioni date dai genitori, dagli insegnanti, dal pediatra di base, dagli educatori permettono la costruzione della diagnosi anche precocemente
➢ L’autismo si può diagnosticare a partire dai due anni di età!
Compiti dell’educatore
➢ Osservare secondo dei criteri e secondo la propria inclinazione
➢ Entrare in relazione con bambini e adolescenti cosiddetti “difficili”
➢ Studiare e costruire strategie educative per quel bambino e ragazzo diverso da tutti gli altri
➢ Coordinarsi con il servizio che segue il caso e richiedere una supervisione costante
➢ Stabilire una buona relazione con i genitori non colludendo con loro e mantenendo un proprio spazio
Sistemi di classificazione
➢ Percorsi alla diagnosi:
➢ DSM-5 ( Dizionario Salute Mentale 5°)
➢ ICF-CY ( Classificazione Internazionale
del Funzionamento della Disabilità e della
Salute)
➢ Versione per Bambini e Adolescenti
DSM-5
➢ Rappresenta lo standard mondiale per la valutazione per la valutazione e la diagnosi dei Disturbi Mentali.
➢ Il lavoro di ricerca ed elaborazione del DSM-5 è iniziato nel 1999 e la pubblicazione è avvenuta nel 2010!
➢ Il DSM-5 fa seguito a precedenti manuali con lo scopo di migliorare i criteri diagnostici.
DSM-5
➢ Contiene circa 600 patologie codificabili –quasi il
doppio del precedente manuale DSM-IV-R
➢ La diagnosi non è per dilettanti: non consiste
nello spuntare caselle di una serie di sintomi,
richiede studio,formazione e capacità di
interpretazione, nonché pazienza e l’esperienza
acquisita valutando molti pazienti nell’ambito
della salute mentale
DSM- 5
➢ Il DSM-5 non può essere applicato in modo uniforme a tutte le culture ( i criteri adottatti si basano su ricerche svolte su pazienti nordamericani ed europei)
➢ Bisogna fare attenzione a diagnosticare una patologia in pazienti che hanno credenze insolite diffuse ancora in alcune etnie o culture ( credenza nelle streghe di alcuni nativi americani)
DSM- 5
➢ Il DSM-5 non è destinato ad avere valore legale
➢ I suoi autori riconoscono che le definizioni utilizzate dal sistema giudiziario sono spesso in contrasto con requisiti scientifici
➢ Quindi avere un disturbo mentale contemplato dal DSM-5 non può esonerare un paziente da una punizione ecc.
DSM-5
➢ Il manuale diagnostico è VALIDO solo
quanto E’ VALIDA la gente che lo usa!
➢ Anche fra medici di una stessa istituzione
ci sono problemi a emettere giudizi
diagnostici simili !
➢ N.B. usare i criteri diagnostici con
accortezza e prudenza dopo l’esame
clinico, colloquio,osservazione,anamnesi
DSM-5
➢ Disturbi del Neurosviluppo:
➢ Autismo e Disabilità intellettiva
➢ Disturbi della comunicazione e apprendimento
➢ Disturbi del movimento e da tic
➢ Disturbi da deficit di attenzione e da
comportamento dirompente
➢ Disturbi alimentazione,sonno, evacuazione
➢ Altri disturbi o condizioni che iniziano nel periodo
dello sviluppo
ICF-CY versione bambini e
adolescenti derivante dall’ICF
➢ Versione dell’ICF per l’età evolutiva
universalmente utilizzata per bambini e
adolescenti nei settori della salute, istruzione e
servizi sociali.
➢ Le manifestazioni di disabilità e le condizioni di
salute in bambini e adolescenti sono diverse da
quelle degli adulti . Classificazione che tiene
conto di queste differenze ( cambiamenti
associati allo sviluppo e caratteristiche dei
differenti ambienti e gruppi di età)
Il perché dell’ICF-CY
➢ Ragioni pratiche: classificazione della
disabilità infantile utilizzabile attraverso i
diversi sistemi e servizi
➢ Descrivere l’universo del funzionamento di
bambini e adolescenti in base alle
caratteristiche fisiche,sociali e
psicologiche specifiche di questa fascia di
età.
Il perché dell’ICF-CY
➢ Ragioni Filosofiche:
➢ Una classificazione del funzionamento e
della salute e disabilità di bambini e
adolescenti deve includere gli ambiti dei
diritti umani fondamentali dalla
Convenzione delle nazioni Unite sui Diritti
delle persone con Disabilità ( ONU 2006)
Punti Cruciali nell’ ICF-CY
➢ Il bambino nel contesto familiare : il funzionamento del bambino dipende da interazioni continue con la famiglia o con altri caregiver nell’ambiente sociale immediato.
➢ Il ritardo evolutivo: ritardo nella comparsa di funzioni e strutture corporee o nella manifestazione di abilità evolutive per identificare il rischio di disabilità
Punti Cruciali ICF-CY
➢ La Partecipazione definita come “il coinvolgimento in una situazione di vita” e rappresenta la prospettiva sociale del funzionamento.
➢ La capacità di essere coinvolto e di interagire socialmente si sviluppa nelle relazioni del bambino piccolo con i genitori, fratelli e coetanei con diverse caratteristiche nell’arco dello sviluppo.
Punti Cruciali ICF-CY
➢ Gli ambienti: definiti come “ gli
atteggiamenti, l’ambiente fisico e sociale in
cui le persone vivono e conducono la loro
esistenza”
➢ Il bambino è dipendente dall’ambiente in
modo significativo!
➢ MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE
Visione d’insieme delle componenti
dell’ ICF
➢ Due parti ognuna composta da 2 componenti:
➢ Parte 1 Funzionamento e disabilità
➢ a) Funzioni e Strutture Corporee
➢ b) Attività e Partecipazione
➢ Parte 2 Fattori Contestuali
➢ c) Fattori Ambientali
➢ d) Fattori Personali
DEFINIZIONI
➢ Funzioni Corporee: funzioni fisiologiche dei sistemi corporei ( comprese funzioni psicologiche)
➢ Strutture Corporee . Parti anatomiche del corpo, organi,arti e loro componenti
➢ Menomazioni: problemi della funzione e struttura del corpo,intesi come deviazione o perdita significativa
➢ Attività: esecuzione di un compito o di un’azione da parte di un individuo
DEFINIZIONI
➢ Partecipazione : coinvolgimento in una situazione di vita
➢ Limitazioni di attività: difficoltà che incontra l’individuo nello svolgere un’attività
➢ Restrizione della partecipazione . Problemi che un individuo può sperimentare nel coinvolgimento nelle situazioni di vita
➢ Fattori ambientali: atteggiamenti, ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono e conducono la loro esistenza
ICF uso
➢ Classificazione del funzionamento umano e
della disabilità
➢ Raggruppa in modo sistemico la salute e i
domini ad essa correlati es funzioni visive
➢ Classificazione in lettere:
➢ b (Body) Funzioni corporee
➢ s ( Structure) Strutture corporee
➢ d ( Domain) Attività e partecipazione
➢ e ( Enviroment) fattori ambientali
ICF uso
➢ I codici ICF sono completi solo se viene
aggiunto un Qualificatore che indica
l’estensione di un livello di salute e
vengono qualificati con dei numeri
➢ Per Attività e partecipazione si usano i
qualificatori di Performance e Capacità
Uso ICF
➢ Qualificatore Performance descrive ciò
che un individuo fa nel suo ambiente
attuale, nel contesto sociale in cui vive
➢ Qualificatore capacità: descrive l’abilità
dell’individuo di eseguire un compito o
un’azione in un ambiente standard
Uso ICF
➢ Fattori Ambientali:
➢ Qualificatore Barriera e qualificatore
facilitatore riguardano non solo i luoghi
fisici, ma anche la collocazione geografica,
le distanze, la mentalità, la cultura, la rete
sociale, le caratteristiche dei servizi, gli
educatori che lavorano con i disabili, i
bambini, la scuola, i diurni ecc.
Per concludere:
➢ L’ICF-CY è lo strumento che ci consente di catturare, con un linguaggio e un metodo condivisi, il funzionamento dei bambini e degli adolescenti e di riportarlo in maniera comparabile e standardizzata.
➢ La convenzione ONU riconosce il diritto dei bambini disabili ad essere “contati”negli studi di popolazione
➢ SE NON SEI CONTATO NON CONTI!!
Utilizzo ICF-CY come strumento:
Educativo: per l’identificazione dei
bisogni educativia
Clinico: scelta trattamenti
Politica sociale: progettazione
piani di intervento
Ricerca : misura dei risultati
Demografico : registrazione dati
Integrazione vs inclusione
➢ Integrazione: il disabile è inglobato
➢ nell’esistente
➢ Inclusione: l’ambiente deve essere trasfor
➢ mato per essere accessibile a
➢ tutti