Istituto Istruzione Secondaria Superiore - imgix · 2019. 4. 12. · Istituto Istruzione Secondaria...
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Istituto Istruzione Secondaria Superiore “Sciascia e Bufalino” Erice (TP)
Sede Associata di Valderice
Nickname: Marta e Zaira
Studenti: Nemesio Marta e Di Leo Zaira
Docente referente: Prof.ssa Antonina Maiorana
Anno scolastico 2018/19
Abbiamo scelto questa immagine perché le saline, nel loro complesso, sono un importante risorsa d'acqua, un elemento caratteristico del nostro territorio che permette all'economia della nostra provincia di sostenersi, non solo per la sua utilità ma anche per la sua bellezza naturale arricchita dai tramonti mozzafiato.
Provincia di Trapani
La salina di Marsala è parte integrante della Riserva Naturale Orientata e si
estende sulla costa occidentale della Sicilia, nel tratto di costa che collega
Marsala a Trapani, conosciuta come "via del sale". Questo tratto di mare
compreso tra capo San Teodoro e Capo Boeo comprende le quattro isole San
Pantaleo l'antica Mozia, Isola Grande, Schola e Santa Maria. Il Mare che si
estende attorno alla riserva dello Stagnone è caratterizzato da acque basse che
variano dai 2 metri ai 50 centimetri. Le saline sono una delle più antiche e
produttive attività di questa zona a cui la natura ha donato un clima perfetto per
raccogliere dalle sue acque il sale, farlo asciugare con il calore del sole e infine
asciugarlo al vento, cosicché ai passanti sia data l'opportunità di godere dello
spettacolo di enormi montagne bianche dietro cui va a dormire il sole. Le Saline si
estendono per circa 22km in due punti :uno si trova nelle vicinanze di Trapani e si
estende fino a Nubia; il secondo si estende sull'isola Grande, che si chiude alla
Laguna dello Stagnone.
Le saline Ettore e Infersa e i suoi mulini (tipo olandese e tipo americano), rappresentano un unicum ambientale tra i più
caratteristici del Mediterraneo. Il mulino Ettore e Infersa risalente al XIV secolo veniva usato per la lavorazione del sale
che proveniva dalle saline circostanti. Nella Riserva dello Stagnone tra mulini, montagne di sale, vento, acqua e reperti
archeologici si possono ammirare i tramonti i più belli e suggestivi del mondo. Il sole al crepuscolo si tuffa in mare dietro
a isola Grande. I raggi che si riflettono sull’acqua bassa, colorano TUTTO il cielo con dei colori veramente spettacolari. Si
passa dall’arancione al viola, viverlo è una vera emozione.
Destinatari: Ragazzi della scuola primaria dell’Ist. comprensivo“D. Alighieri” di Valderice
Descrizione del progetto
Tipologia evento: Visita guidata alle saline dello Stagnone di Marsala nel mese
di Aprile e successivamente incontro per provare un gioco da tavolo creato in occasione dell’evento.
Premessa: Il plesso del nostro istituto è una sezione associata dell'I.I.S.S. “Sciascia e
Bufalino”, ed è ubicato nel comune di Valderice (TP) vicino all’Istituto comprensivo
“D. Alighieri” (sc. primaria e secondaria di primo grado). Essendo scuole del
territoro, collaboriamo spesso per varie attività o eventi durante l'anno scolastico.
Attività Gli studenti vengono coinvolti in percorsi per conoscere in modo consapevole il
ciclo della produzione del sale come preziosa risorsa del nostro territorio.
Visite guidate alle saline dello Stagnone di Marsala Per toccare con mano la realtà delle saline, il processo di trasformazione acqua-
sale, la macchina del vento (Mulini) e la raccolta del sale.
A scuola Gioco da tavolo creato da noi organizzatrici appositamente per l’evento.
FIOR DI SALE
L’evento avrà luogo allo Stagnone di Marsala (visita guidata da alcuni ragazzi della nostra classe) e successivamente nell’atrio interno del nostro istituto.
I soggetti coinvolti saranno le Associazioni “Salviamo i mulini”, “Saline e Natura”, la Pro-loco di Valderice e alcuni proprietari delle Saline.
Saranno attesi circa 70 partecipanti all’evento tra studenti, professori
e invitati speciali.
Per quanto riguarda la pubblicizzazione dell’evento si è pensato ad una locandina da esporre all’ingresso delle scuole coinvolte nel progetto, a dei volantini da distribuire ai bambini e infine alla presentazione dell’evento sul sito web del nostro istituto.
FIOR DI SALE
Nell’atrio dell’istituto verranno sistemati 4 tavoli di cui uno adibito per il rinfresco, negli altri tre, con un massimo di 4 bambini per tavolo, si giocherà a FIOR DI SALE e saranno presenti due ragazzi dell’istituto come assinstenti ad ogni tavolo da gioco. All’accoglienza vi saranno quattro ragazzi che accompagneranno gli invitati nell’atrio e altri due che si occuperanno della vigilanza.
Alla scoperta delle saline La strada che dalla città di Trapani conduce allo Stagnone di Marsala è caratterizzata da numerose Saline, al centro delle quali sono collocate le macchine del vento, i cosiddetti mulini, la
cui presenza riinvia a tempi passati in cui erano questi ultimi a fornire l’acqua necessaria e a macinare il sale. Il risultato dell’insieme di questi elementi offre un vero e proprio paesaggio a tinte surrealiste.
La Riserva naturale regionale delle isole dello Stagnone fu creata nel 1984. Ci troviamo a pochi
chilometri da Marsala – luogo famoso per lo sbarco dei garibaldini – dove il mare disegna la laguna più ampia dell’intera Sicilia: “Lo Stagnone”, importante luogo strategico fin dalla colonizzazione dei fenici. Questo lembo di terra assunse l’attuale conformazione nel XV secolo quando gli spagnoli fecero costruire i grandi mulini.
L’origine delle saline trapanesi risale ai fenici che impiantarono dei bacini per l’estrazione del sale esportato poi nei vari paesi del mediterraneo. Nel 1583 erano in funzione 16 saline con una produzione annua di 56mila salme di sale. Tale prosperità venne meno quando, nel 1624, a causa della peste bubbonica, tonnellate di sale rimasero invendute. Nella seconda metà del ‘700 riprese il periodo di grande esportazione e vennero costruite nuove saline. Nel 1922 le saline, nel trapanese, divennero 51
gestite dal SIES (Società Italiana Esportazione Sale). Nello splendido panorama delle saline trovano collocazione MAGNIFICI MULINI. Nello Stagnone sono presenti due tipi di mulini. “Olandese” e “Americano”.
Il Mulino Olandese è composto da una struttura
in muratura di forma tronco-conica, chiamato
torre del mulino, su cui s’incastra la cupola di
forma conica, con sei pale. La parte interna e’
costituita da ingranaggi, che trasformano
l’energia eolica in energia meccanica. La parte
girevole, composta dalle pale, doveva essere
orientata dall’operatore a seconda della
direzione del vento.
Il Mulino Americano subentrò intorno agli
anni ’50. La struttura muraria è uguale al
mulino olandese. L’unica differenza consiste
nel materiale usato per la costruzione degli
ingranaggi e le dimensioni sono inferiori
rispetto al precedente. Le pale sono 24 in
lamiera, legate tra loro. Un’altra sostanziale
innovazione è determinata dalla non
necessaria presenza dell’operatore.
Le saline trapanesi e marsalesi sono costituite da un reticolo apparentemente labirintico di basse vasche
quadrate o rettangolari, profonde circa 0.80m e dal perimetro variabile dall’ ettometro ad oltre un
chilometro, delimitate da argini rettangolari di conci e tufi calcarei di Favignana detti “cantuna”. Le vasche
sono disposte secondo un ordine preciso, dalla più esterna, la «fredda», confinante con il mare, fino alle più
interne o «salanti». I due ordini estremi di vasche sono connessi attraverso una vasca intermedia detta
«mezzana» o «ruffiana». La tecnica di coltivazione adottata nelle saline trapanesi rispetta i principi della
evaporazione spontanea dell’acqua del mare, grazie all’azione naturale del calore del sole e del vento,
secondo un processo selettivo di precipitazione frazionata dei composti e degli elementi contenuti
nell’acqua marina per cicli successivi in vasche consecutive. Nelle saline trapanesi si possono individuare
cinque ordini di vasche. Le prime zone evaporanti vengono chiamate fridde o di prima entrata. Nella fridda
, separata dal mare da una diga esterna detta “traversa a mare”, l’acqua entra direttamente da
un’apertura a libero ingresso provvista di cateratta a saracinesca,ossia piccole chiuse che vengono aperte
con l’alta marea, chiamate anche “purtedda d’ammare”. Negli impianti più antichi l’acqua entrava
sfruttando l’alta marea; in tempi posteriori l’ingresso venne facilitato con l’uso della «vite di Archimede».
La salina prevede quattro ordini di vasche. La prima è quella più lontana dalla costa, ed è detta la "fridda.
Nella prima vasca i gradi sono solo 4. Dalla fridda, tramite una chiusa, l'acqua passa nella vasca
evaporante, denominata anche "vasu coltivu" dove si scalda. Altra chiusa e l'acqua arriva nella vasca
"caura" per proseguire in altre vasche dove raggiunge una temperatura più alta, quindi il sale si cristallizza.
L'acqua satura viene introdotta nelle vasche salanti, si forma una crosta di sale che i salinai frantumano con
speciali attrezzi, caricano nelle carriole e trasportano negli spazi davanti alle vasche salanti, formando dei
cumuli protetti dalle tegole.
Il gioco è una passeggiata virtuale guidata tra le vasche, alla scoperta delle saline Ettore e Infersa. Un momento di approfondimento storico e naturalistico con
la possibilità di apprezzare scorci e paesaggi unici e suggestivi.
Per i più curiosi ci sarà la possibilità di indossare i panni dei "salinai" e sperimentare , seppure per gioco, la raccolta dei "fior di sale".
Il gioco come strumento di scoperta e conoscenza del mondo delle saline e dei
corretti comportamenti da adottare.
L’idea di proporre il gioco agli allievi della scuola primaria, nasce con lo scopo di far apprendere l’importanza che hanno “le saline” come patrimonio naturale - culturale,
fortemente suggestivo e singolare caratterizzante la costa di mare che va da Nubia/Trapani fino a Marsala. Tutto questo è molto di più di un gioco perché attraverso un percorso ludico ci si rende testimoni della meravigliosa trasformazione dell’acqua in sale, il nostro “oro bianco”.
"Educare alla bellezza per imparare a salvaguardarla" divertendosi e compiendo azioni che rispettino l’ambiente: è questo l’obiettivo del FIOR DI SALE, un gioco attraverso il quale vi è un coinvolgimento ludico che mette in pratica piccole azioni, come comprendere la trasformazione e la raccolta del sale, che interessano grandi e piccini e che contribuiscono a diffondere la cultura della salvaguardia. Il Gioco FIOR DI SALE propone ai bambini un itinerario immaginario da fare tutti insieme in classe
diventando per gioco dei piccoli salinai.
FIOR DI SALE Il gioco, diviso in 42 caselle, è formato da un tabellone raffigurante un
mulino e da una piccola struttura mobile rappresentante le pale del mulino.
Lo scopo del gioco è quello di stimolare la curiosità dei partecipanti
attraverso un percorso che li porterà a raccogliere tante “carte curiosità”
per diventare degli esperti salinai.
Al termine di ogni turno i giocatori pescheranno una carta curiosità che
permetterà loro di rispondere ai quesiti posti dalle carte inquinamenti e che
conterrà informazioni utili per la conoscenza delle varie trasformazioni del
sale. Il mazzo di “carte inquinamenti” sarà posto sopra il tabellone
nell’apposito spazio creato. I contenuti delle carte inquinamenti saranno
delle domande a risposta multipla e se si riesce a rispondere correttamente
la pedina si sposterà in avanti di una casella, mentre se non si risponde
correttamente la pedina dovrà indietreggiare di tante caselle quante
stabilite nella carta pescata.
Alla fine del percorso il primo giocatore che arriverà in vetta al mulino verrà
proclamato Salinaio Esperto e vincerà un sacchetto di sali colorati.
Progetto del gioco da tavolo
realizzato dalle organizzatrici
Progetto della locandina pensata dalle
organizzatrici per pubblicizzare l’evento
Partenza
i Casella inquinamento
Quando la tua pedina si ferma sopra ad una casella inquinamenti, prendi
una carta inquinamenti dal mazzo di carte.
Metti qui la tua pedina, poi tira i dadi e sposta la tua pedina.
Quanti ordini di
vasche prevede la salina?
3
2
4
Inq
uin
amen
ti
La salina prevede quattro
ordini di vasche.
Cu
riosità
Carta inquinamenti
Fronte Retro
Carta
curiosità
Fronte
Retro
Qualche esempio del contenuto delle carte.
N° di giocatori
Da 2 a 4
Indietreggia di 2 caselle
Il gioco è una grande opportunità che i ragazzi della scuola primaria hanno per capire
come avvengono le trasformazioni acqua-sale in maniera approfondita senza annoiarsi o
stancarsi , ma divertendosi scoprendo cose nuove.