ISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA 3 - lucca3.gov.it · Piano Annuale per l’Inclusione a. s. 2018/2019...
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ISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA 3
Piano Annuale per l’Inclusione
a. s. 2018/2019 b.
Deliberato dal Collegio Docenti il 29.06.2018
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità a.s. 2017/2018
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista
minorati udito
Psicofisici 21
altro 9 2. disturbi evolutivi specifici
DSA 21
ADHD/DOP 6
Borderline cognitivo 3
Altro 4 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico 17
Linguistico-culturale 51
Disagio comportamentale/relazionale 20
Altro: l’alunno non raggiunge gli obbiettivi previsti dalla progettazione
36
Totali 188
% su popolazione scolastica 20,7
N° PEI redatti dai GLHO N°3 relazioni sulle attività svolte per 3 bambini della scuola di infanzia con
patologia fisica in assenza di diagnosi sanitaria e di diagnosi funzionale 27
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 34
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 58
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
SI
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
SI
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo
NO
Attività laboratoriali integrate NO
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(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
Funzioni strumentali / coordinamento Funzione Strumentale
Maria Antonia Roberti
SI
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Referente disabilità
Rita Remorini
Referente DSA
Angela Cipollaro Referente DISAGIO
Maria Antonia Paterni Referente ADHD
Marilia Campajola, scuola
secondaria Rita Remorini, scuola primaria
SI
Psicopedagogisti e affini esterni/interni Pedagogista esterno Dott.ssa Sandra Matteoli
(esperto esterno)
Pedagogista clinico interno (docente interno d’Istituto)
Francesca Santini
SI
Docenti tutor/mentor Giuliana Petrini SI
Docente tutor per bambino adottati Giuliana Petrini SI
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C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
SI
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva SI
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva SI
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili SI Progetti di inclusione / laboratori integrati SI Partecipazione al GLI SI Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva
NO
Coinvolgimento in progetti di inclusione SI Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante
SI
Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità
SI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili SI
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
SI
Procedure condivise di intervento su disagio e simili
SI
Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di singola scuola SI Rapporti con CTS / CTI SI Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati SI
Progetti integrati a livello di singola scuola SI Progetti a livello di reti di scuole SI
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-
didattiche SI
Gestione della classe NO
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva
SI
Didattica interculturale / italiano L2 SI Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
SI
4
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
SI
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti; x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi; x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
X
Altro: La presenza in organico di alcuni docenti di sostegno senza specifica
formazione x
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Nell’a.s. 2017/2018, oltre ai punti di forza e di criticità sopra elencati, sono stati individuati altri
elementi positivi ed alcune debolezze, sulla base dei quali si va ad implementare il piano di
incremento dell’inclusività per l’a.s. 2018/2019.
Punti forti di attuazione dell’inclusione sono stati:
Formazione specifica di Istituto sulla didattica inclusiva che continuerà il prossimo anno.
Individuazione di referenti specifici per gli alunni con DSA e ADHD e per il Disagio e
formazione degli stessi per il proprio ambito specifico.
Investimento in formazione e progetti con finalità inclusive.
Consulenza specialistica fornita ai docenti dell’Istituto su alunni DSA e altri alunni BES.
Supporto ai docenti di sostegno senza titolo di specializzazione attraverso l’istituzione di
gruppi di studio organizzati per ciascun ordine di scuola.
Partecipazione al corso di base “SOS Sostegno” da parte di alcuni docenti di sostegno senza
titolo di specializzazione.
Formulazione di curriculi per alunni con disabilità e alunni non italofoni.
Formulazione di criteri valutativi per alunni diversamente abili.
Utilizzo del modello PEI/PIS per gli alunni con disabilità secondo i criteri ICF.
Adozione del protocollo per l’intervento integrato sul disagio socio-relazionale-culturale
Sperimentazione del protocollo DSAp proposto dall’USR per l’individuazione precoce del
disturbo specifico di apprendimento, in collaborazione con ASL locale.
Individuazione di strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento degli alunni con
carenze formative.
Attivazione dei laboratori PEZ e dei laboratori interni ai plessi, sulla base dei bisogni, delle
caratteristiche degli alunni e delle risorse presenti.
Criteri per la verifica e la valutazione dei laboratori PEZ
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Attivazione del servizio civile nella scuola secondaria per 30 ore settimanali per supporto
alle attività didattiche in classe.
Partecipazione al bando relativo al PON.
Adozione di pratiche inclusive ad opera dei singoli plessi e consigli di classe/interclasse,
modulando le azione e le pratiche didattiche in maniera flessibile a partire dalle
caratteristiche specifiche dei singoli studenti.
Aggiornamento del sito della scuola dedicato all’inclusione.
Punti deboli
Diacronicità tra l’assegnazione di sostegno alle classi e il completamento dell’organico di
sostegno alle deleghe.
Difficoltà di ordine linguistico-culturale da parte di alcune famiglie che possono ostacolare
la collaborazione e la condivisione dei progetti educativi.
Arrivo frequente di alunni con situazioni personali e familiari problematiche nel corso
dell’anno scolastico.
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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno 2018/2019
Dall’introduzione della Legge 170/2010, con le linee guida per il diritto allo studio degli alunni e
degli studenti con DSA (DM 12/07/2011) e le disposizioni ministeriali per gli alunni BES, la scuola
ha posto in essere molteplici cambiamenti, non solo nella progettualità didattica educativa, ma anche
nell'attivazione di procedure innovative e organizzative che investono tutta la comunità educante e
coinvolgono le famiglie, le associazioni e gli enti territoriali.
L’Istituto Comprensivo Lucca Terzo, in linea con il Piano dell'Offerta Formativa, con il PTOF e in
continuità con il lavoro intrapreso negli anni precedenti sul tema dell’inclusione, intende focalizzare
gli interventi su alcuni aspetti prioritari. Primo fra tutti è quello dell’accoglienza: il bambino/il
ragazzo, deve poter trovare nella scuola un ambiente in grado di accoglierlo e di valorizzarlo. Ne
consegue la necessità di creare un ambiente di apprendimento favorevole all'inclusione, alla
collaborazione reciproca, alla ricerca e alla crescita personale.
Al fine di “promuovere approcci all’istruzione efficaci ed inclusivi per tutti gli alunni, compresi
quelli con esigenze particolari” (Consiglio Europeo 29 /4/2010), i docenti, in questi anni hanno
studiato e predisposto i curriculi di apprendimento per lo sviluppo delle competenze in funzione dei
diversi stili cognitivi e hanno gestito in modo alternativo e flessibile le attività in classe, favorendo e
potenziando gli apprendimenti e adottando una didattica inclusiva in relazione ai reali bisogni degli
studenti.
Inoltre, all’interno dell’Istituto resta alto il dibattito e lo studio su strategie innovative per
l’inclusività, tanto che, emerge, come scelta forte, quella di investire in formazione e in progetti atti a
riqualificare l’azione didattica con nuovi approcci metodologici e psicopedagogici anche in funzione
della prevenzione di situazioni di disagio.
Nel piano annuale per l’inclusione viene prestata attenzione anche a quegli alunni che si distinguono
per merito e che necessitano di interventi didattici stimolanti a loro adeguati. Per questi la scuola
propone progetti e percorsi atti a stimolare e far emergere le loro peculiarità (eccellenze).
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa,
livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) L'azione principale all’inizio dell’anno è quella di individuare gli alunni con disabilità certificata,
quelli con difficoltà specifiche di apprendimento e gli alunni con svantaggio socio-economico,
linguistico-culturale, disagio comportamentale-relazionale, al fine di garantire con precisione i
bisogni e le peculiarità di ciascun bambino/ragazzo. L'attenta analisi conoscitiva consente di
programmare un piano di intervento adeguato di Istituto, di elaborare PEI e PDP ed individuare
adeguate strategie didattico-educative all'interno dei singoli consigli di
intersezione/interclasse/classe.
Segue un costante aggiornamento dei dati BES durante tutto l'anno scolastico ad opera del gruppo di
lavoro.
Soggetti coinvolti:
Il Dirigente Scolastico Promuove iniziative finalizzate all’inclusione.
Esplicita criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti.
Convoca e presiede il GLHO, salvo delega alla FS o referenti.
Convoca e presiede i consigli di classe/interclasse/intersezione, salvo delega.
IL GLI In base al D. lgl. n°66 aprile 2017, art.9 comma 8 e 9, il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione “è
composto da docenti curricolari, docenti di sostegno e, eventualmente da personale ATA, nonché
da specialisti della Azienda Sanitaria Locale del territorio di riferimento dell'istituzione
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scolastica. Il gruppo è nominato e presieduto dal dirigente scolastico ……. In sede di definizione
e attuazione del Piano di inclusione, il GLI si avvale della consulenza e del supporto degli
studenti, dei genitori e delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente
rappresentative del territorio nel campo dell'inclusione scolastica…...". il GLI ha il compito di:
Effettuare la rilevazione degli alunni con BES presenti nella scuola
Supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l'inclusione
nonché i docenti contitolari e i consigli di classe nell'attuazione dei PEI.
Discutere di eventuali proposte e segnalazioni da parte del coordinamento referenti inclusione
e dai GLHO.
Rilevare, monitorare e valutare il grado di inclusione dell’Istituto.
Il Collegio dei Docenti: Discute eventuali proposte pervenute dal GLI.
Delibera il PAI su proposta del GLI (mese di Giugno).
Esplicita nel POF/ PTOF di un preciso impegno per l’inclusione.
Esplicita i criteri e le procedure di utilizzo funzionale delle risorse presenti.
Si impegna a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello
territoriale. Funzione Strumentale e Referente per l’inclusione della scuola secondaria
Cura i contatti con la DS e i referenti per la pianificazione delle azioni sull’inclusione.
Partecipa allo STAFF di dirigenza.
Collabora al PTOF.
Coordina il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI).
Coordina l’elaborazione del Piano Annuale di Inclusione (PAI).
Cura i rapporti con gli enti esterni.
Gestisce i dipartimenti d’ambito dell’Area Inclusione di Istituto.
Raccoglie e diffonde materiali e informazioni, promuove la formazione per implementare la
cultura dell’inclusione.
Coordina gli insegnanti di sostegno della scuola secondaria di I° grado.
Partecipa ai GLHO per gli alunni della scuola secondaria di I° grado.
Gestisce il Progetto Special nella scuola secondaria di I° grado.
Referente per il “Disagio” e Referente per l’inclusione della scuola di infanzia
Gestisce e coordina le azioni inerenti al “Protocollo per l’intervento integrato sul disagio
socio-relazionale-culturale”.
Cura la rilevazione dei dati BES annuale di tutto l’Istituto.
Cura i rapporti con la segreteria (aggiornamento piattaforma UST).
Partecipa e collabora al GLI.
Coordina gli insegnanti di sostegno della scuola d’infanzia.
Coordina il Progetto Special nella scuola d’infanzia.
Partecipa ai GLHO per gli alunni della scuola d’infanzia.
Referente “Progetto Special” e Referente per l’inclusione della scuola primaria
Referente per il Progetto Special di Istituto, cura i rapporti con ANFFAS e Comune, gestisce
gli orari delle operatrici all’interno dell’Istituto.
Referente per gli alunni con ADHD per le scuole primarie, partecipa alla formazione
specifica.
Divulga materiali e informazioni sul tema ADHD.
Coordina le insegnanti di sostegno delle scuole primarie.
Partecipa ai GLHO per gli alunni delle scuole primarie.
Partecipa e collabora al GLI.
Referente DSA
Referente DSA di Istituto, partecipa alla formazione specifica, divulga informazioni e
materiali sul tema dei DSA.
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Cura i rapporti con gli enti esterni.
Coordina e cura i laboratori PEZ di Istituto.
Partecipa ai GLHO.
Partecipa e collabora al GLI.
Referente ADHD Referente ADHD per la scuola secondaria di I grado, partecipa alla formazione specifica,
divulga materiali e informazioni sul tema ADHD.
Coordina gli interventi per alunni con ADHD
Partecipa e collabora al GLI.
Gruppo di coordinamento per l’inclusione: Divulga, promuove fra i colleghi docenti la modulistica rivolta a segnalare gli alunni con
BES. Divulga le buone pratiche metodologiche e didattiche che gli insegnanti hanno
utilizzato per la gestione di situazioni di alunni BES.
Ricerca e divulga informazioni riguardo ai corsi di aggiornamento sulla tematica in questione.
Svolge un’eventuale consulenza ai docenti che si trovano a gestire situazioni di alunni BES
particolarmente difficili.
Consigli di Classe/interclasse e intersezione: Individuazione di casi in cui sia necessaria e opportuna l'adozione di una personalizzazione
della didattica, di strategie metodologiche e di misure compensative e dispensative.
Rilevazione di tutte le certificazioni. Rilevazione degli alunni BES con svantaggio di natura
socio-economica e linguistico culturale.
Per i nuovi casi: informazione al Dirigente e alla famiglia su situazioni problematiche dei
singoli casi, primo incontro con i genitori, osservazione sistematica e raccolta dati attraverso
il protocollo di istituto, elaborazione della relazione per il pediatra.
Definizione di interventi didattico-educativi, di strategie e metodologie utili per la
realizzazione della partecipazione degli alunni BES al contesto di apprendimento.
Individuazione di risorse umane, strumentali e ambientali atti a favorire i processi inclusivi
Stesura PDP per gli alunni con certificazione L 170.
Stesura del PDP per le situazioni di svantaggio fermo restando che, proprio nella filosofia che
sottende all’inclusione, i docenti possono produrre un PDP per un alunno BES in qualunque
momento dell’anno scolastico laddove se ne individui la necessità; per le situazioni di
svantaggio non certificate e che non presentano caratteristica di temporaneità, il PDP debba
essere redatto entro i primi tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico.
Partecipazione al GLHO per gli alunni diversamente abili.
Collaborazione con l’insegnante di sostegno alla stesura e applicazione del PEI per gli alunni
con L.104;.
Collaborazione e scambio continuo fra il team docente e le eventuali figure extrascolastiche,
specialistiche che si interessano dell’alunno.
Consulto e focus sui casi con il pedagogista messo a disposizione dall’istituto.
Mantenimento dei rapporti di scambio e collaborazione con i docenti di Lingua 2.
Mantenimento dei rapporti di scambio e collaborazione con le famiglie. Il Docenti di Sostegno:
Partecipa alla programmazione educativo-didattica
Si occupa in prima persona degli aspetti burocratici, pedagogici e didattici che concernono gli
alunni che sono stati loro assegnati proponendosi come tramite e facilitatori nelle relazioni
con realtà extrascolastiche e le famiglie.
Mantiene rapporti di scambio con NPI e figure specialistiche.
Partecipa al GLHO.
Si occupa del coordinamento e stesura del PEI/PIS.
Promuove strategie educative, metodologiche e didattiche che ritengono particolarmente
importanti e che diano aiuto all’alunno in difficoltà.
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Interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari.
Supporto al team docenti nell'assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche
e didattiche. La compresenza del docente di sostegno può essere una valida risorsa per la
classe in quanto, in collaborazione con l'insegnante curriculare, può facilitare l'attuazione di
una didattica inclusiva, in cui sia possibile la gestione delle diverse esigenze e peculiarità
degli alunni.
Partecipa al gruppo di coordinamento-sostegno per ordine di scuola di appartenenza.
Partecipa ai lavori di dipartimento di ambito.
Docenti di Italiano L2:
Partecipazione alla programmazione educativo-didattica.
Supporto al team docenti nell'assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche
e didattiche.
Condivisione e applicazione al Piano Didattico Personalizzato.
L’osservatorio “interculturale”
Nell’Istituto si è costituito un team per l’accoglienza, l’inserimento e il monitoraggio del
percorso formativo degli alunni di origine straniera. L’équipe è formata dalla funzione strumentale e
dalle docenti referenti. Seguendo le indicazioni del protocollo per l’accoglienza degli alunni stranieri
e del protocollo per l’elaborazione dei Piani di Studio Personalizzati, i docenti del team curano
l’accoglienza degli alunni N.A.I., la rilevazione dei bisogni degli alunni non italofoni, l’attivazione
dei laboratori linguistici, il monitoraggio degli esiti.
Tutor per i bambini adottati: Azioni di supporto ad alunni e famiglie, un punto di riferimento importante non solo nella
fase iniziale dell'accoglienza, ma per l'intero progetto scolastico e di vita dell'alunno.
Ente Locale mette a disposizione il servizio di assistenza specialistica, per le mansioni
finalizzate all’assistenza e all’autonomia dell’alunno disabile.
Il personale addetto, secondo il “Protocollo Special” a cui la scuola aderisce,
partecipa agli incontri del GLHO.
partecipa a progetti particolari in corso.
collabora alla programmazione e all'organizzazione dell'attività scolastiche in relazione alla
realizzazione del progetto educativo.
Personale ATA:
Il personale non docente, incaricato dal DSGA, collabora con i docenti nell’ambito dell’assistenza
fisica al disabile, nonché alla sorveglianza degli stessi nell’ambiente scolastico. Possono essere di
ausilio materiale agli studenti con disabilità nell’accesso dalle aree esterne alle strutture dell’Istituto,
all’interno, o all’uscita da esse, l’accompagnamento ai servizi igienici e relativa pulizia. (L.124/1999,
art.8).
Operatori extrascolastici e gli specialisti esterni: Collaborazione alla programmazione e alla organizzazione delle attività scolastiche in
relazione alla realizzazione del progetto educativo.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti Nell'anno scolastico sono stati messi in atto corsi di formazione interna e promossi corsi di
formazione esterna su argomenti specifici rivolti al personale docente, insegnanti di sostegno,
coordinatori, referenti, funzioni strumentali (gestione di situazioni problematiche, relazione con le
famiglie di alunni BES, nuove tecnologie per l’inclusione, pedagogia dell’inclusione, etc).
Per il prossimo anno scolastico, è intenzione dell’Istituto proseguire con i molti percorsi e progetti in
corso di opera e continuare ad investire nella formazione sulla didattica inclusiva al fine di creare una
cultura dell’inclusione diffusa ed esplicata nella didattica quotidiana.
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Di seguito sono riportati i corsi e le azioni formative in atto e quelle che si auspica di poter attivare
nel corso del prossimo anno, presentate in due gruppi: formazione interna (organizzata dall’istituto) e
formazione esterna (organizzata da altri enti, agenzie formative, associazioni).
Formazione interna:
Formazione sulla didattica inclusiva e sull’insegnamento dell’italiano Formazione sulla didattica della lingua italiana con la Prof. Maria Piscitelli dal titolo “Capire e non
capire, perché?”. L’unità formativa ha lo scopo di riflettere sulle principali problematiche legate alle
difficoltà di comprensione in lettura e di promuovere un approccio metodologico di tipo laboratoriale
che, facendo leva sulla motivazione e sviluppando le capacità cognitive, fornisca gli strumenti per
rimuovere gli ostacoli alla comprensione e favorisca un approccio critico al testo.
Corso di formazione per il personale addetto al Progetto “A mano libera” In continuità con la formazione dell’anno passato nell’a.s. 2017/2018 è stata organizzato un corso di
formazione con la Dott.ssa Silvia Gusmaroli esperta in riequilibrio posturale e ginnastica
respiratoria, la Pedagogista Dott.ssa S. Matteoli, la Dott.ssa Carlesi grafologa e il dott. Di Benedetto
ottico. Sono stati svolti 12 incontri per un totale di 25 ore.
Dipartimenti d’ambito
All’interno dei dipartimenti d’ambito si è costituito un gruppo di lavoro per la stesura dei Piani di
Studio Personalizzati per alunni non italofoni. Il gruppo ha elaborato le linee guida da seguire per il
livello linguistico A2, da affiancare al livello linguistico A1, elaborato nell’anno scolastico
precedente. E’ in previsione l’elaborazione del livello B1 finalizzato all’apprendimento delle
discipline.
Dipartimenti di ambito (area disabilità)
Nel corrente anno scolastico il gruppo di lavoro, si è riunito in sede di dipartimenti d'ambito, per
elaborare un curricolo riferito alle aree di sviluppo trasversali presenti nel PDF e nel PEI. Tale
documento è stato elaborato per ogni ordine di scuola e per 3 livelli di disabilità. La finalità del
lavoro è quello di creare uno strumento-guida per lo sviluppo delle competenze, utile
all’individuazione e alla programmazione degli obiettivi del PEI. L'attività proseguirà nei prossimi
anni per lo sviluppo di tutte le aree trasversali.
Studio e approfondimento in gruppi di lavoro per ordine di scuola (area disabilità)
Per far fronte alla criticità emersa in questi ultimi anni, si è resa la necessità di organizzare degli
incontri tra insegnanti di sostegno e i rispettivi referenti per ciascun ordine di scuola, al fine di
supportare i nuovi docenti senza titolo di specializzazione. Gli incontri, per un totale di 6 ore, sono
stati distribuiti nel corso dell’anno in momenti salienti per le attività di sostegno, quali: accoglienza
dei nuovi docenti, modulistica e focus sui casi, programmazione, informazione/formazione,
adempimenti finali. Poiché l’impianto organizzativo dell’azione è risultata positiva, riteniamo utile
proporlo anche per il prossimo anno scolastico.
Sportello di consulenza con la Dott.ssa Sandra Matteoli rivolto ai docenti dell’istituto su didattica e
metodologia per alunni BES, organizzato nel mese di gennaio. Per il prossimo anno si prevede di
poter attivare uno sportello di consulenza con lo psicologo scolastico.
Attivazione di un corso di formazione per docenti sulla gestione della classe. La rilevazione
dell’aumento di alunni che manifestano problemi comportamentali e scarso controllo emotivo,
confermata anche da dati nazionali e internazionali, induce a predisporre una formazione specifica
per i docenti per poter far fronte a tale situazione.
Formazione esterna
Le attività del CTS permettono ai docenti delle varie scuole del territorio di confrontarsi fra di
loro e con esperti, di formare una rete di buone pratiche e di esperienze didattiche e
organizzative e di progettare e discutere nuove forme di intervento. Sono previsti: - Corsi di
formazione e iniziative di supporto alla didattica inclusiva - Corsi di formazione e sportello di
consulenza con esperti in relazione a problematiche che riguardano alunni con B.E.S,
formazione di un tavolo di lavoro tra la scuola e gli enti che con essa collaborano sui temi del
disagio socio-culturale, socio-economico, linguistico e relazionale - Sussidi didattici dati in
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prestito alle scuole per alunni con disabilità, D.S.A. altri tipi di B.E.S.
Proposte formative della formazione di ambito della rete territoriale
Organizzato su diversi settori la valutazione, aspetti
Si prevede la partecipazione di docenti interessati alla formazione di ambito per il sostegno e
l’inclusione: Area 12 UF6, “Il docente di sostegno promotore del curricolo inclusivo”; UF2
“Competenze digitali e ambienti di apprendimento per l’inclusione”; partecipazione di alcuni
docenti al corso “SOS Sostegno”.
Incontri formativi per il Referente DSA L'Ufficio scolastico regionale per la Toscana ha organizzato, in collaborazione con le Asl locali,
percorsi formativi per diffondere il “Protocollo di osservazione degli apprendimenti per
l'individuazione precoce dei soggetti a rischio DSA” da adottare nelle classi prime delle scuole
primarie. Nell’anno 2017/2018 si è costituzione un team di lavoro nella scuola, per la
sperimentazione del protocollo. Per il prossimo anno sono previsti una serie di incontri per la
prosecuzione del progetto.
Corso di formazione antibullismo “No TRAP”, organizzato dall’Università di Firenze per
docenti e studenti referenti del Progetto.
Corso di formazione “Scuole pubbliche all’aperto” organizzato dal Comune di Lucca con
esperti esterni, rivolto ai docenti della scuola d’infanzia e la scuola primaria coinvolti nel
progetto
Seguiranno i percorsi formativi per referenti e docenti, promossi da agenzie di formazione come:
Associazione Italiana Dislessia, Associazione Pedagogica, centro Method e sarà dedicata
attenzione alle varie iniziative formative presenti sul territorio in materia di BES.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Valutazione di sistema
Le strategie che verranno portate avanti sono: analisi delle criticità e dei punti di forza rispetto alle azioni legate all’inclusione valutazione dei dati di rilevazione degli alunni BES dell’I.C.
valutazione del PAI, in itinere, monitorando i punti di forza e le criticità, ed incremento, per
quanto possibile, delle azioni di miglioramento
elaborazione e proposta del Piano annuale Inclusione alla fine di ogni anno scolastico e
discussione, delibera del collegio.
Valutazione degli apprendimenti
La fase principale dell’azione educativo-didattica è la stesura della programmazione annuale
elaborata dal team docenti e orientata all'inclusione, nella quale vengono individuati gli obiettivi le
strategie e le metodologie più idonee.
Nello specifico i consigli di classe/team docenti, relativamente ai percorsi personalizzati e
individualizzati concordano le modalità di verifica e del raggiungimento degli obiettivi, stabiliscono i
livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la continuità con il percorso comune e la
possibilità di passaggio alla classe successiva.
Per quanto riguarda le modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti e delle competenze
quest’anno, sulla base della D.lgs. n°62/2017, sono stati elaborati i criteri e le modalità di valutazione
e le strategie volte a miglioramento del livello di apprendimento degli alunni con carenze formative,
sono stati stabiliti i criteri per la valutazione del comportamento con le relative rubriche valutative.
Sempre nell’ambito della valutazione, nel gruppo di lavoro per il sostegno, sono stati individuati e
concordati i criteri di valutazione riferiti agli apprendimenti e al comportamento per gli alunni
diversamente abili e con grave disabilità. (Appendice A, Valutazione disabilità).
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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Diverse figure professionali collaborano all'interno dell'istituto: contitolarità dei docenti
specializzati con gli insegnanti di classe, docenti dell'organico potenziato, assistenti, personale del
servizio civile, personale esterno.
Gli insegnanti specializzati per il sostegno: promuovono attività individualizzate e collaborano,
all’interno della classe, ad attività di didattica laboratoriale con gruppi eterogenei.
I docenti dell'organico potenziato: collaborano con i docenti curriculari e sono coinvolti in progetti
specifici per l’inclusione.
Servizio civile, attivato nell’a. s. 2017/2018 nella scuola secondaria con il Progetto “Crescere
insieme” ha svolto un’azione proficua nel supporto alla didattica, nei laboratori e progetti di istituto,
tanto che verrà nuovamente proposto per l’anno prossimo.
Gli operatori ANFFAS: collaborano con i docenti, si interessano della cura della persona con
limitata autonomia e si prestano come facilitatori-mediatori nella relazione sociale.
Gli esperti esterni: curano e conducono i laboratori che mirano, primariamente, all’educazione
emotiva, a fronteggiare problemi di natura comportamentale e a stimolare la collaborazione e la
creatività. Le attività coinvolgono principalmente alunni che presentano problematiche di varia
natura, sono condotte in piccolo gruppo, con la presenza di alcuni compagni di classe, o sulla intera
classe e si svolgono sempre alla presenza di un docente interno.
La scuola, inoltre, accoglie e offre tutoraggio agli studenti tirocinanti della Facoltà di Scienze della
Formazione dell’Università di Firenze e agli alunni del Liceo di Scienze Umane di Lucca
nell’ambito del Progetto di “Alternanza Scuola-Lavoro”.
Proposte organizzativo-didattiche per il recupero delle competenze formative ai sensi del D.lgl.
62/2017L’istuzione scolastica del primo ciclo, nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa,
ai sensi del D.lgs 62/2017, attua specifiche strategie e azioni per il miglioramento dei livelli di
apprendimento nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali indichino livelli di apprendimento
parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Per migliorare il percorso/processo formativo
degli alunni, la scuola ha individuato ed adottato le seguenti strategie.
Scuole primarie:
-Progetto per il recupero e il riequilibrio degli apprendimenti (per l’intero anno);
-Progetto ai sensi del D.lgs 62/2017 per il recupero e il riequilibrio degli apprendimenti (per un
periodo limitato successivo alla valutazione periodica).
Scuola secondaria di I grado, sono state individuate azioni correttive e messo in atto pratiche
educative e didattiche innovative, modulando in maniera flessibile i processi e le attività proprio a
partire dalle caratteristiche specifiche dei singoli studenti e dei gruppi di studenti. I vari progetti
messi in atto rispondono coerentemente all'esigenza di ampliare l'offerta formativa in funzione dei
bisogni cognitivi individuali destinando un periodo di attività didattica curricolare ad attività di
recupero, consolidamento e potenziamento. Pertanto, la scuola adotta le strategie di seguito elencate:
-Classi aperte per matematica e italiano (un ciclo di lezioni per classi parallele)
-Corso di recupero e riequilibrio per matematica e italiano (un ciclo di lezioni nel secondo
quadrimestre)
-Corso di italiano L2
-Recupero in itinere per le singole discipline (durante tuo l’anno).
-Crescere insieme – Servizio civile (durante tuo l’anno)
-Progetti PEZ per classi prime e seconde
-Progetto Club Job (per l’intero anno)
Laboratorio di Italiano come L 2 per studenti non italofoni
All’inizio dell’anno scolastico e al termine del primo quadrimestre viene effettuata una rilevazione
dei bisogni linguistici degli alunni non italofoni distinguendo 4 tipi di livello. Segue l’individuazione
dei docenti specialisti tramite una graduatoria interna all’istituto e valutate le risorse disponibili,
vengono attivati i laboratori. Al momento sono stati attivati i seguenti laboratori con i fondi del
progetto “Aree a rischio”: nel periodo ottobre/dicembre 2017 n. 11 laboratori per la scuola primaria
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e 2 laboratori per la scuola secondaria, per un totale di 42 alunni coinvolti; nel periodo aprile/maggio
2018 n. 12 laboratori per la scuola primaria e n. 2 laboratori per la scuola secondaria, per un totale di
46 alunni coinvolti.
Progetti
Le forme di intervento a sostegno dell’attività didattica e formativa che si vanno a realizzare sono
molteplici e meglio definite nel Piano dell’Offerta Formativa con l’attuazione dei seguenti progetti.
Progetti PON
Quest’anno la scuola ha ottenuto la possibilità di attuare i progetti PON (Programma Operativo
Nazionale) del MIUR, finanziati dai Fondi Strutturali Europei, dal titolo “Per la Scuola, competenze
e ambienti di apprendimento”. Il Progetto prevede l’apertura della scuola in orario extrascolastico nel
periodo estivo e nei pomeriggi durante l’anno scolastico 2018/2019. Le attività si vanno a collocare
come progetti di potenziamento in quelle aree che sono risultate essere più critiche e che sono emerse
dall’autovalutazione di Istituto (RAV). Per quanto concerne gli ambiti di apprendimento disciplinari
di italiano lingua madre, italiano L2 e matematica. Il progetto, che si avvale di un approccio
educativo non frontale e di una didattica laboratoriale, vuole rafforzare le competenze specifiche,
nonché quelle relazionali. L’Istituto potrà avvalersi del nuovo spazio l’Atelier creativo e dei
laboratori di scienze e di informatica. Sia per la scuola secondaria che per quella primaria sono
previsti 4 moduli per ciascun ordine: uno di italiano lingua madre, uno di matematica e due moduli di
L2, per un totale di 8 moduli.
Per la scuola dell’infanzia si andranno ad attuare 3 moduli. I moduli 1e 2 (espressione corporea)
saranno rivolti ai bambini dell’“Anno Ponte” per l’acquisizione dei requisiti fondamentali al
l’apprendimento della lettura e scrittura. Il modulo 3 (linguaggi) ha come destinatari i bambini da 3 a
5 anni con svantaggio linguistico/socio economico, comportamentale e relazionale emersi dalla
rilevazione BES di istituto.
Vista la collocazione socio, culturale, linguistica ed economica della maggior parte dei bambini, le
strategie utilizzate punteranno a favorire un modello inclusivo, in linea con la mission di Istituto:
promuovere una cultura dell’accoglienza, dell’analisi dei bisogni e dello scambio (POF 2016/2017
pagina 9).
Il Progetto “Special”, in vigore nell’Istituto Comprensivo dall'a. s. 2014/2015, prevede la stretta
collaborazione tra L’A.N.F.F.A.S., l’Ufficio alle Politiche Sociali e Scolastiche del Comune di Lucca
e l’Istituzione Scolastica.
La finalità del Progetto è quella di soddisfare, per quanto possibile, i bisogni specifici dei bambini e
dei ragazzi con disabilità in diversi momenti della vita scolastica.
Con l'introduzione del Progetto Special nella Scuola, viene valorizzata la professionalità del
personale A.N.F.F.A.S, intesa come una risorsa aggiuntiva per la classe e per l’intero Istituto, in
quanto l'operatore può partecipare ad alcune riunioni (GLHO), prestare assistenza nei laboratori
organizzati dalla Scuola apportando la propria esperienza e competenza. Inoltre, attraverso
un'organizzazione oraria articolata, il personale addetto può accompagnare l’allievo alle visite
d’istruzione e alle gite di un intero giorno e in caso di assenza di un alunno, continuare a svolgere il
proprio servizio su altri bambini con disabilità, per un determinato periodo.
In tale progetto, compito della Scuola è quello di interagire con le altre Istituzioni interessate,
organizzare e gestire al meglio le risorse, per garantire il quotidiano benessere dell’alunno.
Il Protocollo prevede la possibilità di organizzare una “Banca ore” che consente di creare un
pacchetto orario di “riserva”, in caso di assenza di alunni, da poter utilizzare in altri momenti
dell'anno scolastico. L’altro vantaggio è quello di avere una figura assistenziale di riferimento
all'interno della scuola in grado di conoscere e intervenire anche su più alunni.
Durante l'anno viene svolta un'importante azione di coordinamento e monitoraggio del "Progetto
Special”, attraverso specifici momenti di verifica tra il personale scolastico e il Referente dell'Ente
Gestore e la partecipazione di questo al Gruppo di Lavoro sull’Inclusione.
Progetti KIVA e “No Trap”. Per il quinto anno consecutivo viene attivato il Progetto nella nostra
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Istituzione Scolastica. I due progetti mirano alla riduzione degli episodi di bullismo, secondo linee
guida ben precise in base ad un Protocollo Finlandese, e sono finalizzato alla formazione di una
“Cultura” antibullismo nella comunità scolastica. Nel Progetto KIVA, sono coinvolte le classi quarte
e della scuola primaria. Da questo anno scolastico, l’Istituto ha aderito al Progetto “No-Trap” che
coinvolge gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria. Si tratta di una evoluzione del
Progetto Kiva pensato per gli adolescenti e tendente alla responsabilizzazione e formazione degli
alunni sul tema in questione. Le attività sono condotte da personale interno e, per il Progetto No
Trap, anche da alcuni ragazzi selezionati, formati e seguiti dal Dipartimento di Scienze della
Formazione e Psicologia dell'Università di Firenze.
Progetto Benessere Globale: è un progetto di educazione alla consapevolezza globale di se stessi e
alla salute psicofisica, orientato a promuovere una migliore integrazione sociale e a fornire nuovi
strumenti umani e culturali per superare le problematiche del mondo in cui viviamo. Il Progetto è
conforme alle direttive internazionali dell’OMS sancite nella dichiarazione di Alma Ata (1978),nella
Carta di Ottawa(1986) e nel Rapporto della “Commissione salute” dell’Osservatorio Europeo su
Sistemi e Politiche per la Salute (European Observatory on Health Systems and Policies 2010) che
definiscono la salute come “lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale di benessere che
consente alle persone di raggiungere e mantenere il proprio potenziale personale nella società”. Da
un punto di vista medico-psicologico il Progetto Benessere Globale è un programma di terapia
olistica che è stato sostenuto e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Sul piano
educativo le finalità del Progetto perseguono gli ideali dell’UNESCO il cui scopo è “rafforzare
attraverso l’educazione, la scienza e la cultura, il rispetto universale dei diritti dell’uomo e delle
libertà fondamentali per ognuno senza alcuna distinzione di razza, di sesso o di religione”. Pertanto
le basi culturali sostenibili che attengono al Progetto sono l’ecologia, i diritti umani, la pace, la
sostenibilità, l’intercultura.
Progetto “A Mano Libera”. Si tratta di un Progetto quadriennale, iniziato nell’anno scolastico
2015/2016, che ha coinvolto circa 80 bambini dai 3 ai 5 anni delle scuole dell’infanzia dell’Istituto
Comprensivo Lucca 3 e i loro docenti.
Il progetto ha promosso strategie didattiche e soluzioni organizzative volte alla prevenzione degli
aspetti psicomotori e delle abilità di motricità fine coinvolte nel processo di apprendimento della
letto-scrittura. L'idea del progetto è stata, dunque, quella di intervenire precocemente, in modo da
avviare, in accordo con le famiglie, percorsi formativi caratterizzati da strategie didattiche e
soluzioni organizzative volte a facilitare il gesto grafico
Nel progetto particolare attenzione è rivolta all’impugnatura degli strumenti di scrittura come
indicatore di un gesto grafico tonico, rilassato, controllato e scorrevole che ha come risultato finale la
scrittura.
I bambini e le bambine sono stati seguiti durante tutto il percorso della scuola dell’infanzia e
continuerà fino all’anno scolastico 2018/2019, quando avrà inizio la classe prima di Scuola Primaria.
Il progetto di sperimentazione, pertanto, ha posto particolare attenzione:
-alle condizioni psicomotorie della scrittura (equilibrio, postura, tono, prensione, dominanza
laterale);
-all’evoluzione dell’atto grafico (livello motorio, percettivo, simbolico)
-alle strategie didattiche finalizzate alla flessibilità della mano e delle dita, alla coordinazione
adeguata delle dita della mano per una presa corretta dello strumento di scrittura, alla gestione del
tratto grafico (direzionalità, controllo del tratto...).
Il Progetto sperimentale “Scuole pubbliche all’aperto” a cui ha aderito l’I.C. ed in particolare alla
scuola dell’Infanzia e nelle classi prime della Scuola Primaria, si colloca tra le proposte di tipo
preventivo-educativo. Fare didattica in natura permette ai bambini un approccio improntato
sull’esperienza che consente l’assimilazione di concetti più complessi, l’apprendimento più efficace
di competenze trasversali come il pensiero creativo e le competenze motorie, inoltre offre
l’opportunità di sperimentare tematiche come il pluralismo e l’inclusione.
Il progetto Lucca IN promosso e coordinato dal Comune di Lucca e da altri comuni della Piana e
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coinvolge varie associazioni del territorio che ne curano i profili culturali ed operativi. Il progetto
amplia l’offerta formativa offrendo opportunità formative e sociali contro la povertà educativa. Il
progetto mette insieme tutta la comunità educante, i bambini e i genitori, prefiggendosi di
sperimentare un nuovo modo di "fare educazione" nell'ambito di un progetto nazionale volto
all'abbattimento del disagio sociale. Nello specifico, per le Scuole dell'Infanzia del nostro Istituto
Comprensivo, il progetto si sviluppa in due percorsi. Il primo riguarda l’attività ludica motoria per i
bambini della scuola dell'infanzia di tre, quattro e cinque anni, sotto la guida di esperti in scienze
motorie. Tale percorso è gestito dall'associazione Panathlon di Lucca, per un totale di 100 ore
distribuite alle tre Scuole dell'Infanzia dell'IC. Il secondo percorso (che verrà attivato il prossimo
anno scolastico) è gestito dall'associazione I Giardini del futuro che promuove percorsi scolastici
all'aperto attraverso l'attivazione di specifici laboratori. In entrambi i percorsi verranno coinvolte le
famiglie per stimolare il concetto di scuola come comunità educante e come struttura aperta al
territorio.
Progetto “Crescere insieme 2018” è rivolto agli alunni della scuola media che presentano difficoltà
di apprendimento individuati dai consigli, agli alunni con legge n°.170/2010 e ad allievi stranieri di
prima e seconda generazione. Il progetto prevede attività di recupero e di supporto alla didattica per
le classi prime, e di rinforzo sulla lingua inglese, per le classi terze. Il progetto è condotto dalla
volontaria del servizio civile e svolto in classe in compresenza con il docente.
Laboratori Piano Educativo Zonale. Anche quest'anno vi è stata la possibilità di usufruire dei
laboratori destinati alle classi dei vari ordini di scuole e finalizzati ad implementare l'inclusione di
alunni BES (disabilità, DES e disagio), con la valida collaborazione di esperti del settore per un totale
di 135 ore distribuite nei tre ordini di scuola. I laboratori sono stai scelti previa rilevazione dei
bisogni e monitorati attraverso incontri e verifica finale. Quella dei laboratori PEZ è una risorsa
importante, con esperienza pluriennale, che nel tempo è sempre migliorata e a cui, sicuramente, sarà
dato seguito.
Laboratori “Arcobaleno” nascono per dare una risposta adeguata ai bisogni formativi di tutti gli
alunni inseriti in classi sempre più eterogenee in cui emergono diversità nei processi di
apprendimento, nelle dinamiche di relazione e nei vissuti familiari e sociali. In particolare, i docenti
di sostegno presenti nel nostro Istituto, affiancati dagli educatori dell’ANFFAS, hanno elaborato un
progetto sperimentale per gli alunni in difficoltà, al fine di creare un clima all’interno della scuola
che predisponga le condizioni più favorevoli all’apprendimento e alla crescita sia per gli alunni
partecipanti che per l’intero gruppo classe. -
Progetto “UNESCO-UNICEF”
Percorsi e attività Laboratoriali per conoscere, tutelare e valorizzare il patrimonio “Storico-
Artistico” della nostra città.“Creative Education Workshop”
Il Progetto “Scuole Associate Unesco” di quest’anno, è stato dedicato al tema dell’Arte, lo scopo
principale è stato quello di far conoscere, apprezzare e amare i numerosi tesori artistici conservati
nella nostra città. Le attività proposte si sono basate, infatti, sul binomio strettissimo tra Arte e
Cultura, evidenziandone le molteplici forme di comunicazione e di espressione.
Le molte azioni che sono state realizzate durante l’intero anno scolastico, hanno visto impegnanti i
nostri alunni nei tre ordini di scuola. Il Progetto (inserito nel PTOF 2017-2019), ha valorizzato il
pensiero creativo dei nostri studenti e insieme favorito il confronto e lo scambio di esperienze, in
una dimensione sempre più aperta ed inclusiva.
Le azioni previste sono state di due tipi: di approfondimento tematico con laboratori condotti in
classe, con l’aiuto di docenti, esperti e genitori, uscite didattiche, itinerari specifici all’interno della
città. Ci sono state due importanti collaborazioni, con il FAI di Lucca, e con L’UNICEF di Lucca per
il progetto “Scuola Amica”. Infine, i percorsi più significativi e gli eventi principali sono stati
documentati con prodotti multimediali e diffusi sul sito web di Istituto.
Progetto “Legalità”. Le attività si articolano in incontri definiti con gli operatori della Polizia di
Stato in base all’età degli allievi e alle necessità. Coinvolge alunni e genitori in iniziative di
conoscenza delle istituzioni (l’operatore di Polizia e la Polizia Postale) utili per sviluppare il senso di
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cittadinanza, di giustizia, di rispetto delle leggi e un corretto utilizzo di internet e dei social. Inoltre
ogni anno il progetto si arricchisce di iniziative atte a diffondere la cultura di “Legalità” con letture
di testi sull’argomento, incontri con gli autori, dibattiti rivolti principalmente agli alunni dell’Istituto,
ma aperti anche al territorio.
Progetto "Facciamo un Musical". Il Progetto si va ad inserire nell’ottica della continuità educativa
e della riduzione della dispersione scolastica (con il coinvolgimento degli alunni delle quarte e quinte
della scuola primaria e delle classi prime e seconde della secondaria). E’ prevista la messa in scena di
uno spettacolo teatrale / musicale che, nella fase organizzativa, vede impegnati anche la componente
genitori.
Laboratori di informatica e Robotica Educativa. Alcuni docenti dell’istituto, appositamente
formati presso i corsi dell’Istituto di BioRobotica della scuola Superiore Sant’Anna di Pisa-
Università di Firenze Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia, hanno condotto
laboratori di informatica e robotica sia nella scuola primaria che in quella secondaria.
I laboratori sono inseriti in vario modo nelle ore curriculari ed hanno come finalità prioritaria quella
di fornire conoscenze e abilità utili al conseguimento di competenze informatiche, ma trovano come
principio ispiratore l’inclusività.
Proprio per i contenuti e per il contesto non formale in cui i ragazzi si trovano ad apprendere, i
laboratori promuovono la partecipazione attiva con il coinvolgimento anche di quegli alunni con
disagio o con difficoltà comunicative, valorizzando le potenzialità e l’identità espressiva di ciascuno.
Progetto “Scuola Special Olympics Italia” è un progetto nazionale la cui finalità è quella
dell’inclusione degli studenti con disabilità intellettiva attraverso l’attività motoria e sportiva.
Le varie discipline sportive di Special Olympics prevedono, oltre a specialità tradizionali, anche
specialità adattate e modificate a diversi livelli di abilità per valorizzare le capacità di tutti e hanno
un carattere ludico e divertente. Adattare significa quindi “personalizzare”, tenere in considerazione
le reali capacità e potenzialità degli studenti con disabilità intellettiva, per costruire un percorso
significativo all’insegna della crescita cognitiva e del miglioramento dell’autonomia.
“Mettiamo in Gioco le differenze”. Progetto del CONI finalizzato a favorire la pratica sportiva
degli alunni di diversa etnia e di ragazzi in situazione di disagio economico e sociale attraverso
l’ambiente protetto della classe e soprattutto del gruppo sportivo scolastico. In particolare è rivolto
agli allievi delle classi prime e seconde delle Scuole medie superiori di 1° grado.
Progetto Centro Sportivo Scolastico L’istituzione del Centro Sportivo Scolastico vuole essere un
segnale molto forte per la diffusione dello sport scolastico come momento educativo, formativo e
dello stare bene a scuola.
Infatti la finalità principale del C.S.S. è quella di offrire agli studenti, la possibilità di partecipare ad
attività sportive organizzate diventando la scuola, al contempo, un punto di riferimento primario per
l’approfondimento ed il consolidamento di una cultura dello sport che abbia al centro valori etico-
sociali la cui acquisizione da parte dei giovani è un fattore fondamentale per la loro crescita e per la
loro formazione. Le attività motorie e la cultura sportiva, già patrimonio dell’intera comunità
scolastica, fanno parte del più ampio e generale Piano dell’Offerta Formativa della scuola,
integrandosi ed armonizzandosi con le programmazioni delle altre discipline di studio. Oltre a ciò il
Progetto intende offrire un percorso di benessere psicofisico per la conoscenza di sé, infondere la
fiducia e la sicurezza in se stessi e far emergere, oltre i valori di eccellenza sportiva, anche le
capacità dei meno dotati nei settori complementari alle attività sportive stesse. Fra gli obiettivi
prioritari vi sono la prevenzione del disagio e del bullismo e l'attività motoria quale strumento
fondamentale di supporto per interventi nei disturbi specifici di apprendimento.
Progetto “Eccellenza” finalizzato ad una didattica formativa, promuove un apprendimento di
qualità per quegli allievi che manifestano particolari attitudini verso determinate discipline
(Matematica, Lingue...). Sono coinvolti gli alunni della scuola Primaria e Secondaria di Primo
Grado, guidati da tutti quegli insegnanti che portano avanti un’azione di ricerca delle eccellenze e
tutte quelle istituzioni che propongono attività di avanzamento e miglioramento. Attraverso la
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partecipazione a concorsi e gare regionali e nazionali si auspica di far emergere i ragazzi più
meritevoli.
Laboratorio “Biblioteca” in atto nella scuola secondaria di I grado fin dall’anno passato, è un
progetto pluriennale condotto dal docente di organico potenziato. La finalità è quella di restituire un
ambiente accogliente, che possa favorire e accrescere negli alunni il piacere della lettura. Nell’anno
passato sono stati coinvolti a turno gli alunni delle classi seconde con la partecipazione di ragazzi
con disagio e con disabilità, per il recupero e restyling degli spazi. Quest’anno l’attività ha coinvolto
un gruppo di alunni delle classi seconde più meritevoli e con spiccato interesse per la narrativa.
Infatti i ragazzi sono stati coinvolti in letture, approfondimenti, elaborazioni di interviste e incontro
con gli autori. Nell’ a. s. 2018/2019 l’iniziativa avrà seguito anche con la nuova catalogazione dei
testi della biblioteca in formato digitale.
Progetto CLIL (Content Language Integrated Learning). Nell’ottica di potenziare e valorizzare le
competenze linguistiche in italiano e inglese attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, nell’ambito
del Curricolo verticale, è stata introdotta la metodologia CLIL nelle classi prime e seconde alla
scuola Primaria, alla Secondaria nelle classi seconde.
CLIL è una metodologia che attraverso attività motivanti mira a sviluppare nuove competenze
linguistiche e un lessico specifico. Inoltre, trattando argomenti di vario genere, attinenti alle
discipline, orienta verso nuovi interessi e prepara da una cultura multilinguistica.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti La scuola collabora da anni con i servizi esterni esistenti sul territorio (ASL. EELL, servizi sociali,
associazioni di volontariato, nello specifico:
UFSMIA che solitamente garantisce due incontri annuali, uno di progettazione iniziale e l’altro di
verifica finale del PDF per ogni allievo con disabilità, al quale partecipano tutte le figure di
riferimento coinvolte.
Servizi Sociali: sono previsti incontri periodici con gli assistenti sociali territoriali per la
collaborazione educativa.
Il percorso integrato “Club Job” organizzata dal Comune di Lucca- Associazione OIKOS di
Lucca, è un'iniziativa educativa, orientativa e formativa che ha come finalità la crescita personale di
adolescenti "scoraggiati" dai normali circuiti di formazione/istruzione. Si rivolge a tutti gli
adolescenti e giovani, in particolare, a coloro che non hanno assolto l'obbligo formativo o rischiano
l'abbandono scolastico o hanno difficoltà d'inserimento nel mondo del lavoro. Le attività si svolgono
all'interno di due laboratori, arti grafiche e falegnameria-decoro- intaglio.
“Crescere insieme, tutorship”, in collaborazione con il Comune di Lucca, è un servizio domiciliare
promosso dalla Scuola che mira a sostenere gli alunni in situazione di disagio affiancandoli, nello
svolgimento dei compiti, da studenti delle Superiori o universitari. Il servizio, diretto agli studenti
della Primaria “G. Giusti” e “Don Milani” e della Secondaria, è gratuito e a richiesta delle famiglie.
Progetto “In Campo”: aiuto nella gestione e nell'orientamento di un percorso di vita per ragazzi del
campo nomadi. Il Progetto prevede un lavoro di stretta collaborazione tra educatori e insegnati, con
incontri periodici tra il personale coinvolto e l'Assistente Sociale di riferimento.
La Scuola Primaria “G. Giusti” e la Scuola Secondaria di Primo Grado “C. Del Prete” in virtù di
questo progetto nell’a. s. 2016/2017 disporranno di un mediatore culturale che favorirà la
comunicazione tra i vari soggetti educativi: la Scuola, la Famiglia e i Servizi.
Doposcuola e aiuto nella gestione ed esecuzione dei compiti presso l’Oratorio della Parrocchia di
S. Anna e presso l’associazione ARCI presente nel quartiere.
“E se ….Google non lo sa” sportello di aiuto per lo studio a casa della matematica e possibilità di
utilizzare un forum di matematica on-line.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Per la crescita e lo sviluppo degli apprendimenti, nonché di tutte le pratiche volte allo sviluppo e al
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consolidamento dell’inclusività, si ritiene fondamentale il rapporto con le famiglie e lo stretto
scambio e condivisione che ogni membro presente all’interno dell’Istituto deve attuare (personale
ATA, docenti curricolari, docenti di sostegno, etc).
Le famiglie sono presenti nella scuola attraverso i genitori eletti: nei consigli di intersezione, di
interclasse e di classe e all’interno del Consiglio di Istituto (secondo la normativa).
Una rappresentanza dei genitori dei tre ordini di scuola fa parte del Gruppo di Lavoro per
l’Inclusione, partecipa all’elaborazione e revisione del Piano Annuale di Inclusione, nonché alle
proposte e alle scelte sul tema.
Per tutti i casi nei quali è prevista la stesura di un PDP (alunni DSA o BES), del PEI (alunni con
disabilità) o in situazioni di particolare disagio, è sempre opportuno e doveroso condividere e
discutere con le famiglie le principali strategie educative e didattiche messe in atto, per ottenere un
intervento il più possibile coerente e preciso da entrambe le parti. Di determinate importanza
divengono quindi:
-le comunicazioni scuola-famiglia ,
-la condivisione nella redazione dei documenti
-la condivisione delle scelte effettuate
-l’organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di
miglioramento
Un'importante collaborazione scuola-famiglia è rappresentata dal progetto:
"I Genitori Adottano la Scuola" è un progetto che prevede l’intervento di alunni, genitori e docenti
per: rendere i genitori partecipi alla vita della scuola attraverso la condivisione degli obiettivi e delle
azioni e la cooperazione tra i diversi soggetti; progettare percorsi didattici da realizzare in orario
scolastico ed extrascolastico che vedono coinvolti i docenti, i genitori e studenti; offrire alla scuola,
da parte dei genitori, professionalità e competenze per supportare le esigenze edilizie di
manutenzione degli edifici.
A sostegno del progetto, nel novembre di 2016 si è costituita l’Associazione dei genitori “Scuola in
movimento 3.0”. L’idea su cui si fonda è la partecipazione alla vita quotidiana della scuola, per
creare tutti insieme, in modo costruttivo, un ambiente confortevole e comunitario.
L’Associazione, senza scopo di lucro, ha tra le finalità quella di essere a sostegno della scuola, dei
ragazzi e dei docenti, facendosi, anche promotrice di iniziative, ricerca fondi, per coadiuvare
l’Istituto nel finanziamento di progetti, garantendo una maggiore offerta formativa.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi Rispetto alla situazione che l’allievo presenta viene elaborato dal team di classe il PDP, per alunni
con difficoltà/disturbi degli apprendimenti e disagio e il documento PEI/PIS (su base ICF) per gli
alunni con disabilità.
Nella documentazione vengono individuati gli obiettivi specifici di apprendimento, le strategie e le
attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio-
assistenziali o educativo-territoriali, le modalità di verifica e di valutazione.
Per ciascun alunno si dovrà realizzare un percorso specifico rispondente ai bisogni individuali,
favorendo il successo della persona nel rispetto della propria individualità.
Nell’ambito dei gruppi di lavoro sull’inclusione, in continuità con il lavoro già svolto nell’anno
precedente, per gli alunni B.E.S/ stranieri, è stato portato a compimento il curricolo essenziale con
attenzione allo sviluppo delle metodologie e delle strategie didattiche flessibili e diversificate.
Per gli alunni con disabilità, è in via di elaborazione un curricolo riferito alle aree di sviluppo
trasversali. Tale documento viene elaborato per ogni ordine di scuola e per tre livelli di disabilità.
La finalità è quello di creare uno strumento-guida che consenta al team classe di programmare gli
obiettivi per la compilazione del PEI. Al momento il gruppo di lavoro ha prodotto il curricolo per
l'area cognitiva, per quella affettivo-relazionale e per l’area linguistico-espressiva. L'attività
proseguirà nel prossimo anno per il completamento di tutte le aree trasversali di sviluppo.
E’ da precisare che gli obiettivi posti in essere non sono esaustivi, né possono essere precisi sul
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singolo caso. Rimane pur sempre la preparazione professionale specifica degli insegnanti a far sì che
il piano educativo sia più possibile aderente ai bisogni reali di ogni singolo alunno. Infine, il gruppo
sta elaborando i criteri per la certificazione delle competenze di cittadinanza per gli alunni con
disabilità che terminano il primo ciclo di istruzione.
Di seguito sono riportati i protocolli in uso nella scuola:
Protocollo accoglienza alunni stranieri. http://www.lucca3.gov.it/protocolli/
Protocollo accoglienza bambini/ragazzi adottati. http://www.lucca3.gov.it/protocolli/
Linee guida per alunni in difficoltà di apprendimento DSA. http://www.lucca3.gov.it/protocolli/
Protocollo aggiornato per gli alunni con disabilità (in prossima pubblicazione).
Adozione del Protocollo per la prevenzione integrata del disagio socio-relazionale-culturale proposto dalla Conferenza Zonale della Piana di Lucca. Si tratta di uno strumento innovativo con lo
scopo di strutturare un intervento integrato di rete, PDPI, che mira ad attivare tutte le agenzie formali
del territorio (ASL, EELL, Scuola) insieme alla famiglia, a favore di quei minori che presentano
notevoli disagi in ambito relazionale e sociale (in prossima pubblicazione).
Adesione al Progetto pilota per l’individuazione precoce dei casi a rischio DSA. Si tratta di un
progetto sperimentale che interessa le scuole degli ambiti 13 e 15 della provincia di Lucca e che
fanno parte dell’Asl Nord-Ovest. La finalità è quella di definire modalità uniformi su tutto il
territorio regionale per favorire l’identificazione precoce di alunni a rischio DSA attraverso procedure
omogenee di osservazione e di attività di potenziamento e di recupero mirato. La scuola ha aderito
alla sperimentazione con una classe prima della scuola primaria. L’insegnate che ha coordinato la
sperimentazione è stata precedentemente formata. L’attività è stata monitorata e verificata e valutata
durate tutto il corso dell’anno per giungere poi ad un protocollo definitivo. Il Progetto continuerà il
prossimo anno con l’applicazione del Protocollo.
Valorizzazione delle risorse esistenti Ciascun intervento per l'inclusione verrà posto in essere sulla base delle risorse presenti nella scuola
a partire dalla valorizzazione delle competenze dei singoli docenti. Oltre a ciò, la compresenza
dell'insegnante specializzato in classe, come pure quello del personale di organico potenziato in
particolari progetti e del volontario del servizio civile, consentono la realizzazione fattiva di una
didattica laboratoriale inclusiva.
Nel corso degli ultimi anni la scuola ha incrementato l'uso di nuove tecnologie come la lim,
strumento valido per integrare vecchi e nuovi linguaggi, utile per esercitazioni interattive di
recupero, consolidamento e potenziamento delle conoscenze e delle abilità in relazione alle varie
discipline. La lim, così come il registro elettronico, sono strumenti compensativi di grande aiuto,
soprattutto per gli alunni con DSA, in quanto offrono la possibilità di salvare i documenti (lezioni,
appunti, mappe e materiali didattici), che possono essere recuperati in ogni momento in classe o a
casa, per lo svolgimento dei compiti domiciliari.
L’uso del PC: i computer presenti nelle scuole (fissi e portatili) vengono utilizzati per attività di
videoscrittura, per attività individuali di recupero e consolidamento in relazione alle varie discipline,
come strumenti compensativi e per attività di ricerca ed elaborazione di ipertesti.
Sono stati potenziati i laboratori a carattere scientifico-tecnologico, quello artistico-espressivo, è
stato creato l’ambiente dell’Atelier Creativo, è stata recuperata e rinnovata la biblioteca della scuola
secondaria, utilizzata anche come spazio culturale aperto alla cittadinanza.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione
dei progetti di inclusione Considerato che la popolazione BES è caratterizzata da una pluralità di disagi talvolta associati, è di
fondamentale importanza prevedere interventi che possano andare a colmare l’attività svolta
dall’organico assegnato all’Istituto promuovendo lo sviluppo dei seguenti ambiti e delle seguenti
professionalità:
Incremento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da migliorare gli interventi di
ricaduta sugli alunni.
Attivazione di corsi di informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età
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evolutiva.
Attivazione di corsi di formazione per docenti sulla gestione della classe.
Diffusione di materiali formativi e delle buone pratiche.
Incremento di risorse per l'acquisizione di materiale informatico e sussidi specifici.
Mantenimento dei rapporti con il CTS, EELL, ASL, USP, USR, per le consulenze e le relazioni
d'intesa.
Costituzione di prassi inclusive tra reti di scuole.
Finanziamento e attivazione di uno sportello con la consulenza di uno psicologo.
Miglioramento delle prassi nel passaggio da un ordine di scuola all’altro per gli alunni con
difficoltà.
Richiesta per l’utilizzo a scuola di personale educativo del servizio civile, anche per il
prossimo anno.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo L’Istituto ha una tradizione ormai consolidata rispetto alle azioni di continuità che vanno via via
migliorando di anno in anno, tanto che molti dei progetti sopra descritti, hanno carattere di raccordo
verticale e interdisciplinare. La continuità, promossa da una commissione specifica, è ritenuta
importante per il passaggio da un grado all’altro di scuola e, in particolare, è ritenuta fondamentale
nei casi di handicap o di disagio. Per questo, nel prossimo anno scolastico è previsto lo studio e il
miglioramento delle fasi di passaggio, in particolare fra la scuola primaria e la scuola secondaria.
Basilare diventa, quindi, sia la conoscenza dei nuovi ambienti scolastici da parte dell’alunno e della
sua famiglia, ma anche dei futuri docenti, nonché la trasmissione di informazioni fra gli insegnanti
dei diversi ordini di scuola. La continuità verticale, promossa da tutti i docenti dell’Istituto, diviene la
base per l’acquisizione di una sempre maggiore consapevolezza da parte dell’alunno e dei genitori
che va a costituire la vita futura del ragazzo.
In tal senso, particolare importanza viene data alle azioni di orientamento che accompagnano
l'alunno in tutto il percorso scolastico, con lo scopo di far emergere e valorizzare le capacità
individuali, gli interessi specifici della persona, anche in prospettiva della scelta della scuola
superiore.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 24/05/2018.
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 29 /06/2018