IO E LA GEOMETRIA
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IO E LA GEOMETRIA
Racconterò la mia storia e la mia esperienza con la geometria facendo
riflessioni sull’insegnamento di questa materia. Ritengo che la geometria sia fondamentale in quanto si qualifica come studio e comprensione dello
spazio che ci circonda. Il mio rapporto con la geometria, come penso quello di tutti bambini, nasce già dalla nascita.
Il primo ricordo legato alla geometria è uno dei tanti giochi che ho ricevuto da
bambina: le costruzioni, oggetti di diverse forme geometriche da
incastrare tra loro per formare altre forme, ad esempio una barchetta, una
casa e molto altro.
Mi piaceva molto disegnare. Infatti ho iniziato questa attività alla scuola
dell'infanzia. La maestra ci lasciava la libertà di disegnare ciò che più ci
piaceva. Le cose che più disegnavo erano: la mia casa, la mia città, la mia
famiglia, diciamo tutto ciò che mi circondava.
E pur inconsciamente entravo in contatto con la geometria. Disegnavo ad
esempio la mia mamma partendo dalla testa a forma di cerchio, poi
rappresentavo il corpo con un quadrato, le braccia e le gambe con il rettangolo.
Ed ecco fatto un robot più che una persona!! Certo ero piccola, ma ricordo
chiaramente i miei disegni.
Il vero incontro con la
geometria è avvenuto alla
scuola primaria, dove ho iniziato a studiare la
base di questa materia.
Insieme alla maestra abbiamo affrontato diversi argomenti: le figure a tre dimensioni (cono – cubo – piramide – sfera – parallelepipedo – cilindro), facce – spigoli – vertici di un solido, le figure a due dimensioni, le figure ad una dimensione (la retta – la curva – la linea), le rette, semirette e segmenti, gli angoli, i poligoni (l'area e il perimetro), il volume di un solido.
Tutto ciò era svolto attraverso il disegno e la rappresentazione di tali figure.
Nonostante tutto non era una materia che amavo molto. La maestra era
brava, ma molto severa. Ho iniziato ad “odiarla” alle scuole medie.
Avevo un professore che aveva ottime conoscenze sulla geometria, ma non
aveva metodo per impartire la materia. E' stato un disastro! Andavo malissimo..
Non capivo nulla.. non riuscivo a risolvere i problemi..perimetro, area, formule inverse..aiuto!!! E' stata la mia spina nel fianco! Anche in matematica non
brillava, ma a differenza della geometria mi piaceva molto.
Alle superiori ho scelto l'indirizzo socio - psico - pedagogico così ho scampato il contatto con la
geometria. Facevamo
matematica, ma non ricordo di
aver fatto qualcosa di geometria.
Come si può notare, alla scuola
dell'infanzia la materia mi
affascinava molto, ma nel momento in cui ho capito in che cosa consisteva la
geometria ho iniziato a non
amarla.
Troppo complicato risolvere un problema di geometria con un professore che non
sapeva neanche cosa volesse dire spiegare. Insomma sono cresciuta e
tutt'ora non nutro un sentimento positivo verso tale materia.
Ma ogni giorno siamo a contatto con la geometria. Soprattutto nel mondo
delle donne c'è la geometria.
Consideriamo ad esempio i trucchi che noi femmine utilizziamo:
Iniziamo con la prima immagine, cioè gli ombretti, dove la confezione e lo
specchietto interno è a forma QUADRATA, gli ombretti invece hanno
una forma particolare, sembrano tanti piccoli pesci.
Poi abbiamo il lucidalabbra, uno a forma di CUORE e l'altro a forma di
CILINDRO ristretto.Ci sono le matite per gli occhi e per le
labbra a forma di cilindro lungo e sottile, mentre la punta ha una forma
di PIRAMIDE.
La confezione del fondotinta ha la
forma del CERCHIO, la polverina contenuta
all'interno ha varie forme tra
cui quella OVALE.
Il rossetto presenta: se chiuso con il
tappo una forma a CILINDRO,
mentre la parte interna è a forma di TRIANGOLO
ISOSCELE.
Infine abbiamo la polverina per il viso per dare luce diversa al viso, sono tanti cofanetti circolari uniti uno all'altro per
formare un CILINDRO. La polverina contenuta nei cofanetti ha la forma di
piccoli RETTANGOLI, ROMBI e STELLINE.
Il mascara invece è a forma di
CILINDRO.