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1 Introduzione L’idea che le diverse lingue derivino tutte da un’unica lingua originaria è molto antica Il mito di Babele (Genesi, 11): la lingua primitiva dell’umanità sarebbe stata una sola, l’ebraico Dal Rinascimento, furono elaborate ipotesi alternative, per es.: Leibniz: ipotizzò una famiglia di lingue «giapetiche» (Europa e parte dell’Asia, prefigurando la famiglia linguistica indoeuropea) Inizio dell’Ottocento: lo studio della parentela genealogica delle lingue e del loro mutamento attraverso il tempo assume le caratteristiche attuali Nasce la linguistica storica (o storico-comparativa)

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Introduzione

• L’idea che le diverse lingue derivino tutte da un’unica lingua originaria è molto antica– Il mito di Babele (Genesi, 11): la lingua primitiva dell’umanità

sarebbe stata una sola, l’ebraico– Dal Rinascimento, furono elaborate ipotesi alternative, per es.:

• Leibniz:ipotizzò una famiglia di lingue «giapetiche»(Europa e parte dell’Asia, prefigurando la famiglia linguistica indoeuropea)

– Inizio dell’Ottocento: lo studio della parentela genealogica delle lingue e del loro mutamento attraverso il tempo assume le caratteristiche attuali

• Nasce la linguistica storica (o storico-comparativa)

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1. Il metodo comparativo e la ricostruzione delle lingue originarie

• Lo scopo è scoprire se due o più lingue sono genealogicamente apparentate oppure no

• ossia se esse derivano da una stessa lingua originaria• Il fenomeno del prestito linguistico può disturbare la comparazione

– Si confrontano le parti del vocabolario meno esposte al prestito: es. numerali, nomi di parentela

– Si cercano corrispondenze sistematiche tra fonemi e morfemi in lingue diverse (la semplice somiglianza tra le parole non basta)

• Italiano e tedesco sonoimparentate fra loro, ma

• Italiano e turco no

• Tedesco e turco neanche

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1. Il metodo comparativo e la ricostruzione delle lingue originarie

• Sulla base delle corrispondenze sistematiche individuate si ricostruisce la lingua originaria dalla quale il campione discende

– Cfr. latino factumlactemnoctem

– L’originaria sequenza latina -ct- si è mutata in -tt- in italiano, -ch- [ʧ] in spagnolo, -it- in francese e -pt- in romeno

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1. Il metodo comparativo e la ricostruzione delle lingue originarie

– Si può ipotizzare che all’origine dei suoni corrispondenti in ciascuna delle quattro lingue, ci fosse un unico suono(asterisco = forma ricostruita):

*[u:] proto-germanico >[aw] inglese/tedesco[øy] olandese [u:ʔ] danese

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1.2. L’«albero genealogico»delle lingue indoeuropee

• Confrontando un gruppo di lingue strettamente apparentate si ricostruisce una lingua originaria– Per es. proto-germanico, proto-slavo ecc.

• Confrontando vari gruppi linguistici si ricostruisce la lingua originaria dell’intera famiglia (l'immagine risultante è un albero genealogico)– Il modello dell’albero genealogico non è perfetto:

• non rappresenta le complesse relazioni e sovrapposizioni parziali che sussistono fra i membri dei gruppi linguistici studiati

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1.3. Un esempio di ricostruzione

• Molte delle corrispondenze sistematiche osservate sono casi particolari di corrispondenze più generali – /p/ del sanscrito, del greco e del latino– /f/ del gotico– Si tratta di un caso particolare della corrispondenza sistematica

che esiste tra le occlusive delle lingue germaniche e quelle di altri gruppi di lingue indoeuropee:

• mutazione/rotazione consonantica germanica (legge di Grimm)

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1.3. Un esempio di ricostruzione:la Legge di Grimm

1. Alle occlusive sorde del sanscrito, del greco e del latino corrispondono fricative sorde nelle lingue germaniche

2. Alle occlusive sonore del sanscrito, del greco e del latinocorrispondono occlusive sordenelle lingue germaniche

3. Ai fonemi che sono in sanscritoocclusive sonore aspirate , in greco occlusive sorde aspirate , in latino fricative sorde , corrispondono nelle lingue germaniche occlusive sonore

Mutazione consonantica dall’indoeuropeo al germanico

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1.3. Un esempio di ricostruzione:la seconda Legge di Grimm

• Un’apparente eccezione alla «legge di Grimm»:– a */t/ in IE non corrisponde in tedesco /θ/, bensì /d/

(cfr. ingl. three vs. ted. drei)– a */d/ in IE non corrisponde /t/, bensì /ts /

(cfr. ingl. tooth vs. Zahn [tsa:n])

• Si ipotizza che il tedesco abbia subito un ulteriore mutamento consonantico:– «seconda mutazione consonantica germanica»,

o «seconda legge di Grimm»:• Indoeuropeo */t/ e */d/ >

germanico comune */θ/ e */t/ >tedesco /d/ e /ts/

– Nelle altre lingue germaniche sono rimasti /θ/ e /t/

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2. Il mutamento fonetico e le «leggi fonetiche»

• Il sistema fonologico dell’italiano contiene sette fonemi vocalici in sillaba accentata, distinti da:

– posizione verticale della lingua

• alti, medio-alti, medio-bassi e bassi

– posizione orizzontale della lingua

• anteriori, centrali e posteriori

• In latino le vocali si distinguevano anche per il tratto della lunghezza:

– nominativo rosă ['rosa] vs. ablativo rosā ['rosa:]

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2. Il mutamento fonetico e le «leggi fonetiche»

• Nel passaggio dal latino all’italiano– sono andate perdute le distinzioni di lunghezza, che si sono

trasformate in – distinzioni di posizione verticale della lingua

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2. Il mutamento fonetico e le «leggi fonetiche»

• I mutamenti fonetici sembrano operare con assoluta regolarità: sono «leggi fonetiche»

• Però ogni legge fonetica presenta delle eccezioni:– Eccezione nel mutamento fonologico dal latino all’italiano:

• i breve latina in posizione accentata diventa /e/ in italiano, ma:lat. vínco língua(m) família(m)it. vinco lingua famiglia

*venco *lengua *famelia

– La scuola dei Neogrammatici sosteneva che il mutamento fonetico era «privo di eccezioni» (soggetto a «leggi») solo «nella misura in cui procede meccanicamente»

• questo processo meccanico può interferire con altri fattori • si tratta di individuare e definire in modo adeguato i motivi che

hanno causato queste «eccezioni» alle leggi fonetiche

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2.1. Leggi fonetiche concorrentiSanscrito: bhrátar pitárGotico: bróþar fádar (invece di *fáþar)

– Eccezione alla Legge di Grimm???

– Differenze di accentoipotesi: l'indoeuropeo aveva la distribuzione accentuale del sanscrito e tale distribuzione è stata determinante nel mutamento delle occlusive dall’indoeuropeo al germanico

• Legge di Verner (1876):– Nel passaggio dall’indoeuropeo al germanico,

le occlusive sorde diventano dapprima fricative sorde;– queste diventano poi fricative sonore se l’accento le segue– mentre rimangono sorde se l’accento le precede

– L’eccezione alla legge di Grimm è spiegabile come effetto dell’intervento di un’altra legge

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2.2. Analogia

• Meccanismo che crea forme nuove sul modello di forme esistenti• Si tratta di un fenomeno morfologico i cui effetti sono tali da

produrre apparenti eccezioni alle leggi fonetiche– In generale, si rappresenta l’analogia come risultato dell’applicazione

di una proporzione aritmetica ( a:b = c:d )– Inglese antico ‘mucca’:

cu [ku:] singolare > cow [kaw]

cy [ky:] plurale > *[kaj] (cfr. cows [kaws])

– La mancanza di [kaj] e la presenza di cows è dovuta all’analogia sul modello di altre parole che formano il plurale regolare in -s:

stone : stones = cow : x => x = cows

– La forza dell’analogia sta nella regolarità che impone alla lingua:• la forma «regolare» tende a sostituire quella «irregolare» (nel caso sopra,

il plurale con flessione interna )

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3. Il mutamento morfologico

• Uno dei meccanismi fondamentali di mutamento morfologico per quanto riguarda la nascita di forme e di parole nuove è l’analogia

• Altri meccanismi:– Retroformazione :

parole nuove create «togliendo» morfemi a una parola giàsuffissata (spesso un prestito)

• ingl. afflict derivata da affliction (e non viceversa)

• ingl. act derivata da action (e non viceversa)

• ingl. edit derivata da editor (e non viceversa)

• it. arrivo derivata da arrivare

• it. rinvio derivata da rinviare

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3. Il mutamento morfologico

– Grammaticalizzazione :un lessema (morfema libero) diventa un morfema legato

• it. il suffisso avverbiale -mentederivato etimologicamente dall’ablativo di lat. mens ‘mente’

it. sinceramente < lat sincera mente‘con sincera disposizione di spirito’

– Ricategorizzazione :il latino aveva tre generi (maschile, femminile e neutro)l’italiano ne ha solo due (maschile e femminile)

• Il neutro latino si è ricategorizzato nel maschile italiano(somnium > sogno, venenum > veleno, folium > foglio)

• A volte, il neutro plurale ha generato nomi femminili in italiano (folia > foglia)

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4. Il mutamento sintattico

• Si confonde spesso con il mutamento morfologico (almeno per il passaggio dal latino all'italiano)– In latino, un unico tempo verbale, il perfetto, esprimeva

quello che noi esprimiamo con due tempi: passato prossimoe passato remoto

• litteras scripsi = ‘scrissi una lettera’ ‘ho scritto una lettera’– Il passato prossimo italiano si è sviluppato da una

costruzione tardo-latina • litteras scriptum habeo (VI sec. d.C.)

– Il latino non possedeva la categoria degli articoli: gli articoli in italiano si sono sviluppati da parole latine cheappartenevano ad altre categorie grammaticali

• il - lo - la < illu(m) illa(m) (pronomi dimostrativi)• un - uno - una < unu(m) una(m) (numerali)

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4. Il mutamento sintattico

• Il passaggio dal latino alle lingue romanze ha anche determinato un radicale cambiamento tipologico:

– il latino era una lingua principalmente OV(posposizionale, ordine AN/NA e GN, ausiliare segue il verbo)

– l'italiano è una lingua principalmente VO(preposizionale, ordine NA e NG, ausiliare precede il verbo)

– litteras scriptum habeo vs. ho scritto una lettera

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5. Il mutamento lessicale e semantico

• Mutamento semantico :mutamento nel «modo di indicare la realtà» da parte di una data parola in una data lingua

• lat. plebs-plebe(m) ‘popolazione’ >• it. pieve 1. ‘gruppo di fedeli’ > 2. ‘chiesa’

• Tipi di mutamento semantico:– Restringimento :

• lat. fortuna ‘sorte (in gen.)’ > ‘buona sorte’• ingl. meat ‘cibo (in gen.)’ > ‘carne’

– Ampliamento :• lat. virtus ‘qualità proprie dell’uomo maschio (vir)'

> ‘qualità positiva (in generale)’• lat. caballus ‘cavallo da lavoro’

> ‘cavallo (in generale)’

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5. Il mutamento lessicale e semantico

– Metafora :lat capere ‘afferrare (con le mani)’ > it. capire ‘afferrare in senso astratto (con la mente)’

– Metonimia : creazione di un nuovo significato per contiguitàcon quello precedente

lat. BUCCA(M) ‘guancia’ > 'bocca'

– Sineddoche : «una parte per il tutto»ingl. stove ‘stanza riscaldata’ > ‘stufa’

– Iperbole : passaggio da un significato più forte a un significato più debole

lat. *extonare ‘colpire con il tuono’ > fr. étonner ‘stupire’

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5. Il mutamento lessicale e semantico

– Litote : il passaggio da un significato più debole a uno più forte

lat. eliminare ‘allontanare di casa’ > it. ‘uccidere’

– Degenerazione :

arabo faqïh ‘giureconsulto’ > ‘funzionario di dogana’ >

it. facchino ‘portatore di pesi’

– Innalzamento :

lat. minister ‘servo’ > ‘servo dell’imperatore’ >

it. ministro ‘capo di un ministero’

– Trasformazione di nomi propri in nomi comuni :

lat. Caesar ‘Giulio Cesare’ >

ted. Kaiser ‘imperatore’russo zar ‘imperatore’