Introduzione al software libero

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Introduzione al software libero – Aperitivi Culturali Stefano Sabatini – Cagliari 2010-01-14 Introduzione al software libero - storia, significato e prospettive Nella presentazione verrà definito il significato tecnico di software libero, verranno illustrati i momenti salienti del movimento alla base del software libero e della sua diffusione, e verranno affrontate alcune delle tematiche economiche e giuridiche associate al suo sviluppo e al suo utilizzo. Relatore: Stefano Sabatini <[email protected]>

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Introduzione al software libero, storia, significato e prospettive. Presentato a "Aperitivi Culturali", presso associazione culturale "Itzokor", Gennaio 2010, Cagliari.

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Introduzione al software libero -storia, significato e prospettive

Nella presentazione verrà definito il significato tecnico di software libero, verranno illustrati i momenti salienti del movimento alla base del software libero e della

sua diffusione, e verranno affrontate alcune delle tematiche economiche e giuridiche associate al suo

sviluppo e al suo utilizzo.

Relatore: Stefano Sabatini <[email protected]>

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Codice sorgente

#include <stdio.h>

int main(void){

/* questo programma stampa un messaggio di benvenuto per i gentili ospiti di questo seminario */

printf(“Benvenuti!\n);return 0;

}

$ gcc hello.c -o hello$ helloBenvenuti!

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Codice sorgente

● Comprensibile (almeno ad un umano esperto)

● Può essere compilato in modo da essere eseguito su varie piattaforme

● Parte del codice consiste in commenti finalizzati alla spiegazione del codice per i lettori umani

● Può essere facilmente modificato

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Codice binario

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Codice binario - 2

● È incomprensibile ad un lettore umano (neanche esperto)

● Può essere eseguito solo su una particolare architettura

● Non può essere modificato

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Codice interpretato

● Per alcuni linguaggi il processo di compilazione non esiste, il codice è eseguito direttamente dall'interprete (e.g. shell, JavaScript, Perl, Ruby, Python)

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Interfaccia HW / SW

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Storia del software libero - Panoramica

● Albori del software – sviluppo cooperativo – accademia+aziende

● Internet + patch + RFC

● UNIX (1970)

● Cultura Hacker (MIT – Boston)

● 1980 – diffusione software proprietario

● GNU – Manifesto – Stallman

● Linux – 1991

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Storia del software libero - 2

● Eric Raymond – The cathedral and bazaar 1999

● Netscape -> Mozilla

● Blender.org Foundation

● StarOffice -> OpenOffice.org

● OSI, software libero e Open-source

● Ubuntu

● Elezioni europee 2009

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Stato dell'informatica fine anni '60● macchine grandi, costose e inaffidabili

● assenza di standard per le architetture hardware delle macchine; selva di macchine diverse

● sistemi operativi embrionali scritti nel linguaggio assembly delle varie macchine

● 1969: D. Ritchie, K. Thompson, B. Kernighan e altri iniziano a lavorare al sistema operativo UNIX presso la AT&T

● 1973: il kernel UNIX viene riscritto in C: vengono rilasciate varie versioni a Università, compagnie, enti governativi

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UNIX - Innovazioni● Scritto in un linguaggio di alto livello (C): rapidi tempi di

sviluppo, portablità;

● Introduzione delle pipe, consentono la comunicazione tra vari processi (strumenti) in sequenza

● tra i primi SO a supportare i protocolli di rete (primi anni 80: BSD UNIX);

● Tutto è un file: i device sono considerati come un file

● Shell come madre di tutti i linguaggi di scripting

● Espressione regolari (regular expressions)

● Filesystem gerarchico

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UNIX - filosofia● Filosofia degli strumenti: ogni strumento fa una cosa e

una cosa sola; operazioni più complesse vengono eseguite creando catene di strumenti che comunicano attraverso le pipe

● Less is more: design minimalista, secondo il principio KISS (Keep It Simple Stupid) – zen

● Adozione principi di ingegneria del software orientati alla modularità e alla riusabilità del codice

● Determina la diffusione di una serie di norme culturali e di programmazione tra gli sviluppatori

● Alla base dello standard POSIX

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Anni 80 – Diffusione del software proprietario (e dei PC)

● Versioni commerciali di UNIX distribuite senza il codice sorgente (1982: UNIX system III, AT&T, vecchie versioni (1-7) rivendute dalla Western Electric);

● 1981: PC IBM viene venduto con incluso MS-DOS (inizialmente QDOS) (40 $) oppure CP/M (250$) diffusione architettura PC IBM e cloni; MS-DOS+PC diventa lo standard di fatto nel mercato dei PC;

● Politica commerciale aggressiva di MS anche nel campo degli applicativi: predominio su Lotus1-2-3 e WordPerfect;

● Diffusione della pratica dei patti di NDA (non-disclosure agreement);

● Tramonto della cultura hacker (basata sul concetto di condivisione del codice).

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Il tramonto della cultura hacker

“Quando iniziai a lavorare al laboratorio di Intelligenza Artificiale del MIT nel 1971, divenni parte di una comunità dove il software veniva condiviso che esisteva da molti anni. La condivisione del software non era limitata alla nostra particolare comunità; era una pratica vecchia quanto i computer, così come lo scambio di ricette è vecchio come la cucina. Solo, noi lo facevamo più di altri.[...]Noi non chiamavamo il nostro software "software libero", perché quel termine ancora non esisteva; ma di fatto lo era. Tutte le volte che qualcuno da qualche università o compagnia voleva fare il porting o usare un programma, eravamo ben lieti di lasciarglielo fare. [...]La situazione cambiò drasticamente nei primi anni 80 [...]. Nel 1981, la compagnia Symbolics aveva assunto quasi tutti gli hacker del laboratorio di IA, e la comunità spopolata non era più in grado di autosostenersi. [...]I moderni computer dell'epoca, come il VAX o il 68020, avevano i loro sistemi operativi, ma nessuno di essi era software libero: era necessario firmare un patto di non-disclosure persino per avere la copia di un eseguibile. Questo significava che il primo passo da fare per usare un computer era promettere di non aiutare il tuo vicino. Una comunità cooperativa veniva di fatto proibità. La regola stabilita dai rivendiori di software proprietario era, "Se scambi software con il tuo vicino, sei un pirata. Se vuoi una modifica del software, pregaci per averla."

Richard Stallman, da “THE-GNU-PROJECT”

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1984 - The GNU Manifesto

“Il termine "software libero" spesso non viene ben compreso - non ha niente a che fare con il prezzo. Esso riguardo piuttosto la libertà. Ecco pertanto la definizione di software libero: un programma è software libero, per te, come utente, se:* Hai la libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo.* Hai la libertà di modificare il programma per adattarlo alle tue esigenze. (Perché questa libertà sia di fatto praticabile, devi avere accesso al codice sorgente, dal momento che fare modifiche in un programma senza avere il codice sorgente è eccezionalmente difficile.)* Hai la libertà di ridistribuire copie, gratis oppure in cambio di una ricompensa.* Hai la libertà di distribuire versioni modificate del software, in modo che la comunità posso beneficiare dei miglioramenti da te apportati.[...]La filosofia del software libero rinnega uno specifico tipo di pratica diffusa degliaffari, ma non è contro gli affari. Se la pratica affaristica rispetta la libertà degli utenti, noi gli auguriamo il pieno successo.”

Richard Stallman, da "The GNU manifesto"

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Libertà del software (secondo Stallman)

● Libertà di studio

● Libertà di copia

● Libertà di esecuzione del codice

● Libertà di modifica

● Libertà di redistribuzione del codice modificato

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Copyleft"Copyleft - all right reversed."

Don Hopkins in una lettera a Stallman

“L'obiettivo principale di GNU è quello di dare libertà agli utenti, non solo di essere popolare. Così abbiamo bisogno di usare dei termini nella distribuzione che prevengano che il software GNU venga cambiato in software proprietario. Il metodo che usiamo è chiamato "copyleft".

Copyleft usa la legge del copyright, ma la ribalta in modo da servire all'opposto dei suoi soliti scopi: invece di diventare un mezzo per privatizzare il software, diventa un mezzo per mantenere il software libero.

L'idea centrale del copyleft è che noi diamo a chiunque i permessi per eseguire un programma, copiarlo, modificarlo, ridistribuire le versioni modificate--ma non il permesso di aggiungere restrizioni per proprio conto. Così, le libertà cruciali che definiscono il "software libero" sono garantite a tutti quelli che hanno una copia; esse diventano di fatto dei diritti inalienabili.

Richard Stallman, The GNU project, 1984

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1991 - Linux

● Nasce come progetto hobbistico, come implementazione di uno UNIX su un PC

● Evoluzione del sistema operativo didattico MINIX

● Architettura conservativa (vedi “Linux is obsolete”)

● I sorgenti vengono rilasciati, lo sviluppo avviene mediante Internet Linus Torvalds - 1991

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1997 - The Cathedral and Bazaar

“[Lo sviluppo del kernel] richiederà una stretta comunicazione, e sarà sviluppato da un gruppo di sviluppatori piccolo e coeso.”

Richard Stallman, GNU-manifesto, 1984

“Linux è sovversivo. Chi avrebbe mai immaginato anche solo cinque anni fa che un sistema operativo in uso in tutto il mondo potesse nascere come per magia dal lavoro part-time di parecchie migliaia di programmatori sparsi per tutto il mondo, connessi solamente dai tenui legami di Internet?[...]Penso che la cosa più intelligente e ricca di conseguenze fatta da Linus non sia stata tanto la costruzione del kernel di Linux, bensì l'invenzione del modello di sviluppo di Linux.”

E.S.Raymond, The Cathedral and Bazaar, 1997

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Sviluppo stile Cattedrale

● Sviluppo verticale: struttura piramidale del gruppo di sviluppo

● Gli sviluppatori lavorano a stretto contatto;

● Necessità di una figura carismatica forte all'interno della comunità disviluppo e/o di una forte coesione ideologica e tecnica tra gli sviluppatori

● Viene sviluppato ciò che è necessario in quel momento per il progetto (non per il singolo sviluppatore)

● Il software è rilasciato solo a lunghi intervalli di tempo con delle sostanziali modifiche tra un rilascio e quello successivo

● Esempi: GNU-Hurd, GNU-Emacs (C-core), in genere tutti i progetti software proprietari

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Sviluppo stile bazaar

● Rilasci frequenti di software, anche se non testato

● Lo sviluppo tende a risolvere un problema specifico dello sviluppatore (“Every good work of software starts by scratching a developer's personal itch.”)

● Revisione tra pari (peer-review)

● Testing massivo da parte degli utenti

● I problemi vengono trovati rapidamente, la soluzione integrata rapidamente nel software (Linus' law: “Given enough eyeballs, all bugs are shallow.")

● Scambio / comunicazione diretta tra sviluppatori e utenti

La comunità di Linux sembra come un grande e rumoroso bazaar, ognuno con diversi interessi e obbiettivi [...] e da cui un sistema stabile coerente potrebbe apparentemente

emergere solo da una successione di miracoli.” E.S.Raymond, “The Cathedral and Bazaar”, 1997

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Bazaar-mode: casi emblematici

● 1998: i dirigenti della Netscape Communication, ispirati dal saggio “The Cathedral and Bazaar” di E.S.R. decidono di aprire i sorgenti di Netscape dando origine al progetto Mozilla;

● 1999: Sun Microsystem acquista la tedesca Star Division per trasformare la suite per ufficio StarOffice nell'equivalente Open Source OpenOffice.org;

● 2001: la NaN di Tom Roosendal, produttrice del software freeware Blender (modellazione eanimazione 3d) fallisce; nel 2002 la Blender Foundation fondata da Roosendal raccoglie 100.000 euro dalla comunità OS rendendo il codice disponibile sotto licenza GPL.

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Open Source o Free Software?

● Febbraio 1998: E. S. Raymond dopo l'annuncio della Netscape di aprire i sorgenti di Netscape Navigator propone il termine “Open source”;

● Poco dopo E. S. Raymond, Bruce Perens e altri fondano la Open Source Initiative (supporto di Linus); opposizione di Stallman;

● Febbraio 1999: B. Perens: “It's time to talk about Free Software again” Tim O'Reilly and R. M. Stallman, OSCON 2002

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Free Software - Open Source

● termine preferenziale per la FSF (Free Software Foundation) e il progetto GNU;

● ambiguità: “free” significa anche “gratuito”;

● enfasi sul concetto filosofico e politico di libertà (libertà del software);

● tende ad essere visto con sospetto dalle società di affari, in quanto viene mal inteso come denotante “anti-commercialismo”.

● termine preferenziale per l'OSI;

● ambiguità: significato naturale: “a sorgente aperto”, non fa riferimento alle libertà del software;

● enfasi sulle caratteristiche tecniche del modello di sviluppo del software;

● termine accettato con maggiore disinvoltura dalle imprese legate al mondo degli affari.

“Free Software” “Open Source”

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Licenze● Pubblico dominio

● GNU GPL

● GNU LGPL

● MIT License (or X11 License)

● Artistic License – Clarified Artistic License

● MPL (Mozilla Public License)

● BSD license

● GNU Free Documentation License

● Creative Commons (contenuti digitali)

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Modelli di business

● Sviluppo nel tempo libero (daily job / fun job)

● Modello basato sul fornimento di servizi: assistenza, personalizzazioni, ottimizzazioni, formazione, consulenze

● Modello a licenze misto (dual licensing) (e.g. MySQL, VirtualBox)

● Sviluppo finanziato da fondazioni no-profit / aziende / enti pubblici / enti di ricerca / università (patrocinio)

● Vendita di pubblicità

● Sfruttamento del marchio (brand) e della vendita di prodotti collaterali associati al marchio (e.g. gadget, libri, magliette)

● Vendita di servizi a valore aggiunto basati su soluzioni di software libero

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Casi di studio

● Linux

● 1998: Netscape Communicator -> Mozilla -> Firefox

● StarOffice-> OpenOffice.org

● Blender

● MySQL

● Ubuntu (Canonical Ltd.)

● VLC

● Wikipedia

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Creative Commons

● 1998 – Sonny Bono (aka Micky Mouse) Copyritght Extension Act approvato: estende la durata copyright di 20 anni : 50 -> 70 anni dalla morte dell'autore per opere create dopo il 1978-01-01

● 2001 – Nascita dell'organizzazione Creative Commons

● 2002 – Rilascio della versione 1.0

● 2008 – Viene distribuito un album “Nine inches nails” con licenza CC

● 2008 – Wikipedia adotta CC per tutti i suoi contenuti

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Creative Commons

● Estremi: Tutti i diritti riservati – nessuna protezione verso l'autore

● Rende possibile la scelta da parte dell'autore di quali diritti riservare all'opera prodotta “Some rights reserved”

● Protocollo di attribuzione degli attributi CC associati ad un'opera digitale – integrato / integrabile nei motori di ricerca dei contenuti (ad esempio: Google Images)

● Quattro condizioni: attribution (BY), share-alike (SA), non-commercial (NC), no derivative works (ND)

● Le condizioni possono essere combinate: e.g. CC-BY-SA, CC-BY-NC-ND

● Viralità della licenza

BY

NC

SA

ND

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Vantaggi dell'adozione del software libero - 1

● Libertà: studio, ricerca, modifica, redistribuzione

● Favorisce una cultura della legalità e della collaborazione

● Abbatte i vincoli sull'accessibilità del software, favorisce l'informatizzazione/sviluppo di economie arretrate (contrasta il digital divide) e promuove la mobilità sociale

● Modello di sviluppo più efficiente (evita duplicazione del lavoro, abbatte il costo della distribuzione del software)

● Sviluppo dal basso, lo sviluppo è guidato dalle esigenze della comunità di utenti / sviluppatori

● Favorisce lo sviluppo di soluzioni a livello locale (e.g. localizzazione, customizzazione) -> sviluppo delle economie locali

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Vantaggi dell'adozione del software libero - 2

● Risparmio economico (zero costi di distribuzione)

● Sostenibilità (codice non muore ma diventa patrimonio della comunità)

● Non introduce dipendenze forzate (lock-in) verso il fornitore del software, interoperabilità, favorisce strategie di coopetizione (coopetition – cooperation+competition) piuttosto che di monopolio

● Garanzia della privacy dell'utente, garantita dalla trasparenza del software

● Incompatibile con strategie commerciali di anti-feature

● La qualità del software è garantita dalla trasparenza del processo di sviluppo e dal peer-review

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Problemi – 1

● Il fatto che il software sia libero di per se non è garanzia di qualità del software (documentazione, semplicità, ri-usabilità, estensibilità)

● Assenza/carenza di politiche economiche di gestione dei processi di sviluppo di software libero

● Assenza di strutture di marketing all'interno di gran parte dei processi produttivi di software libero (limita la consapevolezza degli utenti e il loro numero)

● Possibilità di abuso da parte di terzi degli investimenti impiegati nella realizzazione del software libero

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Problemi - 2

● Vendor lock-in: dipendenza verso soluzioni proprietarie, difficoltà ad operare conversioni, migrazioni di contenuti e procedure verso sistemi aperti

● User lock-in: resistenza a cambiare abitudini / modi di lavorare / strumenti da parte degli utenti

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Come aiutare?● Usando formati aperti /

intercompatibili

● Usando software libero

● Traduzioni, segnalazione di bachi e suggerimenti per miglioramenti

● Supporto ad altri utenti

● Evangelizzazione

● Lobbying verso produttori di HW / SW / PA

● Consumo critico

● Donazioni

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Risorse - 1

● “Contenuti aperti, beni comuni”, Giulio Concas, Giulio De Petra, Giovanni Battista Gallus, Giaime Ginesu, Michele Marchesi, Flavia Marzano, Mc Graw Hill, 2009

● “Il Software Open Source e gli standard aperti”, M. Sciabarrà, Mc Graw Hill, 2003;

● “The future of ideas”, L. Lessig, Random House, 2001

● http://www.gnu.org/philosophy/essays-and-articles.html

● www.wikipedia.org

● “The Cathedral and Bazaar”, E. S. Raymond, O'Reilly Media, 1999

● “The Art of UNIX programming”, E. S. Raymond, Addison Wesley 2004

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Risorse – 2● “The Tao Of Programming”, Geoffrey James

● “Linux is obsolete”: http://www.educ.umu.se/~bjorn/mhonarc-files/obsolete/

● “Fighting Raymondism: Software Realism vs Software Idealism”, Nicolai Bezroukov (contiene anche la lista delle sette idee innovative alla base di UNIX): http://www.softpanorama.org/OSS/index.shtml

● http://www.opensourcestrategies.org/

● http://www.lessig.org - Blog di L. Lessig

● http://www.lessig.org/blog/2008/08/early_creative_commons_history.html

● http://creativecommons.org/about/history

● The Mythical Man Month, F. Brooks, 1975

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Contatti

● www.gulch.crs4.it - Gruppo Utenti Linux Cagliari h..

● http://dev.apritisoftware.it/main/ - Apriti Software

● http://www.linux.it/LUG/lug-list.phtml?reg=sardegna - Lista dei LUG in Sardegna

● http://www.softwarelibero.it/ - Associazione per il software libero

● http://www.linux.it/ - Italian Linux Society

● http://www.fsf.org/ - Free Software Foundation

● http://www.gnu.org/ - GNU Is Not UNIX

● http://www.opensource.org/ - Open Source Initiative

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Contatti

● http://conservancy.softwarefreedom.org/

● Software in the public Interest: http://www.spi-inc.org/

● Software Freedom Law Center: http://www.softwarefreedom.org/

● http://www.ow2.org/

● http://creativecommons.org/

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Colophon

● Questa presentazione è stata realizzata usando esclusivamente software libero, in particolare

– Debian GNU/Linux Lenny 5.0

– Emacs

– Firefox 3.5

– Dia 0.96

– OpenOffice.org 2.4

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Licenza

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