Introduction to knowledge managment
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Carla SimoneDipartimento di Informatica Sistemistica e
Comunicazione
CollaborazioneCome parte dei Sistemi InformativiCome attenzione alle pratiche situate
Gestione della conoscenza (KM)Come simulazione delle capacita’ di ragionamentoCome offerta di “servizi” per i KN-workers
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Controllo
• Workflow • Meccanismi di coordinamento
Documenti◦ Repository◦ Spazi di lavoro condivisi
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Procedura/processo organizzativo
◦ Dall’organizzione al lavoro situatoModelli organizzativiRe-ingegnerizzazione dei processi
◦ Diversi modelli di rappresentazioneControllo di attivita’Circolazione di documentiComunicazione/negoziazione di impegni
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Criticita’:
◦ Modello prevalente
◦ Template-istanzaConcezioneFlessibilita’
Gestione delle eccezioniGestione del cambiamento
◦ Processi inter-organizzativi
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Flessibilita’:
◦ Orchestrazione di servizi (SOA)
Chi orchestra?Quale copertura delle eccezioni ?Livello di contrattualita’ Ricorsivita’
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Sono costruiti osservando come le personelavorano e collaborano: Bottom-upL’analisi evidenzia strutture informative “ausiliarie”, convenzioni, che articolano illavoro : costruite bottom-up
Sono applicazioni ad hocLa ricerca ha proposto delle piattaforme◦ Le procedure sono “mappe di riferimento”
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Aumentano la percezione di cio’ che staaccadendo “nel contesto”◦ Identificare gli eventi significativi◦ Decidere come segnalarli◦ Decidere a chi e quando segnalarliConsentono di selezionare la strategiamiglioreFiltraggio dinamico delle notifiche
Criticita’: chi li definisce?
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Condivisione di informazioni
◦ Upload-download
◦ Notifica
◦ Accesso
◦ Tassonomie (!)
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Contengono informazioni
Il focus e’ sul significato, sulla pragmatica
Interpretazione, convenzioni di uso, ecc.
Alcune funzionalita’ WEB 2.0
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Presenza di un modello del dominio
◦ KN-BASES + capacita’ inferenziali:Sistemi espertiCase base reasoning
Criticita’ ◦ manutenzione del KB e delle regole
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Sistemi multi-agente
◦ AI: sistemi “intelligenti” che agiscono per contodell’utente: servizi
Una variante dei sistemi precedenti
◦ SE: un modo di strutturare l’applicazione
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Assenza di modelli di dominio (KB)Osservo il comportamento delle persone
Comunita di pratica, di interesse, …◦ In genere spontanee, al piu’ favorite◦ Condivisione di “conoscenza” senza inferenza◦ Aggiornamento della conoscenza◦ Livelli di mutuo impegno
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KM come fenomeno sociale
Attenzione alle pratiche◦ Attenzione alle entita’ che supportano la condivisone
Annotazioni, convenzioni, rappresentazioni, ….Visione positiva delle incongruenze
Tecnologia (ad hoc) promuove il loromantenimento e la condivisone che ne scaturisce
WEB 2.0 ed il loro governo
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NO, SI DEVONO INTERSECARE!!!
La conoscenza si crea e si condividenel collaborare
Attenzione agli “strumenti” di lavoro!!!Dare il controllo agli utenti
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