Integrazione cromatica
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Transcript of Integrazione cromatica
l'integrazione cromatica delle lacune
Che cos’è
• Operazione che si prefigge di valorizzare l'unità dell'immagine, sia essa alterata o perduta.
• Una fase preceduta generalmente da altri interventi mirati a garantire stabilitàall’opera (consolidamento del supporto, fermatura dello strato pittorico…).
Finalità
• Tende a restituire all’opera il reale aspetto (ancora esistente o recuperabile) compromesso da fenomeni di degrado o manomissioni avvenute nel corso del suo tempo-vita.
• Tende inoltre a colmare, per mezzo della stuccatura, le alterazioni di superficie che vengono a crearsi tra la lacuna e le zone circostanti.
• L'integrazione cromatica è l’intervento atto a chiudere formalmente e cromaticamente una perdita variamente occorsa sul tessuto superficiale dell’opera, con l’inserimento di una stesura cromatica nel contesto pittorico esistente.
Principio della differenziazione
• Per non essere imitativo, competitivo o falsificante, deve differenziarsi dall’originale.
• Non potendosi formulare nel semplice atto dell’essere differente, l’identità cromatica di effetto è raggiungibile, per esempio, per mezzo della selezione cromatica e dell'astrazione cromatica.
Quando non si interviene
• Alcune modifiche dell'originale, sotto forma di particolaritipologie di danno come ad esempio: abrasioni, craquelure e slittamenti di colore, richiedono un approccio diverso con l'applicazione di altre metodologie d'intervento.
• Si tratta di alterazioni che non compromettono la leggibilità dell'opera, che le acquisisce come parte integrante di essa, ma che ne costituiscono la patina caratterizzandone il suo tempo-vita.
• In questi casi non si deve intervenire sulle fratture.
Quando si interviene
• Quando invece le alterazioni si presentano come un fenomeno di disturbo troppo evidente, un intervento di abbassamento tonale di tali interruzioni può risultare appropriato.
• Tale intervento consiste nell'attenuare l'effetto dell'interruzione visiva per mezzo di velature,eseguite con stesure di colori poco coprenti ad acquarello o a base di vernice.
La selezione cromatica
• Mira ad evitare ogni azione di copia e pertanto di imitazione, falsificazione o competizione ' dell'atto secondo ' componendo, al tempo stesso, una superficie che non si diversificheràautonomamente in modo estraneo alla fisicitàdell'insieme a noi pervenuto.
• 'Potremo fare uso della selezione solo laddove la lacuna è ricostruibile nella sua realtà cromatica e figurale, senza che detta ricostruzione porti con sé dubbi, arbitrarietàinterpretative, plurime soluzioni formali o cromatiche '.
U. Baldini, Teoria del Restauro, vol.II, Firenze, 1981, p. 40.
Le fasi
Le fasi con cui si procede sono tre:
• 1) Stuccatura
• 2) L'elaborazione della superficie stuccata
• 3) Selezione cromatica
Stuccatura ed elaborazione della superficie
• Consiste nella selezione degli elementi che caratterizzano l'oggetto, in modo da realizzare un collegamento materico tra la lacuna e la pittura originale.
• Per tale motivo è opportuno eseguire una attenta indagine a luce radente della superficie dell'opera in modo da coglierne le caratteristiche dominanti (cioè il modellato).
L'elaborazione della superficie stuccata
• rappresenta un primo 'atto pittorico-conservativo '
• non volendosi attuare una falsificazione, si eviterà l’imitazione a calco dello stato della superficie originale, attuando invece una elaborazione a bisturi, a punta d'agata, a pennello, levigando e aggiungendo, a seconda del mezzo impiegato.
• Su questo primo intervento si opererà la sintesi selettiva del colore.
Intervento pittorico
• Per il collegamento cromatico e formale del tessuto figurativo interrotto dalla lacuna, l’intervento pittorico viene eseguito seguendo il ductus grafico e formale esistente nell’opera
• con colori puri
• selezionati per mezzo della scomposizione del colore che si deve integrare
Metodologia
• Esclusione dell'utilizzo del bianco.Il bianco altera e abbassa la trasparenza dei vari colori
rendendoli 'sordi', poco idonei cioè al tipo di purezza che è fondamento essenziale dell'intervento stesso.
• Scomposizione ottica dei colori su cui si intende intervenire (tecnica divisionistica) e individuazione dei singoli elementi che li caratterizzano.
Metodologia
• Si esegue accostando tra loro stesure successive di colore, applicate a piccoli tratti per mezzo di un pennello a punta fine.
• I colori utilizzati, ad acquarello e a vernice, non vanno sovrapposti; l’occhio ne percepisce la mescolanza per effetto della vibrazione provocata dall'accostamento dei colori allo stato puro.
• In tal modo si pervenire a una identità di effetto con il colore originale, senza volgere a un atto di imitazione, competizione o falsificazione.
Le fasi
• 1°stesura giallo
• 2°stesura rosso su giallo
• 3°stesura blu su rosso + giallo
L’andamento del tratteggio
Terrà conto dei valori plastici e grafici dell'originale:
• verticale, se il collegamento si troverà su di un fondo piano;
• orizzontale, su di un elemento che suggerisca l'orizzontalità, quale ad esempio una cornice o un basamento.
• circolare, se sarà di collegamento a una lacuna occorsa, ad esempio, su di un'aureola;
• obliquo, se si troverà ad esempio sulla piega di un manto;
L’astrazione cromatica• Un intervento teso ad evitare ricostruzioni di fantasia o
d’invenzione.
• Si attua quando non è più possibile garantire il collegamento formale del tessuto figurativo interrotto dalla lacuna, perchéormai perduto.
• 'Si farà uso dell’astrazione ogni qualvolta dovremo compiere di necessità nella lacuna e perciò nel tessuto figurale e cromatico dell’opera, un neutro. questo avviene quando non sussiste possibilità alcuna di ricostruzione, se non affidandosi a invenzione o a una scelta tra plurime possibilitàche i fatti formali e cromatici possono suggerire '.
U. Baldini, Teoria del Restauro, vol.II, Firenze, 1981, p. 40.
Le fasi
• Come per la selezione cromatica, le fasi con cui si procede sono tre:
• 1) Stuccatura
• 2) L'elaborazione della superficie stuccata
• 3) Astrazione cromatica
Metodologia
• Collegamento cromatico che si attua utilizzando i colori dominanti presenti nell’opera, in maniera tale da dar vita non ad un neutro monocromo,
• ma a un neutro che si colleghi in modo multi -cromico ai vari campi di colore
• e che non muti in relazione ai colori contigui alla lacuna.
L'astrazione cromatica
• Si realizza a tratteggio, intrecciando i vari colori su piani sovrapposti che, in parte si fondono,
• in parte sono percepibili singolarmente
• e la loro mescolanza avviene nell’occhio del riguardante.
Possibili combinazioni di colore:
• Giallo, rosso, verde e nero
• Giallo, rosso, blu e nero
• Giallo, rosso-arancio, blu-verde e nero
• Giallo, rosso, blu-verde e nero.