Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza...

21
Insegnare una L1 e una L2 • Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita • Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane) • Non solo per insegnare ma anche per capire, quindi non solo per scopi pratici • E pensare alla storia e a chi ci ha preceduto…

Transcript of Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza...

Page 1: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Insegnare una L1 e una L2

• Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita

• Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

• Non solo per insegnare ma anche per capire, quindi non solo per scopi pratici

• E pensare alla storia e a chi ci ha preceduto…

Page 2: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)
Page 3: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

• Per arrivare a capire chi siamo e verso dove andiamo: fra i due tipi di apprendimenti esistono importanti differenze ma anche processi comuni, partiamo sempre da un FARO

Page 4: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

La scuola è un contesto d’uso formale, con caratteristiche

particolari

• Ma gli apprendenti sono tutti esseri umani con caratteristiche comuni.

• Gli studi sull’apprendimento linguistico sono rilevanti per rispondere alle domande ricorrenti

Page 5: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Le varietà interlinguistiche di apprendimento

• Il sistema di acquisizione non è una accozzaglia di frasi più o meno devianti ma un sistema governato da regole (Selinker)

• L’esempio di Fatma:

• Sollecitare l’attenzione, regolare l’interazione, riferirsi a oggetti, eventi, descrivere,valutare, varie

Page 6: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

<Le frasi di Fatma

• Guarda, maestra, ecco, io, NOMI PROPRI

• Aspetta, andiamo, va via, aiuto, piano, ciao, scusa, grazie, si, no

• Questo, quello, così

• Bella, grande, brava, brutto, mio, buono, pipì

Page 7: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Alcune importanti teorie sull’apprendimento linguistico

<<<la grammatica “universale” di Chomsky (grammatica generativa)

È importante fare riferimento alla g.u. per lo studio delle interlingue

Page 8: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

La questione è dibattuta

• Si sta ancora molto dibattendo su come e quando principi e parametri universali condizionano l’acquisizione della seconda lingua

Page 9: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Il modello di Krashen

• È composto da 5 ipotesi (versione definitiva 1985)

• Prima ipotesi:

• Esistono 2 modi di imparare (acquisition and learning)

• La regola è appresa o acquisita? (la –s del verbo inglese)

Page 10: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Seconda ipotesi di Krashen

• Monitor • È un fattore interno che fa sì che avvenga

una elaborazione linguistica consapevole

• Può esserci sia nell’apprendimento che nell’acquisizione

Page 11: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Terza ipotesi

• Ordine naturale

• C’è un ordine ben preciso per imparare le regole (cfr. Interlingue)

• Però vale solo per le lingue acquisite

Page 12: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Quarta ipotesi di Krashen

• Input comprensibile

• Per fare progredire l’acquisizione ci si deve esporre ad input comprensibili anche a un livello un po’ più avanzato dell’apprendente

Page 13: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Quinta ipotesi di Krashen

• Il filtro affettivo

• Perché apprendenti esposti agli stessi input hanno tempi e modalità diversi?

• Non tutto l’input diventa intake (interlingua)

Page 14: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Sempre quinta ipotesi

• Una parte dell’input viene tagliata in base a fattori affettivi:

• Desiderio di integrarsi nella nuova cultura

• Buoni rapporti con i parlanti della L2

• Maggiore o minore ansia

• Autostima, sicurezza

Page 15: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Esiste una sesta ipotesi non formulata esplicitamente

Dulay, Burt, Krashen

• Perché l’input comprensibile e non filtrato causi l’acquisizione ci deve essere un elaboratore delle informazioni linguistiche

• È l’”organizzatore” (cfr. Chomsky)

Page 16: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Nella didattica

• Le teorie di Krashen hanno influenzato i metodi comunicativi

• Discussione sul parlante nativo e sulla sua competenza perfetta (cfr. Berruto)

• Discussione sull’età (Scovel)

• Le teorie neurobiologiche non sono alternative, molti fenomeni però vanno oltre la spiegazione dell’età

Page 17: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Teoria neurobiologica

• Funzionalità linguistiche nell’emisfero sinistro

• Ma anche aree subcorticali

• E anche l’emisfero destro (memoria, vista, creatività)

• Per la L2: in un primo tempo sarebbe più in gioco l’emisfero destro; poi interviene di più il sinistro…

Page 18: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Fattori affettivi

• Motivazione

• Ansietà

• Attitudine

• Stile cognitivo

• …

Page 19: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Applicazioni transculturali (Reid; Oxford and Anderson)

• Appartenenza etnico-linguistica

• Tipo di studio legato all’ambiente di apprendimento

• Spesso sembrano ripercorrere gli stereotipi sociali

• Lo strumento di rilevazione non è corretto

Page 20: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Incontri interculturali e pragmatica non trasferibile

• Problemi di applicazione di regole linguistiche mentre si parla con persone di altra cultura (wash the dishes please, vs could you please wash the dishes)

• Regole sociali (l’americano che risponde no in giappone)

• Pragmatica interculturale (do you have a bag?- Beebe e Takanashi e l’esempio degli athapaska)

Page 21: Insegnare una L1 e una L2 Aprire nuovi scenari: non è una situazione insolita Capire la differenza fra una lingua straniera e una L2 (è un campo giovane)

Ma forse siamo bambine o bambini che giocano con l’aquilone delle

lingue