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INDICE
I PARTE DEL LAVORO INTERDISCIPLINARE DELLE CLASSI II SEZ. E – F INS. DIFONZO ANNA, LORUSSO MARIA NICOLA, PERRUCCI LUCIA
ANNO SCOLASTICO 2009 - 2010
PER NAVIGARE
PER VISIONARE IL LAVORO CLICCARE SULLE FRECCE.
SE SI VOLESSE PROCEDERE PER ARGOMENTI ANDARE ALL’INDICE.
PER VISIONARE POESIE O APPROFONDIMENTI CLICCARE SULLE PAROLE CALDE
•CIASCUNO DI NOI E’ DIVERSO DALL’ALTRO.
•CIASCUNO HA UNA PROPRIA << IDENTITA’ >>.
•CIASCUNO DI NOI E’ UNA RICCHEZZA PER SE’ E PER GLI ALTRI.
A volte, sono necessarie norme sociali, ossia regole, che disciplinino il
comportamento degli individui e dei gruppi in determinate occasioni e mirino a impostare correttamente i
rapporti tra gli uomini. Esse sono poste alla base
dell’organizzazione sociale per disciplinare il comportamento umano
garantendo una convivenza tranquilla e ordinata.
Le norme sociali possono essere scritte, oppure orali,
universali (che tutti sono tenuti a rispettare) o speciali (destinate solo ad
alcuni membri della società).
REGOLE IN FAMIGLIA
REGOLE NEL GIOCO
REGOLE NELLA SCUOLA
REGOLE NEL GRUPPO
REGOLE STRADALI
( II PARTE )Le regole sono molto importanti perché ci aiutano a vivere con gli altri in modo civile …Senza regole c’è solo caos!
INDICE
La famiglia è il primo nucleo sociale in cui i figli vengono al mondo e si
sviluppano. Di conseguenza, è il luogo primario in cui i figli hanno modo di comprendere la necessità di regole,
disciplina e responsabilità per la buona convivenza comune …
I vari componenti sono legati da diritti e doveri …
Educare è ben più che allevare. Il bambino non è un cucciolo, ma un essere da formare …
Educare è andare oltre il pane e il companatico … Educare è “ perdere tempo” oggi, per “guadagnarlo” domani …
Educare è formare delle solide personalità.
Vi sono parole che sembrano “carezze”: ciao, scusa, grazie, per favore, ti voglio bene ... E parole che sono “ massi ”: sei un incapace! Sei un irresponsabile! Sei
un disastro! … che bloccano una crescita serena. Educare è anche imparare a parlare!
Perché il bambino non svincoli da grande, teniamo d’occhio i primi anni di vita…
E’ più facile formare un bambino, che raddrizzare un uomo.. Sospendere in certi momenti il nostro intervento
autoritario può essere una posizione di comodo.
Il bambino per crescere ha bisogno di permessi che lo rendano autonomo,
ma anche di norme che limitino i desideri e orientino i comportamenti,
rispettando e accogliendo il suo fondamentale bisogno di affetto, sicurezza
e comunicazione.
La disapprovazione e i rimproveri devono colpire gli errori, non il bambino. Se lo schiacciamo sotto il peso di giudizi senza appello come “sei sempre il solito!... non ne fai una
giusta!...”, perderà sicurezza in se stesso e la fiducia di poter cambiare. Ricordiamo che il controllo di sé è una conquista interna, non un blocco provocato dalla paura.
Non eliminiamo la rinuncia e il sacrificio. A conti fatti la pedagogia del “permissivismo” si rivela spesso
controproducente. La costruzione di una solida personalità passa attraverso l’impegno costante e tenace.
Bruciare ogni attesa è un danno …. negandogli la possibilità di domandare e il tempo di aspettare, si soffocano i suoi desideri
ancor prima che nascano. Senza l’attesa del domani, il tempo si contrae a oggi - subito - qui - ora… costringendolo nella logica
assoluta del tutto o niente.. adesso o mai più … Dare tutto e subito è preparare un IO con
la grinta del fallito!
Occorre prestare attenzione alla vita del bambino in modo che non cada vittima di altri pericoli. Infatti, quando il bambino cresce e assapora il piacere dell’autonomia,
emergono altri pericoli: incontri pericolosi, esperienze sbagliate, comportamenti negativi ….
INDICE
Per vivere con noi stessi e nella comunità scolastica, in modo più sereno, è necessario rispettare alcune regole …
Anche giocando incontriamo delle regole ... è necessario rispettarle:
•Impegnarsi per vincere, ma essere pronti ad accettare la sconfitta. •Giocare rispettando l’avversario. •Non insultare i vari partecipanti al gioco. •Rispettare le regole stabilite. •Permettere a tutti di poter partecipare al gioco.
INDICE
Più persone che hanno uno scopo in comune o un obiettivo da raggiungere, formano un
gruppo. Al suo interno è necessario:
Discutere in modo corretto
Dare il proprio contributo
Rispettare gli altri
Non voler prevalere
Riconoscere i propri errori
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