IN BICI È MEGLIO · tra il 2 giugno e il 29 giugno 2016 Mensile della Cooperazione di Consumatori...

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consumatori il mensile dei soci coop edizione liguria n° 5 giugno 2016 All'assemblea generale si parla anche di startup Raccolta solidale 31 tonnellate di grazie 41 42 Ecco come cià e aziende stanno cercando di costruire alternative sostenibili all'uso dell'auto IN BICI È MEGLIO

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Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 [email protected]. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniele Moltrasio (vicedirettore) Daniela Dalpozzo, Monica Di Martino, Silvia Fabbri, Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Silvia Sacchetti, Lina Sini, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro Responsabile della pubblicità Luca Fornaciari Stampa Coptip (Modena)Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296Coop Editrice Consumatori Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente) Enzo Bertolino, Stefano Dalla Casa, Edwin Ferrari, Renato Germiniani, Andrea Mascherini, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio.Il numero di maggio è stato stampato in 2.989.804 copieAssociato USPI, Unione stampa periodica italianaQuesta rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale

S O M M A R I Oconsumatori

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Le pagine diLe pagine diFestival bioa Varese Ligure

Volontario in CoopStiamo cercando te!

Pedibus: a Sanremo il progetto si allarga

Tutti al Suqtra memoria e futuroDI SILVIA PIZZORNO

Alla scopertadell'Acquario di Genova

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Coop Liguria numero verde 800 011 761

11 Gli elefanti e l'avorio DI MARIO TOZZI

19 Donne e salute DI EUGENIO DEL TOMA

24 Caff è la capsula è compostabile

28 Televisori da cambiare? DI CLAUDIO STRANO

4 Lettere a Consumatori

6 In città mi muovo in bici DI BIBI BELLINI

9 La vignetta DI ELLEKAPPA

12 Tumori e prevenzione DI CLAUDIO STRANO

16 Coop, stop all'olio di palma

15 Il buono e il bello D I MASSIMO MONTANARI

30 Delizie dal sapore di mare DI HELMUT FAILONI

34 Le spiagge più belle DI GIUSEPPE ORTOLANO

36 Libro e messa in piega DI M. CIRRI E F. SOLIBELLO

36 Mostre, libri e dischi Intervista a Manuel Agnelli DI G. OLDRINI E P. PACODA

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16 Coop dice stop all'olio di palmaDopo il parere dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare, Coop ha deciso di eliminarlo da tutti i prodotti a marchio: "Principio di precauzione"

In città io mi muovo in biciQualcosa sta cambiando per costruire alternative all'uso dell'auto-mobile nelle nostre città. Ecco come Comuni e aziende si stanno muovendo

Prevenzione per sconfi ggere i tumoriIntervista al professor Umberto Veronesi: "Oggi la medicina è capace di guarire il 60% delle persone colpite e in alcuni casi si arriva al 90%"

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Risponde chiaRa faenzaresponsabile sostenibilità e innovazione valori di Coop Italia:

Nell’ambito della campagna “Buoni e giusti” (di cui, come lei ricorda, su questa rivista ci siamo già più volte occupati) sono coinvolti non più soltanto gli 80 forni-tori ortofrutticoli di prodotto a marchio Coop (che a loro volta si rapportano a 7.200 aziende agricole), ma tutti gli 832 fornitori nazionali e locali di ortofrutta (per oltre 70.000 aziende agricole). Nell'ambito delprogetto, che vuole affermare concretamente principie pratiche di legalità e rispetto dei diritti dei lavoratori, è stata coinvolta tutta l'ortofrutta venduta nei negozi Coop. Per questo è stata chiesta a tutti i fornitori la sottoscrizione di una lettera di adesione al Codice di responsabilità sociale ed etica di Coop. In più è stato avviato un piano di controlli, con focus specifico su legalità, sicurezza, etica ed il rispetto dei diritti dei lavoratori, lungo le filiere con l'utilizzo di ispettori indipendenti (auditor) appartenenti a una società spe-cializzata. Questa società è Bureau Veritas, leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, di verifica di conformità e di certificazione.Coop ha individuato 13 filiere ortofrutticole più espo-ste ai rischi di illegalità e dove più frequentemente emergono episodi di sfruttamento dei lavoratori; con una pianificazione degli interventi che tiene conto della stagionalità. Ad oggi sono già stati effettuati 120 controlli sulle filiere di arance navel e clementine, fra-gole e pomodoro pachino.

coop, raddoppiano i controlli nei campi

La prima campagna oggetto di controllo è stata quella delle clementine e arance Navel 2015-2016, durante la quale sono stati coinvolti tutti i 22 fornitori sia di pro-dotto a marchio che non a marchio Coop, con la veri-fica, secondo un piano di campionamento definito, di oltre 50 aziende agricole in Calabria, Sicilia e Puglia. A questa è seguita la campagna fragole che ha previ-sto il controllo di tutti i 15 fornitori sia di prodotto a marchio che non a marchio Coop, con la verifica in base ai criteri definiti, un piano di campionamento definito, di oltre 30 aziende agricole in Calabria, Ba-silicata, Calabria e Lazio. Anche per il pomodoro pachino si è seguita la stessa linea e sono stati verificati tutti i 13 fornitori che afferi-scono alla rete Coop ed un totale di 25 aziende agricole.In tutti i casi, ultimate le ispezioni di ogni campa-gna, ci siamo immediatamente attivati per condivi-dere con i fornitori i problemi riscontrati e definire un percorso che portasse a una rapida risoluzione di tutto quanto emerso. Seguendo la stagionalità delle lavorazioni, oltre a quella del pomodoro, sono ora previsti controlli su altre filiere critiche quali quelle delle lattughe, dei meloni, dell'uva ed altri prodotti di largo consumo.Anche alla luce dei dati emersi da una recente inda-gine dell'osservatorio della Flai-Cgil che conferma la gravità dei fenomeni di sfruttamento presenti, Coop si è data l'obiettivo di raddoppiare rispetto all'anno precedente il numero di ispezioni e di arrivare a farne, secondo una stima, circa 400 entro fine anno.

Ho letto su Consumatori della campagna "Buoni e giusti" promossa da Coop contro lo sfruttamento nelle filiere agricole. Vorrei avere qualche cifra più dettagliata su cosa sta avvenendo e sui controlli annunciati.Rebecca palladini - pIaCenza

zuccheri e la buccia è sottile. Per questo conviene met-terle subito in frigo se molto mature, altrimenti possono restare a temperatura ambiente per 24 ore. I prodotti al-tamente deperibili, come i frutti di bosco, le fragole o le albicocche vanno messe su un piatto in un unico strato,

Alcuni frutti come ananas, anguria, melone e banana sono dotati di buccia molto resistente e per questo mo-tivo possono rimanere fino a 48 ore fuori dal frigorifero, anche d’estate. Per altri come uva e pesche, la conserva-bilità è limitata perché, pur essendo acidi, sono ricchi di

conservare la fruttaCome è meglio conservare la frutta, soprattutto nel periodo estivo ormai alle porte, per farla durare più a lungo?Gianna ReGuzzoni - fano

L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è:redazione Consumatori, Viale aldo Moro, 16, 40127 Bologna fax 051 6316908, oppure, [email protected]

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in modo da evitare la compressione, interponendo un fo-glio di carta da cucina tra i frutti e il piatto. La frutta già tagliata, come le fette di anguria o di melone o pezzi di cocco, richiede tassativamente il frigorifero, protetta da pellicola trasparente da cucina che però lasci passare l’os-sigeno. Questa accortezza è importante perché se il frutto non è ben areato, come quando si trova nel sacchetto del supermercato, la scarsità di aria favorisce i processi di fermentazione. Melone, anguria e cocco devono essere accuratamente lavati prima del taglio. I succhi di frutta preparati in casa e soprattutto i centrifugati e gli estratti di verdure hanno una conservabilità molto limitata, cioè al massimo 24 ore in frigo. Vale la pena ricordare che la-sciare un frutto molto maturo nella fruttiera accanto ad altri frutti, accelererà la maturazione degli altri.

Tartufo come ingrediente In alcuni prodotti alimentari compare fra gli ingredienti il tartufo. Vorrei saperne di più. Gianni aRaGozzini - Monza

L’aroma naturale del tartufo è formato da tantissime componenti, che non si trovano nella maggior parte dei

prodotti esposti sugli scaffali dei supermercati, i quali in-vece utilizzano un aroma ottenuto in laboratorio per via sintetica. Quando si compra un alimento che richiama in qualche modo il tartufo, spesso si tratta di un cibo con un un aroma fatto in laboratorio. Per questo è bene leggere attentamente le etichette e verificare se la percentuale di tartufo presente è davvero limitata per non dire quasi nulla. Nella maggior parte dei casi la quantità del tartufo è dello 0,5% sul peso totale. Questi piccoli quantitativi consentono ai produttori l’utilizzo dell’immagine del tartufo sulla confezione, rendendo il prodotto molto più attraente. La quantità di tartufo nei prodotti confezionati varia dallo 0,5% al 2-3% ed è trattato con aromi. Anche nei prodotti confezionati, come risotti o paste si trova l’aroma liofilizzato. Nel riso, ad esempio viene inserita una minima quantità di tartufo (dallo 0,5% al 2-3%) pre-ventivamente trattato con un aroma di sintesi e poi liofilizzato. L’aroma deriva da alcuni composti chi-mici volatili naturalmente presenti in certi prodotti, che conferiscono ai cibi quella precisa caratteristica sensoriale. È frutto della combinazione di odore e sa-pore. Leggendo l'etichetta, la scritta “prodotto conte-nente aroma” o la semplice parola “aroma” indicano una sostanza ottenuta in laboratorio e solo quando c’è scritto “aroma naturale di tartufo” il componente è estratto dal tartufo.

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Da svariati anni è in cor-so una lenta ma inesorabile transi-zione da un modello di mobilità a forte impatto ambientale, imper-niato sull’uso dell’auto privata, a uno più consapevole e sostenibile.La centralità dei temi che riguar-dano la mobilità sostenibile è sot-to gli occhi di tutti e si inserisce or-mai a pieno titolo nel più ampio dibattito sui cambiamenti clima-tici. Si tratta di un fenomeno tal-mente evidente che nessuno può più far finta di nulla: né i cittadini, né i governi, né le città e neppure le imprese. Il ritardo accumula-to da noi su questi temi rispetto all’Europa sembra incolmabile: mentre in Europa all’incirca 2 viaggi su 3 nei maggiori centri av-vengono senz’auto, nel nostro Pa-ese invece circa il 60% degli spo-stamenti in città sono effettuati con l’auto privata. Eppure gli italiani sembrano or-mai pronti per un cambio d’abi-tudini in tema di mobilità. Secon-do una recente ricerca di isfort “il 40% dei nostri connazionali vor-rebbe usare di meno l’automobile

e il 49% si dice propenso a un mag-giore utilizzo del mezzo pubblico”. Forse basterebbe una “spintarella gentile” per creare il cambiamen-to d’abitudini, ma da dove partire? Il Governo un’idea ce l’ha e sem-bra averla concretizzata nell’ul-timo Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità, varato alla fine dello scorso anno, che include, tra gli altri, finanziamenti per 35 mi-lioni di euro a favore di comuni e città metropolitane per progetti di bike-to-work e bike-to-school, ovvero finalizzati all’utilizzo della bicicletta negli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola. Si tratta di un provvedimento che al di là delle ri-sorse stanziate, ancora largamente inadeguate, ha il pregio di mettere a fuoco i principali motivi di traffi-co delle città e di indicare nell’uso della bicicletta una soluzione an-cora non pienamente sfruttata.In attesa dei bandi attuativi nel frattempo in Italia assistiamo a un fiorire di iniziative e annunci di comuni e aziende sempre più chiaramente impegnate a pro-muovere la buona mobilità tra i

Da CaSa aL LaVoRoL'Inail ora "copre"anche chi va in bicidal 2 febbraio scorso è entrata in vigore la norma che riconosce sempre la copertura assicurativa inail a chi si reca al lavoro in bicicletta. Questo significa che, d'ora in poi, i lavoratori che usano la bici nel tragitto tra la propria abitazione e il lavoro, in caso di infortunio sono sempre tutelati. precedentemente tale tutela era concessa solo, in mancanza di mezzi pubblici o per incongruenza degli orari. ora invece si considera l'uso della bicicletta alla stregua del mezzo pubblico o del muoversi a piedi.la nuova legge supera anche la recente interpretazione dell'inail, che estendeva la tutela ai ciclisti solo se l’incidente avveniva su piste ciclabili o zone interdette al traffico prevedendo il risarcimento anche se l'incidente avviene su strade aperte al traffico.

in città io mi muovo

in bici

di bibi bellini

Qualcosa sta cambiando per costruire alternative all'automobile nelle nostre città.Mentre il Governo ha previsto finanziamenti nella legge di stabilità, tra Comuni e aziende private c'è un fiorire di iniziative per promuovere la buona mobilità tra cittadini e dipendenti. Ve ne raccontiamo alcune che riguardano anche Coop

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mobilità sostenibile

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Questa è una intervista a fabio fusari dal 2009 Mobility Manager di sTMicroelectronics. Quali sono le principali azioni adottate per ridurre l’uso dell’auto privata?Abbiamo lavorato innanzitutto con le istituzioni che ci hanno permesso di accedere a convenzioni per l’acquisto diretto di abbonamenti annuali, a cui abbiamo aggiunto un nostro contributo. Ab-biamo fatto nascere una community di Bikers e registrato un certo successo anche con il Carpo-oling. Infine abbiamo istituito un Mobility Point aziendale, dove tutti i colleghi e i nostri visitatori possono rivolgersi per valutare e soddisfare la lo-ro domanda di mobilità.Quali miglioramenti avete accertato a fronte delle azioni messe in campo?A oggi le politiche di ST sulla mobilità fanno ri-sparmiare nel sito di Agrate Brianza 6,18 ton-nellate di CO₂ ogni giorno. Senza contare il ta-glio drastico dei costi di gestione dei parcheggi e il mancato consumo di territorio. Più di 1.000 persone quotidianamente nella stessa sede scel-gono di non utilizzare l’auto per raggiungere il posto di lavoro. A queste vanno aggiunti 160 equipaggi di carpooling, circa 340 persone, e 190 ciclisti oltre a qualche appassionato che al

lavoro ci viene di corsa. Il sostegno alle politiche di Mobility Management ha fatto in modo che l’utilizzo del veicolo privato sia sceso del 27%, mentre il trasporto collettivo compie un balzo di +20% e il carpooling con +8% si dimostra una modalità apprezzata. L’utilizzo della bicicletta è stabile a un 4% della popolazione che lavora ad Agrate Brianza.Quante persone sono impiegate in questa funzio-ne e a quale area fa capo? Attualmente il mio team è composto da 2 perso-ne che si occupano di quasi 5.300 colleghi. Dipen-diamo direttamente dal top management: una linea diretta necessaria per la sensibilità del ser-vizio che offriamo ai colleghi.ci sono state ricadute positive tra i dipendenti?Posso dire che le ricadute sull’intera catena pro-duttiva sono positive e molto interessanti. Noi operiamo su turni lavorativi sulle 24 ore e sapere di aver a disposizione una navetta aziendale che in qualsiasi condizione atmosferica ti accompa-gni o ti riporti a casa, abbatte lo stress e i costi di trasporto, accrescendo la sicurezza. I risultati sono molto interessanti anche dal punto di vista del senso di appartenenza aziendale che in que-sti anni è aumentato parecchio.

“Così si riduce l'uso dell'auto”Un mobility manager si racconta: "Centinaia di dipendenti coinvolti e 6 tonnellate di CO2 risparmiata"

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propri cittadini e dipendenti.Ad anticipare tutti è stato Mas-sarosa, un piccolo comune della Versilia che nell’autunno scorso ha deciso di offrire un incentivo chilometrico a 50 cittadini, sele-zionati tramite bando pubblico, intenzionati a recarsi al lavoro in bicicletta: un contributo eco-nomico di 25 centesimi a km sperimentato dallo scorso an-no anche in Francia su inizia-tiva della ministra dell’ecologia ségolène Royal. Il principale pregio del proget-to è la sua sostenibilità economi-ca, fa notare l’avvocato Jacopo Michi dell’ufficio legale di fiab (Federazione Italiana Amici del-la Bicicletta) che ha lavorato con l’amministrazione alla stesura del progetto. “Visto che il budget è garantito in via ordinaria dai pro-venti delle multe, il comune non deve sottostare ai vincoli del pat-to di stabilità e quello che serve è solo la volontà politica di attuare il provvedimento”.Ancora più evoluto sembra essere il modello della città di alghero che interpretando in modo com-piuto le indicazioni del provvedi-mento governativo, ha esteso gli

incentivi anche agli spostamen-ti casa-scuola a favore di studenti con più di 16 anni. Insomma tra le citta sembra cre-scere la competizione e l’orgoglio cittadino viene spesso affidato ai ciclisti e alla loro capacità di ma-cinare chilometri come nel caso della european cycling chal-lenge la più grande competizione tra ciclisti urbani a livello europeo, nata a Bologna 5 anni fa e che og-gi interessa oltre 50 città sparse nel continente. O come il Bike Challenge Mila-no, la sfida che premia le azien-de che hanno messo in sella più

lavoratori e i dipendenti che han-no cooptato più colleghi nell’ini-ziativa. Tra le imprese coinvolte nomi del calibro di Siemens, Enel, Rai, Danone e STMicro-electronics che può vantare po-litiche di mobility management

aziendale tra le più avanzate del nostro Paese.A favorire il proliferare di iniziative volte a incremen-tare gli spostamenti in bici-

cletta per andare al lavoro, ha contribuito sicuramente il rico-noscimento Inail dell’infortunio in itinere ciclistico che ha tolto a aziende e comuni ogni imbarazzo nel consigliare la bicicletta ai pro-pri dipendenti (vedi il box nelle pagine precedenti).Ecco che aziende, enti pubblici e università cominciano a esse-re non più spettatori passivi del-le iniziative condotte dalle am-ministrazioni locali in tema di viabilità, ma attori protagonisti nella gestione della domanda di trasporto di segmenti importanti di cittadinanza. Le aziende sono ormai consape-voli di essere attrattori e genera-tori di traffico prevalentemente automobilistico e cominciano a

ViViBiCi La appLiCazione di CoopVoCepeDaLaRe tI fa guaDagnaRe SuL tRaffICo teLefonICoVivibici è la app di coopVoce che calcola gli spostamenti casa-lavoro del progetto “in bici alla coop” di coop alleanza 3.0. Grazie a un sofisticato algoritmo di controllo su velocità media e massima, permette di conteggiare i km realmente percorsi in bici e di calcolare gli eventuali bonus da elargire ai dipendenti delle aziende che l’adottano come piattaforma, semplificando, dal punto di vista amministrativo e gestionale, il lavoro degli uffici del personale. Tali funzionalità possono essere offerte anche senza essere clienti di coopVoce. Va però notato che per questi ultimi, i vantaggi aumentano grazie a un meccanismo di conversione in Mb di traffico internet Mobile, dei km percorsi, che

coopVoce offre a chi si sposta in bicicletta. la conversione dei km in Mb potrà inoltre, essere sfruttata dal dipendente anche nei percorsi diversi da quello casa-lavoro (gita in famiglia, al cinema in bici…).doppio vantaggio quindi per i clienti coopVoce che, se sono soci coop, possono anche convertire i punti spesa in traffico telefonico.Ma vantaggi anche per tutte quelle aziende e comuni che potranno trovare in Vivibici il partner ideale per coniugare mobilità in bicicletta con incentivi e bonus per muoversi, per comunicare e per fare la spesa.

8 primo piano mobilità sostenibile

CoopVoce ha creato l'APP Vivibici che traccia le tue uscite in bicicletta e le trasforma in traffico gratuito. Basta scaricare l'APP, attivare la promo ChiamaTutti Bici (600 minuti, 300 SMS e 1 Giga a 7 Euro/mese) e salire in sella! Ogni km percorso sarà convertito in 10 Mega di traffico internet finoa 2 Giga aggiuntivi. Ed, in più, se compri una bici in un punto vendita Coop entro il 31 luglio, potrai ricevere 6 mesi di ChiamaTutti Bici gratuiti.Tutti i dettagli sono disponibili su www.coopvoce.it

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sviluppare una visione nuova del loro rapporto con il territorio e con i propri dipendenti. Le loro iniziative hanno risvolti sia am-bientali che sociali tanto da non essere più considerate come extra costi, ma come opportunità di ri-sparmio e efficienze; come terre-no concreto per supportare la cre-scita del business, incrementare l’impatto sociale positivo presso i propri dipendenti, riducendo nel contempo l’impronta ambientale legata alla propria attività. unilever italia nel suo quartier generale a Roma applica, da diver-so tempo, una politica del lavoro (Smart Working) che ha esteso a tutti i suoi 500 dipendenti la pie-na flessibilità oraria nell’arco della giornata nonché la possibilità di la-vorare fuori dai locali aziendali. Un provvedimento che, oltre a conci-liare i tempi di vita e di lavoro dei dipendenti, ha effetti decisamen-te positivi anche sulla mobilità in quanto favorisce il lavoro da casa e permette ai dipendenti di scegliere gli orari e i mezzi di trasporto mi-gliori per spostarsi.Tra gli attori di questo cambia-

mento ci sono sicuramente i Mo-bility Manager aziendali che ri-masti pressoché dormienti per quasi 20 anni oggi sono chiamati con forza a governare gli sposta-menti casa-lavoro dei dipenden-ti, con l’obiettivo di ridurre l’uso dell’auto privata a favore di solu-zioni di trasporto a basso impatto ambientale. La figura del Mobility Manager introdotta per legge nel 1998, “si applica a ogni organizza-zione con più di 300 dipendenti per ‘unità locale’ o, complessiva-mente, con oltre 800 dipendenti,” precisa lorenzo bertuccio di-rettore scientifico di Euromobili-ty l’associazione di categoria. Le principali alternative suggeri-te da questi “gestori della mobili-tà aziendale” per contenere l’uso dell’auto privata sono principal-mente il trasporto pubblico, la mobilità in bicicletta e l’auto con-divisa (car pooling). Grazie anche alla diffusione della banda larga prende piede anche il lavoro a di-stanza che rientra tra le politiche di Smart Working come quella ci-tata di Unilever o come la recente iniziativa di Telecom Italia Mobile

che alla fine di febbraio “ha avvia-to una sperimentazione di lavoro a distanza che, nel solo mese di marzo ha generato 13.500 giorna-te in cui i partecipanti al progetto hanno lavorato da casa: un note-vole vantaggio anche per la viabi-lità cittadina e l’inquinamento” sottolinea Fabio Galluccio.Un'azienda come barilla “da tem-po ha fatto accordi con il Comu-ne per avere un collegamento alla rete di Trasporto Pubblico Locale tramite autobus di linea che arri-va all’interno della sede di Pedri-gnano” dice con un certo orgoglio Luca Pieroni mobility manager dell’azienda parmense, che può contare anche su una ciclabile che unisce la stazione ferroviaria allo stabilimento e che mette a dispo-sizione dei suoi dipendenti ab-bonamenti agevolati al trasporto pubblico, navette aziendali, par-cheggi custoditi per biciclette e ri-cariche per mezzi elettrici.Altra eccellenza del mobility ma-nagement Made in Italy è poste italiane che possiede la flotta di mezzi elettrici più grande d’Ita-lia e che per i suoi dipendenti ha

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LA viGnEttA Di ELLEKAPPA

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attivato corsi di Eco-Driving al fi-ne di favorire la riduzione dei con-sumi e delle emissioni grazie ad uno stile di guida più responsabile e sicuro. Una grossa mano ai Mo-bility Manager arriva dalle nuove tecnologie che consentono la trac-ciabilità degli spostamenti tramite smartphone e la relativa rendicon-tazione in merito a km percorsi e kg di mancate emissioni di CO2. Una contabilità che spesso viene affiancata da premi e vantaggi co-me quelli che offre CoopVoce con la sua app (vedi il box a pagina 8).Un servizio in grande ascesa è Jojob una piattaforma di carpo-oling che offre la possibilità di condividere passaggi in auto con colleghi o dipendenti di aziende limitrofe. Attivato da 73 aziende di gran-di dimensioni in Italia, il servizio coinvolge ormai 57mila dipen-denti. Grazie all'app Jojob è in grado di quantificare la reale CO2 risparmiata dopo ogni tragitto percorso in carpooling, gene-rando così punti trasformabili in sconti da utilizzare in promozioni locali e nazionali.Tra le aziende che si avvalgono di Jojob ci sono unicoop firenze, coop consorzio nord ovest

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che detengono sulla piattaforma il record di CO2 risparmiata, ma an-che molte aziende di nuova gene-razione: da Yoox che ha coinvolto il 45% dei propri dipendenti delle sedi di Milano e Bologna, a Ama-zon Italia che nel 2015 vanta ben 2.370 tragitti certificati dai propri dipendenti. Il primato per i km percorsi in condivisione e certi-ficati tramite smartphone è inve-ce dell’Istituto Italiano di Tecno-logia che da giugno 2015 a metà aprile 2016, ha effettuato 2023 viaggi in car pooling, per un tota-le di 63.960 km e 6.428,37 kg di CO2 risparmiati. “Nella sua sede di Genova i circa 850 dipendenti possono inoltre contare su una serie di convenzio-ni per l’utilizzo del car sharing, per l’acquisto agevolato di biciclette, scooter elettrici e di titoli di viag-gio per il trasporto pubblico, ol-tre che su un servizio di navette aziendali utilizzate giornalmen-te da oltre 200 dipendenti”, dice Massimiliano Gatti Direttore Fa-cilities dell’Istituto.Il Welfare aziendale è l’altra porta d’accesso importante che consen-te alla mobilità sostenibile di farsi strada in azienda. Secondo Paolo Schipani di eudaimon, società

che dal 2002 accompagna le azien-de nello sviluppo di piani di wel-fare aziendale “i servizi annove-rabili nella sfera del cosiddetto ‘time&money saving’ rappresen-tano per le persone un’ottima solu-zione di conciliazione tra le routi-ne di vita e di lavoro. E proprio la mobilità è uno degli aspetti ‘saving’ sempre più sentito e adottato nelle imprese. Un buon programma in-fatti fa risparmiare, ogni mese, fino a un paio di giorni di tempo al la-voratore, semplificandogli la vita, e una media di 150 euro, senza con-tare il risparmio fiscale, contribu-tivo… e di CO2”. Emblematico in tal senso è il caso di coop allean-za 3.0 la più grande cooperativa di consumo italiana: 2 milioni 700 mila soci, 5 miliardi di fatturato e 22 mila dipendenti.Qui il welfare della mobilità viag-gia su due ruote, attraverso un pro-gramma sperimentale rivolto a 250 dipendenti, che prevede incentivi economici per quei lavoratori che decidono di recarsi al lavoro in bi-cicletta. “Il progetto In bici alla Co-op - dice ethel frasinetti del Co-ordinamento Direzione e Welfare Direzione Politiche del Personale - parte dall’esigenza di tenere as-sieme i temi del benessere e della

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Noi uomini riteniamo di essere i soli viventi sensibili, ma soltanto perché non conosciamo la storia degli elefanti, la cui proboscide ha mille muscoli e un milione di nervi e vale almeno quanto le nostre mani, di cui siamo così orgogliosi. Mentre era costretto a piantare i pali della futura linea telegrafica in India, all’inizio del XX secolo, un elefante non voleva saperne di sistemare l’ultimo dentro il suo alloggiamento. Il conduttore non riusciva a capacitarsene e finalmente scese per guardare dentro il buco: c’e-ra un cane che dormiva. Non appena il cane si allontanò, l’elefante piantò regolarmente il suo palo. Conosco molti uomini che non avrebbero avuto lo stesso scrupolo. Per non parlare del fatto che quei proboscidati festeggiano le nascite e piangono i morti esattamente come noi. Nelle arene dei romani erano gli ultimi a soccombere, perché si riunivano in gruppo e resi-stevano solidali. Di tutto questo immenso patrimonio di vita gli uomini han-no fatto scempio per secoli, riducendo gli elefanti sull'orlo dell'estinzione. Tutto questo per l'avorio delle loro zanne.Oggi gli elefanti africani sono ridotti a 350.000 da oltre 25 milioni che erano nel XIX secolo e 5 nel XX: con questi ritmi non ci vorrà molto all'estinzione della specie. Cento elefanti massacrati ogni giorno, questa l'incre-dibile cifra di una delle più cruente estinzioni di massa perpetrate, senza nemmeno l'attenuante del bisogno, ma con l'aggravante dei futili motivi. La responsabile è certamente la povertà degli uomini di quel continente: chi è ridotto alla fame non risparmia gli altri uomini, figuriamoci un elefante. Ma quella povertà è anche colpa di chi, nel nostro occidente ricco, ha colpevol-mente accumulato ricchezze alle spalle di un intero continente e non ha mai redistribuito né mezzi né denari. Una povertà che porta i bracconieri a uccidere anche altri uomini (un guardaparco ogni tre giorni in Tanza-nia), a scatenare guerre e a finanziare il terrorismo fondamentalista. Gli ele-fanti sono stati i padroni del pianeta fino all'arrivo dell'uomo e l'Europa stes-sa, responsabile di un terzo del commercio dell'avorio, era la loro terra. Ma il problema è il valore commerciale dell'avorio: distruggerlo significa svuotarlo, renderlo pari a zero, e questa è l'unica via che abbiamo per stroncare il traffico illegale e il bracconaggio. "Ivory crush" (cioè distru-zioni di avorio) si tengono per questa ragione in ogni parte del mondo e, finalmente, anche in Italia. E per queste ragioni non andrebbe, come si sta facendo nella riorganizzazione dei corpi di polizia, smembrato il CITES (Con-venzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione) e anzi, andrebbe accolta l'idea di creare una forza di interposizione con le eccellenze del Corpo Forestale dello Stato (oggi in via di accorpamento nei Carabinieri) da inviare nei paesi dove il bracco-naggio è più grave per cooperare nella sorveglianza con tecnologie moder-ne e per formare nuovi guardiaparco. Una sorta di "caschi verdi" dell'am-biente internazionale come deterrente. ●

Gli elefantie l'avorio da distruggere

di Mario Tozziprimo ricercatore Cnr - Igage conduttore televisivo

un pianeta da difendere

salute con quello degli incentivi per i dipendenti. Al di là dei 30 centesimi lordi, riconosciuti al la-voratore per ogni km percorso in bici, l’obiettivo vero è quello di promuovere sani stili di vita anche in tema di mobilità e non solo, co-me facciamo da sempre, in ambito alimentare. In altri termini, conti-nua Frasinetti, proviamo a espri-mere la nostra sostenibilità sociale d’impresa cercando, anche attra-verso la promozione della mobili-tà sostenibile, di perseguire i valo-ri che da sempre caratterizzano la Mission di Coop.”Saldare le azioni di mobility ma-nagement ai valori e agli obiet-tivi strategici aziendali sembra essere perciò, l’approccio più lun-gimirante avviato dalle imprese più grandi che, attraverso la ge-stione della mobilità, costruisco-no parte del loro vantaggio com-petitivo. Un vantaggio nuovo, fatto di risparmi energetici, au-mento di produttività, migliore clima aziendale, senso di apparte-nenza e riduzione dello stress, che nel 2020, secondo l’Agenzia Euro-pea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, sarà la prima causa di ma-lattia o comunque di assenza dal lavoro. Per chi lo avrà. ●

primo piano mobilità sostenibile

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12 primo piano salute

Il 40% dei tumori potreb-be essere evitato con la prevenzio-ne, che in Italia viene fatta ancora troppo poco. Lo hanno sottoline-ato recentemente i medici dell'A-iom, l'Associazione italiana di on-cologia medica, che hanno citato diagnosi precoce e stili di vita, lun-ghe liste d'attesa per gli screening e campagne informative assen-ti per mancanza di fondi come i principali nodi da risolvere.Un'informazione ampia e corret-ta, dunque, sarebbe una delle armi necessarie per sconfiggere questo insieme di patologie complesse che continuano a mietere vitti-me. E che se oggi vengono battu-te con sempre maggior frequenza (si guarisce da più del 60% di tut-ti i tumori), è anche vero che non arretrano: ogni anno, solo nel no-stro paese, una diagnosi su quat-tro riguarda una neoplasia rara, che colpisce soprattutto i giovani (circa 89 mila casi all'anno, dati

Airtum 2015). Più in generale la stima dell'Oms è di 1.000 nuovi casi al giorno nel nostro paese.Sarà anche per colmare questa la-cuna informativa (che si traduce talvolta in abbandono della cura e in scelte improbabili di natura miracolistica) che nascono sem-pre più spesso, anche sul web, ini-ziative di divulgazione scientifica come il recente OncoLine, cana-le tematico sull'oncologia "dal-la parte dei pazienti" istituito da Repubblica.it in collaborazione con l'Aiom. E si sperimentano ap-procci diretti con il consumato-re incontrandolo ad esempio nei punti vendita, visto che il 30% circa dei tumori è riconducibile a ciò che mangiamo.In alcuni ipercoop emiliani di Co-op Alleanza 3.0 (a Parma, Piacen-za, Modena e Carpi) si è provata con successo questa seconda stra-da, sempre con l'intento di fare chiarezza e opera di prevenzione.

Tumori, sconfiggerli con la prevenzioneIl 40% potrebbe essere evitato con adeguati comportamenti. In questa intervista i consigli del professor Umberto Veronesi, che non ha dubbi. "La scienza ha dimostrato che con l’astensione dal fumo, una corretta alimentazione, la limitazione dell’alcol e una buona attività fisica possiamo fare prevenzione quotidiana"

di claudio sTRano

40% i tumori che si potrebbero evitare con una efficace prevenzione

3 milioni gli italiani che convivono con un tumore

2 milioni gli italiani che lo hanno sconfitto definitivamente

Nei reparti dell'ortofrutta i divul-gatori scientifici della nota Fon-dazione Veronesi si sono mesco-lati – su iniziativa di due aziende del settore fornitrici di Coop –, nell'arco di due weekend, alle fa-miglie che facevano la spesa per ri-spondere alle loro domande e da-re informazioni credibili su come prendersi cura della propria salute partendo dalle scelte a tavola.Un'occasione che abbiamo col-to anche noi per rivolgere alcune domande direttamente all'illu-stre fondatore e presidente dell'o-monima Fondazione, il professor umberto Veronesi.

Professore, dati alla mano la lotta ai tumori a che punto è? Quali strade sono al momento più promettenti e quali, invece, hanno dato risultati inferiori alle aspettative?I tumori sono un insieme di ma-lattie molto più complesse di

fonti: Aiom, Fondazione Veronesi

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13consumatorigiugno 2016

quanto pensassimo anni fa. I passi avanti ci sono stati: oggi guarisce il 60% di tutti i tumori, 40 anni fa erano circa la metà. In alcune for-me, come i tumori del seno dia-gnosticati in fase precoce, le per-centuali di guarigione superano il 90%. In altri casi, invece, il bilan-cio resta pesantissimo, come per i tumori del pancreas, dell’ovaio o alcune forme di tumori cerebra-li. Ci sono tumori molto diffusi, come quelli del polmone, per cui gli sforzi della ricerca di nuovi far-maci non riescono a modificare nella sostanza la speranza di vita, e allora resta ancora fondamen-tale la prevenzione primaria: non fumare. Cosa ci riserva il futuro? Oggi la medicina molecolare apre strade che stanno cambiando la medicina – penso ad esempio alla ricerca di tumori in fase precocis-sima attraverso l’analisi del Dna circolante – che con un sempli-ce esame del sangue unitamente a tecniche di imaging sempre più precise, ci potranno dire se c’è un tumore quando è ancora così piccolo da poter essere curato e guarito.

La scienza è riuscita secon-do lei, e se sì quanto, a ridurre

l’impatto della chemioterapia e di altre pesanti cure sull’organi-smo umano? Il tumore è una malattia grave e pertanto in molti casi è sensato il ricorso a terapie che possono avere effetti collaterali pesanti per il malato. Da alcuni decenni la prassi in oncologia è passata dal massimo trattamento tolle-rabile a quello minimo efficace. Il che significa protocolli di cura più accettati e una più accurata selezione dei malati che ne pos-sono davvero beneficiare, anche grazie alle nuove conoscenze sul-la genetica dei tumori e ai farma-ci cosiddetti “intelligenti”, pro-gettati cioè per colpire bersagli molecolari precisi con meno ef-fetti indesiderati. Il sistema sanitario nazionale è in grado di gestire efficacemen-te le varie fasi che vanno dalla diagnosi iniziale all’assisten-za dei malati oncologici? E con che livello di qualità?Il nostro sistema sanitario è pub-blico, garantista e risponde al det-tato costituzionale per cui la salu-te è un diritto di tutti i cittadini. Il che significa che la nostra sani-tà soffre della cronica carenza di

la guarigione oggi interessa oltre 60% dei tumori (con punte del 90%)il doppio di quanto accadeva 40 anni fa, il 15% in più rispetto a 10 anni fa

una sana alimentazione diminuisce il rischio in particolare dei tumori del tratto digerente e il loro stato infiammatorio

dopo i 65 anni si manifesta la maggior parte dei tumoriche sono innanzitutto malattie dell'invecchiamento

fondi legata al debito pubblico e agli altri fattori politici, ma le cu-re fondamentali sono accessibili a tutti. E sono spesso di alto livel-lo. Uno dei grandi problemi che si sta cercando di affrontare è quello dei costi dei nuovi farmaci, che ri-chiede una nuova capacità di con-certazione fra istituzioni di gover-no, Agenzia del farmaco, aziende e cittadini.

Quanto incidono una sana ali-mentazione e stili di vita cor-retti sulle probabilità di non ammalarsi?Non si può rispondere in maniera troppo precisa, ma la scienza ha di-mostrato che con l’astensione dal fumo, un’alimentazione corretta, la limitazione dell’alcol e una buo-na attività fisica possiamo fare pre-venzione quotidiana. Per quanto riguarda l’alimentazione corretta, in particolare, avremmo una di-minuzione del rischio di malattie legate al metabolismo come dia-bete o dislipidemia o dei tumori in particolare del tratto digerente, ma ci sono dati che correlano in gene-rale una sana alimentazione con la diminuzione dell’infiammazione, considerata un fattore di rischio per tutti i tumori.

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L'oncologo professor Umberto Veronesi è fondatore e presidente dell'omonima Fondazione

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15consumatorigiugno 2016 primo piano salute

Un numero crescente di per-sone pensa al cibo in chiave di salute e prevenzione dei tumo-ri. È più importante, in questo senso, mangiare molta frutta e verdura, fare scelte come quel-la del biologico o saper rinun-ciare ad alcuni piatti? “Rinuncia” è una parola spiace-vole, poiché implica un sacrifi-cio. Dobbiamo imparare invece ad apprezzare, conoscere e am-pliare la scelta dei cibi di origine vegetale che sono poi alla base della nostra dieta mediterranea. Importante è anche conoscere la provenienza degli alimenti e la loro filiera produttiva, ma senza fanatismi. Il benessere fisico che ne deriverà ci porterà a ridurre progressivamente il consumo di cibi non salutari.

Aumenta l’aspettativa di vita, aumenta la consapevolezza da parte delle persone. Perché (e di quanto?) continuano ad au-mentare anche i tumori? Da alcuni anni il numero di nuo-vi casi è sostanzialmente stabile (366.000 nel 2014). Ma sono in aumento i nuovi casi di tumore del polmone per le donne, del se-no e del colon-retto. Perché? Le risposte sono tante quante le di-verse forme di tumore, ciascuna con i suoi molteplici fattori causa-li. Proprio l’aumento dell’aspet-tativa di vita è uno dei fattori in gioco, poiché il cancro è innan-zitutto una malattia dell’invec-chiamento: la maggioranza dei tumori si manifesta dopo i 65 an-ni. Sappiamo anche che il cancro è una malattia multifattoriale, in cui le mutazioni genetiche intera-giscono con l'ambiente. Con gli stili di vita corretti non risolviamo tutto, è vero, ma se da domani mattina nessuno fu-masse, tutti mangiassero meno e seguissero una dieta vegetariana vedremmo milioni di vittime in meno nel mondo.

C’è una parola che usiamo spesso: gusto, parlando di cose diver-sissime fra loro. Basta scorrere il programma dell’evento Mens-a, in calen-dario a Bologna dal 10 al 12 giugno e a Ferrara il 13, dedicato quest’anno al “gusto delle arti e dei saperi”, per scoprire in quanti modi si può declinare la magica parola: il gusto dell’arte, della letteratura, del teatro, della musica, della filosofia, della scrittura, della narrazione, e poi il gusto della festa, dell’ospitalità e perfino della misericordia. Non senza passare (ovviamente) attraverso il gusto del cibo e della gastronomia. Perché sempre quella parola? Perché proprio quel senso e non – per dire – il tatto o la vista? Perché – ecco la risposta – gli uomini hanno sempre assegnato al gusto uno straordinario valore conoscitivo. Beninteso, tutti i sensi servono a conoscere; tutti sono l’interfaccia fra noi e il mondo. Ma, spiegavano i filo-sofi medievali, esistono vari gradi di conoscenza. Con la vista e il tatto, l’u-dito e l’olfatto percepiamo la realtà in modo indiretto, più o meno mediato. Il gusto invece, tramite l’incorporazione dell’oggetto, ci consente di cono-scerlo nel miglior modo possibile: mai perfetto, mai completo, perché la vera conoscenza non è di questo mondo; tuttavia, al meglio delle nostre possibilità. «Solo il gusto», leggiamo in un anonimo trattato sui sensi del tredicesimo secolo, «è propriamente e principalmente destinato a indagare la natura delle cose». Non è forse questo il modo con cui i neonati appren-dono che esiste qualcosa al di fuori di loro? La conoscenza passa di lì – dall’assaggio del mondo. Dal gusto. Ecco perché i termini “sapore” e “sapere” hanno la stessa radice. Ecco per-ché fu il gusto, tra i sensi, a essere preferito per rappresentare la conoscen-za anche sul piano intellettuale. Ecco perché, in metafora, si cominciò a chiamare gusto la capacità di apprezzare il buono oltre che il bello; l’arte, la musica, la letteratura oltre che il cibo. In questo ampliamento metaforico del concetto e della parola, che avviene soprattutto in età moderna, qualcosa cambia. Se i filosofi medievali pote-vano ammettere che «sui gusti non si discute», perché pensavano soprattutto al gusto individuale, alla percezione e alla valutazione sogget-tiva (e in quanto tale non discutibile) del cibo e dei sapori, l’idea moderna di gusto (anzi “buongusto”, come si cominciò a dire dopo il Rinascimento) si riferisce piuttosto a una realtà culturale, a un’esperienza non innata ma appresa, a una conoscenza che si può imparare e insegnare – dunque meno soggettiva, poiché la si può confrontare, condividere, contestare. In questo senso, sui gusti si discute, e come. Il rapporto fra i due termini par quasi rovesciato: non è più il gusto a produrre conoscenza, ma la conoscen-za a produrre gusto. Le due nozioni, però, viaggiano sempre parallele. ●

Il buono, il bello e l'assaggio del mondo

di Massimo Montanaridocente di Storia medievale e di Storia dell’alimentazione, università di Bologna

cibo è cultura

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16 primo piano alimentazione

L'eFSa: riSChi Legati aLLe quantità ConSumate e IL MInIStRo LoRenzIn SCRIVe aLL'ue

Coop dice stop all'olio di palma

Coop, coerentemente con un principio di precauzio-ne da sempre adottato, ha deci-so di sospendere la produzione di tutti i prodotti a proprio mar-chio (circa 120) che contengono nella loro formulazione l’olio di palma come ingrediente.

Dopo il parere dell'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, la decisione di sospendere la produzione di tutti i prodotti a marchio con questo ingrediente applicando un principio di precauzione

alla base della decisione di coop di non utilizzare più l’olio di palma nei propri prodotti a marchio c’è la novità rappresentata dal pronunciamento arrivato da parte dell’efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, che lo scorso 3 maggio ha diffuso un dossier nel quale si illustrano gli esiti degli studi condotti circa la presenza di tre contaminanti che si formano nel processo di raffinazione ad alte temperature di oli vegetali. partiamo dalle parole esatte dell’efsa, per poi provare a capire meglio di cosa si tratta: “i contaminanti da processo a base di glicerolo presenti nell’olio di palma - scrive l’efsa -, ma anche in altri oli vegetali, nelle margarine e in alcuni prodotti alimentari trasformati, danno adito a potenziali problemi di salute per il consumatore medio di tali alimenti di tutte le fasce d’età giovanile e per i forti consumatori di tutte le fasce d’età. l'efsa ha valutato i rischi per la salute pubblica derivanti dalle sostanze: glicidil esteri degli acidi grassi (Ge), 3-monocloropropandiolo (3-Mcpd), e 2-monocloropropandiolo (2-Mcpd) e loro esteri degli acidi grassi”.il linguaggio è decisamente tecnico e probabilmente ostico per i più. di fatto parliamo di sostanze potenzialmente cancerogene che si formano durante

le lavorazioni alimentari, in particolare quando gli oli vegetali vengono raffinati ad alte temperature (circa 200 gradi). la questione riguarda diversi oli e anche le margarine, ma si pone soprattutto per l’olio di palma poiché contiene quantità di queste sostanze notevolmente superiori agli altri. il rischio per la salute è posto dall’efsa in relazione alle quantità consumate quotidianamente, con una attenzione particolare alle fasce di età più giovane. alla luce del pronunciamento dell’efsa il ministro della salute beatrice lorenzin ha chiesto al commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, Vytenis povilas andriukaitis, di avviare con urgenza l’esame della questione all’interno dei gruppi tecnici. l’obiettivo è «valutare l’eventuale necessità di procedere all’adozione di misure, anche in via precauzionale, finalizzate alla tutela della salute dei cittadini». il ricorso a strumenti comunitari, ha detto il Ministero della salute, «è indispensabile per garantire un approccio realmente tutelante, in quanto omogeneo in tutto il territorio dell’unione, con l’adozione, se necessario, di misure uguali in tutti i paesi membri sia da parte delle autorità che del settore produttivo».

L’olio di palma è sostanza di cui si discute ormai da anni (non so-lo sul versante nutrizionale ma anche dell’impatto ambientale delle coltivazioni nei paesi d’o-rigine), ma con la pubblicazione dell’ultimo dossier Efsa (l’Au-torità europea per la sicurezza

alimentare) si è introdotto un elemento di novità decisamente importante. L’Efsa (di cui pare-re parliamo più diffusamente nel box qui sotto) evidenzia infatti la presenza di alcuni composti contaminanti nell'olio di palma, il cui consumo con percentuali

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importanti viene sconsigliato so-prattutto a bambini e adolescen-ti. Ora si tratterà di capire quali conseguenze le autorità, nazio-nali ed europee, decideranno di trarre sul piano normativo e autorizzativo. Non a caso il Mi-nistro della Salute Beatrice Lo-renzin ha subito chiesto al Com-missario Europeo per la salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis di avviare una veri-fica sul parere dell’Efsa.

Ma se questa è la cronaca di una vicenda che sul piano istituzio-nale potrà avere sviluppi dai tempi ancora imprevedibili (e chiarendo che comunque, non essendoci limiti, i prodotti con olio di palma sono in regola sul-la base delle normative vigenti e che i problemi di cui parla Efsa sono legati ai quantitativi con-sumati), per i soci e clienti Co-op c’è già invece la certezza di una decisione che si fonda su un

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principio che per Coop è sem-pre stato fondamentale.“Quando da una fonte autorevo-le come Efsa sono emerse queste valutazioni - spiega il direttore qualità di Coop Italia, Renata pascarelli - abbiamo ritenuto di procedere immediatamente

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19consumatorigiugno 2016 primo piano alimentazione

secondo quel principio di pre-cauzione che ha sempre con-traddistinto le nostre scelte. Per questo abbiamo deciso di so-spendere la produzione dei pro-dotti a marchio Coop che con-tengono olio di palma. Per questi prodotti cercheremo di accelera-re le riformulazioni, privilegian-do, al posto dell’olio di palma, l'impiego di oli monosemi o di olio extravergine di oliva”.É importante ricordare che Co-op, nei suoi prodotti a marchio, ha già oggi oltre 100 referenze prive del palma; tra queste ricor-diamo i prodotti delle linee de-stinate ai bambini "Crescendo" e "Club 4-10", così come tutti i prodotti della linea "Viviverde" (linee nate senza l'uso di quest'o-lio tropicale) a cui si aggiungono altre referenze riformulate come la crema spalmabile ed i biscotti frollini Solidal Coop.Dunque per i consumatori che già da prima erano attenti al palma per gli aspetti nutrizionali ed am-bientali, esistevano già da tempo ampie possibilità di scelta."É importante ribadire - prosegue Pascarelli - che Coop da sempre tutela i consumatori applicando rigorosamente ai propri prodot-ti i concetti di corretta ed equili-brata alimentazione. Per questo abbiamo avviato da molto tempo programmi di riduzione dell'uti-lizzo di tutte le sostanze che se as-sunte in quantità elevate possono produrre problemi alla salute, co-me il sale, gli zuccheri, i grassi. La presenza degli oltre 100 prodot-ti già oggi senza palma rientra in queste scelte di fondo".Per i soci e i clienti Coop è infi-ne importante aver presente che la decisione assunta immedia-tamente a seguito delle novità proposte dall’Efsa, comporterà alcuni mesi di lavoro, per tan-to potranno determinarsi man-canze temporanee di diversi prodotti nei punti vendita.

Ogni fase della vita ha delle esigenze nutrizionali specifiche e la donna più dell’uomo dovrebbe conoscere i suoi appuntamenti fisio-logici, come la gestazione, l’allattamento o la menopausa, per adottare delle semplici ma preziose cautele protettive.Questo, in estrema sintesi, ha voluto sottolineare il Ministro della Sani-tà, Beatrice Lorenzin, nell’istituire una prima giornata, da ripetersi il 22 Aprile di ogni anno, sulla criticità dei temi e per quanto mi riguarda sui suggerimenti scaturiti dal tavolo di lavoro “Alimentazione e fasi di vita della donna” di cui sono stato chiamato a far parte. Va precisato che in questa prima “Giornata nazionale della salute della don-na” vi erano ben altri nove tavoli dedicati alla sessualità, fertilità e salute materna, diritto alla salute, prevenzione dei tumori femminili e altri spunti di attualità come la violenza, la comunicazione o la medici-na estetica. L’adesione e l’entusiasmo degli intervenuti, dai vari esperti ai testimo-nial, ha confermato l’opportunità dell’iniziativa. Non è facile sintetizza-re argomenti apparentemente scontati ma contaminati da pregiudi-zi antichi (pensiamo alla donna gravida a cui i parenti suggerivano di mangiare per due!) o da visioni strettamente specialistiche che per l’eccessivo timore di una ipercolesterolemia, vieterebbero perfino degli alimenti-base (carni, uova o il latte e i suoi derivati) a una donna in menopausa incrementandone così l’osteopenia con il seguito dramma-tico di una precoce osteoporosi e di fratture vertebrali spontanee.In tema di alimenti la donna è tuttora “opinion leader” indiscussa degli acquisti e del trattamento dei cibi, perciò è necessario che sappia sce-gliere gli alimenti più adatti alle specifiche esigenze delle varie età. Tuttavia questo non significa cancellare le tradizioni gastronomi-che ma richiede attenzione e conoscenze consolidate perché la nutri-zione deve tener conto di fattori specifici e individuali (ad esempio le cosiddette intolleranze quando documentate, la digeribilità, l’apprez-zamento gastronomico ma anche le porzioni, la frequenza e l’alternan-za giornaliera e settimanale dei vari nutrienti).Le scelte alimentari quindi non possono derivare dal plagio pubblicita-rio ma debbono far parte del bagaglio scolastico, per creare dei cittadini consapevoli, capaci di interpretare quanto riportato sull’eti-chetta nutrizionale. Soltanto con una migliore e più diffusa cultura del cibo e non solo con i controlli dei NAS si potranno condizionare i grandi e piccoli produttori al rispetto delle regole e si potrà influire perfino sugli sprechi o sulla sostenibilità planetare delle scelte alimentari con un più ponderato consumo di acqua e di cibo. ●

Donne e saluteconoscere per prevenire

di Eugenio del Tomapresidente onorario dell’associazioneitaliana di dietetica e nutrizione clinica

alfabeto alimentare

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20 primo piano cultura

In cerca di giovani autoriCoop for words vi aspetta Ultimi giorni (la scaden-za è il 15 giugno) per partecipare a “Coop for words” e vincere tanti premi pensati per i giovani talenti che amano scrivere e disegnare. Il concorso – promosso da Coop Alleanza 3.0, Coop Liguria, Co-op Lombardia e Coop Reno – è riservato ai ragazzi tra i 18 e i 35 anni che abitano nei territori di presenza delle cooperative. Le categorie sono “poesie”, “raccon-ti dello scontrino”, “fumetti”, “ri-cette bastarde” e “hip-hop lyrics” (per testi da comporre sulla base

musicale del rapper Ice One). I 50 vincitori vedranno la propria opera pubblicata in un’antologia e saranno premiati a settembre nel-la cornice del Festivalletteratura che si tiene a Mantova. A valutare le opere sarà una giuria di esperti, tra cui il giallista Carlo Lucarelli. Tutte le informazioni e il bando sono disponibili sul sito www.coopforwords.it e sulla pagina Facebook. Ma non finisce qui! Dal 21 giu-gno infatti i giovani coetanei de-gli autori del concorso potranno

votare le opere in gara sul sito di “Coop for words”, e partecipare all’estrazione di due fine settimana per due persone. Per esprimere la propria preferenza – una per ogni sezione del premio – c’è tempo fi-no al 12 luglio.

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21 primo piano solidarietà

A scuola con i meloni Terra equa

Dopo la sanità, l'istruzione. Dopo il nuovo presidio medico, le aule scolastiche con relativi ser-vizi igienici che hanno bisogno di consistenti lavori strutturali, come dimostra la foto qui accanto. Procede così a Thiés, 22mila anime a 40 km da Da-kar, in Senegal, il progetto solidale Meloni Terra equa, condotto dall'Azienda agricola Op France-scon d'intesa con Coop Italia e con la Fondazione Giovanni Paolo II che opera in loco. Il progetto, al terzo anno di attività, sta avendo im-portanti ricadute su questa area del paese africano dove 250 giovani del luogo hanno trovato lavoro su circa 200 ettari di piantagioni di melone, il cui rac-colto viene poi commercializzato in Italia in tutti i punti vendita Coop.Proprio in queste settimane si è conclusa l'annata 2016 (la coltivazione è anticipata rispetto ai paesi mediterranei per via del clima) confermando all'in-circa i dati della precedente. Alcune decine di miglia-ia di euro andranno anche quest'anno al villaggio di Tasset limitrofo alla zona di produzione. Un contri-buto determinato dai 10 centesimi per ogni chilo di meloni venduto versato, in parti eguali, dall'azienda agricola mantovana e da Coop. Nel triennio è stata raccolta una cifra complessiva di 130 mila euro."Con queste risorse – spiega l'Ad Bruno Francescon – abbiamo in programma di ricostruire una o due aule dal tetto in paglia, attualmente in stato fatiscen-te, e di recuperare i servizi igienici. Sono i primi la-vori cui ne seguiranno altri per garantire ai ragazzi di Tasset locali per lo studio degni di questo nome. Se il progetto avrà un futuro? Direi proprio di sì, vi-sta la vendibilità del melone che non è un prodotto concorrenziale con quello nazionale e al consuma-tore offre la possibilità di variare l'apporto indispen-sabile di frutta". Completano il piano 2016 due borse di studio per altrettanti giovani senegalesi che giungeranno a Rodigo, sede dell'azienda produttrice, in estate e da lì potranno seguire da vicino la "corsa "del melone fino al punto vendita Coop. "Dopo aver sistemato il tassello dell'istruzione – conclude Francescon – vorremmo completare il mosaico fornendo alla co-munità i servizi per il tempo libero che ci vengono richiesti, dal campo di calcio all'oratorio che va co-struito di sana pianta".

Procede a Tasset, in Senegal, il progetto "Meloni Terra equa" in cui Coop crede molto. Con i fondi ricavati dalla vendita del prodotto nella stagione appena conclusa saranno recuperate le aule scolastiche del villaggio

L'amBuLanza itaLianacon l’acquisto dalla protezione civile italiana di un'ambulanza a 4 ruote motrici (nella foto) si è completato l'intervento sul fronte sanitario reso possibile dal progetto Terra equa di coop. l'ambulanza si è aggiunta alle varie attrezzature mediche all’avanguardia, dalle incubatrici per bambini, ai letti agli strumenti diagnostici, indispensabili al centro medico per funzionare, già operative a Tasset.

consumatorigiugno 2016

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23 primo piano in breveconsumatorigiugno 2016

uniVerSità di BoLognapeR IL pRogetto DI RICeRCa pRo-age CeRCaSI VoLontaRIil gruppo di ricerca del laboratorio di immunologia, dipartimento di Medicina specialistica, diagnostica e sperimentale dell’università di bologna, che da diversi anni, sotto la guida del prof. claudio franceschi, studia l’invecchiamento in salute e la longevità, nell’ambito del progetto pro-age è alla ricerca, nella zona di bologna e comuni limitrofi, di volontari di entrambi i sessi, di età compresa fra i 65 ed i 79 anni, che trascorrano una vita molto sedentaria e/o avvertano frequente senso di spossatezza ed affaticamento, pur in assenza di sforzi rilevanti. lo studio, totalmente gratuito, si avvale della collaborazione del prof. Marco zoli (direttore del dipartimento di scienze Mediche chirurgiche) e del supporto dei soci volontari di “ausilio per la spesa” progetto di coop alleanza 3.0.la ricerca è interessata a individuare le molecole in grado di caratterizzare coloro che presentano scarsa resistenza allo svolgimento delle normali attività quotidiane, o poca forza muscolare, con la finalità di mettere a punto interventi e terapie precoci ed innovative. i dati raccolti saranno confrontati con quelli del progetto europeo nu-age, nel quale sono stati studiati soggetti caratterizzati da una vita fisicamente attiva ed una buona forza muscolare. i volontari verranno sottoposti a domande ed a test inerenti la loro vita quotidiana, le principali patologie, i farmaci che assumono, la memoria, il movimento, le abitudini alimentari e la qualità della vita.chi fosse interessato può contattare la dott.ssa Maria scurti, l’a.s.V. Giustina palmas, l’infermiere dr. Massimo izzi ai seguenti numeri: Tel. 051/2094772 – 2095820, oppure 338/7295897 (mail: [email protected]), fornendo il proprio nominativo e recapito. sarà poi cura dei ricercatori inviare una lettera di invito e telefonare per illustrare le finalità e le modalità di svolgimento dello studio.

"WeeK end in europa"una guIDa Low CoStpeR VIaggIatoRI CuRIoSI

dalla romantica parigi all’avveniristica berlino, da amsterdam a cork, dalla scandinavia ai paesi baltici: quarantasei mete per scoprire un’europa ricca di bellezza e contraddizioni, senza spendere un patrimonio. É questo il senso della guida “Weekend in europa” (bur Rizzoli, 340 pagine, 14,90 euro ma disponibile anche in versione e-book a

9,90 euro) di cui è autore Giuseppe ortolano,

giornalista, da anni prezioso collaboratore della nostra rivista e dunque attento a combinare la curiosità della scoperta con le esigenze del portafoglio. così si spazia tra città d’arte incredibili, angoli naturali da mozzare il fiato, metropoli ultramoderne in continuo fermento: dai musei gratuiti di londra al cammino di santiago, dal clima mite di Göteborg alla magnificenza imperiale di Vienna. ogni proposta è corredata da indirizzi e dritte preziose per mangiare, dormire e spostarsi al miglior rapporto qualità-prezzo.

Coop aiuta La riCerCa CoMpRI IL tonno e CoMBattI L'aLzheIMeRdallo scorso aprile e sino a fine anno, acquistando alcuni prodotti coop che avranno un bollino che li segnala e che cambieranno ogni mese, si può partecipare al progetto per rilanciare in italia la ricerca sul Morbo di alzheimer. l’iniziativa, che coinvolge tutte le coop in italia, è stata accolta con favore da soci e clienti: la risposta con l’acquisto delle piantine aromatiche (proposte ad aprile) ha superato ogni aspettativa. per ogni piantina di basilico, salvia e rosmarino 30 centesimi di euro sono andati al progetto. dopo le piantine il prossimo appuntamento è dal 1° al 15 giugno con il tonno coop in olio d’oliva, nella confezione di 2 scatolette da 160 g. per ogni pezzo venduto 50 cent verranno devoluti al progetto. la campagna continuerà per i prossimi mesi con diverse iniziative: la più importante sarà il 21 settembre, “Giornata mondiale sull’alzheimer”, in cui saranno presentati i vincitori degli assegni di ricerca.

"un'aLtra parte deL mondo" IL LIBRo DI MaSSIMo CIRRI

un altro collaboratore della nostra rivista di cui è appena uscito un libro è Massimo cirri, ai più noto come conduttore radiofonico di caterpillar, ma anche scrittore e psicologo che da anni lavora nei servizi pubblici di igiene mentale. il cirri scrittore ha questa volta deciso di raccontare la vita di aldo Togliatti, figlio di palmiro Togliatti, il Migliore. una storia

di solitudine, timidezza e gentile follia. la storia di un uomo che non ha lasciato memoria in un mondo pieno di memoria. dal 1926 al 1944 ha vissuto in Russia e ha frequentato la scuola destinata ai figli dei dirigenti di tutti i partiti comunisti del mondo. dopo i funerali del padre, aldo scompare. i suoi problemi di salute mentale lo consegnano a una vita difficile. una volta lo trovano a civitavecchia, sul molo. sembra un barbone, vuole salire su una nave, partire. più tardi succede ancora, a le havre. aldo sembra spiare, in fondo all'orizzonte, un'altra parte del mondo. per la seconda volta viene riportato a casa. più tardi lo ritroviamo in una casa di cura privata, villa igea, a Modena, dove resta per 31 anni, fino alla morte nel 2011 a 86 anni. Massimo cirri, "un'altra parte del mondo", feltrinelli editore, 18 euro.

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è compostabileCaffè, la capsula

grazie ad un progetto innovativo, Coop propone la capsula tintoretto in un materiale compostabile. Così, dopo aver gustato un buon caffè, sarà ancora più facile rispettare l’ambiente

Rendere il piacere di gustarsi un ottimo espresso a marchio "fior fiore" Coop ancor più pienamente compatibile con il rispetto dell’am-biente, utilizzando, ovviamente, la macchina per caffè espresso fiorfiore Coop. Di che parliamo? Del fatto che la capsula di caffè Tintoretto, una delle nove miscele della linea “fior fiore”, da questo mese di giugno è disponibile in un nuo-vo materiale compostabile. Così, una volta preparato il nostro buon caffè, potremo gettare la capsula direttamente nei rifiuti organici (ov-viamente ricordiamo di verificare le modalità di conferimento con il Comune o il gestore loca-le del servizio di raccolta), anziché dover com-piere una tripla separazione dei rifiuti come av-veniva sino a qui: la linguetta della capsula nella raccolta differenziata dell’alluminio, la capsula vuota in quella della plastica ed il fondo di caffè nell’organico.Coop arriva così a dare risposta a una esigenza

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prodotto coop

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sentita da tanti soci e consumatori perché se è ve-ro che la passione per il buon caffè deve coincide-re anche con la massima attenzione all’ambiente e quindi al corretto smaltimento dei rifiuti, è anche vero che più la procedura è semplice, più è efficace.Tutto questo è stato possibile grazie ad un pro-getto di ricerca e sviluppo, portato avanti per oltre tre anni insieme al produttore di caffè Co.Ind, a Novamont, per la messa a punto del materiale compostabile adatto per questa appli-cazione e al Consorzio Italiano Compostatori che ha testato in un impianto di compostaggio industriale la capsula per l'ottenimento del Mar-chio "Compostabile CIC".È importante ricordare che le capsule sono realiz-zate con un materiale che può essere destinato so-lo agli impianti di compostaggio industriali e non a quelli domestici (dunque se anche avete sul terraz-zo una compostiera, queste capsule dovete metter-le semplicemente nel sacco del rifiuto organico).

fioR fioRe, UnA Macchina da caffè TUTTA ITALIAnAE noVe Tipi di Miscele: qUALITà PEr TUTTI I GUSTI

25consumatorigiugno 2016

È importante ricordare come le capsule “fior fio-re” siano state progettate sin dal lancio nel 2012 per essere 100% riciclabili (attraverso la proce-dura di separazione in tre fasi appena citata): ora però Coop ha deciso di fare un ulteriore passo avanti e così il caffè esausto, assieme alla capsula potrà avere una seconda vita trasformandosi in compost. Si è scelto di iniziare dalla “Tintoretto”, perché è un caffè 100% arabica e dai contenuti valoriali importanti in quanto biologico e cer-tificato Fairtrade, quindi proveniente dal com-mercio equo e solidale, di alta qualità e dall’ot-timo ed inconfondibile aroma, morbido e dolce. Tutte le informazioni utili sulle caratteristiche di Tintoretto saranno riportate sulle confezioni che ricordiamo, sono sacchetti da 15 dosi. Il debutto della prima capsula compostabile non è che l’inizio di un percorso, che Coop intende portare avanti anche sulle altre miscele di caffè in capsula "fior fiore".

si segnala per il design moderno e pratico, ma soprattutto per il fatto di essere una macchina prodotta e assemblata al 100% in italia.alla macchina si abbinano poi i nove tipi di capsule. se della Tintoretto si è detto (miscela arabica 100%, biologica e certificata fairtrade), le altre prendono tutte nome da altrettanti grandi pittori italiani. si va da botticelli (caffè ristretto dal sapore deciso e corpo molto pronunciato, caratterizzato da intensi aromi di tostato e retrogusto persistente. É adatto alla prima mattina) a Raffaello (miscela 100% arabica con sapore dolce e note speziate. ha una crema fine di colore dorato), da Michelangelo (miscela 100% arabica, con note speziate, floreali e di frutta secca a cui si associa un sentore di miele e caramello con un finale cioccolatato) a Giotto (un caffè classico equilibrato, profumato e rotondo, con corpo bilanciato e dal retrogusto persistente e gradevole).

la passione degli italiani per il buon caffè è nota, così come è noto il boom che nel corso degli ultimi anni ha avuto la preparazione di caffè in casa (o anche in ufficio), non più con la vecchia moka, ma con le apposite macchinette che utilizzano il sistema delle capsule. Già dal 2012 coop ha lanciato un proprio sistema dedicato, che si compone dell’apposita macchina da caffè e di una gamma di 9 tipi di capsule della linea “fior fiore”. Questa macchina, disponibile in due colori (grigio e rosso mattone)

poi abbiamo leonardo (un caffè intenso, ricco di aromi di tostato, con un buon equilibrio tra le note amare e quelle acide, con un retrogusto molto persistente. crema fine di colore ambrato), caravaggio (caffè indiano, caratterizzato da raffinate note aromatiche, speziate e profumate) e Tiziano (un decaffeinato con retrogusto caratteristico del classico espresso italiano. crema di colore dorato. Viene decaffeinato tramite il solo impiego di sostanze naturali che non pregiudicano la sua qualità). chiude l’elenco Masaccio che è un orzo tostato, dal gusto pieno e dall'aroma intenso, ottenuto grazie ad una sapiente tostatura e a un’attenta macinatura.

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Confezioni cambiate, nuove referenze, ingredienti e dettagli sempre più curati. Ma soprattutto la massima qualità per garantire una schermatura adeguata e una idratazione ottimale a tutte le età

pelle protettale novità dei solari coop

Confezioni e grafica tutte rinnovate, nuove referenze che si aggiungono per completare la gam-ma, ingredienti e dettagli sempre più curati. Ma so-prattutto, alla base, si conferma per il consumatore la garanzia di avere a disposizione prodotti, di qualità, dalle elevate prestazioni e decisamente convenienti (circa il 20% rispetto ai leader di mercato).Stiamo parlando della linea di solari coop, che per l’estate 2016 propone all’interno della sua gam-ma di 16 referenze alcune importanti novità in li-nea con i trend di mercato. Prima però di parlare nel dettaglio di queste novità, quando si parla di prodotti solari è be-ne ripartire da alcune considerazioni di base, le stesse da cui Coop parte nel formulare la propria offerta. E la prima di queste considerazioni è che occorre rinforzare l’educazione alla prevenzione, perché quando si espone la propria pelle al sole, occorre pensare alla propria salute utilizzando

prodotti appropriati, di qualità e seguire alcune im-portanti regole di comportamento. Nel corso degli ultimi anni quest’attenzione da parte delle famiglie e dei consumatori è sicuramente cresciuta, e con essa l’uso di creme con protezione adeguata (ricordiamo che si parte da protezioni basse, come la 6 o la 10 e si arriva sino alla 50) e di prodotti che aiutino l’idrata-zione della pelle. Ovviamente, a prescindere dall’u-so di creme e protezioni, è sconsigliata l’esposizio-

ne troppo prolungata specie nelle ore più calde, mentre per bambini e neonati tutte que-

ste cautele devono essere ancora più rigorose.

Resta comunque il fatto che l’evo-luzione della ricerca, unita ai vin-coli previsti per legge, fanno sì che ogni nuovo prodotto sia au-torizzato solo sulla base di test e

dossier scientifici che dimostrino le sue prestazioni. Questo perché le

creme solari sono prodotti complessi

consumare informati prodotto coop

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che devono unire il livello di protezione (indicato sulla confezione dalla cifra a fianco delle sigle UVA e UVB) con la buona spalmabilità del prodotto, il suo assorbimento dalla pelle e in più la resistenza all’ac-qua (ricordando che comunque, anche se i prodot-ti sono resistenti all’acqua, nell’arco della giornata è bene spalmarsi più volte la protezione sulla pelle). A questi elementi si aggiunge la ricerca di soluzioni in grado di rispondere anche ad esigenze particolari, come la particolare sensibilità della pelle.Se questo è il quadro d’insieme, illustriamo più nel dettaglio la gamma dei prodotti solari Coop. In primo piano c’è la linea a idratazione intensa, composta da un olio solare (protezione 6), un latte solare in tre versioni (protezione 10, 20 o 30), uno spray solare (protezione 20) e una crema per il viso (protezione 30). Si tratta di prodotti con burro di ka-ritè e vitamina E, principi attivi noti per migliorare l’idratazione e la nutrizione della pelle. Novità 2016 è una mini linea di due prodotti di fresca idratazione, più adatta a chi ha pelli scure o comunque ha già una buona base di abbronza-tura. Parliamo di due latti a protezione 6 e 15, con mentolo (ad azione rinfrescante) e pantenolo (ad

azione idratante).Altra novità è una mini linea senza profumo com-posta da un latte solare adulti ad alta protezione (fat-tore 50) ed un latte solare bambini con fattore prote-zione 50+. Qui, avendo eliminato la profumazione, l’intento è di completare la gamma andando incon-tro anche a chi ha pelli chiare e particolarmente de-licate e sensibili. Il latte adulti contiene l’aggiunta di ceramide vegetale (idratante) e di un complesso an-tiossidante (con olio di Tamanu ed estratti di man-gostana) che completano la protezione della pelle, quello bambini contiene invece olio di calendula e vitamina E.Coop propone poi altri due prodotti specifici per i bambini, tutti con alto fattore di protezione: si trat-ta di spray solari a idratazione intensa (fattore 30 e 50) sempre con olio di calendula e vitamina E. Completa il pacchetto per l’estate 2016 la linea do-posole, composta da quattro prodotti: un latte idra-tante, una crema nutriente, un gel idratante e un latte idratante per bambini. Sono tutti prodotti con carat-teristiche lenitive che contengono burro di Kartié, Vitamina E, aloe gel, vitamina B5 e estratto di calen-dula.

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Le date da memorizzare- 1° luglio 2016: i produttori devono mettere in commercio solo tv con digitale terrestre di seconda generazione DVB-t2 heVC

- 1° gennaio 2017: diventa obbligatorio per il rivenditore (salvo proroghe se venissero concesse) commercializzare soltanto questo tipo di televisori

- 2020 (o 2022): è la data del passaggio, in tutta l'unione europea, delle frequenze al nuovo sistema che libera la banda 700

Dal 1º gennaio 2017 gli apparecchi venduti in Italia hanno l'obbligo di avere integrato un decoder per il digitale terrestre di seconda generazione, chiamato DVB-t2. I punti vendita si stanno già rifornendo dei nuovi modelli. una vicenda (intricata) di dimensioni europee legata al fabbisogno di banda per la telefonia mobile

28 consumare informati grandi elettrodomestici

Dobbiamo cambiare di nuovo la tv allora? Serve un altro decoder? Ci sarà di nuovo un periodo di switch off? Questi gli inquietanti interrogativi che serpeggiano tra milioni di italiani.Tutto nasce dal fatto che la Ue per lasciare spazio alle telecomuni-cazioni mobili in modalità 4G e 5G, in rapida crescita, ha chiesto da tempo ai vari governi di lascia-re libera la “banda 700” (parlia-mo di MHz), cioè circa un terzo di quella oggi utilizzata per le tra-smissioni televisive. Questo per-ché le comunicazioni terrestri via etere sono ideali per le connes-sioni con smartphone e tablet, e

Il mondo dei televisori è in agitazione, circolano a "varie frequenze" sui media e nei punti vendita informazioni più o meno corrette, tra il confuso e l'allarma-to, su un'altra possibile rivoluzio-ne a soli quattro anni dal comple-tamento della prima (passaggio dall'analogico al digitale). Facciamo un po' di chiarezza. Il tema è quello dell'adeguamen-to a una nuova tecnologia di tra-smissione del segnale televisivo digitale terrestre più avanzata – o meglio determinata dalla prepo-tente avanzata della telefonia mo-bile – che presenta dirette ricadu-te sugli acquisti del consumatore.

Televisori da cambiare? Ecco cosa sta succedendo

di claudio sTRano

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Le SigLe da riCordare

DVB-T2 = il digital Video broadcasting - Terrestrial (dVb-T) è lo standard del consorzio europeo dVb per la trasmissione televisiva digitale terrestre. il T2, messo a punto nel 2007, è lo stesso standard ma di seconda generazione.

HEVC = l'high efficiency Video coding è lo standard video erede dell'MpeG-4 aVc, di cui raddoppia il rapporto di compressione. supporta l'ultra definizione fino a 8k e oltre (8192×4320).

almeno in Italia il digitale terrestre (non il cavo o il satellite come in altri paesi) è anche la piattaforma preferita dalle emittenti televisive. Se da una parte questa "rinuncia di banda" delle tv pone problemi di tempistica (per ora è il 2020 il limite fissato dalla Commissione europea, con possibilità di slitta-mento al 2022), dall'altra impli-ca la messa in commercio, già un po' di tempo prima, di apparecchi televisivi idonei a ricevere un nuo-vo protocollo trasmissivo con un nuovo codec, a maggiore com-pressione, che serve per continua-re a vedere quello che già si vede-va prima, ma su uno spettro più ristretto di un terzo. Ma quando diventeranno obbli-gatori i nuovi apparecchi? E per-ché bisogna vedere proprio tut-to quello che già si vede ora, se lo spazio si restringe?

dal 1° gennaio 2017 in vendita solo tv dVb-T2Allo stato attuale e salvo proro-ghe, la normativa italiana (decre-to "Milleproroghe" convertito in legge a fine 2014) prevede l'ob-bligo per i produttori di vendere ai distributori (e dunque anche a Coop), a partire dal 1° luglio, so-lo apparecchi di nuova tecnologia che abbiano un decoder integrato di tipo DVB-T2 in sostituzione dell'attuale DVB-T. In più riporte-ranno in etichetta la sigla HEVC, che è il nome del nuovo codice di compressione (chiamato anche MPEG 5) che va a rilevare l'attua-le MPEG 4-ACV usato per l'alta definizione. L'HEVC supporta l'ultra definizione fino a 8K.La vendita al dettaglio di questi televisori con un "motore nuovo", chiamiamolo così per semplifi-care – già presenti nei punti ven-dita e la cui diffusione aumenterà con le novità e le promozioni at-tese per l'estate – diventerà obbli-gatoria a partire dal 1° gennaio

2017 (salvo proroghe al momen-to non previste). Fino a quella da-ta le due tipologie di tv digitali, di prima e seconda generazione, conviveranno.

le scelte possibili per un consumatore Quali sono allora le prospettive per chi voglia cambiare televisore oggi, e che cosa deve aspettarsi in-vece chi ha già provveduto? Va sottolineato che la materia è in evoluzione: le associazioni di con-sumatori sono sul piede di guerra ("perché è sempre il consumatore a dover pagare i costi delle transi-zioni tecnologiche?") ed è eviden-te che ci sono interessi ed equili-bri in gioco da salvaguardare.Tornando al consumatore, in estrema sintesi si trova messo da-vanti a un bivio. Da una parte ac-quistare un televisore già adegua-to con le sigle dVb-T2 e heVc bene in mostra, senza avere più pensieri almeno per qualche an-no, sempreché le scosse di terre-moto sull'etere non proseguano. Dall'altra optare per un modello oggi comune di televisore, cioè un dVb-T MpeG 4 che troverà ancora in commercio fino alla fi-ne dell'anno, prima del suo (pre-maturo) pensionamento, a prezzi particolarmente scontati.In questo secondo caso quando nel 2020 (o 2022 se ci sarà il pro-babile slittamento) si dovrà tutti passare (con un altro switch-off?) al nuovo sistema a risparmio di banda, il teleutente con una spesa non eccessiva dovrà dotarsi di un decoder digitale esterno di tipo DVB-T2 HEVC. Va aggiunto per completezza d'informazione che la vita media di un televisore oggi è calcolata intorno agli 8 anni.Un escamotage, quello del deco-der esterno, che sembrava conse-gnato all'album dei ricordi e che invece si ripresenta anche per co-loro che hanno già provveduto

anni fa a cambiare apparecchio. Vista la complessità delle varie si-tuazioni, è consolante sapere che Coop ha provveduto ad informa-re gli addetti alla vendita i quali potranno fugare in negozio i dub-bi di soci e consumatori.

idee e interrogativi sul tappetoRestano intanto sul tappeto, per chi voglia approfondire, alcuni interrogativi di fondo. Perché, ad esempio, mantenere tutte le frequenze attualmente as-segnate in concessione e non ri-durre invece il numero dei canali (di cui alcuni inutili) per occupa-re un minor spazio nell'etere? Per-ché non mantenere lo standard DVB-T MPEG 4 che già consen-te notevoli risparmi di banda co-me hanno fatto in Francia, salvan-do così il parco televisori da nuove turbolenze? Un'altra possibilità di cui si discute è quella di mandare, nel 2020 o 2022, solo i canali in alta e ultra definizione sui nuovi standard trasmissivi, limitando il problema della ricezione a chi ha i televisori più performanti. Vedre-mo quale sarà il prosieguo.

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cucina

Semplicità e delizie dal sapore di mareDa San Vincenzo, in Toscana, il menudi Fulvietto Pierangelini. Un figlio d'arte che propone tre piatti dai sapori decisi: un baccalà mantecato, dei tagliolini con gamberetti e un pesce (a scelta) con purè e cozze

di Helmut Failoniun menu contro la crisi

frutta e verduraGIUGNOLA STAGIONE DI..In questa stagione di transito potrete trovare ancora i prodotti di primavera, quali asparagi (sta per finire la loro stagione migliore), le bietole, i carciofi, i cavolfiori, le fave, i finocchi, i fagiolini, che – a parte qualche eccezione – sono poi simili a quelli che si trovano anche in estate. Approfittate allora di peperoni, spinaci, bietole, cavoli cappuccio, zucchine, melanzane. Novità invece l’estate le porta per quanto riguarda la frutta: ciliegie, albicocche, datteri, fichi, meloni, pesche, angurie.

aperto solo con la bella stagione, progettato da Massimiliano Fuksas, che sembra un incrocio tra una palafitta e il ponte di una nave. Le proposte di Pierangelini sono, inutile dirlo, tutte legate alla cucina di mare. Tre piatti semplici. Ma dai sapori decisi.

l'antipastoBaccalà mantecato con crema di piselli e bottargaIngredienti per 4 persone:Baccalà dissalato 400 gr.,piselli freschi 500 gr. puliti, 1 patata lessa, 3 foglie di menta, olio evo di grande qualità, qualche scaglia di bottargaProcedimentoLessate il baccalà per 20 minuti. Scolate e frullate aiutandovi con un goccio di acqua. Raggiunta la consistenza giusta, aggiungete 150 gr. di olio. E infine i 60 gr. di patata lessa: frullate pochissimo, altrimenti il tutto assumerà una consistenza collosa. Mettete poi i piselli in casseruola con olio, una piccolissima

parte di burro e cipollina. Fate cuocere per 15 minuti e frullate aggiungendo olio crudo e le tre foglie di menta. Mettete la crema tiepida in un piatto, adagiatevi sopra una pallina di baccalà. Finite il piatto con pepe, olio e un poco di bottarga.

Il primoTagliolini all’uovo con pomodori verdi, burrata e gamberi rosa Ingredienti per 4 persone:250 gr. di tagliolini all’uovo, dei pomodori verdi misti (circa 1,5 chili), basilico e timo, aglio, 1 burrata da 250 gr., 300 gr. di gamberi abbattuti, burro, olio, pepeProcedimentoSbucciate e svuotate i pomodori, tagliateli a striscioline. Mettete in una padella inox i pomodori, olio, timo, basilico, aglio, sale e zucchero abbondante. Fate cuocere per 12 minuti circa. Frullate la burrata con l’aggiunta di un goccio di latte e olio. Raggiunta una cremosità omogenea, mettetela alla base del

Grande pescatore, figlio di uno chef che ha cambiato la ristorazione italiana a partire dagli anni Ottanta, chef pure lui, Fulvietto Pierangelini da alcuni anni gestisce un suo bellissimo ristorante sulla spiaggia di San Vincenzo nel livornese. Un ristorante moderno,

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31consumatorigiugno 2016

La Murgia è un altopiano carsico di forma quadrangolare collocato all’incirca nella Puglia cen-trale, la parte che si trova in provincia di Bari viene definita dalle persone del posto “Murgia carsica” e si colloca a sud est di Bari. In passato questo territo-rio era ricco di allevamenti e di coltivazioni: vigneti, mandorleti e oliveti. Oltre queste colture destinate al commercio, i contadini piantavano cipolle e legu-mi che erano alla base della loro alimentazione. Tra questi ceci e lenticchie, e in particolare un cece ru-goso, di colore nerissimo. Se a livello mondiale il ce-ce è una delle leguminose più coltivate, in assoluto, in Italia i quantitativi prodotti ogni anno sono tra-scurabili e sono quasi tutti prodotti nel centro, sud Italia. Il cece nero della Murgia carsica è diverso, nella for-ma e nel colore, dal cece sultano comune: questo ecotipo locale ha una forma a chicco di mais, molto più piccola, con la buccia rugosa e irregolare, l’api-ce a forma di uncino, molto gustoso e ricchissimo di fibre (tre volte tanto la quantità presente in un cece comune) e di ferro. Grazie alla sua alta concentra-zione di ferro, in passato era consigliato alle donne gravide. Non ha mai avuto un mercato florido, anche perché la sua buccia consistente richiede un tempo di ammollo di 12 ore e una cottura di circa due ore. Ma il sapore è buonissimo, vagamente erbaceo: la sua naturale sapidità fa sì che sia possibile consumarlo con un filo di olio extravergine, senza sale. La cuci-na locale lo propone in zuppa con un soffritto abbon-dante di cipolle o come primo piatto con tagliolini, pomodoro e un filo d’olio.Con gli anni le coltivazioni della Murgia stanno via via scomparendo, lasciando spazio a un’industria-lizzazione crescente; i contadini si sono trasformati man mano in operai specializzati rischiando di per-dere quasi del tutto le varietà locali tradizionali. Le uniche rimaste sono quelle più redditizie, come uli-veti e vitigni. Negli ultimi anni, le coltivazioni mar-ginali come lenticchie, cipolle e ceci, hanno iniziato a dare segni di ripresa. Sei agricoltori che fanno par-te del Presidio Slow Food hanno rimesso a coltura da alcuni anni il cece nero autoctono nel rispetto delle tecniche dell'agricoltura integrata.Referenti del Presidio: Vito Abrusci, [email protected]; Angelo Nardulli, [email protected].

Cece nerodella Murgia carsica

piatto. A questo punto cuocete la pasta e mantecate con olio burro parmigiano ed erbe fresche (basilico, menta). Prima di tutto ciò però, dopo averli puliti, avrete preparato i gamberi puliti e pestati leggermente con un batticarne dopo averli messi tra due pellicole. Andranno messi alla fine su un lato del piatto a fianco della pasta.

Il secondoPesce (che può essere, a seconda della disponibilità del mercato, un branzino, un dentice, un’orata…) con purè all’olio e battuta di cozze e pomodoroIngredienti per 4 persone:un pesce da un kg circa, 4 patate, latte, noce moscata, 1 kg di cozze, olio evo, prezzemolo, un limone ProcedimentoSfilettate il pesce per ottenere quattro piccoli filetti. Lessate le patate con la buccia. Schiacciatele da bollenti e aggiungete un poco di latte caldo con un’idea di noce moscata. Girate energicamente con la frusta. Fate aprire un kg di cozze pulite e sgusciatele. Tenete da parte un bicchiere di acqua di cottura. Pulite poi i due pomodori e tagliateli a quadretti. Battete a coltello le cozze, aggiungete pomodoro, olio, prezzemolo e limone. Frullate poi con il minipimer l’acqua delle cozze, aggiungendo olio: si formerà una crema di media consistenza. Cuocete a questo punto i filetti in una bella padella antiaderente ad altissima temperatura. Condite i filetti fuori dal fuoco e poi fateli cuocere tre minuti per lato. Montate il purè con olio e disponetelo alla base del piatto, appoggiatevi sopra il filetto caldo e sopra il battuto di cozze e pomodoro. Intorno guarnite il tutto con un po’ di crema di cozze.

Ristorante Bucaniere a San Vincenzo (Li)viale Guglielmo Marconi, tel. 335/8001695 Chef: Fulvietto Pierangelini

l'antipastoBaccalà mantecato con crema di piselli e bottarga (costo: 10 euro per 4 persone)

Il primoTagliolini all’uovo con pomodori verdi, burrata e gamberi rosa (costo: 12 euro per 4 persone)

Il secondoPesce con purè all’olio e battuta di cozze e pomodoro (costo: 15-20 euro per 4 persone, secondo il tipo di pesce)N. B. I prezzi sono riferiti al costo della materia prima acquistata non al prezzo del piatto nei ristoranti di cui parliamo

Un menu contro la crisi

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Informazioni più dettagliate sulle convenzioni e su tutti i vantaggi riservati ai soci le trovi sul sito www.e-coop.it.Ricorda di portare sempre con te la Carta Socio Coop.

Parchi acquatici vacanze naturaConvenzioni

aquaLandia Lido di Jesolo (Ve)tel. 0421.371648 - www.aqualandia.it Per i soci Coop:dal 28 maggio all'11 settembre 2016sconto 3 € su ingresso giornaliero. La promozione non è cumulabile con altre in corso ed è valida solo per l'acquisto presso la biglietteria del Parco.

ondaLand Vicolungo (no)tel. 0321.855511 - www.ondaland.itaperto 2-3-4-5 giugno e dall'11 giugno al 4 settembre dalle 10,00 alle 19,00.Per i soci Coop:sconto 3 € sul biglietto intero giornaliero.Sconto riservato al socio, al coniuge e agli eventuali figli che pagano tariffa intera (a partire dai 13 anni). Sconto valido solo sul biglietto intero giornaliero e non cumulabile con altre promozioni. Presentare la carta SocioCoop unitamente a un documento d'identità.

aquaFeLiX Civitavecchia (RM)Via terme di traiano - Località Casale altavillatel. 0766.32221 - www.aquafelix.it aperto da giugno a settembre.Per i soci Coop:15,50 € anziché 20,00Il vantaggio è esteso ad un accompagnatore del socio.

aCqua garden Corfinio (aQ)tel. 0864.728293 – 338.1995984 www.parcoacquagarden.it Per i soci Coop:ingresso giornaliero (9.00-19.00) 8 € anziché 10;ingresso mezza giornata (9.00-14.00 o 14.00-19.00) 6 € anziché 7;ingresso gratuito per bambini di età inferiore ai 3 anni.Il vantaggio è esteso al nucleo familiare del socio.

parKo aCquatiCo Le CaraVeLLe Ceriale (SV)Via S. eugenio, 51tel. 0182.931755 - www.lecaravelle.com [email protected] dal'1 1 giugno all'11 settembre 2016dalle ore 10.00 alle 18.30. Per i soci Coop:ingresso adulti 20,50 € anzichè 24;ragazzi da 1 mt. a 1,40 mt. 16 € anziché 19,50;ingresso gratuito per bambini di altezza inferiore a 100 cm. Lo sconto è esteso al nucleo familiare fino a un massimo di 3 persone.

aquaFan Riccione (Rn)tel. 0541. 4271 - www.aquafan.itPer i Soci Coop:Ingresso intero: 26 € anziché 28. Il vantaggio è esteso ad un accompagnatore del socio.

parCo naturaLe La mandria Venaria Reale (to)Viale Carlo emanuele II, 256tel. 011.4993381 - www.parchireali.gov.it

Per i soci Coop:biglietto ridotto 6 € per ingresso agli appartamenti reali;biglietto ridotto 6 € + 4 € per ingresso agli appartamenti reali con visita guidata dal mercoledì al venerdì, ore 11 e ore 15. Tariffe agevolate per la partecipazione ad attività culturali e percorsi naturalistici.

parChi deLLa VaL di Cornia piombino (LI)tel. 0565 226445 - www.parchivaldicornia.itPer i soci Coop:sconto 20% sul biglietto famiglia e biglietto di ingresso per la visita completa al parco archeologico di Baratti e di populonia, al parco archeominerario di San Silvestro (Campiglia M.ma), al Museo archeologico del territorio di populonia (piombino), da luglio 2016 Museo del Castello e delle Ceramiche Medievali di piombino.ingresso gratuito ai bambini sotto i 6 anni.Lo sconto è esteso al nucleo familiare fino a un massimo di 4 persone e non è cumulabile con altre promozioni in corso.

ente parCo regionaLe deLLa maremmaalberese (gR) - Info 0564 393222 www.parco-maremma.it/sconto-socicoop-visitare-parcoPer i soci Coop:sconto 1 € per l’ingresso al parco (percorsi a piedi e in bicicletta) e all’acquario della Laguna di orbetello a talamone.I biglietti devono essere acquistati presso i Centri Visite del parco. Lo sconto non è valido per le gite in canoa, in carrozza e a cavallo.Il vantaggio è esteso agli accompagnatori del socio. parCo naturaLiStiCo arCheoLogiCo di VuLCiCanino e Montalto di Castro (Vt)Info 0766 879942 - www.vulci.itPer i soci Coop:sconto 20% su VulciCard singola (ingresso al parco e al museo) 8 € anziché 10;sconto 20% su VulciCard family (ingresso al parco e al museo) valido per 2 adulti + max 3 bimbi di età inferiore a 13 anni 16 € anziché 20.

Campi eStiVi LegamBienteLegambiente Liguria Onlus – Genova, via Caffa, 3/5 sc bTel. 010.319168 - www.legambienteliguria.org [email protected] anno campi estivi per under 18. alla scoperta della flora, della fauna e dei fondali nella favolosa area Marina protetta delle Cinque terre e del parco naturale Regionale di portovenere. per i dettagli consultare il sito.Per i Soci Coop:Sconto 10% su tutte le quote di partecipazione comprensi-ve di assicurazione e tessera Legambiente, pensione completa, materiale per le attività e trasporti durante lo svolgimento dei campi.- Campi Isola palmariaDal 23 giugno al 2 luglio: ragazzi 6/11 anni.Dal 2 al 11 luglio: ragazzi 11/14 anni.Quota di partecipazione intera: € 550. - parco delle 5 terre - Campo Vernazza

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Le convenzioni possono subire modifiche o annullamenti dopo l’uscita sul presente numero. È consigliabile, perciò, prendere preventivamente sempre contatto direttamente con gli enti e le strutture convenzionate per avere conferma delle condizioni praticate.

Dal 17 al 26 luglio: ragazzi 15/17 anni. Quota di partecipazione intera: € 400. - Cervo - ImperiaDal 16 al 25 luglio: per ragazzi 11/14 anni. Quota di partecipazione intera: € 500

Campi aVVentura – VaCanze naturaPanda Avventure - 00185 roma, via dei reti, 28a Tel. 06 44362315 - 0644291587 - Fax 0644262246attività turistiche ed educative realizzate da operatori di turismo responsabile e sostenibile associati ad aItR.Per i Soci Coop:sconto 10% sui prezzi da catalogo e uno sconto aggiuntivo del 5% su eventuali fratelli.per prenotare i soci Coop possono accedere all’apposito modulo di prenotazione online: www.campiavventura.it/sociocoop.Indicare sempre il nome e il riferimento della carta socioCoop

Centri rouSSeauMilano - Via Giovanola, 13/A - Tel. 02 89400425 www.centrirousseau.org - [email protected] attraverso giochi, animazioni, laboratori e gite alla scoperta del territorio i ragazzi hanno la possibilità di sperimentarsi e divertirsi insieme ai loro coetanei, sviluppando senso critico e autonomia individuale. Con lo stesso spirito dal 2008 organizza vacanze per famiglie, anche con bimbi piccoli.Dal 22 giugno al 18 agosto 2016:• Campeggi al mare in toscana (Donoratico), per ragazzi 6-11 anni;• un tuffo nella terra sarda (S. teresa di gallura), per ragazzi 12-14 anni;• Campeggi itineranti in Spagna e grecia, per adolescenti 15-17 anni;• Vacanza in pinetina sulla costa toscana, per famiglie con bimbi da 0 a 13 anni;Per i Soci Coop:sconto del 10% su tutte le attività. per prenotare rivolgersi direttamente alla struttura.

SChooL and VaCationMilano, viale Monza, 7Tel. 02.433533 - [email protected] di lingua all'estero per tutte le età e durante tutto l'anno.Per i Soci Coop:sconto 15% sull’acquisto una Vacanza Studio per ragazzi con partenze di gruppo o individuali e Soggiorni Studio per adulti.

gira L’eState Con giratLantideCervia (rA), via Bollana, 10Tel. 0544.965801 – www.giratlantide.netproposte di 7/15 giorni di vacanza in Italia: al mare, in montagna o al lago, personalizzate per fasce d’età (dai bambini agli adolescenti) con programmi per una vacanza attiva e ricca di vita in comune che include sport, escursionismo e natura.Per i Soci Coop:sconto 8% sulle proposte di vacanza per ragazzi del catalogo "gira l’estate 2016".Sconto 10% per iscrizione di 2 o più fratelli.

Vacanze ragazziSummerChampionSTorino, corso Moncalieri, 69Tel. 011 19505116 - Fax [email protected] - www.summerchampions.itprogrammi di vacanze sportive dedicate al calcio, al tennis, al volley, al basket, alla danza e al multisport. I turni sono di durata settimanale e bisettimanale nel periodo compreso dal 19 giugno al 30 luglio 2016 a Sauze d’oulx (to) e dal 26 giugno al 9 luglio 2016 a Roccaraso (aQ).gli stage saranno intervallati da animazioni, gite in parchi acquatici e attività fisiche alternative. età di partecipazione: ragazzi e ragazze dai 7 ai 18 anni.Per i Soci Coop:sono previste condizioni di partecipazione a prezzo scontato. Vacanza di una settimana: 550,00 € anziché 620,00; prezzo per due settimane 940,00 € anziché 1050,00.

Sport e diVertimento aSdCavalese (Tn) - Via Gastaldo 3 - Tel. 347.3638119www.englishsportcamp.it - [email protected] i Soci Coop:engLISh SpoRt CaMp• Camp completo (stage con vitto e alloggio) Corso d’inglese, corso multi sport o tennis, attività sportive complementari e animazione nel tempo libero:1 settimana: 460 € anziché 4902 settimane: 920 € anziché 950• DaY CaMp (stage con pranzo) Ideale per i ragazzi residenti nelle vicinanze, prevede la partecipazione a tutte le attività del camp:1 settimana: 260 € anziché 2902 settimane: 530 € anziché 560I campi sono aperti ai ragazzi/e nati negli anni dal 2002 al 2008.

Agriturismo di Libera TerraLiBera terraÈ l'attività di turismo responsabile di Libera, nata con lo scopo di valorizzare i beni confiscati alla mafia e gestiti dalle cooperative sociali del progetto Libera terra.un'attività turistica che permette di soddisfare ed arricchire i viaggiatori di ogni età; un'opportunità per vivere una vacanza ricca di emozione, piacere e relax, alla scoperta di un patrimonio prezioso di saperi e tradizioni.www.liberaterra.it

porteLLa deLLa gineStraCooperativa Placido rizzotto - Libera TerraPalermo - SP 34 km 5 - Piana degli AlbanesiTel. 091.8574810 - www.liberaterra.itPer i Soci Coop e loro accompagnatori:sconto 8%, su tutti i servizi dell'agriturismo, escluso i giorni festivi.terre di CorLeoneCooperativa Pio La Torre - Libera TerraContrada Drago - SS 118 km 25+100 - Corleone (PA)cell. 333.7993291 [email protected] i Soci Coop e loro accompagnatori:sconto 8%, su tutti i servizi dell'agriturismo, escluso i giorni festivi.

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34 vivere bene viaggi

Cinta a San Teodoro; Porto Giunco a Villasimius.L'antico covo dei pirati di Cala Corsara all'interno dell'arcipelago della Maddalena, sulla costa meridionale dell'isola di Spargi; Cala Biriola, nel Golfo di Orosei; Capo Coda Cavallo, a pochi chilometri dalla frenetica Costa Smeralda, nell'Area Naturale Marina Protetta Tavolara - Punta Coda, e Cala Dragunara, dominata dall'imponente promontorio di Capo Caccia. Passando alla Sicilia le spiagge preferite dalle community dei due siti sono quella dei Conigli a Lampedusa, che lascia a bocca aperta più di un turista; Cala Rossa sull'isola di Favignana, dall'acqua trasparente e azzurra; Scala dei Turchi, con la sua bianchissima parete rocciosa a

Difficile scegliere dove fare il bagno tra le migliaia di spiagge che si incontrano lungo gli oltre 8000 chilometri di coste italiane. Due importanti siti turistici – Tripadvisor e Skyscanner – ci vengono per fortuna in aiuto stilando una classifica delle spiagge più belle, in base alle opinioni dei loro visitatori. Che per l'estate 2016 incoronano ancora una volta la Sardegna come la meta balneare preferita. Qui troviamo Cala Mariolu e Cala Goloritze a Baunei, ritenute da alcuni meglio di una spiaggia maldiviana. A Stintino c'è la Pelosa, affollata ma dalla bellezza mozzafiato, e nella celebre Costa Smeralda incanta la spiaggia di finissima sabbia bianca chiamata del Principe. Piacciono anche le spiagge La

picco sul mare lungo la costa tra Realmonte e Porto Empedocle e la spiaggia Macari a San Vito Lo Capo, a ridosso di un monte che si tuffa nel mare e di un paese di case bianche. In Calabria piacciono la spiaggia di Tropea, la perla del Tirreno, e quella magica di Scilla, dal mare è pulito e dominata dal borgo arroccato su uno sperone roccioso. Tra le tante spiagge della Puglia le più apprezzate dai turisti sono quella di Porto Selvaggio, nei pressi di Nardò, raggiungibile solo a piedi, all'interno di un'area protetta; le spiagge generalmente di ciottoli e ghiaia di Mattinata, tra le perle più preziose del Gargano, e quelle del litorale di Polignano a mare, ricco di grotte e insenature scavate dall'Adriatico.

di Giuseppe Ortolano

Dal voto su due siti come Tripadvisor e Skyscanner, ecco una rassegna delle bellezze di mare italiane: c'è tanta Sardegna, poi Sicilia, Calabria, Puglia e...

Le spiagge più bellescelte dai viaggiatori

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di Giuseppe Ortolano

35consumatorigiugno 2016

Dove trovare proposte per i vostri viaggi

Spostandosi in Campania, nella splendida Costiera Amalfitana, si incontra l'incantevole Baia di Erchie, tra Salerno e Amalfi, che s'insinua tra due promontori dominati da altrettante torri. La spiaggia più apprezzata nella vicina Penisola Sorrentina è quella di Meta, una delle poche in questo tratto ad avere un accesso comodo al mare e un arenile ampio, adatto anche ai bambini. A Capri vale la pena tuffarsi nelle acque di La Fontelina, una

spiaggia pittoresca che si trova proprio di fronte ai famosissimi Faraglioni. Il nome, "le fonti del lino", ricorda le donne che maceravano le foglie di lino proprio qui, dentro le piscine naturali che si formavano lungo la scogliera. Nelle Marche affascina la spiaggia di San Michele, nel Conero, col suo litorale di sabbia e ghiaia finissima e il bosco alle spalle. In Toscana le communuty dei viaggiatori

segnalano la spiaggia di Cavoli, sull'Isola d'Elba. Il nome deriva dai blocchi di granito già squadrati, i “cavili” appunto, che venivano anticamente estratti dalle cave di questa zona. La Liguria è presente nelle preferenze degli utenti di Tripadvisor con la Baia del Silenzio a Sestri Levante. Incastonata tra le caratteristiche case color pastello del borgo ligure mantiene intatto il suo fascino e la poesia.

I tre tramonti di marepiù belli d'Italia

Tante proposte per soggiorni estivi al mare sono disponibili sui cataloghi Viaggiare da Soci delle agenzie viaggi Robintur (www.robintur.it), Planetario Viaggi (www.planetarioviaggi.it) e Viaggia con Noi (www.viaggiaconnoi.it). Ogni anno il programma volontario Bandiera Blu (www.bandierablu.org) segnala le località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Tra questi la qualità delle

acque, la gestione e la pulizia della spiaggia, l'attività di educazione ambientale, la presenza della raccolta differenziata dei rifiuti, di servizi igienici e spogliatoi, il controllo dell'accesso di cani e altri animali e la promozione di mezzi di trasporto sostenibili. Le località marine più belle e che meglio si sono dedicate alla protezione ambientale sono segnalate anche da Legambiente mediante l'assegnazione delle Cinque Vele.

Cinque i tramonti più belli d'Italia segnalati dalla geografa Alida Ardemagni nel suo ultimo libro “Io Viaggio con te” (Morellini Editore, 14,90 euro). Tre di questi sono sul mare.Il primo si ammira dalla splendida spiaggia a mezzaluna del borgo di pescatori di Sampieri, in Sicilia, nei pressi del piccolo gioiello barocco di Scicli (Ragusa). Altro mare, lo Ionio, e altro tramonto da favola a Gallipoli, nel Salento, dove si ammira il calar del sole sul mare passeggiando lungo il tracciato delle vecchie mura che proteggeva il centro abitato. A Tropea, in Calabria, quando il sole cala pare voler entrare nella bocca del vulcano dell'isola di Stromboli, adagiato sul mare.

Sono ben 5 le spiagge spagnole presenti nella Top Ten europea Travelers’ Choice Beaches Awards 2016 di Tripadvisor. La più bella in assoluto è l'incantevole Playa de Ses Illetes sull'isola di Formentera, un vero e proprio paradiso molto affollato ad agosto. Seguono le spiagge di El Cotillo e del Morro del Jable a Fuerteventura, nelle Canarie; Tarifa sulla Costa de la Luz, nel sud della Spagna, e la spiaggia di Cala Comte a Ibiza. Andando in Portogallo, si trova la terza classificata: Praia da Marinha a Carvoeiro in Algarve. In Grecia si sono aggiudicate la nomination la spiaggia di Elafonissi a Creta e quella di Porto Limnionas sull'isola di Zante. Seguono Iztuzu Beach, sulla costa turca del mar Mediterraneo e la Fig Tree Bay a Protaras, sull'isola di Cipro.

Ecco le altre perle in giro per l'Europa

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mostreFormidabili quegli anni '60

Sono i formidabili anni ’60 quelli che propone in mostra la Fondazione Guggenheim di Venezia. Il decennio del miracolo economico italiano, e,

nell’arte, il tempo delle sperimentazioni più libere ed ardite, con la riconquista dell’immagine. Proprio questo è il tema che costituisce il filo rosso che collega le diverse sale della esposizione veneziana in cui artisti differenti per origini e sensibilità si esercitano dando vita ad una ricca molteplicità di ricerca che qui si possono ammirare in un confronto magmatico e stimolante. Anche perché da questi tentativi ancora indefiniti, molti di loro poi, negli anni e nei decenni successivi prenderanno il cammino per affermare loro precise identità e daranno il via a scuole spesso divergenti. Nelle sale del Guggenheim veneziano si possono vedere i lavori di Franco Angeli e di Mario Ceroli, di Tano Festa e di Mario Schifano, di Giosetta Fioroni e di Domenico Gnoli, tra gli altri, che indicano il melting pot di un linguaggio artistico che ha reso ricco e irripetibile quel decennio.

Immagine. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969Venezia, Museo Guggenheim, Palazzo Venier dei LeoniFino al 17 settembre - Ingresso: 14 euro Info: [email protected] Tel 041-2405422/432,

Siamo vittime di molti pregiudizi e pensia-mo, per esempio, che dal parrucchiere bisogna per forza fare solo chiacchiere leggere. E tenere in mano solo riviste di pettegolezzi e scandali, quelle che si sfogliano un po' distrattamente, più guardare che leggere. Una superficialità per ingannare l'attesa: riviste da sala d'aspetto, un po' consumate e con un senso di poco valore. Che finisce per svalutare anche il tempo che ci si passa. Tempo senza pensare.

Così ci hanno pensato un po' nove parrucchie-ri, un centro estetico e una palestra di Ancona. Insieme alla Confederazione Nazionale dell'Artigia-nato e con il patrocinio del Comune hanno riflettuto, loro che mettono tutti i giorni le mani nella testa del-le persone per uno Shampoo curativo, una Piega Phon, una Contropermanente, un Riflessante appli-cato a pennello, un veloce Taglio Frangia o una più impegnativa Meches con Stagnola, se nella testa

Taglio, libro e messa in piegaAndare dal parrucchiere e trovare una biblioteca

di Massimo Cirri e Filippo Solibelloconduttori radiofonici

Italiani brava gente

36consumatorigiugno 2016 vivere bene cultura e oltre

a cura di Giorgio Oldrini

Magia e misteri dei vulcaniSulla Terra ci sono circa 500 vulcani attivi e il Museo di Storia Naturale di Milano con una mostra straordinaria ce li fa conoscere tutti. Tra l’altro, in Italia ci sono alcune

delle “montagne di fuoco” più famose e che hanno popolato i miti più antichi, da Vulcano, che dà il suo nome al dio del fuoco e al “monte incendiato”, all’Etna e Stromboli. Grazie alle più moderne tecnologie, il mapping, la realtà aumentata, diorami a grandezza inconsueta, si possono ammirare i fenomeni direttamente o indirettamente legati alle eruzioni. Ma, utilizzando perfino le immagini della Nasa, i visitatori possono anche stupirsi vedendo i vulcani di altri pianeti e seguire passo passo le loro eruzioni. Sono esposte anche pietre, rocce, minerali prelevati dai crateri, o piovuti sulla Terra da mondi lontani e misteriosi, come meteoriti. E ci si potrà rendere conto della deriva dei continenti e come nel corso di milioni di anni la geografia del nostro pianeta sia cambiata. E per i ragazzi vi è pure la possibilità di sperimentare nel Magma Lab.

Vulcani, origine, evoluzione, storie e segreti delle montagne di fuocoMilano, Museo di scienza naturaleFino all'11 settembre - Ingresso: 10 euro, ragazzi 7Info: www.comune.milano.it/museostorianaturale/Tel. 02-88463337,

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Lilli Gruber, viaggio nell'Italiadei migranti e dell'Islam

È un libro di stringente attualità quello che Lilli Gruber manda in libreria in questi giorni in cui la paura dell’Islam ormai attanaglia l’Europa e anche l’Italia. Un continente e un Paese stretti tra il timore che gli arrivi di massa incutono in molti, accentuati dagli attentati tremendi

che ultimamente hanno insanguinato la Francia ed il Belgio, e la pietà che ispirano le immagini di donne, di bambini, di uomini che solcano il mare o attraversano deserti per cercare di sfuggire alla guerra o alla miseria. Il tutto drammatizzato dal dolore per le foto dei loro cadaveri che galleggiano nel nostro mare. Mille e mille sono le domande che riempiono le nostre menti e ad alcune tenta di rispondere Lilli Gruber che, per cercare di capire, ha percorso tanta parte d’Italia, dal porto di Augusta, uno dei luoghi di approdo dei migranti, alle periferie di Roma. Da giornalista, in questo cammino ha incontrato tante persone diverse e a volte in contrasto tra di loro. Dall’imam che cerca di far fronte agli estremismi e ai radicalismi, alla donna che difende a spada tratta il suo diritto a portare il velo, dall’italiana convertita agli infiltrati dei servizi segreti.

Lilli Gruber Prigionieri dell’IslamRizzoli Editore - 352 pagine, 19,50 euro

Dall'umiliazione alla rinascitanel racconto di un tradimento

A cosa serve essere una donna bella, colta, intelligente, se improvvisamente, dopo 5 anni di una relazione, lei scopre che il suo uomo, Davide, la tradisce e sta per lasciarla per un’altra, più giovane e forse ancora più bella? Se lo chiede la protagonista di questo romanzo di Elena

Stancanelli, Anna, che scrive e si confida con Valentina, la sua migliore amica. Così cara l’amica, che accetta di farsi raccontare il crollo di un amore e l’ossessione di Anna senza interventi moralistici o interferenze indebite. Il fatto è che per la protagonista la fine di questo amore diventa presto un’ossessione. Cerca compulsivamente prima sul telefonino di Davide, poi sul profilo facebook del traditore e della sua nuova fiamma, qualsiasi notizia della loro relazione. Finisce così per annullarsi, ubriacarsi, umiliarsi per cercare di sopravvivere al dolore e alla disperazione di quel tradimento inatteso. Fino al momento in cui riesce a ritrovarsi e a “elaborare il lutto” dell’abbandono. Un romanzo che la nuova casa editrice La Nave di Teseo dedica alle giovani donne del nostro tempo, così diverse dalle loro nonne, e in fondo così simili a loro.

Elena StancanelliLa femmina nudaEditore la Nave di Teseo - 156 pagine, 17 euro

libri

non ci si può mettere anche qualcos'altro. Per esempio i libri. Così è nata “Libri in testa”. Significa sem-plicemente che nei negozi aderenti, tra gli scaffali del-la tinta e delle creme, si è fatto posto per una piccola biblioteca. Con i libri a disposizione dei clienti che possono con-sultarli e leggerli durante l'attesa e mentre ti fanno le Meches Bicolore. Ma anche portarselo a casa, se la sto-ria ti ha appassionato, per finirlo con calma e riconse-gnarlo dopo, quando si viene a dare una ritoccatina al colore perché la maledetta ricrescita comincia già a farsi vedere. E i libri sono scelti con cura: con un occhio di riguardo alle piccole case editrici indipendenti che stampano spesso testi di qualità e agli scrittori delle Marche. Con tanti giovani emergenti. E chi vuole può portare da casa un libro proprio, perché gli è piaciuto leggerlo e adesso gli fa piacere condivi-derlo con altri, lasciandolo a disposizione nella biblio-teca del parrucchiere di riferimento. Dietro c'è un'idea nuova di questo lavoro. Lo spiega bene Angela Pezzuto di Shampoo, una delle animatrici di “Libri in testa”: “La nostra professione oggi sta profondamente cambian-do e ci stiamo qualificando come operatori sociali, con

specifiche conoscenze e una maggiore attenzione al bisogno del cliente”. Basta pensare, aggiunge, a quando si va a curare i capelli di chi è in una casa di riposo o in ospedale. Sistemare i capelli, per sentirsi più belli, ma con più attenzione a quello che c'è sotto la pettinatura: le persone.I negozi che ci credono in questa idea di tante biblioteche diffuse e gratuite sono riconosci-bili da un logo fatto apposta dagli studenti della Poliarte di Ancona. È nelle vetrofanie sulla porta del negozio, fa marketing, e nei segnalibri. Per il prossimo futuro quelli di "Libri in testa" pensa-no a incontri con scrittori o artisti, a letture collettive e anche ad offrire coupon di sconti ai clienti che arricchiscono la biblioteca del negozio donando il maggior numero di libri personali. Già da adesso è dimostrato che leggere un bel romanzo di Andrea Camilleri mentre mani esperte ti fanno una frizione curativa sulla testa è la fine del mondo. E poi il Salone del Libro, la grande festa di Torino che celebra la let-tura e la scrittura, dura solo cinque giorni all'anno. I Saloni di bellezza invece sono aperti sempre. Salvo, è chiaro, il lunedì. ●

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38consumatorigiugno 2016

Di questo straordinario talento del jazz contemporaneo abbiamo già scritto su Consumatori, La giovane cantante belga pubblica adesso il suo nuovo album (molto breve, solo 25 minuti di musica). E, ancora una volta, l’ascoltatore viene trasportato in un universo fumoso e, oscuro, dove i sentimenti sono messi a nudo, come in una crime story in una Harlem ricostruita per il cinema. Al centro c’è lei, con una lunga suite. Un lavoro registrato in presa diretta, musica che restituisce le impressioni di un lungo viaggio nel cuore di città che ci parlano di un sogno industriale che svanisce. Lasciando nei luoghi l’illusione, coltivata con amore, di una rinascita.

MELANIE DE BIASIOBlackened Cities - PIASIl nostro giudizio: R R R R Se ti piace ascolta: Sade, Billie Holyday

Melanie De Biasio, alle radici del jazz

Il meglio di Van MorrisonUna raccolta di 3 cd e un dvd che documentano il tour di Van Morrison del 1973 insieme alla Caledonia Soul

Orchestra. Il cantante inglese mette in scena l’anima della soul music, il linguaggio con il quale, con i Them, aveva cambiato l’aspetto della Swinging London pochi anni prima. Portando il beat a confrontarsi con la black music.

VAN MORRISONIt's Too late to Stop Now - Legacy Rec Il nostro giudizio: R R R R R Se ti piace ascolta: John Mayall, Alì Farka Toure

Petrina in chiave popDopo la collaborazione con Paolo Fresu, che aveva prodotto il precedente "Roses of the Day", Debora

Petrina realizza un album nel quale rivela il suo aspetto più pop. "Be Blind" è un omaggio alle tante fonti di ispirazione che definiscono il suo canto globale. Dal jazz al funk alle esperienze contemporanee, questa artista ci invita a accogliere suoni lontani tra loro con la stessa famigliarità.

PETRINABe Blind - UrtovoxIl nostro giudizio: R R RSe ti piace ascolta: Annie Lennox, Cristina Zavalloni

ABC, ritorno al funkPer chi è cresciuto ascoltando il pop dei primi anni 80, gli ABC sono stati sinonimo dell’ondata funk che, dopo la new wave,

conquistò il pianeta partendo dall’Inghilterra. Sezioni di fiati in stile Motown, storie d’amore ad alto concentrato di sensualità. Trentacinque anni dopo la band ritorna con il sequel di quel disco storico, E l’energia, la relazione controversa tra il corpo e la mente sono ancora travolgenti.

ABCThe Lexicon of Love II - UniversalIl nostro giudizio: R R RSe ti piace ascolta: Rip, Rig and Panic, Spandau Ballett

musica da sentire...

... da leggereR da dimenticare - RR sufficiente - RRR buono - RRRR ottimo - RRRRR capolavoro

La stagione radio di Planet RockPlanet Rock è il racconto di una stagione di grande creatività per la radio italiana. Erano gli anni di una trasmissione radiofonica, Planet Rock, appunto, che, scopriva e esaltava i talenti e le sperimentazioni che arrivavano da ogni posto del mondo. Siamo nei primi anni ’90, e i conduttori, presentano gruppi

protagonisti di una trasformazione profonda della musica contemporanea. Grazie soprattutto ai Nirvana, il rock underground arriva ai vertici delle classifiche. E il programma, ogni sera, porta nelle case dei ragazzi tutta l’intensità di un suono che influenza profondamente il futuro della cultura giovanile. Non solo il rock, ma anche il rap e l’elettronica. Luca de Gennaro Planet Rock - Edizioni Arcana

I ritratti di BertoncelliRiccardo Bertoncelli è il più importante critico musicale italiano (ebbe l’onore di essere citato in una canzone del primo Guccini per la sua esterofilia). Grazie al suo lavoro, in particolare per la rivista Gong, ha fatto conoscere il neo rock anglosassone narrandone sempre le strette relazioni con i cambiamenti sociali. Questo libro raccoglie

una selezione di suoi scritti dedicati a celebrità del rock, del jazz e del blues, ma anche a nomi meno conosciuti. Da Syd Barrett, che suonava nei primi Pink Floyd al jazzista visionario Sun Ra, da Robert Wyatt, che fece sedurre il jazz dalla psichedelia inglese, alla diva del blues Janis Joplin. Parole e ricordi per ricostruire biografie di artisti che hanno segnato la cultura del 900.Riccardo Bertoncelli Topi Caldi - Giunti Editore

a cura di Pierfrancesco Pacoda

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R da dimenticare - RR sufficiente - RRR buono - RRRR ottimo - RRRRR capolavoro

39 vivere bene cultura e oltre

Manuel Agnelli

l’intervista

il tour

È la vera grande novità della nuova edizione di X Factor. Manuel Agnelli, leader degli Afterhours, una delle band simbolo della scena rock italiana sarà uno dei giurati del talent musicale. Proprio mentre esce il nuovo album degli Afterhours, Folfiri o Folfox, un doppio cd che raccoglie un lungo elenco di ballate elettriche ricche di tensione emotiva.Manuel, quali dischi hai ascoltato nei giorni di registrazione di Folfiri o Folfox?Ibeyi, il disco omonimo delle Ibeyi, due gemelle franco-cubane con influenze afro, etno-pop ed elettro. Voci e armonie elaborate e raffinate su un tappeto sonoro acustico-elettronico originale. Mi hanno molto ispirato. Poi Sound & Color, degli Alabama Shakes. Sono rock? Sono blues? Sono elettronica? Cosa sono? Uno dei dischi più liberi da anni a questa parte. Senza generi e gabbie sonore. Un manifesto dei tempi che cambiano. Per fortuna. Infine Tu prenditi l'amore che vuoi di Cesare Basile: blues siciliano, nero, crudo e magico. Testi in siciliano ed italiano. Premio Tenco. La cosa più originale che abbiamo in Italia.E i libri?Anche qui tre proposte: Daisy Miller, di Henry James. La capacità di raccontare l'orrore degli esseri

umani attraverso storie apparentemente normali. Non si scrive più così. Non è perché la vista mi si è abbassata che faccio sempre più fatica a leggere le novità.Poi Libertà di Jonathan Franzen. Lo scrittore che mi ha fatto riconciliare con la letteratura contemporanea. Lucido e dolcissimo, mai gratuito ma sempre spietato. Ultima proposta Roderick Duddle di Michele Mari. Stilisticamente unico, un grande genio. Il più grande scrittore italiano vivente. Una saga scritta da un Dickens contemporaneo.Chiudiamo con i film...Parto da Birdman di Alejandro Gonzalez Inarritu. Inarritu mi fa piangere. Non ci posso fare niente. Nessuno mi fa piangere come lui. Sono in suo potere. Poi dico The Tree of Life di Terrence Malick. Mi ricordo di quella luce, di quelle strade con i lastroni di cemento. Io ho avuto un'infanzia felice, ma il set è stato lo stesso. Poi La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Finalmente un italiano che sa far ridere senza sdrammatizzare. Non c'è niente da sdrammatizzare. Mi ha vendicato.

Un Canzoniere con Erri De LucaCosa succede se una delle band più rappresentative della world music italiana incontra uno scrittore che mescola poetica e forte impegno sociale? È una esperienza unica, quella del tour che porta in giro per l’Italia il Canzoniere Grecanico Salentino, la band pugliese al centro del revival della pizzica, ed Erri de Luca. Il risultato è una serata di racconti su popoli che fuggono, su culture che si intrecciano, su identità smarrite. Tra echi dal Mediterraneo e l’arcaica emozione delle tammorre l’ascoltatore è a confronto con tradizioni antichissime fatte di incontro, di scambio di esperienze, di apertura. Ed Erri de Luca e il Canzoniere ci trasmettono tutto l’amore per una tradizione viva, mai polverosa. Le date: 16 giugno La Spezia, 17 Fontanellato (Pr), 18 Milano, 23 Piove di Sacco (PD)Per informazioni: tel. 02 48194128

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Assemblea generalesi parla anche di startup

L’Assemblea ospiterà anche la ta-vola rotonda ‘Il progett o Coop Liguria Startup e le politiche di sostegno all’occupazione giova-nile’, vista l’importante iniziativa promossa da Coop Liguria nel 2015 per sostenere la nascita di nuove imprese cooperative for-mate da giovani con meno di 40 anni, in occasione del suo sett an-tesimo anniversario. Nell’ambito della tavola rotonda, saranno illu-strati i risultati del progett o, grazie anche alle testimonianze di alcuni dei giovani che hanno ott enuto il fi nanziamento di Coop Liguria, Legacoop e Coopfond (fi no a 20 mila euro a progett o) per avviare la propria impresa cooperativa. Al tavolo dei relatori sono stati in-vitati anche rappresentanti delle

Istituzioni e del mondo accade-mico, che off riranno una fotogra-fi a del panorama imprenditoriale giovanile ligure, con un focus par-ticolare sul fenomeno delle star-tup, e illustreranno le politiche messe in campo per sostenere l’occupazione dei giovani.Coerentemente con i propri va-lori, Coop Liguria ha previsto di allestire gli spazi dove si svolge-rà l’assemblea con un migliaio di piantine aromatiche (basili-co, salvia e rosmarino), il cui ac-quisto ha contribuito a sostene-re il progett o di partnership tra Coop e A.I.R.A. per fi nanziare 25 borse di studio per altrett anti giovani medici impegnati nella ricerca sull’Alzheimer (vedi no-tizia a pagina 42).

Si svolgerà sabato 18 giu-gno, ai magazzini del Cotone di Genova, l’Assemblea Generale di Coop Liguria alla quale parte-ciperanno più di 300 Soci delega-ti, elett i nelle assemblee separate territoriali, che si sono svolte nel mese di maggio, in tutt e le locali-tà dove la Cooperativa è presente. I delegati dei Soci saranno chia-mati a esaminare e approvare il bilancio 2015 di Coop Liguria, illustrato dal Presidente France-sco Berardini, e dovranno no-minare la Commissione Elett o-rale Centrale, formata di norma dai Presidenti delle Sezioni Soci e dal Presidente di ARCC-Coop, in vista del rinnovo del Consiglio di Amministrazione della Coopera-tiva, previsto nel 2017.

L’assemblea che approverà il Bilancio 2015 di Coop Liguria, in programma il 18 giugno ai Magazzini del Cotone di Genova, ospiterà una tavola rotonda sull’occupazione giovanile, che darà conto dei risultati del progett o ‘Coop Liguria Startup’, promosso in occasione del sett antesimo anniversario della Cooperativa

coop liguriale pagine di

41consumatorigiugno 2016

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42 primo piano coop liguria

Raccolta solidale31 tonnellate di grazie

Ottimi risultati per ‘Un sacco di solidarietà’, l’iniziativa promossa da Coop Liguria per aiutare le associazioni impegnate nella lotta alla povertà e realizzata con il sostegno delle Sezioni Soci

DI FULVIO BELLA

DI SILVIA PIZZORNO

Ottimi risultati per la raccolta solidale di ali-menti ‘Un sacco di solidarietà’, promossa da Coop Liguria per sostenere le associazioni del volontariato impegnate nella lotta alla povertà.I punti vendita della Cooperativa hanno raccolto complessivamente 31 tonnellate di prodotti, acqui-stati e donati da Soci e clienti per aiutare le famiglie in difficoltà.La parte del leone l'ha fatta la provincia di Genova, con quasi 18 tonnellate di alimenti raccolti, ma so-lo perché è quella dove Coop è maggiormente pre-sente. Seguono Savona (5,3 tonnellate), La Spezia (4,3), Imperia (2,5) e il Basso Piemonte (1,3). I più generosi in assoluto sono stati i Soci di Sarzana, che hanno donato ben 2,3 tonnellate di merce. Tra i supermercati, risultati davvero notevoli sono quelli di Sanremo e Sestri Levante (1,3 tonnellate ciascu-no), Finale Ligure (più di una tonnellata) e dei geno-vesi Antonio Negro e Corso Europa, con poco meno di una tonnellata ciascuno. Numeri di tutto rispetto

TONNO CONTRO L’ALZHEIMERDALL’1 AL 15 GIUGNOFino al 15 giugno, acquistando la confezione da due scatole di tonno a marchio Coop da 160 grammi si potrà contribuire a finanziare la ricerca contro l’Alzheimer e le altre malattie neurodegenerative, nell’ambito della partnership tra Coop e A.I.R.A. (Associazione Italiana Ricerca Alzheimer). Il progetto è partito nel mese di aprile, con la vendita delle piantine aromatiche Coop Vivi Verde e proseguirà fino al 2017, proponendo a rotazione una serie di prodotti, parte del cui ricavato servirà a finanziare 25 borse di studio per altrettanti giovani ricercatori.

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43consumatorigiugno 2016

LOTTA ALLO SPRECO

Il Buon Fine si allarga alla Spezia, Carasco e Santa Margherita

Nel mese di maggio due ipermercati della rete di Coop Liguria hanno avviato importanti partnership con il volontariato per donare anche i prodotti freschi nell’ambito del progetto ‘Buon Fine’. L’Ipercoop di Carasco ha avviato una collaborazione con il Forum del Terzo Settore del Tigullio per donare in solidarietà l’ortofrutta non più vendibile, purché ancora idonea sotto il profilo igienico e della

sicurezza. I prodotti donati sono destinati a due associazioni in particolare: ‘Semi di speranza’ di Sestri Levante, che distribuisce pasti freddi ai bisognosi, e Croce Rossa di Chiavari, che prepara pacchi alimentari per le persone in difficoltà e sostiene le famiglie numerose. L’Ipercoop della Spezia ha attivato una collaborazione simile con la rete Buon Mercato spezzina, per donare quotidianamente l’invenduto dei

reparti forneria e pasticceria e del punto ristoro. I prodotti sono destinati alla Missione 2000, che gestisce una mensa serale, alla Mensa del Povero dei Frati della Gaggiola e all’associazione San Vincenzo De Paoli, che si prende cura delle famiglie in difficoltà. A Santa Margherita, intanto, la raccolta del ‘Buon Fine’ è stata avviata per la prima volta, attivando una collaborazione virtuosa nell’ambito del progetto ‘Santa Solidale’, promosso dalla Caritas e dal Comune per recuperare le eccedenze alimentari del territorio.

COOP E PROCTERPER FONDAZIONE THEODORAAnche quest’anno Coop propone un’iniziativa promozionale a fini solidali in collaborazione con Procter&Gamble per sostenere gli enti benefici del territorio, in questo caso Fondazione Theodora, che porta la clownterapia nei reparti pediatrici degli ospedali. Acquistando in un solo scontrino 10 euro di prodotti Az, Oral B o Pantene fino al 30 giugno, Soci e clienti potranno ricevere un buono sconto di pari valore per l’acquisto di altri prodotti Procter&Gamble e garantire a Fondazione Theodora una donazione di 1 euro. Per ottenere lo sconto, è necessario conservare lo scontrino e contattare il numero verde 800 92 88 93.

anche per i supermercati di Imperia (848 chilogram-mi raccolti), Genova Corso Gastaldi (790), Zerbino (778 kg, nonostante le dimensioni ridotte del punto vendita), Valbisagno (766), Chiavari (750), Mirto (733), Pegli (731) e naturalmente per gli ipermerca-ti: 1,7 tonnellate di prodotti raccolti al Gabbiano di Savona, 1,4 all’Aquilone di Genova, una tonnellata al-le Serre di Albenga e ai Leudi di Carasco, poco di me-no alle Terrazze della Spezia e a Mondovicino.Nel complesso sono state coinvolte una cinquanti-na di associazioni e circa 250 Soci Coop volontari, il cui supporto, come sempre, si è rivelato prezioso: sono loro, infatti, a ricercare sul territorio le associa-zioni che effettuano la raccolta, a supportarle per ogni necessità e ad affiancarle nel comunicare l’importan-za dell’iniziativa a Soci e clienti. I Soci volontari han-no anche il compito di rendicontare puntualmente quanto raccolto in ciascuna località per comunicarlo ai Soci attraverso locandine che vengono affisse in tutti i punti vendita.

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NUOVO BANCO SERVITODELLE CARNI A CARASCO

Da fine aprile, all’Ipercoop I Leudi di Carasco è stato inserito il banco al taglio delle carni, contiguo al banco gastronomia: una novità assoluta per la rete ipermercati di Coop Liguria. ‘L’obiettivo – spiega il Manager del Servizio Relazionale Fabio Cordazzo – è migliorare il servizio, garantendo, con personale debitamente formato, completezza di informazioni sulla qualità sicura della carne Coop e offrendo suggerimenti su come cucinarla. L’offerta del banco assistito integra quella del banco take away e punta soprattutto sulle carni di maggior pregio, come quelle Fior Fiore, o gli elaborati pronti da cuocere, come spiedini, arrosti, involtini, etc. Oltre a soddisfare una precisa richiesta dei Soci e dei consumatori, l’inserimento del banco assistito valorizza un prodotto – la carne Coop – che è davvero di qualità superiore: è selezionata e controllata da Coop lungo tutta la filiera, con tracciabilità e provenienza certificate, e gli animali sono allevati nel rispetto del loro benessere e nutriti con mangimi privi di Ogm’.

VIA ALLE PRENOTAZIONIDEI LIBRI DI TESTO

Sarà disponibile dalla metà di giugno il servizio di prenotazione e acquisto dei testi scolastici, proposto da Coop Liguria con uno sconto significativo, pari al 15%, riservato ai propri Soci. Anche quest’anno, oltre a ordinare i libri negli ipermercati di Coop Liguria, che allestiranno postazioni dedicate, i volumi potranno essere ordinati online, utilizzando appositi link, presenti sul sito www.liguria.e-coop.it I volumi acquistati online potranno essere ritirati sia negli ipermercati sia nei supermercati.

AL MIRTO ORAC'È ANCHE IL SALVATEMPO

Salvatempo attivo dall’inizio di maggio nel supermercato di Via del Mirto, recentemente oggetto di un’importante ristrutturazione che ha permesso di inaugurare un’altra novità molto attesa dai Soci e dai Consumatori: il corner Coop Salute. Con l’inserimento del Salvatempo – il servizio di auto-lettura degli acquisti il cui utilizzo è riservato ai Soci della Cooperativa - le casse del supermercato sono salite a quindici. Al nuovo servizio, infatti, sono state riservate tre postazioni automatiche, che sono andate a sommarsi alle dodici casse già esistenti (sei tradizionali e sei per il pagamento automatico degli acquisti). Il Salvatempo è da sempre un servizio particolarmente gradito dai Soci, che lo apprezzano perché rende più veloci le operazioni di spesa. Il sistema è oggi attivo in tutti gli ipermercati ad eccezione di Carasco, dove tuttavia sarà inserito entro l’anno, e in sette supermercati.

44 vita di cooperativa coop liguria

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il traguardo desiderato, per richiedere il buono scon-to basterà rivolgersi a un addetto della barriera casse. Il buono così ottenuto potrà essere speso fino al 17 aprile 2017, data in cui è previsto un nuovo azzera-mento dei punti.La novità più interessante, però, riguarda i volanti-ni promozionali e richiama la filosofia del ‘Scegli tu lo sconto’. I Soci, infatti, possono utilizzare i propri punti per incrementare lo sconto su uno o più pro-dotti contenuti in ciascun volantino e appositamen-te segnalati. Tali prodotti sono scelti tra quelli di lar-go consumo, quindi più importanti nel carrello delle famiglie, e i punti utilizzati per acquistarli hanno un valore particolarmente elevato: intorno al 20% in più rispetto ai punti utilizzati per ottenere sconti sulla spesa. Ulteriori opportunità per aumentare il valore dei propri punti - o addirittura raddoppiarlo - sono attivare l’opzione Coop Voce ‘Ricarica con spesa’ (che prevede 5 euro di ricarica automatica ogni vol-ta che si arriva a 250 punti accumulati) o approfit-tare delle promozioni Cooponline proposte nel coso dell’anno.

È già in distribuzione dall’inizio di maggio il nuovo catalogo ‘Solo per te’, realizzato dalle tre Co-operative del Nord Ovest per premiare i Soci più fe-deli. Contiene una serie di opportunità e di vantaggi, che si possono ottenere utilizzando i punti accumu-lati sulla carta SocioCoop (un punto per ogni euro di acquisti effettuati). Anche se tra i premi ci sono mol-te agevolazioni sull’acquisto di beni e servizi presso alcuni partner prestigiosi (Cooponline, Coop Voce, Librerie.coop, Brico Io, Total Erg, TraghettiWeb, De Agostini) la maggior parte dei Soci sceglie l’op-zione ‘sconto sulla spesa’. Su quest’ultima opzione ci sono importanti novità, volte a premiare in misu-ra più consistente i Soci più fedeli. Da ora in avanti, infatti, i punti non saranno più scalati direttamente dall’importo degli acquisti come avveniva in passato: ogni Socio potrà scegliere un ‘traguardo’ cui puntare (500, 1.400 o 2.500 punti) per ottenere, rispettiva-mente, uno sconto del 5%, del 15% o del 30% su una spesa massima di 100 euro. In questo modo, i Soci che frequentano di più Coop e accumulano più punti avranno un vantaggio maggiore. Un volta raggiunto

I punti accumulati facendo la spesa con la carta SocioCoop possono essere utilizzati anche per sostenere alcuni progetti solidali, individuati da ciascuna Cooperativa. Con il catalogo 2016/2017 Coop Liguria ha scelto di confermare il sostegno al programma di GVC per il Burkina Faso, volto a contrastare la denutrizione dilagante nel Paese, attraverso l’attivazione di un Centro Medico Pediatrico a Ouargaye, che, oltre a erogare cure, organizza campagne di ricerca per individuare

È in distribuzione da maggio la nuova edizione del catalogo ‘Solo per te’ che contiene importanti novità sulla fruizione dei punti. Tra queste, la possibilità di aumentare lo sconto su alcuni prodotti contenuti nei volantini promozionali

La nuova raccolta puntipremia i Soci più fedeli

SOLIDARIETÀUN AIUTO IN NEPAL TRA SCUOLA E LAVORO

casi di grave malnutrizione, soprattutto infantile, nelle campagne. In seguito al tragico sisma che ha colpito il Nepal nel 2015, la Cooperativa ha poi deciso di supportare un nuovo progetto dell’associazione ‘Help! Il diritto di essere bambini’, che punta ad aiutare la popolazione locale a riattivare la propria economia. L’intervento si concentra nel distretto di Chitwan e intende supportare la comunità di Pamdada nella ricostruzione della scuola.

Inoltre, si propone di far ripartire il lavoro di una cooperativa di donne dedite ad attività quali apicoltura, funghicoltura, acquisto e distribuzione di bestiame e di sementi.

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ambientale, Bandiera Arancio-ne del Touring Club Italiano, ‘Comune più ecologico’ per Legambiente e tra i ‘Borghi più belli d’Italia’. La stessa Val di Vara è considerata un’eccellen-za nel campo della sostenibilità, tanto da essere ribattezzata la ‘valle del biologico’, dove ope-rano produttori con cui Coop Liguria collabora da sempre: il Caseificio della Val di Vara, che

propone formaggi bio e non in vendita anche nei negozi Coop, e Ars Food, che produce lo yo-gurt biologico a marchio Coop. La Cooperativa sarà presente al Festival con la propria comuni-cazione sulla linea di prodotti biologici Vivi Verde.L’ingresso alla manifestazione è gratuito. Ulteriori informazioni su www.festivalvareseligu-re2016.it.

C’è anche Coop Li-guria tra i sostenitori della se-conda edizione del ‘Festival Nazionale del Biologico e del-le Buone Energie’, in program-ma a Varese Ligure, dal 10 al 12 giugno, organizzato da Cna Liguria e Sviluppo&Territorio Aps, per promuovere la cresci-ta sostenibile dell’entroterra li-gure, tra agricoltura biologica e tecnologie green. La manife-stazione propone una mostra mercato per dare l’occasione ai produttori biologici di farsi co-noscere dai consumatori e una serie di incontri e convegni sui temi della bio architettura e della produzione di energia da fonti rinnovabili. Non man-cheranno nemmeno le occasio-ni ludiche: degustazioni, show cooking, laboratori interattivi. La scelta di organizzare il Festi-val a Varese Ligure non è casua-le: è il primo comune in Euro-pa con certificazione di qualità

Fino al 12 giugno, nella sede di Music for Peace, in via Balleydier, sotto l’elicoidale di Genova, è in programma l’edizione 2016 del ‘Che Festival’, con spettacoli, musica, incontri, dibattiti, manifestazioni sportive, laboratori per bambini, presentazioni di libri e dischi. Per accedere agli eventi, come sempre, bisogna portare generi di prima necessità, per alimentare la ‘carovana della solidarietà’ che ogni anno parte da Genova e porta aiuto alle popolazioni più povere e

Festival bioa Varese LigureDal 10 al 12 giugno, torna la mostra mercato per lo sviluppo sostenibile dell’entroterra ligure tra agricoltura biologica e tecnologia green. Anche Coop Liguria sostiene l’evento, essendo partner da sempre dei produttori locali

sofferenti, come quella della Striscia di Gaza. Coop Liguria collabora da anni con Music for Peace, ospitandola nei propri punti vendita per raccogliere prodotti da donare in solidarietà e anche quest’anno sarà presente al ‘Che Festival’ con due laboratori didattici, in programma venerdì 3 e 8 giugno: ‘La foresta degli alberi’, per sensibilizzare i bambini alla tutela dell’ambiente e della biodiversità, e ‘A tutta frutta!’ sulla corretta alimentazione.

COOP LIGURIA con Music for Peace

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Se socialità, solidarietà, consumo critico e tutela dell’ambiente sono temi che vi stanno a cuore; se da sempre avete voglia di conoscere, aggiornarvi, impegnarvi e collaborare; se avete un’esperienza spe-cifica maturata in tanti anni di lavoro e volete met-terla al servizio della comunità, stiamo cercando pro-prio voi! A novembre, infatti, è previsto il rinnovo dei Con-sigli delle Sezioni Soci di Coop Liguria, dove ope-rano oltre 350 Soci volontari, che collaborano alla pianificazione e alla realizzazione delle molte attivi-tà sociali, aggregative e solidali promosse dalla Co-operativa. Questi Soci, che hanno scelto di attivarsi perché condividono i valori cooperativi, portano in Coop il proprio vissuto, le proprie competenze e la propria esperienza. Alcuni di loro hanno scelto di mettere a disposizione anche la propria immagine, diventando protagonisti della campagna di comuni-cazione realizzata per il rinnovo dei Consigli. “A me piace mettermi in gioco, provare cose nuove e spe-rimentare – racconta la Presidentessa della Sezione Soci Coop Liguria di Genova Prà, Luciana Codino – quindi ho accettato subito di ‘metterci la faccia’ e mi sono divertita moltissimo. Quando scegli di can-didarti, in fondo, decidi che vuoi essere coinvolto. A me di questo ruolo piace soprattutto la relazione con

le persone. Oggi c’è tanto bisogno di ascolto e tro-vo che Coop sappia proporre forme di aggregazione qualitativa, come ad esempio il programma cultura-le Coop Incontri, che è un punto di riferimento per molti. Personalmente mi riconoscono nei valori di mutualità e solidarietà della cooperazione: per que-sto ho scelto di candidarmi e di partecipare”. “Io so-no Presidente della Sezione Soci di Busalla da ben 26 anni – racconta Salvatore Raiola – anche da prima di andare in pensione, quando ancora lavora-vo per un altro gruppo della Gdo e i colleghi mi can-zonavano per questo mio impegno, visto che Coop era un nostro concorrente. Ho accettato di partecipa-re alla campagna di comunicazione perché credo fer-mamente in quello che facciamo: nella solidarietà, nella partecipazione, nella democrazia cooperativa e vorrei che altre persone entrassero a far parte dei Consigli e venissero a lavorare con noi. Essere un so-cio attivo mi ha dato l’occasione di impegnarmi per il mio territorio – con l’ultima raccolta solidale abbia-mo donato 640 kg di merce a tutte le sedi della Croce Rossa della Valle Scrivia – e di contribuire a formare cittadini più critici e responsabili. Molti bambini che sono venuti qui a fare attività didattica mi riconosco-no e mi salutano come ‘il signore della Coop’. Mi pia-ce che mi chiamino così, ne vado orgoglioso”.

Sono aperte dal mese di maggio le autocandidature per entrare a far parte dei Consigli delle Sezioni Soci di Coop Liguria, che si rinnoveranno il prossimo novembre. Tutti gli interessati possono ritirare il modulo al Punto Soci o scaricarlo dal sito www.liguria.e-coop.it

Volontariato in CoopStiamo cercando te!

DI AGATHA BORSALINO

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Pedibus: a Sanremoil progetto si allarga

Oltre a coinvolgere i bambini in un’attività di movimento, che mi-gliora il loro stile di vita, il Pedibus ha altri importanti vantaggi: li abi-tua al rispetto delle regole del co-dice stradale, contribuendo alla loro educazione civica, e migliora l’ambiente in cui vivono, perché riduce il traffico e l’inquinamento nei pressi delle scuole.

alimentazione, tratte dal program-ma di percorsi didattici gratuiti ‘Saperecoop’, offerti ogni anno a tutte le scuole. Il progetto è partito già da diversi mesi, con ottimi ri-scontri da parte degli alunni coin-volti, ma di recente vi ha aderito anche la scuola primaria dell’Isti-tuto comprensivo Sanremo Po-nente di Via Panizzi.

Le scuole di Sanremo dicono sì al Pedibus, il progetto contro l’obesità infantile, con ri-cadute benefiche anche per l’am-biente, che invita i bambini ad an-dare a scuola a piedi, in perfetta sicurezza perché accompagnati da un adulto. Tutti in marcia, quindi, con cappellino e pettorina ad alta visibilità, lungo un percorso pre-definito, che dà modo a mamme e papà di accompagnare i piccoli a una delle ‘fermate’ stabilite, affi-dandoli alla custodia di un adulto.Il progetto è promosso dal Co-mune di Sanremo, con il coordi-namento operativo dei volontari dell’Aci, in collaborazione con la Asl1 e con Coop Liguria, che già ha sostenuto un’iniziativa analoga a Imperia. A Sanremo, la Cooperativa, oltre a sostenere il progetto, si è impe-gnata a proporre alle classi attivi-tà mirate sul tema della corretta

I centri commerciali di Coop Liguria hanno coinvolto la Facoltà di Architettura dell’Università di Genova nella progettazione delle luminarie natalizie 2016. A progettarle saranno gli studenti del corso di laurea in ‘Design del prodotto e dell’evento’, dopo aver frequentato un workshop di una settimana con lezioni propedeutiche da parte di docenti e relatori esterni. L’obiettivo è creare una partnership virtuosa sul territorio, offrendo agli studenti un’opportunità per

Coinvolti anche gli alunni dell’Istituto comprensivo Sanremo Ponente che, come i compagni di Via Volta, hanno ora l’opportunità di andare a scuola a piedi accompagnati da un adulto, grazie a un’iniziativa congiunta di Comune, Asl 1, Aci e Coop Liguria

confrontarsi con le esigenze reali delle imprese, ideando un concept che sia realizzabile sulla base di un budget ben preciso. I centri di Coop Liguria, per contro, potranno contare sulle idee, l’energia e la creatività di questi giovani, che sicuramente produrranno progetti originali e innovativi. La selezione delle proposte avverrà nel mese di luglio, in modo che le luminarie vincenti possano essere realizzate in tempo utile per il Natale.

GIOVANI DESIGNER PROGETTANO LE LUMINARIE COOP

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CooperazioneSeconda edizione di 'Cooperare per vivere'

Integrata da un nuovo capitolo sui vantaggi competitivi e i valori della cooperazione, è uscita la seconda edizione di ‘Cooperare per vivere’, l’ultimo libro del presidente di Ames Silvano Bozzo. Un lavoro che, come osserva nella sua prefazione il presidente di Coop Liguria Francesco Berardini, 'cerca di mettere a fuoco e identificare con precisione le caratteristiche e i comportamenti che le imprese cooperative devono adottare per creare e mantenere nel tempo un vantaggio competitivo sostenibile, sia in quanto imprese, sia in quanto cooperative'. Il volume è disponibile presso la sede di Ames (tel. 010 57211225, mail [email protected]) al costo di 10 euro, comprensivi della quota associativa.

Ambiente e alimentazioneCosì Coop fa culturaper il territorio

Il know how e le competenze che si sviluppano all’interno delle imprese cooperative spesso diventano patrimonio comune di tutta la collettività. Lo dimostrano gli interventi di due esponenti del mondo Coop – il Direttore Impianti e Innovazione di INRES, Fortunato della Guerra, e la Responsabile Sostenibilità e Innovazione valori di Coop Italia, Chia-ra Faenza – in due importanti convegni organizzati a maggio nella nostra regione: ‘Esperienze illuminanti: abitare il futuro’, che si è svolto a Savona, e ‘La nuova etichetta nutrizionale: leggere le etichette fa bene alla salute’, proposto a Genova dalla Società Italiana di Nu-trizione Umana. Della Guerra ha illustrato il progetto di efficientamento e monitoraggio dei consumi delle strutture commerciali Coop, che in Liguria coinvolge già una trentina di edifici tra punti vendita e gallerie commerciali e ha prodotto un’importante riduzione dei consumi energetici nell’ordine del 13%. Chiara Faenza ha spiegato come si comporta Coop in tema di etichettatura, con un approccio improntato alla massima trasparenza e volto a fornire informa-zioni il più possibile complete non solo sotto il profilo nutrizionale, ma anche in tema di imballaggi e smalti-mento dei rifiuti.

Carta SocioCoopSconto del 10%su danza e balletto

Ha preso il via il 7 maggio e proseguirà fino a fine luglio il Festival Internazionale di Danza che anima i teatri, le strade e i luoghi più suggestivi della città di Genova. In cartellone i più grandi talenti internazionali della danza contemporanea: dall’avanguardia, al tango argentino, dalla danza classica agli eventi interattivi che prevedono una partecipazione diretta del pubblico. Gli spettacoli si terranno in vari spazi urbani – lo spiazzo della chiesa di Boccadasse, Piazza delle Feste al Porto Antico, Spianata Castelletto, Piazza della Vittoria, il porticato di Palazzo Ducale – e al Carlo Felice. Oltre a importantissime compagnie di danza italiane e internazionali, è attesa la prima ballerina del Teatro Bol sôj di Mosca, Svetlana Zakharova. Il programma si può scaricare online sul sito www.genovateatro.it I biglietti sono acquistabili sullo stesso sito internet o presso le biglietterie degli organizzatori. Per i Soci di Coop Liguria è previsto uno sconto del 10% su tutti gli spettacoli.

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Torna a Genova, dal 16 al 26 giugno, la diciottesima edizione di ‘SUQ Festival Teatro del Dialogo’, il bazar dei popoli ideato da Valen-tina Arcuri e Carla Peirolero, unico in Italia, pa-trocinato dall’UNESCO, sostenuto dal Ministe-ro dei Beni Culturali e soprattutto best practice europea per il dialogo tra le culture. La manifestazione si svolgerà come sempre al Porto Antico di Genova e ha in programma almeno 100 eventi, nella cornice scenografica di un mercato mediterraneo con 40 botteghe di artigianato etnico e stand gastronomici che

Sarà questo il tema della diciottesima edizione di ‘Suq Festival Teatro del Dialogo', in programma a Genova dal 16 al 26 giugno. Coop partecipa lanciando il concorso sulla pace legato al progetto ‘Draw not war’

DI SILVIA PIZZORNO

Tutti al Suqtra memoria e futuro

50 primo piano coop liguria

propongono 15 diverse cucine (con le novità del Messico e del Kashmir). In cartellone, spet-tacoli teatrali, concerti, laboratori per bambini, lezioni di danza e di cucina e tanti incontri per approfondire storia, costumi, cultura e tradizio-ni di Paesi e popoli da tutto il mondo. Il tema di quest’anno sarà ‘Generazioni: memoria e futu-ro’. Tra gli eventi più attesi, lo spettacolo ‘Tante facce nella memoria’, di Francesca Comencini, con Lunetta Savino e Carlotta Natoli, che dà voce alle donne della resistenza romana; ‘Scu-sate se non siamo morti in mare’, di Emanuele

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gli adulti che verranno’, il Presidente di Medici senza Frontiere Italia, Loris De Filippi, la scrit-trice libanese Joumana Haddad e Marco Aime, con il suo ultimo libro ‘Contro il razzismo’.Coop Liguria sarà presente domenica 19 giugno: alle ore 20 offrirà un aperitivo a base di prodot-ti equosolidali della linea Solidal-Coop e alle 20,30 presenterà nuovamente il progetto di ci-nema d’animazione ‘Draw not war’, al quale, nel prossimo anno scolastico, si ispirerà un concorso sul tema del dialogo e dell’integrazione, rivolto a tutti gli ordini di scuola (vedi box).

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COOPERARE IN CLASSENONA EDIZIONE PER 'BELLACOOPIA'Nell’anno scolastico 2015/2016 Coop Liguria, Legacoop Liguria e altri importanti partner cooperativi proporranno per la nona volta il concorso ‘Bellacoopia’, che coinvolge i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado per far conoscere ai giovani il mondo della cooperazione. Entro il 12 ottobre 2016, le classi che intendono partecipare dovranno presentare un progetto imprenditoriale da realizzare - virtualmente si intende! – in forma cooperativa. Saranno scelti fino a sei

progetti, che si aggiudicheranno la possibilità di partecipare a un articolato percorso didattico interdisciplinare guidato da un tutor, improntato alla logica dell’imparare facendo, che si articola in più incontri e accompagna i ragazzi in tutte le fasi della costituzione della loro ‘cooperativa virtuale’: redazione dell’atto costitutivo e dello statuto; elezione del Consiglio di Amministrazione; analisi dei bisogni e delle risorse dell’impresa cooperativa; indagine di mercato per

rilevare la concorrenza; ricerca di informazioni in merito al know-how che può essere trasmesso da un esperto del settore; stesura del piano economico-finanziario e di quello di marketing e comunicazione. La scheda di partecipazione può essere scaricata dal sito internet www.legaliguria.coop . Per informazioni, contattare il Centro di Orientamento ai Consumi di Coop Liguria, tel. 010 6531848, e-mail [email protected]

Superare i conflitti con il linguaggio universale dell’arte. È questo lo spirito del ‘Premio Draw not war’, che Coop Liguria proporrà a tutti gli ordini di scuola, dalle primarie all’Università, nel prossimo anno scolastico. Il tema da sviluppare, per chi vorrà partecipare, è ‘Il dialogo e l’integrazione – Una strada per costruire un futuro di pace’ e dovrà essere illustrato attraverso un disegno, un fumetto, uno spot televisivo o un manifesto pubblicitario. Come fonte di ispirazione, ogni partecipante potrà scegliere una frase sulla pace pronunciata da un grande personaggio, da Madre Teresa di Calcutta a Mandela, dal Dalai Lama a Kennedy.Il concorso si ispira al progetto

CONCORSO PER LE SCUOLE

Fuori le idee, arriva il premio 'Draw not war'

‘Draw not war’ (disegna non fare la guerra), promosso lo scorso anno da Coop Liguria, che ha visto giovani provenienti da Paesi in conflitto collaborare per realizzare cortometraggi a disegni animati. Questi cortometraggi sono ora proiettati nei festival di tutto il mondo: le selezioni più recenti riguardano il Backup Film Festival

di Weimar, Germania, e il Near Nazareth Film Festival in Israele. Ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.saperecoop.it e contattando il Centro di Orientamento ai Consumi di Coop Liguria, tel. 010 6531848, e-mail [email protected]

Aldovrandi, che porta in scena una riflessione sul fenomeno delle migrazioni; ‘Hagar, la schiava’, tratto dai versi di Adonis, uno dei maggiori poeti arabi viventi. In campo musicale, i nomi più illu-stri sono quelli della cantante tunisina M’Barka Ben Taleb, che esalta il legame profondo tra la cultura araba e quella di Napoli, città dove at-tualmente risiede, e del vocalist svizzero ghanese Joy Frempong, definito dalla critica ‘una bomba musicale, fresca, vitale, sorprendente’. Per gli incontri, saranno al Suq Goffredo Fofi con ‘Le varie gioventù, i giovani di oggi, quelli di ieri,

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52 vita di cooperativa coop liguria

L’Acquario di Genova ha compiuto di recente 25 anni ed è ormai una delle principali attrazio-ni turistiche del Paese, che tutti i li-guri, una volta o l’altra, hanno visi-tato. Perché tornarci, allora?Perché proprio in occasione dell’anniversario il percorso di vi-sita si è arricchito di molte novità, che si sommano a quelle, impor-tantissime, introdotte nel 2013, quando la struttura si è notevol-mente ampliata ed è stato realizza-to il Padiglione cetacei, con quat-tro grandi vasche – per 5 milioni di litri d’acqua totali! – che ospitano 11 delfini, compresi gli ultimi arri-vati Goccia e Indy. Le novità più recenti riguardano

innanzi tutto l’ambientazione: luci studiate per illuminare so-lo dove serve e soprattutto suoni coerenti con gli ambienti che si visitano, per renderli ancora più magici e suggestivi. In un mondo in cui la visione e l’interattività so-no sempre più protagonisti, anche L’Acquario di Genova ha puntato su un uso sapiente della tecnolo-gia. Per introdurre il visitatore nel suo viaggio nel ‘pianeta acqua’ è stato realizzato un filmato che il-lustra il ruolo di questa preziosa risorsa, ne mostra la distribuzio-ne e presenta alcune delle creature che popolano gli oceani. A dispo-sizione dei visitatori ci sono anche l’accesso libero alla rete wi-fi e una

Acquario di Genovaalla scoperta del pianeta acquaIn occasione del suo venticinquesimo anniversario, l’Acquario si è rinnovato e oggi offre un percorso di visita ancora più interattivo e coinvolgente. Per i Soci di Coop Liguria, sconto di 1,50 euro sul biglietto di ingresso, esteso a quattro componenti del gruppo familiare

DI SILVIA PIZZORNO

nuova app, scaricabile sul cellulare, che non solo permette di pianifica-re la visita, ma offre l’opportunità ai più piccoli di iniziare a giocare con il ‘Fish making’, la creazione di pesci virtuali, a casa o in apposite postazioni dedicate lungo il per-corso di visita, che poi possono es-sere liberati in un acquario virtua-le. E a proposito di realtà virtuale, un’intera sala – con biglietto a par-te – è dedicata all’esplorazione de-gli abissi e delle creature che li abi-tano: indossando un particolare visore si sale a bordo di un batisca-fo che scende fino a 3 mila metri di profondità, circondati da calamari giganti e pesci luminescenti. Tutto interessante, non c’è che

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dire. Ma l’emozione vera, all’Ac-quario, resta l’incontro diretto con gli animali: incantarsi di fron-te a un mastodontico esemplare femmina di lamantino che bruca placido la sua insalata, affiancato da un cucciolo (di oltre un quinta-le!), che i piccoli visitatori hanno battezzato Tino; vedere le foche e i pinguini sfrecciare nell’acqua, gio-care e inseguirsi; rilassarsi per qual-che minuto davanti all’immen-sa vetrata della vasca dei delfini; emozionarsi al passaggio radente degli squali proprio dall’altra par-te del vetro; stupirsi nel toccare le razze e constatare che la loro pelle è simile a carta vetro; sorprender-si per l’eleganza e la bellezza delle meduse; perdersi fra i mille colori dei pesci della barriera corallina; rabbrividire di fronte alle origina-li creature dei ghiacci. Per offrire ai visitatori un’esperienza ancora più coinvolgente, è stata introdot-ta un’ulteriore, importante novità: a orari prefissati – consultabili sul sito – gli operatori dell’Acquario si prendono cura degli animali davanti agli occhi del pubblico, che può partecipare alle sessio-ni di addestramento delle foche e dei delfini o assistere al pasto delle

razze e degli squali, ricevendo con-temporaneamente informazioni sulle caratteristiche e le abitudini degli animali e avendo occasione di porre domande agli esperti. Va precisato che ‘addestramento’ in questo caso non significa abitua-re gli animali a esibirsi a beneficio del pubblico, ma insegnare loro a non aver paura degli operatori, a lasciarsi avvicinare e toccare sen-za provare stress o disagio, in mo-do da poter essere visitati e curati in caso di bisogno. Non va dimen-ticato, infatti, che l’Acquario di Ge-nova è in primo luogo un insieme di habitat – da quello tropicale a quello antartico – ricreati con ogni cura per garantire agli animali con-dizioni di vita ottimali. Tanto è ve-ro che molto spesso alla struttura vengono affidate creature seque-strate o ritrovate ferite in natura.

Per la visita all’Acquario di Ge-nova esistono varie tipologie di percorsi (tradizionale, guidato, dietro le quinte) e dunque varie tipologie di biglietti, alcuni in-tegrati con quelli per visitare le altre strutture gestite da Costa Edutainment al Porto Antico di Genova (Galata Museo del Ma-re; Sommergibile Nazario Sau-ro; Dialogo nel Buio; Museo dell’Antartide; Biosfera; Bigo). Le tariffe e tutte le informazioni per organizzare la visita sono di-sponibili sul sito www.acquario-digenova.it Per i Soci di Coop Liguria, che dovranno esibire in biglietteria la propria CartaSociocop, sull’in-gresso all’Acquario è previsto uno sconto di 1,50 euro, esteso a un massimo di quattro compo-nenti del gruppo familiare.

Acquario di Genovaalla scoperta del pianeta acqua

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