Impianti radianti ribassati per le Ristrutturazioni / Riqualificazioni … · 2017. 6. 16. · UNI...
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Impianti radianti ribassatiper le
Ristrutturazioni / Riqualificazioniedilizie
Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureatidella Provincia di FIRENZE
12 Giugno 2017
Ing. Sandro Marcuzzi
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Agenda
• Impianti radianti;
• Riqualificazioni edilizie;
• Ristrutturazioni edilizie;
• Sistemi a secco;
• Sistemi ribassati;
• Conformità alle normative vigenti;
• Confronto tra i diversi sistemi;
• Comportamenti e prestazioni in riscaldamento;
• Comportamenti e prestazioni in raffrescamento.
RISTRUTTURAZIONE E RIQUALIFICAZIONE ENERGETICAIn questa fase di mercato la ristrutturazione è sempre più frequente e viene utilizzata anche come occasione per migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio guadagnando quindi in efficenza e riducendo nel contempo i costi di gestione.
L’ESIGENZA DI SISTEMI RADIANTI ULTRA-RIBASSATI NELLE RISTRUTTURAZIONICresce la richiesta di sistemi radianti ultra-ribassati che riescano a contenere al minimo gli ingombri, mantenendo comunque un elevato rendimento in riscaldamento/raffrescamento e determinando livelli di inerzia termica bassissimi.
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICARISTRUTTURAZIONI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA
POMPA DI CALORE POMPA DI CALORE GEOTERMICA
CELLE A COMBUSTIBILE
Nasce da qui l’esigenza di sfruttare appieno le basse temperature prodotte dai generatori di
energia di ultima generazione, incentivati dalle normative e sempre presenti nei nuovi impianti
di ristrutturazione in quanto detraibili fiscalmente.
La ristrutturazione hanno la capacità di far acquisire classi energetice più alte rispetto allo
stesso immobile con impianto realizzato ad alta temperatura.
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Ristrutturazioni / Riqualificazioni edilizie
• Aspetti economici;
• Aspetti energetici.
Scambi per ventilazione
Perdite verso il terreno
Apporti solari
Perdite involucro verticale
Perdite copertura
Apporti interni
Perdite al camino
Sistemi radianti
normative
Uni En 1264
“Riscaldamenti
a pavimento”
Uni En 13813
“Massetti di supporto”
Uni 11516
“Pavimenti galleggianti, isolamenti acustici”
Uni 11515
“Rivestimenti resilienti”
Uni 11322
“Rivestimenti di pietra”
Uni 10966
“Rivestimenti di resina”
Uni 11493
“Rivestimenti di ceramica”
Sistemi radianti
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
LA NORMA UNI EN 1264 si sviluppa in 5 parti:
◊ UNI EN 1264-1 (2011): “definizioni e simboli”
◊ UNI EN 1264-2 (2013): “determinazione della potenza termica dei
sistemi di riscaldamento a pavimento mediante metodi di calcolo e
prove”
◊ UNI EN 1264-3 (2009): “dimensionamento”
◊ UNI EN 1264-4 (2009): “materiali ed installazione”
◊ UNI EN 1264-5 (2009 ): “superfici riscaldanti e raffreddanti”
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Nella PARTE 4 sono state introdotte importanti modifiche:
- Si parla di caratteristiche di resistenze termiche del solo strato isolante;
- Sono stati inseriti in classificazione i tubi in PE-RT e Multistrato;
- Possibilità di massetti ribassati in funzione delle specifiche tecniche;
- Test di tenuta prova idraulica ad aria;
- Specifiche per l’isolamento dei sistemi a parete e soffitto;
- Caratteristiche dei liquidi specifici per la protezione degli impianti.
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Nella PARTE 5 vengono specificati i sistemi radianti per il
riscaldamento ed il raffrescamento:
- Introduzione delle regole per il RAFFRESCAMENTO nei sistemi
radianti integrati nel pavimento, nelle pareti e nei soffitti;
- Determinazione del metodo di calcolo della potenza termica del
sistema.
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti
• soffitto;
• parete;
• pavimento.
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti
• soffitto;
• parete;
• pavimento.
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti
• soffitto;
• parete;
• pavimento.
Temperatura
[°C]
Coefficiente liminare di
scambio a [W/m2K]
Potenza specifica
massima F [W/m2]
Riscaldamento JF,max = 29 10,8 97
Raffrescamento JF,min = 20,5 6,5 55
Riscaldamento JF,max = 33 11,3 145
Raffrescamento - - -
Riscaldamento JF,max = 35 11,7 175
Raffrescamento JF,min = 19 7 70
Riscaldamento 35 8 120
Raffrescamento 22 8 56
Riscaldamento 29 6,5 59
Raffrescamento 18 10,8 88
* valori riferiti alla sola superficie attiva
Pavimento:
zona occupata
Pavimento:
bagni o simili
Pavimento:
aree perimetrali
Pareti*
Soffitto*
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Progettare un impianto radiante
• Prescrizioni della normativa UNI EN 1264;
Valore massimo della temperatura superficiale JF,max
Elemento conduttivo
Tipo A e C Tipo B
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Conformità alle normative vigenti
• Impianti radianti (definizioni);
ANALISI DIMENSIONALI DEI SISTEMI A SECCO
SISTEMI A SECCO IN EPS SISTEMI A SECCO IN FIBRO CEMENTO
SISTEMI SENZA ISOLAMENTO
SVANTAGGI DEI SISTEMI A SECCO
◊ Elevati costi di realizzazione;
◊ Elevata difficoltà di installazione;
◊ Bassa l’efficienza energetica;
◊ Basso isolamento termico verso il basso, se non addirittura inesistente;
◊ Circuiti realizzati unicamente a “serpentina”.
SISTEMI A SECCO IN EPS SISTEMI A SECCO IN FIBRO CEMENTO
SISTEMI SENZA ISOLAMENTO
SISTEMA FLAT 500
◊ Spessore pannello 20 mm
(bugna da 14 mm a passo multiplo di 40 mm);
◊ Resistenza alla compressione 500 kPa;
◊ Materiale EPS vergine caricato in grafite;
◊ Bugne armonizzate;
◊ Assenza di pellicola protettiva;
◊ Circuiti con posa a chiocciola;
◊ Abbinabile a massetto a basso spessore (con NE-425).
PERCHÈ NASCE Il SISTEMA LUX FLAT
◊ I costi di realizzazione praticamente si dimezzano (rispetto a quelli a secco);
◊ I tempi di installazione si riducono notevolmente (rispetto a quelli a secco);
◊ Aumenta l’efficienza energetica, i rendimenti sono analoghi ai sistemi radianti convenzionali,
molto più alti dei sistemi a secco e senza isolante;
◊ Possibilità di funzionamento in raffrescamento radiante;
◊ Isolamento termico verso il basso per il contenimento energetico (I sistemi con termoformato
forato ne sono privi);
◊ Perfetta simbiosi per la realizzazione di massetti con autolivelline (I sistemi con termoformato
forato danno luogo a microbolle d’aria, disturbando l’esecuzione dello stesso).
SISTEMI A SECCO IN EPS SISTEMI A SECCO IN FIBRO CEMENTO
SISTEMI SENZA ISOLAMENTO
SISTEMA K-Tech FLAT 500
SISTEMA K-Tech FLAT 500
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
soffitto secco ribassato (FLAT) pavimento
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
Costo/m2 per sistema radiante
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
CONFRONTO TRA SEZIONI:
Tipologia di solaio e spessore disponibile dal
grezzo del solaio alla pavimentazione finita
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Riscaldamento
Calcolo della
potenza termica
[W]
Raffrescamento
Calcolo della
potenza sensibile
[W]
Potenza termica
specifica [W/m2]
Scelta del sistema
radiante
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Rlins =
Rivestimento sr
Massetto sm
Pannello isolante sp
Consideriamo gli
spessori del sistemi
s = sr + sm + sp ≤ sdisponibile
Scelta del sistema
radiante
≥ R
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
no
si
Rlins =
Rivestimento sr
Massetto sm
Pannello isolante sp
no
si
Consideriamo gli
spessori del sistema
Verifichiamo di soddisfare la Potenza termica
specifica adottando un passo di posa opportuno
s = sr + sm + sp ≤ sdisponibile
Scelta del sistema
radiante
≥ R
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Rlins =
Rivestimento sr
Massetto sm
Pannello isolante sp
no
si
Consideriamo gli
spessori del sistema
Verifichiamo di soddisfare la Potenza termica
specifica adottando un passo di posa opportuno
s = sr + sm + sp ≤ sdisponibile
Riscaldamento
Calcolo della
potenza termica
[W]
Raffrescamento
Calcolo della
potenza sensibile
[W]
Potenza termica
specifica [W/m2]
Scelta del sistema
radiante
≥ R
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Isolamento: LUX H40
Tubo trasduttore: KV 17
Massetto: Sabbia cemento (30mm)
DT: 5 K
Tipo D - Temperatura dell'aria esterna di progetto: -5°C Rlins 1,50 m2 K/WFinitura pavimento: Ceramica (10mm)
28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45
W 39,6 47,9 56,0 64,1 72,1 80,0 87,9 95,8 103,7 111,5 119,3 127,2 135,0 142,8 150,6 158,4 166,2 174,1
W 2,7 3,3 3,8 4,4 4,9 5,5 6,0 6,6 7,1 7,6 8,2 8,7 9,2 9,8 10,3 10,8 11,4 11,9
Q 0,121 0,147 0,171 0,196 0,220 0,245 0,269 0,293 0,317 0,341 0,365 0,389 0,413 0,437 0,461 0,485 0,509 0,533
T 23,9 24,6 25,3 26,0 26,7 27,3 28,0 28,7 29,3 29,9 30,6 31,2 31,8 32,4 33,1 33,7 34,3 34,9
W 33,6 40,6 47,5 54,3 61,1 67,8 74,5 81,2 87,9 94,6 101,2 107,9 114,5 121,1 127,7 134,4 141,0 147,6
W 2,3 2,8 3,2 3,7 4,2 4,6 5,1 5,6 6,0 6,5 6,9 7,4 7,8 8,3 8,7 9,2 9,6 10,1
Q 0,103 0,124 0,145 0,166 0,187 0,208 0,228 0,249 0,269 0,289 0,310 0,330 0,350 0,371 0,391 0,411 0,431 0,452
T 23,3 24,0 24,6 25,2 25,8 26,3 26,9 27,4 28,0 28,6 29,1 29,6 30,2 30,7 31,2 31,8 32,3 32,8
W 28,6 34,6 40,5 46,3 52,1 57,8 63,5 69,2 74,9 80,6 86,3 91,9 97,6 103,2 108,9 114,5 120,2 125,8
W 2,0 2,4 2,8 3,2 3,6 4,0 4,3 4,7 5,1 5,5 5,9 6,3 6,7 7,1 7,4 7,8 8,2 8,6
Q 0,088 0,106 0,124 0,142 0,159 0,177 0,194 0,212 0,229 0,247 0,264 0,281 0,299 0,316 0,333 0,350 0,368 0,385
T 22,9 23,4 24,0 24,5 25,0 25,5 26,0 26,4 26,9 27,4 27,9 28,3 28,8 29,3 29,7 30,2 30,6 31,1
W 24,5 29,6 34,6 39,6 44,5 49,4 54,3 59,2 64,0 68,9 73,7 78,5 83,4 88,2 93,0 97,8 102,7 107,5
W 1,7 2,0 2,4 2,7 3,0 3,4 3,7 4,0 4,4 4,7 5,0 5,4 5,7 6,0 6,4 6,7 7,0 7,4
Q 0,075 0,090 0,106 0,121 0,136 0,151 0,166 0,181 0,196 0,211 0,226 0,240 0,255 0,270 0,285 0,299 0,314 0,329
T 22,5 23,0 23,4 23,9 24,3 24,7 25,2 25,6 26,0 26,4 26,8 27,2 27,6 28,0 28,4 28,8 29,2 29,6
20
15
10
Resa termica verso l'ambiente riscaldato
Temperatura
di
mandata (°C)
Passo (cm)
5
Legenda:
W resa termica verso l'ambiente riscaldato in W/m2
W dispersioni verso il basso in W/m2 (terreno, esterno o ambiente non riscaldato)
Q : portata fluido termovettore in litri/minuto per metro quadro di superficie radiante
T : temperatura superficiale del pavimento radiante in °C
Nota: valori di resa termica evidenziati in rosso comportano temperatura superficiale superiore a 29°C
Isolamento: LUX FLAT 530
Tubo trasduttore: KV 15
Massetto: NE 425 (10mm)
DT: 5 K
Tipo D - Temperatura dell'aria esterna di progetto: -5°C Rlins 1,50 m2 K/WFinitura pavimento: Ceramica (10mm)
28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45
W 46,9 56,7 66,3 75,8 85,3 94,7 104,1 113,4 122,7 132,0 141,3 150,5 159,8 169,1 178,3 187,6 196,8 206,0
W 3,6 4,3 5,0 5,8 6,5 7,2 7,9 8,6 9,3 10,0 10,7 11,4 12,1 12,8 13,5 14,2 14,9 15,6
Q 0,144 0,175 0,204 0,234 0,263 0,292 0,321 0,349 0,378 0,407 0,435 0,464 0,492 0,521 0,549 0,578 0,606 0,635
T 24,5 25,4 26,2 27,0 27,8 28,6 29,3 30,1 30,8 31,6 32,3 33,1 33,8 34,5 35,2 35,9 36,7 37,4
W 39,7 48,0 56,2 64,3 72,3 80,2 88,2 96,1 104,0 111,9 119,7 127,6 135,4 143,3 151,1 158,9 166,8 174,6
W 3,0 3,6 4,3 4,9 5,5 6,1 6,7 7,3 7,9 8,5 9,1 9,7 10,3 10,9 11,5 12,1 12,6 13,2
Q 0,122 0,148 0,173 0,198 0,223 0,247 0,272 0,296 0,320 0,345 0,369 0,393 0,417 0,441 0,466 0,490 0,514 0,538
T 23,9 24,6 25,3 26,0 26,7 27,4 28,0 28,7 29,3 30,0 30,6 31,2 31,9 32,5 33,1 33,7 34,3 34,9
W 33,8 40,9 47,9 54,7 61,6 68,4 75,1 81,8 88,6 95,3 102,0 108,7 115,4 122,0 128,7 135,4 142,1 148,7
W 2,6 3,1 3,6 4,2 4,7 5,2 5,7 6,2 6,7 7,2 7,7 8,2 8,7 9,3 9,8 10,3 10,8 11,3
Q 0,104 0,126 0,148 0,169 0,190 0,211 0,231 0,252 0,273 0,294 0,314 0,335 0,355 0,376 0,397 0,417 0,438 0,458
T 23,4 24,0 24,6 25,2 25,8 26,4 26,9 27,5 28,1 28,6 29,2 29,7 30,2 30,8 31,3 31,9 32,4 32,9
W 28,9 35,0 40,9 46,8 52,6 58,4 64,2 69,9 75,7 81,4 87,1 92,8 98,6 104,3 110,0 115,7 121,4 127,1
W 2,2 2,7 3,1 3,5 4,0 4,4 4,9 5,3 5,7 6,2 6,6 7,0 7,5 7,9 8,3 8,8 9,2 9,6
Q 0,089 0,108 0,126 0,144 0,162 0,180 0,198 0,215 0,233 0,251 0,268 0,286 0,304 0,321 0,339 0,356 0,374 0,391
T 22,9 23,5 24,0 24,5 25,0 25,5 26,0 26,5 27,0 27,5 27,9 28,4 28,9 29,3 29,8 30,3 30,7 31,2
20
15
10
Resa termica verso l'ambiente riscaldato
Temperatura
di
mandata (°C)
Passo (cm)
5
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizieIsolamento: LUX H40
Tubo trasduttore: KV 17
Massetto: Sabbia cemento (30mm)
DT: 5 K
Tipo D - Temperatura dell'aria esterna di progetto: -5°C Rlins 1,50 m2 K/WFinitura pavimento: Ceramica (10mm)
28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45
W 39,6 47,9 56,0 64,1 72,1 80,0 87,9 95,8 103,7 111,5 119,3 127,2 135,0 142,8 150,6 158,4 166,2 174,1
W 2,7 3,3 3,8 4,4 4,9 5,5 6,0 6,6 7,1 7,6 8,2 8,7 9,2 9,8 10,3 10,8 11,4 11,9
Q 0,121 0,147 0,171 0,196 0,220 0,245 0,269 0,293 0,317 0,341 0,365 0,389 0,413 0,437 0,461 0,485 0,509 0,533
T 23,9 24,6 25,3 26,0 26,7 27,3 28,0 28,7 29,3 29,9 30,6 31,2 31,8 32,4 33,1 33,7 34,3 34,9
W 33,6 40,6 47,5 54,3 61,1 67,8 74,5 81,2 87,9 94,6 101,2 107,9 114,5 121,1 127,7 134,4 141,0 147,6
W 2,3 2,8 3,2 3,7 4,2 4,6 5,1 5,6 6,0 6,5 6,9 7,4 7,8 8,3 8,7 9,2 9,6 10,1
Q 0,103 0,124 0,145 0,166 0,187 0,208 0,228 0,249 0,269 0,289 0,310 0,330 0,350 0,371 0,391 0,411 0,431 0,452
T 23,3 24,0 24,6 25,2 25,8 26,3 26,9 27,4 28,0 28,6 29,1 29,6 30,2 30,7 31,2 31,8 32,3 32,8
W 28,6 34,6 40,5 46,3 52,1 57,8 63,5 69,2 74,9 80,6 86,3 91,9 97,6 103,2 108,9 114,5 120,2 125,8
W 2,0 2,4 2,8 3,2 3,6 4,0 4,3 4,7 5,1 5,5 5,9 6,3 6,7 7,1 7,4 7,8 8,2 8,6
Q 0,088 0,106 0,124 0,142 0,159 0,177 0,194 0,212 0,229 0,247 0,264 0,281 0,299 0,316 0,333 0,350 0,368 0,385
T 22,9 23,4 24,0 24,5 25,0 25,5 26,0 26,4 26,9 27,4 27,9 28,3 28,8 29,3 29,7 30,2 30,6 31,1
W 24,5 29,6 34,6 39,6 44,5 49,4 54,3 59,2 64,0 68,9 73,7 78,5 83,4 88,2 93,0 97,8 102,7 107,5
W 1,7 2,0 2,4 2,7 3,0 3,4 3,7 4,0 4,4 4,7 5,0 5,4 5,7 6,0 6,4 6,7 7,0 7,4
Q 0,075 0,090 0,106 0,121 0,136 0,151 0,166 0,181 0,196 0,211 0,226 0,240 0,255 0,270 0,285 0,299 0,314 0,329
T 22,5 23,0 23,4 23,9 24,3 24,7 25,2 25,6 26,0 26,4 26,8 27,2 27,6 28,0 28,4 28,8 29,2 29,6
Legenda:
W resa termica verso l'ambiente riscaldato in W/m2
W dispersioni verso il basso in W/m2 (terreno, esterno o ambiente non riscaldato)
Q : portata fluido termovettore in litri/minuto per metro quadro di superficie radiante
T : temperatura superficiale del pavimento radiante in °C
Nota: valori di resa termica evidenziati in rosso comportano temperatura superficiale superiore a 29°C
20
15
10
Resa termica verso l'ambiente riscaldato
Temperatura
di
mandata (°C)
Passo (cm)
5
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Isolamento: LUX H40
Tubo trasduttore: KV 17
Massetto: Sabbia cemento (30mm)
Tipo D - Temperatura dell'aria esterna di progetto: 35°C
Rlins 1,50 m2 K/WFinitura pavimento: Ceramica (10mm)
13 14 15 16 17 18 19 20
W 80,0 72,1 64,1 56,0 47,9 39,6 31,0 21,7
Q 0,245 0,220 0,196 0,171 0,147 0,121 0,095 0,066
T 18,7 19,3 20,0 20,7 21,4 22,1 22,9 23,8
W 67,8 61,1 54,3 47,5 40,6 33,6 26,3 18,4
Q 0,208 0,187 0,166 0,145 0,124 0,103 0,080 0,056
T 19,7 20,2 20,8 21,4 22,0 22,7 23,3 24,1
Legenda:
W resa termica verso l'ambiente riscaldato in W/m2
Q : portata fluido termovettore in litri/minuto per metro quadro di superficie radiante
T : temperatura superficiale del pavimento radiante in °C
Resa in raffrescamento
Temperatura
di
mandata (°C)
Passo (cm)
5
10
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Conduttività Termica
La conduttività termica (λ, unità di misura: W/(m•K)) descrive il trasporto di energia – sotto forma di calore – attraverso un
corpo come risultato di un gradiente di temperatura.
T1 > T2
Stando al secondo principio della termodinamica, il flusso di calore è diretto sempre nella direzione della temperature più
bassa. La relazione tra il calore trasferito per unità di tempo (dQ/dt o flusso di calore Q) e il gradiente di temperatura (ΔT/Δx)
attraverso l’area A (l’area attraverso la quale il calore passa perpendicolarmente a velocità costante) è descritta dall’equazione
per la conduttività termica.
La conduttività termica è quindi una proprietà specifica del materiale, usata per caratterizzare il trasporto di calore stazionario.
Può essere calcolata usando la seguente equazione:
Dove: ρ, densità [kg/m3]
cp, calore specifico [J/kgK]
a, diffusività termica [mm2/s]
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Diffusività termica
La diffusività termica (a, unità di misura: mm2/s) è una proprietà specifica del materiale che caratterizza la conduzione non
stazionaria del calore. Questa grandezza descrive quanto rapidamente un materiale reagisce a una variazione di temperatura.
Per predire processi di raffreddamento o simulare campi di temperatura, la diffusività termica deve essere nota; è un
prerequisito nella risoluzione dell’equazione di Fourier per il trasferimento non stazionario del calore.
Una panoramica dei valori di conduttività termica e di diffusività termica di materiali.
Valori di conduttività e diffusività termica di diversi materiali
Materiale Conduttività Termica W/(m•K) Diffusività Termica mm2/s
Alluminio 237 98.8
Acciaio 81 22.8
Rame 399 117
Quarzo 1.40 0.87
Gesso 0.51 0.47
Polietilene 0.35 0.15
Marmo 2.8 1.35
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
II° principio della Termodinamica
Postulato di Fourier
con T1 > T2
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Caratteristiche di alcuni materiali isolanti
simbolounità di
misuraEPS EPS plus Poliuretano
Fibre di
legnoSughero Legno
spessore s m 0,03 0,03 0,03 0,03 0,03 0,01
conducibilità termica l W/mK 0,035 0,031 0,023 0,038 0,043 0,1
densità r kg/m3
35 38 36 160 160 550
calore specifico cs J/kgK 1200 1150 1453 2100 1675 2000
resistenza R m2K/W 0,857 0,968 1,304 0,789 0,698 0,100
trasmittanza termica U W/m2K 1,167 1,033 0,767 1,267 1,433 10,000
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Come determinare il valore di ld in alcuni materiali isolanti
Apparecchio indicato nelle norme UNI 7745 e UNI 7891
Test numero
i1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Conduttività
misurata
l
W/(m K)
0,033 1 0,034 3 0,034 6 0,033 8 0,033 6 0,034 1 0,033 4 0,034 2 0,033 5 0,033 9
Tabella B.1 - Misurazioni di conduttività
L’ISOLANTE E LA NORMATIVA
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
o T = passo del tubo [m];
o D = diametro esterno del tubo (compreso eventuale rivestimento) [m];
o 𝑠ℎ = negli impianti tipo B, spessore isolante termico dal lato più basso dell’isolante fino alla
generatrice superiore del tubo [m] (vedere figura 3 di UNI EN 1264-3);
o 𝑠𝑙 = negli impianti di tipo B, spessore isolante termico dal lato più basso dell’isolante fino alla
generatrice inferiore del tubo [m] (vedere figura 3 di UNI EN 1264-3);
𝑠𝑙 𝑠ℎ
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Considerazioni AIPE [membro EUMEPS (European Manufacturers of Expanded Polystyrene)]
Secondo quanto prescritto dalla UNI EN 1264-4, per pannelli in EPS stampati e
lastre ottenute da blocchi mediante taglio, è necessario l’impiego di uno strato
protettivo.
Nel caso di pannelli in EPS con superficie cristallizzata, è invece possibile
evitare l’aggiunta della protezione assumendo che lo strato isolante in EPS
così realizzato sia considerato un “composito” (intendendo materiale
composto). La “cristallizzazione superficiale” infatti crea una pellicola che
conferisce impermeabilità al pannello stesso aumentandone la compattezza e
la resistenza, senza pregiudicarne la funzione isolante. In tal maniera la
soluzione permette di evitare l’inserimento nella struttura-pavimento dello strato
di protezione, pur soddisfando la medesima funzione di protezione richiesta
dalla norma.
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Confronto (indicativo) tra i valori λ e ρ:
E’ possibile effettuare un confronto puramente indicativo tra i valori λ e ρ
calcolati con la regressione ed i valori ricavati da prove di laboratorio forniti
dalle aziende produttrici.
0,030
0,035
0,040
0,045
5 10 15 20 25 30 35 40 45
Conducib
ilità
term
ica m
edia
[W
/mk]
Densità [Kg/m3]
Densità vs Conducibilità termica media secondo UNI EN 13163
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Confronto (indicativo) tra i valori λ e ρ:
I valori di conducibilità medi, così come tutti i valori in studio, sono stati arrotondati per
eccesso al più prossimo 0,001 W/(mK) in accordo alla UNI EN 13163 (paragrafo 4.2.1
della norma specificata).
L’impiego della grafite risulta fondamentale come barriera allo scambio termico, tanto da
modificare e migliorare in modo sostanziale le prestazioni termiche, ovvero il valore della
conduttività termica.
Senza entrare nello specifico dell’argomento, la trasmissione del calore è determinata
dalla somma di tre diversi contributi (altro non sono che i distinti modi di propagazione
dello stesso): conduzione, convezione, irraggiamento.
Per l’EPS, la quantità di calore trasmessa per convezione è praticamente nulla, mentre è
apprezzabile e determinante la trasmissione del calore tramite conduzione (attraverso
l’aria presente nelle celle e attraverso la natura solida del materiale) e per irraggiamento
(che diminuisce all’aumentare della densità e dunque al moltiplicarsi degli schermi
costituiti dalle pareti delle celle). E’ proprio su quest’ultimo contributo che le particelle di
grafite vanno ad agire, assorbendo e riflettendo il calore incamerato e riducendo così al
minimo la trasmissione del calore per irraggiamento. Questo è possibile principalmente
grazie alla loro caratteristica struttura molecolare comunemente definita “a nido d’ape”.
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Importanza dell’isolante
Preparazione del cantiere
Condizioni imprescindibili per la buona realizzazione dell’impianto radiante sono:
- Cantiere libero da materiali e da ogni residuo di precedenti lavorazioni.
- Pulizia del solaio grezzo.
- Planarità assoluta del piano di posa, privo di avvallamenti e rilievi.
- Intonaco alle pareti già realizzato.
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Importanza dell’isolante
Preparazione del cantiere
Foglio in
polietilene
Tubazioni varie; impianti tecnici
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Importanza dell’isolante
Preparazione del cantierePresenza di altri impianti (UNI EN 1264-4.1.2.1)
In fase preventiva far posizionare ogni altro impianto lungo il perimetro dei locali.
Nel caso in cui siano presenti un elevato numero di impianti tecnici, ha senso realizzare un massetto
di copertura per tali impianti (meglio se in materiale autolivellante). Nel caso di sistemi con massetti
ribassati, tale operazione si rende necessaria; verificare se il pacchetto, solaio + sottofondo abbiano le
caratteristiche meccaniche tali da sostenerlo.
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Importanza dell’isolante
Isolanti sotto i pannelli vs Alleggeriti autolivellanti
Confronto tra varie soluzioni
- CEMENTO PORTLAND (nei dosaggi predefiniti)
cemento kg/m3 200 250 300 350
Massa volumica a 28 gg kg/m3 215 ca 265 ca 315 ca 365 ca
Conducibilità termica, l W/mK 0,065 0,067 0,080 0,103
Resistenza a compressione N/mm2 0,69 0,83 (*) 1,61 1,69 (*) UNI EN 1015-11:2007 kPa 690 830 1610 1690
Resistenza a flessione N/mm2 0,37 0,46 (*) 0,59 0,59 (*) UNI EN 1015-11:2007 kPa 370 460 590 590
Coesione kPa 82,62 82,62 127,17 n.d.
Calore specifico kJ/kgK 1,40 1,40 1,40 1,40
Calcestruzzo leggero per isolamento termico confezionato con:
- POLITERM BLU, perle vergini in polistirene espanso, aggregato superleggero in
curva granulometrica 3-6 preadditivato in fase di produzione con speciale
additivo E.I.A.®
Requisiti sottofondo alleggerito:
▪Compattezza e resistenza meccanica
▪Stabilità dimensionale e planarità
▪Isolamento e leggerezza
a) Unico esecutore
b) Azienda di posa certificata
c) Prodotti certificati
d) Coordinamento delle fasi lavorative di cantiere:Impiantisti - Intonacatori, cartongessisti
Idraulici - Realizzatori del massetto – Pavimentisti
Collaudo finale
posa del sistema
sottofondo:
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Conformità alle normative vigenti
• Impianti radianti;
• Materiale isolante;
• Tubazioni;
• Massetti;
• Rivestimenti.
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Classificazione delle tubazioni
Acciaio
Polipropilene (PP) UNI EN ISO 15874:2013
UNI EN 1057:2010
UNI EN 1254:2012
Rame
Tubazioni
per impianti
a pavimento
Polibutilene (PB) UNI EN ISO 15876:2008
UNI EN ISO 15877:2011
Polietilene (PE)
UNI EN ISO 15875:2008
Lineare Reticolato PE-Xd
PE-RT PE-Xa PE-Xb PE-Xc
UNI EN ISO 22391:2010
Multistrato UNI EN ISO 21003:2009
Policloruro di vinile
clorurato (PVC-C)
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Classificazione delle tubazioni in Polietilene
Procedimento
Engel
Sistema a
perossidoPE-Xa >70%
Procedimento
Point a Mousson
Procedimento
Daoplast
ReticolatoSistema
silanicoPE-Xb >65%
Tubi in
Polietilene
Sistema ad
irraggiamentoPE-Xc >60%
Sistema con
azo-compostiPE-Xd >60%
Lineare Stabilizzato PE-RT
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
dove:
• Temperatura di progetto (td): Temperatura prevista per il campo di applicazione;
• Temperatura massima di esercizio (Tmax): Valore maggiore della temperatura di esercizio (td), consentito solo per un breve periodo di tempo;
• Temperatura di malfunzionamento (tmal): Il più alto valore di temperatura possibile quando i sistemi di controllo sono in avaria.
Classe di
applicazione
Campo di
applicazione
Temperatura di
progetto td
Tempo
a tdTmax
Tempo
a tmax
Temperatura di
malfunzionamento
tmal
Tempo
a tmal
°C anni °C anni °C ore
1Acqua calda
sanitaria (60°C)60 49 80 1 95 100
2Acqua calda
sanitaria (70°C)70 49 80 1 95 100
20 2,5
+
40 20
+
60 25
20 14
+
40 25
+
60 10
100Radiatori ad alta
temperatura
4 70 2,5 100 100
Riscaldamento
a pavimento e
radiatori a
bassa
temperatura
5 90 1 100
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Classe di
applicazione
Campo di
applicazioneTemperature
°C anni ore
20 2,5
40 20
60 25
70 2,5
100 100
Tempo
4
Riscaldamento
a pavimento e
radiatori a
bassa
temperatura
+
+
+
+
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Classificazione delle condizioni di esercizio
Il tempo di vita delle tubazioni è per tutte le applicazioni di 50 anni come si può estrapolare dalla somme dei
periodi calcolati alle diverse temperature.
In base al campo di applicazione (ultima colonna della tabella) l’impianto per radiatori e riscaldamento può
subire cicli di caldo e freddo a differenti temperature e con picchi di malfunzionamento. La tabella fornisce
indicazioni sulla durata massima di tali oscillazioni nel tempo di vita dell’impianto stesso in modo da
garantire un tempo di vita complessivo di 50 anni. Nel nostro caso, per classe 4 si ha:
- 2,5 anni complessivi a 70°C;
- 20 anni complessivi a 40°C;
- 25 anni complessivi a 60°C;
- 2,5 anni complessivi a 80°C;
Totale 50 anni.
In più si tiene conto di un periodo di malfunzionamento dell’impianto massimo di 100 ore a 100°C.
La UNI cita anche:
Ogni classe di applicazione deve essere associata a una pressione di progetto pD di 4, 6, 8, o 10 bar.
Tutte le tubazioni che soddisfano alle condizioni specificate in tabella, sono anche adatte al trasporto di
acqua calda per un periodo di 50 anni ad una temperatura di esercizio di 20°C e una pressione di 10 bar.
La tabella è valida per sistemi di riscaldamento che usano come fluido termovettore acqua o acqua trattata.
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Conformità alle normative vigenti
• Impianti radianti;
• Materiale isolante;
• Tubazioni;
• Massetti;
• Rivestimenti.
UNI EN 1264-4.Appendice A STRATO BARRIERA ALL’OSSIGENO
Per tutti i tubi, deve essere prevista una barriera alla migrazione (per osmosi) dell’ossigeno dall’ambiente esterno,
all’interno delle tubazioni. La permeabilità all’ossigeno deve essere ≤0,32 mg/m2d ad una temperatura dell’acqua di
40°C.
Si deve evitare l’apporto di ossigeno al fluido termovettore (acqua), allo scopo:
• Evitare la proliferazione della flora batterica;
• Evitare effetti corrosivi sugli elementi metallici dell’impianto (pompe, raccordi, collettore, ecc..)
Il 7 marzo 2014 la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto «Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di
rapporto di efficienza energetica di cui al DPR n. 74/2013». Il Decreto prevede l’obbligo di redigere il nuovo libretto di
impianto per tutti i sistemi di climatizzazione, estiva e invernale; deve essere compilato per qualsiasi potenza e deve
essere tenuto a cura del responsabile dell’impianto.
La parte 2 dell’All.1 riguarda il trattamento dell’acqua => inibitori
Condizionamento chimico: è richiesta l’indicazione della presenza o no di un inibitore nell’acqua d’impianto. Questo punto è molto
importante, in quanto il DPR 59/09 e la norma UNI 8065 prescrivono l’obbligatorietà del condizionamento chimico dell’acqua:
ART 6.1 Impianto di riscaldamento ad acqua calda. Per tutti gli impianti è necessario prevedere un condizionamento chimico
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Conformità alle normative vigenti
• Impianti radianti;
• Materiale isolante;
• Tubazioni;
• Massetti;
• Rivestimenti.Metallici
Tubazioni
per impianti
a pavimento
Metallica Alluminio
Pellicola plastica EVOH
Polietilene (PE)
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Conformità alle normative vigenti
• Impianti radianti;
• Materiale isolante;
• Tubazioni;
• Massetti;
• Rivestimenti.
UNI EN 1264-4.1.2.8.2
Lo spessore del massetto se realizzato in materiale cementizio tradizionale deve
avere spessore minimo di 30 mm sopra il tubo; se altresì in materiale anidritico,
conformemente alle schede tecniche del fornitore.
La temperatura massima cui possono essere sottoposti i tubi dentro al massetto
non deve eccedere i 55°C se il massetto è di cemento o solfato di calcio. Per altri
massetti questo valore si dovrebbe ridurre a circa 45°C.
Per i sistemi di raffreddamento le temperature dei tubi non devono raggiungere il
punto di condensa.
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Massetti
COLLAUDO (UNI EN 1264-4.1.3)
Prima di effettuare il getto del massetto, l’impianto dovrà essere messo in
pressione per verificare se vi sono delle perdite o dei danneggiamenti nelle
tubazioni.
Durante il periodo invernale se si impiega acqua, integrare con antigelo nelle
concentrazioni adeguate alla minima temperatura esterna oppure riscaldare
l’edificio oppure in alternava all’impiego dell’acqua riempire i circuiti con aria
compressa.
Il collaudo verrà effettuato ad una pressione superiore a 4 bar (comunque non
più di 6 bar).
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Massetti
REALIZZAZIONE DEL MASSETTO DI COPERTURA
Condizioni preliminari:
- Collaudo preventivo dell’impianto
- Scarico dell’impianto (comunque non in pressione)
- Clima favorevole
- Predisporre tavole e/o attrezzature similari a protezione dei pannelli
isolanti e delle tubazioni
- Predisporre opportune chiusure delle finestre e porte verso l’esterno
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Massetti
Caratteristiche:
- Realizzazione in un unico getto monolitico
- Elevate caratteristiche di resistenza meccanica
- Elevata conducibilità termica
- Adeguata fluidità
- Spessore (pavimento escluso) mai inferiore ai 30 mm dalla superficie del
tubo se in materiale cementizio tradizionale; se anidritico (solfato di calcio)
si veda scheda fornitore (UNI EN 1264-4.1.2.8.2)
- Opportuni giunti di dilatazione; max. ogni 40 m2 con dimensione di un lato
massima 8 m, se in materiale cementizio tradizionale; se in materiale
anidritico consultare le schede tecniche del fornitore.
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Massetti
REALIZZAZIONE DEL MASSETTO DI COPERTURA (SABBIONE)
Per la realizzazione di massetti cementizi in civili abitazioni si consiglia di
utilizzare:
- Cemento 3.25 di qualità certificata e a basso ritiro igrometrico
- Inerti in curva (0÷8 mm)
- Acqua potabile pulita
- Rete tridimensionale in acciaio o in fibre di vetro
- Additivi esenti da cloruri e che non causino effetti negativi sul massetto e
sui componenti dell’impianto
IMPORTANTE: Durante la fase di getto del massetto tradizionale, le tubazioni
si dovranno depressurizzare (UNI EN 1264-4.1.3).
MASSETTO SISTEMA TRADIZIONALE
“Terra Umida”( Fibrati, Rinforzati, Fluidificati, Additivati, ecc.)
ISOLANTE
TUBAZIONI
MASSETTO FLUIDO
AUTOLIVELLANTE
Massetto Liquido autolivellante
premiscelato
ISOLANTE
TUBAZIONI
SISTEMA TRADIZIONALE
SISTEMA FLUIDO AUTOLIVELLANTE
Massetti
PRERISCALDAMENTO IMPIANTO (UNI EN 1264-4.1.4)
Prima di procedere alla posa di qualsiasi tipo di pavimento, il massetto radiante dovrà
essere tassativamente riscaldato al fine di portare il livello di umidità residua inferiore
all’1% e ad innescare lo shock termico necessario a “stabilizzare” il massetto stesso.
Operazione che deve essere effettuata dopo il 21° giorno dalla posa del massetto
cementizio oppure 7 giorni nel caso di massetto in solfato di calce (anidritico). Devono
comunque essere seguite le indicazioni del produttore. Riscaldamento deve avvenire
secondo curva.
La procedura di preriscaldamento deve essere documentata.
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Conformità alle normative vigenti
• Impianti radianti;
• Materiale isolante;
• Tubazioni;
• Massetti;
• Rivestimenti.
POSA DELLE PAVIMENTAZIONI (UNI EN 1264-4.1.5)
Il giunto di dilatazione deve essere tagliato solo dopo la posa della pavimentazione.
Riempire la fuga tra pavimento e battiscopa con materiale elastico (silicone).
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Conformità alle normative vigenti
• Impianti radianti;
• Materiale isolante;
• Tubazioni;
• Massetti;
• Rivestimenti.
NESSUNA LIMITAZIONE NELLA SCELTA DEL PAVIMENTO
- Ceramica
- Cotto
- Pietra naturale
- Veneziana
- Legno
- Linoleum
- Resina
- Moquette
Certamente l’impiego di materiali isolanti, quali il legno o la moquette, se adottati con elevati spessori
andranno a minimizzare la prestazione dell’impianto radiante. In altri termini, per ottenere le potenze
termiche necessarie al raggiungimento delle condizioni minime di benessere come ad esempio nel caso di
riscaldamento, saremmo costretti ad aumentare la temperatura di mandata al collettore con la
conseguente diminuzione delle rese del generatore.
PANNELLO ISOLANTE LUX FLAT 500
Peso del massetto [kg/m2] in funzione dello spessore [mm] sopra bugna
Spessore sopra
bugna
[mm]
8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 25 30
FLAT 500
Peso massetto
NE-425
[kg/m2]
31,6 33,4 35,2 37,0 38,8 40,6 42,4 44,2 46,0 47,8 49,6 51,4 53,2 62,2 71,2
Percentuale
rispetto a sp.
30mm
44% 47% 49% 52% 55% 57% 60% 62% 65% 67% 70% 72% 75% 87% 100%
PANNELLO ISOLANTE LUX FLAT 530 / 538 / 542
Peso del massetto [kg/m2] in funzione dello spessore [mm] sopra bugna
Spessore sopra
bugna
[mm]
8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 25 30
FLAT
530/538/542
Peso massetto
NE-425
[kg/m2]
35,4 37,2 39,0 40,8 42,6 44,4 46,2 48,0 49,8 51,6 53,4 55,2 57,0 66,0 75,0
Percentuale
rispetto a sp.
30mm
47% 50% 52% 54% 57% 59% 62% 64% 66% 69% 71% 74% 76% 88% 100%
◊ Temperatura di mandata = 35 °C ◊ Portata acqua = 120 kg/h
SISTEMI A SECCO IN EPS SISTEMI A SECCO IN FIBRO CEMENTO
SISTEMI SENZA ISOLAMENTO
Flat500
FibroCem.
senzaEPS
EPSconlastre
SISTEMI A SECCO IN EPS SISTEMI A SECCO IN FIBRO CEMENTO
SISTEMI FLAT
25 35 40 45 50 55 60
COP COP COP COP COP COP COP
-20 - 1,78 1,64 1,51 - - -
-15 - 2,12 1,91 1,72 1,66 - -
-10 2,91 2,47 2,20 1,92 1,76 1,56 -
-7 3,51 2,90 2,55 2,20 1,96 1,71 -
2 3,97 3,40 3,11 2,83 2,37 1,91 1,65
7 5,24 4,40 3,90 3,40 3,10 2,77 2,33
12 6,16 5,26 4,54 3,83 3,42 2,97 2,50
15 6,63 5,70 4,87 4,04 3,59 3,11 2,58
20 7,03 6,03 5,14 4,25 3,76 3,25 2,68
Ambient
temperature [°C]
Nominal
Water outlet
temperature [°C]
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Conduzione in regime variabileRegime stazionario: il campo di temperature non varia nel tempo
Calore entrante = Calore uscente
Regime variabile: il campo di temperature varia nel tempo
Il calore può essere accumulato dalla struttura che poi potrà cederlo successivamente (ritardo temporale).
Calore entrante ≠ Calore uscente
Il regime variabile o transitorio, in cui il campo di temperature (e quindi i gradienti, e quindi il calore scambiato ai confini del corpo) varia con il tempo, può distinguersi in:
REGIME NON PERIODICO (es. variazione improvvisa della temperatura ai confini di un corpo: immersione in liquido più freddo o più caldo). In tal caso occorre studiare il transitorio iniziale fino alle condizioni di equilibrio.
REGIME PERIODICO (es. variazione ciclica della temperatura del fluido in cui il corpo è immerso). Si può trascurare il transitorio iniziale e si studia il fenomeno nel “periodo” temporale caratteristico (se il regime periodico è “stabilizzato”).
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
20
20 1482
1482
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Parete piana (infinitamente estesa)L’andamento della temperatura nei diversi istanti di tempo e alle diverse profondità internamente alla parete, viene studiato
risolvendo l’equazione generale della conduzione oppure (per casi semplici come quello della parete in esame) tramite grafici che
forniscono, in funzione dei numeri di Biot e Fourier, la temperatura nei diversi punti e istanti di tempo (oppure, fissata la
temperatura in un punto si può determinare in quale istante viene raggiunta).
Ɵ = 𝑇 − 𝑇𝑓𝑇0 − 𝑇𝑓
Bi = ℎ •𝐿
𝜆 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝐵𝑖𝑜𝑡
Fo = 𝑎 ∙ 𝜏
𝐿2 numero di Fourier
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Proprietà di alcuni materiali
Effusività = l'attitudine di un corpo a trasmettere un flusso di calore in regime transitorio. Caratterizza la
rapidità con cui cambia la temperatura di una superficie se sottoposta a un flusso termico.
Ricordando che:tanto minore sarà β, tanto ad una certa profondità, saranno minori sia lo smorzamento della
temperatura, che il tempo di ritardo.
Calore
specifico
Massa
volumica
Conduci-
bilità
Diffusi-
vitàEffusività
Profondità
di penetra-
zione
Fattore
c r l a b d x b
J/kg °C kg/m3 W/m K m2/s Ws0,5/m2K m -
Cartongesso (sp. = 15 mm) 837 900 0,21 2,79E-07 398 0,088 0,17 199,7
Massetto cementizio 938 2050 0,92 4,79E-07 1331 0,115 0,17 82,6
Anidrite NE425 1000 1800 1,4 7,78E-07 1587 0,146 0,21 54,7
Anidrite FE50 1000 1800 1,6 8,89E-07 1697 0,156 0,19 51,2
Anidrite FE80 1000 1800 1,9 1,06E-06 1849 0,170 0,18 47,0
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti a pavimento tradizionali
Fonte (sviluppato da): Agenzia Energia e Ambiente di Torino
Tipo materiale Conduttività
termica λ
Calore
specifico c
Densità ρ Spessore s
Interno [Descrizione] [W/(m °K)] [J/(kg °K)] [kg/m3] [cm] [(m2 °K)/W]
+1 Massetto cementizio 0,800 1000 2200 3,0 0,04
+2 0,00
+3 0,00
+4 0,00
+5 0,00
+6 0,00
+7 0,00
+8 0,00
+9 0,00
+10 0,00
Esterno 3,0
[s] 86400
[W/(m2 °K)] 10,00
[W/(m2 °K)] 25,00
[(m2 °K)/W] 0,10
[(m2 °K)/W] 0,04
[(m2 °K)/W] 0,18
[W/(m2 °K)] 5,63
[ - ] 0,99
[h] 0,70
[kJ/ m2 °K] 21,57
[kJ/ m2 °K] 43,60Capacità termica areica lato esterno
Calcolo delle caratteristiche di inerzia termica di solai orizzontali multistrato in regime variabile secondo UNI EN ISO 13786
Caratteristiche termofisiche e geometriche dei singoli strati del solaio
Resistenza termica stratoStrati
Spessore totale solaio [cm]
Risultati
UNI EN ISO
6946
Fattore di decremento (smorzamento)
Resistenza termica superficiale interna Rsi
Resistenza termica superficiale esterna Rsi
Trasmittanza termica totale solaio U tot
Periodo delle variazioni T
Risultati
Resistenza termica totale solaio R tot
Coefficiente liminare interno hi
Coefficiente liminare esterno he
Dati di default
Ritardo del fattore di smorzamento (sfasamento)
Capacità termica areica lato interno
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti a pavimento ribassati
Fonte (sviluppato da): Agenzia Energia e Ambiente di Torino
Tipo materiale Conduttività
termica λ
Calore
specifico c
Densità ρ Spessore s
Interno [Descrizione] [W/(m °K)] [J/(kg °K)] [kg/m3] [cm] [(m2 °K)/W]
+1 Autolivellante Anidritico NE425 1,400 1000 1800 1,0 0,01
+2 0,00
+3 0,00
+4 0,00
+5 0,00
+6 0,00
+7 0,00
+8 0,00
+9 0,00
+10 0,00
Esterno 1,0
[s] 86400
[W/(m2 °K)] 10,00
[W/(m2 °K)] 25,00
[(m2 °K)/W] 0,10
[(m2 °K)/W] 0,04
[(m2 °K)/W] 0,15
[W/(m2 °K)] 6,80
[ - ] 1,00
[h] 0,15
[kJ/ m2 °K] 5,33
[kJ/ m2 °K] 12,66Capacità termica areica lato esterno
Calcolo delle caratteristiche di inerzia termica di solai orizzontali multistrato in regime variabile secondo UNI EN ISO 13786
Caratteristiche termofisiche e geometriche dei singoli strati del solaio
Resistenza termica stratoStrati
Spessore totale solaio [cm]
Risultati
UNI EN ISO
6946
Fattore di decremento (smorzamento)
Resistenza termica superficiale interna Rsi
Resistenza termica superficiale esterna Rsi
Trasmittanza termica totale solaio U tot
Periodo delle variazioni T
Risultati
Resistenza termica totale solaio R tot
Coefficiente liminare interno hi
Coefficiente liminare esterno he
Dati di default
Ritardo del fattore di smorzamento (sfasamento)
Capacità termica areica lato interno
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti a pavimento tradizionali Impianti a pavimento ribassati
Fonte (sviluppato da): Agenzia Energia e Ambiente di Torino
Tipo materiale Conduttività
termica λ
Calore
specifico c
Densità ρ Spessore s
Interno [Descrizione] [W/(m °K)] [J/(kg °K)] [kg/m3] [cm] [(m2 °K)/W]
+1 Massetto cementizio 0,800 1000 2200 3,0 0,04
+2 0,00
+3 0,00
+4 0,00
+5 0,00
+6 0,00
+7 0,00
+8 0,00
+9 0,00
+10 0,00
Esterno 3,0
[s] 86400
[W/(m2 °K)] 10,00
[W/(m2 °K)] 25,00
[(m2 °K)/W] 0,10
[(m2 °K)/W] 0,04
[(m2 °K)/W] 0,18
[W/(m2 °K)] 5,63
[ - ] 0,99
[h] 0,70
[kJ/ m2 °K] 21,57
[kJ/ m2 °K] 43,60Capacità termica areica lato esterno
Calcolo delle caratteristiche di inerzia termica di solai orizzontali multistrato in regime variabile secondo UNI EN ISO 13786
Caratteristiche termofisiche e geometriche dei singoli strati del solaio
Resistenza termica stratoStrati
Spessore totale solaio [cm]
Risultati
UNI EN ISO
6946
Fattore di decremento (smorzamento)
Resistenza termica superficiale interna Rsi
Resistenza termica superficiale esterna Rsi
Trasmittanza termica totale solaio U tot
Periodo delle variazioni T
Risultati
Resistenza termica totale solaio R tot
Coefficiente liminare interno hi
Coefficiente liminare esterno he
Dati di default
Ritardo del fattore di smorzamento (sfasamento)
Capacità termica areica lato interno
Tipo materiale Conduttività
termica λ
Calore
specifico c
Densità ρ Spessore s
Interno [Descrizione] [W/(m °K)] [J/(kg °K)] [kg/m3] [cm] [(m2 °K)/W]
+1 Autolivellante Anidritico NE425 1,400 1000 1800 1,0 0,01
+2 0,00
+3 0,00
+4 0,00
+5 0,00
+6 0,00
+7 0,00
+8 0,00
+9 0,00
+10 0,00
Esterno 1,0
[s] 86400
[W/(m2 °K)] 10,00
[W/(m2 °K)] 25,00
[(m2 °K)/W] 0,10
[(m2 °K)/W] 0,04
[(m2 °K)/W] 0,15
[W/(m2 °K)] 6,80
[ - ] 1,00
[h] 0,15
[kJ/ m2 °K] 5,33
[kJ/ m2 °K] 12,66Capacità termica areica lato esterno
Calcolo delle caratteristiche di inerzia termica di solai orizzontali multistrato in regime variabile secondo UNI EN ISO 13786
Caratteristiche termofisiche e geometriche dei singoli strati del solaio
Resistenza termica stratoStrati
Spessore totale solaio [cm]
Risultati
UNI EN ISO
6946
Fattore di decremento (smorzamento)
Resistenza termica superficiale interna Rsi
Resistenza termica superficiale esterna Rsi
Trasmittanza termica totale solaio U tot
Periodo delle variazioni T
Risultati
Resistenza termica totale solaio R tot
Coefficiente liminare interno hi
Coefficiente liminare esterno he
Dati di default
Ritardo del fattore di smorzamento (sfasamento)
Capacità termica areica lato interno
Fattore di decremento (smorzamento) [ _ ]
Ritardo del fattore di smorzamento (sfasamento) [ h ]
0,70 h => 42’ 0,15 h => 9’
Impianti radianti nelle ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie
Impianti a pavimento tradizionali
Fonte (sviluppato da): Agenzia Energia e Ambiente di Torino
Tipo materiale Conduttività
termica λ
Calore
specifico c
Densità ρ Spessore s
Interno [Descrizione] [W/(m °K)] [J/(kg °K)] [kg/m3] [cm] [(m2 °K)/W]
+1 Massetto cementizio 0,800 1000 2200 5,0 0,06
+2 0,00
+3 0,00
+4 0,00
+5 0,00
+6 0,00
+7 0,00
+8 0,00
+9 0,00
+10 0,00
Esterno 5,0
[s] 86400
[W/(m2 °K)] 10,00
[W/(m2 °K)] 25,00
[(m2 °K)/W] 0,10
[(m2 °K)/W] 0,04
[(m2 °K)/W] 0,20
[W/(m2 °K)] 4,94
[ - ] 0,96
[h] 1,33
[kJ/ m2 °K] 37,18
[kJ/ m2 °K] 68,50
Resistenza termica totale solaio R tot
Coefficiente liminare interno hi
Coefficiente liminare esterno he
Dati di default
Ritardo del fattore di smorzamento (sfasamento)
Capacità termica areica lato interno
Risultati
UNI EN ISO
6946
Fattore di decremento (smorzamento)
Resistenza termica superficiale interna Rsi
Resistenza termica superficiale esterna Rsi
Trasmittanza termica totale solaio U tot
Periodo delle variazioni T
Risultati
Capacità termica areica lato esterno
Calcolo delle caratteristiche di inerzia termica di solai orizzontali multistrato in regime variabile secondo UNI EN ISO 13786
Caratteristiche termofisiche e geometriche dei singoli strati del solaio
Resistenza termica stratoStrati
Spessore totale solaio [cm]
PANNELLO ISOLANTE LUX FLATIl sistema consente di realizzare sistemi radianti a pavimento e a parete (solo Flat 500) con minimi ingombri, mantenendo un elevato rendimento in riscaldamento e raffrescamento.
DATI TECNICI◊ Conduttività termica: 0,031 W / (m K)◊ Densità: 60 kg/m³◊ Resist. a compressione: 500 kPa◊ Resistenza Termica: EN 13163
Lux Flat 500 (sp. Tot. 20): 0,38 m²K/WLux Flat 530 (sp. Tot. 30): 0,58 m²K/WLux Flat 538 (sp. Tot. 38): 0,84 m²K/WLux Flat 542 (sp. Tot. 42): 0,98 m²K/W
◊ Passo di posa multiplo di 4 cm per Flat 500;◊ Passo di posa multiplo di 5 cm per Flat 530
538/542;◊ Tubo trasduttore KV12 per Flat 500;◊ Tubo trasduttore KV 15 o KM 16 per Flat 530
538/542;◊ Idoneo per massetti fluidi a basso spessore.
SEZIONI MINIME DEI VARI PANNELLI LUX FLAT
ALTA RESA TERMICASi può notare che, tra la superfice grezza dell’autolivellina (parte Dx) e la superfice finita con pelle di legno (parte Sx), c’è un differenziale termico di solo 1,3°C.Con i pregi della finitura in legno, i rendimenti risultano comunque ottimali.
◊ Temperatura mandata: 33 °C◊ Temperatura superficiale: 28,5 °C◊ Potenza termica: 92 W/m²
SINERGIA PER UN SISTEMA COMPLETO E SICUROK-Tech, per ottenere un risultato ottimale nella realizzazione di un impianto ultra-ribassato, si avvale di aziende leader nel mercato edilizio, come Knauf Spa per quanto concerne autolivelline a bassissimo spessore in anidrite assolutamente “naturale” e Itlas Sparelativamente alle finiture superficiali in legno (5 mm), per dare ulteriore prestigio all’edificio.
SISTEMA KKI 3.5KKI 3.5 Floor System è il nuovo sistema firmato da K-Tech, Knauf ed Itlas nell’ottica di una prestigiosa collaborazione aziendale e tecnologica finalizzata a rispondere ad un mercato oggi sempre più sofisticato, esigente ed attento soprattutto nel campo delle ristrutturazioni e della riqualificazione energetica.
Impianti radianti ribassatiper le
Ristrutturazioni / Riqualificazioniedilizie
GRAZIE PER L’ATTENZIONE