Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati ... · •monitoraggio sulla presenza di...
Transcript of Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati ... · •monitoraggio sulla presenza di...
Il Sistema di Protezione per
Richiedenti Asilo e Rifugiati
(SPRAR)
SPRAR
Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR)
è la rete degli enti locali che realizzano progetti di accoglienza
integrata accedendo alle risorse del
FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE E I SERVIZI DELL’ASILO.
Gli enti locali attuano i loro interventi avvalendosi della
collaborazione delle realtà del terzo settore.
Il coordinamento dello SPRAR è affidato a una struttura tecnica:
il Servizio Centrale
SPRAR
Il riferimento normativo:
Art. 32, Legge n. 189/2002
Che introduce gli art. 1-sexies e 1-septies
dopo (il sopravvissuto) art. 1 della Legge n. 39/1990
E’ la struttura di coordinamento
del Sistema di Protezione.
Istituito dal Ministero dell’Interno
affidato con convenzione ad ANCI,
l’Associazione nazionale dei comuni italiani
(legge n.189/2002)
Il Servizio Centrale dello SPRAR
Ha compiti di:
• informazione
• promozione
• consulenza e assistenza tecnica ai progetti territoriali
• monitoraggio sulla presenza di richiedenti e titolari di protezione internazionale
• gestione della banca dati SPRAR per monitoraggio e per inserimenti
Il Servizio Centrale dello SPRAR
Chi accoglie lo SPRAR?
Richiedenti protezione internazionale (richiedenti asilo)(def. ex art. 1 Convenzione Ginevra; Decreto legislativo n. 251/2007)
Titolari di protezione internazionale (rifugiati e “sussidiari”)(def. ex art. 1 Convenzione Ginevra; Decreto legislativo n. 251/2007)
Titolari di protezione umanitaria(def. ex artt. 5 comma 6 e 19 T.U Immigrazione;
art. 32 Decreto legislativo n. 25/2008)
La rete SPRAR, anni 2014/2016
PROGETTI 446
Di cui:
351 progetti ordinari
64 progetti per MSNA
31 progetti disagio mentale
POSTI FINANZIATI
(12.642 strutturali, 8.123
aggiuntivi e 200 per
MSNARA)
20.965
Di cui:
19.756 per ordinari
914 per MSNA
295 per disagio mentale
ENTI LOCALI 382
Di cui:
352 comuni (compresi ambiti territoriali e
sociali, unioni e consorzi di comuni,
società della salute, comunità montane)
30 province
La rete
dello
SPRAR
Anni
2014/2016
REGIONE
RETE SPRAR 2014/2016
POSTI ASSEGNATIPOSTI
AGGIUNTIVI
POSTI
AGGIUNTIVI
ULTERIORI
POSTI
AGG.
MSNARA
€ 45
TOTALE
(con posti
aggiuntivi)
N. enti
locali
attuatori
N.
Progetti
ABRUZZO 130 97 0 0 227 5 5BASILICATA 232 148 26 2 408 12 13CALABRIA 898 608 388 54 1.948 49 55CAMPANIA 648 421 76 10 1.155 30 31EMILIA
ROMAGNA527 175 46 34 782 14 18
FRIULI VENEZIA
GIULIA234 68 21 0 323 7 9
LAZIO 3.336 1.031 424 0 4.791 33 38LIGURIA 223 66 19 5 313 6 8LOMBARDIA 612 309 21 7 949 21 25MARCHE 363 132 43 0 538 14 16MOLISE 278 157 5 3 443 13 13PIEMONTE 540 301 37 11 889 13 16PUGLIA 1.170 643 57 12 1.882 52 58SARDEGNA 60 24 4 0 88 3 3SICILIA 2.397 1.539 878 41 4.855 81 100TOSCANA 381 147 19 2 549 14 16TRENTINO
ALTO ADIGE120 22 0 7 149 1 2
UMBRIA 281 90 0 2 373 7 11VENETO 212 71 10 10 303 7 9
TOTALI 12.642 6.049 2.074 200 20.965 382 446
Il Servizio Centrale
• riceve le richieste di accoglienza da prefetture,
CARA, enti locali e associazioni
• analizza le singole segnalazioni al fine
dell’individuazione della soluzione di accoglienza più
indicata e in base alla disponibilità di posti
Come si accede allo SPRAR
Il richiedente protezione internazionale ha diritto all’accoglienza fino alla notifica
dell’esito della Commissione territoriale (art. 5 comma 6 d.lgs. 140/2005).
In caso di riconoscimento della protezione internazionale o umanitaria l’accoglienza
deve articolarsi in un arco di tempo massimo pari a 6 mesi.
In caso di necessità debitamente motivata e riconosciuta – anche per “motivi di
integrazione” - i tempi di accoglienza possono essere prorogati fino ad un massimo
di ulteriori 6 mesi (9 in caso di nuclei familiari).
I MSNARA o titolari di protezione hanno diritto all’accoglienza fino a ulteriori 6 mesi
dal compimento della maggiore età.
Tempi di accoglienza nello SPRAR
Consentire a
richiedenti e titolari di protezione internazionale
di avviare un percorso personale di
inserimento socio-economico
in vista della (ri)conquista della propria
autonomia
Obiettivo dell’accoglienza SPRAR
La rete dello SPRAR realizza interventi di ACCOGLIENZA INTEGRATA:
• accoglienza materiale (vitto e alloggio)
• servizi alla persona (assistenza socio-sanitaria, inserimento
scolastico, apprendimento della lingua italiana, orientamento al
territorio e ai suoi servizi, …)
• orientamento legale
• percorsi individuali di inserimento socio-economico
Accoglienza integrata
Il progetto locale,
attraverso la costruzione di azioni multilivello con gli stakeholderistituzionali e del privato sociale del territorio,
supporta i beneficiari nel loro percorso di integrazione
verso l’autonomia.
Ciò determina ricadute positive anche per la comunità locale
che viene sensibilizzata e coinvolta in diversi modi e occasioni:
• eventi
• interventi nelle scuole
• attività artistiche e culturali
• etc.
Le potenzialità dell’accoglienza integrata
in termini di prevenzione
Gran parte delle azioni progettuali
(formazione/tirocini, inserimento a scuola dei minori, etc.
ma anche semplicemente uscire a prendere un gelato)
mettono in contatto
la persona straniera e la persona residente.
Quanto più è un percorso reciproco, tanto più il progetto
lavora ad un “cantiere sociale”
Le potenzialità dell’accoglienza integrata
in termini di prevenzione
Inoltre i progetti territoriali dello SPRAR
sono osservatori privilegiati
delle barriere all’accesso
ai servizi e all’integrazione presenti sul territorio
e quindi svolgono un
ruolo di stimolo e/o contrasto,
ma conseguentemente anche di “gestione del conflitto”.
Le potenzialità dell’accoglienza integrata
in termini di prevenzione
Questo ruolo locale dei progetti in diverse occasioni ha
attivato azioni di più ampia portata, anche di tipo normativo e/o amministrativo:
• a livello provinciale e/o regionale
• A livello nazionale fornendo al Servizio Centrale segnalazioni di criticità, disfunzioni, bisogni che richiedono azioni di sistema appunto nazionali
Le potenzialità dell’accoglienza integrata
in termini di prevenzione
Tutto ciò attiva processi di costruzione di:
• tempi e spazi di incontro/confronto;
• azioni di mediazione e gestione di eventuali conflitti;
• supporto ai procedimenti burocratici/amministrativi;
• ma anche supporto emotivo (oltre a quello specialistico ove necessario)
quindi la persona non è sola
Le potenzialità dell’accoglienza integrata
in termini di prevenzione
L’inclusione, il confronto, l’informazione, il supporto
alla fruizione dei diritti e alla comprensione dei doveri
costituiscono di per sé
un deterrente a qualsiasi forma di devianza e alla criminalità
per tutte le fasce della popolazione
Ciò premesso, emergono sia le potenzialità, sia gli effetti
dell’accoglienza integrata dello SPRAR
in termini di prevenzione del crimine.
Le potenzialità dell’accoglienza integrata
in termini di prevenzione
Lo sviluppo delle comunità locali
declinato anche in termini interculturali
e, nello specifico, di conoscenza dell’asilo,
contribuisce in modo determinante a prevenire la
criminalità e le sue infiltrazioni in questo ambito.
Le potenzialità dell’accoglienza integrata
in termini di prevenzione