Il Settecento paesaggio 2011 Valeria .Macrì - Seminario ...€¦ · nel 1919, può essere fatto...
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Plan Tourgot,1731
Giardini di Charlottenburg,
Siméon Godeau 1697
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11Il Settecento
Piranesi. Fontana delle Cannelle a Villa Adriana; la via Appia, il Colosseo, e il Pantheon (1745 circa)
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Boullée, Cenotafio di Newton 1784
Ledoux, Coup d’oeil del teatro di Besancon 1775
Boullée- Opera-1781
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Le tecniche per la rappresentazione
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Huillard, 1852
Terme di Diocleziano, 1880
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11Verso al fine del Settecento, l’architettura acquis isce pienamente la tecnica dell’acquerello, già suggerita da Scamozzi per dare il senso di profondità . Gli alunni francesi dell’Ecole des Beaux-Arts, probabilmente influenzati dai ritrovamenti dei rest i policromi dei templi greci a Paestum e ad Atene, (che diedero pera ltro luogo a fantasiose ricostruzioni dei maggiori siti monument ali dell’antichità) cominciarono ad adoperare nei loro disegni accademi ci i colori all’acquarello in tutte le loro possibilità cromati che, fino quasi a far dimenticare il carattere architettonico del disegno , privilegiando la componente estetica dell’immagine. Alle prospettive furono spesso preferiti i prospett i, per mostrare il fronte principale dell’edificio, e le piante per in dicarne lo schema distributivo; ma il disegno si esaurisce in general e nella ricerca estetica e cromatica, e non c’e traccia di informaz ioni sui metodi costruttivi.Si adoperarono i colori all'inizio per i rilevamen ti degli edifici esistenti e per proporre restituzioni ipotetiche, ma in segui to se ne diffuse l'uso, e divenne normale trattare a colori i disegni di ar chitettura civile, tanto che i grandi innovatori dell'architettura - gli inge gneri della costruzione in ferro e vetro - presentarono i loro progetti con prospettive all'acquerello.
Nei decenni precedenti alla nascita del movimento moderno, la produzione architettonica si muove parallelamente a quella grafica ed è a volte influenzata da quella pittorica: l’ art nouveau , il protorazionalismo e le avanguardie storiche scelgono modi e tecniche diverse per dare espressione alle proprie architetture. Alla data della fondazione del Bauhaus, nel 1919, può essere fatto risalire il Movimento Moderno , che, includendo gli esiti della sperimentazione che oltre l’Espressionismo diede vita alla grande stagione razionalista per un verso e all’architettura organica, per un altro. Si tratta di un periodo molto lungo, che si esaurisce con la fine del razionalismo e la scomparsa dei grandi maestri, spingendosi fino agli anni ‘60. Nei decenni seguenti, la produzione architettonica si confronta con la condizione post-moderna, tra nuovo classicismo e nuovo modernismo, e sfocia poi nel disegno architettonico che trova strumento e ispirazione da nuove forme generate dai computers, contribuendo a determinare un diverso approccio, rivoluzionario e visionario, all’idea di architettura e alla sua rappresentazione.
Berlage
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Il disegno Art Nouveau , inseguendo suggestioni naturalistiche, in Belgio e in Francia, e geometriche, in Austria e in Scozia, si pone inevitabilmente come cerniera tra l’eredità dell’eclettismo della fine del secolo e i fermenti di novità che percorrono lo spazio dell’architettura, caratterizzandosi più come momento d’oro per la grafica, la decorazione, l’arredamento, che per il disegno d’architettura propriamente detto . Il passaggio dal modo storicista, descrittivo e denso di dettagli, a quello razionalista, quasi catartico, segna un periodo ‘eroico’ della modernità, e può essere inteso come la ricerca di un senso nuovo della spazialità.Wagner e Loos trovano soluzioni architettoniche di grande modernità, all’interno ancora di un linguaggio ‘classico’; Mendelsohn nei suoi schizzi prospettici ricerca immagini monumentali, non prive di trionfalismo.
E’ il momento in cui Le Corbusier elabora e formalizza ‘I cinque punti dell’architettura’, proponendo un nuovo modo di concepire lo spazio dell’abitare.
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Le caratteristiche fondamentali dell’ architettura protorazionalista , quali la simmetria, le volumetrie bloccate, una tendenza gen erale alla semplificazione e all’ordine, sembrano essere condizionate e tradotte da un disegno asciutto, più impegnato a definire i nuovi parametri formali che ad amplificarne la portata ideologica. Da questo punto di vista sono esemplificativi i di segni di Wagner, Loos e Hoffman, da cui trapela , oltre a una grande abilit à costruttiva, ed un sapiente uso dei materiali, un rigore grafico tendente ad esaltare la stereomet ria e la purezza dei volumi (il sanatorio di Purkesdorf del 1903 è considerato “il primo nudo architettonico”). L’assoluta chiarezza delle forme come strumento di comunicazione significa anche rinnovamento espressi vo, e il disegno rappresenta programmaticamente la tendenza a legare il linguaggio ad una etica industriale, quella del Kunstwollen .
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il disegno tende a sottolineare il procedimento compositivo: c’è la volontà di produrre un’architettura semplice e duratura, in cui l’esaltazione del dettaglio, oltre la coincidenza con la forma tecnica, sia il simbolo della verità”. Il disegno è lo strumento principe per la ricerca
per gli architetti espressionisti , proponendosi effetti scenografici ma anche una visione di stampo utopistico che propone un nuovo modo di concepire lo spazio architettonico, al passo con i cambiamenti della nuova metropoli industriale.
Nella poetica futurista il culto della grande città come macchina per abitare si esprime con disegni di taglio verticale e vedute dal basso, ove strade, macchine, uomini, si incontrano in un tutto dinamico. Le arti figurative e l’architettura si intrecciano e si danno suggerimenti a vicenda. Il culto della macchina e della velocità, che produssero sorprendenti immagini di ‘dinamismo metropolitano’ tramite i pittori Boccioni e Balla, non possono non essere rievocati esaminando i disegni di Sant’Elia per la Città Nuova.
AVANGUARDIE
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La sperimentazione condotta dalle avanguardie storiche, riguardante la nuova concezione spaziale, interessa trasversalmente tutte le discipline artistiche, introducendo un nuovo modo di percepire e di rappresentare lo spazio.
Nel momento in cui si affermano le nuove idee l’integrazione delle arti diventa massima.
Il cubismo, studiando i principi della ‘visione simultanea’, attraverso una ricerca spaziale spesso indipendente dall’oggetto, contribuisce secondo Gedion a una svolta fondamentale dell’arte e dell’architettura.
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Verso altri temi si dirige la creatività di Frank Lloyd Wright, maestro dell’architettura organica.
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F.L.Wright, National Life Insurance Building, 1924
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Anni ’50-60
Quaroni
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La crisi del Movimento Moderno porta a uno scadere del disegno come momento fondativodella ricerca in architettura: negli anni ‘60 la contestazione lo rifiuta come fatto ereditato dalla reazione accademica (privilegiando la ricerca in urbanistica o l’architettura radicale, a l limite dell’oggetto d’arte, con incursioni nel decostruttivismo negli anni settanta-ottanta); rimane impoverito d’altra parte dalla pratica professionale, e limitato ai soli fatti essenziali; poche tavole, quasi soltanto proiezioni ortogonali, servono per far comprendere il progetto al committente, sempre più spesso pubblico, e per poter passare il più rapidamente possibile alla fase di costruzione.
Architettura radicale
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Architettura radicale
Warren Chalk, Underwater city
Ron Herron, Walking City
Hans Hollein Progetti di città, 1963
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Per compenso alla difficoltà di costruire architettura (invece che edilizia ‘commerciale’, o a fronte del sempre più ristretto mercato delle costruzioni), in Italia assume rilevanza l’ ar-chitettura disegnata , a partire dalla Biennale di Venezia del 1980, promossa da Paolo Portoghesi .
Qui viene esposta una ‘Strada Novissima’: un percorso su cui, dai due lati, sono co-struite una serie di facciate contigue, dieci da una parte e dieci dall’altra, progettate da venti architetti, tra i più importanti in campo interna-zionale.
Le variazioni sul tema della facciata si riferiscono inequi-vocabilmente a modi e mode del passato.
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Strada Novissima, copertina del catalogo
Scolari
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L’architettura corre allora il rischio di divenire una sorta di bricolage di citazioni riferite a stili o periodi precedenti, classici o moderni; contemporaneamente assume una nuova importanza il rapporto con l’ambiente circostante: “la presenza del passato”, “costruire nel costruito”, “architettura della modificazione”, questi gli slogan. La nuova supremazia del bel disegnoscantonerà spesso nella pura grafica, nella ricerca della bella impaginazione, più che dei contenuti del progetto. Si parla per questo periodo, sempre e solo per il fenomeno italiano , di Postmoderno , indicando un’architettura grafica, storicista e rivolta al passato, con un termine che ha un’accezione molto più ampia.
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Michel GravesMassimo Scolari
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Robert Krier, Roma interrotta
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M. Graves. Portland Building T. Farrell, Charing Cross, Londra Mercato “Trionfale”, Roma
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Aldo Rossi Silvetti, Machado
Paul Rudolf Giorgio Grassi
Si riaffermano modi della rappresentazione come le prospettive, di interi siti o frontali, e le sezio ni prospettiche, modi che si erano in qualche modo p erduti, sulla scia della contestazione post ’68, che rifiutava “il bel disegno”; riappare anche il colore come protagonista del disegno stesso.
Le tecniche per la rappresentazione
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Visioni d’architettura: i castelli Bordolesi, 1988. immagine di copertina de L’image en architecture(1996), e (sotto) Le reve du professeur (1849)
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