Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

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Wikileaks: un complotto contro Berlusconi, o un bivio per l’Italia? Chi c’è dietro al fondatore di Wikileaks, Julien Assange? E’ veramente mosso dal principio della trasparenza o è uno dei tanti strumenti a disposizione di burattinai occulti? ... a pagina 5 Sì, il punto di partenza di un’avventura entusiasmante e con un obiettivo ben preciso, quello di dar voce ad un’informazione alternativa e giovanile, fuori dagli schemi e dentro la libertà di poter esprimere un pensiero. Non a caso abbiamo scelto il Natale per dar luce al nostro giornale poiché crediamo molto nella nostra idea d’informazione e così come la nascita di Gesù rappresenta lo spartiacque tra il vecchio e il nuovo testamento della fede cristiana, allo stesso modo, nel nostro piccolo, tentiamo di segnare uno spartiacque tra il vecchio, nonché statico, sistema di informazione e un modo innovativo di comunicare con i lettori. Dov’è la novità, vi chiederete. Semplice, sta nelle righe degli articoli perché i giornalisti sono liberi da ogni vincolo e da ogni censura, l’informazione vive di spazi e di pensieri liberi e questo è l’unica regola che deve essere rispettata da chi collabora con la nostra testata. Abbiamo scelto il nome “Il Punto” perché proprio il punto rappresenta un insieme di cose: XQ LQL]LR XQD ¿QH XQ PRPHQWR ¿VVR XQ¶LVWDQWDQHD XQ¶HVFODPD]LRQH H XQD ULÀHVVLRQH 0D OD QRVWUD JUDQGH missione sarà anche quella di creare un’interazione continua tra la versione cartacea e il web, che troverete all’indirizzo www.ilpuntomagazine.it I temi delle rubriche spaziano dall’ambiente all’economia, SDVVDQGR SHU FXOWXUD H VRFLHWj DO ¿QH GL FRLQYROJHUH OHWWRUL di ogni fascia di età. Sia sul cartaceo che sull’online abbiamo un focus dedicato a Napoli dove proveremo a dare luce al periodo buio che questa città sta vivendo, alle sue tante contraddizioni e anche alle realtà dalle quali ripartire. Il gruppo di giornalisti e collaboratori che prenderanno parte a quest’avventura nel mondo dell’informazione è composta in gran parte da giovani del settore, a partire dal nostro direttore responsabile Alessandro Ingegno il quale ha saputo dare, immediatamente, quello slancio e quella forza creando una redazione di persone dal SUR¿OR SURIHVVLRQDOH LQHFFHSLELOH H ODYRUDQGR FRQ JUDQGH determinazione alla struttura di quello che sarà lo snodo, ulteriore, della nostra idea innovativa di giornalismo. Il magazine quindicinale sarà supportato dal nostro giornale online dove troverete un connubio tra il quotidiano e l’approfondimento tematico. Sul sito potrete scoprire gran parte dei contenuti del nostro magazine, LQWHJUDWL GD YLGHR H IRWRJDOOHU\ 0D FL VDUj DQFKH VJXDUGR dedicato alla movida partenopea, un’interessante cura di temi quali l’ambiente, il diritto, lo sport oltre a contributi H ULÀHVVLRQL LQYLDWLFL GDOO¶HVWHUR FRQ WDQWL DUWLFROL LQ HVFOXVLYD *LXQWL DOOD ¿QH GL TXHVWD SDQRUDPLFD GL TXHOOR che sarà il nostro webmagazine ed il nostro giornale sento di poter dire, insieme al mio coeditore, Emiliano Saltelli, ed insieme al direttore responsabile e alla redazione tutta, che non pretendiamo di avere la verità in tasca, ma vogliamo solo ragionare con voi, liberamente. Auguri di buon Natale e felice Anno nuovo. Luciano Iannone. Nei giorni in cui il ddl Gelmini si avvia a concludere il suo iter alla Camera Silvio Berlusconi ha superato il giorno del giudizio. Il Premier è uscito indenne dall’esame delle Camere riuscendo ad ottenere una buona ¿GXFLD TXDVL VFRQWDWD DO 6HQDWR H XQD PDJJLRUDQ]D risicata – di soli tre voti – alla Camera... a pagina 3 Anno I N° 0 Dicembre 2010 ,VFUL]LRQH WHVWDWD JLRUQDOLVWLFD ³,O 3XQWR 0DJD]LQH´ Autorizzaione n°52 Del 16/06/2010 ITALIA 021'2 FLASH 5L¿XWL O¶HWHUQD HPHUJHQ]D VHQ]D VROX]LRQH 4XDQGR VHPEUDYD DUULYDUH ¿QDOPHQWH XQD WUHJXD VFDWWD O¶HQQHVLPR LQWRSSR Lo sciopero dei lavoratori dell’ex Enerambiente rappresenta l’ennesimo atto di XQD IDUVD FKLDPDWD HPHUJHQ]D UL¿XWL...pagina 15 Stop dal 1 gennaio 2011 ai sacchetti di plastica il cui consumo in Europa ha toccato i 100 miliardi di unita’. ... a pagina 11 0DULR 0RQLFHOOL PDHVWUR della commedia all’italiana. Stimato dalla critica, da subito adorato dal suo pubblico, ... a pagina 7 Ripresa economica deludente, debito pubblico tra tutti i paesi europei secondo solo alla Grecia, HYDVLRQH ¿VFDOH SL DOWD GHO continente., ... a pagina 10 Gli azzurri battono la Steaua di Bucarest 10 e volano al prossimo turno. ... a pagina 21 PROBLEMI CON EQUITALIA ? Trova la soluzione sfogliando queste pagine !!!

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Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

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Wikileaks: un complotto contro

Berlusconi, o un bivio per l’Italia?

Chi c’è dietro al fondatore di Wikileaks, Julien

Assange? E’ veramente mosso dal principio

della trasparenza o è uno dei tanti strumenti a

disposizione di burattinai occulti? ... a pagina 5

Sì, il punto di partenza di un’avventura entusiasmante

e con un obiettivo ben preciso, quello di dar voce ad

un’informazione alternativa e giovanile, fuori dagli

schemi e dentro la libertà di poter esprimere un pensiero.

Non a caso abbiamo scelto il Natale per dar luce al

nostro giornale poiché crediamo molto nella nostra idea

d’informazione e così come la nascita di Gesù rappresenta

lo spartiacque tra il vecchio e il nuovo testamento della

fede cristiana, allo stesso modo, nel nostro piccolo,

tentiamo di segnare uno spartiacque tra il vecchio,

nonché statico, sistema di informazione e un modo

innovativo di comunicare con i lettori. Dov’è la novità, vi

chiederete. Semplice, sta nelle righe degli articoli perché

i giornalisti sono liberi da ogni vincolo e da ogni censura,

l’informazione vive di spazi e di pensieri liberi e questo è

l’unica regola che deve essere rispettata da chi collabora

con la nostra testata. Abbiamo scelto il nome “Il Punto”

perché proprio il punto rappresenta un insieme di cose:

missione sarà anche quella di creare un’interazione

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I temi delle rubriche spaziano dall’ambiente all’economia,

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periodo buio che questa città sta vivendo, alle sue tante

contraddizioni e anche alle realtà dalle quali ripartire.

Il gruppo di giornalisti e collaboratori che prenderanno

parte a quest’avventura nel mondo dell’informazione è

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quale ha saputo dare, immediatamente, quello slancio

e quella forza creando una redazione di persone dal

determinazione alla struttura di quello che sarà lo snodo,

ulteriore, della nostra idea innovativa di giornalismo.

Il magazine quindicinale sarà supportato dal nostro

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di poter dire, insieme al mio coeditore, Emiliano Saltelli,

ed insieme al direttore responsabile e alla redazione

tutta, che non pretendiamo di avere la verità in tasca, ma

vogliamo solo ragionare con voi, liberamente.

Auguri di buon Natale e felice Anno nuovo.

Luciano Iannone.

Nei giorni in cui il ddl Gelmini si avvia a

concludere il suo iter alla Camera

Silvio Berlusconi ha superato il giorno del

giudizio. Il Premier è uscito indenne dall’esame

delle Camere riuscendo ad ottenere una buona

risicata – di soli tre voti – alla Camera... a pagina 3

Anno I -­ N° 0 -­ Dicembre 2010

Autorizzaione n°52 -­ Del 16/06/2010

ITALIA

FLASH

Lo sciopero dei lavoratori dell’ex Enerambiente rappresenta l’ennesimo atto di

...pagina 15

Stop dal 1 gennaio 2011

ai sacchetti di plastica il

cui consumo in Europa ha

toccato i 100 miliardi di

unita’. ... a pagina 11

della commedia all’italiana.

Stimato dalla critica, da

subito adorato dal suo

pubblico, ... a pagina 7

Ripresa economica

deludente, debito pubblico

tra tutti i paesi europei

secondo solo alla Grecia,

continente., ... a pagina 10

Gli azzurri battono la Steaua

di Bucarest 1-­0 e volano al

prossimo turno. ... a pagina

21

PROBLEMI CON EQUITALIA ?

Trova la soluzione sfogliando queste pagine !!!

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Articolo pag

-­ Il successo del leader non coincide col successo dell’italia 4

-­ Wikileaks: un complotto contro Berlusconi, o un bivio per

l’Italia?

5

7

-­ Una nube nera sui giovani, presagio di un futuro incerto 8

-­ L’Italia nello stagno 10

-­ Buste di plastica: Italia maglia nera d’Europa. Divieto dal

2011

11

-­ Napoli, elezioni comunali: la poltrona che nessuono vuole 14

15

Partenopee

16

-­ Vignette 18

ed il ritardo dell’Inter

20

-­ Bravo Napoli continua così 20

-­ Il sogno Partenopeo del Napoli 21

-­ IV prova del campionato invernale del Golfo di Napoli 21

-­ Vacanze rovinate: come difentersi 22

-­ Creamy Jewelry 23

In questo numero

a pagina 5 a pagina 7

a pagina 14 a pagina 21

direttore

coeditori

impaginazione e

stampa

Alessandro Ingegno

Emiliano Saltelli

Luciano Iannone

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4

di Alessandro Ingegno

Silvio Berlusconi ha superato il giorno del

giudizio. Il Premier è uscito indenne dall’esame

delle Camere riuscendo ad ottenere una

maggioranza risicata – di soli tre voti – alla

aveva abbandonato la maggioranza era più

consistente. Berlusconi ha così riconfermato la

sua leadership, cosa alla quale tiene di più, a

conferma delle sette vite del Cavaliere il quale

ci ha ormai abituato a innumerevoli rinascite

nonostante da più parti lo si dia per politicamente

uscito realmente vincitore da questo voto di

tre voti, opposizioni che oltretutto dopo la fuga

all’ultimo minuto degli incerti o dei venduti

– a seconda dei punti di vista – si sono adesso

ricompattate, soprattutto dopo la creazione

tale da garantire al governo quel decisionismo

di cui necessita l’Italia in questi tempi di crisi.

Infatti Berlusconi è alla disperata ricerca di quei

manovra in Parlamento.

Il Paese adesso ha bisogno di stabilità e di

riforme, quelle promesse si dai tempi della

imprenditori, di Berlusconi, oltre che e di

politiche che mettano al sicuro la coesione

sociale e il lavoro, minacciati in questi mesi dalla

dalla speculazione e dalla debolezza dell’Euro.

Per non parlare poi della riforma della giustizia,

riduzione del debito pubblico (con investimenti

momento è pari a zero). Tutti settori in cui

l’Italia attualmente è la maglia nera d’Europa, o

al massimo maglia grigia. Senza dimenticare poi

le varie crisi che esplodono ciclicamente come

sparse come mine su tutto il territorio italiano.

Berlusconi restando al potere pagherà, nel

l’incapacità di decidere ed attuare politiche

adeguate per far fronte a tutti questi problemi.

A conferma di questi sospetti anche numerosi

ed autorevoli giornali stranieri – New York

Times, Economist e Financial Times – il giorno

dopo il voto favorevole al governo Berlusconi,

erano tutti concordi sul fatto che, nonostante

“un uomo aggrappato al potere con le unghie”.

Come scriveva non più tardi di una settimana fa

Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della Sera

– giornale storicamente moderato nei giudizi

politici –, “la grande promessa/scommessa

berlusconiana è fallita. Berlusconi può durare

della legislatura, ma è impossibile non prendere

atto che delle grandi novità che la sua discesa

in campo sembrò annunciare quindici anni fa,

oggi non rimane pressoché nulla”. Non proprio

nulla, rimane un’Italia in macerie, da ricostruire.

migliaia di giovani che in queste settimane

stanno lottando per il proprio futuro.

Il Punto Italia

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di Alessandro Ingegno

Chi c’è dietro al fondatore di

Wikileaks, Julien Assange? E’

veramente mosso dal principio

della trasparenza o è uno dei

tanti strumenti a disposizione

di burattinai occulti? Non c’è

dubbio che il potere nelle mani

di quest’uomo sia enorme vista

la spasmodica attesa globale,

per non dire ansia, che nei

giorni scorsi ha accompagnato

la pubblicazione dei dispacci

riservati ottenuti da gole

profonde. Proprio da questa

sovraesposizione mediatica

dal target globale nascono

dell’operazione, e alcune

fantapolitica.

internazionale che in chiave

italiana, la pubblicazione di

questi documenti la strategia ha

diverse letture. Una personale

interpretazione mi spinge a

vedere in queste rivelazioni,

da un lato, delle indicazioni

in vista di un posizionamento

– o riposizionamento – di due

blocchi contrapposti. Dall’altro

un avvertimento ad alcuni

Diamo per scontato che

a manovrare Assange e i

documenti in suo possesso

che sia direttamente

più probabile che questo

lavoro sporco sia orchestrato

da qualche nemico – o

tale – dei democratici,

desideroso di mettere in

del presidente americano

fornendo indiscrezioni

imbarazzanti). E consideriamo

il mondo diviso in due blocchi

contrapposti, come in una

sorta di scacchiere: il primo

blocco israelo-­statunitense,

il secondo russo-­cinese, con

l’Europa in mezzo. Ed in

mezzo anche alcuni stati che,

a causa di decisioni di politica

estera contraddittorie, hanno

posizioni ambigue e fungono

da ago della bilancia. Tra questi

la Turchia e l’Italia. Tornando

al blocco statunitense gli Stati

Uniti sapevano con largo

in possesso di Wikileaks, e

hanno potuto dettare i tempi

della pubblicazione di alcune

dichiarazioni in anteprima,

attraverso alcuni giornali come

il New York Times: “America

sotto choc per l’elezione di

Ratzinger”;; indiscrezioni sul

dai diplomatici Usa “una

persona che odia Israele”, e

contro il quale – puntualmente

– viene annunciata la

presenza di “documenti

che testimonierebbero la

presenza di conti intestati a

lui in Svizzera”;; la denuncia

di Israele che parla di

”eccessiva morbidezza di

alcuni istituti bancari italiani

nell’applicazione di sanzioni

Anche Berlusconi e Frattini

avevano avuto delle

anticipazioni. Non a caso

qualche ora prima della

pubblicazione si sono affrettati

ad annunciare l’esistenza di

“un piano contro l’Italia. Una

strategia per danneggiare la

nostra immagine sul piano

internazionale”.

Ed in effetti i documenti

pubblicati da Wikileaks

parlano chiaramente di

Stati Uniti preoccupati dalle

posizioni di Silvio Berlusconi,

e quindi del nostro Paese,

durante la guerra tra Georgia e

Russia del 2008 e dagli accordi

tra Eni e Gazprom, agevolati

dal forte asse Berlusconi-­Putin,

sul gasdotto South Stream.

libertà di internet a tutto

vantaggio dei tradizionali

media italiani su cui si basa il

potere delle elites, ovvero le

tv, che potrebbe rappresentare

un esempio per regimi come

quello cinese.

Queste esternazioni rese

pubbliche da Wikileaks non

sembrano quindi casuali e

la diffusione di queste voci

potrebbe essere letta come

una volontà, da parte degli

Stati Uniti di mettere l’Italia

di fronte ad un bivio, sotto

Wikileaks: o con noi, o contro

– mantenendo lo status quo

raggiunto dal dopoguerra ad

oggi –, o nella sfera russa.

Tutto ciò, forse casualmente,

avviene in contemporanea con

massicce proteste di piazza

che, utilizzando come pretesto

la riforma universitaria,

puntano alla caduta del

governo italiano. Proteste che

ricordano da vicino lo stile delle

rivoluzioni colorate dei paesi

dell’est Europa, dove i regimi

da rivolte di piazza. In tutto

questo l’informazione italiana

– proprio nelle ultime

settimane ha incrementato

le critiche alle politiche del

governo prendendo di mira i

punti deboli del presidente del

Consiglio: il miracolo fallito

di uomini molto vicini a lui,

la vita sregolata del Premier.

dell’opinione pubblica al

Premier – ancora fortemente

mediatico di Berlusconi –

l’ultima risorsa è rappresentata

del 14 dicembre, dal terzo

polo e dalle opposizioni. Il

destino politico dell’Italia, dal

dopoguerra ad oggi, è sempre

dalla politica estera ora

sembra giunto ad un bivio, ma

non è chiaro se a scegliere sarà

l’immobile politica, o i mercati

Il Punto Mondo

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7

critica, da subito adorato dal suo pubblico, non ha mai accettato

il compromesso tra il suo cinema e le necessità del botteghino.

indimenticabile di personaggi, ha “dipinto” con ironia ma, al tempo

stesso con amarezza l’Italia e la sua proverbiale arte di arrangiarsi.

e intanto collabora con la rivista ‘Camminare...’, dove scrive di cinema. Dopo

Venezia con “I ragazzi della Via Paal”, che nella sezione “passo ridotto” ,

“La grande guerra”, interpretato da Alberto Sordi e Vittorio Gasmann,

vincitore del Leone d’oro al Festival del cinema di Venezia e nominato

lavora ad una lunga serie di pellicole che sono note a tutti: “L’Armata

gruppo di perdenti a fare da protagonisti. Indimenticabili anche le vicende

gioco continuo e del gioco come massima espressione dell’intelligenza e

menzione speciale al Festival di Berlino. Nella sua lunga carriera, coronata

il caldo del deserto tunisino per girare “Le rose del deserto” (2006).

Forse negli ultimi tempi, la malattia, gli anni, la delusione per un periodo

ma l’acuta mente certo non accettava discorrere rassegnazione. In

afferma: “Qui non c’è governo non c’è niente , la verità è che gli italiani

non sono governati. Non c’è democrazia perché non c’è certo un governo

del popolo, c’è solo gente accampata lì a difendere i propri interessi...

tutto va allo sbando...nessuno si occupa dell’Italia...è una barca che

sta affondando sta andando alla deriva...ognuno si occupa di salvare

soltanto la propria pelle...non c’è democrazia senza rivoluzione”. La

suicidato ma, prendendo spunto dalla famosissima canzone di Sordi

“ha mandato tutti a quel paese“, perché “solo gli stronzi muoiono”.

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di Antonia Battista

Page 8: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

8

di Massimo D’Agostino

Alle 8 di mattina non c’è una sola nuvola in cielo

eppure il sole non scalda nemmeno un po’. C’è uno

strano clima e non mi riferisco al meteo. C’è un’aria

tesa, di attesa, di chi spera in un cambiamento e di chi

teme non accada nulla.

Nelle aule del Parlamento italiano c’è già una notevole

attività. Colloqui, trattative, discussioni, promesse e

bugie si rincorrono tra i corridoi e le stanze di Camera

e Senato.

I protagonisti della mia storia sono altri, ben lontani

da quei personaggi che si affannano in quelle

personaggi hanno meno di 30 anni, i miei personaggi

sono studenti. Sono precari. Sono giovani.

Quella mattina si sono svegliati presto, affrontando

senza alcun timore il clima. Sia quello meteorologico

che quello ancora più rigido di cui accennavo.

Non si sono svegliati presto per andare a scuola o

all’università. Lo hanno fatto per lo stesso motivo per

il quale si erano alzati due mesi prima e per il quale

hanno continuato sino a quel momento: protestare

Quella delle proteste degli studenti, in Italia, è

ormai una consuetudine che proprio in quanto tale

si è svuotata, con il tempo, di una parte della sua

credibilità e del suo valore. In molti pensano che il

reale obiettivo degli studenti sia quello di “allungare”

le festività natalizie, altrimenti come ci si spiega

che ogni anno, che per ogni riforma, qualsiasi sia il

governo a introdurla, gli studenti occupino le scuole e

le università, protestino in strada e quant’altro?

La realtà è un’altra, forse talmente semplice da non

venir presa nemmeno in considerazione;; la realtà è

che ogni riforma non fa che essere peggiore di quella

precedente.

I motivi della protesta infatti vanno ben oltre i

contenuti della riforma Gelmini. Il problema è che

anno dopo anno gli studenti si trovano ad affrontare

un disagio profondo e generalizzato per un sistema

che appare in continuo degrado, da molto tempo.

partorita da un governo di centrosinistra, la scuola

e l’università sono state sottoposte a un processo

di mutamento, continuo quanto poco coerente e

razionale. Gli ultimi dati Demos-­Coop, infatti, ci

raccontano di un campione del 70% degli intervistati

che considera peggiorate le condizioni di scuola e

università negli ultimi 10 anni.

La riforma Gelmini, quindi, non ha fatto altro che

fungere da detonatore di un risentimento che covava

consapevolezza inaccettabile per un giovane, per un

ragazzo.

La consapevolezza che il futuro stia diventando una

minaccia, mentre dovrebbe essere una promessa. E

di fronte a una minaccia si reagisce con rabbia, con

risentimento: come diceva Tyler Durden, protagonista

siamo liberi di fare qualunque cosa”.

A Roma, martedì 14 dicembre, fa freddo. E’ passata

la riforma Gelmini viene raggiunta dalla notizia della

In un attimo, il freddo dell’inverno svanisce. Gli animi

si accendono, la violenza prende il sopravvento sulle

buone intenzioni e la temperatura rigida cede il passo

Alle ore 15 il cielo della capitale non è più terso, c’è una

grossa nube nera che si leva minacciosa da Piazza del

Popolo. Il futuro si preannuncia tutt’altro che roseo.

POLITICA

Page 9: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

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Ricordati

Page 10: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

10

di Alessandro Ingegno

Ripresa economica deludente, debito pubblico

tra tutti i paesi europei secondo solo alla Grecia,

da questi tre recentissimi dati strettamente

collegati tra loro non si può che essere pessimisti

sul futuro economico della nostra cara Italia.

analizzare dei dati freddi sui quali non c’è molto

da discutere, ma solo da rimboccarsi le maniche.

governo come l’anno della ripresa post-­crisi –

crisi inizialmente negata in ogni dove –, conferma

invece le previsioni pessimistiche degli analisti:

a ritoccare al ribasso le stime per l’economia

italiana, contenendo la crescita del PIL all’1%

nel 2010 e prevedendo per il 2011 circa l’1,1%.

L’1,3% sarà raggiunto solo nel 2012. Considerato

che la Germania ha un Pil del 5% non c’è da stare

molto allegri. Il numero degli occupati, inoltre,

in Italia è diminuito a -­540.000 unità dal primo

trimestre 2008 al terzo trimestre 2010. A ottobre

i disoccupati erano oltre 2 milioni (più del doppio

che nel 2007). Passando al debito pubblico nei

giorni scorsi Bankitalia ha segnalato il nuovo

record del debito pubblico italiano, riferito al

mese di ottobre. In particolare, segnala la Banca

di euro, contro i 1.844,817 miliardi di settembre e

i 1.804,541 miliardi di un anno prima. L’aumento

a 22,6 miliardi rispetto al mese precedente. A

fronte di questo incremento delle passività lorde

si è registrata però una crescita delle attività che

il Tesoro detiene presso la Banca d’Italia (+14,5

miliardi, a 61,5). Un dato, spiegano i tecnici, che

delle perduranti tensioni sui mercati dei titoli di

Stato. Il rapporto tra il debito pubblico e il Pil

dell’Italia è tra i più alti d’Europa, secondo solo a

quello della Grecia. Per rispettare i parametri di

cento. Sul debito pubblico pesa, indubbiamente,

il terzo dato, probabilmente il più grave tra quelli

di Krls Network of Business Ethics per conto

primi 11 mesi del 2010 è in crescita del 10,1%,

confermando l’Italia al primo posto in Europa

per imponibile evaso (54,5%). Ciò si traduce in

imposte sottratte all’erario, quindi alle casse

l’anno. Unica, piccolissima, attenuante è il peso

dal quarto al terzo posto tra i paesi europei per

macchina statale. Sulla base di questi indici, per

vuol esser lieto sia, di doman non c’è certezza”.

ECONOMIA

Page 11: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

11

di Emiliano Saltelli

Stop dal 1 gennaio 2011 ai sacchetti di plastica il cui

consumo in Europa ha toccato i 100 miliardi di unita’.

Il bando degli shopper usa e getta farà risparmiare

Paese dove, ogni anno, si consumano circa 24 mld di

buste non biodegrabili. Ed a salutare con entusiasmo

la messa al bando dei sacchetti di plastica è il Wwf che

potranno più essere prodotti o messi in commercio gli

‘shopper’ non biodegradabili che soffocano l’Italia”.

“Non c’è più ulteriore tempo da perdere” avvertono

però gli ambientalisti. Ed il bilancio dei consumi

italiani di sacchetti di plastica dà ragione agli allarmi

del Wwf. Gli italiani, infatti, ne sono tra i più assidui

utilizzatori, con un consumo annuo stimato in quasi

400 a testa ogni anno.

L’Italia quindi si adegua: il sottosegretario

interpellanza inoltrata alla Camera da Giulia Cosenza

(Fli), ha fatto sapere che dall’inizio del prossimo

anno, sacchetti biodegradabili sostituiranno

1130 della Finanziaria 2007 prevedeva il divieto di

produrre e commercializzare sacchetti per la spesa

realizzati con materiali non biodegradabili, già dal 1

gennaio 2010, ma la manovra non conteneva i decreti

attuativi e la relativa messa al bando è slittata di un

almeno a parole : “Il ministero dell’Ambiente sta

promuovendo una massiccia e capillare campagna di

informazione dell’opinione pubblica – ha fatto sapere

il sottosegretario – per renderla edotta di questa

importante novità normativa ottemperando così ai

suoi compiti istituzionali”. Dopo aver appreso la tanto

di Legambiente, commenta così : “Una vittoria

dell’ambientalismo e dei 100mila cittadini che in

stop ai sacchetti non biodegradabili, che inquinano e

consumano petrolio. Da tempo chiediamo di vietare

a livello nazionale la loro produzione e distribuzione.

E il provvedimento è di grande importanza anche

organici, per la quale la biodegradabilità dei sacchetti

è indispensabile. Siamo certi -­ aggiunge Poggio -­ che

le norme transitorie per l’esaurimento delle scorte

residue di sacchetti e ci mettiamo a sua disposizione

sostituire gli shopper di plastica? Al posto dei sacchetti

in plastica gli ambientalisti stanno gia’ immettendo sul

mercato la ‘borsa milleusi’ il cui ricavato, sottolinea il

sono stati venduti -­afferma il Wwf-­ oltre 1 milione

e 200 mila esemplari in solo anno”. Dallo scorso

settembre, inoltre, e’ pronta una special edition della

borsa milleusi realizzata con illustrazioni esclusive

AMBIENTE

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12

Page 13: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010
Page 14: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

14

di Luca De Berardinis

dell’inverno politico partenopeo, che si prepara a

dare l’addio al Sindaco Jervolino che lascia dopo

otto anni una pesante eredità. Napoli è ultima

vita. Segnale “inquietante”, l’ennesimo verrebbe

da aggiungere, della direzione che sta prendendo

la capitale del mezzogiorno d’Italia.

E allora cosa dovrebbero fare i candidati alla

poltrona di Palazzo San Giacomo? Come

dovrebbero porsi rispetto alla disillusa

popolazione partenopea? A questa domanda

troveremo forse risposta in campagna elettorale,

per ora bisogna notare che dei tanti nomi che

si “succedono” non sembra di scorgere un

Bassolino dei tempi che furono.

E a proposito dell’ex Sindaco ed ex Governatore:

la sua ombra continua a “pesare” sul centro

sinistra napoletano, di recente ha criticato

le candidature alle primarie, non ci sono

pretendenti “adatti”.

Certo farsi bocciare da chi oggi si trova

sotto processo per il disastro della gestione

commissariale, potrebbe essere motivo di

vanto, e forse per qualcuno è anche così, ma

resta la sensazione che quella di Napoli sia una

partita che il Pd, e tutto il centro sinistra, sia già

rassegnato a perdere.

di perderle queste elezioni. Il motivo? La nota

“litigiosità” all’interno del Pdl che ha fatto

dentro il partito di Cosentino, Caldoro e Cesaro è

“guerra tra bande”.

Dunque da un lato abbiamo i “fratelli coltelli”

della sinistra partenopea, a partire dall’assessore

uno “scudo” per proteggere la sua posizione

nella gestione del Forum delle culture del 2013.

Poi c’è Umberto Ranieri, coordinatore campano

del Pd, Andrea Cozzolino, europarlamentare ed

ex assessore alle attività produttive regionali, e

Sinistra e Libertà, che, forte della “sponsorship”

di Nichi Vendola, punta a emulare il vincitore

delle primarie milanesi del centrosinistra

Giuliano Pisapia.

Dall’altra parte del “cortile politico” invece si fa

si potrebbe titolare, che ha di fronte per il

potrebbe ben presto vedersela con “un pezzo da

E qui potrebbero esserci anche delle novità,

colpa dei vari Cosentino e soci, e potrebbe

essere “attratta” da un terzo polo che non è solo

quello che si sta formando in Parlamento in

questi giorni, Futuro e Libertà con l’Udc e l’Api

di Rutelli, ma potrebbe vedere la “discesa in

tempo pensando di trasformare il suo “think

thank” Italia Futura in un vero e proprio partito,

destato, per sua stessa ammissione, l’interesse

del Presidente della Ferrari.

Il capoluogo partenopeo potrebbe quindi

diventare il “laboratorio” di nuove formazioni,

e forse anche “forme”, politiche? Staremo a

vedere, da qui a maggio la strada è ancora lunga.

NAPOLI -­ Politica

Page 15: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

15

di Giuseppe Manzo

una tregua, scatta l’ennesimo intoppo.

Lo sciopero dei lavoratori dell’ex

Enerambiente rappresenta l’ennesimo

atto di una farsa chiamata emergenza

aveva dato speranza alla città per trovare

respiro tra le tonnellate di spazzatura

giacenti per le strade del centro e della

periferia. Invece la crisi scoppiata

dopo l’estate non trova ancora alcuna

soluzione. Nonostante i proclami,

caduti sistematicamente nel vuoto,

da parte del premier Silvio Berlusconi

Napoli affoga tra i sacchetti. Quello

che emerge è anche lo scaricabarile tra

gli Enti locali e tra questi e il governo

nazionale sulle responsabilità di questa

situazione. Il presidente della Giunta

regionale Stefano Caldoro ha più volte

il governatore il nodo cruciale è

rappresentato dalla realizzazione e dalla

il primo cittadino Rosa Russo Iervolino

non ha mancato di polemizzare con

la scarsa collaborazione dello stesso

Caldoro, del presidente della Provincia

Luigi Cesaro e dei sindaci degli altri

Comuni.

Gli unici a collaborare nei fatti, sono

stati, invece, i presidenti di altre regioni

come la Puglia di Nichi Vendola, l’Emilia

Romagna di Vasco Errani e il Lazio

di Renata Polverini. Eppure questo

provvedimento tampone non basta.

Nella giornata di venerdì i Quartieri

spagnoli, cuore del centro storico,

erano ancora invasi di munnezza. «Per

aprire la saracinesca -­ racconta un

commerciante davanti al suo piccolo

negozio di generi alimentari -­ ho dovuto

spostare personalmente i sacchetti».

le cappelle votive, normalmente

considerate aree inviolabili tanto che

qualcuno proprio negli ultimi tempi,

per evitare disagi, ne ha allestita una

davanti casa. Disagi anche per gli

zampognari, che per tradizione in

questi giorni attraversano i vicoli con

le loro melodie natalizie, costretti a

suonare tra i sacchetti di immondizia.

In questo scenario continuano le

mobilitazioni e le manifestazioni dei

comitati antidiscarica. Dopo aver

partecipato al corteo del 14 dicembre

governo hanno invaso di nuovo le

strade di Napoli lo scorso sabato. Sono

stati due i cortei con i manifestanti

poi in piazza del Plebiscito. Ancora

una volta migliaia di cittadini hanno

differenziata porta a porta per ridurre

con la separazione dell’umido negli

impianti di compostaggio e diventa

concime;; separazione da plastica,

vetro, alluminio e carta con il riciclo

delle materie prime che tornano a

indifferenziati con gli impianti di

trattamento meccanico a freddo

diventano materiali per l’edilizia. Dopo

15 anni, purtroppo, non è stata accolta

nemmeno una di queste proposte.

NAPOLI -­ Cronaca

Page 16: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

16

di Caterina Zonno e Luca De Berardinis

Agli appassionati di inceneritori e

discariche sembrerà un ossimoro,

ma sono numerosi gli esempi

virtuosi di impianti che utilizzano

Uno di questi, per la produzione

di energia pulita dall’utilizzo di

Romagna ed in particolare

dall’azienda “Romagna Compost”

del gruppo Hera di Cesena.

Il sistema di trasformazione di

su di un procedimento chiamato

“fermentazione a secco”, perchè

avviene in assenza di ossigeno. Sono

stati messi a punto degli impianti

nei quali di ricrea un ambiente

simile allo stomaco di un bovino

nel quale, trascorso un periodo di

tempo di circa 30 giorni a 37 °C,

avviene la cosiddetta “digestione”,

un processo dal quale si riesce a

produrre energia sotto forma di gas-­

metano. Al termine della digestione

il materiale è avviato ad una fase

di compostaggio ed utilizzato

come fertilizzante per agricoltura.

I residui organici che si utilizzano

nel processo possono provenire da

scarti di aziende ortofrutticole o di

attività zootecniche o dai cassonetti,

attraverso la raccolta differenziata,

escludendo plastica, vetro, carta e

metalli.

L’energia che si ricava in un anno,

circa 200 Gwh, va a coprire il

10% del fabbisogno dei consumi

domestici degli abitanti di Cesena

ed è utile per produrre una parte

di fertilizzanti per uso agricolo

biologico, risparmiando emissione

procedimento esclude l’utilizzo

di inceneritori che risulterebbero

essere più inquinanti per l’ambiente.

L’azienda di Cesena con questo

Ecomondo a Rimini, ha ottenuto il

premio “sviluppo sostenibile 2010”.

Un altro esempio che ci viene in

mente, ed è anche quello di cui

si discute di più in Italia, è stato

“brevettato” dalla combattiva Carla

Poli nel vicentino. Il “modello

Vedelago” ha incominciato,

infatti, a fare scuola e ormai sono

tantissimi i Comuni nei quali si

discute la possibilità di arrivare a

urbani quasi perfetto che fa si che

i materiali si possano riutilizzare

attraverso due passaggi. Il primo

“tradizionale” di recupero del

vetro, delle plastiche, della carta

e dell’alluminio. Fatto questo alla

Vedelago, “trattano” su una seconda

linea il residuo trasformandolo in

“sabbia” che poi viene compattata

e diventa materiale da costruzione.

Quella della Poli è sicuramente la

soluzione da preferire, però bisogna

segnalare che c’è chi ha saputo

sfruttare anche le discariche in

maniera intelligente. Parliamo del

Comune di Sogliano, nel Forlivese,

che ha trasformato l’impianto in

una risorsa per i suoi cittadini.

Grazie alla produzione di biogas

ricavano ogni anno 11 milioni di

euro che vengono “ridistribuiti” alla

popolazione con servizi, navette per

il trasporto gratis, contributi per

l’accensione dei mutui e persino

un contributo di disoccupazione

“aggiuntivo” a quello elargito dallo

Stato.

“Vedelago” ha potenzialità enormi,

oltre che ovviamente sotto quello

ambientale: nessuna discarica è

l’obiettivo a cui si dovrà puntare per

salvare il “Belpaese”.

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Page 17: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

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Ricordati

Page 18: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

18La Storiella

Page 19: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010
Page 20: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

20SPORT -­ Italia

di Diego Guadagno

evento ormai scontato dopo il

ha il gravoso compito di ripetere

i successi e non far rimpiangere

troppo il portoghese. Questo è

solo l’inizio di una lunga serie di

clamorosi ribaltoni nella serie A

2010/2011 che conosce un periodo

di cambiamento abbastanza netto

rispetto alle ultime stagioni. Dopo un

avvio letargico, il calciomercato entra

nel vivo e cominciano ad arrivare

le notizie clamorose. L’Inter cede

City, abbraccia Coutinho e poi resta

a guardare gli altri fare compere, sia

ben chiaro spese folli non ce ne sono,

ma clamorosi colpi sicuramente si.

Il Napoli se da un lato accoglie con

sospetto l’arrivo dell’uruguaiano

edinson Cavani, secondo alcuni

l’ennesima seconda punta non

in grado di realizzare molte reti,

dall’altro vede partire quello che

era divenuto l’idolo dello stadio il

napoletano e tifoso del Napoli Fabio

Quagliarella ceduto clamorosamente

alla Juventus con una trattativa

lampo. Con questo colpo si apre

una sorta di stagione dei tradimenti

che vede il ritorno di Ibrahimovic a

è quella rossonera. L’acquisto dello

svedese rappresenta solo l’ultimo di

una lunga serie di sgarbi tra cugini

(Pirlo, Seedorf, Ronaldo, solo per

citarne alcuni). L’acquisto dell’ex

Barça viene accolto con clamore

rossoneri che nel frattempo avevano

preso solo Yepes a parametro zero

ed il quasi sconosciuto Boateng,

Neanche per scherzo, a Torino arriva

un altro traditore Alberto Aquilani

reo secondo i tifosi giallorossi di

aver lasciato la Roma e l’Italia

per poi tornare dopo un anno per

vestire la maglia dei rivali juventini.

Restando nella capitale la Roma

scommette su Adriano e prende

Borriello, ormai scaricato e chiuso

di Robinho. Insomma di carne a

cuocere ce n’è tanta, quest’anno la

serie A promette spettacolo ed a

Napoli e Lazio con la rivoluzionata

Juventus ad inseguire, e quelle che

lo scudetto (Inter e Roma) costrette

a rincorrere, non resta altro da

fare che stropicciarsi gli occhi ed

aspettare per sapere come andrà a

Negli ultimi giorni a Napoli si respira un’aria nuova,

un’aria di festa. Si, d’accordo, è quasi Natale, ma

stavolta poco c’entra la sacra ricorrenza con questo

fermento partenopeo. È la Napoli sportiva a fare festa

e la Napoli dei tifosi a gongolare, e d’altronde come

per stropicciarsi gli occhi. Si leggete bene è così, il

Napoli è lassù in alto, come non succedeva ormai

da tanti, troppi anni. È la cosa migliore che accade a

questa città da un po’ di tempo a questa parte e viene

da dire purtroppo. Il Napoli funziona e fa sognare, il

presidente De Laurentiis nel tempo si è circondato

di collaboratori preparati e con loro ha messo su una

squadra che ora ci invidiano in molti. Sta diventando

un modello questo Napoli, un modello di gestione

tecnica, economica, si spende, ma quanto basta e

chi non accetta il progetto vada altrove. E’ proprio la

parola progetto che all’inizio ha fatto storcere il naso

ai più , con il timore di dover attendere molti anni per

poter ammirare una squadra in grado di competere

ad alti livelli in Italia come in Europa, invece brucia

le tappe questo Napoli, sembra non saper aspettare,

amato e coccolato dalla sua tifoseria la squadra

non si pone limiti, Bravo presidente! Non contenti

di essere protagonisti nella serie A i ragazzi hanno

conquista dell’Europa, e dopo aver superato il primo

turno di Europa League con il solito gol nei minuti

di recupero, a febbraio se la vedranno con il Villareal

di Giuseppe Rossi( più volte accostato al Napoli in

con la gara di andata che si disputerà al S. Paolo.

per vedere quale altro colpo ha in serbo la società, il

presidente ne ha promessi quattro da qui a giugno e

Napoli sogna, fantastica, ipotizza. Nel frattempo uno

difensore centrale argentino in forza all’ Estudiantes

fresco vincitore del titolo nazionale. Il Napoli lo ha

strappato alla concorrenza di molti club, arriverà

a giugno per consentire al calciatore di disputare

la prossima edizione della Coppa Libertadores,

la Champions League sudamericana, della quale

assieme al club argentino è campione in carica. Si è

parlato di un altro difensore e di una punta i nomi

sono tanti, ma questa società nel tempo ha imparato

a stupirci, ma soprattutto a spiazzarci, quindi non ci

loro corso, e nel frattempo godiamoci questa squadra.

La serie A tra il ritorno del

Milan, le sorprese Lazio e

Napoli ed il ritardo dell’Inter

di Diego Guadagno

Page 21: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

21SPORT -­ Napoli

di Diego Guadagno

Gli azzurri battono la Steaua

di Bucarest 1-­0 e volano al

prossimo turno.

Che non sarebbe stato affatto

facile lo si era intuito dalla

campagna denigratoria di alcune

testate giornalistiche straniere

nei confronti del Napoli e di

Napoli prima della gara, che

le cose si fossero complicate

ulteriormente lo si era appreso

pocho Lavezzi costretto ancora

al riposo per il problema alla

caviglia, ma gli azzurri ci hanno

cuore oltre l’ostacolo segnando il

terzo minuto di recupero, dopo

una gara intensa e spigolosa.

Al calcio d’avvio il Napoli si

presenta come ultimo baluardo

in difesa del tricolore nella

cosidetta “Europa di serie

B” e con qualche novità in

formazione come Yebda in luogo

Vitale a sinistra per consentire a

Lavezzi. I padroni di casa

partono bene e subito si

rendono pericolosi: Vitale va

in percussione sulla fascia e

serve Hamsik il quale di prima

che però incredibilmente alza la

mira e calcia sopra la traversa.

Ad un inizio promettente fa

seguito una fase centrale del

primo tempo molto caotica con

poco spettacolo ed una Steaua

tutta rintanata a protezione

del pareggio;; i rumeni quando

possono ripartono e mettono

paura, ma per fortuna il loro

attaccante si addormenta sul

più bello e la difesa recupera.

La mancanza di Lavezzi si

sente ancora di più quando

il Napoli non trova sbocchi,

ma soprattutto non riesce a

cambiare passo. Al riposo si

va con il punteggio inchiodato

sullo 0-­0.

Nella ripresa il tempo sembra

scorrere inesorabilmente e la

palese tattica ostruzionista

della Steaua non consente

alla gara di prendere ritmo.

In ogni caso il Napoli ci prova

ed è ancora Cavani ad andare

vicino alla rete dopo l’ennesimo

assist di Hamsik, ma stavolta

l’uruguaiano si allunga la

sfera sul primo controllo

ed il portiere ha il tempo di

chiudergli lo specchio della

porta. Frustalupi (in panchina

non lasciare nulla di intentato,

il pubblico incita e spinge il

Napoli all’arrembaggio, ci prova

Dumitru, ma nulla, e quando

Cavani con un gran diagonale

a portiere battuto timbra il

palo sembra proprio che non

ci sia nulla da fare. L’ultimo ad

arrendersi è Hamsik: siamo ben

oltre il novantesimo quando lo

slovacco guadagna un corner

ed invita tutti i compagni a

salire, cross teso e forte sul

primo palo, irrompe Cavani che

tocca quanto basta per mettere

la sfera alle spalle del portiere

e mandare in estasi il S. Paolo.

e ne fa le spese Cannavaro che

viene espulso, ma non c’è tempo

per polemizzare c’è tempo solo

per far festa.

IV prova del

campionato

invernale del

golfo di Napoli

Si è tenuta oggi la quarta prova del

campionato invernale di vela del golfo

di Napoli, organizzata dal Circolo

nautico. I partecipanti si sono dati il

consueto appuntamento domenicale

per un’avvincente giornata di vela

d’altura.

La regata è partita alle ore 11. Ben 48

imbarcazioni si sono date battaglia

nel campo di regata posizionato male

dal comitato di regata che non ha

voluto attendere l’ingresso del vento

di libeccio previsto ma ha dato la

partenza dopo circa un’ora di attesa

con vento debole di grecale. circa

nelle acque antistanti capo Posillipo,

su un percorso su boe: due boline -­

due poppe, con una leggere brezza di

levante che ha consentito il regolare

svolgimento del primo lato di bolina.

All’inizio del lato di poppa un

rocambolesco salto di venti di libeccio

ha capovolto le posizioni che si erano

andate delineando durante la parte

iniziale della prova.

Questo vento costante di circa 15 nodi,

ormai girato quasi a ponente, ha poi

consentito l’ulteriore svolgimento

della regata. A primeggiare è

stato l’equipaggio di Le Coq Hardi

(armatore Pavesi CRVI) seguito, in

tempo compensato dall’ X 35 Sly Fox

e a ben cinque minuti di distanza da

In classe 3 vittoria del Vismara 34

Vlag seguito dall’equipaggio di Sexy

monomarca 31.7 a primeggiare è stato

Cose e Pazze di Paolo Disa seguito

minialtura domina Garopera con Ilyfe

e Grifo a seguire.

Il prossimo appuntamento del

campionato invernale del golfo di

Napoli sarà il 16 gennaio sempre nelle

acque di Napoli.

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Page 22: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

22

Con il Natale alle porte ed il 2010 con i giorni contati,

l’industria del turismo si prepara ad accogliere ed

organizzare le vacanze, più o meno brevi, agli italiani che

o mare, Italia o all’estero, chi può permetterselo ne

loro viaggio in base ai propri desideri e/o tasche. A tutti

non per tutti la vacanza si svolge così come prospettata.

battaglie contro i soprusi di Equitalia Polis S.p.A.) e da

sempre vicina ai consumatori, è lieta di offrire alcuni

preziosi consigli per evitare di incorrere in brutte sorprese

che possano rovinare le tanto desiderate vacanze o almeno

precostituire i mezzi per poi richiedere il risarcimento di

eventuali danni sofferti:

PRIMA DI PARTIRE

regionali che abilitano alla vendita dei servizi turistici

richiedere copia del contratto sottoscritto;;

-­ destinazione paese straniero : controllare

la necessità di adempimenti burocratici o sanitari;;

-­ eventuale polizza assicurativa: porgere

estrema attenzione alle condizioni contrattuali;;

-­ richieste di ulteriori esborsi da parte dell’agenzia

: se mancano meno di venti giorni alla partenza, opporsi,

per iscritto poiché la legge vieta qualsiasi maggiorazione

del prezzo entro il termine di 20 giorni!

DURANTE LA VACANZA

-­ il soggiorno deve svolgersi esattamente come

previsto

lamentele inoltrate, rivolgersi ai rappresentanti

dell’organizzazione sul posto per segnalare

ogni difformità rispetto al contratto di viaggio.

-­ documentare gli eventuali disagi

dichiarazioni sottoscritte da altri turisti, fatture di spesa.

AL RIENTRO

conservare, il catalogo, la documentazione di viaggio e la

documentazione comprovante l’eventuale inadempimento

del tour operator.

Entro 10 giorni dal rientro, nel caso di difformità o

disservizi, siamo a Vostra disposizione per formalizzare

una richiesta di risarcimento extragiudiziale o giudiziale.

Anche per chi acquista il “solo volo” c’è qualcosa da

sapere. Il mancato imbarco per overbooking, da diritto al

passeggero ad un risarcimento del danno oltre al rimborso

del biglietto. Stesso dicasi per la cancellazione del volo

(se non ci sono due settimane di preavviso e sempreché la

cancellazione non sia dovuta a circostanze inevitabili ed

eccezionali) Ritardo del volo: nel caso in cui il ritardo

superi le cinque ore, il vettore dovrà poi offrire al passeggero

la scelta tra il rimborso e il volo alternativo gratuito.

il diritto al risarcimento del c.d. “danno da vacanza

smarrimento o al ritardo nella consegna dei bagagli.

Avv. Emiliano Saltelli

“Comune senza carta,

rinvio sì rinvio no”

Quello che potrebbe sembrare una battuta è invece la

che non si presenta in udienza per mancanza di beni di

consumo, cioè la carta per stampare i verbali da produrre

agli atti per le varie opposizioni proposte dai cittadini

avverso le multe.

Nella settimana che va dal tredici al diciassette dicembre

c.a. mi sono trovato per ben due volte dinanzi ad una tale

situazione, in due diversi giudizi.

Pace di Napoli.

I due giudici hanno avuto una diversa interpretazione

della richiesta avanzata dal Comune. Il primo ha accolto la

richiesta dell’ente ed ha rinviato la causa per permettere

allo stesso di produrre degli atti;; il secondo ha totalmente

ignorato la richiesta depositata dal Comune ed ha accolto

il ricorso.

giudici abbia fatto la cosa giusta. A mio avviso è da

sposare la tesi del secondo giudice, nel caso di specie il

giudice di pace di Napoli della IX sez., Dr. Generoso, il

quale ha soltanto sorriso ironicamente davanti ad una tale

della giustizia che ha saputo usare parità di trattamento

tra i cittadini e l’ente pubblico locale.

Al primo giudice io chiesi se avesse accolto una richiesta

simile da parte di un cittadino, magari per impossibilità

a presentarsi in udienza per mancanza di fondi per fare

benzina all’auto piuttosto che comprare il ticket per i

mezzi pubblici, ovviamente non vi fu risposta ma soltanto

un capo chino sul registro ad annotare il rinvio.

Sono rimasto seriamente sconfortato dall’accoglimento di

tale richiesta poiché a differenza del Comune, i cittadini

non ricevono una simile tutela e ciò è dimostrato dal

fatto che colui il quale presenta un’opposizione avverso

un verbale o una cartella, se non si presenta in udienza il

più delle volte vede rigettarsi il ricorso nonostante abbia

allegato allo stesso tanto di documentazione e nonostante

l’onore di dimostrare il contrario spetti all’ente opposto,

che poi non si presenta in udienza…

Allora se questo è il genere di criteri utilizzati

nell’amministrare la giustizia, mi chiedo se ci sarà mai

qualcuno che possa mettere ordine nell’uso delle norme,

disparità, in base al soggetto che a esse va a interfacciarsi.

Il Comune poi farebbe bene ad organizzarsi meglio

nell’amministrazione altrimenti si rende sempre più

ridicolo e non potrà sempre trovare un giudice che

chiude un occhio, allora veramente saranno tanti i soldini

sprecati per i “beni di consumo” vanamente utilizzati

istanze di rinvio. Qui l’unico rinvio certo è quello

dell’amministrazione comunale e di quella manciata di

Giudici di Pace che forzano le norme dilatando la loro

interpretazione e applicazione ben oltre l’estensione

naturale e massima consentita dal diritto.

Avv. Luciano Iannone

per segnalazioni e/o consulenza chiama

l’associazione:

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Page 23: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

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di Claudia Sciarelli

“Creamy jewelry” sono delle creazioni di

Claudia Sciarelli, giovane artista nata a

Napoli, da sempre appassionata per le

materie artistiche. Affascinata già da piccola

da tutti quei colori che ci venivano dati sui

banchi di scuola ed è da lì che, forse, tutto è

iniziato, perché, come ammette “non ho più

potuto farne a meno”.

come nascono le sue opere: “ho esplorato

così il mondo dei colori a tempera, gli

acrilici, acquarelli, olio e quello delle resine,

delle polveri colorate e grezze così da arrivare

successivamente alla conoscenza delle

pietre dure, laviche, del mare e dei cristalli.

L’amore per la pittura è sempre presente

in me così da produrre quadri di diverso

genere dove i soggetti possono variare tra

i miei amici animali in un mondo fatto di

mille colori ed applicazioni di vario genere

per poi rappresentare la mia città attraverso

i simboli più importanti e riconosciuti quali:

il Vesuvio e tutti gli oggetti scaramantici che

la rappresentano”. Dall’amore per l’arte è

poi scaturita la voglia di applicare questa

creatività agli oggetti. Ed è per questo che

Claudia ha deciso di “mettersi in proprio” e

realizzare i gioielli di “Creamy jewelry”.

Queste sono le premesse dal quale nascono,

successivamente, le creazioni “Creamy

interamente a mano, prestando particolare

attenzione alla scelta dei materiali, che

spaziano dall’uso di pietre dure ai cristalli

e alle resine, in modo da garantire così un

un bijoux unico, se si ha un’idea particolare

che piacerebbe realizzare su richiesta, se si

vuole fare un regalo personalizzato, basta

mettersi in contatto con me, perché farò

di tutto per soddisfare le richieste dei miei

clienti.

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Page 24: Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010

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