Il Punto Magazine 0 Dicembre 2010
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Wikileaks: un complotto contro
Berlusconi, o un bivio per l’Italia?
Chi c’è dietro al fondatore di Wikileaks, Julien
Assange? E’ veramente mosso dal principio
della trasparenza o è uno dei tanti strumenti a
disposizione di burattinai occulti? ... a pagina 5
Sì, il punto di partenza di un’avventura entusiasmante
e con un obiettivo ben preciso, quello di dar voce ad
un’informazione alternativa e giovanile, fuori dagli
schemi e dentro la libertà di poter esprimere un pensiero.
Non a caso abbiamo scelto il Natale per dar luce al
nostro giornale poiché crediamo molto nella nostra idea
d’informazione e così come la nascita di Gesù rappresenta
lo spartiacque tra il vecchio e il nuovo testamento della
fede cristiana, allo stesso modo, nel nostro piccolo,
tentiamo di segnare uno spartiacque tra il vecchio,
nonché statico, sistema di informazione e un modo
innovativo di comunicare con i lettori. Dov’è la novità, vi
chiederete. Semplice, sta nelle righe degli articoli perché
i giornalisti sono liberi da ogni vincolo e da ogni censura,
l’informazione vive di spazi e di pensieri liberi e questo è
l’unica regola che deve essere rispettata da chi collabora
con la nostra testata. Abbiamo scelto il nome “Il Punto”
perché proprio il punto rappresenta un insieme di cose:
missione sarà anche quella di creare un’interazione
continua tra la versione cartacea e il web, che troverete
all’indirizzo www.ilpuntomagazine.it
I temi delle rubriche spaziano dall’ambiente all’economia,
di ogni fascia di età. Sia sul cartaceo che sull’online abbiamo
un focus dedicato a Napoli dove proveremo a dare luce al
periodo buio che questa città sta vivendo, alle sue tante
contraddizioni e anche alle realtà dalle quali ripartire.
Il gruppo di giornalisti e collaboratori che prenderanno
parte a quest’avventura nel mondo dell’informazione è
composta in gran parte da giovani del settore, a partire
dal nostro direttore responsabile Alessandro Ingegno il
quale ha saputo dare, immediatamente, quello slancio
e quella forza creando una redazione di persone dal
determinazione alla struttura di quello che sarà lo snodo,
ulteriore, della nostra idea innovativa di giornalismo.
Il magazine quindicinale sarà supportato dal nostro
giornale online dove troverete un connubio tra il
quotidiano e l’approfondimento tematico. Sul sito potrete
scoprire gran parte dei contenuti del nostro magazine,
dedicato alla movida partenopea, un’interessante cura di
temi quali l’ambiente, il diritto, lo sport oltre a contributi
che sarà il nostro webmagazine ed il nostro giornale sento
di poter dire, insieme al mio coeditore, Emiliano Saltelli,
ed insieme al direttore responsabile e alla redazione
tutta, che non pretendiamo di avere la verità in tasca, ma
vogliamo solo ragionare con voi, liberamente.
Auguri di buon Natale e felice Anno nuovo.
Luciano Iannone.
Nei giorni in cui il ddl Gelmini si avvia a
concludere il suo iter alla Camera
Silvio Berlusconi ha superato il giorno del
giudizio. Il Premier è uscito indenne dall’esame
delle Camere riuscendo ad ottenere una buona
risicata – di soli tre voti – alla Camera... a pagina 3
Anno I - N° 0 - Dicembre 2010
Autorizzaione n°52 - Del 16/06/2010
ITALIA
FLASH
Lo sciopero dei lavoratori dell’ex Enerambiente rappresenta l’ennesimo atto di
...pagina 15
Stop dal 1 gennaio 2011
ai sacchetti di plastica il
cui consumo in Europa ha
toccato i 100 miliardi di
unita’. ... a pagina 11
della commedia all’italiana.
Stimato dalla critica, da
subito adorato dal suo
pubblico, ... a pagina 7
Ripresa economica
deludente, debito pubblico
tra tutti i paesi europei
secondo solo alla Grecia,
continente., ... a pagina 10
Gli azzurri battono la Steaua
di Bucarest 1-0 e volano al
prossimo turno. ... a pagina
21
PROBLEMI CON EQUITALIA ?
Trova la soluzione sfogliando queste pagine !!!
2
Articolo pag
- Il successo del leader non coincide col successo dell’italia 4
- Wikileaks: un complotto contro Berlusconi, o un bivio per
l’Italia?
5
7
- Una nube nera sui giovani, presagio di un futuro incerto 8
- L’Italia nello stagno 10
- Buste di plastica: Italia maglia nera d’Europa. Divieto dal
2011
11
- Napoli, elezioni comunali: la poltrona che nessuono vuole 14
15
Partenopee
16
- Vignette 18
ed il ritardo dell’Inter
20
- Bravo Napoli continua così 20
- Il sogno Partenopeo del Napoli 21
- IV prova del campionato invernale del Golfo di Napoli 21
- Vacanze rovinate: come difentersi 22
- Creamy Jewelry 23
In questo numero
a pagina 5 a pagina 7
a pagina 14 a pagina 21
direttore
coeditori
impaginazione e
stampa
Alessandro Ingegno
Emiliano Saltelli
Luciano Iannone
4
di Alessandro Ingegno
Silvio Berlusconi ha superato il giorno del
giudizio. Il Premier è uscito indenne dall’esame
delle Camere riuscendo ad ottenere una
maggioranza risicata – di soli tre voti – alla
aveva abbandonato la maggioranza era più
consistente. Berlusconi ha così riconfermato la
sua leadership, cosa alla quale tiene di più, a
conferma delle sette vite del Cavaliere il quale
ci ha ormai abituato a innumerevoli rinascite
nonostante da più parti lo si dia per politicamente
uscito realmente vincitore da questo voto di
tre voti, opposizioni che oltretutto dopo la fuga
all’ultimo minuto degli incerti o dei venduti
– a seconda dei punti di vista – si sono adesso
ricompattate, soprattutto dopo la creazione
tale da garantire al governo quel decisionismo
di cui necessita l’Italia in questi tempi di crisi.
Infatti Berlusconi è alla disperata ricerca di quei
manovra in Parlamento.
Il Paese adesso ha bisogno di stabilità e di
riforme, quelle promesse si dai tempi della
imprenditori, di Berlusconi, oltre che e di
politiche che mettano al sicuro la coesione
sociale e il lavoro, minacciati in questi mesi dalla
dalla speculazione e dalla debolezza dell’Euro.
Per non parlare poi della riforma della giustizia,
riduzione del debito pubblico (con investimenti
momento è pari a zero). Tutti settori in cui
l’Italia attualmente è la maglia nera d’Europa, o
al massimo maglia grigia. Senza dimenticare poi
le varie crisi che esplodono ciclicamente come
sparse come mine su tutto il territorio italiano.
Berlusconi restando al potere pagherà, nel
l’incapacità di decidere ed attuare politiche
adeguate per far fronte a tutti questi problemi.
A conferma di questi sospetti anche numerosi
ed autorevoli giornali stranieri – New York
Times, Economist e Financial Times – il giorno
dopo il voto favorevole al governo Berlusconi,
erano tutti concordi sul fatto che, nonostante
“un uomo aggrappato al potere con le unghie”.
Come scriveva non più tardi di una settimana fa
Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della Sera
– giornale storicamente moderato nei giudizi
politici –, “la grande promessa/scommessa
berlusconiana è fallita. Berlusconi può durare
della legislatura, ma è impossibile non prendere
atto che delle grandi novità che la sua discesa
in campo sembrò annunciare quindici anni fa,
oggi non rimane pressoché nulla”. Non proprio
nulla, rimane un’Italia in macerie, da ricostruire.
migliaia di giovani che in queste settimane
stanno lottando per il proprio futuro.
Il Punto Italia
5
di Alessandro Ingegno
Chi c’è dietro al fondatore di
Wikileaks, Julien Assange? E’
veramente mosso dal principio
della trasparenza o è uno dei
tanti strumenti a disposizione
di burattinai occulti? Non c’è
dubbio che il potere nelle mani
di quest’uomo sia enorme vista
la spasmodica attesa globale,
per non dire ansia, che nei
giorni scorsi ha accompagnato
la pubblicazione dei dispacci
riservati ottenuti da gole
profonde. Proprio da questa
sovraesposizione mediatica
dal target globale nascono
dell’operazione, e alcune
fantapolitica.
internazionale che in chiave
italiana, la pubblicazione di
questi documenti la strategia ha
diverse letture. Una personale
interpretazione mi spinge a
vedere in queste rivelazioni,
da un lato, delle indicazioni
in vista di un posizionamento
– o riposizionamento – di due
blocchi contrapposti. Dall’altro
un avvertimento ad alcuni
Diamo per scontato che
a manovrare Assange e i
documenti in suo possesso
che sia direttamente
più probabile che questo
lavoro sporco sia orchestrato
da qualche nemico – o
tale – dei democratici,
desideroso di mettere in
del presidente americano
fornendo indiscrezioni
imbarazzanti). E consideriamo
il mondo diviso in due blocchi
contrapposti, come in una
sorta di scacchiere: il primo
blocco israelo-statunitense,
il secondo russo-cinese, con
l’Europa in mezzo. Ed in
mezzo anche alcuni stati che,
a causa di decisioni di politica
estera contraddittorie, hanno
posizioni ambigue e fungono
da ago della bilancia. Tra questi
la Turchia e l’Italia. Tornando
al blocco statunitense gli Stati
Uniti sapevano con largo
in possesso di Wikileaks, e
hanno potuto dettare i tempi
della pubblicazione di alcune
dichiarazioni in anteprima,
attraverso alcuni giornali come
il New York Times: “America
sotto choc per l’elezione di
Ratzinger”;; indiscrezioni sul
dai diplomatici Usa “una
persona che odia Israele”, e
contro il quale – puntualmente
– viene annunciata la
presenza di “documenti
che testimonierebbero la
presenza di conti intestati a
lui in Svizzera”;; la denuncia
di Israele che parla di
”eccessiva morbidezza di
alcuni istituti bancari italiani
nell’applicazione di sanzioni
Anche Berlusconi e Frattini
avevano avuto delle
anticipazioni. Non a caso
qualche ora prima della
pubblicazione si sono affrettati
ad annunciare l’esistenza di
“un piano contro l’Italia. Una
strategia per danneggiare la
nostra immagine sul piano
internazionale”.
Ed in effetti i documenti
pubblicati da Wikileaks
parlano chiaramente di
Stati Uniti preoccupati dalle
posizioni di Silvio Berlusconi,
e quindi del nostro Paese,
durante la guerra tra Georgia e
Russia del 2008 e dagli accordi
tra Eni e Gazprom, agevolati
dal forte asse Berlusconi-Putin,
sul gasdotto South Stream.
libertà di internet a tutto
vantaggio dei tradizionali
media italiani su cui si basa il
potere delle elites, ovvero le
tv, che potrebbe rappresentare
un esempio per regimi come
quello cinese.
Queste esternazioni rese
pubbliche da Wikileaks non
sembrano quindi casuali e
la diffusione di queste voci
potrebbe essere letta come
una volontà, da parte degli
Stati Uniti di mettere l’Italia
di fronte ad un bivio, sotto
Wikileaks: o con noi, o contro
– mantenendo lo status quo
raggiunto dal dopoguerra ad
oggi –, o nella sfera russa.
Tutto ciò, forse casualmente,
avviene in contemporanea con
massicce proteste di piazza
che, utilizzando come pretesto
la riforma universitaria,
puntano alla caduta del
governo italiano. Proteste che
ricordano da vicino lo stile delle
rivoluzioni colorate dei paesi
dell’est Europa, dove i regimi
da rivolte di piazza. In tutto
questo l’informazione italiana
– proprio nelle ultime
settimane ha incrementato
le critiche alle politiche del
governo prendendo di mira i
punti deboli del presidente del
Consiglio: il miracolo fallito
di uomini molto vicini a lui,
la vita sregolata del Premier.
dell’opinione pubblica al
Premier – ancora fortemente
mediatico di Berlusconi –
l’ultima risorsa è rappresentata
del 14 dicembre, dal terzo
polo e dalle opposizioni. Il
destino politico dell’Italia, dal
dopoguerra ad oggi, è sempre
dalla politica estera ora
sembra giunto ad un bivio, ma
non è chiaro se a scegliere sarà
l’immobile politica, o i mercati
Il Punto Mondo
7
critica, da subito adorato dal suo pubblico, non ha mai accettato
il compromesso tra il suo cinema e le necessità del botteghino.
indimenticabile di personaggi, ha “dipinto” con ironia ma, al tempo
stesso con amarezza l’Italia e la sua proverbiale arte di arrangiarsi.
e intanto collabora con la rivista ‘Camminare...’, dove scrive di cinema. Dopo
Venezia con “I ragazzi della Via Paal”, che nella sezione “passo ridotto” ,
“La grande guerra”, interpretato da Alberto Sordi e Vittorio Gasmann,
vincitore del Leone d’oro al Festival del cinema di Venezia e nominato
lavora ad una lunga serie di pellicole che sono note a tutti: “L’Armata
gruppo di perdenti a fare da protagonisti. Indimenticabili anche le vicende
gioco continuo e del gioco come massima espressione dell’intelligenza e
menzione speciale al Festival di Berlino. Nella sua lunga carriera, coronata
il caldo del deserto tunisino per girare “Le rose del deserto” (2006).
Forse negli ultimi tempi, la malattia, gli anni, la delusione per un periodo
ma l’acuta mente certo non accettava discorrere rassegnazione. In
afferma: “Qui non c’è governo non c’è niente , la verità è che gli italiani
non sono governati. Non c’è democrazia perché non c’è certo un governo
del popolo, c’è solo gente accampata lì a difendere i propri interessi...
tutto va allo sbando...nessuno si occupa dell’Italia...è una barca che
sta affondando sta andando alla deriva...ognuno si occupa di salvare
soltanto la propria pelle...non c’è democrazia senza rivoluzione”. La
suicidato ma, prendendo spunto dalla famosissima canzone di Sordi
“ha mandato tutti a quel paese“, perché “solo gli stronzi muoiono”.
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di Antonia Battista
8
di Massimo D’Agostino
Alle 8 di mattina non c’è una sola nuvola in cielo
eppure il sole non scalda nemmeno un po’. C’è uno
strano clima e non mi riferisco al meteo. C’è un’aria
tesa, di attesa, di chi spera in un cambiamento e di chi
teme non accada nulla.
Nelle aule del Parlamento italiano c’è già una notevole
attività. Colloqui, trattative, discussioni, promesse e
bugie si rincorrono tra i corridoi e le stanze di Camera
e Senato.
I protagonisti della mia storia sono altri, ben lontani
da quei personaggi che si affannano in quelle
personaggi hanno meno di 30 anni, i miei personaggi
sono studenti. Sono precari. Sono giovani.
Quella mattina si sono svegliati presto, affrontando
senza alcun timore il clima. Sia quello meteorologico
che quello ancora più rigido di cui accennavo.
Non si sono svegliati presto per andare a scuola o
all’università. Lo hanno fatto per lo stesso motivo per
il quale si erano alzati due mesi prima e per il quale
hanno continuato sino a quel momento: protestare
Quella delle proteste degli studenti, in Italia, è
ormai una consuetudine che proprio in quanto tale
si è svuotata, con il tempo, di una parte della sua
credibilità e del suo valore. In molti pensano che il
reale obiettivo degli studenti sia quello di “allungare”
le festività natalizie, altrimenti come ci si spiega
che ogni anno, che per ogni riforma, qualsiasi sia il
governo a introdurla, gli studenti occupino le scuole e
le università, protestino in strada e quant’altro?
La realtà è un’altra, forse talmente semplice da non
venir presa nemmeno in considerazione;; la realtà è
che ogni riforma non fa che essere peggiore di quella
precedente.
I motivi della protesta infatti vanno ben oltre i
contenuti della riforma Gelmini. Il problema è che
anno dopo anno gli studenti si trovano ad affrontare
un disagio profondo e generalizzato per un sistema
che appare in continuo degrado, da molto tempo.
partorita da un governo di centrosinistra, la scuola
e l’università sono state sottoposte a un processo
di mutamento, continuo quanto poco coerente e
razionale. Gli ultimi dati Demos-Coop, infatti, ci
raccontano di un campione del 70% degli intervistati
che considera peggiorate le condizioni di scuola e
università negli ultimi 10 anni.
La riforma Gelmini, quindi, non ha fatto altro che
fungere da detonatore di un risentimento che covava
consapevolezza inaccettabile per un giovane, per un
ragazzo.
La consapevolezza che il futuro stia diventando una
minaccia, mentre dovrebbe essere una promessa. E
di fronte a una minaccia si reagisce con rabbia, con
risentimento: come diceva Tyler Durden, protagonista
siamo liberi di fare qualunque cosa”.
A Roma, martedì 14 dicembre, fa freddo. E’ passata
la riforma Gelmini viene raggiunta dalla notizia della
In un attimo, il freddo dell’inverno svanisce. Gli animi
si accendono, la violenza prende il sopravvento sulle
buone intenzioni e la temperatura rigida cede il passo
Alle ore 15 il cielo della capitale non è più terso, c’è una
grossa nube nera che si leva minacciosa da Piazza del
Popolo. Il futuro si preannuncia tutt’altro che roseo.
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Ricordati
10
di Alessandro Ingegno
Ripresa economica deludente, debito pubblico
tra tutti i paesi europei secondo solo alla Grecia,
da questi tre recentissimi dati strettamente
collegati tra loro non si può che essere pessimisti
sul futuro economico della nostra cara Italia.
analizzare dei dati freddi sui quali non c’è molto
da discutere, ma solo da rimboccarsi le maniche.
governo come l’anno della ripresa post-crisi –
crisi inizialmente negata in ogni dove –, conferma
invece le previsioni pessimistiche degli analisti:
a ritoccare al ribasso le stime per l’economia
italiana, contenendo la crescita del PIL all’1%
nel 2010 e prevedendo per il 2011 circa l’1,1%.
L’1,3% sarà raggiunto solo nel 2012. Considerato
che la Germania ha un Pil del 5% non c’è da stare
molto allegri. Il numero degli occupati, inoltre,
in Italia è diminuito a -540.000 unità dal primo
trimestre 2008 al terzo trimestre 2010. A ottobre
i disoccupati erano oltre 2 milioni (più del doppio
che nel 2007). Passando al debito pubblico nei
giorni scorsi Bankitalia ha segnalato il nuovo
record del debito pubblico italiano, riferito al
mese di ottobre. In particolare, segnala la Banca
di euro, contro i 1.844,817 miliardi di settembre e
i 1.804,541 miliardi di un anno prima. L’aumento
a 22,6 miliardi rispetto al mese precedente. A
fronte di questo incremento delle passività lorde
si è registrata però una crescita delle attività che
il Tesoro detiene presso la Banca d’Italia (+14,5
miliardi, a 61,5). Un dato, spiegano i tecnici, che
delle perduranti tensioni sui mercati dei titoli di
Stato. Il rapporto tra il debito pubblico e il Pil
dell’Italia è tra i più alti d’Europa, secondo solo a
quello della Grecia. Per rispettare i parametri di
cento. Sul debito pubblico pesa, indubbiamente,
il terzo dato, probabilmente il più grave tra quelli
di Krls Network of Business Ethics per conto
primi 11 mesi del 2010 è in crescita del 10,1%,
confermando l’Italia al primo posto in Europa
per imponibile evaso (54,5%). Ciò si traduce in
imposte sottratte all’erario, quindi alle casse
l’anno. Unica, piccolissima, attenuante è il peso
dal quarto al terzo posto tra i paesi europei per
macchina statale. Sulla base di questi indici, per
vuol esser lieto sia, di doman non c’è certezza”.
ECONOMIA
11
di Emiliano Saltelli
Stop dal 1 gennaio 2011 ai sacchetti di plastica il cui
consumo in Europa ha toccato i 100 miliardi di unita’.
Il bando degli shopper usa e getta farà risparmiare
Paese dove, ogni anno, si consumano circa 24 mld di
buste non biodegrabili. Ed a salutare con entusiasmo
la messa al bando dei sacchetti di plastica è il Wwf che
potranno più essere prodotti o messi in commercio gli
‘shopper’ non biodegradabili che soffocano l’Italia”.
“Non c’è più ulteriore tempo da perdere” avvertono
però gli ambientalisti. Ed il bilancio dei consumi
italiani di sacchetti di plastica dà ragione agli allarmi
del Wwf. Gli italiani, infatti, ne sono tra i più assidui
utilizzatori, con un consumo annuo stimato in quasi
400 a testa ogni anno.
L’Italia quindi si adegua: il sottosegretario
interpellanza inoltrata alla Camera da Giulia Cosenza
(Fli), ha fatto sapere che dall’inizio del prossimo
anno, sacchetti biodegradabili sostituiranno
1130 della Finanziaria 2007 prevedeva il divieto di
produrre e commercializzare sacchetti per la spesa
realizzati con materiali non biodegradabili, già dal 1
gennaio 2010, ma la manovra non conteneva i decreti
attuativi e la relativa messa al bando è slittata di un
almeno a parole : “Il ministero dell’Ambiente sta
promuovendo una massiccia e capillare campagna di
informazione dell’opinione pubblica – ha fatto sapere
il sottosegretario – per renderla edotta di questa
importante novità normativa ottemperando così ai
suoi compiti istituzionali”. Dopo aver appreso la tanto
di Legambiente, commenta così : “Una vittoria
dell’ambientalismo e dei 100mila cittadini che in
stop ai sacchetti non biodegradabili, che inquinano e
consumano petrolio. Da tempo chiediamo di vietare
a livello nazionale la loro produzione e distribuzione.
E il provvedimento è di grande importanza anche
organici, per la quale la biodegradabilità dei sacchetti
è indispensabile. Siamo certi - aggiunge Poggio - che
le norme transitorie per l’esaurimento delle scorte
residue di sacchetti e ci mettiamo a sua disposizione
sostituire gli shopper di plastica? Al posto dei sacchetti
in plastica gli ambientalisti stanno gia’ immettendo sul
mercato la ‘borsa milleusi’ il cui ricavato, sottolinea il
sono stati venduti -afferma il Wwf- oltre 1 milione
e 200 mila esemplari in solo anno”. Dallo scorso
settembre, inoltre, e’ pronta una special edition della
borsa milleusi realizzata con illustrazioni esclusive
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12
14
di Luca De Berardinis
dell’inverno politico partenopeo, che si prepara a
dare l’addio al Sindaco Jervolino che lascia dopo
otto anni una pesante eredità. Napoli è ultima
vita. Segnale “inquietante”, l’ennesimo verrebbe
da aggiungere, della direzione che sta prendendo
la capitale del mezzogiorno d’Italia.
E allora cosa dovrebbero fare i candidati alla
poltrona di Palazzo San Giacomo? Come
dovrebbero porsi rispetto alla disillusa
popolazione partenopea? A questa domanda
troveremo forse risposta in campagna elettorale,
per ora bisogna notare che dei tanti nomi che
si “succedono” non sembra di scorgere un
Bassolino dei tempi che furono.
E a proposito dell’ex Sindaco ed ex Governatore:
la sua ombra continua a “pesare” sul centro
sinistra napoletano, di recente ha criticato
le candidature alle primarie, non ci sono
pretendenti “adatti”.
Certo farsi bocciare da chi oggi si trova
sotto processo per il disastro della gestione
commissariale, potrebbe essere motivo di
vanto, e forse per qualcuno è anche così, ma
resta la sensazione che quella di Napoli sia una
partita che il Pd, e tutto il centro sinistra, sia già
rassegnato a perdere.
di perderle queste elezioni. Il motivo? La nota
“litigiosità” all’interno del Pdl che ha fatto
dentro il partito di Cosentino, Caldoro e Cesaro è
“guerra tra bande”.
Dunque da un lato abbiamo i “fratelli coltelli”
della sinistra partenopea, a partire dall’assessore
uno “scudo” per proteggere la sua posizione
nella gestione del Forum delle culture del 2013.
Poi c’è Umberto Ranieri, coordinatore campano
del Pd, Andrea Cozzolino, europarlamentare ed
ex assessore alle attività produttive regionali, e
Sinistra e Libertà, che, forte della “sponsorship”
di Nichi Vendola, punta a emulare il vincitore
delle primarie milanesi del centrosinistra
Giuliano Pisapia.
Dall’altra parte del “cortile politico” invece si fa
si potrebbe titolare, che ha di fronte per il
potrebbe ben presto vedersela con “un pezzo da
E qui potrebbero esserci anche delle novità,
colpa dei vari Cosentino e soci, e potrebbe
essere “attratta” da un terzo polo che non è solo
quello che si sta formando in Parlamento in
questi giorni, Futuro e Libertà con l’Udc e l’Api
di Rutelli, ma potrebbe vedere la “discesa in
tempo pensando di trasformare il suo “think
thank” Italia Futura in un vero e proprio partito,
destato, per sua stessa ammissione, l’interesse
del Presidente della Ferrari.
Il capoluogo partenopeo potrebbe quindi
diventare il “laboratorio” di nuove formazioni,
e forse anche “forme”, politiche? Staremo a
vedere, da qui a maggio la strada è ancora lunga.
NAPOLI - Politica
15
di Giuseppe Manzo
una tregua, scatta l’ennesimo intoppo.
Lo sciopero dei lavoratori dell’ex
Enerambiente rappresenta l’ennesimo
atto di una farsa chiamata emergenza
aveva dato speranza alla città per trovare
respiro tra le tonnellate di spazzatura
giacenti per le strade del centro e della
periferia. Invece la crisi scoppiata
dopo l’estate non trova ancora alcuna
soluzione. Nonostante i proclami,
caduti sistematicamente nel vuoto,
da parte del premier Silvio Berlusconi
Napoli affoga tra i sacchetti. Quello
che emerge è anche lo scaricabarile tra
gli Enti locali e tra questi e il governo
nazionale sulle responsabilità di questa
situazione. Il presidente della Giunta
regionale Stefano Caldoro ha più volte
il governatore il nodo cruciale è
rappresentato dalla realizzazione e dalla
il primo cittadino Rosa Russo Iervolino
non ha mancato di polemizzare con
la scarsa collaborazione dello stesso
Caldoro, del presidente della Provincia
Luigi Cesaro e dei sindaci degli altri
Comuni.
Gli unici a collaborare nei fatti, sono
stati, invece, i presidenti di altre regioni
come la Puglia di Nichi Vendola, l’Emilia
Romagna di Vasco Errani e il Lazio
di Renata Polverini. Eppure questo
provvedimento tampone non basta.
Nella giornata di venerdì i Quartieri
spagnoli, cuore del centro storico,
erano ancora invasi di munnezza. «Per
aprire la saracinesca - racconta un
commerciante davanti al suo piccolo
negozio di generi alimentari - ho dovuto
spostare personalmente i sacchetti».
le cappelle votive, normalmente
considerate aree inviolabili tanto che
qualcuno proprio negli ultimi tempi,
per evitare disagi, ne ha allestita una
davanti casa. Disagi anche per gli
zampognari, che per tradizione in
questi giorni attraversano i vicoli con
le loro melodie natalizie, costretti a
suonare tra i sacchetti di immondizia.
In questo scenario continuano le
mobilitazioni e le manifestazioni dei
comitati antidiscarica. Dopo aver
partecipato al corteo del 14 dicembre
governo hanno invaso di nuovo le
strade di Napoli lo scorso sabato. Sono
stati due i cortei con i manifestanti
poi in piazza del Plebiscito. Ancora
una volta migliaia di cittadini hanno
differenziata porta a porta per ridurre
con la separazione dell’umido negli
impianti di compostaggio e diventa
concime;; separazione da plastica,
vetro, alluminio e carta con il riciclo
delle materie prime che tornano a
indifferenziati con gli impianti di
trattamento meccanico a freddo
diventano materiali per l’edilizia. Dopo
15 anni, purtroppo, non è stata accolta
nemmeno una di queste proposte.
NAPOLI - Cronaca
16
di Caterina Zonno e Luca De Berardinis
Agli appassionati di inceneritori e
discariche sembrerà un ossimoro,
ma sono numerosi gli esempi
virtuosi di impianti che utilizzano
Uno di questi, per la produzione
di energia pulita dall’utilizzo di
Romagna ed in particolare
dall’azienda “Romagna Compost”
del gruppo Hera di Cesena.
Il sistema di trasformazione di
su di un procedimento chiamato
“fermentazione a secco”, perchè
avviene in assenza di ossigeno. Sono
stati messi a punto degli impianti
nei quali di ricrea un ambiente
simile allo stomaco di un bovino
nel quale, trascorso un periodo di
tempo di circa 30 giorni a 37 °C,
avviene la cosiddetta “digestione”,
un processo dal quale si riesce a
produrre energia sotto forma di gas-
metano. Al termine della digestione
il materiale è avviato ad una fase
di compostaggio ed utilizzato
come fertilizzante per agricoltura.
I residui organici che si utilizzano
nel processo possono provenire da
scarti di aziende ortofrutticole o di
attività zootecniche o dai cassonetti,
attraverso la raccolta differenziata,
escludendo plastica, vetro, carta e
metalli.
L’energia che si ricava in un anno,
circa 200 Gwh, va a coprire il
10% del fabbisogno dei consumi
domestici degli abitanti di Cesena
ed è utile per produrre una parte
di fertilizzanti per uso agricolo
biologico, risparmiando emissione
procedimento esclude l’utilizzo
di inceneritori che risulterebbero
essere più inquinanti per l’ambiente.
L’azienda di Cesena con questo
Ecomondo a Rimini, ha ottenuto il
premio “sviluppo sostenibile 2010”.
Un altro esempio che ci viene in
mente, ed è anche quello di cui
si discute di più in Italia, è stato
“brevettato” dalla combattiva Carla
Poli nel vicentino. Il “modello
Vedelago” ha incominciato,
infatti, a fare scuola e ormai sono
tantissimi i Comuni nei quali si
discute la possibilità di arrivare a
urbani quasi perfetto che fa si che
i materiali si possano riutilizzare
attraverso due passaggi. Il primo
“tradizionale” di recupero del
vetro, delle plastiche, della carta
e dell’alluminio. Fatto questo alla
Vedelago, “trattano” su una seconda
linea il residuo trasformandolo in
“sabbia” che poi viene compattata
e diventa materiale da costruzione.
Quella della Poli è sicuramente la
soluzione da preferire, però bisogna
segnalare che c’è chi ha saputo
sfruttare anche le discariche in
maniera intelligente. Parliamo del
Comune di Sogliano, nel Forlivese,
che ha trasformato l’impianto in
una risorsa per i suoi cittadini.
Grazie alla produzione di biogas
ricavano ogni anno 11 milioni di
euro che vengono “ridistribuiti” alla
popolazione con servizi, navette per
il trasporto gratis, contributi per
l’accensione dei mutui e persino
un contributo di disoccupazione
“aggiuntivo” a quello elargito dallo
Stato.
“Vedelago” ha potenzialità enormi,
oltre che ovviamente sotto quello
ambientale: nessuna discarica è
l’obiettivo a cui si dovrà puntare per
salvare il “Belpaese”.
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Ricordati
18La Storiella
20SPORT - Italia
di Diego Guadagno
evento ormai scontato dopo il
ha il gravoso compito di ripetere
i successi e non far rimpiangere
troppo il portoghese. Questo è
solo l’inizio di una lunga serie di
clamorosi ribaltoni nella serie A
2010/2011 che conosce un periodo
di cambiamento abbastanza netto
rispetto alle ultime stagioni. Dopo un
avvio letargico, il calciomercato entra
nel vivo e cominciano ad arrivare
le notizie clamorose. L’Inter cede
City, abbraccia Coutinho e poi resta
a guardare gli altri fare compere, sia
ben chiaro spese folli non ce ne sono,
ma clamorosi colpi sicuramente si.
Il Napoli se da un lato accoglie con
sospetto l’arrivo dell’uruguaiano
edinson Cavani, secondo alcuni
l’ennesima seconda punta non
in grado di realizzare molte reti,
dall’altro vede partire quello che
era divenuto l’idolo dello stadio il
napoletano e tifoso del Napoli Fabio
Quagliarella ceduto clamorosamente
alla Juventus con una trattativa
lampo. Con questo colpo si apre
una sorta di stagione dei tradimenti
che vede il ritorno di Ibrahimovic a
è quella rossonera. L’acquisto dello
svedese rappresenta solo l’ultimo di
una lunga serie di sgarbi tra cugini
(Pirlo, Seedorf, Ronaldo, solo per
citarne alcuni). L’acquisto dell’ex
Barça viene accolto con clamore
rossoneri che nel frattempo avevano
preso solo Yepes a parametro zero
ed il quasi sconosciuto Boateng,
Neanche per scherzo, a Torino arriva
un altro traditore Alberto Aquilani
reo secondo i tifosi giallorossi di
aver lasciato la Roma e l’Italia
per poi tornare dopo un anno per
vestire la maglia dei rivali juventini.
Restando nella capitale la Roma
scommette su Adriano e prende
Borriello, ormai scaricato e chiuso
di Robinho. Insomma di carne a
cuocere ce n’è tanta, quest’anno la
serie A promette spettacolo ed a
Napoli e Lazio con la rivoluzionata
Juventus ad inseguire, e quelle che
lo scudetto (Inter e Roma) costrette
a rincorrere, non resta altro da
fare che stropicciarsi gli occhi ed
aspettare per sapere come andrà a
Negli ultimi giorni a Napoli si respira un’aria nuova,
un’aria di festa. Si, d’accordo, è quasi Natale, ma
stavolta poco c’entra la sacra ricorrenza con questo
fermento partenopeo. È la Napoli sportiva a fare festa
e la Napoli dei tifosi a gongolare, e d’altronde come
per stropicciarsi gli occhi. Si leggete bene è così, il
Napoli è lassù in alto, come non succedeva ormai
da tanti, troppi anni. È la cosa migliore che accade a
questa città da un po’ di tempo a questa parte e viene
da dire purtroppo. Il Napoli funziona e fa sognare, il
presidente De Laurentiis nel tempo si è circondato
di collaboratori preparati e con loro ha messo su una
squadra che ora ci invidiano in molti. Sta diventando
un modello questo Napoli, un modello di gestione
tecnica, economica, si spende, ma quanto basta e
chi non accetta il progetto vada altrove. E’ proprio la
parola progetto che all’inizio ha fatto storcere il naso
ai più , con il timore di dover attendere molti anni per
poter ammirare una squadra in grado di competere
ad alti livelli in Italia come in Europa, invece brucia
le tappe questo Napoli, sembra non saper aspettare,
amato e coccolato dalla sua tifoseria la squadra
non si pone limiti, Bravo presidente! Non contenti
di essere protagonisti nella serie A i ragazzi hanno
conquista dell’Europa, e dopo aver superato il primo
turno di Europa League con il solito gol nei minuti
di recupero, a febbraio se la vedranno con il Villareal
di Giuseppe Rossi( più volte accostato al Napoli in
con la gara di andata che si disputerà al S. Paolo.
per vedere quale altro colpo ha in serbo la società, il
presidente ne ha promessi quattro da qui a giugno e
Napoli sogna, fantastica, ipotizza. Nel frattempo uno
difensore centrale argentino in forza all’ Estudiantes
fresco vincitore del titolo nazionale. Il Napoli lo ha
strappato alla concorrenza di molti club, arriverà
a giugno per consentire al calciatore di disputare
la prossima edizione della Coppa Libertadores,
la Champions League sudamericana, della quale
assieme al club argentino è campione in carica. Si è
parlato di un altro difensore e di una punta i nomi
sono tanti, ma questa società nel tempo ha imparato
a stupirci, ma soprattutto a spiazzarci, quindi non ci
loro corso, e nel frattempo godiamoci questa squadra.
La serie A tra il ritorno del
Milan, le sorprese Lazio e
Napoli ed il ritardo dell’Inter
di Diego Guadagno
21SPORT - Napoli
di Diego Guadagno
Gli azzurri battono la Steaua
di Bucarest 1-0 e volano al
prossimo turno.
Che non sarebbe stato affatto
facile lo si era intuito dalla
campagna denigratoria di alcune
testate giornalistiche straniere
nei confronti del Napoli e di
Napoli prima della gara, che
le cose si fossero complicate
ulteriormente lo si era appreso
pocho Lavezzi costretto ancora
al riposo per il problema alla
caviglia, ma gli azzurri ci hanno
cuore oltre l’ostacolo segnando il
terzo minuto di recupero, dopo
una gara intensa e spigolosa.
Al calcio d’avvio il Napoli si
presenta come ultimo baluardo
in difesa del tricolore nella
cosidetta “Europa di serie
B” e con qualche novità in
formazione come Yebda in luogo
Vitale a sinistra per consentire a
Lavezzi. I padroni di casa
partono bene e subito si
rendono pericolosi: Vitale va
in percussione sulla fascia e
serve Hamsik il quale di prima
che però incredibilmente alza la
mira e calcia sopra la traversa.
Ad un inizio promettente fa
seguito una fase centrale del
primo tempo molto caotica con
poco spettacolo ed una Steaua
tutta rintanata a protezione
del pareggio;; i rumeni quando
possono ripartono e mettono
paura, ma per fortuna il loro
attaccante si addormenta sul
più bello e la difesa recupera.
La mancanza di Lavezzi si
sente ancora di più quando
il Napoli non trova sbocchi,
ma soprattutto non riesce a
cambiare passo. Al riposo si
va con il punteggio inchiodato
sullo 0-0.
Nella ripresa il tempo sembra
scorrere inesorabilmente e la
palese tattica ostruzionista
della Steaua non consente
alla gara di prendere ritmo.
In ogni caso il Napoli ci prova
ed è ancora Cavani ad andare
vicino alla rete dopo l’ennesimo
assist di Hamsik, ma stavolta
l’uruguaiano si allunga la
sfera sul primo controllo
ed il portiere ha il tempo di
chiudergli lo specchio della
porta. Frustalupi (in panchina
non lasciare nulla di intentato,
il pubblico incita e spinge il
Napoli all’arrembaggio, ci prova
Dumitru, ma nulla, e quando
Cavani con un gran diagonale
a portiere battuto timbra il
palo sembra proprio che non
ci sia nulla da fare. L’ultimo ad
arrendersi è Hamsik: siamo ben
oltre il novantesimo quando lo
slovacco guadagna un corner
ed invita tutti i compagni a
salire, cross teso e forte sul
primo palo, irrompe Cavani che
tocca quanto basta per mettere
la sfera alle spalle del portiere
e mandare in estasi il S. Paolo.
e ne fa le spese Cannavaro che
viene espulso, ma non c’è tempo
per polemizzare c’è tempo solo
per far festa.
IV prova del
campionato
invernale del
golfo di Napoli
Si è tenuta oggi la quarta prova del
campionato invernale di vela del golfo
di Napoli, organizzata dal Circolo
nautico. I partecipanti si sono dati il
consueto appuntamento domenicale
per un’avvincente giornata di vela
d’altura.
La regata è partita alle ore 11. Ben 48
imbarcazioni si sono date battaglia
nel campo di regata posizionato male
dal comitato di regata che non ha
voluto attendere l’ingresso del vento
di libeccio previsto ma ha dato la
partenza dopo circa un’ora di attesa
con vento debole di grecale. circa
nelle acque antistanti capo Posillipo,
su un percorso su boe: due boline -
due poppe, con una leggere brezza di
levante che ha consentito il regolare
svolgimento del primo lato di bolina.
All’inizio del lato di poppa un
rocambolesco salto di venti di libeccio
ha capovolto le posizioni che si erano
andate delineando durante la parte
iniziale della prova.
Questo vento costante di circa 15 nodi,
ormai girato quasi a ponente, ha poi
consentito l’ulteriore svolgimento
della regata. A primeggiare è
stato l’equipaggio di Le Coq Hardi
(armatore Pavesi CRVI) seguito, in
tempo compensato dall’ X 35 Sly Fox
e a ben cinque minuti di distanza da
In classe 3 vittoria del Vismara 34
Vlag seguito dall’equipaggio di Sexy
monomarca 31.7 a primeggiare è stato
Cose e Pazze di Paolo Disa seguito
minialtura domina Garopera con Ilyfe
e Grifo a seguire.
Il prossimo appuntamento del
campionato invernale del golfo di
Napoli sarà il 16 gennaio sempre nelle
acque di Napoli.
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22
Con il Natale alle porte ed il 2010 con i giorni contati,
l’industria del turismo si prepara ad accogliere ed
organizzare le vacanze, più o meno brevi, agli italiani che
o mare, Italia o all’estero, chi può permetterselo ne
loro viaggio in base ai propri desideri e/o tasche. A tutti
non per tutti la vacanza si svolge così come prospettata.
battaglie contro i soprusi di Equitalia Polis S.p.A.) e da
sempre vicina ai consumatori, è lieta di offrire alcuni
preziosi consigli per evitare di incorrere in brutte sorprese
che possano rovinare le tanto desiderate vacanze o almeno
precostituire i mezzi per poi richiedere il risarcimento di
eventuali danni sofferti:
PRIMA DI PARTIRE
-
regionali che abilitano alla vendita dei servizi turistici
richiedere copia del contratto sottoscritto;;
- destinazione paese straniero : controllare
la necessità di adempimenti burocratici o sanitari;;
- eventuale polizza assicurativa: porgere
estrema attenzione alle condizioni contrattuali;;
- richieste di ulteriori esborsi da parte dell’agenzia
: se mancano meno di venti giorni alla partenza, opporsi,
per iscritto poiché la legge vieta qualsiasi maggiorazione
del prezzo entro il termine di 20 giorni!
DURANTE LA VACANZA
- il soggiorno deve svolgersi esattamente come
previsto
lamentele inoltrate, rivolgersi ai rappresentanti
dell’organizzazione sul posto per segnalare
ogni difformità rispetto al contratto di viaggio.
- documentare gli eventuali disagi
dichiarazioni sottoscritte da altri turisti, fatture di spesa.
AL RIENTRO
conservare, il catalogo, la documentazione di viaggio e la
documentazione comprovante l’eventuale inadempimento
del tour operator.
Entro 10 giorni dal rientro, nel caso di difformità o
disservizi, siamo a Vostra disposizione per formalizzare
una richiesta di risarcimento extragiudiziale o giudiziale.
Anche per chi acquista il “solo volo” c’è qualcosa da
sapere. Il mancato imbarco per overbooking, da diritto al
passeggero ad un risarcimento del danno oltre al rimborso
del biglietto. Stesso dicasi per la cancellazione del volo
(se non ci sono due settimane di preavviso e sempreché la
cancellazione non sia dovuta a circostanze inevitabili ed
eccezionali) Ritardo del volo: nel caso in cui il ritardo
superi le cinque ore, il vettore dovrà poi offrire al passeggero
la scelta tra il rimborso e il volo alternativo gratuito.
il diritto al risarcimento del c.d. “danno da vacanza
smarrimento o al ritardo nella consegna dei bagagli.
Avv. Emiliano Saltelli
“Comune senza carta,
rinvio sì rinvio no”
Quello che potrebbe sembrare una battuta è invece la
che non si presenta in udienza per mancanza di beni di
consumo, cioè la carta per stampare i verbali da produrre
agli atti per le varie opposizioni proposte dai cittadini
avverso le multe.
Nella settimana che va dal tredici al diciassette dicembre
c.a. mi sono trovato per ben due volte dinanzi ad una tale
situazione, in due diversi giudizi.
Pace di Napoli.
I due giudici hanno avuto una diversa interpretazione
della richiesta avanzata dal Comune. Il primo ha accolto la
richiesta dell’ente ed ha rinviato la causa per permettere
allo stesso di produrre degli atti;; il secondo ha totalmente
ignorato la richiesta depositata dal Comune ed ha accolto
il ricorso.
giudici abbia fatto la cosa giusta. A mio avviso è da
sposare la tesi del secondo giudice, nel caso di specie il
giudice di pace di Napoli della IX sez., Dr. Generoso, il
quale ha soltanto sorriso ironicamente davanti ad una tale
della giustizia che ha saputo usare parità di trattamento
tra i cittadini e l’ente pubblico locale.
Al primo giudice io chiesi se avesse accolto una richiesta
simile da parte di un cittadino, magari per impossibilità
a presentarsi in udienza per mancanza di fondi per fare
benzina all’auto piuttosto che comprare il ticket per i
mezzi pubblici, ovviamente non vi fu risposta ma soltanto
un capo chino sul registro ad annotare il rinvio.
Sono rimasto seriamente sconfortato dall’accoglimento di
tale richiesta poiché a differenza del Comune, i cittadini
non ricevono una simile tutela e ciò è dimostrato dal
fatto che colui il quale presenta un’opposizione avverso
un verbale o una cartella, se non si presenta in udienza il
più delle volte vede rigettarsi il ricorso nonostante abbia
allegato allo stesso tanto di documentazione e nonostante
l’onore di dimostrare il contrario spetti all’ente opposto,
che poi non si presenta in udienza…
Allora se questo è il genere di criteri utilizzati
nell’amministrare la giustizia, mi chiedo se ci sarà mai
qualcuno che possa mettere ordine nell’uso delle norme,
disparità, in base al soggetto che a esse va a interfacciarsi.
Il Comune poi farebbe bene ad organizzarsi meglio
nell’amministrazione altrimenti si rende sempre più
ridicolo e non potrà sempre trovare un giudice che
chiude un occhio, allora veramente saranno tanti i soldini
sprecati per i “beni di consumo” vanamente utilizzati
istanze di rinvio. Qui l’unico rinvio certo è quello
dell’amministrazione comunale e di quella manciata di
Giudici di Pace che forzano le norme dilatando la loro
interpretazione e applicazione ben oltre l’estensione
naturale e massima consentita dal diritto.
Avv. Luciano Iannone
per segnalazioni e/o consulenza chiama
l’associazione:
081 19577279 (lun-ven h 9-13)
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COME DIFENDERSI”
Diritto al Punto
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La “MARKETTA”
di Claudia Sciarelli
“Creamy jewelry” sono delle creazioni di
Claudia Sciarelli, giovane artista nata a
Napoli, da sempre appassionata per le
materie artistiche. Affascinata già da piccola
da tutti quei colori che ci venivano dati sui
banchi di scuola ed è da lì che, forse, tutto è
iniziato, perché, come ammette “non ho più
potuto farne a meno”.
come nascono le sue opere: “ho esplorato
così il mondo dei colori a tempera, gli
acrilici, acquarelli, olio e quello delle resine,
delle polveri colorate e grezze così da arrivare
successivamente alla conoscenza delle
pietre dure, laviche, del mare e dei cristalli.
L’amore per la pittura è sempre presente
in me così da produrre quadri di diverso
genere dove i soggetti possono variare tra
i miei amici animali in un mondo fatto di
mille colori ed applicazioni di vario genere
per poi rappresentare la mia città attraverso
i simboli più importanti e riconosciuti quali:
il Vesuvio e tutti gli oggetti scaramantici che
la rappresentano”. Dall’amore per l’arte è
poi scaturita la voglia di applicare questa
creatività agli oggetti. Ed è per questo che
Claudia ha deciso di “mettersi in proprio” e
realizzare i gioielli di “Creamy jewelry”.
Queste sono le premesse dal quale nascono,
successivamente, le creazioni “Creamy
interamente a mano, prestando particolare
attenzione alla scelta dei materiali, che
spaziano dall’uso di pietre dure ai cristalli
e alle resine, in modo da garantire così un
un bijoux unico, se si ha un’idea particolare
che piacerebbe realizzare su richiesta, se si
vuole fare un regalo personalizzato, basta
mettersi in contatto con me, perché farò
di tutto per soddisfare le richieste dei miei
clienti.
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