Il Piccolo Giornale di Cremona

40
LIBERALIZZAZIONI, VOLÀNO PER LA RIPRESA? Anno XII n° 5 • VENERDÌ 3 FEBBRAIO 2012 Settimanale € 0,02 copia omaggio Direzione e redazione: Via S. Bernardo, 37/A • Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 • Fax 0372 59.78.60 • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it • E-mail: [email protected][email protected] Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona PICCOLO il Giornale Inserto alle pagine 17-24 www.ilpiccologiornale.it Caldonazzo: «Dopo il rigore servono politiche per la crescita». Auricchio:«La Camera di Commercio sempre al fianco delle imprese» Il problema rimane l’accesso al credito. Gli interventi dalle associazioni di categoria e dei sindacati. MA CHE FREDDO FA E’ Jason Rich la speranza della Vanoli Braga FERROVIE: RITARDI E DISAGI La disperazione di un pendolare cremonese a pagina 6 CASAPOUND A CREMONA CALCIO - NUOVO ACQUISTO Provocazione davanti a Equitalia a pagina 29 La Cremo si affida al bomber Coralli contro lo Spezia Dopo le nevicate si attende un’ondata di freddo. Intanto le polveri sottili continuano a restare sopra la soglia di attenzione e finalmente qualcosa si muove: firmato nei giorni scorsi il protocollo d’intesa tra i Comuni BASKET - IN CAMPO A SASSARI ccezionale: la parola ci perseguita. Eccezionale l’ondata di gelo, neve e ghiaccio che si sta ab- battendo sul nostro Paese: danni, tanti, ai siste- mi dei trasporti, all’economia in generale, oltre alle persone che si trovano in oggettiva difficoltà. È difficile, d’altronde, pretendere che la terra del sole si confronti con agio con temperature siberiane per gior- ni e giorni. Davvero, pare che tutto stia cambiando. La sensazione di incertezza emerge ovunque, anche dalle parole di addetti ai lavori molto autorevoli: se leggete il nostro speciale economia, vedrete che le analisi a volte sono difformi, i timori sono differenziati, e la com- plessità di questo nostro mondo emerge in tutta la sua sostanza. Prendiamo il giudizio sulle liberalizzazioni: per molti, compreso Paolo Manasse, sono una salutare scossa al sistema produttivo, anche se vengono giudi- cate incomplete; per altri, e soprattutto per i sindacati, andranno ad incidere pesantemente sulla qualità della vita dei lavoratori: il prolungamento degli orari di la- voro, per alcuni, rischia di togliere anche il piacere di ritrovarsi con la famiglia a cena, magari solo a cena, unico momento per parlare un po’, per condividere la vita … Ma anche per questo, per la deregolamentazio- ne degli orari nei negozi, si invocano le ragioni dell’economia. Certo, senza economia, ormai, non si vive. Però ci sono le ragioni dei piccoli negozi, che dicono: non ce la facciamo, a sostenere il peso di un nastro orario di apertura così prolungato. Questo aiu- terà la grande distribuzione: ma non era necessario, come detto da più parti, incentivare il commercio di quartiere, le ragioni del piccolo coltivatore, e via dicen- do? Davvero, una grande confusione, una grande in- certezza. Con una domanda finale: le banche. Il sistema creditizio, cosa mette di suo per aiutare a venir fuori dalla crisi ? Risposta: una beata… L’EDITORIALE E L’eccezione si fa sistema Daniele Tamburini [email protected] Palazzi a Cremona: «Sconto della pena per chi collabora» a pagina 8 CALCIOSCOMMESSE - IL PROCURATORE FEDERALE «Un’occasione per lo sviluppo, per il lavoro, per le imprese» a pagina 7 TERZO PONTE, INTERVISTA A FRANCESCO ACERBI INCHIESTA TOGLIERE VALORE LEGALE ALLA LAUREA, LA PROTESTA DEGLI STUDENTI alle pagine 4-5 a pagina 31 a pagina 9 Ciao Eugrigna, ultimamente abbiamo avuto qualche scontro dialet- tico, ma ho sempre apprezzato la tua franchezza. Ho avuto più volte occasione di dirtelo, ma forse non con la dovuta riconoscenza: mi hai insegnato molto, il tuo incitamento è stato fondamentale. Grazie Eugenio. Daniele ECONOMIA - Paolo Manasse (economista): «Trasferiscono risorse ai giovani, ma si dovrebbe agire anche sulle banche e sulle fondazioni»

description

3 febbario 2012

Transcript of Il Piccolo Giornale di Cremona

Page 1: Il Piccolo Giornale di Cremona

LIBERALIZZAZIONI, VOLÀNO PER LA RIPRESA?Anno XII • n° 5 • VENERDÌ 3 FEBBRAIO 2012 Settimanale • € 0,02 copia omaggio

Direzione e redazione: Via S. Bernardo, 37/A • Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 • Fax 0372 59.78.60 • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it • E-mail: [email protected][email protected]à: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona

PICCOLOilGiornale

Inserto alle pagine 17-24

www.ilpiccologiornale.it

Caldonazzo: «Dopo il rigore servono politiche per la crescita». Auricchio:«La Camera di Commercio sempre al fianco delle imprese» Il problema rimane l’accesso al credito. Gli interventi dalle associazioni di categoria e dei sindacati.

MA CHE FREDDO FA

E’ Jason Richla speranzadella Vanoli Braga

A pagina 9

FERROVIE: RITARDI E DISAGI

La disperazionedi un pendolarecremonese

a pagina 6

CASAPOUND A CREMONACALCIO - NUOVO ACQUISTO

Provocazionedavanti aEquitalia

a pagina 29

La Cremo si affidaal bomber Corallicontro lo Spezia

Dopo le nevicate si attende un’ondata di freddo. Intanto le polveri sottili continuano a restare sopra la soglia di attenzione e finalmente qualcosasi muove: firmato nei giorni scorsi il protocollo d’intesa tra i Comuni

BASKET - IN CAMPO A SASSARI

ccezionale: la parola ci perseguita. Eccezionale l’ondata di gelo, neve e ghiaccio che si sta ab-battendo sul nostro Paese: danni, tanti, ai siste-mi dei trasporti, all’economia in generale, oltre

alle persone che si trovano in oggettiva difficoltà. È difficile, d’altronde, pretendere che la terra del sole si confronti con agio con temperature siberiane per gior-ni e giorni. Davvero, pare che tutto stia cambiando. La sensazione di incertezza emerge ovunque, anche dalle parole di addetti ai lavori molto autorevoli: se leggete il nostro speciale economia, vedrete che le analisi a volte sono difformi, i timori sono differenziati, e la com-plessità di questo nostro mondo emerge in tutta la sua sostanza. Prendiamo il giudizio sulle liberalizzazioni: per molti, compreso Paolo Manasse, sono una salutare scossa al sistema produttivo, anche se vengono giudi-cate incomplete; per altri, e soprattutto per i sindacati, andranno ad incidere pesantemente sulla qualità della vita dei lavoratori: il prolungamento degli orari di la-voro, per alcuni, rischia di togliere anche il piacere di ritrovarsi con la famiglia a cena, magari solo a cena, unico momento per parlare un po’, per condividere la vita … Ma anche per questo, per la deregolamentazio-ne degli orari nei negozi, si invocano le ragioni dell’economia. Certo, senza economia, ormai, non si vive. Però ci sono le ragioni dei piccoli negozi, che dicono: non ce la facciamo, a sostenere il peso di un nastro orario di apertura così prolungato. Questo aiu-terà la grande distribuzione: ma non era necessario, come detto da più parti, incentivare il commercio di quartiere, le ragioni del piccolo coltivatore, e via dicen-do? Davvero, una grande confusione, una grande in-certezza. Con una domanda finale: le banche. Il sistema creditizio, cosa mette di suo per aiutare a venir fuori dalla crisi ? Risposta: una beata…

L’EDITORIALE

E

L’eccezione si fa sistemaDaniele [email protected]

Palazzi a Cremona: «Sconto della pena per chi collabora»

a pagina 8

CALCIOSCOMMESSE - IL PROCURATORE FEDERALE

«Un’occasione per lo sviluppo,per il lavoro, per le imprese»

a pagina 7

TERZO PONTE, INTERVISTA A FRANCESCO ACERBI

INCHIESTA

TOGLIERE VALORE LEGALE ALLA LAUREA,

LA PROTESTADEGLI STUDENTI

alle pagine 4-5

a pagina 31

a pagina 9

Ciao Eugrigna,ultimamente abbiamo avuto qualche scontro dialet-tico, ma ho sempre apprezzato la tua franchezza.Ho avuto più volte occasione di dirtelo, ma forse non con la dovuta riconoscenza: mi hai insegnato molto, il tuo incitamento è stato fondamentale. Grazie Eugenio. Daniele

ECONOMIA - Paolo Manasse (economista): «Trasferiscono risorse ai giovani, ma si dovrebbe agire anche sulle banche e sulle fondazioni»

Page 2: Il Piccolo Giornale di Cremona
Page 3: Il Piccolo Giornale di Cremona

CREMONA 3Venerdì 3 Febbraio 2012

di Laura Bosio

elo e neve: ci aspettano tempe-rature fino a meno 10 gradi, con i relativi problemi per la viabilità, i trasporti pubblici, le colture eccetera. Secondo le

previsioni il freddo polare si protrarrà al-meno fino al 10 febbraio, anche se le temperature più basse si concentreranno nel week end. Le precipitazioni nevose, invece, si stanno spostando verso il cen-tro e sud Italia.

Tuttavia, neppure la cospicua nevicata dei giorni scorsi è bastata a far abbassare il livello delle polveri sottili, che a Cremo-na continuano ad attestarsi sopra la so-glia limite, anche se, per fortuna, negli ultimi giorni i valori negativi riguardano solo alcune delle centraline di rilevamen-

to. Nel complesso, siamo già a 25 giorni di superamento della soglia dall’inizio dell’anno: un record decisamente negati-vo, soprattutto se si pensa che il limite, stabilito dalla Ue, sarebbe di 35 supera-menti in un anno.

Intanto, dopo mesi di immobilità, è fi-nalmente stato siglato, in prefettura, il Protocollo d’intesa per avviare una stra-tegia condivisa per il contenimento delle polveri sottili sul territorio comunale e quello dei comuni limitrofi.

Si tratta di un primo, importante passo verso una politica attiva per fare fronte ad un fenomeno che sta assumendo dimen-sioni preoccupanti per la salute dei citta-dini e che esige un’attenzione crescente da parte dei sindaci» ha detto il vicepre-fetto vicario, Emilia Giordano, che nei giorni scorsi ha coordinato il tavolo di la-

voro dei sindaci. Il documento è stato si-glato dai Comuni di Bonemerse, Castel-verde, Castelvetro Piacentino, Cremona, Gadesco Pieve Delmona, Gerre De' Ca-prioli, Malagnino, Persico Dosimo, Sesto ed Uniti e Spinadesco.

Il Protocollo prevede una serie di azio-ni che ogni Comune si impegna ad intra-prendere per ridurre la produzione di polveri sottili: maggiori controlli sulle emissioni in atmosfera, controlli sugli im-pianti termici, incremento dei controlli per la verifica del rispetto dei divieti stabiliti dalla normativa regionale della Lombar-dia. Per quanto riguarda l’uso del riscal-damento sono previste limitazioni sulle temperature negli edifici privati e pubblici a un massimo di 20 gradi. Si prevedono limitazioni anche al riscaldamento nelle scuole pubbliche durante i periodi di

chiusura, nonché la riduzione della fascia oraria giornaliera di riscaldamento degli edifici di almeno un'ora, salvo casi parti-colari.

Fondamentali saranno poi i comporta-menti degli stessi cittadini. A questo pro-posito, il pacchetto contiene una serie di prescrizioni che tutti sono invitati a segui-re: ad esempio, si chiede agli esercizi commerciali di non fare uso di dispositivi che consentono di tenere le porte aperte; si vogliono promuovere comportamenti responsabili e applicare sistemi per mi-gliorare l'efficienza energetica degli edifici pubblici e privati.

La mobilità avrà un ruolo fondamenta-le: i Comuni dovranno adottare program-mi di mobilità sostenibile (potenziamento del sistema di bike sharing, implementa-zione di azioni di car pooling e car sha-

ring), attuare azioni mirate all'efficienza ed alla sostenibilità ambientale del tra-sporto pubblico locale (urbano ed ex-traurbano), mettere in campo migliori po-litiche in materia di parcheggio dei veicoli volte a promuovere l'uso del mezzo pub-blico.

Inoltre, ma solo nel territorio del Co-mune di Cremona, il Protocollo prevede limitazioni alla circolazione: nel caso di superamento della soglia di concentra-zione giornaliera di 50 microgrammi/m3 di Pm10, (riferita alla media matematica dei valori rilevati dalle centraline collocate nei comuni di Cremona e Spinadesco) previsto il blocco della circolazione dei veicoli maggiormente inquinanti e, nel caso di superamento della soglia per 18 giorni consecutivi, l'adozione delle targhe alterne fino al rientro nei limiti.

G

Dall’inizio dell’anno, già 25 giorni di superamento del limite. In arrivo temperature polari nel fine settimana, si prevedono -10° C

Siglato un Protocollo di intesa tra i Comuni per l’adozione di misure di contenimento degli agenti inquinantiNeppure il gelo batte le Pm10

Piazza Roma L'argine del Po

Page 4: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Martina Pugno

ppena poche ore dopo la proposta di abolizione del valore legale della laurea, in tutta Italia si sono scatenate le prote-

ste, che hanno portato alla decisio-ne di dare vita sul web, nei prossimi giorni, una consultazione pubblica in seguito alla quale verrà presa una decisione ufficiale. La proposta inte-ressa prevalentemente il peso del titolo di studio e del voto di laurea in sede di concorso pubblico, ma comporta ripercussioni sull'intero mondo accademico, che verrebbe per la prima volta sottoposto anche in Italia, al pari di molti altri Paesi europei ed extraeuropei, ad un si-stema di ranking in grado di indivi-duare i migliori atenei. Immediate le reazioni, dal mondo politico a quello accademico, di chi si schiera a favo-re della proposta e di chi, invece, la considera dannosa per il sistema universitario e la qualità dell'istruzio-ne a livello nazionale. Tra coloro che si sono espressi a favore di un inter-vento che elimini il peso della laurea in sede di concorso pubblico e, in particolar modo, dell'istituzione di un apparato ufficiale di valutazione dei singoli atenei anche Pietro Man-zini, professore straordinario di Dirit-to internazionale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bologna.

"Per quanto riguarda l'istituzione di un sistema di valutazione nazio-

nale degli atenei - dichiara Manzini - Il primo vantaggio sarebbe un mag-giore impegno da parte delle Univer-sità nel selezionare ottimi insegnanti e ricercatori, garantendo il miglior li-vello di preparazione ai propri stu-denti. In questo modo gli istituti ita-liani diventerebbero più competitivi anche a livello internazionale".

Niente penalizzazioni, dunque, o discriminazioni, ma semplicemente il riconoscimento della qualità dei sin-goli atenei: "Vogliamo credere che in Italia esistono ottanta università, tut-te allo stesso livello? Tutte in grado di offrire lo stesso grado di prepara-zione? Chiaramente non è così, ci sono università che preparano me-glio e altre che preparano peggio. Poterle identificare va tutto a vantag-

gio delle famiglie e della società. Occorre tenere rivolto lo sguardo all'interesse pubblico. Si tratta di un tema che assume contorni quasi politico: si vuole frequentare un per-corso di studi universitario unica-mente per avere la garanzia di trova-re un lavoro, oppure per ottenere una solida e valida preparazione?".

Un sistema di valutazione che, sottolinea Manzini, non si scontra con la volontà di eliminare il peso legale del titolo di studio nei concor-si pubblici: si tratterebbe, al contra-rio, di un duplice sistema per poter garantire una selezione basata uni-camente sul livello di preparazione dei singoli candidati.

"Il settore pubblico deve poter fare selezione tanto quanto il priva-

to, che peraltro già effettua delle valutazioni relative al percorso di provenienza. Se tutti possono valu-tare, significa che è possibile offrire una migliore trasparenza, che va a vantaggio sia delle famiglie sia degli studenti, nonché delle stesse uni-versità, che sono così incentivate a rendersi più competitive. Il merito deve emergere".

Qualche riserva, invece, riguardo all'abolizione del peso del voto di laurea in sede di concorso pubblico: "E' vero che ci sono delle Università più generose e altre meno generose, e dunque chi frequenta la seconda tipologia risulta svantaggiato. Il voto, però, è ancora un incentivo impor-tante: non tenerne conto significa lasciare spazio ad una preparazione

al ribasso. Perché puntare al 110, se il voto mi varrà quanto un 90? Ci sono buone ragioni per non tenerne conto, ma a mio avviso ve ne sono di maggiori per continuare a farlo. Bi-sogna comunque ri-cordare che ad avere maggiore peso sareb-be comunque la prova effettiva in sede di concorso, che deve garantire un valido si-stema di selezione".

A favore dell'abolizione del peso del voto di laurea in sede di concor-so pubblico si dichiara invece Gian-ni Ferretti, professore straordinario di Automatica presso il Politecnico di Milano (sede di Cremona): " Non vedo come l'abolizione del valore

legale possa disincentivare gli stu-denti dal conseguire buoni voti. Un buon curriculum, anche in termini di voto di laurea, purché conseguita in tempi ragionevoli, sarà sempre valu-

tato positivamente co-me indicatore di serietà e competenza, così co-me sarà sempre valuta-ta positivamente la pro-venienza da Università prestigiose da parte delle aziende".

Prosegue Ferretti: "Per quanto ri-guarda l'istituzione di un sistema nazionale di ranking, per gli studenti può essere un aiuto per una scelta che influenza tutta la vita lavorativa. Per le Università un aiuto a finalizza-re le proprie scelte in direzione di

A

Cremona

Titoli di studio e laureepresto senza valore legale?

«I nostri atenei?Già giudicati

in tutto il mondo»

La proposta del Governo Monti scatena proteste, soprattutto sul web

Disoccupazione, colpiti più i laureati dei diplomati Creare un più solido ponte tra università e mondo del lavoro: questo il fine ultimo delle riforme al cen-tro di polemiche e disquisizioni. Il forte scollamento tra queste due realtà costituisce, infatti, problema di primaria importanza, come rivelano i più recenti dati raccolti dall'istituto di ricerca del Miur: nel corso dell'arco temporale compreso tra il 2009 e il 2010, il tasso di disoccupazione dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni in possesso del diploma di scuola media è del 27%, per poi scendere al 9% per i gio-vani in possesso di un diploma di scuola superiore. Sale, invece, il tasso di disoccupazione nei laureati di età compresa tra i 25 e i 34 anni, raggiungendo il 12%. Migliorano, al contrario, i dati relativi alle pro-spettive a lungo termine: nei laureati di età superiore

ai 35 anni il tasso di disoccupazione scende al 2%. Nel confronto con gli altri Paesi europei, il tasso di disoccupazione registrato in Italia nella classe di età compresa tra i 25 e i 64 anni risulta inferiore rispetto alla media europea se si considerano i giovani con un diploma di scuola secondaria; raggiungendo in-vece livelli superiori alla media per coloro che hanno conseguito un titolo universitario, sia per gli uomini che per le donne. Nel passaggio dal diploma di scuola secondaria alla laurea il tasso di disoccupa-zione nel nostro Paese diminuisce dell’8% circa tra gli uomini e in maggior misura tra le donne (in tal caso diminuisce del 13,7%), in linea con quanto ac-cade in contemporanea negli altri Paesi europei, ad eccezione della Grecia.

Page 5: Il Piccolo Giornale di Cremona

lla proposta di abo-lire il valore legale della laurea avanzata dal Governo Monti, si è fatta ampiamen-

te sentire la protesta del mon-do accademico, in particolare degli studenti. Da Napoli a Tori-no, non sono mancate manife-stazioni pubbliche ed iniziative volte a sottolineare il dissenso, dall'esposizione di striscioni ("Nessuno tocchi le nostre lau-ree", "Il nostro futuro non è carta straccia"), fino alla distribuzione di 'titoli di studio stampati su car-ta igienica, a sottolineare la per-dita di valore della laurea stessa.

Al centro delle proteste il timo-re che l'istituzione di un sistema di ranking possa, di fatto, creare una selezione tra istituti di seria A e istituti di serie B, dando vi-ta ad un incremento delle tasse universitarie presso gli atenei più quotati e favorendo così una formazione di qualità accessibile solo dalle classi più agiate.

"Con questa azione - ha com-mentato Michele Orezzi, coordi-natore dell'Unione degli universi-tari - vogliamo denunciare il gra-ve rischio che implica la mancata valutazione del voto di laurea nei

concorsi pubblici. Più che colpire le cosiddette 'fabbriche di titoli' - continua - sembra che questo governo voglia incentivarle in-viando un messaggio molto grave agli studenti: non importa quanto impegno si ripone nel proprio percorso formativo, l'importante è ottenere una laurea. Il rischio, secondo il movimento, è quello di una "deresponsabilizzazione da parte delle stesse università, creando un vortice che non po-ne più al centro la conoscenza e l'apprendimento, ma solo il tra-guardo finale".

Simili obiezioni sono state mosse anche da Enrico Decle-

va, presidente della Conferen-za dei Rettori: "Abolire il valore legale della laurea potrebbe significare liberalizzare la for-mazione universitaria, lasciando che chiunque possa istituire una 'università' e che il mercato fac-cia da regolatore del valore dei titoli rilasciati".

Manifestazioni e interventi pubblici riflettono dunque un dis-senso espresso prevalentemente da chi il mondo universitario lo sta vivendo e sul quale sta inve-stendo per il proprio futuro. Tra le principali accuse mosse dagli universitari, l'impossibilità per molti di accedere agli atenei va-

lutati come migliori, come sottoli-nea Stefania, dottoranda: "La di-retta conseguenza dell'istituzio-ne di un sistema di ranking sarà la suddivisione tra atenei di serie A e atenei di serie B, lasciando spazio all'aumento esponenziale delle tasse di iscrizione. Dunque, un'istruzione di qualità sarà solo appannaggio di chi se la potrà economicamente permettere? E il merito che fine fa?".

Al centro delle polemiche an-che l'abolizione del diverso peso della laurea triennale e di quella specialistica in sede di concor-so pubblico, come sottolinea Paola: "Non solo il voto di lau-rea non avrebbe più peso, ma non ci sarebbe più differenza tra una preparazione triennale e una specialistica: perché fare tanti sforzi, per poi non vederli rico-nosciuti?".

Sempre riguardo al valore del titolo di studio in sede di concorso pubblico, si esprime Francesca, laureanda: "Questa proposta non fa che creare un sistema di formazione ancor più classista, nel quale solo chi ha i soldi può accedere alla migliore formazione. Di certo l'Università

italiana ha bisogno di profondi cambiamenti e di innovazione, ma non è questo il modo per poter migliorare la qualità della formazione fornita dagli atenei a livello nazionale".

Prosegue: "Se il voto di laurea, basato su anni di valutazioni, non ha valore per stabilire il livello di preparazione di un candidato, come può essere più attendibile la valutazione limitata alle prove sostenute nel corso di un con-corso pubblico?".

L'accento viene posto dagli studenti anche sulla validità di un eventuale sistema di ranking dei diversi atenei presenti sul territo-rio italiano, come evidenziato da Simone: "Come stabilire i cor-retti criteri per la valutazione dei singoli atenei? E con quale fre-quenza la valutazione potrebbe variare? Uno studente potrebbe scegliere l'Università in base ad una valutazione che, alla fine del suo percorso di studi, potrebbe essere nettamente inferiore. E' vero che il sistema universitario italiano va completamente riva-lutato e messo in relazione con il mondo del lavoro, ma non è questo il modo".

A

5Venerdì 3 Febbraio 2012

La protesta degli studenti: «Una riforma classista»Universitari contrari all’ipotesi dell’istituzione di un sistema di ranking a livello nazionale

MANIFESTAZIONI IN TUTTA ITALIA CONTRO L’ABOLIZIONE DEL VALORE DELLA LAUREA

una maggior qualità. Vanno ovviamente definiti con rigore e trasparenza i criteri di valutazione. E' un problema comples-so, che in alcuni paesi è già stato affron-tato da tempo, in Italia siamo solo agli inizi. Credo sia comunque il caso di al-largare gli orizzonti. Il miglioramento della qualità del sistema universitario italiano passa necessariamente attra-verso una maggiore internazionalizza-zione e i sistemi di ranking esistono già a livello internazionale, i nostri possibili futuri studenti ci stanno già giudicando. Va comunque detto che la competizio-ne fra i sistemi universitari si gioca an-che e soprattutto sulla disponibilità di risorse e, da questo punto di vista, sia-mo agli ultimi posti fra i paesi industria-lizzati. In questa condizione è ben diffi-cile scalare le classifiche".

Nell’ultimo decennio il numero dei laureati è cresciuto, nonostante il lieve trend nega-tivo del triennio 2007-2009: dal 1999 è quasi raddoppiato arrivando nel 2009 a 292.789 unità. Su tale aumento ha inciso sicuramente il passaggio dai corsi del vec-chio ordinamento a quelli del nuovo, in quanto gli studenti che hanno scelto di optare per il nuovo ordinamento hanno potuto trascinare le carriere precedenti e farsi riconoscere i crediti già acquisiti, anti-cipando la conclusione degli studi. Il nu-

mero di donne che conseguono la laurea è da anni maggiore di quello degli uomini: rappresentano il 58% del totale nel 2009. Con riferimento ai tassi di conseguimento del titolo, inoltre, la quota di giovani donne (25 anni) che consegue il titolo sulla popo-lazione di età corrispondente è del 51,9%, quota decisamente più elevata di quella dei coetanei di sesso maschile, pari al 36,7%. L’offerta di corsi di studio di durata inferiore

a quelli del vecchio ordinamento ha portato ad un anticipo dell’età alla laurea rispetto al passato. Cumulando la quota dei laureati in base all’età, si evince che nel 2009 si sono laureati entro i 25 anni il 53,8% dei giovani, quota raddoppiata rispetto al 2001, in cui la proporzione di chi alla laurea non aveva superato i 25 anni era di 26,6 su 100. La quota più elevata di laureati proviene dalle aree Economico-statistica (13,8%), Politi-

co-sociale (13,2%), Ingegneria (11,8%) e Medica (10,3%). Le discipline con un taglio umanistico si confermano quelle con il maggior numero di donne laureate. Per quanto riguarda il numero di laureati in materie scientifiche, che vede una partico-lare attenzione a livello europeo, la posizio-ne dell’Italia è lievemente migliorata: nel 2008 raggiunge la media dei Paesi UE (21,9%), mentre nel 2007 il livello era pari al 20,6%, di circa due punti percentuali al di sotto della media europea (22,2%).

IN ITALIA SEMPRE PIU’ LAUREATI

Page 6: Il Piccolo Giornale di Cremona

Cremona6 Venerdì 3 Febbraio 2012

«Scrivo dalla Stazione Centrale di Mila-no. Oggi, 2 febbraio 2012, ore 19 e 50, il treno che dovrebbe partire da Milano alle 19 e 15, per portarci a casa è stato sop-presso perchè poco prima di partire il mac-chinista si è accorto di un vetro sbeccato nella motrice. Il problema è stato comuni-cato ai passeggeri a bordo dopo che il treno era pronto da 30 minuti sul binario» queste le amare parole di Andrea Burlini, un pendolare cremonese che ogni giorno sperimenta i disagi del viaggiare con i treni lombardi. «Il giorno prima il treno delle 5 e mezza di sera ha accumulato 2 ore di ritar-do perché gli ingegneri di TreNord non erano in grado di chiudere una porta. Pro-blema risolto da un cittadino marocchino. E mi limito a elencare i problemi di oggi e di ieri, non legati a neve o maltempo. Se devo essere sincero la mia pazienza è esaurita. Sono stanco di essere lasciato solo contro questa inefficienza. Stanco che nessuno intervenga. Stanco di sentir-mi dire che dovrei andare a lamentarmi all'ufficio clienti di Stazione Garibaldi a Mi-lano. Questa è una presa in giro nei con-fronti di chi lavora e studia. Chiedo a tutti i cittadini di Cremona, città che senza noi

pendolari morirebbe, di fare almeno una riflessione sul nostro stato di miseria uma-na. Chiedo al Sindaco Perri di intervenire a nostro supporto. Lo chiedo da cittadino, se ho questo diritto». Parole che la dicono lunga sull'entità del disagio dei nostri pen-dolari. Del resto la precaria situazione del trasporto ferroviario lombardo è cosa nota. La pessima performance dei treni lombar-di denunciata quotidianamente dai pendo-lari cremonesi è addirittura certificata dai dati relativi al mese di novembre pubblica-ti sul sito della Regione, che descrivono un quadro poco edificante. Lo denuncia il gruppo consiliare del Pd della Regione Lombardia. Secondo le cifre rese note, tut-

te e quattro le direttrici della provincia cre-monese sono sotto i livelli di servizio di-chiarati accettabili e dunque la stragrande maggioranza degli abbonati avrà diritto al bonus, uno sconto pari al 20% sull’abbo-namento mensile di febbraio. Le linee in-criminate, che hanno indice di affidabilità superiore a 5,10 (più alto è il valore meno affidabile è la linea) sono quattro: la Cre-mona-Treviglio (che registra un 5,12%), la Brescia-Cremona (5,81%), la Milano-Co-dogno-Cremona-Mantova (6,81%), la Mi-lano-Codogno-Piacenza (6,29%).

Molto critico il consigliere Agostino Al-loni: «I dati parlano chiaro e sintetizzano in cifre le giuste lamentele dei pendolari. La

situazione è davvero molto critica e se si guardano i dati relativi allo scorso anno non è stato fatto nessun passo avanti. I miglioramenti sbandierati dalla Regione ad oggi sono solo promesse a vuoto». Oltre a sottolineare la situazione disastrosa dei treni, Alloni pone l’attenzione sulla modali-tà per ottenere il bonus per via telematica, acquistando l’abbonamento online, al mo-mento non fattibile sul sito di Trenord. «At-traverso un’interrogazione scritta» spiega «avevo chiesto ben un anno fa all’assesso-re Cattaneo di spiegare il motivo per cui il sistema di bigliettazione via internet non riconoscesse il bonus ai pendolari che ne hanno diritto. Nella risposta, arrivata il 12

gennaio, l’assessore ha ammesso di aver sollecitato Trenord a prevedere tale moda-lità di acquisto e di impegnarsi a introdur-re dei nuovi sistemi di vendita degli abbo-namenti online in modo da consentire l’acquisto di abbonamento con bonus. Bene, ad oggi sappiamo che solo i viag-giatori della linea S4 (Milano Cadorna-Camnago) potranno beneficiare di quello che al momento attuale sembra essere un vero e proprio lusso. Che senso ha far par-tire l’acquisto online degli abbonamenti, per una sola linea? Ci saremmo aspettati la messa a regime di tutti gli abbonamenti per tutte le linee, con la possibilità di ac-quistarli con i relativi bonus».

di Elisa Milani

i respira già aria di Carne-vale. Magari in tono mino-re, ma alcune vetrine dei negozi sono addobbate con le mascherine e i co-

riandoli che insieme alle frittelle e alle chiacchiere richiamano i giorni di “carnasciale”.

Sono molti, in città e Provincia, gli appuntamenti per chi ha voglia-di divertirsi e tornare bambino. In realtà a Cremona c’è ancora incer-tezza sull’organizzazione della sfi-lata dei carri del centro, promossa dal Comitato di Corso Garibaldi. Come spiega il portavoce, Marco Lodigiani, «Ancora non sappiamo se riusciremo a organizzare la sfila-ta. Da un lato perché non si trova-no carri disponibili, visto che alcuni

gruppi hanno rinunciato a prepa-rarli perchè troppo dispendiosi. Dall’altro anche noi dobbiamo fare i conti con i costi, poiché neppure quest’anno il Comune ci aiuta eco-nomicamente».

Non mancherà invece il tradi-zionale appuntamento con «I Ma-scheer de Cremuna», tradizionale sfilata in maschera promossa da Annfas Cremona il 21 febbraio, in piazza del Comune (Ore 15).

Naturalmente anche le parroc-chie della città e alcune scuole elementari organizzeranno le loro “sfilate di quartiere”, nei giorni del 16 e 19.

Passando al territorio, una delle iniziative storiche è il Carnevale del Quinto Quarto di Isola Dovarese, che si svolge dal 17 al 19 febbraio presso la Cascina Sartori.

Il Carnevale del Quinto Quarto si rifà essenzialmente all’uso delle parti povere del maiale nella cuci-na tradizionale padana. Dunque accanto ai tradizionali dolci della festa, il maiale sarà caratteristica dei banchi imbanditi. Una tre gior-ni caratterizzata da spettacoli tea-trali, esposizioni, gastronomia,

musica e altri eventi ricreativi. Tra gli appuntamenti più attesi le sera-te musicali e la mostra «Dormire, riposare, vegliare - trascorrere la notte in cascina», che illustra gli arredi utilizzati per riposare, dalla stanza del possidente a quella del bracciante, sino aquella provviso-ria del bergamino che deve veglia-

re il parto nella stalla per tutta la notte. Come non citare, poi, il ce-lebre Carnevale di Pescarolo, ca-ratterizzato da una delle sfilate più suggestive di tutto il territorio. La sfilata dei carri, promossa dalla Pro Loco, richiama gruppi da tutta la provincia. Nell’ambito dei festeg-giamenti importante è anche la tradizione delle maschere, spesso realizzate in casa dalle famiglie pescarolesi. Altro grande appunta-mento è il Gran Carnevale Crema-sco, che si svolgerà nelle giornate del 5, 12 e 19 febbraio, con sfilate di carri allegorici, sbandieratori, mercatini, degustazioni e musica dal vivo. I grandi protagonisti dell’evento sono: il Comitato Car-nevale Cremasco e l’Associazione Carnavalart, più i tre gruppi che realizzano a mano i carri più impo-

nenti, i Barabét, gli Amici e i Pante-lù. Circa quaranta artigiani volonta-ri (ingegneri, elettricisti, carpentieri, falegnami, pittori) che lavorano sia d’estate sia d’inverno, la sera, il fi-ne settimana, ininterrottamente. Per creare il rivestimento in carta-pesta dei mascheroni impiegano 6 quintali di carta riciclata (incollata con farina e acqua).

Per chi invece vuole farsi un giro “fuori porta” ma senza allontanarsi troppo, l’appuntamento ideale è quello con il Carnevale di Busseto, evento ormai storico, che attira vi-sitatori da tutta la regione e da quelle limitrofe. Gli appuntamenti sono il 5, il 12, il 19 e il 26 febbraio, con sfilate di carri e di bande, mu-sica dal vivo, animazione e tanti eventi per l’intrattenimento di grandi e piccini.

Tempo di Carnevale, cosa offre il territorio?

Ferrovie, ritardi per il gelonotevoli disagi per i pendolari

La denuncia di Alloni: «La situazione è sempre più critica, nessun passo avanti»

S

Page 7: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Laura Bosio

arrebbe conclusa la fase autorizzatoria per la rea-lizzazione del terzo ponte: manca solo un’ultima ap-provazione, quella

dell’Anas, dopodiché si partirà con la gara di appalto. «Il nostro obietti-vo è riuscire a concludere l’iter pre-liminare entro il 2013, gara compre-sa, sperando di partire con i lavori per il 2014» sottolinea Francesco Acerbi, direttore di Autostrade Cen-tropadane. «La fattibilità dell’opera è anche legata alla concessione dell’autostrada, di cui ancora non sappiamo nulla. Siamo in una situa-zione precaria, e ne siamo consape-voli. Sarebbe necessario, per noi, avere qualche certezza, tanto più che seguiamo lavori importanti e con tempi inerti piuttosto lunghi».

Questo progetto ha sollevato proteste da più parti. Cosa rispon-de? Pensa che questo possano rallentare l’iter progettuale?

«Ormai le proteste hanno esauri-to la fase “istruttoria” e si sono spo-state sugli atti amministrativi, quali il decreto di approvazione della conferenza dei servizi. Il ricorso al tribunale amministrativo, da parte degli oppositori, può anche starci, ma si ricordi che le proteste sono tutte a tutela di interessi privati, non certo di quelli pubblici. In più dispia-ce che il contenuto del progetto non sia mai stato oggetto di confronto e dibattito, in quanto gli oppositori sono contrari a prescindere. Il pro-getto del terzo ponte è figlio di un’ingegneria di stampo tutto cre-monese, redatto da persone che conoscono la realtà del fiume e di quello che lo circonda e che sanno esattamente quello di cui il territorio ha bisogno».

Come si può inquadrare il pro-getto dal punto di vista dell’im-patto ambientale?

«Il progetto è stato cambiato pro-prio per avere il minore impatto pos-sibile sull'asta fluviale. Peraltro vo-glio ricordare a chi critica il ponte di-cendo che sarà impattante, che il corso del fiume dipende dalla diga di Isola Serafini, che già ne altera l'andamento naturale. In più da al-cuni anni c'è una costante preoccu-

pazione per lo scavo che l'acqua determina a valle della diga stessa, erodendo la sponda cremonese del fiume. A fronte di tutto questo risul-ta assurda la contestazione di chi di-ce che una pianta (la Grande Quer-cia, ndr) risentirà del passaggio del-la strada, a 30 metri di distanza.

I ponti hanno sempre unito, mi-gliorando le condizioni dei contesti coinvolti, e così accadrà per i terri-tori Cremonese e Piacentino. Con questo progetto e lo studio di com-patibilità ambientale potremo rias-sestare la condizione idraulica. Inol-tre il progetto prevede anche il rifa-cimento del pennello a valle del ca-nale, che rallenterà il fiume permet-tendogli di depositare gli inerti lun-go le sponde. Il ponte non toccherà l'isola, e i sostegni saranno intera-mente in acqua, per un impatto am-bientale davvero minimo».

Quale sarà invece l'impatto di questa infrastruttura sull'econo-mia locale?

«Per quanto riguarda il comparto industriale cremonese, senza dub-bio risolverà il problema dei collega-menti stradali tra aziende e auto-strada, togliendo al contempo il traf-fico pesante dalla città. Grande uti-lità anche dal punto di vista dell'in-

termodalità: saranno infatti più ac-cessibili i collegamenti ferroviari e fluviali. Infine tutti sanno che dove si costruiscono nuove strade sorgono anche nuove imprese, dunque pos-siamo sperare che questo progetto porti nuove aziende sul territorio, e con esse nuovi posti di lavoro.

Per quanto ri-guarda la parte agricola del lato piacentino, sono state fatte delle ve-rifiche, ed è vero che si sottrae terre-no coltivabile, ma è anche vero che si tratta di porzioni piuttosto conte-nute».

Il ponte di ferro, che attual-mente serve Cremona, non basta più?

«Assolutamente no. Esso ha ca-ratteristiche urbane e periurbane e, anche se può ancora reggere tran-quillamente il traffico, le sollecita-zioni continue di traffico pesante lo usurano sempre di più e ogni tanto necessita di manutenzione. Non può più essere l'unico ponte su cui poter fare affidamento».

Un'altra infrastruttura di cui si parla è l'autostrada Cremona-Mantova: a che punto siamo?

«Il progetto ha guadagnato la Via (Valutazione di impatto ambientale, ndr) a fine agosto, e ora si stanno facendo degli approfondimenti pro-gettuali connessi alle prescrizioni previste dall'autorizzazione stessa. Si vuole arrivare a realizzare una conferenza dei servizi, entro i pros-simi 3-4 mesi, a cui poi potrà se-guirne una seconda, entro 60 giorni dalla prima.

Si sta approfondendo anche il te-ma della relazione di questa strada con la Tibre. Quest'ultima ha visto partire i lavori per i tratto emiliano, e ora bisogna attuare un confronto le-gato allo spezzone lombardo, visto che poi la Cremona-Mantova andrà

ad inserirsi proprio nella Tibre». Da più parti si chiede che sen-

so abbia costruire autostrade, quando si dovrebbe invece anda-re nella direzione di una mobilità più sostenibile.

«Voglio ricordare che per ora le ferro-vie e l'acqua sono vie di trasporto effi-caci sui percorsi medio-lunghi, ma non su quelli brevi: per quelli restano solo le strade. Tra l'altro anche dal punto di vista della

viabilità su strada si stanno studian-do soluzioni meno impattanti, dun-que la previsione è di andare sem-pre più verso la circolazione di vei-coli non inquinanti».

Tempo fa circolavano voci se-condo cui l'autostrada si sarebbe fermata prima di Mantova...

«Il progetto fin dall'inizio preve-deva un tracciato che colleghi Cre-mona a Mantova, e nel frattempo non è cambiato. Naturalmente il tut-to verrà costruito per lotti. Il primo arriverà a Calvatone, e nel frattem-po verrà completata la tangenziale di Mantova. Successivamente par-tiranno gli altri. Ogni lotto, natural-mente, sarà funzionante da subito».

Qualche previsione rispetto ai tempi?

«L'idea è di concludere il primo lotto entro il 2015. Il campo base a Pieve San Giacomo è pronto da tempo, e il fatto di aver già prepara-to le fondamenta dell'infrastruttura ci farà risparmiare almeno sei mesi».

Infine tocchiamo un altro tema caldo, quello della Strada Sud: un progetto in cui Centropadane avrà un ruolo di rilievo.

«La strada è in fase di progetta-zione, e i nostri ingegneri stanno la-vorandoci duramente».

Molti dicono che si tratta di un'opera inutile. Lei che ne pensa?

«Ritengo che riuscire a non far passare nei centri abitati i veicoli che non hanno interesse ad entrare in città sia una cosa positiva e utile, sia dal punto di vista della sicurez-za viabilistica che al fine della dimi-nuzione dell'impatto ambientale. Ascoltando le proposte alternative, mi aveva sorpreso la richiesta che si lavorasse di più sulle strade esi-stenti, visto che comunque il pro-getto prevede proprio di sfruttare l'esistente il più possibile. Arrivare ad avere un cerchio stradale che gi-ra attorno alla città è il meglio che si possa auspicare dal punto di vista della sicurezza, senza contare che questi sistemi di tangenziali, che peraltro hanno tutte le città di un certo livello, attirano investimenti privati.

In questi giorni stiamo inaugu-rando un nuovo tratto autostradale, la cosidetta "corda molle", ossia il raccordo autostradale Ospitaletto-Montichiari. L'arteria si sviluppa per trenta chilometri, di cui diciassette di nuova costruzione».

Cremona 7Venerdì 3 Febbraio 2012

Intervista a Francesco Acerbi, direttore di Centropadane: un progetto tutto cremonese, che rispetta il fiume

Sul territorio ci sono progetti che non se la passa-no altrettanto bene. La Brebemi, già coinvolta nello scandalo delle tangenti e del riciclo dei rifiuti, sta in-contrando nuovi guai finanziari. La denuncia arriva da Legambiente Lombardia.

«Nell’ultima segreteria tecnica del 24 gennaio il contratto di finanziamento con le banche (in gergo, il closing), che dopo mille proroghe avrebbe dovuto essere firmato entro lo scorso 25 gennaio, ha subito un ennesimo rinvio, se ne riparlerà a giugno 2012» spiega Legambiente Lombardia in un comunicato. Altri sei mesi di stop quindi per l’atto fondamentale del project financing che dovrebbe coprire l’intera opera. «A 30 mesi dall’inizio dei lavori il progetto del-la Brebemi continua a fare acqua sotto tutti i punti di vista: economico e ambientale, senza contare i pro-blemi legali dopo la vicenda delle tangenti per smal-timento di rifiuti pericolosi nei cantieri dell'opera» af-ferma ancora Legambiente. «L'opera, che secondo l'assessore regionale Cattaneo e l'ex ministro Di Pie-tro sarebbe stata la prima autostrada pagata da pri-vati, procede a colpi di anticipazioni di denaro pubbli-co». Nonostante tutto, i lavori proseguono, con un project financing creato ad hoc.

«La BreBeMi, come le altre autostrade lombarde, è un'opera che sembra rispondere agli interessi elet-torali più che al bisogno di modernizzare la mobilità della nostra regione» dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia «questo giusti-fica la imperdonabile fretta di far partire i cantieri pri-ma di avere le necessarie coperture finanziarie. Così al grave danno ambientale di una autostrada inutile rischia di sommarsi la beffa di una nuova bolla di de-bito pubblico per coprirne i costi, in un momento in cui l'economia del Paese non se lo può assolutamen-te permettere».

Per ora i finanziatori privati stanno a guardare, vista la crisi ma anche la mancanza di certezze circa il ritor-no finanziario di un investimento che non fa altro che raddoppiare la esistente autostrada Milano-Brescia, senza che ci siano garanzie che raddoppi anche il flusso di veicoli "paganti" il pedaggio autostradale. I termini del vecchio pre-accordo finanziario prevede-vano la copertura di 1,9 miliardi così divisi: Banca Intesa con 390 milioni, Unicredit e B.Mps 290 milioni, Ubi Banca e Popolare con 200 milioni a testa, mentre la parte del leone dovrebbe farla la Cassa Depositi Prestiti (la banca pubblica che per la prima volta in-terviene in un business autostradale) con 765 milioni. «Tuttavia le ultime novità confermano le preoccupa-zioni espresse da Legambiente circa l’insostenibilità finanziaria dell’opera e la necessità di ricorrere a mas-sicce garanzie pubbliche, l’esatto contrario di quanto prevede un project financing. Nella delibera del Cipe del 5 maggio 2011, solo di recente registrata, si pre-vede infatti un intervento di Cassa Depositi e Prestiti sotto forma di finanziamento diretto del progetto, al-ternativo alla garanzia del “Fondo Garanzia Opere Pubbliche”, spostando così il rischio finanziario tutto sulle tasche dello Stato. E che rischio! Ad oggi il costo dell'autostrada è stimato in 38 milioni a chilometro per un totale di 2,4 miliardi: esattamente il doppio dei co-sti delle autostrade in un Paese come la Spagna» conclude Di Simine.

«I grandi costi dell’autostrada, i sovrastimati flussi di traffico che dovrebbero pagare l’opera in 20 anni, il costo del denaro salito all'8-10% rispetto al 2-3% iniziale: tutto questo rende impossibile il ritorno eco-nomico del finanziamento» aggiunge Dario Balotta, responsabile Trasporti di Legambiente Lombardia. «Ecco perché ci sono continui rinvii e non bastano le improprie garanzie pubbliche della Cassa Depositi Prestiti. Ma è ingiusto che le maggiori banche sul ter-ritorio impegnino le scarse liquidità in cassa per un’opera discutibilissima che contribuirà ad aumen-tare l’inquinamento in Lombardia, anziché prestare soldi alle piccole medie imprese del territorio che stanno morendo. Queste ci sembrano le vere priorità che le Banche dovrebbero soddisfare».

«Inutile, onerosa e dannosa

per l’ambiente»

Terzo ponte sul Po in dirittura d’arrivo?LEGAMBIENTE SULLA BREBEMI

PVerrà a costare circa 2,4 miliardi

Manca solo un’autorizzazione, quella dell’Anas. Gli altri progetti: autostrada fino a Mantova e la Strada Sud

«Le proteste sono tutte a tutela di

interessi privati»

«Nuove stradeuguale nuove imprese: possiamo sperare che

questo progettopossa attrarre aziende e conseguentemente

posti di lavoro»Francesco Acerbi, direttore di Autostrade Centropadane

SODDISFAZIONE DA PARTE DELLA CNA«Un’opera fondamentale per il territorio»

Soddisfazione da parte della Cna per la certezza della realizzazione del terzo ponte. «E' di fondamentale importanza che venga realizzato in tempi accettabili» afferma l'associazione. «Soprattutto oggi» spiega il presidente della Cna di Cremona Massimiliano Montani «questa struttura è necessaria per la competitività, la crescita economica e il progresso di tutto il nostro territorio. Le nostre aziende hanno bisogno di quest’opera e non accetteran-no più, pur comprendendone comunque le ragioni, che ci siano tentativi lo-cali per bloccare ancora la realizzazione del terzo ponte. Le aziende da sempre si sviluppano dove ci sono le infrastrutture perchè queste gli permet-tono di radicarsi e affermarsi, facendo la ricchezza del territorio. Non possia-mo permetterci che il nostro territorio subisca dei rallentamenti soprattutto in questa situazione di forte crisi economica. Stupisce sempre, come di fronte a collasso viabilistico evidente, ci sia qualcuno che ancora ha la forza di af-fermare che il terzo ponte non è necessario. Non solo è necessario da un punto di vista viabilistico-commerciale, ma si trascura il fatto che l’apertura di un cantiere grande come questo darebbe ossigeno vero alle imprese, creerebbe lavoro, sarebbe una opportunità preziosa per moltissime aziende che nel nostro territorio stanno faticando. Certo è un investimento cospicuo, ma il nostro territorio ha bisogno anche di questo».

«Il ponte non toccherà “l’isola”, i sostegni saranno

interamente nell’acqua per un impatto ambientale

davvero minimo »

Page 8: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Michele Scolari

ue ore di colloquio ieri pomeriggio a Palazzo di giustizia cremonese tra il Procuratore Ro-

berto Di Martino e il superpro-curatore federale della Figc Stefano Palazzi.

Una trasferta fissata ormai da qualche settimana sull'agenda del capo di giusti-zia federale, con l'obiettivo di un confronto con il procurato-re cremonese con il quale Pa-lazzi da tempo è in ottimi rap-porti, inerente a temi del se-condo filone dell'inchiesta 'Last Bet' sul calcioscommes-se, che a metà di dicembre ha portato agli arresti di Doni, Sartor Gervasoni, Santoni. «Uno scambio di idee - come il colloquio è stato definito dallo stesso capo della giustizia sportiva - per confrontarci su alcune incombenze e coordi-narci sulle modalità di azione». Si è parlato di concordare un calendario delle audizioni dei calciatori indagati, alcuni dei

quali permangono tutt'ora agli arresti domiciliari. Ma soprat-tutto si è parlato di tempisti-che, soprattutto relativamente agli interrogatori. E su quelle il superprocuratore ha comuni-cato l'intenzione di operare in breve tempo, ricalcando del resto le orme del primo filone dell'inchiesta. «Presto verrà diffuso, con congruo anticipo il calendario e posso dire che i tempi della giustizia saranno i più brevi possibili», quasi ri-spondendo agli auspici espressi dal presidente di Fe-dercalcio Gianfranco Abete pochi giorni addietro, uando aveva ricordato il bisogno di «stare sul pezzo in tempi bre-vi» poiché «dove può, la giusti-zia sportiva deve essere cele-re, soprattutto quando le situa-zioni sono già evidenziate», calcando anche l'accento sul-la «necessità che i tesserati collaborino», ricordando l'at-teggiamento positivo della Procura nei confronti di quei

calciatori che hanno confessa-to certi comportamenti.

E, ieri, Palazzi non si è smar-cato neppure alla domanda se si prevedano sconti per chi col-labora, invocando il codice del-la giustizia sportiva, il cui arti-colo 24 prevede che chi colla-bora abbia uno sconto della pena. Articolo che, ha precisa-to il capo della giustizia federa-le, è già stato applicato nella precedente tranche dell'inchie-sta sul calcioscommesse. Pro-prio per questo Palazzi, assie-me al Procuratore Di Martino, ha lanciato un appello a tutti i giocatori e società che sanno di «parlare». Al momento, infat-ti, «non c'è nessun pentito - ha puntualizzato Di Martino - nes-sun giocatore sta collaborando davvero». Ad esempio, Doni «ha parlato soltanto dopo es-sere stato arrestato e non sem-pre è stato chiaro».

Un lavoro enorme quello che ora attende la procura del-la Figc, contando che soltanto

Cremona conta circa 120 cal-ciatori e tesserati iscritti nel re-gistro degli indagati. E a Bari, dove Palazzi è atteso per oggi da Laudati, ci potrebbero es-sere presto arresti di molti cal-ciatori. Stando alle dichiarazio-ni del superprocuratore dun-que, gli interrogatori il più pre-sto possibile. L'inizio potrebbe essere già per la metà di feb-braio e non è detto che venga-no interrogati tutti, potendo uti-lizzare il materiale probatorio che gli arriverà dalle Procure. Per quanto riguarda il proces-so sportivo, se verranno rispet-tati i tempi indicati potrebbe te-nersi verso fine aprile anche se per ora è difficile prevedere se le condanne saranno scontate in questa stagione o nella pros-sima. Quel che è certo è che un gran numero di società, dalla Lega Pro alla Serie A, rischiano penalizzazioni pesanti, in base alla responsabilità oggettiva che resta un caposaldo della giustizia sportiva.

Cremona8 Venerdì 3 Febbraio 2012

Calcioscommesse, si muove il capo della giustizia federale. Sugli interrogatori: «I tempi saranno i più brevi possibili»

Palazzi a colloquio con Di MartinoD

E sui possibili sconti ai tesserati che collaborano il superprocuratore invoca l'articolo 24 del codice sportivo

Luci ed ombre sul time-out della procedura autorizzativa DISCARICA DI AMIANTO A CAPPELLA CANTONE

La mozione firmata dal consigliere del Pd Agostino Alloni ed approvata all'una-nimità in consiglio regionale lo scorso 24 gennaio ha segnato un innegabile com-promesso nella lotta sulla discarica d'amianto a Cappella Cantone rappre-sentato, in sostanza, dalla sospensione dell'Autorizzazione Integrata Ambienta-le. Stop all’impianto dunque, almeno si-no a conclusione della vicenda giudizia-ria. Ma se da un lato il time-out ha susci-tato la soddisfazione di Alloni («per noi significa la salvaguardia ambientale di un territorio minacciato fino ad oggi da una discarica illegale di rifiuti speciali» aveva fatto sapere il consigliere), dall'al-tro non incontra il pieno favore o, se si vuole, lascia qualche dubbio nel Comi-tato dei Cittadini contro l'amianto.

«La sospensione è una scelta logica e non straordinaria, conseguente al fatto che sono in corso indagini della Magi-stratura e che l'area è stata sottoposta a sequestro» commenta no giorgio Ribolfi e Mariella Megna. «Ciò su cui non si doveva transigere - proseguono dal Co-mitato - era la richiesta della revoca de-finitiva, anziché della sospensione, dell'AIA (autorizzazione integrata am-bientale), mettendo in tal modo di fronte alle proprie responsabilità l'attuale mag-gioranza PdL-Lega. Ricordiamo che

questa giunta regionale è coinvolta in una catena cri-minosa di scandali che sta mettendo in difficoltà la sua coesione e la sua tenuta».

E' da sottolineare, d'altra parte, che solo nella seduta della scorsa settimana il consiglio regionale ha pre-sentato l'intervento presen-tato dal consigliere del Pd quasi un anno prima, e che l'obiettivo della mozione di Alloni preve-deva, nello specifico, proprio la richiesta di revoca della procedura autorizzativa. Contestualmente, considerata la natura della maggioranza che sostiene la Giun-ta regionale, spiega Alloni, «aver ottenu-to una sospensione è un fatto positivo». Sospensione che, oltrettutto, la giunta è impegnata a posticipare anche in caso di dissequestro del cantiere.

Per una valutazione degli scenari che si apriranno d'ora in avanti, all'indomani della sospensione della'Aia, è bene con-siderare la recente accettazione da par-te dell'Ufficio di Presidenza della propo-sta di 29 consiglieri regionali per l'istitu-zione di una commissione d'inchiesta sulle procedure autorizzative della di-scarica d'amianto, per «valutare se ci sono stati, sul piano amministrativo, ‘di-

strazioni’ o errori che hanno portato al decreto autorizza-tivo».

D'altra parte però, «il non avere insistito sulla revoca - sortisce il Comitato dei citta-dini - significa, di fatto, la-sciare aperta una porta a coloro che in giunta e in con-siglio vorrebbero ritentare l'avventura di una discarica sul territorio di Retorto o in

luoghi limitrofi, una volta che la Magi-stratura avrà tolto il sequestro dell'area». Un rischio effettivamente contenuto sia nella modifica al testo originale della mozione, approvata il 24 gennaio, ap-portata dall'assessore regionale all'ur-banistica Daniele Belotti (da "revoca" a sola "sospensione") sia nella dichiara-zione, rilasciata dallo stesso Belotti, se-condo la quale l’eventuale vendita dell’autorizzazione potrà servire a paga-re parte dei debiti del gruppo Locatelli, soggiungendo che, dopo il dissequestro del terreno di Cappella Cantone e la fine della sospensione dell’autorizzazione, se qualcuno volesse eseguire l’impianto, allora la Regione effettuerà nuove analisi e verifiche. Uan dichiarazione che punta illumina la reale preoccupazione della giunta: negli uffici del Pirellone allora ciò

che conta non è fermare il progetto ma fare comunque una discarica, a Retorto o altrove. Il proposito resta. E, assieme ad esso, restano anche i rischi di futuri nuovi raggiri a scapito della salute dei cittadini, dato che tra laboratori in rovina e carenza di personale il potere di con-trollo dell'Arpa è paragonabile ormai al potenziale bellico del Lussemburgo, e di infiltrazioni malavitose, e considerato che nelle medesime condizioni rimane il potere di controllo degli enti locali.

Intanto nella giornata di ieri Pierluca Locatelli ha lasciato il carcere di san Vit-tore ed è rientrato nella sua abitazione di Grumello, dove resterà agli arresti domi-ciliari. Nonostante l'assenso ai domici-liari del gip di Brescia, che indaga sul presunto traffico di rifiuti sotto la Brebe-mi, il patron della Locatelli spa era rima-sto a San Vittore per l'accusa di corru-zione. Ora anche il giudice di Milano ha concesso che Locatelli lasciasse la cella dove aveva trascorso più di due mesi. Le imprese principali del gruppo Loca-telli sono in forte difficoltà economica e vanno verso la liquidazione. Anche la cessata attività, quindi l'impossibilità per Locatelli di reiterare qualsiasi reato in qualità di imprenditore, può aver pesato sulla decisione del giudice.

mi.sco.

Giallo a Canneto sull'Oglio per il ritrovamento del cadavere di un uomo ieri mattina in un hotel. Erano circa le sette del mattino quando la giornalaia, mentre consegnava i quotidiani, ha notato nella bussola dell'ho-tel Margot di via Tazzoli, a quell'ora ancora chiuso, un cor-po disteso per terra, senza vita. Allertata immediatamente l'Ar-ma, dagli accertamenti è emer-so che la salma era quella di Babbar Vchiterr Kumar, 56enne di origine indiana, titolare di una gioielleria a Piadena e residente ad Acquanegra sul Chiese as-sieme alla moglie e tre figli. Una situazione economica e familia-re che esclude un tenore di vita precario. Stando alle prime rico-struzioni è possibile che la mor-te sia stata provocata un im-provviso malore, ma sono anco-ra molti gli interrogativi che re-stano da risolvere agli inquirenti. A cominciare dal motivo che può avere spinto l'uomo a recar-si nell'hotel di via Tazzoli, l'orario di arrivo (tenendo conto che la chiusura è fissata per le 22).

mi.sco.

Giallo a CannetoGioielliere indiano

trovato morto

Pierluca Locatelli

Stefano Palazzi, procuratore federale della Figc

Page 9: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Laura Bosio

l sistema di protezione so-ciale è a forte rischio: questo è emerso nei giorni scorsi durante un incontro di realtà del Terzo settore presso il Ci-

svol, per fare il punto della situazio-ne. Le associazioni sono concordi nel chiedere alla Regione di ripen-sare le sue scelte. «La logica dei tagli ai servizi socia-li colpisce chi è più vulnerabile: di-sabili, minori, anziani non autosuf-ficienti, immigrati, i quali subiranno una drastica riduzione dei fondi per i servizi e maggiori costi a carico loro e delle famiglie». Questa è la denuncia dei Forum del Terzo set-tore della nostra provincia. «Nel solo distretto cremonese» spiega-no «si è passati da un fondo socia-le di circa un milione e duecento-mila euro, erogato per il 2010 a un fondo decurtato del 53% nel 2011, per poi subire un ulteriore taglio del 40% per il 2012, anno durante il quale 28 Comuni avranno a dispo-sizione soltanto 321mila euro per servizi di questo tipo». La difficile situazione economica e le grandi difficoltà delle finanze pubbliche amplificano la crisi del welfare.

«In sostanza vengono meno tutte le risorse nel sociale, in quanto la Regione ha deciso di investire so-lo nei servizi socio-sanitari, disinte-ressandosi del sociale» spiega Da-niela Polenghi, portavoce del Fo-rum. «In questa situazione il Terzo settore che fine fa? Se vengono meno le convenzioni con i Comuni per gestire le situazioni di assisten-za, il rischio è di non avere più un ruolo, se non quello del tappabu-chi: il pubblico paga fin dove arri-va, per il resto ci dobbiamo arran-giare noi. E questo è assolutamen-te assurdo, noi non ci stiamo».

Alla luce di tutto questo la situazio-ne per il territorio diventa molto pe-sante, soprattutto in certi comuni. In particolare, a Casalmaggiore i tagli avranno un impatto davvero forte. «Non ci saranno più le risor-se per integrare l'educazione do-miciliare per i bambini, le rette dei Cse, l'assistenza domiciliare per gli anziani e via di seguito. Anche il fondo che era stato stanziato per integrare la spesa farmaceutica delle famiglie bisognose è al col-lasso, tanto che gli anziani ora van-no in farmacia a farsi fare i preven-tivi e scelgono quali farmaci com-

prare e quali no. E' gravissimo che una persona sia obbligata a sce-gliere quale malattia curare perché non ha le risorse per curarsi com-pletamente».In questo quadro «è doveroso con-testare la logica dei tagli ai servizi sociali che colpisce i cittadini più deboli, ed è responsabile impe-gnarsi per una riforma profonda del modello di Welfare per combattere la crescente frammentazione so-ciale» continua Polenghi. «Le ener-gie per affrontare questa doppia sfida si trovano nel territorio e da lì è necessario partire per costruire

un Welfare di tutti e per tutti».A questo proposito, le associazioni cremonesi rivolgono molteplici ri-chieste alla Regione, attraverso un documento. «Innanzitutto chiede-remo il reintegro dei fondi, che inci-de comunque in minima parte (me-no dell'1%) sul bilancio regionale. Tanto più che la povertà e il disagio sono in continua crescita. Chiediamo inoltre che vengano re-alizzati dei tavoli di discussione ve-ra, con lo scopo di riportare le risor-se sui territori, così come le deci-sioni su come investirle: sono le as-sociazioni di volontariato le prime a conoscere le reali necessità del ter-ritorio, e quindi quelle che possono fare una scaletta delle priorità». Il taglio delle risorse era un proble-ma che si era presentato anche lo scorso anno, ma fortunatamente le proteste erano state ascoltate. «Ci auguriamo che la Regione ci ascol-ti anche quest'anno» conclude Po-lenghi. «Se ciò non accade andre-mo incontro al rischio di un crollo del sistema di welfare a cui siamo abituati. E i primi a risentirne saran-no come sempre i poveri, perché rischia di venir meno la rete di pro-tezione fornita dall'associazioni-smo e dal sistema sociale».

I

Cremona 9Venerdì 3 Febbraio 2012

Con l'arrivo dell'autunno, torna la voglia dei viaggi invernali. A questo proposito il Cta di Cremona propone una serie interessante di proposte.

• 12 febbraio. Una giornata dedicata al favoloso Carnevale di Venezia dove lo spettatore sarà avvolto da un mosaico di arti, maschere, kimere e colori.

• 19 febbraio. Una giornata all’insegna dei paesaggi natu-rali con lo splendido percorso del Trenino Rosso del Bernina accompagnato dalla visita di Saint Moritz.

• 26 febbraio Una giornata a Menton (Francia) in occasio-ne della tradizionale Festa dei Limoni dove sfileranno carri decorati con agrumi in un tri-pudio di orchestre, gruppi fol-cloristici e majorettes.

• Dal 3 al 4 marzo Weekend danzante presso la Ca’ del Liscio, la più grande e famosa “balera” d’Italia. Si effettuerà anche la visita guidata di Ravenna.

• 1 aprile. Una giornata all’insegna dello shopping all’Outlet di Serravalle Scrivia dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche.

• dal 5 all’11 aprile. Sog-giorno per Pasqua a Garda presso l’Hotel Bisesti 3***.

• Dall'8 all’11 maggio. Pel-legrinaggio a Lourdes.

• dal 30 aprile al 01 mag-gio. Weekend dedicato alla visita di Venezia, città unica al mondo, e delle Isole lagunari: Torcello, Burano e Murano.

• Dal 29 maggio al 03 giu-gno. Tour dalla Germania «sulle orme di Carlo Magno». Si visiteranno: Aquisgrana, Treviri, Colonia, Coblenza e Francoforte.

• Dal 01 al 29 luglio. Turni settimanali e quindicinali al Mare in Calabria a Cassano allo Ionio (Cosenza) presso il Villaggio Sibari Green 4****

Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite pres-so la sede di via Sant’Anto-nio del Fuoco, 9/A o contat-tando i numeri di telefono 0372.800423, 800429.

Sito: www.ctacremona.it

A rischio chi è più vulnerabilePesanti tagli della Regione alla sPesa sociale

il Forum delle associazioni del terzo settore: è fondamentale portare di nuovo le risorse sui territori

CasaPound contro Equitalia: a Cremona striscione sulla sede della società di riscossioneIl disegno di un cadavere con cartellino

all’alluce -timbrato Equitalia- e la scritta “Debito Pagato”. Per terra i rilievi segnaleti-ci della “scena del crimine”, l'“assassinio” delle piccole imprese, e le lettere che com-pongono il nome dell'ente di riscossione. E' la provocazione messa in atto da Casa-Pound Italia Cremona nella notte tra l'1 e il 2 febbraio davanti la sede Equitalia di via Filzi per promuovere la raccolta delle firme per la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare per riformare Equitalia messa a punto dal movimento.

«Equitalia ricava l’80% dei suoi profitti da pensionati e piccoli e piccolissimi imprendi-tori - afferma Gianluca Galli, responsabile provinciale di CasaPound Italia - La nostra è un'azione simbolica che vuole mettere in luce i “guasti” prodotti da questo modo di agire e la necessità di una profonda riforma delle regole sulla base delle quali l’ente opera, correggendo quelle evidenti storture

che esasperano i cittadini italiani e indebo-liscono il paese. Consentendo ad Equitalia di vessare lavoratori e pensionati, di appli-care un tasso di interesse molto più alto di

quello legale, di pignorare crediti e beni strumentali essenziali alla vita delle aziende e di determinare la morte “per strangola-mento” di tante pmi, infatti, si finisce con il

distruggere la ricchezza dell’Italia». «La proposta di legge promossa da

CasaPound per ripristinare la giustizia sociale - continua Galli - vuole porre dei paletti a questa forma di vero e proprio “vampirismo”, impedendo ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per crediti inferiori al 30% del valore dell'immobile e di pignorare beni strumentali dell’impresa, obbligandola ad applicare il tasso di interesse legale nelle rateazioni dei crediti, revocandole la possi-bilità di condurre indagini finanziarie, dimi-nuendo la percentuale che l’ente guadagna sulle riscossioni dei piccoli crediti e raddop-piando invece la percentuale su quelli gran-di, incentivandola a perseguire i grandi eva-sori. Per chi volesse conoscere meglio o sottoscrivere la nostra proposta di legge - conclude il responsabile di Cpi Cremona – CasaPound Italia sarà sabato 4 febbraio in piazza Cadorna (Porta Po) dalle 15 alle 18».

Prosegue il percorso didattico promosso da Aem-Com sulla sicurezza dei minori in internet: l'azienda organizza un incontro pubbli-co per le famiglie che desi-derano confrontarsi con esperti del settore. Appunta-mento martedì 7 febbraio alle 21 presso il centro culturale Cittè di Cremona (S. Maria della Pietà). Interverranno Alberto Casarotti, ispettore capo della polizia postale e delle comunicazioni di Cre-mona, e Corrado Ignoti, responsabile di ricerca e svi-luppo di AemCom.

Sicurezza dei minori in internetAnci firma il patto per la casa

incontri al centro PastoraleIl Centro Pastorale diocesa-

no di Cremona propone, anche quest’anno, l’appuntamento con la «Fatica di credere», il ciclo di incontri che favorisce il dialogo e il confronto tra laici e credenti su temi di interesse comune. Sarà ancora la giusti-zia, nelle sue varie declinazio-ni, a essere al centro delle rela-zioni e dei dibattiti, chiudendo così il ciclo iniziato nel 2011.

Il primo appuntamento sarà sabato 4 febbraio, alle 17, al Centro Pastorale diocesano con «Essere giusti in epoca di neocapitalismo e globalizza-zione». Interverranno la profes-soressa Laura Zanfrini, ordina-rio di sociologia economica alla Cattolica di Milano e Mario Caldonazzo, presidente dell’Associazione Industriali di Cremona.

Daniela Polenghi

OGGETTO: Estratto Avviso di selezione pubblicaASPM Commerciale s.r.l. ha indetto una selezione pubblica per titoli ed esami per:

Assunzione di un impiegato amministrativo/commerciale

Per l’ammissione alla selezione sono richiesti i seguenti requisiti:− avere la cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea;− avere un’età non inferiore ad anni 18;− non aver riportato condanne penali;− avere il godimento dei diritti civili e politici;− essere in regola con gli obblighi militari;− possedere il diploma di ragioneria e perito commerciale o perito aziendale e corrispondente in lingue estere;− avere prestato servizio per almeno due anni, come impiegato preferibilmen te nel settore commerciale;− essere fisicamente idoneo a svolgere le mansioni connesse con il posto;− avere il possesso della patente di guida di tipo “B”.I requisiti di ammissione alla selezione devono essere posseduti alla data di scadenza del termine di presentazione della domanda.La posizione prevede l’inquadramento iniziale nella categoria B1 del C.C.N.L. dei lavoratori al settore elettrico, con una retribuzione iniziale lorda annua di circa € 24.800,00.Per presentare la domanda di partecipazione è necessario prendere visione dell’avviso di selezione.Le domande di ammissione alla selezione, in carta semplice, dovranno per-venire ad ASPM Commerciale s.r.l. – via Cairoli, 17 – 26015 Soresina (CR) mediante raccomandata con avviso di ricevimento, entro le ore 12 del giorno 16 febbraio 2012.Per il ritiro dell’avviso di selezione e per informazioni, gli interessati potranno rivolgersi agli uffici di Soresina Reti e Impianti s.r.l. – via Cairoli, 17 – 26015 Soresina (CR) – tel. 0374/341858, fax: 0374/341838, e-mail: [email protected]; sito internet: www.aspmsoresina.it/aspmcommerciale.27 Gennaio 2012

L’amministratore Unico Il Direttore Generale(Giuseppe Cicognini) (Ing. Fabrizio Cremaschini)

“Il fabbisogno abitativo, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, è elevato, e oggi la situazione di chi è in difficoltà è resa ancora più drammatica dai continui tagli al welfare locale. Con questo Patto dimostriamo che almeno in Lombardia le istitu-zioni riescono a dare risposta concreta alle esigenze dei cit-tadini”.Queste le dichiarazioni di Attilio Fontana, Presidente di ANCI Lombardia, in occa-sione della firma a Milano del Patto regionale per la casa.

“E’ quanto mai opportuno spendere bene le poche risor-se a disposizione, e i Comuni possono ancora ricoprire un ruolo fondamentale come rete di governo del territorio e delle politiche abitative, soprattutto alla luce del patrimonio di alloggi comunali esistente e da riqualificare”, ha aggiunto il presidente regionale di ANCI.

“Con la Regione c’è stata grande collaborazione per la realizzazione di questo Patto e siamo decisi a proseguire su questa strada anche nel pro-

cesso di approvazione del Piano casa regionale – prose-gue Fontana –. Per i Comuni il tema della casa è legato anche allo sviluppo del territorio e al consumo di suolo: per questo riaffermiamo la nostra compe-tenza sugli strumenti di gover-no del territorio e nella pro-grammazione urbanistica”.

“Nel documento finale si trovano molte delle osserva-zioni avanzate da ANCI Lom-bardia – aggiunge Alessandro Russo, Presidente del Diparti-mento Casa dell’associazione dei Comuni – in particolare riteniamo quello del social housing il più importante ele-mento di novità delle proposte del Patto, un’occasione di fon-dere le esigenze del territorio con le risorse finanziarie, gra-zie alla collaborazione fra pub-blico e privato sociale attraver-so i fondi immobiliari per l’hou-sing sociale. Sono stati avviati alcuni progetti di recupero del patrimonio esistente, senza che fosse necessario consu-mare altro suolo e garantendo la sostenibilità ambientale”.

sostegno al fabbisogno abitativo

Page 10: Il Piccolo Giornale di Cremona

Cremona10 Venerdì 3 Febbraio 2012

di Laura Bosio

artolomeo Gadio (o Gazzo) è un altro grande personaggio cremonese. Egli nacque a Cremona nel 1414 da una no-bile famiglia locale. Sposò

Giovanna de Benziis, dalla quale ebbe tre figli: Gabriele Antonio, Giovanni Bat-tista e Bianchina.

Il Gadio iniziò la sua attività come ingegnere militare. Esperto di macchine da guerra, artiglierie e bombarde, nel 1448 partecipò alla difesa di Cremona dall'attacco dei Veneziani. Il 15 maggio 1452 fu nominato soprintendente alla cura degli armamenti militari. Nel feb-braio 1453 fu mandato in Valsassina per sovrintendere ai lavori della torre “in la bastita de Gurono de Mugiascha”. Da alcuni storici fu individuato come autore dei lavori alla rocca di Cassano d'Adda che, a partire dalla fine degli anni Quaranta, si protrassero per quasi trent'anni. Altri suoi interventi sono ri-conosciuti nel Ducato, a Bellinzona, a Imola e a La Spezia.

Nel 1454 con lettera datata 19 no-vembre Francesco Sforza lo nominò commissario generale delle fortificazio-ni e delle residenze ducali. Carica che mantenne per circa 25 anni (la nomina è delprimo gennaio 1455, e confermata nel 1466 da Galeazzo Maria Sforza). L'11 ottobre 1455 venne eletto com-missario generale delle munizioni e

nell'autunno del 1458 gli fu conferita la cittadinanza milanese.

Fu un personaggio di grande impor-tanza, che dal duca fu tenuto in gran-dissima considerazione, come si dedu-ce dalla lettera di nomina a commissa-rio generale. Nell'ambito della frenetica attività costruttiva legata al grandioso programma celebrativo degli Sforza, egli fu messo a capo di una struttura che andava via via specializzandosi e gerarchizzandosi, con funzione di so-vrintendere, di coordinare e di control-lare il lavoro di équipe degli ingegneri ducali e l'esecuzione degli ordini del principe.

Con Galeazzo Maria si rese sempre

più necessaria una rigida organizzazio-ne gerarchica, ed egli seppe circondar-si di un organigramma molto comples-so e articolato, in cui egli rivestì di fatto un ruolo di mediatore tra il duca e gli ingegneri.

Come commissario ducale, Gadiosi accollò compiti che andavano dall'ap-provvigionamento dei materiali, alla compilazione dei preventivi, all'esecu-zione dei pagamenti alle maestranze.

Ma la figura storica del commissario era tutt'altro che neutrale nei confronti della qualità dei lavori effettuati da ar-chitetti e ingegneri; per questo motivo furono frequenti i contrasti con Bene-detto Ferrini, Danesio Maineri, Ambro-

gino da Longhignana. Dal copioso car-teggio emerge che egli si lamentava spesso di guai di carattere tecnico e strutturale dovuti all'imperizia e all'in-subordinazione degli ingegneri.

Gadio diresse i lavori al castello di Milano per venticinque anni. Nel suo ruolo di coordinatore delle attività edili-zie aveva il compito di affidare gli inca-richi agli artisti, controllarne l'operato e prendere decisioni laddove il duca non lo avesse già fatto. Sotto la sua direzio-ne venne ultimata la grande torre cen-trale, si elevarono i due torrioni angolari delle cortine verso la città e si comple-tarono i lavori della rocchetta, dei rivel-lini e del giardino al di là del fossato. Con Galeazzo Maria (1466-76) i lavori furono concentrati sulla rocchetta e la corte du-cale. Nel 1469 venne di-pinta la sala grande e la saletta del castello, con particolare attenzione all'allestimento e alla de-corazione degli interni.

Nel 1473 il Gadio fu incaricato da Galeazzo Maria di cercare a Roma, a Firenze o in un'altra città un artista per la costruzione di un monumento eque-stre a Francesco Sforza. Nel 1474 fu formulato il programma della decora-zione della sala "della balla", e intrapre-so un intervento di consolidamento delle volte della cappella e della "sala verde".

Si occupò anche della realizzazione della rocca di Soncino; il suo fu un ruo-lo fondamentale, limitato al controllo

dell'operato degli ingegneri ducali alle sue dipendenze. Nell’ambito dell’attivi-tà cremonese, fu importante il ruolo del Gadio nel progetto della chiesa di S. Sigismondo. La fonte più antica sull'edificio riporta che il Gadio era pre-sente, insieme con il vescovo Bernardo De Rossi, alla cerimonia di posa della prima pietra da parte di Bianca Maria Sforza il 20 giugno 1463.

Nell'estate-autunno del 1473 fu atti-vo a Savona, dove si occupò di riparare una delle "cassine" della darsena, co-struite dal Ferrini, crollata nel luglio pre-cedente, lamentandosi che non veniva-no rispettate le tradizioni padane. Nell'autunno dello stesso anno fu inca-ricato di occuparsi del completamento

dell'ancona delle reli-quie per la cappella del castello di Pavia, lascia-ta incompiuta dal Ferrini, datosi alla fuga dopo la "catastrofe di Savona”.

Egli morì a Milano nel settembre del 1484.

Nel corso dei secoli sono state attri-buite al G. molte opere architettoniche, soprattutto nel campo dell'architettura militare; tuttavia il suo ruolo ideativo nella progettazione delle fabbriche è stato nel tempo ridimensionato, favo-rendo invece la definizione di un suo ruolo istituzionale, con mansioni preva-lentemente di organizzazione e di su-pervisione. Mancano comunque a tutt'oggi un quadro sistematico della sua attività e una precisa definizione delle sue competenze.

B

E’ poco conosciuta, pur essendo collocata in pieno cen-tro storico: via Bartolomeo Gadio corre parallela a corso Garibaldi, passando dietro Palazzo Raimondi e Palazzo Vidoni-Saranza.

La strada congiunge via Raimondi con via Alfeno Varo, e poi si immette nel corso. Un tempo, nella strada si trova-

va il vecchio bocciodromo comunale, di cui resta ancora una vecchia targa, ma che è ormai in disuso da anni.

Fino al 1751 la strada era nota come contrada Belcavecii (nome che è poi passato a un'altra via, che oggi si chiama, infatti, via Belcavezzo). Nel 1788 era vicolo della Campana, mentre il nome attuale arrivò solo nel 1930.

BARTOLOMEO GADIOIl costruttore del Ducato

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine

Grande architetto e ingegnere militare fu ingaggiato da Francesco Sforza

«Fu uomo di fiduciadegli Sforza»

Gadio diresse i lavori al castello di Milano per 25 anni, con il ruolo di coordinatore delle attività edilizieUna stampa raffigurante il castello di Cassano d’Adda o Fortezza Viscontea

2 FEBBRAIO 1703 - Terremoto a L’ Aquila

Era il 1703 quando l’Aquila fu distrutta da quello che ancora oggi è conosciuto come il Grande Terremoto. Si verificarono un insie-me di eventi sismici nell'alta Valle dell'Ater-no e nell'intera parte settentrionale della Provincia dell'Aquila. La scossa distruttiva si verificò il 2 febbraio del 1703, giorno del-la Candelora, e si stima che abbia avuto una magnitudo di 6,7, causando devastazioni del X grado della Scala Mercalli; L'Aquila venne praticamente rasa al suolo, con dan-ni gravissimi per quel che riguarda il patri-monio artistico e architettonico del capoluo-go abruzzese, e le vittime furono oltre 6.000.

La sequenza di terremoti del 1702-1703 rappresentò uno dei più grandi disastri si-smici per estensione geografica ed entità delle distribuzioni; in pochi mesi nell'area settentrionale dell'Abruzzo e nell'Umbria meridionale vennero registrate almeno cinque scosse di intensità superiore al VII grado della Scala Mercalli, di cui due di-struttive.

Il 2 febbraio del 1703, il sisma si verificò poco prima di mezzogiorno e sorprese i fe-deli radunati nelle chiese per le celebrazioni liturgiche. Nella sola città de L'Aquila si con-tarono circa 2.500 morti.

La scossa più forte rase al suolo la città. Le vittime furono circa 6mila

La pianta della Rocca Sforzesca di Soncino.A lato una foto del castello

Il terremoto che colpì l’Aquila nel 2009

Page 11: Il Piccolo Giornale di Cremona

PRESA DI POSIZIONE

Non si devono autorizzaremanifestazioni di CasaPound

Egregio direttore,ci giunge notizia che il movimento Casa-Pound abbia nuovamente chiesto l’auto-rizzazione per organizzare un presidio a Cremona sabato 4 febbraio col pretesto di raccogliere firme per un disegno di leg-ge di iniziativa popolare per contrastare l’attività esattoriale di Equitalia. Appare ormai evidente il progetto dei vari movi-menti di chiara ispirazione fascista di co-stituire a Cremona una testa di ponte strategica e realizzare una rete coordina-ta e articolata nel centro-nord per spar-gere il seme di una subcultura razzista e xenofoba che li caratterizza facendo leva, con argomenti demagogici e populisti, sul diffuso malcontento generato da una crisi economica che colpisce con parti-colare durezza le fasce più deboli e nu-merose della popolazione, ormai assue-fatte alla propaganda becera di forze politiche, fino a poco tempo fa al governo del Paese, che hanno fatto della discrimi-nazione e del sopruso nei confronti del diverso un elemento cruciale per conse-guire il consenso. I recenti fatti di sangue di Firenze, dove hanno trovato la morte due ragazzi senegalesi per mano armata di un militante di CasaPound, altro non sono che il frutto di questa pericolosa semina culturale. Riteniamo altresì che l’iniziativa promossa da CasaPound in tutta Italia costituisca una pericolosa ed esplicita “criminalizzazione” dell’attività di Equitalia, soggetto espressamente ri-chiamato nel manifesto dell’iniziativa “Firma la legge, ferma Equitalia” e possa alimentare o istigare indirettamente ulte-riori attentati ai danni delle sedi e del per-sonale di Equitalia, con grave pericolo per la sicurezza e l'ordine pubblico. Sini-stra Ecologia Libertà di Cremona, in pri-ma linea assieme a tutte le altre forze politiche e sociali democratiche, antiraz-ziste e antifasciste si rivolge alle compe-tenti autorità di pubblica sicurezza affin-ché non autorizzino mai più alcuna inizia-tiva programmata in città da movimenti neofascisti, nel rispetto della tradizione di Cremona, medaglia d’argento della resi-stenza e dei vaolori della costituzione democratica. Chiediamo inoltre all’ammi-nistrazione comunale una definitiva pre-sa di posizione per contrastare le attività di tali soggetti in ossequio della XII dispo-sizione transitoria e finale della nostra Costituzione, della legge 20 giugno 1952 (detta legge Scelba: norme attuative del-la 12ª disposizione transitoria e finale - comma primo - della Costituzione), della legge 25 giugno 1993 n. 205, detta legge Mancino, attualmente vigenti in Italia.

Lapo PasquettiSinistra Ecologia Libertà di Cremona

***

PROTESTA

Assurdo bloccare la cittàper colpa di CasaPound

Egregio direttore,ci risiamo, dopo il blocco di corso Gari-baldi per il convegno di Forza Nuova, un altro pezzo di città viene ancora blocca-to per il presidio di CasaPound in piazza Cadorna. La domanda è sempre quella: ma perché si concedono questi spazi obbligando i cittadini a notevoli disagi? A chi giova tutto questo? Ricordo che CasaPound è un’associazione di estre-ma destra, spesso coinvolta in episodi di scellerata violenza ed è ben noto a tutti quali siano i “principi” a cui si ispira CasaPound: violenza, odio razziale e negazione del rispetto che si deve ad ogni persona. Non possiamo dimenti-care che proprio un militante di Casa-Pound lo scorso 13 dicembre ha scate-nato una strage nel centro di Firenze, uccidendo due uomini la cui unica col-pa era di essere senegalesi. Questa presenza non fa onore né alla città né alle sue istituzioni democratiche.

Daniele BurgazziSegretario cittadino del Pd

***

DENUNCIA

I privilegi della politicasono sempre intoccabili

Egregio direttore,la casta dei bramini (rappresentanti del-le istituzioni cremonesi) non finisce mai di stupire. Questi signori sono convinti

che i cittadini debbano essere al loro servizio, riverirli, lasciare loro gli spazi per parcheggiare gratis per i cinque an-ni del loro mandato, mentre i comuni mortali che lavorano devono pagare la sosta e se sforano il tempo, si trovano il regalino sul parabrezza mentre costo-ro, non solo possono parcheggiare gra-tis per cinque anni di fila, ma hanno un pass tre che si può utilizzare in tre mac-chine diverse, quindi usufruibili a tempo pieno da mogli, mariti, amanti, cono-scenti, ecc. Come se ciò non bastasse possono entrare gratis a musei, fiere, teatri, stadi ecc. Inoltre, per gli assesso-ri sono stati concessi due cellulari, gra-tis. Gradirei rammentare ai lettori che il sottoscritto nel 2000 e nel 2002 scrisse direttamente sia al sindaco Bodini sia poi al sindaco Corada con tanto di pro-tocollo una lettera al fine di chiedere che la sosta gratuita per la casta si con-cedesse solo nei giorni del consiglio e delle commissioni, quindi cinque o sei giorni al mese per evitare di tenere im-pegnati centinaia di posti macchina, che procuravano anche un danno eco-nomico alle casse comunale. Natural-mente tutte e due le volte il Consiglio comunale rigettò la mia richiesta all’unanimità. Quindi ho preceduto di ben dodici anni l’attuale amministrazio-ne che tenta in modo comico di convin-cere i consiglieri comunali, provinciali, assessori e dirigenti delle amministra-zioni di rinunciare a questi assurdi privi-legi. Ma loro con la consueta faccia di bronzo , rispondono: l’amministrazione deve garantirci l’esercizio del nostro mandato nel modo più ampio possibile, (che belle parole, devo ammettere che mi sono commosso), tentando in modo patetico la strenua difesa della libertà e del progresso cittadino in nome di una bandiera. Il pass 3 è il modello più am-bito, con il quale si può parcheggiare dove si vuole senza pagare per cinque anni consecutivi. Il pass 3 è diventato il vero traguardo ideologico e morale dei bramini della politica cremonese, l’ico-na del potere conquistato a nome dei cittadini. Grazie al pass 3 la casta potrà in eterno esercitare l’esercizio demo-cratico, di utilizzare a tempo pieno, gra-tuitamente la sosta nelle strisce blu. Con questo atteggiamento iperegoisti-co, la casta si castra.

Elia SciaccaCremona

***

ANALISI

Vincente la sceltadi abbandonare il nucleare

Egregio direttore,ci sono ancora molti tra coloro che hanno perso la battaglia referendaria sul nucleare che ritengono quella scel-ta ancora la più economica per i costi dell’energia elettrica. Ebbene dalla Francia, il Paese più “nuclearizzato” del mondo che trae dalle le sue 58 cen-trali nucleari il 75% della produzione di energia elettrica, è arrivata una impor-tante notizia. A seguito dei nuovi stan-dard di sicurezza per le centrali nucle-ari imposti dopo il disastro di Fukushi-ma, l’Asn, l’Agenzia per la sicurezza nucleare francese, ha pubblicato la sti-ma dei costi aggiuntivi per l’adegua-mento: 15 miliardi di euro. Sempre per i nuovi standard, la procura contabile francese ipotizza il raddoppio degli in-vestimenti per mantenere l’attuale li-vello di produzione. La Edf (la società pubblica, leader in Francia nella forni-tura di energia elettrica) dovrà quindi sostenere costi dell’ordine di 55 miliar-di di euro tra il 2011 e il 2025, più del doppio di quelli pagati nel triennio 2008-2010. Giustamente, le persone che sostenevano l’economicità della scelta nucleare e a cui è indirizzata questa nota obietteranno che le loro tesi non potevano prevedere la trage-dia di Fukushima, accaduta solo tre mesi prima del referendum. Ma vi è anche un’altra notizia che prescinde dal tragico tsunami giapponese e che è l’ufficiale ammissione della insoste-nibilità dei costi, come il fronte antinu-cleare sosteneva. Infatti, vi si dice che essi graveranno per decenni “per la manutenzione delle proprie centrali nucleari, per lo smantellamento di quelle troppo vecchie e per la gestione dei rifiuti radioattivi.” La battaglia con-dotta da “CreaFuturo” contro la folle scelta nucleare (e a favore delle energie rinnovabili) che molti cittadini ricorde-

ranno fu saggia, lungimirante perché documentata.

Benito FioriPer il Circolo “AmbienteScienze”

Cofondatore dell’associazione “CreaFuturo”

***

PUNTO DI VISTA

Sopprimere gli enti inutiliUn’autentica chimera

Egregio direttore,intanto che l’interlocutore massimo di tutti noi, in arte Mario Monti, è in vena di modifiche e di martellamenti a destra e a manca, vorrei dargli un piccolissimo suggerimento: visto che si raschia il fondo delle botti e al contrario non si va mai all’origine della vera rovina di que-sto Paese, mi piacerebbe che si pro-vasse ad eliminare un po’ di enti inutili, che da noi oramai non sono l’eccezione anzi, ma la formula per foraggiare in altro modo la casta e tutta la loro pa-rentela! Quella della soppressione di enti pubblici non economici di cui nes-suno però è in grado di definire il nume-ro, tanto meno l’entità del risparmio. Già nel 2008 il ministro per la Semplifi-cazione legislativa Roberto Calderoli prometteva: «Pronta la ghigliottina ta-glia enti inutili». E mentre Calderoli an-nunciava che gli enti inutili da cancella-re dovevano essere 34mila, alla resa dei conti ne vennero smantellati preci-samente 9 (nove). Un numero irrisorio, ridicolo, tanto che nella stessa relazio-ne tecnica del ministero dell’Economia che accompagna il nuovo decreto, si legge come la precedente iniziativa non abbia prodotto “nessun risparmio”. D’altro canto è cosa nota che quando non si sa più dove sbattere la testa, si ripassa il repertorio delle promesse mai mantenute. Ma per impedire che ven-gano realmente cancellate realtà che potrebbero far riferimento magari an-che “ad amici”, il decreto specifica che sono esclusi quegli enti di particolare rilievo “identificati con apposito decre-to del presidente del Consiglio dei mi-nistri” da emanare quarantacinque giorni dall’entrata in vigore del decreto. Come a dire che alla fine c’è speranza per tutti. Chi non ha nulla da temere invece sono, tra gli altri, gli ordini pro-fessionali, le federazioni sportive, gli enti la cui funzione è la conservazione e trasmissione della memoria della Re-sistenza (salvo togliere la ricorrenza laica del 25 aprile). Non sarà quindi cancellato un bel niente. La storia si ripete. Nessun governo, da Prodi a Ber-lusconi ha mai portato a termine l’ope-razione, anzi negli anni gli enti sono

cresciuti. L’unico vero rischio di chiusu-ra, dopo la stesura del decreto, l’ha corso l’Accademia della Crusca salvata poi (si spera) dalle parole del ministro Galan, che si è impegnato a trovare una soluzione. Sembra insomma che per risanare le casse si dovesse iniziare dall’istituzione custode della lingua ita-liana che allo Stato costa 190mila euro.

Ivan Loris DavòSpinadesco

***

PATTO DELLO SVILUPPO

La Regione salva il lavorofatto per cinque anni

Egregio direttore,mentre la Giunta provinciale in carica ha cancellato dal sito dell’ente il “Patto dello sviluppo”, frutto di cinque anni di lavoro dei predecessori ed approvato con delibere della Giunta regionale e di tutti gli enti locali interessati, la Regione Lombardia si accinge a presentare un documento analogo alla valutazione dell’apposita Commissione l’8 febbraio prossimo. Al riguardo ringrazio il diret-tore di Anci Lombardia Pippo Superti per l’invio del documento allegato e quanti vorranno farmi pervenire osser-vazioni da valere anche per il dibattito a livello provinciale. Anche in questo caso, come avvenuto per l’accordo Provincia-Camera di Commercio di Cremona dell’anno 2008 per lo svilup-po economico e quello immediatamen-te successivo per gli ammortizzatori sociali, la Regione sembra fare tesoro dei termini utilizzati e dei contenuti pro-posti e frutto dell’immane lavoro svilup-pato all’epoca a livello locale, con un impegno anticipatore dispiegato a livel-lo corale e di cui ringrazio tutti quanti vi hanno lavorato.

Giuseppe TorchioLista civica provinciale

***

PROTESTA

Stipendi dei parlamentariI tagli siono irrisori

Egregio direttore,a fronte dei circa 200 parlamentari più importanti (dai presidenti di Camera e Senato ai presidenti di commissione ecc.), per cui scatta un taglio del 10% dello stipendio pari a 300-400 euro in meno al mese per un risparmio com-plessivo delle due Camere valutabile in 700-800mila euro, il deputato “sempli-ce” vredrà decurtata la sola indennità grazie ad un taglio nominale di 1.300 euro lordi al mese, che saranno accan-

tonati in un fondo ad hoc. Al netto, in pratica, non cambia nulla con un’esca-motage. Com'è possibile? L’operazione serve ad impedire che, a causa del nuo-vo sistema di calcolo contributivo delle loro pensioni che si può scaricare dalle tasse, i deputati potessero ottenere pa-radossalmente buste paga più pesanti. In sintesi: per la maggioranza dei parla-mentari, senza grossi incarichi, gli introi-ti rimarranno gli stessi mentre i parla-mentari più importanti ci rimettono qual-cosa. Ma vediamo nel dettalio le deci-sione presa dalla Camera (sperando poi che lo faccia anche immediatamente il Senato!). Il nuovo regolamento confer-ma anche che dal primo gennaio 2012 è sparito il vecchio e convenientissimo vitalizio ed è partito il calcolo della pen-sione dei parlamentari con il sistema contributivo. Un sistema che dovrà es-sere applicato anche ai dipendenti del Palazzo e che, come detto, per Monte-citorio comporterà un taglio apparente delle indennità di 1.300 euro lordi, al net-to sono 700 euro ( poca cosa, in effetti). Sacrifici? Non direi... Un escamotage, quest’ultimo, per evitare che i tagli ai costi della politica, con il conseguente adeguamento del trattamento pensioni-stico dei parlamentari a quello del resto degli italiani, determinassero un aumen-to dell’assegno mensile del deputato che sarebbe emerso grazie al diverso trattamento fiscale dei versamenti con-tributivi. Nel caso dei vitalizi, infatti, la trattenuta veniva tassata mentre i versa-menti contributivi sono deducibili cioè procurano un calo delle tasse. I 1.300 euro in meno ( sempre lordi), in ogni ca-so, verranno depositati in un fondo a tutela di eventuali ricorsi. Per i portabor-se è stato inoltre deciso che potrà esse-re rimborsata in modo forfettario solo la metà dei contributi versati dal Parla-mento per gli assistenti parlamentari. L’altra metà dovrà essere giustificata con fatture. Poi c’è il tetto per i manager pubblici: per i dirigenti di authority, mi-nisteri, agenzie, società pubbliche di vario titolo (ma non per Eni, Enel, Poste e altre aziende quotate), sta per scattare un tetto agli stipendi. I manager pubbli-ci non potranno guadagnare più di circa 310mila euro lordi l’anno, ovvero della retribuzione del primo presidente della Corte di Cassazione. Cifre, solo grosse cifre, che se le paragoniamo ad un ope-raio (che fa i turni), o semplicemente un dipendente pubblico che a fine mese, di media percepisce 1400 euro netti, sono bazzecol". Vien solo voglia di piangere... dalla rabbia! Questo sarebbe il taglio promesso e il buon esempio che i nostri governanti ci danno?

Andrea DelindatiCremona

Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected] 11Venerdì 3 Febbraio 2012

Egregio direttore,con amara sorpresa l’Us Cremonese ha appreso che il Collegio arbitrale del Tnas ha respinto nei giorni scorsi il suo ricorso avverso le precedenti de-cisioni della Giustizia sportiva della Federcalcio che le aveva inflitto una sanzione di sei punti in classifica. Non intendiamo qui ritornare sugli argo-menti che abbiamo inutilmente pro-spettato e che a nostro avviso avreb-bero dovuto portare all’annullamento o alla riduzione delle sanzioni inflitte alla società. E’ nostra intenzione pun-tualizzare soltanto alcuni aspetti o fat-ti perché l’opinione pubblica si renda conto della vicenda. Durante la partita del 14-11-2010 con la Paganese, al-cuni giocatori dell’Us Cremonese ave-vano manifestato sintomi di malessere con risultati negativi per la loro presta-zione sportiva. Per capire le cause di questi comportamenti l’Us Cremone-se ha chiesto immediatamente un’analisi, tipo “anti-doping”, al labo-ratorio chimico del-l’Università di Pa-via. Quest’ultimo ha avvertito la socie-tà, circa un mese dopo, di aver rileva-to la presenza in alcuni giocatori di sostanze tossiche. A fronte di questa situazione l’Us Cremonese ha presen-tato denuncia contro ignoti il 10-12-2010. Sei mesi dopo, e precisamente il 10-5-2011, il dott.Turotti, direttore dell’Us Cremonese, ricevette una te-lefonata, da una persona, allora ignota ma poi risultata essere certo Massimo Erodiani, che affermava di conoscere

le cause della intossicazione, con l’in-vito ad un incontro. Nell’occasione venne riferito al direttoreTurotti che responsabile dell’accaduto sarebbe stato il giocatore Marco Paoloni, allo-ra in forza come portiere alla squadra dell’Us Cremonese. Il dott.Turotti era stato consigliato a partecipare a quell’incontro dal capo della Digos di Cremona, cui poi riferì immediata-mente il contenuto del colloquio. Le dichiarazioni rese nella circostanza alla Polizia Giudiziaria dal Dott. Turotti stanno nel verbale del 14-5-2011. Il fatto criminoso è stato poi gestito dall’autorità inquirente di Cremona, che diffidò il dott. Turotti dal diffonde-re notizie a chicchessia per non com-promettere le indagini che da lì avreb-bero preso l’avvio e che hanno porta-to a risultati di cui la stampa ha dato ampia notizia. L’inchiesta è stata poi estesa ad altri fatti e ad altri personag-gi del tutto ignoti all’Us Cremonese. Il 15-5-2011, tre giorni dopo il racconto del dott.Turotti alla Polizia Giudiziaria, sono scattati i primi arresti da parte della Procura. Prima di quella data l’Us Cremonese , e con lei i suoi diri-genti, nulla sapevano e potevano sa-pere chi fossero i responsabili dell’in-tossicazione. La Giustizia Sportiva poté seguire le indagini sin dall’inizio attraverso comunicazioni che l’autori-tà giudiziaria via via le ha dato. Ripe-tiamo, l’Us Cremonese prima del 14-5-2011 non aveva elementi per indivi-duare e denunciare il responsabile

dell’illecito. Quando l’ha saputo ha informato l’Aautorità giudiziaria, rice-vendone la diffida a non parlarne con nessuno. Cosa altro poteva fare l’Us Cremonese? Addebitarle di non aver informato anche la Giustizia Sportiva è francamente “un non senso”. Appa-re manifesto che l’Us Cremonese è l’unica vittima dell’illecito comporta-mento del sig. Marco Paoloni. Essa ha cercato la verità, che non conosceva, e ha fatto le denunce contro ignoti al-la Procura della Repubblica. E quando ha saputo dall’Erodiani il nome di Pa-oloni, ha informato immediatamente l’autorità giudiziaria. Ciò nonostante le è stata inflitta una sanzione di sei pun-ti di penalizzazione che il Collegio Ar-bitrale ha tenuto inspiegabilmente ferma. E che viene quindi sentita co-me un’ ingiustizia, che brucia ancor di più data la totale assenza di ogni com-portamento riprorevole dell’Us Cre-monese, come ha anche espressa-mente riconosciuto il giudice Dott. Guido Salvini nella sua ordinanza ap-plicativa di misure cautelari a carico degli indagati. Crea sconcerto che si riservi all’Us Cremonese, dopo le in-giustizie subite nei precedenti cam-pionati, questa dura sanzione. Non si voleva che si considerassero le inizia-tive prese dalla società per lo sport anche giovanile, ma che almeno le fosse riservata una obbiettività di va-lutazione che è mancata.

Avv. Bruno Guareschiper Us Cremonese Spa

Focus La Cremonese è vittima del comportamentodi Paoloni. Ingiusto che sia stata penalizzata

Page 12: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Tiziano Guerini

entiquattro squadre di lavoro; oltre 120 persone e 100 pro-getti per Crema». Stabilita ormai la data delle prossime elezioni amministrative a Cre-

ma per domenica 6 e lunedì 7 maggio, ora i candidati fanno sul serio. Stefania Bonaldi che è stata la prima ad essere ufficializzata candidato sindaco grazie alla vittoria nelle “primarie” della coalizio-ne di centrosinistra dello scorso novem-bre, ora è anche la prima a definire i contorni generali del proprio programma elettorale.

Lo fa rivolgendosi direttamente ai cit-tadini invitandoli ad esprimersi rispetto ad una griglia di ben 24 gruppi tematici, da cui far nascere «cento idee per Cre-ma». «Nuovi spazi di confronto per co-struire insieme un nuovo modo di vivere la nostra città, per partecipare davvero»: così sintetizza il progetto Stefania Bonal-di. Sopra tutto un titolo significativo: “L’Officina di Stefania”.

«I gruppi tematici che abbiamo indivi-duato» precisa Stefania Bonaldi «sono i più diversi e vari, ma rappresentano un panorama complessivo della città nei

suoi aspetti tradizionali sempre merite-voli di attenzione, e nei suoi aspetti più innovativi». L’elenco è lungo ma è dove-roso presentarlo (qui sopra con i rispet-tivi responsabili di ogni gruppo tema-tico). Inutile chiedere quali di questi punti considera più importanti: «Lo sono tutti, magari non in ugual misura, ma

tutti esprimono una faccia della città che non può essere trascurata. Ognuno di questi argomenti rappresenta per il citta-dino il suo interesse primario, per lavoro, per passione, per scelta… E a tutti i cit-tadini di Crema deve essere data la pos-sibilità di partecipare, di diventare parte attiva del progetto complessivo».

E’ possibile farlo con e.mail [email protected], o con SMS al telefono 345-61.18.309 o telefonando diretta-mente 0373-200812 - da lunedì a vener-di dalle ore 10 alle ore 12, entro il 10 febbraio, proponendo un proprio ragio-namento sulla città per il gruppo temati-co prescelto, segnando il proprio nome,

cognome, :11 febbraio le 24 squadre si metteranno al lavoro. Ogni squadra pro-durrà una scheda in cui descrivere in maniera dettagliata i 5 progetti elaborati, con l'indicazione delle relative risorse economiche necessarie per la loro rea-lizzazione. Per un vero e radicale cam-biamento.

V

CREMA12 Venerdì 3 Febbraio 2012

Stefania Bonaldi

La candidata a sindaco del centrosinistra fa sul serio. E invita i cittadini a esprimere le loro idee su 24 temi. «Per partecipare davvero»

Bonaldi, staff di 120 persone per 100 idee

Il consigliere provinciale Euge-nio Vailati (Pd), ha scritto una no-ta al presidente della Provincia, Massimiliano Salini, nella quale ricorda che mercoledì scorso la nevicata che si è abbattuta sul territorio provinciale ha creato seri problemi lungo tutte le principali direttrici che collegano i nostri centri abitati a Milano e Lodi. Pur essendo ampliamente prean-nunciate dalle previsioni meteoro-logiche, le neve caduta nella gior-nata precedente e le gelate duran-te la nottata non hanno visto alcun significativo intervento.

Sempre secondo Vailati, è stato segnalato da più parti, sopratutto dal Comitato pendolari e da citta-dini che usano i mezzi propri, che i tempi di percorrenza per raggiun-gere Lodi e Milano si sono note-volmente dilatati. Tre ore per la tratta Crema-San Donato M3, due ore nella tratta Via Lodi- im-bocco di Pieve Fissiraga. I moti-vi denunciati sono stati la man-canza di pulizia della strada da neve e gelo ed i conseguenti mi-cro-tamponamenti e le fermate di auto in panne.

Non solo: «L’incuria in cui versa la strada è procurata dagli impo-nenti lavori legati alla importante si-stemazione della ex-S.S. Paullese. La strada rimane per lunghi tratti sporca di materiale di scarto e, so-prattutto, nel tratto milanese dopo Spino d’Adda, mostra una presen-za di immondizia che giace da tem-po immemore e nessuno pulisce, quasi come una discarica a cielo aperto. Anche questa mancanza di prevenzione porta i mezzi di pulizia

della strada in caso di nevicata ad avere difficoltà nel compire le nor-mali operazione»

Per questa ragione, il consigliere Vailati, chiede se siano stati messi a disposizione in modo adeguato i mezzi di competenza della Provin-cia di Cremona (mezzi di spargi-mento del materiale antigelo/ lame di rimozione della neve), se si sia valutata l’efficacia dei tradizionali materiali, se si sia intervenuti anche al di sotto dei tradizionali 5 centime-

tri di neve e se i mezzi siano stati attivati dove necessario su tutta la rete provinciale.

Inoltre, se sia stata fatta preven-zione circa le cause indirette del prolungarsi dei tempi di percorren-za in caso di neve e se, in riferimen-to allo stato di degrado presente lungo la Paullese, soprattutto nel tratto di competenza milanese, si sia fatto adeguato interessamento nei confronti dell’amministrazione provinciale di Milano.

Nessun intervento sulle strade per Milano e LodiNeve: interrogazione del consigliere provinciale Eugenio Vailati al presidente Salini

L'assessore provincialeEugenio Vailati

Nonostante la crisi eco-nomica globale e i vincoli sempre più stringenti impo-sti alle pubbliche ammini-strazioni in termini di con-trollo e contenimento della spesa, il Comune di Crema può vantare un primato di cui andare fiero.

Sulla base di uno studio pubblicato dalla Cgia di Mestre (un’associazione di artigiani e piccole imprese), infatti, risulta che l’ammini-strazione comunale cittadi-na rispetti largamente i tem-pi di pagamento medi previ-sti dalle direttive europee di riferimento.

A dispetto dell’andamen-to nazionale, che evidenzia una dilatazione dei tempi per onorare le fatture emes-se dalle ditte che lavorano con gli enti pubblici, nel triennio 2009-11 il Comune di Crema è riuscito a conte-nere i tempi nei 60 giorni indicati come ottimali.

In particolare, per quanto riguarda le spese correnti, il saldo è avvenuto tra i 30 e i 45 giorni, mentre per le spe-se di investimento il saldo è avvenuto mediamente tra i 45 e i 60 giorni. D’eccellen-za il dato dell’ultimo mese di dicembre, in cui per en-trambe le tipologie i paga-menti sono stati effettuati entro i 30 giorni.

Si tratta di un dato che non solo colloca Crema tra i comuni più virtuosi d’Italia, con medie ben al di sotto del dato nazionale (i tempi medi di pagamento effettivi, nel 2011, sono stati di 180 giorni), ma anche d’Europa. Lo studio evidenzia che in Francia le fatture vengono saldate a 64 giorni, nel Re-gno Unito a 47 giorni e in Germania a 35 giorni.

Questo risultato, oltre a testimoniare il grado di at-tenzione alla salute della fi-nanza pubblica da parte dell’amministrazione, va a sottolineare il sostegno che il Comune di Crema garanti-sce, indirettamente, alle aziende: sempre la Cgia di Mestre riporta che i ritardi dei pagamenti degli enti lo-cali nei confronti dei fornito-ri, nell’ultimo triennio, in Lombardia sono stati la rea-le causa di fallimento di un’impresa su tre (31,5%).

La giunta del sindaco Bruttomesso, che ha esa-minato i dati della Cgia con-testualmente all’elaborazio-ne della bozza di bilancio, ha espresso grande soddi-sfazione per i risultati otte-nuti, e ha espresso a tutto il personale della ragioneria e al suo dirigente, Mario Fica-relli, il proprio riconosci-mento per il lavoro svolto.

Anche quest'anno, il Cisvol ha indetto il bando per il finanziamento al miglior progetto presenta-to dalle reti di associazioni di volontariato. Si parla di reti, perché le associazioni devono esse-re almeno in due a presentare un progetto, men-tre altri tipi di organizzazioni possono partecipa-re, purché in rete con un'associazione di volonta-riato come capofila.

Gli obiettivi e le strategie, come hanno illustra-to il presidente del Cisvol, Giorgio Reali e la di-rettrice Elena Crotti, durante la presentazione nella sala della Provincia di via Matteotti, sono, infatti, quelle di rafforzare legami sociali e relazio-ni tra abitanti, di promuovere forme di cittadinan-za attiva e di garantire lo sviluppo di metodi e strumenti di miglioramento delle capacità orga-nizzative, dal momento che la capacità di inter-vento delle realtà di volontariato è spesso inde-bolita dalla frammentazione territoriale.

Il costo massimo dei progetti presentati non potrà superare i 25mila euro, di cui il 70% - 17mi-la e 500 euro - verrà finanziato dal Cisvol e non potrà essere inferiore ai 4mila euro. Questa è una

novità dell'anno in corso, così da favorire la par-tecipazione anche di progetti meno impegnativi. Le spese per i beni e le attrezzature non dovrà occupare più del 10% della spesa totale, così come il lavoro volontario non dovrà essere valo-rizzato più del 20%.

Occorre, infine, che il piano di copertura pre-veda donazioni da parte di privati, pari ad almeno il 10% del costo totale. La domanda di presen-tazione può essere effettuata solo online all'indi-rizzo www.bandovolontariato.it, e anche questa è

un'importante novità del 2012. La data di sca-denza, per poter fare domanda di finanziamento, è stata fissata al 30 marzo di quest'anno, entro le ore 12. Le graduatorie verranno rese note nel mese di luglio. L'inizio dei progetti dovrebbe coincidere con settembre; la chiusura con l'otto-bre dell'anno prossimo.

Come supporto per le associazioni, tra un paio di settimane, presso il Centro Giovanile San Lui-gi, via Bottesini 4, partirà un corso di introduzio-ne generale alla tecnica della progettazione, mentre un laboratorio di assistenza più specifico, dove poter essere seguiti passo passo nella ste-sura del proprio progetto, verrà avviato solo su richiesta di almeno tre organizzazioni. Il corso, gratuito, ha la durata complessiva di 10 ore, suddivise su 3 incontri: martedì 7 febbraio, dalle 17.30 alle 20.30, sabato 11 febbraio, dalle 9 alle 13 e martedì 6 marzo, dalle 17.30 alle 20.30.

Per informazioni sulle modalità di partecipa-zione, è possibile telefonare alla sede cremone-se: 0372/26585 o mandare un'email all'indirizzo: [email protected].

Il Comune pagai fornitori a 60 giorniUn ottimo risultato

LO STUDIO DELLA CGIA DI MESTRE

Cisvol: bando per finanziare il miglior progetto

1. Crema che si muove (traffico, viabilità interna, mobilità): Gianpietro Barbieri 2. Crema che lavora (agricoltura, artigianato, crisi occupazionale): Morena Saltini 3. Crema che viaggia (mobilità esterna alla città): Stefano Begotti 4. Crema più bella (i quartieri, manutenzione, parcheggi, cura): Cristina Fiorentini 5. Crema più efficiente e trasparente (il sistema comunale): Alberto Branchesi 6. Crema digitale: Paolo Ceravolo 7. Crema più civile: Giuseppe Monticelli 8. Crema capo comprensorio: Giorgio Schiavini 9. Crema che attrae e che intraprende: Agostino Savoldi 10. Crema cresce in età (bambini): Melissa Lanzoni 11. Crema che cresce in cultura: Alex Corlazzoli 12. Crema e i diritti: Christian Albini

13. Crema giovane (politiche giovanili): Valeria Tommasi 14. Crema delle esperienze: Anna Rozza 15. Crema che partecipa: Emanuele Coti Zelati 16. Crema che si allena (sport): Marco Guarino 17. Crema, energia e l'ambiente: Giovanna Papiro 18. Crema per la casa: Ernesto Riboli 19. Crema che si innova: Stelvio Cimato20. Crema che cura il proprio territorio: Claudio Bettinelli 21. Crema che si offre (volontariato, terzo settore, eccetera.): Mario Lottaroli 22. Crema che si fa attenta (disagio, handicap): Massimo Montanaro 23. Crema che va a scuola (politiche di istruzione): Francesca Bonizzi 24. Crema e l'Università: Alessandra Ginelli

I GRUPPI TEMATICI CON I LORO RESPONSABILI

Da sinistra: il presidente del Cisvol, Giorgio Reali, e la direttrice Elena Crotti

Page 13: Il Piccolo Giornale di Cremona

A seguito delle lamentele di alcuni residenti in via Diaz a proposito dell’abolizione della fermata in questa via dei bus provenienti da Milano, il comu-ne di Crema - volendo tener fermo il principio del senso uni-co per i bus in via IV novembre - aveva deciso di proporre la nuova sosta nei pressi del ve-lodromo. La Provincia, cui compete esprimersi al riguardo trattandosi di percorsi interco-munali, ha però ora bocciato tale proposta. L’assessore Si-mone Beretta, polemico, non nasconde la propria contrarie-tà in una conferenza stampa appositamente convocata.

«Non si accetta la nostra proposta della sosta al velo-dromo dei bus perché, sostie-ne la Provincia, la loro ripar-tenza causerebbe ingorgo e pericolo, mentre analoga si-tuazione esiste e viene tollera-ta da anni in piazzale Rimem-branze dove i bus sostano ri-prendendo poi la marcia addi-rittura in due direzioni fra loro alternative, verso piazza Gari-

baldi e verso S. Bernardino». Ad ogni buon conto l’ ufficio

viabilità del comune di Crema propone ora una nuova solu-zione: una sosta all’inizio di via Diaz e una seconda a metà di via Cadorna da dove si può raggiungere facilmente il par-cheggio di via IV Novembre. Conseguentemente verrebbe eliminata la fermata di piazzale Rimembranze appena dopo l’edicola. «Questa proposta è già stata avanzata alle Auto-guidovie che gestiscono i per-

corsi bus, che sono d’accordo. Mi auguro che analoga propo-sta di assenso venga ora an-che da parte della Provincia».

Sulla polemica entra anche il consigliere provinciale Giu-seppe Torchio che sul tema ha firmato un’interrogazione. Scrive, infatti, l’ex presidente della Provincia: « Si apprendo-no da notizie di stampa le la-mentele dell’assessore Beretta riguardo alle fermate dei bus Crema-Milano in via Diaz. Fa-cendo fede alle dichiarazioni

dell’assessore, una possibile risoluzione del disagio che da due mesi occorre a più di 150 pendolari è bloccata dalle mancate risposte dell’ammini-strazione provinciale (ufficio viabilità). Ciò premesso, si do-manda alla Giunta: se queste notizie corrispondano al vero; per quale ragione l’ammini-strazione provinciale tardi nell’offrire queste risposte; co-me essa intenda operare per una rapida risoluzione del pro-blema.

Dopo la pausa natali-zia, l'attività del Lions Club Crema Host è ri-presa con un'interes-sante e partecipata conferenza sulle conse-guenze patologiche del gioco d'azzardo tenuta dal Lions Roberto Poz-zoli con la testimonian-za del signor Gigi, usci-to dal tunnel con estre-ma difficoltà.

Il gioco d'azzardo non è un vizio, ha esordito Pozzoli, ma una vera dipendenza, una malattia, una patologia. Occorre aiutarla, non deriderla. Stimoli scatenanti sono non solo le proposte di gioco da parte di una decina di aziende, ma anche le massicce campagne pubblicitarie dello Stato stesso che ricava entrate era-riali da capogiro. I giochi d’azzardo hanno determinato nel 2010 la spesa da parte degli italiani di 61,4 miliardi di euro. In Lombardia si parla di 110.000 giocatori patologici di cui ben 380 nella sola Crema con numero delle donne in forte aumento. Unica terapia efficace per combattere questo tipo di di-pendenza è la totale astinenza e l'aiuto di psicoterapeuti specializzati e di operatori esperti nell'assistenza legale e finanziaria. A conclusione della serata il relatore ha distribuito ai presenti un dossier sull'argomento e ricor-dato l'esistenza dell'organizzazione di volontariato «Vinciamo il gioco». Per vergogna o perchè non ammettono il problema, sono in realtà assai poche le persone che cercano aiuto spontaneamente. Ecco perchè è importante che familiari ed amici li motivino.

Possono essere un valido aiuto le organizzazioni di consulenza, gli psico-terapeuti, i medici, i centri di aiuto in materia di indebitamento e le associa-zioni anonime che mettono in comune esperienze, forze e speranze per ri-solvere il male oscuro comune e aiutare altri a recuperare dignità personale e sociale.

Non è la prima volta che Simone Beretta assessore ai Lavo-ri Pubblici prende posizione contro le opinioni espresse dal sindaco Bruno Bruttomesso, ma stavolta lo fa - per usare le sue espressioni - “con determinazione e caparbietà”. Il sinda-co, alla fine di un incontro con i consiglieri della maggioranza di centrodestra per analizzare le proposte di bilancio 2012, aveva avuto modo di chiarire che il progetto della ciclabile da S. Bernardino verso Offanengo, ben difficilmente potrà essere realizzato.

L’assessore Beretta in proposito commenta per iscritto: «Stamattina (giovedì 2 febbraio) leggo che la ciclabile di S. Bernardino per Offanengo non si farebbe. Staremo a vedere». Due le ragioni che l’assessore porta. «Anzitutto abbiamo già acquisito mesi fa le aree e consentito al comune di Offanengo di realizzare parte della ciclabile sul nostro territorio. In secondo luogo la bozza di bilancio 2012 licenziata dalla giunta prevede un apposito stanziamento di 300.000 euro circa. Lascio al con-siglio comunale la responsabilità di cancellarli. Ognuno si assu-ma le proprie responsabilità ed impari a onorare gli impegni presi; per quanto mi riguarda io ho onorato tutti i miei impegni assunti in pubbliche assemblee nei quartieri».

di Tiziano Guerini

è la necessità diventata im-pellente di intervenire per alcune opere di prevenzione incendi per un conto pre-ventivato di 500.000 euro

considerate improrogabili dalla regione Lombardia pena la cancellazione di 20 posti di Rsa nel vecchio edificio di via Kennedy. Da qui, ecco alcune domande rivolteal presidente della «Fondazione Benefatturi Cremaschi, Walter Donzelli.

La Fondazione ha sempre sostenuto che, in alternativa alla costruzione del nuovo edificio, si sarebbero dovuto fare interventi di adeguamento edilizio della sede attuale del Kennedy per 7 milioni di euro. Oggi l’intervento edilizio considera-to essenziale è ridotto a 500.000 euro. «L’intervento divenuto ora improrogabile riguarda solo la realizzazione degli stan-dard di sicurezza e strutturali della parte dell’edificio di via Kennedy riferita ai 20 posti letto di Rsa. Le normative prevedo-no, infatti, la realizzazione di una nuova scala per l’scita di sicurezza e un nuovo ascensore con capacità antincendio da collocare nella parte monumentale del

complesso. Inoltre devono essere sostitu-iti alcuni ascensori non più a norma. Ri-mane tutta da definire la sistemazione antincendio e di adeguamento strutturale, anch’essa comunque richiesta dalla re-gione Lombardia, per i 136 posti di riabili-tazione. La sistemazione complessiva dell’edificio rimane quindi definita al costo preventivo di 7 milioni di euro, al più de-tratti, ora, i 500.000 euro per l’adegua-mento antincendio nel reparto Rsa».

Comunque il previsto esborso di dena-ro per una ristrutturazione riferita all’edifi-cio di via Kennedy, che si vuole alienare, rende in ogni caso ancora più difficile la

scelta della costruzione della nuova Citta-della dell’Anziano.

«La realizzazione della Cittadella dell’Anziano mantiene tutta la sua impor-tanza strategica: senza una struttura edili-zia più funzionale e più efficiente dell’at-tuale, non potremmo, nel breve, recupe-rare con opportuni tagli alle spese, i circa 500.000 euro di disavanzo che ogni anno il nostro bilancio presenta; inoltre nei tem-pi medio-lunghi non riusciremmo a far fronte alla concorrenza che nel settore dell’assistenza agli anziani si sta svilup-pando nel nostro territorio, con un appe-santimento ulteriore del deficit di bilancio,

o una secca e progressiva riduzione della qualità del servizio».

A rendere comunque complicato tutto il progetto della nuova costruzione - oltre alle obiezioni riferite al momento non fa-vorevole per mettere in vendita lo stabile di via Kennedy - è la fine della tornata amministrativa a Crema che si avvicina a grandi passi. Le elezioni in città del pros-simo 6 maggio, rendono del tutto incerto il futuro politico della città. In caso di vitto-ria dl centrosinistra - che ha votato contro la proposta della nuova costruzione - tut-to andrebbe rivisto.

«Me ne rendo conto. I tempi sono sci-volati in avanti molto rispetto alle nostre previsioni. Potrei elencare tutte le comuni-cazioni ufficiali ed informali con cui abbia-mo sollecitato negli anni scorsi una deci-sione più tempestiva da parte dell’ammi-nistrazione comunale di Crema che, ad esempio, non ci obbligherebbe ora all’in-tervento di adeguamento di 500.000 euro. Ma ormai sarebbe un esercizio inutile. Ri-cordo comunque due cose che dimostra-no la nostra buona volontà di discutere con tutti il nostro progetto, e quindi anche con le attuali forze politiche di minoranza. La prima: il progetto della nuova costru-

zione che originariamente era definito per entrambe le vecchie strutture di via Ken-nedy e di via Zurla, ora è stato stralciato e prevede la realizzazione di un solo nuovo edificio in sostituzione di quello di via Kennedy. La seconda: sono partiti solo i preliminari che dovranno portare alla fir-ma dell’Accordo di Programma. I tempi tecnici richiesti sono tali che questo ac-cordo non potrà essere sottoscritto dall’attuale sindaco di Crema, ma dal suo successore. Con la possibilità quindi di ulteriori verifiche delle reciproche volon-tà».

Intanto, fanno notare in casa Pd che «sarebbe un peccato buttare gli oltre 10 milioni di euro spesi fra l’edificio di via Kennedy e quello di via Zurla per adegua-menti e sistemazioni varie negli ultimi 10 anni, decidendo di costruire la nuova Cittadella dell’Anziano alienando tutto l’attuale patrimonio immobiliare della Fon-dazione». Facciamo notare come tempi tecnici e forse anche ragioni di opportuni-tà, faranno scivolare la firma dell’ Accordo di Programma alla prossima tornata am-ministrativa, cioè dopo il confronto eletto-rale del prossimo 6 maggio, con il nuovo sindaco.

Crema 13

C’

La Regione ha chiesto ai Benefattori 500mila euro per prevenire gli incendi al Kennedy, altrimenti saltano 20 posti

Venerdì 3 Febbraio 2012

Cittadella dell’anziano, tra incertezze e veleni

La Provincia non vuole far sostare le corriere neppure al Velodromo

Beretta propone altre fermate per i bus

Simone Beretta

Walter Donzelli

Lions Club: ci sono 380 giocatorid’azzardo patologici a Crema

FILIALE di CREMA Via Lago Gerundo, 18/3 • 26013 CREMA (CR)Tel. 0373/200471 - 200228-204439 • Fax 0373/203449 • e-mail: [email protected] • www.ddlspa.it

Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile

sul sito www.ddlspa.it. • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004

OPERAIE PER SETTORE COSMETICO con esperienza e disponi-bili ad eventuali turnazioni. Sede di lavoro: vicinanze Crema.

PERSONALE ISCRITTO ALLE LISTE DI MOBILITA’ per aziende cremasche operanti in diversi settori.

MONTATORE MECCANICO di macchinari ad alta automazione. In-dispensabile autonomia nella mansione di riferimento. Sede di la-voro: vicinanze Crema

RECEPTIONIST D’ALBERGO disponibile anche alle pulizie delle camere. Titolo preferenziale per chi ha una discreta conoscenza della lingua inglese. Sede di lavoro: vicinanze Montodine

TORNITORE / FRESATORE con esperienza nella programmazio-ne del centro lavoro. Sede di lavoro: Fontanella-Bg-

SALDATORE TUBISTA esperto sia nella saldatura di tipo fi lo, tig e nella lettura del disegno meccanico. Sede di lavoro: vicinanze So-resina

CUCITRICE ESPERTA su macchina lineare e tagliacuci. Sede di lavoro: vicinanze Crema

L’assessore ha smentito Bruttomesso: «La ciclabile Crema-Offanengo si farà»

Mentre il sindaco nega che si potrà realizzare

La Fiera internazionale agricola di Verona è dedicata alla zootecnia e all'agricoltura e rappresenta un punto di riferimento per gli agricol-tori e gli addetti al settore di tutto il mondo. I principali temi della Fiera-gricola 2012 saranno le macchine e le attrezzature agricole, le tecnolo-gie e i prodotti per l'allevamento, le energie rinnovabili, i servizi e i pro-dotti per l' agricoltura. Ma vi saran-no anche padiglioni di interesse non solo per gli agricoltori, quali il giar-dinaggio, quello dei piccoli animali e quello delle energie pulite.

Ecco quindi che anche quest’an-

no il Credito Cooperativo dell'Adda e del Cremasco-Cassa Rurale ha organizzato una visita a Verona il prossimo 3 febbraio.

La Cassa Rurale, infatti, è da sempre attenta al mondo agricolo, favorendo le occasioni di aggiorna-mento e di crescita professionale di coloro che vi operano. L’iniziativa si rivolge quindi anche a tutti quanti sono appassionati al nostro am-biente rurale, una peculiarità da va-lorizzare del nostro territorio perchè vede poi interessate molti altri set-tori, quali quelli dell’artigianato, del commercio e del terziario.

Fiera a Verona con la Cassadell’Adda e del Cremasco

Il 3 febbraio all’evento internazionale agricolo

Page 14: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Gionata Agisti

ra le tante liberalizza-zioni proposte dal Go-verno Monti, non si è fatta attendere anche la possibilità per pani-

ficatori e panettieri di vendere il loro prodotto la domenica e i giorni di festa ma, come è suc-cesso per altre categorie, anche quest’ultima ha serrato le fila: «Noi panificatori dell’Ascom, una ventina di iscritti, tra Crema e il Cremasco, siamo tutti dello stes-so parere: non apriremo la nostra attività la domenica».

Sergio Mussi, responsabile del settore, è categorico: «Ancora una volta ci troviamo di fronte a una legge che va a favore della grande distribuzione. Non siamo dei robot ed è assurdo pensare che possiamo tenere aperto il nostro negozio 7 giorni su 7. Tan-to più che non si acquisterebbero nuovi clienti né si venderebbe di più, perché se noi piccoli nego-zianti tenessimo aperto la dome-nica, non faremmo più la doppia panificazione il sabato e quindi il risultato sarebbe il medesimo. Anzi, le vendite sarebbero le stes-se ma le spese no; quelle aumen-terebbero, per via dell’apertura un giorno in più».

Qualche indipendente, però, ha già cominciato ad approfittare della novità e, stando alle dichia-razioni di Mussi, ha iniziato da un bel pezzo, molto prima della pro-mulgazione del decreto. «Finora, c’era una legge regionale che proibiva l’apertura domenicale e nei giorni festivi ma qualcuno la aggirava, sostenendo che il pane venduto era stato cotto il giorno prima. In realtà, bastava un rapi-do esame per accorgersi che il pane, al contrario, era freschissi-mo».

Nei prossimi giorni, l’Ascom

provinciale si incontrerà con la Regione per fare il punto della si-tuazione e verificare il da farsi, ma i panificatori temono per i loro guadagni: «Personalmente» con-tinua Mussi, «tra i miei clienti cre-do che saranno in pochi ad alzar-si la domenica per andare ad ac-quistare il pane da altri fornai o rivenditori ma, a lungo andare, le abitudini potrebbero cambiare e perciò temiamo questa norma».

Anche la Lega Panificatori, as-sociazione di categoria dell'Asvi-com Cremona, dice no all'apertu-ra di fornerie e panifici nei giorni festivi e lo fa tramite il suo presi-dente, Angelo Guerini Rocco: «Il motivo della chiusura domenicale è quello di garantire il riposo set-timanale dei panificatori, una pausa sacrosanta, dal momento che il nostro è un lavoro di sacrifi-cio e usurante. Si tratta di un’atti-vità che si svolge prevalentemen-te di notte, per garantire un pro-dotto fresco per sei giorni su set-te, con l'impegno di offrire qualità e non quantità. Chi acquista il pane al sabato è già abituato a comprarlo in quantità doppia. Di sicuro, queste aperture porteran-

no aumenti di costi, per via degli straordinari, che arriverebbero a gravare ulteriormente sulle azien-de di panificazione del territorio».

Al commento del presidente Guerini, si aggiunge quello del presidente dell'Asvicom Cremo-na, Berlino Tazza: «Una propo-sta di questo genere non potrà che mettere in ginocchio i piccoli panificatori, fornendo un assist a supermercati e grandi catene di distribuzione che hanno le risorse per restare aperti tutti i giorni. E’ il modo più rapido per mandare in crisi le piccole attività a condu-zione familiare. Al contrario, oc-corrono scelte più lungimiranti, che vadano verso una valorizza-zione della produzione artigianale del pane, con norme a tutela dei prodotti di alta qualità e realizzati in modo tradizionale. Il consuma-tore ha bisogno di qualità garanti-ta, non di aperture domenicali. Come Federazione Regionale lombarda delle Asvicom, stiamo predisponendo un documento destinato all'assessore lombardo al Commercio, Stefano Maullu, nel quale gli presenteremo le ra-gioni del comparto».

di Gionata Agisti

el suo ultimo inter-vento in favore delle liberalizzazio-ni, il governo Mon-ti ha messo mano

anche al capitolo compagnie assicurative e ai loro rapporti con la categoria dei carrozzieri, incentivando la formazione di reti di carrozzerie fiduciarie delle assicurazioni stesse. I carroz-zieri, però, non hanno gradito l'iniziativa, giudicata in contro-tendenza rispetto al decreto «Salva Italia» e alla sua azione liberalizzatrice. Aderire a una di queste reti non sarebbe obbli-gatorio per loro ma, in pratica, vi verrebbero spinti dal fatto che un privato che si rivolgesse a una carrozzeria indipendente verrebbe penalizzato con un maggior costo del 30%.

«Mi sembra una decisione il-legittima» commenta Daniele Tarenzi, responsabile del setto-re per Cna. «Come categoria e insieme a Casartigiani e a Con-fartigianato, ci siamo mobilitati in un fronte unitario e abbiamo preparato un emendamento, che verrà consegnato ai nostri parlamentari di riferimento, per-ché nel lasso di tempo previsto - 60 giorni -, prima dell'entrata in

vigore della normativa, lavorino per rimettere le cose a posto».

I carrozzieri vi vedono lo zam-pino della lobby delle compagnie assicurative che, come ricorda Tarenzi, già un'altra volta, nel 2009, avevano cercato di favori-

re la nascita di una rete di fidu-ciari. «Quella volta, però, si trat-tava della proposta di due com-pagnie: Fondiaria Sai e Unipol; qui, invece, siamo di fronte a un intervento legislativo. Vogliamo pensare che il governo, preso da mille pensieri e preoccupazioni e costretto ad agire in tempi ri-stretti, non abbia avuto modo di approfondire a dovere il merito della questione. D'altra parte, si tratta di una iniziativa talmente strampalata da non poter essere considerata altro che una svista. È l'unica misura del decreto, in-fatti, a essere in controtendenza rispetto a una generale tendenza liberalizzatrice».

La principale preoccupazio-ne, da parte dei carrozzieri, è quella di finire fagocitati dalle compagnie assicurative. «In-nanzitutto, perderemmo la ri-sorsa principale di un’azienda: la pluralità di committenti. Alla lunga, diventeremmo infatti dei fornitori di un servizio in esclusi-va, per quella o quell’altra com-pagnia. Quanto alle carrozzerie che non volessero aderire a una rete o non venissero scelte, per

via delle loro dimensioni ridotte o per altre questioni, correreb-bero il forte rischio di andare incontro a una chiusura dell’atti-vità. Questo non lo vogliamo».

«Le compagnie assicurative, dal canto loro» continua Tarenzi,

«avrebbero il vantaggio di inter-venire sul costo del servizio di riparazione, incidendo sulla li-bertà del carrozziere di fissare il proprio prezzo, per poter conta-re su una marginalità di guada-gno. Un po’ come è successo per i benzinai, in passato pro-prietari e ora solo gestori di una stazione di servizio. Verrebbe meno anche la nostra profes-sionalità, oltre che la libertà di un automobilista di decidere dove spendere il denaro».

L'intera categoria e le asso-ciazioni artigiane si mobiliteran-no a livello nazionale per la gior-nata di mercoledì prossimo, 8 febbraio. L’appuntamento è a Roma, alle 10.30, presso il cine-ma Capranichino, proprio in piazza Montecitorio. Qui, i rap-presentanti degli artigiani incon-treranno i capigruppo delle for-ze parlamentari, per spiegare loro le ragioni di questa iniziati-va. «Non intendiamo scendere in piazza, causando ulteriori di-sagi ai cittadini» precisa sempre Tarenzi. «Il nostro obiettivo è la-vorare per modificare l’articolo di legge a livello istituzionale».

Le liberalizzazioni del governo Monti scatenano in città le reazioni di alcune categorie di commercianti e artigiani

Crema14 Venerdì 3 Febbraio 2012

T N

Panettieri contro il «pane fresco» la domenica, ma...

Carrozzieri: «Sia il clientea scegliere la sua officina»

Tira un pugno al meccanico che vuole essere pagatoMartedì 31 gennaio, una ragazza - allar-

mata dalle possibili conseguenze - chie-deva l’intervento al «112» presso la sua abitazione, in un quartiere di Crema, per la lite in corso tra il fratello e un meccanico. I carabinieri trovavano ancora agitato il gio-vane che compirà diciotto anni tra qualche mese.

Era successo questo: un meccanico, 37 anni, era andato a chiedere il pagamento

della riparazione effettuata da qualche me-se sull’auto intestata alla madre, ma era stato affrontato subito dal minore che gli aveva sferrato un pugno al volto prima an-cora di parlare. Nonostante avesse capito che l’artigiano era creditore per mandarlo via aveva impugnato un coltello. Sembra che la madre del giovane abbia contestato la riparazione, ritenuta insoddisfacente, di-fettosa, e sospeso il pagamento.

I carabinieri hanno sequestrato il coltel-lo e deferito in stato di libertà alla procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Brescia il giovane responsa-bile della minaccia aggravata dall’uso dell’arma ed invitate le parti a presentare denuncia ai carabinieri competenti per territorio. Qualora non pervengano a una transazione potrebbero essere contestati gravi reati.

A Fiesco, in località cascina Campazzo, i ca-rabinieri di Castelleone sono intervenuti nell’azienda agricola Barbieri dove il titolare e un collaboratore avevano intravisto dei malfattori che al buio e con l’aiuto di torce elettriche aveva-no già caricato 160 maiali su un camion a rimor-chio ed avevano iniziato a caricarne altri 13 su un secondo autocarro con rimorchio, per un valore di 51.900 euro.

I carabinieri, arrivati sul posto, hanno messo un veicolo di traverso all’uscita della cascina e poi circondato i sei uomini, bloccandoli sugli autocarri. Si tratta di tre campani e tre umbri. Tutti sono stati arrestati. I suini con l’intervento di un veterinario sono stati riconsegnati all’azienda. Gli autocarri sono stati sequestrati. I carabinieri ritengono un altro tir fosse nei paraggi per svuo-tare completamente l’azienda, con circa 500 capi di bestiame. Gli arrestati hanno affermato di essere stati ingannati da un commerciante che li aveva inviati ad effettuare il carico.

Alle 10 circa, un geometra durante i lavori al quinto piano di un edificio a Crema in via IV novembre, ha indivi-duato scorrere lungo il fiume Serio un manichino o qualcosa di simile. Per la distanza l’osservatore al telefono non è riuscito a escludere si trattasse di un cadavere. L’operatore del «112» ha attivato il vigili del fuoco per l’interven-to in acqua e la polizia locale per di-sciplinare la circolazione stradale. La pattuglia capeggiata dal maresciallo della stazione dei carabinieri di Crema è andata sulla riva per l’eventuale atti-vità investigativa e dei rilievi necessa-ri. Più tardi all’altezza di via Visconti è stata recuperata una bambola gonfia-bile simile ad una donna nuda.

MINORENNE GLI AVEVA PUNTATO ANCHE IL PUGNALE

Carabinieri arrestano ladri di maialiDonna nuda? No, bambola gonfiabile

Fabiano Gerevini riconfermato presidente del Panathlon Crema

Conferma del presidente uscente Fabiano Gerevini nella riunione della assemblea elettiva del Panathlon Cre-ma dello scorso 25 gennaio. Gli incari-chi sono per la durata del biennio 2012-2013. Significativo il fatto che tutte le nomine sono avvenute con vo-tazione unanime a testimonianza della unità di intenti del Club cremasco e del giudizio ampiamente positivo nei con-fronti dell’operato del biennio in sca-denza. Il presidente Fabiano Gerevini ha ringraziato della fiducia rinnovata nei suoi confronti e ha dato a tutti i soci appuntamento per l’assemblea ordina-ria di febbraio in cui verranno presen-

tante e discusse le linee programmati-che del prossimo biennio.

Da notare che il 2012 è l’anno in cui il club compirà i 50 anni di vita, un compleanno importante che, ha detto il presidente Gerevini «sarà festeggiato degnamente». Nel consiglio direttivo sono stati eletti: Mario Maccalli, Gio-vanni Ghezzi, Adriano Tango, Gian Franco Facchi, Andrea Goldaniga, Angelo Branchi, Giuseppe Inama.

Per il collegio amministrativo-conta-bile: Corrado Bonoldi, Doriano Denti, Lodovico Zurla. Per il Collegio arbi-trale: Franco Tagliaferri, Emilio Gol-daniga, Giovanni Pizzocaro.

TUTTE LE VOTAZIONI ALL'UNANIMITÀ

Fabio Gerevini

Tutti i nomi del consiglio direttivo, del

collegio contabile e del collegio

arbitrale

Daniele Tarenzi

Page 15: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Gionata Agisti

asilo nido «Monsignor Capetti» di Offanengo è andato in fumo. Della struttura di viale Europa non è rimasto quasi nul-

la, anche se chi guarda dall’esterno, a prima vista, potrebbe non render-sene conto. Le pareti esterne, infatti, sono ancora al loro posto ma è l’in-terno dell’edificio a essere andato completamente distrutto.

L’incendio risale a lunedì, attorno alle 18, quando, per fortuna, tutti i bambini - una trentina - erano già a casa. Nell’asilo si trovavano solo tre insegnanti, impegnate a organizzare le scenografie di un allestimento in programma per il giorno seguente ed è stata proprio questa loro attività a causare, indirettamente, l’inciden-te. «Sembra che, nel maneggiare una candela, abbiano inavvertita-mente acceso uno degli addobbi di cartone» ci spiega il sindaco, Ga-briele Patrini. «Trovandosi a contatto con questo materiale, il fuoco ha messo un attimo a divampare, estendendosi rapidamente al resto dell’arredo».

Raggiungere l’estintore, come hanno testimoniato le tre insegnanti, è stato impossibile dal momento che anche questo strumento, evi-dentemente non proprio a portata di mano, si è trovato ben presto isolato dalle fiamme, così come l’unico tele-fono presente nell’edificio. Al che, per poter avvertire i vigili del fuoco, le tre donne sono corse a citofonare a un privato, la cui casa confina con la struttura. Nessuna di loro è rima-sta ferita, ma il rischio è stato eleva-to, anche per l’esplosione dei vetri

delle finestre, che sono andate com-pletamente in frantumi.

Sul posto, sono intervenuti diversi mezzi dei vigili del fuoco, insieme ai carabinieri di Romanengo e alla poli-zia locale. Le operazioni per spegnere l’incendio sono durate qualche ora, fino a sera inoltrata. «Le pareti interne e l’arredo sono tutte bruciate» conti-nua il sindaco. «Si è salvato, in parte, solo l’ufficio della dirigente. La strut-

tura portante non sembra danneggia-ta, ma è tutto da verificare. Comun-que, sarebbe impensabile mettersi a ricostruire il tutto, costerebbe di più che realizzarne uno nuovo».

Del resto, il problema non si pone, visto che una nuova struttura è già in fase di costruzione, a 50 metri da quella andata in fumo, e dovrebbe essere ultimata entro 8 mesi al mas-simo. Ciò che rimane dell’attuale,

infatti, è un prefabbricato risalente agli anni Settanta, che dava già al-cuni problemi, soprattutto riguardo al tetto. Per il momento, però, per i bimbi del nido occorrerà trovare una soluzione temporanea e la scelta, concordata con l’Asl, è caduta sull’istituto comprensivo del paese. Per renderlo idoneo, serve solo un intervento relativamente ai servizi igienici, che dovranno essere adat-tati alle esigenze dei bambini più piccoli.

«Abbiamo ipotizzato che in un paio di settimane dovremmo riuscire a fare le modifiche necessarie» pre-cisa il sindaco. «Nel frattempo, ap-profittando della chiusura delle atti-vità pubbliche, per la festa patronale di ieri, e del fine settimana, ricavere-mo lo spazio all’interno dell’istituto per accogliere i nuovi ospiti. Presto, sarà organizzato anche un incontro tra l’amministrazione comunale e i genitori, per verificare se ci siano al-tre necessità da parte degli utenti del nido».

Infine, non potevano mancare le polemiche. Il consigliere comunale di minoranza, Alex Corlazzoli, ha annunciato alla stampa che presen-terà un’interrogazione al sindaco, per sapere se la struttura disponeva dei certificati necessari, in particola-re per la prevenzione incendi. «Quel-lo che non condivido del consigliere Corlazzoli» replica il primo cittadino, «è questa sua necessità di mettersi sempre in mostra. Che senso ha annunciare che presenterà un’inter-rogazione per avere dei documenti? Potrebbe informarsi presso gli uffici comunali e scoprirebbe che questi certificati esistono, senza bisogno di creare clamore e allarmismi».

Nell’ambito del controllo del territorio disposto dal questore di Cremona, 120 persone e 90 autoveicoli sono state controllati dalle pattuglie di polizia, carabi-nieri, Guardia di Finanza e vigili di Crema. Sono state elevate 15 sanzioni per infrazioni al codice della strada ed è stato effettuato anche il controllo di un esercizio pubblico, all’interno del quale sono stati identificati di-versi giovani già conosciuti dalla polizia.

Crema 15

L’

Per fortuna tutti i bambini erano già a casa. Grande spavento per le insegnanti. La dinamica

Venerdì 3 Febbraio 2012

Distrazione: per colpa di una candelava in fumo l’asilo nido di Offanengo Prosegue l’iter che porterà i prodotti della Scuola

Casearia di Pandino, sugli scaffali dei supermercati della Coop e, in questa settimana, un altro passo è stato compiuto in questa direzione.

Infatti, ha visitato la sede di Pandino ed in partico-lare il caseificio didattico, Giuseppe Glorioso della CR&S, società esterna alla Coop, ma che si occupa di verificare dal punto di vista del controllo dei processi di produzione e della qualità dei prodotti, tutto ciò che poi compare presso i punti vendita Coop.

«La visita a Pandino consiste nel visionare il proces-so produttivo, prelevare dei campioni di prodotto sui quali operare analisi chimiche e microbiologiche» dice Glorioso, «al fine di emettere un rapporto di prova che poi servirà a dare il via libera alla fornitura». Una volta ottenuto il responso positivo da parte dei tecnici, si procederà a definire nel dettaglio la fornitura, che se-condo i propositi della scuola, dovrebbe riguardare per la fase iniziale, il punto vendita di Crema.

«Dovremmo partire con Crema» dice il direttore Andrea Alquati, «considerato che noi siamo una scuo-la e quindi non abbiamo la possibilità nel breve perio-do, di definire il trasporto dei prodotti per percorsi più lunghi. Tuttavia, questo è un punto che verrà affronta-to successivamente». I formaggi per i quali la Coop ha dimostrato interesse sono il Fontal e la Canestrella, già stagionati e da destinare al banco gastronomia assistita.

Nel corso della visita il referente della Coop ha vo-luto conoscere i quantitativi di latte lavorato a setti-mana (circa 100 quintali), la sua provenienza, la meto-dologia di pastorizzazione, le analisi microbiologiche che si effettuano in sede, oltre alle caratteristiche dei due formaggi indicati sopra.

I prodotti della Casearia sugli scaffali della Coop

Sono formaggi Stagionati

Forze dell’ordine: 120 controllati, 15 multe

Page 16: Il Piccolo Giornale di Cremona

ell’ambito della «Giornata del-la Memoria», lunedì, presso l’aula magna dell’università, si è svolto un convegno dedica-to alla risiera di San Sabba nel

sistema concentrazionario nazi-fascista, aperto alle scuole e a tutta la cittadinan-za. Ospite relatore, il professor Tristano Matta, storico dell’Istituto Regionale per la Storia del movimento di liberazione del Friuli Venezia Giulia.

Il lager della Risiera di San Sabba, creato nell’ottobre 1943, all’interno del complesso industriale dell’ex pilatura di riso, che sorge a Trieste in prossimità dello stadio comunale, funzionò fino alla liberazione come campo misto: di transi-to, per gli ebrei destinati alla deportazio-ne verso i campi di sterminio e di deten-zione ed eliminazione per resistenti, par-tigiani catturati e ostaggi civili. Per quest’ultima finalità, svolta in assoluta segretezza, il campo venne attrezzato con un forno crematorio, destinato all’eli-minazione dei cadaveri delle vittime.

Questo aspetto - la presenza di un forno crematorio - fa della Risiera di San Sabba un caso unico tra i campi di con-centramento nazisti in Italia e in tutta l’Europa occidentale occupata. Secondo le stime emerse in occasione del proces-so del 1976, sulla base di testimonianze di alcuni sopravvissuti e di ex SS, nella Risiera di San Sabba furono uccise e bruciate dalle 3 alle 4mila persone, solo in parte identificate. Per lo più, partigiani

e ostaggi sloveni e croati ma anche esponenti di primo piano della resistenza italiana, ebrei e semplici vittime civili cat-turate nei rastrellamenti.

Vi furono imprigionati, in attesa dei convogli verso Auschwitz o Mauthausen, circa 1.300 ebrei della regione, del Veneto e della Croazia. Dei 700 deportati razziali triestini, solo una ventina fecero ritorno dai campi della morte. Come è stato pos-sibile far funzionare un campo di concen-tramento, che fosse anche campo di eli-minazione, in un centro abitato così po-poloso, senza che questo provocasse reazioni tra gli abitanti? In che misura la città seppe? E come reagì?

Alla domanda risponde lo stesso pro-fessor Matta: «Il fatto è che ampi settori,

se non la maggioranza, della popolazio-ne italiana di Trieste vivevano in quei mesi in un clima che già sembrava di assedio, nel timore dell’espansionismo sloveno e croato e propendevano per un atteggiamento attendista che, auspican-do una liberazione da parte alleata, pote-va giungere persino a considerare nel frattempo la presenza tedesca quasi co-me un male minore, una sorta di prote-zione dall’aggressività del movimento di liberazione jugoslavo. In questo sentirsi stretta tra la repressione e il brutale do-minio nazisti e le aspirazioni di rivalsa del movimento partigiano jugoslavo, in que-sto clima di assedio, la Trieste di quel 1944 è per certi aspetti più assimilabile a Varsavia, che non a Milano o Genova».

All’incontro, a cui hanno portato i sa-luti delle istituzioni l’assessore comuna-le alle Politiche sociali, Luciano Capetti e l’assessore provinciale all’Istruzione, Paola Orini, hanno partecipato l’Itis Ga-lilei, il liceo Racchetti, il liceo Da Vinci, il Marazzi e la Fondazione Manziana, per un totale di oltre 300 studenti. Tra di lo-ro, molti parteciperanno al Viaggio della Memoria 2012, in programma dal 16 al 18 aprile prossimi, che ha come mete: Caporetto, Trieste - con visita alla Risie-ra di San Sabba - e la foiba di Basoviz-za. Organizzatore del programma di eventi, il Comitato Provinciale per la di-fesa e lo sviluppo della Democrazia, nato nel 1981 e coordinato dalla profes-soressa Ilde Bottoli, in collaborazione con la Rete scuole, la Regione e i Co-muni di Crema, Cremona e Casalmag-giore. Il progetto comprende anche un seminario, dedicato alla «Giornata del Ricordo», e, in particolare, alla foiba di

Basovizza e un incontro di aggiorna-mento per i professori che accompa-gneranno gli studenti nel viaggio. Da segnalare, come rende noto l’assessore comunale all’Istruzione, Laura Zanibelli, che il convegno di lunedì è stato regi-strato e potrà così essere utile in un’otti-ca didattica, in quanto la registrazione verrà messa a disposizione degli istituti scolastici che vorranno farne uso. «Que-sta amministrazione comunale» conti-nua l’assessore Zanibelli, «ha sempre voluto sostenere, anno dopo anno, le diverse iniziative finalizzate a serbare la memoria e ad approfondire la cono-scenza di queste tematiche. Quest’an-no, a maggior ragione, c’è sembrato opportuno dare il nostro contributo a sostegno del progetto, considerato l’al-to numero degli studenti partecipanti e il pregio di un’iniziativa rivolta anche alla formazione degli insegnanti».

Gionata Agisti

E’ morto Fayer, il nostro artista più famoso

Martedì, verso le 19.30, è ar-rivata una segnalazione sulla li-nea di emergenza per un patito scippo subito in viale Santa Ma-ria da una ragazza. L'immediato intervento della volante della polizia ha permesso di ricostrui-re, stando al racconto della gio-vane vittima, l'episodio crimino-so: a suo dire, due uomini a bordo di una macchina di gros-sa cilindrata, l'avevano aggredi-ta per rubarle il portafogli, cer-cando addirittura di farla salire a forza a bordo della vettura.

La ragazza, in stato di agita-zione, è stata soccorsa da per-sonale paramedico e accompa-gnata in pronto soccorso per la prime cure. Agli agenti in divisa si sono subito affiancati gli inve-stigatori del settore Anticrimine del commissariato cittadino che hanno avviato le indagini identi-ficando il proprietario della vet-tura, un romeno residente in Castelleone. Nella concitata fa-se delle indagini, che hanno preso le mosse dal fallito tenta-tivo di scippo, è emersa a poco

a poco un'altra verità che, attra-verso successivi riscontri, ha fatto concludere gli investigatori della polizia per l'ipotesi di una simulazione, ordita come ritor-sione per un affare andato male fra il fidanzato della presunta vittima e i proprietari della vettu-ra. Nella mattinata di mercoledì il cerchio si è definitivamente chiuso intorno alla finta vittima, U.C. di 22 anni cittadina romena residente in città, che è stata denunciata per procurato allar-me e simulazione di reato.

Alla fine della scorsa settimana si sono svolti i funerali del pittore e scultore Carlo Fayer. Aveva 87 anni e da tempo era ammalato: poco più di un anno fa non aveva potuto presenziare nemmeno alla mostra antologica delle sue opere organizzata dalla Fondazione S. Domenico.

Era il nostro artista più famoso ed apprezzato, caratterizzato da una grande creatività ed ispirazio-

ne che l’ha portato per tutta la sua vita a sperimentare continuamen-te forme diverse e diversi materia-li con cui esprimere un innato spi-rito artistico. Dotato di grande comunicativa umana, era molto conosciuto e stimato nel mondo associazionistico, non solo cultu-rale, del Cremasco dove la sua presenza non passava mai inos-servata. Ha avuto una vita che lui stesso definiva fortunata, e di cui

non rimpiangeva nulla, per la stra-ordinaria capacità di cogliere gli aspetti più positivi anche in avve-nimenti dolorosi come l’esperien-za della guerra. Lascia un patri-monio artistico notevole anche dal punto di vista quantitativo, che sicuramente testimonierà nel tempo la fama che l’ha accompa-gnato in vita. Alla famiglia ed agli amici esprimiamo le nostre con-doglianze.

Scippo simulato per ritorsione: giovane romena denunciata

Crema16 Venerdì 3 Febbraio 2012

N

«Giornata della Memoria» spiegata agli studenti

Martedì notte è stata presa di mira la sede del Pd cittadino. Verso le due una persona, dopo aver imbrattato i muri esterni con delle scritte di protesta contro la Tav, ha versato del liquido infiammabile sulla porta, dandole fuoco subito dopo.

Pochi danni per un gesto scriteriato che

avrebbe potuto avere conseguenze ben peg-giori .

Per il grave reato di incendio doloso sta in-dagando la Uigos del Commissariato che ha già raccolto i primi indizi.

«E’ davvero spiacevole quanto accaduto - commenta il coordinatore del Pd cremasco

Matteo Piloni - soprattutto perché stiamo ter-minando i lavori di ristrutturazione. Nessun danno impegnativo, ma di certo è da sottoline-are la gravità dell’atto in sé che, per quanto ci riguarda, non ha precedenti. Comunque abbia-mo già sporto denuncia preso la questura che ora farà il suo corso».

Sede del Pd, muri imbrattati e porta incendiata: Uigos indaga

Nel corso dell'intervento per il finto scippo, intor-no alle 20, un cittadino residente in Ombriano ha telefonato al «113», comunicando all'operatore della polizia di essere andato a casa dei genitori, momentaneamente assenti, per controllare la loro abitazione e di aver intravisto tre persone nell'im-mobile. Poiché la volante era impegnata per le pri-me attività conseguenti allo scippo simulato, si è

richiesto l'ausilio di una pattuglia della Guardia di finanza per il primo intervento. Gli uomini della Fiamme gialle sono stati raggiunti alcuni minuti do-po dagli agenti che, entrando nell'abitazione insie-me al proprietario, non hanno potuto fare altro che constatare l'avvenuto furto nell'appartamento, messo a soqquadro dai ladri. Non ancora quantifi-cato il danno subito dai proprietari di casa.

Furto in abitazione a Ombriano: notati tre malviventi

La Risiera di San Sabba, un lager per gli ebrei e partigiani destinati alla deportazione

Nell’ambito delle celebrazioni del «Gioro del ricordo in memoria delle vittime delle Foibe», l’amministrazione comunale di Crema organizza per venerdì 10 febbraio, alle ore 10.45, in Piazza Istria e Dalmazia una cerimonia civile per fare memoria di quel particolare momento storico che è stata la tragedia delle Foibe, in cui hanno perso la vita tanti italiani. La cerimonia vedrà la presenza e la testimonianza di Tom-maso Caizzi, profugo Dalmata, oltre alla rappresentanza di alcuni studenti delle scuole cittadine e dei cadetti della Scuola Militare Teuliè di Milano.

Dopo la conferenza di lunedì 30 gennaio in merito a «La Risiera di S.Sabba nel sistema concentrazionario nazi-fascista», il secondo incontro è organizzato per gio-vedì 16 febbraio, alle ore 11. Il professor Franco Cecotti, storico dell’Istituto regiona-le per la storia del Movimento di Liberazione nel Friuli-Venezia Giulia, incontrerà i ragazzi delle scuole di Crema sul tema: «Guerra e violenza al confine orientale: foibe ed esodo 1043/1045»

E venerdì 10 febbraio cerimonia per le Foibe

Page 17: Il Piccolo Giornale di Cremona

Di Laura Bosioe Daniele Tamburini

Il cosiddetto “pacchet-to liberalizzazioni”, predi-sposto dal governo Monti, sta suscitando grande dibattito e veementi pro-

teste all’interno delle categorie interessate. Anche se, ovvia-mente, sia l’impatto, che lo stes-so merito delle liberalizzazioni non hanno lo stesso peso, per dire, per tassisti, farmacisti o notai. Il concetto è chiaro: la nostra economia è stagnante, e lo è anche per lacci e laccioli, pressioni di gruppi di interessi, meccanismi di protezione dalla concorrenza. Liberalizzare, per il Governo, significa dare nuova linfa ai meccanismi del mercato, dare ossigeno e nuove risorse a famiglie ed imprese, far ripartire l’economia.

Tutto questo ha scatenato, dicevamo, proteste, contesta-zioni e scioperi. Nella realtà ita-liana di oggi, complicata e diffi-cile, il tutto si è mescolato a pro-teste di segno diverso, dagli autotrasportatori ai pescherecci, ma si ascoltano anche voci che, all’interno degli stessi ordini professionali inte-ressati, parlano di provvedimen-ti abbastanza limitati. Abbiamo rivolto alcune domande a Paolo Manasse, docente di Macroe-conomia e politica economica all’Università di Bologna.

Professor Manasse, ci può aiutare a dipanare la matassa delle liberalizzazioni predi-sposte dal governo Monti?

«Si tratta di misure finalizzate a rimuovere le cosiddette "bar-riere all'entrata" di alcuni settori economici. Parliamo ad esem-pio del numero dei tassisti e delle farmacie, o dei requisiti per fare tirocini finalizzati all'iscrizio-ne a un ordine professionali. Ostacoli che, limitando l'acces-so alle professioni, contribui-scono a mantenere alti i prezzi.

Si tratta di situazioni di privilegio che le liberalizza-zioni vogliono eliminare, in una serie di settori che rappresenta-

no circa il 40% del Pil.Tra l'altro, le barriere all'entra-

ta ostacolano l'innovazione tec-nologica: un elevato livello di monopolio, infatti, porta a non avere interesse a innovare, men-tre una concorrenza più strin-gente incentiva l'innovazione e la ricerca».

Liberalizzare, stimolare la concorrenza, limitare, se non

abbattere, le nicchie di privile-gio: è questo dunque il volano della ripresa?

«Questi provvedimenti hanno effetti sia a livello settoriale che macroeconomico. Per quanto riguarda i settori economici, l'aumento del numero degli attori porta al calo dei prezzi e alla crescita delle merci in circo-lazione. A perdere sono solo coloro che godevano dei privile-gi. Ma facendo un bilancio sono più numerosi gli aspetti positivi, e la società ci guadagna. Maga-ri si potrebbe pensare di com-pensare alcune categorie per-ché possano mitigare gli effetti della liberalizzazione.

Per quanto riguarda gli effetti macroeconomici, possiamo rifarci alle esperienze di altri paesi in cui si è intrapresa la strada delle liberalizzazioni. Molti studi rilevano che si sono ottenuti guadagni in termine di riduzione dei prezzi in alcuni settori (es: tariffe telefoniche, linee aeree, ecc). Aumenta inol-tre la propensione a innovare e fare ricerca, attraendo un mag-gior numero di investitori esteri.

Ma tutto ciò rappresenta solo una parte della soluzione del problema. Bisogna infatti vedere quale fiducia si può nutrire in questo pacchetto di liberalizza-zioni. Ad esempio un po' stupi-sce il fatto che vi siano liberaliz-zazioni solo parziali, in certi set-tori: ad esempio per le farmacie o i tassisti non si aboliscono le licenze, ma se ne aumenta il numero. In questo modo però le protezioni di tali categorie non vengono abolite, ma solo ridot-te. Sarebbe invece stato preferi-bile un intervento più incisivo.

Queste misure presentano inoltre alcuni problemi legati al fatto che nonostante le liberaliz-zazioni ricoprano un ampio ven-taglio di attività, per alcuni set-tori non si prevede praticamente nulla. Sto parlando dei mercarti finanziari, delle banche, delle assicurazioni».

In effetti sembra che il sistema del credito e della finanza non sia stato toccato più di tanto dalle riforme...

«E' proprio questo l'errore. Ci sono ambiti, come la disciplina delle partecipazioni incrociate, o il ruolo delle fondazioni banca-rie, che creano molti problemi. Prendiamo ad esempio il ruolo delle fondazioni: questi organi-smi dovrebbero essere di con-trollo, ma in realtà vengono a loro volta controllati dalla politi-ca del territorio, che a sua volta condiziona la banca stessa. Così chi vuole investire non lo farà certo in un istituto di credi-to dove le decisioni sono prese dal sindaco o dal presidente della Provincia.

Se andiamo ad analizzare paesi che funzionano meglio dell'Italia, vediamo che le libera-

lizzazioni messe in campo sono proprio quelle legate ai mercati finanziari, che per i paesi avan-zati sono quelle che funzionano meglio. Questo accade perché il sistema del credito è fponda-mentale per lo sviluppo dell'eco-nomia. Quindi possiamo dire che questa manovra è una gran-de svolta, ma lascia un po' di amaro in bocca.

C'è poi il problema che, nonostante ci sia un testo unico che prevede norme piuttosto strette, nella pratica si usano spesso escamotage per aggi-rarle. Così troviamo persone che fanno parte di Consigli di ammi-nistrazione di diverse banche; oppure si trovano partecipazioni incrociate tra banche e grandi imprese che creano legami col-lusivi e il credito viene dirottato verso tali grosse aziende, a sca-pito di quelle più piccole, che hanno invece dif-ficoltà ad acce-dervi. Sarebbe quindi opportuno un inasprimento delle normative.

Allo stesso modo si dovreb-be cambiare le fondazioni, privatizzandole in modo che venga evitata l'inge-renza della politica».

Cosa ne pensa delle prote-ste in atto? Sono solamente corporative, o c’è un qualche fondo di verità?

«Senza dubbio le categorie vengono toccate nel vivo e quin-di le proteste sono legittime. Certi settori poi, come ad esem-pio i trasporti, sono state molto sacrificate dall'incremento dei carburanti, che incide per il 70%. Tuttavia, come ho detto prima, si

potrebbe pensare, per tali cate-gorie, a una forma di convenzio-ne o di sgravio fiscale che attenui gli effetti della manovra».

“La miseria dei molti e la ricchezza di pochi”, ha scritto in un suo recente articolo. Quali altre misure sarebbero necessarie per una maggiore equità?

«Fino alla crisi del 2008, in realtà, non c'era mai stata una grande disuguaglianza sociale. Il problema oggi che sta aumen-tando il divario tra ricchi e pove-ri, anche a causa di una forte redistribuzione del ceto medio: operai e impiegati sono scesi verso la povertà, mentre i lavo-ratori autonomi ci hanno guada-gnato.

L'altro aspetto da tenere pre-sente è che la nostra è una società bloccata dalla mancan-

za di possibilità per chi non nasce in una famiglia abbien-te. In sostanza i figli dei poveri restano poveri, e i figli dei ricchi restano ricchi.

Questo perché carattere indivi-duale e merito nel nostro paese hanno scarso peso.

Proprio a questo proposito le liberalizzazioni sono importanti, andando nella direzione di tra-sferire risorse ai giovani. Oltre a questo sarebbe utile trasferire le risorse legate all'evasione fisca-le sulla riduzione delle aliquote per le fasce medio-basse. Que-sto sarebbe fondamentale sia per la redistribuzione del reddito che dal punto di vista economi-co, con l'incremento dei consu-mi».

«La lotta all’evasione dovrebbe aiutarea ridurre le tasse»

ILe liberalizzazioni trasferiscono risorse ai giovaniL’analisi del professor Paolo Manasse, docente di macroeconomia e politica economica, sul “pacchetto” predisposto dal governo Monti

Le misure previste dal decreto

sono positive, ma si dovrebbe

agire anchesulle banche

e sulle fondazioni

17Venerdì 3 Febbraio 2012 Speciale Economia

«Giusto rimuovere “le barriere d’entrata”

di alcuni settori»

Il professor Paolo Manasse

Page 18: Il Piccolo Giornale di Cremona

l 2012, anno di recessione? La cosa preoccupa molto, ovvia-mente, il mondo economico e produttivo locale. Ne abbiamo parlato con Giandomenico Au-

ricchio, presidente della Camera di Commercio di Cremona.

«Proprio in questi giorni abbiamo pre-sentato i dati congiunturali relativi al quarto trimestre 2011 che indicano un andamento sostanzialmente stabile del-la nostra economia» spiega. «Tutti i prin-cipali indicatori infatti presentano varia-zioni con valore assoluto inferiore al punto percentuale. Se guardiamo il dato congiunturale della produzione indu-striale provinciale - un indicatore molto importante perchè in grado di darci indi-cazioni della misura in cui le vicende fi-nanziarie impattano sull’economia reale – vediamo che la produzione, con un calo dello 0,2%, non si discosta signifi-cativamente dal +0,1% del 3° trimestre 2011. Un dato che dimostra come il no-stro tessuto economico, ancora una vol-ta, abbia dato prova di una buona tenuta. Ricordo che in Lombardia la produzione presenta, per la seconda volta consecu-tiva una variazione negativa con un -0,5%. Un commento sulla situazione economica cremonese non può però prescindere dal fatto che siamo in un momento di elevata criticità per l’econo-mia italiana, esposta più di altre alle spe-culazioni finanziarie e alla contrazione della domanda mondiale e oggi impe-gnata su difficili interventi strutturali per il risanamento e lo sviluppo».

Quali azioni mette in campo la Ca-mera di Commercio per sostenere il sistema economico provinciale?

«In questo quadro economico globa-le trovare ricette per risollevare l’ambito locale è senz’altro complesso. Uscire dalla crisi è l’imperativo. Per questo, co-me Camera di Commercio, cerchiamo di sostenere le nostre aziende nelle mag-giori difficoltà, aiutandole ad alleggerire le criticità del momento. Credito, interna-zionalizzazione, innovazione, aggrega-

zione, sono le priorità d’intervento. Oltre al finanziamento del sistema dei Confidi, i progetti Sbloccacrediti e Confiducia sono le risposte del sistema camerale alla crisi di liquidità delle aziende. Sono quasi 600.000 i crediti finanziati alle mi-cro e piccole imprese cremonesi in virtù dell’accordo per il quale il sistema came-rale eroga alle micro e piccole imprese lombarde i crediti dei Comuni già giunti a scadenza e non onorati per i vincoli del Patto di stabilità o per problemi interni alle singole amministrazioni. Il tutto sen-za alcun onere burocratico e senza spe-se. Il progetto Confiducia, invece, ha permesso a 258 imprese del nostro ter-ritorio di ottenere finanziamenti per qua-si 20 milioni di euro.

Sappiamo bene che oggi, in partico-lare per la piccola e media azienda, pun-tare su processi di integrazione che fa-voriscano innovazione e internazionaliz-zazione per confrontarsi in maniera competitiva con il mercato rappresenta la prima ricetta anticrisi.

Il percorso che come Camera di

Commercio di Cremona siamo impe-gnati a sostenere, supportando le impre-se nello sforzo di ottimizzare la propria capacità di competere in una dimensio-ne globale è confortato dai risultati ot-tenuti nell’ultimo trimestre 2011 sul fron-te export, dove la nostra provincia regi-stra un’ottima performance con un +2,4% contro un -1,5% in Lombardia.

La recente approvazione, fortemente auspicata dalla Camera, da parte di Re-gione Lombardia dei criteri di attuazione del "Bando voucher per l'internazionaliz-zazione delle micro, piccole e medie im-prese lombarde 2012", nell'ambito dell'Adp con il sistema camerale, con la messa a disposizione delle aziende lom-barde di quasi 5,5 milioni di euro per sostenere l'acquisto di servizi di consu-lenza e assistenza per l'estero e la parte-cipazione a missioni economiche e fiere internazionali all'estero, apre interessan-ti prospettive per favorire i processi di apertura al commercio con l’estero.

Continueremo anche inoltre a lavora-re per far crescere una cultura collettiva

dell’importanza di investire nell’innova-zione. Nel 2011 sono state 16 le imprese della provincia di Cremona che hanno ottenuto contributi per innovazioni di prodotto o di processo sui bandi Innova-zione appena chiusi.

L’aggregazione è un altro dei temi for-ti sui quali, anche come sistema came-rale lombardo, stiamo puntando. Soste-nere la crescita e la formazione di reti di imprese in modo da favorire la ricerca, l’innovazione, la formazione, il trasferi-mento tecnologico è oggi una leva fon-damentale di competitività. E ciò a mag-gior ragione in un tessuto economico come il nostro, fatto di aziende spesso molto piccole, per le quali unire capacità, competenze e risorse può risultare dav-vero determinante. Ricordo che fino a fine febbraio è ancora aperto il bando ERGON, finanziato dalla Regione e dalla Camera di Commercio, con una dotazio-ne per il territorio di quasi 500.000 euro, senz’altro una significativa opportunità per le imprese cremonesi che punteran-no sull’aggregazione e le reti d’impresa per realizzare prodotti, servizi e business innovativi in nuovi mercati.

Una previsione per il 2012? Ci sarà la ripresa? E quando?

«Bisogna avere fiducia. L’economia reale ha già dimostrato di saper reagire, innovando, mettendosi in rete, cercando di cogliere le opportunità offerte dai Pa-esi emergenti.. E’ evidente però che bi-sogna fare i conti con il calo dei consu-mi, le difficoltà del sistema bancario e le conseguenti difficoltà di accesso al cre-dito. Certamente l’evoluzione comples-siva della situazione, oltre che dalla ca-pacità del sistema Italia di dare risposte incisive alla crisi, dipenderà in larga mi-sura dalla tenuta del contesto interna-zionale. Variabili queste, purtroppo, completamente al di fuori del controllo a livello locale. Quel che è certo è che, però, la Camera di Commercio sarà sempre al fianco delle imprese del terri-torio per sostenerle nella sfida per la competitività».

Speciale Economia18 Venerdì 3 Febbraio 2012

I

Giandomenico Auricchio, Camera di Commercio: Innovazione, internazionalizzazione, accesso al credito

«Uscire dalla crisi è l’imperativo»Andamento congiunturale stabile, ma preoccupano

le variazioni negativeancora forti

Si conferma stabile l'andamento congiuntu-rale provinciale degli ultimi tre mesi del 2011, come emerge dall'indagine condotta da Union-camere Lombardia.

L’indice destagionalizzato della produzione industriale provinciale si mantiene su livelli appe-na inferiori a quelli che hanno preceduto la crisi, e mantenendo il valore più alto all’interno della Lombardia. A gettare ombre sul prossimo futuro sono però le variazioni ancora negative sul ver-sante degli ordini interni che sono, con il -0,6%, alla quinta variazione negativa consecutiva. La domanda estera, che nell’attuale panorama in-ternazionale costituisce l’ancora di salvezza del-le economie più avanzate, in provincia, pur au-mentando dello 0,8%, non riesce tuttavia a re-cuperare il calo dell’1,5% riscontrato nei tre mesi estivi. Stabile il fatturato a prezzi correnti (+0,2%), che già da un paio di trimestri ha arre-stato il suo precedente processo di buona cre-scita. Lo stesso accade per i prezzi, la cui lieve ripresa inflattiva (+0,9% delle materie prime e +0,5% dei prodotti finiti), sembra dovuta più ai rincari dei carburanti che ad una rinata vivacità degli scambi. Il numero degli addetti cresce del-lo 0,7% ed è alla quarta variazione positiva con-se-cutiva, ma nello stesso tempo riprende l'ac-cesso alla Cassa Integrazione Guadagni ordina-ria delle imprese cremonesi. Vi ha infatti fatto effettivo ricorso più dell’11% delle imprese (con-tro l’8,6% di tre mesi fa).

Dati preoccupanti sono quelli che pervengo-no dal comparto artigiano che presenta segni negativi ed in peggioramento per tutti gli indica-tori. La produzione destagionalizzata a livello congiunturale perde il 7%, annullando il recupe-ro dei due trimestri precedenti (+4,2 e +3,2%) con inevitabili ripercussioni sul fatturato che scende ulteriormente dell’1,8%. Anche gli ordini e l’occupazione sono in calo di poco meno di due punti percentuali.

«La Camera di Commercio è al fianco delle imprese del territorio, per sostenerle

nella sfida per la competitività»

Giandomenico Auricchio

Pagine a cura di Laura Bosioe Martina Pugno

Page 19: Il Piccolo Giornale di Cremona

l comparto industria nel 2012? Abbiamo chiesto a Mario Caldonazzo, presi-dente dell'Associazione in-dustriali di Cremona (Con-

findustria), di fare il punto della situazione e di commentare il provvedimento sulle liberalizza-zioni.

Si teme, da più parti, che il 2012 sia un anno segnato dalla recessione. Come giudica la si-tuazione e le prospettive del mondo industriale?

«Il Fondo Monetario Interna-zionale ha già parlato di recessio-ne per il nostro paese.

In economia si parla di reces-sione quando la capacità produt-tiva di un paese è inferiore a quel-la che lo stesso potrebbe avere usando tutti i propri fattori produt-tivi. La recessione è quindi l’op-posto della crescita economica, cioè allo sviluppo di un paese in diversi settori con aumento della ricchezza, dei consumi, della pro-duzione di beni e di servizi. Tra i vari sistemi proposti ha riscosso un notevole successo nel 1975 quello proposto dall’economista Julius Shiskin in un articolo sul New York Times. Suggerì di con-siderare l’andamento del prodot-to interno lordo in due trimestri consecutivi: se il dato è negativo in entrambi, allora il paese si trova in recessione.

Io credo che occorra evitare di trarre considerazioni troppo rigo-rose sull’argomento e soprattutto di distinguere diversi livelli di gra-vità tra le fasi recessive. Credo che il nostro paese e soprattutto la nostra economia stia attraver-sando una stadio complicato det-tato da un perdurare di disconti-nuità degli ordinativi, da un peg-gioramento delle condizioni di accesso al credito ma tuttavia

esistono le condizioni per poterne uscire bene.

Le possibilità di uscita dipen-dono dalle capacità di reazione, dall’orientamento politico dei go-verni e dalle politiche economiche che si sarà in grado di applicare, non più solo a livello paese ma di Unione Europea.

L’industria, dopo un avvio inte-ressante nei primi mesi del 2011, ha subìto un ulteriore rallenta-mento dalla fine dell’anno. Le no-stre previsioni, per quanto sia possibile farne in questo momen-to, ci fanno pensare ad un primo semestre del 2012 ancora al-quanto debole dal punto di vista della produttività, con inevitabili ripercussioni sull’occupazione. Forse una ripresa, soprattutto in termini di export, sarà possibile verso la seconda parte dell’an-no».

Quali sono secondo lei i pun-ti di forza e gli aspetti di debo-lezza del nostro territorio?

«I punti di forza sono quelli di sempre: prodotti di qualità eleva-

ta, una gestione dei servizi sem-pre più calata sul cliente, una no-tevole capacità di adattamento alle esigenze e tempi della do-manda ed una professionalità ri-conosciuta delle risorse umane.

I limiti sono il riflesso di una an-cora scarsa capacità di collabora-zione e di aggregazione fra le imprese e di una limitata apertura verso nuovi mercati e questo an-che a causa di una dimensione ancora troppo ridotta delle azien-de. Voglio inoltre ricordare un aspetto sul quale abbiamo richia-mato l’attenzione e che sarà an-cora più evidente nei mesi a veni-re: l’accesso al credito.

Temiamo un periodo partico-larmente complicato per le impre-se perchè ottenere liquidità dalle banche rischia di diventare sem-pre più difficile, per di più in un momento che già vede le aziende, soprattutto le Pmi, alle prese con tassi di finanziamento particolar-mente onerosi che in molti casi raggiungono percentuali a due cifre.

Tra le misure strutturali che il governo Monti sta realizzando, un grande spazio hanno le co-siddette liberalizzazioni. A suo parere, quali sono gli aspetti positivi e quali le criticità?

«Il compito del governo Monti è alquanto complesso e la com-plessità è dettata sia da una ge-nerale condi-zione di diffi-coltà dell’Eu-rozona sia da una annosa debolezza del sistema Italia.

Da questo punto di vista erano inevita-bili le strategie iniziali di inter-vento di rigore finalizzata ad un freno immediato alla perdita di credibilità e fiducia del nostro paese sui mercati di riferimento.

Ora è stata avviata una secon-da fase destinata, ci auguriamo con vigore, alla crescita ed al raf-

forzamento della nostra econo-mia. E’ stato avviato un percorso di liberalizzazioni che sarà ancora molto lungo e che inevitabilmente dovrà incrociarsi con un seria vo-lontà di affrontare il tema delle privatizzazioni.

Credo che il vero risultato po-sitivo sia quello di aver voluto davvero avviare un cammino ver-so il cambiamento, verso la ne-cessità di rompere uno dei mec-canismi più pericolosi del nostro paese, quello delle lobby, delle corporazioni, introducendo spazi importanti di libertà, di imprendi-torialità, rimuovendo dei freni e dei limiti ormai antistorici.

Certo il punto è non limitarsi a intervenire su alcuni ambiti ma affrontare i grossi temi: i trasporti, l’energia, i servizi; inoltre, come accennavo, bisogna definire una piano verso le privatizzazioni, per-mettendo all’iniziativa privata di entrare in monopoli gestiti, troppo

spesso, con sprechi e ineffi-cienza dalla am-min is t raz ione pubblica».

Una previ-sione per il 2012, rispetto al suo settore e, più in gene-rale, al territo-rio cremone-se?

«Il 2012 appare compromesso nell’Eurozona a causa dell’anda-mento nell’ultima parte del 2011 e dell’inerzia che graverà sulla pri-ma metà dell’anno. La sfida è pre-parare oggi le condizioni ottimali per avere un accenno di ripresa

tra un semestre, e consolidare il segno positivo nella variazione del Pil nel 2013. Ci auguriamo che l’export italiano possa avere una ripresa sensibile dalla fine del se-condo trimestre.

In generale un po’ tutti i settori del nostro territorio subiranno dei rallentamento per il perdurare di questa situazione internazionale. Chi in maniera più evidente chi con sacrifici ulteriori sulle margi-nalità, riteniamo che le aziende dovranno vivere mesi alquanto complicati, nei quali non esclu-diamo riflessi evidenti sull’occu-pazione, con ulteriori ricorsi agli ammortizzatori sociali».

Ci sarà la ripresa? E quando?«Veramente complicato dire

quando torneremo ai livello pre- crisi. Non dimentichiamo che comunque in aree extra Ue la si-tuazione economica assume fac-ce differenti. L’India è ripartita, il Brasile sta tornando a marciare, la Cina dopo una sensibile frena-ta ha già ripreso la ripresa grazie alle misure espansive varate dal governo e gli Usa, dove è scop-piata la crisi finanziaria, anche se a ritmi blandi, proseguono un percorso di risalita. Per l’Area Eu-ro l’evoluzione sarà più lenta e collegata a tante variabili.

Il segno positivo davanti alle variazioni congiunturali tornerà nella seconda metà del prossimo anno. Ciò accadrà nell’ipotesi più probabile che sia affrontata in modo risolutivo la crisi dei debiti sovrani dell’Eurozona, grazie al gioco cooperativo tra stati e isti-tuzioni, rientrino rapidamente le tensioni sui tassi di interesse a lungo termine (con il rendimento dei BTP sotto il 5% entro la pri-mavera), siano ripristinate condi-zioni operative normali nel credi-to e torni la fiducia tra le impre-se».

Speciale Economia 19Venerdì 3 Febbraio 2012

I«Dopo il rigore, politiche di crescita»

Mario Caldonazzo (Confindustria): «Uscire dalla crisi dipenderà dalle capacità di reazione, dall’orientamento politico dei governi e dalle politiche economiche dell’U.E.»

Mario Caldonazzo, presidentedell'Associazione industriali

«Occorre che sianoripristinate le normali

condizioni operative nel credito e che torni la

fiducia tra le imprese»

Page 20: Il Piccolo Giornale di Cremona

e la crisi economica si rivela pesante per tutte le categorie, ancor più difficoltosa appare la situazione relativa al

settore del commercio, reduce da un anno decisamente duro. Le difficoltà, al momento, sem-brano ben lontane dall'esser ter-minate, come evidenzia il presi-dente dell'Ascom Claudio Pugnoli: "Purtroppo per il 2012 non ho troppe speranze. La recessione è certa per tutti gli osservatori. Bce e Fondo Mone-tario hanno spostato l’inversione di tendenza al 2013. I dati testi-moniano che il 2011, per l'Italia, è stato un anno da dimenticare. E, in provincia di Cremona non è andata meglio. Nei giorni scorso è stato pubblicato che, in un anno, hanno chiuso quasi cento-cinquanta negozi. Le famiglie sono sempre più indebitate (oltre 22mila euro) e i consumi sono in calo. La via obbligata, senza per-dere tempo, è quella di sostene-re la ripresa, passare dal “Salva Italia” al “Cresci Italia”. Rilancia-re l’economia deve essere una priorità ad ogni livello di gover-no".Ripartire, dunque, con la consa-pevolezza delle proprie risorse e dei punti deboli del territorio: "Le debolezze sono ormai croniche. Penso alla mancanza di infra-strutture (le strade, le ferrovie, le vie d’acqua) ma anche alla inca-pacità di guardare alla crisi come una occasione per far crescere il territorio. La svolta imposta dalla crisi economica e finanziaria non è quella delle liberalizzazioni ma piuttosto quella di stimolare un territorio ad essere protagonista del proprio sviluppo, a superare l’immobilismo. Pensiamo, allora, al rilancio del Turismo e della Cultura, al sostegno al progetto

per i corsi universitari nella sede Inam, alla valorizzazione dei corsi musicali (magari acquisendo la Manfredini). Le criticità di oggi, se risolte, diventano opportunità per il futuro. Insegna Samuel Johnson che “Le grandi opere non si costruiscono con la forza ma con la perseveranza”.Prosegue Pugnoli: "Le liberaliz-zazioni non sono la soluzione: i consumi non si stanno certo contraendo per l’impossibilità di trovare tempo per gli acquisti. Invece ciò che è certo è che aumenteranno, per le nostre imprese, i costi. Resta, quello delle liberalizzazioni, l’ennesimo regalo che si è voluto fare alla grande distribuzione. Una scelta di campo che, come è evidente, ci vede assolutamente contrari. Il 2012 sarà, senza dubbio, un anno importante, perché saremo chiamati a misurarci in un nuovo contesto. Penso, ad esempio, alle liberalizzazioni, ma anche ad un equilibrio sempre più sbilan-ciato con le strutture di media e grande distribuzione".Su cosa puntare, dunque, per il rilancio locale? "Per quanto riguarda Cremona guardo con

interesse all’inaugurazione del Museo del Violino e al probabile riconoscimento della liuteria come patrimonio immateriale dell’umanità. Devono essere lo stimolo per un rilancio comples-sivo sul centro e sulla città. Resta

poi il problema del Credito. E’ necessario che le Banche torni-no a sostenere le imprese. Nel terzo trimestre del 2011 una impresa su tre ha ottenuto credi-ti inferiori alle richieste o non li ha ottenuti. Così si rischia di por-tare alla chiusura di moltissime attività. Vorrei che fosse domani ma, invece, non sono troppo fiducioso che arrivi troppo velo-cemente. Il Pil dovrebbe scen-dere anche nel 2012 e tornare positivo solo nel 2013. Come sostiene Robert Reich nel suo “Aftershock” (appena uscito da Fazi Editore) la Grande Reces-sione mondiale è tecnicamente finita. Ma le sue scosse di asse-stamento sono appena comin-ciate. Credo che ciascuno di noi sia chiamato a credere nella ripresa e a garantire, secondo il proprio ruolo, un contributo per uscire dalla crisi".

S

Ascom: «Per uscire dalla crisi economica serve l’impegno di tutti»

Tra le categorie che mag-giormente si sono schierate contro le liberalizzazioni vi è quella farmaceutica, interes-sata da una serie di innova-zioni giudicate da Federfarma dannose per la categoria. Revocato lo sciopero inizial-mente indetto per il 1 febbra-io in favore di un'apertura al dialogo, restano ferme le posizioni dell'associazione e dell'intera categoria. In parti-colare, appare necessario per l'associazione "evitare che un aumento eccessivo del numero delle farmacie polverizzi e impoverisca la rete capillare dei presidi terri-toriali, indebolendola grave-mente e rendendola ineffi-ciente e non più adeguata a rispondere alle esigenze di salute dei cittadini". Tra le misure previste dal decreto, infatti, l'aumento di farmacie presenti sul territorio italiano, che passeranno da circa 18.000 a 23.000. Un aumento che, secondo quanto calcola-to da Federfarma in base alle deroghe del decreto, potrà essere affiancato da ulteriori duemila attività, per un aumento considerato dall'as-sociazione sindacale "inso-stenibile. Significherà solo un impoverimento del servizio e

una diminuzione della profes-sionalità. Come possiamo pensare che un sistema con 27mila farmacie regga, se la spesa farmaceutica è sempre la stessa e anzi deve calare nei prossimi anni?".

Un decreto che, secondo Federfarma, è colpevole di piegarsi alle esigenze di mer-cato, senza però creare dav-vero nuovi posti di lavoro nel settore: “Se il nostro fattura-to diminuisce, dovremo licenziare qualche dipenden-te. C’è il rischio di creare occupazione da una parte per perderla dall’altra. Ma bisogna contemperare l’esi-genza di agevolare l’accesso alla professione con quella di mantenere alta la qualità".

Oggetto di critiche, inoltre, l'abbassamento del numero di farmacie a tremila per ogni abitante. Insoddisfatte, di contro, anche le parafarma-cie, per le quali non è stata concessa la possibilità di vendita dei farmaci di fascia C con obbligo di ricetta medica, i cui costi ricadono esclusivamente sui cittadini poiché non è previsto il rim-borso del Servizio sanitario nazionale (dovuto solo per i farmaci “salvavita” di fascia A).

Federfarma: «Occorre puntare alla qualità»

«Per la ripresaaspettiamofino al 2013. Puntiamo sulla liuteria e sul museodel violino»

Rilancio locale contro la recessione Con le liberalizzazioniuna farmacia ogni 3000 abitanti

Speciale Economia20 Venerdì 3 Febbraio 2012

«Rischiamo unimpoverimento del servizio e unadiminuzone dellaprofessionalità»

Page 21: Il Piccolo Giornale di Cremona

e il periodo di prolungata crisi eco-nomica pesa particolarmente sul-le spalle delle piccole e medie imprese, non si rivela più clemen-

te neppure con i commercianti, che devo-no far fronte, oltre alle difficoltà che ormai da anni colpiscono i più svariati settori sen-za dare segno di risoluzione a breve termi-ne, anche alla dura concorrenza messa in atto dalla grande distribuzione.

Si tratta di un tema particolarmente di-scusso e attuale, in quanto si lega a quello altrettanto caldo in questo periodo delle liberalizzazioni, al centro di valutazioni e polemiche, che permetterebbero l'apertu-ra degli esercizi commerciali senza limita-zioni di orario. “Le liberalizzazioni non costituiranno un miglioramento”, spiega Giorgio Bonoli, direttore di Confesercenti Provinciale di Cremona.

“Per i piccoli esercizi commerciali la si-tuazione è già difficile attualmente, con le

liberalizzazioni non può che peggiorare. I piccoli esercizi non possono avere la forza di contrastare la grande distribuzione: non possono permettersi grandi assunzioni, né di affrontare i costi di orari d'apertura pro-lungati, per un incremento di guadagni che non potrebbe comunque essere pari alle spese aggiuntive. Gli enti locali, ma anche le banche, dovrebbero mantenersi ora più che mai vicini ai piccoli commercianti, an-che con credito e liquidità”. Concretamen-

te, sono molti gli interventi che secondo Bonoli dovrebbero essere messi in atto dalle amministrazioni locali a sostegno del-le attività commerciali del territorio: “Oc-corre migliorare la viabilità e i distretti urba-ni, offrire maggiori opportunità anche tra-mite bandi regionali. E' importante, inoltre, lavorare in favore di una omogeneizzazione dei pubblici esercizi presenti sul territorio e in favore di una linea decisionale uniforme: se, ad esempio, viene rifiutata un'apertura

a Crema, la stessa linea deve essere man-tenuta anche a Cremona o Casalmaggiore, altrimenti si ha solamente uno spostamen-to che danneggia comunque le attività del-le aree limitrofe”.

Il richiamo ad una maggiore attenzione e tutela nei confronti dei piccoli e medi esercizi commerciali da parte di Confeser-centi si fonda sulla consapevolezza che ancora sono lontani i tempi di una decisa ripresa: “Purtroppo il 2012 si prospetta in

ogni caso un anno ancora difficile. I recen-ti aumenti non aiutano, dall'iva fino ai costi legati ai trasporti, che vanno a pesare sia sui commercianti sia sui consumatori. Per una possibile ripresa occorre rivalutare molti aspetti dell'attuale situazione e indi-viduare soluzioni che possano dirsi davve-ro efficaci a lungo termine; certamente il tema delle liberalizzazioni è da rivedere”.

ambiamento e innova-zione: queste le parole d'ordine per uscire dalla crisi secondo l'Asvicom, come dichiara il Presi-

dente Berlino Tazza: "Di certo le premesse non sono delle migliori, ma dobbiamo agire. Il periodo che stiamo vivendo è caratterizzato da grandi cambiamenti nei settori del commercio e del turismo. Le libe-ralizzazioni ad esempio dimostra-no come i titolari dei piccoli eserci-zi debbano abbandonare le vec-chie abitudini se vogliono stare al passo con i tempi e continuare ad essere competitivi. La tipologia di turismo è variato: poche le vacan-ze vecchio stile (mare e sole in estate e montagna in inverno), au-mento della tendenza a preferire viaggi avventura, riduzione della durata media del viaggi e mini pac-chetti relax e benessere e culturali. Sulla scorta delle nuove attitudini varrebbe la pena riflettere e costru-ire la nuova offerta commerciale". Cambiamenti, prosegue Tazza, che devono potersi legare allo sfruttamento delle peculiarità pro-prie del territorio: "La provincia di Cremona ha la fortuna di sorgere in una zona geograficamente favore-vole, a pochi chilometri dai grandi

centri urbani lombardi e a qualche centinaio da altre importanti città del nord Italia. Da questo privilegio però ne nasce anche una debolez-

za: le infrastrutture viabilistiche sia stradali che ferroviarie. Nel Breve periodo un punto di forza è Expo 2015.Occorre studiare un percorso te-matico e culturale che attiri sul ter-ritorio i visitatori che giungeranno da molte parti del mondo portan-doli nei nostri luoghi, attrattivi per i monumenti, castelli e mura stori-che. Un altro punto di forza del territorio è il fatto di essere compo-sto in prevalenza da piccole e mi-cro imprese, cuore dell’economia del nostro paese. Caratteristica che, però, potrebbe diventare un debolezza se non si corre ai ripari per salvaguardarle: il sistema do-vrà mettere un campo delle azioni concrete che consentano alle im-prese di poter accedere alle cono-

scenze, alle innovazioni (di prodot-to, di mercato e di gestione) e ai mercati internazionali. Iniziative come l’integrazione di risorse ai distretti del commercio finalizzate alla formazione dei dipendenti del settore turistico e commerciale da parte del Fondo Formazienda rap-presentano un esempio di quello che, a nostro parere, dovrebbe di-ventare una prassi".Tra le questioni preminenti da va-lutare a livello nazionale per il rilan-cio dell'economia non manca un tema particolarmente discusso, quello delle liberalizzazioni: "Asvi-com Cremona, pur sostenendo, in generale, un sistema del commer-cio che possa essere più flessibile negli orari di apertura per accoglie-re le esigenze di alcune fasce di

consumatori, non nasconde la sua perplessità riguardo una totale de-regulation, perplessità relative a questioni di ordine pubblico, a questioni di escalation della con-correnza che non porterebbero a vantaggi economici per nessuno, tanto meno per i consumatori, bensì condurrebbe a perdite in ter-mini di posti di lavoro. L’Asvicom è fermamente convinta che il prov-vedimento finisca per uccidere i piccoli esercizi che stanno già at-traversando un momento di diffi-coltà.Non pochi disagi anche per i com-mercianti più solidi che si trovereb-bero a scegliere tra una migliore qualità della vita e un’attività che, per competere, dovrebbe prolun-gare gli orari di apertura, fattore

che comunque farebbe lievitare enormemente i costi di gestione. Insomma, lo scetticismo di Asvi-com deriva dal fatto che la libera-lizzazione degli orari non conduce a grandi benefici per nessuno, alla lunga nemmeno per la grande di-stribuzione". Visto l’andamento positivo del tu-rismo nel 2011 ci auspichiamo che anche il 2012 possa essere un an-no positivo. L’aumento di turisti stranieri e l’avvicinarsi dell’Expo 2015 ci fa ben sperare nell’incre-mento del settore. Certo, molto dobbiamo ancora fare affinchè le nostre città - penso a Crema e Cre-mona ma anche a Soncino, Pandi-no, Pizzeghettone - trovino la loro vocazione turistica. Sarebbe im-portante inserire questi paesi in un percorso turistico più ampio in col-legamento con centri altrettanto attraenti, come Bergamo o il Man-tovano, raggiunti da un percorso via fiume Po. Accanto a questi fat-tori importanti si lega la tradizione culinaria locale, varia e particolare. Il primo obiettivo che tutti, enti ed istituzioni, devono perseguire è il rilancio del nostro Paese. Tracciare i punti di forza del nostro territorio da cui partire proprio per rilanciare le nostre attività".

Asvicom: «Le liberalizzazioni finiranno per danneggiare tutti, anche la grande distribuzione»

Nonostante la crisi, tiene il turismo: ora si attende l’Expo del 2015

C

Confesercenti: «Occorre più sostegno ai piccoli commercianti da parte delle banche e degli enti locali»

S Un anno ancora difficile per l’economia nazionale e locale

Speciale Economia 21Venerdì 3 Febbraio 2012

Giorgio Bonoli

Berlino Tazza

Page 22: Il Piccolo Giornale di Cremona

utotrasporto, edili-zia, artigianato ma-nifatturiero: com-parti in forte difficol-tà dell’artigianato.

E’ timore diffuso che il 2012 sarà un anno segnato dalla recessione. Come giu-dica la situazione e le pro-spettive del suo settore?

«Non si tratta solo di un ti-more: dopo due trimestri carat-terizzati da una crescita con se-gno negativo, la recessione è ormai una realtà. Per di più nel-le previsioni per il 2012 nessu-no parla di ripresa e quindi la si-tuazione si trascinerà più avan-ti di quanto era previsto. L’arti-gianato è un settore piuttosto composito, e ogni comparto vi-ve la crisi in modo differente. Per quanto riguarda la manifat-tura si riscontra un dato di cas-sa integrazione in deroga che si concentra soprattutto sul me-talmeccanico, settore che nella nostra provincia è prevalente-mente di tipo contoterzista. Si tratta quindi di imprese che vi-vono sulla competitività delle aziende committenti, e che hanno quindi pochi spazi di in-novazione e nessuno di inter-nazionalizzazione. In questo settore si registra la chiusura di molte attività. Una maggior te-nuta si nota nelle nicchie di pro-duzione, che però stanno aven-do non poche difficoltà di liqui-dità e di rapporti con le banche.

C’è poi il comparto delle co-struzioni, su cui la crisi ha avuto effetti devastanti: abbiamo in-fatti visto spazzar via l’ondata di operatori autonomi stranieri che negli ultimi anni erano prolifera-ti. E’ un settore che, se non ri-partono i lavori infrastrutturali e di riqualificazioni abitative, è de-stinato a restare fermo. Un altro

comparto in grossa difficoltà è quello dell’autotrasporto, che si presenta sempre più a rischio a causa dei costi in continuo au-mento. Il settore purtroppo non riesce ad avere tempi di paga-mento accettabili, e soffre per la concorrenza sleale dovuta a for-nitori disposti a lavorare in mo-do irregolare, con costi non pra-ticabili per chi lavora in modo corretto e regolare.

Infine ci sono i servizi: la ma-novra “salva-Italia” ha portato a un aumento dei costi per le fa-miglie, i cui effetti si vedranno nei prossimi mesi. Questo por-

terà a un calo dei consumi nel settore dei servizi, che normal-mente gode di un forte appeal.

Tra le misure strutturali che il governo Monti sta realizzan-do, un grande spazio hanno le cosiddette liberalizzazioni. A suo parere, quali sono gli aspetti positivi e quali le criti-cità?

«Le liberalizzazioni come quelle dei tassisti e altre cate-gorie particolari, hanno un’inci-denza relativa, e devono fare i conti con un mercato che ha una storia ormai radicata. Le grandi liberalizzazioni di altri

settori invece (gas, luce, ecc), dovrebbero andare nella dire-zione di ridurre i costi per i con-sumatori. Ci sono poi dei micro provvedimenti, come quelli sul-le carrozzerie, che comportano maggiori costi e minore libertà di scelta per i consumatori, ol-tre al rischio di alterazione dei principi della concorrenza per le imprese di autoriparazione.

Dunque il principio delle li-beralizzazioni potrebbe essere giusto, ma non lo è se va a toc-care settori che non rappresen-tano privilegi o caste chiuse. Apparentemente le liberalizza-zioni possono sembrare un se-gnale di grande apertura, ma il rischio è che si arrivi a un vera e propria guerra tra poveri».

Una previsione per il 2012, rispetto al suo settore e, più in generale, al territorio cre-monese?

«Prevedo ben poco per il no-stro territorio. Gli enti locali so-no in grande difficoltà e le risor-se da dedicare all’ammoderna-mento sono scarse. Difficile an-che pensare di far ripartire l’economia, finché non riparto-no i lavori pubblici, che sono il più tradizionale volano anti cri-si. Il nostro territorio, inoltre, soffre della chiusura di diverse aziende storiche, tra cui la raf-fineria, e sarà difficile riuscire a recuperare l’occupazione, che è notevolmente calata. Si parla di recessione grave per quest’anno, fino al -3%. E an-che per il 2013 non ci si aspet-tano cose positive».

Ci sarà la ripresa? E quan-do?

«Su questo tema il punto di domanda è ancora grande. Si-curamente non vedremo se-gnali positivi fino a tutto il 2013».

A«Si rischia una guerra tra poveri»CNA - Cavagnoli preoccupato per quello che comporteranno le liberalizzazioni

«L’uscita dalla crisi si conferma un percorso ancora difficile, anche se l’artigianato continua a dimo-strare di essere un settore forte e straordinario, in considerazione della sostanziale tenuta del com-parto che, per alcune attività, ha fatto registrare anche una lieve cre-scita». Così il Presidente di Confar-tigianato Cremona, Massimo Ri-voltini ha commentato la situazio-ne attuale del mondo dell’artigiana-to. «Dai dati diffusi da Unioncamere relativi al terzo trimestre 2011 pos-siamo dire che l’artigianato è carat-terizzato da una situazione demo-grafica stabile (saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni). Le nostre imprese sono le più resistenti ad alzare bandiera bianca e abbando-nare il campo; e i dati lombardi, come quelli locali, confermano una sostanziale stabilità».

Per quanto concerne i temi na-zionali, come la questione liberaliz-zazioni, il presidente Rivoltini sotto-linea che si tratta di «un primo con-creto segnale d’inversione per libe-rare imprenditori e cittadini dai pe-santi costi derivati dai mercati pro-tetti e dalle rendite di posizione e per contribuire a stimolare la cre-scita del Paese».

«In particolare», sottolinea, «ap-prezziamo le misure in materia di energia, che ci auguriamo possano ridurre l’attuale spread tra i costi per le imprese lombarde e quelli sostenuti dai maggiori paesi euro-pei. Sono infatti le imprese lombar-de quelle che pagano l’extra costo più alto, pari a 2.208 euro per sin-gola impresa. Il gap tra quello che pagano le imprese di Cremona ri-spetto alla media europea è di 118 milioni di euro/anno, pari a 4.250 euro per impresa. Questo vale an-che per i tempi della giustizia. L’in-troduzione del “Tribunale delle im-

prese” testimonia la volontà di “ag-gredire” il grave problema dell’in-sopportabile lunghezza dei proce-dimenti giudiziari».

«Un altro aspetto che voglio se-gnalare» dice Rivoltini «riguarda i tempi di pagamento, problema drammatico per le piccole imprese. L’osservatorio Ispo-Confartigiana-to ha rilevato come da fine 2010 a ottobre 2011 anche a Cremona i tempi medi di pagamento per le imprese artigiane sono aumentati di ben 44 giorni. Ecco perché, se pur insufficienti, le nuove decisioni prese dal Governo Monti sono po-sitive».

«Tuttavia» conclude il presidente di Confartigianato Cremona «ci aspettiamo ancora maggiore co-raggio da parte del Governo, con interventi più incisivi su fronti deci-sivi come quelli del mercato delle assicurazioni e sul sistema del cre-dito. E’ quindi importante che nelle politiche di rilancio della crescita che il Governo sta mettendo in agenda, possano trovare spazio ini-ziative rivolte a facilitare lo sviluppo delle piccole imprese e la nascita di nuove, attraverso un fisco più a mi-sura di piccola impresa e di un cre-dito più attento al territorio e meno legato alle pure logiche contabili».

CONFARTIGIANATO chiede interventi più incisivi

«Difficile aspettarsiuna ripresaper i prossimidue anni»

«Un primo positivosegnale di inversione»

Massimo Rivoltini

Bruno Cavagnoli

Speciale Economia22 Venerdì 3 Febbraio 2012

Page 23: Il Piccolo Giornale di Cremona

sprime grande pre-occupazione il mon-do agricolo, colpito anch’esso dalle pro-spettive di recessione.

Ne abbiamo parlato con il pre-sidente della Libera associazio-ne agricoltori cremonesi, Anto-nio Piva.

Presidente, si teme, da più parti, che il 2012 sia un anno se-gnato dalla recessione. Come giudica la situazione e le pro-spettive del mondo agricolo?

«Purtroppo bisogna dire che la situazione non è delle migliori, vi-sto il contesto generale italiano e quanto sta accadendo in Euro-pa. Siamo preoccupati per la ma-novra del governo Monti ed il li-vello di tassazione introdotto dal-la stessa: dall’aumento ingiustifi-cato delle accise sul gasolio per i mezzi agricoli all’Imu. Tutto ciò porterà gli agricoltori a pagare al-meno il doppio di prima in tas-se, con picchi che arrivano fino al 400%. Inoltre vi saranno co-sti nuovi che si dovranno soste-nere per fare fronte alle nuove tas-se, come l’obbligo di accatasta-

mento dei fabbricati rurali, anche inutilizzati. Tutto questo, oltre ad essere profondamente ingiusto, mette in croce le imprese agrico-le, che erano appena uscite da al-cuni anni di crisi profonda: questa recessione sta complicando ulte-riormente le cose. Ci aspettiamo che le successive misure pro-mosse dal governo - liberalizza-zioni e “Crescitalia” - portino dei benefici all’economia in generale e a quella agricola in particolare».

Secondo lei quali sono i punti di forza e gli aspetti di de-bolezza del nostro territorio?

«Sicuramente è una debolez-za, da sempre, la carenza infra-strutturale che caratterizza il Cre-

monese. La viabilità su strada e la rete ferroviaria in particolare. Cre-mona gode di una posizione geo-grafica privilegiata, al centro del-la Pianura Padana, ma non è fa-cile da raggiungere. Punto di for-za è invece la filiera dell’agroin-dustria; ben radicata e strutturata sul territorio. Ci sono fior di strut-ture cooperative da tempo inse-diate sul territorio, che operano sul mercato con notevoli succes-si pur tra mille difficoltà e che so-no in grado di operare nell’inte-resse dei soci garantendo loro un livello minimo di redditività. In tempi come questi di sofferenza e di elevata volatilità non è cosa da poco. L’esempio più calzante su

questo argomento è la differen-za di prezzo del latte pagato tra chi lo consegna all’industria e chi lo conferisce alle latterie; vi sono oltre 10 centesimi di differenza. I problemi sono oltre alla determi-nazione del prezzo anche la in-certezza e la lunghezza nei tem-pi pagamenti».

Tra le misure strutturali che il governo Monti sta realizzando, un grande spazio hanno le co-siddette liberalizzazioni. A suo parere, quali sono gli aspetti positivi e quali le criticità?

«Da quello che è dato di sape-re fino ad oggi possiamo dire che sul tema “liberalizzazioni” vi sono alcune cose interessanti, in parti-

colare sembra agevolato l’acces-so ai contributi Pac, l’uso del fa-scicolo aziendale in tutti rappor-ti con l’amministrazione pubblica, l’attesa accelerazione dei tempi di pagamento e le facilitazioni per ini-ziare l’attività di vendita diretta. Ma sgomberiamo il campo da equi-voci. Tutte queste misure miglio-rative, previste per ora solo sulla carta, saranno vane se non verrà messa mano per un ritocco del-la manovra di dicembre sull’Imu».

Una previsione per il 2012, rispetto al suo settore e, più in generale, al territorio cremo-nese?

«Sarà un anno di sofferenza in cui dovremo cercare di stare uni-

ti e compatti. Questo governo ha ereditato una situazione pesan-te, sta lavorando seriamente, ma sta andando a colpire troppo pe-santemente le imprese, con il ri-schio che si crei le condizioni di un contenimento dei consumi e quindi di un collasso dell’econo-mia. Dunque alcune misure che propone vanno assolutamente alleggerite».

Ci sarà la ripresa? E quando?«Le ripresa ci sarà senz’altro

perché l’economia dei paesi oc-cidentali è ancora sana, e l’Ita-lia è un paese dai fondamentali solidi. Quando che non ci è dato sapere, per ora viviamo alla gior-nata».

EAntonio Piva, presidente della Libera: «Il Cremonese danneggiato dalle carenze infrastrutturali»

La manovra colpisce troppo pesantemente le imprese

a crisi ha coinvolto anche il setto-re dell’agricoltura, con grosse preoccupazioni da parte degli operatori del settore. «Nel secon-do semestre 2011, abbiamo regi-

strato alcuni segnali di ripresa, con la tenuta nel prezzo di vari prodotti agricoli» afferma Simone Solfanelli, direttore di Coldiretti Cremona. «Purtroppo, soprattutto sul fronte suinicoltura, le quotazioni oggi stanno nuo-vamente scendendo e questo mette a dura prova tanti allevamenti. Nel 2012 ci aspetta-no passaggi decisivi, a cominciare dalla de-finizione della riforma della politica agricola comunitaria. L’attuale proposta è fortemente penalizzante per la nostra agricoltura: deve

essere modificata garantendo che le risorse vadano agli agricoltori professionali, quelli che lavorano e vivono di agricoltura. C’è poi la preoccupazione legata, ad esempio, all’Imu, una vera patrimoniale agricola: su questo punto ci siamo rivolti ai sindaci, chie-dendo di esercitare la loro facoltà di dimez-zare l’aliquota prevista».

Quali sono secondo lei i punti di forza e gli aspetti di debolezza del nostro terri-torio?

«L’agricoltura è il primo, straordinario punto di forza. E’ un’agricoltura da primato, per qualità e per rese. Ho già accennato ad alcuni punti di debolezza, a partire dal con-tinuo incremento dei costi: si pensi che, in

un anno, il costo dei carburanti agricoli è aumentato del 58%. Poi ci sono la burocra-zia e la questione dello sviluppo delle agro-energie: diciamo sì al biogas correttamente dimensionato rispetto all’azienda e al foto-voltaico sui tetti; contestiamo, invece, gli interventi che sottraggono suolo alla filiera agroalimentare».

Tra le misure strutturali che il governo Monti sta realizzando, un grande spazio hanno le cosiddette liberalizzazioni. A suo parere, quali sono gli aspetti positivi e quali le criticità?

«Finalmente si è intervenuti per contenere lo strapotere della grande distribuzione nei confronti degli agricoltori, spesso costretti a

subire forti condizionamenti nella fornitura dei prodotti. Si stabilisce, infatti, che i con-tratti di fornitura per i prodotti agroalimenta-ri vengano formulati per iscritto sulla base di condizioni più trasparenti, e che i pagamen-ti vengano effettuati entro 30 giorni per i pro-dotti alimentari deperibili e 60 giorni per gli altri, definendo un preciso regime sanziona-torio. Il Decreto ha inoltre posto un giusto freno alle speculazioni sui terreni. Sul ver-sante delle criticità, abbiamo evidenziato le tante zone buie del precedente decreto “Sal-va Italia”, a cominciare dalla questione tas-sazione e dal fatto che si deve lavorare mol-to di più sulla differenziazione tra i veri agri-coltori e gli "agricoltori da salotto"».

Simone Solfanelli (direttore Coldiretti): «Le liberalizzazioni contrastano lo strapotere della grande distribuzione nei confronti degli agricoltori»

L«L’agricoltura, punto di forza del nostro territorio»

Speciale Economia23 Venerdì 3 Febbraio 2012

Antonio Piva

Simone Solfanelli

Page 24: Il Piccolo Giornale di Cremona

Speciale Economia24 Venerdì 3 Febbraio 2012

ualcuno ha pensato alle ripercussioni so-ciali delle liberalizza-zioni? Secondo Mim-mo Palmieri, segre-tario provinciale della

Cgil, è proprio questa la maggiore criticità della manovra Monti. «Si parla di aumento del Pil, di con-correnza, di crescita economica, ma nessuno si sofferma a pensa-re a quale sarà l'impatto di tutto questo sui lavoratori» sottolinea Palmieri. «Si parla tanto di conci-liazione tra tempi di vita e di lavo-ro, di famiglia e di dimensione so-ciale, ma nessuno si è chiesto co-me si potrà gestire una famiglia, se non ci saranno più limitazioni di giorni e orari. Se il padre fa i turni in fabbrica e la madre fa i turni al

supermercato chi si occuperà dei figli? Qualcuno ha pensato a pro-lungare gli orari degli asili? Tanto più che se i vecchi dovranno lavo-rare fino a 70 anni verrà meno an-

che il supporto dei nonni, in fami-glia». Una manovra dalle molte contrad-dizioni, dunque, specialmente dal punto di vista del welfare. «Per di

più mi lascia perplesso questa convinzione che aumenteranno Pil e posti di lavoro: non vorrei che invece tutto si traducesse in un in-cremento del precariato». Altra questione non chiara, per la CGIL, è la reale utilità dell provve-dimento per i lavoratori. «Voglio ri-cordare che le liberalizzazioni del commercio sono state introdotte nel 1998 dalla Legge Bersani, ma non hanno portato aumenti di sa-lari nel settore commerciale». Tuttavia qualche aspetto positivo c'è: «Possiamo sperare in un ab-battimento delle tariffe e ci saran-no più opportunità, per chi vorrà intraprendere una carriera autono-ma, di applicare i prezzi desidera-ti, senza sottostare alle imposizio-ni delle lobby» conclude Palmieri.

Q

Mimmo Palmieri (Cgil): «Pesanti ripercussioni sociali della manovra»

I sindacati chiedono al Go-verno un confronto per defini-re caratteristiche di omoge-neità nei diversi ambiti delle li-beralizzazioni, una maggiore concorrenzialità del sistema economico e le condizioni per realizzare nuovi investimenti e occupazione. La Uil, a questo proposito, si dice favorevole alle liberalizzazioni. «Il proble-ma delle corporazioni è tutto italiano, e nasce dalle prote-zioni attivate secoli fa da al-cuni settori economici» dice Mino Grossi, segretario pro-vinciale della Uil. La libera concorrenza andrà senza dubbio a favore di consuma-tori e lavoratori».

Tuttavia non mancano i problemi di ordine sindacale legati a questo provvedimen-to, che imporranno alle stes-se sigle una costante vigilan-za. «Nel commercio, ad esempio, da un lato la libera-lizzazione è positiva, perché si lavorerà di più, dall'altro pe-

rò si dovrà rivedere tutto il si-stema degli orari di lavoro, dei permessi, dei turni e dei mo-delli organizzativi aziendali. Dovranno attivarsi, special-mente nella Grande distribu-zione, dei modelli di parteci-pazione forte da parte dei di-pendenti. Saranno indispen-sabili delle contrattazioni ter-ritoriali, in modo che dei mag-giori introiti dovuti all'aumen-to del lavoro una parte venga redistribuita anche tra i lavo-ratori, con premi di produzio-ne o altre forme di sostegno ai dipendenti».

La cosa certa è che il Pae-se sta facendo passi in avan-ti: «La rottura delle corpora-zioni rappresenta un grande segnale di libertà e democra-zia. Sarà comunque un per-corso difficile, perché le lobby nel nostro paese sono molto potenti, tanto che governano una parte del Parlamento, e non sarà facile riuscire a libe-rarsene».

Mino Grossi (Uil)

«Chi iniziaun’attività

non dovrà piùsottostare

alle imposizionidelle lobby»

«Che ne sarà della vita di chi lavora?»

iberalizzazioni? Si, ma non basta. Ne è con-vinto Giuseppe De Ma-ria, segretario provin-ciale della Cisl di Cre-

mona. «Sicuramente liberare da burocrazia e lobby alcuni settori potrà giovare alla competitività. Non si pensi però che questo sia sufficiente per stimolare la cresci-ta nel nostro paese. Perché questo accada ci vuole ben altro».De Maria tira le orecchie al Gover-no, chiedendo di più. «Servono delle risorse da spendere e investi-re in settori strategici, bisogna so-stenere l'economia, l'esportazione e dare incentivi alle aziende che assumono».

Il sindacato si trova comunque concorde sull'abbattimento delle lobby. «Monopoli e corporazioni devono finire, su questo siamo tut-ti d'accordo. Tuttavia bisogna ri-cordare che liberalizzare non signi-fica automaticamente privatizzare. Questo non è chiaro a tutti. Nel tempo abbiamo assistito a priva-tizzazioni che non hanno portato a una liberalizzazione dei settori, tutt'altro».Anche la tutela dei lavoratori è una preoccupazione tangibile per i sin-dacati. «Chiediamo che vengano fatti protocolli parasociali che tute-lino i lavoratori e i passaggi di lavo-ro» spiega De Maria. «Tutto questo iter di privatizzazioni di aziende o

interi settori deve essere accom-pagnato da una riflessione attenta, perché non può assolutamente ac-

cadere che i lavoratori dipendenti debbano pagare sulla propria pel-le delle liberalizzazioni fatte male».

L

Giuseppe De Maria (Cisl): «Occorre una forte tutela dei lavoratori»

«Ma non èsufficiente:

bisogna investirerisorse

per sostenerel’economia»

«Mancano misure per la crescita»

«Stiamo facendo passi in avanti»

«La rottura dellecorporazionirappresentaun grande segnale di libertà e democrazia”

Domenico Palmieri

Giuseppe De Maria

Mino Grossi

Page 25: Il Piccolo Giornale di Cremona

Domenica 5 febbraio alle ore 16, al Teatro Ponchielli, viene proposto il secondo appuntamento della rassegna “Il Ponchielli per i piccoli”, iniziativa pensata “per fare qualcosa anche per i più piccoli insieme alle loro famiglie”. La Compagnia Tcp - Tanti così progetti porta in scena “I tre porcellini” di e con Danilo Conti e Antonella Piroli, che si esibiscono sulle musiche di Davide Castiglia. Tutti conoscono la fiaba dei “Tre porcellini” e in tanti modi è stata raccontata. E’una storia che insegna quanto sia impor-tante non essere superficiali ed essere sempre previdenti, perché il lupo affamato è spesso in agguato e non bisogna farsi cogliere impreparati! Danilo e Antonella

raccontano, a modo loro, questa fiaba, e non solo attraverso le parole: con grande abilità animano pupazzi di gommapiuma e, con l’utilizzo di immagini, oggetti e musica, incantano il pubblico di tutte le età.

Spettacolo per i più piccoliDomenica pomeriggio al Ponchielli in scena “I tre porcellini”

di Federica Ermete

abato 4 febbraio alle ore 20.30, la sta-gione concertistica del Teatro Pon-chielli propone una serata-evento che mette in luce la prestigiosa carriera di due artisti cremonesi. Sul palcosceni-

co, infatti, l’orchestra “I pomeriggi musicali” dedica un concerto a Gabrio Taglietti, compo-sitore cremonese pluripremiato e pubblicato da Ricordi, del quale vengono eseguiti due brani: “Il circo invisibile per piccola orchestra” (1991) e “Tre canzoni andaluse per soprano e orche-stra” (1996). L’ensemble, istituzione storica milanese nata nell’immediato secondo dopo-guerra, il cui primo concerto è datato 27 no-

vembre 1945, svolge ancora oggi una impor-tante funzione di diffusione della cultura musi-cale, sia con la stagione sinfonica del Teatro Dal Verme, sia con tournées e attività di decen-tramento, sia quale compagine strumentale per le produzioni del Circuito lirico lombardo. Per questo concerto, la formazione è affidata alla guida di Pietro Mianiti, violista di valore e direttore di profonda sensibilità; in questo ruo-lo vanta collaborazioni con La Scala di Milano, il San Carlo di Napoli e un rapporto privilegiato con i teatri lombardi. Solista vocale per l’ese-cuzione delle Tre Canzoni andaluse di Taglietti è Eva Oltivanyi, soprano di Zurigo presente in Italia al San Carlo di Napoli e alla Fenice di Ve-nezia. Oltre all’omaggio al compositore cremo-

nese, il programma della serata prevede l’esi-bizione del violista Alfredo Zamarra, musicista cremonese che, a suo tempo, aveva frequen-tato l’Accademia Stauffer ricevendo il plauso del suo docente Bruno Giuranna, che al ruolo di prima viola in importanti orchestre, affianca quello di raffinato solista e camerista. Il “no-stro” musicista esegue la Rapsodia-Concerto per viola e orchestra di Bohuslav Martinu, una delle pagine più intense del musicista boemo, non disgiunta da momenti di alto virtuosismo. La serata si chiude all’insegna del classicismo, con la Sinfonia K 551 “Jupiter”, imponente te-stamento spirituale, coronamento della produ-zione sinfonica di Wolfgang Amadeus Mozart, superiore espressione di gioia luminosa.

S

Serata-evento sabato al Ponchiellidedicata a due artisti cremonesi

Sul palco l’orchestra “I pomeriggi musicali” e il violionista Alfredo Zamarra

Fino al 1° marzo, gli spazi espositivi dell’Hotel delle Arti in via Bonomelli, ospitano “Family tree”, una mostra un po’ particolare in quanto espongono tutti i compo-nenti della famiglia: padre, madre e figlio. Siria Bertorelli, Claudio Arisi ed Ettore Telemaco Arisi definiscono l’evento non tanto come “una famiglia messa in mostra come in un reality show”, quanto piuttosto come “una finestra aperta sul mondo di un nostro piccolo pezzo di intimità, di quello che più amiamo fare”. Siria conti-nua dicendo: «In principio eravamo in due: tanto tem-po, amore e creatività ad unirci. Poi tutto si complica quando uno + uno diventa tre. Meno tempo, necessità di fare sintesi, ma la stessa voglia, forse anche di più, di continuare la propria ricerca. Consapevolezza che il tempo non è infinito, e i propri confini che si confondo-no con quelli di tuo figlio e del tuo compagno, tutto si fonde nell’enorme albero che è la famiglia».

Una famiglia si mette in... mostraPadre, madre e figlio espongono le proprie opere nell’Hotel delle Arti

Mercoledì 8 febbraio alle ore 15, il Teatro Ponchielli presenta il secondo appuntamento del-la rassegna “La grande età”. La Compagnia marionettisti-ca Carlo Colla & Figli porta in scena la rievocazione teatra-le de “I promessi sposi”. Il capolavoro man-zoniano è sem-pre stato presen-te nel repertorio della Compagnie marionettistiche dell’Ottocento. La Compagnia Carlo Colla e Figli, come atte-stano gli anti-chi libri mastri, lo rappre-sentò fin dal 1879. Divenuta Compagnia stabile al Teatro Gerolamo di Milano, nel 1927 ripropose il romanzo manzo-niano in una nuova edizione curata da Carlo II Colla. La scritturazione drammaturgica più fedele al testo originario, i costumi ispirati alle illustra-zioni di Gonin, le scenogra-fie realizzate dal pittore Lualdi che si rifece ai luoghi descrit-ti da Manzoni soggiornando sul lago di Lecco ed il gusto della messinscena caratteristi-co della Carlo Colla e Figli, ne fecero un Kolossal che ten-ne lungamente, in più ripre-

se, cartellone al piccolo teatro di Piazza Beccaria. La nuo-va edizione a cura di Eugenio Monti Colla, ha rivisitato il testo di Carlo II Colla inse-rendo le pagine più interes-santi tratte dall'omonima ope-ra di Amilcare Ponchielli, la

cui azione dram-maturgica ave-va tradito la tra-ma del romanzo manzoniano eli-minando episo-di e personaggi salienti. Il risulta-to è uno spet-tacolo tipica-mente popolare, che alterna par-ti mimate a par-ti cantate e reci-tate, così come

la tradizione ottocentesca del melodramma per marionette aveva creato nel suo compito di mass-media per la socie-tà dell’epoca. Insieme ad una accurata tecnica d’anima-zione, lo spettacolo presenta grandi scene di massa come il saccheggio al forno del-le Grucce, la processione, la calata dei Lanzichenecchi ed il Lazzaretto, in cui agiscono più di 200 attori di legno, secondo la tradizione che ha consacrato il successo della Carlo Colla e Figli durante la sua centenaria attività teatrale in Milano.

Una rievocazionede I promessi sposi

Mercoledì per “La grande età” L’orchestra “I pomeriggi musicali”

&&&Cultura SpettacoliFino a metà marzo, presso la Tisaneria in piazza

della Pace, si possono ammirare le opere della pittrice Rosalia Corbani, noto e apprezzato medico che vive e opera a Cremona. Scrive di lei Simone Fappanni nella presentazione: «La ricerca espres-

siva di Rosalia Corbani discende essenzialmente da uno studio, attento e perspicace, dei particola-ri che si sostanzia in precise articolazioni coloristi-che entro le quali l’artista si muove con convincen-te indole meta-narrativa».

In Tisaneriale operedella Corbani

Page 26: Il Piccolo Giornale di Cremona

Cultura & Spettacoli26 Venerdì 3 Febbraio 2012

di Federica Ermete

omenica 5 febbraio, alle ore 21, la rassegna tea-trale “Sifasera”, promos-sa da Teatro del Viale, propone un appunta-

mento con la prosa. A Castelleone, nella Sala Giovanni Paolo II, Caterina Costantini e Franco Castellano sono protagonisti di “Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Edward Albee, per la regia di Lorenzo Loris. Ancora una volta, il Teatro del Viale acco-glie ed ospita straordinari interpre-ti per una pièce coinvolgente, un classico della drammatugia contem-poranea, che presenta al pubblico uno spaccato della nostra società. “Chi ha paura di Virginia Woolf?” è una canzoncina che George e la moglie Martha canticchiano evo-cando il “lupo cattivo” presente nel-la loro esistenza. Una notte, rien-trando a casa da una festa, ricevo-no una coppia più giovane: Nick e sua moglie Honey. In una sola not-te, un vero e proprio “jeu de mas-sacre” che travolge i personaggi. L’ora tarda e i fumi dell'alcool inqui-nano le relazioni dei quattro che si addentrano in una specie di “gioco della verità” che porta le due cop-pie a mettere a nudo tutto di sé, soprattutto i padroni di casa. Martha accusa George di essere un falli-to, George accusa Martha di esse-re una bambina viziata; lasciati soli dalla precipitosa fuga dei loro ospi-ti, si ritrovano a piangere sul cada-vere di un figlio immaginario. Come

in un rituale, questa notte diviene strumento di derisione, di scherzi sadici, di giochi crudeli, di scoperti tradimenti, ma anche di liberazio-ne e di autenticità… La casa degli Washington, questo è l’emblema-tico cognome dei due protagonisti- si trasforma in un luogo funesto in cui i personaggi vengono possedu-ti da una forza infernale che li met-te a confronto con le loro medio-crità. Questo testo, carico di ten-sioni ed emotività, mette in mostra, scarnifica, il volto pulito, per bene, 'normale' dei rapporti di coppia. Grazie alla normalità dei personag-gi l’azione si concentra sulla “nor-malità” dell’odio, della trasgressio-ne, dell’angoscia, della violenza. Il titolo del dramma non c’entra nulla con la famosa scrittrice londinese; si tratta di un gioco di parole con la canzoncina “Chi ha paura del gran-de lupo cattivo?” (Who’s afraid of the big bad wolf?), che George e Martha canticchiano. E gli spetta-tori finiscono per trovarsi davanti a uno specchio che riflette i loro vizi e i loro comportamenti.

D

Domenica 5 febbraio alle ore 15.30, al Teatro G. Galilei di Romanengo, la rassegna “E Domenica… Teatro” pre-senta “Rosso Pop! (Cappuccetto)”, spettacolo di teatro d’attore con canzoni per la regia di Luca Ciancia. La com-pagnia teatrale Ditta Gioco Fiaba propone una rilettura della celebre fiaba sulla falsa riga della pop art e della musica pop italiana. Cappuccetto Rosso nella sua ver-sione pop è una storia al contrario: o meglio, una storia che viene raccontata dal punto di vista di una protagoni-sta che si ribella all’andamento prefissato dei fatti. Una Cappuccetto-contestatrice, che non vuole portare la me-renda alla nonna, che non vuole attraversare il bosco, alla quale non sta bene che il lupo si mangi la nonna, non sta bene che si mangi anche lei... e che alla fine difende il povero lupo dai cacciatori. Tre narrazioni, tre possibili finali, tre canovacci che si intersecano e che riservano la sorpresa dell’improvvisazione.

“Rosso Pop” al Galileiriservato ai più piccoli

Sabato 4 febbraio il Teatro Bellini Casal-buttano propone un fantastico viaggio nella poetica di Aristofane. Va infatti in scena “Li-sistrata” per la regia di Stefano Artissunch. Lo spettacolo vede protagonista Gaia De Laurentiis (nella foto), accompagnata da tre attori-funamboli: lo stesso Stefano Artis-sunch, Stefano Tosoni e Gian Paolo Valentini.

“Lisistrata” è un colto e fantastico viaggio nella poetica di Aristofane, uno dei maggiori commediografi del teatro classico. La parti-colarità della messa in scena sta nella conta-

minazione fra cabaret e burlesque, che si evidenzia nelle musiche, nelle atmosfere e nei costumi. Nella storia la guerra non fa da sfondo alla commedia, ma la penetra in tutta la sua drammaticità divenendone protagoni-sta. Lo spettacolo è un omaggio a tutti i ca-duti per la Patria, che per la bandiera non hanno esitato a sacrificare la propria esisten-za nella speranza di un domani migliore. Il filo conduttore è Lisistrata che, con lo strata-gemma dello sciopero del sesso, ricatta i guerrieri spartani e ateniesi per obbligarli a

trattare la pace e porre fine alla guerra del Peloponneso. Proprio la sua fermezza ed ar-guzia favoriscono il gioco comico, ma anche polemico e riflessivo, nella commedia. Lisi-strata non è solo una donna che convince le altre ad attuare lo sciopero del sesso, ma è lei che si fa motore di un dolore universale. Visivamente tutto il fantastico di Aristofane è restituito sia nella scelta dell’allestimento, sia nell’uso di pupazzi e fantocci che rafforzano l’onirico della scena interagendo drammatur-gicamente coi protagonisti.

Lisistrata in scena al Bellini di Casalbuttano

Un classico della drammaturgiadomenica sera a Castellenone

Il Teatro del Viale propone la pièce “Chi ha paura di Virginia Wolf?”

I due protagonisti

Arriva anche in Italia il film “Millenium – Uomini che odiano le donne”, remake americano del film svedese, tratto dal best seller di Stieg Larsson. Il regista David Fincher, già direttore di grandi film come “Fight Club” e The so-cial network”, ha puntato molto sul ruolo di una delle protagoni-ste, l’hacker Lisbeth Salander, interpretata da Rooney Mara.

LA TRAMA In attesa di scon-tare una pena per calunnia, Mika-el Blomkvist (Daniel Craig), gior-nalista di una rivista scandalistica sul mondo della politica e dell’im-prenditoria, riceve l’incarico di indagare sulla misteriosa scom-parsa di una ragazza avvenuta

quarant’anni prima. A commis-sionare le ricerche è lo zio della ragazza (Christopher Plummer), membro della potente famiglia di industriali dei Vanger, convinto che la ragazza sia stata assassi-nata. Il reporter è affiancato da Lisbeth Salander (Rooney Mara), giovane hacker, piena di piercing e tatuaggi, dal carattere asociale e scontroso, per via della sua tor-mentata esistenza. Insieme, sco-priranno un mondo fatto di ingan-ni, brutalità e omicidi seriali da cui cercheranno di fuggire per evita-re di rimetterci la pelle. Il film è stato doverosamente girato in Svezia ed è piaciuto talmente all’Academy da attribuirgli ben

cinque nomination. «Il libro mi ha stregato. Mentre lo leggevo ho pensato a diverse possibili inter-pretazioni dei personaggi di Mi-kael Blomkvist e di Lisbeth Sa-lander», ha rivelato il regista.

Arriva il thriller girato in SveziaIl film s’intitola “Millenium - Uomini che odiano le donne”

CINEMA - Programmazione settimanale

Regia: David Fincher Durata: 158 minuti.

Produzione: Scott Rudin Productions, Yellow Bird Films.

Cast: Daniel Craig, Rooney Mara, Stellan Skarsgård, Robin Wright,

Christopher Plummer, Steven Berkoff, Goran Visnjic,

Yorick van Wageningen.Genere: thriller.

CINEMA

CREMONASpaziocinema Cremonapo (0372 803674)www.spaziocinema.info• The Chemical Brothers• Hugo Cabret in 3D• I Muppet (The Muppets)• Millennium: Uomini che odiano le donne• Benvenuti al Nord • A.C.A.B.• Underworld: il risveglio 3D• Mission: Impossible

Filo (0372 411252)• Polisse

CineChaplin (0372 453005)• The Iron lady

PIEVE FISSIRAGACinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it• Hugo Cabret in 3D• Millennium: Uomini che odiano le donne• I Muppet (The Muppets)• Mission: Impossible• Underworld: il risveglio• A.C.A.B.• Benvenuti al nord• Immaturi:Il viaggio

CREMAPorta Nova (0373 218411)www.multisalaportanova.it• Benvenuti al nord• Immaturi:Il viaggio• The Iron lady• Mission impossible: protocollo fantasma• Hugo: cabret 3D

Cineforum• Shame• Miracolo a le HavreOver 60• The Iron lady

Gli annunci di Elisabetta40enne, celibe, impiegato in banca, sen-sibile, amante delle cose belle cerca una compagna semplice, di gradevole aspetto 40enne possibilmente nubile, seriamente intenzionata scopo matrimonio. 0372 24596, 334 9009608Di bell’aspetto, slanciata, bionda con oc-chi neri, estetista, libera professionista da anni. Mi chiamo Valentina , ho 59anni se-parata, non mi manca la voglia di vivere, adoro lo sport, la natura e gli animali. Cer-co un compagno per la vita, maturo, sensi-bile e serio nel costruire un rapporto dura-turo nel tempo. 0372 24596, 334 9009608. 54enne, affascinante, biondo con occhi azzurri, separato. Il lavoro lo gratifi ca ma le manca la cosa più importante: l’amore. Adora l’antiquariato, mostre, mare e mon-tagna, cerca una compagna di aspetto gradevole per sincera e matura amiciza scopo convivenza 0372 24596, 334 9009608Sono Davide, celibe 34enne, commesso, caratterialmente sensibile e romantico, amo la lettura, il cinema e la fotografi a, vor-rei tanto incontrare una ragazza speciale di età adeguata, dolce e sensibile. Rapporto di copia duraturo nel tempo, scopo convi-venza 0372 24596, 334 9009608

Mi chiamo Loris ho 30anni, dentista e lavo-ro in proprio da anni. Sono separato con un bimbo di 4 anni; vorrei ricostruire una nuova vita insieme ad una compagna seria che sappia accettare come prima cosa il mio bambino, che sia seria e matura max 45enne. Scopo convivenza. 0372 24596, 334 9009608Sono Raffaella, 43enne, laureata, nubile, bionda con occhi neri, amo lo sport, gli animali e le passeggiate. Caratterialmente fragile, dolce, affettuosa ti cerco di ade-guata cultura, fi ne, curato e di gradevole aspetto. Seriamente intenzionato nel co-struire un rapporto di coppia duraturo nel tempo scopo matrimonio. 0372 24596, 334 9009608Salve ho 20anni, studio liceo artistico, nubi-le, mi chiamo Federica, mora con occhi az-zurri. Carattere molto socievole, espansi-va, dolce e ferma sulle proprie idee. Cerco un compagno max 23enne celibe, scopo amicizia. 0372 24596 , 334 9009608. Ciao a tutte, mi chiamo Alberto, ho 25 anni, celibe,perito, adoro mare e montagna, sensibile, solare e romantico, ti cerco fi ne, curata, matura (max 30anni), per seria ami-cizia ed eventuale convivenza. 0372 24596, 334 9009608

Dolcissimo, sensibile, semplice mi ritrovo qui dopo il secondo matrimonio fallito, mi chiamo Marco e ho 49anni ed un fi glio di 9, la vita con me non è stata molto generosa, ho lottato per ricominciare tutto da capo; cerco una compagna! 0372 24596, 334 9009608Ho 65anni, vedovo con qualche capello grigio ma penso che la vita possa rico-minciare anche a questa età. Sono attivo, sportivo, amo viaggiare e mi piacerebbe incontrare una compagna max55enne possibilmente vedova intenzionata seria-mente scopo amicizia. 0372 24596, 334 9009608Mi chiamo Enrica, ho 38anni, nubile, sono commessa, il lavoro mi gratifi ca ma poi ??Amo la musica, il cinema, i viaggi, sono solare, vivace, allegra e cerco compagno con la testa sulle spalle, sincero, onesto, intenzionato seriamente scopo convivenza max 49enne. 0372 24596, 334 9009608Mi chiamo Lorena, ho 60anni, nubile, mora con occhi neri, vedova da tre anni. La so-litudine mi distrugge, ho bisogno di avere accanto un compagno, dolce e sensibile, che mi voglia bene, educato di età ade-guata scopo amicizia...poi si vedrà...0372 24596, 334 9009608

Page 27: Il Piccolo Giornale di Cremona

Un volume per migliorare il trasporto ferroviario locale

Sono sempre stato attento alla capacità femminile di pensiero e di riflessione. Ricordo una mia inse-gnante del Liceo, storia e filosofia. Donna di grande autorevolezza, ma capace di affetto e di umanità, ci conduceva entro le sue materie con lucidità, passione, e un vigore intel-lettuale che ho apprezzato in pieno solo in seguito.

Anche per questo cerco di segui-re la produzione femminile e fem-minista di pensiero, che a volte ci dona testi preziosi, come que-sto di Ina Praetorius, “Penelope a Davos. Idee femministe per un’eco-nomia globale”, tradotto in italia-no nei “Quaderni di Via Dogana”.

Praetorius è una dottora in teolo-gia protestante e saggista tedesca. Definisce questi suoi scritti “ten-tativi di pensare in modo postpa-triarcale”, partendo da una analisi: la crisi globale, lo strapotere del-la finanza e dell’economia di car-ta, la distruzione dei legami sociali ha molto a che fare con il dominio patriarcale e la soggezione millena-ria delle donne, che ha provocato, tra l’altro, la loro assenza dalla vita pubblica.

L’autrice conia un termine, la “Daseinkompetenz”, cioè la com-

petenza dell’esserci, che diventa una cultura ed una pratica, di segno femminile, capace di disegnare un mondo “altro” rispetto a quello, per sintetizzare, dell’economia immate-riale, ed è un mondo che già c’è, è in presenza. È il mondo della cura: cura degli aspetti relazionali, dei bisogni materiali ed affettivi, del “mettere al mondo”.

Grandi competenze femminili, e un grande pensiero, tra gli altri: il falso mito dell’indipendenza, il fat-to che la libertà si possa declina-re come indipendenza. Tutti e tut-

te dipendiamo, in realtà: a partire dalla madre che ci ha partorito, dai legami sociali ed affettivi, dall’ac-qua dall’aria dalla terra che ci nutre.

È vero, care lettrici e lettori: il modo prometeico di vedere la vita, la “Weltanschaung”, la visione del mondo per cui l’uomo domina la natura e si erge solo a lottare con-tro le difficoltà, ci ha fatto dimenti-care il senso del limite, consuma-re in modo dissennato le risorse, distruggere l’ambiente.

Essere partoriti, dice Praetorius, significa che veniamo da una

“matrice”, dal grembo materno: un involucro nutriente, che lasciamo, ma solo per entrare in una rete di relazioni e di legami, per cui, scrive l’autrice, “permaniamo all’interno della trama matrice-mondo”. Non si può sopravvivere senza aria, sen-za acqua, senza cibo, ma neppure senza morale, senza lingua, senza amore. Concludo: se la crisi con-sentirà un maggiore ascolto di voci come questa, non ne saranno venu-te solo disgrazie.

Agopoli*

*Agopoli (pseudonimo) si occu-pa di economia e finanza, ma colti-va una grande passione: la filosofia.

er la stagione di prosa del teatro San Domenico di Crema, mercoledì 8 febbraio alle ore 21

verrà rappresentata la com-media – l’originale datato 1968 - “Il catalogo” di Jean Claude Carrière. Con la tra-duzione e la regia di Vale-rio Binasco e gli interpreti Ennio Fantastichini e Isabel-la Ferrari.

LA TRAMA Jan Jacques è un dongiovanni della Pari-gi bene, scapolo, che divide la propria vita fra ufficio, sera-te e… una donna diversa ogni notte. Ed ecco allora “il cata-logo” su cui scrive i nomi del-le proprie conquiste. Un gior-no capita in casa sua Suzan-ne, una donna dallo spicca-to accento dell’est europeo,

alla ricerca di un improbabile quanto sconosciuto Philippe, causa della sua indesidera-ta gravidanza. Il suo soggior-no nella casa creerà scompi-glio e disorganizzazione nella vita di Jean-Jacques. E anche un profondo mutamento del suo carattere: da seduttore spigliato e brillante a timi-do e impacciato di fronte alla donna. Fino ad arrivare ad un innamoramento eccessi-vo e collerico. Due esistenze assolutamente diverse e reci-procamente estranee, votate alla incomunicabilità e quindi alla solitudine. Ma nonostan-te l’argomento serissimo di fondo, la commedia presen-ta anche momenti di comicità e di ilarità che la rendono gra-devole e piacevole.

Tiziano Guerini

PMalgrado tratti un argomento molto serio lo spettacolo propone momenti comici

Domenica 5 febbraio alle ore 15 presso la sala Pie-tro da Cemmo del Museo civico in piazza Terni de Gre-gory a Crema, si tiene la presentazione del volume “La Patria chiamò” (ed. Mursia, autore Luca Barisonzi, a cura di Paola Chiesa). L’iniziativa è proposta dal Comu-ne di Crema, dall’assessorato alla Cultura, dal Centro culturale Diocesano Gabriele Lucchi, dall’Associazione Nazionale Alpini. Saranno presenti Marcello Palmieri in rappresentanza del Centro culturale Diocesano, l’asses-sore alla Cultura di Crema Paolo Mariani, don Lionello Torosani cappellano militare, Carlo Fracassi della sezio-ne Alpini di Cremona, nonché la curatrice del libro Paola Chiesa. Rallegrerà l’incontro il Coro Alpini di Cremona. Le offerte raccolte saranno destinate all’iniziativa bene-fica “Una casa per Luca”.

Conferenza stampa dei re-sponsabili dell’associazione Franco Agostino Teatro Festival (Fatf) per annunciare un finanzia-

mento extra bando da parte del-la Fondazione Cariplo, a soste-gno del programma 2012 in con-siderazione dei 14 anni di attività.

Una contributo prezioso, un ulteriore attestato di stima che si pone in continuità con il sup-porto da sempre offerto da Fon-dazione Cariplo al Festival, che ha permesso al Franco Agosti-no Teatro Festival di migliorare notevolmente la propria organiz-zazione dal punto di vista gestio-nale, logistico e comunicativo, con ricadute positive per quanto riguarda l’impatto delle iniziative sul territorio.

Si comprende bene, dunque, la gioia e l’entusiasmo del pre-sidente dell’associazione Glo-ria Angelotti di fronte alla noti-

zia dell’assegnazione del nuovo contributo: «Siamo molto rico-noscenti alla Fondazione Cari-plo - ha rivelato - per il suppor-to che ancora una volta ci rinno-va, soprattutto alla luce dell’at-tuale situazione economica gene-rale che rende sempre più diffici-le investire nei settori dell’arte e della cultura. Il Franco Agostino Teatro Festival ha potuto fare tan-to, grazie all’aiuto della Fondazio-ne e questa ulteriore dimostrazio-ne di fiducia ci onora e ci sprona a crescere e migliorare ancora di più per i nostri ragazzi, in Italia e all'estero».

Venerdì 3 febbraio, alle ore 21 presso il Centro di aggregazione di Farinate, frazio-ne di Capralba, viene presentato il “quader-no di lavoro per lo sviluppo del territorio” dal titolo “Treno diretto Crema-Milano. In viaggio verso la modernità”. Il volume rac-coglie spunti e proposte presentate in Con-

siglio regionale dal consigliere del Pd, Ago-stino Alloni, da tempo impegnato a favo-re del miglioramento del trasporto ferrovia-rio nel nostro territorio specie per i pendola-ri. Nell’occasione sarà illustrata la proposta concreta di un miglioramento del servizio di collegamento con Milano del nostro ter-

ritorio. A presiedere l’incontro sarà Pierluigi Lanzeni, sindaco di Capralba; sono previsti interventi dello stesso Agostino Alloni (con-sigliere regionale), Paolo Loda (giornalista), Diego D’Elia (ingegnere, esperto in pianifi-cazioni ferroviarie). Conclusioni di Marcello Bergami, sindaco di Casaletto Vaprio.

Un pensiero femminile

Lunedì 6 febbraio - a cura di Amenic Cinema alle ore 21 presso la sala Alessandrini via Matilde di Canossa a Crema - proiezione del film “Gli spie-tati” (Usa 1992). Regista ed interprete Clint Eastwood con Gene Hackman, Richard Har-ris e Morgan Freeman.

LA TRAMA Sono già pas-sati 15 anni da quando Wil-liam Munny (C. Eastwood) ha riposto il fucile e si è ritirato ma ora i tempi sono duri: la moglie è morta, i figli sono affamati e il bestiame decima-to. Alla fattoria si presenta un giovane cacciatore di taglie alla ricerca di un socio… e chi meglio di Munny può fare al caso suo? Tredicesimo western di Eastwood dove la for-tuna ha girato le spalle agli eroi e i grandi temi del gene-re – la morale, l’azione, la solitudine del cowboy – vengo-no affrontati con cinismo e disperazione. Il film ha consa-crato il regista ad autore e ha vinto 4 premi oOscar: miglior film, miglior regia, migliore attore non protagonista (Gene Hackman) e miglior montaggio.

Fatf: nuovo finanziamento dalla Fondazione Cariplo

“Il catalogo” in scena al San Domenico

27Venerdì 3 Febbraio 2012 CREMACultura &Spettacoli

Presentazione del libro“La Patria chiamò”

Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari

METEO WEEK-END Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

GIORNALE DI CREMONA

E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO

direttore responsabile: Sergio [email protected]

direttore editoriale: Daniele Tamburini

Società editrice:Promedia Società Cooperativa

Via del Sale, 19 - Cremona

Amministrazione e diffusioneVia S. Bernardo 37/A - 26100 CremonaTel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60

Direzione, redazione e prestampaVia S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona

Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14Fax 0372 59.78.60

Redazione di CremaPiazza Premoli, 7 - 26100 CremaTel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041

PubblicitàTel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60

www.immaginapubblicita.it

Stampa:SEL - Società Editrice Lombarda

26100 Cremona

Autorizz. del Tribunale di Cremonan° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi(Unione Stampa Periodica Italiana)

Progetto Grafico: Gianluca Galli

Numero chiuso in tipografia:Giovedì 2 Febbraio alle ore 22

La sala Pietro da Cemmo

Amenic propone “Gli spietati”

Page 28: Il Piccolo Giornale di Cremona

Fino a giovedì 9 febbraioCREMONAMOSTRALE MURA NEL TEMPOMostra documentaria sull’evoluzione nel tempo della cinta muraria presso l’Archivio di Stato di Cremona. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.30, sabato e altri orari su preno-tazione (ingresso libero).Per informazioni: 0372-25463.

***Fino a mercoledì 15 febbraioCREMONAMOSTRACREMONA, LA MIA CITTÀ - CARLO CAPURSOMostra fotografica di Carlo Capurso (par-chi pubblici, avvenimenti, cultura, chiese, palazzi storici) in sala Alabardieri di Pa-lazzo Comunale. Orario: da martedì a sabato ore 9-18, domenica e festivi ore 10-18 (ingresso libero). Inaugurazione venerdì 3 febbraio alle ore 17.

***Domenica 5 febbraioCREMA

EVENTOGRAN CARNEVALE CREMASCOAnimazione, carri allegorici e cortei ma-scherati in piazza Duomo e vie limitrofe.Per informazioni: 0373-256391.

***Domenica 12 febbraioPANDINOMERCATOCOSE D’ALTRI TEMPIMercatino di piccolo antiquariato, ogget-tistica e libri dalle 9 alle 19 nel Castello Visconteo.Per informazioni: 345-0888866.

***Domenica 12 febbraioEVENTOCASALMAGGIOREFESTA DI CARNEVALEClowns e giocolieri, gruppi mascherati, trampolieri, animazione, degustazione gratuita di chiacchiere, frittelle e chisulin in piazza Garibaldi e nelle vie del centro.Per informazioni: 0375-40039.

***Domenica 12 febbraioCASTELLEONEMOSTRA-MERCATO DELL’ANTIQUARIA-TO, VINTAGE, ARTIGIANATO ARTISTICOAppuntamento dalle 9 alle 19 nel centro

storico.Per informazioni: 348-8555756.

***Domenica 12 febbraioRIVOLTA D’ADDAMOSTRA-MERCATO DELL’USATO E PICCOLO ANTIQUARIATOPiccolo antiquariato, mobili, oggettistica e dipinti dalle 8.30 alle 19 in piazza Vitto-rio Emanuele II.Per informazioni: 0373-377050.

***Domenica 12 febbraioEVENTOFORMIGARASFILATA DI CARRI ALLEGORICILe note della banda di San Bassano e Trigolo, le acrobazie del Gruppo Majoret-tes Violette, l’abilità dei piccoli sbandiera-tori accompagnano i carri mascherati per le vie del paese e per concludere rinfre-sco e animazione nell’oratorio.Per informazioni: 0374-78022.

***Domenica 12 febbraioRIVOLTA D’ADDAFIERA DI SANT’APOLLONIARassegna di macchinari per l'agricoltura e zootecnia , Piazza Vittorio EmanuelePer informazioni: 0363-377050.

Sabato 4 febbraioCASALBUTTANOTEATROLISISTRATAAlle 21 al Teatro Bellini va in scena lo spettacolo di Aristofane, con Gaia De Laurentiis, Stefano Artissunch, Stefano Tosoni, Gian Paolo Valentini, regia di Stefano Artissunch.Per informazioni: 0374-364480.

***Domenica 5 febbraioCASTELLEONETEATROCHI HA PAURA DI VIRGINIA WOLFAlle ore 20.30 al Teatro del Viale lo spet-

tacolo di Edward Albee, con Caterina Costantini e Franco Castellano. Scene di Daniela M. Gardinazzi, costumi Nicoletta Ceccolini, musiche di Luciano Francisci. Regia di Lorenzo LorisPer informazioni: 0374-350944.

***Domenica 5 febbraioCONCERTOCREMADA BRAHAMS A PIAZZOLLAAlle ore 17 al Teatro San Domenico esi-bizione di Alberto Simonetti (viola) e Sabrina Lanzi (pianoforte).Per informazioni: 0372-85418.

***Mercoledì 8 febbraioCREMATEATROIL CATALOGOAlle ore 21 al Teatro San Domenico lo spettacolo di Jean Claude Carriére, con

Ennio Fantastichini ed Isabella Ferrari.La trama: Jean-Jacques, giovane avvo-cato in carriera, noto Don Giovanni della Parigi bene, conduce una vita da scapo-lo esemplare, perfettamente organizza-ta tra ufficio, serate mondane e notta-te con donne sempre diverse. Ha però un difetto: non ha memoria, ed è perciò costretto a catalogare in un album tutte le sue conquiste.Per informazioni: 0372-85418.

***Sabato 11 febbraioROMANENGOTEATROBELLA TUTTA! I MIEI GRASSI GIORNI FELICIAlle ore 21.15 al Teatro Galilei lo spet-tacolo con Elena Guerrini. Regia di Andrea Virgilio Franceschi, scenografia di Martina Troiano.Per informazioni: 0373-729263.

Ho letto il suo “confidenziale” del 20 gennaio dopo alcune settimane che non lo facevo, mi ha sorpreso scoprire a che punto sia la superficialità di certi ragazzini. L'alimenta di certo la fragilità dei tempi, il vuoto pneumatico dei media (condizionato in peggio anche dalle polveri sottili, forse). Anche io mi auguro che fosse una provocazione, quella della ragazzina; il dubbio è che sia alimentata anche da una visione grottesca della vita diffusa tra gli adulti. Per fortuna che ci sono adolescenti circondati da amore, attenzione e cura veri, nonostante la difficoltà dei tempi e la sfiducia che la società attuale non inco-raggia a superare. Domani sarà la Giornata della Memoria e il mio desiderio è che sia vissuta al di là di facili retoriche; per qualcuno, spero sia l'occasione di rispolverare davvero la Storia. In Parlamento si cerchi di "ricordare" il passato comune che avremmo con la Germania. Rileggevo la ricostruzione che Augias faceva delle Fosse Ardeatine nel suo libro su Roma. Alcune scuole cittadine viaggiano per non dimenticare, appunto, tra gli orrori dell'Olocausto, la crona-ca ci tiene in allerta con i giochi economico-politici di un'Europa che tutto e' tranne che una, non basta inventare una moneta per unire interessi tanto scom-posti...per la gente comune la quotidianita' si chiama crisi. In quella sì siamo uniti in molti, se non tutti. La speranza è che le coscienze si sveglino, dalle aule di scuola a quelle dei 7 colli per ritrovare il senso della civiltà e della bel-lezza vera, sul viso della persone e su questo nostro Paese. (B.M.)

Appuntamenti28 Venerdì 3 Febbraio 2012

L’Oroscopo della settimanaa cura di: MICHELA

Le stelle vi sostengono nelle iniziative e nei progetti che intendete inaugurare nell’immediato. In settimana Mercu-rio diventa positivo sia per le finanze che per la socialità. Potrebbe arrivare interessante proposta di lavoro.

Nel lavoro la strada è spianata anche se dovrete trovare il giusto compromesso che vi aiuterà a chiarirvi con chi ci sono stati dei malintesi. Trionfi e oneri professionali porta-no corposi incassi.

Arrivano buone notizie dal passato o da una persona a voi cara ma lontana. Le stelle anticipano grandi opportunità: è il momento dell’azione e dei fatti. L’unica cosa un po’ burrascosa è l’amore.

A volte la pigrizia prende il sopravvento e tutto sembra più difficile. Ci saranno novità importanti nel settore lavorativo: è imminente infatti un accordo molto importante. Questo porterà ad avere un’ottima e ricca cassa.

La mente sembra più libera da tentazioni accecanti e in-trighi misteriosi. Aspettate qualche settimana prima di mettere in atto certe strategie e di muovere consistenti somme di denaro. Non lasciatevi sopraffare dall’emotività.

Le stelle favoriscono nuovi appoggi e protezioni strategi-che: potrete emergere con le vostre migliori potenzialità. E’ la settimana ideale per inaugurare inziative creative e progetti destinati a lasciare il segno.

Le stelle vi suggeriscono le mosse giuste per proiettarvi nel mondo del lavoro. Per chi il lavoro l’ha già si profilano gradite conferme per l’impegno sostenuto. Il periodo è ottimo, però mantenete i contatti con le persone giuste.

Tenete sotto controllo l’impazienza, curate l’organizzazio-ne del vostro lavoro: se vi impegnate otterrete soddisfa-centi risultati. Gli ostacoli sono superabili con agilità: non prendete scorciatoie perché potrebbero essere pericolose.

Settimana difficile perché rogne e impiccioni sono sempre in vista. Per vivere al meglio l’amore non fate vincere l’in-sofferenza. Sopportate un po’ anche voi e vedrete che le cose andranno a posto.

Siete pronti per qualsiasi evenienza, avete splendide idee nel cassetto pronte per essere attuate. La settimana lavo-rativa promette ottime soddisfazioni: lancerete audaci iniziative e inaugurerete grandiosi progetti.

Dovete stringere i denti ancora un po’ di tempo: ci vorran-no due o tre mesi prima della svolta definitiva che tanto attendete. Molte le decisioni in sospeso che non dipendo-no da voi.

Sarà la migliore settimana dell’anno, avrete una rosa di possibilità tra cui scegliere. Marte vi innervosisce un po’: attenti dunque che gli incontri non diventino scon-tri. Lavoro e finanze procedono.

Arte & Cultura

Musica & Spettacoli

Per scrivere a Maria: [email protected]

In un libro di racconti, “Il sogno e l’approdo”, leggiamo questa splendida poesia. Ne fu autrice Lalla Aisha al-Mannubiyya, santa patrona di Tunisi, morta nel 1257. Una donna coraggiosa, capace, per i tempi, di scelte libere e con-trocorrente, quale fu il rifiuto di un matrimonio imposto, si dedicò ala scienza, alla scrittura, alla medita-zione mistica, inserendosi nella tradizione sufi dell’Islam.

In questo componimento, la po-eta mistica si esprime in tutta la gioia e la profondità del rapporto con Dio, senza mediazioni o eredi-tà a cui far riferimento, in una splendida e solitaria verticalità.

NON SONO L’EREDE DI NESSUN ORDINE“Sono l’eletta di DioDio mi ha dato la bellezza, mi ha sostenuta e mi ha soddisfattaDio mi ha eletta Perla dei santi e Polo di santità

Non sono l’erede di nessun OrdineSolo da Dio sono osservata e solo da LuiHo ricevuto l’iniziazioneDalla Santa Maria ho ereditato le qualità[…] Sono la Barca dei viaggiatoriSono la Stella che orna la lunaSono la Santa venerata dagli uomini”

Gentile B.M., mi fa molto piacere pubblicare la sua lettera, per-ché non solo riprende i temi che avevo sottolineato rispetto alla “provocazione” della ventenne che negava la possibilità dell’amo-re dopo una certa età, ma parla anche del tema della memoria. Non so se compio una forzatura eccessiva, ma mi pare che certi atteggiamenti arroganti e strumentalmente “provocatori” (parlo della ventenne, ma quante posizioni simili sono proprie anche di chi ha un’età più avanzata…) abbiano a che fare con la mancanza di cultura e con l’assenza di memoria. E badi bene, per “cultura” intendo anche l’attenzione alle relazioni quotidiane, ai racconti tramandati, alle esperienze di cui si può fare tesoro … Lei, molto giustamente, mette in rapporto la memoria della Shoah e la ricor-renza del Giorno della Memoria con quanto accade, oggi, in Eu-ropa. Avvenimenti incommensurabilmente e fortunatamente lon-tani tra loro, la Shoah e la crisi economica, ma, la fondo, domina l’idea di un potere che usa donne e uomini come pedine, lontano dalla vita quotidiana, proteso a seguire ragioni estranee alle per-sone, strumentale ai giochi di dominio, di arricchimento, di asser-vimento. Anch’io, come lei, mi auguro che possiamo ritrovare, tutti insieme, “il senso della civiltà e della bellezza vera”. Grazie.

Lalla Aisha al-Mannubiyya

Page 29: Il Piccolo Giornale di Cremona

Programmi Tv 29Venerdì 3 Febbraio 2012

06.30 unomattina.att10.05 settegiorni/aprirai.att11.10 unomattinastorievere12.00 laprovadelcuoco13.30 tg1telegiornale14.00 leamichedelsabato.att17.00 tg1telegiornale17.15 asuaimmagine17.45 passaggioanordovest.doc18.50 l'eredità.game20.00 tg1/raitgsport20.35 solitiignoti21.00 ballandocolestelle.var00.30 dichetalentosei?varietà02.30 stagebeauty.Film

06.30 unomattinainFamiglia.a09.30 tg1lis/easydriver10.00 lineaverdeorizzonti.att10.55 santamessa/recitaangelus12.20 lineaverde.attualità13.30 tg1telegiornale14.00 domenicainl'arena16.35 domenicaincosi'èlavita18.50 l'eredità.game20.00 tg1/tgsport20.40 solitiignoti21.30 ilrestauratore.Fiction23.30 specialetg1.attualità00.35 tg1notte01.05 applausi

06.45 unomattina.attualità11.00 tg1telegiornale11.05 occhioallaspesa12.00 laprovadelcuoco13.30 tg1/tg1Focus/economia14.10 verdettoFinale15.15 lavitaindiretta.attualità18.50 l'eredità.gameshow20.00 tg1/solitiignoti.game21.10 ilrestauratore.Fiction23.30 portaaporta01.00 tg1notte/Focus01.40 quiradiolondra01.45 sottovoce02.40 lacostolad'adamo.Film

06.45 unomattina.attualità11.00 tg1telegiornale11.05 occhioallaspesa12.00 laprovadelcuoco13.30 tg1/tg1Focus/economia14.10 verdettoFinale15.15 lavitaindiretta.attualità18.50 l'eredità.gameshow20.00 tg1/quiradiolondra.att20.35 solitiignoti.game21.10 socrate-ilmeritointv23.20 portaaporta01.20 tg1notte/Focus/chetempofa02.00 sottovoce02.30 scrittoriperunanno

06.45 unomattina.attualità11.00 tg1telegiornale11.05 occhioallaspesa12.00 laprovadelcuoco13.30 tg1/tg1Focus/economia14.10 verdettoFinale15.15 lavitaindiretta.attualità18.50 l'eredità.gameshow20.00 tg120.30 coppaitalia milan-Juventus23.20 portaaporta00.45 tg1notte/Focus/chetempofa01.20 sottovoce01.50 raieducational

06.45 unomattina.attualità11.00 tg1telegiornale11.05 occhioallaspesa12.00 laprovadelcuoco13.30 tg1/tg1Focus/economia14.10 verdettoFinale15.15 lavitaindiretta.attualità18.50 l'eredità.gameshow20.00 tg120.30 coppaitalia siena-napoli23.10 portaaporta00.45 tg1notte/Focus/chetempofa01.40 sottovoce02.20 benvenutiadetroit.Film

06.45 unomattina.attualità11.00 tg1telegiornale11.05 occhioallaspesa12.00 laprovadelcuoco13.30 tg1/tg1Focus/economia14.10 verdettoFinale15.15 lavitaindiretta.attualità17.00 tg1telegiornale18.50 l'eredità.gameshow20.00 tg1/quiradiolondra.att20.40 solitiignoti21.10 attentiaqueidue- lasFida.varietà23.25 tv7attualità00.25 l'appuntamento

07.30 nonmangiatele margherite.Film09.10 paesereale.attualità10.15 kingdom.telefilm12.00 tg3sport-meteo/tgr12.25 ilsettimanale.attualità12.55 ambienteitalia.attualità14.00 tgrregionemeteo-tg314.45 tg3pixel/tvtalk/tg3l.i.s.16.55 uncasoperdue.telefilm18.00 90°minuto-serieb.sport19.00 tg3/regione/meteo320.00 blob/chetempoFa.varietà21.30 nanuk:proved'avventura.doc23.15 tg3-tgregione-meteo

08.10 dueassinellamanica.F10.45 tgrestovest/mediterraneo11.40 tgrregioneuropa.attualità12.00 tg3/meteo3/telecamere12.55 primadellaprima.mus13.25 ilcapitalediphilippe daverio.attualità14.00 tgregione/meteo/in1/2h15.05 alleFaldedelkilimangiaro17.55 perunpugnodilibri.att19.00 tg3-tgregione-meteo20.00 blob.attualità21.30 presadiretta.attualità23.35 tg3/lilit.varietà00.50 tg3/meteo3

12.45 lestorie-diarioitaliano13.10 lastradaperlaFelicità14.00 tgregione-meteo-tg314.50 tgrleonardo/tg3lis15.05 lassie.telefilm16.00 cosedell'altrogeo.att17.40 geo&geo.attualità19.00 tg3/tgregione/meteo20.00 blob.attualità20.15 stanlioeollio.corto20.35 unpostoalsole.soap21.05 operazionevalchiria.F23.10 correval'anno.doc24.00 tg3lineanotte01.05 Fuorirario

12.00 tg3-sport-meteo3-Fuoritg12.45 lestorie-diarioitaliano13.10 lastradaperlaFelicità14.00 tgregione-meteo-tg314.50 tgrleonardo/tg3lis15.05 lassie.telefilm15.50 cosedell'altrogeo.att17.40 geo&geo.attualità19.30 tg3-regione-meteo-blob20.15 stanlioeollio.corto20.35 unpostoalsole.soap21.05 ballarò.attualità23.15 sFide.sport24.00 tg3lineanotte01.05 gap.generazioniallaprova

12.00 tg3-sport-meteo3-Fuoritg12.45 lestorie-diarioitaliano13.10 lastradaperlaFelicità14.00 tgregione-meteo-tg314.50 tgrleonardo/tg3lis15.05 lassie.telefilm16.00 cosedell'altrogeo.att17.40 geo&geo.attualità19.00 tg3/tgregione/meteo20.00 blob.attualità20.15 stanlioeollio.corto20.35 unpostoalsole.soap21.05 chil'havisto?attualità23.15 globspread.varietà24.00 tg3lineanotte

12.00 tg3-sport-meteo3-Fuoritg12.45 lestorie-diarioitaliano13.10 lastradaperlaFelicità14.00 tgregione-meteo-tg314.50 tgrleonardo/tg3lis15.05 lassie.telefilm15.50 cosedell'altrogeo.att17.40 geo&geo.attualità19.30 tg3-regione-meteo-blob20.15 stanlioeollio.corto20.35 unpostoalsole.soap21.05 shallwedance?Film23.10 sirene.attualità24.00 tg3lineanotte01.05 magazzinieinstein.doc

12.00 tg3-sport-meteo3-Fuoritg12.25 lestorie-diarioitaliano12.50 geo&geo.attualità13.10 lastradaperlaFelicità14.00 tgregione-meteo-tg314.50 tgrleonardo/tg3lis15.05 lassie.telefilm16.00 cosedell'altrogeo.att17.40 geo&geo.attualità19.00 tg3/tgregione/meteo20.00 blob.attualità20.15 stanlioeollio.corto20.35 unpostoalsole.soap21.05 nine.Film23.25 settestorieistriane.doc

10.15 sullaviadidamasco.att10.50 aprirai.attualità11.35 mezzogiornoinFamiglia.att13.00 tg2giorno/dribbling.att14.00 londonlive.musicale15.30 libreriadelmistero.Film17.10 serenovariabile.attualità18.00 tg2Flashl.i.s.18.05 seapatrol.telefilm18.50 l'isoladeiFamosi.reality20.25 estraziodellotto/tg221.05 castle.telefilm21.50 thegoodwiFe.telefilm22.40 sabatosprint.sport23.25 tg2notizie/tg2dossier.doc

07.00 cartoonmagic.varietà10.15 ragazzic'èvoyager.var10.50 acomeavventura.att11.30 mezzogiornoinFamiglia.v13.00 tg2giorno/motori/meteo13.45 quellicheaspettano..var15.40 quellicheilcalcio..var17.05 tg2l.i.s.17.10 stadiosprint.sport18.00 90°minuto.sport19.35 lasko.telefilm20.30 tg2notizie21.05 ncis.telefilm21.45 charlie'sangels.telefilm22.35 ladomenicasportiva

10.00 tg2punto.it11.00 cerimoniainaugurazione annogiudiziariodella cortedeiconti.attualità12.00 iFattivostri.varietà13.00 tg2/costumesocieta'13.50 medicina33.attualità14.00 italiasuldue.attualità16.15 ghostwhispeper.telefilm17.00 hawaiiFive-0.tel17.45 tg2Flashl.i.s./sport/notizie18.45 numb3rs.telefim19.35 l'isoladeiFamosi.reality20.30 tg2notizie/voyager.doc23.25 l'ispettorecoliandro.Fic

10.00 tg2punto.it11.00 iFattivostri.varietà13.00 tg2/costumesocieta'13.50 medicina33.attualità14.00 italiasuldue.attualità16.15 ghostwhispeper.telefilm17.00 hawaiiFive-0.telefilm17.45 tg2Flashl.i.s./sport/notizie18.45 numb3rs.telefilm19.35 l'isoladeiFamosi.reality20.30 estrazionilotto/tg221.05 criminalminds.telefilm23.20 tg2notizie23.40 almostrue.doc00.30 pastliFe.telefilm

10.00 tg2punto.it11.00 iFattivostri.varietà13.00 tg2/costumesocieta'13.50 medicina33.attualità14.00 italiasuldue.attualità16.15 ghostwhispeper.telefilm17.00 hawaiiFive-0.telefilm17.45 tg2Flashl.i.s./sport/notizie17.45 tg2Flashl.i.s./sport/notizie18.45 numb3rs.telefilm19.35 l'isoladeiFamosi.reality20.30 tg2notizie21.05 desperatehousewives.tel23.25 tg2notizie23.35 rai150anni

10.00 tg2punto.it11.00 iFattivostri.varietà13.00 tg2/costumeesocieta'13.50 medicina33.attualità14.00 italiasuldue.attualità16.10 ghostwhispeper.telefilm17.00 hawaiiFive-0.telefilm17.45 tg2Flashl.i.s./sport/notizie18.45 numb3rs.telefilm19.35 l'isoladeiFamosi.reality20.30 estrazionilotto/tg221.05 l'isoladeiFamosi9.reality00.10 tg2notizie00.25 rai150anni01.20 tgparlamento.attualità

10.00 tg2punto.it11.00 iFattivostri.varietà13.00 tg2/costumeesocieta'13.50 tgeeatparade.attualità14.00 italiasuldue.attualità16.10 ghostwhispeper.telefilm17.00 hawaiiFive-0.telefilm17.45 tg2Flashl.i.s./sport/notizie18.45 numb3rs.telefilm19.35 l'isoladeiFamosi9.reality20.30 tg2notizie21.05 senzatraccia.telefilm23.25 tg2notizie23.40 l'ultimaparola.telefilm01.10 tgparlamento.attualità

sabato 4 domenica 5 Lunedi’ 6 martedi’ 7 mercoLedi’ 8 giovedi’ 9 venerdi’ 10

canaLe 5

itaLia 1

07.55 traffico/meteo/tg5mattina09.45 Finalmentesoli.sitcom10.15 tincup.Film13.00 tg5telegiornale/meteo513.40 riassuntograndeFratello14.10 amici.talentshow15.30 verissimo:tuttiicolori dellacronaca.attualità18.50 themoneydrop.quiz20.00 tg5telegiornale-meteo520.30 striscialanotizia.var21.10 italia'sgottalent.talents00.30 maidiregrandeFratello01.25 tg5notte/meteo502.15 lupomannaro.Film

08.00 tg5mattina08.50 leFrontieredellospirito09.45 Finalmentesoli.sitcom10.30 pazziabeverlyhills.Film12.45 grandeFratello.reality13.00 tg5telegiornale-meteo514.00 lamagiadell'arcobaleno.F16.15 domenicacinque.varietà18.50 themoneydrop.quiz/tg520.00 tg5telegiornale-meteo520.40 paperissimasprint21.30 centovetrine.soapopera23.30 terra!attualità00.30 tg5notte/meteo501.50 amorieimbrogli.Film

08.00 tg5mattina08.50 mattinocinque.attualità11.00 Forum.attualità13.00 tg5telegiornale-meteo513.40 beautiFul.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.reality16.15 amici.talentshow16.20 pomeriggiocinque.attualità18.00 tg5/5minutimeteo518.50 themoneydrop.quiz20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia.var21.20 grandeFratello.rshow00.15 maidiregrandeFratello

08.00 tg5mattina08.50 mattinocinque.attualità11.00 Forum.attualità13.00 tg5telegiornale-meteo513.40 beautiFul.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.reality16.15 amici.talentshow16.20 pomeriggiocinque.attualità18.00 tg5/5minutimeteo518.50 themoneydrop.quiz20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia.var21.10 il13°apostolo.Fiction23.20 matrix.attualità

08.00 tg5mattina08.50 mattinocinque.attualità11.00 Forum.attualità13.00 tg5telegiornale-meteo513.40 beautiFul.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.reality16.15 amici.talentshow16.20 pomeriggiocinque.attualità18.00 tg5/5minutimeteo518.50 themoneydrop.quiz20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia.var21.10 appuntamentoconl'amore.F23.40 matrix.attualità

08.00 tg5mattina08.50 mattinocinque.attualità11.00 Forum.attualità13.00 tg5telegiornale-meteo513.40 beautiFul.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.reality16.15 amici.talentshow16.20 pomeriggiocinque.attualità18.00 tg5/5minutimeteo518.50 themoneydrop.quiz20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia.var21.10 ècomplicato.Film23.35 vizidiFamiglia.Film

08.50 mattinocinque.attualità11.00 Forum.attualità13.00 tg5telegiornale-meteo513.40 beautiFul.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.reality16.15 amici.talentshow16.20 pomeriggiocinque.attualità18.00 tg5/5minutimeteo518.50 themoneydrop.quiz20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia.var21.10 zelig.varietà23.30 tiodio,tilascio,ti...Film01.30 tg5notte/meteo5

rete 4

09.45 risroma.Fiction10.50 ricettediFamiglia.att11.30 tg4/meteo/notizie/traFFico12.00 undetectiveincorsia.tel13.00 lasignoraingiallo.tel13.50 iltribunalediForum15.00 poirot.Film17.00 detectivemonk.telefilm18.00 pianetamare.doc18.55 tg4-meteo419.35 tempestad'amore.soap21.15 thesixthsense.Film23.30 thetracker.Film01.30 tg4nightnews01.45 ierieoggiintvspecial

09.10 magniFicaitalia.doc10.00 santamessa11.00 pianetamare.attualità11.30 tg4telegiornale12.00 melaverde.attualità13.20 pianetamare.attualità14.00 donnavventura.attualità15.00 ilpresidente.Film17.00 walkertexasranger: laleggendadicooper.F18.55 tg4telegiornale-meteo419.35 tempestad'amore.soap21.30 Funnymoney.Film23.50 l'intrigodellacollana.F02.05 tg4

08.20 hunter.telefilm09.40 risroma2.Fiction10.50 benessere11.30 tg4/meteo12.05 undetectiveincorsia.tf13.00 lasignoraingiallo.tel13.50 Forum.attualità15.10 Flikken.telefilm16.15 sentieri.soap16.55 ilcommissariocordier.F18.55 tg4-meteo419.35 tempestad’amore.soap20.30 walkertexasranger.tel21.10 l'ultimaalba.Film23.45 danko.Film

09.40 risroma.Fiction10.50 benessere11.30 tg4/meteo/vied'italia12.00 undetectiveincorsia.tf13.00 lasignoraingiallo.tel13.50 Forum.attualità15.10 Flikken.telefilm16.15 sentieri.soap16.40 dioperdona..iono!Film18.55 tg4-meteo419.35 tempestad’amore.soap20.30 walkertexasranger.tel21.10 Frenchkiss.Film23.50 eadessosesso.Film02.20 ilproFeta.Film

09.40 risroma.Fiction10.50 benessere11.30 tg4/meteo/vied'italia12.00 undetectiveincorsia.tf13.00 lasignoraingiallo.tel13.50 Forum.attualità15.10 Flikken.telefilm16.15 sentieri.soap16.40 amorepersempre.Film18.55 tg4-meteo419.35 tempestad’amore.soap20.30 walkertexasranger.tel21.10 altrimenticiarrabbiamo!F23.35 maverik.Film02.30 bangkokdangerous.Film

09.40 risroma.Fiction10.50 benessere11.30 tg4/meteo/vied'italia12.00 undetectiveincorsia.tf13.00 lasignoraingiallo.tel13.50 Forum.attualità15.10 Flikken.telefilm16.15 sentieri.soap16.40 ilcampione.Film18.55 tg4-meteo419.35 tempestad’amore.soap20.30 walkertexasranger.tel21.10 bones.telefilm23.05 lietome.telefilm24.00 theexorcismoFemilyrose.F

08.20 hunter.telefilm09.40 risroma.Fiction10.50 ricettediFamiglia: pranzodicapodanno.att11.30 tg4/meteo/vied'italia12.00 undetectiveincorsia.tf13.00 lasignoraingiallo.tel13.50 Forum.att/sentieri.soap16.40 gliinvincibili.Film18.55 tg4-meteo419.35 tempestad’amore.soap20.30 walkertexasranger.tel21.10 quartogrado.attualità24.00 lantana.Film/tg402.30 daberlinol'apocalisse.F

10.50 scooby-doo.Film12.20 cartoni12.25 studioaperto-meteo13.40 cartoni14.35 samuraigirl.Fiction16.30 cenerentolapersempre.F18.30 studioaperto-sport19.00 cartoni19.30 thereeF.Film21.10 l'eraglaciale2.Film22.55 balto.Film00.15 studiosportxxl01.35 poker1mania.varietà02.55 lasoldatessaallavisita militare.Film

07.40 cartoni12.25 studioaperto-meteo13.00 guidaalcampionato.sport14.00 lamissionedeiquattro cavaglieri.Film17.20 deepsea.Film18.00 lavitasecondoJim.tel18.30 studioaperto19.00 mr.bean.telefilm19.30 laracroFt:tombraider.F21.30 chiambrettishow.varietà00.20 controcampo.sport01.35 poker1mania.varietà02.25 shottas.Film04.05 eleventhhour.telefilm

08.40 unamammaperamica.tel10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni15.30 cameracaFé.sitcom16.20 themiddle.telefilm16.45 lavitasecondoJim.sit17.45 trasFormat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 provaciancoragary.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 csi:newyork.telefilm23.00 whitecollar.telefilm00.45 ealloramambo!.Film

08.40 settimocielo.telefilm10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni/cameracaFé.sitc16.20 themiddle.telefilm16.45 lavitasecondoJim.sit17.45 trasFormat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 provaciancoragary.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 wildoltrenatura.docum00.30 romanzocriminale.Fiction01.30 thescield.telefilm04.15 metroland.Film

08.40 settimocielo.telefilm10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni15.30 cameracaFé.sitcom16.20 themiddle.telefilm16.45 lavitasecondoJim.sit17.45 trasFormat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 provaciancoragary.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 laFabbricadicioccolato.F23.20 iFratelligrimme l'incantevolestrega.Film

08.40 settimocielo.telefilm10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni15.30 cameracaFé.sitcom16.20 themiddle.telefilm16.45 lavitasecondoJim.sit17.45 trasFormat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 provaciancoragary.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 leieneshow.varietà24.00 nikita.telefilm02.35 studioaperto

08.40 settimocielo.telefilm10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni15.30 cameracaFé.sitcom16.20 themiddle.telefilm16.45 lavitasecondoJim.sit17.45 trasFormat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 provaciancoragary.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 trueJustice.Film23.00 nikita.telefilm23.50 leiene.var/studioaperto

La 7

06.00 tgla7/omnibus.attualità10.00 bookstore.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 noisiamoangeli.Film16.00 imagniFicisette.telefilm17.05 torneo6nazioni.rugby19.20 theshowmustgooFF.var20.00 tgla720.30 inonda.attualità21.30 theshowmustgooFF.var24.00 tgla700.10 m.o.d.a.attualità00.55 startrekiii.Film

06.00 tgla7-meteo-oroscopo07.00 omnibus10.00 bellezzesullaspiaggia.F10.50 ticiportoio.varietà13.30 tgla714.05 ildesertodeitartari.Film17.40 mammamia.talentshow19.00 theshowmustgooFF.var20.00 tgla720.30 inonda.attualità21.30 pelham123ostaggiin metropolitana.Film23.35 tgla724.00 cadaverieccellenti.Film02.20 bookstore.attualità

09.45 coFFeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 haliFax.telefilm16.15 atlantide.documenti17.30 l'ispettorebarnaby.tel19.30 g'day.varietà20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 l'inFedele.Film23.45 innovation.attualità00.20 tgla700.30 (ah)ipiroso.attualità02.05 ottoemezzo.attualità

09.45 coFFeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 assassinioabordo.F16.15 atlantide.documenti17.30 l'ispettorebarnaby.tel19.30 g'day.varietà20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 questastoriaqua.Film23.10 l'ispettorebarnaby.tel00.50 tgla701.00 (ah)ipiroso.attualità02.35 ottoemezzo.attualità

09.45 coFFeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 inFugadallalegge.Film16.15 atlantide.documenti17.30 l'ispettorebarnaby.tel19.30 g'day.varietà20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 gliintoccabili.Film23.15 crossingJordan.telefilm00.55 tgla7/(ah)ipiroso.attualità02.05 g'day.varietà03.20 omnibus.attualità

09.45 coFFeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 dianeunosbirroin Famiglia.telefilm16.15 atlantide.documenti17.30 l'ispettorebarnaby.tel19.30 g'day.varietà20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 piazzapulita.attualità24.00 tgla700.10 (ah)ipiroso.attualità01.10 g'day.varietà

09.45 coFFeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 mikehammer.telefilm16.15 atlantide.documenti17.30 l'ispettorebarnaby.tel19.30 g'day.varietà20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 leinvasionibarbariche.att23.35 sottocanestro00.30 tgla700.40 (ah)ipiroso.attualità01.40 g'day.varietà

Page 30: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Laura Bosio

no strumento per stu-diare la coagulazione più velocemente, che consente, quindi, di velocizzare il lavoro

del laboratorio di analisi, garan-tendo maggior efficienza e sicu-rezza, oltre a una miglior specifi-cità dell'esame. Questo l'oggetto della donazione che l'Aipa ha fat-to al laboratorio: un aggregome-tro automatico di nuova genera-zione, che permette di eseguite uno studio approfondito della funzionalità delle piastrine. Lo strumento, un aggregometro au-tomatico, è dotato di quattro ca-nali ottici, ed è completo di com-puter, stampante e software.

«Il laboratorio di coagulazione serve il centro emostasi e trom-bosi, dove vengono seguiti circa 4.700 pazienti con terapia anti-coagulante» spiega Sophie Te-sta, direttore del laboratorio. «Il laboratorio è uno strumento in-dispensabile perché è il punto di riferimento di chi si occupa di emostasi e trombosi. Servono strumenti che valutano la coa-gulabilità del sangue, studian-done le varie componenti».

Qual è le funzione delle pia-strine?

«Sono cellule, prodotte a li-vello midollare, che circolano nel sangue e hanno un ruolo crucia-le nel processo di coagulazione. Dopo uno stimolo specifico, in-fatti, ad esempio una lesione dei vasi sanguigni, esse permettono la coagulazione del sangue, for-mando un primo tapo emostati-co. Se questo non funziona il ri-schio è di un'emorragia irrefre-nabile».

Come vengono studiate le piastrine?

«E' uno studio che comporta

una serie di indagini, tra le quali l'aggregazione piastrinica rap-presenta uno dei metodi più spe-cifici per l'individuazione dei di-fetti funzionali, associati a even-tuali patologie congenite o ac-quisite. Questo studio viene ef-fettuato "in vitro", da prelievo del sangue venoso e grazie all'utiliz-zo di strumenti dedicati. Si stu-diano anche forme ereditarie me-diamente rare, o ancora l'effetto di farmaci antitrombotici».

Quando si studia la funzio-ne piastrinica?

«Tale studio è indicato in mol-te condizioni emorragiche, dopo

aver escluso altri possibili difet-ti, in modo da stabilire corretta-mente le cause dell'emorragia. Conoscere se le piastrine sono normofunzionanti ci permette di evitare problemi, come appunto le emorragie irrefrenabili. Questo è importante soprattutto in caso di interventi chirurgici».

Quali sono le patologie emorragiche più diffuse?

«Quella a maggior prevalenza è la malattia di Von Willebrand, che nella sua forma lieve colpi-sce l'1-2% della popolazione generale. All'osservazione soli-tamente arrivano i casi clinica-mente rilevanti, o comunque i pazienti con sintomatologia di ti-po emorragico. Questo è uno di quei casi in cui l'aggregometro risulta importantissimo».

Un aspetto molto importan-te, per i pazienti anticoagulati, è l'aderenza alle terapie.

«Vero: purtroppo con il passa-re del tempo le persone finisco-no per non assumere più i far-maci in modo corretto.

Anche per questo è fonda-mentale organizzare incontri pe-riodici per i pazienti stessi, con riunioni periodiche per aumenta-re tale aderenza».

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del

Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato,

il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c

ome indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)

Dove: Poliambulatori, piano Terra.Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare

contattare la segreteria dell’Anatomia Patologi-ca dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è

prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;

per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra).

TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde

Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Angiografia

Le prenotazioni vanno effettuate di persona.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo

biennale Asl Cremona (45-69 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata

al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza,

risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografieDove: piano 1, corpo M.

Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.

Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata

di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso)

corpo M, monoblocco ospedaliero.Orario:da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO:Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10

Impegnativa del medico curante.Allergologia per sospetti professionali

Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì.

Visite specialistiche di medicina del lavoroTel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d

alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico

di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.Orari: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento

diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening

delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che

la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente

da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30.

Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Presso la palazzina del CupOrario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIADove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10

Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante.

Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178

da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi

emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461

dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco

ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presi-

dio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra.

Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente

agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione

può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330

dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare

lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero

di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

La donazione dell’Aipa: è un aggregometro automatico e permette di velocizzare i tempi

U

Salute30

Il vino rosso fa bene: credenza popolare o evi-denza scientifica? Secondo i ricercatori è una ve-rità inconfutabile. Già in passato diversi studi avevano evidenziato i benefici di tale bevanda. L’ultima scoperta in merito riguarda le caratteri-stiche dei polifenoli presenti nel vino rosso. Così Benvenuto Cestaro e Roberta Cazzola, ricercato-ri del Dipartimento di scienze cliniche dell'Univer-sità degli Studi di Milano, si sono concentrati sul-la capacità dei polifenoli di proteggere dall'ossi-dazione gli acidi grassi polinsaturi omega-3 e omega-6 che circolano nel sangue. I dati ottenu-ti, spiegano dall'ateneo in una nota, «indicano

che questi polifenoli proteggono dall'ossidazione tutti gli acidi grassi polinsaturi del plasma più ef-ficacemente della vitamina E e che salvaguarda-no gli omega-3 più degli omega-6, esercitando così, seppur indirettamente, un'azione antinfiam-matoria».

Secondo i ricercatori, «gli acidi grassi polinsa-turi essenziali delle famiglie omega-3 e omega-6 svolgono un ruolo importante nella prevenzione delle malattie infiammatorie, che sono in larga parte innescate e aggravate da un'alterata rispo-sta immunitaria che porta a lievi stati infiamma-tori cronici».

Vino rosso? Ottimo per prevenire le infiammazioni

Al laboratorio di analisi un nuovo apparecchio per studiare le piastrine

«Faccio parte di quei pazienti che vengono controllati pres-so l'ambulatorio». Lo ha detto il sindaco Oreste Perri alla presentazione del nuovo macchinario. «Questo aggrego-metro permette diagnosi precise e puntuali, ma soprattutto consente una maggiore rapidità. Per questo è molto impor-tante per tutti i pazienti. La terapia spesso ha uno scopo anche preventivo, come nel mio caso: soffrendo di fibrillazione atriale, devo essere tenuto sotto controllo, perché questo non mi crei probrmi. Dunque sono particolarmente soddisfatto del potenzia-mento di questo settore e ringrazio tutti coloro che lavorano per noi pazienti. Grazie a loro sto affrontando la malattia molto bene, e non mi sento di definirmi "un ammalato"».

Gentile dottoressa Subacchi, mi hanno dia-gnosticato l’allergica al nichel da contatto me-diante patch test. E’ vero che certi alimenti contengono nichel piu’ di altri e questi potreb-bero interagire negativamente e peggiorare la mia allergia? Sara.

Gentilissima Sara, in effetti negli ultimi anni si riscontra un notevole aumento di casi di allergici al nichel e sembra che, da studi americani, oltre che la vera allergia da contatto anche i cibi abbia-no una loro importanza nel determinare l’insorge-re di questo problema. Il nichel, come solfato, è

presente in moltissimi alimenti tra i quali lentic-chie, fagioli, cacao, nocciole, liquirizia per citare quelli che ne contengono una buona quantità; poi ci sono molte verdure e frutti come gli asparagi, spinaci, cipolle, funghi, kiwi, pomodoro che co-munque ne contengono quantità signifi cative.

Anche certe acque commerciali che conten-gono piu’ bicarbonato, o residuo fi sso alto, pos-sono essere diffi cilmente digerite da persone che accusano questa allergia.

I cibi permessi invece sono : cavoli, cetrioli; fa-rina 00; riso brillato; olio di oliva;

uova, zucchine, valeriana, songino.

La sintomatologia è tipica di allergie o intolle-ranze alimentari, cioè: dermatiti e pruriti, anche da contatto, che si manifestano sul volto, sulle mani, sulle gambe; afte o infi ammazioni boccali e gen-givali; gonfi ori addominali; malessere generale dif-fuso; senso di stanchezza e pesantezza;

senso di nausea; mal di testa.I sintomi si possono sviluppare nel tempo e

sono determinati anche dalla quantità di nichel che l’organismo ingerisce o dalla quantità con cui viene a contatto.

Una dieta di esclusione potrebbe essere utile per ridurre le problematiche sopra citate.

Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari e diete personalizzate. Master in Nutrizione Fitness e Sport• Pesidente ALIAC Onlus di Cremona.

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] oppure a

[email protected] a CREMONA: presso L’ambulatorio Medicenter,

via Giuseppina 21 (0372-434988) CREMONA: Ambulatorio Med di Gadesco Pieve

Delmona (0372-803801) • CREMA presso ambulatorio Santa Claudia (366-4759134)

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi

La presentazione dell'aggregometro alla presenza del sindaco Oreste PerriIl funazionamento del macchinario

LA TE

STIM

ONIA

NZA IL COMMENTO DEL SINDACO ORESTE PERRI

Page 31: Il Piccolo Giornale di Cremona

31Venerdì 3 Febbraio 2012

di Giulia Sapelli

onoscere e praticare in pri-ma persona lo sport adat-tato (sport per ragazzi con disabilità) e scoprire le op-portunità di crescita uma-

na, sociale e sportiva anche per chi non è disabile.

E’ questo ciò che sta succeden-do nella seconda edizione del pro-getto «Uno sport per amico», creato dall’Associazione DisForm (Centro di formazione allo sport adattato) gra-zie ad un accordo di collaborazione e sostegno di Cassa Padana e con il patrocinio del Comune e della Pro-vincia di Cremona, della Fondazio-ne Dominato Leonense e dell’Uffi cio Scolastico Territoriale di Cremona.

«Uno sport per amico» ha come scopo la diffusione e la conoscen-za, in ambito scolastico, dello sport praticato da ragazzi con disabilità in una diversa ottica: non è il ragaz-zo disabile a doversi adeguare alla disabilità, ma lo sport che si adat-ta alla disabilità. Durante la presen-tazione dell'iniziativa, l'assessore Al-quati ha rimarcato l'importanza dell'at-tività promossa da DisForm nelle scuo-le cittadine.

Dopo il gran-de successo della prima edizione del 2011, DisForm ha deciso di prosegui-re l’attività formativa all’interno delle scuole e il 2012 è iniziato con il Liceo di scienze umane "S. Anguissola", che ha nuovamente accolto la sfi da

di dedicare alcune ore di educazione fi sica alla sensibilizzazione degli stu-denti al tema della disabilità.

Ad oggi sono numerosi i contatti già avviati con altri istituti scolastici

cremonesi che vo-gliono replicare la positiva esperienza e con nuove scuole che vogliono pro-vare il progetto for-mativo.

Lo staff di Di-sForm ha in cantie-re l’organizzazione

del 2° Trofeo DisForm-Cassa Pada-na. La manifestazione, a conclusio-ne del progetto, sarà l’occasione per realizzare un torneo di basket in car-

rozzina tra le rappresentative delle scuole che hanno aderito ai corsi. In una cornice di pubblico degna di una grande manifestazione studentesca, nel maggio del 2011 il Liceo Artisti-co Munari si è aggiudicato il 1° Tro-feo DisForm-Cassa Padana.

L’obiettivo del corso è quello di ri-baltare l’ottica tradizionale: non è il ragazzo con disabilità a doversi ade-guare all’attività motoria, ma lo sport ad adattarsi alle capacità del ragaz-zo, per far capire a tutti gli alunni che vi possono essere abilità differenti.

Il progetto, tenuto da Elisa Cotella, è così sviluppato: dopo aver appre-so nozioni sulla disabilità e il mon-do sportivo, gli studenti sperimenta-no un modo “non convenzionale” per

fare sport, scoprendo che comunque può essere divertente, educativo e in molti casi anche faticoso ed allenan-te. Basket e scherma in carrozzina, pallavolo da seduti, judo bendati e partite con palloni sonori, sono que-sti gli sport che i ragazzi proveran-no, simulando sensazioni, diffi coltà e molto spesso nuove abilità di chi ha una disabilità motoria o visiva.

Oggi è sempre più frequente par-lare di sport adattato per atleti con disabilità e molte società sportive, come anche strutture scolastiche e sociali, stanno prestando sempre più attenzione nel creare opportunità per disabili che intendono dedicarsi ad attività fi siche. Lo sport, a qualsia-si livello, età e ragione sociale, aiu-ta il miglioramento della condizione fi sica, psichica e dei rapporti sociali e, a maggior ragione per una perso-na con disabilità, a raggiungere l’au-tonomia.

DisForm non si ferma e si pone nuovi ed ambiziosi traguardi: espor-tare i progetti formativi nelle scuole primarie e secondarie inferiori. Dopo l’entusiasmante esperienza all’inter-no della XVI edizione del Salone dello Studente con laboratori pratici rivolti agli alunni della scuola primaria, i do-centi hanno realizzato moduli adatti anche ai più giovani.

DisForm, attraverso lo sport adat-tato, rappresenta una grandissima occasione per i ragazzi normodota-ti per imparare a rispettare il mondo della disabilità e crescere senza pre-giudizi e preclusioni. E’ dunque im-portante che questo tipo di forma-zione rientri nei piani educativi delle scuole di ogni ordine e grado.

C

Quando lo sport si adatta alla disabilitàAl via la seconda edizione del progetto «Uno sport per amico», promosso dall’associazione DisForm

di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Gentilissima Naturopata buongiorno, la mia domanda è: "Si può stare in forma e in salute con le cure naturali? che cosa si intende per medicina naturale?. Grazie M.L.G.

Il medico greco Ippocrate consigliava aria pura,

buona dieta ed esercizio fisico. La medicina indiana antica si basava sull'igiene personale e su una dieta accurata, come pure sulle erbe. L'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS) ha indicato un concetto di salute globale strettamente connesso alla qualità della vita e la medicina naturale è stata posta tra gli strumenti per raggiungere l'obiettivo salute. Ma cosa si intende per medicina naturale? Ci si riferisce alla conoscenza di tecniche (da parte degli operatori del settore) ed elementi che affondano le proprie radici nelle culture e nelle tradizioni dei popoli (medicina

tradizionale), a trattamenti formulati più recentemen-te ma che attingono alle medicine tradizionali e fanno uso di rimedi e tecniche naturali, es: fiori di Bach, gemmoterapia, omeopatia, riflessologia, ecc. Quindi la medicina naturale non è solo lo studio delle erbe officinali, ma apre a una vasta gamma di conoscenza di rimedi antichi e non. Ogni trattamento naturopati-co con indirizzo olistico, terrà conto dell'insieme, ed è finalizzato alla ricomposizione di un'armonia che si è spezzata. Non si tratta di rimediare solo al disturbo che si presenta, ma di trovare e risolvere il motivo del disagio stesso. Anche gli alimenti fanno parte di que-sta grande famiglia, perchè contengono sostanze terapeutiche. La visione olistica, finalizzata al recupe-ro del benessere, tenendo conto anche della molte-plicità dei fattori alimentari che concorrono al mante-nimento dello stato di salute.

Continuano le attività di formazione nelle scuole

Nel 2012 toccaal liceo di scienzeumane Anguissola

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] Oppure a: [email protected]

Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

CORSI SULLA SALUTE DEL BAMBINO

APOM PROMUOVE LA PREVENZIONE

AVIS CREMA FESTEGGIA 75 ANNI

«ANZIANO A CHI?», IL LIBRO

E’ ancora possibile l’iscrizione ai singoli in-contri di formazione rivolti a educatori profes-sionali, operatori d’infanzia, animatori e tutte le fi gure professionali che intendono lavorare a contatto con famiglie e bambini (baby sitter, tate domiciliari, aiuto allo studio) organizzati dall'Umana Avventura.

Nel mese di febbraio sono attivati i seguen-ti moduli: «I momenti di cura del bambino» (3 ore), a cura della pedagogista Paola Bonagu-ra (giovedì 16 febbraio ore 10.30-13.30); «Pron-to Soccorso Pediatrico» (4 ore) a cura di Santi-na Maianti (martedì 14 e martedì 21 febbraio ore 16.30-18.30). La frequenza ad ogni modulo pre-vede il rilascio di un attestato di frequenza.

Per informazioni su costi e modalità di iscri-zione, contattare Sara Signorini al numero 0372/ 431413 o 346/0987810, dal lunedì al venerdì dalle ore 14 alle ore 18.30 oppure mandare una mail a [email protected].

Domenica 5 febbraio, in occasione di S.Agata, l'associazione Apom rivolgerà un pre-ghiera particolare alle donne affette da pato-logie al seno nel corso della messa delle ore 18.30 nella chiesa di S.Agata. Lunedì 6 febbra-io alle 18 invece, presso la Caffetteria di Pa-lazzo Trecchi, Apom invita pazienti della Breast Unit, familiari e sostenitori dell'associazione all'happy hour «Prevenzione prima di tutto», al quale parteciperanno anche i medici dell'unità. Per informazioni e adesioni 366.480266 oppu-re [email protected].

L’Avis di Crema festeggia i suoi 75 anni di storia, mettendo in campo un calendario di ini-ziative che durerà tutto l'anno. Primo appunta-mento sarà il convegno «Il senso del donare». Un approccio multidisciplinare, che si terrà al San Domenico il 10 marzo, a cui sarà legata an-che la giornata indirizzata agli studenti dal tito-lo DoniAmo, una giornata informativa per fare prevenzione e sensibilizzare i ragazzi alla do-nazione del sangue. Il 14 giugno poi l’Avis di Crema aderirà alla Giornata mondiale del do-natore con un banchetto informativo in piazza Duomo. Il 17 giugno invece si terrà la Festa so-ciale dell’associazione.

Sarà presentato domenica 5 febbraio alle ore 10 nella sala consigliare del Comune di Ri-volta d'Adda il libro «Anziano, a chi?», scritto da Werther Pedrazzi e dedicato a storie, perso-ne, luoghi dei primi 20 anni di Auser nel territo-rio provinciale di Cremona.

Ozono e mal di schiena. Trattamento Abbiamo visto in preceden-za le cause e la frequenza di una patologia che affl igge 6-8 persone su 10: il mal di

schiena Dopo una corretta dagnosi si può pen-sare alla terapia. Esaminiamo che tipo di armi ab-biamo per contrastare la malattia. I farmaci posso-no aiutarci e spesso con una associazione di anti infi ammatori,cortisonici e non, miorilassanti e anal-gesici riusciamo a bloccare il dolore. Ci sono an-che massaggi, fi sioterapia, cerotti per terapia lo-cale, trazioni, chiropratica, ginnastica ecc. Noi parliamo dell’Ozono, delle sue potenzialità e dei ri-sultati che ci permette di ottenere. L’O3 può trat-tare un mal di schiena in modo effi cace e presso-chè indolore. La terapia consiste in punture locali fondamentalmente di due tipi: dentro al nucleo del disco erniato, ed in questo caso la terapia viene eseguita sotto controllo ecografi co, oppure tramite iniezioni intramuscolari praticate nei muscoli para-vertebrali, che decorrono lungo la colonna, ai suoi due lati. Questa metodica risulta, se vogliamo, più

semplice della precedente e si effettua ambulato-rialmente con cadenza settimanale o bisttimana-le. Si praticano da quattro a sei intramuscolari in corrispondenza della zona dolente e si lascia per qualche minuto il paziente disteso sul lettino men-tre si massaggia delicatamente la parte trattata per favorire la diffusione del gas iniettato. Si consiglia il paziente di sottoporsi ad una decina di sedute e di solito si possono avvertire benefi ci dopo le pri-me quattro- cinque. L’O3 ci permette di curare, di solito con risultati soddisfacenti, senza dover usa-re medicine come quelle elencate prima, toglie do-lore, infi ammazione e può ridurre le dimensioni di un’ernia, risultando perciò il trattamento elettivo. Maggiori risultati nei casi più diffi cili possiamo ot-tenerli con l’associzione di altre forme di terapie (massaggi, chiropratica ecc.). Inoltre è utile far se-guito alla terapia con una adeguata riabilitazio-ne per mantenere i risultati ottenuti e scongiurare eventuali ricadute.

Riceve a Cremona in via Giuseppina 21 Tel. 0372 434988 • 331 5825327

Dottor Luigi Mitoli, medico-chirurgo ozonoterapia “Cloroformio”, un librosulla salute mentale

Appuntamento il prossimo venerdì 10 febbraio (ore 18) presso il Seminario di Cremona, con la presentazione del libro "Cloroformio", scritto da don Marco D’Agostino e dedicato all’esperienza fatta insieme ad altri 20 studenti del liceo cremonese «Vida» insieme ai ragazzi della Npia delle cooperative sociali Gruppo Gamma e Varietà, sul tema della salute mentale. Un viaggio che conduce l’ano-nimo personaggio ad uscire da se stesso e dagli spieta-ti confronti con gli altri. Ed è proprio il cloroformio a con-durlo al mare con un gruppetto di ragazzi del Liceo Vida di Cremona, guardati con sospetto iniziale e poi affettuo-samente cercati come amici veri «perché lo hanno trat-tato alla pari». Il libro vuole dar voce a chi non ce l’ha, attraverso esperienze reali in cui, fi nalmente, sono prota-gonisti soprattutto adolescenti. Marco D’Agostino è prete della diocesi di Cremona dal 1995 e insegnante di Lettere classiche nel Liceo Vida e di Sacra Scrittura nel Seminario di Cremona, di cui è vicerettore. Dopo la presentazione seguiranno due brevi spettacoli di teatro integrato. Sarà un'importante occasione di confronto, sensibilizzazione e condivisione sulle tematiche relative alla salute mentale.

Page 32: Il Piccolo Giornale di Cremona

azione del governo sta creando una serie di preoccupazioni negli imprenditori agricoli, a causa del pesante ag-

gravio dell’imposizione fiscale do-vuto soprattutto all’introduzione dell’Imu. «Abbiamo già detto e ribadito» commenta a riguardo il Presidente della Libera associazione agricol-tori Cremonesi, Antonio Piva «che si tratta di una tassa iniqua. Anche come Confagricoltura abbiamo già presentato le nostre istanze al go-verno, sottolineando che con l’Imu si vanno a colpire fattori di pro-duzione essenziali per le imprese agricole, come la terra ed i fabbri-cati rurali. Inoltre l’incremento del-la tassazione è decisamente trop-po elevato, si arriva fino al doppio dell’imposizione fiscale attuale; per non parlare di casi che arrivano an-che al 400%. Uno stato di cose da rivedere. Da questo punto di vista sarebbe necessario arrivare ad una semplificazione; anche perché il si-stema ipotizzato dal governo preve-de un consistente aumento dei costi a carico degli imprenditori, per ac-catastare una serie di fabbricati che

oggi non ne sono soggetti». Confagricoltura inoltre nei gior-ni scorsi ha incontrato l’Anci, l’as-sociazione che raggruppa i comu-ni d’Italia e sono state manifestate le più vive preoccupazioni, sia per le conseguenza che l’Imu potrebbe avere sulla fiscalità delle imprese agricole sia per la difficile gestione del tributo da parte degli enti locali perché il gettito andrà ripartito con lo Stato.La proposta scaturita dall’incontro è di attivare forme di collaborazione sviluppando ulteriori analisi, anche territoriali: con la richiesta al gover-no di valutare nuovamente le stime di impatto dell’imposta per even-

tuali sue correzioni, avendo riguar-do alle diverse funzioni degli immo-bili rurali. «Su questo aspetto» con-clude Piva - occorre una maggiore elasticità da parte dello Stato. Noi possiamo chiedere ai sindaci, e lo abbiamo fatto, di dimezzare l’ali-quota prevista per i fabbricati rurali dal due all’uno per mille; ma lo Stato non può pretendere che la riduzio-ne del gettito sia tutta a carico dei Comuni. Non è certo un bel sistema per incentivare l’abbattimento delle aliquote. Molto più semplice e cer-tamente meno costoso sarebbe la sola revisione delle rendite catasta-li sui terreni. Il che comporterebbe anche una netta diminuzione delle

spese tecniche di accatastamento. In ogni caso - prosegue Piva - se il governo insisterà su questa strada, e chiederà il pagamento della pri-ma rata dell’Imu a giugno basando-si su rendite presunte, dovrà evita-re l’applicazione di sanzioni qualora il versamento dell’imposta definiti-va in sede di saldo fosse di importo superiore al 50% dell’imposta an-nuale».Segnali positivi arrivano però da-gli ultimi decreti: liberalizzazioni e semplificazioni che hanno contenu-ti senz’altro interessanti per l’agri-coltura. In particolare, quello del-le liberalizzazioni prevede tempi di pagamento certi alla filiera che sta a monte della distribuzione; fissati in 30 o 60 giorni a seconda dei tipi di prodotti. Quanto al decreto sulle semplificazioni, ha previsto una se-rie di benefici amministrativi. L’in-tenzione è quella di razionalizzare i rapporti delle imprese con la Pac. Il fascicolo aziendale in base al quale Agea eroga gli aiuti comunitari, sarà il documento dal quale attingere tut-te le informazioni sull’azienda. Tutti i dati contenuti nel fascicolo azien-dale in formato elettronico saranno utilizzabili nei confronti di tutte le amministrazioni, che non dovranno chiedere più documenti all’impresa.

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

FRUMENTO tenerobuono mercantile

GRANOTURCOibrido naz.14% um.

SEMI di SOIANazionale

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCAAlla rinfusa

FIENO MaggengoAgostano

PAGLIA press. (rotoballe)

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINI da macello

SUINI da macello

SUINI da macello

Piva: «Si tratta di una tassa iniqua. Il sistema ipotizzato prevede un massiccio aumento dei costi»

L’

Tonn. 205-207 n.q. 218-223 (fino) 214-219

Tonn. 188-189,5 200-201 198-200 200-201

Tonn. n.q. 380-382 370-375 Sorgo nazionale 198-201

Tonn. n.q. n.q.

n.q. 228–230

n.q. 213-220

(p.spec. 63-65) 224-227

Tonn. 186 – 188 168–169 174-177 167-168

Tonn. 130 – 150di erba med.

130-150

114-138 129-142

Mag. 1° t. 122-127

Medica fienata 1° t. 120,0-130,0

Tonn. 105 – 115 105-117 Erba med f. 1° t. 122-127

Paglia di fru-mento press. ball. 75-80

15 kg 3,970 3,970 3,940 3, 970

25 kg 3,000 3,000 2,980 3,020

30 kg 2,760 2,780 2,730 2, 780

40 kg 2,250 2,280 2,250 2,260

156 kg 1,245 1,305 n.q. (da 144 a 156 kg) 1,251

176 kg 1,305 1,305 n.q. (da 156 a 176 kg) 1,305

Oltre 176 kg 1,275 1,280 n.q. (da 176 a 180 kg) 1,289

TABELLA AGGIORNATA AL 2 FEBBRAIO 2012

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

Nell’ambito dell’edizione 2012 della fie-ra di Sant’Apollonia, in programma a Ri-volta d’Adda il 12 e 13 febbraio, l’ammini-strazione comunale ha organizzato una se-rie di convegni dedicati al mondo dell’agri-coltura e dell’allevamento. Oltre al con-corso della vacca frisona, che caratterizza l’appuntamento fieristico, gli operatori del settore avranno l’occasione di approfondi-re temi specifici delle discipline agronomi-che. La collaborazione con associazioni, enti e aziende ha garantito una serie di sera-te di alto profilo, che si svolgeranno alle 21 nell’auditorium della Banca Popolare di Lodi. Questa sera, (venerdì 3 febbraio) si affronterà il tema «Genomica e profitto aziendale». Uno degli appuntamenti principali sarà la serata

di mercoledì 8 dedicata alla «Direttiva nitrati. Deroga: soluzioni, adempimenti e problemi». L’organizzazione è curata dall’Associazione

giovani agricoltori e dalla Libera Agricoltori di Cremona. Al tavolo dei relatori siederan-no Giorgio Guarneri, presidente dell’Anga, Gianluca Pinotti, assessore all’Agricoltura della Provincia e Ildebrando Bonacini, vice direttore della Libera Associazione Agricol-tori. A livello tecnico interverranno Giusep-pe Bonazzi (del centro ricerche produzioni animali di Reggio Emilia) e Vitaliano Peri fun-zionario della direzione generale Agricoltu-ra della Regione. L’ultimo appuntamento in calendario, nell’immediata vigilia della fiera, sarà il 10 febbraio, con l’intervento di docenti dell’Università degli studi di Milano che ana-lizzeranno il tema «Controllo della mastite: gestione routine di mungitura, profilassi vac-cinale per un latte di qualità».

Giulio De Capitani, as-sessore all’agricoltura di Regione Lombardia, nel corso del seminario di studi «La politica agricola comunitaria 2014 - 2020. Simulazioni di impatto in Italia e in Lombardia», ha espresso un parere criti-co per gli effetti che la Pac avrà sulla nostra regione. E’ emerso infatti che in Lombardia si perderanno oltre 51mila aree produt-tive, per evolverle al co-siddetto "greening". Tut-to questo avrà un effetto negativo sulla produzione, che farà segnare -100 mi-lioni di euro (pari a un de-cremento dell’1,5%); con un conseguente taglio del reddito che si aggira dai 3000 ai 6000 euro per azienda, pari a 150/300 euro per ettaro. Comples-sivamente il taglio al red-dito agricolo lombardo va-rierà dai 145 ai 289 milioni di euro. Per l’Italia ci sarà una riduzione del 18,6% del budget per gli agricol-tori, così suddiviso: -12,6

% per i tagli alla Politica agricola a livello genera-le, e -6% per la conver-genza sull’Italia. Di fron-te a queste situazioni Re-gione Lombardia chiede modifiche sostanziali alla nuova Pac esprimendo fi-ducia verso i parlamenta-ri italiani affinché possano correggere al momento del voto della nuova Poli-tica agricola comunitaria, i problemi che esistono in queste proposte. Al mini-stro dell’agricoltura Mario Catania, sono state inol-tre inviate istanza perché non si penalizzino i siste-mi agricoli più produttivi e di maggiore qualità.

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

MANZE SCOTTONE 24 mesi

VITELLI BALIOTTI p.vivo(50-60 kg ) frisona

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg)pie blue belga

BURRO pastorizzato

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANAoltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

GRANA sceltostag. 12-15 mesi

kg. 2,45-2,80 MONTICHIARI 1,15-1,27

da macello 1,210-1,310

--

Kg. 2,15-2,40 MONTICHIARI 0,80-0,95

0,96-1,06

kg. 2,30-2,85 Vitelloni da macel-lo 24/30 mesi

1,30-1,45

1,14-1,31

kg.1,00-1,10 MONTICHIARI

1,00-1,10(da 46 a 55 kg)

1,15-1,35(45-55 kg) 0,85-1,50

kg. 2,50-3,70 MONTICHIARI 3,80-4,00

3,90-4,40 (pregiate 70 kg) 3,61-4,65

kg. 2,85-2,90 past. 2,20 centr. 2,80

2,40 Zangolato di creme

X burrificaz. 1,85

kg. (dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20 n.q. --

kg.(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50 n.q. PARMIGIANOREGGIANO

12 mesi 10,05-10,40

kg. 7,85-8,10 7,90-8,15 7,97-8,22 PARMIGIANO

REGGIANO fino a 24 m 11,95-12,25

kg. 8,55-8,75 8,75-9,15 8,80-9,05 PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

13,20-13,60

Vitelloni femm. da macello pezz. ne-re (kg. 450-500)p.v. 1,18–1,33

• A cura di Libera Agricoltori •

Alcuni tipi di formaggi prodotti dagli studenti della scuola casearia di Pandino presto saranno messi in vendita all’interno del supermer-cato Ipercoop. I formaggi per i quali la Coop ha dimostrato interesse sono il Fontal e la Canestrella, prodotti già stagionati e da destinare al banco gastronomia assistita. Nei giorni scorsi un responsabile della società «CR&S» che si occupa di verificare i processi di produ-zione e la qualità dei prodotti, ha visitato la sede della scuola. Inoltre sono stati prelevati dei campioni di prodotto sui quali saranno effet-tuate analisi chimiche e microbiologiche, al fine di emettere un rap-porto di prova che servirà a dare il via libera alla fornitura. Una volta ottenuto il responso positivo da parte dei tecnici, la Casearia dovrà procedere a definire nel dettaglio la fornitura che, secondo i proposi-ti della scuola, dovrebbe riguardare per la fase iniziale il solo punto vendita di Crema. La Casearia lavora circa 100 quintali di latte alla settimana, tutti garantiti da ferrei controlli sulla provenienza. A scuola vengono effettuate anche le analisi microbiologiche. Da tempo i for-maggi prodotti sono acquistabili presso la stessa sede dell’istituto.

I formaggi all’IpercoopCASEARIA DI PANDINO

«Imu: serve una correzione di rotta»

FIERA DI SANT’APOLLONIA

La Regione boccia i tagli della nuova Pac

A Rivolta d’Adda in programma convegni e concorso Frisona

32 Venerdì 3 Febbraio 2012 AgricolturaSi perderanno 51mila aree produttive

Giulio De Capitani

Page 33: Il Piccolo Giornale di Cremona

Una bandiera che continua a sventolaredi Micheal Guerini

appuntamento di que-sta settimana alla sco-perta dei giocatori gri-giorossi è con un’au-tentica bandiera della

Cremonese, con la quale gioca la 15ª stagioni. Si tratta del portiere Giorgio Bianchi, nato a Chiari in provincia di Brescia l’8 dicembre 1972.

Ormai sei un veterano del club, cosa provi?

«Mi sono sempre trovato bene in maglia grigiorossa e il feeling prosegue tuttora».

Qual è il tuo rapporto con i tifosi della Cremo?

«Credo sia buono. Del resto, il massimo impegno unito al rispet-to di tutti crea un perfetto feeling con la tifoseria. Di questo ne sono fermamente convinto».

Nel corso degli anni come pensi sia cambiata la squadra?

«Negli ultimi anni sono cam-biati molti giocatori. Una volta c’erano meno trasferimenti, forse perché i calcia-tori avevano più lega-mi con la squadra e si attaccavano molto di più alla maglia. Ora, invece, si cambia spesso società, ma ciò non avvie-ne solo a Cremona. Da quando poi è iniziata l’era di Arvedi, tutto è mutato: ora sembra che l’am-biente societario sia più sano e questo nuovo centro sportivo ne è la prova lampante».

Quali sono stati i momenti più belli della tua carriera in grigiorosso?

«I momenti più belli sono sem-pre quando si vince, anche se calcisticamente parlando gli anni

della doppia promo-zione (dalla C2 alle serie B, ndr) sono stati i più belli e dav-vero indimenticabili».

Parlando invece della stagione in corso, come reputi i risultati conseguiti?

«Siamo partiti molto forte, nonostante la penalizzazione di 6 punti. Ora però ci manca un po’ di continuità. In ogni caso stiamo facendo una buona stagione. Nonostante questo, non sarò sod-disfatto appieno fino a quando

non saremo primi in classifica».In merito al mercato, cosa ne

pensi della cessione di Bocalon e dell’arrivo di Coralli?

«Non mi voglio addentrare troppo nell’argomento, perché alla fine si tratta di una scelta della società. Certo, di-spiace per il “Boca” perché è un bravo ragazzo ed è un gio-catore capace, ma le regole del calciomer-cato sono queste e la società ha il diritto di decidere per il meglio della squadra».

Che effetto fa aver perso contro il Piacenza, rivale stori-co della Cremo?

«Il match con il Piacenza è il derby per eccellenza, quindi non

è mai bello perdere. Per quanto mi riguarda, la sfida di domenica scorsa resterà una macchia che resterà per sempre, visto che il mio errore ha deciso il derby del Po. Ma non mi abbatto, anzi l’er-

rore sarà per me uno stimolo a fare meglio in futuro».

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?

«Di progetti per il mio futuro ne ho molti, ma li tengo gelosamente nasco-

sti. Tuttavia, posso rivelare che sogno la promozione in B con questa maglia. Credo che questo sia il desiderio di tutti noi».

Per quale squadra fai il tifo?«Per la Juventus e ovviamente

anche per la Cremonese».

L’

21ª GiornataBarletta-Lanciano 2-2Cremonese-Piacenza 0-1Latina-Bassano 0-1Portogruaro-FeralpiSalò 0-0Prato-Frosinone 1-0Spezia-Siracusa 1-1SudTirol-Pergocrema 0-1 Trapani-Carrarese 1-0Triestina-Andria 1-1

Prossimo Turno (4-2 h 14.30) Andria-Trapani Bassano-SudTirol Carrarese-Triestina Lanciano-Frosinone Latina-Barletta Pergocrema-Prato Piacenza-Portogruaro Siracusa-FeralpiSalòSpezia-Cremonese

CLASSIFICATrapani 40Siracusa (-3) 39Spezia 34Lanciano (-1) 32Cremonese (-6) 31Carrarese (-1) 31SudTirol 31Portogruaro 31Barletta 31Pergocrema* (-1) 29Triestina 26Frosinone 23Latina 21Prato 21Andria 21Piacenza (-4) 21Bassano* 18FeralpiSalò 17

di Matteo Volpi

Riuscirà il “cinghiale” diventato “cobra” a far dimen-ticare in fretta il derby perso e il mancato sconto della penalizzazione? Un compito decisamente arduo per Claudio Coralli, attaccante di razza, colpo di coda ad effetto del mercato grigiorosso. Il centravanti originario di Borgo San Lorenzo arriva all’ombra del Torrazzo con qualche anno di ritardo, dopo i mancati tentativi effet-tuati in passato da Erminio Favalli prima e Roberto Venturato poi. Entrambi lo avevano apprezzato ed aiu-tato nella crescita esponenziale che come calciatore aveva compiuto negli anni di Pizzighettone, dove in poche stagioni era passato da oggetto misterioso a centra-vanti prolifico e vero leader in campo. All’epoca lo chiamavano il “cinghiale”, un po’ per le sue origini vicine alla Maremma, un po’ per la conformazione fisica. Tornato ad Empoli, la sua casa madre, è stato ribattezzato il “cobra”, un po’ per le doti di opportunismo, un po’ per una silouette che negli anni si è fatta più affusolata. Storielle a parte, Coralli potrebbe davvero essere un innesto importante per lo scacchiere di mister Brevi. L’attaccante toscano ha accettato di scendere di cate-goria per rilanciarsi alla sua maniera, ovvero a suon di gol e sentendosi di nuovo leader. Oltre che per i gol, sul campo Coralli sa essere fondamentale anche e soprat-tutto nel gioco di sponda e nei movimenti senza palla, sempre finalizzati a dare profondità alla manovra,

aprendo spazi per i compagni e conquistando falli importanti. Con Pestrin formerà un asse centrale, fatto di tecnica, malizia e gomiti larghi, attorno al quale sarà più facile muoversi anche per gli altri… Non chiedia-mogli di essere il nuovo Prisciandaro, ma semplice-mente il solito Coralli. Con lui si completa dunque un mercato che, oltre alla partenza del giovane Arcari al Cuneo, ha visto la rosa colmarsi di attaccanti (sono arrivati anche Possanzini e Filippini) in cambio della sola partenza di Bocalon, uno di quelli che forse ci saremmo tenuti più stretto, ma forse anche l’unico ad

avere veramente mercato. Senza dimenti-care Cesar che pare il giusto puntello per la difesa. Tutto questo dovrà essere miscelato al meglio da mister Brevi, pale-semente criticato all’uscita dal campo dopo la sconfitta nel derby. Uno smacco davvero difficile da digerire, se non facen-do tornare la squadra ai ritmi da capolista

della prima parte di stagione. Ad iniziare dalla gara di domenica che si preannuncia difficile sia per le condi-zioni climatiche, sia per la forza di un avversario, lo Spezia, che in casa quest’anno ha perso solo una volta (2-0 con il Portogruaro il 30 ottobre scorso). Uno occhio particolare a non scalciare troppo in area visto che di rigore a favore gli spezzini ne hanno già conqui-stati nove. Chi ha orecchie per intendere, intenda.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Alfonso; Semenzato, Cesar, Minelli, Sales; Fietta, Pestrin, Dettori; Nizzetto, Coralli, Le Noci.

Prima Divisione - La punta toscana è pronta a sfidare la corazzata Spezia

Con Coralli la Cremo è più forte

I NUMERI

Il Crema 1908 di mister Claudio Nichetti in tra-sferta non va. Emblematico il pesante ko patito lo scorso week end a Villanterio (4-0). E nonostante i rinforzi pretesi e gli sforzi economici del caso, la mano del trainer ancora non si vede. E’ insomma una squadra ancora alla ricerca di una sua identi-tà. E domenica al “Bertolotti” arriva il tosto Chiari.

CLASSIFICA (19ª giornata) Sant’Angelo 44; Pro Desenzano 35; Aurora Travagliato 34; Palazzolo 30; Sancolombano, Oltrepo 29; Rigamonti Nuvolera 28; Orsa Corte Franca 27; Sarnico 26; Ciliverghe Mazzano 25; Chiari 24; Villanterio, Dellese 23; Vallecamonica, Crema 1908 21; Castellucchio 18; Nuova Verolese 16; Codogno 11.

Crema 1908, voglia di riscatto con il ChiariECCELLENZA

Giorgio Bianchi vanta 15 stagioni in maglia grigiorossa e sogna la promozioneCREMONESE-PIACENZA 0-1

CREMONESE (4-3-3): Bianchi; Semenzato (30’ st Le Noci), Minelli, Rigione, Sales; Fietta, Pestrin, Dettori (19’ st Bocalon); Filippini, Musetti (19’ st Possanzini), Nizzetto. A disposizione: Ziglioli, Polenghi, Riva, Tacchinardi. All.: Oscar Brevi.PIACENZA (4-5-1): Ivanov; Marchi, Giorgi, Melucci, Visconti; Volpe (45’ st Campagna), Foglia (17’ st Bombagi), Pani, Piccinni, Lisi; Rodriguez (37’ st Gavilan). A disposizione: Stocchi, Esposito, Dragoni, Silva. All.: Francesco Monaco.ARBITRO: Eugenio Abbattista di Molfetta.RETE: 14’ st Pani.NOTE: ammoniti Dettori, Semenzato, Volpe, Rigione. Angoli 11-8, spettatori 3500 circa.

«Non mi abbattoper l’errore

con il Piacenza»

Sotto 0-2 a Carpenedolo, il Pizzighettone ribalta il risultato con le doppiette di Miftah e Chiurato per il 4-2 finale e domenica ospita il modesto Fidenza.

CLASSIFICA (24ª giornata) Castiglione 48; Mapello 43; Pizzighettone 42; Caronnese 40;

Olginatese, Ponte San Pietro-Isola 38; Voghera 34; Castellana 32; Darfo Boario, Pro Piacenza, AlzanoCene, Seriate 30; Rudianese 29; Gozzano 28; Car-penedolo, Seregno 26; Fiorenzuola 24; Cologno 23; Fidenza 22; Gallaratese 19.

Pizzighettonein salute ora vede la vetta

SPORTSPORTSPORTlo

SERIE D

STAGIONE SQUADRA SERIE PRESENZE RETI1995-1996 Cremonese A 0 -1996-1997 Cremonese B 2 -1997-1998 Cremonese C1 1 -1998-1999 Viareggio C2 33 -1999-2000 Teramo C2 24 -2000-2001 Cremonese C2 31 -2001-2002 Cremonese C2 34 -2002-2003 Cremonese C2 32 -2003-2004 Cremonese C2 34 -2004-2005 Cremonese C1 11 -2005-2006 Cremonese B 25 -2006-2007 Cremonese C1 32 -2007-2008 Cremonese C1 15 -2008-2009 Cremonese 1ª Div. 18 -2009-2010 Cremonese 1ª Div. 3 -2010-2011 Cremonese 1ª Div. 19 -2011-2012 Cremonese 1ª Div. 2 -

LA

SC

HE

DA

DI

BIA

NC

HI

Giorgio Bianchi(foto L. Dassi)

«Per orala stagioneè positiva»

Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffi ni, 28www.snaicremona.it - [email protected]

Punto Snai Codogno: Via Pandolfi , 13www.snaicodogno.it - [email protected]

DATA ORA SQUADRA 1 SQUADRA 2 1 X 24/2 15.00 SASSUOLO ASCOLI 1,65 3,30 6,004/2 15.00 NOCERINA BARI 3,00 3,00 2,454/2 15.00 EMPOLI CROTONE 2,20 3,00 3,504/2 15.00 JUVE STABIA LIVORNO 2,05 3,00 4,004/2 15.00 GUBBIO MODENA 2,45 2,85 3,154/2 15.00 PESCARA REGGINA 1,75 3,75 4,254/2 15.00 GROSSETO SAMPDORIA 2,85 2,85 2,704/2 15.00 ALBINOLEFFE VARESE 3,00 2,85 2,554/2 15.00 PADOVA VERONA 2,20 2,90 3,606/2 19.00 VICENZA CITTADELLA 2,15 2,85 3,856/2 21.00 BRESCIA TORINO 2,70 2,80 2,90

SERIE B

DATA ORA SQUADRA 1 SQUADRA 2 1 X 24/2 18.00 CESENA CATANIA 2,45 3,10 2,904/2 20.45 ROMA INTER 2,40 3,30 2,805/2 12.30 GENOA LAZIO 2,60 3,30 2,605/2 15.00 PALERMO ATALANTA 1,83 3,30 4,505/2 15.00 LECCE BOLOGNA 2,30 3,15 3,105/2 15.00 NOVARA CAGLIARI 2,65 3,20 2,605/2 15.00 CHIEVO PARMA 2,30 3,00 3,305/2 15.00 JUVENTUS SIENA 1,25 5,50 115/2 15.00 FIORENTINA UDINESE 2,45 3,20 2,855/2 20.45 MILAN NAPOLI 1,75 3,40 4,75

SERIE A

Page 34: Il Piccolo Giornale di Cremona

Inizia una nuova stagione per l’ Unione Ciclistica Cremasca del presidente Albino Ferla. Tre squadre e un minimo comune denominatore, che è quello di essere una grande famiglia. Sono in molti a credere nel progetto della “vecchia signora” del ciclismo italiano e sulle sue capacità ma-nageriale, che accultura i più giovani delle due ruote. «In un periodo in cui altri club si sono sciolti - spiega il segretario Giuseppe Maccalli - noi cerchiamo di portare avanti il progetto di educazione allo sport, radu-nando Giovanissimi, Esordienti e Allievi. Progettio concepito e sviluppato intorno ai giovani con l’aiuto degli sponsor tecnici e malgrado la crisi, posso garantire l’aumen-to del trend dei tesserati per il 2012».

Sinergicamente la società, animata da una grandissima passione e dalla voglia di lavorare per realizzare nuove imprese sportive, è pronta a fare la sua parte an-che sotto l’aspetto organizzativo, patro-cinando un corposo numero di gare del calendario provinciale della Federciclo, riservate alla categoria Giovanissimi.

Il CALENDARIO Salvirola 1-4, Trofeo Cicli Francesconi-Trofeo Avis Aido; San Bassano 15-4, Trofeo Gs San Bassano; Sergnano 22-4, Trofeo Sportivi Sergnano; Crema 29-4, Memorial Ciccio Cattaneo; Montodine 27-5, Memorial Villa; Vailate

17-6, Memorial Pierino Baffi; Casale Cre-masco 1-7, Trofeo Sportivi; Capergnanica 15-7, Trofeo Mcl; Ripalta Cremasca 22-7, Trofeo Marimar; Vaiano Cremasco 29-7, Memorial Andrea Bombelli; Agnadello 12-8. Trofeo Comune.

• IL TEAM IDEA DI PIERO BAFFI E’ stato ufficialmente presentato il “Team Idea” con sede operativa a Milano. Il grup-po è composto da dieci professionisti e dodici dilettanti, con general manager Pier Gaffuri e con direttori sportivi Ruggero Borghi, Mario Manzoni, Marco Cannone e Davide Boifava. I professionisti sono in ritiro colleggiale a Cecina in Toscana ed esordiranno a Donoratico nel Gran Premio Costa degli Etruschi previsto sabato 4 feb-braio, mentre i dilettanti di Elite e Under 23 faranno il loro ingresso nella classica inter-nazionale Coppa San Geo in programma il 25 febbraio sulle strade del Bresciano.

Professionisti: Luca Barla (ex Uc Cre-masca), Alessandro Bisolti, Simone Boi-fava, Cristiano Cominelli, Giuseppe De Maria, Luca Dodi, Marco Frapporti (ex CC

Cremonese 1891- Arvedi ), Ruslan Karimov (Uzb), Andrea Palini e Aristide Ratti.

Elite e Under 23: Matteo Busato, Mar-co Benfatto, Piero Baffi, Andrea Corna, Patrick Norman Falco, Fabio Gadda, Ka-bir Lenzi, Denis Shaymanov (Uzb), Matteo Spreafico, Mirko Tedeschi, Flavio Valsec-chi e Claudio Zanotti. Il team pedalerà in sella a cicli Carrera.

• MORTO MINO BARACCHI Si è spen-to a Bergamo Mino Baracchi, creatore del la crono a coppie in memoria del padre Angelo, che ha visto tra i partecipanti ci-clisti del calibro di Magni, Coppi, Anquetil, Merckx e poi Gimondi, Moser, Saronni e Bugno. Mino li andava a seguire, i miti in sella, nelle chanson de geste dei grandi Gi-ri, lungo estenuanti estati. La prima coppia felice fu quella italica formata da Fiorenzo Magni e Adolfo Grosso, nel 1949. Ultimo binomio vincente era formato dall’olande-se Tom Cordes e dal tedesco Rolf Gòlz, nel 1990. Nato a Bergamo nel 1922, fu anche presidente dell’Atalanta nel 1969.

Fortunato Chiodo

Un’altra beffa per il Crema Rugby con il Dalmine (15-17), che è riescito a portare a casa una vittoria ancora più incredibile di quella ottenuta nel girone d’anda-ta. Ancora una volta i tanti errori in fase realizzativa hanno vanificato tutta la mole di gioco espressa ed anche nei minuti finali con l’uomo in più, il forcing del Crema si è infranto sul muro bergamasco, che ha retto grazie anche all’im-precisione dei tre quarti crema-schi. I neroverdi hanno perso l’en-nesima occasione per smuovere una classifica che ora si fa preoc-cupante e ancora una volta sono stati sconfitti da una squadra infe-riore sul piano tecnico-tattico, che ha però ha avuto il merito di mettere sul campo una grinta ed uno spirito di sacrificio superiori: doti che il Crema dovrà mettere in campo domenica prossima nella proibitiva trasferta di Botticino (tempo permettendo).

CLASSIFICA (10ª giornata) Marco Polo 33; Cernusco 32; Botticino 31; Dalmine 22; Ele-phant Rugby 21; Gussago 19; Asola, Crema 10; Seregno 8.

Altra beffaper il Crema

di Stefano Mauri

ietro all’ottimo Pergocrema, vittorioso domenica scorso a Bolzano contro il temi-bile SudTirol, fondamentalmente c’è la mano saggia di mister Fabio Brini, addetto ai lavori capace, gentiluomo avvezzo, suo

malgrado, a navigare nei mari agitati del cosiddetto calcio postmoderno di Lega Pro. Vive in albergo il buon Brini, non parla a vanvera, non bazzica i luoghi fashion e faziosi cittadini (cosa che invece riusciva bene al suo predecessore, quel furbone di Agenore Maurizi, ndr), non ha mai risposto alle critiche pesanti ricevute, nell’ordine da presidente, addetti ai lavori e tifosi (una fazione), quotidianamente sul campo lavora sodo, a testa bassa per portare la squadra in porti agitati. Tra calciatori ribelli (prima delle recente, fisio-logica ed annunciata rivoluzione al calciomercato), dalla forte personalità e divisi in clan, problemi ogget-tivi (la crisi economica, stipendi a parte, si fa sentire),

un futuro da decifrare (a giugno la società “canarina” sarà da rifondare), l’andirivieni tipico di un porto di mare commerciale (rispetto a settembre, la rosa e parte dello staff hanno assunto una nuova fisionomia), bordate e frecciate che arrivano da tutte le parti, fare il trainer sulle sponde gialloblù del fiume Serio è impresa ardua. Ma l’ex portiere di una fantastica Udinese (e non solo) che fu, sin qui si sta disimpegnan-do assai bene: se la classifica sor-ride, nonostante piccole sbavature (ma coach alla Guardiola, del resto si nasce, difficilmente si diventa e ai comuni mortali che lavorano è concesso il lusso di sbagliare), gran parte del merito è del tacitur-no e pragmatico condottiero tattico. Complimenti. Domenica intanto, il ridisegnato Pergo, maltempo permettendo, attende al varco allo stadio Voltini (ore 14.30) il caparbio e da non sottovalutare Prato. Causa

penalizzazioni e la partita da ripetere col Bassano (ricorso permettendo), la graduatoria “canarina”, come poc’anzi accennato è decisamente soddisfa-cente. Occorre continuare con questo piglio e rag-giungere il prima possibile la fatidica quota salvezza. Intanto, per provare a disegnare orizzonti sereni,

abbozzare una sorta d’azionariato popolare aperto alle persone di buona volontà, oppure il coinvolgi-mento, ammesso che lo gradisco-no, di personalità pesanti ed ex dirigenti capacissimi (come Cesare Fogliazza, Roberto ed Erasmo Andreini, Beppe Fontanella) sareb-be cosa buona e giusta. Un club di provincia vive a lungo se il legame

col territorio è fertile, chiaro e sereno.PROBABILE FORMAZIONE Cicioni, Celjak, Cuomo, Fabbro, Tamburini, Angiulli, Coletti, Babù, Volpato, Tortolano, Pià.

Con i tre punti di Bassano la squadra sarebbe in zona playoff e domenica cerca conferme al Voltini contro il Prato

DPrima Divisione - Malgrado le tante vicissitudini i gialloblu continuano ad avere una buona classifica per merito del tecnico

Il Pergo resta a galla grazie a Brini

Malgrado la crisi la Cremasca rilancia la sfidaIn aumento il numero dei tessetati del sodalizio cremasco. Presentato il Team Idea di Piero Baffi

Sport 34 Venerdì 3 Febbraio 2012

PieroBaffi

Si chiama Atletico Manfro e partecipa al campionato di calcioUna squadra in ricordo di un amico

L’Atletico Manfro è stato costituito in memoria di Luca Manfredini, poliziotto deceduto in un tragico incidente stradale nel 2004.

Su Facebook esiste l’official fan club Atletico Manfro aperto a tutti quelli che ricordano Luca con affetto e nostalgia e a tutti i sostenitori della squadra di calcio.

La società è affiliata all’Uisp dal 2011 ed è presieduta da Angelo Ronca ([email protected]), mentre l’allenatore è Maurizio Manfredini. I dirigenti sono Luigi Manfredini, Mirko Galbignani,

Roberto Panzi e Alberto Gaboardi. L’impianto sportivo della squadra è il Comunale di Monticelli, mentre lo sponsor sono le Assicurazioni Generali Cremona Est. Al momento la formazione di Manfredini si trova nelle parti basse della classi-foca, ma promette di risalire la china alla ripresa del campionato.

CLASSIFICA Flora 30; Caprioli 14; Mai Fiack 28; Ladri Club 23; Az. Cartaria 18; P. Dosimo, Alfianello 16; Capriolo 14; Fiesse 12; Atletico Manfro 11; Poderosa, Real Piazzi 2.

CICLISMO

IL TABELLINOSUDTIROL-PERGOCREMA 0-1

SUDTIROL (4-2-3-1): Iacobucci; Grea, Cascone, Tagliani, Legittimo; Furlan, Uliano; Campo (1’ st Iacoponi), Fischnaller, Fink (36’ st Calì); Chinellato (18’ st Chiavarini). A disposi-zione: Miskiewicz, Kiem, Santonocito, Calliari. All.: Giovanni Stroppa.PERGOCREMA (4-2-3-1): Cicioni; Celjak, Fabbro, Cuomo, Tamburini; Coletti, Angiulli (30’ st Cazzamalli); Babù (43’ st Mattia), Pià, Tortolano (33’ st Adeleke); Guidetti. A disposi-zione: Pennesi, Romito, Merito, Joelson. All.: Fabio Brini.ARBITRO: Andrea Merlino di Udine.RETE: 16’ Tortolano.NOTE: espulso Guidetti. Ammoniti Fink, Fischnaller, Cascone, Cuomo e Adeleke.

Il goldecisivo

Sono ormai nel pieno dell’al-lenamento i pugili cremonesi che stanno preparando i primi appuntamenti del 2012. Il 25 febbraio a Rovereto, nel trofeo che porta il nome della città, debutteranno il peso medio Bouraoui ed il superwelter Dernini, il primo nella categoria Youth, il secondo tra li Elite di 1ª e 2ª Serie. Il giorno successivo a Piacenza, invece, saranno di scena Rota, Colombi e Daniela Boschetti. Per gli altri il debutto è fissato nel primo week end di marzo, mentre si sta lavorando intensamente per allestire una manifestazione a Cremona. Il presidente Bottoni ha in animo di ritornare la manifestazione

che è stata il fiore all’occhiello dell’Abc solo qualche anno fa, il Trofeo Città di Cremona. «Ci servirebbe qualche sponsorizza-zione – conferma Manrico Bottoni – ma ho molta fiducia. Vedremo di farcela quest’anno per poi allestire un torneo in

grande stile l’anno prossimo». Grande fermento anche nel

casalasco: la palestra di Cico-gnara, come del resto quella di Cremona, è molto affollata di giovani sulle ali dell’entusiasmo per il passaggio al professioni-smo di Massimo Avosani e

Oscar Cappa, che avverrà sicu-ramente tra fine febbraio e i primi di marzo. I due si sono affidati al procuratore bresciano Mario Loreni che già ha diretto Cristian Marchetti. Intanto, sabato pomeriggio alle 15, appuntamento alla Spettacolo per un allenamento congiunto tra i pugili cremonesi e casalesi, il primo dell’anno. Ci saranno i due neoprofessionisti, con una decina di loro compagni di pale-stra, mentre l’Abc proverà Dernini, Rota, i fratelli Giande-biaggi e i più giovani Bouraui, Esposito, Ionescu, Colombi e alcuni giovani per i quali è previ-sto il debutto all’ormai prossimo trofeo riservato agli Esordienti.

I pugili dell’Abc sono pronti a salire sul ringIl Saigo conquistaben 14 medaglie

JUDO

Buone prestazioni dei ragazzi del Saigo nell’11ª edizione del tro-feo di Castiraga Vidardo. Per il Saigo Judo 14 medaglie su altret-tante partecipazioni: Cristian Manzo primo nei Bambini, Andrei Blioju, Rebecca Canesi, Matteo Lombardi e Matteo Sottura primi nei Ragazzi. Sempre nei Ragazzi, un secondo posto per Ginevra Generali e per Vittorio Maraia e terzo per Alessandro Cattadori. Negli Esordienti, oro ampiamente meritato per Lorenzo Tinjala così come per Adele Gambari e argen-to per Davide Lombardi. Infine, primo Gabriele Cristea e secondo Daniele Mancuso nei Cadetti. Bravo anche Roberto Ruggeri negli Junior (bronzo).

BOXE

RUGBY

E’ iniziata, purtroppo, con una sconfitta l’annata agonistica della Witor’s Cremona Rugby sul campo difficile di Desenzano. La formazione guidata da Daldoss ha disputato un buon primo tempo, riuscendo anche a segnare i primi tre punti della gara grazie ad un calcio di puni-zione messo a segno da Fantoni, ma ha poi dovuto subire la superiore potenza fisica della squadra avversaria, che ha chiu-so il primo tempo sul 19-3. Poi la strenua difesa cremonese è riu-scita a contenere l’aggressività avversaria, finendo il match con un’onorevole sconfitta (24-3). Nella stessa giornata Casalmag-giore è riuscita ad imporsi sui Caimani del Po per 20-8, conso-lidando così il proprio secondo posto in classifica alle spalle del Rugby Mantova. Domenica a Cremona era in programma la sfida con il Marco Polo, mentre Casalmaggiore era impegnata nel big-match con il Rugby Mantova, ma l’intera giornata è stata rinviata a data da destinar-si a causa del maltempo.

Domenicanon si gioca

Avosani e Dernini

Page 35: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Giovanni Zagni

opo la “grandinata” di Cantù, avevamo appreso la delusione e il rammarico di coach Attilio Caja, che non sapeva più a che santo votarsi per cercare di

rimettere la Vanoli Braga in linea di galleg-giamento. E pensare che nel momento di quelle dichiarazioni, Caja non poteva imma-ginarsi le problematiche che sarebbero sopraggiunte in settimana, con il guaio di Roderick e gli inconvenienti fisici di Tusek e Perkovic, per non evidenziare qualche altra rogna non menzionabile. Così il buon Attilio,

dopo essere andato a riposare e dubitiamo abbia dormito serena-mente, ha pensato bene di inventare qualcosa di strano che confacesse alle necessità del momen-to. E’ con queste pre-messe che ci ritrovia-mo a Vanoli Braga-Casale Monferrato.

Annun-ciano i quintetti in campo e ci accor-giamo che tra i biancoblu il solo Milic è uomo d’area, mentre gli altri 4 son piccolet-ti o giù di lì. La mossa sorprende i cronisti, forse anche Marco Crespi, coach di Casale e la Vanoli Braga trova punti in attacco con

discreta facilità e complica maledettamente le cose agli ospiti che balbettano e chiudo-no il primo quarto con 6 punti di svantaggio, che diventano 7 a metà gara. La ripresa continua sulla stessa falsariga con leggeri recuperi di Casale, ma il ritmo è sempre favorevole ai cremonesi. Si arriva al supple-mentare sul 60-60. L’overtime inizia con una ventata di grande basket cremonese ed in

un attimo si va al 66-60 che, dopo alterne vicende, Casale recupera portandosi in ritardo di 1 lunghezza a 28 secondi dall’ulti-ma sirena. A questo punto arriva la “frittata”, non l’unica di un a spesso in confusione. Palla persa e sorpasso ospite. Ovvero: come buttare due punti d’oro e forse il destino di un campionato intero. Anche stavolta Caja non ci sta e la società lo

sostiene. In settimana è arrivato Jason Rich a sostituire Terrence Roderick, spe-rando che la scelta sia felice e questo ventiquattrenne porti qualcosa di impor-tante nel suo zaino per alzare il livello, soprattutto offensivo, del gruppo. Mettiamo un punto fermo a quel che è capitato sin qui, perché siamo già nel girone di ritorno e stavolta si gioca tutto per la permanenza. Casale è rientrato e poteva già essere a 4 punti di distacco a guardare la Legadue da vicino, invece siamo tutti qui e non c’è voglia né di scherzare né di cedere. Caja ci stupirà ancora e se i suoi non lo tradiranno, vedremo ancora la serie A da bordo campo. Intanto corre l’obbligo di eviden-ziare i pericoli che la Vanoli Braga correrà t a Sassari, dove troverà un ambiente gasa-tissimo dopo il successo su Cantù e l'otti-mo comportamento in generale nel cam-pionato. Cosa inventerà Caja per limitare i due Diener e soci non lo sappiamo, ma qualcosa proverà a fare, con la speranza che Tusek ricominci a correre ed a calare di peso e tutti gli altri mantengano oltre che i buoni propositi anche la determinazione necessaria a lottare ancora sino in fondo. E’ palese come la Vanoli Braga abbia qual-cosa in meno delle squadre di metà classi-fica, ma con la parte bassa si può e si deve stare alla pari per cercare di strappare quel pass che consente di mantenere la cate-goria. Dopo un anno tanto travagliato a livello societario con il ritiro di Secondo Triboldi ed tanti cambiamenti nella squa-dra, i tifosi e l’attuale dirigenza meritereb-bero il premio finale. Ma tutti ci rendiamo conto che conquistarlo sarà durissima.

LA SCHEDA DI JASON RICH Nato a Pensacola nel 1986, torna in Italia dopo l’esperienza di Cantù nel 2008-2009. Alto 191 centimetri per 94 kg di peso “J Rich” è un prodotto della Florida State University. Lasciata Cantù, ha disputato due campio-nati in Israele, al Maccabi Haifa e all’Hapoel Gerusalemme. Quest’anno, prima di arrivare alla Vanoli Braga, ha iniziato la stagione a Ostenda, dove ha segnato 15.7 punti di media in campionato e 13.3 in Eurocup.

La Vanoli Braga si aggrappa a RichSerie A - L’ex guardia di Cantù sostituisce Roderick per contribuire alla conquista della salvezza

Dopo l’incredibile sconfitta contro Casale, la squadra deve provare a fare punti sul difficile parquet di Sassari

D CLASSIFICA

Siena 26Bologna 24Pesaro 22Cantù 22Milano 22Venezia 20Avellino 20Sassari 20Varese 18Biella 18Caserta 16Treviso 16Roma 14Montegranaro 14Teramo 12Cremona 10Casale M. 10

19ª GiornataBiella-Roma 81-73Bologna-Avellino 76-56Cremona-Casale 73-74Milano-Pesaro 81-70Montegran.-Varese 63-60Sassari-Cantù 74-67Teramo-Treviso 76-78Venezia-Siena 63-60Ha riposato: Caserta

Prossimo Turno (5-2 h 18.15)Bologna-Milano (h 20.30) Cantù-Venezia Casale-Varese (4-2 h 16.10)Caserta-Siena Roma-Montegranaro Sassari-Cremona Teramo-Biella Treviso-Avellino (4-2 h 20.30) Riposa: Pesaro

dopo 1 tempo sepplementare(23-15, 37-28; 50-44, 60-60)

VANOLI BRAGA CREMONA: Cinciarini 19 (3/7, 3/7), D’Ercole 6 (0/3, 2/3), Tabu 14 (3/5, 2/4), Milic 11 (5/9 da due), Lighty 11 (2/6, 0/1), Lottici ne., Antonelli ne, Roderick 6 (3/6, 0/3), Tusek 6 (2/5, 0/1), Perkovic, Belloni ne, Speronello ne. All.: Caja.NOVIPIU’ CASALE MONFER-RATO: Janning 18 (2/7, 4/6), Malaventura 5 (1/3, 1/5), Stevic 15 (7/7 da due), Gentile 11 (4/5, 1/2), Temple 5 (1/3, 1/5), Martinoni, Hukic 4 (2/5, 0/2), Pierich 1 (0/1, 0/3), Shakur 6 (1/4, 1/4),Chiotti 9 (3/5 da due), Ferrero. All.: Crespi.ARBITRI: Cicoria, Tola e Bet-tini.

CREMONA-CASALE M. 73-74

Ottava perlaper Crema

(M.C.) Ottava perla per l’Erogasmet Crema, che vin-cendo un bel derby contro Piadena (82-69), continua a stazionare al secondo posto della classifica del girone alle spalle degli “alieni” del Monticelli Brusati. Troppo forte la formazione di Galli per una Mg.Kvis che ha lottato, mostrato buone cosa ma tirando le somme ha creato qualche difficoltà ai crema-schi solamente con Mosca-telli. In cabina di regia Roberti e Degli Agosti, in netto miglio-ramento dopo l’infortunio di fine 2011, hanno sovrastato l’ex di turno Vacchelli ed il compagno di reparto Daniel. Il resto l’ha fatto la diversa percentuale di realizzazione da tre punti, con Crescentini, Rossetti e Rambaldi a dar manforte dai 6,25 al solito monumentale Denti, vincitore del confronto con il pivot avversario Portesani. E saba-to alle 21 seconda partita interna consecutiva contro-Lissone, reduce dal facile successo contro Bernareggio ed alla caccia di una posizio-ne nei playoff. La formazione di coach Mazzali, con il ritiro di Vicari, ha perso peso e pericolosità sotto i tabelloni, anche se Radaelli ed Albani stanno disputando un ottimo campionato. Piadena, invece, cercherà l’immediato riscatto sabato sera contro l’abborda-bile Gazzada Schianno. CLASSIFICA (18ª giornata) Monticelli Brusati 38; Crema 32; Desio 30; Saronno, Ura-nia Milano 26; Lecco, Orzi-nuovi 22; Piadena 20; Pisogne, Lissone 18; Gaz-zada Schianno, Bernareggio 12; Meda 10; Varese 8; Bre-scia 6; Bergamo 4.

SERIE C

Sul parquet della Cremonesi si è interrotta la cavalcata del Lussana, dop nove risultati utili che l’aveva prepoten-temente riportata a ridosso della zona playoff. Merito di un Basket Team che l’ha affrontata nel modo giusto, senza presunzione ma con la consapevolezza che l’impegno meritava la massima attenzione. Alle fine le azzurre si sono imposte 57-40 (11-10, 26-19, 38-29) e sabato sera a Lodi contro il fanalino di

coda Fanfulla possono allungare la stri-scia di vittorie.

Tutto sin troppo facile, invece, per l’Assi Manzi che ha guadagnato i primi due punti del 2012 alla Spettacolo, dove torna sabato per affrontare Usmate. Contro il debole Fanfulla, le ragazze di Anilonti hanno cominciato bene allungando con un break di 8-2 subito all’inizio e andando a concludere il primo quarto con una dozzina di punti

di margine, che le lodigiane non hanno più saputo rimontare. Senza storia anche il secondo tempo che ha visto la squadra di casa terminare la gara con ben 31 punti di vantaggio (69-38).

CLASSIFICA (16ª giornata) Broni 30; Valmadrera, Crema 28; Costama-snaga 24; Lussana Bergamo 20; Carugate, Cremona 16; Albino 14; Usmate 12; Vittuone 10; Cantù, Vil-lasanta 8; Pontevico, 6; Lodi 4.

SERIE B

Duranti oka Saronno

(C.C.) Prosegue la stagione indoor dell’atletica: a Saronno festival della velocità con ben 38 serie di 60 metri piani maschile e 24 serie femminili. Buoni risultati per i velocisti della Cremona Arvedi. Su tutti Sebastiano Duranti che ha corso la sua bat-teria in 6”95 eguagliando il fresco record cremonese appena stabi-lito a Modena, per poi nella finale giungere al terzo posto in 6”98. Sebastiano Spotti ha corso in batteria in 7”00 rinunciando poi alla finale per un lieve infortunio. Bene l’allievo Riccardo Maffina che ha corso in 8”20.

ATLETICA

Crema sempre più lanciata, l’Assi torna a sorridere

Sport 35Venerdì 3 Febbraio 2012

VOLLEY B2

Il presidente della Reima ribadisce il suo appello ai tifosi: «Venite sabato a fare il tifo»

Il match con il Sassuolo vale la stagioneReima e Sassuolo, prima e seconda in classifi-

ca, si scontreranno nel big-match di sabato pros-simo alle 18 al PalaBertoni e mai come in questa occasione i blues avranno bisogno del calore del proprio tifo, per una partita che vale quasi una stagione. Dopo l’ennesima vittoria colta a Gorgonzola (3-1), con Andrea Cerbo che ha trasci-nato la squadra, Vittorio Verderio potrà recuperare Giulio Silva e schierare la migliore formazione pos-sibile, eccezion fatta per Pietro Faccioli, fermo dalla terza di campionato, il cui recupero sta però rispettando i tempi previsti. «Chiedo a tutti coloro che ci sono sempre stati vicini in questi anni e quando eravamo in serie A di venire a tifare i nostri ragazzi sabato- commenta il presidente Percivaldi - inutile nascondercelo, il big-match di sabato contro Sassuolo non è una gara come le altre ed

avremo bisogno di tutto l’aiuto del nostro pubblico. Voglio ricordare a tutti che se abbiamo fatto la serie A per tanti anni è perché abbiamo vinto cam-pionati nelle serie inferiori: se vogliamo un giorno tornare lassù, dobbiamo iniziare da adesso, tutti insieme. Sono certo che i Wild Kaos sapranno contagiare tutti sabato pomeriggio e che il Palabertoni potrà far sentire il proprio ruggito ai ragazzi sul campo. L’avversario è molto forte, dovremo giocare al massimo per vincere ed il nostro stupendo pubblico potrà essere l’uomo in più. Vi aspettiamo tutti, per continuare il sogno».

CLASSIFICA (14ª giornata) Reima Crema 35; Sassuolo 32; Montecchio 31; Viadana 26; Modena Est 23; Parma 22; Verona, Bedizzole, Cisano 21; Argentia 18; Castelnuovo 16; Costa Volpino 15; Vignola 8; Piacenza 2.

L’esultanzadella Reima

Jason Rich

Page 36: Il Piccolo Giornale di Cremona

Sport36 Venerdì 3 Febbraio 2012

Nella regionale al bocciodromo comunale successi di Favalli-Botta e Visconti-Rossi

di Massimo Malfatto

Lo sport delle bocce a livello locale (Germana Cantarini esclusa!), inutile negarlo, è rappresentato da bocciofili tecnicamente scarsi, ma a livello di generosità inferiori a nessuno: la con-ferma è arrivata dal 1°memorial Tullio Marcheselli, gara regionale festiva (con due finali) ideata per ricordare un ineccepibile ed impeccabile dirigente ed arbitro bocciofilo prematuramente scomparso poco più di un anno fa. Per la prima volta una manifestazione che ha visto la collaborazione econo-mica delle dieci bocciofile che nella fase invernale non organizzano gare. Al termine ricavata una cospicua somma che sarà devoluta alla asso-

ciazione Lazzari Chiappari, grazie ai contributi di Monica, Michela ed Ma-nuela Marcheselli, della Fib Lombar-dia, del comitato provinciale, delle quote campo e dei contributi di soci e simpatizzanti. Veniamo al lato agoni-stico, una vera esibizione fuori pro-gramma della bocciofila Astra che ha dominato e vinto praticamente tutto.

Nella categoria A/B una bella per-formance di Carlo Favalli (in formato super!) e Francesco Botta che in se-mifinale superavano gli “stradivariani” Ronda-Ghisolfi ed in finale s’impone-vano sui loro compagni di società Giuseppe Corbari e “Bobo” Pedretti.

Nella categoria C/D sul gradino più alto del podio sono saliti Paolo Vi-sconti e Giovanni Rossi che elimina-

vano nei quarti Ziglioli-Desenzani, quindi Tamagni e Fattebene ed in fina-le avevano la meglio su Antonio Mo-

dica e Palmiro Penotti. Ha diretto la gara Ennio Clementi, arbitri Maurizio Barozzi e Franco Bassetti.

Astra protagonista nel Marcheselli

La bocciofila Querce fallisce la prova del nove (con re-criminazioni!) e accantona i sogni nel campionato italiano per società. La sconfitta della terna la condanna senza appello, tardivo il risveglio per potersi meritare la qualifi-cazione. Va avanti la “Carlazzese”, anche se la formazione lariana non si è dimostrata quella corazzata come da tut-ti descritta. Prima fase difficile per la bocciofila griffata “Betti pasticceria”: Angelo Rotta vince con il primo set e perde il secondo, ma gli inconvenienti arrivano dall’altra corsia dove la terna formata da Cinquetti-Zigliani-Bastoni gioca con il freno a mano tirato, sciupa molto e perde

entrambi i set. Nella seconda fase del match i cremonesi abbandonano la prudenza. L’individualista Antonio Modi-ca perde il primo game ma, con grande orgoglio, vince il secondo. La coppia Bocchi-Rotta s’impone nel primo set, c’è la possibilità di riequilibrare il risultato ed andare ai “pallini”, ma il gioco della “dolce” coppia cala d’intensità e gli esperti avversari non perdonano. Al termine è quindi la formazione campione d’Italia ad esultare, ma apprez-zamenti alla formazione guidata da Ivano Franzini che fino all’ultimo ha tentato di ribaltare il risultato.

MM

Italiani: “Le Querce” eliminata, ma a testa alta

rosegue il magic moment dell’Icos Crema, che con un perentorio 3-0 è tornata da Mercato San Severino con tre punti in tasca e la cosapevo-

lezza di poter fare davvero la voce grossa in questo campionato. La vitto-ria ottenuta sulle campane è frutto di una grande prova corale, che permette al gruppo di ambire a traguardi impor-tanti. Solo il primo set vede le crema-sche sono apparse un po’ sottotono: avanti 7-4 l’Icos ha permesso al Rota Volley di avvicinarsi e sorpassare le violarosa. La rimonta non si è fatta però attendere e con Togut e Devetag in evidenza, l’Icos ha messo a segno sei punti consecutivi riportando la situazio-ne in parità. Si è quindi andati avanti punto a punto, ma le cremasche con

Fanzini in gran spolvero, hanno chiuso il parziale 25-23. Nei restanti due set c’è stato un dominio incontrastato dell’Icos, che è rimasta sempre a debita distanza dalle avversarie, reagendo bene ad ogni tentativo di riscossa delle campane. Il

secondo parziale è terminato sul pun-teggio di 25-19, mentre il terzo 25-14.

ICoS CREMA: Paolini 8, Togut 18, Fanzini 11, Devetag 6, Secolo 11, Ros-setto (L), Portalupi, Rondon 1. Non entrate: Baggi, Nicolini, Cagninelli, Freni Silvia. All.: Barbieri.

Domenica le violarosa sono impegna-te sul parquet del temibile Soverato, che sabato sera ha sbancato Casalmag-giore, al cospetto di una Pomì in crisi. Per non perdere altre posizioni in classi-fica, la matricola deve tornare a fare punti a Pontecagnano, contro un avver-sario abbordabile, ma diventato pericolo visto momento difficile delle casalasche.

PoMì: Petrucci 5, Zago 21, Bertone 8, olivotto 11, Tomasevic 7, Kucerova 11, Paris (L), Lugli 1, Nardini 1, Giorgi, ne Trabucchi, Masotti. All.: Milano-Bolzoni.

Prosegue iul momento difficile della Pomì Casalmaggiore, obbligata a far punti a Pontecagnano

PSerie A2 - La vittoria netta con il San Severino a ribadito la forze le le potenzialità delle violarosa

L’Icos è sempre più autoritaria

Elisa Togut(Icos Crema)

(C.C.) La Bissolati torna in acqua sabato sera (ore 20 nella Piscina comunale) dopo il primo successo in campionato ottenuto in trasferta a Treviglio. Finalmente si è vista una squadra determinata e volitiva, capace di rea-

gire immediatamente al vantaggio dei berga-maschi. Poi nel secondo quarto i bissolatini hanno preso decisamente in mano le redini della gara, nel quale sono riusciti a guadagna-re due reti di vantaggio sulle quali hanno

costruito il primo successo stagionale nel campionato di serie C. Sul 5-10 la Bissolati ha subito due reti, ma non ha più sofferto grazie anche alle parate di Pasqualato.

• CALCIO A 5 Sempione Half-Videoton 4-3.

La Bissolatiha rottoil ghiaccio

PALLANUOTO

CLASSIFICALoreto 44Giaveno 44Crema 40Busnago 35Casalmaggiore 34Santa Croce 32Soverato 27Montichiari 25Frosinone 22Sala Consilina 21Fontanellato 19San Severino 18San Vito 17Pontecagnano 12Forlì (-3) 9Matera 5

17ª GiornataCasalmaggiore-Soverato 1-3 Fontanellato-Giaveno 0-3Forlì-Matera 3-2Frosinone-Busnago 0-3Loreto-San Vito 3-0Montichiari-Pontecagnano 3-0Sala Consilina-Santa Croce 3-0 San Severino-Crema 0-3

Prossimo Turno (5-2 h 18)Busnago-Sala Consilina Frosinone-Montichiari Giaveno-San Severino Matera-Loreto Pontecagnano-Casalmaggiore Santa Croce-Fontanellato San Vito-ForlìSoverato-Crema

Serie A2

Golden e Cingiako solo al tie break

VOLLEY B2

iN BrEVE

Favalli e Botta (cat A/B), Visconti e Rossi (C/D) vincitori del memorial Marcheselli

La formazione delle Querce di Categoria C

La coppia della canottieri Baldesio formata da Gianantonio Passeri e Vir-ginio Delfanti sfoggia un discreto livel-lo di gioco, tribola, ma alla fine si ag-giudica con pieno merito la targa “Si-gnorini”, gara separata al possibile organizzata dalla omonima bocciofila di via Castelleone. Dopo aver superato i cremaschi Guglieri e Galantini, la for-mazione rivierasca s’imponeva in se-mifinale sui bissolatini Ghirardi e Mo-lardi ed in finale aveva la meglio su Celeste Paroni e Pietro Fanfoni. Buono il quarto posto dei “ferrovieri” Emiliano Ghisolfi e Federico Monfredini. Ha di-retto la gara Gabriele Ceriati.

Signorini: vinconoDelfanti e Passeri

Lunedì 6 inizia la promozionale a coppie organizzata dal gestore del bar-ristorante del bocciodromo co-munale. Gara riservata a 64 formazio-ni con quattro gironi di categoria A, due di categoria B e due di categoria C; finali previste per venerdì 10 feb-braio sulle corsie del comunale, diret-tore di gara Gabriele Ceriati. Eccezio-nale il montepremi: buono valore di 1.000 euro al primo classificato, 300 al secondo, 150 al terzo e quarto, 100 dal quinto all’ottavo.

Gara promozionalea coppie lunedì al via

Ennesima occasione persa dalla Golden per rilanciarsi in chiave salvezza. Alla Braguti, infatti, dopo una maratona durata cinque set e soprattutto dopo essere state avanti due set a uno, Bonizzoni e compagne non han-no sferrato il colpo decisivo e l’Anderlini Sassuolo ha riacqui-stato fiducia ribaltando la situa-zione. Incamerando un solo punto in tre partite e in virtù dei risultati dell’ultima giornata, le lunghezze dalla Grabi Cingia (ko 3-2 a Vignola) rimangono nove, mentre ora le orange condividono la penultima posizione con Reggio Emilia (prossimo avversa-rio del Cingia), che ha battuto nettamente una Picco Lecco in piena crisi e che nelle ultime sei partite ha ottenuto una sola vitto-ria. Sabato sera la Golden è impegnata sul campo dell’Albese, contro una squadra che dopo la sconfitta con Montale, ora occu-pa la terza posizione in classifica e che sicuramente ad oggi è stata la squadra che maggiormente ha impressionato alla Braguti. Ser-virà quindi un’impresa per non tornare a casa a mani vuote.

Page 37: Il Piccolo Giornale di Cremona

e dirette concorrenti giocano... per la Juve. La formazione di Conte, pur non scendendo in campo, ha mantenuto la

vetta della classifica e il recupero con il Parma potrà valere la prima vera fuga dei bianconeri. Sì, per-ché il Milan dal ritmo lento, pur dominando per lunghi tratti la La-zio, si è fatto infilare per due volte e ha incassato la seconda sconfit-ta nelle ultime tre gare. Per vincere lo scudetto, quest’anno servirà qualcosa di più che le solite gioca-te decisive di Ibrahimovic, che non può sempre risolvere da solo le partite. Male anche l’Inter, un punto in due gare e soprattutto alle prese con evidenti problemi difensivi. La facilità con la quale il Palermo è andato a segno deve far riflettere Ranieri, arrabbiato per la cessione di Thiago Motta e alle prese con la gestione di Wesley Sneijder. Il tecnico romano vuole giocare con il 4-4-2, schieramento che penalizza l’olandese, passato in un anno da candidato al pallone d’oro a riserva di lusso. Il campio-nato è ancora lungo, ma l’Inter è praticamente già esclusa dalla lot-ta per lo scudetto. Se le milanesi non ridono, Roma e Napoli pian-gono. Senza De Rossi, i gialloros-

si fanno fatica con tutti gli avver-sari e quando Totti non fa il feno-meno, fare punti diventa difficile. Con la sconfitta di Cagliari (meri-tata), la Roma può al massimo ambire a un posto in Europa Lea-gue, ma per l’ambizioso Luis Enri-que è già una sconfitta. Anche a Napoli si mastica amaro, ma l’es-sere ancora in lizza sia in Coppa Italia che soprattutto in Cham-

pions è motivo di soddisfazione e la modesta posizione in classifica può essere accettata senza dram-mi. Bene, infine, l’Udinese di Gui-dolin che con un super Di Natale rafforza la sua candidatura ai pre-liminari di Champions. La sensa-zione è che i friuliani se la gioche-ranno con la Lazio, come è acca-duto la scorsa stagione. Una con-ferma che promuove a pieni volti il

lavoro di Guidolin e Reja.PROSSIMO TURNO (5-2 h 15) Cesena-Catania (4-2 h 18), Chie-vo-Parma, Fiorentina-Udinese, Genoa-Lazio (h 12.30), Juven-tus-Siena, Lecce-Bologna, Mi-lan-Napoli (h 20.45), Novara-Ca-gliari, Palermo-Atalanta, Roma-Inter (4-2 h 20.45).

Fabio [email protected]

L

SERIE A - Turno infrasettimanale disastroso per Milan, Inter, Roma e Napoli. Promosse Udinese e Lazio

Tutte le grandi giocano per la JuventusPescara è sempre più Zemanlandia. Il tecnico boemo sta ripe-

tendo in Abruzzo le imprese realizzate a Foggia negli anni ’90, puntando sui giovani e dando spettacolo su tutti i campi. A Pesca-ra si sogna il clamoroso ritorno in serie A, ma soprattutto ci si di-verte, come accade in pochi stadi italiani. Una bella rivincita per Zeman, ritenuto da molti finito dopo il flop della scorsa stagione nella “sua” Foggia. Alle spalle degli abruzzesi è bagarre tra Sas-suolo, Torino e Verona, mentre il Padova sta perdendo colpi, so-prattutto lontano dall’Euganeo. Nel turno infrasettimanale ha ral-lentato il Brescia di Calori, che ha sì pareggiato in casa, ma per la sesta volta non ha incassato reti e co-munque resta in corsa per i playoff. Sabato si torna in campo e i fari sono puntati su Padova, dove va in scena un interessante derby veneto d’alta quota tra i biancoscudati e il solido Verona, ma anche il postici-po di lunedì sera tra Brescia e Tori-no si annuncia molto interessante. Grande attesa c’è poi attorno alla rinnovata Samp, che ha perso il capitano Palombo (approdato all’Inter) e ha cambiato l’attacco ingaggiando Eder e Pellè. Tempo per recuperare non manca, ma i doriani non possono più sbagliare.

24ª GIORNATA AlbinoLeffe-Bari 0-2, Empoli-Brescia 0-2, Grosseto-Reggina 0-0, Gubbio-Sampdoria 0-0, Juve Stabia-Crotone 2-2, Nocerina-Livorno 2-2, Padova-Cittadella 1-0, Pe-scara-Modena 3-1, Sassuolo-Verona 2-0, Varese-Torino 0-0, Vicenza-Ascoli 1-1.

25ª GIORNATA Ascoli-Nocerina 1-0, Bari-Padova 3-1, Bre-scia-Juve Stabia 0-0, Cittadella-Sassuolo 0-0, Crotone-Pescara 1-2, Livorno-Varese 1-3, Modena-AlbinoLeffe rinv., Reggina-Gubbio 3-1, Sampdoria-Empoli rinv., Torino-Vicenza 1-0, Vero-na-Grosseto 2-0.

CLASSIFICA Pescara 51; Sassuolo, Torino 50; Verona 47; Padova 44; Varese 38; Reggina 36; Bari (-2), Brescia 35; Juve Stabia (-4), Grosseto 33; Sampdoria*, Cittadella 31; Vicenza 27; Livorno 26; Crotone (-1) 25; Modena* 24; AlbinoLeffe*, Gubbio 23; Ascoli (-7), Empoli* 22; Nocerina 17.

PROSSIMO TURNO (4-2 h 15) AlbinoLeffe-Varese, Brescia-Torino (6-2 h 20.45), Empoli-Crotone, Grosseto-Sampdoria, Gub-bio-Modena, Juve Stabia-Livorno, Nocerina-Bari, Padova-Verona, Pescara-Reggina, Sassuolo-Ascoli, Vicenza-Cittadella (6-2 h 19).

Zeman fa sognare PescaraPadova-Verona vale tanto

Il prossimo turno propone due scontri delicati: Milan-Napoli e Roma-Inter. Chi perde, rischia di an-dare in crisi. Ma in attesa delle partite della 22ª gior-nata, a tenere banco è il problema meteo e dell’as-surdità di far giocare le partite di campionato alla sera in pieno inverno. Incredibile, però, che a critica-re il calendario siano proprio le società, che percepi-scono tanti soldi dalle televisioni proprio per favorire un palinsesto degno di essere venduto agli utenti. Da questo giro vizioso non si esce, a meno che gli stadi vengano resi più confortevoli e i terreni di gioco in

grado di sopportare neve e gelo. Come è successo sabato scorso allo Juventus Stradium, gremito mal-grado la fitta nevicata e in grado di scaldare il campo tanto da permettere il regolare svolgimento della par-tita. E poi ci si chiede come mai abbiamo perso l’or-ganizzazione degli Europei... Sono anni che puntual-mente in inverno si dibatt e sul problema degli stadi, ma le cose rimangono immutate, come sempre in Italia. Fra non molto arriverà la primavera e tutto ver-rà dimenticato. Fino al prossimo inverno... Intanto, nel prossimo turno non ci saranno gare serali.

La discussione inutile sull’inadeguatezza degli stadi

CLASSIFICAJuventus* 44Milan 43Udinese 41Lazio 39Inter 36Roma* 31Napoli 30Palermo 28Genoa* 27Cagliari 26Fiorentina* 25Parma* 24Chievo 24Catania* 23Atalanta* (-6) 23Bologna* 21Siena* 19Lecce 16Cesena 16Novara 12

20ª Giornata Catania-Parma 1-1Cesena-Atalanta 0-1Chievo-Lazio 0-3Fiorentina-Siena 2-1 Genoa-Napoli 3-2Juventus-Udinese 2-1Lecce-Inter 1-0Milan-Cagliari 3-0Palermo-Novara 2-0Roma-Bologna 1-1

21ª Giornata Atalanta-Genoa rinv.Bologna-Fiorentina rinv.Cagliari-Roma 4-2Inter-Palermo 4-4Lazio-Milan 2-0Napoli-Cesena 0-0Novara-Chievo - Parma-Juventus rinv. Siena-Catania rinv.Udinese-Lecce 2-1

SERIE B

ZOOM

Zdenek Zeman

Tecnica e forza fisica alla base dei successi di Djokovic. Il serbo in Australia ha vinto il quarto degli ultimi cinque tornei dello slam. Ha fallito solo a Parigi nel 2011, dove quest’anno giocherà da grande favori-to. Con Federer in calo e Nadal meno brillante a livel-lo fisico, Novak Djokovic rischia di dominare la scena come riuscì a Borg e Sampras, soprattutto se non saliranno alla ribalta talenti del suo livello.

In campo femminile è stata finalmente detronizzata Caroline Wozniacki, per tante settimana numero 1 del mondo malgrado non sia mai riuscita a vincere uno slam. Al suo posto c’è ora la sorprendente Viktoryja Azaranka, che in Australia ha demolito una Maria Sharapova tornata forte, ma non ai livelli di qualche anno fa. Tra le donne, però, regna un equilibrio che rende interessante ogni torneo, a differenza di quanto

accade tra gli uomini. Archiviati gli Australian Open, l’attenzione si sposta ora sulla Coppa Davis. Al via nel gruppo mondiale anche l’Italia, dopo un’assenza di 12 anni. Il compito degli azzurri è però improbo, visto che la squadra di Barazzutti è impegnata in Repubblica Cerca contro avversari sicuramente più forti. Il pronostico è tutto per Berdych e i suoi com-pagni, ma in Coppa Davis non ci si deve mai dare per vinti, perché spesso i valori in campo vengono stra-volti dal pronostico. Barazzutti ha convocato Simone Bolelli, Potito Starace, Daniele Bracciali e Andreas Seppi, che ha preso il posto dell’infortunato Fabio Fognini, mentre i cechi oltre a Berdych schierano Radek Stepanek, Lukas Rosol e il doppista Frantisek Cermak. L'incontro è in programma sul veloce indoor in Ostrava dal 10 al 12 febbraio.

Quello di Djokovic è un dominio E l’Italia prepara la difficile sfida di Coppa Davis in Repubblica Ceca

TENNIS

Sei Nazioni: Italianella tana francese

Nel fine settimana torna il Sei Nazioni. Il nuovo commissario tecnico azzurro, Jacques Brunel, ha già ufficializzato la formazione che sabato alle ore 15.30 affronta la Francia vice campione del mondo allo Stade de France di Parigi nel match inaugurale dell’edizione 2012. La novità è che non c’è posto per i Bergamasco. Per l’occasione si assegna per la sesta volta il Trofeo Garibaldi, attualmente detenuto dall’Italia dopo la vittoria del 12 marzo scorso al Flaminio, ma stavolta il pronostico è tutto per i transalpini. Le altre partite della prima giornata sono Scozia-Inghilterra e Irlanda-Galles.

• BASKET Prosegue il momento no dell’Ar-mani Milano, ko 59-44 con l’Unics Kazan è praticamente fuori dalla Top 16 di Eurolega.

Venerdì 3 Gennaio 2012 Sport Week 37

RUGBY

Edy Reja

NovakDjokovic

Il tardiniinnevato

Page 38: Il Piccolo Giornale di Cremona

• 320 g di riso carnaroli (o riso arborio)• Una cipolla• 300 g di erbette• Un limone• 50 cl di brodo• 10 cl di latte• 2 uova• 20 g di formaggio parmigiano grattugiato• 20 g di burro• Un pizzico di sale• Un pizzico di pepe

Risotto al limone ed erbetteINGREDIENTI PER 6 PERSONE

• Mondate, lavate e tritate grossolanamente le erbette. • Tritate la cipolla, fatela appassire in una casse-ruola con il burro.• Unite il riso, fatelo tostare brevemente, unite le erbette poi bagnate con il succo di 1/2 limone e un paio di mestoli di brodo bollente.• Portate a cottura il riso unendo altro brodo ogni

volta che sarà necessario.• Nel frattempo, in una ciotola, battete con una forchetta le uova con il latte, un pizzico di sale e pepe e la scorza grattugiata del limone.• Versate il parmigiano nel risotto pochi minuti prima del termine di cottura, aggiungete il com-posto di uova, mescolate bene e terminate la cottura.

PREPARAZIONE

• Pasta tipo tagliatelle• Speck tagliato spesso• Carote

• Prezzemolo• Olio d'oliva• Sale

PREPARAZIONE

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

Tagliatelle carote e speck

• Pelate le carote, tagliatele a dadini e mettetele a bollire con un pizzico di sale.• Fate bollire l'acqua per la pasta e contemporaneamente mettete l'olio in un tegame largo e basso, aggiungete lo speck tagliato a dadini e fatelo soffriggere a fuoco basso.• Aggiungete poi le carote a dadini e fatele passare sempre a fuoco basso mescolando.• Quando l'acqua bolle, buttate le tagliatelle.• Una volta cotte scolatele e conditele con il sugo di carote e il prez-zemolo.

• 320 g di gnocchetti sardi• Un peperone rosso• 250 g di polpa di pomodoro a pezzettoni• 150 g di piselli surgelati• 75 g di pancetta tesa magra• 2 spicchi di aglio• 40 g di formaggio pecorino grattugiato• 4 cucchiai di olio d'oliva• 2 cucchiai di trito aromatico misto (prezzemolo, cerfoglio, maggiorana)• Sale

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

PREPARAZIONE

Gnocchetti ai peperoni

• Fate cuocere gli gnocchetti in acqua bollente.• Frattanto tritate aglio e pancetta, metteteli in una padella antiade-rente con 4 cucchiai di olio, fateli tostare.• Aggiungete il peperone mondato e tritato (o tagliato a quadratini piccoli), i piselli ancora surgelati e la polpa di pomodoro.• Salate, unite un mestolo di ac-qua calda, profumate con il trito di erbe aromatiche miste e cuocete per circa 20 minuti a fuoco mode-rato.• Scolate la pasta, buttatela nel sugo e padellate tutto insieme per qualche istante.• Aggiungete il pecorino, mescola-te e servite subito ben caldo.

• 250 g di mascarpone• 600 g di asparagi surgelati• 4 uova• 300 g di riso• 2 cucchiai di formaggio parmigiano grattugiato• Burro• Sale e pepe

• Lessate gli asparagi in acqua salata, scolateli, tagliate a pez-zetti la parte più verde e pas-sateli in padella con un poco di burro, sale e pepe.• Cuocete il riso, scolatelo, conditelo con il mascarpone e con gli asparagi mescolando delicatamente.• Mettetelo quindi in una pirofi-la formando 4 pozzetti nei qua-li sistemerete le uova cotte in camicia.• Spolverizzate di parmigiano, aggiungete qualche fiocco di burro e passate in forno per qualche minuto.

Sformato di riso e asparagiINGREDIENTI PER 4 PERSONE• 500 g di tortellini

• 50 g di burro• 250 g di panna

da cucina• 30 olive nere

PREPARAZIONE

INGREDIENTIPER 4 PERSONE

Tortellini panna e olive

• Cuocete i tortellini in abbon-dante acqua salata.• Intanto snocciolate le olive nere e tagliatele a pezzettini.• Sciogliete il burro in un tega-mino e aggiungete la panna e

le olive spezzettate.• Fate cuocere per 5 minuti fi-no ad ottenere un sughetto denso.• Scolate i tortellini al dente, aggiungete il sughetto e servite.

Le ricette di Nonna Felicita Primi

Page 39: Il Piccolo Giornale di Cremona
Page 40: Il Piccolo Giornale di Cremona