Il Piccolo

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NATALE: TANTE INIZIATIVE ANIMERANNO IL CENTRO Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email [email protected] • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it PICCOLO il Giornale www.ilpiccologiornale.it a pagina 4 Edizione del Mercoledì Anno XII n°84 • MERCOLEDÌ 5 DICEMBRE 2012 Periodico € 0,02 copia omaggio Non riceve alcun finanziamento pubblico Secondo gli ultimi dati Istat, calano le unioni e aumentano le convivenze, raddoppiate negli ultimi quattro anni Leccardi: «Ci saranno meno relazioni ma saranno più vere». Bramanti: «L’incertezza nel futuro condiziona le scelte» MENO MATRIMONI, PIU’ COPPIE DI FATTO SAN MARTINO DEL LAGO INTERVISTA A ORESTE PERRI a pagina 11 a pagina 5 I grandi del rally e delle auto storiche all’autodromo Sul museo del violino nessuna lottizzazione politica CON LUCIA DI LAMMERMOOR a pagina 17 Cala il sipario sulla stagione lirica del Ponchielli ade anche l’ultima barriera per il passaggio degli sto- rioni e delle anguille, che torneranno a popolare il fiume Po: l’ostruzione del passag- gio naturale costituita dalla diga di Isola Serafini verrà superata con la realizzazione di due scale di risali- ta, che consentiranno il passaggio dei pesci fino al mare e la loro risa- lita verso i laghi e i fiumi alpini. In questo modo sarà reso possibile il ripopolamento ittico e, in particola- re, quello dello storione cobice. Il passaggio artificiale è stato infatti progettato per permettere il transito di pesci di grandi dimen- sioni, proprio come gli storioni, che possono raggiungere i due me- tri di lunghezza. Per favorire lo sviluppo della specie verrà pro- grammata una progressiva libera- zione di riproduttori di storione cobice, attualmente conservati nel- le lanche fluviali del Parco regio- nale del Ticino. L’attenzione nei confronti delle specie che popola- no e riprenderanno a popolare il fiume Po non si limitano alla rea- lizzazione delle due scale ittiche: l’intero sviluppo della fauna ittica continuerà ad essere monitorato, così come proseguiranno i prelievi selettivi di specie esotiche invasi- ve, come il siluro. Sono coinvolte nel progetto le quattro regioni del Po (Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto), l'Autorità di bacino del Po, l'agenzia interregio- nale per il Po (Aipo), il Ministero dell'Ambiente, le Province di Pia- cenza e Rovigo, il Parco regionale Valle del Ticino, Graiasrl e la Fe- derazione nazionale pesca sportiva (Fipsas). La realizzazione delle scale di risalita sulle sponde pia- centine e lodigiane si avvale inol- tre del cofinanziamento dell’Unio- ne europea nell'ambito del Pro- gramma Life Natura, nato per ri- stabilire una continuità fluviale tra i grandi laghi subalpini, il Po e il mare (Mediterraneo - Oceano at- lantico). In particolare, la Ue copri- rà 3.7 milioni di euro, su un budget di 7 milioni. La riconquista del fiume Po da parte degli storioni porterà con sé anche una ulteriore rivalutazione del territorio fluviale: 33 aree lun- go il corso d’acqua entreranno in- fatti a far parte dei Siti di importan- za comunitaria (Sic) inseriti all’in- terno della “Rete Natura 2000”, principale strumento dell’Unione europea a difesa della biodiversità. Martina Pugno C pagina 7 Edizione chiusa alle ore 21 LA SEGNALAZIONE a pagina 3 Se il carburante è poco “pulito”, di chi è la colpa? GLI STORIONI E LE ANGUILLE SI RIPRENDONO IL “GRANDE FIUME”

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Giornale di Cremona 5 dicembre 2012

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Page 1: Il Piccolo

NATALE: TANTE INIZIATIVEANIMERANNO IL CENTRO

Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email [email protected] • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

PICCOLOilGiornalewww.ilpiccologiornale.it

a pagina 4

Edizione del Mercoledì

Anno XII • n°84 • MERCOLEDÌ 5 DICEMBRE 2012 Periodico • € 0,02 copia omaggioNon riceve alcun finanziamento pubblico

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Secondo gli ultimi dati Istat, calano le unioni e aumentano le convivenze, raddoppiate negli ultimi quattro anni

Leccardi: «Ci saranno meno relazioni ma saranno più vere». Bramanti: «L’incertezza nel futuro condiziona le scelte»MENO MATRIMONI, PIU’ COPPIE DI FATTO

SAN MARTINO DEL LAGO

INTERVISTA A ORESTE PERRI

a pagina 11

a pagina 5

▲▲

I grandi del rallye delle auto storicheall’autodromo

Sul museo del violino nessuna lottizzazione politica

CON LUCIA DI LAMMERMOOR

a pagina 17

Cala il sipariosulla stagione lirica

del Ponchielli

ade anche l’ultima barriera per il passaggio degli sto-rioni e delle anguille, che torneranno a popolare il

fiume Po: l’ostruzione del passag-gio naturale costituita dalla diga di Isola Serafini verrà superata con la realizzazione di due scale di risali-ta, che consentiranno il passaggio dei pesci fino al mare e la loro risa-lita verso i laghi e i fiumi alpini. In questo modo sarà reso possibile il ripopolamento ittico e, in particola-re, quello dello storione cobice.

Il passaggio artificiale è stato infatti progettato per permettere il transito di pesci di grandi dimen-sioni, proprio come gli storioni, che possono raggiungere i due me-tri di lunghezza. Per favorire lo sviluppo della specie verrà pro-grammata una progressiva libera-zione di riproduttori di storione cobice, attualmente conservati nel-le lanche fluviali del Parco regio-nale del Ticino. L’attenzione nei confronti delle specie che popola-no e riprenderanno a popolare il fiume Po non si limitano alla rea-lizzazione delle due scale ittiche: l’intero sviluppo della fauna ittica continuerà ad essere monitorato, così come proseguiranno i prelievi selettivi di specie esotiche invasi-ve, come il siluro. Sono coinvolte nel progetto le quattro regioni del Po (Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto), l'Autorità di bacino del Po, l'agenzia interregio-nale per il Po (Aipo), il Ministero dell'Ambiente, le Province di Pia-cenza e Rovigo, il Parco regionale Valle del Ticino, Graiasrl e la Fe-

derazione nazionale pesca sportiva (Fipsas). La realizzazione delle scale di risalita sulle sponde pia-centine e lodigiane si avvale inol-tre del cofinanziamento dell’Unio-ne europea nell'ambito del Pro-gramma Life Natura, nato per ri-stabilire una continuità fluviale tra

i grandi laghi subalpini, il Po e il mare (Mediterraneo - Oceano at-lantico). In particolare, la Ue copri-rà 3.7 milioni di euro, su un budget di 7 milioni.

La riconquista del fiume Po da parte degli storioni porterà con sé anche una ulteriore rivalutazione

del territorio fluviale: 33 aree lun-go il corso d’acqua entreranno in-fatti a far parte dei Siti di importan-za comunitaria (Sic) inseriti all’in-terno della “Rete Natura 2000”, principale strumento dell’Unione europea a difesa della biodiversità.

Martina Pugno

Cpagina 7

Edizione chiusa alle ore 21

LA SEGNALAZIONE

a pagina 3

Se il carburante è poco “pulito”,

di chi è la colpa?

GLI STORIONI E LE ANGUILLE SI RIPRENDONO IL “GRANDE FIUME”

Page 2: Il Piccolo

el terzo trimestre 2012 dell'agricoltura si confer-ma la situazione di crisi evidenziatasi nello scorso trimestre e che aveva ma-

nifestato i primi segnali tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, con l’ulteriore peggioramento dei principali indicatori sia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sia nel confronto con il secondo trimestre 2012. Il dato emer-ge dall’Indagine congiunturale sulla situazione del settore agricolo lombar-do nel terzo trimestre 2012.

La situazione di difficoltà del settore è legata a una forte compressione dei margini di redditività, causata da un’impennata dei costi di produzione non sufficientemente compensata dall’andamento dei prezzi di vendita. Sulla crisi incide anche la prolungata depressione dei consumi alimentari interni a causa della riduzione della capacità di spesa delle famiglie. Risul-ta invece in forte crescita l’export del sistema agro-alimentare lombardo, che rappresenta un possibile antidoto alla debolezza della domanda interna.

Il settore lattiero-caseario conferma il momento di difficoltà, soprattutto per le basse quotazioni del latte alla stalla, sebbene la tenuta del prezzo del Grana Padano costituisca un’an-cora di salvezza del comparto. Floro-

vivaismo, riso e ortaggi risentono for-temente della crisi, mentre i comparti delle carni si avvantaggiano della po-sitiva dinamica dei prezzi e registrano quindi una situazione relativamente migliore. Anche il settore vitivinicolo si avvantaggia di un andamento dei prezzi fin qui favorevole, mentre il calo dei consumi interni è compensato dalla domanda estera.

L’indagine congiunturale sull’agri-coltura lombarda è promossa da Re-gione Lombardia e Unioncamere Lombardia, in collaborazione con le Associazioni regionali dell’Agricoltura. La metodologia di analisi è basata su interviste quali-quantitative ad un pa-nel di aziende lombarde particolar-mente rappresentative e a testimoni

privilegiati del mondo agricolo orga-nizzato e della filiera agroalimentare, in grado di fornire informazioni e indi-cazioni non solo sulle dinamiche con-giunturali, ma anche sui trend di me-dio periodo.

La sintesi delle risposte fornite con-ferma la situazione di crisi delineata lo scorso trimestre e che aveva iniziato a manifestarsi già nell’ultimo trimestre del 2011: quasi la metà dei testimoni privilegiati intervistati (44,1%) dichiara infatti un peggioramento della situa-zione del settore di appartenenza ri-spetto al secondo trimestre 2012, più di quanti segnalino una situazione di stabilità (43,2%), mentre solo il 12,7% ha notato un miglioramento. L’indice sintetico risulta pari a -0,31, solo leg-

germente superiore a quello del trime-stre scorso (-0,35), che rappresentava il valore più basso degli ultimi due an-ni: si tratta quindi di un ulteriore peg-gioramento congiunturale rispetto a una situazione già difficile.

La principale motivazione di tale si-tuazione di difficoltà va ricercata nella riduzione dei margini di redditività del-le aziende causata dal continuo au-mento dei costi di produzione, che ha interessato in particolare il gasolio (e quindi le spese energetiche, ma anche i concimi e i fitosanitari) e le spese di alimentazione del bestiame (cereali e soia). Anche le condizioni climatiche verificatesi nel trimestre hanno deter-minato maggiori spese. A ciò si ag-giungono gli effetti della compressio-ne della domanda interna, la forte vo-latilità dei prezzi agricoli e la stretta creditizia.

In un quadro generale in cui preval-gono indubbiamente le criticità, non si possono trascurare i fattori positivi che emergono dall’analisi, primo fra tutti l’ottima performance delle espor-tazioni agro-alimentari, che in alcuni comparti sono state in grado di com-pensare il calo dei consumi interni. Va inoltre ricordato che anche in un perio-do di crisi la performance del sistema agricolo lombardo risulta comunque migliore rispetto al contesto nazionale.

La Carta regionale dei servizi apre le porte al mondo del tra-sporto. Prende infatti il via la sperimentazione, avviata in col-laborazione con Trenord, della nuova Crs con funzionalità tra-sporti. La nuova Crs è gratuita e consente di caricare gli abbona-menti di Trenord e gli abbona-menti integrati “lo viaggio”.

COME RICHIEDERLA La nuova carta può essere richiesta, colle-gandoti al portale di Trenord (colle-gamento a destra) direttamente dal tuo pc o da una delle apposite po-stazioni di Trenord, presenti presso alcune stazioni ferroviarie.La nuova Crs viene recapitata di-rettamente a casa nel giro di pochi giorni.

CHI PUÒ RICHIEDERLA. Può es-sere richiesta da tutti i cittadini in possesso della Carta Regionale dei Servizi di Regione Lombardia con validità di durata standard (6 anni).I cittadini stranieri con permesso di soggiorno a tempo determinato, e quindi con una Crs di durata limita-ta, potranno invece richiedere la tessera “Itinero” o la tessera “Io viaggio” per il caricamento elettro-nico degli abbonamenti.

ABBONAMENTI. E' possibile cari-care i seguenti abbonamenti: ab-bonamenti ferroviari Trenord; car-net; settimanali; mensili; annuali; abbonamenti integrati "Io viaggio" ("Io viaggio TrenoCittà", "iI viaggio ovunque in provincia", "Io viaggio ovunque in Lombardia"). L'acqui-sto e la ricarica degli abbonamenti ferroviari di Trenord possono es-sere effettuati anche tramite inter-net e alcuni sportelli bancomat.

N

Nel terzo trimestre 2012 si conferma una situazione di crisi. Tra le cause il calo dei margini di redditività

Ancora sofferenza per l’agricoltura

Crs, ora anche per i trasporti

LombardiaMercoledì 5 Dicembre 20122

L’ABBONAMENTO TRENORD SULLA CARTA DEI SERVIZI Regione pronta a vararei “Distretti ambientali”Regione Lombardia è pronta a varare

i “Distretti ambientali”. Si tratta di ambiti territoriali, in cui saranno messe in cam-po modalità specifiche di intervento che varieranno da zona a zona. Lo ha an-nunciato l'assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio Leonardo Salvemini durante il convegno "Paesaggio. Un valori con-diviso: la qualità dei territori periurbani", che si è svolto a Palazzo Lombardia. Nel progetto della Regione saranno ambiti territoriali omogenei - che potrebbero non coincidere con i confini provinciali -, nei quali attuare norme che tengano conto delle peculiarità delle singole zo-ne. «Per arrivare alla loro creazione - ha spiegato l'assessore -, proporrò un emendamento alla Legge di bilancio, che consenta di attivare queste realtà che ritengo fondamentali per una miglio-re tutela dell'ambiente lombardo».

Regione Lombardia e Unioncamere Lom-bardia presentano un’opportunità di finanzia-mento per far crescere digitalmente le imprese lombarde con un bando per sostenere le mi-cro, piccole e medie imprese che vogliono in-vestire in progetti di marketing e comunicazio-ne digitale. Il Bando vuole incentivare progetti di investimento in strategie di marketing inno-vation da parte di micro, piccole e medie im-prese lombarde che intendono sfruttare tutte le nuove forme e tecnologie di comunicazione digitale per aumentare il proprio business. Sono previste 2 misure: progetti di comunica-zione digitale volta a finanziare l’introduzione in azienda di progetti di comunicazione e mar-keting digitale finalizzati a sviluppare nuovi processi comunicativi e/o nuovi modelli di business; “Giovani per la creatività digitale” per favorire l’inserimento professionale dei giovani e la stabilizzazione professionale di lavoratori già presenti in azienda per realizzare progetti di comunicazione digitale finalizzati ad innalzare la competitività delle aziende in ambito locale.

Al via “Dote lavoro tirocini per i giovani - 2ª edizione”, il bando destinato a giovani resi-denti o domiciliati in Lombardia, di età com-presa tra i 18 e 29 anni; neoqualificati e neodi-plomati del sistema di Istruzione e Formazio-ne professionale, neodiplomati del sistema di istruzione, neolaureati, che abbiano conse-guito il titolo da non oltre 12 mesi; non occu-pati da almeno 6 mesi.

La Dote si compone di servizi di politica attiva mediante i quali il giovane è supportato nell’avvio e nella realizzazione di un tirocinio di 6 mesi da un operatore accreditato in Lom-bardia ai servizi di istruzione e formazione professionale e/o ai servizi al lavoro. Termina-to il tirocinio, l’azienda ospitante ha accesso all’erogazione di un bonus assunzionale, del valore di 8.000 euro, nel caso di assunzione del giovane con contratto di lavoro subordi-nato, sia full time che part time, non inferiore a 12 mesi. La domanda di partecipazione può essere presentata dal giovane a partire dal 12 dicembre.

BANDO/1

Dote lavoro tirociniper i giovani, II edizione

BANDO/2

Imprese: comunicazionee marketing digitale

a cura di Laura Bosio

Ottima la performance delle esportazioni agroalimentari

Questo nuovo strumento può essere richiesto da tutti i cittadini

Page 3: Il Piccolo

di Laura Bosio

i tratta di un fatto segnalato in questi giorni da alcuni let-tori: poco dopo aver fatto il pieno, la macchina inizia a perdere potenza e accelera-

zione, procede a strattoni, finché il motore si ferma. Cosa può essere successo? Può essere che il carbu-rante appena fatto fosse allungato con acqua, o additivi chimici a basso costo? Intanto, l'auto va portata dal meccanico, per una riparazione piut-tosto costosa.

In questi casi, il primo a cui si dà la colpa è il gestore del distributore in cui si è fatto l'ultimo pieno, ma non sempre le cose stanno così, come spiega Graziano Bossi, presidente della Figisc Confcommercio. «Quan-do ci arrivano i carichi di carburante, con il camion, gli unici controlli che noi gestori possiamo fare sono sull'eventuale presenza di acqua nella cisterna, sia prima che dopo il riempimento. Non possiamo verifi-care se vi sono altre sostanze alte-ranti, né se il prodotto è stato mano-messo all'origine».

Cosa può fare allora il consumato-re che si trovi in una situazione simi-le? Sicuramente, la prima cosa da fare è individuare con precisione do-ve si sia verificato il problema, e quindi segnalarlo al gestore. «Egli dovrà quindi aprire un fascicolo di sinistro, e passare tutto alla compa-gnia di riferimento» continua Bossi. «Sarà poi quest'ultima a decidere se mandare i propri esperti per un con-trollo e una manutenzione dell'im-pianto, e per verificare se nella ci-sterna siano presenti impurità che potrebbero causare danni». Ma ci sono anche casi di gestori poco one-sti, che alterano deliberatamente il

carburante? «Fortunatamente si trat-ta di casi sporadici, che devono co-munque sempre essere segnalati al-le autorità. In casi come questi, la compagnia petrolifera di riferimento espelle il soggetto dal sistema, e la stessa cosa fac-ciamo noi come Figisc Confcommercio, per-ché situazioni come queste danneggiano tutti gli esercenti».

Tuttavia, il problema potrebbe essere legato all'esercizio abusivo dell'attività di benzinaio. «Purtroppo sempre più persone si rivolgono al cosiddetto "mercato parallelo" delle cisterne

abusive» spiega Bossi. «Si tratta di quei soggetti che possiedono degli impianti "casalinghi" per uso perso-nale, non controllati, che spesso

vengono invece utiliz-zati come veri e propri distributori, con tutti i problemi che possono creare.

C'è un regolamento, del 2005, che impone, per l'installazione di una cisterna, richiesta scritta, verifica da parte di un perito e controlli

rigidi, ma pochissimi lo rispettano. Del resto, i Comuni dovrebbero effet-tuare i controlli, ma spesso non han-no neppure i mezzi per farlo. E una

battaglia che sto portando avanti da un pezzo, ma con scarsi risultati. Quegli impianti, oltre a non essere a norma, possono risultare dannosi per l'ambiente: accusano le raffinerie di sversamenti, ma nessuno va a verificare quanti danni può fare una cisterna privata non a norma, che magari sversa quotidianamente car-burante. Sono purtroppo tantissime le persone disoneste che ci rubano il mestiere in questo modo, causando danni. Per questo esorto le autorità a intervenire. Basterebbe che la Guar-dia di Finanza andasse a chiedere la lista dei clienti delle varie compagnie petrolifere, per andare a verificare l'utilizzo che viene fatto del carbu-rante».

CREMONA

SLa Figisc Confcommercio: «Ci sono i modi per tutelarsi, ma attenzione alle cisterne abusive»

Alcuni lettori segnalano problemi all’automobile verificatisi dopo aver fatto rifornimento

Carburante poco pulito, di chi è la colpa?

Gli Astrofili Cremonesi propongono un ciclo di conferenze ad ingresso libero con titolo “Per amor del cielo”, per gli studenti e la cittadinanza, nell’aula ma-gna dell’ Istituto per Geometri “Vacchelli” dalle 21 alle 22.30. Gli studenti registrati potranno richiedere l’attestato valido ai fini del credito scolastico. Prossimo ap-puntamento il 7 dicembre con il dottor Andrea Schizzi su “Il Bosone di Higgs”.

Ciclo di incontri“Per amor del cielo”

Giovedì 6 dicembre, giovedì 20 dicem-bre, giovedì 10 gennaio e giovedì 24 gennaio (dalle ore 20 alle ore 23), presso Il Raggio Sonoro (via Pallavicino n.11 Cremona) si terranno alcuni incontri esperienziali alla scoperta del proprio re-spiro e di come possiamo con esso inte-ragire nella nostra vita. Saranno condotti dalla dottoressassa Maria Selmi (Asso-ciazione Dimensione Counseling).

Incontri alla scoperta del proprio respiro

Provoloni di solidarietà per i terremotatiIn occasione delle festività nata-

lizie la Diocesi di Cremona propone a tutte le comunità un gesto di soli-darietà a favore delle parrocchie che, a seguito del terremoto che nei mesi scorsi ha fatto tremare tutto il Nord Italia, hanno visto lesionati i propri edifici di culto, alcuni dei qua-li ad oggi ancora completamente o in parte inagibili. L’occasione sarà la vendita di particolari provoloni. L’iniziativa si realizzerà grazie alla collaborazione con l’azienda Auricchio, che metterà a di-sposizione della Diocesi il formaggio a un prezzo particolarmen-te vantaggioso. I prodotti potranno essere offerti dalle parroc-

chie a un prezzo indicativo di 10 euro. Il ricavato, tolto il costo di pro-duzione, sarà devoluto alle chiese terremotate della diocesi. Ciascuna parrocchia potrà effettuare la vendi-ta attraverso banchetti benefici alle-stiti nei propri spazi. A gestire la lo-gistica dell’iniziativa sarà Caritas Cremonese: ogni comunità dovrà rivolgersi agli uffici di via Stenico 2 B

(tel. 0372-35063; e-mail [email protected]) per sta-bilire la quantità dei prodotti da acquistare e i tempi di conse-gna. I provoloni saranno recapitati dalla Caritas stessa, che ha a disposizione un mezzo dotato di cella frigorifera.

DIOCESI Il ricavato della vendita andrà alle chiese danneggiate dal terremoto

In un momento di particolare difficoltà del settore, la Fisgisc Confcommercio or-ganizza, lunedì 10 dicembre, una assem-blea provinciale. L’incontro è in program-ma, alle 21, a Palazzo Vidoni (via Manzoni 2 ,Cremona). Graziano Bossi, presidente provinciale della Figisc, oltre che consi-gliere nazionale vuole stimolare il confron-to sulle ragioni dello sciopero in program-ma dal 12 al 13 dicembre che coinvolgerà anche i self service.

L’agitazione è stata proclamata da tutte le organizzazioni di categoria (non solo quelle della Confcommercio), con l'obiet-tivo di ottenere un calo di prezzi dei car-buranti e accise e il rinnovo degli accordi con le Compagnie petrolifere. Il 12 dicem-bre, inoltre, è prevista una manifestazione nazionale a Roma con un presidio della Piazza di Montecitorio. "Un atto che non può più essere rimandato, dopo tutte le promesse fatte e puntualmente disattese – affermano i promotori dell’iniziativa - Abbiamo offerto la nostra massima dispo-nibilità, cercando di trovare soluzioni con-divise per i gravissimi problemi che afflig-gono la nostra categoria, ma non è servi-to. La mobilitazione rientrerà solo se Go-verno e Compagnie si decideranno final-mente ad accogliere le nostre richieste".

La protesta proseguirà poi dal 24 al 30 dicembre con lo sciopero della accetta-zione di carte di credito-bancomat e aziendali. Infine, nel corso della assem-blea si parlerà del “No rid day” relativo al pagamento delle forniture alle compagnie da parte dei gestori, che potrebbe tenersi nei giorni immediatamente antecedenti al Natale.

Sciopero dei benzinai il 12 e 13 dicembre

«Chi si comportain modo disonesto

viene espulsodal sistema»

E’ una battagliache porto avanti

dal 2005, ma per ora con scarsi

risultatiEgregio direttore,giorni fa ho fatto rifornimen-

to di carburante, circa 24 euro dei quali ho la ricevuta e dopo poca strada il motore della mia automobile ha cominciato ad andare a strattoni e si è ferma-ta. Il meccanico è venuto a prenderla e smontando il filtro del motore, ha trovato acqua mista con gasolio. E' la prima volta che mi capita. Ci sono stati altri casi del genere?

Antonio

La Lettera

Graziano Bossi

Page 4: Il Piccolo

Sempre meno matrimoni, sempre più coppie di fatto«Ci saranno meno relazioni

ma rapporti più veri»

Carmen Leccardidi Laura Bosio

i si sposa sempre meno e in età sempre più avanzata. Questo il dato che emerge dall'ultimo rapporto Istat sul matri-

monio in Italia. I numeri parlano chiaro: nel 2011 sono stati celebra-ti 204.830 matrimoni, 12.870 in me-no rispetto al 2010. Una tendenza, quella al calo, che negli ultimi quat-tro anni si è accentuata. Accanto a ciò si assiste a un diverso approc-cio alla vita di coppia da parte dei giovani: al matrimonio vengono preferite le unioni di fatto, passate da circa mezzo milione nel 2007 a 972mila nel biennio 2010-2011. Ma cosa sta accadendo in Italia? Sta cambiando la concezione della fa-miglia tradizionalmente inteso? Quali prospettive ci aspettano?

Ne abbiamo parlato con la pro-fessoressa Donatella Bramanti, do-cente di sociologia all'Università Cattolica di Milano. «Da un lato bi-sogna evidenziare che in questi anni abbiamo assistito a un calo demografico che senza dubbio ha inciso anche sul calo dei matrimoni. Detto questo, sicuramente è anche vero che le famiglie come erano originariamente concepite stanno diminuendo, a favore delle coppie di fatto. Molte di queste in passato si sono spesso trasformate in ma-trimonio, e sempre più spesso in Italia si usa iniziare una convivenza e sposarsi solo dopo l'arrivo di un figlio». Si assiste quindi, secondo la docente, a una era e propria disaf-fezione alla famiglia tradizional-mente intesa.

«Quando si parla di coppie di fatto si apre il dibattito sulle coppie omosessuali, senza pensare che queste rappresentano solo una mi-

noranza della popolazione. Il pro-blema è proprio una forte disaffe-zione rispetto all'istituzione matri-moniale, e questo dipende soprat-tutto dalla forte incertezza da parte dei giovani rispetto alle proprie possibilità di fare famiglia, ma an-che da numerosi condizionamenti esterni, dalla crisi alla precarietà»

continua Bramanti. «Tuttavia que-ste sono solo delle co-variabili. Il problema di fondo è molto più radi-cato: nelle società dinamiche, infat-ti, i giovani scelgono di affrontare il rischio, investendo nel proprio futu-ro. Ma la nostra società è tutt'altro che dinamica. E' vecchia e statica, con scarsa propensione al rischio

da parte delle nuove generazioni. In Italia si sono tutelate per anni le generazioni più vecchie, mentre i giovani vengono lasciati a se stes-si».

Di qui anche la propensione dei g iovani , sempre evidenziata dall'Istat, a restare in famiglia il più a lungo possibile: l'età del matrimo-nio si sposta sempre più dopo i 30 anni. Nello specifico, 34 anni per gli uomini e 31 per le donne; circa set-te anni in più rispetto ai valori del 1975. Il fenomeno ha interessato praticamente tutte le regioni. «Le famiglie sono rimaste sole a occu-parsi dei figli, e lo hanno fatto tute-landoli eccessivamente» sottolinea la sociologa. «Gli adulti non sono stati capaci di emancipare i propri giovani, che da vent'anni a questa parte hanno realizzato di non avere un vantaggio dall'uscire di casa, luogo in cui sono protetti e posso-no godere di risorse che non avreb-bero se fossero soli. E' la prima volta che, nella storia del mondo Occidentale, ci troviamo di fronte a una situazione simile. Vediamo così giovani che restano in casa, guada-gnano poco e spendono i propri soldi nell'acquisto dell'ultimo mo-dello di cellulare invece che pensa-re al proprio progetto di vita».

Con queste premesse il futuro della nostra società risulta piuttosto nebuloso. «Probabilmente si apri-ranno grandi scontri su questo te-ma, e i prossimi Governi potrebbe-ro andare verso una modifica della Costituzione rispetto al concetto di famiglia. Tuttavia sarebbe un errore: bisogna infatti aiutare le persone a costruire un progetto di famiglia adeguato alla società, cambiare le leggi non serve. L'alternativa po-trebbe essere la fine della nostra società».

C

Secondo l’Istat le unioni coniugali sono in forte calo, ma aumentano le coppie che convivono, raddoppiate negli ultimi quattro anni

CremonaMercoledì 5 Dicembre 20124

Questo cambiamento epocale del concetto di famiglia può essere visto in chiave positiva. Ne è convinta la professoressa Carmen Leccardi, docen-te di sociologia dell'università Bicocca. «L’Italia si sta adeguando, con alcuni anni di ritardo, a un trend europeo già consolidato. La sperimentazione della coppia - convivenza - è un percorso diventato qua-si obbligatorio per i giovani, e nei Paesi scandina-vi essa ha addirittura sostituito il matrimo-nio, tanto che i figli avuti fuori dalla cop-pia coniugale sono sempre più numer-osi». Una tendenza che sta prendendo piede anche in Italia, e che potrebbe subi-re un'impennata gra-zie alla legge - ap-provata dalla Cam-era dei Deputati - che elimina le differ-enze tra figli naturali e legittimi. «La sfera relazionale perde quindi il concetto che era definito "del sacri-ficio", in base al quale intere generazioni di donne hanno tollerato coppie insoddisfacenti e comporta-menti vessatori per il bene dei figli. Oggi questa ot-tica si è relarivizzata: per costruire un nucleo famigli-are felice, bisogna che i singoli siano felici, e quindi se viene meno il piacere della relazione viene meno anche la relazione stessa». Questo introduce un pro-fondo cambiamento del concetto di famiglia, che «è destinata a diventare un nucleo sempre più scelto e sempre meno collegato a doveri e convenienze» sot-tolinea Leccardi. «La fedeltà diventa così un requi-sito fondamentale. Questo porterà a relazioni sem-pre più subordinate al piacere dello stare insieme, e a coppie sempre più aperte alla revisione. Tutto ciò è senza dubbio positivo: avremo forse meno rappor-ti ma saranno sempre più veri».

Donatella Bramanti: «La nostra società è vecchia i giovani sono poco emancipati»

Bisogna aiutare le persone a costruire un progetto di famiglia,

o la nostra società rischia di finire

Donatella Bramanti

Page 5: Il Piccolo

di Federico Centenari

ul Museo del Violino non è am-messa alcuna lottizzazione parti-tica. Le scelte sul modello di ge-stione del museo saranno condi-vise con la città attraverso pas-

saggi in Consiglio e nelle apposite com-missioni, ma la politica lavori per unire e non per dividere. Parole del sindaco Ore-ste Perri, alle prese in questi giorni con la definizione dello statuto della fondazione che gestirà il complesso museale ospita-to nel Palazzo dell’Arte. Ora che le porte del Museo del Violino sono state aperte alle istituzioni, agli esperti del settore e (a breve) ai cittadini, è tempo di concentrar-si sul futuro della struttura. Su quello che si intende fare per sfruttarla al meglio, per farne il vero traino dello sviluppo di que-sta città.

Sindaco, il Museo sarà gestito da una fondazione. Fino ad ora se ne è saputo poco. A che punto siamo?«Stiamo impostando un lavoro anche sulla base delle nuove normative, che prevedono che non si possano creare nuove fondazioni. Stiamo allora lavoran-do per trasformare l’attuale Fondazione Stradivari in Fondazione Museo del Violi-no Antonio Stradivari».

Come sarà strutturata questa fonda-zione? Ci sarà un Cda, naturalmente…«Rimane un Cda come al Ponchielli, per fare un esempio. Sarà una fondazione con i soci fondatori, più un consiglio di amministrazione».

A tre o a cinque componenti?«Cinque. Ma senza oneri per nessuno. Il Cda opererà a titolo gratuito. Il sindaco, uso il condizionale perché stiamo ancora ultimando lo statuto, dovrebbe essere il presidente di questa fondazione. Gli altri componenti del Cda verranno nominati dal Comune e dalla Fondazione Arvedi-Buschini».

La Fondazione Arvedi-Buschini rien-trerà nell’ambito della gestione? E in che misura?«Per prima cosa mi lasci ringraziare an-cora una volta la Fondazione, senza la quale avremmo ancora la piazza sventra-ta e il Palazzo dell’Arte abbandonato a se stesso».

Detto questo, la Fondazione contribu-irà alla gestione?

«Contribuirà sicuramente, soprattutto nel primo periodo, a sostenere una par-te dei costi per quanto riguarda la ge-stione. Vede, noi abbiamo fatto una grande struttura, una struttura di livello internazionale. Ciò che dobbiamo fare adesso è creare le condizioni per cui questa struttura possa essere funzio-nale e possa essere “pubblicizzata” all’esterno. Dovrà, soprattutto, inte-grarsi con le altre strutture esistenti a Cremona. I nostri musei, il teatro Pon-chielli, dovranno tutti funzionare un po’ come vasi comunicanti, interagendo tra di loro».

Avete già quantificato i costi di gestio-ne del Museo?«Li stiamo quantificando. Stiamo valu-tando».

Un’idea delle cifre?«Sono state ipotizzate diverse cifre. Dipende da come vogliamo organiz-zare le cose. Di certo vo-gliamo ottimizzare le ri-sorse e contenere i co-sti».

Un range, una cifra di riferimento non me la vuole dare?«Sono stati fatti calcoli di cui preferisco non parlare adesso, anche perché la dif-ferenza potrebbe essere rilevante a se-conda del tipo di scelta (gestionale; Ndr) che verrà fatta».

E che taglio pensate di dare all’attività del Museo?

«Intanto c’è la parte museale, fatta da due percorsi differenti. Un museo interat-tivo, moderno, dove presentiamo i nostri strumenti storici insieme a strumenti mo-derni, utilizzando tecnologie moderne. Ci sono due percorsi diversi: uno per esper-ti, competenti nella materia specifica della liuteria; l’altro per neofiti, ragazzi, scolaresche. Diciamo che il Museo è già in grado di accogliere una vasta area di interesse. Oltretutto c’è il laboratorio di diagnostica collegato con l’università di Pavia e il laboratorio di acustica collega-to al Politecnico di Milano».

Poi c’è l’Auditorium…«Certo. Gli strumenti non vanno solo vi-sti, ma vanno soprattutto ascoltati. Fino ad ora è stato difficile per un qualsiasi visitatore riuscire a vedere tutto, dal mo-

mento che i nostri stru-menti sono in parte qui in Comune, in parte alla scuola di liuteria, in parte all’altro museo… Era dif-ficile riuscire a vedere tutto».

A proposito, quando pensate di spostare la collezione di archi del Comune nella nuova sede?«Un po’ prima di marzo, mese in cui è prevista l’inaugurazione ufficiale».

E con la Fondazione quando contate di essere pronti?«Penso entro i primi quindici giorni di gennaio, perché poi la fondazione dovrà essere presentata nelle commissioni, portata in Consiglio Comunale…».

Ecco, questo è importante. Ci sarà condivisione su questo percorso?«Guardi, il Museo del Violino è della città di Cremona. Credo che tutti i gruppi con-siliari dovranno esprimersi nella condivi-sione di un percorso da portare avanti in futuro. Mi auguro che il museo del Violino diventi uno strumento di unione e di col-laborazione, perché è una struttura che potrebbe davvero dare slancio al turi-smo, alla cultura, alla nostra liuteria e a tutta la città».

Però è da tempo che alcuni consiglieri di opposizione lamentano una scarsa condivisione e una scarsa informazio-ne per ciò che riguarda la gestione del Museo…«A loro rispondo che era già tutto pron-to, c’era una bozza di statuto per la nuova fondazione che avremmo dovuto costituire. Ci abbiamo lavorato parec-chio per presentarla poi in commissio-ne, ma dalle nuove normative si è ap-preso che non si possono costituire nuove fondazioni. Così abbiamo dovuto trovare una soluzione alternativa, che stiamo mettendo a punto. Sicuramente è mia intenzione portare al più presto le proposte in commissione, non solo per condividere ciò che abbiamo fatto, ma anche per sentire pareri e sug-gerimenti».

Possiamo tranquillizzare l’opposizione allora?«Vede, il Museo del Violino non è cosa del sindaco. Deve essere un problema da affrontare assieme. Deve essere qualco-sa che unisca, non qualcosa per il quale dire: adesso ti faccio uno sgambetto. Nelle commissioni verranno presentate le scelte e là verranno condivise».

Certo, però il compito operativo vero e proprio spetterà alla Fondazione.«Sicuramente. Sarà il consiglio di ammi-nistrazione a delineare le linee strategi-che legate sia al funzionamento della struttura, sia alla sua promozione».

Ricapitolo: Cda a cinque elementi, con il sindaco presidente. Gli altri saranno nominati di fatto dal sindaco e dalla Fondazione Arvedi-Buschini.«Questo è quello che dovrebbe essere previsto dallo statuto. Dico dovrebbe perché ci stiamo ancora lavorando».

Poi c’è l’assemblea dei soci.«Assemblea dei soci fondatori e sosteni-tori. Certo, poi le linee di mandato le darà il Cda, come del resto avviene nella Fon-dazione Stradivari e nella Fondazione Ponchielli».

Senta, quali criteri prevedete per la nomina di componenti il Cda?«La cosa alla quale tengo in modo parti-colare è che non siano necessariamente persone che vengono dalla politica. Vo-glio persone competenti, che possano dare valore aggiunto alle scelte strategi-che che verranno fatte».

Un messaggio importante il suo: cer-cherà di evitare la lottizzazione politi-ca del Museo.«Sì, lì ci vogliono persone esperte, perso-ne che possono dare un contributo sia nel campo della liuteria che nel campo musicale».

Ha già qualche nome?«No… Queste sono le idee di massima. Entro la metà di gennaio ne parleremo con le com-missioni, per ora abbia-mo solo la bozza di sta-tuto. Tra la fine di gen-naio e i primi di febbraio

lo statuto dovrebbe essere approvato in Consiglio Comunale».

Al di là del traino per lo sviluppo loca-le, il Museo del Violino genererà qual-che posto di lavoro nell’immediato?«La struttura è importante, avrà un buon numero di dipendenti perché vogliamo che funzioni al meglio. Alcuni verranno da altri settori del Comune, ma è presto per essere più precisi. Ma, vede, il Museo più che altro dovrà generare non tanto posti di lavoro al suo interno, ma un in-dotto alla città, al turismo e all’economia della città. Me lo lasci ripetere: l’impor-tante è che il museo diventi strumento di unione e non di divisione».

Inaugurazione in marzo con il presi-dente Napolitano?«Inaugurazione in marzo. Sì, ci sono buo-ne possibilità di avere il presidente a Cremona».

S

Il punto sull’iter per la gestione del complesso di piazza Marconi

Cremona Mercoledì 5 Dicembre 20125

Perri: «Sul Museo del Violinonessuna lottizzazione politica»

Il museo del violino apre le porte gratuitamente a tutta la cittadinanza l’8 e il 9 dicembre. Un’occasione di visitare in anteprima la nuova struttura, nell’attesa dell’inaugurazione ufficia-le prevista per la primavera 2013. In particolare l'apertura di sabato 8 dicembre si estenderà dalle ore dalle ore 16 alle ore 20.45 con orario continuato. Alle ore 21 presso l’Auditorium “Giovanni Arvedi” è prevista l’esibizione degli allievi dell’Istituto Monteverdi di Cremona sino

ad esaurimento dei posti disponibili.Domenica 9 dicembre sarà invece aperto dalle ore 10 alle ore 16.45 con orario continuato. Alle ore 17 è prevista presso l’Auditorium “Gio-vanni Arvedi” l’esibizione de “I Solisti di Cre-mona”, sino ad esaurimento dei posti disponi-bili .«L’invito ai cittadini è di utilizzare al meglio le ampie fasce orarie a disposizione per la visita, evitando di concentrare l’afflusso nell’orario di

prima apertura dei cancelli, ove sarà sin d’ora prevedibile un significativo afflusso, così da assicurare a tutti la possibilità di scoprire il Museo con tranquillità ed evitare code» fanno sapere dal museo. «Per coloro che lo desidere-ranno sarà possibile usufruire di personale che accompagnerà durante la visita. Per quanto concerne i concerti, i posti a sedere saranno assegnati in loco sino al raggiungimento della capienza massima dell’auditorium.

Open Day l’8 e 9 dicembre per tutta la cittadinanza

“A spasso con la famiglia”Giovedì 6 dicembre alle ore 21 presso il Centro per

le Famiglie di Largo Madre Carelli, prende il via la manifestazione “A spasso con la famiglia”, promossa dal settore Politiche Sociali del Comune di Cremona. Il primo appuntamento della manifestazione, “Adole-scenti alla ricerca di sè... sulle tracce del Padre” si col-loca nell’ambito della sezione denominata “Chiacchire con l'autore”. Saranno presenti la scrittrice Sara Spi-nazzola, autrice di “Il mio regalo sei tu”, Marcos y Mar-cos, e il professor Giancarlo Tamanza dell’Università Cattolica di Milano. L’incontro sarà condotto da Anna Lazzarini ricercatrice presso l’Università di Bergamo.

l’intervista

Nuove disposizioni per il pagamento dei fornitoriDal 1° gennaio 2013 le pubbli-

che amministrazioni avranno 30 giorni per pagare i fornitori.

Questa disposizione vale per la pubblica amministrazione che questa volta non avrà più scuse, ma vale anche per le imprese nel caso di transazione azienda-azienda salvo accordi diversi.

Le nuove regole, frutto dell'ap-provazione del decreto legislativo che attua la direttiva del Parla-

mento europeo, erano attese da tempo dalla Cna. «Siamo soddi-sfatti» esprime Massimiliano Montani, presidente della Cna di Cremona «per le modifiche intro-dotte con il Decreto Legislativo 192/2012, fortemente sollecitate da noi e destinate ad innovare le prassi di pagamento nelle transa-zioni commerciali caratterizzate, in Italia, da tempi eccessivamen-te lunghi».

Mostra di piccoli presepiDal 16 dicembre all'8 gennaio 2013 si

terrà la prima mostra di piccoli presepi al Museo della Civiltà Contadina "Il Cam-bonino Vecchio". Entro il 14 dicembre, bambini ed artisti locali sono invitati a presentare le proprie realizzazioni, che possono essere costruiti con qualsiasi tecnica. Le misure dell’opera non devo-no essere superiori a 50 x 50 cm; sono ammessi anche elaborati grafici bidi-mensionali. Sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Oreste Perri

«All’inaugurazione potrebbe essere presente il presidente Napolitano»

«Sarà la Fondazionea delineare

le linee strategiche»

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Page 6: Il Piccolo

Il buono di solidarietà chiamato “SCEC” (solidarie-tà che cammina) è arrivato a Cremona. Dopo le esperien-ze di Parma e di Sondrio, questa forma di buono scon-to giunge anche nella nostra città e verrà presentato alle 14.30 di oggi, mercoledì 5 dicembre, presso la sala di Spazio Comune in piazza Stradivari dai quattro esercizi commerciali che ne sono promotori: si tratta di Linea Estetica Benessere e Orto-frutta “Bruno Bovenzi” en-trambi in via Brescia, della Clinica del Sale di Corso Matteotti e dell’Osteria “Mi-chelangelo” di Levata.

Ma cos’è lo SCEC? «Si tratta di una cartonota non sostitutiva ma parallela all’eu-ro - spiega Elena Bergama-schi, titolare di Linea Estetica Benessere - ovvero uno scon-to fatto sull’euro, una sorta di moneta/buono sconto intro-dotto per aumentare il potere d'acquisto dell'euro. E che permette un potere di acqui-sto dal 5% al 30%, a seconda della percentuale stipulata dal commerciante». In sostanza si effettua un acquisto, si paga

in euro e oltre alla merce si ricevono dei biglietti di carta tipo buono-sconto denomi-nati SCEC che in successivi acquisti potranno essere usa-ti come forma di pagamento parziale: ossia, ad esempio, su un bene di valore 100 il commerciante applica uno sconto del 20% incasserà 80 euro in moneta sonante e 20 in Scec.

Ma come si possono avere queste cartonote, assai simili ai “miniassegni” diffusi in Italia

negli anni ’70? «Occorre iscri-versi al sito di Arcipelago SCEC Lombardia, o comun-que della propria regione di appartenenza. Una volta iscritti, si ottiene un quantita-tivo inziale di cento Scec, pa-gando 5 euro per la stampa.». Ma «per aiutare chi ancora non si è registrato, inizialmen-te saranno i commercianti stessi a fornire ai propri acqui-renti il quantitativo di SCEC corrispondente alla spesa in euro effettuata».

I soci ordinari della Arcipe-lago SCEC Onlus (commer-cianti, artigiani, liberi profes-sionisti, ecc) «contribuiscono alla solidarietà con la riduzio-ne libera e volontaria dei prez-zi in euro di merci e servizi, e la differenza con il prezzo pie-no la paghi in SCEC». L’eser-cente che si associa stabilisce liberamente che una percen-tuale di sconto da applicare ai propri prodotti verrà valorizza-ta da un socio compratore in cambio di SCEC, con rappor-

to 1:1 con l’euro, e può spen-dere i buoni incassati presso gli altri accettatori.

«L’obiettivo è di innescare anche a Cremona un sistema che riduca l’indebitamento verso le banche ed aumenti la coesione sociale. L’obiettivo è ampliare la lista dei commer-cianti soci». È qui che si basa la possibilità che l’iniziativa incontri il favore delle associa-zioni dei commercianti: «in un momento di crisi non si scarta a priori nessuna idea che pos-sa rilanciare i consumi. Per funzionare bene il progetto deve avere un circuito ampio di negozi aderenti e questo richiede tempi lunghi».

di Michele Scolari

i avvicina il test di preselezione del maxi-concorso scuola: una prova computer-based, «unica per tutti i posti e le classi di concorso e per tutto il territorio

nazionale» (come si legge nel documen-to del Ministero dell’Istruzione), il cui superamento darà accesso alle prove scritte e orali per le singole classi di concorso.

Il 17 e 18 dicembre, oltre 300mila candidati (per la precisione, sono 321mila, dei quali 214mila non iscritti alle graduatorie ad esaurimento) si ci-menteranno dunque con i 50 quiz della prova preselettiva. Nella provincia di Cremona, fanno sapere dalla sede dell’Ufficio Scolastico Territoriale di piazza XXIV Maggio, i candidati sono circa 2250. L’approssimazione del dato deriverebbe dal fatto che potrebbero aggiungersi concorrenti “esterni” che hanno richiesto di concorrere per la Lombardia e verrebbero quindi “distri-buiti” tra le varie province della regione, r ulteriori variazioni nel numero potreb-bero essere causate dal fatto che anco-ra non si conosce a quale categoria di esclusi faccia riferimento il decreto del Tar (in seguito all’esposto presentato da 340 candidati, sparsi sull’intero territorio nazionale, che si erano visti sbarrare la

strada dai criteri d’ammissione).In attesa della prova, i candidati

esprimono forti malumori riguardo agli argomenti dei quiz: informatica, lingua straniera, lingua italiana e logica. Proprio in quest’ulti-ma sezione, i candidati do-vranno affrontare quiz ine-renti il calcolo delle proba-bilità, le serie numeriche e l’insiemistica, in quello che per i laureati in materie umanistiche si preannuncia come un vero ginepraio. Questa richie-sta di preparazione specificatamente matematica divide le opinioni sul web: «scolastica» secondo chi possiede una

formazione scientifica ma «per nulla ov-via e banale» per chi vanta una prepara-zione umanistica.

E, per quanto riguarda i settanta mo-duli di verifica pubblicati dal Ministero per simulare le prove, molti lamentano l’impossibilità di verificare i propri errori, a causa della mancata pubblicazione delle soluzioni: una scelta che il Ministero ha giustifi-cato per scongiurare una

preparazione troppo «mnemonica» ma che non ha mancato di suscitare pole-miche tra chi, dei futuri concorrenti. Quanto ai precari, per partecipare po-

tranno prendere un giorno di ferie qualo-ra l’abbiano maturato, altrimenti, la solu-zione sarà il permesso non retribuito.

Critiche infondate o segnalazioni di problemi reali? «L’obiettivo che vediamo in questa preselezione è il proposito, opinabile, di eliminare in partenza alme-no la metà dei candidati» commenta Maria Teresa Perin, della Cgil Scuola di Cremona. «Non si capisce né l’utilità di inserire quiz che richiedono una simile preparazione matematica né l’assenza di risposte per la verifica degli errori nelle simulazioni online. Comprendiamo le ragioni di “sicurezza” sottolineate dal Ministero, ma quale candidato può “im-parare a memoria” 3500 risposte?» pro-

segue la Perin, che attira l’attenzione anche sul «business» dei corsi a paga-mento di preparazione alla prova: «qua-le precario o semplice laureato può sborsare 200 euro per seguire uno dei questi corsi? Del resto, da quando è uscita la notizia del concorso sino alla pubblicazione dei quiz - conclude la sindacalista - abbiamo sempre insistito sui “vizi di forma” di questa selezione, che riguardano anche la convenienza di un concorso proprio adesso. Il concor-so è la procedura di reclutamento previ-sta dalla Costituzione, ma occorreva te-ner presente la situazione imposta da questa spending review, con graduato-rie di precari già piene».

Perin (Cgil): «Dall’inizio abbiamo insistito sui troppi “vizi di forma” di questo concorso, a cominciare dalla preselezione»

S

Nella prova anche domande di insiemistica, calcolo della probabilità e serie numeriche

CremonaMercoledì 5 Dicembre 20126l’iniziativa verra’ presentata oggi a spazio comune dai commercianti promotori

Lo “Scec” arriva a Cremona

Concorso scuola, polemiche anche sui quiz

Imprenditore cremonese denunciatoAvrebbe ritirato scarti di lavorazione di un'indu-

stria chimica e poi li avrebbe spacciati per concime inorganico che sarebbe poi stato venduto agli agri-coltori per concimare terreni, in Lombardia, provin-cia di Bergamo compresa. Il tutto senza mai dichia-rare nulla al fisco per nove anni, al punto di evadere imposte per oltre 3 milioni e mezzo di euro.

A finire denunciato per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture inesistenti dalla Guardia di Finanza di Castiglione delle Stiviere è stato un imprenditore agrigolo cremonese. Cremona: spac-ciava scarti industriali per concime, preso evasore

La società finita nel mirino delle Fiamme gialle, ritirava da un'industria chimica concime inorganico, che altro non era che scarto di lavorazione, e lo

smaltiva attraverso lo spargimento su terreni agrico-li situati nelle provincie di Bergamo, Brescia, Cremo-na e Mantova. Per tale prestazione la società perce-piva soldi sia dall'industria chimica che dagli agricol-tori i quali lo utilizzavano come concime".

Cremona: spacciava scarti industriali per conci-me, preso evasore Dall'analisi della contabilità è emerso che dal 2002 al 2011 a fronte dei considere-voli volumi d'affari la società dichiarava utili esigui e addirittura una perdita in quanto utilizzava fatture per operazioni inesistenti in acquisto, con il fine di abbattere il guadagno da dichiarare al fisco.„Quale rappresentante dell'impresa era stata preposta una donna ultraottantenne, senza alcuna esperienza manageriale e commerciale, oltre che invalida.

Anche questa settimana presso la Sala conferenze del Circolo Filodrammatici di Cre-mona (Piazza Filodrammatici 2), va in scena la salute. Dopo gli incontri su neoplasie, dia-bete, ipertensione e Parkin-son, venerdì 7 dicembre, alle ore 18:30, i cittadini potranno avere tutte le informazioni del caso in merito alle varie forme di dolore cronico. Protagoni-sta della serata dal titolo “Dolore non ti sopporto più”, il dottor Massimo Damini.

È il quinto appuntamento della rassegna di incontri a ingresso libero, “Un filo di…salute”, in cui i medici del territorio, con un lin-guaggio semplice e divulgativo, spiegano ai cittadini alcune delle patologie più diffuse, risponden-do alle loro domande e chiarendo i loro dubbi. Ogni venerdì sera, da novembre a marzo 2013, primari, esperti di diverse discipline, ma anche fisioterapisti e dietisti si avvicenderanno sul palcoscenico del Circolo Filodrammatici, pro-motore dell’iniziativa.

Dolore cronico: venerdì “Un filo di… salute”guardia di finanza

A Cremona i candidati sono

circa 2250

A Cremona le sessioni d’esame della prova prese-lettiva si terranno al Ghisleri, al Beltrami, all'Einaudi e all'Itis. Le lezioni verranno sospese per permettere lo svolgimento dei test.

La valutazione delle varie risposte possibili nel test preselettivo avverrà secondo la seguente scansione: sarà accordato un punto alla risposta corretta, nes-suno a quella non data, e un malus di - 0,5 per ogni risposta errata; la prova si ritiene superata solo con un punteggio pari o superiore ai 35/50 che, secondo una semplice equazione matematica, equivale ad un 6 abbondante, quindi bisognerà essere più che suffi-cienti se si vuol sperare di andare avanti. Il non rag-giungimento della soglia richiesta comporta natural-mente l’esclusione dal concorso e quindi l’impossi-bilità di poter sostenere le prove successive al test. Chi invece supererà il test non si vedrà però ricono-sciuto alcun merito, ossia il risultato conseguito nel test non andrà a concorrere alla media finale del voto che è costituito semplicemente dalla prova scritta e orale successive.L’esito della prova è immediato, sa-rà visualizzato nella postazione informatica del candi-dato immediatamente dopo la conclusione della pro-va. Conclusa la prova preselettiva, il Cineca, l’ente che si occupa di mettere in opera il concorso, invierà agli USR, distinti per classi di concorso, gli elenchi del personale che hanno accesso alla prova scritta.

I test di simulazione per allenarsi alla prova si tro-vano sul sito del Ministero dell'Istruzione. Si tratta di

70 test, ciascuno con 50 domande: 3500 quesiti che gli iscritti alla prova preselettiva avranno a malapena 20 giorni per completare. E sui quali, va ricordato, non sarà possibile conoscere le soluzione esatta alla singola domanda, che, nelle scorse selezioni effettua-te, veniva apposta in vetta alla pagina. Il “cervellone” del ministero, infatti, si limiterà a fornire il risultato complessivo della prova portata a termine dal candi-dato, che, sarà quindi costretto a documentarsi sugli argomenti che più lo hanno messo in difficoltà. Per entrare nel database del Miur, bisognerà inserire il

proprio codice fiscale, e accedere, così nell’area ri-servata che conserverà la “memoria storica” delle prove già sostenute dal candidato, il quale, comun-que, sarà in grado, all’occorrenza, di ripeterle da cima a fondo. Dal ministero spiegano che questo nuovo metodo di “oscuramento” delle singole risposte sa-rebbe finalizzato a scoraggiare i più svogliati, quelli che potrebbero svolgere in successione i blocchi di test fino al punto da incamerare le risposte esatte, magari senza possedere adeguate conoscenze sull’argomento.

La prova preselettiva 50 quesiti in 50 minuti. Ma il voto non farà media

Maria Teresa Perin

Page 7: Il Piccolo

di Martina Pugno

l Natale a Cremona è già arriva-to: lo testimoniano le luci colora-te che già da qualche giorno ravvivano la città, così come la ritrovata vita del centro storico,

che per tutto il mese di dicembre e per tutto il periodo natalizio vivrà in un rin-novato clima di festa, anche grazie alle molte iniziative proposte dal Comune e dalle associazioni di commercianti, per un messaggio di speranza in un perio-do di difficoltà.

«Come avvenuto lo scorso anno - dichiara l’assessore alla Cultura, Com-mercio e Turismo Irene Nicoletta De Bona - il Comune di Cremona ha pro-mosso il coordinamento delle iniziative coinvolgendo tutte le realtà territoriali: Camera di Commercio Industria e Arti-gianato, Centro Commerciale Cremona Po, Paolo Beltrami, BCC-Banca Cre-monese, Autostrade Centro Padane, Rossetto Group, Asvicom, Confcom-mercio, Confesercenti, Fondazione Ar-vedi Buschini».

«La città - prosegue l’assessore De Bona - inizia a rispondere in modo co-struttivo, non accettando passivamen-te i limiti posti dalla crisi, ma cercando di mettersi in gioco, avanzando propo-ste, anche creative. In quest’ottica, un plauso particolare va ai commercianti di corso Garibaldi che, dando vita all’Associazione “Stradi...Variando No-te in corso Garibaldi”, hanno autono-mamente realizzato iniziative lungo il Corso".

E' un Natale per tutte le età, quello proposto dalle realtà cremonesi, come attesta il progetto "A spasso con la fa-miglia", nato dalla collaborazione tra settore Politiche Sociali del Comune tramite il centro per le famiglie e i prin-cipali soggetti culturali e sociali del ter-ritorio. Per tutti i fine settimana di di-

cembre, verranno presentati laboratori creativi e incontri con autori per appro-fondire tematiche legate alla realtà so-ciale e familiare, ma anche spettacoli per i più piccoli, giochi e laboratori di lettura per i più piccoli presso le princi-pali librerie specializzate. La famiglia è inoltre al centro della mostra organizza-ta presso il Museo civico Ala Ponzone dal 20 dicembre al 27 gennaio. "Ricordi di famiglia" è un'iniziativa nata in occa-sione della Notte dei Musei che raccon-ta le famiglie cremonesi e il loro passa-to attraverso duecento immagini in prestito, selezionati tra gli oltre 900 do-cumenti che entreranno a far parte del fondo fotografico del museo stesso.

Ancora ai più piccoli è dedicata la rassegna "Dicembre di fiabe", che si svolgerà preso la Piccola Biblioteca del museo civico di storia naturale per tutte le domeniche del mese: l’iniziativa, strettamente collegata all’attività della Piccola Biblioteca, è un’occasione pri-

vilegiata di promozione del libro e della lettura nel periodo delle festività natali-zie. Gli appuntamenti con i libri e le fia-be daranno la possibilità a genitori e bambini di trascorrere del tempo insie-me condividendo la magia dell’ascolto e il piacere di guardare e sfogliare i bei libri.

Se le domeniche sono dedicate al divertimento e alla lettura, fascino e un pizzico di magia sono i protagonisti dei sabato pomeriggio e del giorno di San-ta Lucia in piazza Marconi, dove per tutto il mese si esibiranno artisti di stra-da e giullari, teatranti e comici per un Natale davvero magico.

Ma Natale non può non accompa-gnarsi alla musica, soprattutto in una città come Cremona: non manca infatti un calendario ricco di appuntamenti e concerti per le vie della città resa così ancora più suggestiva, organizzati dai negozi di Corso Garibaldi, che con "Stradi... variando a Natale" proseguo-

no un percorso fatto di iniziativa e crea-tività iniziato con le attività collaterali legate alla passata edizione di Mondo-musica. I sabati e le domeniche di di-cembre vedranno protagonisti artisti solisti ed ensemble, per una carrellata musicale pronta a soddisfare qualsiasi palato musicale.

Lo spirito natalizio non pervade solo il centro, ma si spinge fino al Camboni-no, che ospiterà quest'anno per la pri-ma volta la mostra dei piccoli presepi della civiltà contadina. Dal 16 dicembre all'8 gennaio sarà possibile ammirare i presepi realizzati da bambini, ma anche da artisti locali, per un Natale dalle mille sfaccettature. Valicare i confini locali, poi, significa scoprire tante altre iniziati-ve e spettacoli: gli eventi natalizi coin-volgono infatti anche Casalmaggiore, Pandino, Soresina, Pizzighettone, Ri-volta d'Adda, Castelleone, per uno spi-rito natalizio tutto da scoprire, per le vie della città e su tutto il territorio.

I

Presentato il fitto programma di eventi che animeranno il centro storico per tutto il periodo delle feste

Rassegne musicali, artisti di strada, incontri con autori e momenti dedicati alla tradizioneUn Natale lungo un mese per le vie della città

Se il Natale è fatto di tradizioni, non può mancare il più tradizionale degli appuntamenti: quello con il concerto di Natale che costituisce ormai appuntamento fisso per la città. La Presi-denza del Consiglio Comunale con la Presiden-za del Consiglio Provinciale offrono alla città, domenica 16 dicembre alle ore 17, un momen-to musicale in occasione delle festività natalizie. Considerato il grande successo di pubblico delle scorse edizioni, il Concerto di Natale quest’anno si terrà al Teatro “Amilcare Pon-chielli”, per consentire la massima partecipazio-ne della cittadinanza. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Complesso Bandistico “Città di Cremona”, a cui è stato affidato il com-pito di augurare “Buone Feste” alla città a nome degli enti istituzionali. Un concerto che, in quest’edizione, si veste dello spirito della soli-darietà: accogliendo la proposta del Comples-so Bandistico “Città di Cremona”, è stato infatti deciso di condividere il loro progetto - che ha preso avvio già nello scorso mese di giugno e che si concluderà proprio con il tradizionale “Concerto di Natale” - per una raccolta di fondi a favore di San Carlo, frazione di Sant’Agostino, in provincia di Ferrara, uno tra i centri maggior-mente colpiti dal terremoto. I fondi raccolti ver-ranno consegnati direttamente ai rappresentan-ti della Filarmonica “San Carlo”, formazione bandistica attiva da oltre un secolo nella piccola comunità. Proprio per condividere questo mo-mento di solidarietà ed espressione di vicinan-za, sono stati invitati ad assistere al concerto il sindaco del Comune di Sant’Agostino, di cui San Carlo è piccola frazione, nonché il presi-dente della Filarmonica ed una rappresentanza della piccola comunità.

L’ingresso al Concerto è libero ed avverrà mediante assegnazione dei posti, sino ad esau-rimento degli stessi, da effettuarsi con ritiro dei biglietti alla biglietteria del Teatro Ponchielli ( orario 10,30 -13,30 e 16,30 - 19,30) a partire da mercoledì 12 dicembre.

il concerto Musica e solidarietàper i terremotati emilianiCremona è, per il Natale, ancora più bella da vivere e da riscoprire, senza

l'ansia e lo stress dell'orologio, da tenere sotto controllo per il costo dei parcheggi. Anche grazie alla sinergia tra Confcommercio e Botteghe, Co-mune e Aem, senza dimenticare la collaborazione di Saba, che permettono di parcheggiare a tariffe ridotte. Nel parcheggi di Villa Glori, del Quartier Novo e al Massarotti (direttamente sotto la responsabilità della Aem), in occasione dell'avvinarsi delle feste natalizie la sosta è gratis, per la prima ora. A chi fa shopping nei negozi delle Botteghe del Centro, invece, i com-mercianti regalano ticket da una o due ore per il multipiano di piazza Mar-coni gestito da Saba.

«E’ un primo passo , importantissimo, per il rilancio del centro storico», ha affermato il presidente della Confcommercio Claudio Pugnoli. «Sono stati recepiti i problemi del centro e del commercio - ha continuato - e finalmente è stata messa in campo una iniziativa concreta per risolverli». La rinnovata collaborazione tra Comune e Associazione dei Commercianti non si esaurirà con il Natale: restano vivi i problemi del centro e della viabilità, da risolvere con una collaborazione sinergica tra le diverse realtà. «Risolvere i problemi della sosta – ha concluso Mantovani – è un elemento strategico per il rilancio. Cre-mona deve tornare ad essere attrattiva anche per chi arriva da altre città»

l’iniziativa - buona sosta natilizia

Cremona Mercoledì 5 Dicembre 20127

Claudio Pugnoli

Finalmente in attouna iniziativa concretaper risolvere i problemi

del commercio

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rmai è cosa fatta: un testo di legge ha istituito il 17 marzo giornata nazionale dell'Uni-tà d'Italia, della Costituzio-ne, dell'inno nazionale e del-

la bandiera, e, a partire dal prossimo an-no scolastico, nelle scuole di ogni ordine e grado saranno organizzati "percorsi di-dattici, iniziative e incontri celebrativi fina-lizzati ad informare e a suscitare riflessio-ne sugli eventi e sul significato del risor-gimento nonché sulle vicende che han-no condotto all'unità nazionale, alla scel-ta dell'inno di Mameli, alla bandiera nazio-nale e all'approvazione della Costituzione, anche alla luce dell'evoluzione della storia europea".Ne abbiamo parlato, doverosa-mente, proprio con Goffredo Mameli

Maestro Mameli, è contento della scelta che ha fatto, in questi giorni, il suo Paese, per valorizzare il suo Inno?

Certo. Ma non dimentichiamoci mai che la musica, così fiera e ritmata, è di un altro mio conterraneo genovese, un pa-triota senza pari, Michele Novaro.

Il 17 marzo del 1861, a Torino, fu pro-clamata l'unità d'Italia. Cosa significa questa data, per lei?

Il coronamento di decenni di lotte, di morti, di guerre, di esili, di speranze spes-so tradite. So che oggi, nel mio Paese, qualcuno spregia l’Unità d‘Italia, la ban-diera tricolore, il nostro Inno …

Beh, sì. Anche in questi giorni, una certa parte politica ha fieramente tuona-to contro la scelta di far studiare a scuo-la l’Inno.

E perché mai?Si sostiene che si voglia fare il “lavag-

gio del cervello” ai bambini. Che si voglia imporre una sorta di educazione di Stato.

Ma è pazzesco! In tutto il mondo ci-vile, un cittadino si sente tale perché fa parte di una nazione, di una storia con-divisa, di una identità, e la bandiera e l’inno servono anche a questo! Che co-sa hanno detto ancora?

Vuol proprio saperlo? Beh, un deputa-to ha detto: "Credo che nemmeno Bokas-sa abbia avuto il coraggio di fare e di di-re quello che ho sentito in quest'Aula. Bo-kassa, imperatore dell'impero centrafrica-no, che si credeva un po' Napoleone ed era leggermente egocentrico, aveva un ri-spetto per l'opinione altrui talmente eleva-to che metteva i suoi detrattori, coloro che non la pensavano come lui, nel frigorifero e li mangiava poco a poco. Così faceva la sua dispensa personale".

E questo che c’entra con il nostro Inno?

Mah, vede, è la polemica politica …Sarà. I miei maestri di politica furono i

padri Scolopi e un intellettuale genovese mazziniano, Giuseppe Canale. In seguito, Nino Bixio. Che c’entra quel Bokassa? Io so che passai i miei anni da giovanissimo in un ambiente fervido di speranze, nutri-to dal desiderio di ridare al mio Paese la grandezza che meritava per la sua storia, per la sua cultura., e che non poteva espri-mere a causa della divisione in tanti stati e del dominio straniero, che mortificava le coscienze e ci impediva di mettere in co-mune tutte le nostre capacità. Ma pensi a Roma! Roma, isolata dal resto d’Italia, sot-

to il dominio codino e reazionario del pa-pa! Pensi al Regno delle Due Sicilie, domi-nato dal Borbone, ancora feudale! Pensi al Lombardo Veneto, in mano alla repressio-ne austriaca!

Come dice il suo Inno? “Noi fummo da secoli/calpesti, derisi,/perché non siam popolo,/perché siam divisi”.

Vede? Non siamo un popolo! E oggi, vedo, questo è ancora vero, purtroppo.Ho letto che questa legge vuol sancire "i va-lori di cittadinanza, fondamento di una po-sitiva convivenza civile, nonché di riaffer-mare e consolidare l'identità nazionale at-traverso il ricordo e la memoria civica". Mi sembrano idee importanti.

Maestro Mameli, come nacque l’In-no?

Mi permetta di raccontarlo con le paro-le di un mio biografo, Anton Giulio Barrili, un patriota, un e poeta. È un bel raccon-to, di un episodio che si svolse a Torino.

Prego.“Colà, in una sera di mezzo settembre,

in casa di Lorenzo Valerio, fior di patriota e scrittore di buon nome, si faceva musi-ca e politica insieme. Infatti, per mandarle d'accordo, si leggevano al pianoforte pa-recchi inni sbocciati appunto in quell'anno per ogni terra d'Italia, da quello del Meuc-ci, di Roma, musicato dal Magazzari - Del nuovo anno già l'alba primiera - al recen-tissimo del piemontese Bertoldi - Coll'az-zurra coccarda sul petto - musicata dal

Rossi. In quel mezzo entra nel salotto un nuovo ospite, Ulisse Borzino, l'egregio pit-tore che tutti i miei genovesi rammentano. Giungeva egli appunto da Genova; e vol-tosi al Novaro, con un foglietto che aveva cavato di tasca in quel punto: - To' gli dis-se; te lo manda Goffredo. - Il Novaro apre il foglietto, legge, si commuove. Gli chie-dono tutti cos'è; gli fan ressa d'attorno. - Una cosa stupenda! - esclama il maestro; e legge ad alta voce, e solleva ad entusia-smo tutto il suo uditorio. - Io sentii - mi di-ceva il Maestro nell'aprile del '75, aven-dogli io chiesto notizie dell'Inno, per una commemorazione che dovevo tenere del Mameli - io sentii dentro di me qualche co-sa di straordinario, che non saprei definire adesso, con tutti i ventisette anni trascor-si. So che piansi, che ero agitato, e non potevo star fermo.

Mi posi al cembalo, coi versi di Goffre-do sul leggio, e strimpellavo, assassinavo colle dita convulse quel povero strumen-to, sempre cogli occhi all'inno, mettendo giù frasi melodiche, l'un sull'altra, ma lun-gi le mille miglia dall'idea che potessero adattarsi a quelle parole. Mi alzai sconten-to di me; mi trattenni ancora un po' in ca-sa Valerio, ma sempre con quei versi da-vanti agli occhi della mente. Vidi che non c'era rimedio, presi congedo e corsi a ca-sa. Là, senza neppure levarmi il cappello, mi buttai al pianoforte. Mi tornò alla me-moria il motivo strimpellato in casa Valerio:

lo scrissi su d'un foglio di carta, il primo che mi venne alle mani: nella mia agitazio-ne rovesciai la lucerna sul cembalo e, per conseguenza, anche sul povero foglio; fu questo l'originale dell'inno Fratelli d'Italia".

Ha ragione, Maestro. È un raccon-to bellissimo.

Vede? Eravamo colmi di ideali fervidi, pronti a donare la nostra vita per la Pa-tria italiana.

Come fece lei, Maestro.Il mio mito politico fu Mazzini, che eb-

bi l’onore di conoscere nel 1848, e, nello stesso anno, conobbi e divenni collabora-tore di Giuseppe Garibaldi.

Che uomini erano, Maestro?Grandi, ognuno a suo modo. Immensi,

appassionati, coraggiosi, acuti. Combattei con loro a Roma, per la Repubblica Roma-na, nel 1849. E’ stato un privilegio nel qua-le non avrei mai osato sperare.

Quanti anni aveva, Maestro? Ventidue. Avevo già combattuto, ave-

vo diretto un giornale, organizzato rivol-te. Mandai un telegramma a Mazzini: “Ve-nite, Roma, repubblica”. Pio IX, il papa au-tocrate, era fuggito. Divenni aiutante di campo del generale Garibaldi. Combat-tevo con lui e con Anita, la sua compa-gna adorata.

Garibaldi ha scritto per lei queste pa-role: “Italia mia! Non l’Italia delle turpi-tudini e del lucro, quella del tanto per cento! Non quella della pancia e del-la prostituzione, ma! l’Italia Ideale, su-blime! quella concepita da Dante, Pe-trarca, Macchiavelli, quella per cui mo-rivano i Bandiera a Cosenza e miglia-ia di giovani … ebbene, quella Italia del mio cuore aveva trovato il suo bardo … Mameli!”.

Ne sono orgoglioso.Lì, a Roma, avvenne, nello stesso

1849, il suo estremo sacrifico. In nome di cosa, maestro?

Ascolti il nostro Inno: la risposta è lì. “Giuriamo far libero/il suolo natio:/uniti, per Dio,/chi vincer ci può?”. È la libertà di cui aveva parlato il sommo poeta, Dante: “Libertà l va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta”.

Grazie, Maestro. Mi piace ricordare che Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle Nazioni del 1862, affidò proprio al suo Inno, e non alla Marcia Reale, il compito di simboleg-giare la nostra Patria, ponendolo accanto a God Save the Queen e alla Marsigliese.

Ne sono altrettanto orgoglioso. Gra-zie a lei.

O

di Agostino Francesco Poli

Quante volte ci siamo chiesti: se Dante fosse messo davanti allo schermo di un computer, e osservasse la scrittura che nasce attraverso gli impulsi su una tastie-ra, piuttosto che dal movimento articolato della mano,

cosa direbbe? E se Newton conoscesse gli studi sul bosone di Higgs? E Mozart, condotto ad un concerto rock? E se Maria Curie potesse osservare gli esiti dia-gnostici e gli sviluppi della scoperta del radio? E Na-poleone, se vedesse una guerra condotta con missili e droni? Il gioco potrebbe continuare all’infinito, in un

rimando di citazioni e meraviglie ininterrotto. Allora, ci siamo detti: proviamo. Proviamo a far parlare alcuni di questi personaggi, ponendo loro domande sul nostro oggi. Una sorta di “interviste impossibili”: con quel tanto di leggero ed ironico – vogliamo sperarlo – da risultare di piacevole lettura.

Mercoledì 5 Dicembre 20128

Cura è termine ricco di tanti significa-ti. Può indicare impegno, accuratezza, manutenzione, accudimento, assisten-za ma anche dedizione di sé. È la cura del medico, dell’infermiere, ma anche della madre. Può essere quasi sinonimo di preoccupazione. Può creare legami e scambi. Può essere: lavoro di cura. Speso proprio delle donne, rimanda a compiti spesso costrittivi e vincolanti.

Che cos’è il lavoro domestico, se non lavoro di cura. Ecco allora, tutto il dibat-tito sulla retribuzione del lavoro dome-stico: si può pagare, la cura? O non presuppone, comunque, un “di più”? Alcune donne sostengono che la cura è una sorta di “manutenzione” della vita,

l’attenzione alle relazioni, al bisogno. Certo è che esiste una grande compe-tenza femminile a stare nella complessi-tà. Pensiamo all’oggi: il tessuto sociale, pur scricchiolante, ancora regge, nono-stante l’inadempienza dello Stato, i servizi sociali a macchia di leopardo, la

recessione, la crisi, lo scarso sostegno alle famiglie, e regge a causa del lavo-ro di cura, il più delle volte gratuito. Ma “cura” è anche quel “di più”, un insie-me di rapporti non strumentali, altri da quelli segnati dal potere e dalla ricchez-za. Rapporti basati sul riconoscimento del possibile senso di fragilità, del limi-te, della responsabilità. La società se si salva è per questo tipo di rapporti. Tutto

questo sta in molta riflessione femmini-le e femminista, e sarebbe molto impor-tante da interrogare, proprio in tempo di crisi e della necessità di altre risposte a problemi che, con gli strumenti classici, sembrano insormontabili.

Agopoli**Agopoli (pseudonimo) si occupa di

economia e finanza, ma coltiva una gran-de passione: la filosofia

“la cura”

Giuseppe Garibaldi: «Quella Italia del mio cuore aveva trovato il suo bardo… Mameli!»

Goffredo Mameli e l’InnoLa Biografia

Goffredo Mameli nasce a Genova il 5 settembre 1827 da un Ammiraglio della ma-rina sarda e dalla marchesa Adelaide Zoagli Lomellini.

Frequenta la scuola pub-blica degli Scolopi, e studia successivamente all’Uni-versità filosofia e lettere. Si avvicina al "Comitato dell'Ordine", associazione nata allo scopo di organiz-zare iniziative per ottenere riforme liberali nel Regno di Sardegna. È di questo pe-riodo la composizione dell’inno "Fratelli d'Italia", con musica di Michele No-varo su parole di Goffredo Mameli. Nel 1848, Milano insorge contro gli austriaci e Mameli, con altri trecento volontari guidati dal genera-le Torres (cui si unirà anche il gruppo di Nino Bixio), si muove alla volta della città lombarda con l'intento di dare un contributo persona-le alla battaglia dei patrioti. Mameli ha il grado di capi-tano. Là conosce Mazzini. Ma, dopo pochi mesi, Mila-no cade e la rivolta è spenta nel sangue. Torna a Geno-va, dove contuna a battersi per la cisa dell’indipenden-za d’Italia e assume la dire-zione del giornale "Diario del popolo" promuovendo una campagna di stampa per la ripresa della guerra all'Austria.

La notizia delle sommos-se a Roma, dopo l'uccisio-ne di Pellegrino Rossi, lo inducono ad avviarsi verso la Città eterna, dove , nel gennaio del 1849, dopo la fuga di Pio IX, si forma una Giunta Provvisoria di Go-verno, e Mameli si occupa soprattutto dell'organizza-zione militare. Il giorno 9 avviene la proclamazione della Repubblica Romana.

Si prodigherà nella sua di-fesa, dopo l’assalto dei fran-cesi, partecipando ai princi-pali fatti d'armi, malgrado le debilitate condizioni fisiche causategli da una febbre persistente. Ferito a Porta di San Pancrazio, Mameli viene colpito da un'infezione che si aggrava progressivamente. Allo scopo di evitare la can-crena, gli viene amputata la gamba, ma, poco dopo, Goffredo Mameli, a soli 22 anni, muore.

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numeri utiliCOMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.itCentralino: 0372-4071

Urp: 0372-407291

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

www.provincia.cremona.itCentralino: 0372-4061

Urp: 0372-406233 -

PREFETTURACentralino: 0372-4881

CARABINIERIPronto intervento: 112Centralino: 0372-5581

COMANDO FORESTALE DELLO STATO

Centralino: 0372-410307

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117Centralino: 0372-21576

Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

POLIZIA MUNICIPALEPronto intervento: 0372-454516Centrale operativa: 0372-407427

POLIZIA STRADALEComando provinciale

Centralino: 0372-499511

QUESTURAPronto intervento: 113Centralino: 0372-4881

VIGILI DEL FUOCOPronto intervento: 115

Centralino: 0372-4157511

PROCURACentralino: 0372-548233

OSPEDALE DI CREMONAwww.ospedale.cremona.it

Centralino: 0372-4051Centro unificato

di prenotazione: 800 638 638Emergenza sanitaria: 118

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA

www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971

Urp: 0372-497215

Cremona

METEO Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

• Via San Rocco (dal ponte Cavo Cerca a Via Diritta): cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (Fine lavori: 14 di-cembre).• Via Ossalengo: cantiere per la ristruttura-zione della rete di distribuzione energia elet-trica; (Fine lavori 7 dicembre).

• Via Arata: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica: (Fine lavori: 14 dicembre).•Via Berenzi: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica;(Fine lavori: 21 dicembre).• Piazza Stradivari: cantiere per la posa dei dissuasori d'accesso alla piazza; (Fine lavo-ri: 7 dicembre).

•Via Migliaro: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica;(Fine lavori: 21 dicembre).• Via Navaroli (incrocio Via Arenili): cantie-re per il rifacimento delle condotte fognaria, acquedotto e gas metano; (Fine lavori: 7 di-cembre).

CREMONA - FARMACIA 12A.F.M. DI CREMONA S.P.A.VIA GIORDANO, 12526100 CremonaTel. 0372 29724

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleLUNEDÌ

CREMONA-FARMACIA 7A.F.M. DI CREMONA S.P.A.VIA DANTE, 10426100 CremonaTel. 0372 460135

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 13:00Pomeriggio: 15:00 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleNO

FORMIGARACACCIAPUOTI FABIOVIA ROMA, 2826020 FormigaraTel. 0374 78028

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleSABATO

PIEVE SAN GIACOMOCAUZZI EMANUELEVIA MAZZINI, 226035 Pieve San GiacomoTel. 0372 64323

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanaleGIOVEDÌ POMERIGGIO

SORESINALOMBARDINI GHEZZIVIA GENALA, 1626015 SoresinaTel. 0374 342483

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleSABATO

Farmacie di turno dal 7 al 14 dicembre 2012Distretto di Cremona

numeri utiliCOMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it

Centralino: 0375 42668

AMMINISTRAZIONEPROVINCIALE

Centralino: 0375-42233

CENTRO PER L’IMPIEGOCentralino: 0375-42213

CARABINIERIPronto intervento: 112

Centralino: 0375-284500

POLIZIA MUNICIPALECentralino: 0375-40540

POLIZIA STRADALECentralino: 0375-42288

GIUDICE DI PACECentralino: 0375-42273

OSPEDALECentralino: 0375-2811

Centro unico di prenotazioni: 800 638 638

Emergenza sanitaria: 118

MUSEO DIOTTIwww.museodiotti.it

Centralino: 0375-200416

MUSEO DEL BIjOU Centralino: 0375-284423

TEATRO COMUNALEwww.teatrocasalmaggiore.itCentralino: 0375-284434

DISTRETTO SOCIO-SANITARIO

Direzione: 0375-284020Distretto Veterinario:

0375-284029

Casalmaggiore

taccuino Mercoledì 5 Dicembre 20129

Piazza StradivariLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:7 Dicembre 2012

Via Arata Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:14 Dicembre 2012

Via san RoccoLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:14 Dicembre 2012

Via dei NavaroliLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:7 Dicembre 2012

Distretto di CasalmaggioreCASALMAGGIOREFARMACIA - A.F.M. PIAZZA GARIBALDI, 826041 CasalmaggioreTel. 0375 200542

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleMARTEDÌ

SAN GIOVANNI IN CROCE FRANZINI S.N.C. VIA MATTEOTTI, 8926037 San Giovanni in CroceTel. 0375 91014

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanaleGIOVEDÌ POMERIGGIO

Le farmacie di turno e gli orari dei distretti

di Cremona e Casalmaggiore

sono consultabili sul sito internet:

www.aslcremona.it

Via OssalengoLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:7 Dicembre 2012

Via MigliaroLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:21 Dicembre 2012

Via BerenziLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:21 Dicembre 2012

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Era abituato a percorrere in bicicletta l’argine ma-estro tra Motta Baluffi e la frazione di Solarolo Mona-sterolo, dove risiedeva, e anche ieri mattina lo stava facendo quando però, a causa di un malore improv-

viso, è caduto dal mezzo sull’argine, a pochi passi da Motta, quand'erano le 7,30 circa. Per Gino Aldovini, 75 anni, non c’è stato nulla da fare: all'arrivo dell'am-bulanza, i medici hanno constatato il decesso.

MOTTA BALUFFIMalore in bici,muore sull’argine

Week end “movimentato” nel casalasco, colpi anche a Cicognara e Suzzara: ci sono collegamenti?

Raffica di furti nella Bassa

L’appuntamento è per la prossima primavera, sia per quanto concerne lo svolgimento effettivo della gara in esame che per la messa in onda televisiva. Tuttavia le riprese si terranno oggi e il programma “A come Avventura” preparerà una puntata, con servizio della durata di 7 minuti, dal forte accento casalese. La troupe di RaiDue effettuerà le riprese ai Boschi di Carrega, in provincia di Parma, una delle mete più amate dagli orientisti. Proprio in questa località il 20-21 aprile 2013 il Cus Parma organizzerà i Campionati Italiani Middle di Corsa Orientamento, che prevedono la partecipazione di quasi duemila concorrenti da tutto lo Stivale. La notizia che riguarda da vicino Ca-salmaggiore e due suoi esponenti di spicco in questo

sport sta nel fatto che RaiDue oggi intervisterà Andrea Visioli, Consigliere Federale Fiso e responsabile dei tecnici della Federazione, oltre al Bronzo Mondiale in Mountain Bike-Orienteering Laura Scaravonati e all’azzurra Stella Varotti (in successione nelle foto). I primi due vivono a Casalmaggiore, la terza nella vici-na Sabbioneta. Scaravonati e Varotti, in particolare, aiuteranno le telecamere a ricostruire visivamente il percorso, simulando alcune situazioni di gara vere e proprie, con tanto di divisa della nazionale azzurra, bussola e cartina. Perché la visita della Rai è anticipa-ta di qualche mese? Perché ai Boschi di Carrega, proprio nei giorni scorsi, sono cominciate le operazio-ni di mappatura del terreno, a cura di Remo Madella,

ingegnere cartografo a sua volta legato a Casalmag-giore. Proprio Madella, esponente del Cus Parma, ha realizzato infatti l’impianto cartografico a norma nel comune casalese, utilizzato in occasione della festa dell’educazione stradale tenuta con i ragazzi delle scuole e con le forze di polizia nel giugno 2012.

L’orienteering casalasco sulla Rai

di Giovanni Gardani

na raffica di furti ha colpito nelle ultime ore il territorio casalasco-viadanese. Ve-diamo di ricostruire nel modo più dettagliato pos-

sibile i casi più eclatanti. COLPO ALLE POSTE – La notizia

più fresca, e anche più clamorosa, è di ieri mattina. Attorno alle 8.30 due uo-mini incappucciati hanno tentato l’as-salto all’Ufficio Postale di Cicognara, a pochi chilometri da Casalmaggiore ma nel territorio del comune di Viadana. Il furto – ma sarebbe meglio parlare di tentata rapina, dato che i dipendenti erano già nell’edificio e con ogni pro-babilità i malviventi avrebbero agito con la forza – non è andato a buon fine perché il vetro blindato di una delle fi-nestre posta sul lato posteriore non ha ceduto. I malviventi, dopo qualche colpo pesante al vetro, hanno desisti-to: una volta superata la finestra, si sarebbero trovati nella stanza dove si trova la cassaforte dell’ufficio. Il siste-ma di video-sorveglianza esterno è stato messo fuori uso nella notte: un colpo, dunque, pianificato per tempo ma andato male.

ANCORA RAME – Dopo i furti delle canaline di rame, dei quali abbiamo parlato poche settimane fa, con i cimi-teri di Casalmaggiore, Casalbellotto e Martignana presi di mira, il rame fa gola anche dalle parti di Suzzara, non lontano dal comprensorio Oglio-Po. In questo caso alla ditta Paimel del co-mune mantovano sono stati sottratti

centinaia di fili elettrici, poi ritrovati a bordo dell’auto di un calabrese di 34 anni, senza precedenti specifici. Certa-mente non si tratta della stessa banda dei cimiteri.

ERA IN BRASILE – Un furto è avve-nuto nel fine settimana in una casa del centro abitato di Torricella, in via Ro-ma. La casa è in questo periodo disa-bitata, in quanto proprietà di una per-sona che vive per la maggior parte del tempo in Sud America, e torna in pae-se solitamente in estate. Per questa ragione non c’erano né preziosi né oggetti di particolare valore da aspor-tare. I ladri hanno danneggiato qualche mobile e rubato un televisore. Quindi hanno sottratto alcuni macchinari uti-lizzati per il giardino adiacente da un locale di pertinenza della casa. Il furto è stato scoperto da un parente della persona derubata, che subito si è reso conto dell’infrazione: i malviventi sono entrati in casa forzando un ingresso sul retro, che dà sul giardino.

ALTRI CASI “CURIOSI” – Una set-timana fa un tentato furto a Casalmag-giore è terminato con un indizio lascia-to dai presunti colpevoli, un po’ sbada-ti: nel giardino della casa “opzionata” (ma senza ruberie di rilievo) è stata ri-trovata la fibbia di una cintura con di-segnate le bandiere della Tunisia e dell’Algeria. Un dettaglio sicuramente curioso. Si moltiplicano poi i furti di bi-ciclette, anche quando i velocipedi sono parcheggiati negli appositi spazi all’interno dei cortili condominiali. Infi-ne, nella zona residenziale del parco Bodana-Bastoni, venerdì scorso tra le 19 e le 21, alcuni malintenzionati sono entrati dal retro della finestra di una abitazione, peraltro recintata dalla sie-pe. A quanto raccontano le vittime del colpo – consistente nel furto di ori, preziosi e somme di denaro – i ladri hanno sfilato i vetri della finestra senza forzare la serratura (altrimenti sarebbe scattato l’allarme), prima di mettere a soqquadro la casa. I proprietari erano

usciti da poco. In quest’ultimo caso si dà credito anche alla possibilità che a compiere il furto sia stata una gang di giovani, che provano a guadagnarsi in questo modo il weekend. Una gang da tempo tenuta sott’occhio dai carabi-nieri.

CARABINIERI - Cristiano Spada-no, capitano della compagnia di Ca-salmaggiore, tuttavia non si sbilancia. «Non mi avventuro in valutazioni azzar-date - ha detto -. Quel che sappiamo è che per la maggior parte si tratta, nel casalasco (la zona viadanese non compete alla compagnia di Casalmag-giore, ndr), di furti di basso profilo. Potrebbero essere collegati, ma non è detto: la fascia oraria è diversa e anche la zona del colpo varia. Se fosse acca-duto il contrario, avremmo pensato ai classici furtarelli di una banda di pas-saggio o di gruppi in transito. In questo caso, invece, non abbiamo elementi specifici per fare valutazioni puntuali e sicure. Stiamo lavorando».

UA sinistra la caserma Carabinieri di Casalmaggiore, a destra l'ufficio postale di Cicognara

CASALMAGGIORE - Mille libri sem-pre in tasca? Con le nuove tecnologie tutto è possibile. Si sente sempre più spesso parlare di e-reader, dispositivi elettronici non più grandi di un volume tascabile, che consentono di caricare virtualmente un numero cospicuo di e-book. Tuttavia non tutti conoscono fino in fondo le potenzialità di questo mezzo che, una volta vinto l’ostraci-smo dei tradizionalisti, potrebbe diven-tare un veicolo notevole di diffusione della cultura letteraria mondiale.

La biblioteca civica “Mortara” di Casalmaggiore ha quindi pensato di dare vita al progetto “E-biblio: nuovi media per nuovi utenti” e ha acquista-to, grazie anche al finanziamento della Regione Lombardia, sei lettori digitali. Inoltre in via sperimentale è da poco stato attivato il prestito di questi stru-menti, che contengono circa 100 libri gratuiti più qualche novità recente-mente acquistata.

La volontà, ambiziosa e stuzzicante al contempo, è di favorire l’incontro a metà strada tra nativi digitali e i più anziani, promuovendo forme ibride di lettura su e attraverso questi nuovi supporti digitali. A tale scopo martedì 11 dicembre alle ore 17 è stato orga-nizzato in biblioteca l’incontro pubbli-co “Sai cos’è un e-book?”, volto ad approfondire la conoscenza di e-rea-der ed e-book. Un incontro molto pra-tico, dove i partecipanti avranno la possibilità di familiarizzare con il nuovo mezzo, conoscendone le parti compo-nenti e le tecniche di utilizzo, arrivando fino al prestito vero e proprio come con i manuali vecchio stampo.

Sempre martedì 11 ma alle 15.30, presso il Centro Primavera di via For-mis, gli e-reader saranno presentati agli ospiti anziani, sperando di cogliere il loro favore e puntando sulla possibi-lità insita nei nuovi strumenti di adatta-re a piacere le dimensioni del carattere del testo.

E-reader & e-bookanche per anziani

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In Breve

Rimbalza direttamente dalla rete, intesa come Internet, il botta e risposta fra l'entourage della squadra di volley Terre Verdiane e la Pomì Casalmaggiore dopo l'incontro di campionato tenutosi lo scorso weekend a Fidenza. Il sito del team parmense accusa i Casalma Panthers, gruppo di appassionati tifosi sempre al seguito della Pomì, di essere stati «incivili e maleducati» al PalaPratizzoli, per essersi "prodotti in imper-territi insulti allo speaker e agli arbitri" ed aver gettato «in continuazione acqua sul parquet». Il sito arriva addirittura ad etichettarli come «La vergogna di Casalmaggiore» (si legge nel titolo del post). Immediata la replica della società maggiorina: «Da tempo si trascina una polemi-chetta tra lo speaker-addetto stampa di Fontanellato e i nostri tifosi. E’ il caso che tutti si diano una calmata». sono le parole del presiden-te Massimo Boselli Botturi.

Entro e non oltre il 31 dicembre prossimo, sarà possibile segnalare al settore lavori pub-blici del comune di Casalmaggiore i danni causati dai terremoti del 20 e 29 maggio scor-so. Le schede Ra.S.Da, relative alla segnala-zione danni, possono essere presentate pres-so il servizio protocollo del Csc (Centro Servizi al Cittadino), al primo piano del palazzo muni-cipale.

La denuncia può esser fatta sia dai privati (codice C1) che dalle attività produttive (C2). La presentazione della scheda di segnalazio-ne danni è necessaria per accedere ad even-tuali e futuri finanziamenti: in questo senso, come affermato dall’Assessore ai Lavori Pubblici Tiziano Ronda nell’ultimo consiglio comunale, l’amministrazione presterà atten-zione a tutti i provvedimenti che adotterà nelle prossime settimane Regione Lombardia.

Per quanto riguarda privati e aziende, quin-di, la scheda da consegnare al Csc può esse-re compilata solo in formato cartaceo: i model-li sono disponibili sul sito internet del comune di Casalmaggiore. La domanda dovrà esser consegnata dal privato segnalante entro le ore 12 del 31 dicembre 2012.

Il Teatro Comunale di Casalmaggiore pro-pone domani alle ore 21 “Giovanna al rogo”, spettacolo proposto dal Teatro del Carretto, adattamento e regia di Maria Grazia Cipriani, con Elsa Bossi e Nicolò Bellini, Giacomo Vezzani, Andrea Jonathan Bertolai, voce inquisizione di Dario Cantarelli. «Lo spettaco-lo – afferma la regista – non ha la pretesa di comprendere il personaggio di Giovanna, personaggio divenuto nel corso del Novecento oggetto di nuove attenzioni, sia dal punto di vista artistico, con le molte ver-sioni che ci hanno lasciato il cinema, la musi-ca, il teatro, sia in termini storici, con la sua santificazione. La sua storia è stata e ancora continua ad essere oggetto di appropriazio-ne e strumentalizzazione per finalità politiche di ogni genere. Anche per questo la vicenda di Giovanna resta attuale, fonte di suggestio-ni e domande aperte che, pur cambiando i tempi, mantengono una forza e una verità universale: quella di chi è vittima dell’abuso di qualsivoglia potere». Al termine dello spet-tacolo: Il teatro e i suoi pensieri. Giovanna: “e nel profondo del suo cuore rovente”, incontro con la regista Maria Grazia Cipriani.

TIFOSI POMI’, FONTANELLATO ACCUSADANNI TERREMOTO, SEGNALAZIONI “GIOVANNA AL ROGO” A TEATRO

Una delegazione kazaka visiterà all’ospedale Oglio Po: è quanto accadrà domani mattina, alle ore 10,30, presso il presidio ospedaliero di Vico-moscano. Un’iniziativa inserita nel programma formativo “L’assicurazione della qualità e dell’ac-cessibilità dell’assistenza sanitaria sulla base degli standard internazionali di accreditamento delle strutture sanitarie”, curato dall’Università degli Studi Bocconi di Milano e dal Ministero della Salu-te del Kazakistan. Come spiega Simona Mariani (Direttore Generale AO di Cremona), «La visita della delegazione kazaka è da ritenersi un impor-tante segnale di attenzione verso il Presidio Ospe-daliero Oglio Po; un ospedale organizzato in modo costruttivo e funzionale mediante l’applicazione di processi e standard organizzativi e assistenziali ampiamente collaudati». «Un modello da proporre agli studenti internazionali».

VISITA KAZAKA ALL’OSPEDALE OGLIO PO

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Casalmaggiore Mercoledì 5 Dicembre 201211

Da Torricella in Vaticano per l’Udienza del popolo viaggiante. Emozione per l’incontro con Benedetto XVIMinestron Band & company a Roma dal Papa

Bar Giulia angolo Conad CasalmaggioreGR2 di Rivieri Gianfranco via Guerrazzi 4 CasalmaggioreFermata KM Polo Romani via Trento 20 CasalmaggioreVia Pascoli via Giovanni Pascoli 28 CasalmaggioreSportime via E. Fermi 19 CasalmaggioreBar Barracuda via Martelli 2 CasalmaggiorePortici del Municipio piazza Garibaldi CasalmaggioreBar Italia piazza Garibaldi CasalmaggioreFarmacia Comunale piazza Garibaldi CasalmaggioreBar Tavola Calda Centro Commerc. Padano CasalmaggioreDistrib. carburante ENI via Repubblica rotonda Diotti CasalmaggioreDistr. carburante Ariete via Repubblica 76 CasalmaggioreRist. Pizz. Piccolo Paradiso via Molossi 47 VicobellignanoCartoleria via Dante Alighieri 9/B VicobellignanoCartol. Tabacch. Campanini via Manzoni 39/B VicomoscanoAlim. Tabaccheria Vicini via Gioberti 74 QuattrocaseCartoleria Giamei via Nicolò Tommaseo 101 CasalbellottoAlim. Tabacch. Tosi Remo via Canzio 100 RoncadelloBar La Nuova Luna via Roma 7 Torricella del PizzoPortici del Comune piazza Italia Scandolara RavaraPortici via Mazzini 3 CastelponzoneCaffè Roma via Giuseppina 97 Solarolo RainerioEdic. Tabacch. Camozzi via Matteotti 113 San Giovanni in CroceEdic. Tabacch. Lorenzini via Giuseppina 103 Cingia de' BottiBar Time Out via della libertà 46/b Martignana di PoSido Café via Bardellina Martignana di PoFermata KM piazza Comaschi GussolaTabaccheria Venturini via Roma 93 GussolaQu

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di Vanni Raineri

rande appuntamento prenata-lizio domenica 8 dicembre presso il Circuito di San Marti-no del Lago. I Campioni dei Rally Auto Storiche si sfide-ranno nel "1° Challange di Na-

tale". Sarà uno spettacolo che rimanderà con la memoria alle appassionanti corse degli anni Settanta e Ottanta, basta leg-gere i nomi dei protagonisti attesi a San Martino per rendersene conto. Saranno infatti in pista a San Martino il "Drago" Sandro Munari, Fulvio Bacchelli su Por-sche 911, Tony Fassina su Lancia Stra-tos, Federico Ormezzano con la Alpine Renault A 110, Maurizio Verini a bordo di una Alfa Romeo GTV, Mauro Pregliasco con una Porsche 911 Rsr. Questi daran-no vita, su una sezione del circuito cre-monese della lunghezza di 1540 metri, ad una gara di Formula Challenge assie-me agli attori delle gare storiche d'oggi. Il bresciano Dallavilla esordirà con una Porsche 911 Sc del 1978, sfidando il ro-magnolo "Pucci" Grossi in gara con una Alfa Romeo GTV. Gli organizzatori stanno raccogliendo numerose adesioni, sono infatti annunciate una trentina di vetture storiche e tra queste è certa la presenza

del campione europeo di rally auto stori-che "Pedro", i diversi vincitori delle clas-siche italiane come Gigi Capsoni, Piero Carissimi, Alessandro Fontana, Nicholas e Roberto Montini, Silvano e Oreste Pa-setto, Mimmo Guagliardo, Mauro Valerio, Roberto Ratto, Enrico Guggiari, Alessan-dro Cortimiglia, Massimo Nori, Marco Morandi e tanti altri. Ritorna in gara, do-po un periodo di assenza, anche il cam-pione Cremonese Pietro Noci, più volte vincitore del Rally Circuito di Cremona.

Ma non saranno solo gli "Storici" ad esi-birsi sulla pista di San Martino del Lago, non mancheranno infatti gli specialisti della Formula Challenge ben rappresen-tati dal campione piacentino Christian Bussandri, il bresciano Mauro Soretti con la Subaru Impreza Wrc, Emilio Giovanni Rizzi su Dallara X19, Marco Riboni con la Fiat 127 e Filippo Gennari con la Renault Clio, mentre dalle corse in montagna ar-riva il toscano Franco Perini a bordo della sport prototipo Radical SR4.

L'appuntamento casalasco è l'ultima sfida di velocità a chiudere l'annata spor-tiva, una gara ad inviti promossa dall'Au-tomobile Club Cremona in collaborazio-ne dall'Associazione Valdarda Racing SRV.

La Formula Challenge è una gara di velocità che si svolgerà su un percorso ricavato in una sezione di 1540 metri del circuito Cremonese. Il programma preve-de nella giornata di sabato 8 dicembre con inizio di primo mattino, le verifiche di vetture e concorrenti, alle quali faranno seguito le prove di qualificazione, che si effettueranno con tre giri del percorso di gara; per ogni conduttore sarà preso in considerazione il miglior tempo sul giro. Alle ore 12 avranno inizio le gare, artico-late per ogni Raggruppamento in batterie da tre giri e finali di quattro, con le vetture che partiranno in base alle migliori pre-stazioni, distanziate così da creare una gara ad inseguimento. Al Challenge di Natale potranno partecipare le Auto Mo-derne in configurazione Formula Chal-lenge, le Auto Classiche, comprendenti vetture rally dei gruppi N - A - B degli anni dal 1982 al 1985 e A - B degli anni dal 1986 al 1990; potranno partecipare anche le Auto Storiche sempre in confi-gurazione Rally.

G

Domenica, al Circuito di San Martino del Lago, si sfideranno i campioni del Rally Auto Storiche

Challenge come regalo natalizio

Una delle numerose manifestazioni di successo proposte al Circuito di San Martino

GUSSOLA, SABATO TOMBOLA

SAN GIOVANNI IN CROCE - Ul-timo appuntamento, venerdì 7 di-cembre (ore 21), presso il teatro Gallerani di San Giovanni in Croce, con il ciclo di incontri che vedono al centro dell’attenzione lo svilup-po economico del territorio piade-nese/casalasco.

Dopo aver rifl ettuto di politi-che agricole, reti informatiche e del riassetto istituzionale del ter-ritorio, venerdì al centro della se-rata, moderata dal giornalista Mar-co Bazzani, l'emergenza lavoro e la necessità di creare occupazio-ne. Relatori saranno Sergio Paraz-zini, professore di Economia Ap-plicata presso la sede di Piacenza dell'Università Cattolica, e Mim-mo Palmieri, segretario provincia-le della Cgil. Le quattro serate al teatro Gallerani sono state orga-nizzate dalle associazioni Visio-ni Contemporanee e Democratici nel mondo.

VENERDI’ INCONTRO SUL LAVORO

Sabato 8 dicembre alle ore 21 presso la casa del popolo, il cir-colo “Auser Insieme” di Gussola organizza per i suoi aderenti una tombolata per trascorrere una se-rata in compagnia.

E' durata poco, ma l'emozione ha colto tutti e rimarrà a lungo tra coloro che nello scorso fine settimana hanno partecipato in Vaticano alla Udienza del popolo viaggiante con Papa Benedetto XVI. Il pullman è parti-to venerdì mattina da Torricella, ha transita-to per Cesena dove ha raccolto un folto gruppo di appassionati dell'AMMI (Asso-ciazione Musica Meccanica Italiana) e si è diretto a Roma dove è arrivato nel pomerig-gio. Meno di un giorno intero nella capitale, con ritorno a Torricella nella serata di saba-to. Ma come detto sono state ore frenetiche di grande emozione per i componenti e simpatizzanti della Minestron Band e per gli amici del museo torricellese Amarcord di musica meccanica.

Peccato per la pioggia che venerdì sera ha allontanato la folla da piazza del Popolo, dove avrebbero dovuto esibirsi gli artisti di strada, circensi e musicisti soprattutto. La Minestron Band ha comunque proposto le canzoni po-polari che hanno contraddistinto un percorso musicale che dura ormai da decenni, ovvia-mente coi componenti che indossavano gli antichi costumi della nostra terra. Il mattino del sabato naturalmente il momento più atte-so, con l'arrivo della comitiva (composta da circa 80 persone) nella Sala Paolo VI, dove è stato proposto uno spettacolo che si è prolun-gato dopo l'arrivo del Papa, a mezzogiorno circa. L'organizzazione del pellegrinaggio era promossa dal Pontificio Consiglio della Pasto-rale per i Migranti e gli Itineranti, in collabora-zione con la Fondazione "Migrantes", della Conferenza Episcopale Italiana, Diocesi di Roma e Associazioni di categoria.

A rappresentare nella capitale il variegato mondo degli artisti di strada erano presenti circa 8000 persone, provenienti da vari paesi.

A loro il papa si è rivolto con parole sempli-ci ma profonde, sottolineando alcuni aspetti che confermano la sua vicinanza a questo af-fascinante mondo: la capacità di stupire e su-scitare meraviglia, il senso dell'accoglienza e dell'ospitalità, quelle virtù come sacrificio e coraggio che la società non sempre apprezza, la necessità che le amministrazioni riconosca-no la funzione sociale e culturale dello spetta-colo viaggiante, e infine l'essere pellegrino, il che accomuna circensi e musicisti alla chiesa.

Straordinario anche il ricordo che rimarrà ai partecipanti della processione colorata che li ha condotti in Vaticano attraverso via della Conciliazione, e delle decine di bande che all'unisono si sono ritrovate quando è stato abbozzato l'inno di Mameli in una sala Nervi che sembrava esplodere. Alcuni scatti del week end romano della Minestron Band e dei propri "fans" torricellesi

SEL GUSSOLA, GITA A RANGO Domenica 23 dicembre, antivi-

gilia di Natale, il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Gussola or-ganizza una gita ai mercatini di Na-tale a Rango.

Come inizio suggestivo del-la giornata si visiterà il Castello di Stenico, sede espositiva del Mu-seo del Castello del Buonconsiglio, situato su uno sperone roccioso che domina le vie di comunicazio-ne verso le Giudicarie. Dal castel-lo di Stenico la comitiva si sposte-rà alla tavola di Cavrasto dove sarà accolta da un buon pranzo fatto di specialità trentine.

Nel pomeriggio visita ai mercati-ni di Rango: si accende l'atmosfe-ra del Natale in uno dei Borghi più belli d'Italia, tra antiche case rurali, portici e androni, corti nascoste e caratteristici vòlti. Non mancheran-no luci, musica e spettacoli. Per in-formazioni sulla gita è possibile te-lefonare ai numeri 0375-260100 e 0375-261040.

I sindacati sottoscriveranno questa set-timana la richiesta per la proroga della cassa integrazione guadagni (altri due ac-cordi da 13 settimane, fino al raggiungi-mento delle 52 complessive) per i dipen-denti della Macrolegno di Scandolara Ra-vara. È questa la novità principale che emerge dall’incontro, tenutosi settimana scorsa, presso l’ente Provincia di Cremona fra il presidente Massimiliano Salini, il le-gale ed i consulenti della ditta ed i rappre-sentanti sindacali: alla riunione hanno par-tecipato i segretari generali cremonesi En-rico Samarini di Fillea Cgil, Enrico Sonzo-gni di Filca Cisl e Tommaso Anastasio di Feneal Uil, oltre ai rappresentanti dei sin-dacati confederali Cisl, Cgil e Uil. «Come spiegato in sede di assemblea ai dipen-denti – riporta Samarini di Fillea Cgil –

l’azienda, attraverso i propri legali rappre-sentanti, ha comunicato l’intenzione di proseguire nell’attività e nelle trattative con la ex proprietà ed il liquidatore. Da parte nostra firmeremo questa settimana la ri-chiesta della proroga della cassa integra-zione. Alla scadenza dei contratti annuali a

tempo determinato, i dipendenti rientreran-no in mobilità». «Abbiamo chiesto un piano industriale all’azienda – aggiunge Sonzo-gni di Filca Cisl – per capire che futuro ci possa essere dopo la cassa integrazione. Da parte dei legali rappresentanti non ab-biamo ottenuto risposte soddisfacenti. Solo ipotesi, ma niente è stato messo nero su bianco. Tutti i passaggi della riunione in Provincia sono stati poi riportati ai dipen-denti in sede di assemblea». «Inutile nega-re – puntualizza Samarini - che i lavoratori in Cig sono ormai sconfortati dalla situa-zione che si è venuta a creare. Dalla spe-ranza di una ripresa dell’attività produttiva al prolungamento della cassa: non possia-mo dare torto ai lavoratori della ex Bini esasperati».

Simone Arrighi

Macrolegno non dà garanzie, per i dipendenti proroga della Cig

I dipendenti della ex-Bini in un'assemblea

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Pagine a cura di Martina Pugno

a sicurezza della casa deve iniziare ancora pri-ma che essa si trasformi da progetto a realtà: questo sarà il tema cen-trale per l'incontro di ve-

nerdì 14 dicembre 2012, dalle ore 08.30 alle ore 12.30, presso la Sa-la Avis di Via Baslenga n. 3 a Ca-salmaggiore, in occasione della terza Giornata della sicurezza nei cantieri.

L’iniziativa, nata nel 2010 dalla collaborazione tra Associazione Costruttori Edili Ance Cremona ed il Gruppo Interprofessionale della Provincia di Cremona, in collabo-razione con il Cpt di Cremona, la Scuola Edile Cremonese e gli Uffi-ci territoriali di Asl, Inail e Direzione Territoriale del Lavoro, quest’anno vede il Patrocinio della Provincia di Cremona, del Comune di Casal-maggiore, della Camera di Com-mercio di Cremona e dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona.

Il titolo di questa terza edizione è “L’edilizia in agricoltura”, tema-tica affine al territorio casalasco e di grande attualità per quanto ri-guarda la tutela della salute e la prevenzione degli infortuni nel comparto delle costruzioni.

L'iniziativa, aperta a tutti i setto-ri, ai committenti privati e pubblici, agli studenti, alle imprese e ai pro-fessionisti, si focalizzerà sulla sen-sibilizzazione alla sicurezza sui posti di lavoro nell’edilizia rurale, puntando alla formazione di una cultura alla sicurezza in senso ge-nerale e fornendo una risposta alle esigenze del settore in tema di prevenzione alla sicurezza sui luo-ghi di lavoro.

L’evento, che sarà introdotto dai saluti delle Autorità (Prefetto di

Cremona dott. Tancredi Bruno di Clarafond, Presidente Provincia Massimiliano Salini, Sindaco del Comune di Casalmaggiore Clau-dio Silla), vedrà l’introduzione del-la Giornata a cura del Presidente Ance Cremona Carlo Beltrami e del Presidente del Collegio dei Geometri della provincia di Cre-mona Geom. Groppelli in rappre-sentanza del “Gruppo Interprofes-sionale”, e si articolerà in una serie di interventi che vedranno susse-guirsi esperti, dirigenti e funziona-ri degli Enti coinvolti: il dottor Mo-reno Cogliati, Direttore Inail Cre-mona, che illustrerà “Il ruolo dell’Inail per la sicurezza sul lavoro nel settore edile”; la dottoressa Sonia Longo, Dirigente medico Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Asl di Cremo-na, che proporrà un’analisi della “ Sicurezza in edilizia rurale nel ter-ritorio dell’Asl di Cremona”; Mauro Bernardelli, Ispettore del lavoro responsabile vigilanza tecnica Dtl Cremona e ing. Giovanni Enrico Zanghì, Ispettore del Lavoro Rspp Dtl di Cremona, che relazioneran-no in merito alla “Sorveglianza sanitaria nei cantieri”; il geometra Eugenio Villa, Presidente del Co-mitato Paritetico Territoriale di Cremona (Ance), che illustrerà “L’adozione in sicurezza delle opere provvisionali nel cantiere edile”; il dottor Mauro Rivolta, Di-rettore della Scuola Edile Cremo-nese, che parlerà della “Formazio-ne degli addetti alla filiera dell’edi-lizia per operare in sicurezza”.

L’evento si delinea come un vero e proprio “programma” di prevenzione e promozione della cultura della sicurezza edile . Ai geometri iscritti al Collegio dei Geometri della provincia, l’ordi-ne stesso rilascerà i “crediti for-mativi”.

L

Speciale Edilizia

Terza Giornata della sicurezza edile Venerdì 14 dicembre incontri e convegni a Casalmaggiore

• ore 8.30 REGISTRAzIONE PARTECIPANTI• ore 9.00PREMIAzIONE DELLE CLASSI VINCITRICIdel concorso per la realizzazione del manifesto della “Giornata della Sicurezza nei Cantieri”• ore 9.30 SALUTO DELLE AUTORITÀ• ore 10.15INTERVENTI RELATORI“Il ruolo dell’INAIL per la sicurezza sul lavoro nel settore edile”Dott. Moreno CogliatiDirettore della Sede Inail di Cremona“La sicurezza in edilizia rurale nel territorio dell’ASL di Cremona”Dr.ssa Sonia Longo, Dirigente Medico Servizio PSAL - ASL Cremona“La sorveglianza sanitaria nei cantieri”Mauro BernardelliIspettore del Lavoro Responsabile vigilanza tecnica DTL di CremonaIng. Giovanni Enrico ZanghìIspettore del Lavoro RSPP DTL di Cremona“L’adozione in sicurezza delle opere provvisionalinel cantiere edile”Geom. Eugenio Villa, Presidente C.P.T. Cremona“La formazione degli addetti alla filiera dell’edilizia per operare in sicurezza” Dott. Mauro Rivolta, Direttore Scuola Edile Cremonese• ore 12.30Conclusioni. Al termine dell'incontro verrà offerto un rinfresco a tutti i partecipanti.

Il programma

Mercoledì 5 Dicembre 201212

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gravi fiscali ed incentivi non interessano solamente i grandi interventi di riqua-lificazione energetica e l'in-stallazione di specifici im-

pianti: con la Risoluzione n. 71 dello scorso 25 giugno l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato alcuni chiarimenti relativi alla possibilità di applicazione delle detrazioni fi-scali Irpef del 55% e dell’Iva age-volata al 10% per ristrutturazioni edilizie ad interventi relativi alla po-sa in opera di pavimenti.La Risoluzione è nata in risposta al quesito posto da un contribuente, il quale doveva svolgere alcuni in-terventi edilizi presso la civile abi-tazione dove avrebbe poi fissato la propria residenza al termine dei la-vori, e voleva conoscere l’applica-bilità delle detrazioni del 55% a tali interventi e la possibilità di usu-fruire dell’aliquota Iva agevolata. La posa in opera dei pavimenti con struttura flottante, infatti, infatti, ri-entra nella normativa che riguarda i materiali da rivestimento e quindi rientra nel caso di applicazione dell’aliquota ordinaria dell’Iva. L’AdE ha infatti chiarito che si in-tendono quali beni finiti quelli che anche dopo la realizzazione dell’in-tervento non perdono la propria individualità, seppur incorporan-dosi nell’intervento. Per intenderci quei beni come le porte interne, gli infissi esterni, i sanitari, le caldaie, gli ascensori, i montacarichi, i pro-dotti per gli impianti idrici, elettrici, a gas, ecc. Il pavimento flottante, invece, composto da singoli listoni che possono anche essere sman-tellati e ricomposti in altro luogo, è formato da elementi che seppur dotati ciascuno di una propria au-tonomia, perdono le proprie carat-teristiche strutturali di pavimenta-zione se presi singolarmente. Que-sto tipo di lavorazione deve per-tanto essere assoggettata all’ali-

quota Iva ordinaria, quella del 21%. La posa in opera di un pavi-mento contro terra è riconducibile, invece, a quel genere di interventi edilizi che possono usufruire delle detrazioni fiscali del 55%.Infatti si tratta sostanzialmente di un pavimento rivolto verso l’ester-no, che fa quindi parte dell’involu-cro dell’edificio, e può pertanto usufruire delle agevolazioni fiscali destinate agli interventi di riqualifi-

cazione energetica, purchè, ovvia-mente, vengano rispettati i limiti di trasmittanza termica imposti dall'allegato B al decreto del mini-stro per lo Sviluppo economico dell’11 marzo 2008.A proposito del pavimento, l’alle-gato precisa proprio che tali ele-menti fanno parte delle strutture orizzontali che compongo l’involu-cro opaco dell’edificio se rivolti verso locali non riscaldati o verso

l’esterno, come nel caso in esame.Del resto anche l’Enea, che è l’ente proposto al riconoscimento dei re-quisiti richiesti per poter accedere alle agevolazioni individua nell’elenco pubblicato sul proprio sito, l’ipotesi di pavimento contro terra.Anche il rifacimento dei pavimenti, dunque, può essere soggetto ad agevolazioni ed incentivi, ma prima di fare richiesta o di effettuare la propria scelta è fondamentale in-formarsi per scoprire in quale cate-goria può rientrare l'intervento, in base alle caratteristiche specifiche del pavimento e anche in base ai tipi di materiale prescelto. Entram-bi i fattori, infatti, possono incidere notevolmente sulla dispersione termica e di conseguenza anche sui consumi. Una corretta informa-zione non sarà utile solamente per poter usufruire di tutte le agevola-zioni disponibili, ma anche per po-ter verificare notevoli risparmi in bolletta dovuto alla ridotta disper-sione.

SPosa dei pavimenti e agevolazioniTipologia e materiali stabiliranno le possibilità di ricevere sgravi fiscali

13Speciale Edilizia Mercoledi 5 Dicembre 2012

PORTE INTERNE ED ESTERNE: LE AGEVOLAZIONI FISCALILa nuova installazione o la sostituzione di porte ester-

ne esistenti con altre aventi sagoma o colore diversi può beneficiare della detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie. Qualora la nuova porta delimiti l’involucro riscal-dato dell’edificio, verso l’esterno o verso locali non ri-scaldati, si può valutare, in alternativa, la detrazione fi-scale per gli interventi mirati al risparmio energetico. E’ però necessario, per quest’ultima detrazione, che la porta rispetti determinati requisiti di trasmittanza termi-ca, che sono stati definiti dal Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico dell’11 marzo 2008 e successi-vamente modificati col Decreto del 6 gennaio 2010. E’ bene ricordare che nel caso in cui l’intervento possa beneficiare di entrambe le detrazioni fiscali citate (ri-strutturazioni edilizie ed interventi per il risparmio ener-getico), bisogna scegliere solo una delle due opzioni, poiché non sono cumulabili.

L’installazione su edifici esistenti di porte blindate o rinforzate può rientrare nella detrazione fiscale per le ristrutturazione edilizie, che è ammessa per gli interven-ti mirati a prevenire il rischio del compimento di atti ille-citi da parte di terzi, come ad esempio il furto, l’aggres-sione o il sequestro di persona. E’ bene specificare che per quanto riguarda le porte blindate esterne si può ac-cedere alla detrazione sia per la nuova installazione che per la sostituzione di una porta blindata esistente, ma con un'altra avente sagoma o colori diversi. Per le por-te interne è prevista invece solamente la nuova installa-zione, in cui rientra il caso di sostituzione di una porta esistente tradizionale con una blindata. Possono bene-ficiare della medesima detrazione fiscale anche l’appo-sizione o la sostituzione di serrature, lucchetti, catenac-ci o spioncini. Non è quindi necessario per queste ope-re sostituire l’intera porta e modificarne altre caratteri-stiche. Le porte interne sono un argomento delicato, che merita la giusta attenzione. Nel caso di sola sostitu-zione di una o più porte interne, senza ingrandimento o spostamento delle aperture, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che questo tipo di intervento non è agevo-labile. Non lo è nemmeno se si cambiano le caratteristi-che materiche delle porte, ad esempio sostituendo delle porte in legno tamburate con delle porte in legno massiccio. Il discorso è un po’ diverso se ad esempio si installa al posto di una porta interna tradizionale una porta blindata.

Anche quando si apre un nuovo vano porta per unire due unità immobiliari o altri locali si può applicare la detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie, sia per quanto riguarda le opere edili di demolizione e di finitu-ra della sagoma nel muro che per la fornitura e posa della nuova porta. Stesso tipo di detrazione è possibile anche quando allarghiamo i vani di porte interne esi-stenti e di conseguenza dobbiamo installare una nuova porta con misure differenti.

POSSIBILITÀ DI

DETRAZIONE FISCALE

DEL 55% PER SERRAMENTI A RISPARMIO

ENERGETICO

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Cremo, la “manita” è vera gloria? uiete dopo la tempesta o solo tregua armata? La cinquina rifi-lata alla malcapitata Tritium, ha riportato un po’ di respiro in casa Cremonese dopo le brutte

figure contro Pavia e SüdTirol. Una vittoria facile facile, quella maturata contro la formazione allenata da Oscar Magoni che senza dubbio ha dato il “prego si acco-modi” agli attacchi grigiorossi, consen-tendo a Le Noci e compagni di chiudere la prima frazione già con cinque reti di van-taggio. Un passivo incolmabile, che ha reso sostanzialmente quasi inutile il secondo tempo, ma che tuttavia non è servito a riappacificare la curva con alcuni elementi della squadra. Marotta, ad esem-pio, è finalmente tornato al gol ma è stato fischiato costantemente dalla Sud, che non ha dimenticato certi atteggiamenti di “sfida” dell’attaccante e che, più in gene-rale, si aspetta comunque di più. A conti fatti non possono essere sicuramente cinque gol contro una squadra poco più che derelitta a cancellare il passo lento di questa Cremonese. I tifosi se ne rendono conto, Arvedi pure.

COPPA ITALIA Oggi pomeriggio Beppe Scienza potrà testare la condizio-ne dei suoi uomini, sfruttando la gara di Coppa Italia in programma alle 14.30 allo stadio “Zini” contro l’Esperia Viareggio

allenata da mister Cuoghi. L’occasione sarà propizia per dare spazio a coloro che hanno giocato meno in quest’ultimo periodo per infortuni o squalifiche e per poter rimettere minuti nelle gambe degli

altri che ancora cercano il top della condi-zione in vista di quest’ultima fetta di giro-ne d’andata. Poi sarà la volta della trasfer-ta di Portogruaro, un’altra sfida di bassa classifica, in casa di una formazione che

non vince sul terreno amico dal 30 set-tembre ed ha perso le ultime due gare di campionato, ma che in graduatoria ci guarda con un punto in più all’attivo.

Matteo Volpi

QTroppo debole la Tritium per dire con certezza se i grigiorossi sono in ripresa

Mercoledì 5 Dicembre 201214 SPORTSPORTSPORTlo

PRIMA DIVISIONEAlbinoLeffe-Pavia 0-0Cremonese-Tritium 5-0Cuneo-Carpi 0-0FeralpiSalò-Lecce 4-0Lumezzane-Como 1-1Reggiana-Portogruaro 2-1Trapani-San Marino 4-0Virtus Entella-SudTirol 1-1Riposa: Treviso

Lecce 29 Carpi 26Trapani 22SudTirol 22Virtus Entella 20Pavia 19Lumezzane 18San Marino 17Como (-1) 16Portogruaro 16Cuneo 16Cremonese (-1) 15Reggiana 15Feralpi Salò 15AlbinoLeffe (-10) 7Tritium 7Treviso (-1) 2

Como-Virtus EntellaLecce-SudTirolPavia-ReggianaPortogruaro-CremoneseSan Marino-FeralpiSalòTrapani-AlbinoLeffeTreviso-LumezzaneTritium-CarpiRiposa: Cuneo

La Casalese è rinata: sette punti in tre partite(S.A.) Dalla possibile beffa, al reale trionfo: la Casalese ha

inanellato il secondo successo esterno filato a Carignano (1-3), rischiando grosso nel finale, ma venendo baciata dalla sorte, stavolta amica dei biancocelesti. Il terzo risultato utile consecutivo (sette punti nelle ultime tre giornate) ha permes-so ai maggiorini di superare il Traversetolo, ora unico fanali-no di coda. La zona playout dista sempre un paio di punti, ma la Casalese è confortata sia dal proprio momento di

forma che dalla condizione delle rivali. L’andamento lento delle pericolanti ha pressato la bassa classifica: sopra i bian-cocelesti, ci sono sei squadre in soli tre punti.

CLASSIFICA (14ª giornata) Meletolese 30; Castellana 26; Arcetana 25; Castelnovese, Montecchio 23; Brescello 21; Medesanese 20; Falk, Povigliese 19; Langhiranese 18; Bobbiese, Cadelbosco, Carignano 17; Ciano 16; Borgonovese 15; Fabbrico 14; Casalese 12; Traversetolo 11.

Il successo era comunque indispensabile per stoppare la crisi. Oggi pomeriggio sfida di Coppa Italia con il Viareggio

Il secondo rigore trasformato da Le Noci (foto L. Dassi)

PROMOZIONE

La Pergolettese vince e si rilanciaVincendo 2-1 l’anticipo di Sesto S. Gio-

vanni, la Pergolettse si rilancia in classifica.16ª GIORNATA, Caronnese-Montichiari

1-1, Castellana-Sant’Angelo 2-1, MapelloBo-nate-Caravaggio 2-0, Mezzocorona-Voghera 2-4, Olginatese-Alzano Cene 2-1, Pontisola-Lecco 0-0, Pro Sesto-Pergolettese 1-2, Seregno-Fersina Perginese 1-1, Seriate-Dar-

fo Boario 2-0, Trento-St. Georgen 4-2.CLASSIFICA Voghera 35; Caronnese,

Pontisola 34; Pergolettese 33; Olginatese 29; Lecco (-3) 25; MapelloBonate, Caravaggio 23; Seriate, Castellana 20; Seregno St. Georgen, Montichiari 19; Pro Sesto Alzano Cene 17; Fersina Perginese 16; Mezzocorona, Darfo Boario (-1) 13; Sant’Angelo 12; Trento 9 (-1).

14ª

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SERIE D

Serie B Un bel Bresciasi candida per i playoff

E’ un Brescia formato lusso quello che ha messo sotto meritatamente il Verona. Malgrado le assenze, la squadra di Calori conferma di attraversare un ottimo stato di forma e di candidarsi per un posto nei playoff. In calo, invece, il Verona, che rischia di veder scappare Sassuolo e Livorno.

17ª GIORNATA Bari-Sassuolo 3-3, Brescia-Verona 2-0, Empoli-Spezia 2-2, Juve Stabia-Cittadella 1-1, Livorno-Grosseto 4-0, Modena-Novara 1-0, Padova-Ascoli 1-1, Pro Vercelli-Vicenza 2-1, Reggina-Crotone 1-1, Varese-Ternana 1-0, Virtus Lanciano-Cesena 3-3.

CLASSIFICA Sassuolo 39; Livorno 38; Verona 32; Brescia, Varese (-1), Padova (-2) 26; Modena (-2), Juve Stabia 25; Cittadella, Empoli (-1) 22; Spezia 21; Bari (-7) 27; Crotone (-2), Ternana, Ascoli (-1) 18; Vicenza 17; Cesena 16; Reggina (-3) 15; Virtus Lanciano, Pro Vercelli 14; Novara (-4) 10; Grosseto (-6) 8.

Tremate, le sette sorelle sono tornare. Non saranno più gli anni ’90, con le big di serie A in grado di fare spese folli, ma la classifica recita che le società più blasonate del nostro calcio sono ai primi sette posti ed è difficile che qualcun altro vada oltre l’ottavo posto. A parte la Fiorentina, tutte le altre sei hanno vinto nell’ultimo turno, a conferma di una gap crescente rispetto al resto del campionato, relegato alla lotta per la salvezza. In vetta, solo il Napoli sembra però attrezzato per contendere lo scudetto alla Juve (che stasera a Donetsk cerca il pass per gli ottavi di Champions), ma la sfida per il terzo posto si annuncia altrettanto incerta e inte-ressante tra cinque formazioni, Milan compreso, che sta scalando rapidamente la graduatoria. Chi sta avendo un’in-voluzione è l’Inter, sgonfiatasi dopo la vittoria di Torino. Il caso Sneijder e il logorio di alcuni veterani stanno penaliz-zando una squadra meno sicura di se stessa e capace di

battere il Palermo solo grazie a una clamorosa autorete. Insomma, un campionato modesto a livello tecnico, ma interessante, che sta lanciando giovani molto bravi, final-mente non più chiusi dai fuoriclasse stranieri, che hanno lasciato il nostro calcio. Non tutto il male vien per nuocere...

15ª GIORNATA Bologna-Atalanta 2-1, Catania-Milan 1-3, Fiorentina-Sampdoria 2-2 Genoa-Chievo 2-4, Inter-Palermo 1-0, Juventus-Torino 3-0, Lazio-Parma 2-1, Napoli-Pescara 5-1, Siena-Roma 1-3, Udinese-Cagliari 4-1.

CLASSIFICA Juventus 35; Napoli 33; Inter 31; Lazio, Fiorentina 29; Roma 26; Milan 21; Parma 20; Udinese, Catania 19; Atalanta (-2) 18; Sampdoria (-1) 17; Cagliari 16; Torino, Chievo 15; Palermo, Bologna 14; Genoa 12; Siena (-6), Pescara (-1) 11.

Fabio Varesi [email protected]

Le big del nostro calcio sono ai primi posti, grazie anche a giovani interessanti

Le sette sorelle sono tornate a comandareSERIE A

La grinta di Allegri

a cura di Fabio Varesi

RETI: 22’ (rig.) e 27’ (rig.) Le Noci, 33’ autorete di Teso, 37’ Marotta, 43’ Sales.CREMONESE (4-3-3): Alfonso; Sales, Moi, Tedeschi, Visconti; Baiocco, Degeri, Buchel (73’ Filippini); Le Noci (46’ Marti-nez), Carlini (55’ Bonvissuto), Marotta. A disposizione: Grillo, Cremonesi, Armenise, Magal-lanes. All.: Scienza.TRITIUM (4-4-2): Paleari; Cre-maschi, Teso, Bossa, Riva; E. Bortolotto (77’ Magni), Corti, Arrigoni, Teoldi (51’ Chinella-to); Spampatti (66’ Fioretti), R. Bortolotto. A disposizione: Nodari, Zanga, Cusaro, Marti-nelli. All.: Magoni.ARBITRO: Simone Aversano di Treviso.NOTE: angoli 6-2, recupero 0 e 3’. Nessun ammonito.

CREMONESE-TRITIUM 5-0

Page 15: Il Piccolo

a buona prova di Sassari non era un fuoco di paglia. La Vanoli, da due settimane affidata a coach Gresta (ex vice di

Caja) è viva e anche se ha rischia-to qualcosa di troppo nel finale del match, ha piegato con merito una deludente Umana Venezia (92-88). Due punti di vitale importanza per la classifica, che danno mora-le per il prosieguo del campiona-to. Come rimarcato nella presen-tazione del match, la salvezza della Vanoli passa per la crescita di Vitali e Peric, due giocatori di talento, che avevano solo bisogno di crescere fisicamente. E con Venezia, entrambi hanno risposto alla grande, in particolare Luca Vitali, autore di una prova mostruosa: 27 punti realizzati, con ottime percentuali (3/4 da due, 5/6 da tre, 6/6 nei tiri liberi). Bene anche Peric (13 punti), spesso nel vivo del gioco, ma un po’ tutta la squadra è apparsa rinfrancata, con Harris frenato nella seconda parte della gara, perché ben pre-sto gravato di 4 falli e quindi non in grado di offrire il suo solito con-tributo in fatto di punti. E’ piaciuto anche Stipanovic, che si è battuto con coraggio sotto i tabelloni. La posizione in classifica dei bianco-blu ha sicuramente influito sul finale thriller: una volta raggiunto il +14, il match sembrava chiuso, ma sulla disperata rimonta di Venezia, la Vanoli si è disunita,

permettendo agli avversari di avvicinarsi sino al 90-88 a 5” dalla sirena. Ci ha pensato Jackson, glaciale dalla lunetta, a regalare un sorriso ai tifosi biancloblu e alla Vanoli due punti davvero preziosi, costruiti con un ottimo secondo parziale (29-13). Mastica amaro, invece, la gloriosa Reyer, che dopo l’exploit di Milano si è smar-rita ed ora si trova, a sorpresa, invischiata nella lotta salvezza. E’ vero che Mazzon accusa assenze

importanti (in primis Clark), ma la squadra è lontana parente di quel-la ammirata la scorsa stagione.

Lunedì sera per la Vanoli è in programma la proibitiva trasferta di Siena (che nel posticipo di lune-dì ha surclassato Avellino), poi dopo la pausa del campionato (a causa dell’All Star Game) arriverà al PalaRadi la Scavolini Pesaro per un altro delicatissimo scontro salvezza. Malgrado il cambio di allenatore (Zare Markovski per

Ticchi), i marchigiani sono stati travolti a Bologna ed ora sono ultimi da soli in classifica. Dopo le cessioni eccellenti di Hackett e Cusin, la squadra si è parecchio indebolita e soprattutto non è riu-scita a reagire malgrado la nuova conduzione tecnica. Ciò non signi-fica che sia una match facile, anzi, ma la Vanoli nei momenti topici della stagione raramente sbaglia e non lo farà neppure contro Pesaro.

dalla redazione

LUn super Vitali può cambiare la stagione

Era una sorta di mission impossible per l’Assi Manzi contro la quotata Umana Venezia. Le giovani cremone-si, reduci dall’exploit di Milano, hanno comunque ven-duto cara la pelle, perdendo con un dignitoso 70-81 (15-18, 37-45; 49-54 i parziali).

La squadra di Anolonti è comunque in crescita e può giocare le sue carte nella lotta alla salvezza, a partire dalla sfida casalinga di lunedì pomeriggio contro la Virtus Cagliari, ancora ferma a zero punti. Un successo di vitale importanza per l’Assi, che non può sbagliare l’appuntamento contro il fanalino di coda.

ASSI MANZI CREMONA: Smaldone 8, Rizzi 2, Rac-chetti 8, Conti, Mistò, Brusadin 10, Maffenini 18, Scarsi 7, Zagni 5, Bona 12. All.: Anilonti.

Diverso il campionato della Tec-Mar Crema, che pro-segue la propria marcia di avvicinamento alle zone altre della classifica, a conferma del valore del roster crema-sco. La formazione di Giroldi si è sbarazzata abbastan-za facilmente del Biassono (solo una vittoria all’attivo) con il punteggio di 69-51 (15-10, 31-26, 49-37) ed è salita al terzo posto a pari punti con Milano. E domenica pomeriggio è in programma una trasferta non facile sul parquet di Broni, che misurerà il reale valore della Tec-Mar anche in trasferta.

TEC-MAR CREMA: Conti 8, Biasini 2, Capoferri 15, Sangiovanni, Sforza 2, Caccialanza 9, Cerri 6, Gibertini 9, Rizzi 4, Picotti 14. All.: Giroldi.

CLASSIFICA (10ª giornata) San Martino di Lupari, Venezia 18; Marghera 16; Milano, Tec-Mar Crema 14; Muggia, Udine, Broni, Alghero 10; San Salvatore 8; Valmadrera 6; Assi Manzi Cremona 4; Biassono 2, Vir-tus Cagliari 0.

Assi Manzi ko con onoreCrema sale la terzo posto

SERIE A2

E sono tre. Contro il coriaceo Milanotre Basiglio (battuto 70-62) l’MgK Vis allunga la striscia di suc-cessi e la classifica è diventata di tutto rispetto. Oltre al solito Bossini (22 punti), l’uomo partita di Piadena è stato Pesenti, autore di 21 punti, con un 3/4 da tre punti e capace di giocate importanti nei momenti decisivi del match.

E’ finita come meglio non si poteva la trasferta di Porto Mantovano, con l’Erogasmet Crema che è tornata a casa con i due punti al termine di una prestazione sontuosa. Il punteggio di 94-65 foto-

grafa esattamente l’andamento del match, in equi-librio solo nel primo quarto, quando i biancorossi hanno prevalso solamente di due punti. L’affer-mazione è frutto di una tattica difensiva che ha lar-gamente privilegiato l’intenzione di non coprirsi di falli, date le rotazioni corte, che non la consueta aggressività della squadra.

CLASSIFICA (8ª giornata) Montichiari, San Boni-facio 14; Crema, Cantù 12; Pisogne, Piadena 10; Milanotre Basiglio, Lissone, Orzinuovi 8; Bergamo, Bernareggio 6; Cittadella, Bancole 2; Arzignano 0.

BASKET DNC

Prosegue il momento positivo del Cremona Rugby nel campionato di serie C. I ragazzi di Daldoss si sono sbarazzati (con il punteggio di 23-5) dello Junior Bassa Bresciana, formazione di grandi tradizioni, che la settimana scorsa si era arresa solo nel finale al Desenzano, secondo in classifica. A San Sigismondo era in palio il terzo posto in graduatoria e i grigiorossi non si sono fatti sfuggire l’occasione, scavalcando in classifica anche il Crema, sconfitto 27-5 a

Desenzano. I neroverdi hanno però offerto una prova di maturità, dimostrando carattere e grinta cedendo solo allo strapotere fisico avversario. Domenica sul terreno di via Toffetti va in scena il derby Crema-Cremona, che mette in palio il pri-mato provinciale in classifica.

Nulla da fare, invece, per il Casalmaggiore Rugby sconfitto 38-18 dal Valtellina. La squadra casalasca si trova al quarto posto con 20 punti e domenica cercherà riscatto contro il Gussago.

Grigiorossi in forma in attesa del derbyRUGBY

Sport Mercoledì 5 Dicembre 201215

(24-26, 53-39; 72-62)

VANOLI CREMONA: Peric 13 (6/11, 0/1), Vitali 27 (3/4, 5/6), Kotti (0/1 da tre), Jackson 15 (2/4, 2/6), Belloni ne, Conti ne, Ruini 3, Johnson 10 (4/6, 0/1), Harris 13 (4/7, 1/3), Huff 2 (1/3, 0/2), Stipanovic 9 (3/7 da due), Cazzaniga ne. All.: Gresta.UMANA REYER VENEZIA: Bul-leri 6 (1/3, 1/2), Diawara 14 (6/9, 0/2), Marconato 4 (2/2 da due), Zoroski 2 (1/3, 0/2), Szewczyk 16 (3/4, 2/4), Young 23 (6/12, 3/6), Fantoni (0/1, 0/1), Bowers 12 (3/5, 1/3), Ros-selli 5 (1/4, 1/1), Magro 2 (1/2 da due), Candussi ne, Williams 4 (2/4 da due). All.: Mazzon.ARBITRI: Begnis, Paternicò e Bartoli.

VANOLI-UMANA 92-88 Bologna-Pesaro 76-58 Caserta-Cantù 76-74Cremona-Venezia 92-88 Milano-Sassari 80-86Montegranaro-Biella 82-75 Reggio E.-Brindisi 75-78 Roma-Varese 91-87Siena-Avellino 101-65

Varese 18Siena 16Sassari 16Cantù 12Bologna 12Roma 12Brindisi 10Milano 10Reggio Emilia 10Caserta 10Cremona 6Montegranaro 6Biella 6Venezia 6Avellino 6Pesaro 4

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Luca Vitali, mvp contro Venezia

Bissolati e Vece al mini stage azzurro della pistaFesteggiati i 40 anni della società

ciclistica Ceramica Pagnoncelli. Al galà di Paolo Pagnoncelli, presiden-te dell’omonimo sodalizio bergama-sco, sono intervenuti i presidenti della Fci Renato Di Rocco, del Comitato Lombardo Francesco Bernardelli, della provincia di Bergamo Michele Gamba e il diret-tore sportivo della formazione belga Omega Pharma-Quick Step, Davide Bramati, che ci ha ricordato: «Dovete segnarvi sul taccuino il nome di Matteo Trentin, che alle

classiche del Nord si è messo sulle orme di Boonen, suo capitano, per rubare al fiammingo tutti i segreti tra le pietre. Dietro la sua ruota c’era sempre quella del trentino Matteo».

STAGE AZZURRO PER BISSOLATI E VECE Presso il velo-dromo Fassa Bortolo di Montechiari (Bre-scia) una dozzina di cicliste lombarde hanno partecipato al mini stage di preparazione su pista indet-to dalla nazionale azzurra del ct Dino Salvoldi. Hanno partecipato: Martina Alzini, Maria Giulia Confalonieri,

Chiara Vannucci, Elena Bissolati, Miriam Vece, Arianna Fidanza, Claudia Cretti, Barbara Guarischi, Silvia Valsecchi, Simona Frapporti, Michela Maltese e Ana Maria Covrig.

BERNARDELLI RIELETTO Il congresso della Federciclismo lom-bardo ha confermato il presidente uscente Francesco Bernardelli e i suoi due vice, Cordiano Dagnoni e Daniele Maggi, che saranno coadiu-vati nel quadriennio olimpico da Adriano Borghetti, Fabio Perego, Paolo Pioselli e Raffaele Vigano.

SANREMO E LOMBARDIA SI CORRERANNO DI DOMENICA Il Conseil du cyclisme professionnel (Ccp) ha accolto le domande avan-zate da Rcs Sport per cambiare la data di Milano- anremo e Giro di Lombardia. Le due corse si corre-ranno entrambe non più al sabato, ma alla domenica: la Sanremo il 17 marzo, il Lombardia il 6 ottobre. E il giorno successivo, lunedì 7 otto-bre, sarà svelato il Giro d Italia 2014.

Fortunato Chiodo

CICLISMO

Piadena e Crema in grande forma

PREMIAZIONIBaldesio in festa per celebrare i pro-

pri atleti, che si sono maggiormente distinti nel corso del 2012. Su tutti il canottiere Michele Manzoli, argento ai mondiali Under 23, premiato come atleta dell’anno della Baldesio. Nella canoa note di merito per Viola Pagliari, Vera Cadenazzi, Mihai Ruginescu, Chiara Rambaldi, Margherita Grego, Valentina Ciboldi ed Emanuela Scaratti.

Per il nuoto hanno brillato nel corso della stagione e hanno ricevuto rico-noscimenti Camilla Villa, Andrea Cac-ciatori, Marco Zanetti, Paola Sanfelici, Camillo Fedeli, Federico Scotti, Lorenzo Gabbiani e Mara Contini. Nel tennis, riconoscimenti per la squadra in carrozzella, campione d’Italia e per la squadra D3 femminile promossa in D2 regionale. Molto bene anche gli

under, bravi nei tornei di categoria. «Si è trattato di un momento impor-

tante per radunare tutti i nostri tessera-ti e festeggiarli - ha affermato il presi-dente Sanfelici - riconoscendo loro il contributo che danno alla società sul piano agonistico, oltre che naturalmen-te per i risultati conseguiti». Per questi, titoli e medaglie a livello nazionale ed internazionali, si occuperà l’assemblea di primavera quando verranno asse-gnati i trofei “Boni-Fanetti” e “Parolini”. Hanno presentato la festa i consiglieri dei vari settori, che hanno chiamato uno per uno gli atleti. Sabato toccherà alle Canottieri Flora ed alla Bissolati.

Cesare Castellani

Tra tanti ottimi risultati conseguiti in varie discipline spicca l’argento mondiale di Michele Manzoli

Decisivo contro Venezia (27 punti) il bolognese può essere la carta vincente per raggiungere la salvezza della VanoliLEGA A

La Baldesio ha festeggiato gli atleti protagonisti nel 2012

La squadra di tennis in carozzina

Elena Bissolati

La premiazione di Michele Manzoli

foto Castellani

Page 16: Il Piccolo

utto facile per la Pomì Casalmaggiore nel terzo derby consecutivo e così le casalasche continuano la propria marcia nella

parte alta della classifica. Questa volta a cadere sotto i colpi di Bacchi e compagne è stata le Terre Verdiane Fontanellato, che a Fidenza ha rimediato un netto 0-3 (7-25, 22-25, 16-25). Impossibile non tirare in ballo le pesanti assen-ze che ha accusato la formazione di casa in sede di commento e Gianfranco Milano, il tecnico della Pomì, sportivamente, lo ha sottoli-neato: «Per Fontanellato affrontare il derby con la Pomì con una forma-zione fortemente rimaneggiata, si è rivelato complesso. Da parte nostra sono servite comunque concentra-zione e qualità di gioco, anche perché dopo un primo set a senso unico abbiamo dovuto faticare più del dovuto nel secondo, nel quale si è registrato un leggero calo. Poi la squadra è tornata padrona della situazione nel terzo set».

Le formazioni di testa iniziano a perde qualche colpo: «Oltre alla vittoria netta sul campo di Fidenza, questo è l’altro aspetto importante della giornata, anche se ribadisco che dobbiamo guardare principal-mente a noi stesse. Ogni squadra avrà i suoi momenti positivi e nega-

tivi, noi speriamo di aver superato definitivamente la parentesi no».

E’ una Rossella Olivotto raggian-te quella che commenta la gara contro Fontanellato: «Sicuramente il match si è rivelato più facile del previsto – spiega la centrale trenti-na – per le nostre avversarie affron-tarci in formazione rimaneggiata si è rivelato limitante, anche se va considerato che da parte nostra non possiamo contare su due ele-menti come Nardini e Zago».

La tua prestazione è stata la migliore dall’inizio della stagione: sei d’accordo? «E’ andata bene, dodici punti con un sessantadue per cento di positività sono dati confortanti».

Sconsolato, invece, il tecnico delle Terre Verdiane: «Non mi piace mai tirare in ballo le assenti – com-menta mister Botti – ma è innegabi-le che non poter contare su Decordi, Moncada e Do Carma ha ridotto di molto le nostre chance di

ben figurare contro la Pomì. Non è certo la formazione di Casalmag-giore quella con la quale cercare punti salvezza, ma dispiace comun-que essere usciti dal campo scon-fitti in maniera così netta, perché con la Pomì abbiamo sempre dato vita a gare molto combattute».

POMI’: Corna 5, Guatelli 6, Repice 6, Olivotto 12, Beier 9, Bacchi 14, Gibertini (L), Nasari 1, Agrifolgio ne, D’Ambros ne, Nardini ne, Zago ne. All.: Milano.

T

Troppo forte Casalmaggiore per un Fontanellato incompleto, battuto 3-0. E la vetta ora è a un solo punto

Pomì sbanca anche le Terre VerdianeNuova sconfitta in campionato della Reima Crema.

Sabato sera la formazione di Vittorio Verderio, dopo aver vinto il primo set, ha poi ceduto contro Sant’Antioco dell’asso Cardona, per 1-3 ed ora la classifica è divenuta difficile. Le sole note positive sono state il rientro di Alberto Bigarelli, infortunatosi alla prima giornata di campionato contro Iglesias ed il calore del pubblico, che nonostante il periodo poco felice, è sempre vicinao alla squadra. L’inizio gara ha fatto sperare le trecento persone presenti al PalaBertoni. I padroni di casa partono bene grazie ad Aaron Bonizzoni, il cui servizio fa saltare la ricezione sarda (11-6). La sinfonia blues prosegue e grazie ad un muro di Giulio Silva su Cardona, il margine di van-taggio aumenta (14-7). A chiudere ci pensa Bobo Corti che infila un break di sei a zero che difatti archi-via il parziale. Nel momento in cui l’incontro avrebbe potuto mettersi sui binari giusti, la Reima non riesce a dare un pugno alle proprie paure. Il secondo parziale è segnato dalla reazione ospite, vinto poi dai sardi, mentre il terzo set viaggia all’insegna dell’equilibrio, Ma nel momento topico del set (22-22), Sant’’Antioco sfrutta gli errori cremaschi e chiude 23-25. Nel quarto parziale Verderio mette in campo Bigarelli per Silva: due muri di Faccioli e un attacco vincente dello schiacciatore rimettono in corsa Crema (9-9), ma è solo un fuoco di paglia e i sardi s’impongono 25-20.

CLASSIFICA (8ª giornata) Cantù 22; Bergamo 18; Milano 17; Genova 16; Asti 14; Cuneo 13; S. Antioco 12; Olbia 11; Brugherio 10; Cagliari, Iglesias 9; Bre-scia 8; Reima Crema 5; Cisano 4.

Reima Crema volenterosama ancora a mani vuote

Le corsie del bocciodromo Ferroviario, ma non solamente queste, sembrano andare sempre più a genio ai bocciofili “stranieri”: qui lo scorso anno trionfarono i cremaschi Visconti e Pettinari, in questa edizione è stata la volta dei piacentini Luigi Morni e Attilio Marzolini salire sul gradino più alto del podio del 7° memorial Cesare Pietralunga e 5° memorial Arnaldo Ghirardi.

Onore al merito ai portacolori della “Bobbiese” (tra l’altro vincitori la sera prece-dente a Pontenure!) che, superato lo scoglio dei bresciani Pizzamiglio-Trementini (12-5), si sbarazzavano nei quarti di finale dei par-mensi Bicelli e Corinti (12-4) e approdavano in finale imponendosi sui fidentini Lanzi-

Barbieri per 12-6. Applausi e maggior diffi-coltà la incontravano Ennio Pozzali e Mauro Zorza nell’altra parte del tabellone, dove nel “recupero” eliminavano Stringhini-Piccioni (12-7), quindi avevano la meglio sui beniami-ni di casa Antonioli-Tessadri (12-6), quindi su Marzolini-Ferrari (12-10) ed in semifinale si sbarazzavano dei compagni di società Croera e Picchi con un perentorio 12-2. Finale equilibrata: più continui Morni-Marzolini che la spuntavano sui pur bravi Pozzali-Zorza con il punteggio finale di 12-9. Ha diretto la gara Vanni Capelli, coadiuvato dagli arbitri di finale Primo Massarini e Giancarlo Bongiorni.

Massimo Malfatto

BOCCE

Ha preso il via domenica scorsa a Cremona il circuito Aquagol, organizzato dal Comitato regionale lombardo della Federazione italiana nuoto. E’ stata una domenica di festa persso il al Centro Fin di Cremona: in mattinata si sono svolte le gare di nuoto del circuito Propaganda, mentre al pomeriggio è stato il momento della pallanuoto dei più piccini e del nuoto sincronizzato che, con quattro esibizioni coreografiche, ha fatto da cornice alle partite della prima tappa di Aquagol. In vasca sono scesi oltre 350 bambini, che al termine della manifestazione hanno rice-vuto da Santa Lucia il meritato premio alle loro fatiche acquatiche. A premiare i gio-vanissimi atleti sono stati Riccardo Lancetti, delegato provinciale della Fin e Stefano Manfredi Uberti, consigliere del Comitato regionale lombardo della Fin. Le squadre cremonesi, presenti alla mattina per il nuoto, sono state il Centro Fin Cremona (presente con circa 40 atleti) e la Canottieri Baldesio, mentre dalla provincia son arrivate il Sporting Club di Soncino e

la Rari Nantes Crema. Ad imporsi, stac-cando nettamente le avversarie, è stato il Centro Fin Cremona che ha dato prova di grande compattezza, mettendo in luce l’ottimo lavoro svolto fino a questo momento dai suoi istruttori; ai numerosi podi individuali ottenuti, infatti, si è

aggiunta, a coronare la giornata, anche la vittoria nella staffetta 4x25 maschile mista. Al pomeriggio, al cospetto di oltre 400 spettatori presenti sugli spalti, il Centro Fin è stato teatro della manifestazione inaugurale della pallanuoto lombarda a cui, in parallelo, hanno fatto da cornice le

esibizioni di nuoto sincronizzato. Ben 16 formazioni (per un totale di 180 giovani atleti, provenienti da tutta la Lombardia), si sono cimentate in brevi partite di palla-nuoto intervallate da 4 esibizioni di nuoto sincronizzato. «Una bellissima giornata di sport e divertimento - ha commentato il presidente del Comitato regionale Danilo Vucenovich - l’organizzazione del Centro Findel direttore Tapparelli e coordinata sul piano vasca dall'inesauribile Sirio Pola, è stata impeccabile; sono rimasto impres-sionato dal folto pubblico festante presen-te sulle tribune. Cremona è molto ricettiva e partecipa sempre con grande entusia-smo alle manifestazioni di pallanuoto. Dopo il successo della World League dello scorso marzo, mi piacerebbe riportare un grande evento internazionale in questa

sede». Presente anche lo staff dirigenziale del settore pallanuoto e del nuoto sincro-nizzato: «Il connubio e l’unione tra la pal-lanuoto ed il nuoto sincronizzato si è rive-lato un matrimonio felice - hanno com-mentato Manfredi Uberti e Bianchi consi-glieri federali e responsabili per il settore pallanuoto e per il sincro - la formula spe-rimentale testata a Cremona si è dimo-strata vincente raccogliendo il consenso dei tecnici e del pubblico. Sarà sicura-mente un modulo organizzativo da ripro-porre nell’arco della stagione». Soddisfatto anche il responsabile della pallanuoto cremonese Roberto Bocchi: «Cremona ha fame di pallanuoto e vedere l’entusiasmo del pubblico mi stimola ulteriormente per proseguire la strada intrapresa per rico-struire dalla base il movimento pallanuoti-stico della Bissolati. Ho notato con piace-re la presenza di tutto lo staff federale lombardo, a conferma che questa federa-zione, non solo a parole, è attenta ,vicina e presente alle attività di base».

Gabriele Marca

La Pomì esulta al termine del match

Grande partita e ottima pallavolo quella offerta al PalaBertoni tra Icos Crema (vit-toriosa 3-2) e Giaveno, che hanno dato spettacolo come nella passata stagione in A2. Leo Barbieri ha sorpreso le piemonte-si e tutto il pubblico schierando in campo dal primo set Riikka Lehtonen, a sole tre settimane dall’operazione al gomito: la giocatrice finlandese ha giocato 5 set e

naturalmente ha fatto sentire la sua pre-senza. Visibilmente soddisfatto il tecnico violarosa al termine del match: «Anche oggi si è visto cosa vuol dire essere un gruppo, tutte giocano con la volontà di far parte della squadra, anche chi entra solo per pochi scambi e tutte danno il loro contributo. Nel secondo set abbiamo commesso un errore di formazione, ma

succede, gli errori fanno parte del gioco. a premiare la reazione delle mie ragazze. Sono contento per la ricezione, ci stiamo lavorando tanto e i risultati si vedono. Il calo che abbiamo avuto non è stato fisico e questo è importante, stiamo facendo un bel lavoro con il preparatore Fumagalli».

ICOS CREMA: Paolini 16, Nucu 7, Portalupi, Dalia 5, Garcia Zuleta 2, Okaka

1, Rossi-Matuszkova 21, Lehtonen 9, Saccomani 16, Paris (L), Nicolini ne, Marc ne. All.: Barbieri.

7ª GIORNATA Chieri-Busto Arsizio 1-3, Villa Cortese-Urbino 3-1, Piacenza-Bologna 3-0, Bergamo-Modena 3-2, Pesaro-Conegliano 0-3, Icos Crema-Giaveno 3-2.

CLASSIFICA Busto Arsizio 16; Berga-mo, Piacenza 15; Conegliano, Villa Cortese 13; Modena 12; Chieri 11; Crema 10; Gia-veno 9; Pesaro 7; Urbino 4, Bologna 1.

Un’Icos tutto cuore vince ancora al quinto setSERIE A1

Fontanellato-Pomì 0-3Frosinone-Mazzano 3-0Marsala-Ornavasso 0-3Sala Consilina-Pavia 3-1San Casciano-Montichiari 3-2San Vito-Cadelbosco 2-3Soverato-Novara 3-0

Novara 23Ornavasso 23Pomì Casalmaggiore 22San Casciano 15Mazzano 15Frosinone 14Montichiari 14Soverato 13Cadelbosco 12Pavia 12Sala Consilina 11Fontanellato 6Marsala 5San Vito 4

8ª G

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VOLLEY A2

SERIE B1

SportMercoledì 5 Dicembre 201216

La Bobbiese trionfa nel “Pietralunga e Ghirardi”(M.M.) Ormai è risaputo da tempo che il

campionato provinciale non attira più i boc-ciofili e bene ha fatto il comitato cremonese (negli ultimi anni) a non organizzare più la specialità terna. Lunedì è iniziata la gara a coppie che vede la partecipazione di una settantina di formazioni, adesione molto scarsa (ancora meno dello scorso anno!) a conferma del trend negativo della manifesta-zione. Le finali sono in programma domani sulle corsie del bocciodromo comunale con orario diversificato: la categoria A (solo due gironi!) disputerà la finale alle 21.30, mentre le categorie B e C/D saranno in campo alle ore 19.30 per la fase finale. Esordio come direttore di gara di Carlo Spadafora.

Provinciali, domani serale finali della gara a coppie

Saccomani in attacco

SPORT ACQUATICI

Giornata di festa in piscina con AquagolGare di nuoto, pallanuoto e nuoto sincronizzato con 350 bambini in vasca

I quattro finalisti

Page 17: Il Piccolo

di Federica Ermete

ltimo appuntamento con la stagione lirica del Teatro Ponchielli. Giovedì 6 dicembre (turno A) e sabato 8

dicembre (turno B), sempre alle ore 20.30, il sipario cala con la messa in scena di uno dei drammi per musica più amati: “Lucia di Lammermoor”, dramma tragico in due parti, tratto dal romanzo “The bride of Lammermoor” di W. Scott, su libretto di S. Cammara-no, musicato da Gaetano Donizet-ti. Scritta in poco più di un mese, “Lucia di Lammermoor” viene considerata l’opera che consacrò Gaetano Donizetti alla fama di compositore di opere serie. E tale consacrazione fu quasi del tutto immediata: dopo il grande suc-cesso ottenuto alla prima napole-tana nel 1835 (di cui il composito-re condivise il merito con gli inter-preti vocali, definiti “portentosi” in una lettera a Giovanni Ricordi), l’opera fu subito replicata in quasi tutti i teatri italiani (Genova, Vene-zia, Bologna, Firenze, Milano solo per citarne alcuni) e in molti teatri stranieri (tra cui Vienna, Parigi e Londra). Addirittura, dopo la prima parigina, fu commissionata a Do-nizetti una versione dell’opera in francese, che andò in scena al Téâtre de la Renaissance nel 1839. L’azione drammatica, a for-ti contrasti, trova nella musica ca-ratterizzazioni psicologiche d’im-

mediata presa sul pubblico: ac-centi lirici, vigore ritmico e melodi-co. Direttore che negli ultimi anni ha saputo felicemente distinguersi nei più diversi repertori, Matteo Beltrami torna sul podio del Pon-chielli per affrontare uno dei capi-saldi del belcanto italiano. L’alle-stimento, per la regia di Henning

Brockhaus, regista tedesco ma italiano d’adozione, presenta una vera e propria “ricostruzione” (ad opera di Benito Leonori) dello sto-rico spettacolo di Josef Svoboda, grande innovatore sia a livello sce-nografico che illuminotecnico, di cui ricorrono i dieci anni dalla scomparsa. Nel cast figurano

moltissimi giovani artisti, selezio-nati ed ascoltati nelle ultime edi-zioni del concorso Aslico; in parti-colare vanno citate la vincitrice del concorso Ekaterina Bakanova, che veste i panni della protagoni-sta e Cinzia Chiarini, vincitrice nel-la categoria esordienti, che inter-preta il ruolo di Alisa.

Udi Federica Ermete

Cala il sipario sulla stagione liricacon l’opera Lucia di Lammermoor

L’associazione culturale Gruppo Musica Insieme di Cremona presenta la 32ª edizione della rassegna “Spazionovecento”. Stasera alle 21, a Palazzo Cattaneo, ha luogo il concerto “Omaggio a Cage: Sonate e Interludi per pianoforte preparato” che vede protagonisti i pianisti del laboratorio “Musica del XXI secolo” del Conservatorio di Mantova: Naoko Fujii, Michelangelo Rossi, Ruben Ferrari e Michele Fontana; con la partecipazione dell’attri-ce Laura Torelli, di Maria Ala-Hannula e Giancarlo Facchinetti. Il laboratorio “Musica del XXI secolo”, fondato da Paolo Perezzani e Gabrio Taglietti, si pone come un punto di incontro degli studenti delle classi di composizione e strumento. Nel 2012 alcuni pianisti partecipanti alle attività del laboratorio hanno studiato ed esegui-to l’integrale delle Sonate per pianoforte preparato di John Cage, presentandole a Milano, Mantova e Brescia. Ai quattro pianisti del laboratorio si affiancano la pianista Maria Ala-Hannula, l’attrice Laura Torelli e il pianista-compositore Giancarlo Facchinetti per una particolare performance del celebre 4’33”. Laura Torelli (nel-la foto) si è diplomata alla Scuola di Teatro di Giorgio Strehler, lavora al Piccolo Teatro di Milano fino al 1998 diretta, fra gli altri, da Strehler e D’Amato. Nel 1994 accede al seminario dei Giovani Registi Europei e allo stage dell’Unione dei Teatri d’Europa. Si diploma al “Corso per assistenti alla regia” e fino al 2000 è aiuto regista di Moni Ovadia Theaterorchestra.

Per Spazionovecento“Omaggio a Cage”

&&&Cultura SpettacoliIn occasione delle prossime festività, l’Orchestra

di Fiati, costituita dal Corpo Bandistico “Giuseppe Anelli” di Trigolo e dal Corpo Bandistico di San Bas-sano, diretta dal maestro Vittorio Zanibelli, propone tre Concerti di Natale. Il primo è fissato per domeni-

ca 9 dicembre alle 15, presso l’Auditorium Manenti a Crema con il tenore Lorenzo Pollastri; il secondo per il 16 dicembre alle 17 nella Chiesa di San Bassa-noe l’ultimo appuntamento a Trigolo per il 23 dicem-bre alle 17 nella Palestra Comunale.

Orchestradei Fiati,tris natalizio

Un momento dell’operadi Doninzetti

Al Ponchielli domani e sabato il dramma di Donizetti

Giovedì 6 dicembre alle 17, presso la Sala Puerari del Museo Civico, ha luogo un incontro con la prof. Valeria Isacchini sul tema: “Raimondo Franchetti: esplora-zioni e misteri nel Corno d’Afri-ca”. Dal 1921 i viaggi di Franchetti si indirizzano soprattutto in Africa da cui portò numerosi reperti naturalistici ed etnografici. Tra il 1928 e il 1929 compì la sua impresa più grandiosa: esplorò la Dancalia da Est a Ovest, dalle coste dell’Eritrea fino all’acroco-ro atiopico, da Assab a Mai Ceu, per poi ridiscendere nel deserto dancalo e ripercorrerlo, più a Sud dell’itinerario precedente, tor-nando poi alla costa. La spedi-zione (da cui riportò i resti di

Giu-seppe Maria Giulietti) fu accolta trionfalmente dal regime fascista e poi esaltata come rien-trante nelle molteplici attività di

politica internazionale relative al Corno d’Africa, tra quelle in con-correnza con le potenze coloniali e i finanzieri americani

Incontro su Riamondo FranchettiIl tema centrale dell’appuntamento sono le esplorazioni nel Corno d’Africa

Nuovo appuntamento con “I musei per tutte le età”, la nuova iniziativa del Sistema Museale di Cremona, rivolta in particolar modo alla terza età e che si prefigge di far conoscere e scoprire le collezioni museali cittadine in modo informale e piacevole. Oggi pomeriggio alle ore 16, l’appunta-mento è presso il Museo Archeologico San Lorenzo con “La voce dei poeti antichi”: passeggiando tra i reperti del museo con Claudia Fredella, i parte-cipanti possono ascoltare letture di autori greci e latini e, nel frattempo, assaporare il tè pomeridiano. Il progetto vede la preziosa collaborazione dei Servizi Sociali del Comune di Cremona, Unitre, Altana, i sindacati dei pensionati Cgil, Cisl e Uil e le associazioni Auser, Antea, Ada e Aup.

Passeggiando tra i reperti antichiVisita nel Museo Archelogico San Lorenzo con letture di autori greci e latini

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di Martina Pugno

opo essere stato un uomo di circo, do-po aver vestito i panni del pirata, Vinicio Capossela è in tour con nuove musiche e nuovi personaggi. L'artista farà tappa sabato sera al Fillmore Club di Corte-

maggiore. Dopo gli "Esercizi allo Scoperto" del tour estivo, il rebetiko rientra al chiuso, nei rock club, ovvero negli spazi coperti che più si confan-no al suo spirito ribelle e underground.

«Il rebetiko - ha dichiarato Vinicio - è musica nata da una catastrofe, da una grande crisi e da una colossale migrazione. Da allora ha sempre avuto un contenuto eversivo, ha portato in sé il cromosoma della ribellione, della rivolta individua-le. Rebeta viene dal turco rebet, ribelle, colui che meno si tira indietro quando le città vanno a fuoco. Il rebeta è uno che non si sottomette al meccani-smo del consumo e che semmai cerca la sua bel-lezza altrove. Scrive John Berger che la musica iniziò dal grido che lamenta una perdita. Il rebetiko è una musica che lamenta quello che tutti noi ab-biamo perduto, una musica che non dimentica le sue origini. Si officia in luoghi chiusi, dove si beve e si privilegia lo struggimento individuale. E' musi-ca che viene dal basso, che si condivide a tavola, come un'eucarestia». Saranno con Vinicio Capos-sela i grandi musicisti della tradizione rebete che l'hanno accompagnato nel disco e dal vivo: Vassi-lis Massalas alla chitarra e baglamas, Ntino Chat-ziiordanou alla fisarmonica e all'organo Farfisa, Dimitri Emmanouil alle percussioni e soprattutto l'insigne solista del bouzouki Manolis Pappos. Completeranno l'organico due pilastri della band di Capossela quali Alessandro Asso Stefana alla chitarra e Glauco Zuppiroli al contrabbasso. Nato negli storici studi Sierra di Atene, utilizzando un

nastro analogico, ma soprattutto lo stesso mixer che la leggenda vuole usato dai Pink Floyd per la registrazione di The Dark Side of the Moon, Re-betyko Gymnastas vuole essere un tributo al pae-se che ha donato al mondo la civilità. E, non a caso, in un momento in cui quello stesso paese viene messo fortemente in discussione all’interno del Vecchio Continente. Le otto canzoni che Ca-possela ha scelto di re-interpretare nella nuova

veste rebetika sono brani tratti dai suoi primi al-bum, con la sola eccezione di Modì, e un brano del poeta e chitarrista russo Vladimir Visotzky, a cui il cantautore aveva già reso omaggio cantando la sua Il pugile sentimentale nell’album Live in Vol-vo. E a queste canzoni, Capossela ha affiancato cinque brani inediti, di altrettanto successo live. L'apertura dei cancelli è prevista per le 21, il costo del biglietto è di 22 euro.

E' il batterista dei Blur, ma è an-che un acclama to dj: Dave Rown-tree sarà l'indiscusso protagonista del sabato sera al Covo Club di Bo-logna.

Dave Rowntree è membro della formazione sin dagli esordi del 1989: prima del successo con la

band lavorava come programmato-re. Una carriera che però diventa presto passato, con la pubblicazio-ne del primo album, Leisure, pubbli-cato nel '91 e il successivo "Modern Life is Rubbish" che sanciscono il definitivo successo dei Blur. La band apre così le porte e attira i ri-

flettori sul brit pop britannico, se-gnando l'inizio di un nuovo periodo di floridità artistica per la cultura musicale britannica. Sin dai primi lavori, è ben chiara la direzione so-nora alla quale la band sarebbe poi sempre rimasta fedele nel corso degli anni, che guarda alla tradizio-ne britpop con influenze che deriva-no dai Kinks agli Who, da Bowie passando per i Beatles.

Sin dall'uscita dal gruppo di Gra-ham Coxon, nel 2002, per i Blur si susseguono periodi di separazione e reunion, sul palco e dal vivo, con la conseguente prosecuzione dei singoli progetti solisti. Alla fine di settembre del 2007 la band viene riunita di nuovo proprio da Coxon, dopo una pausa di cinque anni. A fine 2008 viene annunciata ufficial-mente la reunion per alcuni concerti dell'estate del 2009. Da quello di Londra ad Hyde Park il 2 e 3 luglio viene tratto un doppio live. Nel 2012 il gruppo ritorna con un paio di bra-ni, “The puritan” e “Under the we-stway, in preparazione per un breve tour di reunion che si chiude ad agosto, con il concerto che segna la chiusura delle Olimpiadi di Londra.

Cantautorato e brit pop,l’esordio dei Bestbefore

D

L’artista e i suoi “ginnasti del rebetiko” saranno in concerto sabato sera al Fillmore Club

Vinicio Capossela narra la Grecia in musica

Li abbiamo conosciuti sul palco come band dedita all'esecuzione di cover rock dal sapore britannico: sa-bato sera i Bestbefore tornano a cal-care il palco del Latte Più di Brescia in una nuova veste, per presentare il pri-mo Ep di inediti recentemente pubbli-cato, dal titolo "Quattro". Abbandona-ta la lingua inglese e tornati, per que-sta pubblicazione d'esordio, alla loro lingua natale, i Best Before hanno mantenuto il gustoso mix di irriverenza e malinconia mutuato dal brit pop che continua a scorrere nelle loro vene. La serata di sabato sarà quindi intera-mente dedicata agli esordi discografi-ci, con la presenza sul palco di un'altra formazione dal promettente futuro, i Reserved for bored boyfriends. La se-rata avrà inizio alle 22.

AfterhourMercoledì 5 Dicembre 201218

BRESCIA

E' quasi Natale e sotto l'alberello è in arrivo puntuale anche l'ultimo album di Zucchero, “La sesión cubana”, dichiaratamente un viaggio nella canzone popolare dell'isola. Ad anticipar-ne l'uscita, il 20 novembre scorso, il singolo “Guantanamera”, totem della musica sudameri-cana, già tormentone radiofonico.

Dubbio n. 1: era necessaria una versione di Zucchero dopo le innumerevoli rivisitazioni in circolazione? Dubbio n. 2: cosa aggiunge l'in-terpretazione del Joe Cocker de noartri a questo evergreen della canzone?

Ascoltatela, se già non vi hanno costretto a farlo, e darete voi le risposte. Le mie sono que-ste: (1) non era necessaria, non se ne sentiva proprio la mancanza, anche perché (2) non ag-giunge nulla alle versioni esistenti. Anzi, ne consolida lo stereotipo da karaoke a cui tutti, prima o poi, abbiamo finito per cedere (chi sotto la doccia, chi alla festa di sinistra, chi con l'ami-co cubano...) e, quel che è peggio, ne snatura il significato più autentico.

Perché se sotto il profilo armonico e melodi-co la canzone si tiene ben stretta sui binari della tradizione (ricalcando versioni storiche di mae-stri quali Peter Seeger, Joan Baez, Josè Felicia-no...), l'adattamento del testo in italiano (una traduzione quasi letterale con discutibili aggiu-stamenti) è un modesto compitino che non rende giustizia alla musicalità e alle sfumature dei versi originali:

“Sono un ragazzo sinceroda dove cresce la palmaE prima di morir io chiedoun verso puro dall' "alma"...

Gantanamera, Guajira Guantanamera...

In giugno come in gennaiocoltivo una rosa biancaperché l'amico sincero mi da la sua mano franca....

Un verso è di un verde chiarouno di un cremisi accesoè come un cervo feritoche cerca pace nell'”alma”...”

Zucchero, oltretutto, ha la bella trovata di espungere dal testo proprio le quartine più inequivocabilmente 'politiche', restituendo della canzone soltanto la dimensione 'affetti-va' e facendone un banale inno ai buoni senti-menti dell'amicizia e della lealtà: d'altronde ri-uscite a immaginare il milionario cantante emiliano che intona “Con i poveri della terra voglio dividere la mia sorte...” senza essere sfiorati da un brivido...?

Come non bastasse, il video ufficiale è un imbarazzante concentrato di luoghi comuni che sembrano uscire dal classico immaginario gros-solano del turista italiano all'Havana: Zucchero è ripreso in studio con sigarone, divisa da revolu-cionario d'ordinanza, barba incolta à la Guevara, in a un'atmosfera di gioviale spensieratezza, tra immagini da cartolina di Cuba che neanche i documentari del National Geographic ....

Se avete tempo ascoltate anche altre versioni del pezzo e capirete cosa intendo. Tra le mie preferite, quella dei Fugees, di Robert Wyatt, dei Los Lobos, di Compay Segundo e, su tutte, quella degli AfroCubism, trio world con l'im-menso Toumani Diabate al kora.

Artisti autentici che hanno accettato la sfida di confrontarsi con questo classico di tutti i tempi riuscendo a farlo proprio pur senza sna-turarne il senso profondo. Non ipocriti dilet-tanti travestiti da musicisti rock impegnati sotto Natale...

“Fino a quando anche solo un bambino crederà in noi, vegliere-mo su di lui”. Non è retorica ma l'essenza dell'ultimo lavoro ani-mato targato Dreamworks. Una fiaba di Natale che riscalda testa, cuore e anima dello spettatore più arcigno. Basato sulla serie di libri “L'uomo nella luna. I guardiani dell'infanzia” di Joyce William, "Le 5 Leggende" è l'ultimo lavoro di Peter Ramsey che, nella messa in scena, ha privilegiato la storia di Jack Frost.

Futuro Guardiano dei Bambini, Jack scoprirà lo scopo della sua esistenza e del suo cammino di vita nel tentativo di fermare l'Uo-mo Nero – Pitch – pronto a tra-

sformare i sogni d'oro di ogni bambino in incubi bui e neri come la pece. Insieme a Babbo Natale, la Fatina dei denti, il Coniglio di Pasqua e Sandman, Guardiani scelti dal-l’Uomo della Luna, Jack Frost affronterà, contemporanea-mente, le sue paure e salverà quelle di milioni di bambini rac-chiuse nei loro sogni e nella cre-denza dell'esistenza dei Guardia-ni. Oltre ad essere una fiaba doc, con il classico percorso narrativo, "Le 5 Leggende" è anche il pro-dotto di un lavoro tecnico tridi-mensionale a dir poco stupefa-cente che aggiunge un tocco di giusto ritmo e perfezione visiva all'animazione, senza farla cadere

nella retorica della classica fiaba buonista natalizia. Romantico, fi-ducioso, rassicurante, Le 5 Leg-gende è il cartone animato che sposa perfettamente le esigenze di entrambe le tipologie di pubbli-co: per i più piccoli è uno stru-mento di crescita, per gli adulti, un monito alla necessità umana di continuare a sperare.

Federica Palmisano

Una fiaba per grandi e piccoli con la migliore grafica Dreamworks

Regia: Peter RamseyDurata: 97 minuti

Cast: Chris Pine, Alec Baldwin, Hugh Jackman, Isla Fisher,

Jude Law, Dakota Goyo Genere: animazione.

CINEMA

Le 5 leggende, quando credere è fondamentale

Notte britannica con Dave Rowntree

Programmazione settimanale

CREMONASpaziocinema Cremonapo (0372-803674)www.spaziocinema.info• Paranormal Activity 4• Il peggior Natale della mia vita• The Twilight Saga • L'amore è imperfetto• Ritorno al futuro• Una famiglia perfetta• Le 5 leggende 3D• Lawless• Di nuovo in gioco

Chaplin (0372-453005)• La sposa promessa

PIEVE FISSIRAGACinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it• Di nuovo in gioco• Hotel Transylvania• Il peggior Natale della mia vita• Le 5 Leggende• The Twilight Saga• Una famiglia perfetta

CREMAPorta Nova (0373-218411)www.multisalaportanova.it• Il peggior Natale della mia vita• The Twilight saga• Di nuovo in gioco• Le 5 leggende• Hotel Transylvania• Venuto al mondo• Ritorno al futuro• Una famiglia perfetta

Musica, discogra� a e altre spiacevoli amenità contemporanee

di Luca Ferrari

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ontinuiamo nella presen-tazione dei principali viti-gni italiani:

MONTEPULCIANO: vitigno presen-te nell’Italia Centro-meridionale, nelle Marche, nell’Abruzzo, la produzione dell’uva non è continuativa da anna-ta ad annata. Concorre alla produzio-ne del Montepulciano d’Abruzzo e del Cerasuolo d’Abruzzo e concorre con altri vitigni alla produzione del Rosso Conero e Rosso Piceno.MOSCATO: tante sono le varietà di Moscato, fra le qualità più pregiate il Moscato d’Asti coltivato nell’astigia-no ed in particolare a Canelli. Altre varietà di Moscato sono presenti in tante regioni italiane con espressio-ni diverse (Moscato Oltrepò Pavese, Moscato del Trentino, di Chambave, di Pantelleria ecc.)MUELLER THURGAU: vitigno pre-sente in diversi regioni del Nord Ita-lia (Trentino Alto Adige, Colli Orienta-li del Friuli, Oltrepò pavese) la miglio-re espressione si ha nella Valle di Cembra, da questo vitigno si ottie-ne un vino bianco secco aromatico molto fine.NASCO: vitigno di origine antichis-sima in Sardegna è chiamato anche Nasca, si ottiene un vino bianco secco raffinato ed un passito.NEBBIOLO: vitigno principe del Pie-monte è coltivato anche in Valle d’Ao-sta, Liguria, Lombardia in Valtellina dove si ottengono ottimi vini.E’ chiamato anche Nebbiev, Spanna e Chiavennasca in Valtellina. Da que-sto vitigno si ottengono grandi sotrici vini italiani come il Barolo, il Barbare-sco, il Gattinara, il Sizzano, il Ghem-me, il Fara, il Boca ed altri. NEGRARA: Vitigno diffuso in Trenti-no Alto Adige e nel veronese se con-corre nell’uvaggio del Valpolicella e del Bardolino.NEGROAMARO: vitigno tipico pugliese della provincia di Lece con-corre nella produzione di diversi vini, in purezza si ottiene il Negroamaro, buon vino rosso ed il rosato.NEGRELLO MASCALESE: presente in Sicilia in provincia di Catania, con il nome Nerello vi è pure il Cappuccio ed il Frappato. Questo vitigno concor-re alla produzione di diversi vini tra cui il famoso Etna Rosso.

NOSIOLA: tipico nella parte alta di Lembra, a Lavis e Pressano, in alta Val Lagarina a Rovereto. E’ un antico vitigno trentino che vinificato da solo si ottiene la Nosiola, da uve passe il Vino Santo del Trentino.PICCOLIT: raro ed antico vitigno dei Colli Orientali del Friuli, produce pochissima uva perché è soggetto all’aborto floreale; la produzione non è costante, da questo vitigno si ottie-ne un raffinato e raro vino da dessert.PIGNOLA: chiamato anche Pignolo è tipico della Valtellina dove concor-re nell’uvaggio dell’Inferno, Sassella, Grumello, Valgella.PROSECCO: vitigno originario da Prosecco provincia di Trieste, ma dif-fuso nel Veneto sul Montello in pro-vincia di Treviso. Da questo vitigno si ottiene il piacevole Prosecco di Val-dobbiadene ed il Cartizze.RABOSO: vitigno storico del Vene-to, prende il nome dal torrente Rabo-so che lambisce Conegliano, ma nella zona del Piave si ottiene il Raboso di qualità elevata che si presta all’affi-namento.REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO: vitigno antichissimo già Pli-nio il vecchio ne parlava, viene colti-vato nel Friuli Venezia Giulia e si ottie-ne un vino rosso di buon carattere e con profumi piacevoli.RIBOLLA GIALLA: vitigno friuliano dif-fuso nella provincie di Gorizia e di Udine, vi è anche la Ribolla nera diffusa nel Triestino. Dalla Ribolla si ottiene un ottimo bianco secco ammandorlato.

RONDINELLA: tipico vitino verone-se concorre nell’uvaggio dei vini della Valpolicella, nel Bardolino.SANGIOVESE: storico della Toscana, concorre in tutti i vini di questa Regio-ne. E’ diffuso in tutta Italia in 44 varietà. Vi è Sangiovese grosso di maggior pre-gio coltivato nella zona di Montalcino da cui si ottiene il Brunello di Montalcino.SCHIAVA: Si coltiva in Trentino Alto Adige ed è conosciuto dal Medioe-vo, tante sono le tipologie di Schiava. Concorre alla produzione di tanti vini del Trentino Alto Adige, vinificata da sola si ottiene un vino molto piacevo-le e serbevole.TEROLDEGO: coltivato in Trentino, concorre in diversi vini, vinificato da solo si ottiene un buon vino rosso di ottima qualità. La zona di eccellenza di questo vitigno è l’Altopiano Rota-liano, dove si produce anche uve ver-sione rosato.

TOCAI FRIULIANO: vitigno storico del Friuli ora diffuso in altre regio-ni del Nord Italia. Vinificato in purez-za si ottiene un grande bianco secco di grande personalità, è il portaban-diera del Friuli.TRAMINER AROMATICO: originario da Tramin in provincia di Bolzano, ora presente anche in Veneto ed in Oltre-pò Pavese. La maggiore nomìa l’ha avuta in Alsazia e nella Valle del Reno. Da questo vitigno si ottiene un bian-co secco aromatico di grande per-sonalità, che in questi anni riscuote un notevole successo presso i con-sumatori.

Con la prossima settimana termino la presentazione dei vitigni italiani.

Ora voglio presentarVi il vino che mho assaggiato Sabato 01 Dicembre alle h 13.00-

TEROLDEGO IGT 2009Questo vino è IGT ed è prodotto in trentino. E’ ottenuto da un Teroldego, ha una gradazione

alcoolica di 13 °, è prodotto dall’Az. Agr. FORADORI di Mezzo Lombardo (TN) .Il vino è stato ser-vito ad una temperatura di 18° e la bottiglia è stata aperta 1 ora prima.

Il vino presenta un colore porpora, limpido, al naso il profumo è intenso, ben si coglie la frut-ta rossa, i mirtilli, sottobosco, la marasca il tutto avvolto in vaniglia e spezie. Questo vino è eleva-to per 12 mesi in piccole botti di quercia. In bocca è intenso e molto resistente, secco, di gran-de freschezza, di buon corpo, giusto equilibrio, acidità, tannino. Il vino è pronto, ma può rima-nere in cantina per altri 2-3 anni. Ben si abbina con carni rosse, arrosti, brasati e formaggi semi stagionati.

Elisabetta Foradori da sempre coltiva e segue i suoi vigneti con grande passione e professio-nalità attuando un’agricoltura biodinamica, è sicuramente una vignaiola di grande livello nel pano-rama Italiano. Buona degustazione

Il Legno Fossile risale a milioni di anni fa ed è un par-ticolare tipo di resti fossili di vegetazione terrestre. Que-sta meravigliosa pietra si è generata attraverso un len-tissimo processo di scambio, le sue parti organiche sono state sostituite da acqua ricca di sostanze mine-rali, che, dissolvendo il legno, ha dato origine, cristalliz-zandosi, a ciò che oggi viene chiamato Legno Fossile.

Chimicamente è un Ossido di Silicio e in natura si trova caratterizzato da una vasta gamma di colori: dal rosso al marrone, dal beige al verde, al giallo. Que-sti complicati processi geologici, hanno dato origine a campioni splendidi, vari e unici come le situazioni che li hanno creati. Tutti i fattori coinvolti nel processo quali: tipo di legno, condizioni ambientali, quantità di silice, temperatura iniziale, tasso di disidratazione, velocità di raffreddamento, tipo e quantità di altri minerali, hanno un ruolo nelle differenze macroscopiche o sottili che si evidenziano nel risultato finale. Gli Etruschi la utilizza-vano per scopi rituali e per far riaffiorare il ricordo delle vite precedenti. È una pietra che risveglia il senso di unificazione con la natura e con la Terra. Dona un senso di stabilità, facilita la calma e la concentrazione. Antica-mente veniva utilizzata per superare i lutti ed era consi-derata di aiuto agli anziani nei problemi della vecchia-ia. Veniva adoperata come amuleto perché pensavano fosse in grado di fermare le forze negative. I guarito-ri australiani usavano il Legno Fossile per gli arti atrofiz-zati e per alleviare i danni delle paralisi.

A questa pietra veniva riconosciuta anche una fun-zione di “messa a terra”, perché in grado di scaricare “a terra” l'energia in eccesso e di calmare l'agitazione. Alcuni popoli ritenevano che provenisse dalle ossa dei giganti o che fosse uno strumento degli dei e la utiliz-zavano a fini magico rituale. A livello fisico aiuta il radi-camento, aiuta la persona a stare con “i piedi per terra” e ad essere concentrata. È utile nelle diete dimagranti, stabilizza il sistema nervoso e aiuta a regolare lo stato fisico della persona. A livello psicologico e mentale, bilanciando le emozioni, conferisce calma e stabilità alla psiche e alla mente. Dà gioia e tranquillità. A livel-lo spirituale riporta alla Madre Terra, dando serenità e gioia del vivere qui e ora. Aiuta nelle regressioni tempo-rali guidate, stimolando i ricordi ancestrali. In cristallo-terapia viene utilizzata sul secondo chakra.

A proposito di... Mercoledì 5 Dicembre 201219

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, for-maggi, olio extravergine. Ha col-laborato con diversi Istituti Alber-ghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche.

a cura di Damiano Domenico Palumbo

C Vitigni italiani (parte3)

di Ermanna Allevi, naturopata, masterin cristalloterapia, AdiC Castelnuovo Del Garda.

petitCHEF

Lasagna alla ricotta Preparazione

PER 8 PERSONE250 g lasagna500 g besciamella100 g parmigiano grattugiato2 cucchiai di olio1/2 cucchiaino di saleAcqua calda500 g ricotta fresca250 g mozzarellao galbaninoTimo fresco o secco

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• Lessate le lasagne per circa 5 min.

• Preparate la salsa alla ricotta mesco-lando: ricotta, sale, olio e qualche cuc-chiaio di acqua calda. Giusto a sufficien-za per ottenere una crema liscia ma non troppo liquida.

• Ricopri la teglia con qualche cucchiaio di besciamella, coprire con uno strato di lasagna, crema alla ricotta, parmigiano, timo e mozzarella, ancora besciamella.

• Ripetere fino ad ottenere 5-6 strati.Ricoprire l'ultimo strato con besciamella e parmigiano.

• Infornare a 180 C per circa 50 min o fino a quando la lasagna sara' dorata in superficie.

Legno Fossile

Ingredienti

(o silicizzato)

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