Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.
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Il patto di stabilità
Confronto tra i diversi criteri
Comparto della PA
I principali saldi di finanza pubblicaIn base all’articolo 6 della legge 468 i saldi (o risultati differenziali) che sintetizzano leinformazioni contenute nel BS sono quattro:
1) Il risparmio pubblico – è il saldo della parte corrente del conto economico, dato dalla differenza tra entrate correnti (tributarie ed extratributarie a prescindere dalla loro straordinarietà o meno) e le spese correnti;
2) L’indebitamento (o accreditamento) netto – è il saldo del conto economico, dato dalla differenza tra le entrate finali e le spese finali al netto delle operazioni finanziarie;
3) Il saldo netto da finanziare – è il saldo congiunto del conto economico e della parte «attività» (partite finanziarie) del conto finanziario, dato dalla differenza tra le entrate finali e le spese finali. In sostanza corrisponde alla somma di indebitamento netto e saldo delle partite finanziarie;
4) Il ricorso al mercato – è il saldo congiunto del conto economico, delle partite finanziarie e delle uscite per passività (rimborso prestiti), dato dalla differenza tra tutte le entrate escluse quelle del titolo IV (accensione prestiti) e tutte le spese (compreso il rimborso di prestiti). Corrisponde alla somma del saldo netto da finanziare e del rimborso prestiti
I principali saldi di finanza pubblica (2)
I saldi della PAPer la PA assumono rilievo due saldi:
• L’indebitamento netto• Fabbisogno
Il fabbisogno è il saldo congiunto del conto economico e della parte «attività» del conto delle partite finanziarie e misura l’assorbimento di risorse finanziarie
L’indebitamento netto e fabbisogno della PA hanno assunto un ruolo centrale nel dibattito di politica economica con l’entrata in vigore del Trattato di Maastricht, infatti:a) All’indebitamento netto della PA fa direttamente riferimento la regola del
trattato che limita il deficit pubblico al 3% del PIL;b) Al fabbisogno è riconducibile l’altra regola, quella che richiede che il debito
pubblico, della cui variazione il fabbisogno costituisce la principale componente, sia inferiore al 60% del PIL o diminuisca ad un ritmo soddisfacente verso tale livello.
Criteri (1)
• Indebitamento netto:– Si applicano i criteri definiti dal Sec95• Una versione integralmente coerente con Sec95• Una per la Procedura per i disavanzi eccesivi (include
nella spesa per interessi i flussi netti determinati da contratti derivati).
• Fabbisogno– Si basa su diverse eccezioni rispetto al Sec95
ISTAT
BancaItalia
Criteri (2)
• Indebitamento netto segue il criterio della competenza economica, così come definita dal Sec95;
• Il fabbisogno è calcolato in termini di cassa
Criteri (3)• Registrazioni per cassa: le transazioni economiche poste in essere
da un soggetto vengono registrate nel momento in cui esse danno origine a un effettivo passaggio di fondi da o verso tale soggetto. In sintesi, misura «pagamenti» e «incassi»;
• Registrazioni per competenza giuridica: le transazioni poste in essere da un soggetto sono registrate nel momento in cui nasce in capo all’operatore pubblico un’obbligazione giuridicamente perfezionata. Misura, «accertamenti» di entrata e «impegni» di spesa;
• Registrazione per competenza economica: le transazioni poste in essere da un soggetto economico sono registrate nel momento in cui il valore è creato, trasformato, scambiato, trasferito o estinto. Gli effetti degli eventi economici sono registrati quando avvengono, indipendentemente dal fatto che l’introito di cassa sia ricevuto o il pagamento effettuato. Il principio coincide, in sostanza, con quello adottato nell’ambito della tradizionale contabilità di impresa.
Il Patto Interno
• La legge 24 dicembre 2012, n.228 (legge di stabilità 2013) disciplina il patto di stabilità interno per il triennio 2013-2105
• Enti soggetti:– Regioni– Province– Comuni
Soggetti
• Comuni con popolazione superiore ai 1.000 abitanti.– La determinazione della popolazione di
riferimento viene determinata considerando la popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente a quello di riferimento, secondo i dati Istat
• Province
Regole
Ai fini della determinazione dello specifico obiettivo programmatico, la legge di stabilità 2013 identifica, come parametro di riferimento il saldo finanziario tra entrate finali e spese finali ( al netto delle riscossioni e concessioni crediti), calcolato in termini di competenza mista (assumendo, cioè, per la parte corrente, gli accertamenti e gli impegni e, per la parte capitale, gli incassi e i pagamenti
Saldo finanziario (comp. mista)Spese Impegni Pagamenti
Titolo I X
Titolo II X
Concessione di crediti e anticipazioni X
Totale Spesa = Titolo I + Titolo II – Concessione di crediti e anticipazione
Entrate Accertamenti IncassiTitolo I X
Titolo II X
Titolo III X
Titolo IV X
Riscossione di crediti X
Totale Entrate= Titolo I + Titolo II + Titolo III + Titolo IV– Riscossione di crediti
SALDO = TOTALE ENTRATE – TOTALE SPESA
Saldo obiettivo
• Il valore del saldo finanziario obiettivo per ciascuno degli anni dal 2013 al 2015 è ottenuto moltiplicando la media degli impegni di spesa corrente registrata nel periodo 2007-2009 per le seguenti percentuali:
Enti 2013 2014 e 2015
Province 18,8% 18,8%
Comuni con popolazione > 5000
14,8% 14,8%
Comuni con popolazione <= 5000
12% 14,8%
Rispetto del patto• Se l’ente consegue un saldo, calcolato in
termini di competenza mista, superiore a quello obiettivo RISPETTO PATTO;
• Se l’ente consegue un saldo, calcolato in termini di competenza mista, inferiore a quello obiettivo NO RISPETTO PATTO
Enti 2013 2014 e 2015
Province 19,8% 19,8%
Comuni con popolazione > 5000
15,8% 15,8%
Comuni con popolazione <= 5000
13% 15,8%
Steps
1. Calcolare il saldo finanziario in termini di competenza mista;
2. Calcolare la media degli impegni di spesa corrente per il periodo 2007-2009;
3. Applicare le percentuali desunte dalle tabelle al punto 2 al fine di ottenere il saldo obiettivo;
4. Confronto tra saldo obiettivo e saldo finanziario di competenza mista;
5. Rispetto o meno del patto
Problemi
Verso una definizione euro-compatibile (1)Segno Spese Impegni Pagamenti
+ Titolo I X
- Trasferimenti correnti X
+ Trasferimenti correnti X
- Oneri straordinari gestione corrente X
+ Oneri straordinari gestione corrente X
- Imposte e Tasse X
+ Imposte e Tasse X
Segno Spese Impegni Pagamenti+ Titolo II X
- Acquisizione di titoli X
- Partecipazioni azionarie X
- Conferimenti di capitale X
- Concessione di crediti e anticipazioni X
Verso una definizione euro-compatibile (2)
Segno Entrate Accertamenti Incassi
+ Titolo I X
- Compartecipazione Tributi X
+ Compartecipazione Tributi X
- Entrate devolute X
+ Entrate devolute X
- Tributi speciali e altre entrate proprie X
+ Tributi speciali e altre entrate proprie X
Segno Spese Accertamenti Incassi+ Titolo II X
Verso una definizione euro-compatibile (3)Segno Entrate Accertamenti Incassi
+ Titolo III X
- Sanzioni amministrative, ammende X
+ Sanzioni amministrative, ammende X
- Proventi diversi X
+ Proventi diversi X
Segno Spese Accertamenti Incassi+ Titolo IV X
- Entrate permessi costruzione X
+ Entrate permessi costruzione X
- Alienazione di titoli X
- Riscossione di crediti X
Il caso dell’Emilia Romagna (1)
• Applicazione del saldo euro-compatibile sui comuni dell’Emilia Romagna
• Confronto tra saldo finanziario ed euro-compatibile
Voce Variazione % Percentuale di enti per cui si registra un miglioramento
Media Min Max
Spese Titolo I 0.81 -25.23 49.05 57.01
Titolo II 0.85 0.00 65.77 100.00
Entrate Titolo I 0.07 -6.79 20.30 60.90
Titolo II 0.04 -62.26 51.42 49.55
Titolo III 3.70 -46.45 335.32 44.78
Titolo IV 6.77 -42.68 439.11 55.82
Il caso dell’Emilia Romagna (2)
Conclusione
• Il comparto della PA calcola il deficit utilizzando il criterio della competenza economica, mentre le amministrazioni locali utilizzano la definizione di competenza mista.
• A differenza del criterio misto, il saldo euro compatibile tende a premiare gli enti che:– Sono più efficienti nella riscossione delle entrate– Sono più efficienti nella gestione della spesa