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MEDIACAMPUS CORSO DI PREPARAZIONE ALL’ESAME DI AVVOCATO
G I U L I AN O V AL E R
IL PARERE MOTIVATO
METODO DI RISOLUZIONE DEI PARERI MOTIVATI ASSEGNATI
ALL’ESAME DI AVVOCATO
Giuliano Valer – [email protected]
GIULIANO VALER MEDIACAMPUS
CORSO DI PREPARAZIONE ALL’ESAME DI AVVOCATO
IL PARERE MOTIVATO
METODO DI RISOLUZIONE DEI PARERI MOTIVATI ASSEGNATI
ALL’ESAME DI AVVOCATO
I PREMESSA
P R E M E S S A
Uno dei problemi maggiori nei quali l’aspirante avvocato
immancabilmente si imbatte nella preparazione all’esame è quello di capire
come deve redigere un parere motivato.
Se, per quanto concerne l’atto, di norma si ha maggiore familiarità, dal
momento che solitamente questi vengono svolti o, più realisticamente,
visti e corretti durante la pratica, affare completamente diverso si ha con
il parere motivato.
Spesso, infatti, arriva settembre od ottobre, non di rado dopo un’estate
ben poco spensierata, ma carica di buoni propositi per l’autunno, senza
avere mai avuto modo di riflettere davvero sul concetto di parere motivato,
o, magari, senza essersi mai cimentati nella sua stesura; sicuramente
senza aver mai svolto una “prova simulata”.
Le pagine che seguono non costituiscono né un trattatello né alcunché
di pretenzioso. Sono il semplice frutto della mia personale esperienza.
Esperienza che, come è mio stile, ho sempre l’insopprimibile desiderio non
vada dispersa e della quale possano profittare, amici, conoscenti, colleghi,
e quanti mi vogliono bene. In sostanza, esse costituiscono non il metodo di
risoluzione dei pareri motivati, ma un metodo, anzi, più umilmente, il mio
metodo. Comunque sia, ciò che conta – è questo il consiglio che più
di tutti mi sembra importante dare - è avere un metodo (meglio se un
proprio metodo), che scandisca il lavoro e non faccia perdere la bussola
durante quelle sette ore.
II PREMESSA
L’opuscolino è strutturato in tre parti. La prima costituisce la
spiegazione vera e propria del metodo, con indicazione dei tempi, dei climi
e delle sensazioni che più comunemente dominano il candidato in quei tre
fatidici giorni. E’ scritta nel formato uso bollo, secondo il canovaccio base
(parte due) che si può utilizzare – con gli stessi spazi fra righe e righe –
per la stesura dei pareri motivati.
Viene poi allegato, anche un terzo elemento: è, in sostanza, la seconda
parte pronta per essere fotocopiata, su fogli A3. Come si potrà notare, non
è posta a caso la cesura fra il pt. 6 e 7 in due distinti fogli: è proprio in
questo punto che si potranno inserire liberamente altri fogli uso bollo (e
ciò, in considerazione del fatto che non è concepibile una scrittura
ordinata e precisina nella redazione del parere vero e proprio, in sede di
prima stesura) senza stravolgere la struttura del canovaccio.
Per terminare un dato meramente tecnico: quando nel metodo si fa
riferimento al concetto di “bella”, si intende la stesura - sempre in brutta
copia - in modo tale che sia poi pedissequamente ricopiabile nella
redazione definitiva del parere motivato.
Ed infine un consiglio spassionato. La preparazione va fatta scrivendo,
scrivendo e scrivendo, a mano. Ci si dimentichi di computer, segretarie o
registratorini…. Meglio studiare 50 pagine in meno e svolgere 10 pareri
in più: anzi, a partire da novembre, sarebbe opportuno fare un parere
completo al giorno (completo nel senso di comprensivo di brutta e bella: 5
o 6 ore) e trovarsi, magari la sera, a correggerli in gruppo, stemperando,
insieme quella tensione che, man mano che si avvicina la metà di dicembre,
andrà aumentando. E’ solo con l’esercizio che si comprendono i propri
limiti, le proprie difficoltà e i punti su cui lavorare… ed il tempo per
lavorare c’è. Utilissime sono a tal riguardo le “prove simulate”
organizzate dai Consigli degli Ordini, dalle Università o da altre
Associazioni forensi; anzi, più se ne fanno, più si eviterà il rischio di
“sbagliare” l’esame per ragioni di tempo, emotività, disorganizzazione.
L’esame per l’abilitazione alla professione forense e la sua
preparazione, sono caratterizzati da un curioso paradosso: la preparazione
III PREMESSA alla prova scritta è, di norma più serena (serenità data dal fatto che con sé
si hanno i propri “fedeli” strumenti di lavoro, e che sette ore danno una
certa tranquillità) di quella relativa alla prova orale, spesso caratterizzata
da uno studio frenetico da materia a materia, calibrato e meticolosamente
dosato sulla scorta del tempo “utile; l’esatto inverso accade, diversamente,
in sede di esame: molto più faticosi, snervanti, e ansiogeni i 3 giorni di
dicembre… semplicemente un colloquio, diverso da quelli di cui ci si
ricorda aver sostenuto all’Università, (anche perché tenuto da chi non è
molto uso fare esami, ed anche interrogare non è semplice…), sulle materie
che si portano.
Chi mi conosce lo sa: sono sempre stato favorevole all’ottimizzazione
delle risorse e dello scambio interpersonale, sicuro da un lato che i rapporti
umani, di qualsiasi genere, siano culla privilegiata di accrescimento
personale e che l’investimento nella conoscenza non è mai un’intrapresa a
perdere. A loro, in particolare, regalo questo lavoretto. Nei confronti,
invece, di chi non mi conosce, so di espormi a non poche critiche, che
sicuramente non mancheranno di essere feroci.
Un accenno, infine, ad un vezzo, forse un po’ insolito: l’ex libris della
pagina precedente non è solo il frutto di un capriccio, narcisistico e
classicheggiante, forse anche un po’ retrò… ma un messaggio criptico, da
tenere sempre presente e sul quale vale la pena di riflettere con un pizzico
di serena rassegnazione… “Nil sibi”, dice l’iscrizione…. E le due
immagini sono certamente inequivoche: la dea della fortuna (ma
stranamente priva della tradizionale benda) ed il profittatore, umilmente
(ma strategicamente) chino ai suoi piedi… ciascuno dia il significato che
crede…
G.V.
IV PREMESSA
GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO
METODO SCIENTIFICO PER LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO
AI FINI DELL’ESAME DI ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE
DI AVVOCATO
1. COSA E’ RICHIESTO (5 minuti)
Occorre subito focalizzare i motivi per i quali ci si rivolge ad un legale e su
cosa vertono i cd. brevi o sintetici cenni. Si tratta, in sostanza, di una
pedissequa ricopiatura dell’ultima o delle ultime due frasi indicate nel testo
del quesito. E’ questa un’operazione preliminare, breve, ma di
fondamentale importanza. Non ci si può, infatti, permettere di perdere
tempo prezioso in questioni marginali, ma bisogna subito aver l’esatta
percezione dell’oggetto del quesito e di che cosa è effettivamente richiesto.
2. ISTITUTI ESTEMPORANEI (10 minuti)
norme
Dopo aver letto, riletto il quesito, dopo aver sottolineato opportunamente il
quesito (ad es. circolettando il soggetto destinatario del parere; sottolineando
due volte gli elementi di fatto assolutamente rilevanti; sottolineando una volta
sola gli elementi secondari; facendo una serpentina sotto gli elementi che
potrebbero avere dei risvolti processuali; barrando gli elementi assolutamente
irrilevanti…), si può cominciare - con l’ausilio di un codice non annotato -
ad indicare tutti gli istituti che ictu oculi potrebbero sembrare rilevanti,
corredandoli a margine del relativo riferimento normativo.
-2-
GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 3. FATTO E PERCORSO LOGICO PRELIMINARE (80 minuti)
3,a. FATTO PRELIMINARE (10 minuti)
E’ questa la prima vera operazione, per così dire, creativa: si tratta di
una parafrasi del fatto indicato nella traccia.
Il fatto va riportato utilizzando un’appropriata terminologia giuridica, di
solito assente nella traccia. E’, in sostanza, la prodromica operazione di
traduzione di un fatto – quello, appunto, descritto in termini comuni dal
quesito - in termini giuridici (si potrà incominciare con una frase del tipo “Il
quesito in questione tratta in sostanza del…”, oppure “Nel caso in questione
viene principalmente in rilievo…” o anche “Il caso prospettato va inquadrato
essenzialmente nella tematica del… In particolare….”).
E’ opportuno aggiungere locuzioni avverbiali tipo “…in sostanza…”, “…a
ben vedere…”, “essenzialmente”, ecc..., per non dar l’impressione di una
mera ricopiatura della traccia e per indurre la Commissione esaminatrice a
credere che si sta già cominciando ad elaborare il proprio parere.
Non va dimenticato che occorre guidare sin dall’inizio il destinatario
(reale) del proprio parere a percorrere senza fatica l’iter logico seguito.
3,b. DEDUZIONI DI FATTO (10 minuti)
Si tratta di quelle questioni di fatto che si possono dedurre in modo
immediato e diretto dalla traccia e che sono facilmente individuabili da
una lettura attenta dei termini utilizzati dal quesito.
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 3,c. ITER LOGICO PRELIMINARE E RINVENIMENTO DELLA GIUR. (1 ora)
E’ questo il lavoro centrale. Il più importante. Sono già passati circa tre
quarti d’ora da quando il Presidente della Commissione ha letto le tracce dei
pareri motivati; il tempo sembra volare ma l’iniziale agitazione e tensione
vanno piano piano stemperandosi, e la lettura attenta della traccia nonché
l’individuazione dei problemi principali che essa solleva hanno stimolato la
voglia di cominciare a consultare i codici annotati con la giurisprudenza,
nella speranza, magari, di trovare proprio la sentenza risolutiva del caso.
La ricerca della giurisprudenza deve essere condotta con intelligenza e cura. Anche in questa fase non ci si può permettere di perdere minuti preziosi
nel leggere tutte le massime riportate sotto ciascun articolo (così come
individuati al pt. 2).
Non va dimenticato che è in questa fase che la scelta di un buon codice annotato mostra in pieno i suoi frutti; non è (soltanto) il numero di massime
riportate a fare la differenza – anche nel prezzo – ma, oltre ad un’efficiente
veste grafica chiara e che non costringa a leggere tutte le massime riportate,
l’elaborazione della struttura logica con la quale le massime sono riportate.
Fatta la cd. scaletta dell’iter logico del ragionamento giuridico che si intende seguire nel risolvere il quesito proposto, occorre partire dal cuore del
problema, per poi risolvere le questioni che costituiscono l’immediato
antecedente e susseguente logico giuridico.
Al fianco di ogni punto del proprio ragionamento occorre segnare gli
estremi di riferimento codicistico della giurisprudenza rinvenuta (ad es: 2043,
IV, 3 per indicare la massima num. 3 sotto il par. IV dell’art. 2043).
-4-
GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 4. FATTO DEFINITIVO (15 minuti)
4,a. LA FATTISPECIE GIURIDICA OSSIA IL CASO PROPOSTO: BELLA (10 minuti)
Sarà, questa, la terza parte del lavoro (cfr. infra, pag. 12).
Scrivere definitivamente - sempre sulla brutta copia - il fatto così come
descritto al pt. 3,a; qui per “bella” si intende “pronto per la bella copia”.
Si tratta, in pratica, di verificare se i concetti utilizzati e la descrizione del
fatto siano davvero coerenti e, con riguardo alla terminologia (giuridica)
utilizzata, davvero corretti ed appropriati alla luce di quelli presenti nella
giurisprudenza rinvenuta.
Proprio sulla base di quest’ultima si dovrà velocemente valutare se non
sia il caso di descrivere il fatto sottolineando taluni aspetti, piuttosto che altri.
E’ già passata circa un’ora e mezza da quando il Presidente della
Commissione ha letto i quesiti; i problemi principali sono stati risolti ed il
fermarsi dieci minuti a riflettere sul fatto sul quale si dovrà lavorare, può
stimolare nuove idee e, al tempo stesso, dare l’opportunità di riorganizzare i
propri pensieri. E questo non è certo tempo sprecato…
4,b. ALTRE CONGETTURE (5 minuti)
La mente corre… e nella risoluzione del caso viene in mente ogni tipo di
idea. E’ un peccato lasciarle andare senza fermarle. Qui è la sede ove poterle
indicare. Sarà semmai durante la materiale stesura del compito che si potrà
verificare se potranno davvero servire oppure no…
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 5. PERCORSO LOGICO DEFINITIVO (25 minuti)
5,a. SCHEMA (10 minuti)
Articoli cardine
Indicare in modo chiaro la scansione logica degli argomenti, così, come si
vorrà affrontarli; non sono mai meno di tre né più di cinque. Alcuni
potranno essere risolti in via di mero fatto (si veda il pt. 3,b.), altri,
diversamente – e questo nel parere dovrebbe essere sottolineato – vanno risolti
in punto di diritto, dando, se del caso, conto dell’eventuale presenza di un
contrasto giurisprudenziale.
Anche qui vanno indicati a margine gli articoli in esame (che, appunto,
non sono mai più di quattro o cinque).
5.b. STESURA DEFINITIVA (15 minuti)
Sono queste due o tre frasi dall’incommensurabile importanza
strategica. Devono essere riportate. Quando la Commissione leggerà il
compito, nella sua stesura definitiva, non si spaventerà di quello che leggerà;
non troverà nulla che non sia già stato anticipato - quantomeno per grossi
capi - e la lettura scorrerà più rapida, proprio perché sorretta da una sorta di
precomprensione indotta fittiziamente dal candidato.
Ad esempio si potrà incominciare così: “Si tratta, in pratica di…”; “La
questione da esaminare postula, preliminarmente di…”; “La questione
proposta esige, in primo luogo, la…”; “il quesito formulato implica in prima
battuta di…”.
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 6. PARERE MOTIVATO (2 ore)
Il più è stato fatto, ma occorre ora tirare le fila del lavoro finora
compiuto. Probabilmente gli altri candidati stanno finendo, dopo circa due
ore e mezza i brevi cenni – cioè la parte meno rilevante del parere (!), e
devono cominciare a riflettere sul quesito (tanti auguri…). Di norma la
concentrazione è ora al massimo del suo rendimento e sarebbe davvero un
peccato perdere questa condizione psicofisica nello sfogliare il codice. Meglio,
invece, cercare di sviluppare i punti e le congetture fino ad ora elaborate.
Del resto, anche i brevi cenni devono essere correlati armonicamente al
cuore del parere ed è solo l’esame del problema stesso che fa comprendere
perché sono richiesti “quei” brevi cenni, che, si ricordi, sono sempre un valido
suggerimento del problema giuridico da affrontare.
Finita questa fase, il compito è praticamente finito… e mancano
ancora tre ore prima di consegnare l’elaborato.
Ad ogni modo, non bisogna preoccuparsi; se sono stati fatti i punti
precedenti in modo ragionevolmente meticoloso, questa è solo una fase in cui
si deve curare lo stile dell’esposizione.
Il diritto non si inventa né, tanto meno si improvvisa: occorre prediligere
uno stile semplice e lineare; non è il caso di formulare frasi complesse ed
eccessivamente articolate. Certo, la tentazione di mostrare una certa
padronanza del cd. scrivere giuridico è forte, ma non si deve eccedere. Infatti,
ed è questo il principale errore in cui di norma si cade nel redigere il proprio
compito, si deve evitare lo stile proprio delle massime riportate sui codici, che -
-7-
GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO come noto - è ricco di parentetiche, incidentali e dove gli avverbi sono
utilizzati con una precisione che è quasi impossibile emulare.
Il parere, (altro errore di percezione comunissimo) non è né un tema, né un
trattatello, e non solo perché non è richiesto un componimento poetico o
scientifico – non ci sarebbe, comunque il tempo – ma anche perché è, in
sostanza, la risoluzione ragionata di un caso, rivolto a chi non conosce il
diritto. Non deve mancare, poi, un consiglio pratico sul da farsi: sempre
apprezzato poichè indice di aver la cognizione di che cosa significhi esercitare
concretamente la professione.
Due ore, a tal fine, non sono molte, ma sono sufficienti.
Infatti è lo scorrere vigilato del tempo che induce, in questa fase a
mantenere l’attenzione sul proprio lavoro. Comunque sia la concentrazione è
proprio in questa fase che comincia ad avvertire i primi cedimenti, sicché,
dopo circa un’oretta di elaborazione si può incominciare a mangiare qualcosa
e/o ad andare a fare un giro nei bagni (solitamente occorre prenotarsi circa 30
minuti prima). Ci saranno minuti (eterni) di stallo: sono semplicementeil
frutto di un banale calo di glicemia, che va immediatamente colmato…
Bisogna sempre tener presente – anche se è difficile crederlo - che non è questa o quella soluzione a determinare l’esito favorevole della propria prova,
ma il modo in cui si argomenta e quello in cui si espongono i fatti.
Chi corregge – è il caso di ribadirlo – è una Commissione formata
prevalentemente da avvocati e magistrati che sono maggiormente propensi a
prediligere uno stile semplice, chiaro e pragmatico.
La stesura del parere, e la successione delle argomentazioni affrontate deve, per così dire assomigliare alla organizzazione dei telegiornali, ove ogni notizia
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO è sempre correlata alla precedente ed armonicamente legata agli argomenti
affrontati successivamente. Niente salti logici, quindi, e nemmeno tentativi di
dimostrare capacità interpretative fuori del comune o – peggio e folle –
capacità di intravedere soluzioni in prospettiva de iure condendo.
E’ poi di fondamentale importanza indicare a margine del foglio uso bollo,
il punto trattato (come da pt. 5,a). Ci saranno, come gia annunciato,
momenti – sembreranno eterni – in cui per la stanchezza, per un improvviso
calo di zuccheri, o per l’allentamento della tensione, pur avendo in mente il
pensiero da esprimere, non si riuscirà inspiegabilmente a scriverlo, alternando
tentativi di redazione affannosa ad altrettanto frenetiche cancellature. Niente
paura: è tutto nella norma. Il tempo è ancora molto e se davvero non si riesce
ad uscire dal momentaneo impasse, dopo aver fissato il pensiero - anche in
uno stile che proprio non convince – si deve procedere innanzi: ci si ritornerà
dopo… in tempi migliori, avanti.
Sono queste tre paginette, massimo quattro che fanno la differenza. Di più: sarebbe importante che in queste paginette si riuscisse a dire più di
quanto si scriva: l’articolazione delle frasi, la successione degli argomenti
affrontati, lo stile adottato, devono essere essi stessi di per sé un messaggio
alla Commissione Esaminatrice.
Se poi si vuole citare giurisprudenza fra le virgolette – mai eccedere! – richiamare, nella brutta, solo gli estremi come da pt. 3,c. relativi al codice; ci
si penserà dopo a copiarla per esteso sulla bella…
L’indicazione della giurisprudenza è sempre un’arma a doppio taglio, nel
senso che è facilissimo incorrere nell’errore di citare troppe sentenze – anche
se interessantissime… - e di dar l’impressione di aver fatto un’operazione di
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO mero collage delle massime riportate. Di solito, infatti, una massima non
deve mai essere riportata per intero (quelle riportate sui codici sono lunghe,
articolate e complesse); quattro righe di sola giurisprudenza sono sempre
eccessive e danno l’impressione di una scarsa capacità di elaborazione del
problema. Meglio prendere solo uno spunto e parafrasarla senza stravolgerne
il senso… e talvolta (ma attenzione!) si può anche bluffare, facendo la
parafrasi senza nemmeno citarla…
Le citazioni giurisprudenziali – letterali o parafrasate che siano – possono essere così introdotte:
- La Suprema Corte ha rilevato
- Secondo un costante insegnamento della Corte di Cassazione
- In particolare, la giurisprudenza di legittimità è sul punto…
La giurisprudenza può essere così citata:
- (cfr. incidenter C. Cass., m. 12345/98)
- (cfr. fra le tante C. Cass., sent. 1234/99)
- (cfr., in questo senso, C. Cass. sent. 12345/99)
- (cfr. C.Cass, sent. 1234/01)
Una finezza è quella di distinguere fra num. della sentenza e num. della
massima…
Non bisogna mai avere paura di anticipare che cosa si vuole dimostrare o
sostenere, né di sottolineare il perché è importante soffermarsi su questo o
quell’argomento.
In fondo, fra il termine del parere e le cd. conclusioni con le quali si
risponderà definitivamente al quesito proposto, non è male accennare in due o
tre righe a qualche profilo processuale e pragmatico della vicenda.
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 7. INCIPIT (15 minuti)
Deve essere una frase ad effetto. E’ la frase con la quale ci si presenta alla
Commissione esaminatrice: il biglietto da visita.
Non va dimenticato che sulla prima frase anche il commissario più stanco,
stufo e disattento parte con una buona dose di attenzione.
I modi più banali per cominciare sono questi: “Il nostro ordinamento
disciplina…”, oppure “L’istituto del… costituisce…”, o anche “Uno dei
principi fondamentali del nostro ordinamento…”. Evitare, comunque, un
incipit eccessivamente pomposo tipo “Factum infectum fieri nequit: con
questo famoso brocardo i nostri progenitori latini…”.
8. BREVI O SINTETICI CENNI (30 minuti)
8,a. SCHEMA (10 minuti)
Quando si deve esaminare un istituto, vanno nell’ordine elencati:
a) Nozione
b) Ratio/principi direttivi
c) Normativa/disciplina
Il pericolo maggiore consiste nell’eccedere in sfoggi culturali che hanno il
solo effetto di indispettire la Commissione e far risaltare più del dovuto
eventuali errorini che si dovessero commettere. E se ne fanno sempre…
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 8,b. BELLA (20 minuti)
Se si dovesse eccedere, preporre frasi tipo “In estrema sintesi…”
Si potrà iniziare con frasi del tipo:
- “Il caso in questione postula di dover far preliminarmente un, seppur
sintetico, cenno a…”;
- “Il quesito proposto impone una seppur succinta trattazione dei principi
che governano….”;
- “La questione prospettata dalla traccia richiede di doversi dapprima
soffermare su diversi istituti giuridici: a)…. b)… c)…”.
Si tratta davvero dell’ultimo sforzo: il compito è stato tutto scritto e
mancano soltanto i cd. brevi cenni. Questi, come noto, servono ad evitare che
il candidato vada fuori tema; infatti costituiscono una sorta di palese
suggerimento sul problema principale sul quale ruota tutto il parere.
E’ tuttavia preferibile scriverli alla fine, e ciò per 3 fondamentali ragioni:
a) costituiscono la parte più semplice del parere;
b) richiedono uno sforzo intellettuale meno forte di quello necessario per
elaborare il parere vero e proprio;
c) l’aver già risolto il parere in un certo modo deve indurre a sottolineare
alcuni aspetti piuttosto che altri.
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 9. CONCLUSIONI (10 minuti)
“La conclusione pare dunque evidente…”
“Alla luce di quanto esposto non si può che concludere nel senso di…”
“In conclusione pare ragionevole ritenere che…”
Di norma la conclusione viene elaborata durante la ricopiatura del proprio
parere in bella.
E’ superfluo ricordare che una conclusione decisa ed efficace è talvolta in
grado di fare miracoli…
10. RICOPIATURA IN BELLA COPIA (2 ore)
Questi i principali accorgimenti su come scrivere:
- in modo facilmente comprensibile;
- in modo corretto;
- in modo ordinato;
Ci vuole circa un’ora e mezza per ricopiare (circa 12 minuti a pagina); circa
15 minuti per rileggere la prima volta (ortografia); cinque minuti per
rileggere una seconda volta (sintassi: il compito deve “suonare” bene).
Se possibile evitare antiestetiche cancellature, asterischi ecc…
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO
PARTIZIONI DEL PARERE MOTIVATO
PARZIALI
INCIPIT (1/ 4) 1/4
BREVI CENNI (7/ 4) 2 pagine
- Nozione (1/ 4) mezza pagina
- Ratio (1/ 4) 3/ 4
- Disciplina (5/ 4) 2 pagine
RACCORDO FRA LA PARTE TEORICA E QUELLA PRATICA (3/ 4) 2 pagine e 3/4
- Enunciazione del fatto (1/ 4) 2 pagine e 1/ 4
- Percorso logico (1/ 2) 2 pagine e 3/ 4
PARERE (4) 6 pagine e 3/4
CONCLUSIONI (3/ 4) 7 pagine e 1/2
TEMPI DI REDAZIONE
PARZIALI
1. COSA È RICHIESTO: 5 min. 5 minuti
2. ISTITUTI ESTEMPORANEI: 10 min. 15 minuti
3. FATTO E PERCORSO LOGICO PRELIMINARI: 80 min. (10 + 10 + 60) 1 ora e 35 min.
4. FATTO DEFINITIVO: 15 min. (10 + 5) 1 ora e 50 min.
5. PERCORSO LOGICO DEFINITIVO: 25 min. (10 + 15) 2 ore e 15 min.
6. PARERE: 2 ore 4 ore e 15 min.
7. INCIPIT: 15 min. 4 ore e 30 min.
8. BREVI CENNI: 30 min. 5 ore
9. CONCLUSIONI: 10 min. 5 ore e 10 min.
10. STESURA IN BELLA: 110 min. 7 ore
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO
METODO SCIENTIFICO PER LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO
AI FINI DELL’ESAME DI ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE
DI AVVOCATO: SCHEMA BASE.
11. COSA E’ RICHIESTO (5 minuti)
12. ISTITUTI ESTEMPORANEI (10 minuti)
norme
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 13. FATTO E PERCORSO LOGICO PRELIMINARE (80 minuti)
3,a. FATTO PRELIMINARE (10 minuti)
3,b. DEDUZIONI DI FATTO (10 minuti)
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 3,c. ITER LOGICO PRELIMINARE E RINVENIMENTO DELLA GIUR. (1 ora)
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 14. FATTO DEFINITIVO (15 minuti)
4,a. LA FATTISPECIE GIURIDICA OSSIA IL CASO PROPOSTO: BELLA (10 minuti)
4,b. ALTRE CONGETTURE (5 minuti)
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 15. PERCORSO LOGICO DEFINITIVO (25 minuti)
5,a. SCHEMA (10 minuti)
Articoli cardine
5.b. BELLA (15 minuti)
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 16. PARERE MOTIVATO (2 ore)
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 17. INCIPIT (15 minuti)
18. BREVI O SINTETICI CENNI (10 minuti)
8,a. SCHEMA
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 8,b. BELLA (20 minuti)
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO
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GIULIANO VALER - LA REDAZIONE DEL PARERE MOTIVATO 19. CONCLUSIONI (10 minuti)
20. RICOPIATURA IN BELLA COPIA (2 ore)
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