Il Mondo del Latte - Giugno 2014

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L ATTE IL MONDO DEL N. 6 GIUGNO 2014 - ANNO LXVIII - MENSILE IL LATTE NEL MONDO ORGANO UFFICIALE DI ASSOLATTE E DEL COMITATO ITALIANO FIL-IDF POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABBONAMENTO POST. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004, ART 1, C1, DCB ROMA LE OPPORTUNITÀ DI MERCATO IN BRASILE Intervista a GERARD CALBRIX - ATLA Reportage da CIBUS 2014 La case history SI INVERNIZZI EDIZIONE SPECIALE ASSEMBLEA 2014

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Cibus 2014, Intervista a Gerard Calbrix, Si invernizzi, il mercato brasiliano

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LATTEIL MONDO DEL

N. 6 GIUGNO 2014 - ANNO LXVIII - MENSILE

IL LATTE NEL MONDO

ORGANO UFFICIALE DI ASSOLATTE E DEL COMITATO ITALIANO FIL-IDF

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LE OPPORTUNITÀ DI MERCATO IN BRASILE

Intervista a GERARD CALBRIX - ATLA

Reportage da CIBUS 2014

La case history SI INVERNIZZI

EDIZIONE SPECIALE

ASSEMBLEA2014

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Rinnovabili e riciclabili: i contenitori Tetra Pak® in carta contribuiscono a proteggere le foreste. Possono essere avviati alla raccolta differenziata e nascono principalmente da materia prima che “ricresce” perché gestita in modo sostenibile.

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Da alcuni mesi si discute del trattato di libero scambio con gli Stati Uniti (Ttip). È un tema molto importante

per l’economia dei due blocchi, che sono grandissime potenze economiche, certo le più interessate al

commercio internazionale, oggi frenato da dazi e burocrazia a cui le imprese europee devono sottostare per

portare i propri prodotti oltreoceano.

Secondo alcuni studi commissionati dall’Unione europea, l’accordo dovrebbe portare alla creazione di

centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro e generare benefici alle economie di tutto il mondo. Si fanno

alcune stime: l’economia europea crescerebbe di 120 miliardi di euro, quella americana di 90 miliardi,

quella del resto del mondo di 100 miliardi.

Numeri che non lasciano indifferenti le imprese italiane interessate allo sviluppo dei propri mercati. Negli

Stati Uniti vivono 320 milioni di persone: tanti amano il made in Italy e hanno un reddito sufficiente per

poter acquistare prodotti di qualità.

Fino a qualche settimana fa, la stampa aveva quasi ignorato le trattative, iniziate nel luglio dello scorso

anno e poi interrotte per mancanza di risorse a disposizione dei mediatori americani. Può sembrare strano

ma mancavano i soldi per pagare viaggi e soggiorni della delegazione statunitense.

Ma è bastato il “la” degli specialisti del no per accendere le polveri del fuoco di sbarramento. Da quel

momento, secondo uno schema molto ben conosciuto, se le istituzioni parlano di crescita, gli specialisti

del no parlano di inizio della fine. Se si parla di nuovi posti di lavoro, i contrari dimostrano che piuttosto

aumenterà la disoccupazione. E alla nascita di nuovi potenziali mercati gli oppositori contrappongono il

rischio del neo-colonialismo. Tanta confusione quindi, e poca discussione concreta e costruttiva.

È prevedibile che in una trattativa così ampia – che non riguarda un singolo bene, ma tutti i prodotti

industriali e i servizi – si dovrà sacrificare qualcosa in cambio di qualcos’altro, ma nel suo complesso la

liberalizzazione degli scambi sarà comunque un bene per la nostra cara Europa.

Per il sistema alimentare, poi, l’accordo è fondamentale. Ancor di più per i nostri formaggi, dato che l’Italia

è il primo Paese del mondo per quantità di formaggi portati negli Usa.

Sappiamo bene che ci sono alcuni punti sui quali bisogna insistere, come la tutela delle indicazioni

geografiche, tanto importante per noi ma duramente osteggiata dalle imprese statunitensi che la ritengono

un ostacolo alla libera circolazione. Siamo certi che è interesse di tutti trovare una soluzione. La nostra

speranza è che la trattativa vada avanti per poter eliminare le barriere tariffarie e burocratiche che ci

impediscono di crescere in funzione delle nostre potenzialità. Ci auguriamo si smetta di far polemica e si

comprenda come, ragionando di mercati rionali anziché mondiali, non si possa andare certo lontano.

Adriano Hribal

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N. 6 GIUGNO 2014 - ANNO LXVIII - MENSILE

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ORGANO UFFICIALE DI ASSOLATTE E DEL COMITATO ITALIANO FIL-IDF

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LE OPPORTUNITÀ DI MERCATO IN BRASILE

Intervista a GERARD CALBRIX - ATLA

Reportage da CIBUS 2014

La case history SI INVERNIZZI

EDIZIONE SPECIALE

ASSEMBLEA2014

ATTUALITÀ

PAG. 3 Editoriale

PAG. 6 Amarcord

PAG. 8 News

PAG. 13 Reportage speciale da Cibus

PAG. 26 Una finestra sull’Unione europea

PAG. 30 Notizie dalla Fil/Idf

PAG. 32 La presenza di Assolatte all’Expo 2015

PAG. 36 Fondi Ue illeciti: il rapporto 2013 dei NAC

OPINIONI

PAG. 22 Cresce la domanda mondiale di latte

ma l’Italia corre con l’handicap

di Paolo De Castro

PAG. 72 Travi e pagliuzze

di Malacoda

PROTAGONISTI

PAG. 38 4 domande a: Gerard Calbrix, responsabile

del dipartimento affari economici di Atla

PAG. 42 L’azienda del mese: Si Invernizzi

PAG. 46 Il lancio del mese: Fresco Spalmabile Nonno Nanni

ECONOMIA

PAG. 48 Brasile: un export da Mondiale

PAG. 52 Formaggi Dop: la borsa dei prezzi in Italia

NORMATIVE

PAG. 54 I requisiti degli alimenti kosher

PAG. 56 Mozzarella di Bufala Campana Dop: una legge

per tutelarla rischia di ucciderla

IGIENE & SICUREZZA

PAG. 60 Le novità della proposta di regolamento sui controlli

ufficiali votata dal Parlamento europeo

TECNOLOGIA & SERVIZI

PAG. 62 Gestire i reclami e le

segnalazioni dei consumatori

MONDO ASSOLATTE

PAG. 64 Al via www.assolatteformaggi.it

PAG. 69 Ricette

SOMMARIO

Organo ufficiale di ASSOLATTE Associazione Italiana Lattiero-Casearia

e del Comitato Italiano della Federazione Internazionale di Latteria - FIL - IDF

EDITORIALE IL MONDO DEL LATTE s.r.l.P.I. e C.F. 07208200159

www.assolatte.itDirezione, redazione, pubblicità:

Via Adige, 20 - 20135 Milano tel. 02-72021817

e-mail: [email protected] Boncompagni, 16 - 00187 Roma

tel. 06-42885648

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 337 del 23-4-87

Direttore responsabile: Adriano HribalCoordinamento editoriale: Manuela SoressiProgetto grafico e impaginazione: Tina Liati

Immagini: Cibus, Consorzio del Salva Cremasco, Fiera Milano, Fotolia, Ufficio Turistico di Israele,

Zafferano LeprottoStampa: Miligraf srl - Formello (RM)

Poste Italiane SPA - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB

Roma

Questa rivista è stata inviata tramite abbonamento: l’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato, oltre che per l’invio della rivista, anche per l’invio di altre pubblicazioni e stampe o per

l’inoltro di proposte pubblicitarie. Ai sensi della legge 675/96 è nel suo diritto

richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento o la cancellazione

dei dati in nostro possesso.

PREZZI DEGLI ABBONAMENTI:Italia: 118,00 euro

Estero: 150,00 euro1 copia: 11,50 euroArretrati: 23,00 euro

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Sono arrivate!Sono arrivate!

Santa Lucia Fette alla MozzarellaSanta Lucia Fette alla Mozzarella

Santa Lucia. Lo spirito creativo di Santa Lucia. Lo spirito creativo di

NOVIT

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6 IL MONDO DEL LATTE6 IL MONDO DEL LATTE

Amarcord: pastorizzazione?La pastorizzazione è l’unico metodo per

garantire la sicurezza del latte alimentare.

Ma c’è chi continua a considerarla un male

“Può sembrare strano che dopo tutto quanto si è scritto intorno a questo trattamento del latte, vi si ritorni con un punto interrogativo. Discussioni non dovrebbero più sussistere dopo quanto si è gridato ai quattro venti”. Sono passati più di ottant’anni da quando sulla rivista “Latte e latticini” veniva pubblicato l’articolo del quale abbiamo rubato l’incipit. Ma la questione non è ancora risolta. C’è una corrente di pensiero che ritiene che la pastorizzazione sia un male per il latte, perché gli sottrae enzimi, vitamine e batteri buoni. Invece il latte crudo possiederebbe addirittura proprietà miracolose. Ma la letteratura scientifica afferma il contrario: gli enzimi vengono digeriti dall’intestino e assorbiti sotto forma di peptidi e amminoacidi, come tutte le proteine. Le vitamine termolabili sono poche sia nel latte crudo che in quello pastorizzato. I batteri buoni si accompagnano a quelli patogeni, per fortuna

distrutti dalla pastorizzazione.Senza dimenticare i rischi che si corrono nel consumare latte crudo, soprattutto nella stagione più calda, come dimostra la temibile sindrome emolitica uremica, che miete vittime soprattutto d’estate e che spessissimo è messa in relazione diretta proprio con il consumo di latte crudo.Per fortuna, in Italia la moda che pochi irresponsabili avevano cercato di lanciare nel 2008 con le “milk machine” si è scontrata con il buon senso dei più e con la sensibilità del ministero della Salute, che ha immediatamente imposto una chiara etichettatura del prodotto sfuso. Così, mentre nel mondo si continua a morire per aver bevuto latte crudo (com’è successo di recente negli Stati Uniti), in Italia i consumi sono fortunatamente irrisori.L’ignoto autore dell’articolo del

1931 non si risentirà, quindi, se oltre all’incipit

utilizziamo anche l’epilogo del suo scritto:“Può venire usato un latte simile per l’alimentazione in genere e per quella dei bambini in specie? No. E allora? Solo per due vie la soluzione è possibile: migliorare in modo da eliminare tutto ciò che vi è di pericoloso, di nocivo e di irrazionale dalla produzione, alla raccolta, alla distribuzione (il che è impossibile, ndr), oppure ricorrere a trattamenti che lo rendano un liquido che possa servire all’alimentazione e possedere una durata di conservazione adeguata (il trattamento di pastorizzazione o Uht, ndr)”.

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N. 6 GIUGNO 2014 - ANNO LXVIII - MENSILE

IL LATTE NEL MONDO

ORGANO UFFICIALE DI ASSOLATTE E DEL COMITATO ITALIANO FIL-IDF

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LE OPPORTUNITÀ DI MERCATO IN BRASILE

Intervista a GERARD CALBRIX - ATLAReportage da CIBUS 2014

La case history SI INVERNIZZI

EDIZIONE

SPECIALE

ASSEMBLEA

2014

19/05/14 13.18

ABBONATEVI ALLA RIVISTA MENSILE

Organo ufficiale dell’ ASSOCIAZIONE ITALIANA LATTIERO CASEARIA ASSOLATTE e del COMITATO ITALIANO FIL-IDF

Il costo dell’abbonamento per l’anno 2014 è di:€ 118,00 per l’Italia - € 150,00 per l’estero(Una copia € 11,50 - Arretrati € 23,00)

“Editoriale Il Mondo del Latte s.r.l.” - 20135 Milano - Via Adige, 20 - Tel. 02.72.021.817 E-mail: [email protected] - Internet: www.assolatte.it

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Un articolo del 1931 difendeva il

trattamento. Ancora oggi però

c’è chi lo contesta, proponendo i plus del latte crudo

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8 IL MONDO DEL LATTE

UNA APP PER L’ASIAGO Ricette, storia e sapori a portata di mano

TETRA PAK DA OSCAR PREMIO PER L’IMBALLAGGIO RICICLABILE

Conoscere la zona d’origine dell’Asiago Dop, distinguere le diverse tipologie di prodotto, scoprire tante ricette a cui ispirarsi e sapere dove poterlo acquistare e degustare in Italia. Queste le informazioni sempre a disposizione e facilmente consultabili grazie all’applicazione per tablet e smartphone realizzata dal Consorzio tutela formaggio Asiago. Lo strumento è la risposta al crescente apprezzamento per questo prodotto, che ha conquistato i foodies e i professionisti del food, proponendosi come alimento sano e di qualità. La app dell’Asiago Dop offre anche un servizio innovativo: un’avanzata

funzione di ricerca geolocalizzata che consente di scoprire tutti i locali del progetto Asiago Network che si trovano nelle vicinanze. In questo modo si possono scoprire ristoranti, bar, paninoteche, pizzerie, gastronomie e punti vendita della Gdo dove si può acquistare o gustare l’Asiago Dop, e ottenere informazioni e immagini da condividere con gli amici.

Un cartone da Oscar. È il packaging per alimenti Tetra Top® di Tetra Pak, che si è aggiudicato l’Oscar dell’imballaggio 2014 nella categoria ambientale, grazie al suo design che rende più semplice e veloce la raccolta differenziata dei rifiuti.

La giuria dell’Istituto italiano imballaggio ha premiato il prodotto dell’azienda svedese per l’innovazione

introdotta nella parte superiore in plastica, che, resa staccabile dal cartone, permette di separare e riciclare meglio i materiali. Infatti sullo strato più esterno della confezione Tetra Top® è stata applicata una fustellatura che consente di staccare la calotta superiore dal corpo in cartone con la sola pressione del pollice.Basta un semplice gesto, quindi, per separare già in ambito domestico le diverse componenti del packaging, facilitando la raccolta differenziata e il riciclo dei materiali. Un vantaggio concreto e a costo zero per l’intera filiera produttiva e per il consumatore, che l’azienda ha applicato a una confezione sempre più utilizzata per latte fresco, panna e yogurt da bere e che ha già un forte contenuto “green”. Infatti Tetra Top® è realizzato con carta proveniente da foreste certificate Fsc (Forest Stewardship Council).

ATTUALITÀ news

Ha compiuto dieci anni Obikà Mozzarella Bar, il progetto di ristorazione 100% “made in Italy” che ha la mozzarella di bufala campana Dop al centro della proposta gastronomica e che ha portato i sapori di questo formaggio italiano in tutto il mondo. Oggi, infatti, la catena conta ben 18 ristoranti, di cui metà all’estero, ed è già pronta a sbarcare negli Emirati Arabi e a Dubai.Nato a Roma nel 2004, Obikà si conferma un format unico e innovativo e si contraddistingue per la ricerca continua di prodotti genuini e tipici della tradizione, caratterizzati da un’altissima qualità e preparati a vista con l’obiettivo di diffondere gusti e sapori del territorio italiano. Il nome “fa il verso” a una parola giapponese, ma in realtà in napoletano vuol dire “eccolo qua!” e l’idea di Silvio Ursini - partenopeo doc, fondatore e presidente di Obikà - è stata proprio quella di applicare la logica del sushi bar a un prodotto italiano come la mozzarella, bella da vedere, buona da gustare e versatile negli abbinamenti. Quindi: cibo pulito, fresco, preparato a vista e servito con un cerimoniale preciso e perfetto. In tutti i ristoranti Obikà in Italia e all’estero si utilizzano e si servono esclusivamente le vere mozzarelle di bufala campana Dop. Tre, in particolare, le varietà offerte in menù: la bufala di Paestum, quella aversana e la versione affumicata con paglia vera.

OBIKÀ: 10 ANNI DI MOZZARELLA BAR

Grazie alla

geolocalizzazione

si possono

individuare

i locali dove

gustare l’Asiago

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10 IL MONDO DEL LATTE

SUI JET ALITALIA I SUCCHI STERILGARDA

PRIMOSALE MORBIDO LIGHT SANTA LUCIA: lo spirito creativo di GALBANI diventa ancora più leggero Sterilgarda è diventata

fornitore ufficiale di Alitalia. La compagnia italiana, infatti, da sempre sceglie di offrire a bordo dei propri aerei prodotti e menù rigorosamente ispirati alla tradizione del Belpaese, proposti a rotazione e variati nel rispetto della stagionalità estiva/invernale, per rendere l’esperienza di volo sempre più piacevole. Ora, per tre anni, i succhi premium dell’azienda mantovana saliranno a bordo degli aerei Alitalia. “La partnership con Alitalia

rappresenta un connubio vincente per la promozione dei prodotti di qualità made in Italy, come i nostri succhi - commenta Fernando Sarzi, amministratore delegato di Sterilgarda - La nostra linea di succhi in fascia premium è il risultato di un lungo lavoro di ricerca e innovazione tecnologica e ci ha permesso di offrire ai consumatori una qualità al top di gamma, ispirata dalle esigenze di benessere e della sostenibilità ambientale”. I succhi pure juice di Sterilgarda non contengono conservanti e zuccheri aggiunti, e si caratterizzano per il sapore naturale e fresco. “Il loro packaging, elegante e innovativo nella sua praticità di utilizzo, è il nostro biglietto da visita per i consumatori più esigenti” aggiunge Sarzi. Sterilgarda ha realizzato nel 2013 un fatturato di 329 milioni di euro e impiega direttamente 280 lavoratori.

L’ultima novità lanciata da Santa Lucia sul mercato italiano è il Primosale Morbido Light: un nuovo formaggio fresco leggero, dal sapore di latte e dalla consistenza morbida, caratterizzato dal 30% di grassi in meno rispetto a formaggi freschi similari già presenti nella distribuzione italiana.Ottimo da gustare da solo, ideale per arricchire insalate e piatti di verdure, ma perfetto anche come ingrediente per tante ricette, è un formaggio fresco ideale per tutta la famiglia e fornisce un apporto nutrizionale bilanciato nell’ambito di una dieta equilibrata e di un corretto stile di vita. Il Primosale Morbido Santa Lucia Light è venduto in un pack con due comode monoporzioni da 100g ed è posizionato nel banco frigo dei punti vendita.

ATTUALITÀ news

LATTERIA SOLIGO CRESCE IN ITALIA E SBARCA SUL MERCATO CINESEUn fatturato di 65 milioni di euro (contro i 62,6 milioni del 2012), e una presenza sempre più importante all’estero (1,2 milioni): sono i numeri-chiave del bilancio 2013 della Latteria di Soligo. L’azienda

è fortemente radicata in Veneto (92% del fatturato)ma sta ampliando la sua presenza anche nel resto d’Italia, crescendo soprattutto nel Nordovest (+52%) e al Centro (+152%). Un risultato

ottenuto anche grazie a importanti accordi con la Gdo nazionale, dove realizza il 46% del fatturato (+2% annuo). Intanto Soligo si allarga all’estero. “Stiamo costruendo un progetto di promozione per Germania, Romania, Croazia e Slovenia, in collaborazione con A.Pro.La.V - ha detto il presidente Lorenzo Brugnera - e abbiamo appena realizzato la prima consegna sul mercato cinese”.

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IL MONDO DEL LATTE 11

GRANAROLOE BAULI INSIEME A COLAZIONE Frollini, croissant e latte alta qualità: il piacere della colazione è assicurato grazie alla promozione speciale che nasce dalla partnership tra Granarolo e Bauli.In tutti i punti vendita su ogni confezione di latte fresco Alta Qualità Granarolo è presente un buono di 0,50 euro per comprare una confezione di Frollini Bauli (Cuorfelici, Farfallegre, Fiorgolosi).Viceversa, i Croissant classici Soffice Sfoglia Bauli nella confezione da 6 pezzi sono corredati con un coupon che permette di ricevere uno sconto immediato alla cassa di 0,30 euro per l’acquisto di un litro di latte fresco Alta Qualità Granarolo.

Fontina Dop: protocollo d’intesa per migliorare la qualità organolettica

La Regione Valle d’Aosta ha siglato un protocollo d’intesa con il Consorzio che lavora per la tutela della Fontina. L’obiettivo è aumentare i controlli sensoriali allo scopo di individuare le forme di qualità inferiore prima che vengano immesse sul mercato. Con quest’accordo le forme prodotte dalle diverse aziende verranno assaggiate a campione, in modo da capire dov’è il problema e come si può risolverlo. Questa misura nasce dalla constatazione dell’aumento delle forme di Fontina restituite dai commercianti ai produttori per le insufficienti caratteristiche organolettiche del formaggio. Un problema importante, dato che, negli ultimi anni, la Cooperativa Produttori Latte e Fontina ha visto triplicare il numero delle forme rese.

NUOVO PACK PER IL LATTEBAYERNLAND Cambiano look e design le confezioni del Latte ESL Bayernland che diventano così più identificabili a scaffale. Il restyling è stato voluto per conferire un’immagine più fresca, attuale e in linea con le moderne esigenze di mercato. E fa parte di un più ampio piano commerciale e di marketing finalizzato a fidelizzare la clientela e a valorizzare ancora di più la materia prima.

Store a tempo per il PROVOLONE VALPADANA DOP

Un temporary store tutto dedicato al Provolone Valpadana Dop. Si chiama “Provami” ed è stato inaugurato a fine aprile in corso Garibaldi 42 a Milano. Resterà aperto sette giorni su sette, dalle 10 alle 20, fino al primo giugno. “Provami” è il luogo dove riscoprire un prodotto di qualità, un sapore genuino e un alimento facile, comodo, moderno

e divertente. Tre i menu proposti, pensati per altrettanti momenti della giornata (pranzo, cena e aperitivo) con

declinazioni diverse tra cui scegliere a seconda dei gusti e delle

preferenze.

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IL MONDO DEL LATTE 13

Numeri da record a CIBUS 2014

Il comparto lattiero-caseario tra i protagonisti dell’evento di Parma

Ottimismo e grande soddisfazione hanno accompagnato la 17esima edizione di Cibus, la

fiera internazionale dell’alimentare che si tiene a Parma ogni due anni.

Le aspettative sono state rispettate e l’edizione 2014 si è chiusa con numeri da record:

67.000 visitatori, 2.700 aziende espositrici e 950 giornalisti accreditati.

In crescita anche il numero dei buyer stranieri presenti: mille in più rispetto all’edizione

del 2012, per un totale di 12.000 compratori arrivati da tutto il mondo.

Anche la qualità degli stand è stata molto alta sia a livello di impatto grafico che di

superfici, e molti sono stati gli eventi e gli appuntamenti ospitati negli stand.

Questi dati potrebbero stupire: tutti sanno, infatti, che il settore fieristico ha pagato

moltissimo la crisi economica. In realtà il sempre buon andamento delle esportazioni del

settore agroalimentare italiano ha attutito le difficoltà.

Al successo di Cibus hanno contribuito anche aspetti congiunturali come la leggera

ripresa dei consumi interni dei primi mesi del 2014, un clima di maggiore ottimismo nel

Paese e, soprattutto l’occasione straordinaria rappresentata da Expo 2015, l’esposizione

universale che è dedicata proprio ai temi dell’alimentazione nel pianeta.

Il messaggio globale che è arrivato dalla

17esima edizione di Cibus è stato chiaro:

una ripresa delle vendite sul mercato

interno è possibile. Ed è possibile fare

molto di più sul fronte dell’esportazione.

Da uno studio presentato in fiera risulta

che il nostro export alimentare ha le

potenzialità per passare da 26 a 70 miliardi

di euro nei prossimi dieci anni. Molto

dipenderà dal sostegno alle imprese,

dall’abbattimento delle barriere e dalla lotta

alla contraffazione sui mercati esteri. In

questo senso assicurazioni e progetti sono

giunti dal ministro delle Politiche Agricole,

Maurizio Martina, e dal vice ministro dello

Sviluppo Economico, Carlo Calenda.

Il focus sull’innovazione, la volontà di

vivacizzare il mercato e l’atteggiamento

positivo si sono riscontrati anche nel

settore lattiero-caseario: gli operatori

presenti hanno presentato tanti nuovi

prodotti e numerose iniziative rivolte sia al

mercato interno che all’export.

SPECIALE

“Un successo atteso ed inqualche misura previsto – hacommentato Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager – perchéabbiamo preparato con curaquesta edizione. Prendiamo per esempio il dato sulla presenza di operatori commerciali stranieri: è il risultato di due anni di Cibus Market Check, cioè di incontri delle aziende italiane nei punti vendita della distribuzionestraniera e della partecipazioneespositiva ad alcune delle fiere internazionali dell’alimentazione. Una strategia per l’export originale ed esclusiva di Cibus. Si aggiunga poi il considerevole sforzo finanziario per assicurarsi la presenza a Cibus dei top buyer mondiali”.

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14 IL MONDO DEL LATTE

CIBUSPARMALAT LANCIA YÓGURT DA BERE PIÙ CREMOSO

YÓgurt è l’ultima novità di Parmalat: uno yogurt da bere dalla

consistenza più cremosa. Buonissimo da bere e gustoso da mixare

con gli ingredienti preferiti, YÓgurt viene proposto nella pratica

confezione richiudibile da 500g e può essere gustato in tutti i

diversi momenti della giornata, dalla colazione alla merenda.

LATTERIA SOLIGO INVESTE SU SAFETYPACK, LASER FOOD CONTROL SYSTEM Latteria Soligo continua a investire in innovazione, stringendo

alleanze con i più importanti centri di ricerca. A Cibus l’azienda ha

presentato il progetto di ricerca Safetypack, una tecnologia laser

che permetterà il monitoraggio dell’atmosfera interna e il controllo

dell’integrità delle confezioni alimentari in tempo reale e sul 100%

della produzione aziendale.

AMBROSIUNO STAND “OLIMPIONICO”

Cibus è stata l’occasione anche per fare molti importanti

incontri. Giuseppe Ambrosi ha ricevuto nel suo stand un

testimone davvero d’eccezione: Carolina Kostner, l’azzurra di

pattinaggio artistico che quest’anno ha vinto tre bronzi agli

Europei, alle Olimpiadi e ai Mondiali.

SPECIALE

GRUPPO LACTALIS ITALIASHOW COOKING DEDICATO AI FORMAGGI

Lo stand del Gruppo Lactalis Italia ha ospitato uno show cooking

dedicato ai clienti esteri, in cui gli chef hanno valorizzato ed

enfatizzato le peculiarità dei formaggi Galbani usati come

ingrediente in cucina.

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16 IL MONDO DEL LATTE

CIBUS

MAURI MAI PROVATO IL SUSHIZOLA E IL TALEGGIOMAKI?

Mauri ha incontrato l’arte culinaria del Sol Levante, proponendo

le sue specialità casearie in un’inedita versione neo-fusion.

La filosofia dell’iniziativa? Trasformare la tavola in uno spazio di

incontro fra gusti e sapori apparentemente lontani, dando vita

ad abbinamenti nuovi e sorprendenti.

STERILGARDANUOVI FORMATI PER IL LATTE UHT MICROFILTRATO

Stessa qualità, nuovo formato: il latte microfiltrato Uht

Sterilgarda ora viene proposto anche nella versione 3x250ml

Edge con tappo a vite.

Il latte, proveniente al 100% da allevamenti italiani certificati, è

disponibile in quattro referenze: intero, parzialmente scremato,

scremato e ad alta digeribilità.

SPECIALE

COMELLINI ANCORA PROTAGONISTA AL PREMIO ALMA CASEUS

Dopo aver vinto il premio “miglior formaggio a latte vaccino”

2012 nella categoria Gran mercato con lo Squacquerone Dop,

quest’anno il caseificio Comellini si è ripresentato ad Alma

Caseus. All’edizione 2014 della gara l’azienda ha portato due

prodotti: lo storico Squacquerone, che ora si fregia della Dop, e

la nuova Mousse di latte.

DALLA TORRE DOROTEA VASCHETTE RIVISITATE PER IL BURRO

A Cibus la Dalla Torre Dorotea ha presentato alla distribuzione

italiana due nuove referenze di burro, confezionate in comode

vaschette da 200 grammi, destinate sia all’uso a crudo che alla

cucina di tutti i giorni. Il Burro Gran Cuoco è stato anche decretato

da una giuria di consumatori “Sapore dell’anno 2014”.

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18 IL MONDO DEL LATTECIBUS18 IL MONDO DEL LATTE18 IL MONDO DEL LATTE

BRAZZALEGRAN MORAVIA ORA È A FETTE

Importante novità di prodotto nella gamma Gran Moravia: il

Gran Moravia a fette. Confezionato con un comodo pack “apri e

chiudi”, Gran Moravia a fette può contenere 10 pezzi o più, ed

è ricavato semplicemente dall’affettamento della forma. Gran

Moravia è adatto anche alla dieta dei vegetariani, tanto da

essere stato approvato dalla Vegetarian Society.

BAYERNLANDNUOVE CONFEZIONI PER I FORMAGGI A FETTE

Bayernland ha presentato un nuovo packaging per i formaggi

più performanti della sua linea “affettati”. L’azienda ha puntato

sulla trasparenza dell’involucro: una vaschetta realizzata in

atmosfera protettiva svela il formaggio in tutta la sua freschezza.

Inoltre il logotipo più grande rende maggiormente identificabile

nel banco frigo la gamma degli “affettati”, assieme a una veste

grafica più impattante che mette in primo piano l’immagine

della mucca sul sofà, da qualche anno testimonial dell’altissima

qualità dei prodotti Bayernland.

PARMAREGGIO IL PARMIGIANO REGGIANO DIVENTA SPALMABILE

SpalmaRÈ è un nuovo formaggio spalmabile al Parmigiano

Reggiano, di cui conserva tutto il gusto e tutte le proprietà

nutrizionali. Con questo prodotto Parmareggio offre

un’alternativa naturale, leggera e gustosa e altrettanto

versatile, sia come formaggio sia come ingrediente per tante

ricette.

Innovativo il packaging, che riprende la classica forma del

Parmigiano Reggiano ed è composto da due vaschette da 75g

l’una, chiuse singolarmente. Posizionato nello scaffale degli

spalmabli, SpalmaRÈ crea un nuovo segmento di mercato,

ampliando le vendite dell’intera categoria.

SPECIALE

FERRARI GIOVANNI E BONGRAINPIÙ MERCATI PER IL BRAND DESTINATO ALL’EXPORT

L’alleanza con la francese Bongrain, con cui Ferrari condivide

valori e cultura aziendale, ha consentito all’azienda lodigiana di

promuovere e commercializzare all’estero i prodotti a marchio

“Giovanni Ferrari”, contribuendo così a diffondere il made in

Italy al di fuori dei confini nazionali. Dopo Francia, Belgio,

Stati Uniti e Germania, ora il brand è pronto a sbarcare in Gran

Bretagna, Russia e Paesi Peco.

Page 21: Il Mondo del Latte - Giugno 2014
Page 22: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

20 IL MONDO DEL LATTE

CIBUSZANETTI TECNOLOGIA E TRADIZIONE NEL NUOVO SITO INTERNET

Geometrie che riprendono il nuovo logo aziendale e che

caratterizzano tutte le pagine del sito, anche tramite l’utilizzo del

parallasse: si presenta così il layout del nuovo sito internet di

Zanetti.

Un sito molto ricco, dove le pagine di descrizione prodotti

evidenziano sia le caratteristiche organolettiche dei formaggi

che le informazioni relative alle certificazioni, alle ricette e alla

provenienza.

La navigazione e la fruibilità su tutti i device permettono agli utenti

di entrare in contatto con il brand con estrema facilità.

BURRO DE PAOLI FORMATI INNOVATIVI PER IL BURRO TRADIZIONALE

E’ ottenuto dalle migliori panne di centrifuga il Burro Tradizionale

De Paoli, un prodotto pregiato da apprezzare con il consumo a

crudo. Burro De Paoli Tradizionale si propone anche in formati

innovativi - come il formato barattolo da 250g e 500g - ideali

per soddisfare tutte le diverse esigenze di consumo.

SPECIALE

ARBOREA DALLA SARDEGNA AL MONDO

Arborea è il principale polo produttivo del comparto lattiero-

vaccino in Sardegna e la sua mission è incrementare il valore

della produzione lattiera dei suoi soci, attraverso la gestione

dell’intera filiera, dalla stalla al prodotto finito lavorato. Una

grande realtà con 246 produttori conferenti, che raccoglie il

90% del latte vaccino prodotto in Sardegna, per un volume

annuo di 180 milioni di litri di latte.

CONSORZIO PARMIGIANO REGGIANOINIZIANO I FESTEGGIAMENTI PER GLI 80 ANNI DI ATTIVITÀ

Anticipando di qualche settimana la ricorrenza ufficiale, che

cade il 26 luglio, sono iniziate a Cibus le manifestazioni legate

agli ottant’anni del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Molte le

iniziative che saranno sviluppate per l’occasione, tra cui spicca

il progetto “Arca dei ricordi”, che raccoglie immagini, documenti,

materiale didattico e testimonianze relative al mondo e alla

storia del Parmigiano Reggiano.

Page 23: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

La nostra è una storia che inizia oltre cent'anni fa e arriva ad oggi quale emblema di un'eccellenza tutta italiana, capace, da quattro generazioni, di costruire la propria leadership nella produzione ed esportazione del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano.

Page 24: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

22 IL MONDO DEL LATTE

CRESCE LA DOMANDA MONDIALE DI LATTE MA L’ITALIA CORRE CON L’HANDICAPA confermare una tendenza di medio-lungo termine già piuttosto definita, la domanda di prodotti lattiero-caseari a livello globale continua a essere sostenuta. Secondo alcune proiezioni, in Cina e India il consumo di questo tipo di alimenti continuerà ad aumentare fino al 30% da qui al 2021. Il caso del Subcontinente indiano impressiona in particolar modo, tenuto conto che nonostante l’enorme capacità produttiva nazionale, l’offerta di prodotto locale continua a rincorrere la domanda. L’Italia sarà capace di sfruttare questo trend? Altri in Europa ci hanno anticipato, dimostrando che, nonostante l’agguerrita concorrenza delle imprese della Nuova Zelanda e degli Usa, in quei mercati c’è spazio anche per la produzione di qualità europea. Da parte nostra, però, dobbiamo fare i conti con colli di bottiglia e ritardi strutturali che frenano lo sviluppo delle nostre imprese.Nel momento

in cui scriviamo, questi temi sembrano non essere prioritari per il legislatore nazionale. L’auspicio è che qualcosa possa cambiare con l’avvicinarsi di Expo 2015. Sarebbe un peccato mancare quest’opportunità per impostare una strategia nazionale sull’agroalimentare che parta da principi condivisibili da tutti. Uno è che, per una volta, si dovrebbe agire per “sottrazione” o, se si vuole, attraverso la “semplificazione” del sistema, e non per aggiunta. La rimozione dei freni al sistema produttivo andrebbe ovviamente inquadrata in un approccio agricolo e industriale che vada anche al di là del settore caseario, fino ad abbracciare la totalità

del processo di produzione e distribuzione di prodotti agroalimentari, che in Italia coinvolge una rilevante porzione dell’economia, occupa circa 3,3 milioni di lavoratori e rappresenta oltre l’8,5% del

OPINIONE

Pil. Secondo recenti stime di Nomisma, se agli allevamenti e alla parte agricola in generale, alle imprese di trasformazione, ai grossisti, alla ristorazione e alle grandi e piccole superfici distributive si affiancasse l’indotto (trasporto, packaging, logistica, energia, mezzi tecnici e beni strumentali, comunicazione e promozione), l’agroalimentare arriverebbe a rappresentare il 13,9% del Pil italiano, in crescita dal 2008.

di Paolo De Castro

presidente Commissione

Agricoltura Ue

Bisogna

semplificare

il sistema

delle imprese e

allineare i costi

di produzione

ai competitor

Page 25: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

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Page 26: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

Per presidiare i mercati lontani, però, serve una compagine di aziende dalla struttura meno frammentata in ogni fase della filiera. Accelerare un processo di concentrazione dell’offerta che è già in corso ma è ancora troppo lento e distribuito in modo diseguale sul territorio, contribuirebbe anche a trattenere nei confini nazionali una parte rilevante del valore delle vendite alimentari che oggi va all’estero, a causa del deficit di approvvigionamento di importanti produzioni agricole di base.Al nanismo strutturale, si aggiungono “elevati costi di sistema” che colpiscono tutte le imprese. Sempre secondo la recente ricerca Nomisma sulla “Filiera agroalimentare italiana”, le imprese del Belpaese, tra cui quelle dell’agroalimentare, sostengono costi per trasporti ed elettricità che ci fanno raggiungere tristi primati. Il costo del trasporto su gomma delle merci superiore del 32% rispetto alla Spagna, del 20%

rispetto alla Francia e del 18% rispetto alla Germania. Il costo dell’energia elettrica è superiore del 70% alla media comunitaria. Per non parlare della difficoltà dell’accesso al credito e delle rigidità del sistema bancario. Anche qui, un processo di allineamento a standard più avanzati è iniziato, ma è ancora timido. A dispetto della forza dell’immagine del “made in Italy “agroalimentare, la fram-mentazione dell’offerta e gli alti costi di produzione ci rendono meno competitivi rispetto ad altri partner europei, influenzano i prezzi al consumo anche sul mercato interno e mettono a dura prova gli stessi operatori della filiera, che finiscono per scontrarsi su margini davvero ristretti.

Rapportando tutti gli elementi menzionati a un carrello della spesa da 100 euro risulta che il 97% del prezzo pagato dai consumatori italiani per beni alimentari finisce “fuori” dalla filiera, mentre la somma di tutti gli utili conseguiti dalle imprese agroalimentari raggiunge appena il 3%.

Accelerare sulla riduzione dei costi di produzione è ovviamente interesse primario di tutte le imprese, ed elemento centrale della sfida che il mercato pone sull’efficienza produttiva. È tuttavia sbagliato considerarlo

come un ostacolo che dipende esclusivamente dalla capacità delle imprese. Se i ritardi sono del “sistema Paese” è anche a livello sistemico e politico che si deve agire per fare in modo di risolverli.

OPINIONE

In Italia il prezzo

dell’elettricità

per le aziende

è superiore del

70% rispetto

alla media Ue

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Page 27: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

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Page 28: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

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26 IL MONDO DEL LATTE

LE ATTIVITÀ EUROPEE DEDICATE AL SETTORE

LATTIERO-CASEARIO di Rosanna Pecere

Mentre si attende il rinnovo del Parlamento europeo, proseguono le attività dell’esecutivo comunitario, che nel secondo semestre del 2014 interesseranno direttamente il settore lattiero-caseario. La Direzione generale agricoltura (Dg Agri) ha presentato una nuova iniziativa, già annunciata dal commissario Dalan Ciolos a settembre 2013: la costituzione dell’osservatorio europeo sul mercato del latte, per aiutare il settore ad adattarsi alla liberalizzazione del mercato. “Il vero valore aggiunto dell’osservatorio – ha dichiarato Ciolos – risiederà nell’esame costruttivo delle diverse analisi di mercato, per aiutare la Commissione e gli Stati membri a prendere le decisioni più adeguate”. L’osservatorio ha lo scopo di aumentare la trasparenza del mercato e facilitare l’adeguamento del settore lattiero-caseario alla soppressione delle quote lattiere che avverrà a partire dal 31 marzo 2015. Un aspetto cruciale nei prossimi anni continuerà a essere la volatilità dei prezzi. L’esecutivo comunitario ritiene utile seguire l’andamento del mercato e fare una verifica periodica dei dati, allo scopo anche di monitorare eventuali anomalie causate, ad esempio, da variazioni dell’offerta di prodotti lattieri sul mercato, dalla

ATTUALITÀ_UE

costituzione di stock o da situazioni climatiche.Per decisione politica e per limitazioni di bilancio, non sarà possibile utilizzare le misure di sostegno dei mercati come era stato fatto in passato: la cosiddetta “rete di sicurezza” (per l’ammasso privato di burro, latte in polvere e formaggi), sarà attivata esclusivamente in situazioni di effettiva crisi dei mercati lattieri. L’osservatorio, che sarà on-line sul sito della Dg Agri, metterà a disposizione le informazioni trasmesse dagli Stati membri alla Commissione europea su: quantità, prezzi, produzione, livelli di consumo di latte e prodotti lattieri. Le parti interessate avranno accesso ad analisi di mercato, rapporti di prospettiva a breve termine e previsioni a medio termine. Per affiancare e interpretare i dati disponibili è prevista una consultazione periodica

Dacian Ciolos

commissario Ue

all’Agricoltura

con le rappresentanze della filiera lattiero-casearia, che discuterà le tendenze del mercato e completerà le informazioni. A questi incontri, che si svolgeranno quattro volte l’anno, saranno invitati a partecipare circa 40 rappresentanti tra membri permanenti provenienti dalle federazioni europee della produzione e del commercio dei prodotti lattiero-caseari, dal mondo industriale e dal settore cooperativo, insieme a funzionari di alto livello della Commissione europea ed esperti esterni. Anche Eda (European dairy association) parteciperà ai lavori. Sempre sul tema del mercato lattiero, nel contesto della verifica periodica dell’attuazione delle misure del “Pacchetto

Page 29: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

I ‘’CLASSICI DE PAOLI’’ PROVENGONO DA

UN METODO DI BURRIFICAZIONE

CHE UTILIZZA PANNA FRESCA

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Page 30: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

ATTUALITÀ UE

A fine aprile si è conclusa la fase operativa della

VII legislatura europea, anche se formalmente il

Parlamento rimarrà in carica per la gestione ordinaria

fino alla prima seduta della nuova legislatura. Non sono

mancate le attività dedicate al settore agroalimentare.

In particolare si è raggiunto l’accordo sul “nuovo

regolamento relativo ad azioni di informazione e di

promozione dei prodotti agricoli sul mercato interno

e nei paesi terzi” (con il doppio passaggio prima in

commissione del Pe, poi in aula per il voto finale). Il

regolamento crea le condizioni per la nuova politica

di promozione agroalimentare dell’Unione che,

rispetto alla proposta dell’esecutivo, si è arricchita di

importanti novità. La selezione dei programmi e delle

attività di promozione sarà eseguita direttamente

dalla Commissione europea che interverrà anche nel

finanziamento delle attività. A differenza di quanto

avviene oggi, gli Stati membri saranno esclusi sia

dalla selezione dei progetti che dal cofinanziamento. Il

finanziamento può coprire fino all’80% del budget per

i programmi semplici destinati ai Paesi terzi extra-Ue

e per i programmi multi-paese. Il restante sarebbe a

carico dei proponenti.

Queste le principali novità:

organizzazioni professionali e le Pmi, a condizione

che siano effettivamente rappresentative del settore

produttivo interessato;

ammessi a beneficiare del programma di promozione;

di esplicitare l’origine dei prodotti nelle azioni di

promozione e di dare visibilità ai marchi commerciali.

Le modalità applicative dovranno essere definite nei

prossimi mesi dalla Commissione europea, ma le nuove

regole entreranno in vigore dal 2016.

APPROVATE LE NUOVE REGOLE UE PER LA PROMOZIONE AGROALIMENTARE

latte”, la Commissione europea presenterà agli Stati membri una relazione sull’andamento del mercato lattiero contenente una verifica,

corredata da eventuali proposte migliorative, dell’applicazione nei diversi Paesi Ue delle misure in materia di contrattualistica (impiego

dei contratti scritti tra produttori e trasformatori), della costituzione delle “organizzazioni di produttori” e del ruolo svolto dall’interprofessione.

Page 31: Il Mondo del Latte - Giugno 2014
Page 32: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

30 IL MONDO DEL LATTE

Annunciato il settimo Simposio internazionale“Sheep, Goat and other non-Cow Milk”

A due anni dal precedente incontro, si torna a fare il punto

sulla situazione delle conoscenze relative ai latti di pecora,

capra e di altri animali. Appuntamento a marzo 2015 a Cipro

ATTUALITÀ

Si svolgerà dal 23 al 25 marzo 2015, al St. Raphael Resort di Limassol a Cipro, il settimo Simposio internazionale della Fil/Idf sul latte di pecora, capra e di altri animali lattieri. L’obiettivo del Simposio è quello di fornire una visione aggiornata - rispetto all’ultima edizione dell’evento svoltasi due anni fa - delle conoscenze su: allevamento, produzione lattiera, tecnologia, chimica, fisica, microbiologia e nutrizione. Un altro obiettivo del Simposio è mettere in evidenza l’importanza dei mercati e delle politiche correlate, così come si sono evolute dal 2011 a oggi.

L’evento è rivolto a scienziati e professionisti dei comparti ovino, caprino e di altri latti diversi da quello di vacca, compresi produttori, industrie di trasformazione, associazioni di categoria, università, istituti di ricerca e autorità.Importanti keynote speaker hanno già confermato la loro presenza all’evento, che sarà articolato in sessioni riguardanti “le politiche, l’economia e gli aspetti sociali”, “le caratteristiche di prodotto, il valore nutrizionale e l’impatto sulla salute”, “la sicurezza, la qualità e le analisi”, “i nuovi prodotti e le tecnologie di trasformazione

emergenti”, “le strategie di produzione lattiera” e “la produzione e trasformazione del latte di cammella”.

Per maggiori informazioni su programma, sede dell’evento e keynote speaker:www.idfsheepandgoat.org

Bollettino 471/2014 - Detection of inhibitors and antimicrobial residues in milk and

dairy products by screening methods - Guidance on preparation of the test portion.

Il trattamento con agenti antimicrobici in lattazione può determinare la presenza di

residui di farmaci nel latte. Test idonei per lo screening di residui antimicrobici sono stati

sviluppati, e spesso validati, sul latte crudo, ma non sono immediatamente applicabili

ai prodotti lattiero-caseari come latte intero o scremato in polvere, siero di latte,

latte condensato, latticello, ecc. Molti prodotti lattiero-caseari richiedono, infatti, una

preparazione particolare prima di poter essere utilizzati nelle procedure di screening

normalmente usate per il latte crudo. La pubblicazione illustra le modalità di preparazione

di diversi prodotti lattiero-caseari per ottenere campioni di prova appropriati. Sono

fornite le procedure dettagliate per la ricostituzione dei campioni essiccati, come il

latte in polvere, e per la preparazione dei campioni di crema, burro, yogurt e formaggio.

Particolare attenzione è rivolta alla diluizione necessaria per campioni di vario tipo.

Il Bollettino ha un costo di 12 euro.

NUOVE PUBBLICAZIONI FIL/IDF

GLI STEP DELL’EVENTO

APERTURA DELLE REGISTRAZIONI:

1 SETTEMBRE 2014

CHIUSURA EARLY BIRD REGISTRATION:

1 DICEMBRE 2014

APERTURA CALL FOR POSTER/

ORAL PRESENTATION:

1 GIUGNO 2014

SCADENZA PER POSTER/

ORAL PRESENTATION:

1 SETTEMBRE 2014

Page 33: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

Sempre più italianicucinano con

Vi chiedete perché?

Per ottenere il Burro Chiarificato Prealpi, abbiamo scelto i burri migliorie abbiamo tolto l’acqua, le proteine ed i carboidrati, che in cottura non servono.

Ecco perché il Burro Chiarificato Prealpi è ottimo, non schizza, non brucia e soprattutto rende molto di più: ne basta il 20% in meno di un burro

normale. E finito di cucinare, lo chiudi e resta protetto. Ottima scelta.

Page 34: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

32 IL MONDO DEL LATTE

EXPO 2015:

ASSOLATTE CI SARÀ

Assolatte parteciperà a Expo 2015. Nel padiglione Italia la nostra associazione avrà il suo spazio insieme alle altre imprese italiane dell’agroalimentare che potranno così mettersi in mostra davanti al mondo. Infatti, grazie a un accordo di partnership con Fiere di Parma, che si è fatta carico di predisporre il progetto, Expo Spa - la società che gestisce gli spazi e i progetti della manifestazione - ha dato il proprio via libera al progetto che raccoglierà il meglio delle imprese alimentari italiane. In realtà i padiglioni sono due, collegati tra loro da una scenografica passerella e sormontati da una terrazza destinata alla ristorazione e agli eventi. Qui, l’industria agroalimentare italiana potrà raccontarsi ai visitatori, in un viaggio interattivo fatto di prodotti, protagonisti, territori e marchi. Ma soprattutto di imprenditori che hanno creato e sviluppato prodotti e marchi, e che hanno permesso all’industria agroalimentare italiana di diventare il secondo settore industriale del paese, motrice per l’economia della nazione e ambasciatore dell’italian food nel mondo.

NELLA TESTA DEL “PESCE”

I padiglioni saranno realizzati nella testa del cosiddetto “pesce” (a tanti, la pianta dell’area dedicata alla manifestazione sembra un pesce) e saranno la naturale continuazione del Padiglione Italia, al quale si ispireranno anche colori e grafiche. Il progetto coinvolgerà circa 500 tra aziende, consorzi e organismi istituzionali del made in Italy alimentare e ospiterà nei suoi spazi circa 200 eventi nei sei mesi della manifestazione. Questo non

prevede la possibilità di attività commerciali e di vendita ma sarà un percorso interattivo per comprendere il valore delle filiere alimentari attraverso la galassia dei prodotti e delle aziende che hanno scritto la storia dell’Italia alimentare.I percorsi tematici di edutainment saranno nove, dedicati ai settori chiave dell’industria alimentare (latte, formaggi e derivati; conserve vegetali; condimenti; sfarinati, pasta e pizza; carni; ittico; bevande; dolci; spezie e coloniali). Nove viaggi esperienziali realizzati con scenografie “immersive” e proiezioni 3D, che le aziende renderanno concreti e tangibili grazie alle postazioni interattive (fino a 500) che sveleranno ai visitatori il loro patrimonio storico e culturale. Oltre all’area edutainment, Federalimentare 4Expo sarà anche il fulcro di eventi e relazioni

Nove percorsi tematici dedicati al made in Italy e 500

aziende e consorzi presenti. Si avvicina l’appuntamento

con l’Esposizione universale di Milano. E noi abbiamo già

riservato il nostro posto nel Padiglione Italia

di Arnaldo Santi

Foody, la mascotte ufficiale di

Expo 2015

ATTUALITÀ

Page 35: Il Mondo del Latte - Giugno 2014
Page 36: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

34 IL MONDO DEL LATTE

Assolatte avrà

un suo spazio

nel Padiglione

Italia dove

saranno riunite

le imprese

alimentari

italiane

istituzionali per il settore: le due terrazze e la grande sala eventi polifunzionale da 1.500 posti, situata al piano terra del padiglione Ne 10, ospiteranno circa 200 tra iniziative di promozione e comunicazione organizzate dalle associazioni aderenti a Federalimentare e i principali appuntamenti del settore (assemblee delle associazioni di categoria, convention aziendali dell’industria alimentare, ecc.).“I dettagli di questo progetto di valorizzazione per l’industria alimentare sono stati finalmente svelati – ha detto il vicepresidente di Federalimentare con delega all’Expo Paolo Zanetti – Siamo contenti che Expo 2015 Spa si sia reso conto della validità di un progetto che abbiamo concepito e sviluppato assieme a Fiere di Parma fin dal 2010, con l’intento di valorizzare la storia, la cultura e la filiera dell’agroindustria italiana, secondo settore del manifatturiero del Paese e ambasciatore del made in Italy nel mondo. Con questo padiglione educativo, che ha avuto anche l’apprezzamento del Mipaaf, verranno dati spazio e visibilità a chi produce il cibo che finisce ogni giorno sulle nostre tavole e su quelle di tutto il mondo, in un percorso coerente con i temi di una manifestazione che ha messo al centro del dibattito l’alimentazione e la nutrizione del pianeta”.

IN VETRINA L’ÉLITE DEI NOSTRI MARCHI

Federalimentare 4Expo potrà contare anche

sul fondamentale contributo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che realizzerà un’analisi scientifica multidisciplinare per fotografare il sistema alimentare italiano e il suo ruolo nel panorama economico italiano. Lorenzo Ornaghi, presidente dell’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali della Cattolica, ha commentato: “I marchi del sistema alimentare italiano disegnano la fisionomia di una vera e propria élite creativa, generatrice di ricchezza sociale, economica e anche culturale. Particolare attenzione sarà dedicata alla costante cura che tali realtà hanno per la qualità dei prodotti, per la loro gestione, per le iniziative che promuovono e sponsorizzano sul territorio e che le rendono

Paolo Zanetti, presidente del gruppo

Giovani Imprenditori di Assolatte, è

vicepresidente di Federalimentare

con delega per l’Expo 2015 e per i

rapporti tra agricoltura e industria

punti di riferimento affidabili per le comunità locali. Questo studio economico-aziendale, politologico e sociale vuole scoprire ragioni e condizioni che hanno favorito la nascita e il consolidamento di queste aziende, spesso basate su un’architettura familiare. E sottolinea la necessità di un pieno riconoscimento e di una legittimazione della leadership del settore alimentare all’interno del più ampio sistema economico-sociale italiano”.

Il progetto è un’occasione unica per trasferire ai visitatori i valori aziendali su cui le nostre imprese sono radicate, mostrando un aspetto che va oltre i fattori commerciali e che caratterizza ogni marchio con un valore aggiunto inimitabile. L’agroindustria italiana riflette la ricchezza dei territori, dei prodotti e degli imprenditori che l’hanno creata e sviluppata. Processi e prodotti artigiani sono diventati industriali e hanno guidato lo sviluppo di un importante settore, anch’esso leader nel mondo. Una ricchezza creativa e relazionale,

che nasce da vicende industriali centenarie e vive nelle nuove generazioni di imprenditori e manager che alimentano lo sviluppo dell’Italian food nel mondo. Non esisterebbe “made in Italy” se alle spalle dei prodotti non ci fossero imprese che, con i loro valori, fanno della qualità - delle materie prime, dei processi, del confezionamento, dei prodotti - una vera e propria ossessione.

ATTUALITÀ

Page 37: Il Mondo del Latte - Giugno 2014
Page 38: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

36 IL MONDO DEL LATTE

I carabinieri del Nucleo Antifrodi hanno anche

sequestrato 6,7 milioni di beni immobili e conti

correnti legati all’ambito delle frodi alimentari.

Metà del valore degli illeciti nei fondi strutturali

Solo nel 2013 ammontano a oltre 28 milioni di euro i finanziamenti Ue che i Nac (Nucleo antifrodi carabinieri) hanno accertato essere stati incassati senza averne i diritti da vari soggetti, oltre a 6,7 milioni di beni immobili, conti correnti e altri valori finanziari sequestrati e sottratti al circuito illegale nell’ambito delle frodi alimentari.L’intervento degli uomini dell’Arma è stato orientato a sviluppare specifiche analisi di rischio, dalle quali sono derivati controlli straordinari mirati, con verifiche tecnico-finanziarie e confronti delle banche dati, acquisizioni dei fascicoli aziendali e riscontri “sul campo”, rivolti in particolare ai contesti locali a maggior rischio di penetrazione di interessi della criminalità organizzata.I settori più colpiti dalle frodi sono stati individuati nei finanziamenti della Pac (Fondo europeo agricolo di garanzia - Feaga e Fondo sviluppo rurale - Fsr) in cui sono stati accertati 1,9 milioni di euro di frodi nel settore cerealicolo, 1,2 milioni in quello zootecnico, 1,5 milioni per le produzioni di tabacco e circa 1 milione nell’ortofrutta. Irregolarità per oltre 13,7 milioni di euro sono state accertate anche nei fondi strutturali, in cui le frodi hanno riguardato prevalentemente la gestione di corsi di formazione, le attività promozionali a sostegno dell’agricoltura e il settore agrituristico, in cui sono stati accertati finanziamenti concessi a cartelli di imprese in violazione delle regole di concorrenza, fittizie attività e operazioni inesistenti, sovra-fatturazioni e altre irregolarità gestionali.Rilevanti anche le frodi accertate sulle irregolarità nelle contribuzioni previdenziali a sostegno del lavoro agricolo, ammontanti a oltre 15 milioni, mentre risulta interessato da condotte fraudolente anche il settore degli

Rispetto

al 2012 gli

illeciti in

campagna

sono

aumentati

in modo

esponenziale

aiuti agli indigenti, in cui sono state accertate irregolarità per 1,5 milioni, con l’individuazione di circuiti illegali di vendita di prodotti destinati ai nuclei familiari in difficoltà.

FRODI SUL CARBURANTE AD USO AGRICOLO

Lo scorso anno è stata disarticolata un’associazione a delinquere con

l’arresto di 20 soggetti appartenenti a un circuito criminoso che, attraverso la fittizia costituzione di aziende agricole, ha frodato lo Stato per oltre 5 milioni usufruendo illegittimamente di carburanti “agevolati” per lavori agricoli e percependo illeciti finanziamenti della Ue.

FRODI SUI FALSI BRACCIANTI AGRICOLI Altre associazioni a delinquere sono state individuate fra i titolari di gruppi di aziende responsabili di aver simulato, su un rete diffusa in varie Regioni d’Italia, false assunzioni di oltre 2.500 braccianti agricoli italiani e stranieri, frodando lo Stato sul sistema dei contributi previdenziali e degli illeciti finanziamenti per oltre 15 milioni.I numeri del 2013 mostrano un incremento delle frodi accertate, per un totale di 28.344.135 euro (+249% rispetto agli 8.105.753 euro del 2012) e del volume dei beni immobili sequestrati, per 6.744.999 euro (+161% rispetto ai 2.583.891 euro del 2012).

(*) l’articolo è ripreso dalla rivista telematica del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Fondi Ue illeciti: nel 2013 scoperte dai NAC frodi per 28,3 milioni di euro (*)

ATTUALITÀ

Page 39: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

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Page 40: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

38 IL MONDO DEL LATTE

1

PROTAGONISTI

4 DOMANDE A...Gerard Calbrix, responsabile del dipartimento

affari economici di Atla

di Rosanna Pecere

In questi anni il settore lattiero-caseario europeo ha rafforzato la sua attitudine a competere sul mercato mondiale e ha posto in essere le condizioni per rafforzare la propria leadership e la capacità di adeguare l’offerta alla domanda. Nell’Unione europea si assiste alla crescita della produzione lattiera nei Paesi del Nord con una netta differenziazione rispetto a quelli mediterranei, dove la produzione resta stabile o addirittura diminuisce. Gli studi della Commissione europea sulle prospettive di evoluzione del mercato lattiero confermerebbero questa tendenza e non si prevedono a breve cambiamenti significativi degli equilibri produttivi. L’abolizione delle quote creerà le condizioni per un migliore adeguamento dell’offerta di prodotti in funzione della domanda del mercato. Un aspetto cruciale nei prossimi anni continuerà a essere la volatilità dei prezzi. Per questo sarà utile avere a disposizione dati della Ue aggiornati sull’andamento del mercato, monitorare eventuali anomalie (causate da variazioni

dell’offerta di prodotti lattieri sul mercato, dalla costituzione di stock o da situazioni climatiche). Ne parliamo con Gerard Calbrix, responsabile del dipartimento affari economici di Atla, durante un incontro in Assolatte dedicato ai temi dell’economia lattiera.L’industria lattiero-casearia europea opera ormai sul mercato globale ed è strettamente correlata alle dinamiche dei prezzi create dall’equilibrio tra domanda e offerta su scala mondiale. Chi sono i maggiori attori a livello extraeuropeo e quanto “pesano” negli scambi internazionali? I primi esportatori al mondo

sono Australia e Nuova Zelanda, che da sole spediscono fuori dai loro confini 22 milioni di tonnellate di equivalente latte ogni anno. L’Unione europea si colloca al secondo posto, con una quota del mercato mondiale di 16 milioni di tonnellate, seguita dagli Usa le cui esportazioni di latte in polvere e formaggi sono in forte crescita da circa tre anni. Sul fronte della domanda di prodotti lattieri, i mercati più dinamici sono certamente Cina e Russia. La Cina è il più grande importatore mondiale con progressivi aumenti della domanda di latte in polvere e burro dal 2009, ma dal 2011 è in crescita anche la domanda di formaggi. Il maggiore

ATLA - ASSOCIATION DE LA TRANSFORMATIONLAITIERE FRANCAISE Nel 1993 le due federazioni della filiera lattiera francese, la

Fncl (Fédération Nationale des Coopératives Laitières) e la Fnil

(Fédération Nationale de l'Industrie Laitière) hanno costituito Atla,

l'Association de la Transformation Laitière Française. Prendendo atto

della convergenza dei loro principali interessi, le due federazioni

hanno deciso di mettere in comune le loro competenze affidando

ad Atla il compito di seguire la maggior parte delle questioni che

riguardano la trasformazione industriale e la commercializzazione

dei prodotti lattieri.

Page 41: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

IL MONDO DEL LATTE 39

3

2

importatore di formaggi ai confini dell’Europa è la Russia (464.000 tonnellate nel 2013). Vedremo come procederà il negoziato con l’Ucraina, che potrebbe avere un impatto rilevante sull’export europeo e sull’equilibrio del mercato lattiero della Ue.Il Vecchio Continente dovrà adeguare l’offerta di prodotti lattieri alla domanda del mercato mondiale e restare competitivo. Come evolvono le esportazioni europee di prodotti lattieri? Se guardiamo alle diverse tipologie di prodotti, i 28 Paesi dell’Unione, con più del 50% degli scambi mondiali di formaggi (800.000 tonnellate nel 2013), sono leader del mercato davanti all’Oceania, i cui volumi di formaggi esportati si sono stabilizzati da diversi anni a circa 450.000 tonnellate. Anche gli Usa sono cresciuti molto negli ultimi tre anni e hanno un potenziale di ulteriore espansione. L’Oceania, in particolare la Nuova Zelanda, è leader sul mercato globale del burro e del latte intero in polvere. I produttori europei hanno ridotto in modo sensibile le esportazioni di burro per rispondere alla domanda interna alla Ue. I tre principali attori si contendono ad armi pari il mercato mondiale del latte scremato in polvere, mentre da 5 anni la Nuova Zelanda è diventata leader anche su questo mercato. In passato i prezzi delle commodity europee erano nettamente più alti rispetto alle quotazioni sul mercato mondiale, sia come effetto delle misure di sostegno interno che, in parte, delle restituzioni all’esportazione. L’aumento della domanda di prodotti lattieri sulla piazza mondiale ha creato una convergenza dei prezzi che sono ora vicini alle quotazioni Ue. Sebbene le produzioni europee siano molto apprezzate in termini di qualità dei prodotti

e affidabilità delle forniture, le commodity del Vecchio continente devono restare competitive su scala planetaria per mantenere un flusso regolare delle esportazioni: in questo modo si eviterà di appesantire il mercato Ue creando situazioni di disequilibrio che porterebbero a una flessione dei prezzi sul mercato interno.

Può fornirci alcuni elementi per inquadrare le principali tendenze del 2013-2014? La domanda mondiale ha mantenuto un andamento dinamico per l’intero 2013. Il prezzo del latte pagato ai produttori ha raggiunto livelli eccezionalmente elevati in tutti i Paesi, come effetto della minore disponibilità di latte. In particolare la situazione di

CONOSCIAMOLO MEGLIO

Quali sono i suoi hobby?

La lettura, le passeggiate nella natura e il bricolage.

Quale località preferisce per le vacanze?Mi piace viaggiare e scoprire il mondo in barca, a piedi o in bicicletta. Ma con

la famiglia amo ritrovarmi nella nostra casa a Sables d’Olonne, insieme ai miei

cinque figli.

Ha un sogno nel cassetto? Percorrere a piedi il sentiero di Saint-Jacques-de-

Compostelle partendo da Parigi. Ma è rimandato

a quando sarò in pensione...

Cucina tradizionale o innovativa? Piuttosto tradizionale, con alimenti semplici,

come le verdure, il pesce, la frutta. Adoro la

cucina italiana!

Cosa non manca mai nel suo frigorifero?

Ogni sorta di formaggi: a pasta molle

francesi, formaggi di capra, erborinati e

soprattutto il Roquefort e il Parmigiano

Reggiano.

GERARD CALBRIX

Page 42: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

40 IL MONDO DEL LATTE

PROTAGONISTI

4siccità in Nuova Zelanda ha generato una pressione sui prezzi dei prodotti industriali dal mese di marzo. L’aumento dei consumi mondiali di prodotti lattieri ha subito un rallentamento causato dalla mancanza di disponibilità di materia prima. Per il quinto anno consecutivo il consumo mondiale di prodotti lattieri è stato superiore alla

In conclusione, i prezzi medi annuali nel 2013 sull’insieme della filiera lattiera mondiale sono stati ec-cezionalmente elevati. Quali sono le prospettive del mercato lattiero europeo per il 2014?Quest’anno si conferma la forte ripresa della produzione di latte che era già iniziata nell’autunno 2013: di fatto l’Ue è già uscita dal sistema di quote in quanto il costo elevato delle commodities industriali, favorito dalla domanda mondiale, genera un incremento della produzione lattiera. Infatti, per la campagna 2013/2014 la maggior parte dei Paesi dell’Europa del nord supererà la quota nazionale di riferimento. Ad esempio, la Germania ha totalizzato un +4% nei primi mesi del 2014, la Polonia ha registrato aumenti superiori al 6% a fine 2013 e un ulteriore aumento del 6,5% a gennaio 2014. Anche i Paesi Bassi hanno avuto una forte accelerazione della produzione lo scorso anno, confermata per i primi mesi del 2014. Un andamento opposto si è avuto in due grandi Paesi produttori di latte: Italia e Spagna. Queste tendenze si erano già manifestate negli anni scorsi e le previsioni indicano un incremento costante della produzione per i prossimi 10 anni - stimato in un +0,4% annuo - a fronte di un aumento stimato della domanda mondiale del +2,5% l’anno. Queste prospettive indicano un contesto favorevole per il commercio di prodotti lattiero-caseari e l’abolizione delle quote crea le condizioni per un miglior adeguamento dell’offerta alla domanda di mercato. Il tema della volatilità dei prezzi resta un aspetto cruciale e la Ue dovrà attuare politiche e adottare strumenti di monitoraggio per facilitare l’utilizzo delle misure di mercato in caso di crisi.

PRODUZIONE Latte alimentare: 3,5 miliardi di litri

Formaggi: 2 milioni di tonnellate

Panna: 380.000 tonnellate

Burro e burro concentrato: 415.000 tonnellate

Yogurt e dessert a base di latte: 2,4 milioni di tonnellate

Latte in polvere: 480.000 tonnellate

IMPIEGO DEL LATTE IN FRANCIAIl 75% del latte è traformato in prodotti destinati al consumatore finale:

10,4% latte, 7,2% yogurt e dessert, 36,8% formaggi, 19,5% burro e

grassi lattieri, 7% creme.

Il 25% del latte è trasformato in ingredienti - prevalentemente latte

in polvere e siero - destinati all’industria alimentare, farmaceutica e

chimica

L’export di prodotti lattieri francesi vale 8,4 miliardi di euro, che

equivalgono al 40% della produzione totale. Il 64% delle esportazioni di

prodotti lattieri e di prodotti a base di latte è destinato al mercato Ue.

2° Paese Ue produttore di latte dopo la Germania

70.000 le aziende che consegnano latte di vacca

45% del latte francese è trasformato da cooperative

55% del latte francese è trasformato da industrie private

650 circa i siti di trasformazione (300 imprese)

5 i gruppi francesi tra i top 25 mondiali:

LE CIFRE DEL SETTORE LATTIERO FRANCESE

Con 250.000 addetti ripartiti su tutto il territorio, la

filiera genera un giro d’affari di 25 miliardi di euro, il

secondo del settore agroalimentare dopo le bevande

(fonti: Cniel, Eurostat, Agrimer)

produzione di latte e sono stati utilizzati gli stock residui degli Usa. Nei primi mesi del 2014 la forte ripresa delle consegne in Europa, ma anche la maggiore disponibilità di latte intero in polvere in Nuova Zelanda, hanno favorito un calo dei prezzi per burro e latte scremato in polvere, che ad aprile 2014 erano scesi ai livelli di un anno prima.

Page 43: Il Mondo del Latte - Giugno 2014
Page 44: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

42 IL MONDO DEL LATTE

SI INVERNIZZIUNA STORIA DI SUCCESSO

Questo mese siamo in provincia di Novara, a Trecate, dove ha sede la Si Invernizzi. Qui incontriamo Marco Invernizzi, giovane industriale che rappresenta la quarta generazione di imprenditori del settore, che ci racconta la storia dell'azienda, che – come spesso accade nel nostro settore – è anche una storia di famiglia.Marco parla del bisnonno Giovanni, malgaro, che negli anni ’20, in un piccolo paese della Valsassina - vera e propria miniera di imprenditori caseari - comincia a praticare l’arte della caseificazione. Ma a Giovanni il paesino e la Valle stanno stretti. Decide così di emigrare verso la pianura, verso Milano, dove stabilisce la sua prima latteria.

PROTAGONISTI

Un'azienda di lunga tradizione familiare guidata oggi da tre fratelli pieni di

entusiasmo e senso imprenditoriale. Invernizzi è un marchio che, grazie a passione

e competenze, è diventato sinonimo di Gorgonzola nel mondo

di Massimo Forino

Qui, comincia a produrre una decina di forme al giorno di quello che all’epoca si chiamava stracchino e che oggi chiamiamo Gorgonzola Dop, oltre a piccoli formaggi stagionati ed erborinati di montagna.Quella di Giovanni è ancora una piccola bottega: sarà il figlio Ambrogio a trasformarla in una vera realtà imprenditoriale, a Galliate, dove nel 1952

costruisce il primo caseificio artigianale di Gorgonzola naturale, a latte crudo e dove otto anni più tardi fonda il Caseificio Valticino.Nel nuovo stabilimento, oltre al Gorgonzola, comincia la produzione di altri formaggi tipici della Pianura Padana: Grana Padano, Crescenze, Taleggio, Italico, Mascarpone.Nella metà degli anni ’70 arriva in azienda il figlio Renato, che ha studiato da

Il gruppo in cifreFatturato: 13 milioni di euro

Lavorazione latte: 500 quintali giornalieri

Addetti: 50

Export: 20%, in crescita. Destinazioni: Europa, Giappone, Australia,

Russia e Americhe.

Prodotti: Gorgonzola Dop e formaggi erborinati. Alcuni formaggi

tipicamente padani.

Page 45: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

IL MONDO DEL LATTE 43

CONOSCIAMOLO MEGLIO

Felicità è...? Brillare ogni giorno come una stella.

Quali sono i suoi hobby? La musica: ascoltarla ogni giorno e andare a ballare

almeno una volta nel weekend.

Cucina tradizionale o innovativa? Sono curioso, mi piace cambiare, quindi cucina

innovativa.

Il piatto preferito? La frittura di pesce e il pesce in generale.

Un posto in cui vorrebbe tornare? Nelle isole caraibiche, a Cuba per

esempio.

Lo sport preferito? Al momento l’attività in palestra: pesi,

cardiofitness, zumba.

La squadra del cuore? Non sono tifoso di calcio, quindi scelgo la

nazionale di rugby neozelandese: gli All Blacks.

Sul suo comodino c’è...? Il proseguimento costante della mia

laurea: almeno un libro di comunicazione.

Il cantante preferito? James Brown. E non solo a livello

musicale.

E la canzone? Troppe. La prima che mi viene in mente è

“Smooth Criminal” di Michael Jackson.

Il formaggio che le piace di più? Il Gorgonzola non vale,

immagino. Preferisco i formaggi amabili e morbidi.

Nel suo frigorifero non manca mai...? La frutta fresca.

Arance rosse e banane,

soprattutto.

Il suo motto? “Only the extraordinary survives” di

Oscar Wilde.

La sua ambizione? Contribuire a rendere più felice il

mondo in cui viviamo.

Il libro che ha amato di più? “La rabbia e l’orgoglio” di

Oriana Fallaci.

E il film? “La febbre del sabato sera”

MARCO INVERNIZZI

perito caseario e ha tanta voglia di lavorare. Renato migliora le tecniche di lavorazione e dà il via a un importante progetto di sviluppo che si completa nel 2000, quando taglia il nastro del nuovo stabilimento a Trecate.Marco e i fratelli Mattia e Martina entrano in azienda nel 2010; sono giovani e pieni di entusiasmo. Ognuno di loro si occupa di un ramo dell’azienda, dalla produzione al marketing, tutti e tre veri specialisti del re dei formaggi erborinati.

È bello vedere tre fratelli alla guida dell’azienda di famiglia. Come avete diviso il lavoro? Non vi capita mai

di litigare?Seguendo innanzitutto le nostre inclinazioni naturali. Io amo i contatti umani, mentre mio fratello ha lo stesso pragmatismo di nostro padre. Martina, infine,

è ancora nel periodo di “stage interno”, che le farà trovare la sua strada. Questa situazione mi piace molto perché ci si intende in un batter d’occhio e comunque le liti le abbiamo già consumate ai tempi delle

L'italian sounding

sui nostri

formaggi è una

conferma delle

loro elevate

qualità

Barbie e del triciclo.Nel tempo avete abbandonato le altre produzioni e vi siete concentrati sul Gorgonzola. Una scelta radicale, premiata dai risultati degli ultimi anni. Quali sono le vostre previsioni per il mercato di questo prodotto nei prossimi anni? Paradossalmente, i tentativi di imitazione che il Gorgonzola subisce a livello mondiale ci danno conferma dalla sua eccezionale forza e importanza. Quindi, a mio giudizio, è questo il caso di un formaggio insostituibile. La sfida di noi produttori non è quella di renderlo sempre più comune, bensì sempre più unico.

Page 46: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

44 IL MONDO DEL LATTE

PROTAGONISTI

L’Italia sta vivendo anni difficili, i consumi ristagnano e la capacità di spesa delle famiglie è diminuita. La vostra azienda ha investito e produce un prodotto di alta qualità, che si confronta sugli scaffali della distribuzione con formaggi ben più economici. Quali sono le leve su cui fate maggior affidamento?La nostra azienda fa affidamento su operatori che cercano le differenze e danno al consumatore la possibilità di scegliere le particolarità. Un’azienda “obesa” è anacronistica e non attraente.

Abbiamo sempre investito sullo scolpire la linea ed essere in forma.Il "made in Italy" è sempre più cool e le esportazioni sono in crescita. Anche la vostra azienda sta affacciandosi ai mercati esteri. Quali sono quelli più promettenti? Quali i problemi quotidiani con cui vi confrontate?Non mi pare che ci siano mercati più promettenti

di altri. Anche perché progresso e tecnologia hanno semplificato i collegamenti. Certo, servono piazze non troppo etniche e che abbiano una buona capacità di spesa. Problemi

quotidiani? Dover considerare le differenti procedure di preparazione che ogni nazione o area geografica richiedono.

La cosa più

complicata

è rispettare

le regole

produttive dei

diversi Stati

La famiglia Invernizzi

posa davanti al poster

che raffigura SUPERiN,

il supereroe guardiano

del gusto, protagonista

di una web saga visibile

sul canale youtube

dell'azienda all'indirizzo:

http://www.youtube.

com/watch?v=txakzU1K

OPU&feature=plcp

Page 47: Il Mondo del Latte - Giugno 2014
Page 48: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

46 IL MONDO DEL LATTE

IL PRODOTTO

DEL MESE

NONNO NANNI IL FRESCO SPALMABILE

Formato da 150 g, confezione a

vaschetta in plastica riciclabile,

sigillata con un film in alluminio

Prodotto che unisce praticità,

bontà e versatilità, in linea con le

nuove esigenze dei consumatori

Perfetto equilibrio tra sapore

vivace e delicato, grazie a

un’attenta selezione dei

fermenti lattici

Pasta compatta e

spalmabile, gusto fresco e

delicato. Shelf life 90 giorni.

Conservazione tra 0° e +4°

PROTAGONISTI

Latteria Montello, presente

sul mercato da oltre 65 anni

con i suoi formaggi freschi

Nonno Nanni e leader in

Italia nel segmento premium

del mercato stracchini, è

un’azienda che da sempre

dedica grande attenzione alla

qualità della produzione, ma

anche alle nuove tendenze del

mercato. Oggi i consumatori,

alle prese con uno stile di

vita sempre più dinamico,

richiedono prodotti che

sappiano unire praticità, bontà

e versatilità. Caratteristiche

che ben si sposano con il

nuovo fresco Spalmabile

Nonno Nanni, prodotto

che Latteria Montello ha

presentato in occasione del

Cibus 2014 a Parma. È un

formaggio leggero e cremoso,

che offre al consumatore un

perfetto equilibrio tra gusto

vivace e delicato, grazie

a un’attenta selezione dei

fermenti lattici. “Il fresco

Spalmabile Nonno Nanni è il

risultato di tre anni di lavoro

di ricerca e sviluppo che

hanno portato a realizzare un

prodotto che per freschezza,

delicatezza e cremosità

rispecchia l’alta qualità da

sempre tratto distintivo

del marchio Nonno Nanni”

spiega Alessandro Lazzarin,

responsabile produzione di

Latteria Montello.

Alessandro Lazzarin,

responsabile produzione

di Latteria Montello

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI

PER 100 G

Energia 1142 kj - 277 kcal

Grassi 27,5 g

di cui saturi 19,2 g

Carboidrati 3,2 g

di cui zuccheri 2,8 g

Fibre 0,1 g

Proteine 4,1 g

Sale 0,8 g

Page 49: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

www.camosciodoro.com

Colpo di fulmine!Colpo di fulmine!

La Piadina Loriana incontra le fette Camoscio d’Oro,le uniche naturali morbidissime.

www.piadinaloriana.it

Qua

Scarica il ricettario su www.camosciodoro.com/landing/fettemorbidissime/index.php

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Page 50: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

48 IL MONDO DEL LATTE

BRASILE: ITALIAN SOUNDING

MA NON SOLOI prodotti caseari italiani sono apprezzati

nel più grande Paese sudamericano, ma le

esportazioni sono penalizzate da prodotti

“all’italiana”, burocrazia e tassi di cambio

di Marco Deponti

L’apprezzamento brasiliano per i nostri formaggi è in continua crescita, nel 2013 le vendite sono aumentate del 40,4%, raggiungendo un fatturato complessivo di 4,2 milioni di euro. I prodotti più apprezzati sono Grana Padano e Parmigiano Reggiano, che da soli rappresentano il 56% delle esportazioni italiane di formaggi, con un volume più che raddoppiato rispetto al 2012. In crescita anche le vendite di Provolone, Gorgonzola e mozzarella, mascarpone e altri freschi.Tuttavia, è opportuno sottolineare che il settore risente molto delle oscillazioni del tasso di cambio. Le fluttuazioni della moneta locale sono senza

GENNARO AURICCHIO SPA Provolone piccante, dolce, giovane, affumicato e stravecchio. Pecorino Romano, Gorgonzola, caciotte, pecorini freschi e stagionati, ricotte, Grana Padano, Parmigiano Reggiano,Taleggio.

Via Dante, 2726100 CremonaTel. 0372/403311Fax 0372/[email protected]

www.auricchio.it

BRAZZALE SPA Gran Moravia, burro, Grana Padano, Asiago, Verena, provolone dolce e piccante, pasta filata, Parmigiano Reggiano

Via Pasubio, 236010 Zané (VI)Tel. 0445/313900Fax 0445/[email protected]

www.brazzale.com

GLI ESPORTATORI

ECONOMIA

dubbio una variabile da considerare, perché contribuisce non poco al trend positivo delle importazioni del settore.Le esportazioni italiane risultano particolarmente penalizzate non solo dal punto di vista daziario ma, soprattutto, per quanto riguarda le barriere non tariffarie. La necessità che i prodotti

AMBROSI SPA Via dei Ponticelli,125014 Castenedolo (BS)Tel. 030/2134811Fax 030/[email protected]

BERTOZZI SPA Strada Roma, 1/A43044 Collecchio (PR)Tel. 0521/333911Fax 0521/[email protected]

Page 51: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

IL MONDO DEL LATTE 49

Il 56% dell’export

verso Brasilia è fatto

da Grana Padano

e Parmigiano

Reggiano

BRESCIALAT SPA Grana Padano, Parmigiano Reggiano, crescenza, mozzarelle, Taleggio, Gorgonzola, ricotta, mascarpone.

Via Castellana 1/A25032 Chiari (BS)Tel. 030/7009878Fax 030/[email protected]

SAVIOLA SPA Produzione: Grana Padano, Parmigiano Reggiano.

Via Arini, 4246012 Bozzolo (MN)Tel. 0375/313411Fax 0375/[email protected]

LATTERIA SORESINASOC.COOP AGRICOLA Grana Padano, Parmigiano Reggiano, provolone, burro, latte fresco, latte uht, panna.

Via dei Mille, 13/1726015 Soresina (CR)Tel. 0374/349111Fax 0374/[email protected]

importati soddisfino standard sanitari e fitosanitari stringenti costituisce un deterrente per le esportazioni di diversi prodotti del Made in Italy, causando in alcuni casi una vera e propria chiusura alle importazioni di generi alimentari italiani. Tra gli adempimenti più vincolanti c’è la regolamentazione che prevede una procedura piuttosto complessa per l’etichettatura dei prodotti di origine animale importati, che include anche l’obbligo di utilizzo della lingua portoghese.Altro aspetto importante è l’assenza di

una normativa che regoli l’importazione di campioni di prodotto che si traduce in complessità amministrative decisamente anomale e prive di trasparenza, inclusa l’applicazione, talvolta arbitraria, delle procedure doganali. Infine, particolarmente significativo e penalizzante per i nostri

prodotti è il fenomeno dell’Italian sounding che riguarda circa il 40% dei prodotti alimentari commercializzati nel Paese, per un giro d’affari di 1,46 miliardi di dollari. Ormai è purtroppo diventato celebre il Queijo Parmesao.

GRANA PADANO E PARMIGIANO REGGIANO

PECORINO

MOZZARELLA MASCARPONE RICOTTA E ALTRI

FORMAGGI FRESCHI

PROVOLONE

ALTRI FORMAGGI

GORGONZOLA

ASIAGO CACIOCAVALLO MONTASIO RAGUSANO

ITALICO TALEGGIO

FONTINA FONTAL

GRATTUGIATI

CRESCENZA, ROBIOLA E SIMILI

ALTRI FORMAGGI ERBORINATI

TOTALI

VOLUME (TONS) VALORE (.000€) PREZZO (€/KG)

2013

295

18

16

32

48

19

-

17

2

1

12

63

523

2012

138

44

7

4

88

11

1

31

1

4

72

401

VAR.

113,8%

-59,1%

128,6%

700,0%

-45,5%

72,7%

-100,0%

-45,2%

100,0%

200,0%

-12,5%

30,4%

2012

8,69

7,67

7,06

9,81

7,10

6,68

6,65

7,00

15,00

7,58

6,84

8,19

2013

9,44

7,57

8,00

6,75

8,31

6,91

10,00

7,58

8,00

8,75

7,08

8,04

VAR.

8,6%

-1,3%

13,3%

-31,2%

16,9%

3,4%

14,0%

14,3%

15,4%

3,5%

-1,9%

IL TREND DEI FORMAGGI ITALIANI IN BRASILE

2013

2.564

138

113

314

341

127

1

113

14

15

91

431

4.262

2012

1.303

333

56

27

731

76

10

235

8

35

510

3.324

VAR.

96,8%

-58,6%

101,8%

1063,0%

-53,4%

67,1%

-90,0%

-51,9%

75,0%

160,0%

18,3%

28,2%

Page 52: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

50 IL MONDO DEL LATTE

CIRESA FORMAGGI Via Vittorio Emanuele, 6223815 Introbio (LC) ValsassinaTel. 0341/980540Fax 0341/[email protected]

AGRIFORM SCA Via Rezzola, 2137066 Sommacampagna (VR)Tel. 045/8971800Fax 045/ [email protected]

BERNERI SPA

Via delle Industrie, 624040 Lallio (BG)Tel. 035/200991Fax 035/[email protected]

MARIO COSTA

Corso Vercelli, 328100 Novara (NO)Tel. 0321/452376Fax 0321/[email protected]

GLI ESPORTATORI

GELMINI CARLO SRL Via Papa Giovanni XXIII, 1520080 Besate (MI) Tel. 02/90.50.92.4Fax 02/[email protected] www.caseificio-gelmini.it

F.LLI PINNA AZIENDA CASEARIA SPA Via F.lli Chighine, 9 07047 Thiesi (SS)Tel. 079/886009Fax 079/886 [email protected]

LE ESPORTAZIONI ITALIANE DI FORMAGGI NEL MONDO (mese di gennaio 2014)

ECONOMIA

MO

ZZAR

ELL

A,

RIC

OTT

A E

ALT

RI

FOR

MAG

GI

FRESC

HI

GR

AN

A P

AD

AN

O

PAR

MIG

IAN

O

REG

GIA

NO

GR

ATT

UG

IATI

PEC

OR

INO

GO

RG

ON

ZO

LA

ALT

RI

FOR

MAG

GI

DU

RI

ALT

RI

FOR

MAG

GI

PR

OVO

LON

E

FOR

MAG

GI

FUSI

ALT

RI

FOR

MAG

GI

ER

BO

RIN

ATI

CODICE DOGANALE

PAESI

EUROPA

UNIONE EUROPEA

SVIZZERA

C.S.I.

ALTRI PAESI EUROPEI

AFRICA

NORD AMERICA

CANADA

USA

CENTRO E SUD AMERICA

BRASILE

MESSICO

ALTRI PAESI DEL CENTRO SUD

ASIA

GIAPPONE

CINA

INDIA

HONG KONG

SINGAPORE

ALTRI PAESI ASIATICI

OCEANIA

AUSTRALIA

NUOVA ZELANDA

ALTRO

TOTALE MONDO

-TONNELLATE

di cui extra UE

-MIGLIAIA DI EURO

di cui extra UE

8.209

7.229

621

313

46

4

201

16

185

5

1

4

660

362

82

14

19

23

160

70

65

5

9.149

1.920

39.428

9.623

4.344

3.764

434

128

18

26

936

323

613

53

12

35

6

298

144

31

4

14

7

98

131

127

4

5.788

2.024

57.187

18.792

2.007

1.910

41

30

26

24

10

14

0

35

10

9

1

1

14

5

5

2.071

161

17.898

1.307

416

394

6

14

2

1

849

34

815

4

3

1

65

53

12

13

12

1

1.348

954

10.175

6.995

4064050 04069069 04069021 04069039 04069081 04069086 0406913

04069015 04069017

4069099 4069073 40630 04064010 04064090

04061020 04061080

4069061 40620 4069063

1.199

1.113

60

22

4

3

36

1

35

0

42

17

3

1

21

18

18

1.298

185

7.959

1.236

666

616

13

36

1

35

73

18

55

15

15

160

60

15

11

19

3

52

13

12

1

962

346

6.738

2.614

400

299

53

8

40

12

50

50

2

2

57

6

27

1

3

20

9

7

2

530

231

2.913

1.576

309

293

9

7

1

24

6

18

3

3

1

1

47

46

1

385

92

2.462

609

299

253

22

24

1

1

0

29

1

1

27

0

329

76

1.112

301

335

308

27

2

0

0

9

8

1

4

4

350

42

2.216

290

(IN TONS - DATI PROVVISORI ISTAT)

Page 53: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

IL MONDO DEL LATTE 51

TRENTIN SPAvia Genova 19 (z.i.) 37053 Cerea (VR) Tel. 0442/398111Fax 0442/398150 [email protected] www.trentingroup.it

ZANETTI SPAProduzione, confezionamento e commercio di: Grana Padano, Parmigiano Reggiano, burro, provoloni, pecorini, Taleggio, Fontina, Asiago, mozzarelle, mascarpone, ricotta, Gorgonzola.

Via Madonna, 124040 Lallio (BG)Tel. 035/201511Fax 035/[email protected]

FRANCIA

GERMANIA

REGNO UNITO

BELGIO

SPAGNA

AUSTRIA

PAESI BASSI

LUSSEMBURGO

DANIMARCA

ALTRI PAESI UE

TOTALE UE A 28

2.132

608

1.330

786

415

321

169

375

188

905

7.229

04069023 04069025 04069027 04069029 04069037 04069078 04069032 04069035 0406908504069075040690790406907604069087

04069069 04069021 04069039 04069081 04069086 040690130406901504069017

04064010 04064090 04069088 0406909304069018 04069019 040690500406908204069084

04069063 04069099 040630 04069073 0406900104061020 04061080

04069061 040620 04064050

487

1.372

479

196

209

175

159

28

133

526

3.764

696

457

223

146

102

54

49

8

33

142

1.910

270

318

65

48

75

31

88

48

60

110

1.113

68

212

31

27

26

23

13

11

11

129

551

37

135

54

24

55

22

43

1

27

218

616

108

50

75

20

30

28

42

98

25

80

556

89

120

42

20

4

4

23

1

12

79

394

80

32

77

4

19

7

6

1

2

71

299

11

1

7

24

158

1

51

253

42

59

12

23

121

1

21

1

1

12

293

21

10

6

0

37

LE ESPORTAZIONI ITALIANE DI FORMAGGI (mese di gennaio 2014 - in tons)

4.020

3.364

2.395

1.318

1.235

666

623

573

498

2.323

17.015

MO

ZZA

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, R

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RM

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FR

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TAL

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ALL

A

TRASFO

RM

AZIO

NE

TOTA

LI

04069088 04069093

4069087 04069023 04069025 04069027 04069029 04069037 04069078 04069032 04069035 04069085

04069018 04069019 04069050 04069082 04069084

4069079 4069075 4069076 4069001

217

152

65

6

2

4

0

9

3

1

5

1

1

233

81

1.239

415

212

199

11

2

3

15

7

8

0

44

44

0

1

275

76

1.906

475

146

143

3

5

4

4

0

0

0

155

12

836

88

100

96

4

105

105

0

3

1

2

0

208

112

1.573

763

153

140

8

2

3

32

1

31

0

2

1

1

14

14

201

61

1.367

413

79

45

28

1

5

43

10

33

0

1

1

6

6

129

84

886

528

35

24

10

1

1

33

33

0

0

1

1

70

46

535

319

37

37

1

1

0

5

4

1

0

43

6

162

51

19.163

17.015

1.350

650

148

93

2.433

428

2.005

82

36

36

10

1.420

703

170

30

66

36

415

332

318

14

1

23.524

6.509

156.592

46.395

0406

Page 54: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

52 IL MONDO DEL LATTE

ECONOMIA

Nel mese di marzo si sono registrati andamenti differenti tra le produzioni Dop italiane.Alle importanti crescite di Grana Padano (+2,3%) e Gorgonzola (+15,5%) si sono contrapposti i cali di Asiago (-7,1%) e Quartirolo Lombardo (-6,5%). Stabile, invece, il Parmigiano Reggiano (-0,1%).Ma vediamo gli andamenti in dettaglio dei singoli formaggi Dop.GRANA PADANO: in marzo sono state prodotte 486.481 forme, pari al 2,3% in più rispetto al marzo 2013. Il risultato mensile è uno dei più alti degli ultimi anni e porta la variazione tendenziale a +2,4% rispetto al 2013.PARMIGIANO REGGIANO: la produzione procede sugli stessi livelli del marzo 2013 (-0,1%). Un andamento che si ripercuote anche sulla variazione tendenziale: la produzione del primo trimestre 2014 è pressoché invariata

PRODUZIONE: IL TREND NEL PRIMO TRIMESTRE 2014

QUARTIROLO LOMBARDO

ASIAGO

GORGONZOLA

PARMIGIANO REGGIANO

GRANA PADANO

FORMAGGI DOP

ANDAMENTO DELLE QUOTAZIONI DEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI ITALIANIBORSA PREZZI

MILANO

BURRO PASTORIZZATO (COMPRENSIVO DI ONERI DI RACCOLTA,

PREMI QUALI-QUANTITATIVI E PROVVIGIONI)

BURRO DI CREMA DI LATTE SOTTOPOSTA A CENTRIFUGAZIONE REG. (CE)

N. 1234/2007

BURRO DI CENTRIFUGA

ZANGOLATO (COMPRENSIVO DI ONERI DI RACCOLTA,

PREMI QUALI-QUANTITATIVI E PROVVIGIONI)

GRANA PADANO STAGIONATURA DI 13-15 MESI E OLTRE

GRANA PADANO STAGIONATURA DI 9 MESI E OLTRE

GRANA PADANO CON BOLLO PROVVISORIO 60-90 GG. FUORI SALE

PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 24 MESI E OLTRE

PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 18 MESI E OLTRE

PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 12 MESI E OLTRE

GORGONZOLA FRESCO

GORGONZOLA MATURO

ITALICO MATURO

TALEGGIO FRESCO FUORI SALE

TALEGGIO MATURO

PROVOLONE VALPADANA FINO A TRE MESI DI STAGIONATURA

PROVOLONE VALPADANA OLTRE TRE MESI

LODI

LATTE SPOT ITA

PARMIGIANO REGGIANO (BORSA DI RIFERIMENTO

COMPRENSORIALE-PARMA)

PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>30MESI)

PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>24MESI)

PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>18MESI)

PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>12MESI)

2014

MARZO

MEDIA

2,823,46

3,66

2,628,177,215,8010,8710,128,804,055,505,354,605,355,735,982014

4152014

11,7410,399,799,07

2013

MARZO

MEDIA

2,492,98

3,18

2,298,577,135,5711,4710,698,943,705,085,134,335,085,135,382013

3952013

11,6810,8010,208,73

VAR.

13,2%16,2%

15,2%

14,3%-4,7%1,1%4,0%-5,3%-5,4%-1,6%9,4%8,4%4,4%6,4%5,4%11,7%11,2%VAR.

5,1%VAR.

0,6%-3,8%-4,0%3,9%

2014

APRILE

MEDIA

2,683,33

3,53

2,487,947,055,6810,649,898,654,055,505,354,605,355,735,982014

382,52014

11,4310,089,488,88

2013

APRILE

MEDIA

3,233,73

3,93

3,038,156,785,3811,0310,288,683,735,085,134,335,085,135,382013

4082013

11,6810,6510,058,78

VAR.

-17,1%-10,7%

-10,2%

-18,2%-2,6%4,1%5,6%-3,5%-3,8%-0,3%8,7%8,4%4,4%6,4%5,4%11,7%11,2%VAR.

-6,3%VAR.

-2,1%-5,4%-5,7%1,1%

DESCRIZIONE

-4,0% -2,0% -O,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0%

rispetto al 2013 (-0,05 per cento).GORGONZOLA: inizio 2014 sprint per il Gorgonzola, la cui produzione nei primi tre mesi dell’anno è stata superiore di oltre il 15% rispetto allo stesso periodo del 2013. Dopo aver chiuso i mesi di gennaio e febbraio ampiamente in positivo, il Gorgonzola chiude anche il mese di marzo con un bel risultato: una crescita del 10,1% rispetto allo stesso mese del 2013.ASIAGO: negativa la produzione di questo Dop, che in marzo è calato del 7,1%. Da inizio 2014 accumula, così, una decrescita produttiva del 2,4 per cento.QUARTIROLO LOMBARDO: nonostante l’andamento negativo del mese di marzo (-6,5%), riesce a mantenere un valore positivo nella produzione consuntiva da inizio anno (+4,4%). Merito soprattutto delle produzioni di febbraio che sono state superiori alla media.

4,4%

10,1%

2,4%

-2,4%

0,0%

Page 55: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

BRESCIA

BRESCIALAT S.p.A. Via Castellana, 1/A - 25032 Chiari (BS)Telefono +39 030/700 98 78 - Fax + 39 030/700 98 60www.brescialat.it - [email protected]

millecento

grammi

gram

mi

cinque

prco

mun

icaz

ione

.com

Page 56: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

54 IL MONDO DEL LATTE

NORMATIVE

Esistono regole di preparazione ben

precise affinché un alimento sia definito

“adatto” in base alle prescrizioni

stabilite nei testi sacri

di Leonardo Graverini

Per essere destinato ai consumatori ebrei il cibo deve essere kosher (o kasher, parola che significa “adatto”), rispondente cioè alle regole alimentari della religione ebraica, ovvero alla kasherut (adeguatezza) che trova la sua fonte direttamente nella Torah.Queste regole riguardano vari aspetti, fondamentalmente la natura e le caratteristiche dell’alimento e la sua preparazione, e devono essere rispettate per tutti gli ingredienti di un cibo, compresi gli additivi. Basta che un solo componente non sia kosher perché diventi “inadatto” l’intero alimento. Se il caglio è non kosher, anche il formaggio che viene prodotto con esso non è kosher.

Tutti gli ingredienti

di un prodotto

devono essere

kosher, compresi

gli additivi

Le regole della kasherut riguardano tanto gli alimenti animali quanto quelli vegetali.Per quanto riguarda gli animali, sono kosher sostanzialmente solo i vertebrati, esclusi però i rettili e gli anfibi. Gli animali adatti devono possedere, inoltre, caratteristiche ben precise. I mammiferi ad esempio, devono avere una dotazione di zoccoli divisi ed essere ruminanti. Sono kosher perciò i bovini e gli ovini. Al momento della macellazione, però, non devono avere ferite, lesioni, infiammazioni o altri eventuali difetti.

Anche il latte deve provenire da animali kosher. La mescolanza di determinati cibi è proibita. Per esempio, è vietato consumare contemporaneamente carne e latte (né si possono usare per la loro preparazione, presentazione e conservazione le stesse attrezzature o i medesimi utensili). Lo stesso

vale per le miscele di latti che potrebbero contenere latte di animali non kosher.Dal sito della Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane) si apprende che le limitazioni sugli alimenti sono interpretabili in vario

Gli alimenti KOSHER

Page 57: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

modo e possono rappresentare tra l’altro una educazione alla non-violenza: secondo la tradizione, per esempio, il motivo per cui il latte non va mescolato alla carne è che il primo è un alimento creato per dare la vita, mentre la seconda proviene da un animale morto.I formaggi, i latticini e il burro devono essere necessariamente prodotti da ebrei, così come altri alimenti. Le regole della kasherut sono numerose e variegate. Per questo motivo, è richiesto che negli stabilimenti che producono alimenti kosher sia presente un Mashghiah (ossia un supervisore), il cui compito è quello di verificare il rispetto della kasherut a garanzia dei consumatori.Il Mashghiah deve essere ebreo e osservante. Può essere uomo o donna. Non esiste in Italia una normativa che disciplini gli alimenti kosher. Le aziende che intendono produrre e commercializzare questi alimenti devono tuttavia garantire che i loro prodotti siano effettivamente kosher. Chi qualifica come kosher un alimento lo fa sotto la propria

Informazioni e

approfondimenti

sui requisiti della

certificazione kosher

si trovano su

www.italykosherunion.it

responsabilità e valgono a tal fine le norme che vietano in via generale di indurre in errore l’acquirente sulle caratteristiche del prodotto alimentare, a partire dall’art. 2 del D.lgs n. 109/1992 e, prossimamente, dall’art. 7 del Regolamento europeo n. 1169/2011.È essenziale dotarsi a tal fine di una certificazione rilasciata dalle autorità religiose ebraiche. La certificazione può consentire

anche l’impiego di un marchio grafico (Hechsher) attestante che il prodotto è kosher. Il marchio può contenere anche espressioni volte a specificare, per esempio, se il prodotto contiene o meno carne o latticini o se è adatto anche alla Pasqua ebraica (Pesach) ed è un elemento utile per garantire i 35/45 mila italiani di fede ebraica e

i 13,5 milioni di ebrei nel mondo.La prassi per ottenere la certificazione prevede la visita degli impianti da parte di un rabbino o di un comitato rabbinico.In Italia, tra gli organismi che possono dare assistenza per ottenere la certificazione kosher vi sono la Iku (Italy Kosher Union) e la Siks (Services International Kosher Supevision).

Page 58: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

56 IL MONDO DEL LATTE

NORMATIVE

A partire dall’1 luglio 2014 cambieranno le regole per la produzione della Mozzarella di bufala campana Dop. La legge n. 205/2008, che ha convertito, con modificazioni, il Decreto Legge 3 novembre 2008 n. 171, e nello specifico il suo articolo 4-quinquiesdecies, prevede che la produzione di “Mozzarella di Bufala Campana Dop” debba essere realizzata in stabilimenti separati da quelli in cui avviene la produzione di altri tipi di formaggi o di preparati alimentari.Questa disposizione comporterà, quindi, che le aziende inserite nel sistema di controllo della “Mozzarella di Bufala Campana Dop” dovranno produrre questo formaggio in stabilimenti esclusivamente dedicati a questa produzione, con la conseguenza che non sarà possibile detenere e stoccare materie prime e cagliate diverse da quelle di origine bufalina e provenienti dal circuito della produzione Dop.

COLPO MORTALE PER LE AZIENDELa “ratio” di questo provvedimento dev’essere ricercata nell’intento del legislatore di scoraggiare quei produttori che raccoglierebbero materia prima non proveniente dal circuito Dop, la spaccerebbero in modo fraudolento per materia prima Dop e produrrebbero, con quest’ultima, la “Mozzarella di Bufala Campana Dop”. Motivazioni pretestuose, in quanto semplici controlli potrebbero individuare possibili frodi o potenziali inganni al consumatore, con le conseguenze afflittive che già il nostro codice penale prevede.È così, quindi, che i soloni della difesa della legalità e della tutela del consumatore si sono inventati, in un momento economico

certamente difficile per il nostro Paese, la soluzione di pretendere dai produttori di “Mozzarella di Bufala Campana Dop” e di altri prodotti caseari non Dop la separazione non delle linee di produzione (che avrebbe avuto una

logica), bensì la separazione degli stabilimenti, non preoccupandosi minimamente delle difficoltà economiche che questa nuova disposizione potrebbe comportare per piccole realtà aziendali, che hanno la necessità di ampliare le loro produzioni per una razionalizzazione dei costi.È di tutta evidenza, infatti, che sottostare alle prescrizioni della norma costringerebbe le imprese del settore a dover compiere una scelta tra:

rinunciare a produrre prodotti lattiero-

Mozzarella di Bufala Campana Dop: una legge per tutelarla rischia di ucciderla

Dal primo luglio le imprese casearie

dovranno produrre il famoso formaggio

in stabilimenti dedicati, cosa che

comporterebbe uno spaventoso aumento

dei costi

di Claudio Anzalone

Perrrrrrrrrrrrrrr

scongiuurarrrrreeeeee

le frodi odi

basterebbero

i controlli

Page 59: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

IL MONDO DEL LATTE 57

Se la norma

non verrà

modificata,

molti caseifici

chiuderanno

caseari e più in generale alimentari diversi dalla “Mozzarella di Bufala Campana Dop”, rinunciando ai relativi profitti e alle economie di scala che tali produzioni consentono oggi, con ovvia riduzione dei risultati di bilancio, conseguenze sulla necessità di organico (il che vuol dire licenziamenti), ricaduta degli interi costi industriali sulla produzione residua e correlato aumento dei prezzi della “Mozzarella di Bufala Campana Dop” in danno dei consumatori, oppure

abbandonare del tutto la produzione di “Mozzarella di Bufala Campana Dop”, rivolgendo la propria produzione ad altri formaggi o prodotti alimentari con conseguenze identiche a quelle di cui abbiamo parlato al precedente punto. In questo caso, inoltre, sarebbero particolarmente evidenti e negative le conseguenze per tutto il nostro export alimentare, venendo messe in forse le quantità di un prodotto di punta e fortemente trainante della nostra eccellenza e rinomanza alimentare all’estero.Per citare solo alcuni freddi numeri, è doveroso ricordare che, se la norma in questione non venisse corretta o abrogata, porterebbe al fallimento certo del 70% delle aziende produttrici di Mozzarella di Bufala Campana Dop. Un settore che attualmente impegna 2.000 aziende, 25.000 posti di lavoro, 380.000 bufale, 200.000 tonnellate di prodotto, di cui 70.000 esportate.

BATTAGLIA GIUDIZIARIALa vicenda di cui abbiamo sopra tracciato una sommaria ricostruzione ha visto in prima fila, insieme a tutti i produttori di Mozzarella di Bufala Campana Dop, anche Assolatte. Oltre ad aver interessato del problema tutte le autorità competenti, Assolatte ha affiancato l’azione giudiziaria intrapresa da numerosi imprenditori del settore nei confronti del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf), del ministero della Salute e della presidenza del Consiglio, davanti al Tar del Lazio, per l’annullamento della norma contestata, con un proprio intervento ad adiuvandum, con il quale ha sostenuto che la norma:

lede i diritti delle aziende produttrici di Mozzarella di Bufala Campana Dop;

è in contrasto con la normativa di settore, nazionale e comunitaria, e con i fondamentali principi di libertà di iniziativa economica, confliggendo altresì con la normativa Ue e con le norme nazionali sulla competitività, che chiedono esattamente di fare il contrario, cioè abrogare le norme che introducono vincoli maggiori rispetto a quelli europei;

costringe le aziende della zona Dop a sopportare dei nuovi e ingiustificati costi;

incide in modo determinante sulla libertà di impresa, violando i principi comunitari della libera concorrenza. Ovviamente oltre ai più diretti interessati alla problematica di cui ci stiamo occupando, altri soggetti hanno voluto portare il loro contributo, dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, ai rappresentanti di Confartigianato e Confindustria, alle regioni interessate dell’area Dop, tutti con posizioni più o meno concordanti sull’assurdità della norma.Da ultimo merita un cenno con più dettagli la posizione di un sostenitore della legge che prevede la separazione degli stabilimenti per la

produzione di mozzarella Dop. Si tratta dell’onorevole Paolo Russo, ex presidente della Commissione Agricoltura e attualmente membro della stessa, il quale, in una recente intervista al Mattino di Napoli,ha anche dichiarato di essere convinto che “i migliori caseifici sono entusiasti di questa norma”. Russo ha motivato il suo

sostegno con la storicità del contesto in cui sono maturate le decisioni che hanno portato al varo della norma così contestata: anni e anni di brucellosi, le inchieste dell’Antimafia, la crisi della diossina cui è seguita quella della spazzatura. Le varie posizioni sopra sintetizzate sono state oggetto di numerose riunioni tenutesi al Mipaaf, che si è riservato di assumere le determinazioni di competenza, in tempo utile prima dell’entrata in vigore della legge.Nel frattempo, sul fronte giudiziario, si è tenuta, lo scorso 26 marzo, l’udienza di merito davanti alla Sezione Seconda Ter del Tar del Lazio. La causa è stata trattenuta in decisione e nei primi giorni di aprile, il Collegio ha pronunciato un’ordinanza a dir poco singolare: ha invitato il Mipaaf a depositare in giudizio una sua dettagliata relazione, corredata da eventuale documentazione, sulla ratio del “famoso” art. 4-quinquiesdecies del D.L. n. 78/2011, convertito in legge, con modificazioni, dalla Legge n. 205/2008, “…con specifico riferimento agli interessi pubblici perseguiti e all’effetto di accrescimento o meno delle garanzie di tutela sanitaria ed alimentare derivante dall’applicazione della norma di legge rispetto alla vigente normativa in materia di produzione Dop”. Ha quindi rinviato, per il prosieguo, alla successiva udienza pubblica del 19 dicembre 2014, forse dimenticando che la legge entrerà in vigore in data 1 luglio.

Page 60: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

NORMATIVE

FIDUCIA E BUON SENSOComunque, tentando di superare questa piccola incongruenza temporale, ci domandiamo che senso ha invitare il ministero - che è la principale parte convenuta nel giudizio amministrativo - a depositare una relazione su un suo atto legislativo, quando l’Avvocatura Generale dello Stato - che difende per legge il ministero - avrebbe dovuto, nell’atto di costituzione in giudizio, nonché nelle memorie difensive e nelle successive repliche, fornire al Collegio del tribunale amministrativo tutti i documenti e i motivi a supporto della sua posizione.

C’è ancora

tempo per

rimediare

a un palese

errore

Verrebbe da dire, andando con la memoria a Benigni e Troisi, “Non ci resta che piangere”. Siamo invece fiduciosi che, prima dell’1 luglio,

il Mipaaf vorrà modificare la norma sulla “duplicazione” degli stabilimenti, accogliendo così le giuste istanze delle imprese coinvolte e di Assolatte. Si tratta della sopravvivenza di un settore fondamentale per l’immagine del made in Italy nel mondo.

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Page 61: Il Mondo del Latte - Giugno 2014
Page 62: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

60 IL MONDO DEL LATTE

Nella sessione plenaria del 14 aprile scorso, il Parlamento europeo ha votato e approvato con alcune modifiche la relazione dell’onorevole Pirillo sulla proposta di regolamento sui controlli ufficiali, concludendo così la fase di prima lettura.Comincia quindi la strada al trilogo (Consiglio, Commissione e Parlamento) e alla seconda lettura che sarà sottoposta al nuovo Parlamento che uscirà dalle elezioni approssimativamente a ottobre, durante la presidenza italiana della Ue.Come abbiamo visto in un articolo precedente, la proposta di regolamento si applica a tutto il contesto alimentare e non più ai soli prodotti di origine animale. Se sotto questo punto di vista l’impatto è sicuramente minore, vi sono comunque delle novità apportate dal testo approvato dal Pe che riguardano il settore lattiero-caseario.

REGOLE GENERALI

7 - Miglior definizione degli obblighi di riservatezza dello staff delle autorità competenti

e dell’interesse pubblico che gustifica la divulgazione delle informazioni sui controlli; rettifica nel caso di pubblicazione di informazioni non accurate. È un aspetto delicato, come facilmente si comprende, poiché ne va dell’immagine di un’azienda qualora gli esiti negativi del controllo ufficiale non risultassero poi confermati, lasciando spazio a contestazioni legali.

71 all’art. 8 - Frequenza minima dei controlli.La Commissione, attraverso atti delegati, può stabilire in modo uniforme una frequenza minima dei controlli, differenziandola, ove necessario, in relazione alle attività, ai processi e ai prodotti assoggettati ai controlli. È uno degli aspetti evidenziati nelle relazioni della Fvo (Food and veterinary office) a seguito delle ispezioni negli Stati membri,

ossia la necessità di fornire un minimo comun denominatore.

- Trasparenza dei controlli ufficiali.Viene confermata la cadenza almeno annuale della pubblicazione delle informazioni sull’organizzazione e lo svolgimento dei controlli ufficiali. Ai fini della pubblicazione di

informazioni, non si fa più riferimento ai “casi” (di non conformità), nei quali sono state adottate misure

della proposta di regolamento), ma piuttosto al “tipo e al numero dei casi” in cui le autorità competenti hanno adottato i provvedimenti e inflitto le sanzioni di cui al succitato articolo.

Si prevede, infatti, la pubblicazione delle informazioni circa il rating degli operatori sulla base dei risultati degli ultimi quattro controlli e si

Il Parlamento europeo ha votato la proposta di regolamento sui CONTROLLI UFFICIALIRispetto alla prima relazione

sono state introdotte delle

modifiche su trasparenza,

privacy, regole generali, costi

e tariffe. Ora la bozza dovrà

essere rivista da Commissione,

Consiglio e Parlamento in

seconda lettura

di Ettore Soria

IGIENE & SICUREZZA

Anche

l’attuale

regolamento

n.882/2004

fu approvato

durante la

presidenza

italiana della

Ue:

un destino

Page 63: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

IL MONDO DEL LATTE 61

stabilisce che, in caso di esito negativo, vengano eseguiti controlli successivi a breve distanza di tempo. Per la comparabilità tra sistemi di classificazione degli operatori adottati dai diversi Stati membri, si prevede l’adozione da parte della Commissione, mediante atti delegati, di linee guida utilizzabili su base volontaria, che stabiliscano gli orientamenti per definire criteri obbiettivi.In sostanza, come si vedrà in seguito con l’emendamento.

, se un’azienda non ha “non conformità” - e quindi un rating alto - avrà meno controlli e risparmierà sui costi. Per non creare differenti valutazioni fra Stati membri, sarà necessaria un’omogeneità di criteri.

76 - Regole generali: per la copertura finanziaria delle attività di controllo, si introduce la possibilità per gli Stati membri di contribuire attraverso forme di fiscalità generale.È un aspetto controverso in quanto il principio di “fiscalità generale” è stato uno dei motivi di revisione dell’attuale normativa, sempre a seguito degli audit della Fvo. Non è difficile immaginare che si creeranno nuovamente condizioni discriminatorie fra Stati membri.

TARIFFE, COSTI E CONTRIBUTI

- Introduzione, accanto alle “tariffe obbligatorie”, del concetto di “contributo alle spese”.

- Costi. Diminuiscono i costi che concorrono alla formazione delle tariffe obbligatorie ma rimangono gli emolumenti del personale, i servizi e gli strumenti consumabili, le spese di viaggio e i costi delle analisi di laboratorio. Gli aspetti dei due precedenti emendamenti erano già previsti dalla normativa italiana di applicazione (Dlgs

Disciplina delle modalità di rifinanziamento dei controlli sanitari ufficiali in attuazione del regolamento (Ce) n.

- Calcolo delle tariffe. Come previsto nella relazione Pirillo, viene eliminato il comma relativo alla possibilità di calcolare in modo forfettario le tariffe che erano state previste alla sezione 6 del Dlgs n.

- Riduzione delle tariffe per gli operatori costantemente conformi: si mantiene la relativa previsione.Con riferimento all’applicazione delle tariffe obbligatorie e alle ipotesi di esenzione, si evidenzia che sono passati:

all’art. 77 - I controlli ufficiali di cui al paragrafo “a” dell’art. 77, assoggettati a tariffe o contributi, non includono quelli realizzati a livello di produzione

stata una conferma).

- Viene prevista la possibilità per gli Stati membri di esentare le piccole e medie imprese che soddisfano determinati criteri oggettivi e non discriminatori

dal pagamento delle tariffe o dei contributi.Sarà sicuramente un argomento di discussione vivace che potrebbe portare - anche in questo caso - a linee guida della Commissione, salvo ovviamentemodifiche nel compromesso che uscirà dal trilogo.

Sono state

inserite norme

che tutelano

l’immagine

delle aziende

e l’obbligo

di pubblicare

ogni anno

informazioni

sui controlli

eeeeeeeeeessssssssseeeeeeeeeeeeeegggggggggggggggguuuuuuuuuuuuuuuuiiiiiiiiiiiiiiitttttttttttttttttiiiiiiiiiiiiiiii

Page 64: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

62 IL MONDO DEL LATTE

La gestione dei RECLAMI e delle SEGNALAZIONI dei consumatori

Il trattamento dei reclami e delle segnalazioni provenienti dai consumatori e dai clienti è uno strumento essenziale per verificare l’efficacia delle procedure di assicurazione qualità adottate nello stabilimento di produzione, proseguendo sul mercato il controllo sulle caratteristiche dei prodotti distribuiti.La gestione delle informazioni di ritorno dal mercato è anche un requisito essenziale per la certificazione di conformità agli standard internazionali Iso 9000 e 22000, Brc e Isf.L’organizzazione di un servizio interno, espressamente dedicato al contatto diretto con i consumatori, è molto onerosa e certamente non è alla portata di tutti i produttori. È possibile affidare il compito a professionisti esterni (call center), ma è assolutamente indispensabile che sia individuato almeno un responsabile interno che si occupi della raccolta delle informazioni, della loro organizzazione ed elaborazione statistica, e delle risposte dirette al consumatore o al cliente per tutti quei reclami che per importanza o per competenza specifica, non possono essere esaustivamente gestiti dall’operatore esterno.

COSA SONO I RECLAMI E COME SI GESTISCONO

Si può definire “reclamo” una manifestazione d’insoddisfazione grave e di protesta, generata da problemi legati alla qualità intrinseca del prodotto acquistato o causati dal mancato rispetto delle ragionevoli aspettative di servizio del prodotto stesso.

Bisogna fornire

risposte

tempestive,

chiare

e il più

personalizzate

possibile

TECNOLOGIA & SERVIZI

Il reclamo può riguardare un difetto del prodotto (qualità organolettica, packaging, ecc.) o un problema legato alla sua distribuzione (logistica, marketing) ma rimane comunque una questione ristretta nell’ambito della relazione tra il

consumatore e il produttore.Se le caratteristiche del reclamo dovessero potenzialmente coinvolgere la sicurezza alimentare del prodotto, si entrerebbe nell’area della gestione di uno stato di crisi, condizione che richiederebbe un approccio completamente differente.A ciascun reclamo è dovuta una risposta rapida, esauriente e, per quanto

possibile, personalizzata.Tutte le comunicazioni che riportano un’insoddisfazione minore o che non consentono una precisa individuazione dell’anomalia o del lotto di prodotto coinvolto, possono essere classificate come segnalazioni. La gestione di una segnalazione deve comunque prevedere un’indagine il più possibile accurata per individuarne la causa.

RISPONDERE IN MODO CHIARO E IN FRETTA

La raccolta di reclami e segnalazioni, affidata a un call center oppure gestita internamente, deve consentire al consumatore di raggiungere rapidamente un interlocutore capace di fornirgli risposte il più possibile esaustive in tempo reale o con il minimo ritardo possibile, quando

Spesso sono visti come un problema.

Ma in realtà reclami e segnalazioni che

arrivano dai clienti sono un’opportunità

per migliorare la propria attività perché

aiutano a capire dove e come intervenire

per correggere errori e difetti. Ma per

gestirli servono personale e strutture

adeguate. E un giusto approccio

di Maurizio Pastore

Page 65: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

IL MONDO DEL LATTE 63

Le statistiche

sui reclami

sono

fondamentali

per correggere

le anomalie di

produzione

questo fosse necessario per acquisire le informazioni eventualmente mancanti.La rapidità della risposta è essenziale per mantenere il rapporto diretto con chi reclama ed evitare che possa cercare risposte altrove. Chiunque abbia l’incarico del contatto diretto deve essere preventivamente e opportunamente formato sulle caratteristiche dei prodotti di cui deve occuparsi e sulle migliori pratiche di gestione dei contatti personali.

GLI STRUMENTI PER LA RACCOLTA DEI RECLAMI

Per organizzare una raccolta efficace dei reclami e delle segnalazioni è indispensabile che l’operatore incaricato dei contatti con i consumatori possa essere in grado di registrare tutte le informazioni necessarie all’identificazione del prodotto, del problema e del consumatore che sta presentando il reclamo (nel rispetto della legge sulla protezione della privacy). Oltre alla registrazione cartacea o elettronica di tutti i dati, sarebbe utile anche poter disporre della registrazione della telefonata, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa sulla privacy.Per facilitare le operazioni di raccolta dei dati è utile predisporre un modello di “scheda contatto” dove sia possibile inserire tutte le informazioni. Il dettaglio di una scheda contatto dipende naturalmente dal prodotto cui si riferisce, ma in generale dovrebbe contenere sempre campi dedicati per le seguenti informazioni:

preferite per un eventuale successivo contatto (posta, telefono, orari);

più precisa possibile del prodotto oggetto del reclamo, come: marchio, nome commerciale, codice del lotto, data di scadenza o termine minimo di conservazione, marchio di

sull’imballaggio (codici, promozioni, claim);

presentato dal consumatore;

guidando il consumatore nella descrizione accurata del difetto riscontrato.

LA CLASSIFICAZIONE DEI RECLAMI

consente la corretta attribuzione alla funzione responsabile del difetto e di conseguenza l’apertura delle opportune azioni correttive.

su quattro categorie generali: Corpi Estranei,

suddivisa in sottogruppi che siano utili a circoscrivere l’area di origine del difetto. In particolare:

capelli, insetti, altri. Per la loro criticità devono costituire una categoria a se stante.

consistenza, aspetto, funzionalità attesa, altri;

informazioni incomplete, errate o illeggibili (scadenza, consigli d’uso, ingredienti), altro.

STATISTICHE E OBIETTIVI

La raccolta dei dati e la loro elaborazione statistica permettono di tenere sotto controllo la produzione, andando a cogliere i casi anomali che possono sfuggire ai controlli ordinari e alle procedure di assicurazione qualità. L’organizzazione dei dati suddivisi per prodotto e per difetto restituisce una

percorsi di miglioramento continuo dei processi di produzione. Una volta conosciuto il livello di difettosità corrente, esprimendolo in numero di reclami/numero di unità di vendita (numero

obiettivi di riduzione della difettosità, che siano concreti, misurabili e raggiungibili. La relazione riguardante l’andamento dei reclami e l’obiettivo fissato di riduzione sono informazioni da condividere con tutte le funzioni e con tutto il personale coinvolto nel programma di miglioramento.

Page 66: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

64 IL MONDO DEL LATTE

ASSOLATTEFORMAGGI.IT AL VIA

Stabilire un canale privilegiato con i consumatori per comunicare e valorizzare la ricchezza dell’offerta di formaggi italiani - siano essi tradizionali, moderni o innovativi. Creare un unico sito informativo per tutti i formaggi presenti sul mercato italiano, un sito che - per ricchezza di contenuti, attendibilità e serietà delle informazioni - diventi il punto di riferimento per chi cerca notizie, idee o spunti sul settore caseario. Nasce sotto questi auspici il nuovo progetto realizzato da Assolatte e interamente dedicato al mondo del web: il sito www.assolatteformaggi.it che sarà online tra poco.

UN CONCEPT BASATO SUL “PIACERE” Rivolto principalmente al pubblico dei consumatori (ma con informazioni interessanti

MONDO ASSOLATTE

e utili anche per gli opinion maker, come medici e operatori del mondo dell’informazione) e caratterizzato da un’immagine fresca e raffinata, il nuovo sito targato Assolatte è incentrato sul concetto del “piacere del formaggio“ che viene declinato in tutte le sue molteplici sfaccettature. Il piacere di assaporare un alimento gustoso (anzi, irresistibile), dai mille sapori e dalle mille varianti. Il piacere di poter contare su un prodotto alimentare facile da usare (perché naturalmente ready-to-eat) e versatile per cucinare, che si presta a tante interpretazioni gastronomiche e culinarie. Il tutto con il piacere di sapere che è un alimento sano e genuino, da inserire regolarmente nell’alimentazione perché fonte di sostanze importanti per il benessere e la salute. E, infine, il piacere di poter

acquistare su un prodotto alimentare frutto di uno storico know-how che è stato “riconosciuto” dalle denominazioni d’origine e tutelato e valorizzato dalle industrie casearie.

UNA STRUTTURA BEN ARTICOLATAL’architettura del sito prevede 8 diverse sezioni tematiche che vanno a coprire tutte le aree d’interesse sui prodotti caseari: nutrizione, sicurezza, qualità, prodotti, gastronomia, guida all’acquisto, news e blog. La sezione nutrizione illustra le caratteristiche dei formaggi, enfatizzando e illustrando le loro peculiarità e il loro ruolo in un corretto stile alimentare, e aiuta anche i consumatori a trovare il tipo di formaggi più adatto alle proprie esigenze e preferenze, fornendo dei consigli pratici utili per la vita di ogni giorno.

Sarà presto online il nuovo sito dedicato

ai formaggi realizzato da Assolatte.

Fornirà un’informazione corretta e seria,

sfatando le “bufale” e i falsi miti del web

di Maria Acquaviva

Page 67: Il Mondo del Latte - Giugno 2014
Page 68: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

66 IL MONDO DEL LATTE

La sezione “sicurezza“ affronta, invece, questo prerequisito dell’industria lattiero-casearia, raccontando i sistemi e le procedure con cui le imprese del settore assicurano la qualità igienico-sanitaria dei loro formaggi. Anche in questo caso all’aspetto teorico si affianca quello pratico, grazie a suggerimenti e consigli che aiutano i consumatori a preservare anche a casa la sicurezza dei formaggi che acquistano al supermercato.La terza sezione del sito è dedicata alla “qualità” e ai molteplici fattori che la compongono e che rendono il formaggio un alimento apprezzato in tutto il mondo: gusto, aroma, corredo nutritivo, sicurezza, praticità d’uso e versatilità, ma anche aspetti più emotivi (come il valore della tradizione o dell’innovazione) o pratici (come la componente di servizio, il packaging, la presenza di informazioni utili al consumatore). L’analisi dei fattori che concorrono a determinare la qualità di un formaggio viene condotta lungo l’intera filiera, senza dimenticare la maestria dei casari, che hanno fatto della tradizione casearia italiana la più ricca al mondo. Spiccatamente informativa e pratica è la sezione “guida all’acquisto”, che vuole affiancare il consumatore aiutandolo a orientarsi nel mondo degli acquisti, aiutandolo a leggere correttamente un’etichetta, a valutare in modo obiettivo un packaging o un claim. Inoltre questa sezione fornisce al consumatore anche dei suggerimenti concreti per una fare una spesa di qualità al giusto prezzo. Una volta acquistato, il formaggio è pronto per essere gustato. Ed ecco che la sezione “gastronomia” propone centinaia di suggerimenti stuzzicanti: ricette, abbinamenti, proposte gastronomiche per sperimentare la versatilità di sapori, texture, consistenze e utilizzi che caratterizzano l’universo dei formaggi. Oltre a un ricco

menu di ricette - consultabili anche con un comodo motore di ricerca - il sito propone anche idee particolari per occasioni speciali e suggerimenti per la presentazione e il servizio dei formaggi.

OLTRE 100 FORMAGGI “SCHEDATI”Qualche parola in più la vorremmo dedicare all’ultima sezione, che in realtà è il cuore del sito: quella dedicata ai prodotti. Sono oltre un centinaio i formaggi che vi sono presentati e illustrati, ciascuno con la propria scheda monografica che ne racconta le caratteristiche e la storia, le curiosità e i consigli per gustarlo e usarlo in cucina. Una guida utilissima per conoscere i formaggi e farsi guidare attraverso i sapori e le eccellenze reperibili in Italia. Una efficace infografica consente di individuare a colpo d’occhio le grandi famiglie in cui si dividono le produzioni casearie in base a tipo di latte, modalità di produzione, stagionatura e consistenza, consentendo così di individuare rapidamente il formaggio più adatto ai propri desiderata.

UN SITO “APERTO”Un’altra importante sezione del sito è quella dedicata all’attualità, che sarà utilizzata per proporre continuamente nuovi contenuti, sollecitare la curiosità e l’interesse degli internauti. Assolatte ha voluto creare questa sezione anche per veicolare e valorizzare le notizie, le novità e gli spunti provenienti dai suoi associati.

MONDO ASSOLATTE

www.assolatteformaggi.it

Nasce per:

valorizzare e comunicare la

ricchezza dell’offerta di formaggi

italiani, tradizionali e innovativi, con o

senza denominazione d’origine.

Comunicare i formaggi industriali

come parte della tradizione casearia

nazionale.

Suggerire occasioni e modalità di

consumo, anche innovative e in linea

con i moderni stili alimentari.

Offrire una informazione completa

e corretta sul valore nutrizionale dei

prodotti caseari.

Raccogliere le schede identificative

dei formaggi italiani.

Fornire news e informazioni

curiose (e soprattutto attendibili)

sui formaggi e sul settore caseario

italiano.

Page 69: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

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Page 70: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

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Page 71: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

IL MONDO DEL LATTE 69

INVOLTINI CON ASPARAGI, PROSCIUTTO CRUDO, RICOTTA E COMTÉ

PALLINE DI RICOTTAE ZAFFERANO

RRCETECETCETRRRRTETEEEECCETET

FRITTATA CON SALVA CREMASCO, FINFERLI E ZUCCHINE

RISOTTO GIALLO SU TOMINICON SALSA DI CIPOLLE E TIMO

Page 72: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

70 IL MONDO DEL LATTE

RISOTTO GIALLO SU TOMINICON SALSA DI CIPOLLE E TIMO

Ingredienti per 4 persone:

280 g di riso Carnaroli, 2 tomini semistagionati, 2 cipolle

bianche, 60 g di burro, un litro di brodo di carne, 2 bicchieri di

vino bianco secco, 2 bustine di zafferano, un cucchiaino di foglie di

timo, qualche rametto di timo, 3 cucchiaini di maizena (amido di

mais) sale e pepe quanto basta. Per decorare raspadura o lamelle

di grana.

Preparazione:

Affettare le cipolle. In una casseruola rosolarne un cucchiaio in

20 g di burro, aggiungere il riso e tostarlo per qualche minuto.

Bagnare con mezzo bicchiere di vino, far evaporare e aggiungere

un mestolo di brodo bollente. Portare a cottura il riso versando

altro brodo, mescolare, aggiungere una bustina di zafferano

e regolare di sale. Tagliare i tomini a metà e scavarli. Tritare la

pasta di formaggio e metterla in un piatto. In un altro tegame far

appassire il resto delle cipolle con 20 g di burro, aggiungere il

vino, il timo, il pepe e la bustina di zafferano. Abbassare la fiamma,

lasciare che il sugo si riduca della metà e incorporare il burro

rimasto e la maizena sciolta in poca acqua. Far cuocere ancora

per qualche minuto a fuoco basso. Terminare la cottura del risotto,

spegnere il fuoco, mantecare con la pasta dei tomini e coprire per

2 minuti. Riempire ogni scodellina di formaggio con il riso,

insaporire con pepe nero macinato e decorare con grana e timo.

Servire con salsa di cipolle e vino a parte.

INVOLTINI CON ASPARAGI, PROSCIUTTO CRUDO, RICOTTA E COMTÉ

Ingredienti per 4 persone:

1 confezione di pasta fillo o sfoglia, un cucchiaio di

scalogni tritati, 10 fette sottili di prosciutto crudo,

10 fette sottili di Comté, 200 g di ricotta, 2 mazzi di

asparagi, olio d’oliva, sale e pepe macinato fresco

quanto basta.

Preparazione:

Privare gli asparagi della parte dura. Tagliare la

pasta fillo in piccoli rettangoli. Tagliare in strisce il

prosciutto e il Comté. Posare su ogni rettangolo di

pasta una striscia di formaggio e una di prosciutto.

Quindi stendervi un velo di ricotta e cospargere con

un po’ di scalogno tritato. Infine unire un asparago su

ogni rettangolo di pasta fillo. Quindi avvolgere il tutto

formando un involtino da cui lasciar uscire solo la testa

di ogni asparago. Ripetere fino a esaurire la pasta fillo.

Versare in una padella un filo d’olio e far dorare gli

involtini. Poi asciugarli su una carta per fritti e servirli

subito ben caldi.

PALLINE DI RICOTTAE ZAFFERANO

Ingredienti per 6-8 persone:

250 g di ricotta fresca, 40 g di zucchero, 150 g

di farina di cocco, 50 g di cacao amaro in polvere, mezza

bustina di zafferano.

Preparazione:

In una terrina lavorare la ricotta e renderla morbida e

cremosa. Aggiungere lo zafferano, lo zucchero e 100 g di

farina di cocco. Impastare bene il tutto e mettere l’impasto

in frigorifero per un’ora.

Quindi estrarre dal frigorifero e formare delle palline con

il composto. Farne rotolare alcune nella farina di cocco

e altre nel cacao amaro in polvere. Servire in pirottini di

carta colorati o in un piatto da portata.

FRITTATA CON SALVA CREMASCO, FINFERLI E ZUCCHINE

Ingredienti per 6 persone:

200 g di Salva Cremasco, 500 g di finferli, 6 uova intere, 2

zucchine, aglio, olio, sale e prezzemolo quanto basta.

Preparazione:

Tagliare le zucchine e i finferli a dadini, quindi metterli in

padella per fare un soffritto insieme all’aglio e al prezzemolo.

Lasciar cuocere per una decina di minuti. Poi sbattere le

uova e unire il soffritto precedentemente preparato. Infine

aggiungere il Salva Cremasco ridotto a pezzetti.

Ungere una padella con un poco di olio, versare il composto e

far cuocere la frittata da entrambe le parti. Servire tiepida.

RIRIRCETECETERIRIRRTEE

CETCETEE

Page 73: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

una terra, una famiglia, una forma

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Page 74: Il Mondo del Latte - Giugno 2014

72 IL MONDO DEL LATTE

Ma come, vi chiederete, sei un diavolo e ci citi il Vangelo? Ebbene sì, noi demoni dobbiamo conoscerlo a menadito. E poi dovrò pure informarmi per organizzare al meglio i prossimi arrivi, che, a quanto pare, saranno presto numerosi!Perché dico questo? Nell’articolo ho letto che il 70% dei finanziamenti comunitari controllati dai Carabinieri del nucleo frodi comunitarie sarebbe stato percepito illecitamente. Grano, tabacco, ortofrutta, corsi di formazione, contributi previdenziali, frodi sui carburanti, falsi braccianti e chi più ne ha più ne metta.In sintesi, c’è un bel po’ di gente in campagna che riceve soldi pubblici che non le spettano. In una parola: ruba!

Se è così, presto o tardi arriverà tanta gente qui da noi, e la vedremo vagare tra i serpenti della settima bolgia, quella dei ladri.Continuando a ragionare su questi numeri (il 70% è una percentuale davvero alta), mi sono chiesto: perché le loro organizzazioni, sempre in prima linea nelle battaglie per la legalità, che si dicono al fianco dei consumatori - che poi sono anche i contribuenti, quelli cioè che pagano le tasse dalle quali l’Unione europea prende i soldi per gli agricoltori, onesti e disonesti che siano - non dicono nulla di questo diffusissimo malaffare? Perché tacciono sul fenomeno della schiavitù in cui vivono tanti stranieri che lavorano in campagna

in condizioni disumane, un dramma tanto diffuso che Medici senza frontiere ha tante volte denunciato?Mi viene da rispondere che anche loro pensano alla pagliuzza nell’occhio degli altri per nascondere la trave che hanno nel loro. Sì, perché c’è il sospetto fondato che tutte le loro dichiarazioni roboanti, le denunce del finto “made in Italy” (che finto non è), i riferimenti alla mafia e alla pirateria siano forse un modo per distrarre l’attenzione da tanto malaffare.Attenzione, però, perché qui da noi non stanno solo i ladri e gli omicidi, ma anche gli ipocriti, condannati per sempre a camminare vestiti con pesanti cappe di piombo!

Leggendo l’articolo dedicato all’attività del nucleo dei Carabinieri che si occupa di

contrastare e combattere le frodi ai danni delle casse dell’Unione europea, mi è tornata

in mente una frase del Vangelo, quando Gesù dice: “Perché guardi la pagliuzza che è

nell’occhio del tuo fratello e non t’accorgi della trave che è nel tuo?”

OPINIONE

di Malacoda

TRAVI E PAGLIUZZE