IL MODELLO REGIONALE DI INTEGRAZIONE TRA RETI E...
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IL MODELLO REGIONALE DI INTEGRAZIONE TRA RETI E PDTA C. De Chirico F. Figoli L. Trentin
La variabilità dei problemi presentati dai malati oncologici e dalle loro famiglie suggerisce un’offerta secondo più modalità assistenziali, non alternative ma complementari e integrate in un unico percorso assistenziale.
DGRV n. 2989/2000
La nuova frontiera delle cure palliative
• Early palliative care
• Simultaneous care
• Last stage
• All diseases
Evidenze scientifiche Early palliative care for patients with
metastatico NSCLC - Temel et al
N Engl J Med 2010
Better quality of life (p= 0.03)
Fewer depressive symptoms (p=0.01)
Fewer aggressive end-of-life care (p=0.05)
Longer median survival (p=0.02)
WHO Definizione delle Cure Palliative
• Pazienti non responsivi alle terapie curative
• con finalità rilegate agli ultimi stadi della cura.
WHO. Cancer pain relief and palliative care. Report of a WHO Expert Committee (WHO Technical Report Series, No.804, Geneva, WHO 1990.
Last stage
• I principi delle Cure Palliative dovrebbero essere applicati il più precocemente possibile nel corso di una malattia cronica fino alla fase finale.
Early
Cecilia Sepúlveda, Amanda Marlin, Tokuo Yoshida, Andreas Ullrich, Palliative Care: The World Health Organization’s Global Perspective Program on Cancer Control (C.S., A.M., A.U.) and Essential Drugs and Medicines Policy (T.Y.), World Health Organization, Geneva, Switzerland Journal of Pain and Symptom Management 24, 2002 Levy MH. - NCCN Task Force Report: Supportive and palliative care Oncology 13: 517-522, 1999
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Cure Palliative per quanti e quali malati?
Global Atlas of Palliative Care at the end of life – WPCA e WHO 2014
Mondo Europa
N. Totale / 100.000 abitanti (Adulti >= 15 anni)
377.6 561.5
HIV/AIDS 21.6 (6%) 9.9 (1%)
Cancro 128.5 (34%) 218 (39%)
Patologie evolutive non K 227.6 (60%) 333.6 (60%)
Malati cronici-complessi in Veneto
La dimensione del problema
Lo stato dell’arte in Veneto
ONCOLOGICI NEUROLOGICI CARDIO
RESPIRATORI
2009 5841 540 551
2011 7126 213 148
2013 7138 182 179
Fonte: Coordinamento Regionale Cure Palliative
“DOMICILIO” OSPEDALE
STRUTT. RESIDEN
ZIALI
ASSISTENZA SPECIALISTICA
STRUTTURE DI RICOVERO INTERMEDIE (H di Comunità, Hospice e URT)
CURE PALLIATIVE
CURE DOMICILIARI
ASSISTENZA PRIMARIA
Dove si può trovare la persona? Riorganizzazione dei servizi rispetto ai bisogni dei malati e alla complessità
clinica
Aspetti rilevanti della riorganizzazione territoriale in Veneto
• Aggregazioni funzionali territoriali (AFT)
• Medicina di gruppo integrata (MGI)
• Centrale operativa territoriale (COT)
• Unità di cure palliative
• Nuclei di cure palliative
• Strutture residenziali (Hospice, RSA, Centri Servizi, URT, Ospedale di Comunità)
COT
• Punto unico di accesso alle cure palliative
• Accoglie la richiesta e attiva percorsi di cura
• Compila il registro dei malati
• Implementa il sistema informativo
Responsabile. Dirigente medico esperto in organizzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari
Franco Figoli. Direttore UOC cure palliative e governo clinico. ULSS n.4
Medico esperto in Cure Palliative Cosimo De Chirico. Coordinatore Nucleo di Cure Palliative ULSS 7
Medico esperto in terapia antalgica Marzio Bevilacqua. Direttore UOC Terapia del dolore ULSS n.9
Medico oncologo Fernando Gaion. Direttore UOC Oncologia. ULSS n.15
Infermiere Albino Ventimiglia. Coordinatore infermieristico Hospice «Le Vette». Servizio cure palliative ULSS n.2
Pediatra esperta in cure palliative pediatriche
Franca Benini. Responsabile Hospice Pediatrico Padova
Coordinamento Regionale di Cure Palliative e di Terapia del Dolore (del 2145 del 25/11/2013)
Coordinamento – Funzioni (del 2145 del 25/11/2013)
• definire indirizzi per lo sviluppo omogeneo di percorsi di presa in carico e di assistenza nell’ambito delle reti di cure palliative e di terapia del dolore;
• sviluppare e monitorare il sistema informativo regionale per le cure palliative e la terapia del dolore;
• definire e monitorare gli indicatori quali-quantitativi di cure palliative e di terapia del dolore ivi inclusi gli standard di cui al Decreto 22 febbraio 2007, n. 43;
• promuovere e monitorare l’attività di ricerca in materia di cure palliative e di terapia del dolore;
• valutare la qualità delle prestazioni e l’appropriatezza da prevedersi nell’ambito dell’accreditamento.
GLI IMPEGNI DEL COORDINAMENTO
• Produrre le Linee di indirizzo per lo sviluppo delle reti di cure palliative e di terapia del dolore
• Produrre i PDTA di riferimento Regionali
• Attivare procedure per l’accreditamento istituzionale delle reti di cure palliative
LE CURE PALLIATIVE E LA LOTTA AL DOLORE
Documento di Sviluppo 2015 Coordinamento Cure Palliative e Terapia del Dolore F. Figoli C. De Chirico M.Bevilacqua F. Benini A. Ventimiglia
TOPICS
• Indirizzo per l’organizzazione delle reti di cure palliative nelle aziende sanitarie, composte da:
– Ambulatorio
– Domicilio
– Centri residenziali (Hospice)
– Ospedale
I setting assistenziali sono coordinati dall’UCP
Standard organizzativi della rete
• Attivazione dell’Unità Operativa di Cure Palliative
• Attivazione del Nucleo di Cure Palliative (NCP)
• Attivazione dell’Ambulatorio di Cure Palliative
• Piano per le cure palliative residenziali
Strumenti a supporto della rete
• Compilazione delle liste dei malati in cure palliative
• Adozione di un sistema di valutazione delle cure
• Procedura formalizzata per la presa in carico e i percorsi di continuità delle cure
• Collegamento Funzionale con le Medicine di gruppo Integrate/ AFT
• Implementare e monitorare i PDTA
• Formazione continua per gli operatori
• Realizzazione di percorsi specifici, all’interno della Centrale Operativa Territoriale
SCHEMA BASE PROCEDURE DI ATTIVAZIONE E GESTIONE DEL PERCORSO ASSISTENZIALE NELLA RETE DI CURE PALLIATIVE
segnalazione
peggioramento peggioramento
Nota (coordinate da MMG)
Nota 1. La Centrale Operativa Territoriale (COT) rappresenta il punto unico di accesso alle cure palliative.
Viene attivata dal MMG o dall’Ospedale, a seconda del luogo attuale di cura del malato. Nell’ambulatorio di
cure palliative il medico di cure palliative descrive il livello di complessità clinica per l’attivazione del livello
adeguato di cure. Il Piano Individuale Assistenziale viene descritto in Unità di Valutazione
Multidimensionale, cui concorrono gli operatori del NCP (palliativista, infermiere, psicologo) e il MMG.
Paziente a bassa complessità
Paziente a elevata
complessità
Paziente oncologico
avanzato in terapia
antitumorale
COT MMG Ospedale
Cure palliative di base
(coordinate da MMG) Cure palliative specialistiche
gestite da UCP e NCP
Cure palliative simultanee
gestite da Oncologo, UCP,
MMG
Ambulatorio, Domicilio Domicilio, Hospice (Ospedale
di Comunità)
Ambulatorio Domicilio
UVMD - PAI
AMBULATORIO DI
CURE PALLIATIVE
Nota 1
Nota 3
Nota 2
Tre scenari in continuità
Cure palliative di base: MMG, infermieri e la consulenza del NCP Cure palliative simultanee: malati in fase avanzata di malattia,
condizione clinica complessa per sintomi difficili, distress psicologico, necessità di nutrizione artificiale o riabilitazione. Modalità integrata di presa in carico ad opera dell’U.O. di Oncologia, dell’UCP e del MMG, attivazione di ambulatorio di cure simultanee per la valutazione dei bisogni, la condivisione con il malato degli obiettivi e la pianificazione di cura. Il setting assistenziale può essere ambulatoriale o domiciliare
Cure di fine vita: accompagnamento del malato e famiglia nelle ultime
settimane, ultimi mesi di vita, attraverso il controllo del dolore e dei sintomi, il supporto psicologico, sociale e spirituale. NCP con i MMG e il volontariato. I setting assistenziali preferenziali sono il domicilio e l’Hospice
Documento di sviluppo Cure Palliat e lotta al Dolore 2015 Coordinamento Regione Veneto
CURE SIMULTANEE: integrazione tra terapie oncologiche attive e cure per il controllo dei sintomi, dal momento della presa in carico del paziente oncologico, al fine di garantire la migliore
QoL anche quando la malattia è inguaribile
“Le cure palliative iniziano quando inizia la sofferenza del malato e
dei familiari”.
E. Bruera Lectio magistralis, Bentivoglio 2011
Ambulatorio di cure simultanee nel Dipartimento Oncologico
medico palliativista, oncologo medico, nutrizionista clinico, psicologo, infermiere case manager
OBIETTIVI:
facilitare il graduale passaggio dalle terapie attive alle cure palliative, presa in carico a domicilio con il più appropriato setting di cura per i malati in fase avanzata-terminale di malattia**
evidenziare i bisogni del paziente
condividere gli strumenti per una corretta valutazione del dolore e degli altri sintomi
condividere all'interno della rete le informazioni sul paziente e le successive
decisioni
**La decisione di sospendere le terapie antitumorali è una competenza dell’oncologo
Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) regionale per le CURE PALLIATIVE in ETA’ ADULTA Coordinatore: C. De Chirico
Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) regionale per le CURE PALLIATIVE in ETA’ PEDIATRICA Coordinatore: F. Benini
Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) regionale per La TERAPIA DEL DOLORE Coordinatore: M. Bevilacqua
• Il PDTA è uno strumento metodologicamente standardizzato per migliorare l’operatività di tutte le strutture e relativi operatori coinvolti
col fine di garantire:
– riproducibilità delle azioni,
– uniformità delle prestazioni erogate
– riduzione degli eventi straordinari
– scambio di informazioni e comprensione dei ruoli
– costante adattamento alla realtà specifica
– costante verifica degli aggiornamenti e dei miglioramenti.
G. Azzarello
COMPONENTI
Referente Coordinamento regionale FRANCO FIGOLI [email protected]
Coordinatore PDTA COSIMO DE CHIRICO
Direttore UO cure primarie PAOLA PAIUSCO [email protected]
Neurologo esperto in patologie degenerative
del sistema nervoso periferico BRUNO GIOMETTO
Cardiologo esperto in cure palliative malati
con scompenso ROBERTO VALLE rvalle@[email protected]
Palliativista MIRKO RIOLFI [email protected]
Palliativista GIOVANNI POLES [email protected]
MMG esperti in cure palliative
MAURIZIO CANCIAN [email protected]
ENZO VALPIONE [email protected]
Psicologo ELEONORA CAPOVILLA [email protected]
Assistente sociale ELISA DI QUAL [email protected]
Responsabile del sistema epidemiologico
regionale MARIO SAUGO
Esperto di metodologia LAMBERTO PRESSATO [email protected]
Oncologo GIUSEPPE AZZARELLO [email protected]
Direttore Cure Primarie Regione Veneto CRISTINA GHIOTTO [email protected]
Accreditamento delle Reti Locali di Cure Palliative
«documento sui requisiti minimi e le modalita’ organizzative necessari per l’accreditamento delle strutture di assistenza ai malati in fase terminale e delle Unita’ di Cure Palliative e della Terapia del Dolore»
Intesa Stato-Regioni del 25 luglio 2012
Conclusioni
• La rete di cure palliative rappresenta lo strumento organizzativo per garantire qualità e continuità delle cure.
• Il PDTA rappresenta lo strumento metodologico per garantire il buon funzionamento della rete.
Medico Oncologo
Medico Palliativista
30 P. Lora Aprile Work Shop - Parigi 2013