Il lavoro dei Consorzi di Bonifica nel 2014

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UFFICIO STAMPA Lisa Ciardi etaoin media & comunicazione 339.7241246, [email protected] www.etaoin.it COMUNICATO STAMPA (con preghiera di pubblicazione e diffusione) Il lavoro dei Consorzi di Bonifica nel 2014 Il punto sugli interventi in corso e sui cantieri in fase di progettazione Firenze, 13 novembre 2014 - Il 2014 è il primo anno in cui la Regione ha stanziato finanziamenti sulla difesa del suolo attraverso un piano organico, il Piano Annuale di Difesa del Suolo. Il Piano ha individuato 152 interventi finanziati in tutto o in parte dalla Regione per un totale oltre 55 milioni di euro. Di questi, 90 (per complessivi 44 milioni di euro) riguardano interventi su corsi d’acqua. I Consorzi di Bonifica sono beneficiari di 11 milioni di euro su 18 interventi. In aggiunta a questi, i Consorzi hanno progettato ed eseguito molti altri lavori con fondi europei o di enti locali. Le schede seguenti riportano in totale 132 progetti, per un valore complessivo di €61.763.140,56 A che punto sono i lavori? 35 sono i cantieri ultimati 75 i lavori in corso di esecuzione 22 i progetti in corso di redazione Mentre i tecnici dei sei Consorzi progettavano e seguivano questi lavori, i Consorzi stessi hanno impegnato risorse per circa 40 milioni di euro per l’ordinaria manutenzione dei corsi d’acqua (taglio erba, piccoli interventi di manutenzione, controllo e gestione degli impianti). In più, quasi tutti i Consorzi hanno dovuto affrontare emergenze causate da eventi meteo violentissimi: solo per citare gli ultimi casi, 21 e 22 luglio in Lucchesia, 19 e 20 settembre a Pistoia e Val d’Era, 10 e 14 ottobre Grosseto e molte altre aree della Regione. Cantieri ultimati Lavori in corso di esecuzione Progetti in corso di redazione Totale 35 75 22 132 26% 57% 17% 100% Cantieri ultimati o in corso Importo 110 47.200.601,35 81% del totale 76,4% dei finanziamenti totali

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Il punto sugli interventi in corso e sui cantieri in fase di progettazione

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COMUNICATO STAMPA (con preghiera di pubblicazione e diffusione)

Il lavoro dei Consorzi di Bonifica nel 2014 Il punto sugli interventi in corso e sui cantieri in fase di progettazione

Firenze, 13 novembre 2014 - Il 2014 è il primo anno in cui la Regione ha stanziato finanziamenti

sulla difesa del suolo attraverso un piano organico, il Piano Annuale di Difesa del Suolo. Il Piano ha

individuato 152 interventi finanziati in tutto o in parte dalla Regione per un totale oltre 55 milioni di

euro. Di questi, 90 (per complessivi 44 milioni di euro) riguardano interventi su corsi d’acqua. I

Consorzi di Bonifica sono beneficiari di 11 milioni di euro su 18 interventi. In aggiunta a questi, i

Consorzi hanno progettato ed eseguito molti altri lavori con fondi europei o di enti locali. Le schede

seguenti riportano in totale 132 progetti, per un valore complessivo di €61.763.140,56

A che punto sono i lavori?

35 sono i cantieri ultimati

75 i lavori in corso di esecuzione

22 i progetti in corso di redazione

Mentre i tecnici dei sei Consorzi progettavano e seguivano questi lavori, i Consorzi stessi hanno

impegnato risorse per circa 40 milioni di euro per l’ordinaria manutenzione dei corsi d’acqua (taglio

erba, piccoli interventi di manutenzione, controllo e gestione degli impianti). In più, quasi tutti i

Consorzi hanno dovuto affrontare emergenze causate da eventi meteo violentissimi: solo per citare

gli ultimi casi, 21 e 22 luglio in Lucchesia, 19 e 20 settembre a Pistoia e Val d’Era, 10 e 14 ottobre

Grosseto e molte altre aree della Regione.

Cantieri ultimati Lavori in corso di esecuzione Progetti in corso di redazione Totale

35 75 22 132

26% 57% 17% 100%

Cantieri ultimati o in corso Importo

110 € 47.200.601,35

81% del totale 76,4% dei finanziamenti totali

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Cosa sono i Consorzi di Bonifica

Va sgombrato il campo dall’equivoco che i Consorzi di Bonifica siano enti locali come i Comuni o

enti strumentali come per esempio Arpat o le Aato. Infatti, la natura pubblica del Consorzio è

bilanciata dalla natura associativa tra proprietari di beni immobili che operano per la difesa di un

interesse settoriale e specifico com’è la conservazione e l’incremento del valore dei propri beni.

Il Consorzio si può descrivere come un condominio, dove i consorziati sono i condomini e i

corsi d’acqua le parti comuni del condominio. Come per il condominio, i condòmini

sostengono le spese per la manutenzione delle parti comuni, in base al beneficio che ne

ricavano.

I Consorzi di Bonifica, il cui comprensorio è definito con riferimento ai bacini

idrografici, garantiscono un efficace presidio territoriale, coordinando interventi pubblici e privati

per la difesa del suolo, la regolazione delle acque, l’irrigazione e la salvaguardia ambientale.

Per garantire le risorse necessarie alla manutenzione ordinaria e alla gestione delle opere, i Consorzi

di Bonifica e di irrigazione sono titolari di potere impositivo sugli immobili consorziati urbani

ed agricoli, che traggono beneficio dall’attività dell’ente (il contributo di bonifica).

I Consorzi hanno una storia antica, ma continuano a evolversi secondo le esigenze dei tempi. Infatti,

se è vero che la normativa nazionale di riferimento risale addirittura al 1933 (per l’esattezza al

Regio Decreto 215 14 febbraio 1933 detto Legge Serpieri dal nome dell’illustre Accademico dei

Georgofili che ne curò la stesura), le Regioni continuano ad apportare innovazioni legislative in

materia di bonifica. In Toscana la legge di riferimento è la LR 79/2012 che abroga la 34/1994, una

norma a suo tempo rivoluzionaria. La LR 79, confermando l’impostazione della LR 34/94, dà una

nuova, ampia, definizione di attività di bonifica quale “il complesso degli interventi finalizzati ad

assicurare lo scolo delle acque, la salubrità e la difesa idraulica del territorio, la regimazione dei

corsi d’acqua naturali, la provvista e la razionale utilizzazione delle risorse idriche a prevalenti usi

agricoli in connessione con i piani di utilizzazione idropotabile e industriale, nonché ad adeguare,

completare e mantenere le opere di bonifica e irrigazione già realizzate”. La Legge suddivide

l’intero territorio regionale in 6 comprensori di bonifica, in sostituzione dei precedenti 41.

I comprensori non tengono conto dei confini amministrativi, ma costituiscono “unità

idrografiche ed idrauliche omogenee ai fini della difesa del suolo e della gestione delle acque

anche con riferimento all’irrigazione” (LR 79/2012, art. 5).

Con il loro bagaglio di tecnici e operatori, i Consorzi sono fattivamente presente ogni giorno nei

loro comprensori, con un’attività costante e qualificata, riconosciuta da tutti gli attori istituzionali,

sociali e ed economici che a vario titolo entrano in contatto con il mondo consortile.

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Cosa fanno i Consorzi di Bonifica

L’attività dei Consorzi di Bonifica si può suddividere in cinque grandi aree d’intervento: l’ordinaria

manutenzione, la manutenzione straordinaria, le nuove opere, l’irrigazione e la gestione delle

emergenze.

Nel concreto dell’attività quotidiana, i Consorzi svolgono un lavoro costante di monitoraggio e

manutenzione del reticolo idraulico e di bonifica loro assegnato, attraverso ispezioni quotidiane

degli impianti (impianti idrovori, paratoie, portelle, ecc.) e delle opere (canali artificiali, argini,

muri) oltre che con azioni programmate di sfalcio della vegetazione e rimozione di ogni

possibile ostacolo al corretto deflusso delle acque.

La Regione Toscana ha individuato il reticolo idrografico su cui i Consorzi devono operare (reticolo

di gestione), pianificando le attività di gestione e manutenzione. Il reticolo si sviluppa per circa

37.000 km.

Dove sono presenti reti e impianti irrigui, i Consorzi ne mantengono la piena efficienza sia durante

la stagione irrigua, sia a riposo, quando vengono effettuati gli interventi più rilevanti. Questo lavoro

viene pianificato e progettato dagli uffici tecnici interni ed eseguito - a seconda del tipo di attività e

del Consorzio - da personale dell’ente, attraverso appalti e affidamenti o in convenzione con

aziende agricole e cooperative forestali del territorio. Circa il 75% delle entrate derivanti dal

tributo si trasforma in interventi sul territorio. Nel restante 25% trovano posto le spese di

gestione dell’ente e i costi per gli organi di governo, che rappresentano meno dell’1% del

totale.

I Consorzi di Bonifica toscani sono i leader nell’applicazione della cosiddetta legge di orientamento

(L57 2001) per l’affidamento di lavori a imprese agricole, coltivatori diretti e cooperative

agroforestali. Sfruttando al massimo le possibilità concesse dalle norme nazionali e regionali, i

Consorzi riescono ad affidare a imprese agricole e cooperative del territorio qualcosa come 4

milioni di euro all’anno per le attività di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua. Si tratta di

un contributo decisivo per le imprese che operano in realtà marginali e che spesso si vedrebbero

altrimenti costrette ad abbandonare territori come quelli collinari e montani.

Proprio in virtù della loro competenza specialistica, i Consorzi sono chiamati da Regione, Province

e Comuni a progettare e realizzare nuove opere come casse d’espansione, impianti idrovori, nuove

arginature, nuovi acquedotti irrigui. I Consorzi, sempre più spesso, svolgono attività di studio e

consulenza nell’ambito degli atti di pianificazione urbanistica dei Comuni.

Grazie alla programmazione triennale dei lavori e al personale tecnico e operativo, i Consorzi sono

in grado di gestire un gran numero di cantieri contemporaneamente.

Naturalmente le strutture consortili sono pensate e attrezzate per intervenire nei momenti di

emergenza con piani di reperibilità sulle 24 ore nel caso di allerta meteo.