IL GEOMETRA – N° 3-2010

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Periodico del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia

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Editoriale

Il geometra

Organo del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia e del Collegio dei Geometri della Valle d’Aosta

Direttore responsabileILARIO TESIO

Consigliere responsabileLUCIANO SIMONATO

Redazione e impaginazioneMICHELA OBERTO

GraficaCHIARA CAMPONI

Comitato di redazione:FEDERICA CAPRIOLO, PAOLO CUSELLI, RODOLFO MEAGLIA, LUCA PERRICONE, RENATO PITTALIS, VITTORIO VIZZINI

Direzione, Redazione, Amministra-zione, Pubblicità:Via Cernaia 18 - 10122 TorinoTel. 011537756 - fax 011533285e-mail [email protected]

Hanno collaborato a questo numero:PAOLO CUSELLI, GIANLUIGI PAGLIERO, STUDIO OSELLA - PICCATO - PALETTO

Stampa e fotolito:Tipografia Melli - Borgone di SusaTel. 011.96.46.367

Reg. Trib. Torino n. 297 del 23 luglio 1948Pubblicazione mensile con pubblicità inferio-re al 50%

Le opinioni espresse negli articoli apparten-gono ai singoli autori dei quali si intende ri-spettare la libertà di giudizi, lasciando agli stessi la responsabilità dei loro scritti.

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Sono questi giorni caldi, sia come temperatura atmosferica, sia per i molteplici avvenimenti che riguardano il nostro Collegio e di cui la rivista è lo specchio.

L’Assemblea annuale del 19 aprile ha avuto una buona partecipa-zione, con l’approvazione all’unanimità dei bilanci che, oltre alla gestione ordinaria, comprendono quest’anno tutti gli investimenti per il trasferimento della sede del Collegio da Via Cernaia a Via Toselli. Il Consiglio è orgoglioso che l’Assemblea abbia condiviso le scelte effettuate e che abbia approvato in toto l’operato del Con-siglio. Orgoglioso ed anche consapevole che l’impegno assunto di rispettare i termini ed i preventivi di spesa deve essere mantenuto e che tutto dovrà “filare liscio”, con l’ottenimento del risultato che ci si prefigge, cioè di avere una sede funzionale e rappresentativa di tutta la Categoria.

Durante l’Assemblea, oltre ai festeggiamenti per i colleghi con 50 e 35 anni di iscrizione all’Albo, abbiamo avuto il piacere di celebra-re i 70 anni di iscrizione all’Albo del geom. Aldo Abbena, con una cerimonia semplice ma molto sentita, che ha visto tutta l’Assemblea in piedi ad applaudire per lunghi minuti il collega che dal 1940 svol-ge con onore la professione.

A maggio abbiamo organizzato la Festa delle Mamme che Lavo-rano: alla giornata internazionale non potevano mancare le mamme Geometra, ed ecco la bella manifestazione di cui diamo il resoconto su queste pagine, che ha visto una buona partecipazione, pur essen-do alla prima edizione.

E ancora le riunioni di zona, che sono state già quattro prima di giugno e che sono state caratterizzate da molta vivacità organizzati-va. Su questo numero è pubblicata la cronaca e le foto della riunione di Torino e sul prossimo verranno dati i resoconti delle restanti già svolte prima dell’estate.

E ancora: le elezioni per il rinnovo del Consiglio del Collegio a luglio e l’inizio del trasloco da Via Cernaia, che è anche occasione di riordino degli uffici, degli archivi e dei magazzini e quindi, sep-pure faticoso, è anche utile per razionalizzare la struttura.

Nella nuova sede, i lavori sono in fase avanzata e tutte le persone coinvolte operano con alacrità per rispettare la scadenza di settem-bre per il trasferimento definitivo.

A livello nazionale, proseguono le attività del Consiglio Nazionale e della Cassa di Previdenza, con al centro dell’attenzione la riforma delle professioni tecniche di primo livello, che da tempo apparten-gono ad un medesimo orizzonte di riferimento; la pausa estiva com-porterà solo una piccola sospensione delle iniziative, per riprendere a pieno ritmo a fine agosto.

Siamo tutti impegnati su più fronti e le attività ed iniziative certo non mancano: andremo tutti volentieri qualche giorno in ferie e sarà una vera vacanza, cioè un periodo, anche breve, in cui ognuno di noi potrà essere libero da occupazioni e preoccupazioni.

Auguri quindi a tutti di una vacanza serena, per riprendere con rinnovate energie a settembre.

Ilario Tesio

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Sommario

Editoriale pag. 1

Argomenti legislativiLe novità del “Decreto legge incentivi” pag. 3a cura dello Studio Osella - Piccato - Paletto

ProfessioneL’Urbanistica Piemontese alle soglie della IX Legislatura pag. 9di Gianluigi Pagliero

Notizie dal Comune di Torino pag. 12

Giurisprudenza in edilizia e urbanistica pag. 13

Il progetto “Bois Lab” pag. 15

Notizie per la professione pag. 18

Cassa di PrevidenzaDal Welfare Professionale un modello per il Paese pag. 20

Notizie dalla Cassa di Previdenza pag. 23

Commissione ImmobiliareLinee guida “Funzioni e requisiti minimi perl’espletamento dell’attività dell’Amministratore Condominiale e Immobiliare pag. 25

Atti del CollegioAssemblea generale degli Iscritti all’Albo dei Geometridel 19 aprile 2010 pag. 26

Festa delle mamme che lavorano“Mia mamma fa il Geometra” pag. 42

Riunioni di zona pag. 45

On lineBuon viaggio pag. 47di Paolo Cuselli

L’Urbanistica in Piemonte, pag. 9

Assemblea annuale, pag. 26

Linee Guida per gli Amministratori, pag. 25

“Mia Mamma fa il Geometra”, pag. 42

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Con il D.L. 25.3.2010, n. 40, c.d. “Decreto incentivi”, pubblicato sul-la G.U. 26.3.2010, n. 71, sono state introdotte alcune misure di sostegno al settore industriale in crisi, nonché altre disposizioni di natura fiscale / amministrativa.

In particolare, il Decreto in esame prevede:

- l’introduzione di misure di moni-toraggio delle operazioni effettuate con soggetti residenti in Paesi c.d. “black list”;- l’introduzione di misure dirette alla deflazione del contenzioso tributario e ad accelerare la riscossione;- lo stanziamento di fondi, le cui mo-dalità attuative di erogazione sono demandate ad un Decreto di natura non regolamentare del Ministro del-lo sviluppo economico, per il ricono-scimento di incentivi all’acquisto di determinati beni (si veda nostra cir-colare del 9.4.2010); - il riconoscimento di un’agevola-zione a favore delle imprese operan-ti nel settore del tessile e dell’abbi-gliamento per le attività di ricerca e sviluppo volte alla realizzazione di campionari;- l’introduzione di semplificazioni in materia edilizia.

DISPOSIZIONI DIRETTE AL CONTRASTO DELLE FRODI FISCALI (art. 1)

L’art. 1 del Decreto in esame con-tiene alcune misure volte a contrasta-re le frodi fiscali e finanziarie nazio-nali ed internazionali, operate anche

nella forma dei c.d. “caroselli” e del-le “cartiere”.

CESSIONI / PRESTAZIONI DA E VERSO OPERATORI DI PAESI “BLACK LIST”

È stato introdotto l’obbligo, per i soggetti passivi IVA, di comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate le cessioni di beni / presta-zioni di servizi rese e ricevute, regi-strate o soggette a registrazione, nei confronti di operatori economici con sede, residenza o domicilio nei Pae-

si a fiscalità privilegiata, c.d. “black list” individuati dai DDMM 4.5.99 e 21.11.2001.

Con un apposito Decreto il MEF può comunque prevedere:- l’esclusione dall’obbligo con ri-guardo alle cessioni / prestazioni ef-fettuate da / nei confronti di operatori residenti in determinati Stati apparte-nenti alla “black list”, ovvero di de-terminati settori di attività svolte in tali Paesi;- l’estensione dell’obbligo per le ces-sioni / prestazioni effettuate da / nei

Le novità del “Decreto legge incentivi”

a cura dello Studio Osella - Piccato - Paletto, Dottori Commercialisti

Argomenti legislativi

Il geometra

Con il Decreto legge 40/2010, approvato il 19 marzo 2010, il Governo ha varato una serie di misure di sostegno dell’attività produttiva e dei consumi volte a contrastare la crisi del settore industriale.

A tal fine:- sono stati stanziati specifici fondi, demandando ad un Decreto del Mi-nistro dello sviluppo economico (pubblicato sulla G.U. 6.4.2010, n.79) l’individuazione dei soggetti beneficiari e delle modalità di erogazione degli stessi, sotto forma di contributi per l’acquisto di determinati beni (si veda nostra circolare del 9.4.2010);- a favore delle imprese operanti nel settore tessile e dell’abbigliamento è riconosciuta l’esclusione dal reddito d’impresa del valore degli inve-stimenti effettuati nel 2010 in attività di ricerca e sviluppo dirette alla realizzazione di campionari.

Al fine di contrastare le frodi fiscali è inoltre introdotto l’obbligo, per tutti i soggetti passivi IVA, di comunicare all’Agenzia delle Entrate, in via telematica, le cessioni di beni/prestazioni di servizi rese/ricevute nei confronti di operatori residenti in Paesi c.d. “black list”.

Infine, sono previste alcune semplificazioni per la realizzazione di picco-li interventi edili per i quali, nel rispetto di quanto disposto dagli strumen-ti urbanistici comunali e delle altre normative del settore, non è richiesto alcun titolo abilitativo (DIA).

Limitatamente ad alcune tipologie di lavori è comunque necessario ef-fettuare un’apposita comunicazione al Comune, prima dell’inizio degli stessi.

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confronti di operatori residenti in Paesi non “black list” ovvero di spe-cifici settori di attività o di particolari tipologie di soggetti.

La mancata comunicazione delle predette operazioni ovvero la co-municazione con dati incompleti o non veritieri comporta l’applicazio-ne del doppio della sanzione ex art. 11, D.Lgs. n. 471/97 (da € 258 a € 2.065). A tale fattispecie non è appli-cabile il c.d. cumulo giuridico ex art. 12, D.Lgs. n. 472/97. L’individuazio-ne delle modalità e dei termini della comunicazione è demandata ad un apposito Decreto ministeriale.

TRASFERIMENTO SEDE SOCIALE ALL’ESTERO

Una particolare disposizione è sta-ta prevista con riguardo alle società che trasferiscono all’estero la sede.

A partire dall’1.5.2010 è infatti previsto che la comunicazione delle deliberazioni di modifica degli atti costituitivi per trasferimento all’este-ro della sede sociale deve essere ef-fettuata, mediante la Comunicazione unica, nei confronti del Registro del-le Imprese, dell’Agenzia delle Entra-te, dell’INPS e dell’INAIL.

UTILIZZO ILLEGITTIMO DI CREDITI D’IMPOSTA

Nell’ottica di “contrastare fenome-ni di utilizzo illegittimo” dei crediti d’imposta, è ora previsto che, in re-lazione ai crediti la cui fruizione è autorizzata da Amministrazioni ed Enti pubblici, l’Agenzia delle Entra-te provvede a trasmettere a tali enti i dati relativi ai crediti utilizzati in diminuzione delle imposte dovute ovvero in compensazione ex D.Lgs. n. 241/97.

NOTIFICA DI ATTI A SOGGETTI NON RESIDENTI (art. 2)

Per effetto dell’integrazione del-l’art. 60, DPR n. 600/73, è ora consi-derata valida la notifica degli avvisi e degli atti effettuata dall’Amministra-zione finanziaria nei confronti dei soggetti non residenti mediante rac-comandata A/R inviata all’indirizzo di residenza estera rilevato dai regi-stri dell’AIRE ovvero all’indirizzo della sede legale estera risultante dal Registro delle Imprese.

In mancanza dei predetti indirizzi, la notifica è effettuata all’indirizzo

estero indicato nella domanda di at-tribuzione del codice fiscale o di va-riazione dati.

In caso di esito negativo della no-tifica, la stessa è effettuata, ai sensi dell’art. 1, lett. e) del citato art. 60 mediante affissione nell’albo del Co-mune.

Le medesime disposizioni si appli-cano anche ai fini della notifica della cartella di pagamento ex art. 26, DPR n. 602/73 e pertanto l’Agente della riscossione può notificare gli atti al-l’estero utilizzando il canale postale.

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONTENZIOSO E RISCOSSIONE (art. 3)

Il Decreto in esame introduce al-cune novità al fine di “deflazionare e semplificare il contenzioso tributario in essere e accelerarne la riscossio-ne”.

MODALITÀ DI NOTIFICA DELLA SENTENZA

Con la modifica dell’art. 38, D.Lgs. n. 546/92, il Decreto in esame preve-de alcune novità in materia di notifi-ca della sentenza alle altre parti del processo. Infatti:- è stato sostituito il riferimento agli artt. 137 e seguenti del Codice di procedura civile con il richiamo al-l’art. 16 del citato D.Lgs. n. 546/92, con la conseguenza che la notifica alla controparte può essere effettuata mediante:– raccomandata A/R in plico senza busta;– consegna diretta. In tal caso la con-troparte rilascia immediatamente ri-cevuta.

Ai fini della notifica non è pertanto più necessario avvalersi dell’ufficiale giudiziario. Tale novità, come affer-mato nella Relazione illustrativa al Decreto “intende facilitare l’accesso al grado successivo del giudizio o la definitività del provvedimento giuri-sdizionale, contribuendo in tal modo ad accelerare la riscossione”;

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- è prevista la possibilità di deposita-re presso la segreteria, nei successivi 30 giorni, l’originale o copia auten-tica dell’originale notificato ovve-ro la copia autentica della sentenza consegnata o spedita per posta, con fotocopia della ricevuta di deposito o della spedizione a mezzo raccoman-data postale unitamente all’avviso di ricevimento.

CONCILIAZIONE GIUDIZIA-LE, ACCERTAMENTO CON ADESIONE E ACQUIESCENZA

Per effetto della modifica dell’art. 48, comma 3, D.Lgs. n. 546/92, ai fini del perfezionamento della con-ciliazione giudiziale è ora prevista, in presenza di riscossione rateizza-ta, la necessità di prestare la polizza fideiussoria ovvero la fideiussione bancaria soltanto qualora l’importo delle rate successive alla prima sia superiore a € 50.000.

Se l’importo è pari o inferiore a tale limite, la conciliazione si perfeziona con il versamento della prima rata.

Analoga modifica è stata apportata all’art. 8, comma 2, D.Lgs. n. 218/97, con la conseguenza che la predetta novità è applicabile anche all’istituto dell’accertamento con adesione.

Inoltre, secondo quanto affermato nella Relazione illustrativa al De-creto, “stante il richiamo al comma 2 dell’articolo 8 operato dall’articolo 15, comma 2 del medesimo D.Lgs. 218/1997, la modifica normativa in materia di garanzie trova applicazio-ne anche rispetto all’istituto dell’ac-quiescenza”.

INCENTIVI PER L’ACQUISTO DI BENI (art. 4)

Il Decreto in esame dispone all’art. 4:- lo stanziamento di fondi per il sostegno delle imprese operanti in alcuni particolari settori, le cui mo-dalità di erogazione sono demandate ad un apposito Decreto del Ministro dello sviluppo economico. Tale De-

creto attuativo, contenente l’elenco dei beni “agevolati” e l’ammontare dell’incentivo riconosciuto, è stato approvato in data 26.3.2010 e pub-blicato sulla G.U. 6.4.2010, n. 79 (si veda nostra circolare del 9.4.2010);- il riconoscimento di un’agevolazio-ne a favore delle imprese del settore tessile e dell’abbigliamento.

AGEVOLAZIONI PER IMPRESE DEL SETTORE TESSILE E ABBIGLIAMENTO

I commi da 2 a 4 del citato art. 4 prevedono l’esclusione dal reddito d’impresa del valore degli investi-menti in attività di ricerca e sviluppo precompetitivo dirette alla realizza-zione di campionari, a favore di im-prese che svolgono le attività di cui alle divisioni 13 e 14 della Tabella ATECO 2007

L’agevolazione, che presenta aspet-ti comuni con la c.d. Tremonti-ter:- spetta, secondo quanto affermato nella Relazione illustrativa al Decre-to, per le attività di ricerca e svilup-po individuate dal Ministero dello sviluppo economico nella Circolare 16.4.2009, n. 46586, ossia finalizzate alla realizzazione del contenuto inno-vativo di campionari o di collezioni nonché alla realizzazione di prototipi nel settore tessile e moda;- è riconosciuta per gli investimenti effettuati dal periodo d’imposta suc-cessivo a quello in corso al 31.12.2009 e fino alla chiusura del periodo d’im-posta in corso al 31.12.2010. Per i soggetti con periodo d’imposta coin-cidente con l’anno solare l’agevola-zione spetta quindi per gli investi-menti realizzati nel 2010;- può essere usufruita esclusivamen-te in sede di versamento del saldo dell’IRPEF / IRES dovute per il pe-riodo d’imposta in cui sono effettuati gli investimenti e pertanto, con ri-guardo ai soggetti con periodo d’im-posta coincidente con l’anno solare, in sede di versamento delle imposte dovute per il 2010, da corrispondere a giugno / luglio 2011. La determina-

zione degli acconti dovuti per il pe-riodo d’imposta successivo a quello di effettuazione degli investimenti và effettuata assumendo come imposta del periodo precedente quella che si sarebbe determinata in assenza del-l’agevolazione;- è riconosciuta nei limiti degli aiuti de minimis.

L’individuazione dei criteri e delle modalità di fruizione di tale benefi-cio sono stati definiti con il Provve-dimento dell’Agenzia delle Entrate 2.4.2010, che approva altresì il mod. CRT, da presentare dall’1.12.2010 al 20.1.2011 per la richiesta dell’agevo-lazione.

SEMPLIFICAZIONE PER INTERVENTI SU IMMOBILI (art. 5)

L’art. 5 del Decreto in esame intro-duce alcune semplificazioni a favore di coloro che intendono effettuare in-terventi sugli immobili.

In particolare, in relazione ad alcuni interventi c.d. di “edilizia libera”, di seguito elencati, non è richiesto alcun titolo abilitativo (DIA), “salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e comunque nel-l’osservanza delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e nel rispetto delle altre normative di set-tore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurez-za, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energe-tica nonché delle disposizioni con-tenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio…”.

Per alcune tipologie di intervento è comunque previsto che l’interessato, prima dell’inizio dei lavori, ne dia comunicazione al Comune, anche con modalità telematica, allegando le autorizzazioni eventualmente richie-ste dalle normative di settore.

Con riguardo agli interventi di manutenzione straordinaria è altresì necessario comunicare i dati identi-

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ficativi dell’impresa alla quale sono stati affidati i lavori. Infatti, ai sensi del comma 3 del citato art. 5:

“Prima dell’inizio degli interventi di cui al comma 1, lettere b), f), h), i)

e l), l’interessato, anche per via tele-matica, comunica all’amministrazio-ne comunale, allegando le autoriz-zazioni eventualmente obbligatorie ai sensi delle normative di settore e,

limitatamente agli interventi di cui alla … lettera b), i dati identificativi dell’impresa alla quale intende affi-dare la realizzazione dei lavori”.

TIPOLOGIA INTERVENTOTITOLO

ABILITATIVO (*)COMUNICAZIONE

AL COMUNE

a) Interventi di manutenzione ordinaria NO NOb) Interventi di manutenzione straordinaria ex art. 3, comma 1, lett. b), DPR n. 380/2001, purché non riguardino le parti strutturali del-l’edificio, non comportino un aumento del numero di unità immobi-liari e non implichino incremento dei parametri urbanistici (**)

NO SI

c) Interventi diretti all’eliminazione delle barriere architettoniche che non comportano la realizzazione di rampe o ascensori esterni, o di manufatti che alterano la sagoma dell’edificio

NO NO

d) Opere temporanee per l’attività di ricerca nel sottosuolo, aventi carattere geognostico, escluse le attività di ricerca di idrocarburi, e che siano eseguite in aree esterne al centro edificato

NO NO

e) Movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio dell’attivi-tà agricola e pratiche agro-silvo-pastorali, compresi gli interventi su impianti idraulici agrari

NO NO

f) Opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e tempo-ranee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a 90 giorni

NO SI

g) Serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, fun-zionali allo svolgimento dell’attività agricola

NO NO

h) Opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta, contenute entro l’indice di permeabilità, ove stabilito dallo strumento urbanistico comunale

NO SI

i) Pannelli solari, fotovoltaici e termici, senza serbatoio di accumulo esterno, a servizio degli edifici, da realizzare al di fuori delle zone di tipo A di cui al Decreto Ministro Lavori pubblici 2.4.68, n. 1444

NO SI

l) Aree ludiche senza fini di lucro ed elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici

NO SI

(*) salvo le eventuali più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale nonché le prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina del-l’attività edilizia(**) per tali interventi è richiesto di comunicare al Comune anche i dati identificativi dell’impresa cui l’interessato ha affidato l’esecuzione dei lavori

Infine, per le predette attività c.d. di “edilizia libera” il Decreto prevede:- il rilascio in via ordinaria, “con l’esame a vista”, del certificato di

prevenzione degli incendi (se previ-sto);- la riduzione da 45 a 30 giorni del termine per la pronuncia, da parte del

Comando provinciale dei Vigili del fuoco, in merito alla conformità dei progetti di intervento alla normativa antincendio.

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QUALI SONO I BENI AGEVOLABILI

Le modalità di erogazione del D.L. 40/2010 sono state demandate ad un Decreto del Ministero dello sviluppo economico.

Tale Decreto attuativo, approvato in data 26.3.2010 e pubblicato sulla G.U. 6.4.2010, n. 79 individua i beni agevolabili, le misure degli incentivi spettanti in relazione a ciascuna ti-pologia di bene oggetto di acquisto, nonché la decorrenza dei benefici.

In particolare, i benefici sono rico-nosciuti: agli acquirenti:− di motocicli, rimorchi, macchine agricole, inverter, ecc., nonché di cu-cine ed elettrodomestici;− di immobili ad alta efficienza ener-getica; alle persone fisiche che, avendo determinati requisiti in termini di età, provvedono all’attivazione della c.d. banda larga.

In base a quanto disposto dal De-creto 26.3.2010, le agevolazioni spettano: in generale, per gli acquisti effet-tuati non anteriormente al 6.4.2010 e fino al 31.12.2010; per gli immobili, relativamente ai contratti preliminari stipulati con atto avente data certa successivo al 6.4.2010 e fino al 31.12.2010; nel rispetto dei limiti previsti per gli aiuti c.d. “de minimis”;

e non sono cumulabili con i benefi-ci previsti da altre disposizioni.

N.B. Il divieto di cumulo non ope-ra, per espressa previsione normati-va, con riguardo alle agevolazioni per l’acquisto di immobili ad alta ef-ficienza energetica.

In generale, i fondi stanziati sono erogati sotto forma di riduzione del prezzo praticato dal venditore. Que-st’ultimo matura un diritto al rim-borso corrispondente alla riduzione concessa all’acquirente.

Secondo quanto affermato dal Mi-nistero dello sviluppo economico nel

Comunicato stampa del 2.4.2010, il rivenditore, prima di poter “concede-re” l’effettiva erogazione degli incen-tivi agli acquirenti, deve registrarsi in un apposito elenco. La registrazione va effettuata:− dal 6.4.2010;− tramite l’apposito call center gesti-to dalle Poste utilizzando il numero verde “800.556.670” ovvero, con ri-guardo agli operatori delle telecomu-nicazioni, per il riconoscimento delle agevolazioni per la c.d. banda larga, utilizzando l’indirizzo e-mail “[email protected]”.

Come precisato nel citato Comu-nicato, i consumatori e le imprese “potranno cominciare ad acquistare i prodotti con gli incentivi a partire da giovedì 15 aprile”.

Pertanto:− i rivenditori devono attivarsi dal 6.4.2010;− gli incentivi sono riconosciuti agli acquisti effettuati dal 15.4.2010.

Considerato che gli incentivi sono riconosciuti nei limiti dei fondi di-sponibili, il Ministero dello sviluppo economico informerà costantemente, sul sito Internet www.sviluppoeconi-mico.gov.it circa le disponibilità resi-due e l’esaurimento dei fondi.

N.B. Il beneficio può essere revo-cato, dal Ministero dello sviluppo economico, se, “per fatti non sana-bili comunque imputabili ai soggetti delle operazioni di vendita”:− mancano uno o più requisiti previ-sti per l’erogazione dei contributi;− la documentazione è incompleta o irregolare;− non è stato rispettato il divieto di cumulo con altre agevolazioni.

Oltre a:- ACQUISTO DI CUCINE ED ELETTRODOMESTICI- ACQUISTO DI MOTOCICLI- ATTIVAZIONE DELLA BANDA LARGA, sono agevolabili altri beni, di seguito descritti e l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica.

ACQUISTO DI ALTRI BENISpecifiche agevolazioni sono rico-

nosciute per l’acquisto di altri beni, quali rimorchi e semirimorchi, mac-chine agricole e di movimento terra, gru a torre per l’edilizia, inverter, motori ad alta efficienza, ecc..

A tal fine, per alcune tipologie di essi l’incentivo è subordinato alla rottamazione di mezzi/macchinari vecchi.

ACQUISTO DI MACCHINE AGRICOLE

Il contributo per l’acquisto delle macchine agricole è riconosciuto a condizione che il concessionario o il venditore pratichi uno sconto di pari misura sul prezzo di listino.

Inoltre, entro 15 giorni dalla data di consegna del nuovo mezzo, il de-stinatario del contributo deve prov-vedere alla demolizione del vecchio e alla relativa cancellazione legale, fornendo un idoneo certificato di rot-tamazione al concessionario / vendi-tore che deve trasmetterlo all’Ente erogatore a pena di decadenza del contributo.

Se il mezzo rottamato non è iscritto in un pubblico registro, fa fede la do-cumentazione fiscale o, in mancanza, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio emessa dal beneficiario del contributo, attestante l’avvenuta de-molizione.

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ACQUISTO DI IMMOBILI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA – artt. 2, lett. s) e 3

Il Decreto in esame prevede altresì un contributo per l’acquisto di immo-bili la cui misura è così individuata:

Per l’acquisto dell’immobile, ai fini del riconoscimento del contributo, è necessario il rilascio dell’attestato di certificazione energetica da parte di un soggetto accreditato.

La concessione del contributo ri-chiede il seguente iter procedurale:− il venditore, entro 20 giorni prece-denti la stipula del contratto definiti-vo di compravendita, deve “curare” la prenotazione della misura del con-tributo;− la misura dell’agevolazione è con-fermata in sede di stipula del contrat-to al quale va allegato l’attestato di certificazione energetica;− l’acquirente, entro 45 giorni dalla stipula del contratto, trasmette la co-pia autentica dell’atto, riportante gli

estremi di registrazione, al soggetto individuato dal Ministero dello svi-luppo economico (Poste).

L’operatività dell’agevolazione in esame pone le seguenti questioni:1. per il riconoscimento del con-tributo previsto per gli immobili di classe B è richiesto che:− l’immobile sia di “nuova costru-zione”. Dovrà essere chiarito se in tale concetto rientrano anche gli im-mobili oggetto di ristrutturazione da parte del venditore;− l’acquisto sia effettuato “come pri-ma abitazione della famiglia”. Dovrà essere chiarito se tale requisito sia da intendersi nel medesimo senso pre-visto per le agevolazioni ai fini del-l’imposta di registro / IVA e pertanto se l’immobile debba avere i requisiti

“prima casa” ex art. 1, Nota II-bis, Tariffa parte I, DPR n. 131/86;2. per gli immobili di classe A dal-la lettura della norma i predetti 2 requisiti sembrano non necessari ai fini del beneficio. È opportuno che sia chiarito se l’agevolazione spetta per qualsiasi immobile, anche non di nuova costruzione e ancorché non destinato a “prima abitazione della famiglia”;3. come va inteso il riferimento ai metri quadri “di superficie utile”. Ciò dovrebbe corrispondere alla c.d. “su-perficie calpestabile”.

TIPOLOGIA DI IMMOBILE DA ACQUISTARE CONTRIBUTO FONDI STANZIATIImmobile di nuova costruzione, come prima abitazione della fami-glia, con fabbisogno di energia primaria migliore almeno del 30% rispetto ai valori di cui all’allegato C, n. 1, Tabella 1.3, D.Lgs. n. 192/2005 (classe B)

€ 83 al mq fino ad un massimo di € 5.000 (*)

€ 60 milioni Immobile con fabbisogno di energia primaria migliore almeno del 50% rispetto ai valori di cui all’allegato C, n. 1, Tabella 1.3, D.Lgs. n. 192/2005 (classe A)

€ 116 al mq fino ad un massimo di € 7.000 (*)

(*) il contributo è limitato ai mq di “superficie utile”

Il decreto incentivi prevede sconti per l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica. Per gli immobile di classe A sono previ-sti 116 euro al mq, fino ad un massimo di 7.000 euro, mentre per gli immobili di classe B sono previsti 83 euro al mq fino a 5.000 euro. Per accedere al fondo da 60 milioni si dovrà prenotare l’incentivo. La prenotazione dovrà essere fatta entro i 20 giorni precedenti la stipula del contratto di compravendita dell’immobile.

Argomenti legislativi

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Il 20 aprile scorso presso il Centro Unione Industriale di Via Fanti si è svolto, con una vasta partecipazione di addetti al settore, tecnici, ammini-stratori e politici, il seminario orga-nizzato da Confindustria Piemonte e ANCE Piemonte “L’urbanistica piemontese alle soglie della IX legi-slatura”.

L’arch. Giuseppe Provvisiero, Pre-sidente ANCE Piemonte ha intro-dotto il convegno rimarcando che il 2010, oltre a segnare l’inizio della IX legislatura, è anche ricco di significa-ti per quanto riguarda la complessa vicenda dell’urbanistica piemontese e segna il 32° anno dalla piena vi-genza della nostra legge e lo scadere di un ventennio (quattro legislature successive) di infruttuosi tentativi di costruire una grande riforma che su-peri l’ormai storica legge 56 aprendo all’urbanistica della nostra regione orizzonti nuovi.

L’avvocato Piero Golinelli ha ri-percorso la storia della nostra legge.

E’ una storia lunga che dimostra come questa possa essere conside-rata alla stregua di una legge-monu-mento.

Alla fine degli anni ’80 l’allora as-sessore Piero Genovese avviò un ten-tativo di riscrittura della legge con il d.d.l. n. 524; 98 articoli che, man-tenendone i principi, ripercorrono la legge 56 nel tentativo di semplificare e accelerare le procedure. Finisce la legislatura e non se ne sa più nulla.

Uno dei momenti interessanti ven-gono assorbiti nella legge n. 70 del 27/12/1991 che ha modificato l’ar-ticolo 15 sull’ordinaria procedura

di formazione del piano regolatore e l’articolo 17 sulle varianti che as-sume la forma attuale; con l’articolo 21 si introduce l’assoggettamento ad uso pubblico degli spazi a standard e con l’articolo 42 la normativa relati-va ai P.I.P. di riordino.

Negli anni ‘93-‘94 viene elaborato il regolamento edilizio tipo e la rela-tiva bozza di legge a supporto.

Ci vorranno ben 6 anni perché quello studio diventi norma con la L.R. n. 19/99 (oggi uno dei pilastri della disciplina edilizia).

Nel ’97 con la legge regionale n. 41 ed con un percorso bi-partizan, vengono istituite le varianti parziali.

Nel ’98 si assiste ad un doppio ten-tativo di riscrivere la legge, operan-do anche sui principi, ad opera della Giunta Regionale (assessore Botta) e del gruppo PDS.

Due formulazioni non lontanissime che lasciarono spazio al tentativo di coordinamento per testo concordato; tentativo finito però senza esito.

Sempre nel ’98 va in porto la legge sul recupero dei sottotetti e nel 2003 quella sui rustici.

Ancora nel ’98, con una delibe-razione della Giunta Regionale che aveva costituito un apposito gruppo di lavoro, trova fondamento l’idea secondo cui la revisione della legge debba riservare al P.R.G.C. gli aspet-ti strategici; debbano essere ampliate le competenze comunali, verificate le possibilità di ricorrere a strumenti di coordinamento pubblico-privato e snellite le procedure di gestione ur-banistica ed edilizia del territorio.

La recente entrata in vigore del-la L.R. n. 1/2007 è un fatto a sé che sfugge a quei due filoni. Contenuti non leggerissimi che operano con grande soddisfazione.

Non vuole sostituire l’impianto della legge 56; riguarda solo le va-rianti strutturali introducendo alcuni capovolgimenti di principi sino ad allora operanti:- posizione non più dominante della Regione;- conferenza di copianificazione Co-mune-Provincia-Regione che parte-cipano con pari dignità;- sostituzione della delibera della Giunta Regionale per l’approvazione

L’Urbanistica Piemontese alle soglie della IX Legislatura

di Gianluigi Pagliero

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della variante con quella del Consi-glio Comunale;

“Con la L.R. n. 1/2007, la ‘56 vie-ne assediata; resiste agli attacchi ma non capitola”.

Nell’intervento successivo il prof. Ezio Micelli, operante in Lombardia e Veneto, regioni che hanno comple-tato da tempo complessi percorsi di riforma urbanistica, invita a guardare al futuro con un certo ottimismo sen-za pensare agli insuccessi del passa-to.

I piani urbanistici di vecchia con-cezione sono come “tigri di carta” e, per aderire alle implicazioni di ca-rattere economico che questa materia comporta, occorre pensare a nuovi modi di attuazione dei piani consoni alle nuove motivazioni.

Si assiste sostanzialmente al falli-mento del modo tradizionale di pia-nificazione introdotto dalla Legge n. 1150/42, per prendere atto che la “cit-tà privata” si muove su una corsia ad alta velocità, mentre la “città pubbli-ca” deve abbandonare i tradizionali criteri basati sui vincoli espropriativi

ormai inadeguati.Con la perequazione urbanistica

viene meno il doppio binario e a tutte le aree viene attribuito un indice, una sorta di rivoluzione copernicana, che estingue il ricorso al vincolo e attiva una ridistribuzione del beneficio.

Sono principi già contenuti nel pia-no del governo della città di Milano basato sulla “borsa dei diritti edifica-tori” che è una profonda innovazio-ne nel mercato fondiario attraverso il quale si forma un asset dei diritti edificatori.

Altro problema è la realizzazione delle opere e dotazioni infrastruttu-rali.

Sui medesimi criteri muovono le leggi regionali del Veneto (articolo 6) e dell’Emilia Romagna (articolo 18) nelle quali nuovi strumenti di acqui-sizione delle aree e nuovi strumenti di finanziamento delle opere rendono ormai incompatibili gli strumenti tra-dizionali.

Cosa avviene con la perequazione? Un diverso rapporto tra amministra-zione e proprietà sul tema della ren-

dita. Per molti anni la cultura urba-nistica ha esorcizzato questo tema; i percorsi di demonizzazione della rendita urbanistica sono falliti.

Il problema della rendita è un re-taggio della cultura classica.

La perequazione ha senso perché redistribuisce una superiore capacità dei piani urbanistici di governare il processo urbanistico.

Per Micelli è assolutamente neces-sario prendere atto che il valore dei suoli determinato dalle scelte ammi-nistrative possa essere considerato come capitalizzazione di esternalità. L’amministrazione ha il dovere di re-cuperare parte di quelle esternalità in termini di servizi e di attrarre un con-senso diverso da parte privata.

Un piano basato sulla condivisione delle parti e non solo un piano di par-te come nella cultura classica.

L’architetto Fiora per la Provincia ha fornito una panoramica della atti-vità istruttoria delle varianti dei piani regolatori a partire dal 20 febbraio 2007, data di entrata in vigore della L.R. n. 1.

E’ auspicabile che la nuova legislatura regionale, sull’esempio di molte altre realtà nazionali, trovi modo di “pensionare” la gloriosa Legge 56 in favore di una legge di indirizzo dei moderni criteri di pianificazione e gestione del territorio.

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I comuni utilizzano sempre meno le procedure ordinarie dell’articolo 15 della ’56 in favore delle procedu-re semplificate normate dall’articolo 17 della legge.

Negli anni 2007, 2008 e 2009 le varianti parziali sono state rispetti-vamente 150, 168 e 138; le varianti strutturali 16, 19 e 17, mentre le revi-sioni generali hanno subito un sensi-bile decremento da 44 nel 2007, a 29 nel 2009 e 12 nel 2009.

L’architetto Antonello Camillo, direttore del settore Ambiente e Ter-ritorio del Comune di Settimo Tori-nese, ha illustrato alla sala il mas-siccio ricorso fatto dal Comune alle procedure introdotte dalla L.R. n. 1/2007. Nel breve volgere di 4 anni sono già 4 le varianti strutturali mes-se in cantiere dal Comune delle quali 2 portate ad approvazione nel breve termine di 12 mesi e altre 2 in via di approvazione.

L’arch. Camillo ha auspicato che lo strumento di copianificazione possa essere impiegato anche per la revisione del piani regolatori am-pliando la portata della legge n. 1 e, su altro fronte, evidenziato la neces-sità che la struttura regionale adotti concetti moderni di formazione del personale.

Il prof. Carlo Alberto Barbieri, già presidente INU Piemonte, ha mani-festato qualche perplessità sulle pro-poste dell’arch. Camillo e ha eviden-ziato la necessità urgente di uscire da una posizione da lungo tempo di “metà del guado”.

Se questa è la sfida, sull’esperienza anche delle altre regioni, con stru-menti nuovi e diversi di perequazio-ne è necessario esista il supporto le-gislativo; è necessario cioè “lavorare ad una impalcatura nuova”.

Nel merito ha evidenziato la recen-te esperienza nel comune di Roma che ha visto la revisione del piano re-golatore bloccata da sentenze di TAR e Consiglio di Stato.

Se è vero che è successo questo, è però vero che la motivazione non è

la mancanza di una legge quanto la compressione del diritto di proprietà che il comune di Roma ha utilizza-to per attuare i principi di perequa-zione arrivando a commercializzare una quota consistente dei diritti edi-ficatori attribuiti dal piano ai privati (una sorta di esperienza draculesca (n.d.r.))

Il prof. Barbieri ha evidenziato la necessità del passaggio da una veri-fica di conformità ad un modo ope-rativo per coerenza che apra alla fles-sibilità progettuale. Per fare ciò non è più possibile operare all’interno della ’56.

La copianificazione deve riguarda-re solo la parte strutturale generale. L’operatività pratica del piano deve essere verificata all’interno del co-mune.

Ha fatto seguito l’intervento di Franca Biglio, vicesindaco di Mar-saglia (Cuneo) presidente dell’Asso-ciazione Nazionale dei Piccoli Co-muni d’Italia, che, sfoderando la nota combattività, ha rimarcato l’esigenza di diversificare la pianificazione per aprire le porte alle piccole realtà co-munali estremamente in difficoltà nei confronti di questi nuovi strumenti di pianificazione. “I docenti universita-ri devono fare il loro lavoro; noi ab-biamo bisogno di atti concreti”, af-fermazione che ha strappato l’unico applauso intermedio agli interventi.

“Nei piccoli comuni si paga esatta-mente quanto in tutto il resto del ter-ritorio nazionale ma si può godere di molti meno servizi.”

E’ venuto poi il turno dei politici.L’assessore Mario Viano del Co-

mune di Torino ha affermato che la nuova legislazione deve concentrare le attenzioni su elementi strategici e strutturali; la coerenza operativa deve essere consegnata ai comuni.

Il passaggio culturale dal Piano conformativo alla nuova esperienza opera nella assunzione della salva-guardia della coerenza e non della conformità; in caso contrario si pro-ducono strumenti obsoleti rispetto

alle necessità di velocità delle dina-miche sociali del piano.

Propone un piano strategico strut-turale della città metropolitana con-siderando che aree talmente integrate come lo sono quelle di periferia, non possono prescindere da uno strumen-to regolatore specifico.

Il consigliere regionale capogruppo PD, Reschigna, si è chiesto perché da noi pare straordinario quello che in altre regioni è ormai ordinario.

“Il problema di una nuova legge del territorio non è solo un problema di tempo per far approvare gli stru-menti urbanistici ma di metodi e di nuovi principi.”

Da ultimo il neo assessore regiona-le Ugo Cavallera, ha esordito affer-mando che nella legislatura che si va ad inaugurare ci sarà in materia una attenzione alle realtà comunali infe-riori ai 1000 abitanti che rappresen-tano il 90% degli oltre 1200 comuni piemontesi.

Da subito pensa ad una manuten-zione urgente della L.R. n. 56 in attesa della riforma e non nasconde la disponibilità a verificare suggeri-menti per attivare una nuova forma di sviluppo della pianificazione.

La conclusione a cui sono giunti quasi tutti gli interventi del semina-rio è che all’interrogativo su quali siano gli strumenti a cui fare riferi-mento per un efficace governo delle trasformazioni in corso nella città e nel territorio contemporanei, e di quali contenuti irrinunciabili tali strumenti debbano farsi portatori, prende spunto dalla considerazione della inedaguatezza del modello di piano urbanistico della legge del ’42 e della necessità di revisione totale della legge regionale.

Non resta che auspicare che la nuo-va legislatura regionale, sull’esempio di molte altre realtà nazionale, tro-vi modo di “pensionare” la gloriosa Legge 56 in favore di una legge di indirizzo dei moderni criteri di piani-ficazione e gestione del territorio.

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RELAZIONE ENERGETICO-AMBIENTALE

Dal 1° Aprile 2010 su tutto il territorio regionale è entrata in vigore la DGR 46-11968 del 4 Agosto 2009, relativa all’aggiornamento dello Stralcio di Piano e alle disposizioni attuative della Legge Regionale 13/2007.

A seguito dell’entrata in vigore di queste norme si completa il quadro legislativo regionale in materia di effi cienza energetica.

A partire dal 1° Aprile sono pertanto stati modifi cati i valori limite di trasmittanza delle strutture opache e tra-sparenti, sia per gli edifi ci di nuova costruzione che per gli edifi ci esistenti sottoposti a ristrutturazione e manu-tenzione ordinaria.

L’Agenzia Energia e Ambiente è a disposizione per approfondimenti o chiarimenti in merito all’applicazio-ne della normativa energetica.http://www.torinoenergiambiente.com/http://www.comune.torino.it/ediliziaprivata/energia/pdf/DGR_04082009_n46- 11968_Agg_Piano%20_Stralcio.pdfhttp://www.comune.torino.it/ediliziaprivata/normativa/pdf/DGR_04_08_2009_n_45-11967.pdfhttp://www.comune.torino.it/ediliziaprivata/energia/pdf/DGR_22032010_n32-13618_InVigore.pdf

NUOVI MODELLI PER LA PRESENTAZIONE DI PRATICHE EDILIZIE - ATTIVITA’ LIBERA

Pubblicati nella sezione Modulistica dello Spor-tello per l’Edilizia e l’Urbanistica del Comune di Torino due nuovi modelli per la presentazione di pratiche edilizie (denominato SE-CIL) e relativa re-lazione asseverata (denominato SE-RAS-CIL) per le comunicazioni di attività di edilizia libera ai sensi dell’art. 6 DPR 380/2010, come modifi cato dall’art. 5 L. 73/2010).

PROTOCOLLAZIONE PRATICHE EDILIZIE - NUOVO SISTEMA DENOMINATO SIPRED

Dal 20 Maggio è entrato in funzione il nuovo sistema di protocollazione edilizia denominato SIPRED.

In fase di avvio e di rodaggio delle nuove modalità, periodo che auspichiamo relativamente breve, potranno verifi carsi problemi e disagi che i protocollisti e le cas-siere, siamo certi, riusciranno a superare anche grazie alla cortesia e pazienza degli utenti.http://www.comune.torino.it/ediliziaprivata

AGGIORNAMENTO 2010 TARIFFE SPORTELLO PER L’EDILIZIA E L’URBANISTICA

Modifi cate parzialmente le tariffe per la presentazione di pratiche edilizie di agibilità, autorizzazioni paesisti-co-ambientali e comunicazioni di opere libere (di cui ai punti “b, f, g” della tabella riassuntiva).

Maggiori informazioni nella tabella pubblicata nella sezione Atti e Disposizioni - Tariffe, contributi di urba-nizzazione e diritti di segreteria.http://www.comune.torino.it/

Notizie dal Comune di Torino

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Distanze - Pareti finestrate e pareti di edifici antistanti - D.M. 2 aprile 1968, n. 1444, art. 9 - Strumenti ur-banistici contrastanti con la norma - Giudice di merito – Disapplica-zione – Doppia tutelaTAR Lombardia, Brescia, Sez. I – sentenza 16 ottobre 2009, n. 1742

Il D.M. 2 aprile 1968 n. 1444 - là dove all’art. 9 prescrive in tutti i casi la distanza minima assoluta di metri dieci tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti - è norma che impo-ne determinati limiti edilizi ai comu-ni nella formazione o revisione degli strumenti urbanistici. Da ciò deri-va (cfr. ex multis Cass. Civ. Sez. II 1.11.2004 n. 21899) che l’adozione, da parte degli enti locali, di strumenti urbanistici contrastanti con la norma comporta l’obbligo, per il giudice di merito, non solo di disapplicare le disposizioni illegittime, ma anche di applicare direttamente la disposi-zione del ricordato art. 9, divenuta, per inserzione automatica, parte inte-grante dello strumento urbanistico in sostituzione della norma illegittima disapplicata.

In tema di distanza fra costruzio-ni o di queste con i confini vige il regime della c.d. “doppia tutela”. Questo vuol dire che il soggetto che assume di essere stato danneggiato dalla violazione delle norme in ma-teria è titolare, da un lato, del diritto soggettivo al risarcimento del danno o alla riduzione in pristino nei con-fronti dell’autore dell’attività edilizia illecita e, dall’altra, dell’interesse le-gittimo alla rimozione del provvedi-

mento invalido dell’ammi-nistrazione, quando tale attività sia stata autoriz-zata. (cfr., ex multis, Cass., SS.UU., 1 lu-glio 2002 n. 9555). Consegue, quindi, da ciò che sussisto-no nel nostro ordinamento ipotesi di doppia tutela in rela-zione a possibili violazioni della di-sciplina vigente in materia di distac-co delle costruzioni dai confini del fondo ovvero da altre costruzioni, a seconda che si agisca nei riguardi del confinante ovvero nei confronti del-l’Amministrazione Comunale che ha rilasciato il titolo edilizio, ben poten-do le azioni stesse coesistere e ben potendo il titolare dell’interesse qua-lificato alla legittimità dell’azione amministrativa ottenere, comunque, in sede di giurisdizione amministra-tiva l’annullamento ope iudicis del titolo edilizio reputato illegittimo an-che a prescindere dalla sua eventuale disapplicazione da parte del giudice ordinario concomitantemente adito, a’ sensi degli artt. 4 e 5 della L. 25 marzo 1965 n. 2248, all. E. (cfr. TAR Veneto Sez 2° 17.6.2005 n. 2504).

VIA - Comune - Approvvigiona-mento idrico - Sorgente interessata dalle ricadute di un progetto sotto-posto a VIA - Interesse ai fini del-la partecipazione alla VIA - Prova della potabilità dell’acqua o del possesso di un legittimo titolo con-cessorio - Necessità - Esclusione - Legame di utilità sostanziale tra

l’Ente e la specifica matrice am-bientale. T.A.R. Sicilia, Catania, Sez. I - 24 novembre 2008, n. 2241

Il Comune, quale ente esponenzia-le della Comunità stanziata sul pro-prio territorio, ha un preciso interes-se alla conservazione di una matrice ambientale dalla quale esso trae l’ap-provvigionamento idrico del proprio fabbisogno e che potrebbe essere interessata dalle ricadute ambienta-li del progetto, a prescindere dalla prova della potabilità dell’acqua o del possesso di un legittimo titolo concessorio a servirsi della sorgen-te. Ciò che è essenziale, ai fini della pretesa di partecipazione alla V.I.A. di un progetto ad essa sottoposto, è la sussistenza di un legame di utili-tà “sostanziale” tra l’Ente ed una o più specifiche matrici ambientali. Le contestazioni sulla potabilità dell’ac-

Giurisprudenza in edilizia e urbanistica

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qua o le censure inerenti la mancan-za di un titolo concessorio della fonte d’acqua implicherebbero, al più, ove fondate, la necessità di una attivi-tà amministrativa sanzionatoria nei confronti dell’Ente locale o dei suoi amministratori, ma non provoche-rebbero comunque la cessazione del-la relazione di utilità tra l’Ente e la risorsa idrica, dovendosi solamente porre in essere opportuni interventi adeguatori della regolarità della frui-zione alle discipline di settore.

Ingiunzione di demolizione - De-scrizione delle opere abusivamente realizzate - Sufficienza - Indica-zioni ulteriori - Descrizione del-le superfici occupate e dell’area di sedime da confiscare in caso di mancata esecuzione - Necessità - Esclusione. TAR Puglia, Bari, Sez. III - 23 giu-gno 2010, n. 2606

Per giustificare l’ingiunzione di demolizione è necessaria e sufficien-te l’analitica descrizione delle opere abusivamente realizzate, in modo da consentire al destinatario della san-zione di rimuoverle spontaneamente, ogni altra indicazione esulando dal contenuto tipico del provvedimen-to, non occorrendo in particolare, anche la descrizione precisa della superficie occupata e dell’area di sedime che dovrebbe essere confi-scata in caso di mancata, spontanea esecuzione; elementi questi, invece,

necessariamente afferenti la successiva ordinanza di gratuita acquisizione

al patrimonio comunale (Tar Napoli Sez., III 12-3-

2010, n. 1420, Tar Lazio, Lati-na, sez. I, 6 agosto 2009, n. 780;

Tar Veneto, sez. II, 10 giugno 2009, n. 1725; Cons. Stato, sez. IV, 26 set-tembre 2008, n. 4659; Tar Umbria, 26 gennaio 2007, n. 44).

Restituzione delle somme pagate in caso di rinuncia al permesso di costruire o di decadenza del titolo di autoritàTAR Lombardia, sentenza n. 728 del 24 marzo 2010

Allorché il privato rinunci al per-messo di costruire o anche quando sia intervenuta la decadenza del tito-lo edilizio – per scadenza dei termini iniziali o finali o per il sopravvenire di previsioni urbanistiche introdotte o dallo strumento urbanistico o da norme legislative o regolamentari, contrastanti con le opere autorizza-te e non ancora realizzate – sorge in capo alla pubblica amministrazione l’obbligo di restituzione delle som-me corrisposte a titolo di contributo per opere di urbanizzazione e costo di costruzione e, conseguentemente, il diritto del privato a pretenderne la restituzione (cfr. TAR Abruzzo, Pe-scara, 15/12/2006, n. 890; CdS, sez. V, 22/2/1988, n. 105). Il contributo concessorio è, difatti, strettamente connesso all’attività di trasformazio-ne del territorio, quindi, ove tale cir-costanza non si verifiche, il relativo pagamento risulta privo di causa co-sicché l’importo versato va restituito (Cons. Stato, sez. V, 12 giugno 1995, n. 894; Tar Lazio, Roma, sez. II bis, 12 marzo 2008, n. 2294). Il diritto alla restituzione sorge non solamente nel caso in cui la mancata realizza-zione delle opere sia totale ma anche ove il permesso di costruire sia stato utilizzato solo parzialmente, come è

accaduto nel caso in specie in cui è stato edificato solamente un capan-none industriale e non anche un edi-ficio uso ufficio come, invece, pre-visto nel titolo edilizio. Sia la quota per gli oneri di urbanizzazione – che compensa l’aggravio del carico urba-nistico della zona indotto dalla nuova costruzione – che la quota per costo di costruzione – che si giustifica con l’aumentata capacità contributiva del titolare ed è pertanto commisura-ta al valore economico del costo di costruzione, determinato sulla base di parametri generali – sono, difatti, correlati, sia pure sotto profili diffe-renti, all’oggetto della costruzione: la realizzazione solamente di uno dei due edifici oggetto del permesso di costruire non può che comportare una riduzione dell’aggravio del cari-co urbanistico della zona e manife-stare una minore capacità contributi-va rispetto all’ipotesi in cui entrambe le opere assentite fossero edificate. L’avvallimento solo parziale delle facoltà edificatorie consentite da un permesso di costruire comporta, per-tanto, il sorgere in capo al titolare del diritto alla rideterminazione del con-tributo ed alla restituzione della quota di esso che è stata calcolata con rife-rimento alla porzione non realizzata. Ai sensi dell’art. 2935 c.c., il termine di prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere e, dunque, dalla data in cui il titolare comunica all’ammini-strazione la propria intenzione a ri-nunciare al titolo abilitativo o dalla data di adozione da parte della p.a. del provvedimento che dichiara la decadenza del permesso di costrui-re per scadenza dei termini iniziali o finali o per l’entrata in vigore delle previsioni urbanistiche contrastan-ti. La prescrizione non può iniziare a decorrere da un momento, quello del rilascio del titolo edilizio, in cui il diritto alla restituzione del contributo non è ancora sorto non essendosi an-cora verificati i fatti impeditivi della edificazione sopra richiamati.

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Lunedì 19 aprile al Castello del Va-lentino (sede della Facoltà di Archi-tettura, in viale Mattioli 39) è stato presentato il Workshop interdisci-plinare per progettisti e aziende del legno, organizzato dalla Provincia di Torino nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera “Bois-Lab” e finalizzato alla progettazione e realizzazione di una “mobil home” in legno locale.

Al progetto Bois-Lab collaborano la Provincia di Torino e il Diparti-mento francese della Savoia, che si sono impegnate per attivare strategie di sostegno alla domanda e all’offer-ta di legno di qualità e legno energia di provenienza locale. Il workshop è stato invece realizzato in collabo-razione con il Politecnico di Torino (DIPRADI), l’Università degli Studi di Torino (Dipartimento Agroselvi-ter), la Fondazione Ordine degli Ar-chitetti di Torino, la CNA (Confede-razione Nazionale dell’Artigianato) e la Società Ingegneri e Architetti di Torino.

“Il workshop, - spiega Marco Balagna, Assessore Provinciale al-l’Agricoltura e Montagna, - è aperto a neolaureati, professionisti, addetti e titolari di imprese edili e artigia-ne e a dirigenti, funzionari e tecnici delle pubbliche amministrazioni. E’ un’iniziativa che nasce dalla volontà della Provincia di Torino di far co-noscere e promuovere presso tutti i soggetti interessati le potenzialità del legno in edilizia, al di là e al di fuori del suo uso tradizionale, in un conte-sto di promozione delle potenzialità locali, di disegno contemporaneo e

di intervento sostenibile. L’obiettivo del laboratorio è quello di realizzare un interscambio di conoscenze tec-nico-progettuali di valore formativo, che rappresentino un punto di parten-za, un segnale di nuovo interesse ver-so l’uso del legno in edilizia”.

Il programma del workshop si ar-ticolava in quattro appuntamenti nel mese di maggio ed è stato, appunto, finalizzato alla progettazione e rea-lizzazione di una “mobil home” in legno, che dovrà rispondere ad esi-genze di flessibilità d’uso e facilità di trasporto. Il modulo espositivo ha ospitato inizialmente i contenuti in-formativi sulla filiera del legno loca-le nell’ambito della manifestazione “Bosco e territorio”, in programma dal 17 al 19 settembre a Beaulard

di Oulx, in Alta Valsusa. Successi-vamente si trasformerà in un labo-ratorio itinerante per la promozione della risorsa legno di provenienza locale. I partecipanti sono stati intro-dotti al tema del workshop attraverso un’attività di formazione alla quale è seguita un’attività progettuale. L’at-tività di formazione è stata orientata all’inquadramento dei sistemi co-struttivi in legno con particolare ri-ferimento alle strutture prefabbricate e all’analisi delle loro potenzialità in architettura anche sotto il profilo am-bientale.

Al termine dell’attività progettuale una Commissione di valutazione ha selezionato il progetto da avviare alla fase di realizzazione.

Il progetto “Bois Lab”

Bois-Lab è un progetto di cooperazione transfronta-liera, cofi-nanziato dal programma di coopera-zione Ita-lia-Francia ALCOTRA 2007-2013

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Una bella casa di legno? Perché no. At-tenzione però nessuno pensi a un grazioso chalet di montagna, stiamo parlando di una casa ecologica, «sostenibile», funzionale, economica (che di questi tempi non guasta). E soprattutto solida quanto una in cemento armato, lo sanno bene nel Nord Europa dove le case in legno sono ormai un’abitudine e tutt’altro che una novità del settore immo-biliare.

Le case a struttura portante in legno le rea-lizza Domus Italia, azienda leader nel setto-re. “Le nostre abitazioni sono esteticamente simili alle costruzioni tradizionali, anche per ciò che riguarda le finiture - pavimenti, rive-stimenti, intonaci - ma con molti vantaggi in più” spiega il Geom. Benito Libertino, coor-dinatore della Domus Italia con cinquant’an-ni di esperienza e ancora grande entusiasmo per l’innovazione. Le case hanno costi mi-nori e sono assolutamente resistenti e dure-voli con il vantaggio di essere anche anti-sismiche. “Soprattutto ‘in esercizio’ queste costruzioni garantiscono risparmi notevoli. Si pensi alla dispersione termica. Le case Domus Italia permettono un costo energeti-co molto basso grazie all’elevato isolamento e, su richiesta, gli impianti evoluti (riscalda-mento radiante, impianti solare e fotovoltai-co, pompe di calore, VMC) permettono di raggiungere i più alti standard PassivHaus”.

L’azienda è particolarmente interessata a collaborare con progettisti sensibili ai temi del risparmio energetico e dell’ambiente, concretizzando i loro progetti. Dalla mansar-da all’edificio plurifamiliare. “Normalmente le abitazioni in legno vengono realizzate con un capitolato di base già molto completo,

ma struttura, dimensioni e peculiarità sono a totale discrezione del cliente: tutto è pos-sibile”. Per esempio le pareti esterne in mat-toni, oppure in legno, per un effetto più na-turale, o con cappotto esterno per migliorare ulteriormente le prestazioni. Con 40 anni di attività oggi Domus Italia è in grado di ri-spondere a tutte le esigenze del cliente con un ottimo rapporto qualità/prezzo, compe-titivo rispetto a sistemi più tradizionali e a prefabbricati standard. Se poi vogliamo una casa “d’eccellenza” sotto l’aspetto energeti-co Domus Italia può collaborare attivamente con i progettisti offrendo soluzioni collauda-te per raggiungere l’obiettivo richiesto.

Nella scelta di un partner col quale realiz-zare i propri progetti, Domus Italia offre un altissimo valore aggiunto: la possibilità di operare in modo prettamente artigianale sui particolari più delicati con le proprie mae-stranze e ampie garanzie sui prodotti impie-gati. Basta vedere la lista dei fornitori sul sito. Certificazioni “di peso” in un panorama oggi molto variegato, costellato da offerte di basso costo che forse non sono la scelta giu-sta quando si parla di un prodotto come la casa che deve durare una vita. L’edificio si costruisce in opera, sotto i nostri occhi, con i materiali che possiamo verificare diretta-mente in cantiere: non arriva da chissà dove, a scatola chiusa.

L’azienda torinese ha sede in via Reiss Ro-moli 215 (tel. 011.252170) e chi è interes-sato può vedere alcune delle realizzazioni della famiglia Libertino, per rendersi conto di quanto il legno possa garantire sicurezza, stabilità e qualità.

Domus Italia: le case a struttura portante in legno

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il geometra n. 3/10 17

Legno dentro, mattoni fuori.Nulla è più antico,

nulla è più moderno

domus italiaedilizia residenziale ecologica ad alte prestazioni energetiche10148 Torino Via G. Reiss Romoli, 215tel./fax +39.011.252170www.domusitalia.eu - [email protected]

30 Kwh/mq all’anno casa domus italia

VMC ventilazione meccanica controllata (con recupero di calore dall’aria emessa)

Integrazione solare termo/sanitaria ad alta resa con pannelli solari

Caldaia a condensazione Viessmann

Impianto termico a temperatura media

Serramenti in legno con vetrocamera a bassa emissione con Argon

Struttura portante in legno lamellare

Cappotto esterno a richiesta

160 Kwh/mq all’anno casa tradizionale

La casa è la vostra. domus italia si occupa di realizzarla come vi piace. Nel mentre Vi aiuterà a renderla funzionale ed economica: struttura portante in legno involucro ad alto isolamento, permettono all’abitazione di raggiungere consumi bassissimi e di essere definita casa “passiva”. Inoltre, la tecnologia costruttiva domus italia si presta perfettamente all’integrazione con energie alternative, solare o geotermica. Tutto questo, mantenendo finiture artigianali di alta qualità. Una strategia non solo al passo con le normative di oggi, ma anche un po’ più in là. Un investimento che assicura risparmio immediato e valore futuro.immediato e valore futuro.

Muratura esterna tradizionale

Massima libertà progettuale

Finiture tradizionali

Alta resistenza strutturale antisismica

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Professione

Il geometra

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PREGEO 10 (Provvedimento 01/10/2009 e Circolare 3/09)

La nuova versione PREGEO 10 è obbligatoria a decorrere dal 1° giu-gno 2010.

Tale procedura consente un’ulte-riore riduzione dei tempi di approva-zione attraverso l’introduzione di au-tomatismi di controllo relativamente alla tipologia di atti geometrici più semplice (peraltro rappresentan-te la stragrande maggioranza degli atti presentati), ove redatti mediante estratti di mappa autentici rilasciati dall’Uffi cio.

A partire dal l° giugno 2010, per-tanto, gli atti di aggiornamento devo-no essere predisposti esclusivamente su estratti di mappa autentici rilascia-ti dall’uffi cio, e non è più possibile presentare atti di aggiornamento sul-la base di estratti di mappa “autoal-lestiti”. Al fi ne di promuovere al me-glio - e prima possibile rispetto alla data d’obbligo - l’approvazione au-tomatica dell’atto di aggiornamento l’Agenzia del Territorio ha invitato le Associazioni professionali a volere ulteriormente sensibilizzare i propri iscritti sulla necessità di richiedere, fi n da subito, gli estratti di mappa Pregeo 10.

Per facilitare tale pratica, da lunedì 12 aprile è stata operativa presso il salone terreni (Piano 2°) una nuova postazione WEGIS, appositamente

allestita per:• la segnalazione di disallineamenti e/o errori (per le sole particelle inte-ressate da atto di aggiornamento);• la richiesta ed il rilascio degli estrat-ti mappa conformi al nuovo modello operativo.

A tale postazione si accede tramite ticket eliminacode “Wegis” da ritira-re presso il servizio di accoglienza (Piano Terra).

Inoltre, presso il servizio di ac-coglienza, nonché presso la nuova postazione WEGIS è disponibile il nuovo modello appositamente predi-sposto:“SEGNALAZIONE DISALLINEA-MENTI/ERRORI CT (per richiesta estratto WEGIS Pregeo 10)”.

Il nuovo modello potrà essere tra-smesso anche via e-mail, completo di eventuali allegati, all’indirizzo:up_torino_ [email protected].

L’Uffi cio ne assicura l’immediata protocollazione e la contestuale tra-smissione alle postazioni di back-of-fi ce, per la trattazione.

L’Agenzia del Territorio confi da nell’assunzione convinta da parte dei Professionisti del modello di intera-zione delineato che consente:1) l’esame per tempo e la risoluzione dei disallineamenti segnalati, per il rilascio di estratti mappa conformi al nuovo modello operativo,2) l’approvazione automatica degli atti di aggiornamento, con vantaggio della qualità del servizio offerto.

Sul sito del Collegio www.colle-giogeometri.to.it è pubblicata la cir-colare prot. 6006 del 7/4/2010 del-l’Agenzia del Territorio e i relativi allegati.

Chiarimenti regionali “Attività edilizia libera”

La Regione Piemonte ha emanato il 20 aprile 2010 una circolare con oggetto “Chiarimenti in merito al-l’applicazione dell’art. 5 “Attività edilizia libera” del Decreto-Legge

25 marzo 2010, n. 40 “Disposizio-ni urgenti tributarie e fi nanziarie in materia di contrasto alle frodi fi sca-li internazionali e nazionali operate, tra l’altro, nella forma dei cosiddetti “caroselli” e “cantiere” di potenzia-mento e razionalizzazione della ri-scossione tributaria anche in adegua-mento alla normativa comunitaria, di destinazione dei gettiti recuperati al fi nanziamento di un Fondo per in-centivi e sostegno della domanda in particolari settori”

Il testo è pubblicato sul sito del Col-legio www.collegiogeometri.to.it.

A decorrere dal 1° luglio dati catastali negli atti immobiliari

L’art. 19, commi da 14 a 16), del Dl. 31.5.2010 n. 78 dispone che per gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti, per le unità immobiliari urbane, a decorrere dal prossimo 1.7.2010:- il notaio è tenuto a verifi care pre-ventivamente gli intestatari catastali e la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari;- è necessario indicare, a pena di nul-lità, oltre all’identifi cazione catasta-le, il riferimento alle planimetrie de-positate in Catasto e la dichiarazione, resa dagli intestatari, della conformi-tà dei dati catastali e delle planime-trie allo stato di fatto dell’immobile.

Anche per gli atti aventi ad og-getto la registrazione di contratti di locazione o affi tto di beni immobili, nonché la loro cessione, risoluzione o proroga, si rende necessaria l’in-dicazione dei dati catastali degli im-mobili. L’omissione è punita con la sanzione ex art. 69, DPR n. 131/86 (dal 120% al 240% dell’imposta).

Per consentire al contribuente l’indicazione dei dati catastali nella richiesta di registrazione, l’Agen-zia delle Entrate ha, da un lato, ag-giornato il modello di registrazione

Notizie per la professione

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Professione

Il geometra

il geometra n. 3/10 19

cartaceo (mod. 69) e, dall’altro, ha elaborato un nuovo modello, deno-minato “cdc”, finalizzato ad ospitare i dati di identificazione catastale de-gli immobili oggetto di un contratto di locazione assoggettato a cessione, risoluzione o proroga (quest’ultimo deve essere presentato entro 20 gior-ni dal versamento attestante l’avve-nuta cessione, risoluzione o proroga)

Obbligo di adozione della PECSi ricorda che a termine di legge

tutti i professionisti devono dotarsi di casella di posta elettronica certificata e comunicare l’indirizzo ai rispetti-vi Ordini o Collegi professionali; la realizzazione e il mantenimento del-l’Elenco Telematico delle PEC dei propri iscritti è infatti un obbligo degli Ordini e dei Collegi Professionali.

In particolare si invitano i profes-sionisti che possiedono una casella diversa da quella fornita da Aruba, tramite la convenzione con il Consi-glio Nazionale-Cassa di Previdenza, a comunicarlo al Collegio, che altri-menti non ne sarebbe a conoscenza.

Gli iscritti che ancora non avessero la PEC sono invitati ad attivarla usu-fruendo della convenzione con Aruba tramite il sito www.cassageometri.it.

Firma digitaleIl Consiglio Nazionale Geometri ha

convenzionato con Aruba la fornitura, agli iscritti all’Albo, di un Kit per la Firma Digitale al prezzo di € 38,50 oltre IVA e € 3,00 di spedizione, con validità di 5 anni.

Il singolo iscritto che intende dotarsi del Kit di Firma Digitale attraverso il sito della Cassa di Previdenza - Area Riservata – oppure direttamente dal sito di ARUBA www.pec.it/Firma-Digitale_Convenzioni.aspx troverà una pagina WEB dedicata dove dovrà registrarsi indicando il Codice Offerta FDGEO5167.

Nuovi requisiti acustici per gli edifici

Il 10 luglio entrerà in vigore la Leg-ge Comunitaria 2009 che, tra altre cose, interviene sulla legislazione in materia di isolamento acustico in edi-lizia.

L’articolo 15 della Comunitaria 2009 (Legge 46 del 4 giugno 2010), modificando l’articolo 11 della Co-munitaria 2008 (Legge 88 del 7 luglio 2009), fa slittare di un anno la scaden-za entro la quale il Governo deve rior-dinare la disciplina dell’isolamento acustico in edilizia.

Infatti, il riordino normativo era atteso entro fine gennaio 2010, cioè entro sei mesi dal 29 luglio 2009, data di entrata in vigore della Comunitaria 2008.

Il Governo dovrà riscrivere le nor-me in materia di tutela dell’ambiente

esterno e dell’ambiente abitativo dal-l’inquinamento acustico, di requisiti acustici degli edifici e di determina-zione e gestione del rumore ambien-tale.

Il riordino riguarderà la determi-nazione dei requisiti acustici passivi degli edifici ma non comprenderà la definizione dei “criteri per la proget-tazione, l’esecuzione e la ristruttura-zione delle costruzioni edilizie e delle infrastrutture dei trasporti, ai fini della tutela dall’inquinamento acustico”, che arriverà invece con un successivo decreto del Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’ambiente.

Le nuove norme modificheranno quindi il DPCM del 5 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”, attuativo della Legge 447/1995 “Legge Quadro sul-l’inquinamento acustico”.

Come già comunicato, ogni iscritto all’Albo potrà ottenere il nuovo tesserino di riconoscimento forni-to di badge con chip di prossimità, che permette il controllo automatico della partecipazione ad eventi e corsi, nonché la gestione crediti formativi.Per realizzare il progetto, è necessario acquisire le fotografie di tutti gli Iscritti all’Albo. Tutti gli iscritti all’Albo iscritti precedentemente al 1/1/2007 devono pertanto consegnare al Collegio:- una foto-tessera recente - un modulo di richiesta compilato- copia di un documento d’identità

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Il geometra

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Si è svolto a Roma, presso la Sala Capranica, in concomitanza con l’As-semblea dei Presidenti dei Collegi, il convegno nazionale ‘’Dal Welfare Professionale un modello per il Pae-

se: attualità e prospettive del modello di welfare della Cassa Geometri’’.

I lavori sono stati introdotti dal pre-sidente della Cassa Italiana di Previ-denza ed Assistenza dei Geometri,

Geom. Fausto Amadasi, il quale ha affrontato temi concreti, come l’al-lungamento dell’attesa di vita e la possibilità di mantenere redditi pro-fessionali significativi. Secondo il Presidente della CIPAG, si va ver-so un aumento degli anni di lavoro professionale, ma anche verso un impegno globale degli Ordini e dei Collegi professionali, che offra alle nuove generazioni di professionisti il sostegno necessario ad aggredire il mercato’’.

Il primo intervento è stato quello della dott.ssa Maria Pia Camusi, Re-sponsabile Settore Lavoro, Profes-sioni, Rappresentanza CENSIS, che ha presentato i risultati della ricer-ca commissionata al CENSIS dalla Cassa di Previdenza Geometri, con l’obiettivo di indicare quali siano le prospettive strategiche della Cassa sul piano evolutivo del modello pre-videnziale, tenendo conto anche del-la corrispondenza tra tale modello e le caratteristiche e aspettative della categoria.

I punti salienti emersi dalla ricerca sono:- Valore di metodo alto e significati-vo: oltre 8.400 questionari inviati- Valore di merito: ha messo in luce

Dal Welfare Professionale un modello per il Paese

Roma, 25 maggio 2010

Politica e ricerca sociale

per il futuro della Previdenza

Cassa previdenza

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il geometra n. 3/10 21

che il sistema previdenziale dei Geo-metri è attivo e dinamico con do-mande attive da parte degli utenti geometri.- La Cassa è riuscita a cogliere po-sitivamente il cambiamento della so-cietà negativo (femminilizzazione = redditi bassi; invecchiamento degli iscritti) con una politica di decenni

dimostratasi ferma e paganteLa sintesi della ricerca è disponibi-

le presso il Collegio e chi lo desidera può richiederne copia.

Maria Grazia Nardiello, Direttore Generale per l’istruzione e formazio-ne tecnica superiore e i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni Mini-stero dell’Istruzione, dell’Università

La Cassa Geometri - afferma la ricerca CENSIS - dalla fine degli anni ’90 non ha mai cessato di ricercare soluzioni previdenziali di sempre maggiore coerenza fra contribuzioni e prestazioni e anche attualmente sta verificando la possibilità di sperimentare un modello previdenziale innovativo, basato su un sistema di calcolo integrato che possa prevedere la sostenibilità di lungo periodo dell’organismo previdenziale e, al tempo stesso, il rispetto delle esigenze reddituali dei professionisti.

Cassa previdenza

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e della Ricerca, ha trattato dell’attua-zione della Riforma della Scuola che inizierà da settembre prossimo.

Il concesso di Specializzazione tecnica Superiore è totalmente nuovo e – ha sottolineato - dovrà essere illu-strato bene alle famiglie che saranno sicuramente digiune della materia.

E’ importante – ha detto – il fatto che ogni scuola potrà costituire un Comitato Tecnico Scientifico con il mondo del lavoro, quindi con i Col-legi: tutto ciò in previsione di realiz-zare il consolidamento del rapporto Scuola-Lavoro-Territorio.

La realizzazione della Specializza-zione Tecnica Superiore è un impe-gno che devono assumersi le Regio-ni. Attualmente sono stati presentati 40 progetti ma i parametri di finan-ziamento sono molto selettivi e quin-di molti saranno scartati.

I nuovo compiti degli Istituti sono:

- specializzare i giovani nelle aree tecnologiche di elevata specializza-zione- aggiornamento dei docenti- collegamento organico con la for-mazione professionale- sostegno delle imprese nel trasferi-mento tecnologico

L’on. Maria Grazia Siliquini, rela-tore della Riforma delle Professio-ni AC503 Commissione Giustizia – Camera dei Deputati, ha riassunto con un applaudito intervento il testo della riforma e ne ha illustrato i punti principali.

E’ quindi intervenuto il prof. Giu-seppe De Rita, presidente della Fon-dazione CENSIS, il quale ha intro-dotto il tema della “Ristrutturazione Terziaria’’, cioè di un processo che occuperà almeno i prossimi due anni, riordinando gli equilibri del Settore Terziario, che fino a questo momento

ha invece dovuto solo riassorbire le fibrillazioni degli altri settori econo-mici. De Rita ha detto che ‘’in que-st’ottica la CIPAG deve puntare ad ampliare il proprio mercato e dare garanzia di sostenibilità, in un siste-ma previdenziale integrato attento a valorizzare il professionista come persona, con una struttura a variabi-li multiple. La CIPAG deve fideliz-zare il professionista, segmentare le prestazioni, attrarre altre professioni contigue attualmente non tutelate nè regolamentate’’.

Ai lavori è intervenuto anche il Presidente dell’Ente di Previdenza dei Periti Industriali, Florio Bendi-nelli, il quale ha illustrato i vantaggi ‘‘del processo di fusione tra le Casse dei Geometri e dei Periti Industriali, nella direzione auspicata dagli organi di sorveglianza e nell’interesse dei professionisti iscritti.’’

Prestiti agli iscritti per lo svolgimento della professioneIl Consiglio di Amministrazione della Cassa di Previdenza ha stabilito di elevare da 35 a 60 anni il limite massimo di età per accedere alla richiesta di prestito, ferme restando tutte le altre condizioni.L’innalzamento del limite di età per richiedere il prestito è stato deciso in considerazione delle attuali condizioni economiche generali che hanno prodotto ripercussioni ne-gative sull’intera categoria. Il finanziamento è diretto all’acquisto di attrezzature, stru-menti e/o arredi, funzionali allo svolgimento della libera professione.Per accedere al prestito è necessario essere iscritti alla Cassa da almeno due anni, avere una posizione contributi-va regolare ed un età inferiore o pari a 60 anni.Attraverso l’accesso all’area riservata è possibile compila-re direttamente l’apposito form di richiesta, visualizzare il Regolamento e simulare il calcolo della rata.

Prestiti con cessione del quinto per i pensionati e i pensionandi CIPAGLa CIPAG ha stipulato una nuova convenzione con la Banca Popolare di Sondrio e la Logos Finanziaria S.p.A., al fine di consentire l’erogazione di finanziamenti a con-dizioni favorevoli contro cessione del quinto della pen-sione.La convenzione prevede che di tale servizio possano usu-fruire, oltre ai pensionati, anche i pensionandi, coloro cioè che, alla data del pensionamento, presentino un debito

contributivo ostativo al riconoscimento del diritto a pen-sione.Il prestito potrà essere concesso alle condizioni di seguito illustrate:Limite di età: 80 anni alla scadenza del prestito; Importo erogabile: massimo €. 50.000,00; Tassi d’interesse: TAN 6,95% e TAEG - riferito ad un richiedente di 60 anni di età - indicativamente dell’ 8,77% e del 9,45%, rispettivamente per 60 e per 120 rate. I tas-si saranno adeguati proporzionalmente alle variazioni in aumento o diminuzione del tasso di riferimento e tali ade-guamenti non comporteranno alcuna variazione ai finan-ziamenti già erogati; Polizza assicurativa: obbligatoria, variabile per età, impor-to e durata prestito e comprensiva di spese di emissione; Commissione: nessuna Spese d’istruttoria: €. 250,00; Modalità di pagamento: trattenuta diretta su rata pensione, facendo salvo il trattamento minimo previsto dalla legge. Per maggiore rapidità dell’iter della pratica di finanzia-mento, le relative domande è opportuno che siano inol-trate tramite il sito www.cassageometri.it, inserendo i dati necessari in un form presente nell’Area Riservata dei ser-vizi previdenziali sotto la sezione “Servizi Banca Popolare di Sondrio” alla voce “Cessioni del quinto”. Per accedere all’Area Riservata l’interessato deve autenticarsi tramite la MATRICOLA e la PASSWORD.A seguito della presentazione della richiesta, la Logos Fi-nanziaria S.p.A. si fa carico di prendere contatto con la CIPAG per svolgere le attività necessarie all’erogazione del prestito.Ogni ulteriore indicazione sulle condizioni di finanzia-mento può essere richiesta direttamente tramite il numero verde 848.800.921 della Finanziaria Logos S.p.A..

Cassa previdenza

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Notizie dalla Cassa di Previdenza

POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA – VARIAZIONE PASSWORD

E’ disponibile dal sito della Cassa Geometri – Area Riservata – nella sezione “Posta Elettronica Certifi ca-ta” , una nuova funzione che consente di cambiare la password della casella email geopec.it.

Nel caso di problemi tecnici è consigliato consultare le Faq o le Guide Filmate.

PUBBLICAZIONE MODELLI CUD

Si informano tutti i pensionati che la Cassa ha rea-lizzato un programma per la visualizzazione e la stam-pa del modello CUD 2010, ove l’interessato lo abbia smarrito. L’iscritto potrà operare con la password di accesso alla propria Area Riservata, direttamente sul sito web della Cassa in modo del tutto analogo agli altri servizi informatici oggi disponibili.

EMISSIONE RUOLO ESATTORIALE 2010

E’ in via di emissione da parte dell’Equitalia, il ruo-lo ordinario 2010 per il recupero della contribuzione dovuta e non versata alla Cassa di Previdenza, con re-lativi oneri accessori, fi no al 2008.

In caso di richiesta di rateizzazione della cartella esattoriale, ai sensi della Legge n. 31 del 28/2/2008, occorre rivolgersi direttamente all’Agente della Ri-scossione Equitalia seguendo le seguenti modalità:1) la presentazione delle istanze all’Agente della ri-scossione va effettuate preferibilmente entro i termini di scadenza della cartella (60 gg dalla notifi ca della stessa) posto che la sola presentazione dell’istanza non evita eventuali atti esecutivi conseguenti alla scadenza dei termini di pagamento;

2) il tasso d’interesse è stato fi ssato dal C.d.A della Cassa nella misura del 6% annuo; 3) il numero massimo delle rate concesse dagli Agenti della riscossione è proporzionato all’entità del debito e può arrivare fi no ad un massimo di 72 rate; 4) l’importo minimo per singola rata è fi ssato in 100 euro, derogabili esclusivamente in particolari situazioni di comprovata indigenza.

Invece in caso di riscontro di errori per errata emissio-ne, dovrà seguire la richiesta di sgravio, presentando al Collegio domanda in carta semplice intestata alla Cassa di Previdenza, corredata da copia della documentazione inerente l’anno segnalato (quadro RE e quadro IVA) e copia dei versamenti effettuati (MAV bancari contributi minimi e relative autoliquidazioni di eccedenze versate con il modello 17).

CERTIFICATO DI REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA ONLINE

E’ disponibile un nuovo servizio web, nell’Area Ri-servata della Cassa Geometri, che consente di ricevere il certifi cato di regolarità contributiva direttamente sul-la propria casella di posta elettronica certifi cata.

Per ottenere il certifi cato online è necessario: essere iscritti o pensionati alla Cassa al mo-mento della richiesta essere dotati di un indirizzo di posta elettroni-ca certifi cata validato (PEC) essere in situazione di REGOLARITA’ CON-TRIBUTIVA, cioè aver effettuato il pagamento di tutte le tipologie di contributi.

In caso di irregolarità contributive non ancora pre-scritte, il certifi cato non sarà rilasciato automaticamen-te dal sistema. In questo caso un messaggio inviterà l’iscritto a visualizzare il proprio estratto conto assi-curativo ed eventualmente a contattare il Settore ECA della Cassa Geometri per regolarizzare la propria posizione contributiva.

Nei seguenti casi particolari:

Cassa previdenza

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irregolarità per contributi prescritti e non più sanabili irregolarità per contributi parzialmente pagati e prescritti, sanabili a richiesta con il pagamento della riserva matematica in presenza di annualità per le quali è in corso di defi nizione una verifi ca reddituale

il certifi cato di regolarità contributiva verrà comun-que rilasciato, con le eventuali annotazioni riportate in

un’area apposita dello stesso. Tale richiesta sarà sempre comunque possibile effet-

tuarla da parte degli iscritti presso il proprio Collegio. Si sottolinea l’importanza di questo nuovo servizio

che certamente riduce i costi per l’ente e azzera i tempi di attesa annullando per l’iscritto soprattutto il rischio di non poter partecipare in tempo utile ad un appalto perché privo del certifi cato di regolarità contributiva.

Ricorda……..SCADENZA COMPILAZIONE ON LINE MODELLO 17/2010: 15/09/2010 OPZIONE VERSAMENTO UNICA SOLUZIONE: SCADENZA MAV ECCEDENZA CONTRIBUTO SOGGETTIVO e CONTRIBUTO INTEGRATIVO: 15/09/2010

OPZIONE VERSAMENTO RATEIZZATO: INTERO CONTRIBUTO INTEGRATIVO + 1/2 CONTRIBUTO SOGGETTIVO 1° RATA 15/09/2010CONTRIBUTO SOGGETTIVO (1/2) 2° RATA 15/12/2010

TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DEL MODELLO 17/2010• Comunicazione regolare entro il 15/09/2010• Comunicazione ritardata entro il 14/12/2010 • Comunicazione omessa dal 15/12/2010

Tipologie di sanzioni:SANZIONE PER DICHIARAZIONE IN RITARDO ENTRO I 30 GIORNI2% del contributo soggettivo minimo € 40,00

SANZIONE PER DICHIARAZIONE IN RITARDO DA 31 A 90 GIORNI10% del contributo soggettivo minimo € 200,00

SANZIONE PER DICHIARAZIONE OLTRE IL 15/12/201030% del contributo soggettivo minimo € 600,00

Gli orari degli uffi ci sono i seguenti:

lunedì e mercoledì: dalle 8,30 alle 13,30 e dalle 14,00 alle 17,00martedì – giovedì – venerdì: dalle 8,30 alle 13,30

Chiusura per ferie estive: dal 5 agosto al 31 agosto

Cassa previdenza

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Le carenze legislative e le modalità applicative delle molteplici disposi-zioni che ruotano intorno alla figura dell’Amministratore hanno indotto la Commissione Patrimonio Immo-biliare del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia a predisporre le Linee Guida “Funzioni e requisiti mi-nimi per l’espletamento dell’attività dell’Amministratore Condominiale e Immobiliare”, come utile suppor-to tecnico-giuridico per espletare nel

migliore dei modi l’attività di Ammini-stratore Con-dominiale e Immobiliare.

Una corret-ta gestione del l ’uff ic io , dotato di una n e c e s s a r i a struttura ope-rativa orga-nizzata e ben attrezzata, può infatti consen-tire all’Ammi-nistratore di far fronte alle numerose in-combenze ne-

cessarie per un corretto espletamento del mandato affidatogli nell’ambi-to della conduzione degli immobili nonché nella gestione dei patrimoni immobiliari nei quali operano figure diverse quali i proprietari, condutto-ri, fornitori ed enti.

Esse sono state concepite e volu-te dalla Commissione Patrimonio Immobiliare del Collegio Geometri di Torino e Provincia per aiutare ed

agevolare i colleghi che svolgono prevalentemente questa “vera e pro-pria attività”.

Le Linee Guida saranno anche stru-mento d’aiuto per i giovani colleghi che iniziano la loro carriera profes-sionale nel settore delle Amministra-zioni Condominiali e Immobiliari.

Le Linee Guida sono state concepi-te come evolvibili, cioè aggiornabili ed integrabili con il passare del tem-po con l’entrata in vigore di nuove leggi in materia, di nuovi indirizzi giurisprudenziali.

I colleghi devono sentirsi “deonto-logicamente” coinvolti in questo pro-getto, segnalando alla Commissione Patrimonio Immobiliare eventuali nuove problematiche di cui siano o vengano a conoscenza.

Lunedì 12 aprile presso la Sala Bonfante del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, Via Cernaia 18, si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle Linee Guida ai professionisti ed alle Associazioni di Categoria.

Il documento è a disposizione sul sito del Collegio dei Geometri di To-rino e Provincia www.collegiogeo-metri.to.it.

Linee guida “Funzioni e requisiti minimi per

l’espletamento dell’attività dell’Amministratore

Condominiale e Immobiliare”

La Commissione Patrimionio Immobiliare ha predisposto le Linee Guida per la corretta gestione del condominio e dei patrimoni immobiliari, ad ausilio dei colleghi che svolgono o intendono svolgere questa attività professionale

Commissione Immobiliare

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Relazione del Presidente

Gentilissime Colleghe ed Egregi Colleghi,

Vi porgo il benvenuto all’appunta-mento annuale dell’Assemblea che, come ormai sappiamo, viene indetta entro il mese di aprile in ossequio alle disposizioni sulla contabilità degli Ordini e Collegi professionali, che stabilisce l’approvazione dei bi-lanci entro tale scadenza.

Osserviamo prima di iniziare un minuto di silenzio dedicato al ricor-do dei Colleghi che ci hanno lasciato dalla scorsa Assemblea.

Ricordiamo:Giovanni BianchinPietro BlanchettiFranco BoninoDario DonnaEraldo EnricoMaurilio FerreroLuigi GatteraUgo MartinatValerio RivautellaGiovanni SabbadiniAbbiamo il piacere di dare il benve-

nuto all’interno della Categoria a 32 nuovi iscritti all’Albo, che ricevono oggi stesso il timbro professionale, ai quali rivolgiamo i migliori auguri per una proficua e gloriosa carriera.

Ed un saluto particolare anche ai 9 colleghi che hanno compiuto quest’anno 50 anni di iscrizione e quindi entrano nell’Albo d’Onore dei Geometri di Torino e Provincia, ai colleghi che festeggiano i 35 anni di iscrizione ed a coloro che hanno raggiunto il traguardo della pensio-

Assemblea generale degli Iscritti all’Albo dei Geometri di Torino e

Provincia del 19 aprile 2010

In conformità a quanto deliberato dal Consiglio, gli iscritti al Collegio dei Geometri di Torino e Provincia sono stati convocati in Assemblea pres-so sala Conferenze della Galleria d’Arte Moderna, C.so Galileo Ferraris 30, lunedì 19 aprile 2010 alle ore 16.00 con il seguente:

Ordine del Giorno

1) Relazioni del Presidente, Segretario e Tesoriere2) Approvazione del conto consuntivo 20093) Approvazione del conto preventivo 20104) Regolamento Formazione Continua5) Relazioni dei Consiglieri6) Assegnazione di un riconoscimento al geom. Aldo Abbena, n,

1 di iscrizione all’Albo e iscritto da 70 anni.7) Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza

agli iscritti all’Albo da oltre 50 anni8) Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza

agli iscritti all’Albo da oltre 35 anni che hanno partecipato attivamente alla vita della Categoria

9) Assegnazione di attestato di benemerenza ai Geometri che nell’anno 2009 hanno conseguito il pensionamento

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ne, che applaudiremo al termine del-l’Assemblea.

Come avrete notato dalla lettera di convocazione, abbiamo oggi un festeggiamento particolare, e cioè quello del geom. Aldo Abbena, che compie ben 70 anni di iscrizione al-l’Albo e che onora tutta la Categoria per essere stato così lungamente at-tivo.

Veniamo ora agli argomenti prin-cipali oggetto dell’attività del Col-legio, rimanendo a disposizione per ogni domanda ed osservazione.

L’argomento della sede è sicu-ramente quello che ci riguarda più direttamente: come ormai sappiamo tutti, è stata scelta la soluzione di tra-sferire gli uffici e le sale corsi presso l’Educatorio della Provvidenza, in locali che saranno senz’altro ottimali per la distribuzione interna e per la conformità alle norme di sicurezza, antincendio ed edilizia scolastica., nonché per la collocazione in area centrale e comoda ai servizi, pur fuo-ri ZTL.

Al termine dell’Assemblea, pre-senteremo i progetti di adeguamento e personalizzazione dei locali e, per chi lo desidera, andremo a fare una passeggiata a vedere dal vivo la no-stra nuova sede.

Il secondo argomento di attualità è quello dei nuovi percorsi formati-vi scolastici a seguito della Riforma della Scuola, entrata ora in vigore.

L’effetto più immediato, e anche per noi più “scioccante”, è che il titolo di Geometra sarà sostituito da quello di “Diplomato tecnico in Co-struzioni, Ambiente e Territorio” ed il relativo corso di studi sarà quello organizzato dagli Istituti Settore Tec-nologico “Costruzione, Ambiente, Territorio”. La qualifica di “Geome-tra” però non scomparirà, ma si otter-rà con l’iscrizione all’Albo, dopo due anni di Praticantato o laurea triennale e superamento dell’esame di Stato di abilitazione.

Quindi il titolo di Geometra non sarà più attribuito a tutti coloro che

hanno conseguito il diploma, ma solo a chi saprà svolgere con competenza professionale il lavoro polivalente richiesto dalla società, grazie ad una formazione poli-disciplinare acqui-sita non solo a scuola, ma anche at-traverso l’esperienza e la formazione professionalizzante.

In tale ambito, la Riforma prevede infatti espressamente la possibilità di collaborazione fattiva tra la Scuola ed il mondo del lavoro, e quindi della professione, collaborazione finaliz-zata all’arricchimento dell’offerta formativa con competenze speciali-stiche e finalizzate.

Le competenze e la difesa della Categoria proseguono ad essere cen-tro dell’attenzione dei nostri vertici, il Consiglio Nazionale prima di tut-ti. Come sappiamo, la politica che si persegue è che le competenze si di-fendono sostenendo non tanto il titolo acquisito ma il “saper fare”, concetto sul quale è basata la proposta di legge sulle competenze. Oltre a rivedere le competenze stabilite dal Regolamen-to del 1929, con l’aggiornamento basato sul progresso e l’evoluzione delle tecniche costruttive, la propo-sta di legge fissa limiti ben precisi al vago concetto di “modesta costru-zione”, legandoli sì alla formazione scolastica ed universitaria, ma anche e soprattutto all’acquisizione di spe-cifiche capacità ad operare, ottenute

attraverso la partecipazione, con pro-fitto e con prova finale, a corsi di for-mazione organizzati dalle categorie professionali, anche in accordo con le università e con gli istituti di istru-zione secondaria.

La Formazione Continua è ormai una realtà anche per noi, come per tutti gli altri professionisti. Come ab-biamo affermato più volte, l’obbliga-torietà di seguire corsi di formazio-ne non ci spaventa, perché, almeno nella realtà di Torino e Provincia, i professionisti Geometri frequenta-no i corsi da sempre e sono presenti agli eventi formativi con costanza e profitto. Certo, su 3.600 iscritti al-l’Albo, molti non sono sensibili a questa tematica e si rischia di vede-re ai corsi ed ai convegni sempre le “stesse facce”; il professionista serio e coscienzioso non ha certo bisogno dell’obbligo per assolvere il compi-to di aggiornarsi ma, come in tutti i settori professionali e lavorativi, c’è indubbiamente chi se ne lava le mani e quindi questo principio dell’obbli-gatorietà potrà servire ad arginare il fenomeno di colleghi che screditano la Categoria trascurando il minimo di impegno formativo richiesto.

Un esempio che ci onora è quello della certificazione energetica: pur essendo chiarito che il Geometra, nell’ambito delle proprie competen-ze, può rilasciare il certificato energe-

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tico iscrivendosi nell’elenco regio-nale con semplice domanda, i corsi di specializzazione organizzati dalla nostra Fondazione nel settore hanno avuto una massiccia adesione (4 edi-zioni del corso a Torino e 3 nella Pro-vincia, ad oggi). E questo dimostra che il Geometra che vuole rilasciare il certificato energetico lo vuole fare conoscendo meglio la materia, che certo non si è studiata a scuola e che comunque implica conoscenze tecni-che e normative approfondite. Il cor-so di 83 ore costa impegno e denaro, però da gennaio a giugno quasi 300 professionisti vi partecipano proprio perchè desiderano, senza alcun ob-bligo, essere più preparati, quindi più qualificati, quindi più competenti.

Nell’ambito della formazione, e quindi del rafforzamento delle com-petenze e dell’immagine pubbli-ca della nostra Categoria, anche i convegni e le manifestazioni hanno avuto ed avranno molta importanza, non solo per i diretti partecipanti, ma anche verso la società. Molti re-latori, soprattutto i più qualificati e “contesi”, siano essi notai, avvocati, funzionari pubblici o vere e proprie “autorità” (come è avvenuto con il Procuratore Guariniello ad esempio) rimangono sorpresi della risponden-za, del richiamo e del successo che i convegni riscuotono, perché hanno modo di verificare così che il Geo-metra è oggi più che mai attento alla professione che svolge.

E sempre in tema di immagine del-la Categoria, un’iniziativa che pro-segue con successo è “Il Geometra Risponde”, lo sportello di prima con-sulenza gratuita presso le biblioteche dei quartieri della città aperto a tutti i cittadini per ottenere consigli e pareri informali e porre questioni di pron-ta soluzione. Nel 2009 i Geometri hanno incontrato oltre 300 persone, dando ragguagli su risparmio ener-getico, catasto, stime immobiliari, agevolazioni fiscali in campo edile e questioni condominiali, dimostrando che il geometra è un professionista in

grado di dare un importante supporto a chi si trova ad affrontare impegni importanti come comprare o ristrut-turare una casa, decidere del futuro dei propri beni, richiedere agevola-zioni fiscali per lavori edili, tutelare i propri interessi, o anche solo risol-vere un dubbio tecnico o amministra-tivo relativo ad un bene immobile. Ringraziamo a tal proposito i com-ponenti le Commissioni del Collegio che, insieme ai Consiglieri, prestano il servizio in forma volontaria.

Sempre in tema di formazione, è importante sottolineare che la nostra Fondazione, come vi dirà più ampia-mente il Segretario, ha ottenuto per gli iscritti all’Albo il finanziamento di ben 8 corsi, finanziamento a cui, per la prima volta, sono stati ammes-si i liberi professionisti che pertanto potranno frequentarli con lo “scon-to” dell’80%. Prosegue inoltre, l’ero-gazione di contributi personali per la formazione da parte della Cassa di Previdenza fino al 50% della quota di iscrizione (con massimali) ai profes-sionisti di età inferiore ai 45 anni.

Per la Cassa di Previdenza, come sapete da maggio 2009 il Consiglio è stato rinnovato ed il sottoscritto è stato eletto Consigliere, in sostituzio-ne del geom. Simonato, che ha ora l’importante incarico di Amministra-zione Unico di Groma, l’ente di ge-stione dei beni immobili della Cassa. E’ per me un’esperienza importante che mi gratifica e mi dà soddisfazio-ne, anche se l’impegno è gravoso, ma per fortuna questo mio incarico alla Cassa non va a discapito della funzionalità del Collegio, grazie an-che al supporto dai Consiglieri e dai collaboratori, ed anzi la presenza del rappresentante di Torino nel Con-siglio Cassa mantiene la continuità della posizione del Collegio di Tori-no nell’ambito del nostro ente previ-denziale, il che è senza dubbio, oltre che rappresentativo, vantaggioso per tutti noi.

La Cassa prosegue con continui-tà nel conseguimento dei traguar-

di prefissati, messi in atto al fine di garantire la sostenibilità economica del nostro ente previdenziale senza stravolgere il sistema previdenziale attuale, proteggendo l’adeguatezza delle prestazioni pensionistiche e agevolando l’inserimento dei giova-ni iscritti.

Il Comitato dei Delegati di novem-bre ha apportato importanti modi-fiche statutarie, che ora per brevità non elenco e che sono riportate sul fascicolo di accompagnamento ai bilanci, di cui la più rilevante è l’in-nalzamento graduale dell’età ana-grafica per accedere alla pensione di vecchiaia da 65 a 67 anni; le moti-vazioni di questa scelta, certamente impopolare per gli interessati, sono rivolte alla garanzia della sostenibi-lità economica, al mantenimento del trattamento retributivo, riferite al-l’andamento demografico e tenendo conto dell’aspettativa di vita.

La sostenibilità economica, come detto, è l’obiettivo principale e pos-siamo affermare che gli organismi della Cassa sono attenti ed impegnati in tal senso ad assumere provvedi-menti a garanzia del raggiungimen-to della sostenibilità; con impegno, saremo in grado di sostenerla anche per il futuro, consentendo di garanti-re una pensione a tutti gli iscritti.

Vorrei evidenziare l’importanza dell’accordo stipulato tra Consiglio Nazionale e Cassa di Previdenza con l’Associazione Nazionale dei Comu-ni Italiani, rivolto allo sviluppo delle conoscenza sui servizi abitativi e sul-l’Housing sociale.

Il protocollo d’intesa, che porte-rà sicuramente prestigio alla nostra Categoria, consente di instaurare un rapporto di collaborazione su attivi-tà rivolte allo sviluppo di un sistema informativo nei confronti dell’acqui-sizione, elaborazione e monitoraggio territoriale per la gestione dei titoli autorizzativi edilizi presentati ai co-muni nell’ambito del “Piano Casa”. Tutto il progetto coinvolge inevita-bilmente lo sviluppo sul territorio

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del social housing, la gestione del catasto, la promozione di attività di ricerca, sperimentazione, documen-tazione e formazione nei settori delle politiche abitative.

Un accenno infine alle altre due iniziative Consiglio Nazionale-Cassa e cioè quella di dotare tutti gli iscritti di casella di posta elettronica certifi-cata e di dare la possibilità di otte-nere la firma legalizzata a condizioni agevolate; la PEC, come sappiamo, è divenuta obbligatoria per legge per tutti i professionisti (a tal pro-posito approfitto per ricordare a chi non l’avesse ancora attivata di farlo subito) e quindi la promozione del Consiglio Nazionale e della Cassa è rivolta ad agevolare gli iscritti in ciò. Per la firma digitale, il cui uso è oggi sempre più indispensabile per l’invio telematico degli atti, è stata stipulata una convenzione per ottenerla a con-dizioni agevolate.

Questa “spinta” alla adozione di mezzi tecnologici aggiornati, oltre a facilitare in pratica il nostro lavoro, contribuisce a rendere l’immagine del Geometra sempre al passo con i tempi.

Del 2010 siamo già alla conclusio-ne del primo quadrimestre. E’ questo un periodo importante perchè mol-ti argomenti sono in ballo: i nuovi impulsi della riforma della scuola, i nuovi percorsi formativi, la riforma delle professioni e, per guardare più da vicino il nostro Collegio, il tra-sferimento della sede, che sarà occa-sione di un rinnovamento e riordino della struttura, nonché le elezioni per il rinnovo del Consiglio, che si svol-geranno a fine giugno. Sembra ieri, ma sono già passati quattro anni ed è nuovamente ora di pensare alle vo-tazioni. Il Consiglio è stato compat-to per tutto il mandato, ha imposta-to moltissime attività ed ha operato delle scelte impegnative. Il rinnovo del mandato, indipendentemente dal fatto di quanti Consiglieri rimarran-no o saranno sostituiti, porterà cer-tamente nuovo impulso e rinnovato

entusiasmo verso il raggiungimento ed il consolidamento degli obiettivi. Invitiamo fin d’ora a partecipare alle prossime votazioni, non solo per rag-giungere il quorum indispensabile, ma soprattutto per dimostrare l’in-teresse di tutti i professionisti verso il proprio Collegio e quindi la vera forza della Categoria di cui facciamo parte.

Al termine della Sua relazione il Presidente consegna al Segretario geom. Luciano Simonato un ogget-to ricordo per la sua lunga attività a dirigente della Cassa di Previdenza Geometri.

Il geom. Simonato ringrazia ed effettua una sintetica panoramica dell’attività dell’Ente previdenziale e degli importanti avvenimenti acca-duti in questi anni.

Relazione del Segretario

Egregi Colleghi,come ormai di consueto, le attività

dell’anno del Collegio sono tutte de-scritte dettagliatamente sul fascicolo di accompagnamento ai bilanci, per cui non ripeterò certo l’elenco ma mi limiterò ad una sintesi e breve com-mento degli argomenti più rilevanti.

A proposito del fascicolo, dobbia-

mo dire che, oltre naturalmente al significato del contenuto che rappre-senta tutto quanto svolto in un anno dal Collegio e dalla Fondazione, dalla Cassa di Previdenza e dal Consiglio Nazionale, la veste tipografica ed il “peso” del fascicolo danno prestigio al Collegio di Torino e quindi alla nostra Categoria e a tutti noi.

Vorrei leggere alcuni passi del commento che il verificatore annua-le per l’accreditamento della nostra Fondazione ha scritto sul modulo di rapporto alla Regione: “L’attivi-tà della Fondazione è ben descrit-ta nell’ambito della relazione del Consiglio all’Assemblea annuale, con una ricca e pertinente carrellata sulle tante attività del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, di cui la Fondazione è emanazione, at-tiva e propositiva... Il Collegio e la Fondazione hanno in atto una signi-ficativa attività di interrelazione con il territorio... i neo-abilitati vengono ricondotti a percorsi formativi di in-serimento alla professione... le atti-vità proposte ai professionisti sono attinenti alle specializzazioni... L’at-tenzione nei confronti della Qualità e dell’Accreditamento è confermata dalla presenza attenta e consapevole di tutte le figure coinvolte nell’orga-nismo, con stabilità dei ruoli e proie-zione a recepire i fabbisogni e fornire risposte ai professionisti”.

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Vi ho letto queste frasi per eviden-ziare che, per quanto il verificatore sia rimasto per l’“ispezione” per due interi giorni al Collegio, in realtà dal fascicolo dell’Assemblea ha ricavato questa impressione globalmente mol-to positiva del funzionamento del no-stro Collegio. Quindi, il fascicolo è un vanto non del Consiglio in carica ma di tutti i colleghi iscritti all’Albo.

Oltre alle attività istituzionali, gli uffici hanno seguito e realizzato le iniziative deliberate dal Consiglio: nel 2009, sono proseguite infatti le convenzioni con la Città di Torino per la numerazione degli alloggi e per il rilascio dei certificati di idonei-tà abitativa e il servizio “Il Geome-tra Risponde”, per i quali gli uffici svolgono attività di predisposizione della documentazione e di coordina-mento.

Un argomento nuovo è stato quel-lo degli adempimenti per l’adozione della posta elettronica certificata da parte degli iscritti, con la registrazio-ne nell’anagrafica dell’Albo di tutti i nuovi indirizzi pervenuti, l’informa-zione agli iscritti, i collegamenti con Cassa di Previdenza per l’archivio comune dei dati.

In questi giorni, è pervenuta tra-mite il Consiglio Nazionale la nota del Dipartimento della Funzione

Pubblica che richiede quanti iscritti all’Albo abbiano assolto all’obbligo di legge, che scadeva il 29 novem-bre, di adozione della PEC: su 3.600 iscritti all’Albo, 2.670 hanno la PEC, ed approfitto anch’io per sollecitare quanti non hanno ancora provveduto a farlo subito.

Anche per la firma legalizzata, sono state seguite tutte le procedu-re per realizzare la convenzione che permette di ottenere il kit: è stato ne-cessario nominare ufficialmente due dipendenti del Collegio come “In-caricato della Registrazione”, cioè come responsabili del riconoscimen-to dell’interessato e consegna della kit personale, nonché per il controllo della regolarità di iscrizione all’Al-bo. Il kit comprende infatti anche un vero e proprio “Certificato di Ruolo” e cioè un attestato di regolare iscri-zione all’Albo: la firma digitale è così a tutti gli effetti un timbro pro-fessionale elettronico.

Il personale incaricato ha parteci-pato a due incontri formativi e nei prossimi mesi frequenterà un corso perché il Collegio possa diventare un “Centro di Registrazione Locale”, cioè un centro per il rilascio diretto delle firme legalizzate (mentre at-tualmente avviene tramite la Società convenzionata).

In questa settimana avrete ricevuto la circolare per un’altra innovazione introdotta: l’adozione del nuovo tes-serino di riconoscimento del Colle-gio.

L’attività di formazione e aggior-namento degli iscritti è uno dei set-tori che richiede impegno e organiz-zazione da parte del Collegio. Con l’introduzione della Formazione Continua obbligatoria, non si tratta tanto di organizzare più corsi o altri eventi formativi di quanto già si stia facendo in questi anni, ma di gestire al meglio la registrazione dei crediti formativi conseguiti da ognuno, le capienze delle aule, le prenotazioni e pagamenti on- line, il rilevamento e registrazione delle presenze, il rila-scio degli attestati.

Per tale motivo è stato predisposto un software per la gestione automa-tica di tutti gli eventi formativi che permette la prenotazione ed il paga-mento on-line, nonché la registrazio-ne automatica delle presenze tramite un lettore ed una carta dotata di un particolare microchip inizializzato con un codice univoco personale non modificabile.

Pertanto, ogni Iscritto sarà dotato della nuova tessera che servirà alla gestione automatica delle presenze a corsi, seminari e convegni, nonché come tessera di riconoscimento.

L’organizzazione dei corsi di for-mazione è stata molto intensa nel 2009, come si vede dal fascicolo nelle pagine 14 e 15: 11 corsi per praticanti, ben 24 convegni e se-minari (tutti gratuiti, tranne 2) e 11 corsi per professionisti. Di questi, abbiamo avuto la novità del corso “Consulenza Tecnica per l’Autorità Giudiziaria” e “Conciliazione nella CTU”, che ha visto una massiccia partecipazione ed è stato altamente professionalizzante; inoltre si sono iniziati i corsi di aggiornamento sulla Sicurezza, divenuti obbligatori oltre al corso base di 120 ore, che si sono organizzati anche in sedi provinciali.

Da fine anno, hanno avuto l’avvio

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i corsi per certificatori energetici, ad oggi in 4 edizioni presso il Collegio, 2 avviati in Provincia (Rivarolo e San Secondo di Pinerolo), uno di prossi-mo inizio a Ciriè ed uno in progetto per la Valle di Susa.

Sempre da gennaio, si è iniziato ad utilizzare i locali della nuova sede di Via Toselli/corso Trento, dove si svolgono i corsi per i Praticanti in preparazione agli esami di abilitazio-ne.

Sono stati contattati alcuni fornito-ri ed esaminati soluzioni progettua-li di formazione a distanza, sia per l’Agenzia Formativa, per cui molti corsi prevedono la formazione a di-stanza, sia per favorire la realizza-zione della formazione continua pro-fessionale anche per i colleghi della Provincia.

Ma il successo maggiore è stato l’ottenimento, da parte della Fonda-zione, del finanziamento pubblico all’80% di ben 8 corsi ai quali sono ammessi, per la prima volta, anche i liberi professionisti: i primi 3 corsi sono in partenza in questi giorni ed i prossimi 5 verranno programmati da settembre.

Sfruttando l’esperienza ormai ac-quisita dal Personale del Collegio nel campo della formazione finanziata, sono stati progettati come Agenzia Formativa 13 corsi e presentate le relative domande di ammissione ai bandi.

Cambiando argomento, vorrei sof-fermarmi sui lavori delle Commis-sioni e sulle Riunioni di Zona.

Le Commissioni hanno condotto molte iniziative e prodotto molti ri-sultati, come possiamo leggere sem-pre nel fascicolo annuale; ad ogni rinnovo del Consiglio e quindi delle Commissioni, molti colleghi si pro-pongono come componenti, come si può leggere dai box che riportano i nomi degli appartenenti, in alcuni casi veramente numerosi. In questi quasi quattro anni, abbiamo verifica-to che però vi è una “selezione natu-rale”, nel senso che talvolta ci sono

persone che desiderano partecipare alla Commissione perché pensano di averne vantaggi, anche solo di in-formazioni più approfondite da parte dei colleghi, oppure perché le consi-derano una sede dove riportare tutti i malumori e malcontenti. Con l’an-dare del tempo però si rendono conto che in Commissione si lavora molto e che le problematiche non si possono risolvere solo lamentandosi ma oc-corre individuare soluzioni concrete e fattibili, il che è spesso impossibile e quindi demoralizzante.

Molte Commissioni si trovano così con un gran numero nominale di “esperti”, ma poi con sempre i soli-ti pochi che si prestano con costan-za quando c’è la necessità. Tuttavia questo fortunatamente non è gene-ralizzato e vi sono Commissioni che hanno operato con la collaborazione di tutti. Cito per tutte la Commissione Gestione Immobiliare, che proprio in questi giorni ha presentato le Linee Guida per gli amministratori, frutto del lavoro di quasi tutti gli oltre ven-ti componenti la Commissione che hanno operato in armonia e coordi-namento. Inoltre molti componenti esterni delle Commissioni hanno prestato le consulenze a “Il Geometra Risponde”, coprendo con impegno tutti i turni del fitto calendario presso le biblioteche di Torino. Di questo li ringraziamo sentitamente, perché lo sportello gratuito per i cittadini ha avuto veramente un riscontro positi-vo per tutta la Categoria.

Nelle riunioni di zona, i Priori che hanno il compito di organizzare gli incontri si sono attivati tutti con ot-timi risultati: si assiste ultimamente ad una sorta di gara a fare sempre meglio dell’anno precedente e ciò conduce a idee sempre rinnovate ed al buon successo degli incontri. I col-leghi delle zone, Priori o no, si sono inoltre prestati molto attivamente a collaborare con il Collegio per l’or-ganizzazione degli eventi formativi nelle zone e questo ausilio “locale” sarà sempre più indispensabile per

poter realizzare i corsi ed i convegni nelle diverse zone della Provincia.

A proposito di pubblicità della pro-fessione, il Collegio ha effettuato nel 2009 alcune iniziative pubblicitarie sui quotidiani specializzati, riferi-ti alla partecipazione a Restructura, con i relativi tre convegni, ed alla diffusione del servizio “Il Geometra risponde”; nel mese di gennaio sono state pubblicate delle pagine pubbli-citarie sui quotidiani gratuiti per in-vitare gli studenti e le famiglie della scuola media ad indirizzarsi verso il nuovo corso di Geometra, a seguito dell’entrata in vigore della riforma della Scuola. In questo settore, la no-stra Commissione Scuola prosegue intensamente l’attività di promozio-ne ed informazione della libera pro-fessione, visitando tutti gli Istituti per Geometri per illustrare gli sbocchi professionali post diploma.

Le attività della Cassa di Previden-za e del Consiglio Nazionale sono descritte nel fascicolo e confermano che l’attuale conduzione dei nostri due enti centrali di Categoria è affida-ta a persone preparate e consapevoli; vorrei solo ricordare l’importanza di usufruire del servizio di decen-tramento dei servizi previdenziali presso il Collegio, che mantiene la sua importanza nel collegamento tra Roma e gli iscritti, pur nella sempre maggiore diffusione dei servizi tele-matici che permettono di effettuare direttamente on-line le operazioni, come avviene ormai per la maggior parte dell’invio dei modelli 17. Ri-mane tuttavia fondamentale avere la possibilità di ottenere le informa-zioni direttamente presso gli uffici di Torino per tutte le prestazioni e gli adempimenti previdenziali, evi-tando errori od omissioni che, come sappiamo, in campo previdenziale e fiscale sono sempre onerosi.

Sulle modifiche dell’età pensiona-bile ha già accennato il Presidente: vorrei solo evidenziare che i giovani rappresentano il futuro anche per noi che saremo tutti (ci auguriamo) pen-

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sionati della nostra Cassa e quindi le iniziative a favore della sostenibilità economica sono indispensabili per-ché volte a tutelare l’avvenire, per i giovani e anche a noi più “anziani”; è questo il compito degli organismi di Categoria (i Collegi, la Cassa, il Con-siglio Nazionale): di essere lungimi-ranti e di programmare con serietà e competenza, per quanto possibile, non solo le iniziative immediate ma anche e soprattutto il futuro a lungo termine.

Relazione del Tesoriere

Pregiatissimo Presidente, gentili Col-leghe ed egregi Colleghi,

presento all’Assemblea, sotto-ponendoli alla approvazione degli iscritti a nome del Consiglio, il Bi-lancio Consuntivo del Collegio dei Geometri per l’anno di esercizio 2009 ed il Bilancio Preventivo Fi-nanziario-gestionale per l’anno di esercizio 2010.

Riferisco altresì all’Assemblea cir-ca il Bilancio Consuntivo della Fon-dazione dei Geometri per l’anno di esercizio 2009.

Il dettaglio dei dati contabili è ri-portato nei tre fascicoli allegati alla Relazione del Consiglio per l’As-semblea inviatoVi nei giorni scorsi,

così suddivisi:- Bilancio Consuntivo 2009- Bilancio Preventivo 2010- Bilancio 2009 – Fondazione

In ossequio alla normativa vigente per gli Enti Pubblici non economici alla cui applicazione è soggetto il Collegio nell’esplicazione della pro-pria attività amministrativa-gestiona-le:

Il Bilancio Consuntivo è composto dai seguenti elaborati:1. Relazione del Collegio dei Revi-sori Contabili;2. Rendiconto Finanziario Gestiona-le;3. Rendiconto Finanziario Residui;4. Variazioni al Preventivo Finanzia-rio;5. Situazione Amministrativa;6. Prospetto di Concordanza;7. Situazione Fondi cassa;8. Bilancio Patrimoniale – Economi-co;9. Nota Integrativa al rendiconto consuntivo.

Il rendiconto finanziario gestionale evidenzia entrate accertate per Euro 1.634.562,81 ed uscite impegnate per Euro 1.398.419,08, con un avanzo di amministrazione dell’esercizio pari a Euro 236.143,73.

Il rendiconto evidenzia un aumen-to del totale entrate pari all’8% ed un aumento del totale uscite pari al 12,4%.

I residui attivi finali sono pari a Euro 283.483,73 ed i residui passivi finali ammontano ad Euro 74.171,14 rispettivamente in aumento (sostan-zialmente a causa della congiuntura economica sfavorevole che si riflette in una maggiore difficoltà di riscos-sione della Tassa di iscrizione) ed in riduzione (per via della transazione con la proprietà dello stabile di via Cernaia con temporanea diminuzio-ne dei costi di locazione) rispetto al-l’esercizio precedente.

L’avanzo di amministrazione 2009, comprendente gli avanzi degli eser-cizi precedenti, per complessivi Euro 1.646.376,25 viene suddiviso in una parte con ripartizione vincolata per Euro 1.244.700,86 ed una parte di-sponibile per Euro 401.675,39.

Quale destinazione della parte in-variata si distingue: fondo T.F.R.: Euro 186.106,51accantonamento al fondo acquisto/trasferimento sede: Euro 280.303,65fondo acquisto/trasferimento sede: Euro 778.290,70

Il fondo T.F.R. è indicato quale risultante al 31.12.2009 della som-matoria dell’esistente alla chiusu-ra dell’esercizio precedente (Euro 166.015,97) con gli accantonamenti maturati nell’esercizio 2009.

Operato l’accantonamento al fondo acquisto/trasferimento sede per l’im-porto di Euro 280.303,65 le risultan-ze contabili riportate nel rendiconto economico d’esercizio a Voi sottopo-sto per approvazione evidenziano un pareggio tra entrate e uscite.

Il fondo acquisto/trasferimento sede, risultato di una pluriennale oculata scelta di accantonare i rispar-mi annuali della gestione, ammonta ora ad Euro 1.058.594,35 utilizzabili per l’allestimento della nuova sede e per il trasloco con la serenità di non dover gravare improvvisamente e pe-santemente sulle finanze degli iscritti con una “quota straordinaria” e con aumenti strutturali importanti della “tassa annuale di iscrizione”.

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Passiamo ora ad esaminare il bilan-cio per la parte economico-patrimo-nialeCONTO ECONOMICO PROVENTI: contributi da iscritti, trasferimenti correnti, contributi di-versi, entrate commerciali, proventi finanziari, entrate varie e sopravve-nienze attive Euro 1.583.248,91COSTI: spese ordinarie di finanzia-menti, oneri per il personale, spese per gli organi istituzionali, spese per pubblicazioni, imposte e tasse, inte-ressi e spese bancarie, svalutazione crediti, spese varie, sopravvenienze passive, ammortamenti e accantona-mentiEuro 1.583.248,91STATO PATRIMONIALE ATTIVO: cassa e tesoreria, conti correnti postali e bancari, cre-diti, titoli, mobili, attrezzature, arre-di, immobilizzazioni, ratei e risconti attiviEuro 2.169.209,41PASSIVO: debiti verso forni-tori, Enti, Erario, iscritti, e diversi, fondo T.F.R., fondo acquisto sede e fondi di accantonamento diversi, ra-tei passivi e Patrimonio NettoEuro 2.169.209,41

I costi ed i proventi riportati nel Conto Economico per l’esercizio 2009 si sono attestati ad un importo complessivo in aumento (12,6% cir-ca) rispetto all’esercizio precedente.

Nel corso dell’anno saranno invia-ti, prima delle scadenze dei due sca-glioni di indennità di mora (35 euro entro il 30 giugno e 140 euro dal 1° luglio a fine anno), nuovi MAV com-pleti della sanzione.

Nel corso del 2009, in attesa della nuova sede, non sono stati effettuati investimenti significativi in attrez-zature e software, ma soltanto inter-venti di sostituzione di materiale ed attrezzatura usurata o divenuta obso-leta.

E’ stato attivato il nuovo sito in-ternet, e sono in attivazione, per la migliore funzionalità delle attività

di formazione continua, sistemi di rilevazione elettronica automatizzata delle presenze per corsi e convegni.

Il Bilancio di Previsione del Colle-gio per l’esercizio 2010, redatto se-condo lo schema previsto dal D.P.R. n. 97/2003, ai sensi dell’art. 5 del Regolamento di Contabilità adotta-to dal Consiglio in data 20 dicembre 2002 con deliberazione n. 117/02, è composto da:- Relazione programmatica del Pre-sidente- Relazione del Tesoriere- Preventivo finanziario per l’eserci-zio 2010- Preventivo economico - Tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto- Quadro generale riassuntivo della gestione finanziaria- Pianta Organica del personale del-l’Ente.

Il Bilancio Preventivo Finanziario-gestionale per l’esercizio 2010 è sta-to stilato senza incrementare la quota di annuale a carico degli iscritti ri-spetto all’anno precedente (che, anzi, si riduce di 5 € al netto della quota a favore del Cng) e prevede entrate e spese a pareggio per un totale pari ad €. 1.719.812,00 con un aumento pari al 2,7 % circa rispetto al preventivo per l’esercizio 2009.

La scelta della nuova sede è infi-ne caduta sulla locazione presso lo stabile di proprietà dell’IPAB - Edu-catorio della Provvidenza con un co-sto annuo di locazione pari a 78.000 Euro oltre alla Tassa di Registro.

Ipotizzando uno scenario assestato a regime per l’esercizio 2011, si può ragionevolmente ritenere adeguato e congruo il presente bilancio di previ-sione e le relative quote a carico de-gli iscritti anche per l’esercizio suc-cessivo, ed anche in previsione di un considerevole incremento di spesa per attività di “formazione continua permanente obbligatoria”.

Il dettaglio suddiviso per Titoli, Categorie e Capitoli in conformità alle disposizioni di Legge e del Re-

golamento di Contabilità adottato dal Collegio è riportato nel fascicolo apposito allegato alla Relazione del Consiglio.

Consentitemi ora di accennare bre-vemente anche alla Fondazione, che, forte della nuova Convenzione del progetto NUI con la Città di Torino è risalita ai livelli di consistenza eco-nomica raggiunti con la sua crescita decennale prima dell’esercizio 2009.

La Fondazione è “ente riconosciu-to” ed “ente formatore accreditato” presso la Regione Piemonte ove è tenuta in alta considerazione e pro-posta ad esempio di dinamismo ed intraprendenza da parte dell’Asses-sorato all’Istruzione verso le altre Categorie professionali.

Passiamo ora ad esaminare il bilan-cio della Fondazione CONTO ECONOMICO PROVEN-TI: da attività istituzionale, da raccolta fondi, da attività commercia-le, finanziari e patrimoniali, straordi-nari, entrate varie e sopravvenienze attive Euro 687.381,58COSTI: oneri per attività istituziona-le, promozionali e da raccolta fondi, da attività commerciale, finanziari e patrimoniali, straordinari, di suppor-to generale, sopravvenienze passive, ammortamenti e accantonamentiEuro 820.009,06STATO PATRIMONIALE AT-TIVO: cassa e conto corrente banca-rio, crediti, titoli, mobili, attrezzature, arredi, immobilizzazioni, rimanenze, ratei e risconti attiviEuro 347.298,57PASSIVO: debiti verso fornitori, Enti, Erario, iscritti, e diversi, fondo T.F.R., e fondi di accantonamento di-versi, risultato di gestione, ratei pas-sivi e Patrimonio Netto Vincolato: Euro 347.298,57

In conclusione, permettetemi di ri-volgere un caloroso ringraziamento alla Direttrice del Collegio - Dotto-ressa Oberto, alla consulente Dr.sa Silvia Osella, ai colleghi componenti del Collegio dei Revisori dei Conti,

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alla contabile Paola Aimo ed a tutto lo staff di segreteria del Collegio per il notevole impegno profuso nel loro operato.

Approvazione del conto consuntivo 2009

Il Presidente pone ai voti l’appro-vazione del conto consuntivo 2009 del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, che viene approvato al-l’unanimità dei presenti.

Approvazione del conto preventivo 2010

Il Presidente pone ai voti l’appro-vazione del conto preventivo 2010 del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, che viene approvato al-l’unanimità dei presenti.

Regolamento Formazione Continua

Il Presidente illustra dettagliata-mente i principi della Formazione Continua, che è una strada fonda-mentale per il riconoscimento delle

competenze professionali. Per poter dimostrare le competenze, bisogna mantenere ed approfondire le prepa-razioni scolastiche di base, specifi-cando e definendo quanto si sa fare in tutto l’arco della carriera lavorativa.

Il concetto di obbligatorietà è indi-spensabile perché tutta la Categoria dimostri livelli alti di qualificazione e conquisti una posizione di presti-gio.

Il credito formativo professionale – ha spiegato il Presidente – è l’unità di misura della formazione e si con-segue con una serie di attività speci-ficate nel regolamento; l’ammontare dei crediti è variabile secondo le fasce d’età, proprio perché la formazione è indirizzata non solo ai giovani, ma ai professionisti di tutte le età.

I crediti maturati prima dell’obbli-gatorietà concorrono al raggiungi-mento dei crediti minimi quinquen-nali.

Relazioni dei ConsiglieriIl Presidente Vice Presidente riferi-

sce sul progetto della revisione delle indicazioni sull’applicazione della tariffa.

L’argomento delle tariffe profes-sionali e dei minimi tariffari abro-gati è sempre di grande attualità: in caso di contenzioso occorre comun-que fare riferimento alla tariffa na-zionale e soprattutto i professionisti necessitano di orientamenti e riferi-menti sulle nuove prestazioni, come ad esempio ora per la certificazione energetica. Inoltre avere una tariffa di riferimento è una tutela per il con-sumatore, che può affidarsi con mag-giore trasparenza al professionista, conoscendo il costo indicativo della prestazione.

Già dal 2003 il Collegio aveva ela-borato il software Pargeo, che aveva la funzione di aiutare il professioni-sta nella stesura delle parcelle; oggi il programma è da aggiornare e per-tanto si è elaborato un nuovo pro-gramma da parte di una società di informatica individuato dalla Com-missione Parcelle del Collegio.

Il nuovo programma tiene con-to della tariffa di legge e di tutti gli orientamenti predisposti dalla Com-missione Parcelle sulle voci non pre-senti nel tariffario del 1944.

Il Consigliere geom. Giancarlo Ca-rasso, coordinatore della Commissio-

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ne Immobiliare, ha quindi presenta-to brevemente il documento “Linee guida – Funzioni e requisiti minimi per l’espletamento dell’attività del-l’amministratore condominiale e immobiliare” ed ha ringraziato tutti quanti vi hanno collaborato.

Le Linee guida comprendono in un compendio ordinato tutte quante le procedure l’amministratore deve seguire, utili sia per i professionisti già ferrati nel settore sia per i giovani che intendano intraprendere questa attività. Il documento è un punto di partenza e non di arrivo e quindi è suscettibile di integrazioni, che po-tranno avvenire grazie alla collabo-razione di tutti.

Il Presidente aggiunge ancora la no-tizia della stipula di una convenzione con il Politecnico e con una società per la costituzione del catasto energe-tico dei consumi dei fabbricati.

Assegnazione di un riconoscimento al geom. Aldo Abbena, n. 1 di iscrizione all’Albo e iscritto da 70 anni

Il Presidente presenta all’As-semblea il geom. Aldo Abbena, che riceve un riconoscimento per l’iscrizione all’Albo da 70 anni.

Il geom. Abbena – dice il Presi-dente - ha una particolarità: oltre a compiere tra pochi mesi 90 anni, che sarebbe di per sè già una buona oc-casione di rallegramento, compie nel 2010 70 anni ininterrotti di iscrizione all’Albo ed ha il n. 1 nella numera-zione.

L’Assemblea augura al geom. Ab-bena, di “superare” il record già detenuto dal Presidente Onorario

geom. Ettore Bonfante, che è stato iscritto all’Albo per 74 anni, come pure il record di età, attualmente de-tenuto dal geom. Ruy Tessuto, che ha 94 anni di età.

Le prime associazioni professionali in forma volontaria risalgono, per la nostra Provincia, al 1894; dopo l’ema-nazione del R.D. 11 febbraio 129, n. 274, la tenuta degli albi è affidata ai sindacati e solo dopo l’emanazione del D.L.Lgs 23 novembre 1944, n. 382 si hanno norme precise sui Consigli de-

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gli Ordini e Collegi professionali.Per Torino e Provincia, il Ministro

per la “Giustizia e gli Affari di Culto”, con decreto 31 agosto 1931, nominava un “Comitato per la tenuta dell’Albo dei geometri e la disciplina degli iscrit-ti di Torino e Provincia” ed il 15 otto-bre 1929 si iscrivono al nostro Albo i primi geometri: nel 1934 gli iscritti sono 287 e nel 1937 351 iscritti.

Non si è in grado di risalire alle trac-ce precise di come veniva stabilita al-lora la numerazione degli iscritti: nel-l’Albo aggiornato al 31 maggio 1942, i geometri erano indicati in ordine alfabetico, senza numerazione; fatto è che ad un certo punto, nell’Albo del dicembre 1946, ritroviamo l’elenca-zione in ordine alfabetico e numerico e così il geom. Abbena, iscritto dal 30 novembre 1940, per 70 anni ha portato con sè il timbro n. 1.

Chiama quindi il geom. Abbena al quale consegna una targa ricordo di questa ricorrenza e seguono calorosi e lunghi applausi di affettuosa stima e riconoscenza per avere onorato in tanti anni tutta la Categoria.

Il geom. Abbena ringrazia commos-so ed emozionato ed effettua un breve resoconto dei suoi anni di professio-ne.

Nel lavoro di Geometra – afferma il geom. Abbena – ha messo tutta la sua passione e capacità, fin dai primi tempi non facili, ma proprio per questo pieni di soddisfazioni.

Ha ricordato i colleghi con i quali ha condiviso la carriera, molti dei quali non ci sono più, ma ha rivolto un esor-tazione anche ai giovani che hanno deciso di intraprendere la carriera di affrontare con coraggio e senza paura le difficoltà.

Vengono premiati i seguenti geometri presenti:

Francesco AcideGiovanni Brero

Pietro GarberoBenito LibertinoRenzo Maran

Battista MellanoEligio MolinariAntonio Olivetti

Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza agli iscritti all’Albo da oltre 50 anni

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Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza agli iscritti all’Albo da oltre 35 anni che hanno partecipato attivamente alla vita della Categoria

Vengono premiati i seguenti geometri presenti:

Franco BaudinoLino BellandoUgo BellandoAlfredo BertoneFranco BoccoGianfranco BugniStefano CampanaDante CuselliPia Margherita De ValleAlberto EusebioUgo FerrandoClaudio FramarinRoberto GaudioLuciano Geninatti SatèSergio GiaconeDario LanoTommaso MongiovìLuciano PistonoGiovanni RocchiettiDiego Vallesio

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Vengono premiati i seguenti geometri presenti:

Marcello AndreoneRocco BaroneGiuseppe Bocca

Sergio BreroAngelo DemarieOsvaldo FasanoMario MaritanoAldo Ilario Mattioda

Giuseppe RaineriGian Mario RolleMichele TuninettiPaolo Vaglio OstinaEmilio Vallino

Assegnazione di attestato di benemerenza ai Geometri che nell’anno 2009 hanno conseguito il pensionamento

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Il geom. Paolo Cuselli ritira la medaglia per conto del padre Dante, per i trentacinque anni di iscrizione all’Albo

Foto ricordo per i giovani col-leghi che in Assemblea hanno ricevuto il timbro professionale e per i premiati per l’anzianità di iscrizione all’Albo

Conclusa l’Assemblea, il Pre-sidente ha descritto i locali della nuova sede del Colle-gio di Via Toselli ed i relativi progetti di adeguamento, in-vitando gli iscritti alla visita dell’immobile.

Foto di “Luci e Ombre”

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Abbiamo avuto un sussulto di pia-cere e sorpresa quando abbiamo letto dell’iniziativa promossa da rilevanti testate giornalistiche (CorrierEco-nomina del Corriere della Sera e Tuttosoldi&Lavoro della Stampa) che promuovevano e raccoglievano adesioni per il giorno dedicato alla festa delle mamme che lavorano.

Il giorno prescelto per questo evento era venerdì 21 maggio 2010. Ci siamo immediatamente attivate nell’organizzazione per non perdere l’occasione di partecipare. Bisognava strutturare l’evento e poi diffondere

l’iniziativa all’interno del Collegio.Come comitato organizzatore ci

siamo trovate subito in sintonia nelle scelte del programma.

All’inizio l’adesione delle colle-ghe è stata piuttosto scarsina e l’al-larme tra noi è salito. Scherzando ci siamo dette: assumiamo dei bimbi comparsa???? Poi tutto d’un tratto, a pochi giorni dall’evento, le iscrizioni sono state parecchie: ben 23 bimbi accompagnati da mamme, papà e in due casi anche dalle loro nonne (an-ch’esse geometre naturalmente!!!!). Hanno partecipato anche due impie-gate del collegio Paola e Michela che sono state indispensabili al comitato dando il loro contributo organizzati-vo e facendo partecipare anche i loro due bimbi.

I locali erano tappezzati da ma-

nifesti sulla professione. La festa è iniziata alle 17,00 con la proiezione di slide che abbiamo composto per spiegare ai bimbi, in termini assolu-tamente semplici, in cosa consiste il lavoro della loro mamma. Le imma-gini, costituite da fotografie e disegni delle mamme geometra al lavoro, erano illustrate da voce femminile (con tono e cadenza fanciullesca), come se fosse una bimba che spiega agli altri bimbi il lavoro di geometra della sua mamma.

Il pomeriggio è proseguito con un’idea didattica e divertente al tempo stesso, nata dall’animatrice dell’evento Roberta (sorella della consigliera Luisa Roccia): un gioco attinente con la professione, un col-lage con un piccolo progetto “la mia casa perfetta”.

Festa delle mamme che lavorano“Mia mamma fa il Geometra”

Venerdì 21 maggio è stata la Festa delle mamme che lavorano che, lanciata negli Stati Uniti, si svolge anche in Italia da alcuni anni, promossa da quotidiani economici. La festa consiste nel portare in quel giorno i propri figli sui luoghi di lavoro, per far loro vedere come le mamme trascorrono gran parte della giornata lontano da loro. Il Collegio dei Geometri, approfittando di questa giornata, ha organizzato un incontro per le professioniste geometre e per i loro figli, con lo scopo di illustrare ai bambini e ragazzi l’attività del geometra libero professionista

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Nel percorso didattico, costituito da un filmato e da pannelli illustrativi, i bam-bini hanno appreso, sotto forma di gio-co collettivo, quali possono essere le at-tività della mamma Geometra e come la loro mamma trascorre il tempo lontano da loro

Le cose che fa la mamma Geometra

- fa le case nuove e le restaura quando sono vecchie - misura i terreni- mette d’accordo chi litiga - tiene i conti dei condomini- dice quanto valgono le proprietà

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E poi? Niente di più bello che leg-gere negli occhi di un bimbo lo stu-pore e la sorpresa quando il mago ha fatto il suo spettacolo di magia lasciando bimbi e adulti rapiti e am-maliati.

A conclusione abbiamo rilasciato ai bimbi l’attestato del “Il Geometra perfetto”.

Il pomeriggio non poteva che con-cludersi con una merenda ricca di panini dolci, crostate di cioccolata e succhi di frutta, nel piacevole cortile della prossima nuova sede del nostro Collegio.

La festa è stata fatta nei locali della nuova sede del Collegio dei Geome-tri di Torino e Provincia in Via To-

selli n. 1. Il successo è stato davvero straordinario e inaspettato, come vi dimostrano le fotografie dell’even-to. L’iniziativa, unica nella storia del Collegio di Torino, merita di essere riproposta annualmente anche per creare un’occasione d’incontro tra donne geometra che condividono un segmento lavorativo molto impegna-

tivo e purtroppo poco tutelato dalle istituzioni: la libera professione di una donna.

Alla giornata hanno dato la loro adesione la Consigliera di Parità del-la Provincia di Torino Laura Cima e l’Associazione Nazionale Donne Geometra.

A cura del Comitato Organizzatore

Anna, 6 anni: “Mi è piaciuta questa festa e ho incollato la casa ideale del Geometra perfetto. Mi pare che fosse la più bella...”

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Torino, 4 giugno 2010

I Priori dei Geometri della Città di Torino Geometri Gianpaolo e Sara Accolti hanno ottimamente organiz-zato per i colleghi Liberi Professioni-sti l’incontro annuale, alla presenza degli Ospiti ed Autorità vicini alla Categoria.

La serata si è svolta venerdì 4 giu-gno presso l’Unione Industriale”, ritrovo solito per i Geometri quale sede di convegni tecnici. Questa vol-ta invece la Sala Torino ha accolto, alle ore 18,30, la conferenza dello scrittore e giornalista de “La Stam-pa” Pier Angelo Sapegno che, con la figlia Claudia, anch’essa scrittrice, hanno intrattenuto i partecipanti al-l’incontro sull’argomento “La crisi di Torino ed i giovani”.

Nella conferenza sono stati toccati molti argomenti interessanti ed an-che preoccupanti: la crisi economica, iniziata nel 2008, è esplosa nel 2009 con conseguenze gravi. Il giornalista ha letto i dati statistici sui consumi emessi dalla Camera di Commercio, dai quali si rileva che tutti i consumi sono in forte ribasso, mentre la di-soccupazione è aumentata del 36%, colpendo soprattutto le fasce più de-boli e cioè i giovani, le donne e gli over 55 anni.

I giovani sono stati quindi al centro della relazione: uno su cinque risulta sotto-impiegato e l’indice di insod-disfazione è elevato. Sussistono no-tevoli differenze geografiche sul fe-nomeno e si rileva uno scollamento sempre maggiore tra il mondo della scuola e quello del lavoro.

Riunioni di zona

I Priori geometri Gianpaolo e Sara Accolti ricevono le targhe ricor-do dalle Autorità: l’ing. Livio Dezzani, Responsabile della Pianifi-cazione Urbanistica della Confindustria Piemonte, il geom. Mario Carossa, Consigliere Regionale e gli ingegneri Giovanni Laganà e Giovanni Galletto dell’Agenzia del Territorio

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Oltre all’aspetto economico della crisi, si è trattato anche dell’aspet-to sociologico del fenomeno, con l’aumento dei cosiddetti “bamboc-cioni”. Di qui è seguito un dibattito sulle differenze generazioniali, sulla capacità di adattamento dei giovani, sul fenomeno della “fuga” all’estero dei più meritevoli, sui ruoli formativi ed educativi della scuola e della fa-miglia.

Sono intervenuti giovani e meno giovani, riportando le rispettive espe-rienze ed opinioni in proposito.

Ha concluso il Presidente del Col-legio geom. Tesio con una nota di ottimismo: i genitori, pur nelle diffi-coltà generali di oggi, vogliono che i figli studino e progrediscano e la riforma della scuola superiore ne è una prova. Anche per fare il geome-tra occorrerà d’ora in poi la laurea, e questo è un segno positivo per una maggiore qualificazione dei giovani, anche nella nostra professione.

Sempre all’interno dell’Unione Industriale, presso il Ristorante “Il Circolo” si è poi svolta la cena nel piacevolissimo giardino interno e con un ricco e curato menù.

Al termine, i Priori Gianpaolo e Sara Accolti hanno passato la carica ai nuovi eletti, Cristina Chiarot e Ma-rio Zuccotti.

Foto di Enzo Sicoli

Il convegno che ha preceduto la cena ha avuto come relatore lo scrittore e giornalista de La Stam-pa Pier Angelo Sapegno che, con la figlia Claudia, hanno parlato della crisi di Torino e dei giovani.

Al centro: il passaggio delle cari-che tra i Priori 2010 Gianpaolo e Sara Accolti ed i Priori nominati per il 2011 Cristina Chiarot e Ma-rio Zuccotti

La cena nel piacevole giardinointerno dell’Unione Industriale

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INDIRIZZI PREFERITI (STARRED)

Sembra banale, ma cliccando sull’icona a stella accanto a un annuncio in Google Maps rispar-miamo un bel po’ di tempo nel ri-pescaggio a posteriori di quell’in-formazione. Sia da browser che da mobile, quando inseriamo un indi-rizzo da ricercare Google ci “ricor-da” i nostri “Preferiti“: molto più veloci della digitazione manuale e, se stiamo creando un elenco prov-visorio di posti dove andare, i Pre-feriti possono essere una comoda lista di controllo “usa e getta”.

IO SONO QUITra lo strumento di navigazione

a quattro punti e lo zoom c’è un piccolo pulsantino azzurro che, cliccato in Firefox o Chrome, con-sente a GMaps di utilizzare Wi-Fi nelle vicinanze e dati IP per stabili-re (approssimativamente) la nostra posizione. MyLocation è molto comodo quando siamo in un luogo sconosciuto con uno scarso senso di orientamento.

ITINERARI DI VIAGGIO

Vuoi girare in una nuova città senza dover tirare fuori smartpho-ne o mega-mappa pieghevole ad

ogni incrocio? Google City Tours consente di crearsi un percorso “a step” organizzato su più giorni, con direzioni per girare a piedi for-mattate per la stampa. Se non altro, è un risparmio di carta: una sola mappa con una serie di indicazioni, contro 10 fogli da buttare.

SEGNALARE LOCALITA’ ERRATE

Se scopriamo su GMaps un puntatore poco preciso, un nume-ro telefonico sbagliato, o un sito web inesistente, a volte possiamo risolvere il problema da soli. Clic-cando il marker di un indirizzo possiamo selezionare “Modifica dettagli” per aggiornare le infor-mazioni della località in questione. Questa funzione non è attiva per le imprese che hanno “rivendicato” la loro attività attraverso il Business Center di Google Maps (ora Pla-ces), e ci sono dei limiti su ciò che è possibile spostare, tuttavia se un puntatore viene riconosciuto come palesemente sbagliato, possiamo sistemarlo da soli o anche sempli-cemente segnalare il problema al team di gMaps.

PERCORSI IN BICII percorsi per la bici di GMaps

sono più di una semplice stima

del tempo impiegato per andare da una località all’altra sulle due ruote: Google progetta percorsi di viaggio studiati apposta per le bici, prendendo in considerazione il traffico, ma anche le colline, gli itinerari ritenuti “bike-friendly” e altri dati specifici per il percorso in questione. Le piste ciclabili (che normalmente non sono indicate nella mappa) vengono evienziate col colore verde e sono lo strumen-to migliore per un ciclista che vo-glia esplorare una nuova area.

COORDINATE GPSSe abbiamo bisogno di coordina-

te GPS, gMaps si è attrezzato per fornirle, ma non di default. Al cli-ck sull’icona verde dei Labs delle mappe (in alto a destra nella pagi-na), possiamo attivare il tooltip La-tLng per vedere le coordinate del nostro cursore a seconda di dove lo posizioniamo sulla mappa, oppure il marker LatLng per riuscire a rila-sciare un “puntatore” nella località in cui abbiamo bisogno delle coor-dinate.

FOTO NEI PARAGGIOvunque tu vada, qualcuno è

stato lì prima di te, e probabil-mente ha anche scattato una una foto. Dopo che apriamo Street View, nell’angolo in alto a destra

Buon viaggioGoogle maps può essere anche utile

di Paolo Cuselli

On line

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compare un piccolo pulsante per le foto, che ci permette di vedere una località da diverse prospettive e pun-ti di vista, proprio come quando si cammina intorno ad una certa zona. Possiamo trovare anche alcune foto storiche che sono state correttamente geo-taggate da Flickr, Picasa Web e Panoramio.

SCOPRIRE I DINTORNISe siamo alla ricerca di un luogo

particolare, una strada, un negozio o altro punto di riferimento, possiamo aprire un puntatore e “cercare nelle vicinanze” per esplorare i dintorni della località desiderata. Questa fun-zione è utile anche se non abbiamo una meta stabilita, ma vogliamo an-dare all’avventura: al click col tasto destro del mouse in qualsiasi punto di una mappa di Google, selezio-niamo nel menù contestuale la voce “cosa c’è qui vicino?”. Google creerà un puntatore sulla base di una stima approssimativa dell’indirizzo, mo-strandoci le località della zona, foto e mappe segnalate dagli utenti e altri consigli per partire i esplorazione.

DIREZIONI VIA SMSSe dovesse capitarci di perdere la

bussola e restare senza connessione, probabilmente sarà il momento in cui troveremo utili le indicazioni via sms. In USA è stato attivato un ser-vizio tale per cui, inviando un mes-saggio a Google formattato come “Indicazioni A verso B” (dove con A e B si intende città, codice postale, indirizzo), riceveremo in cambio un SMS con le stesse indicazioni dispo-nibili su gMaps.

MISURAZIONE DELLE DISTANZE

Tra i Labs di Google Maps è stata aggiunta una funzionalità che prima era disponibile solo come mapplet: il tool di misurazione delle distanze, che consente di calcolare la distanza tra due punti qualsiasi del globo.

Da notare che, a differenza del cal-

colo del percorso tra due città, questo tool fa una stima approssimativa del-la distanza in linea retta tra due punti, per cui se provate ad effettuare i due tipi di misurazione otterrete sicura-mente dati differenti.

Questo tipo di valutazione può es-sere utile per calcolare, ad esempio, la distanza in linea d’aria tra due cit-tà agli antipodi dell’emsfero, la lun-ghezza di una strada, le dimensioni di una certa area, di un edifico o di un campo da calcio, etc…

DA SPREADSHEEET A MAPPA DI VIAGGIO

I fogli di calcolo sono un ottimo modo per raccogliere e organizzare le informazioni, soprattutto tramite i form. Se ci capita di utilizzare Sprea-dsheet per tenere traccia di diverse località o elenchi di indirizzi, possia-mo utilizzare BatchGeo per estrarre da queste liste una mappa di Google. Basta incollare i dati del foglio di cal-colo e BatchGeo standardizza gli in-dirizzi e crea una “My Map” persona-lizzata, compilata con i nostri luoghi. Purtroppo questa non è tecnicamen-te una funzionalità di Google Maps, ma sarebbe sicuramente meglio se lo diventasse.

Itinerario

Localizzatore via sms

Analisi dei c.a.p.

Distanze

Il geometra

On line