IL GENERALE DI CORPO D’ARMATA OSVALDO CUCUZZA … · ORDINE DEL GIORNO SPECIALE Roma, li 8 aprile...

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Fiamme Gialle 3-4 / 2004 3 IL GENERALE DI CORPO D’ARMATA OSVALDO CUCUZZA COMANDANTE IN SECONDA DELLA GUARDIA DI FINANZA COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA ORDINE DEL GIORNO SPECIALE Roma, li 8 aprile 2004 UFFICIALI, LUOGOTENENTI, ISPETTORI, SOVRINTENDENTI, APPUNTATI, FINANZIE- RI, ALLIEVI, assumo oggi la carica di Comandante in Seconda, inchinan- domi alla Bandiera di Guerra del Corpo, simbolo di tutti i valori che ho giurato di abbracciare oltre quarantaquattro anni or sono e per il rispetto dei quali sento il dovere di rinnovare il mio impe- gno d’onore. E nella Bandiera onoro, commosso, quanti hanno donato la vita – in guerra e in pace – per mantenere fede al giu- ramento prestato. Il mio deferente saluto va al Ministro dell’Economia e delle Finanze ed, affettuoso, al Comandante Generale cui mi onorerò di fornire collaborazione aperta e leale, nel pieno rispetto dello spirito della norma che individua nel Comandante in Seconda il primo collaboratore dell’Autorità al vertice. Ai Comandanti Generali ed ai Comandanti in Seconda, con i quali ho avuto l’onore di collaborare, il mio sentito, affettuoso saluto. Sono pienamente conscio delle responsabilità che mi atten- dono, ma sono certo che l’unità d’intenti e lo spirito di servizio che anima lo Stato Maggiore mi aiuteranno ad assolverle nell’e- sclusivo interesse del Corpo e dello Stato. A quanti, nel tempo, hanno collaborato con me nel rispetto dei valori fondanti della nostra militarità va il mio affettuoso, rico- noscente saluto. Agli Organi della Rappresentanza Militare desidero esprime- re la mia convinta partecipazione alla soluzione dei problemi del personale, non dimenticando l’esperienza esaltante che ho avu- to la fortuna di fare quale Presidente del 5^ Mandato. All’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia porgo il mio cordiale saluto, nella certezza che la sua attività sarà sempre rivolta ai superiori interessi della Guardia di Finanza. Ai colleghi ed amici del 59° Corso “Montecroce Carnico” va il mio fraterno saluto nel ricordo degli anni più belli della nostra gioventù. Al Gen. C.A. Francesco D’Isanto, che ha lasciato il servizio, onorato da un prestigioso incarico nella Magistratura Contabile, l’augurio fervido per ulteriori soddisfazioni. Viva la Guardia di Finanza! Viva l’Italia! Gen. C.A. Osvaldo Cucuzza Gen. C.A. Osvaldo Cucuzza. CURRICULUM VITAE DEL GENERALE DI CORPO D’ARMATA OSVALDO CUCUZZA 1. Dati personali - nato a Milano il 2 Agosto 1940 - coniugato con due figli 2. Titoli di studio e corsi frequentati - Diploma di maturità classica - Liceo “G. Parini” - Milano - Laurea in Giurisprudenza - voto 110/110 - Università di Pisa - Laurea Specialistica in “Scienze della Sicurezza Economico- Finanziaria” - voto 110/110 e lode. - Master di II livello in “Scienze Strategiche” Università di Torino. - Diploma di “Analista di sistemi organizzativi” - voto 30/30 - Società per l’organizzazione e la formazione manageriale (I.S.E.O.) - Milano - 94° Corso di Stato Maggiore - Scuola di Guerra - Civitavec- chia - Valutazione “Ottimo” (corso biennale) - 94° Corso Superiore di Stato Maggiore - Scuola di Guerra - Civitavecchia - Valutazione “Ottimo” (corso annuale) - XLV Sessione del Centro Alti Studi della Difesa - Roma - Valutazione “Eccellente” (corso annuale).

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Fiamme Gialle 3-4 / 2004 3

IL GENERALE DI CORPO D’ARMATA OSVALDO CUCUZZACOMANDANTE IN SECONDA DELLA GUARDIA DI FINANZA

COMANDO GENERALE DELLAGUARDIA DI FINANZA

ORDINE DEL GIORNO SPECIALE

Roma, li 8 aprile 2004

UFFICIALI, LUOGOTENENTI, ISPETTORI, SOVRINTENDENTI, APPUNTATI, FINANZIE-

RI, ALLIEVI,

assumo oggi la carica di Comandante in Seconda, inchinan-domi alla Bandiera di Guerra del Corpo, simbolo di tutti i valoriche ho giurato di abbracciare oltre quarantaquattro anni or sonoe per il rispetto dei quali sento il dovere di rinnovare il mio impe-gno d’onore. E nella Bandiera onoro, commosso, quanti hannodonato la vita – in guerra e in pace – per mantenere fede al giu-ramento prestato.

Il mio deferente saluto va al Ministro dell’Economia e delleFinanze ed, affettuoso, al Comandante Generale cui mi onoreròdi fornire collaborazione aperta e leale, nel pieno rispetto dellospirito della norma che individua nel Comandante in Seconda ilprimo collaboratore dell’Autorità al vertice.

Ai Comandanti Generali ed ai Comandanti in Seconda, con iquali ho avuto l’onore di collaborare, il mio sentito, affettuososaluto.

Sono pienamente conscio delle responsabilità che mi atten-dono, ma sono certo che l’unità d’intenti e lo spirito di servizioche anima lo Stato Maggiore mi aiuteranno ad assolverle nell’e-sclusivo interesse del Corpo e dello Stato.

A quanti, nel tempo, hanno collaborato con me nel rispettodei valori fondanti della nostra militarità va il mio affettuoso, rico-noscente saluto.

Agli Organi della Rappresentanza Militare desidero esprime-re la mia convinta partecipazione alla soluzione dei problemi delpersonale, non dimenticando l’esperienza esaltante che ho avu-to la fortuna di fare quale Presidente del 5^ Mandato.

All’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia porgo il miocordiale saluto, nella certezza che la sua attività sarà semprerivolta ai superiori interessi della Guardia di Finanza.

Ai colleghi ed amici del 59° Corso “Montecroce Carnico” va ilmio fraterno saluto nel ricordo degli anni più belli della nostragioventù.

Al Gen. C.A. Francesco D’Isanto, che ha lasciato il servizio,onorato da un prestigioso incarico nella Magistratura Contabile,l’augurio fervido per ulteriori soddisfazioni.

Viva la Guardia di Finanza!Viva l’Italia!

Gen. C.A. Osvaldo Cucuzza

Gen. C.A. Osvaldo Cucuzza.

CURRICULUM VITAE DEL GENERALEDI CORPO D’ARMATA OSVALDO CUCUZZA

1. Dati personali

- nato a Milano il 2 Agosto 1940- coniugato con due figli

2. Titoli di studio e corsi frequentati

- Diploma di maturità classica - Liceo “G. Parini” - Milano- Laurea in Giurisprudenza - voto 110/110 - Università di Pisa- Laurea Specialistica in “Scienze della Sicurezza Economico-

Finanziaria” - voto 110/110 e lode.- Master di II livello in “Scienze Strategiche” Università di Torino. - Diploma di “Analista di sistemi organizzativi” - voto 30/30 -

Società per l’organizzazione e la formazione manageriale(I.S.E.O.) - Milano

- 94° Corso di Stato Maggiore - Scuola di Guerra - Civitavec-chia - Valutazione “Ottimo” (corso biennale)

- 94° Corso Superiore di Stato Maggiore - Scuola di Guerra -Civitavecchia - Valutazione “Ottimo” (corso annuale)

- XLV Sessione del Centro Alti Studi della Difesa - Roma -Valutazione “Eccellente” (corso annuale).

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3. Curriculum militare

- Promosso sottotenente il 1° ottobre1961

- Nei gradi di subalterno:- ha comandato le Tenenze di Molfet-

ta, Margherita di Savoia e Resiaall’Adige

- è stato istruttore in Accademia- Promosso Capitano il 31 dicembre

1968- Nel grado, ha comandato:

- la Compagnia di Tarvisio (UD)- la Compagnia Allievi dell’Accademia

- Promosso Maggiore il 1° gennaio1977, ha retto la Sezione Ordinamen-to dell’Ufficio Ordinamento e Adde-stramento del Comando Generale

- Promosso Tenente Colonnello il 24Novembre 1979

- In tale grado:- ha retto l’Ufficio Ordinamento e Addestramento

del Comando Generale- ha comandato il Gruppo di Livorno - è stato Capo Ufficio Operazioni del

Nucleo Centrale di Polizia Tributariadi Roma

- Promosso Colonnello il 31 dicembre1986

- Nel grado:- ha comandato la 10ª Legione di

Napoli- è stato Capo del III Reparto del

Comando Generale “Organizzazio-ne - Pianificazione - Informatica”

- ha retto l’incarico di Sottocapo di Sta-to Maggiore del Comando Generale

- Promosso Generale di Brigata il 31dicembre 1991

- Nel grado, ha comandato l’Accademiadel Corpo alla sede di Bergamo e laZona Medio-Tirrenica (V), con giuri-sdizione su Lazio ed Umbria

- Il 1° gennaio 1995 è stato promossoGenerale di Divisione.

- Dal 12 luglio 1996 al 3 ottobre 1999 èstato Direttore per la Guardia diFinanza presso l’Istituto Alti Studi perla Difesa

- Dal 4 ottobre 1999 al 31 dicembre1999 è stato Ispettore del Corpo perl’Italia Centro-Settentrionale con com-petenza sui reparti operativi di Tosca-na, Emilia Romagna e Marche

- Dal 1° gennaio 2000 al 20 maggio2002 è stato Comandante Interregio-nale della Guardia di Finanza per l’Ita-lia Centro Settentrionale con la mede-sima competenza territoriale.

- Il 1 gennaio 2001 è stato promossoGenerale di Corpo d’Armata

- Dal 21 maggio 2002 al 7 aprile 2004 èstato Ispettore per gli Istituti di Istru-zione, responsabile delle funzioni dicoordinamento per le attività di reclu-tamento e addestramento di tutto ilpersonale del Corpo.

- Dall’8 aprile 2004 è Comandante inSeconda della Guardia di Finanza.

4. Incarichi Particolari

- È stato Presidente del Consiglio Cen-trale della Rappresentanza Militare(C.O.C.E.R.) – V Mandato

- È stato membro del Comitato Scienti-fico della Rivista Internazionale “TheQuality”

- Nel 1995 è stato consulente esternodella Commissione Parlamentare diinchiesta sul fenomeno mafioso

- È Chief Technical Adviser in un pro-getto ONU per la costituzione inMacedonia di un reparto speciale perla prevenzione e la repressione dellacriminalità in campo economico efinanziario

- È membro del Comitato di Redazio-ne della “Rivista della Guardia diFinanza”

- È membro fondatore del Centro Studidi Geopolitica Economica

5. Incarichi di Insegnamento

- È stato insegnante delle seguentimaterie:- Scuola di Guerra: “Componenteeconomica di strategia globale”- Corso Superiore di Polizia Tributa-

ria:• “Servizio di Stato Maggiore”• “Scienza dell’organizzazione”

- Scuola di Polizia Tributaria:• “Informatica”• “Analisi di Sistemi Organizzativi”

- Accademia Guardia di Finanza• “Tasse ed Imposte Indirette sugli

Affari”• “Imposte di Fabbricazione”• “Ordinamento”

- Ha svolto conferenze e partecipato qua-le Relatore a convegni presso:- Università Bocconi - Milano -- Università di Siena- Università di Salerno- Scuola di Polizia Tributaria- Istituto Superiore di Polizia

- Moscow School of political studies - Accademia Teresina di Vienna

- È stato Professore a contratto nellacattedra di Istituzioni di diritto privatopresso l’Università degli Studi diAncona

- È Professore a contratto nella catte-dra di Diritto pubblico dell’economiapresso l’Università degli Studi diAncona

- È Professore a contratto nella catte-dra di Diritto Tributario presso l’Uni-versità degli Studi di Macerata

6. Pubblicazioni

È autore di:- “La disciplina della nautica da diporto

- Normativa marittima - fiscale e valu-taria” - Laurus - 1982

- “Leasing” (unitamente a SaverioCapolupo) - Edizioni ETI - 1992

- “Il segreto bancario tra lotta al riciclag-gio e repressione dell’evasione fisca-le” - Edizioni EPC - 1993. Il testo èstato altresì pubblicato nella collana“Temi” del Sole-24 Ore

- “Geoeconomia” (unitamente a PaoloSavona, Carlo Jean e Bruno FulceriRoccia) - Franco Angeli - 1995, tra-dotto anche in lingua russa a cura del-la Moscow School of political studies

- “Segreto bancario, criminalità organiz-zata, riciclaggio, evasione fiscale inItalia” - CEDAM – 1995

- “Codice delle convenzioni internazio-nali in materia di imposte sul reddito,sul patrimonio e sulle successioni”(unitamente a Saverio Capolupo)CEDAM - 2000

- numerosi articoli su riviste specializ-zate in materia di Diritto tributario,penale e penale tributario

7. Onorificenze

È insignito delle seguenti onorificenze:- Grand’Ufficiale al merito della Repub-

blica Italiana- Croce di Commendatore con spade

dell’Ordine al merito Militense delSovrano Militare Ordine di Malta

È socio onorario dell’Associazione Nazio-nale Tributaristi ItalianiÈ insignito del “2° Alloro 2003 per la pro-mozione della cultura fiscale” attribuitoglidalla Scuola Superiore dell’Economia edelle Finanze e dalla rivista il fisco.

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L’8 aprile 2004 il Generale di Cor-po d’Armata Osvaldo Cucuzza haassunto l’alta Carica di Comandantein Seconda della Guardia di Finanzanel corso di una austera cerimonianel Salone d’onore centrale delComando Generale della Guardia diFinanza. Nell’occasione l’alto Ufficia-le ha emanato un significativo Ordinedel Giorno Speciale, che riportiamoper i nostri soci, allegandovi anche ilprestigioso curriculum della sua vita edella sua eccezionale carriera.

Scorrendo il Curriculum i nostrisoci più anziani rivedranno il giovaneOsvaldo Cucuzza,milanese, giungereall Accademia, già in Piazza Armellini20,dove svolgerà successivamenteincarichi di istruttore,di comandantedella Compagnia allievi e di primo col-laboratore di un prestigioso Coman-dante,il Generale Nicola Passamonti.A Roma sposerà la pugliese signoraRosalba, dalla quale avrà due figli,Francesco e Emanuele; e svolgeràanche importanti incarichi operativi nelNucleo centrale di polizia tributaria e alComando della Zona, nonché incari-chi di consulenza e di Stato Maggiorenel Comando Generale del Corpo,associandovi numerosi impegni cultu-rali, pubblicistici e di docenza in presti-giosi Istituti, anche quando avràassunto l’incarico di Ispettore degliIstituti di Istruzione e di Presidente delCOCER a favore del personale dellaGuardia di finanza. Volgendo poi losguardo agli incarichi svolti in sedeesterna, si inanellano, fra gli altri, alcu-ni brillanti impegni operativi nelle sedidi Tarvisio, Firenze, Livorno e Napoli,e quelli addestrativi al Comando del-l’Accademia del Corpo alla sede diBergamo. Sul piano militare, inoltre, albrillante successo alla Scuola di Guer-ra, presso la quale consegue l’ottimotitolo di Stato Maggiore, fa seguito lafrequenza eccellente della XLV Ses-sione del Centro Alti Studi della Dife-sa, presso il quale svolgerà anche lefunzioni di Direttore di Sezione.

Il Curriculum presenta, infine, altrimeriti per impegni pubblicistici e diinsegnamento, nonché varie onorifi-cenze e attestazioni di prestigiosi tra-guardi culturali.

Tutto questo (e non è poco) è, insintesi, l’uomo, il militare e il finanzie-re Osvaldo Cucuzza, dall’8 aprileComandante in Seconda della Guar-dia di finanza.

Auguri affettuosi di buon lavoro,consapevoli del prestigio dell’incarico,che lo vedrà come “primo collabora-tore dell’Autorità di vertice”, ma

anche della sua onerosità per teneralto - come sempre - il nome dellaGuardia di Finanza e dell’Italia.

(T.S.).

Il Gen. B. Paolo Poletti ha recen-temente assunto l’incarico di Sottoca-po di Stato Maggiore del ComandoGenerale della Guardia di Finanza insostituzione del Gen. B. MarcelloGentili che ha lasciato l’incarico dopooltre due anni.

Il Generale Poletti è nato a Civita-vecchia, ha 48 anni di età e tre lau-ree.

Nel corso della sua brillante car-riera ha comandato reparti operatividel Corpo in tutta Italia.

Negli ultimi 4 anni è stato coman-dante del Nucleo Regionale di PoliziaTributaria del Lazio. È stato anchePresidente del COCER.

Il Comandante Generale, Gen. C.A. Roberto Speciale, con il Comandante inSeconda, Gen. C.A. Osvaldo Cucuzza, e il Capo di Stato Maggiore, Gen. D. NinoDi Paolo, durante il suo intervento.

Gen. B. Paolo Poletti.

IL GEN. B. PAOLO POLETTI NUOVO SOTTOCAPO DI STATO MAGGIORE

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GIURAMENTO DEGLI ALLIEVI FINANZIERI DI MARE DEL 65° CORSO“SAGITTARIO” - GAETA 21 FEBBRAIO 2004

Nella suggestiva cornice di PiazzaGiovanni Caboto, la Scuola Nauticadella Guardia di Finanza di Gaeta hacelebrato il momento più significativodella propria attività istituzionale.

Alla presenza del ComandanteGenerale della Guardia di Finanza,Gen. C. A. Roberto Speciale, accom-pagnato dall’Ispettore degli Istituti d’I-struzione della Guardia di Finanza,Gen. C.A. Osvaldo Cucuzza, si èsvolta il 21 febbraio u.s. la cerimoniadel Giuramento solenne di fedeltàalla Repubblica Italiana degli Allievifinanzieri di mare del 65° Corso“Sagittario”.

Il Reggimento di formazione, alcomando del Col. Mario Farnesi,Comandante della Scuola Nautica,era composto dalla Bandiera d’Istitu-to, dalla Fanfara della Legione Allievie da due Battaglioni di formazionearticolati su una compagnia allievimarescialli, due Compagnie allievifinanzieri, due Compagnie finanzieriallievi dei corsi di specializzazione,una Compagnia di militari permanen-ti della Stazione Navale di addestra-mento e un plotone in uniforme stori-ca della “Legione Truppe Leggere”.

Presente alla cerimonia anche ilMedagliere dell’A.N.F.I., custode del-le tradizioni del Corpo.

In un clima di grande entusiasmoe viva emozione, hanno partecipatoalla cerimonia i familiari degli allievi,provenienti da ogni parte d’Italia, e lacittadinanza di Gaeta, segno tangibi-le dell’integrazione della Scuola Nau-tica nel tessuto sociale cittadino.

Per l’Associazione NazionaleFinanzieri d’Italia era presente il Pre-sidente Nazionale, Gen. C.A. PietroDi Marco.

Alla presenza, inoltre, di numero-se Autorità religiose, militari e civili,locali e nazionali, il Gen. B. LucianoPezzi, Comandante della LegioneAllievi della Guardia di Finanza, hascandito la formula del Giuramento,al termine della quale le voci dei gio-vani allievi si sono unite in un unicogrido: “Lo Giuro”, salutato dalle evo-luzioni delle unità a vela della classe“Grifone” della Stazione Navale di

Gaeta, 21 febbraio 2004.Il Comandante Generale, Gen. C.A. Roberto Speciale, accompagnato dal Gen. C.A.Osvaldo Cucuzza, Ispettore dei Reperti di Istruzione della Guardia di Finanza, pas-sa in rassegna il Reggimento di formazione al comando del Col. Mario Farnesi.

di Mario Farnesi

Addestramento, sullo sfondo di unascia tricolore.

Dopo lo sfilamento dei reparti, l’at-tenzione dei presenti è stata attrattadalla parata delle unità navali dellaScuola Nautica, impiegate dai giova-ni allievi per le esercitazioni di praticamarinaresca a mare.

Infine, sorvolata da un elicotterodel Corpo, nello specchio acqueo anti-stante la banchina “Caboto” è entratain scena la vedetta “V.5001”, ideata ecostruita negli anni 90 per il contrastoai nuovi mezzi impiegati dalle organiz-zazioni contrabbandiere, in grado disuperare i 55 nodi di velocità.

Il Col. Farnesi, Comandante della Scuola Nautica di Gaeta, consegna al capocor-so dei giurandi la “Drappella Colonnella”.

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Il 65° Corso “Sagittario” è compo-sto da 70 allievi, di cui per la primavolta nella storia del Servizio Navaledel Corpo due di essi di sesso femmi-nile, arruolati il 13 ottobre 2003.

Essi termineranno la I° fase adde-strativa il prossimo mese di luglio.Quindi, al termine degli esami e dopole vacanze estive, inizierà la secondaed ultima fase, della durata di unanno, per il conseguimento dellediverse specializzazioni, che consen-tiranno ai giovani finanzieri di presta-re servizio presso i reparti navali delCorpo, dislocati lungo le coste dellapenisola, per il perseguimento deisempre più rilevanti e delicati compitiassegnati al Corpo, a tutela degliinteressi economico-finanziari delloStato e dell’Unione Europea.

Il corso deve il suo nome allacostellazione del “Sagittario”, situatanell’emisfero australe, al centro dellanostra galassia. Ciò che conferisceunicità alla costellazione è la straordi-naria concentrazione di ogni tipo dioggetto celeste, nebulose ed ammas-si stellari, che si trovano in essa.

Narra il mito che Crono, marito diRea, per eluderne la gelosia, si siatrasformato in cavallo e abbia rapito laninfa Filira, da cui ha avuto come figlioil centauro Chirone. Questi, immortaleper dono divino, è ricordato come ilmaestro degli eroi greci. Durante ilcombattimento contro i Giganti, Erco-le si lasciò sfuggire una freccia avve-lenata, che colpì il suo maestro. Sen-za speranza di guarire, né di morire,Chirone implorò Zeus di revocargli il

dono dell’immortalità e di restituire incambio la libertà a Prometeo, condan-nato a rimanere incatenato in eterno.

Dopo la morte, per onorarne lasaggezza e la generosità, Zeusaccolse Chirone nei cieli in forma dicostellazione.

Nel corso della cerimonia del Giu-ramento, il Comandante della ScuolaNautica, Col. Mario Farnesi, ha con-segnato al capo del corso dei giuran-di la “Drappella Colonnella”.

La consegna della Drappella costi-tuisce un momento di continuità delletradizioni storiche delle Fiamme Gialle.

Le origini della “Drappella Colon-nella” risalgono alla “Legione Truppe

Leggere”, istituita nel 1774, che costi-tuì il primo corpo di vigilanza militaree fiscale al confine di uno degli statipreunitari.

La Drappella ripropone la bandie-ra colonnella della Legione, cheseguiva sempre il comandante anchedurante i combattimenti e ne indicavaa tutti la presenza sul campo di batta-glia, accanto ai suoi uomini.

Ogni Drappella contiene, ricamatoal suo interno, il nome del corso eriporta agli angoli le “fiamme gialle,segno distintivo di tutti gli apparte-nenti, di ogni ordine e grado, al Cor-po della Guardia di Finanza.

Un elicottero del Corpo sorvola la Vedetta “V 5001” che sviluppa una velocitàmassima di 55 nodi. In primo piano due finanzieri in uniforme storica.

IL CONSIGLIERE NAZIONALE ANFI PER LA LIGURIA RICEVUTO IN UDIENZA PRIVATA DALL’ARCIVESCOVO DI GENOVA, CARDINALE TARCISIO BERTONE

Il 2 marzo 2004 il ConsigliereNazionale per la Liguria, Ten. Col. (r)Antonio Marino, accompagnato dalCappellano Capo del ComandoRegionale della Liguria della Guardiadi Finanza, Monsignor GiovanniDenegri (socio della Sezione diGenova), è stato ricevuto in udienzaprivata da S.E. l’Arcivescovo diGenova, Cardinale Tarcisio Bertone.

All’Esimio Porporato, a nome ditutti i soci, è stato consegnato il “Cre-st” dell’Associazione.

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Il 65° Corso “Sagittario” è compo-sto da 70 allievi, di cui per la primavolta nella storia del Servizio Navaledel Corpo due di essi di sesso femmi-nile, arruolati il 13 ottobre 2003.

Essi termineranno la I° fase adde-strativa il prossimo mese di luglio.Quindi, al termine degli esami e dopole vacanze estive, inizierà la secondaed ultima fase, della durata di unanno, per il conseguimento dellediverse specializzazioni, che consen-tiranno ai giovani finanzieri di presta-re servizio presso i reparti navali delCorpo, dislocati lungo le coste dellapenisola, per il perseguimento deisempre più rilevanti e delicati compitiassegnati al Corpo, a tutela degliinteressi economico-finanziari delloStato e dell’Unione Europea.

Il corso deve il suo nome allacostellazione del “Sagittario”, situatanell’emisfero australe, al centro dellanostra galassia. Ciò che conferisceunicità alla costellazione è la straordi-naria concentrazione di ogni tipo dioggetto celeste, nebulose ed ammas-si stellari, che si trovano in essa.

Narra il mito che Crono, marito diRea, per eluderne la gelosia, si siatrasformato in cavallo e abbia rapito laninfa Filira, da cui ha avuto come figlioil centauro Chirone. Questi, immortaleper dono divino, è ricordato come ilmaestro degli eroi greci. Durante ilcombattimento contro i Giganti, Erco-le si lasciò sfuggire una freccia avve-lenata, che colpì il suo maestro. Sen-za speranza di guarire, né di morire,Chirone implorò Zeus di revocargli il

dono dell’immortalità e di restituire incambio la libertà a Prometeo, condan-nato a rimanere incatenato in eterno.

Dopo la morte, per onorarne lasaggezza e la generosità, Zeusaccolse Chirone nei cieli in forma dicostellazione.

Nel corso della cerimonia del Giu-ramento, il Comandante della ScuolaNautica, Col. Mario Farnesi, ha con-segnato al capo del corso dei giuran-di la “Drappella Colonnella”.

La consegna della Drappella costi-tuisce un momento di continuità delletradizioni storiche delle Fiamme Gialle.

Le origini della “Drappella Colon-nella” risalgono alla “Legione Truppe

Leggere”, istituita nel 1774, che costi-tuì il primo corpo di vigilanza militaree fiscale al confine di uno degli statipreunitari.

La Drappella ripropone la bandie-ra colonnella della Legione, cheseguiva sempre il comandante anchedurante i combattimenti e ne indicavaa tutti la presenza sul campo di batta-glia, accanto ai suoi uomini.

Ogni Drappella contiene, ricamatoal suo interno, il nome del corso eriporta agli angoli le “fiamme gialle,segno distintivo di tutti gli apparte-nenti, di ogni ordine e grado, al Cor-po della Guardia di Finanza.

Un elicottero del Corpo sorvola la Vedetta “V 5001” che sviluppa una velocitàmassima di 55 nodi. In primo piano due finanzieri in uniforme storica.

IL CONSIGLIERE NAZIONALE ANFI PER LA LIGURIA RICEVUTO IN UDIENZA PRIVATA DALL’ARCIVESCOVO DI GENOVA, CARDINALE TARCISIO BERTONE

Il 2 marzo 2004 il ConsigliereNazionale per la Liguria, Ten. Col. (r)Antonio Marino, accompagnato dalCappellano Capo del ComandoRegionale della Liguria della Guardiadi Finanza, Monsignor GiovanniDenegri (socio della Sezione diGenova), è stato ricevuto in udienzaprivata da S.E. l’Arcivescovo diGenova, Cardinale Tarcisio Bertone.

All’Esimio Porporato, a nome ditutti i soci, è stato consegnato il “Cre-st” dell’Associazione.

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A Cassino, il 15 marzo u.s., nel-l’anniversario del bombardamentoeffettuato sull’Abbazia e sulla Cittàdagli Alleati, nel corso della 2°Guerra mondiale, si è svolta unacerimonia commemorativa, a ricor-do del sacrificio di quanti nel “Frusi-nate” furono coinvolti da quell’even-to bellico.

La cerimonia, si è svolta nell’am-pia Piazza Alcide de Gasperi, allapresenza del Capo dello Stato, dellepiù alte Autorità religiose, civili e mili-tari della Regione Lazio, con la parte-cipazione di 57 Gonfaloni dei Comunidel territorio e di numerosi Medaglierie labari di Associazioni d’Arma eCombattentistiche.

Molti i reduci provenienti da ogniparte del Lazio.

Le varie fasi della cerimonia sisono susseguite così:

sfilamento di un Reparto di forma-zione, dei Gonfaloni e Medaglieri;

onori alla Bandiera di Guerradell’80° Reggimento Fanteria“Roma”;

arrivo del Presidente della Repub-blica e quindi rassegna dei Repartischierati;

deposizione di una corona di allo-ro al Monumento dei Caduti, accom-pagnata dalle note del “Silenzio”.

Hanno fatto seguito i discorsi.Tra le varie Autorità intervenute,

l’Abate S.E. Bernardo D’Onofrio,Ordinario dell’Abbazia di Montecassi-no, il quale, recitando la preghieraper la pace e per i Caduti, ha invitatotutti a perseguire ora e sempre la“pace per l’umanità intera”.

Il Sindaco di Cassino, Dott. BrunoScittarelli, ha evidenziato ed esaltatola perseveranza e il sacrificio di quan-ti si adoperarono per la ricostruzionedel paese, seguendo la regola deifrati benedettini “ora et labora”.

Gli ha fatto eco l’On. Enrico LaLoggia, Ministro per gli Affari Regio-nali, alludendo agli sforzi generosi dei

Governi del tempo per la ricostruzio-ne, sia della città che dell’Abbazia.

Emblematica fu infatti la posa del-la “prima pietra” il 15 marzo 1945(pochi mesi dopo lo spostamento delfronte di guerra).

Il Presidente della Repubblica,infine, nel suo discorso, ha ribaditol’importanza della pace per la sicu-rezza dei popoli, affinché tragediecome quella di Cassino non si abbia-no a ripetere e non solo per l’Italia el’Europa, ma per il mondo intero.

Massima commozione si è prova-ta alla lettura della motivazione dellaMedaglia d’Oro al Valor Militare con-cessa alla Città di Cassino, con D.P.del 15 febbraio 1949.

Le battaglie per l’occupazione diCassino possono essere consideratein effetti una sola battaglia che ebbeinizio nel novembre 1943, quando gliAlleati attaccarono la linea “Bernard”fino al maggio del 1944, quando sfon-darono la linea “Gustav” per unirsialla testa di sbarco di Anzio. Cassinoche aveva resistito a tanti assalti fu

alfine conquistata piuttosto per unaggiramento che non per un assaltofrontale.

La cerimonia è proseguita con laconsegna delle Medaglie al MeritoCivile concesse a 13 Comuni, 12 del-la Provincia di Frosinone e uno dellaProvincia di Roma: Lanuvio.

Comuni che, a causa del conflittobellico, subirono distruzioni e lutti.

Primo decorato il Comune diEsperia con Medaglia d’Oro al MeritoCivile.

Nella motivazione così è stato let-to: “Con l’arrivo degli Alleati, il paesesubì una serie impressionante di fur-ti, omicidi, saccheggi, registrandoanche atti di violenza su donne,ragazze e bambini da parte delletruppe marocchine”.

Gli altri Comuni, decorati di Meda-glia d’Argento, sono stati nell’ordine:Acquino, Castrocielo, Pastena, Pico,Roccasecca, San Giorgio a Liri, SanVittore del Lazio, Sant’Apollinare,Sant’Elia Fiume Rapido, San Giovan-ni Incarico, Ceccano e Lanuvio.

60° ANNIVERSARIO DEL BOMBARDAMENTO DELLA CITTÀ DICASSINO E DELL’ABBAZIA BENEDETTINA DI MONTECASSINO

Una veduta dell’Abbazia di Montecassino durante la ricostruzione, iniziata il 15marzo 1945.

di Alfio G. Costanzodi Alfio G. Costanzo

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 9

54a EDIZIONE DELLE GARE INVERNALI DELLA GUARDIA DI FINANZAPASSO ROLLE 9/13 FEBBRAIO 2004

di Alessandro Mazzei

La 54° edizione delle gare invernali della Guardia diFinanza, impeccabilmente organizzata dalla Scuola Alpi-na di Predazzo, si è svolta a Passo Rolle dal 9 al 13 feb-braio 2004.

Alla cerimonia di chiusura, presieduta dal Ministro del-l’Economia e delle Finanze, On. Prof. Giulio Tremonti, edal Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen.C.A. Roberto Speciale, hanno partecipato insieme con lerappresentative regionali molti finanzieri in congedo. IlCol. Alessandro Mazzei, Consigliere Nazionale ANFI peril Trentino - Alto Adige, è intervenuto in rappresentanzadel Presidente Nazionale dell’ANFI, Gen. C.A. Pietro DiMarco.

Il Ministro Tremonti nel discorso di chiusura della mani-festazione ha espresso parole di apprezzamento e di elo-gio agli organizzatori ed agli atleti che si sono cimentatinelle varie specialità alpine, rivolgendo nel contempo uncaloroso saluto ai Finanzieri in congedo depositari ecustodi, anche soprattutto in questo contesto, dei valori edelle tradizioni del Corpo.

Nel corso della premiazione il Col. Mazzei ha conse-gnato all’atleta più anziano delle rappresentative, Cap.Pasquale Colella, la Coppa messa in palio dal PresidenteNazionale dell’ANFI.

Si è aggiudicato il Trofeo per la vittoria finale la rap-presentativa del Comando Regionale della Lombardia cheha prevalso di misura sulla rappresentativa del ComandoRegionale del Trentino – Alto Adige, vincitrice della pre-cedente edizione.

Nelle foto,in alto: il Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Prof.Tremonti, accompagnato dal Comandante Generale del Cor-po, Gen. C.A. Speciale, e dal Comandante in Seconda, Gen.C.A. D’Isanto, partecipa alla cerimonia di chiusura della 54a

Edizione delle gare invernali;a lato: il Col. Alessandro Mazzei consegna la Coppa delPresidente Nazionale dell’ANFI all’atleta più anziano parte-cipante alle gare, Cap. Pasquale Colella.

10 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

Il Col. Luigi Melara consegna al Dott.Carlo Stanà, figlio del Gen. C.A. Leo-nardo, una pergamena ricordo insegno di stima e gratitudine per l’at-taccamento alle Fiamme Gialle espres-so dal proprio genitore impossibilitatoad intervenire per malattia. Nella foto,il Consigliere Nazionale per la Cala-bria, Comm. Giusti, e il Presidente del-la Sezione di Catanzaro, Cav. Orpello.

Il 27 febbraio 2004 presso laSezione ANFI di Catanzaro ha avutoluogo un incontro tra gli iscrittiall’A.N.F.I. del territorio per onorarel’ultra ottantacinquenne socio, Dott.Leonardo Stanà, Generale di Corpod’Armata in congedo.

Alla bella riunione, voluta dal Presi-dente della Sezione, Cav. GiuseppeOrpello, hanno partecipato il Col. LuigiMelara, Comandante Provinciale dellaGuardia di Finanza di Catanzaro, ilConsigliere Nazionale Comm. Ansel-mo Giusti, in rappresentanza del Pre-sidente Nazionale, Gen. C.A. Pietro DiMarco, ed un folto gruppo di soci.

Parole di stima sono state espres-se dal Col. Dott. Melara all’indirizzodel Gen. Stanà unitamente agli augu-ri più sentiti per una pronta guarigio-ne dello stesso ed il suo sollecitoritorno tra i colleghi (il Gen. Stanàinfatti non ha potuto essere presenteper lievi motivi di salute). La perga-mena è stata ritirata dal figlio, Dott.Carlo Stanà, medico a Catanzaro.

Anche il Consigliere Nazionale,Prof. Anselmo Giusti, si è associatoalle parole di stima espresse dal Col.Luigi Melara invitando, tra l’altro, tuttii colleghi presenti, a voler trarreesempio dalla lunga esperienza divita del Gen. Stanà per l’attaccamen-to dimostrato alle Fiamme Gialle.

Il Consigliere Nazionale Giusti edil Presidente della Sezione Orpellohanno infine ringraziato il Comandan-te Provinciale, Col. Dott. Melara, perla sensibilità e la disponibilità dimo-strate, malgrado i suoi inderogabili enumerosi impegni.

La cerimonia si è conclusa con unbuffet offerto dalla Sezione.

LA SEZIONE ANFI DI CATANZARO HA CONSEGNATO AL GEN. LEONARDO STANÀ UNA PERGAMENA RICORDO

PER IL SUO LUNGO E SINCERO ATTACCAMENTO AL SODALIZIO ANFIdi Anselmo Giusti

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 11

L’11 febbraio 2004 la SezioneANFI di Biacesa ha organizzato unafesta sulle nevi di Madonna di Campi-glio (TN) in località Pradalago – Rifu-gio Viviani – a quota 2.082 s.l.m..

Presso la stessa località, l’8 set-tembre 2001, la Sezione ANFI di Bia-cesa aveva già partecipato alla VIIEdizione “Preghiera delle Dolomiti”,celebrata dal Cappellano MilitareCapo del Servizio Assistenza Spiri-tuale della Guardia di Finanza diTrento, alla presenza dell’alloraComandante Regionale della Guar-dia di Finanza, Gen. B. Luciano Pez-zi.

Prima della discesa libera vi è sta-to un attimo di raccoglimento perricordare i Caduti di tutte le guerre.

Alla festa sulla neve hanno parte-cipato solo ...gli specialisti dello sci.In testa (ma non per bravura) il Presi-dente M.M. Paolo Faggioni, che ha

La Sezione ANFI di Tarvisio, in col-laborazione con il locale ComandoCompagnia in data 7 febbraio 2004 haorganizzato, per il quinto anno conse-cutivo, la competizione sciistica di fon-do a tecnica libera tra staffette, sorteg-giate, di finanzieri in congedo e in ser-vizio, denominata “Coppa del Barba” inricordo del collega e amico indimenti-cabile Giuseppe Concina. Alla compe-tizione hanno partecipato finanzieri incongedo sia di Tarvisio che di altreSezioni del Friuli unitamente a colleghiin servizio presso le Compagnie di Tar-visio e Tolmezzo e dei rispettivi SAGF.Il Trofeo è stato vinto dalla staffettacomposta dagli App.ti Mariano Malfita-na e Francesco Mattei della SezioneANFI di Tarvisio ed il M.C. LorenzoCopetti della Compagnia di Tarvisio.Varie sono state le premiazioni, fraqueste la Coppa del Gen. Enrico Bute-ra è andata al concorrente più anziano,e la Coppa V.B. S. Pecoraro alla con-corrente che ha realizzato il migliortempo fra le staffette femminili. Nume-rosa è stata la partecipazione alla

gara, n. 13 staffette, ma ancor piùnumerosa è stata la partecipazione atutta la manifestazione; dopo la garatutti i presenti gareggianti e non, sisono recati presso il “Soggiorno Mon-tano Boscoverde” della Guardia diFinanza per l’aperitivo. Hanno presen-ziato alla manifestazione il Capitano S.

Marton, Comandante la Compagnia diTarvisio, ed il Ten. Col. D’Amato e ilCol. Mazzei, Consiglieri Nazionali del-l’ANFI rispettivamente per il Friuli -Venezia Giulia e per il Trentino - AltoAdige. Ha fatto gli onori di casa il Pre-sidente della Sezione ANFI di Tarvisio,M.C. Federico Marchioro.

divertito i presenti per le sue ... spa-rate sulla neve. Sono intervenutianche alcuni finanzieri del SAGF(Soccorso Alpino della Guardia di

Nella foto, il gruppo sciatori dellaSezione ANFI di Biacesa con i colleghidel SAGF di Tione. Sullo sfondo il rifu-gio Viviani (mt. 2082 s.l.m.).

Il Presidente della Sezione di Tarvisio, M.C. Marchioro, con la Sig.ra Maria Zanier(vedova Concina) e l’App. Mattei, rappresentante della staffetta vincitrice del trofeo.

COPPA DEL BARBA COMPETIZIONE SCIISTICA TRA I FINANZIERI IN CONGEDO E QUELLI IN SERVIZIO A TARVISIO

FESTA SULLA NEVE DEI SOCI DELLA SEZIONE ANFI DI BIACESAE I COMPONENTI DEL SAGF DI TIONE (TN)

12 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

A CONEGLIANO IL 25 GENNAIO 2004 SI È SVOLTA LA MANIFESTAZIONE “LA LUCCIOLATA FINALE”

Organizzata dalla Sezione ANFI diConegliano, il 25 gennaio u.s., si èsvolta la “Lucciolata finale” a favoredella Casa “Via di Natale” di Aviano,patrocinata dalla Città di Conegliano insinergia con la Consulta delle varieAssociazioni cittadine e con la colla-borazione di altri sodalizi che operanonel campo dello sport, della cultura,del volontariato e umanitarie.

La casa di “Via di Natale” offreospitalità gratuita agli ammalati termi-nali di tumore, ai familiari dei ricovera-ti presso il vicino Ospedale oncologico(C.R.O.) che non sono in grado di sog-giornare presso le normali strutture al-berghiere, nonché ai malati oncologiciche si recano presso il C.R.O. per cu-re ambulatoriali di chemioterapia.

La Lucciolata finale non è se non ilriepilogo di tutte le altre lucciolate cit-tadine organizzate in precedenza.

Numerose le persone intervenute,circa 6.000, provenienti prevalente-mente da tutto il settentrione d’Italia,ma anche da altre sedi, persino dalmeridione d’Italia e dalle isole. L’im-portante manifestazione ha avuto ca-rattere altamente umanitario che hapermesso di raccogliere una sommadi 15 mila Euro che è stata devoluta inbeneficenza.

Si è formato un lungo corteo contorce, labari e bandiere che ha percor-so le vie cittadine per raggiungerePiazza Cima, ove sono avvenute tuttele esibizioni.

L’ammissione alla manifestazioneè avvenuta con l’acquisto di un cartel-lino ad offerta libera (minimo 1 Euro). Ipartecipanti sono stati intrattenuti conesibizioni e concerti tenuti da: il Corpobandistico “La Filarmonica” di Cone-gliano; il Gruppo delle majorettes “LeBlue Belles” di Trebaseleghe; la Ban-da cittadina e le majorettes di Nervesadella Battaglia; la Fanfara Alpina del-l’A.N.A. di Conegliano; il ComplessoBandistico di Corno di Rosazzo (Udi-ne), accompagnato dal Sindaco diquel paese; il Gruppo delle cornamu-se “Le Baghe della Zosagna” e ilGruppo dei tamburini e degli sbandie-ratori dell’Ass. Dama Castellana diConegliano.

Il personale della Protezione civile

del Radio Club Cavaliere dell’Etere deiCarabinieri volontari della Benemerita,dell’Associazione Nazionale Finanzierid’Italia, del Gruppo della Protezione ci-vile di S. Pietro di Feletto e i Volontaridel Soccorso della Croce Rossa hannoofferto la loro assistenza per assicurarel’ottima riuscita della manifestazione.

Numerosi i posti di ristoro gestitidagli Alpini, dai Bersaglieri e dai Mari-nai che hanno distribuito bevande cal-

de e bibite gratis a tutti.Il Sindaco di Conegliano, Rag.

Floriano Zambon, con i vari Assesso-ri alla Cultura, all’Ordine Pubblico, aiServizi sociali hanno presenziato allamanifestazione assieme alla Direttri-ce della Casa “Via di Natale”, Sig.raCarmen Gallini.

La stampa locale e Radio Cone-gliano hanno ampiamente commenta-to l’avvenimento.

Il gruppo delle majorettes “Le Blue Belles” si esibisce in Piazza Cima a Cone-gliano.

Il lungo corteo dei partecipanti alla “Lucciolata finale” con in testa la “Panda”della Sezione ANFI di Conegliano, percorre le vie cittadine.

di Antonio Mastrullo

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 13

Nell’ottobre 2002, in occasionedella Battaglia di El Alamein, per ini-ziativa del Gen. C.A. Gualtiero Stefa-non, Direttore del Circolo Ufficiali del-le FF.AA. d’Italia, fu organizzato unpellegrinaggio al Sacrario dei Cadutiitaliani al quale presero parte circa200 persone.

Alcuni degli interessati, però nonriuscirono a partire per indisponibilitàdi posti.

Quest’anno, su richiesta di ungruppo di Ufficiali dei Granatieri, ilviaggio verrà ripetuto ed oltre allavisita al Sacrario, che custodisce iresti di circa 5000 Caduti, verrannoeffettuate visite al Cairo e ad Ales-sandria.

In particolare:• a El Alamein, oltre a rendere

omaggio ai Caduti, si visiteran-no il Cimitero degli Ascari libiciche furono nostri fedelissimi evalorosi combattenti, la “Baseitaliana di quota 33’’ ed il Museoprogettato ed allestito dal Col.Paolo Caccia Dominioni che perlunghi anni si dedicò alla ricercae raccolta delle salme;

• al Cairo si vedranno le Piramidi,la Sfinge, la Cittadella con ilGran Bazar, la Grande Moscheaed il Museo Egizio, uno dei piùimportanti dell’Africa;

• ad Alessandria la splendida For-tezza di Quaitbay, le Catacom-be di Skukafa, il Museo greco-romano e la Chiesa di S. Cateri-na dove è la tomba di VittorioEmanuele III.

Per coloro che già conoscono ilCairo ed Alessandria è previsto unprogramma alternativo nell’internodell’Egitto.

Quota, per persona, con sistema-zione in camera doppia (per almeno50 persone) . 855,00. Supplementoper la sistemazione in camera singo-la: .150,00.

La quota comprende: volo dilinea da Roma e Milano, accompa-gnatrice dell’Italia, sistemazione inottimi alberghi (5 stelle al Cairo, 4stelle sup. ad Alessandria), tratta-mento di pensione completa, guida

professionale per tutta la durata delviaggio, visto d’ingresso in Egitto,assicurazione bagaglio, polizza sani-taria, documentazione e borsa daviaggio.

Non comprende: bevande aipasti e mance.

Programma dettagliato e infor-mazioni: potranno essere richiestitelefonicamente al Gen. Albi - Marini(telefoni nr. 06/30889780 –06/30888150 – cell. 339/2821605).

Iscrizioni: dovranno essere fatteentro il 30 maggio col versamento diun acconto di 150,00 Euro:

• a mezzo c/c postale a “T.T.E.” –nr. 82216003;

• con bonifico bancario sul c/c2505 intestato a “T.T.E.” dellaBanca S. Paolo IMI – Ag. 16 –Roma Olgiata – ABI 1025, CAB3220;

• direttamente al Circolo Ufficialidi Roma – Gen. Di Vaia.

Si precisa, inoltre, che lo stessoviaggio sarà ripetuto a cavallo del23 ottobre (festa dei paracadutistie dei carristi) ed esattamente dal22 al 27 ottobre.

Cartolina edita nel 50° Anniversario della battaglia di El Alamein 1942-1992 Basedi “Quota 33”, progettata e costruita da Paolo Caccia Dominioni nel maggio 1950.

PELLEGRINAGGIO AD EL ALAMEIN E VISITE CULTURALIAL CAIRO E AD ALESSANDRIA - 8/13 LUGLIO 2004

LA BATTAGLIA DI EL ALAMEIN

Le battaglie, in effetti, furono treed ebbero luogo nel periodo compre-so tra il 1° luglio ed il 4 novembre1942. Furono combattute tra l’8^Armata britannica, formata da truppedei Dominions (Sudafricani, Austra-liani, Neozelandesi, Indiani) oltre cheda Scozzesi ed Inglesi e l’ArmataCorazzata Italo-tedesca, formata dal-le Divisioni Italiane “Ariete” e “Litto-rio”, corazzate; “Trieste”, motorizzata;

“Trento”, “Bologna”, “Brescia” e“Pavia”, di Fanteria, “Folgore”, para-cadutista e dalle Divisioni Tedesche15^ e 21^ corazzate; 90^ leggerameccanizzata; 164^ di fanteria e dal-la brigata paracadutisti, “Ramke”.

Le forze britanniche erano coman-date dai Generali Auchinleck prima eMontgomery successivamente, men-tre quelle Italo-tedesche dal FeldMaresciallo Rommel.

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 13

Nell’ottobre 2002, in occasionedella Battaglia di El Alamein, per ini-ziativa del Gen. C.A. Gualtiero Stefa-non, Direttore del Circolo Ufficiali del-le FF.AA. d’Italia, fu organizzato unpellegrinaggio al Sacrario dei Cadutiitaliani al quale presero parte circa200 persone.

Alcuni degli interessati, però nonriuscirono a partire per indisponibilitàdi posti.

Quest’anno, su richiesta di ungruppo di Ufficiali dei Granatieri, ilviaggio verrà ripetuto ed oltre allavisita al Sacrario, che custodisce iresti di circa 5000 Caduti, verrannoeffettuate visite al Cairo e ad Ales-sandria.

In particolare:• a El Alamein, oltre a rendere

omaggio ai Caduti, si visiteran-no il Cimitero degli Ascari libiciche furono nostri fedelissimi evalorosi combattenti, la “Baseitaliana di quota 33’’ ed il Museoprogettato ed allestito dal Col.Paolo Caccia Dominioni che perlunghi anni si dedicò alla ricercae raccolta delle salme;

• al Cairo si vedranno le Piramidi,la Sfinge, la Cittadella con ilGran Bazar, la Grande Moscheaed il Museo Egizio, uno dei piùimportanti dell’Africa;

• ad Alessandria la splendida For-tezza di Quaitbay, le Catacom-be di Skukafa, il Museo greco-romano e la Chiesa di S. Cateri-na dove è la tomba di VittorioEmanuele III.

Per coloro che già conoscono ilCairo ed Alessandria è previsto unprogramma alternativo nell’internodell’Egitto.

Quota, per persona, con sistema-zione in camera doppia (per almeno50 persone) . 855,00. Supplementoper la sistemazione in camera singo-la: .150,00.

La quota comprende: volo dilinea da Roma e Milano, accompa-gnatrice dell’Italia, sistemazione inottimi alberghi (5 stelle al Cairo, 4stelle sup. ad Alessandria), tratta-mento di pensione completa, guida

professionale per tutta la durata delviaggio, visto d’ingresso in Egitto,assicurazione bagaglio, polizza sani-taria, documentazione e borsa daviaggio.

Non comprende: bevande aipasti e mance.

Programma dettagliato e infor-mazioni: potranno essere richiestitelefonicamente al Gen. Albi - Marini(telefoni nr. 06/30889780 –06/30888150 – cell. 339/2821605).

Iscrizioni: dovranno essere fatteentro il 30 maggio col versamento diun acconto di 150,00 Euro:

• a mezzo c/c postale a “T.T.E.” –nr. 82216003;

• con bonifico bancario sul c/c2505 intestato a “T.T.E.” dellaBanca S. Paolo IMI – Ag. 16 –Roma Olgiata – ABI 1025, CAB3220;

• direttamente al Circolo Ufficialidi Roma – Gen. Di Vaia.

Si precisa, inoltre, che lo stessoviaggio sarà ripetuto a cavallo del23 ottobre (festa dei paracadutistie dei carristi) ed esattamente dal22 al 27 ottobre.

Cartolina edita nel 50° Anniversario della battaglia di El Alamein 1942-1992 Basedi “Quota 33”, progettata e costruita da Paolo Caccia Dominioni nel maggio 1950.

PELLEGRINAGGIO AD EL ALAMEIN E VISITE CULTURALIAL CAIRO E AD ALESSANDRIA - 8/13 LUGLIO 2004

LA BATTAGLIA DI EL ALAMEIN

Le battaglie, in effetti, furono treed ebbero luogo nel periodo compre-so tra il 1° luglio ed il 4 novembre1942. Furono combattute tra l’8^Armata britannica, formata da truppedei Dominions (Sudafricani, Austra-liani, Neozelandesi, Indiani) oltre cheda Scozzesi ed Inglesi e l’ArmataCorazzata Italo-tedesca, formata dal-le Divisioni Italiane “Ariete” e “Litto-rio”, corazzate; “Trieste”, motorizzata;

“Trento”, “Bologna”, “Brescia” e“Pavia”, di Fanteria, “Folgore”, para-cadutista e dalle Divisioni Tedesche15^ e 21^ corazzate; 90^ leggerameccanizzata; 164^ di fanteria e dal-la brigata paracadutisti, “Ramke”.

Le forze britanniche erano coman-date dai Generali Auchinleck prima eMontgomery successivamente, men-tre quelle Italo-tedesche dal FeldMaresciallo Rommel.

14 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

Il 6 gennaio 2004 in Salerno è sta-to ricordato nel centesimo anniversa-rio dalla nascita la figura indimentica-bile del Ten. Prof. Pasquale Tutino,Consigliere Nazionale della nostraAssociazione.

Pertanto la ricorrenza non potevapassare inosservata.

Nella storica Chiesa di San Bene-detto nel cuore di Salerno, il Rev.Padre domenicano Salvatore Paganoha celebrato la Santa Messa solennein suffragio ed ha commosso il nume-

roso uditorio con la predica, che hatoccato l’animo degli astanti con unaanalisi profonda dell’esistenza uma-na che ha destato la convinta atten-zione di tutti.

La Sezione ANFI di Salerno, cheha promosso la doverosa manifesta-zione, è intervenuta con tutti i socidisponibili, con Bandiera e distintivisociali.

Al termine del rito, prima dellarecita della preghiera della Guardia diFinanza, un socio ha commemorato il

Tenente Tutino, percorrendone i trat-ti salienti della nobile esistenza: lavita militare connotata dall’alta pro-fessionalità e dall’eroismo in guerra, imeriti culturali grazie ai quali il Ten.Tutino fu prestigioso Docente all’Uni-versità (Cattedra di Geografia Politicaed Economica), la geniale azione diPresidente della Sezione ANFI diSalerno (dal 1962) e di Consiglierenazionale (dal 1973). Era in caricaquando, il 20 novembre 1978, lasciòquesta vita terrena.

Cartolina edita dal Ministero Difesa – Commissariato Generale Onoranze ai Cadu-ti. Le iscrizioni trovansi nel Cimitero militare italiano di Quota 33 presso ElAlamein e nel Padiglione d’Onore.

A SALERNO COMMEMORATO IL CONSIGLIERE NAZIONALE ANFI PROF.PASQUALE TUTINO NEL CENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA

La terza ed ultima battaglia (23 otto-bre – 4 novembre), che fu quella deci-siva, segnò la fine delle fortune militaridell’Asse in Africa Settentrionale.

Alle 20,40 (ora italiana) del 23ottobre, più di 900 bocche di fuocobritanniche, schierate una accantoall’altra su un fronte di circa 50-60Km, tra il Golfo degli Arabi e ladepressione di El Qattara, aprirono ilfuoco simultaneamente contro loschieramento difensivo italo-tedesco.

Alle ore 21,30 le fanterie britannichegiunsero a contatto con la difesa avver-saria, sviluppando l’attacco, contempo-raneo, su due assi di penetrazione:

• a nord urtarono contro le difesedel 7° Bersaglieri, della 164a

Div.f. tedesca e della Div.f.“Trento”, riuscendo a scardinarela linea difensiva e ad aprire iprimi varchi nei campi minati ita-lo-tedeschi;

• a sud investirono i capisalditenuti dai paracadutisti della“Folgore”, che resistetterocoraggiosamente e respinsero ilnemico sulle posizioni di parten-za con gravissime perdite.

Gli attacchi delle truppe britanni-che, condotti con un rapporto di forzeda 10 ad 1 per gli uomini e da 5 a 1per i carri, artiglierie ed aerei, conti-nuarono incessanti fino al giorno 26,sempre respinti a sud dove il sacrificiodella “Folgore” li fermò ripetutamente,e con lenti ma progressivi successi a

nord, dove riuscirono a penetrare nel-le posizioni italo-tedesche.

Tra il 27 ed il 31 ottobre la lotta sifece sempre più aspra: una serie dicontrattacchi corazzati, lanciati con ilmassimo appoggio dell’artiglieria edell’aviazione da italiani e tedeschinon riuscirono a respingere gli attac-chi. Le perdite, da ambo le parti, furo-no ingentissime.

Il 2 novembre il Generale Montgo-mery lanciò l’attacco finale che duròdue giorni. Furono 2 giorni di durissi-

mi combattimenti, condotti con corag-gio, determinazione e sacrificio sinoall’esaurimento, da parte delle truppeitalo-tedesche, di qualsiasi possibilitàdi resistenza.

In quelle battaglie, in terra egizia-na, caddero 5920 soldati italiani.

Di essi, 4814 riposano nel Sacra-rio; 2465 hanno un nome, 2349 sonoignoti, noti solo a Dio.

1106 sono rimasti dispersi persempre, “Legione di Anime a pre-sidio del Deserto”.

14 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

Il 6 gennaio 2004 in Salerno è sta-to ricordato nel centesimo anniversa-rio dalla nascita la figura indimentica-bile del Ten. Prof. Pasquale Tutino,Consigliere Nazionale della nostraAssociazione.

Pertanto la ricorrenza non potevapassare inosservata.

Nella storica Chiesa di San Bene-detto nel cuore di Salerno, il Rev.Padre domenicano Salvatore Paganoha celebrato la Santa Messa solennein suffragio ed ha commosso il nume-

roso uditorio con la predica, che hatoccato l’animo degli astanti con unaanalisi profonda dell’esistenza uma-na che ha destato la convinta atten-zione di tutti.

La Sezione ANFI di Salerno, cheha promosso la doverosa manifesta-zione, è intervenuta con tutti i socidisponibili, con Bandiera e distintivisociali.

Al termine del rito, prima dellarecita della preghiera della Guardia diFinanza, un socio ha commemorato il

Tenente Tutino, percorrendone i trat-ti salienti della nobile esistenza: lavita militare connotata dall’alta pro-fessionalità e dall’eroismo in guerra, imeriti culturali grazie ai quali il Ten.Tutino fu prestigioso Docente all’Uni-versità (Cattedra di Geografia Politicaed Economica), la geniale azione diPresidente della Sezione ANFI diSalerno (dal 1962) e di Consiglierenazionale (dal 1973). Era in caricaquando, il 20 novembre 1978, lasciòquesta vita terrena.

Cartolina edita dal Ministero Difesa – Commissariato Generale Onoranze ai Cadu-ti. Le iscrizioni trovansi nel Cimitero militare italiano di Quota 33 presso ElAlamein e nel Padiglione d’Onore.

A SALERNO COMMEMORATO IL CONSIGLIERE NAZIONALE ANFI PROF.PASQUALE TUTINO NEL CENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA

La terza ed ultima battaglia (23 otto-bre – 4 novembre), che fu quella deci-siva, segnò la fine delle fortune militaridell’Asse in Africa Settentrionale.

Alle 20,40 (ora italiana) del 23ottobre, più di 900 bocche di fuocobritanniche, schierate una accantoall’altra su un fronte di circa 50-60Km, tra il Golfo degli Arabi e ladepressione di El Qattara, aprirono ilfuoco simultaneamente contro loschieramento difensivo italo-tedesco.

Alle ore 21,30 le fanterie britannichegiunsero a contatto con la difesa avver-saria, sviluppando l’attacco, contempo-raneo, su due assi di penetrazione:

• a nord urtarono contro le difesedel 7° Bersaglieri, della 164a

Div.f. tedesca e della Div.f.“Trento”, riuscendo a scardinarela linea difensiva e ad aprire iprimi varchi nei campi minati ita-lo-tedeschi;

• a sud investirono i capisalditenuti dai paracadutisti della“Folgore”, che resistetterocoraggiosamente e respinsero ilnemico sulle posizioni di parten-za con gravissime perdite.

Gli attacchi delle truppe britanni-che, condotti con un rapporto di forzeda 10 ad 1 per gli uomini e da 5 a 1per i carri, artiglierie ed aerei, conti-nuarono incessanti fino al giorno 26,sempre respinti a sud dove il sacrificiodella “Folgore” li fermò ripetutamente,e con lenti ma progressivi successi a

nord, dove riuscirono a penetrare nel-le posizioni italo-tedesche.

Tra il 27 ed il 31 ottobre la lotta sifece sempre più aspra: una serie dicontrattacchi corazzati, lanciati con ilmassimo appoggio dell’artiglieria edell’aviazione da italiani e tedeschinon riuscirono a respingere gli attac-chi. Le perdite, da ambo le parti, furo-no ingentissime.

Il 2 novembre il Generale Montgo-mery lanciò l’attacco finale che duròdue giorni. Furono 2 giorni di durissi-

mi combattimenti, condotti con corag-gio, determinazione e sacrificio sinoall’esaurimento, da parte delle truppeitalo-tedesche, di qualsiasi possibilitàdi resistenza.

In quelle battaglie, in terra egizia-na, caddero 5920 soldati italiani.

Di essi, 4814 riposano nel Sacra-rio; 2465 hanno un nome, 2349 sonoignoti, noti solo a Dio.

1106 sono rimasti dispersi persempre, “Legione di Anime a pre-sidio del Deserto”.

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 15

una società multietnica e multicoloreche una sola razza.

Parole sottolineate dalla plateacon uno scrosciante applauso.

Dopo di ché si è passati alla pre-sentazione ed alla testimonianza diParete, il quale seduto tra i consiglie-ri comunali alla destra del Presidenteha raccontato alla numerosissimaplatea presente nella sala consiliarela tragica esperienza che lo hasegnato per tutta la vita, precedutada una serie di fatti raccapriccianti.Infatti sul solo campo di sterminioK.Z. di Dachau su 10.362 italiani chevi erano stati deportati, ne sopravvis-sero solo 404.

Il numero dei morti comprendeesclusivamente quelli documentatidal Servizio Internazionale di Arolsen.

Non è documentato e non siconosce il numero dei fucilati: sonde-dehan-dlung “trattamento speciale”riservato a quanti erano trasferiti nelcampo dalla Gestapo per esserefucilati.

I decessi durante i trasporti o nelcorso delle marce della morte edurante i lavori forzati in marzo edaprile 1945 non vennero numerati.

Furono internati a Dachau e neisuoi sottocampi uomini (37.493) edonne (6.881) di 38 nazionalità, inprevalenza Russi, Polacchi, Unghe-resi, Tedeschi, Francesi ed Italiani.

Il Lager, aperto il 22 marzo 1933,fu liberato dalla 7^ Armata Americanail 29 aprile 1945.

Dodici anni di torture, di terrore edi sterminio.

2. Il racconto del nostro socioErmando Parete «L’8 settembre 1943, in territorio

Jugoslavo, abbandonato in balia dieventi che richiedevano difficili scelte,fui tra i primi che seppero coglierel’occasione per dissociarsi da unaguerra che non sentivamo, e ci rifiu-tammo di continuare a combattere afianco dei tedeschi. Quel comporta-mento costò l’internamento nel cam-po di sterminio e di eliminazione K.Z.di Dachau (Germania).

Fu una scelta senza alcuna esita-zione, per non tradire il giuramentoprestato alla Scuola Alpina dellaGuardia di Finanza di Predazzo (TN)di fedeltà alla Patria.

Il Comm. Ermando Parete in una foto ricordo con il Comandante del NucleoRegionale pt. della Guardia di Finanza di Pescara, Col. Angeloni.

IL GIORNO DELLA MEMORIAL’ULTIMO FINANZIERE DEL CAMPO DI STERMINIO K.Z. DI DACHAU

La Repubblica Italiana, con laLegge 211 del 20 luglio 2000, ha rico-nosciuto la giornata del 27 gennaiocome “Giorno della Memoria”. Il pri-mo articolo recita così: «La Repubbli-ca Italiana riconosce il giorno 27 gen-naio “Giorno della Memoria” al fine diricordare la Shoah (sterminio delpopolo ebraico), le leggi razziali, lapersecuzione italiana dei cittadiniebrei, gli italiani che hanno subito ladeportazione, la prigionia, la morte,nonché coloro che, anche in campi eschieramenti diversi, si sono oppostial progetto di sterminio, ed a rischiodella propria vita hanno salvato altrevite e protetto i perseguitati».

Anche a Pescara si è svolta, indata 27 gennaio 2004, nella Sala con-siliare, affollata per il consiglio straor-dinario, la commemorazione del“Giorno della Memoria”. Una toccantecerimonia piena di significato e solen-nità alla quale hanno partecipato ilPrefetto Dott. Andrea Gentile, ilVescovo S.E. Francesco Cuccarese,il Questore, Dott. Dante Consiglio, ilComandante del Nucleo RegionaleAbruzzo della Guardia di Finanza,Col. t. SFP Marco Mario Angeloni, ilComandante Provinciale della Guar-dia di Finanza, Ten. Col. Paolo D’A-mata, il Comandante Provinciale deiCarabinieri, Ten. Col. Antonio Cari-deo, le Associazioni Combattentisti-che e d’Arma con labaro, i ragazzi del-le scuole nonché i cittadini di Pescara.

Ospite d’onore della celebrazionequale testimonial dell’orrore dei cam-pi di sterminio nazisti, l’ottantenneBrigadiere della Guardia di Finanza,Socio Benemerito della SezioneANFI di Pescara, Comm. ErmandoParete, “superstite del campo di ster-minio di Dachau”.

La cerimonia ha avuto inizio conla scoperta di una lapide dedicataalle vittime dei bombardamenti, aseguire un vibrante discorso del Pre-sidente del Consiglio Comunale nelcorso del quale, nel lanciare unmonito e al tempo stesso un mes-saggio di grande speranza, per testi-moniare il valore della pace e dellatolleranza, ha profferito ....è meglio

di Ermando Paretedi Ermando Parete

16 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

Il nerbo del campo per i sommer-si, la massa anonima continuamenterinnovata e sempre identica dei nonuomini. La capacità di creare dei“morti in vita”.

Una volta riconquistata una inspe-rata libertà e con essa una vita cheall’interno del campo di sterminio e dieliminazione K.Z. di Dachau avevaperso ogni tradizionale valore, biso-gna raccontare.

I superstiti dei lager devono ricor-dare per non dimenticare, per testi-moniare, perché ciò che è successopuò ripetersi. Possono anche indivi-dualmente perdonare se c’è un penti-mento, ma la storia non si può azze-rare e dobbiamo imparare a leggerlaper apprenderne la lezione.

Il nostro obbligo di sopravvissuti edi dover raccontare ai giovani, senzapretendere di insegnare.

Arruolato nel Corpo l’11 maggio1942 ed assegnato alla Scuola Alpinadella Guardia di Finanza di Predazzo,sono stato addestrato per i combatti-menti in zona di guerra.

Il 1° novembre 1942, fui mobilitatoed assegnato al “glorioso XI Battaglio-ne mobilitato della Guardia di Finan-za”, dislocato in territorio Jugoslavo.

Ciò che mi capitò dopo l’8 settem-bre 1943, fu di essere disarmato dalletruppe Jugoslave prima e poi prigio-niero dei partigiani slavi, collaborandocon essi, riuscii a raggiungere l’Italia.

Catturato dalle SS nei pressi diCimadolmo (TV) e rinchiuso nei sot-terranei di una caserma, fui trasferitonelle celle sotterranee del carcere diUdine, dove venni sottoposto alle piùatroci torture, agli interrogatori piùspietati, alle centomila e più percossedi ogni genere, poi infine la deporta-zione nel K.Z. di Dachau (Germania).

Tante volte ho raccontato nellescuole di ogni ordine e grado che,attraverso l’esperienza della guerra,si capisce sino in fondo che cosasignifichino dittatura e nazionalismo,che nello sterminio pianificato diDachau vidi con gli occhi tutto l’orroree la degradazione umana a cui portòla ideologia nazista.

Parlo con semplicità, con un lin-guaggio immediato con le scolare-sche; proprio per questo la mia testi-monianza risulta così efficace epenetrante.

Qualche studente può chiedermiche significato ha oggi la memoria di

un periodo storico lontano più di mez-zo secolo?

Tutto questo è vero, ma in sededi ricostruzione storica non si può,invece, dimenticare un dato e cioèche il nazismo rappresenta un “UNI-CUM” nella storia perché ha messoal servizio della morte razionalità edintelligenza.

Altri massacri ci sono stati nel cor-so dei secoli, ma le stragi nazistesono altra cosa: i dodici milioni dimorti nei lager sono il frutto di unaprogrammazione precisa, scientificae meticolosa al servizio della qualesono state messe professionalità ecompetenza.

L’intero sistema di concentramen-to che spesso erroneamente immagi-niamo come semplice prodotto dellaviolenza, è stato programmato conprecisione per permettere all’econo-mia tedesca di avvalersi di milioni dischiavi ridotti nella condizione di lavo-ratori silenziosi, incapaci di reazionee talvolta persino di volontà.

La capacità di creare dei “morti invita”! nulla è lasciato al caso nel lager,lo sfinimento nei lavori forzati, la ridu-zione del “Nome” in “Numero”, la pau-ra di andare ancora vivi nelle bocchedei forni crematori sempre ardenti,l’arroganza dei Kapò, l’ombra inquie-tante delle SS, in altre parole tutto ciòche rende l’uomo un semplice nume-ro da aggiungere o da sottrarre daltabellone della morte, è funzionale ad

avere un lavoratore schiavizzato,troppo impaurito per disobbedire;esecutore indifeso di volontà altrui.

Tutto questo è frutto di un inge-gnoso progetto d’organizzazione dellavoro forzato. La scienza al serviziodello sterminio pianificato.

Quindi non si dica che la II^ guer-ra mondiale sia stata sbagliata per-ché non è stata sbagliata. È unaresponsabilità politica, ma il Finanzie-re non ha sbagliato! Il Finanziere hacombattuto, ha combattuto valorosa-mente, si è meritato la gloria e merital’onore e il nostro rispetto perché fuci-lato o bruciato nei forni crematori.Nessuno saprà mai il nome deiFinanzieri-“Numeri”.

I sopravvissuti, al ritorno in Patria,erano accolti con indifferenza edanche con disprezzo in quanto consi-derati come un esercito sconfitto,invece avevano vinto da soli la piùdifficile delle lotte, quella contro sestessi, “a non cedere”; avevano assi-stito all’incubo quotidiano della morte,avevano salvato la dignità del nostroPaese di fronte al mondo dimostran-do che c’era un’altra Italia la “IT” den-tro il triangolo rosso applicato alladivisa Zebrata portata dagli “Uomini-Numero nei K.Z.”.

A tanta distanza di tempo, puòapparire persino irreale che in que-gli anni di questo nostro secoloappena trascorso, ci siano statiuomini che indossavano la divisa

Cerimonia dello scoprimento di una Lapide commemorativa in occasione della“giornata della memoria”. Il Brig. Parete assieme alle Autorità intervenute.

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 17

delle SS e che per questo stessomotivo possedevano il diritto di vitae di morte su altri esseri, uomini,donne, non importava se giovani,vecchi o bambini.

Per essere fucilati seduta stante,bastava non togliersi il berretto almomento giusto o cadere per terraperché stremati dalla fatica dei lavoriforzati e dalla fame o non rispondereprontamente, magari perché si igno-rava il tedesco ed in particolare ilnumero chiamato in quella lingua oper mille altri futili motivi.

Non fu consentito porsi alcuninterrogativo.

I gloriosi Caduti rimarranno persempre nel mio cuore.

Il ricordo del comune sacrificiodegli “Uomini – Numeri” fucilati e bru-ciati nei forni crematori per il supremoamor di Patria, in quell’impulso di gio-vanile ardimento, obbedendo agliordini ricevuti dai superiori comandidella Guardia di Finanza, al giura-mento di fedeltà all’Italia.

Questi miei Colleghi Zebrati, fuci-lati durante i lavori forzati, avviliti dal-la fame e dal freddo, come era scrittopasserai per il camino dei forni cre-matori, hanno certamente ritrovato,nella gloria del cielo, più completavita che furono chiamati a donare conil loro “olocausto” per una Italia liberadagli invasori.

Il 16 aprile 1945 è stato uno deigiorni più neri della mia prigionia. “Treprigionieri del lager vennero fucilatiperché tentarono di trovare la stradadella libertà, fuggendo. Si trattava didue Finanzieri e di un Carabiniere. Iloro corpi crivellati di colpi furono get-

La Città di Vicenza il 12 gennaio2004 ha ricordato il 59° anniversariodella morte del partigiano Dino, figliodel Finanziere Arturo Carta – cofon-datore della Sezione ANFI di Vicenzanell’anno 1922.

Il diciannovenne martire dellaResistenza, impiegato presso le orga-nizzazioni e gli apparati dei comandifascisti di Vicenza, trafugava e sot-traeva importanti documenti e infor-mazioni segrete che passava poi al

Comando dei dirigenti partigiani dellaBrigata Julia, di cui faceva segreta-mente parte, salvando così molte per-sone da rastrellamenti, deportazioni erappresaglie. Scoperto, venne cattu-rato, torturato e fucilato in Via Calde-rari a Vicenza, dove una Lapide mar-morea ricorda il sacrificio sotto la datadel 12 gennaio 1945.

La cittadinanza, le Autorità vicenti-ne, le Associazioni Combattentistichee d’Arma ogni anno celebrano la

commovente cerimonia sul luogo del-l’eccidio, dove un oratore ricorda allegiovani generazioni il martirio di quelragazzo, che si immolò perché crede-va nella democrazia e nella pace.

Le televisioni locali e regionali e ilTG. 3 Rai Veneto, hanno trasmessola cerimonia commemorativa comuni-cando che al giovane martire com-battente per la liberazione Dino Car-ta, è stata intitolata di recente unaScuola Media e una Piazza di Vicen-

59° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL PARTIGIANO DINO, FIGLIO DEL FINANZIERE ARTURO CARTA COFONDATORE DELLA SEZIONE ANFI DI VICENZA

tati a ridosso di un muretto. Alcuniragazzini li tiravano per i piedi, cer-cando di prendere le loro scarpe”.

Al tramonto di un giorno di pri-mavera “29 aprile 1945”, in filadavanti al plotone di esecuzione SS,in attesa di essere fucilati, arrivaro-no i soldati della 7^ Armata Ameri-cana e con essi “la vita e la libertà”.

Ho vissuto ogni giorno comefosse l’ultimo giorno. All’alba unadomanda resterò vivo fino a sera?

Pensavo, quando mi fucileran-no morirò gridando:

“VIVA LA GUARDIA DI FINAN-ZA - VIVA L’ITALIA”».

A queste parole tutto il pubblicopresente in sala – adulti e bambini –si è alzato in piedi per applaudirlo e,nel contempo, il Presidente del Con-siglio Comunale ha consegnato , alsuperstite del Campo di sterminio e dieliminazione K.Z. di Dachau “Uomo –Numero 142192 – Brig. Comm.Ermando Parete”, una targa ricordo.

Alla manifestazione, che ha avutoampia eco su tutti i quotidiani, ha par-tecipato una folta rappresentanza deisoci ANFI con bandiera.

La Sezione di Pescara si onora diavere fra i soci il Comm. ErmandoParete.

La testimonianza resa dal predet-to sottufficiale onora tutte le FiammeGialle d’Italia in servizio e in congedo.

Il Comm. Parete con i familiari e alcuni soci della Sezione di Pescara.

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 17

delle SS e che per questo stessomotivo possedevano il diritto di vitae di morte su altri esseri, uomini,donne, non importava se giovani,vecchi o bambini.

Per essere fucilati seduta stante,bastava non togliersi il berretto almomento giusto o cadere per terraperché stremati dalla fatica dei lavoriforzati e dalla fame o non rispondereprontamente, magari perché si igno-rava il tedesco ed in particolare ilnumero chiamato in quella lingua oper mille altri futili motivi.

Non fu consentito porsi alcuninterrogativo.

I gloriosi Caduti rimarranno persempre nel mio cuore.

Il ricordo del comune sacrificiodegli “Uomini – Numeri” fucilati e bru-ciati nei forni crematori per il supremoamor di Patria, in quell’impulso di gio-vanile ardimento, obbedendo agliordini ricevuti dai superiori comandidella Guardia di Finanza, al giura-mento di fedeltà all’Italia.

Questi miei Colleghi Zebrati, fuci-lati durante i lavori forzati, avviliti dal-la fame e dal freddo, come era scrittopasserai per il camino dei forni cre-matori, hanno certamente ritrovato,nella gloria del cielo, più completavita che furono chiamati a donare conil loro “olocausto” per una Italia liberadagli invasori.

Il 16 aprile 1945 è stato uno deigiorni più neri della mia prigionia. “Treprigionieri del lager vennero fucilatiperché tentarono di trovare la stradadella libertà, fuggendo. Si trattava didue Finanzieri e di un Carabiniere. Iloro corpi crivellati di colpi furono get-

La Città di Vicenza il 12 gennaio2004 ha ricordato il 59° anniversariodella morte del partigiano Dino, figliodel Finanziere Arturo Carta – cofon-datore della Sezione ANFI di Vicenzanell’anno 1922.

Il diciannovenne martire dellaResistenza, impiegato presso le orga-nizzazioni e gli apparati dei comandifascisti di Vicenza, trafugava e sot-traeva importanti documenti e infor-mazioni segrete che passava poi al

Comando dei dirigenti partigiani dellaBrigata Julia, di cui faceva segreta-mente parte, salvando così molte per-sone da rastrellamenti, deportazioni erappresaglie. Scoperto, venne cattu-rato, torturato e fucilato in Via Calde-rari a Vicenza, dove una Lapide mar-morea ricorda il sacrificio sotto la datadel 12 gennaio 1945.

La cittadinanza, le Autorità vicenti-ne, le Associazioni Combattentistichee d’Arma ogni anno celebrano la

commovente cerimonia sul luogo del-l’eccidio, dove un oratore ricorda allegiovani generazioni il martirio di quelragazzo, che si immolò perché crede-va nella democrazia e nella pace.

Le televisioni locali e regionali e ilTG. 3 Rai Veneto, hanno trasmessola cerimonia commemorativa comuni-cando che al giovane martire com-battente per la liberazione Dino Car-ta, è stata intitolata di recente unaScuola Media e una Piazza di Vicen-

59° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL PARTIGIANO DINO, FIGLIO DEL FINANZIERE ARTURO CARTA COFONDATORE DELLA SEZIONE ANFI DI VICENZA

tati a ridosso di un muretto. Alcuniragazzini li tiravano per i piedi, cer-cando di prendere le loro scarpe”.

Al tramonto di un giorno di pri-mavera “29 aprile 1945”, in filadavanti al plotone di esecuzione SS,in attesa di essere fucilati, arrivaro-no i soldati della 7^ Armata Ameri-cana e con essi “la vita e la libertà”.

Ho vissuto ogni giorno comefosse l’ultimo giorno. All’alba unadomanda resterò vivo fino a sera?

Pensavo, quando mi fucileran-no morirò gridando:

“VIVA LA GUARDIA DI FINAN-ZA - VIVA L’ITALIA”».

A queste parole tutto il pubblicopresente in sala – adulti e bambini –si è alzato in piedi per applaudirlo e,nel contempo, il Presidente del Con-siglio Comunale ha consegnato , alsuperstite del Campo di sterminio e dieliminazione K.Z. di Dachau “Uomo –Numero 142192 – Brig. Comm.Ermando Parete”, una targa ricordo.

Alla manifestazione, che ha avutoampia eco su tutti i quotidiani, ha par-tecipato una folta rappresentanza deisoci ANFI con bandiera.

La Sezione di Pescara si onora diavere fra i soci il Comm. ErmandoParete.

La testimonianza resa dal predet-to sottufficiale onora tutte le FiammeGialle d’Italia in servizio e in congedo.

Il Comm. Parete con i familiari e alcuni soci della Sezione di Pescara.

18 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

Il Generale Pierpaolo Meccariello - noto ed affermato storico della Guardia di Finanza, già Presidentedel Museo Storico del Corpo, (vedi recensione, nel precedente numero 2/2004, della sua recente pub-blicazione sulla storia della Guardia di finanza) - ha fatto pervenire una lettera contenente interessantiprecisazioni e integrazioni sulle vicende storiche della nave “Generale Turba”, esposte nel precedentenumero 12/2003 da Roberto Ridolfi, collegando il ricordo al numero unico del suo 41° Corso Montello,in cui appare in una fotografia con altri 89 colleghi sulla poppa della storica nave. Mi ha cosi invitatocortesemente ad esaminare la possibilità di pubblicarla.

Ritenendo che anche Roberto Ridolfi avrà piacere di conoscere altre puntuali notizie storiche sullaprestigiosa nave – alla quale è affettivamente legato con i suoi colleghi di corso, e che ha meritoria-mente voluto richiamare alla memoria di tanti finanzieri e sottufficiali del ramo mare istruiti nella Scuo-la Nautica del Corpo, nonché di tanti Ufficiali della Scuola – aderiamo alla richiesta del Generale Mec-cariello, anch’egli spinto a scrivere dallo stesso amore per la nave, che è ormai soltanto nella memo-ria, ma pur sempre nella storia del Corpo e della Scuola Nautica. Lettera, peraltro, che può soddisfarele richieste avanzate da altri appartenenti al Corpo.

Per questo siamo tutti grati a Pierpaolo Meccariello e a Roberto Ridolfi.

Il “Turba” fu varato nel 1910 nelcantiere “S. Rocco” di Trieste perconto dell’amministrazione doganaleaustro-ungarica, alle dipendenzedella quale prestò servizio fino al1918, ospitando anche l’Imperatorenelle sue visite nell’arcipelago dal-mata, motivo per cui ebbe unarredamento e delle dotazioni di bor-do di una certa eleganza.

L’originale fotografia che corredal’articolo, custodito presso il MuseoStorico del Corpo, reca appunto ladidascalia “K.K. RegierungdampferZara”, ossia “Imperial Regio incroci-atore doganale Zara”.

L’unità, incorporata nel 1919 nel-la “Flottiglia Costiera” della R.Guardia di finanza di Trieste, fu poiassegnata alla Scuola Nautica diPola, e conservò il nome della cittàdalmata fino al 1933, quando sidecise di assegnare alle navi ed allevedette di crociera il nome di Cadutidel Corpo in guerra o in operazionidi servizio. Per quello che era con-siderato il “fiore all’occhiello” delnaviglio si fece un’eccezione, e lo“Zara” fu ribattezzato “GeneraleEuclide Turba”, in onore dell’ufficialedel R. Esercito, noto ai suoi tempicome pedagogista militare e bril-

lante scrittore, caduto al comandodella Brigata “Perugia” nei giorni diCaporetto e decorato di medagliad’oro, il quale tra il 1909 ed il 1915era stato insegnante di arte militarenella Scuola Ufficiali di Caserta.

Mobilitata nel 1939 alle dipen-denze della R. Marina, la “RegiaNave Turba” fu trasferita a Durazzoed intensamente impiegata in mis-sioni di scorta antisommergibili aiconvogli tra l’Albania ed i portipugliesi.

L’armistizio la colse a Brindisi,dove fu utilizzata per missioni logis-tiche (tra l’altro funzionò da mensaper gli ufficiali del Comando Supre-mo) fino al febbraio 1944, quando futrasferita a Salerno e poi a Napoli,ed impiegata in compiti di poliziamarittima dal comando alleato.

Ricostituita nel 1948 la ScuolaNautica a Gaeta, il “Turba” tornò allasua vecchia funzione di nave-scuo-la, ma dotato di un nuovo apparatomotore, di radar e di stazioni radioadeguate, fu anche protagonista dialcune missioni anticontrabbando dilunga durata nel Canale di Sicilia,seguite con una certa apprensionedalla Centrale Operativa del Coman-

do Generale. Radiata nel 1970, dopo un inutile

tentativo di farne un museo galleg-giante, la nave fu infine messaall’asta e demolita a La Spezia.

Per completezza di informazione,ricordo che il nome del ministro dellefinanze austro-ungarico Leon vonBilinsky fu attribuito ad un altro incro-ciatore doganale, varato nel cantieretriestino “S. Marco” nel 1899, incor-porato anch’esso nella “FlottigliaCostiera” nel 1919 con il nome di“Carnaro”, e poi di “Giovanni Macchi”,in onore del comandante del XXBattaglione mobilitato, caduto a PalPiccolo il 14 giugno 1915. Dopoessere stato impiegato in compiti dipolizia nella acque della Sardegna,con la mobilitazione il “Macchi” futrasferito a Trapani ed utilizzato nellascorta convogli per la Libia; nel corsodi una di tali missioni fu affondato perattacco aereo nel porticciolo diLampedusa il 18 agosto 1941.

Le notizie di cui sopra sonodesunte dalla documentazione inpossesso del Museo Storico delCorpo e dell’Ufficio Storico dellaMarina Militare, sintetizzata nel vol-ume “Finanza di Mare” – Editalia,Roma, 1994.

di Pierpaolo Meccariello

AUTOREVOLI CHIARIMENTI E INTEGRAZIONI DEL RICORDO STORICODELLA PRESTIGIOSA NAVE “GENERALE TURBA”

19 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

In occasione della convocazionedel Consiglio Nazionale dell’ANFI del 6febbraio 2002, da poco tempo a cono-scenza della presenza in Provincia diPisa del Movimento SHALOM – orga-nizzazione ONLUS – iscritta all’Albodelle Associazioni di volontariato dellaToscana, ritenni che la nostra Associa-zione sempre sensibile, presente edoperante a livello nazionale con operedi solidarietà, sarebbe potuta interveni-re a favore delle popolazioni del TerzoMondo con un’azione umanitaria.

Mi permisi – in detta occasione – disottoporre all’attenzione del Sig. Presi-dente Nazionale e dei Sigg.ri Consi-glieri la possibilità di effettuare una“raccolta fondi (24 Euro)” presso ogniSezione per il progetto relativo allacostruzione di un pozzo per l’approvvi-gionamento di acqua in un villaggiodella Savana in Burkina Faso (già AltoVolta).

La mia richiesta venne accolta conentusiasmo sia da parte della Presi-denza che di tutti i Consiglieri e, con lacircolare n. 1964 del 22.04.2002, laPresidenza invitò le Sezioni a parteci-pare al progetto.

La raccolta diede l’esito sperato e,nel febbraio dell’anno 2003 – in occa-sione di un incontro alla presenza del-lo scrivente, del Presidente A.N.F.I.

della Sezione di San Miniato (M.M.Giovanni Tempestini), nonché del Sig.Ten. Col. Maurizio Tolone, Coman-dante Provinciale della Guardia diFinanza di Pisa, venne consegnataufficialmente ai responsabili dell’Asso-ciazione Missionaria SHALOM la som-ma di Euro 4.167,50.

È trascorso un anno ed è conimmenso piacere che ho ricevuto dai

responsabili dell’Associazione SHA-LOM le fotografie relative alla avvenu-ta costruzione del pozzo in BurkinaFaso – Provincia di Gourma – e preci-samente a Fada Ngourma.

Il pozzo è stato chiamato “FiammeGialle d’Italia”.

Era, a mio avviso, doveroso rela-zionare i soci circa il risultato della “rac-colta fondi” effettuata. Il progetto è sta-

to realizzato, le FiammeGialle hanno finanziato unpozzo che fa bere acquapotabile agli abitanti di unvillaggio ed a quelli dei vil-laggi vicini, alcuni dei qualidistano dal pozzo anche 15chilometri (percorsi natural-mente a piedi!).Spero, senza fare retorica,che la soddisfazione che hoprovato nel vedere realizza-to il progetto del pozzo, ven-ga provata anche da tutte leFiamme Gialle che hannoaderito alla “raccolta fondi” eche questa soddisfazionesia d’incentivo a possibilisuccessive azioni umanita-rie a favore delle popolazio-ni del Terzo Mondo.

Il pozzo “Fiamme Gialle d’I-talia” realizzato a FadaNgourma (vedere cartinaamministrativa delle 45 pro-vince dello Stato BurkinaFaso).

SOLIDARIETÀUN PROGETTO DIVENUTO REALTÀ

di Marco Mugnaini

20 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

di Cléo Ceneri

di Giacomo A. Dente di Giacomo A. Dente

AGGIUNGI UN PIZZICO DI FUOCOETTORE LIUNI, il “Profeta” del peperoncino,

ci svela le virtù nascoste di questo modesto frutto dei nostri orti

Che cosa sarebbe la nostra tavola,il nostro cibo, che cosa sarebbe lanostra vita senza peperoncino? Certa-mente tutto più triste e grigio senzaquesta fiammata rossa che eccita ilpalato, riscalda il cuore e, si dice, risve-glia i sensi.

Ma che soprattutto contiene sostan-ze indispensabili alla salute. Questascoperta la dobbiamo a Ettore Liuni, ilprimo a sostenere e far conoscere nelmondo le qualità terapeutiche del pepe-roncino seccato e macinato.

Liuni, ufficiale della Guardia diFinanza in congedo, lucano di nascita,proprio da questa sua “antica Regionedi vulcani spenti e di terra riarsa”, oltreall’ispirazione per poesie e parole dicanzoni, ha tratto l’intuizione del gran-de dono che la natura ha fatto all’uomoattraverso questo frutto rosso e birichi-no, allegro e soprattutto piccante. Ilpeperoncino, appunto.

“Pensavo ai contadini lucani checon un pezzo di pane e alcuni peperon-cini stavano tutto il giorno sui campi alavorare pesantemente – racconta Liu-ni – e mi dicevo che questo ‘diavolic-chio’ doveva contenere eccezionali ele-menti nutritivi ed energetici”.

Eppoi gli esiti di una ricerca Istat: inLucania la percentuale di mortalità permalattie cardiovascolari è meno della

metà del resto d’Italia. Indagando suquesto dato, Liuni ha scoperto nel pepe-roncino, qui largamente usato crudo, tri-tato con il seme, una miniera di principibiologici attivi e un altissimo contenuto divitamine. Questo lo rende un valido aiu-to per molte malattie, in particolare com-batte il colesterolo, la pressione alta el’arteriosclerosi, previene i tumori e aiutaa smettere di fumare. Con l’entusiasmodel meridionale e la tenacia del lucano,per oltre trent’anni Liuni ha fatto delladivulgazione di questa scoperta quasiuna missione. “Ho raccolto migliaia ditestimonianze di persone che hannorisolto gravi problemi di salute ricorrendoall’aiuto di questo frutto che ha salvatol’uomo nel passato in tempi di carestia elo protegge oggi dal suo stesso benes-sere. Ho scritto libri, articoli, ho tenutoconferenze. Ed ora finalmente ho la sod-disfazione di constatare che anche lascienza medica, quella più severa erigorosa, ne esalta e raccomanda le pro-prietà terapeutiche”.

Per arrivare a questo, ogni mezzo èstato valido, pur di farsi ascoltare: tele-visione, radio, interviste, perfino unconcorso di bellezza “Miss Peperonci-no”. Il suo progetto, con l’aiuto dellasimpatia e della comunicativa innatedel suo carattere, lo ha portato lontano,in giro per il mondo, fino al Messico, la

patria originaria del “capsicum anuum”,che da qui era giunto in Europa con Cri-stoforo Colombo.

Ovunque è ormai conosciuto come il“profeta”, il “re” del peperoncino e, cometale, orgoglioso del mantello rosso bor-dato di pelliccia bianca, ha fondatonumerosi club “Amici del peperoncino”in varie parti d’Italia. Per un’applicazio-ne fedele ai risultati delle sue ricerche eper un uso corretto di questo frutto,insieme al figlio Angelo, Liuni ha creatoun complesso industriale, la Capsor,dove il prodotto, nel rispetto delle suevirtù terapeutiche, viene trattato, misce-lato e confezionato in una gamma dispecialità sempre più ricca e che com-prende anche prodotti di cosmesi. Quiha sede anche il “Centro studi Capsor”che, in collaborazione con medici italia-ni e stranieri, ne studia scientificamentele applicazioni in medicina.

Si illumina Liuni quando, con unapunta di orgoglio, mostra i tanti premi,attestati, riconoscimenti, le lettere diringraziamento di “miracolati”, le fotoche lo ritraggono in compagnia di per-sonaggi famosi, e si commuove davan-ti all’immagine dell’incontro più impor-tante, quello con il Papa, ricordando leparole del Santo Padre in quell’occa-sione: “Bravo figliolo…Dio benedica tee il tuo peperoncino…”.

Da “Il Messaggero”, venerdì 19 marzo 2004TOCCO DI CLASSE

Da “Il Messaggero”, venerdì 9 aprile 2004TOCCO DI CLASSE

Olio e peperoncino in una boutiqueL’extravergine di oliva e il peperoncino. Due vere e proprie

superstar nella galassia delle mode. Il massimo della sempli-cità mediterranea, ma anche due punti fermi nella nostra cultu-ra del cibo.

Così, se a Parigi spuntano come funghi negozi dedicati all’o-lio d’oliva, l’Italia risponde con una “elaioteca”, vale a dire unaboutique specializzata nei migliori crus di extravergine da tuttaItalia. L’appuntamento e martedì prossimo a Bologna, in via deiGiudei, proprio dietro le Due Torri.

Ci saranno due guru del buono come Gino Veronelli e Etto-re Liuni, con la sua Capsor profeta del peperoncino in Italia.Un’occasione per approfondire prodotti golosi, ma anche digrande valore sul piatto della salute. Il peperoncino, infatti, gra-zie alle sue virtù antiossidanti e agli effetti benefici sulla circola-zione è una vera e propria panacea.

Peperoncino, aiuto nelle dieteUn tempo andava bene solo per l’aglio e olio, più qualche

altro piatto a tutto sapore,.Oggi, invece, sdoganato dal suo massimo profeta mondiale,

il lucano (bolognese ad honorem) Ettore Liuni, il peperoncinoentra di prepotenza anche nei salotti buoni del benessere.

Gli impieghi? Grande interesse per i fanghi, in cui la miscela– rinforzata dal “diavolillo” -, come attestano importanti ricercato-ri, ottiene l’effetto di rafforzare la circolazione cutanea con bene-fici effetti estetici, oltre che terapeutici per alcune affezioni reu-matiche. E ancora, secondo il British Journal of Nutrition, l’ag-giunta di peperoncino ha un effetto positivo sulle diete dimagran-ti, anche per il senso di sazietà che induce in chi lo consuma.

Il tutto senza considerare gli apporti positivi per circolazio-ne, digestione e mille altri piccoli aspetti del benessere di ognigiorno.

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 21

V A R I E

L’Appuntato Giuseppe Corsale,della Sezione ANFI di Latina, ci hainviato la foto che pubblichiamo a lato,scattata nell’estate del 1958 che ritraealcuni militari in servizio al Distacca-mento estivo di “Forcella Dignas” del-la Brigata di Cima Canale nel Cadore.Essi sono, partendo da destra: Fin.Corsale; Fin. Simoncini; Fin, marconi-sta Mosca; Fin. Butin e V.Brig. Rinal-di. Coloro che riconoscendosi nellafoto desiderano mettersi in contattocon l’App. Corsale, potranno telefo-nargli al nr. 333/5755704, oppure scri-vergli presso la Sezione ANFI di Lati-na, Corso della Repubblica, Palazzo“M” c/o G. di F. cap. 04100.

***

La foto ritrae il M.A. c.s. MatteoSantoro (militare a sinistra nella foto)della Sezione ANFI di Follonica conl’App. Angelo Sansolini, assieme alnipotino Filippo, socio della Sezionedi Policoro (Matera). Si sono ritrovatinel mese di giugno 2003 dopo ben 48anni, avendo frequentato insieme il1° Corso Allievi finanzieri a Gaeta nel1955. I colleghi di Corso che li ricor-dano potranno comunicare con loroscrivendo alle rispettive Sezioni diFollonica, Via Matteotti, 19 c/o R. Nericap. 58022 e di Policoro, Via Bolo-gna, n. 2 cap. 75025.

RICERCA DI COMMILITONIL’Appuntato in congedo Michele

Vitelleschi, socio della Sezione ANFIdi Sulmona, chiede cortesemente allaRedazione del periodico “FiammeGialle” che sia pubblicata la fotoriguardante alcuni allievi finanzieridell’arruolamento di gennaio 1943presso la Scuola Alpina di Predazzo.

In essa appaiono, (ved. foto alato) in ordine, a partire dal primo inalto a destra, il Vitelleschi e gli allieviValori, Zanetti, Trulli, Volta e Traini,mentre dell’ultimo in basso a destranon ricorda il nome.

Il Vitelleschi vorrebbe entrare incontatto con loro e all’uopo invia ilsuo indirizzo e il numero telefonico:Michele Vitelleschi, Via Montenero 17– 67039 Sulmona (AQ) – tel.0864/32568.

***

Il Vice Brigadiere Gaetano Offe-rente, socio della Sezione di Como, eresidente in Via Maroncelli, 15 aVighizzolo di Cantù (CO), tel.031/732429, desidererebbe averenotizie dei colleghi Arturo Cavallotti;Angelo Galassino e Antonio Mameli,che nel lontano 1948/1949 prestava-no servizio con lui presso la Brigatadella Guardia di Finanza di Paleoca-pa, ubicata nell’interno del Porto diGenova.

22 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

Il Fondo di Assistenza per i finanzieri ha diramato la circolare nr. 1466/FAF/1^del 25 febbraio 2004 riguardante i soggiorni marini e montani estivi per il correnteanno 2004.

Sono state prescelte le seguenti località e complessi alberghieri:

• Reith bei Kitzbuhel, - Austria: Hotel “Schloss Munichau”;• Alta Valpusteria, Silian, - Austria: Alpenhotel “Weitlanbrunn”;• Portorose – Slovenia: Hotel “Istrion” e Grand Hotel “Emona”;• Bled – Slovenia: Hotel “Park”;• Le Terme di Catez – Slovenia: Hotel”Terme”;• Evia – Grecia: Villaggio “Holidays in Evia” e “Heretria Village”;• Porto Heli – Grecia: Hotel “Porto Heli” e “Hinitsa Bay”;• Sfakidia – Peloponneso – Grecia: “Olympian Village”;• Gressoney La Trinitè (AO): Hotel “Dufour”;• La Villa (BZ): Hotel “Dolomiti”;• Forni di Sopra (UD): Hotel “I Larici”;• Madonna di Campiglio (TN): Residence “La Perla”;• San Martino di Castrozza (TN): Hotel “Majestic Dolomiti”;• S. Felice del Benaco – Lago di Garda (BS): Park Hotel “Casimiro”;• Forte dei Marmi (LU): Hotel “Golf”;• Grottammare (AP): Residence Club “Le Terrazze”;• Passignano sul Trasimeno (PG) Hotel “Villa Paradiso”;• Sorrento (NA): Grand Hotel “La Pace”;• Marina di Casalvelino (SA): Hotel “Leucosya”;• Forio d’Ischia – Ischia (NA): Hotel “Tramonto d’oro”, “Punta del Sole”, “Carlo

Magno”, “Parco Eco” e “Parco San Leonardo”;• Casamicciola Terme – Ischia (NA): Hotel “Gran Paradiso”;• S. Angelo – Ischia (NA): Hotel “Terme Romantica”;• Marina di Camerota (SA): Villaggio turistico “Camping dell’Isola”;• Marina di Camerota (SA): Hotel “America”;• Pugnochiuso, Vieste (FG): “Pugnochiuso Resort”;• S.Isidoro, Porto Cesareo (LE): Villaggio turistico “Blu Salento”;• Gallipoli (LE): Villaggio turistico e residence “Jonico Club”;• Sant’Andrea Jonico (CZ): Villaggio turistico “Nausicaa”;• Soverato (CZ): Hotel Club “San Domenico”;• Capo Vaticano (CZ): Hotel “Scoglio della Galea Village”, “Costa degli Dei” e

“Corallo”;• Cropani Marina (CZ): Villaggio turistico e residence “Riviera de Sole”;• Sellia Marina (CZ): Hotel Villaggio “Sirio”;• Rossano (CS): Hotel Club “Itaca” e Residence “Nausica”;• Mandatoriccio Mare (CS): Hotel Villane “Paradise”;• Palau (SS): Hotel “Club Posada”;• Le Vecchie Saline, Olbia (SS): Villaggio turistico e residence “Baia Turchese”;• Porto Conte, Alghero (SS): Villaggio turistico “Corte Rosada”;• Agrustos, Budoni (SS): Villaggio Turistico “Calafiorita”;• Aglientù, Santa Teresa di Gallura (SS): Villaggio turistico “Gioca in Birdi”;• La Marmorata, Santa Teresa di Gallura (SS): Villaggio turistico “La Marmora-

ta”;• La Conia, Cannigione di Arzachena (SS): Club Hotel “La Conia”;• Cala di Volpe (SS): Green Park Hotel”;• Brolo (ME): Hotel Club “Gattopardo Sea Palace”;• Brucoli (SR): Villaggio turistico “Brucoli”;• Cefalù (PA): Villaggio turistico “Sporting Club”.

Non è stata prevista alcuna erogazione di contributo finanziario a carico delFondo.

Le quotazioni (prezzi) per persona del trattamento di pensione completa o mez-za pensione, degli optionals (servizi facoltativi) delle offerte speciali e dei supple-menti sono riportate nelle schede che fanno parte integrante della circolare sud-detta, che è stata inviata a tutti i Comandi del Corpo fino a quelli di Brigata inclusi.

RECENSIONE

Michele ZAMPELLI: L’AgenteSottocopertura - Nuove Ipotesi diContrasto al Crimine Organizza-to. Edizioni SEAM S.r.l. - gennaio2004.

L’Autore del libro è un ufficialedei Carabinieri in servizio alla sededi Palermo. L’argomento trattato nelvolume è di quelli che evocano sce-nari normativi frammentati conopzioni giurisprudenziali contrappo-ste. Consapevole del compito daaffrontare e dell’esigenza di doversvolgere il ragionamento con lacura di descrivere il perimetro stori-co applicativo dal quale trae originela disciplina dell’undercover, egliaffronta il problema rendendo contodel disagio perdurante con il qualedal 1990 al 2001 il legislatore hatrattato la materia. Ogni innovazio-ne legislativa è apparsa in questocampo condizionata dall’esigenzadi dare un connotato di ufficialitàall’attività svolta dagli agenti sotto-copertura. Tutti sanno quanto lalegislazione penale dell’emergenzaabbia inciso nel complesso di nor-me processuali e sostanziali in Ita-lia e come abbia finito essa di con-dizionare l’affidamento che uominied istituzioni ripongono nei principifondanti dell’ordinamento. La cer-tezza del diritto e la coerenza siste-matica dei codici erosi nel tempocon l’imporsi di una normativa parti-colare che disciplina le attività inve-stigative separate costituiscono uncomplesso di qualità positive nelcampo professionale.

L’Autore del libro ricorda conchiarezza espositiva apprezzabilecome in materia di agenti underco-ver il frantumarsi della legislazioneimponga all’interprete un insieme dipiccoli sottosistemi che recanoregole, talvolta difformi, tenuteinsieme dalla “voluntas legis” digarantire alle forze di polizia mezziidonei a contrastare la criminalitàorganizzata rivelatasi allarmantesoprattutto in materia di terrorismoin questi ultimi anni.

SOGGIORNI ESTIVI MARINI E MONTANI PER L’ANNO 2004

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 23

CONVENZIONE CON LA DEUTSCHE BANK

La Deutsche Bank della sede di Milano, Via Niz-zoli, 6 – cap. 20147, in data 25 marzo u.s. ha invia-to alla Presidenza Nazionale dell’A.N.F.I. un’offertadi prodotti e servizi bancari/finanziari con particolarivantaggi per i soci della nostra Associazione. È sta-to provveduto da parte della predetta Banca a rea-lizzare un sito internet denominato: http:b2e.deut-sche-bank.it/fiammegialle. Manutenzione e aggior-namento del sito sono a carico della DeutscheBank, che è stata autorizzata ad utilizzare lo Stem-ma Araldico della Guardia di Finanza sul materialeinformativo/pubblicitario destinato a promuovere leofferte rivolte agli appartenenti al Corpo che sono

estensibili anche al personale in congedo. La Bancatedesca avendo avuto l’occasione di visionare il sitowww.assofinanzieri.it ed avendolo trovato un vali-do strumento di comunicazione con gli associatiANFI cortesemente chiede che, nell’ambito dei “link”predisposti sia inserito il collegamento con il sito“b2e.deutsche-bank.it/fiammegialle”; ciò potrebbeconsentire ai soci ANFI di usufruire di prodotti e ser-vizi bancari a condizioni particolarmente vantaggio-se. Come concordato con il Comando Generale del-la Guardia di Finanza e al fine di dare ampia diffu-sione delle notizie si riporta di seguito un testo inte-grale pubblicitario.

Da Deutsche Bank conti e mutui a costi speciali

Grazie all’Accordo stipulato dalnostro Comando Generale conDeutsche Bank, l’Istituto di creditoche fa capo a uno dei gruppi piùimportanti nel panorama bancariointernazionale, gli associati ANFIpossono usufruire di un’offertamolto competitiva per quantoriguarda l’apertura di un contocorrente e i servizi bancari disportello ad esso collegati, come imutui, i prestiti personali, gli inve-stimenti.

In particolare, è possibile sce-gliere tra due tipologie di contocorrente a condizioni speciali: ilconto corrente senza spese dbZero Spese e il conto “a pacchet-to” db Solution.

Il conto db Zero Spese è unconto corrente che non ha spesedi tenuta conto e offre una serie diservizi bancari di base completa-mente gratuiti tra cui: un numeroillimitato di operazioni, libretto diassegni, bancomat, deposito titolie domiciliazione bollette.

È prevista anche l’attivazione,sempre senza canone, del servi-zio di home banking db interacti-ve, sia tramite call center sia attra-verso collegamento a Internet.

Anche la eventuale chiusuradel conto è gratuita.

Il conto db Solution è un con-to con canone mensile “tutto com-preso” di soli 7 euro mensili cheinclude, oltre a quanto previstoper db Zero Spese: invio dell’e-stratto conto, Bancomat e Pago-Bancomat, Carta di credito conTelepass gratuito. Inoltre offre untasso d’interesse attivo che pren-de a riferimento il tasso Euribor a3 mesi ridotto dell’1,50%.

Db Solution prevede anche unpacchetto di servizi extrabancaritra cui: la centrale telefonica unicaper il blocco di tutte le carte di cre-dito e pagamento possedute (incaso di furto o smarrimento). Por-tachiavi codificato, con servizio direcupero delle chiavi perse. Scon-ti su numerosi beni e servizi tracui 2% sul carburante Esso, 5%su prenotazione di viaggi e vacan-ze, riduzioni del 30% sui bigliettidel cinema e del 15% sull’abbo-namento per la palestra, scontiper prestazioni sanitarie pressostudi e ambulatori del circuito DayMedical e tariffe agevolate per ilnoleggio di autovetture Avis.

Ma forse fra i vantaggi più gra-

diti, per entrambi i conti, è la pos-sibilità di effettuare prelievi conBancomat senza commissioni,anche da sportelli automatici dialtre banche.

Un mutuo per amico

Da citare l’offerta particolar-mente vantaggiosa sui Mutui pergli associati ANFI.

Nessuna spesa d’Istruttoria sututti i prodotti della linea MutuoAmico.

Tre tipi di tasso d’interesse (fis-so, variabile, misto), con unadurata dai tre ai 20 anni.

Il tasso d’interesse applicato,a marzo, sui mutui a Tassovariabile è pari a 2,80% (TAEG-ISC 2,84% basato su Euribor 3mesi+spread 0,75), fra i miglioriattualmente disponibili sul mer-cato.

Il Tasso fisso è invece pari al5,30% (TAEG-ISC 5,43%) per imutui con durata di 10 anni e 5,70% (TARG-ISC 5,85%) per quelli a15 anni.

Il Tasso misto è soggetto avari elementi e deve esserediscusso allo sportello.

24 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

CONSIDERAZIONI DI UN EX FUMATORE

di Gianfranco CavicchioliGeriatra in Roma

Dell’argomento “fumo” si occu-pano ogni giorno tutti quanti: mini-stri, medici, giornali, radio, televi-sione. Ormai si dovrebbe saperetutto ciò che riguarda i danni che ilfumo di sigaretta può provocare sulnostro organismo. Siccome, però,mi sembra che tutto ciò che si dicee si scrive entri da un orecchio erapidamente esca dall’altro, voglioanch’io dire quel che penso su que-sto argomento. Non da fumatore,ma da ex fumatore, dal momentoche ho smesso di fumare il primogennaio 1964.

Frequentavo le elementari quan-do scopersi nel cassetto di un mobi-le, su cui era appoggiata una rudi-mentale radio a forma di tempietto(sembrava una magia sentire uscirela voce e i suoni da quella stranascatola), vari pacchetti di sigarette.Erano stati regalati a mio nonnovent’anni prima dagli inglesi, inter-venuti a fianco delle nostre truppedurante la prima guerra mondiale.Me ne impossessai e, di nascosto,le fumai insieme ai miei compagnidi scuola. Siccome non provavopiacere nel respirare quello stranofumo, ben presto smisi, anche pernon farmi sorprendere e rimprove-rare dai miei genitori.

Raggiunti i quattordici anni fuiiniziato al fumo da un mio zio: mimetteva da parte le più stranevarietà di sigarette, perché le pro-vassi. Da buon “allievo” divenni undiscreto fumatore, arrivando afumare quasi un pacchetto di siga-rette al giorno.

Dopo essermi laureato in medi-cina cominciai ad avere, come risul-tato dei miei studi, qualche dubbiosull’utilità di questa mia abitudine.Però la storica decisione di smette-re di fumare la presi solo dopo chequel mio famoso zio fu operato alPoliclinico di Roma di laringecto-mia, cioè asportazione delle cordevocali e conseguente impossibilitàdi parlare. Per comunicare eracostretto a usare un apparecchietto

elettronico che, appoggiato al collo,gli permetteva di parlare. La suavoce però era simile a quella emes-sa da un robot. Ora sono ormai piùdi quarant’anni che non fumo e pos-so quindi interessarmi, con moltodistacco, dei danni che il fumo pro-voca sull’organismo.

È noto che i componenti danno-si del fumo di sigaretta sono infiniti,io però voglio fare il punto solo sutre: nicotina, i catrami e l’ossido dicarbonio, conseguenti alla combu-stione del tabacco.

La nicotina è uno stimolante delsistema nervoso, di cui a forti dosidiventa un veleno. Agisce sulsistema nervoso simpatico, chepresiede alla contrazione delle pic-cole arterie, come le coronarie,quelle della retina e del cervello.Un loro restringimento o, peggio,una loro occlusione totale, puòprovocare infarto del miocardo,alterazione della vista, disturbicerebrali. “Basta una sigaretta –ripeteva un mio vecchio professoredi quando ero ancora studenteall’università – per far contrarre alungo e violentemente qualsiasiarteriola”. La nicotina altera anchela secrezione gastrica, per cui puòcontribuire all’insorgenza di un’ul-cera gastro-duodenale o ritardarnela guarigione, nonostante cure edieta.

I catrami che si formano fuman-do una sigaretta sono anche visibilinella parte che si tiene fra le labbra:sono appiccicosi e di colore bruna-stro. Trapassano pure i filtri di cuisono muniti molti tipi di sigarette:arrivano alla gola, ai bronchi e aipolmoni. Sugli animali da esperi-mento provocano tumori delle vierespiratorie. Aspirando il fumo ditabacco i catrami raggiungono le piùfini diramazioni dell’albero respirato-rio, per cui provocano bronchiti, pri-ma acute, poi croniche, fino a cau-sare perfino tumori del polmone.

Il terzo componente del fumo èl’ossido di carbonio: si forma per la

combustione lenta del tabacco. Hala proprietà di legarsi ai globuli ros-si molto più stabilmente dell’ossige-no che respiriamo, cosicché le cel-lule dell’organismo risultano pocoossigenate. A lungo andare ne puòridurre la funzione.

Tutti sanno che il feto respiraattraverso la placenta e il cordoneombelicale. Ne consegue che, sela madre fuma, il nascituro ricevemeno ossigeno di quello di cuinecessita. Ciò può essere causadi danno sia per lo sviluppo corpo-reo che per la sua futura attivitàintellettiva.

Non sono poi da sottovalutare idanni ai quali vanno incontro i nonfumatori che passano molte ore algiorno in ambienti in cui si fuma. Ildanno ne viene dal fatto che i com-posti tossici del fumo vengono inparte trattenuti dall’organismo delfumatore, in parte riversati nell’am-biente. A questo proposito si ènotato che i bambini nati da madrifumatrici o che vivono in ambienti incui si fuma, vanno soggetti più deglialtri a malattie dell’apparato respira-torio.

La vista di persone che fumano,in particolare i giovanissimi, glianziani, le gestanti, i malati, inducea riflessioni e pone seri interrogati-vi. Perché, pur sapendo che hannoresponsabilità nei confronti dellapropria e dell’altrui salute, non fan-no di tutto per smettere?

Una frase latina scolpita su unpalazzo al Lungotevere Flaminio aRoma, dice: «NIL DIFFICILEVOLENTI» (dove Nil è solo un’ab-breviazione di Nihil), cioè “nulla èdifficile per chi veramente vuole”.

E concludo con il ricordare cheil Professor Sirchia, Ministro dellaSalute, giustamente si dà tanto dafare per imporre l’abolizione delfumo nei locali pubblici e negli uffi-ci, nonché per indurre i fumatori alimitare al massimo il loro dannosovizio. Sono convinto che ci riu-scirà.

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 25

I.R.E.S. - IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀNELLA CODIFICAZIONE TRIBUTARIA DEL NUOVO SISTEMA FISCALE

IL PUNTO SULLE NOVITÀ TRIBUTARIE E AMMINISTRATIVE

di Tommaso Santamaria

Premessa sull’attuazione della rifor-ma delegata del sistema fiscale

In questi ultimi mesi, mentre sivanno moltiplicando i convegni e leconferenze sulla nuova Imposta sulreddito delle società (IRES) in vigoredal 2004, va affinandosi anche la nor-mativa della nuova Imposta sul reddi-to (IRE), ed è in fase di assetto larimodulazione dell’IVA e delle Accisee la struttura della nuova Imposta suiservizi. Come abbiamo già detto in unprecedente numero, la delegata codi-ficazione – per moduli progressivi aifini di un adeguamento “morbido maadeguato alla evoluzione economicadel Paese” del nuovo sistema fiscale,attento al rispetto della normativaeuropea e dello Statuto del contri-buente – prevede l’impostazione diun Codice tributario, che riduca a cin-que le imposte previgenti. Le cinqueimposte sono le seguenti: Imposta sulreddito (IRE), Imposta sul reddito del-le Società (IRES), Imposta sul valoreaggiunto (IVA), Accise e Imposta suiServizi.

Ad un anno dalla promulgazionedella legge delega-fiscale n.80/2003,il 7 aprile 2003, può essere tracciatoun primo bilancio della riforma, cheattualmente sta affrontando uno deipunti più delicati dell’intero disegnolegislativo, riguardante la formulaaccettabile per la riduzione della nuo-va Imposta sul reddito (IRE) – preve-dibilmente a decorrere dal 2005 – perdare, con minori tasse, una spintaefficace ai consumi ed avviare conse-guentemente la crescita dello svilup-po economico con sperati effetti dimaggiori entrate provenienti soprat-tutto dai maggiori redditi delle impre-se incentivate e dalla riduzione dellaevasione fiscale, da sempre e da piùparti considerata determinata dallaelevatezza delle aliquote. Scommet-tere, in verità, su maggiori entrate e

su una minore evasione a causa del-la riduzione delle aliquote d’imposta,richiede comunque uno straordinarioatto di coraggio, in un momento stori-co-politico che tende a maggiori spe-se tante sono le esigenze sopravve-nute da finanziare a livello locale,nazionale, europeo e internazionale.Forse la necessaria codificazionefiscale avrebbe richiesto, come pre-supponeva, tempi migliori, ma valuta-ta l’evoluzione anomala di eventiimprevisti, si procede con cautela eper moduli progressivi, tenendo con-to degli impegni assunti, anche alivello europeo e internazionale, edegli interessi dei contribuenti garan-titi dalla Costituzione e dallo Statutodel contribuente.

Detto questo, nella fase di avviodella nuova imposta sui redditi dellesocietà (I.R.E.S.), ci proponiamo diindicare un primo bilancio degli obiet-tivi raggiunti nei primi dodici mesi del-la Riforma fiscale e dare qualchenotizia di generale interesse sullanuova I.R.E.S., richiamandoci ancheagli atti del convegno tenutosi al Cir-colo di Villa Spada in Roma, ancorasu iniziativa della Sezione A.N.F.I.presieduta dal tenente cpl GianfrancoStavolone, che va affermandosi - perla rilevante serie di informazioni inmateria da parte di oratori altamentequalificati e in genere ufficiali di com-plemento in congedo - come un polodi orientamento culturale anche peraltre Sezioni dell’A.N.F.I. ed anche disupporto per analoghi convegni inaltre sedi.

Ovviamente col presente articolo,come con quelli precedenti, tentiamodi dare ai soci le informazioni essen-ziali e orientative per soddisfare lecuriosità sorte sul perché e sul comedelle novità tributarie e su alcuni ter-mini utilizzati per indicare istituti parti-colari della nuova imposta, che – piùche per altri nuovi tributi – richiedono

molto più spazio e molti riferimenti dimaggiore complessità e di avanzatatecnica tributaria nazionale e interna-zionale. Uno sguardo alle pubblica-zioni specializzate – fra cui i com-menti, i casi pratici e le risposte aiquesiti contenuti nei numeri specialidella Guida normativa del Sole-24Ore e gli interventi qualificati sul Fiscoe in numerosi convegni sul settore –dà una idea della complessità e dellaimportanza della riforma sul pianonazionale, europeo e internazionale.

Un bilancio degli obiettivi realizzatinei primi dodici mesi della riforma

In breve, in materia di IRPEF èstato realizzato anzitutto il primomodulo con la revisione di aliquote,deduzioni, e detrazioni, con la cosid-detta no-tax area; in materia di impo-sta sul reddito delle società (IRES) lariforma è stata inizialmente attuatacon il Dlgs. n. 344/2003 ed è entratain vigore il 1° gennaio 2004, preve-dendo l’aliquota del prelievo al 33%,mentre sono scomparse le riduzionidella DIT (Dual Incom Tax) e per leoperazioni straordinarie; l’IRAP oImposta sul reddito delle attività pro-duttive gravante maggiormente sulleminori imprese, dovrebbe essere gra-dualmente cancellata ,a partire dallaprogressiva esclusione dalla baseimponibile del costo del lavoro, mafinora con la finanziaria 2003 si èpotuto effettuare un mini-taglio di 500milioni di Euro.

Con il DL.269/2003 è stata varatauna detassazione (DE-Tax) speri-mentale per incentivare le offerte alleattività etiche, per cui il consumatoreche acquista da una ONLUS (senzascopo di lucro) per almeno 50 Europuò chiedere allo Stato che destini adattività etiche l’1% dell’IVA sui prodot-ti acquistati; si attende il decretoattuativo.

26 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

È stata prevista, inoltre, l’attuazio-ne di speciali istituti di particolareinteresse in materia di IRES, che cor-rispondono agli obiettivi da consegui-re o al loro contenuto, e sono indicaticon termini convenzionali, che tente-remo di spiegare in seguito, quali:“Trasparenza”, “Consolidato”, “Thincapitalization”, ”Participation exemp-tion”, cui si aggiungono altri istituti dicontorno

In materia di riforma dell’IRPEFsono state indicate le linee guida equalche novità riguardanti anche ladoppia aliquota del 23%, fino a 100mila Euro, e del 33% oltre i 100 milaEuro, ma la materia è tutta da scopri-re e da regolamentare soprattutto perconsentire la progressività dell’impo-sizione e favorire i redditi dei consu-matori per una decisa svolta verso ladomanda dei beni di consumo al finedi incentivare la produzione e conte-nere l’evasione fiscale.

Altro provvedimento diretto aincentivare le entrate e a regolarizza-re i flussi di entrata negli anni è statoprevisto dalla legge finanziaria 2004e va sotto il nome di Concordato pre-ventivo; mentre nella stessa legge èstato soppresso il principio dellaresponsabilità personale di ammini-stratori, manager e sottoposti, previ-sto dal Dlgs.n.472/1997.

I moduli tuttora allo studio, ancheper i riferimenti alla normativa comu-nitaria, sono quelli che riguardano l’I-VA e le Accise, mentre per l’Impostasui Servizi va considerata la neces-sità di superare l’impianto delle inve-terate discipline dirette a ricavareentrate speciali da manifestazioniindirette di ricchezza.

Lineamenti generali della Impo-sta sui redditi di Società (I.R.E.S.)

La riforma della imposta sullesocietà, come viene generalmenteaffermato, pare rispondere a esigen-ze della fiscalità internazionale e glo-bale e va inquadrata in una ottica disemplificazione e riduzione dei nuovitributi. Infatti sul piano della globalità ilfenomeno tributario italiano non parepossa disgiungersi dai processi glo-bali e dalle affermazioni di interessiinternazionali; e non può non tenderead adeguare anzitutto la normativatributaria nazionale alla evoluzionedel diritto e della giurisprudenza

comunitaria, in quanto i principali inte-ressi della Unione Europea evolvononella direzione di una sempre mag-giore armonizzazione fiscale, anchemediante l’avvicinamento e il coordi-namento di istituti fiscali comuni.

In tale ottica la nuova imposta sulreddito delle società, la IRES, avvici-na il nostro sistema fiscale a quellodegli altri Paesi ad economia avanza-ta, recependo taluni istituti di ricono-sciuto interesse comune e di culturacomunitaria come la ”participationexemption”, di tipo tedesco e olande-se, il “consolidato fiscale”, che man-cava solo al Belgio e all’Italia, la “thincapitalization” del modello tedesco, e“la trasparenza fiscale” ispirata almodello britannico.

In breve l’impianto fondamentaledella riforma è costituito dai nuovi cri-teri di coordinamento tra la tassazio-ne delle società e dei soci, in quantoattiva una chiara interconnessione traesenzione dei dividendi, tassazioneconsolidata e irrilevanza fiscale delleplus e minus-valenze; rispetto all’im-pianto principale, costituisconoaddentellati le disposizioni sul pro-rata patrimoniale o sull’abolizionedelle imposte sostitutive in tema dioperazioni straordinarie, mentre lenorme relative alla “capitalizzazionesottile o thin capitalization”, al regimedelle CFC (Controlled Foreign Com-panies), ai rapporti fra bilancio civili-stico e reddito imponibile e ad altreparti della riforma costituisconoaspetti in buona parte distinti.

Per effetto di tali disposizioni, dal1° gennaio 2004 i redditi prodotti dasocietà ed enti sono soggetti all’I-RES, costruita sulla base del modellofiscale europeo prevalente, che inci-de principalmente sui redditi prodottinell’ambito dello svolgimento dellanormale attività d’impresa, escluden-do da imposta le fasi straordinariequali le riorganizzazioni aziendali ocessioni di partecipazioni; ed è com-misurata al reddito complessivo nettocon l’aliquota unica proporzionale del33%, tenendo presente che non sonopiù operative (e quindi in pratica sonostate eliminate): l’imposta sostitutivasulle riorganizzazioni aziendali del19%, di cui al D.lgs. n. 358/1997 e laDIT (Dual Incombe Tax), di cui alD.Lgs. n. 466/1997.

L’IRES, invero, non riguarda solole società, in quanto i soggetti passivi

sono individuati da una serie eteroge-nea di enti collettivi (societari e nonsocietari, pubblici e privati, residenti enon residenti).

Della riforma l’aspetto meglio notoè costituito dall’abbandono del siste-ma del “credito d’imposta”, basato sultentativo di ricostruire, in capo alsocio, la stessa base imponibile uti-lizzata per tassare le società, proce-dendo al conguaglio fra le impostedovute dal socio e quelle corrispostein precedenza dalla società. Il mec-canismo suddetto era risultato inade-guato alla nuova realtà dell’economiaglobalizzata caratterizzata da socilocalizzati in paesi differenti, che por-tava a discriminazioni a danno deisoci residenti in Paesi che non rico-noscevano l’IRPEG pagata in Italiaed anche in Paesi comunitari che nonammettevano rimborsi di eccedenze.Con l’adozione dell’istituto della “Par-ticipation exemption” la tassazione siincentra sulle società, rendendo irri-levanti sia i dividendi distribuiti adimprese societarie, sia le plusvalenzee le minusvalenze realizzate sullepartecipazioni sociali; quindi i divi-dendi giungono nella titolarità dellepersone fisiche, per le quali è previ-sta una imposizione tributaria pariall’IRPEF sul 40% (se il titolare è per-cettore di una cosiddetta partecipa-zione qualificata) oppure alla consue-ta imposta sostitutiva del 12,50%:questa ulteriore imposizione non èconsiderata una duplicazione d’impo-sta, ma una forma di imposta pro-gressiva, rispetto all’aliquota ridottaal 33% per l’IRES. L’esenzione deidividendi, sebbene non totale, insostanza fa sì che il reddito vengaassoggettato ad imposizione in capoalla società o all’ente, senza alcunaapprezzabile imposizione degli ulte-riori passaggi intermedi che avven-gano fra soggetti IRES.

Una ulteriore conseguenza della“Participation exemption” è la elimi-nazione del prelievo con aliquota del19% introdotto al fine di favorire leoperazioni di fusione, scissione, con-ferimento e scambio di azioni, allor-quando da queste provenivano plu-svalenze o disavanzi, che generava-no redditi da tassare con l’aliquotaordinaria dell’IRPEG.

Da parte sua l’istituzione del “Con-solidato” contiene il nuovo sistema ditassazione che compensa debiti e

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 27

crediti all’interno dei Gruppi di impre-se e consente la rilevanza delle per-dite operative delle società sottostan-ti. Nelle forme del Consolidato inter-nazionale o mondiale viene postauna condizione molto rigorosa per larilevanza delle perdite: l’immediataattrazione alla fiscalità italiana deiredditi a fiscalità inferiore conseguitidalle società estere consolidate. Rife-ribile all’istituto del “Consolidato” è lacosiddetta collaterale “imputazioneper trasparenza” fra società di capita-li, in quanto, mentre per il Consolida-to si richiede il “controllo“, per l’impu-tazione per trasparenza, invece, sirichiede soltanto un “consortiumrelief” ovvero la possibilità per i socidi considerare trasparente la societàe di essere tassati direttamente lorosecondo la quota di partecipazioneagli utili e alle perdite.

L’altro istituto denominato “ThinCapitalization”, ovvero sottile capita-lizzazione, ha finalità antielusive, inquanto tende a limitare l’indebitamen-to delle imprese nei confronti dei soci:la forma elusiva consisteva nellaminore tassazione degli interessipassivi deducibili pagati ai soci perfinanziamenti ricevuti, rispetto al cari-co d’imposta superiore sui dividendida distribuire.

Volendo tracciare, infine, un som-mario inventario degli effetti previstisul Bilancio dello Stato della nuovaIRES – con i nuovi adattamenti deri-vanti dai predetti istituti – sono statiforniti i seguenti dati: il taglio dell’ali-quota dal 34% al 33% apporta unaminore entrata annuale di circa 973milioni di Euro nel 2004, mentre l’a-brogazione del credito d’imposta suidividendi apporta una maggioreentrata di circa 3.538 milioni di Euro;anche il Consolidato dà luogo ad unaminore entrata di circa 3.699 milionidi Euro, mentre la stretta sulle minu-svalenze apporta circa 1.001 milionidi Euro; sulle partecipazioni delleimprese matura un saldo attivo per leimprese derivante da un vantaggio dicirca 1.379 milioni di Euro per effettodella abolizione della sostitutiva al19% e da uno svantaggio di circa 640milioni di Euro dall’applicazione delprelievo ordinario sulle plusvalenzerealizzate; ed ancora si dovrebberorealizzare maggiori entrate di circa727 milioni di Euro per effetto dellaabolizione della DIT o Dual Income

Tax e di altri 280 milioni di Euro dalprovvedimento sul controllo dei debitiderivanti dalla Thin capitalization,contro una minore entrata di circa427 milioni di Euro per effetto dellatassazione delle società di capitaliper trasparenza, cioè tassando diret-tamente i soci.

Quanto all’IRAP, da abrogare,rimane ancora una entrata annua dicirca 31 miliardi di Euro, da eliminareprogressivamente tenendo conto del-le prevedibili maggiori entrate, chederiverebbero dal nuovo sistemafiscale, e contenendo le spinte dalfederalismo fiscale e le spese nonstrutturali entro il limite europeo dellapressione fiscale. Con la collabora-zione convinta di tutti i soggetti aven-ti autonomia impositiva per il NobelBecker bisogna colpire gli sprechidella burocrazia, non i servizi sociali.

Considerazione finale

La normativa finora emanata inmateria di IRES presenta il grandepregio di aver avvicinato l’imposizio-ne sui redditi societari a quella euro-pea, con effetti positivi anche nei rap-porti con l’estero. Non è comunqueda considerare definitiva, in quanto -come accade normalmente - subiràtutte le modifiche che saranno sugge-rite dalla pratica applicazione ai casiconcreti, già intravista da esperti insede di convegni e studi specializza-ti, e sicuramente dai risultati dellariforma delle società e dalla introdu-zione, a partire dal 2005, dei nuovicriteri contabili (IAS).

Si prevedono, pertanto, normaliadattamenti con la stessa determina-zione e competenza, che ha introdot-to la nuova imposta sulle società, piùmoderna, più efficace e più europea.

RISARCIMENTO AI LAVORATORI COATTI

Di seguito alla precedente comunicazione dell’A.N.E.I. riportata sul nr.2/2004 di Fiamme Gialle a pag. 20, il Presidente Max Giacomini forniscealtri ragguagli che riportiamo qui appresso:

«Come d’intesa, e facendo seguito alla precedente nota, comunico lenostre ultime riflessioni, dopo aver letto la sentenza della Cassazione nella suainterezza, circa l’eventualità di un risarcimento agli I.M.I. da parte tedesca.

Confermando che la sentenza 5044 ha ammesso il principio per il quale sipuò adire il giudice italiano anche per richiedere ad uno Stato estero il risar-cimento per danni patrimoniali e non patrimoniali subiti, si fa presente quantosegue:a) occorre anzitutto attendere l’esito della sentenza che emetterà il tribunale

di Arezzo nei confronti di un ricorrente, a seguito del pronunciamento dellaCassazione;

b) occorre vedere quale sarà il comportamento della Repubblica Federale diGermania dopo la sentenza italiana;

c) poiché il caso trattato dal Tribunale di Arezzo riguarda un cittadino italianocatturato in territorio italiano per essere avviato in Germania ai lavori forza-ti, è da risolvere il problema se anche gli I.M.I. possano inoltrare ricorso;

d) è verosimile che la Repubblica Federale di Germania possa obiettare, inogni caso, che gli I.M.I. sono da considerare giuridicamente “prigionieri diguerra” e pertanto non compresi nelle categorie ammissibili al ricorso;

e) ammesso che il ricorso sia inoltrabile bisogna considerare i lunghi tempidella Giustizia italiana, ai quali si aggiungono quelli tedeschi;

f) il ricorso può essere presentato dai singoli interessati e comporta certa-mente spese legali non indifferenti;

g) l’età minima degli I.M.I. sopravvissuti è di almeno 80 anni!In conclusione, l’A.N.E.I. lascia liberi i suoi associati di presentare o no il

ricorso, rappresentando loro quanto sopra esposto. In ogni caso consiglia diattendere la sentenza del Tribunale di Arezzo, che potrebbe essere illuminan-te sotto vari profili».

Max Giacomini Presidente A.N.E.I.

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 27

crediti all’interno dei Gruppi di impre-se e consente la rilevanza delle per-dite operative delle società sottostan-ti. Nelle forme del Consolidato inter-nazionale o mondiale viene postauna condizione molto rigorosa per larilevanza delle perdite: l’immediataattrazione alla fiscalità italiana deiredditi a fiscalità inferiore conseguitidalle società estere consolidate. Rife-ribile all’istituto del “Consolidato” è lacosiddetta collaterale “imputazioneper trasparenza” fra società di capita-li, in quanto, mentre per il Consolida-to si richiede il “controllo“, per l’impu-tazione per trasparenza, invece, sirichiede soltanto un “consortiumrelief” ovvero la possibilità per i socidi considerare trasparente la societàe di essere tassati direttamente lorosecondo la quota di partecipazioneagli utili e alle perdite.

L’altro istituto denominato “ThinCapitalization”, ovvero sottile capita-lizzazione, ha finalità antielusive, inquanto tende a limitare l’indebitamen-to delle imprese nei confronti dei soci:la forma elusiva consisteva nellaminore tassazione degli interessipassivi deducibili pagati ai soci perfinanziamenti ricevuti, rispetto al cari-co d’imposta superiore sui dividendida distribuire.

Volendo tracciare, infine, un som-mario inventario degli effetti previstisul Bilancio dello Stato della nuovaIRES – con i nuovi adattamenti deri-vanti dai predetti istituti – sono statiforniti i seguenti dati: il taglio dell’ali-quota dal 34% al 33% apporta unaminore entrata annuale di circa 973milioni di Euro nel 2004, mentre l’a-brogazione del credito d’imposta suidividendi apporta una maggioreentrata di circa 3.538 milioni di Euro;anche il Consolidato dà luogo ad unaminore entrata di circa 3.699 milionidi Euro, mentre la stretta sulle minu-svalenze apporta circa 1.001 milionidi Euro; sulle partecipazioni delleimprese matura un saldo attivo per leimprese derivante da un vantaggio dicirca 1.379 milioni di Euro per effettodella abolizione della sostitutiva al19% e da uno svantaggio di circa 640milioni di Euro dall’applicazione delprelievo ordinario sulle plusvalenzerealizzate; ed ancora si dovrebberorealizzare maggiori entrate di circa727 milioni di Euro per effetto dellaabolizione della DIT o Dual Income

Tax e di altri 280 milioni di Euro dalprovvedimento sul controllo dei debitiderivanti dalla Thin capitalization,contro una minore entrata di circa427 milioni di Euro per effetto dellatassazione delle società di capitaliper trasparenza, cioè tassando diret-tamente i soci.

Quanto all’IRAP, da abrogare,rimane ancora una entrata annua dicirca 31 miliardi di Euro, da eliminareprogressivamente tenendo conto del-le prevedibili maggiori entrate, chederiverebbero dal nuovo sistemafiscale, e contenendo le spinte dalfederalismo fiscale e le spese nonstrutturali entro il limite europeo dellapressione fiscale. Con la collabora-zione convinta di tutti i soggetti aven-ti autonomia impositiva per il NobelBecker bisogna colpire gli sprechidella burocrazia, non i servizi sociali.

Considerazione finale

La normativa finora emanata inmateria di IRES presenta il grandepregio di aver avvicinato l’imposizio-ne sui redditi societari a quella euro-pea, con effetti positivi anche nei rap-porti con l’estero. Non è comunqueda considerare definitiva, in quanto -come accade normalmente - subiràtutte le modifiche che saranno sugge-rite dalla pratica applicazione ai casiconcreti, già intravista da esperti insede di convegni e studi specializza-ti, e sicuramente dai risultati dellariforma delle società e dalla introdu-zione, a partire dal 2005, dei nuovicriteri contabili (IAS).

Si prevedono, pertanto, normaliadattamenti con la stessa determina-zione e competenza, che ha introdot-to la nuova imposta sulle società, piùmoderna, più efficace e più europea.

RISARCIMENTO AI LAVORATORI COATTI

Di seguito alla precedente comunicazione dell’A.N.E.I. riportata sul nr.2/2004 di Fiamme Gialle a pag. 20, il Presidente Max Giacomini forniscealtri ragguagli che riportiamo qui appresso:

«Come d’intesa, e facendo seguito alla precedente nota, comunico lenostre ultime riflessioni, dopo aver letto la sentenza della Cassazione nella suainterezza, circa l’eventualità di un risarcimento agli I.M.I. da parte tedesca.

Confermando che la sentenza 5044 ha ammesso il principio per il quale sipuò adire il giudice italiano anche per richiedere ad uno Stato estero il risar-cimento per danni patrimoniali e non patrimoniali subiti, si fa presente quantosegue:a) occorre anzitutto attendere l’esito della sentenza che emetterà il tribunale

di Arezzo nei confronti di un ricorrente, a seguito del pronunciamento dellaCassazione;

b) occorre vedere quale sarà il comportamento della Repubblica Federale diGermania dopo la sentenza italiana;

c) poiché il caso trattato dal Tribunale di Arezzo riguarda un cittadino italianocatturato in territorio italiano per essere avviato in Germania ai lavori forza-ti, è da risolvere il problema se anche gli I.M.I. possano inoltrare ricorso;

d) è verosimile che la Repubblica Federale di Germania possa obiettare, inogni caso, che gli I.M.I. sono da considerare giuridicamente “prigionieri diguerra” e pertanto non compresi nelle categorie ammissibili al ricorso;

e) ammesso che il ricorso sia inoltrabile bisogna considerare i lunghi tempidella Giustizia italiana, ai quali si aggiungono quelli tedeschi;

f) il ricorso può essere presentato dai singoli interessati e comporta certa-mente spese legali non indifferenti;

g) l’età minima degli I.M.I. sopravvissuti è di almeno 80 anni!In conclusione, l’A.N.E.I. lascia liberi i suoi associati di presentare o no il

ricorso, rappresentando loro quanto sopra esposto. In ogni caso consiglia diattendere la sentenza del Tribunale di Arezzo, che potrebbe essere illuminan-te sotto vari profili».

Max Giacomini Presidente A.N.E.I.

28 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

di Alfredo Biondi e Filippo de Jorio

TRATTAMENTI PENSIONISTICI

ILLEGALI LE PENSIONI CHE NON SIADEGUANO AL COSTO DELLA VITA

Pubblichiamo un interessante articolo sulle pensioni ritenute illegali se non adeguate al costo della vita, segnalatoci dalla Consulta dei Pensionati

La legge di riforma che si va profi-lando dopo anni di sofferta gestazio-ne, benché contenga elementi social-mente giusti e di sicuro avvenire, nontocca il problema dei problemi inmateria pensionistica, cioè come evi-tare, con un congruo e sensibile mec-canismo di adeguamento, che le pen-sioni, nel tempo, si riducano a nulla oquasi, creando innumerevoli conse-guenze negative di carattere econo-mico e sociale. Ciò soprattutto dopoche la sentenza 30/2004 della CorteCostituzionale – un documento cheha indiscutibili valori storici e politici,dopo oltre venti anni di alterne vicen-de giudiziarie – ha riconosciuto conuna motivazione cospicua che il mec-canismo di adeguamento ora vigenterappresenta il degrado di quelli chenel tempo si sono succeduti nelnostro ordinamento, ma – ciò che piùconta – è inefficace e da cambiare.

Certo, il linguaggio delle sentenzecostituzionali è, come al solito, pru-dente e dosato, ma questa volta lachiarezza prevale.

Con lo strumento della sentenzaprecettiva, la Consulta invita il Parla-mento al «perdurante, necessariorispetto dei principi di sufficienza eadeguatezza delle pensioni cheimpone al legislatore di individuareun meccanismo in grado di assicura-re un reale ed effettivo adeguamen-to dei trattamenti di quiescenza allevariazioni del costo della vita inmodo da assicurare in concreto allavoratore e alla sua famiglia mezziadeguati a una esistenza libera edignitosa nel rispetto dei principi edei diritti sanciti dagli articoli 36 e 38della Costituzione».

A questa conclusione la CorteCostituzionale perviene, dopo avertracciato una storia completa dellapensionistica italiana, dalle leggiche periodicamente adeguavano lepensioni alle retribuzioni, all’illusio-ne del meccanismo automatico diperequazione stabilito dalla legge177 del 1976.

Dalle parole della Corte Costitu-zionale possono anche individuarsi iresponsabili di questo fallimento: «Fuconsiderato un meccanismo di pere-quazione automatica che avrebbeconsentito l’adeguamento periodicodelle pensioni... secondo un indiceche avrebbe dovuto essere concor-dato tra il Governo e le parti sindaca-li, ma la legge rimase inapplicata».(In realtà i sindacati non hanno maiinserito in alcun negoziato generale ocontratto il problema dell’adegua-mento delle pensioni).

La sentenza conclude impietosa-mente nei confronti della legislazionepensionistica posteriore alla legge177/1976: «Rimasta inapplicata que-sta legge, il medesimo intento venneperseguito con altre leggi ad hoc, masempre più raramente».

La Consulta dei Pensionati ritiene– con questa sentenza che definisceun giudizio snodatosi nel corso deglianni, nel quale essa si è assunta ilpatrocinio legale e la difesa dei lavo-ratori in quiescenza – di avere man-tenuto il suo impegno, scevro da ogniimplicazione partitica e anche politi-ca, nei confronti dei 18.345.493 pen-sionati italiani.

Pervenire alla verità del problemadelle pensioni, verità c’è stata. Quan-to da noi da sempre sostenuto è dun-

que provato al più alto livello delloStato: quello del giudice delle leggi!

Ora bisogna pensare al da farsi, alfuturo, tenendo presente che i proble-mi dell’adeguamento delle pensioni,affinché esse mantengano il loropotere d’acquisto e il loro valore nelcorso del tempo, sono rimasti irrisolti,anzi beffati con l’applicazione annua-le degli indici Istat, perché questo haprodotto soltanto le «pensioni d’anna-ta», cioè ha fatto sì che tutte le pen-sioni perdano anno dopo anno unaparte del loro valore iniziale fino agiungere alle conseguenze dramma-tiche che tutti conoscono.

Il problema non è solo dei lavora-tori pensionati o pensionandi, ma ditutta l’economia nazionale perché sequei 18.345.493 individui e le lorofamiglie non potranno accedere almercato, all’acquisto di beni di consu-mo durevole, se non con molte limita-zioni per mancanza di mezzi suffi-cienti, la domanda interna italianacontinuerà a decrescere con conse-guenze gravissime per tutti.

La Consulta ha presentato in Par-lamento, attraverso chi scrive e altrideputati liberali di F.I., proposteragionevoli per risolvere il problemaattraverso l’inclusione automatica intutti i contratti pubblici e privati e/o intutte le normative future, di una clau-sola che rechi percentuali di aumen-to anche per i lavoratori in quiescen-za di quel settore; nel contempo, l’i-stituzione di un Fondo per perequarele pensioni più antiche e, quindi, più“disastrate”.

Questo della conservazione nelfuturo del potere d’acquisto o valoredelle pensioni è un punto essenziale,

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 29

bene analizzato dalla Corte Costitu-zionale, ma purtroppo – si ripete –neppure sfiorato nel testo della Rifor-ma Maroni.

In sede di discussione è neces-sario porre un rimedio a questamancanza. Senza di che la riformanascerà monca di un aspetto essen-

ziale, quello del meccanismo di ade-guamento, che il legislatore, peral-tro, fino alla legge 177/76 conosce-va e traduceva in ottimi strumentilegislativi.

È un problema di civiltà giuridica,ma anche di opportunità economica edi necessità sociale.

Ora che la sentenza della CorteCostituzionale ha finalmente, al piùalto livello, chiarito come stanno lecose in materia pensionistica, ci sidovrebbe aspettare da tutti, sindacaticompresi, una presa di coscienzaprodromica a un voto parlamentarepoliticamente sereno e senza riserve.

NUOVI IMPORTI DELL’ASSEGNO FUNZIONALE PENSIONABILE A DECORRERE DAL 1° GENNAIO 2003

Per opportuna informazione dei soci interessati ripor-tiamo, qui di seguito, il contenuto del decreto del Presi-dente della Repubblica n. 348 del 19 novembre 2003,concernente: “Recepimento dell’accordo sindacale e delprovvedimento di concertazione integrativi per il persona-le non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento civi-le e militare”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 298 del24.12.2003.

Titolo IIForze di Polizia ad ordinamento militare

Art. 6Ambito di applicazione e durata

1. Il presente decreto si applica al personale dei ruolinell’Arma dei carabinieri e del Corpo della guardia difinanza, con esclusione dei rispettivi dirigenti e del per-sonale ausiliario di leva.

2. Le disposizioni del presente decreto integrano, adecorrere dal 1° gennaio 2003, quelle relative al biennioeconomico 2002-2003 di cui al decreto del Presidente del-la Repubblica 18 giugno 2002, n. 164.

Art. 7Assegno funzionale

1. Le misure dell’assegno funzionale pensionabile dicui all’articolo 17, comma 1, del decreto del Presidentedella Repubblica 9 febbraio 2001, n. 140, fermi restando irequisiti di cui all’articolo 45, comma 3, del decreto delPresidente della Repubblica 16 marzo 1999, n. 254, adecorrere dal 1° gennaio 2003 sono rideterminate neiseguenti importi annui lordi, rispettivamente al compimen-to degli anni di servizio sottoindicati:

grado 17 anni 29 annidi servizio di servizio

euro eurocarab.re efinanziere 1.131,60 1.694,40

Carab.re scelto efinanziere scelto 1.131,60 1.694,40Appuntato 1.131,60 1.694,40Appuntato scelto 1.131,60 1.694,40Vicebrigadiere 1.406,40 2.358,00Brigadiere 1.406,40 2.358,00Brigadiere Capo 1.406,40 2.358,00Maresciallo 1.429,20 2398,80Maresciallo ordinario 1.429,20 2398,80Maresciallo capo 1.429,20 2398,80Maresciallo aiutante s. U.P.S.- Maresciallo aiutante 1.429,20 2398,80

2. Per gli ufficiali provenienti dai ruoli inferiori, le mis-ure dell’assegno funzionale pensionabile, di cui all’artico-lo 17, comma 2, del decreto del Presidente della Repub-blica n. 140 del 2001, fermi restando i requisiti di cui all’ar-ticolo 45, comma 3, del decreto del Presidente dellaRepubblica n. 254 del 1999, a decorrere dal 1° gennaio2003 sono rideterminati nei seguenti importi anni lordi,rispettivamente, al compimento degli anni di servizio sot-toindicati:

grado 17 anni 29 annidi servizio di servizio

euro euroSottotenente 1.682,40 2.524,80Tenente 1.682,40 2.524,80Capitano 2.164,80 4.018,80Maggiore 2.439,60 4.018,80Ten. Col. 2.439,60 4.018,80

3. A decorrere dal 1° gennaio 2003, ai soli fini dell’ap-plicazione dei benefici previsti nei commi 1 e 2, per il com-pimento della prescritta anzianità è valutato il serviziocomunque prestato senza demerito.

di Antonio Taviano

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 29

bene analizzato dalla Corte Costitu-zionale, ma purtroppo – si ripete –neppure sfiorato nel testo della Rifor-ma Maroni.

In sede di discussione è neces-sario porre un rimedio a questamancanza. Senza di che la riformanascerà monca di un aspetto essen-

ziale, quello del meccanismo di ade-guamento, che il legislatore, peral-tro, fino alla legge 177/76 conosce-va e traduceva in ottimi strumentilegislativi.

È un problema di civiltà giuridica,ma anche di opportunità economica edi necessità sociale.

Ora che la sentenza della CorteCostituzionale ha finalmente, al piùalto livello, chiarito come stanno lecose in materia pensionistica, ci sidovrebbe aspettare da tutti, sindacaticompresi, una presa di coscienzaprodromica a un voto parlamentarepoliticamente sereno e senza riserve.

NUOVI IMPORTI DELL’ASSEGNO FUNZIONALE PENSIONABILE A DECORRERE DAL 1° GENNAIO 2003

Per opportuna informazione dei soci interessati ripor-tiamo, qui di seguito, il contenuto del decreto del Presi-dente della Repubblica n. 348 del 19 novembre 2003,concernente: “Recepimento dell’accordo sindacale e delprovvedimento di concertazione integrativi per il persona-le non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento civi-le e militare”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 298 del24.12.2003.

Titolo IIForze di Polizia ad ordinamento militare

Art. 6Ambito di applicazione e durata

1. Il presente decreto si applica al personale dei ruolinell’Arma dei carabinieri e del Corpo della guardia difinanza, con esclusione dei rispettivi dirigenti e del per-sonale ausiliario di leva.

2. Le disposizioni del presente decreto integrano, adecorrere dal 1° gennaio 2003, quelle relative al biennioeconomico 2002-2003 di cui al decreto del Presidente del-la Repubblica 18 giugno 2002, n. 164.

Art. 7Assegno funzionale

1. Le misure dell’assegno funzionale pensionabile dicui all’articolo 17, comma 1, del decreto del Presidentedella Repubblica 9 febbraio 2001, n. 140, fermi restando irequisiti di cui all’articolo 45, comma 3, del decreto delPresidente della Repubblica 16 marzo 1999, n. 254, adecorrere dal 1° gennaio 2003 sono rideterminate neiseguenti importi annui lordi, rispettivamente al compimen-to degli anni di servizio sottoindicati:

grado 17 anni 29 annidi servizio di servizio

euro eurocarab.re efinanziere 1.131,60 1.694,40

Carab.re scelto efinanziere scelto 1.131,60 1.694,40Appuntato 1.131,60 1.694,40Appuntato scelto 1.131,60 1.694,40Vicebrigadiere 1.406,40 2.358,00Brigadiere 1.406,40 2.358,00Brigadiere Capo 1.406,40 2.358,00Maresciallo 1.429,20 2398,80Maresciallo ordinario 1.429,20 2398,80Maresciallo capo 1.429,20 2398,80Maresciallo aiutante s. U.P.S.- Maresciallo aiutante 1.429,20 2398,80

2. Per gli ufficiali provenienti dai ruoli inferiori, le mis-ure dell’assegno funzionale pensionabile, di cui all’artico-lo 17, comma 2, del decreto del Presidente della Repub-blica n. 140 del 2001, fermi restando i requisiti di cui all’ar-ticolo 45, comma 3, del decreto del Presidente dellaRepubblica n. 254 del 1999, a decorrere dal 1° gennaio2003 sono rideterminati nei seguenti importi anni lordi,rispettivamente, al compimento degli anni di servizio sot-toindicati:

grado 17 anni 29 annidi servizio di servizio

euro euroSottotenente 1.682,40 2.524,80Tenente 1.682,40 2.524,80Capitano 2.164,80 4.018,80Maggiore 2.439,60 4.018,80Ten. Col. 2.439,60 4.018,80

3. A decorrere dal 1° gennaio 2003, ai soli fini dell’ap-plicazione dei benefici previsti nei commi 1 e 2, per il com-pimento della prescritta anzianità è valutato il serviziocomunque prestato senza demerito.

di Antonio Taviano

30 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

Sezione di Trapani

Il 30 settembre u.s., il Ten. Col.Vincenzo Di Rella, nuovo comandan-te del Nucleo pt di Trapani, ha effet-tuato una visita di cortesia alla localeSezione ANFI, nel corso della qualeha avuto parole di vivo apprezzamen-to per l’attività svolta dall’Associazio-ne ANFI locale.

Nella circostanza il Presidentedella Sezione, M.M.A. Rag. SalvatoreIncrivaglia, ha consegnato un Crestdella Sezione al Ten.Col. Di Rella eofferto in suo onore un rinfresco (ved.foto).

Il 14 dicembre 2003, nell’imminen-za della festività del Santo Natale, èstato effettuato un incontro convivialepresso un noto ristorante di Trapani,con la partecipazione di numerosisoci e loro familiari. Nella circostanzasono stati scambiati gli auguri di buonNatale e felice Anno nuovo.

Nella foto, i soci durante il convi-vio.

Sezione di Toritto

La Sezione ANFI di Toritto haorganizzato di recente un incontroconviviale presso il “Murgia GardenClub” di Quassano (Toritto) con largapartecipazione di soci e familiari dellaSezione (Ved. foto a lato).

VITA NELLE SEZIONI

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 31

Sezione di Thiene

Il 16 febbraio c.a. ricordando l’ot-tantesimo compleanno del Fin. ItaloVerfiali, alcuni soci si sono recatipresso l’abitazione dello stesso perfesteggiare la ricorrenza e nello stes-so tempo consegnargli il diploma disocio benemerito rilasciato dal Presi-dente Nazionale.

Il Fin. Verfiali attualmente nongode buona salute. La visita ricevutapertanto è stata molto gradita. Nellafoto, il Fin. Verfiali riceve il diploma disocio benemerito.

Sezione di Mestre

Alcuni soci della Sezione diMestre hanno aderito all’iniziativa difarsi riprendere sulla spiaggia delLido di Venezia in costume da bagno,sfilando tra la folla che li applaudivaassieme ad altre persone capitanatedall’ irriducibile Fulvio Pecorai,ideatore dell’evento giunto alla sua26° edizione.

Un evento di grande richiamodiventato ormai un appuntamento fis-so nei primi giorni di gennaio. Circa2000 persone hanno assistito allaesibizione dei cosiddetti “ibernisti”che hanno aperto il nuovo anno 2004con un tuffo collettivo in mare gelido.Nella foto, il gruppo dei partecipanti.

Sezione di Lanciano

Il 30 novembre 2003, su invito delSindaco del Comune di Mozzagro-gna, Ing. Filippo Mancini, la Sezioneha partecipato con il Presidente Cav.Agostino Tolfa, l’Alfiere e numerosisoci alla celebrazione del 60° anni-versario della “Battaglia del Sangro”del 1943 che valse alla Città di Moz-zagrogna la concessione della Meda-glia d’Argento al Merito Civile.

Nella foto, la deposizione dellacorona al monumento dei Caduti.

VITA NELLE SEZIONI

32 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

Sezione di Gravedona

Anche quest’anno, il 2 marzo2004, è stata ricordata a Dosso delLiro (Como) la tragedia in cui periro-no 86 anni fa 7 finanzieri e 2 civili por-taviveri, travolti da una valanga che siera abbattuta sulla caserma deldistaccamento di Foppa.

Nel corso della manifestazione èstata celebrata una S. Messa da donClaudio, parroco del paese, da donLuigi Binachi, parroco di Gera Lario,e da don Enrico Pirotta, Cappellanomilitare del Comando Provinciale del-la Guardia di Finanza di Como.

Sezione di Sannicandro di Bari

Il 22 febbraio 2004 presso lasala ricevimenti “La Reggia di Giano”di Cassano delle Murge (BA) laSezione ha organizzato il veglione dicarnevale. Alla festa hanno parteci-pato tutti i soci della Sezione. Dopo ilsaluto da parte del Presidente, Brig.Carlo Soranno, che ha augurato atutti i convenuti buon divertimento, èseguito il pranzo allietato da ottimamusica.

La foto a lato è stata scattata nelmomento del taglio della torta da par-te del Brig. Soranno, con il Vice Pre-sidente della Sezione Mario Clarizio ei soci.

Sezione di Piombino

Venerdì 30 gennaio u.s., è statainaugurata la nuova sede della Com-pagnia della Guardia di Finanza diPiombino.

La caserma è stata intitolata alSottobrigadiere della Regia Guardiadi Finanza Vincenzo Rosano, dece-duto a seguito delle ferite riportatedurante i fatti d’arme di Piombino,avvenuti il 10 settembre 1943. LaSezione di Piombino è intitolata alvaloroso sottufficiale.

Alla cerimonia ha partecipato undiscreto numero di soci con le rispet-tive consorti.

La foto ritrae la bandiera dellaSezione al suo arrivo durante la ceri-monia.

VITA NELLE SEZIONI

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 33

Sezione di Bari

Nell’ambito delle attività ricreativee sociali, la Sezione ha festeggiato “IlVeglione di Carnevale” e la festa de“La Pentolaccia”, rispettivamente indata 15 febbraio e 21 marzo 2004.

Le manifestazioni si sono svoltepresso il complesso “I Saloni delMonte”, situati nella periferia di Bari,con la partecipazione del ConsigliereComunale Sergio Ventrella, al qualeè stato consegnato l’attestato di“Socio Benemerito dell’ANFI”, il Magi-strato Dott. Michele Emiliano, il Dott.Vincenzo Divella, Presidente dellaCamera di Commercio, il S.Ten. cpl.Avv. Antonio Maria La Scala, sociobenemerito ANFI, ed altri funzionaridi vari uffici pubblici locali (ved. foto inbasso a lato). Numerosi i soci e fami-liari della Sezione di Bari e di quelleviciniori.

Apposita commissione ha proce-duto ad eleggere Misters Junior eSenior ANFI e Miss e Lady ANFI(ved. foto sopra a lato).

Entrambe le feste si sono conclu-se con l’immancabile presentazionedella “Torta del Finanziere”.

Sono intervenuti alla cerimoniacommemorativa il Sindaco di Dossodel Liro, Sig. Livio Piero Pisolo, ilPresidente della Comunità montanaAlto Lario Occidentale, Sig. EmilioSpinola, il Sindaco di Gravedona,Sig. Fiorenzo Bongiasca, il Coman-dante e il Vice Comandante dellaBrigata di Dongo, M.M. GiuseppeVirgilio e M.M. Carlo Privitera, unarappresentanza di militari del Corpoin servizio e le rappresentanze disoci delle Sezioni ANFI di Como,Dongo, Menaggio, Porlezza, Lecco,Olgiate Comasco e Gravedona. Altermine del rito funebre è stata depo-sta una corona di alloro al Monu-mento dei Caduti e un cuscino di fio-

ri sulla Lapide esistente nel localecimitero che riporta i nomi dei 7finanzieri caduti.

Sezione di Imola

Il 17 febbraio u.s. una rappresen-tanza della Sezione di Imola ha assi-stito alla S. Messa in suffragio delCapitano dei Carabinieri GiuseppePulicari, già Comandante della Com-pagnia di Imola – nel 25° anniversariodel suo assassinio perpetrato da unabanda di ricattatori.

Al predetto ufficiale, in data 21gennaio 1980, è stata conferita laMedaglia d’Oro al Valor Militare allamemoria.

Alla cerimonia, officiata dal Vesco-vo di Imola, S.E. Tommaso Ghirelli,unitamente al fratello del Pulicari, DonAngelo, Parroco di Marta (Viterbo),hanno preso parte circa 400 personetra le quali le più alte Autorità dell’Ar-ma e della altre Forze di Polizia e,precisamente, il Generale RobertoSantini, Comandante Interregionaledei Carabinieri di Padova, il gen. B.Maurizio Gualdi, Comandante Regio-nale, ed il Col. Agostino Papa,Comandante Provinciale di Bologna, ilComandante Provinciale della Guar-dia di Finanza, Col. Gaetano Barbieri,il Vice Sindaco di Imola, alcuni diri-genti dei locali Comandi di Polizia,Carabinieri e Guardia di Finanza.

VITA NELLE SEZIONI

34 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

Ettore PARDU

Il M.C. Ettore PARDU, di anni 63, socio della Sezione A.N.F.I. di Riccione,appassionato di podismo, negli ultimi anni ha partecipato a numerose gareclassificandosi con tempi molto buoni. Ha disputato 18 maratone in varie loca-lità italiane ed estere. Nei giorni dal 28 al 31 maggio 2003, ha preso parte alla3^ edizione della “Italy Coast to Coast”, l’attraversata dell’Italia dal Tirreno(Follonica) (LI) all’Adriatico, Grottamare (AP): una gara podistica a squadrecomposta da quattro elementi svoltasi attraverso la Toscana, l’Umbria e leMarche per un totale di Km. 469. Un percorso particolarmente bello e impe-gnativo che ha messo a dura prova la resistenza dei partecipanti. Il 26 novem-bre 2003 unitamente ad altri tre podisti ultrasessantenni Ettore Pardu ha par-tecipato alla trasmissione televisiva “Scommettiamo che”, ripresa da RAI Unoe commentata da Bruno Pizzul, cimentandosi in una staffetta 4x100. Pur nonessendo la specialità della squadra che preferisce percorsi più lunghi, ha fer-mato il cronometro a 1,08 superando la prova, che prevedeva un tempo mas-simo di 1,14.

Efisio CANNAS

L’App. Efisio CANNAS, Sindaco Revisore della Sezione A.N.F.I. di Mestre,il 7 gennaio u.s. è stato premiato con una targa ricordo per il migliore presepioal concorso dei presepi che si è svolto a Mirano (VE) presso il locale Duomo.La notizia è stata riportata sulla stampa locale e sul quotidiano “Nuova Vene-zia” del 7 gennaio u.s.

Luciano PAOLINI

Il Sig. Luciano PAOLINI, socio della Sezione di Verona, figlio di un sociodeceduto, si è rivelato un novello poeta. Il 13 marzo 2004, la Soc. Coop. “AlCalmiere”, sita in vicolo Broglio di Piazza S. Zeno di Verona, ha presentato unsuo libro “Uno scrittore attraverso la vita” contenente poesie, dialoghi, consi-

derazioni, odi, racconti, viaggi e sto-rie. Una pubblicazione di 70 pagine,finita di stampare nel gennaio 2004,con l’ausilio delle figlie: Sonia, Stefa-nia e Sabina, quest’ultima con un dol-ce dipinto firmato in copertina. Tra lepoesie ha trovato posto anche quelladedicata alla Guardia di Finanza,che per ragioni di spazio non vienepubblicata.

Salvatore TERRANOVAIl M.M.A. Salvatore TERRANO-

VA, socio della Sezione ANFI diAncona, nuotatore Master – F.I.N. –nell’anno agonistico 2002/2003 aiCampionati Italiani tenutisi a Chian-ciano (SI) il 24 e 25 giugno 2003, haottenuto una Medaglia d’argento nei200 metri - stile libero in cat. M.70.L’anno precedente nelle gare inmare aperto aveva conseguito unaMedaglia d’oro nel Gran – Prix in pro-va unica ed una Medaglia d’argentonel mezzo fondo (gare fino a Km. 5).Il giorno 26 ottobre 2003 è stato pre-miato con targa personalizzata per ibrillanti risultati conseguiti dalla Fede-razione Italiana Nuoto, presso il PalaSport Rossini di Ancona. Attualmen-te il Terranova si allena per parteci-pare ai Campionati mondiali che sisvolgeranno a Riccione.

Antonio FABBRIZIOIl M.A. Antonio FABBRIZIO, socio

della Sezione A.N.F.I. di Velletri,dopo il congedo avvenuto nel mesedi aprile 2002, ha creato una piccolaattività in proprio di distillazione arti-gianale di liquori in genere. Produceacquavite di ottima qualità denomina-ta “Grappa del Maresciallo” e “Acqua-vite Cinque C.”; nel campo dei liquoriproduce “Elisir del Maresciallo” e

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Soci che si fanno onore

Nella foto, il gruppo dei concorrenti, tra cui il socio Pardu con pettorale nr. 3 afianco del Sindaco di Riccione Daniele Imola.

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 35

“L’Amaro Soprano”. Il Prof. Masantini, docente nell’Università della Tuscia diViterbo, ha impartito ai suoi allievi del 3° anno della facoltà di Tecnologia ali-mentare indirizzo enologico una lezione sulla grappa e distillati con la colla-borazione del Maresciallo Fabbrizio.

Adamo Massimo LANCIAIl socio simpatizzante della Sezione A.N.F.I. di Ceprano, maestro di musi-

ca Adamo Massimo LANCIA, ha composto una “Marcia Militare per Banda”intitolata “I Finanzieri”, il cui spartito è stato inviato alla Sezione di Ceprano conpreghiera di passarlo alla Banda Comunale di quella città, in modo da poterlaeseguire durante le cerimonie di carattere militare. Trattasi di un giovane socioche attualmente presta la sua opera come “Primo Corno” presso la Banda deiVigili Urbani di Roma. In precedenza ha operato per circa sei mesi presso laBanda del Corpo della Guardia di Finanza, cui è rimasto molto affezionato.

Vittorio CHIRIZZIIl M.A. Vittorio CHIRIZZI, socio della Sezione A.N.F.I. di Lecce, con decre-

to n. 36/03/9 del 18 dicembre 2003 del Presidente della Commissione Tribu-taria Provinciale di Brindisi, Dott. Vincenzo Fedele, è stato nominato compo-nente supplente per l’Assistenza tecnica gratuita in seno a detta Commissio-ne per il corrente anno 2004.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

CompleannoIl 2 marzo 2004, l’App. FrancescoGUIDI socio fondatore della Sezionedi Frosinone, ha felicemente compiu-to i 90 anni.

PromozioniI seguenti militari in congedo sonostati promossi al grado superiore atitolo onorifico:

a Generale di Divisione

Gen. B. Pasqualino CARBONI, sociodella Sezione di Alghero.

a Vice Brigadiere

App. Adolfo FRANCHINI, consiglieredella Sezione di Novara.

Nozze d’oroIl 20 dicembre 2003, il M.M. AlbertoALOISE, socio della Sezione di Mon-za, e la consorte Sig.ra ImmacolataMALITO, hanno festeggiato il loro 50°anniversario di matrimonio attorniatidai figli, nuore e nipoti.

Il 26 febbraio 2004, l’App. PietroBENINI, socio della Sezione di Imola,e la consorte, Sig.ra Iolanda BAR-BIERI , attorniati dai figli, genero enipoti, hanno festeggiato il loro 50°anniversario di matrimonio.

Il 28 febbraio 2004, la Sig.ra AnnaDora PELAGATTI e il S. Ten. AttilioMANCINI, socio della Sezione diPescara, hanno festeggiato il loro50° anniversario di matrimonio incompagnia dei figli, nuora, genero enipoti.

NozzeIl 14 febbraio 2004, presso la Chiesadi S. Domenico in Ancona, si sonouniti in matrimonio l’Ing. Aldo ERCO-LANI e la Dott.ssa Sara PRETENI,figlia del defunto Col. Giovanni e del-la Sig.ra M.Cristina Roma, madrinadella Sezione di Ancona.

Il 6 marzo 2004, nella Chiesa Parroc-chiale di Lipomo, si sono celebrate lenozze del Rag. Fausto PENNESTRI’,socio della Sezione di Como, con laSig.na Maria Giovanna VERZELLA.

CulleIl 3 ottobre 2003 è nato Jacopo, pri-mogenito dei coniugi Sig.ra AngelaGARZARELLA e Sig. AntonelloCOLASANTE. Lo annunciano congioia i nonni materni, Brig. C. Giovan-ni, socio della Sezione di Chieti, econsorte Sig.ra Rosanna Maroncelli.

Il 17 dicembre 2003, la casa deiconiugi Paolo e Cristina PANE è sta-ta allietata dalla nascita di Elena. Nedanno con gioia il lieto annuncio lasorellina e i fratellini unitamente alnonno paterno, Gen. B. AntoninoPane, socio della Sezione di Firenze.

Il 18 dicembre 2003 è nata Sara,figlia dei coniugi Sig.ra DanielaSULIS e Sig. Gavino PORCHEDDU.Ne dà il lieto annuncio il nonno mater-no M.O. Benito, socio della Sezionedi Olbia.

Il 27 dicembre 2003, la Sig.ra Miche-la LEONI, consorte del Sig. FlorianoSTIFANI, figlio del Brig. C. Romual-do, socio della Sezione di Chioggia,ha dato alla luce Giulia.

Il 17 gennaio 2004 è nata Emma,figlia dei coniugi Prof.ssa RaffaellaCANTINI e Arch. Franco PISANI.Annunciano il lieto evento i nonnipaterni, Sig.ra Marinella Manni e ilFin. Gianfranco, socio della Sezionedi Sanremo.

Il 7 febbraio 2004 è nata Anna Laura,primogenita dei coniugi Sig.ra Elisa-betta e del M.M. Giovanni MATTIONI,socio della Sezione di Mirandola. Loannunciano con gioia i nonni materni,Comm. Siebel Capiluppi, socio sim-patizzante della stessa Sezione, econsorte Sig.ra Laura Paltrinieri.

Il 12 febbraio 2004 è nata Rebecca,secondogenita dei coniugi Giuseppi-na e Vincenzo SAGINARIO, finanzie-re in servizio a Monopoli. Annuncianola lieta notizia il fratellino e i nonnipaterni, Sig.ra Concetta Viglione eBrig. C. Nicolino Saginario, consiglie-re della Sezione di Benevento.

36 Fiamme Gialle 3-4 / 2004

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Il 13 febbraio 2004 è nato Giacomo.Ne dà il lieto annuncio il nonno ErinoVicari, socio della Sezione di Ravenna.

Il 15 febbraio 2004 è nata Irene, pri-mogenita della Prof.ssa FannyMORELLI. Ne danno con gioia il lietoannuncio i nonni materni, Brig. Ser-gio, socio della Sezione di Tarvisio, econsorte Sig.ra Caterina.

Il 16 febbraio 2004 è nato Andrea,primogenito della Sig.ra Erica ROMA-GNA e del M.O. Filippo BOTTARI, inservizio presso la Compagnia Guar-dia di Finanza di Pollein (Aosta). Nedanno il lieto annuncio i nonni pater-ni, Brig.C. Carmelo, consigliere dellaSezione di Lecco, e consorte Sig.raMattia Bellantone.

Il 18 febbraio 2004 è nata Sara, pri-mogenita dei coniugi Sig.ra Ida MariaDICICCIO e Sig. Luca MARIANI. Nedanno il lieto annuncio i nonni pater-ni, Sig.ra Marcella SALOTTI e l’App.sc. Donato Mariani, socio della Sezio-ne di Sulmona.

Il 20 febbraio 2004 è nato Andrea,per la gioia dei nonni Sig.ra Giuseppi-na e M.M.A. Giuseppe Cavallo, sociodella Sezione di Novara.

Il 22 febbraio 2004 è nato Maurizio,primogenito dei coniugi Sig.ra ChiaraSPANEDDA e del Sig. Moreno CER-CHI. Ne dà il lieto annuncio il nonnomaterno, M.M.A. Angelino, socio del-la Sezione di La Spezia.

Il 28 febbraio 2004 è nata Gaia, figliadel Fin. Cristiano BICCHIERI, in ser-vizio presso il Gruppo ProvincialeGuardia di Finanza di Foggia, e nipo-tina dell’App Giacomo, socio dellaSezione di Civitavecchia.

Il 29 febbraio 2004 è nato Giuseppe,primogenito dei coniugi Sig.ra Anto-nella COLETTO e Sig. MicheleCAPORALE. Lo annunciano congioia i nonni paterni, Sig.ra Marisa eApp. Angelo, socio della Sezione diBari, unitamente ai nonni materniSig.ra Carmela e Sig. Giovanni.

Il 29 febbraio 2004 è nato Pietro,figlio dei coniugi Avv. Carlo CLE-MENTINI e Avv. Chiara VILLA. Nédà il lieto annuncio il nonno paterno,App. Fernando, socio della Sezionedi Saronno.

Recentemente è nata Rebecca, pri-mogenita dei coniugi Sig.ra SoniaBERTACCHI e Sig. Antonio COR-RIAS. Lo annunciano con gioia i non-ni paterni Sig.ra Ezia Beretta eV.Brig. Angelo, socio della Sezione diLecco.

LaureeSi sono recentemente laureati:

- Sig.na Gianna ABBRUZZESE,figlia del Sig. Vito, socio simpatiz-zante della Sezione di Bitetto, in“Lingue e Letterature Straniere”,con il punteggio di 110/110 e lode,presso l’Università di Bari.

- Sig. Mauro ANSALONI, figlio dell’App. Luigi, socio della Sezione diMirandola, in “Ingegneria Informati-ca”, presso l’Università di Modena,con il punteggio di 105/110.

- Sig.na Valeria APRILE, figlia delBrig. Cosimo, consigliere dellaSezione di Treviso, in “Lingue eLetterature Straniere”, presso l’Uni-versità Cà Foscari di Venezia.

- Sig. Pierpaolo ARTESE, figlio delM.M.A. c.s. Pietro, Presidente dellaSezione di Ancona, in “IngegneriaEdile” con ottimi voti.

- Sig.na Patrizia BAZZARELLI, figliadel Luogotenente Giuseppe, sociodella Sezione di Bari, in “Scienzedell’Educazione” presso l’Universitàdi Bari, con il punteggio di 110/110e lode.

- Sig.na Monica BUCHETTI, figlia delM.M.A.c.s.. Lanfranco, socio dellaSezione di Lido di Ostia, in “Tossi-cologia dell’Ambiente” presso l’Uni-versità La Sapienza di Roma, conottimo punteggio.

- Sig. Cosimo CALABRESE, figliodell’App. Andrea, socio della Sezio-ne di Monfalcone, in “IngegneriaElettronica”, presso l’Università diTrieste con il punteggio di 104/110.

- Sig.na Daniela CAMPANELLI, figliadel socio simpatizzante Giuseppe enipote del M.M.A. Romano, entram-bi soci della Sezione di Aprilia, in“Sociologia”, presso l’Università LaSapienza di Roma, con ottimo pun-teggio.

- Sig.na Fabiana CATAUDELLA,figlia del M.A. Francesco, sindacodella Sezione di Trapani, in “Giuri-sprudenza” , presso l’Università diPalermo, con il punteggio di105/110.

- Sig.na Antonella CONIGLIO, figliadel Brig. Vito, socio della Sezionedi Siracusa, in “Giurisprudenza”,presso l’Università di Roma 3, con ilpunteggio di 110/110 e lode.

- Sig. Valter COSCIOTTI, nipote del-l’App. Loreto Romani, sindaco dellaSezione di Aprilia, in “IngegneriaElettronica e Telecomunicazioni,”presso l’Università La Sapienza diRoma, con il punteggio di 105/110.

- Sig.na Samanta DEFLORIAN, figliadell’App. Ferruccio, socio dellaSezione di Predazzo, in “Mediazio-ne Linguistica per le Imprese e ilTurismo”, con il punteggio di110/110 e lode.

- Sig.na Maria Luigia DI STASIO,figlia del Sig. Benvenuto, socio sim-patizzante della Sezione di Foggia,in “Economia Gestioni Estere”,presso l’Università di Bologna, conil massimo dei voti.

- Sig.na Stefania D’ORONZO, figliadel Brig. C. Luigi, socio dellaSezione di Lecce, in “ScienzeMotorie”, presso l’Università diBologna, con il punteggio di105/110.

- Sig.na Barbara ESPOSITO, nipote

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NELLA NOSTRA FAMIGLIA

del Gen. B. Antonino Pane, sociodella Sezione di Firenze, in “Econo-mia e Commercio” presso l’Univer-sità di Salerno, con il punteggio di110/110 e lode.

- Sig.na Laura FATTORI, figlia del-l’App. Giuseppe, socio della Sezio-ne di Verona, in “Scienze dell’Edu-cazione – Esperta nei Processi For-mativi Extrascolastici”, con il pun-teggio di 108/110, presso l’Univer-sità di Verona.

- Sig. Andrea FRANGIPANE, figliodel M.O. Angelo, consigliere dellaSezione di Novara, in “Economia eCommercio”, con ottimo punteggio.

- Sig. Mario LEMBO, fratello del M.A.Pietro e figlio del Brig. C. Giuseppe,consigliere della Sezione di Impe-ria, in “Ingegneria Ambientale e delTerritorio con indirizzo chimico”,presso il Politecnico di Torino con ilpunteggio di 106/110.

- M.C. Roberto MURRU, figlio delM.A. Cav. Uff. Paolino, socio dellaSezione di Roma 1/Nord, in “Eco-nomia e Commercio,” presso l’Uni-versità di Bologna con ottimi voti.

- M.O. Fabio PIERGIOVANNI, in ser-vizio presso il Nucleo ProvincialeP.T. della Guardia di Finanza diSassari, figlio del M.M. Mauro, con-sigliere della Sezione di Roma1/Nord, in “Scienze Politiche” pres-so l’Università di Sassari, con ilpunteggio di 107/110.

- Sig.na Cristina POLLEGIONE,figlia del Brig. C. Antonio, socio del-la Sezione di Piombino, in “Giuri-sprudenza”, presso l’Università diPisa, con ottimo punteggio.

- Sig.na Claudia REALE, figlia delBrig. Alighieri, socio della Sezionedi Frosinone, in “Fisioterapia”,presso l’Università di Roma - TorVergata, con il punteggio di110/110 e lode.

- Sig. Serafino SCIGLIUZZO, figlio

dell’App. Antonio, socio dellaSezione di Gallipoli, in “Economia eCommercio” con ottimo punteggio.

- Sig.ne Clelia e Raffaella SGAMMA-TO, figlie del M.A. c.s. Domenico,socio della Sezione di Napoli,rispettivamente in “Lettere Moder-ne” e “Scienze Motorie”, presso l’U-niversità di Napoli, entrambe conottimo punteggio.

- Sig.na Paola SPIGARELLI, figliadel M.C. Giovanni, Presidente dellaSezione di Fano, in “Scienze dell’E-ducazione” presso l’Università diUrbino, con il punteggio di 110/110e lode.

- Sig.na Laura FATTORI, figlia del-l’App. Giuseppe, socio della Sezionedi Verona, in “Scienze dell’Educa-

zione”, con il punteggio di 108/110,presso l’Università di Verona.

- M.A. Massimiliano THIERY, sociodella Sezione di Pescara, in servi-zio presso il Comando ProvincialeGuardia di Finanza a quella sede,in “Economia e Management”, conil punteggio di 106/110, presso l’U-niversità di Pescara.

- Sig.na Sonia TONETTO, figlia delFin. Giannino, socio della Sezionedi San Donà di Piave, in “Lingue eLetterature Straniere”, presso l’Uni-versità Cà Foscari di Venezia con ilmassimo dei voti.

- Sig.na Francesca Barbara VIOLA,figlia del M.M. Pasquale, socio del-la Sezione di Modugno, in “Scienzedell’Educazione”, presso l’Univer-

TristiaIN MEMORIA DEL GENERALE MARIO DE FRANCESCO

Mario De Francesco, detto ancheNiki (dal secondo nome Nicola) o il“Refa” (dallo speciale zainetto daboscaiolo, che portava con sé) ci halasciato.

La redazione di questo periodicointende ricordarlo con la parole com-mosse di un suo compaesano di Pre-dazzo, il Generale Ferdinando Croce,che per tanti anni lo ha seguito affet-tuosamente sui campi di sci e nella vita

quotidiana a Predazzo, e che conoscebene quanti ufficiali, sottufficiali e finan-zieri sono passati dalla Scuola Alpinaed hanno apprezzato le preclare qualitàumane e di finanziere di Mario. E vuoleaggiungere anche il ricordo personaledel Presidente, Generale Pietro di Mar-co, che con lui ha scritto pagine glorio-se e gioiose sulle nevi di Passo Rolle, equalche mio ricordo affettuoso: da allie-vo dell’Accademia, quando lo avevosoprannominato “Von Franz”, dal cipi-glio che ci aveva mostrato durante leprime lezioni di sci (tanti di noi vedevagli sci per la prima volta), quando ciinvitava a stare in avanti e con le ginoc-chia piegate e non seduti sulla “cadre-ga”; da giovane collega assegnato allaScuola Alpina nella stessa compagnia“Fil de fer” e ancora quando successi-vamente Lui a Bolzano ed io a Bressa-none affrontammo le vicissitudini delservizio attivo, ma soprattutto quandofui un insistente “mezzano” per il matri-monio con la Sua innamorata. Orasono insieme lassù e ci piace immagi-narli felici e protettivi sulla loro figlia. Ifiori deposti il 6 aprile scorso anche sul-la sua tomba, in occasione del cinquan-tenario del corso “Canzenagol 1°”, al

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quale ha partecipato anche il GeneraleMusto, sono il segno più evidente diquanti lo sentano ancora vicino affet-tuosamente.

Ai familiari e alla figlia, pertanto,laDirezione e Redazione di Fiamme Gial-le porgono le più sentite condoglianze,sicure interpreti degli stessi sentimentidi tanti soci, ufficiali, sottufficiali e finan-zieri, che lo hanno conosciuto a Pre-dazzo e in altre sedi operative, tuttepersone, che non hanno bisogno di leg-gere un suo curriculum, perché lo han-no stampato nella loro memoria e nelloro cuore. Cedo ora la parola all’amicoFerdi. (Tommaso Santamaria).

Ricordi di un compaesano amico

di Ferdinando Croce

Predazzano “doc” era un vero mon-tanaro, un esperto alpinista e un ottimosciatore.

Ufficiale di stampo antico, tutto d’unpezzo, ha improntato la sua vita difinanziere a un’etica fondata sul bene,sull’onestà, sulla rettitudine e incorrutti-bilità. Integerrimo, probo, intemerato epuro nell’anima come nella vita, il suoviso era lo specchio dell’anima.

È stato sicuramente di esempio pertutti i numerosissimi allievi che, nel cor-so degli anni, hanno frequentato i corsidi sci-alpinismo da lui diretti.

Le vicende della vita, del servizio edella carriera mi hanno tenuto lontano

dal mio passo dove, peraltro, mi recavospesso per trascorrere le licenze, o perla frequenza dei corsi sci a Passo Rol-le o la partecipazione alle Gare Inver-nali tra Legioni di frontiera e non (ben13 volte).

Gli incontri con l’amico “NIKI” eranoquindi frequenti.

Parlavamo anche di sport invernali,dell’incredibile evoluzione registrata neltempo, anche dei materiali che riguar-davano lo sci e l’alpinismo.

Era un “nostalgico” perché ancoratoai ricordi della sua gioventù quandoerano di moda gli sci di frassino, lunghianche due metri e venti, con gli attacchi“Thorleif”, i bastoncini di nocciolo, gliscarponi pesanti legati con stringhe dicuoio. Gli sci erano ancora senza lami-ne e venivano sciolinati a mano … ocon una pezzo di sughero.

Ricordava le fatiche affrontate per“battere” le piste, salendo ripidi pendii,a “scaletta”, per poter poi fare almenouna discesa, al massimo due.

Aveva conservato una concezionedell’uso degli sci “antica”, direi “arcai-ca”.

Così era fatto l’allora Tenente DeFrancesco da Predazzo.

…carissimo NIKI,amico fin dall’età più bella,sul CIMONE è nata una STELLA,la Tua Stella che, come tutte le Stelle,appartiene al Paradiso e al Creatore,come il Tuo ricordo apparterràsempre al mio cuore.

Sono inoltre deceduti i seguenti socio loro congiunti:

- Sig.ra Emilia ADINOLFI, sorella delV. Brig. Attilio, socio della Sezione diSalerno, l’1.2.2004.

- M.M. Pierangelo ALBERTAZZI, sociodella Sezione di Vicenza, il 5.3.2004.

- App. Pietro BAIO, socio della Sezio-ne di Porlezza, il 21.2.2004.

- Sig. Antonio BENEDETTO, padre delMagg. Giovanni Santo, socio dellaSezione di Genova, il 31.1.2004.

- Sig.ra Gemma BENINCASA, sorelladel Sig. Francesco, socio simpatiz-zante della Sezione di Agropoli, il19.2.2004.

- Brig. Luciano BOCHICCHIO, sociodella Sezione di Savona, il 14.2.2004.

- Sig.ra Santina BONFIGLIO, madredell’App. Emilio Tormo, socio dellaSezione di Tolmezzo, il 16.2.2004.

- Sig.ra Maria BUSETTO, di anni 61,moglie dell’App. Carmelo Natoli,socio della Sezione di Chioggia, il15.2.2004.

- Gen. C.A. Gaetano CANDIDORI,socio della Sezione di Roma 1/Nord,l’8.3.2004.

- Fin. Giovanni CANIL, socio dellaSezione di Bassano del Grappa, il28.1.2004.

- Ten. Aurelio CANTORE, socio dellaSezione di Salerno, recentemente.

- Sig. Pietro CICCONE, padre delM.M.A. Antonio, socio della Sezionedi Roma 1/Nord, e nonno del Fin.Viviana Ciccone, in servizio presso ilPoliambulatorio del Corpo, il

17.2.2004.- M.M. Agostino CINCOTTI, socio della

Sezione di Calasetta, fratello delM.M.A. c.s. Maurizio, socio dellaSezione di Lido di Ostia, il 24.2.2004.

- Dott. Comm. Ignazio CONTI, sociobenemerito della Sezione di Cuneo, il12.2.2004.

- Brig. m. Emilio CUOCO, socio dellaSezione di Mondragone, il 5.3.2004.

- V.Brig. Vittorio DI EGIDIO, socio del-la Sezione di Livorno, l’1.3.2004.

- Sig.na Marisa FERRARI, di anni 49,figlia dell’App. Valerio, socio dellaSezione di Sacile. Mentre percorrevauna strada dissestata in Angola (Afri-ca), l’auto su cui viaggiava con laDott.ssa Marina Trivelli, è uscita distrada capovolgendosi e provocandoil decesso dell’infermiera Marisa eferite gravi alla Dottoressa Trivelli. Ledue donne, svolgevano attivitàammirevole di volontariato e solida-rietà alle popolazioni africane, infattiappartenevano al team mandato dal-l’ONG padovano presso l’Ospedale diGhiulo in Angola. L’incidente si è veri-ficato il 1° febbraio u.s..

- Sig.ra Maria FUSCO, madre del-l’App. Giuseppe Sortino, socio dellaSezione di Chioggia, l’1.2.2004.

- Brig. Nicola GAGLIARDO, socio dellaSezione di Genova, il 5.3.2004.

- Fin Angelo GNAGNARELLA, sociodella Sezione di Lanciano, il5.3.2004.

- Sig.ra Anna GODONO, ved. Baldas-sarre, socia della Sezione di Salerno,recentemente.

- App. Sebastiano GOLINO, socio del-la Sezione di Salerno, recentemente.

- Sig.ra Maria Grazia GORGA, sorelladel Brig. Gerardo, in servizio pressoil Comando Compagnia della Guardiadi Finanza di Agropoli e socio dellalocale Sezione ANFI, il 20.2.2004.

- Sig.ra Rosina GUADAGNINI, ved.Leso, socia della Sezione di Predaz-zo, il 13.2.2004.

- M.C. Dino IAPADRE, di anni 76,socio della Sezione di L’Aquila, il24.2.2004.

- App. Vincenzo IUORIO, socio dellaSezione di Angri, il 17.2.2004.

- Sig.ra Anna LIONTINO, madre del

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Fiamme Gialle 3-4 / 2004 39

Ai familiari degli Estinti il nostrosentito cordoglio.

M.M. Enrico Ristaino

M.A. Francesco Morgese, socio dellasezione di Bitetto, il 25.2.2004.

- Sig. Salvatore LOVALLO, padre delBrig. Angelo, socio della Sezione diMargherita di Savoia, il 17.10.2003.

- Fin. Luigi MASALA, socio dellaSezione di Bassano del Grappa, inCadina (Nigeria) dove si trovava permotivi di lavoro, il 20.2.2004.

- M.A. Antonio MASSIMO, socio dellaSezione di Firenze, il 26.2.2004.

- Sig.ra Filomena MAZZA, madre delBrig. C. Giovanni Iacono, socio dellaSezione di Trapani, il 28.8.2003.

- App. Guido MINUCCI, di anni 79,socio della Sezione di Campobasso,il 2.2.2004.

- App. Giuseppe MOLINO, di anni 67,socio della Sezione di Sacile, il6.3.2004.

- Brig. Mario MONACHINO, socio dellaSezione di Seravezza, l’11.1.2004.

- App. Alfredo NATALIZIA, socio dellaSezione di Frosinone, nel mese digennaio 2004.

- Ten. Giuseppe ORLANDO, socio del-la Sezione di Roma 1/Nord, il24.1.2004.

- S. Ten. Silvio PASQUINI, socio dellaSezione di Roma 1/Nord, nel mese didicembre 2003.

- Fin. Carmelo PERSECHINO di anni67, socio della Sezione di Lecco, il27.2.2004.

- Sig. Andrea PIETRANGELO, fratellodel Lgt. Giovanni, socio della Sezionedi Isernia, il 25.2.2004.

- Sig. Leonardo PIZZO, fratello del-l’App. Giuseppe, socio della Sezionedi Mazara del Vallo, il 16.2.2004.

- Sig.ra Silvana POMINI, madre dellaSig.ra Grazia Rogger, socia dellaSezione di Verona, il 20.2.2004.

- App. Sebastiano RAGALMUTOGARITO, socio della Sezione di Gal-larate, il 25.2.2004.

- Brig. Enrico RECLA, socio dellaSezione di Bologna, il 6.3.2004.

- Sig. Cesidio RETICO FRACASSI,padre del M.A. Antonio, Vice Presi-dente della Sezione di Trasacco, il19.2.2004.

- M.A. Arnaldo RICCIO, socio dellaSezione di Trapani, il 17.1.2004.

- Sig. Celestino RISTAGNO, di anni89, padre del M.O. Angelo Carmelo,socio della Sezione di Messina,il’11.2.2004.

- Magg. Giuseppe RUSSO, di anni 54,socio fondatore della Sezione di Mar-gherita di Savoia, il 20.10.2003.

- Sig.ra Maria Francesca SAIA, ved.dell’App. Virciglio e madre del M.A.Salvatore, in servizio presso ilComando R.T.L.A. Guardia di Finan-za di Palermo, nonché suocera delM.A. Michele Schettino, Vice Presi-dente della Sezione di Olgiate Coma-sco, il 22.2.2004.

- Sig. Antonio SANNINO, di anni 43,fratello del M.A. Domenico, socio del-la Sezione di Civitavecchia, i l29.2.2004.

- App. Emo SCHIAVON, socio dellaSezione di Verona, il 2.2.2004.

- Sig.ra Egle SELVA, madre del Fin.Mauro Fraquelli, socio della Sezionedi Menaggio, l’11.2.2004.

- Gen. Pilota Alberto SIGNORINI, con-suocero del Ten. Paolo Marras, sociodella Sezione di Roma 1/Nord, il6.3.2004.

- App. Adolfo SMALDONE, socio dellaSezione di Follonica, l’1.3.2004.

- App. Giuseppe SOLDANI, socio dellaSezione di Lucca, il 26.11.2003.

- Sig.ra Concetta SPARAGNA, mogliedel M.M.A. c.s. Michele Fedele, sociodella Sezione di Latina, il 5.3.2004.

- M.A. Giorgio SPILA, socio dellaSezione di Roma 3/Est, il 5.3.2004.

- Sig. Mariano SPINA, socio simpatiz-zante della Sezione di Trapani, il27.10.2003.

- Sig. Ruffino STELLIN, padre del Cap-pellano Militare Capo Mons. Edgar-do, in servizio presso il ComandoRegionale Guardia di Finanza EmiliaRomagna di Bologna e socio bene-merito di quella Sezione, il13.2.2004.

- Sig.ra Vanda VIANELLO, di anni 77,suocera del M.O. Salvatore Spinosa,socio della Sezione di Chioggia,l’11.2.2004.

Il 31 marzo 2004 è venuta improvvisa-mente a mancare la Signora GiovannaDI MARCO, sorella del Presidente

Nazionale dell’ANFI.La Direzione e Redazione di FiammeGialle esprimono ai familiari dell’Estintae in particolare al Generale Di Marco,sentite condoglianze.

Inoltre sono recentemente mancateanche due donne appartenenti allagrande famiglia delle Fiamme Gialle,che rimarranno nel cuore di parenti ediscendenti in servizio e nella memoriadi quanti hanno apprezzato le loro pre-clari virtù:- la Sig.ra Italia ARCANGELI, moglie

dello scomparso Generale AmedeoPalmese, già Vicepresidente Nazio-nale dell’ANFI, mamma della SignoraAnnamaria, consorte del GeneraleFortunato Saladino, già Comandantein Seconda del Corpo, e nonna delMaggiore Carlo Saladino, in servizionel Nucleo Valutario alla sede diRoma;

- la Sig.ra Lina DI PIETRANTONIO,suocera del socio Generale SilvioContini, nonna del Col. t. ST France-sco Attardi, Comandante del NucleoSpeciale Repressione Frodi Comuni-tarie e del Col. t.ST Fabio Contini,Comandante del Nucleo InvestigativoSpeciale.

- M.M. Enrico RISTAINO, Membro delCollegio dei Sindaci della PresidenzaNazionale dell’ANFI e socio dellaSezione di Roma 1/Nord, il 6.3.2004.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA