Il Centro Maggio 2014
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8/12/2019 Il Centro Maggio 2014
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Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO Anno XIV - n 144 Maggio 2014Maggio 2014Maggio 2014Maggio 2014Maggio 2014
LEditorialedi Enrico Dello Sbarba
Sembrache il peggiostia passando
ma...
segue a pag. 2
Oltre lorizzonteUn articolo dellOn. Ivo Butini
Il tedesco cardinale Reinhold Marx arcivescovo di Monaco e Presidentedella COMECE (Commissione degliEpiscopati della Comunit Europea). Inuna dichiarazione diffusa nel marzo2014, la Commissione ha segnalato lequestioni che si terranno nel Parlamen-to Europeo nei prossimi cinque anni.Il documento, illustrato dal cardinaleMarx, si conclude con un invito allapartecipazione elettorale considerataessenziale (LOsservatore Romano).Il cattolico italiano Romano Prodi
In un articolo pubblicato re-
centemente sul quotidiano La
Stampa, Mario Deaglio, unodei pi preparati commenta-
tori economici ma anche uno
dei pi critici sulla situazio-
ne generale del paese, ha af-
fermato che, finalmente, ci
troviamo di fronte ai primi
accenni di ripresa.
Non dobbiamo ri tenere di
avere innescato la strada di
una rapida inversione di ten-
denza ma i primi sintomi
sono evidenti e landamento
complessivo meno dramma-
tico del recente passato tali,
insomma, da consentire pre-
visioni pi ottimistiche.
Pi o meno lo stesso giudi-
zio viene espresso dalla Con-
findustria, dalle Associazio-
ni dellArtigianato e del
Commercio: perfino la cat-
tivissima CGA di Mestre co-
mincia a manifestare qualchespiraglio positivo.
segue a pag. 2
stato Presidente della CommissioneEuropea dal 1999 al 2004. In un suointervento sul quotidiano Avveniredel 4 marzo lament lindebolimentodi tutto ci che sovranazionale. Ri-cord che la Francia e la Germania fu-rono essenziali nella costruzione del-lEuropa, su un piano di parit. La Ger-mania, gi forte economicamente, ave-va bisogno della Francia sul piano politi-co. Oggi la Germania non ha bisognodi nessuno afferma Romano Prodi.
La proclamazione dei due Papi santi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, stato unevento eccezionale che ha unito i fedeli di tutto il mondo. Due figure importanti nonsolo per la Chiesa, ma per lintera umanit. Ognuna con il proprio stile e nel contesto
in cui si sono trovate a operare, con la semplicit dei loro gesti, con lautorevolezzadella loro figura, ma soprattutto con il coraggio della testimonianza, hannorappresentato qualcosa che va oltre i meri confini del mondo cattolico. Lacanonizzazione stato un giusto riconoscimento a due pontefici il cui ricordo edesempio sar certamente indelebile in tutti noi.
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e-mail: [email protected] Politica
Sembra che il peggio
stia passando, ma...
dalla prima pagina
Periodico mensiledel Circolo Culturale
Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005
Redazione ed Amministrazione:
Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno
e.mail: [email protected]
www.circoloilcentro-livorno.it
DIRETTORE RESPONSABILE:
Enrico Dello Sbarba
Giornale chiuso in tipografia il 6/5/2014
Hanno collaborato a questo numero:Cristina Battaglini, Marcello Battini,Jacopo Bertocchi, Francesco Buti-ni, Ivo Butini, Massimo Cappelli, Ni-cola Graziani, Luca Lischi, Mario Lo-renzini, Silvia Menicagli, Gian Gia-como Panessa, Matteo Pieracci,
Carlo Rotelli, Marisa Speranza, Fran-co Spugnesi.
COMITATO DI REDAZIONE:
Massimo Cappelli,
Laura Conforti Benvenuti
Alberto Conti, Salvatore DAngelo,
Francescalberto De Bari,
Davide Livocci, Mauro Paoletti,
Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,
Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno
Naturalmente, affermano tutte que-ste fonti, landamento preoccupan-
te, per non dire drammatico della di-
soccupazione, in particolare quella
giovanile, resta largamente il tema
di questi tempi.
Occorrono, a riguardo, organici
provvedimenti in grado di aggredire
questo terribile morbo che pu
mettere addirittura a repentaglio la
stessa tenuta democratica del paese:
gli estremisti di destra e di sinistra
ed il Movimento 5Stelle stanno, in
proposito, soffiando sul fuoco.
Insomma sembra che il peggio sia
alle nostre spalle. Sarebbe per ne-
cessario, anzi indispensabile, che si
creasse un clima di collaborazione
costruttiva, una specie di tregua so-
ciale che invece di l da venire.
Anche a causa della campagna elet-
torale in vista delle europee e delle
amministrative del 25 maggio, le for-
ze politiche di destra e di sinistra sioppongono ad ogni proposta seria ed
organica presentata dal governo Ren-
zi in funzione di un forte rinnova-
mento delle arcaiche strutture del
paese ormai non pi r inviabile.
Si punta a mettere in discussione la
permanenza dellItalia nel la Comu-
nit Europea, si auspica labbando-
no delleuro per una patetica e terri-
ficante scelta suicida come quella
del ritorno alla liretta.
Sono proposte e strategie che punta-
no esclusivamente allo sfascio del
paese.
E indubbio che la Comunit Euro-
pea debba rapidamente cambiare
registro ed adottare politiche finan-
ziarie in grado di facili tare il supe-
ramento di questa sconvolgente de-
pressione in essere, ormai, da troppi
anni.
Ma torna ad essere una esigenza im-
prescindibile far prevalere, in ogni
circostanza, quel senso di responsa-
bilit che sta purtroppo mancando
nella forze politiche di opposizione.
Il governo Renzi, checch ne dica la
leader della CGIL Susanna Camussoe lallucinante guerra contro linte-
ro sistema condotta dal nuovo profe-
ta il comico Beppe Grillo, sta cer-
cando con grande impegno, con pro-
poste decisamente innovative, unau-
tentica terapia durto, di assumere
importanti provvedimenti in grado di
modificare il volto di un paese im-
mobile ed invecchiato: deve essere
sostenuto con convinzione e senso di
responsabilit.
Oltre lorizzonte
ora anche on linewww.circoloilcentro-livorno.it
vo di Piacenza e Bobbio ed Vice pre-sidente della COMECE. Ai primi di mar-zo richiamava su LOsservatore Ro-mano il disagio che si avverte met-tendo a confronto i problemi sociali edeconomici dellEuropa e la sensazione
duna cultura rassegnata, duna inca-pacit di andare oltre il proprio oriz-zonte. Mons. Ambrosio ricord PapaFrancesco che, ai vescovi che gli illu-stravano i grandi valori della culturaeuropea, disse: Il pi grande valore la vita. Voi europei amate la vita?.Negli ultimi ventanni ci sono statemolte mutazioni nel campo di Cesare.Nel corpo di una analisi ampia e impe-gnata, Luca Diotallevi registrava sulCorriere della Sera che resta in Ita-
lia un vuoto di cattolicesimo politicoche non riempiranno n i tanti indipen-denti n i pochi fondamentalisti.Sulle elezioni europee grava in Italia unequivoco pericoloso: che sia in giuocouna partita sul piano nazionale, forse amotivo del corso equivoco degli ultimirapporti politici interni. Mai come que-sta volta i cattolici dovranno pregareprima di votare.
Secondo Prodi, nella crisi dei nostrigiorni, hanno avuto parte fattoriesterni alla politica, quale la cadutadelletica. Con un avvertimento: seveniamo spossessati del potere politi-co altre forze comunque governeran-no il mondo, perch nel mondo qual-cuno comanda: le grandi imprese fi-nanziarie e le grandi organizzazioni in-ternazionali.Sabato 5 aprile il quotidiano Europapresent il simbolo elettorale del Par-tito Democratico per le prossime ele-zioni europee: Partito Democratico Partito Socialista Europeo, esplicitan-do che in Italia il duello elettorale sisvolge tra il PD-PSE e il Movimento5 Stelle.Resta evanescente lo spazio del cat-
tolicesimo politico e delle democraziecristiane, che furono lanima della co-struzione europea.In tempi recenti agli spaesati cattoliciitaliani sono stati ricordati Todi e Ca-maldoli. A Camaldoli, in tempi lonta-ni, altri cattolici tentarono di orienta-re il futuro. I richiami di oggi sonogeografici perch mancano la passio-ne civile e la vibrazione storica. Lita-liano mons. Gianni Ambrosio vesco-
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Ormai siamo in campagna elettorale
e ogni giorno vediamo il meglio eancor pi il peggio delle forze poli-
tiche in campo.
La partita che si gioca il 25 Maggio
importante, a livello locale per i
riflessi che avr dove si rinnovano
le Amministrazioni e ,a livello euro-
peo, per la possibilit di ritardare oaccelerare il processo di unione,
secondo il risultato che i partiti eu-
roscettici avranno .
Non essendo elezioni politiche il ri-
sultato non riguarder il Governoma verr sicuramente strumentaliz-
zato, secondo la peggiore abitudi-
ne italiana.
In una Italia depressa dalla peggio-
re crisi economica del dopoguerra
e da oltre quindici anni di malgo-verno berlusconiano, abbiamo avu-
to la fortuna di avere il Presidente
Napolitano, che non ha mai cessa-
to di essere guida e punto di riferi-
mento, ed uomini come Monti e Let-
ta che, con tutte le difficolt dellasituazione, hanno saputo evitare il
fallimento del Paese e impostare le
basi del suo rilancio.
Ora tocca a Matteo Renzi arginare lo
sconsiderato populismo crescente,
imprimendo alle riforme un ritmo eduna velocit mai conosciute prima.
Il Governo Renzi ha giurato il 22
Febbraio 2014, sono passati poco
pi di 60 giorni e in questo breve
lasso di tempo sono state avviate
le seguenti riforme :- abolizione delle Province
- abolizione del finanziamento pub-
blico dei Partiti
- revisione della legge elettorale
per il superamento del porcel-
lum e per una governabilit cer-ta dellItalia
- avvio della riforma costituzionaleper il superamento del bicame-
ralismo perfetto, con nuovi com-
piti ad un diverso Senato non
retribuito e formato da rappre-sentanti delle Amministrazioni ter-
Forza Matteo, siamo con te!
ritoriali. Obiettivo sveltire liter le-
gislativo e ridurre il costo della
politica- riforma del mercato dl lavoro per
favorire loccupazione giovanile.
Importanti anche i decisi interventi
sui privilegi della classe politica, il
taglio delle auto blu, il tetto ai com-
pensi dei manager pubblici, linter-vento in corso per lo snellimento
della pubblica amministrazione e il
tetto ai compensi dei dirigenti, il tut-
to con la preziosa collaborazione del
ministro Padoan e del commissario
alla spending review Cottarelli.Infine il provvedimento volto ad un
immediato incremento dei salarinelle fasce retributive sotto i 26mila
euro (80 euro netti mese) per sti-
molare i consumi e infondere nuo-
va fiducia.La velocit di azione si manifesta-
ta anche in altri campi, ricordo lade-
sione al PSE europeo del PD e la
modifica del simbolo del PSE con
laggiunta delle parole Socialisti e
Democratici. Fatto in pochi giorni,durante la recente assise del PSE
a Roma, questione che era stataargomento di discussione e lacera-
zione per alcuni anni con i suoi pre-
decessori alla guida del PD.
Potrei continuare con la forte spin-ta data alla parit di genere, segui-
ta anche da altri partiti. In poche
parole quando Matteo Renzi diceche siamo passati dalle parole ai
fatti mi sembra abbia ragione.
Eppure eppure davanti a tanta
vitalit si sono moltiplicati i critici e i
detrattori, non solo nei partiti e
movimenti di opposizione ma anchenellambito dello stesso centrosini-
stra, il fuoco amico, anche que-
sta una vecchia abitudine della vec-
chia politica!
Non mi riesce di parlare di Forza Ita-
lia e del consenso, pur calante, cheancora riesce ad avere, mistero ita-
liano! Ed ancor meno del consen-
so al movimento 5 stelle, speciali-sta delloffesa gratuita e del ripu-
dio della democrazia.
Entrambe forze politiche guidate dadue pregiudicati, milionari, populi-
sti che se dovessero andare a capo
del Governo lo porterebbero ai
margini dellEuropa e dellocciden-
te e agli apici del discredito inter-
nazionale.Confidiamo quindi nel buon senso
di molti italiani e se, purtroppo, una
parte rilevante si lascer ammalia-re dal populismo gridato, speriamo
che la maggioranza sappia sceglie-
re con razionalit e positivit a fa-vore di chi realmente si sta dando
da fare per il nostro Paese.
di Massimo Cappelli
Piena fiducia a chi realmente sta ben operando per il nostro Paese
Matteo Renzi
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periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 5Economia
Il passato ed il presente
Il tasso di crescita che ragionevole aspet-tarsi in futuro una questione cruciale
per i governi, per i popoli, per i singoli
individui.E opinione diffusa, ormai, tra gli addettiai lavori che, la crisi economica che stia-mo attraversando, che ufficialmente haavuto inizio con il mancato pagamentodei debiti sub-prime, trasformandosirapidamente in crisi finanziaria globale(credit crunch), che ha messo a repenta-glio la sopravvivenza delleuro e che, poi,si scaricata interamente sulleconomiareale, causando chiusure daziende edelevata disoccupazione, non finir pre-
sto.Anche perch questa crisi stata prece-duta da un elevato indebitamento priva-to, da bolle speculative internazionali diogni genere (che hanno distrutto ricchez-za), facendo mancare ingenti masse dicapitale per possibili, futuri, investimenti
produttivi ed stata seguita da un forteindebitamento pubblico, nei paesi pi in-dustrializzati che, poi, hanno accresciutoil prelievo fiscale a carico dei cittadini. InItalia, non a caso, la crisi ha picchiato for-te poich la crescita sostenuta del debito
pubblico era iniziata molto prima del-lesplosione della crisi mondiale, solo, in
parte bilanciata da un elevato risparmioprivato che, per, ha finanziato il settoreimmobiliare, non quello pi propriamenteindustriale.Laggressiva politica fiscale del settore
pubblico e la riduzione del risparmio pri-vato, nei paesi avanzati, hanno agito ne-gativamente sulla domanda aggregata in-terna e, in misura ridotta, per merito del
buon andamento delle economie dei pae-
si denominati Bric, su quella interna-zionale.Anche la curva dellofferta aggregata si spostata verso sinistra perch, in condi-zioni di crisi, la fiducia degli operatori eco-nomici si dissolve, le aziende investono
in mercati innovativi ?) ed stato martel-lato, come tutti, da una forte propagandaa favore delleconomia post industriale,
basata sui servizi alle persone e dalla de-monizzazione del lavoro manuale, cos datranquillizzare coloro i quali esprimevano
preoccupazioni per la perdita di peso del-leconomia secondaria (industria di trasfor-mazione).Secondo alcuni economisti lelevato inde-
bitamento, che ha preceduto lo scoppiodella crisi, stata la conseguenza di unadomanda globale insufficiente. La distri-
buzione globale del reddito era passatadalle classi medie dei paesi avanzati, alleeconomie ricche ed emergenti (petrodol-lari), determinando uneccedenza di rispar-mio complessivo, aggravata nei paesi ad
economia avanzata, dallaccentuarsi delfenomeno di concentrazione del reddito,a favore delle classi pi abbienti. Lunicomodo per scongiurare temporaneamentela stagnazione consisteva nello spingerela classe media a indebitarsi maggiormen-te, con tassi dinteresse bassi, normativetolleranti per lerogazione dei prestiti, in-centivi commerciali alle vendite rateizzate.Si cercato di comprare tempo, in attesadel verificarsi di eventi esterni, pi favo-revoli allo sviluppo del mercato. Questi,
poi, si sono manifestati (ICT), ma non bastato per cambiare le tendenze del mer-cato.
meno e rallentano lintroduzione di nuo-ve tecnologie (a parte quelle legate al-lICT). Si preferito, anche con la compia-cenza dei sindacati e delle forze progres-siste (ma non troppo), incidere negati-vamente sui salari dei lavoratori, indebo-
liti anche da normative sul lavoro menofavorevoli, piuttosto che accrescere il ca-
pitale fisso, investendo in macchinari, ri-cerca e sviluppo. Si preferito ridurre ilcapitale aziendale circolante, sostituito dai
prestiti bancari, cos da scaricare, in casoavverso, il maggior rischio possibile sullacollettivit, mentre il patrimonio persona-le degli imprenditori prendeva la stradadegli investimenti immobiliari (considera-ti pi sicuri), o quella dei paradisi fiscali.La riduzione della produttivit ha creato
difficolt alla discesa dei prezzi ed ha fat-to impennare la curva del costo margina-le. Questo ha velocizzato, ad un tempo, lariduzione della domanda e dellofferta.E rimasta inapplicata la legge di Schum-
peter che regola lavvicendarsi di aziendegi presenti sul mercato, con nuove azien-de pi efficienti (distruzione creatrice) e si invertita la legge naturale della crescitadella produttivit (che, appunto, dimi-nuita).Come avviene frequentemente nelle situa-zioni di crisi (finch non si arriva al redderationem) si accentuato il fenomenodella resistenza ai sacrifici collettivi, percui le categorie pi forti e meglio rappre-sentate, hanno finito per scaricare larga
parte dei dovuti sacrifici, sulle spalle deisoggetti meno tutelati, a cominciare daigiovani.Trascorrer molto tempo, prima che si pos-sano rivedere i livelli di produzione ante-riori alla crisi.Tutto ci, non accaduto per caso e non esploso improvvisamente. Chi scrive
stato, nel suo piccolo, testimone e prota-gonista dellintroduzione del marketingaziendale, in ambito industriale e com-merciale, considerato indispensabile persfruttare al massimo le opportunit deimercati maturi (ma non si poteva investire
Scenari economici
di lungo periododel Prof. Marcello Battini
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e-mail: [email protected] Economia
Nessuno avrebbe mai immaginato che la classe operaia di Piombino.citt che nel passa-to stata un grande serbatoio di voti per il PCI,andasse a bussare alla porta del Papa perchiedere aiuto nel momento pi importante delle sorti dello stabilimento siderurgico
presente sul territorio fin dal 1896. Invece c stato questo appello accorato e il Papa haraccolto la richiesta di aiuto nel modo pi sentito possibile in questo difficile momento
per il Paese.Che abbia fatto breccia sui responsabili, in modo particolare sul Governo, non sappia-mo. Certo che il fatto significativo e non ci sorprende anzi ci conferma quantoPapa Francesco sia oggi la vera realt della Chiesa del 2000.Ma la sorte dello stabilimento purtroppo segnata. Solo fra due o tre anni - cos diconoi responsabili - potr essere ripristinata la produzione dellacciaio sia pure in mododiverso. Eppure il 17 luglio 2009Il Tirrenoa firma di Giorgio Pasquinelli scrisse DEMO-
LITO IL VECCHIO ALTOFORNO: Laltoforno numero 1 della Lucchini memoriastorica della reindustrializzazione postbellica non c picos inizia. Un campanel-lo dallarme.Oggi il Presidente della Regione Rossi, dopo la firma sul futuro dello stabilimento scrivela scommessa
puntare su opere di
bonifica eseguite dai
lavoratori che ver-
ranno opportuna-
mente formati.Sen-za commento.
Non sar facile adat-tarsi alla nuova realt
specialmente per lagiovane generazione.Piombino non sar picome prima.
Mario Lorenzini
2014 si legge che questa operazione da-rebbe ad Alstom Transport la solidit fi-nanziaria per accelerare il suo sviluppo inun mercato in crescita, e che sarebbeperfettamente posizionata per cogliere leopportunit di crescita.I tedeschi della Siemens intendono rispon-dere alloffensiva americana su Alstom. Si
parla di uno scambio tra le due sponde delReno: tutta lenergia alla Siemens e tutti itrasporti (treni e metropolitane) ad Alstom.Ma tutto da vedere e da confermare.Mentre i giganti industriali si muovono,
puntando a concentrarsi sempre pi, lIta-lia sembra un po zoppicare. Ansaldo Ener-gia non pi controllata da un gruppoindustriale (Finmeccanica) ma da un grup-
AnsaldoBreda nel tritacarne
ENERGIA E FERROVIE, COLOSSI ALLATTACCO:
di Francesco Butini
Si muovono i giganti dellindustria ener-getica e ferroviaria mondiale, con prota-gonisti ben conosciuti in Toscana (vediGeneral Electric) e con conseguenze noncerto irrilevanti per grandi aziende delnostro territorio regionale (vedi Ansaldo-Breda).GE ha formalizzato lofferta per acquisireil settore energia del colosso franceseAlstom, attivo anche nel settore ferrovia-rio: gli americani hanno messo sul piatto
ben 12,35 miliardi di euro. Il patriottismoindustriale francese affanna, poich lof-ferta americana solida sul piano indu-striale e finanziario, e trova il Consiglio diamministrazione di Alstom favorevolmen-te disposto. Ma affanna anche laltro co-losso europeo dellindustria energetica eferroviaria, i tedeschi della Siemens, cheannunciano una contro-offerta per
Alstom.Gli americani della GE puntano quindi adinvestire pesantemente in Francia perlenergia. Unoperazione che comportadue conseguenze precise per il settoreferroviario. La prima riguarda la collabo-razione tra GE e Alstom. Nella lettera da-tata 29 aprile 2014 e scritta dal Presidentee Amministratore delegato di GeneralElectric Jeffrey Immelt al Presidente dellaRepubblica francese Franois Hollande,GE conferma tra laltro che abbiamo de-
ciso di studiare con Alstom la possibilitdi creare una joint-venture con le attivitmondiali nel segnalamento ferroviario diGE, accompagnata da un partenariato tec-nologico. Quindi, se Alstom approverlofferta americana e il Governo francesenon porr ostacoli, potrebbero aprirsinuove prospettive franco-americane(Alstom-GE) nel segnalamento ferrovia-rio.La seconda conseguenza riguardaAlstom. Il colosso francese, se lopera-zione sullenergia si chiuder positiva-
mente per GE, rimarrebbe concentrato nelsettore del trasporto ferroviario, incas-sando una somma rilevante che consen-tirebbe nuovi investimenti e nuove ac-quisizioni. Nel comunicato del Consigliodi amministrazione di Alstom del 30 aprile
po finanziario (Cassa Depositi e Prestiti),mentre AnsaldoBreda e Ansaldo STSsono in vendita insieme da anni.Ci sono ancora gruppi industriali europeiinteressati ad acquisire AnsaldoBreda eAnsaldo STS, per inserirsi o per contra-stare le mosse dei giganti. Ma forse ilcaso che in Italia ci si chiarisca le idee,definendo e realizzando una politica in-dustriale nei settori strategici, verifican-do la sostenibilit dellautonomia o lop-
portunit delle alleanze. Perch nel mon-do intorno a noi stanno facendo sul se-rio.
pubblicato sul sito online FirenzePost(www.firenzepost.it)
Il dramma di Piombino
Una vecchia cartolina dellaltiforno di Piombino
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periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 7Cinguettare 7
Cinguettaredi Luca Lischi
Le due priorit assolute, ribadite
anche il 1 maggio nella veglia di pre-
ghiera in Duomo dal Vescovo Simone
Giusti, sono il lavoro e la casa. Su
questi due ambiti occorre esprimersi
e offrire linee operative per poter gui-
dare le nostre citt. Cosa fare per cre-
are lavoro e per favorire una politica
della casa che permetta di far nasce-
re nuove famiglie? Quale citt per il
futuro dei nostri figli? Sar interessan-
te cogliere le proposte dei ben 11 can-
didato a Sindaco e delle 19 liste che i
cittadini di Livorno troveranno sulla
scheda elettorale.
Un primo maggioquestanno che si
caratterizzato per una Festa del
(non) lavoro. Una disoccupazione da
record con giovani parcheggiati come
nullafacenti in attesa di un che ha
tempi faraonici e quando i giovani
sono a lavoro, lo sono con contratti
precarissimi che non permettono loro
un minimo di futuro per la formazione
di una famiglia. Che almeno si trovino
tutte le energie e tutta la sapienza per
innescare azioni concrete ed urgentiper rispondere allinferno della disoc-
cupazione.
Pi candidati e pi liste. Ovunque.
E emblematico che in un momento di
attacchi feroci alla politica nasca un
impegno a scendere in campo di tan-
tissime liste e candidati a Sindaco. Da
ogni parte assistiamo a crescite espo-
nenziali, rispetto al recente passato,
di liste sulle schede elettorali. Piscelta e quindi pi partecipazione? Non
affatto detto che questo binomio fun-
zioni. Le urne daranno il responso.
Sprechi, corruzione, privilegi e pa-rassitismisono gli ambiti su cui pro-
cedere in maniera decisa e incisiva per
cambiare strada. Anche il Presidente
Napolitano ribadisce con convinzione
la necessit di cambiare passo e, con
forza e volont, intraprendere un cam-
mino di re-visione. Per offrire una nuo-
va e fiduciosa visione della nostra Ita-
lia. La politica e gli organismi dello
Stato facciano bene la loro parte e la
nuova visione feconder positivamente
tutti gli altri ambienti.
Pressappochismo, faciloneria e me-
diocrit caratterizzano il nostro tem-
po, incerto e buio. Siamo ormai privi di
speranza perch incapaci di individua-
re un futuro e troppo concentrati sulle
sole forze umane abbiamo perduto laf-
fidamento e la sapienza nel divino.
Hanno colpito le parole degli operai
della Lucchini che hanno fatto appelloa Papa Francesco, come ultima loro
speranza. Alla crisi si risponde soprat-
tutto con la Fede che dona la forza di
non scoraggiarsi e di trovare le stra-
de della giustizia per ridare vita alle
nostre citt.
La globalizzazione delle ingiusti-
zie.Essere globali beneficiare di tan-
ti servizi e prodotti che vengono da
paesi privi di regole. Eppure la globa-
lizzazione fa comodo e la invochiamo
come ormai indispensabile per il mon-
do senza pi confini. Ed ecco che la
nostra vita fondata sullelettronica pro-
duce ogni giorno migliaia di rifiuti tec-
nologici. Quattrocentomila sono i cel-
lulari e tablet che, nel mondo intero,
ogni giorno vengono gettati. Dove van-no? In paesi in cui per il loro smalti-
mento un operaio guadagna 17 cente-
simi lora. S avete letto bene dicias-
sette centesimi lora. Riflettiamo e ri-
vediamo questa globalizzazione!
3 e 4 maggio 2014:date importanti
che rievocano lo sbarco di Napoleone
allElba. Portoferraio, nel bicentenario,
ha festeggiato con centinaia di figurantilarrivo dellImperatore con una serie di
iniziative che hanno coinvolto un nume-
rosissimo pubblico locale e di turisti che
hanno ampiamente apprezzato leccel-
lente organizzazione dellevento. Una
conferma di quanto il nostro territorio
possa e debba ben sfruttare le potenzia-
lit culturali e paesaggistiche che ha e
che costituiscono un volano di ricchez-
za. Un neo sono i costi dei trasporti via
nave. Andata-ritorno tratta Piombino
Portoferraio, domenica 4 maggio, fami-glia di 4 persone (di cui uno ridotto) co-
sto complessivo (con sconto): euro
97,70. Solo passeggeri!
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e-mail: [email protected] Spigolature
Anche tu, figlio mio?E laddolorato messaggio dellex Cavalie-re al fido Sandro Bondi - lumile servitore,un amore quasi filiale in tutti questi anni -
che, in un momento di esilerante follia, hadichiarato che ormai bisogna credere soloin Matteo Renzi e, ha aggiunto, che For-za Italia finita.Poi, di fronte al dolore di padre Silvio,ha cambiato idea, dicendo che stavascherzando. Pu accadere.
Senti chi parla!Il grande cantautore Piero Pel durante ilconcerto del 1 Maggio in piazza San Gio-vanni a Roma ha attaccato duramente il
Presidente del Consiglio Renzi accusan-dolo, tra laltro, di essere un bugiardo e di
prendersi gioco degli italiani con laumen-to falso degli 80 euro mensili.
Naturalmente ha trovato trionfale acco-glienza da parte di Beppe Grillo - il moder-no rivoluzionario miliardario.Ci dicono le cronache che anche Pal -con tutto il corpo coperto di..... economi-camente se la passi molto bene.E il nuovo mecenatismo che si fa strada
in politica.!!
Spigola
ture
Grillo telefona
ai candidati
riuniti a Donoratico:La nostra una battaglia forte, ma vince-remo .Ed ancora, recita il neoprofeta: Vi abbrac-cio tutti e che il mio spirito aleggi su di
voi. Cos si espresso Grillo.E purtroppo ci credono in molti!Un candidato grillino di Castagneto cossi espresso: Via questa pestaccia ros-sa, ci hanno rovinato per 70 anni.Che Iddio ci preservi da questa pazzia col-
lettiva.
Meno male che
un leghista moderato.Il sindaco leghista di Verona - Tosi - hacomunicato che tutti coloro che fanno ca-
rit ai clochard saranno puniti con unamulta di 500 euro.Meno male che viene indicato come unleghista moderato!!
Alessandro Corsinovi,
un democristiano non pentito
bocciato da Forza ItaliaFiorentino, gi esponente di un certo rilie-vo nella defunta D.C c' lo siamo trovatoconsigliere provinciale a Livorno eletto
nelle file del PdL nella corrente legislatura.Preoccupato di restare politicamente di-soccupato per lormai decisa sparizionedelle Province, si messo sul mercato di-chiarandosi disponibile ad accettare qua-lunque candidatura.Aveva scelto di candidarsi a sindaco delcomune di Rosignano M.mo dove il diret-tore di questo periodico risiede ed ha vis-suto gran parte della sua vicenda politica.La sua disponibilit non ha trovato riscon-tro nella leadership di Forza Italia: stato
bocciato, gli stato preferito un ignotopersonaggio di Castagneto Carducci!
Questo Francesco Bosi
cos infinitoGi consigliere regionale, gi parlamenta-re C.C.D, gi sottosegretario al MinisteroDifesa nel 2 governo Berlusconi, gi se-natore con lUDC, gi sindaco di Rio Ma-rina per due legislature, rimasto fuori dalParlamento dopo le ultime elezioni politi-che, era nullafacente.
Ed allora? Ed allora ha deciso di sacrificar-si: sar infatti candidato a Sindaco di Por-toferraio lasciando a piedi, il consenziente(?) Roberto Marini, gi consigliere comu-nale di una lista civica di centrodestra eche da tempo si stava preparando proprioladdove correr l'infinito Bosi.Chi si contenta, gode!
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periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 9Livorno
Ancora una volta la conferma del
pi grande evento di prestigio in-
ternazionale nel comune di Livor-
no che ha margini di ulteriore cre-
scita e di sv iluppo anche dal punto
di vista turistico-culturale.
Dieci giorni ricchi di eventi, frutto
di un lavoro intenso di una squa-
dra che sa fare davvero squadra e
che ha nel Presidente Ceccoliniuna guida di grande capacit orga-
nizzativa e comunicativa, tanto che
richiamano una sempre pi consi-
stente partecipazione di pubblico.
Abbiamo evidenziato il successo
di partecipazione al Museo di Sto-
ria Naturale del Mediterraneo della
Provincia di Livorno per la presen-
tazione del convegno Aula blu
sullambiente marino giunto alla
quinta edizione e promosso dalle
scuole del territorio.
E ancora il tutto esaurito alla pre-
sentazione del libro di Massimo
Nava Infinito Amore, un romanzo
che rievoca la storia tra Napoleo-
ne e Maria Walewska che stato
presentato il 3 maggio alle ore 17
alla presenza del Comandante del-
lAccademia Navale, Cavo Drago-
ne, e del Presidente della Provin-
cia di Livorno, Kutuf. Proprio nel
giorno dellarrivo, duecento anni fa,
di Napoleone allIsola dElba.
Nelloccasione sono state presen-tate alcune opere del maestro di
marina, Marc Sardelli. Il romanzo
stato introdotto anche da una
presentazione cinematografica, cu-
rata dettagliatamente dalla profes-
soressa Nicolosi, che ha offerto al
pubblico Maria Walewska interpre-
tata da Greta Garbo.
Il direttore dellArchivio di Stato,
Sanacore, ha offerto una curata e
dettagliata analisi storica di Napo-
leone a Livorno e allElba con do-cumenti di rilevante interesse cul-
turale.
Lautore, editorialista da Parigi per
il Corriere della Sera, ha risposto
a numerose domande e, accompa-
Tan, ancora un grande successoSi da poco conclusa la 31 edizione dopo dieci giorni di regate e ricchi eventi
gnato dalle musiche vivaci e briose
dei Baro Drom Orkestar Sonata
di Mare, ha autografato il volume
di Luca Lischi
Un momento della presentazione del libro Infinito Amore di Massimo Nava. Da sinistra: MassimoSanacore, Giuseppe Cavo Dragone, Giorgio Kutuf, Massimo Nava e Marco Gasperetti.
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Un richiamo degli esperantisti
sulle prossime elezioni europee
Da parte del Gruppo Livornese
Il Gruppo Esperantista Livornese
(associato al la Federazione
Esperantista Italiana ed alla Uni-
versala Esperanto - Asocio) nel-
loccasione delle prossime elezio-
ni europee vuole richiamare lat-
tenzione degli elettori, e dei futu-
ri eletti, sulla questione linguisti-
ca nellambito dellUnione Euro-
pea.
La necessit di una lingua comu-
ne per tutti i cittadini europei
un problema fra i pi importanti
(se non il pi importante) per re-
alizzare la vera unione di tutti i
popoli che costituiscono lEuropa.
E assolutamente inaccettabile
che popoli piccoli(es. cechi, slo-
veni, ecc.) o popoli poveri (es.
i popoli mediterranei) anche se digrandi tradizioni culturali debba-
no sottostare ad esprimersi in in-
glese, francese o tedesco per po-
ter entrare nelle istituzioni euro-
pee (ci del resto viola il princi-
pio giuridico che tutti i cittadini
sono uguali di fronte alla legge);
cos come impensabile che tut-
ti i popoli europei possano arri-
vare a conoscere tutte le lingue
europee.
Gi esiste da oltre centoventi anniin Europa e nel mondo una lin-
gua funzionale per le comunica-
zioni internazionali, logica e faci-
le da apprendere, semplice nel-
luso e nata da una base lingui-
stica comune a tutte le lingue eu-
ropee (ma con apporti anche da
lingue extraeuropee): lesperan-
to.
Anche lesperanto, come tutte le
lingue vive e di uso comune, si
modificato nel tempo e continua
a farlo, ma sempre in forma ra-
zionale ed accettata da tutta la
comunit dei parlanti
Nei tempi di oggi, quando latten-
zione dei pi concentrata su
questioni prima economiche e poi
politiche, parlare di scuola comu-
ne europea e cultura condivisa
pu sembrare utopistico, ma non
cos: mentre leconomia e la
politica sono elementi destinati a
modificarsi rapidamente nel tem-
po - anche solo nellarco di un de-
cennio - i progressi culturali re-
stano una generazione dopo lal-
tra. Dare agli Europei una lingua
comune in una scuola comune
importante quanto la moneta e il
parlamento - che del resto dovr
fare i conti con le varie classi po-
litiche nazionali desiderose di non
perderei loro privilegi.
Gli esperantisti, che come talicostituiscono una associazione
apolitica, sono tuttavia pronti a col-
laborare con chi voglia, sul piano
democratico, realizzare una lingua
europea condivisa da tutti.
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Il messaggio di Alberto Riccitra fiducia e speranze per il futuro
Nella recente conferenza del presidente di Confindustria Livorno
Bisogna cominciare a pensare in
grande - questa la sostanza del-
l interessante conferenza delPresidente degli Industriali - al-
trimenti la crisi sar ineludibile.
Occorre reagire con forza, con
coraggio e con chiarezza ad un
clima di pericoloso cedimento
che se insiste, potrebbe impe-dire la tanto attesa ripresa del-
leconomia cittadina e della pro-
vincia.
E un carnet di doleanches quel-
lo descritto dal dott: Ricci che
parte dalla drammatica emergen-za della Lucchini a Piombino,
dalle incertezze legate al futuro
della soc. Solvay, per non parla-
re del capoluogo dove le crisi
delle industrie sono ormai unagiornaliera litania.
Ed allora, ha aggiunto, bisogna
rimboccarsi le maniche ed af-
frontare tutti quei problemi irrisolti
che lapatia e la indifferenza han-
no prodotto a Livorno.Occorre aprire il territorio ad in-
ziative che fanno della logistica
il fattore principale.
I l porto, l aeroporto Galilei, un
buon collegamento stradale spe-
cialmente verso il Nord del Pae-se, un prossimo collegamento fer-
roviario tra la Stazione allinter-
no del la Darsena Toscana e
lesterno sono infrastrutture im-
portanti che debbono rappresen-
tare un'attrazione per futuri inve-stimenti.
Ma necessaria una forte coe-
sione sociale che veda tutte le
componenti istituzionali, econo-
miche e sociali legate da un'ar-
monica sintesi per assicurare lebasi fondamentali di uno svilup-
po che non pu pi essere ritar-
dato.
Il Presidente Ricci si auspicato
che il Comune di Livorno, nella
prossima legislatura, superi as-
surde chiusure ed avvii una im-
mediata sinergia con il Comune
di Collesalvetti e con quelli della
val dEra per aprire ed allargare
prospettive per un serio program-
ma di investimenti che debbonotenere conto delle nuove dinami-
che di un mercato in cont inua
evoluzione.
Per il porto, ormai se non voglia-
mo perdere ulteriori posizioni, indispensabile accellerare il pro-
getto di P.R.G. ormai in dirittura
di arrivo per recuperare il terre-
no perduto ed interrompere
l'emorragia dei traffici marittimi erestituire, a questa fondamenta-
le struttura, il ruolo trascinante
avuto nel passato.
Insomma - per concludere -
quello del Presidente di Confin-
dustria livornese stato un mes-saggio di fiducia e di speranza
per il futuro purch non si perda
altro tempo prezioso.
Importante onorificenza per Marcello Murziani che sta-to insignito della stella al merito del lavoro.Gi top manager della Cassa di Risparmi di Livorno edella Cassa di Risparmio di San Miniato, past governato-re del Lions International della Toscana e membro delconsiglio nazionale della stessa membro del comitato di-indirizzo della fondazione livorno, consigliere economi-co della Diocesi di Livorno, giornalista pubblicista iscrit-to all'albo regionale, questa la motivazione dellonorifi-
cenza: Maestro del lavoro: per le capacit innovativedimostrate durante la sua carriera bancaria e la capa-
cit di formare i giovani secondo principi etici.
Allamico Marcello i pi fervidi complimenti da parte del-la redazione
Marcello Murzianineo Maestro del Lavoro
Dott. Alberto Ricci, presidente di Confindustria
Livorno
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periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 13 Livorno
Venne finalmente il giorno della pre-
sentazione delle liste e della conclusio-
ne delle illazioni, degli accordi, delle
delusioni. La prima considerazione ri-
guarda la partecipazione da record che
il campo dei partenti dimostrerebbe: 11
personalit (o tali dovrebbero essere)
livornesi chiedono ai loro concittadini
di aver fiducia in loro e di sceglierli
come sindaco ed, insieme a loro, 17 li-
ste di sostegno che presentano quasi
700 nomi di candidati consiglieri. Sem-brerebbe una chiara attestazione di fi-
ducia nel ruolo della politica, almeno
per le questioni amministrative della
propria citt, sorprendente dopo tante
parole di critica e disfattismo, masar
veramente cos? Quanti di questi aspi-
ranti primi cittadini che ci ammicca-
no dai manifesti, dagli autobus, dalle
pagine dei giornali sono andati alme-
no qualche volta ad una consiglio co-
munale, hanno provato (solo provato
basterebbe) a leggere un bilancio del
Comune, partecipate alle(scarse) ini-
ziative che lamministrazione mette in
campo per illustrare problemi ed ini-
ziative anche se il tema non era stretta-
mente legato al giardino di casa sua?
e dei 700 valorosi consiglieri quanti
hanno fatto politica quotidiana, cio
operato per il bene comune (cio di tut-
ta la comunit) cosa che si pu fare
anche senza attivit politica ammini-
strativa attraverso le associazioni, il
volontariato, praticando ed insegnan-
do la civica educazione ed il rispettodelle persone e della cosa pubblica?
Se le risposte prevalenti fossero quelle
positive sarebbe gi un successo qua-
lunque fosse il risultato delle elezioni.
Le parole chiave delle diverse campa-
gne elettorali sono: discontinuit, aper-
tura, competenza etced anche i pro-
grammi dei condidati sindaco non bril-
lano certo per originalit, ci sono chia-
ramente delle eccezioni e sono i pro-
grammi presentati dalle liste pi ideo-
logizzate.
Il vostro cronista ha provato a cercar-
seli in rete per leggerseli tutti a comin-
ciare dalle 70 pagine di Marco Rugge-
ri a quello di Raspanti , un video che
dura quanto pi di un film.
Il puntosulle elezioni
di Franco Spugnesi
di Silvia Menicagli
Bene, anzi male, siamo arrivati al
fondo. Livorno ha perduto la sua
identit e annaspa senza una dire-
zione precisa per sollevarsi.La constatazione dellelevato nume-
ro di candidati per le prossime ele-
zioni amministrative (circa 500 per
il consiglio comunale e 11 per il sin-
daco) una dichiarazione di guerra
allimmobilismo che ha devastato la
citt. I cittadini si mettono in gioco
rimboccandosi le maniche e spre-
mendo le meningi per cercare una
soluzione a tutto ci, tanto da vede-
re nomi di persone che fino ad oggi
non sono mai state nel mondo della
politica e sono davvero tante. E il
germe della volont di cambiare, del-
limpegno che quando richiesto af-
fiora inaspettato. Tutti propongono un
cambiamento ed ogni schieramento
elenca nel proprio programma una
serie di punti chiave dintervento che
a leggerli tutti ci si accorge che ver-
tono sugli stessi snodi, cloni luno
dellaltro e ciascuno a rivendicarne
il primato temporale.
Credo che in sede di consiglio co-
munale, a questa tornata, si potran-no fare molte cose, perch gli ob-
biettivi sono comuni, se solo i com-
ponenti riusciranno a dimenticarsi
dei rancori di schieramento e delle
ripicche da derby.
Livorno dovr fare i conti con il suo
passato, con la sua storia, impre-
scindibile ripartire da li, dalla pecu-
liarit delle nostre origini, dalla aper-
tura alle conoscenze diverse, dal
mescolarsi dei saperi, da ci che
stata la Livorno delle Nazioni. Il re-
cupero della memoria storica, da in-segnare nelle scuole per educare al
senso di appartenenza ad una citt,
per conoscere e tramandare, per
sapere e tutelare, per evitare insom-
ma quella serie di danni da dopo-
Perdita didentit,un fatto culturale
Lelevato numero di candidati per le prossime elezioni am-
ministrative una dichiarazione di guerra allimmobilismo
che ha devastato la citt
guerra che hanno stravolto il senso
di questa citt e che purtroppo si
sono procrastinati fino ad oggi.
C la necessit di recuperare gli im-
mobili storici che hanno lasciato il se-
gno del fasto delle epoche passate,
e utilizzarli per il rilancio del settoreturismo che Livorno non ha e farne
buon uso nel progetto volumi zero.
Urgente per la peculiarit portuale
di questa citt, rendere il nostro sca-
lo adeguato e competitivo ai traffici
marittimi commerciali e passeggeri
e sbalordire i croceristi, facendoli en-
trare in citt attraversando la Fortez-
za vecchia, primo impatto con la sto-
ria di Livorno, baluardo marittimo del-
lantico porto pisano e granducale.
E importante conoscere a fondocosa rimasto del nostro passato
per tutelare anche lultimo blocco di
pietra testimone di storie meraviglio-
se e segnalarlo per poter essere ri-
cordato o semplicemente visto da
chi a caccia di testimonianze an-
tiche. La stratigrafia dei secoli fa
grandi le citt e le rende leggibili ed
apprezzabili, cos come sono apprez-
zabili quelle amministrazioni che le
salvaguardano.
La citt eterna, Roma spettacola-
re proprio per ci che hanno lascia-to i nostri predecessori e ancora si
svela nella sua cronologia urbanisti-
ca. Purtroppo per troppo tempo
stato dato pi peso agli interessi eco-
nomici facili tralasciando i beni a lun-
ga scadenza come quelli paesaggi-
stici, e che adesso soffrono dellin-
capacit di un loro recupero. Purtrop-
po a volte leredit costa, e la no-
stra eredit storica costosa ma
nostro dovere preservarla a costo del-
lalienazione a privati purch si man-
tenga integra.
La storia nostra storia della no-
stra anima; e storia dellanima uma-
na la storia del mondo. Benedet-
to Croce, La storia come pensiero e
come azione, 1938.
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e-mail: [email protected] Livorno
Alla Galleria Le stanze un aspettodel dialogo culturale con la Grecia
Successo
alla mostradi SemertzidisUn inaspettato afflusso di pubblicoha segnato la mostra Dialogo aper-to. Dal Mar Egeo allEuropa - orga-nizzata dalla galleria Le stanze (viaRoma 92/a) - dedicata a un artistache nella sua produzione pittoricatrasfonde i drammi storici e sociali
vissuti dalla Grecia nel secolo scor-so, Valias Semertzidis (1911-1983),un nome gi noto a Livorno che lovide alla Casa della Cultura nel lon-tano 1973.Una pittura che scava nelle anime di
persone sofferenti, enfatizzando lasimbiosi con l'ambiente nel solcodegli aspetti tipici della tradizioneclassica e bizantina ma che trovaanche punti di contatto con la ricer-ca espressiva e nei moduli sperimen-
tati a Livorno da Benvenuti, Natali,Viani e Fontani.Un riferimento alla realt artisticalabronica di cui il dipinto luminosodi Manaresi datato 1895 con la raf-figurazione della imponente villa LaLeucadia, non pi esistente, cometantissime altre meravigliose co-struzioni del ceto delle Nazioni li-vornesi e su cui campeggia la ban-diera ellenica, costituisce una sin-tesi ideale.La mostra, che gode del patrociniodel Consolato Onorario della Re-
pubblica Ellenica, sar visibile finoal 14 giugno.
LITI il pi gettonato con 1490 preferenze
Lindirizzo tecnico, nelle sue varie specia-lizzazioni degli Istituti cittadini, prevalenella scelta dei 1490 studenti che frequen-teranno dal 15 settembre le prime classidei medesimi.E un fatto da non sottovalutare perch significativo in questo momento piutto-
sto critico per i giovani alle prese con unfuturo che non certo si presenta roseo.E passiamo ai numeriLITI 370, il VESPUCCI 133, il NAUTICO117, il BUONTALENTI 21 e fra gli IndirizzidellITI prevale lindirizzo chimico con 133
Tra gli studenti livornesi
prevale lindirizzo tecnico
iscrizioni nettamente superiore a quelloelettronico-elettrotecnico (80) e informa-tico (87) e meccanico (70).Il Nautico va a gonfie vele con 117 iscri-zioni.Confermate le iscrizioni al VESPUCCI nel-lindirizzo tradizionale (150) enellindiriz-zo turistico (43).Fra gli Istituti Professionali preoccupanteil calo dellORLANDO che non rappresen-ta pi un richiamo fra i giovani(31
iscritti).Un problema che deve interessareil nostro (piccolo) mondo industriale piut-tosto in crisi.Fra i Licei preoccupa la situazione delCLASSICO che tuttavia non nuova maha vecchie radici.I nuovi indirizzi non han-no risolto il problema.Il CECIONI conferma di essere il preferito
per eccellenza con 393 iscrizioni di cui 133nellindirizzo Linguistico,89 nellindirizzoScienze Umane,78 in quello di ScienzeApplicate,48 nellindirizzo tradizionale e 46
in quello Artistico.Il Liceo ENRIQUES tenta due nuovi indi-rizzi (sportivo e scienze applicate) che rin-forzano un po la sua popolazione.Totale157.
di Mario Lorenzini
LIstituto Tecnico A. Vespucci
LITIS G. Galilei
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periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 15Rosignano
La mia nota pubblicata suIl Tirrenoe La Nazionenei giorni scorsi ha
provocato, come era facilmente pre-vedibile, delle reazioni.La prima stata quella di ClaudioCeccanti di RdS che probabilmente
ha avuto il mandato dal gruppettodegli ex popolari che hanno preferi-to farsi rappresentare anzich ri-spondere direttamente.In merito non abbiamo niente da ag-giungere anche perch "la ratio" delmio intervento non riguardava as-solutamente l'indirizzo e la colloca-zione delle varie liste ma solo l'ano-malia di un'alleanza impropria ed im-
prevista: qualche spiffero dice diessersi trattato di "una revanche"
per una disponibilit ad entrare orientrare nella casa del Partito De-mocratico rosignanese (alias nellalista delle elezioni comunali) con il
piglio dei protagonisti: il diniego, ag-giungono ancora gli spifferi, avreb-
be provocato la scelta dell'alleanzacon Rifondazione Comunista. Diceancora Ceccanti per il pieno rispet-to reciproco e il convincimento checulture e storie diverse possono tro-vare un programma comune: sonoveramente curioso ed impaziente di
sapere quali sarebbero questi co-muni valori.Per quanto riguarda la replica del miocaro amico Luigi Coppola - segreta-rio prov. dellUDC - persona seriaed equlibrata, confermo quanto gidetto nel mio intervento: lalleanzacon la destra (Fratelli dItalia e Lega)e dellUDC stato un grave errore
politico.Non si pu, non consentito a nes-suno di coloro che hanno fatto par-
te del partito fondato da Alcide DeGasperi svendere, per un piatto dilenticchie, la nostra dignit.
Enrico Dello Sbarba
La cronaca del Tirrenodel 23 novembre del 2004 annunciava limminente restauro dellostorico e delizioso oratorio della Madonna della Neve che si trova lungo la strada checonduce da Rosignano Solvay a Marittimo ormai resa invisibile dalla vegetazione che ladivora e da cui svetta lesile e semidiroccato campanile. Era stata presa infatti unalodevole iniziativa da docenti delle medie Fattori che coinvolgendo gli studenti avreb-
bero provveduto al progetto di recupero del monumento ritenuto da salvare nella fatti-specie la chiesetta. Era oggetto negli anni della mia adolescenza del percorso fatto dal
parroco per le rogazioni. Un bellissimo affresco campeggiava sopra l 'altare e alcunesepolture storiche vimerano collocate al suo interno.Insomma una testimonianza affascinate di un passato pi attento a salvaguardare la
propria identit in un contesto paesaggistico di grande valore tanto da costituire il temadi un dipinto di Spadolini, padre dellillustre politico del secolo scorso.La chiesetta per la quale chiamai la soprintendenza nel contesto delle mia ricerca volta asalvaguardare i valori storico-artistici e culturali dei cimiteri di Rosignano seicentescae l'ubicazione nella zona della Pieve che vide proprio in quel periodo l'insediamento dicoloni greci provenienti dalla comunit livornese ci induce a formulare una ipotesi sug-gestiva.Della loro presenza siamo al corrente da documenti dell'archivio di Pisa e riguardanti unacausa da loro intentata alla magistratura dei consoli del mare. Notoriamente ogni inse-diamento greco richiede la presenza di un luogo di culto generalmente dedicato allaMadonna, come a Bibbona, e anche nel nostro caso non da escludersi ma anzi daritenersi fondato ipotizzare che si trattasse di una chiesa esercitata inizialmente dai greci
che col passar del tempo si integrarono totalmente con la popolazione localeMa limportanza della chiesetta ormai ridotta a un vergognoso rudere anche dovutaal fatto di sorgere in unarea da secoli se non millnni di vita che meriterebbe di costituireinsieme con l'oratorio di S. Antonio vicino sull'antica via per Vada un autentico parcoculturale dedicato ai luoghi della fede.
Giangiacomo Panessa, Console onorario della repubblica Ellenica
La Chiesetta della Madonna della neve in un dipinto del 1935 di Guido Spadolini, padre dellillu-
stre politico del secolo scorso Giovanni Spadolini.
La chiesettanon stata salvata...
IL DELIZIOSO ORATORIO DELLA MADONNA DELLA NEVE
LUNGO LA STRADA TRA ROSIGNANO MARITTIMO E SOLVAY Le reazionialla mia nota
suiquotidiani
locali
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8/12/2019 Il Centro Maggio 2014
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e-mail: [email protected] Rosignano
Sabato 3 maggio, nella sala consiliare delComune di Rosignano, sono stasti festeg-
giati, nel corso di una solenne cerimonia, idue nuovi Maestri del Lavoro, insigniti del-lalta onoreficenza nel corso della solennecerimonia svoltasi il 1 Maggio - Festa delLavoro - nel salone dei Cinquecento a Pa-lazzo Vecchio a Firenze alla presenza di tut-ti i rappresentanti istituzionali nazionali, re-gionali e locali.Per il nostro comune hanno ricevuto lambi-to riconoscimento Ivo Baggiani - gi funzio-nario ENEL - e Vinicio Monnanni - funziona-rio in servizio della CON-PRO Toscana unadelle imprese di maggior prestigio e pi tec-nicamente avanzate del comprensorio.
Nel corso della cerimonia , svoltasi in Co-mune, sono intervenuti il vicepresidentenazionale della Federazione Maestri delLavoro dItalia, dott. Rolando Ceccotti,Alberto Taiti, console regionale, e Gabbriel-lo Gabbrielli console provinciale.
Nei brevi interventi stato messo, in giu-sta evidenza, il particolare significato delriconoscimento a lavoratori che, per tantianni, hanno svolto con grande seriet, im-
pegno e capacit non comuni, la loro nobi-
le missione nel cam-po del lavoro ed in
favore del progres-so del nostro Pae-se.E stata la Legge143/1992, ha ag-giunto il vicepresi-dente Ceccotti, checonsente di premia-re loperosit, lospirito di iniziativa ela dedizione al lavo-ro: tutti importantifattori che facilitano
prima di tutto deve essere limpegno che leistituzioni locali, regionali e nazionali deb-
bono assumere. Un impegno che deve es-sere concretizzato attraverso una generalemobilitazione mediante ladozione di urgen-ti provvedimenti tesi a combattere questaautentica tragedia nazionale.Al termine stato consegnato un ricono-scimento ai due nei maestri del lavoro, aglialtri rosignanesi insigniti negli anni scor-si ed a nuovi pensionati del Comune diRosignano.
Grande festa per Vinicio MonnanniE STATO INSIGNITO DELLALTA ONORIFICENZA DI MAESTRO DEL LAVORO
Lo conoscevamo tutti con lormai miti-
co soprannome di bomber il migliore
in assoluto di tutta la fascia costiera
della nostra provincia, oltre che come
eccellente direttore di gara nel setto-
re arbitrale (campionati amatoriali) - at-
tivit che tuttora svolge con grande pro-
fitto e passione, ma non pensavamo che
arrivasse alle vette della celebrit (di un
livello, ci sia consentito, sicuramente pi
prestigioso) ottenendo un significativo ri-
conoscimento quale sicuramente quel-
lo di Maestro del Lavoro.
E proprio cos, cari lettori. Vinicio Mon-
nanni, mio genero, stato ufficialmen-
te insignito dellalta onorificenza di
Maestro del Lavoro - sabato 1 maggio -
dove, presenti tutte lstituzioni della Re-
pubblica nazionali, regionali e comuna-
li, si proceduto alla consegna della Stel-
la al Merito del Lavoro.
Naturalmente, per esigenze parente-
riali, ho assistito allintera cerimoniache si svolta, pur nella sobriet ri-
chiesta dalle attuali critiche contingen-
ze del paese, in maniera encomiabile
seguita dallattenzione ed anche dalla
partecipazione di tantissimi cittadini.
Aldil dellattivit sportiva, Vinicio Mon-
nanni, come noto a molti, svolge la
sua attivit lavorativa, da ormai 37 anni
come funzionario, nella CON-PRO To-
scana una delle aziende pi prestigio-
se e teconologicamente avanzate del
territorio comunale che opera nel set-
tore delle attivit metalmeccanico-elet-
trostrumentale.
Al neo maestro le pi vive congratula-
zioni del sottoscritto e dellintera reda-
zione de Il Centroe dellomonimo Cir-
colo di cui socio da sempre.
Il Sindaco Alessandro Franchi, con a fianco Gabbriello Gabbrielli e Rolan-
do Ceccotti, durante la premiazione dei maestri del lavoro e dei dipendenti
comunali andati in pensione.
Il Comune premia i propri dipendentiFesteggiati coloro che sono andati in pensione nel 2013 e i due neo Maestri del Lavoro
il progresso sociale.Ha concluso la simpatica ed affollatissimacerimonia, il Sindaco Alessandro Franchiche ha colto loccasione per dare un rico-noscimento ai dipendenti comunali anda-ti in pensione entro il 31 dicembre 2013.Il Sindaco ha messo in risalto il ruolo chei neo Maestri del Lavoro hanno svolto nonsolo nelle loro aziende, ma anche per ilsignificato che lambito riconoscimentoassume in questo momento caratterizzatoda una grave crisi economica: il lavoro
Enrico Dello Sbarba, direttore di questo gior-
nale, con la seguente breve nota, lieto di
festeggiare Vinicio Monnanni, neo Maestro del
Lavoro, perch, oltre ad apprezzarne le sue
doti, anche suo genero. Una piccola licenza
cui la redazione non poteva sotttrarsi....
Vinicio Monnanni mostra orgoglioso la Stella
al merito del lavoro.
Festa del Lavoro nel corso di una so-
lenne cerimonia nel Salone dei Cinque-
cento di Palazzo Vecchio a Firenze
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periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 17Rosignano
La guerra dei pupi, descritta in un librodi facile lettura ma dai sottintesi decifrabilisolo dagli addetti ai lavori, la guerra sca-tenata da Casaleggio e Grillo contro tutti. una guerra allultimo sangue che non
far prigionieri, come non ne faceva Gen-gis Kahn.Bruno Tomasich, chimico industriale e bio-logo molecolare, ne contrasta con rigorescientifico le impostazioni scientologi-che, fino a metterne in discussione i prin-cipi, sorti nelle assemblee e nelle dimostra-zioni di piazza, interpretando e controbat-tendo, non senza un filo di necessarioumorismo, le tesi che il duo Casagrillo espo-ne nel loro libro Siamo in guerra.Quegli stessi principi, che hanno finito col
dominare anche nei convegni ufficiali, finoa imporsi nei protocolli di Kyoto con i loroerrori macroscopici (in primis quello dicolpevolizzare lanidride carbonica come
principale responsabile delleffetto serra),tuttora dominano sulla scena mondiale nelcolpevole silenzio della scienza.Un diffuso feticismo tecnologico, che vor-rebbe unificare nella rete ogni espressio-ne comunicativa, cos sopprimendo lastessa libert delluomo, lo strumentodella riscossa del popolo grillino, che sifida ciecamente delle prometeiche alchi-
mie di Casaleggio.Ma Tomasich non ci sta: Cari grillini- liammonisce - lasciamoli cantare al cre-
puscolo, quei professori, e mettiamoci un
poco a pensare, magari un po pi lenta-
mente, come si fa sui libri, a misura duo-
mo. Non per questo dovremo rinunciare
alle conquiste preziose della tecnologia,
anzich ridere delle stupidit volgari, e
tornare a sorridere delle cose per cui vale
ancora la pena di sorridere. E tu, Grillo,
ritorna al vecchio mestiere di comico se-
rio e lascia perdere labito grigio. Quel-lo che grigio lascialo a Casaleggio. Se-
parate le vostre carriere.
Bruno Tomasich, GUERRIERI DI CARTAPE-STA: La guerra dei pupi [ISBN-978-88-7475-364-2]- Edizioni Tabula fati. Pag. 168 - E. 13,00.
Nelle elezioni amministrative di domenica 25 maggio saranno in lizza due
protagonisti della storia del nostro Circolo e del nostro periodico. Si tratta di
Fabrizio Burchianti, sindaco uscente di Casale Marittimo, che, dopo lottimosvolgimento del suo primo mandato, ripropone la sua candidatura.
Laltro Francescalberto De Bari, detto Billy, gi consigliere comunale uscen-
te di Rosignano Marittimo per la lista I l Camb io, che si presenta nuovamente,
sempre con la stessa lista, come capolista a sostegno della candidatura del
sindaco uscente Alessandro Franchi.Ad entrambi gli auguri di tutta la redazione.
Due esponenti
del nostro Circolonellagone elettoraleSi tratta di Fabrizio Burchianti, sindaco uscente di
Casale Marittimo e Francescalberto De Bari, gi
consigliere comunale uscente di Rosignano M.mo
Fabrizio Burchianti Francescalberto De Bari
Guerrieri
dicartapesta
UN LIBRO DI BRUNO TOMASICH
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e-mail: [email protected] Cultura
E stato un omaggio a un intellettuale li-vornese di grande spessore. La presen-tazione, presso i Granai di Villa Mimbelli,di Gastone Orefice, un giornalista livor-nese nel mondo, libro-intervista a curadi Catia Sonetti (Edizione ETS), ha sapu-to infatti creare latmosfera giusta per unamarcord collettivo.Sala affollatissima per un evento comme-morativo che ha attirato, oltre ai familiari,tanti conoscenti e amici. Perch Gastone,a Livorno, era conosciutissimo. Vi torna-va spesso da New York, soprattuttodestate quando si godeva il sole e il maredi Quercianella con la moglie Lea.A introdurre la presentazione stata DoraLiscia Bemporad (Universit di Firenze).Sul filo del ricordo, ha rammentato i giornifelici dellinfanzia trascorsi in amicizia trale loro famiglie (quelle cacce al tesoro ad
Antignano. . .) in una citt devastata ericostruita in maniera dissennata di cuiGastone sub sempre il fascino, anche sea dosi ben calcolate. Perch, dopo il ripo-so labronico, avvertiva urgente il biso-gno di ripartire per altri viaggi e altri in-contri. La vita errabonda, in fondo, gli stata sempre congeniale. Nel 1958 lo tro-viamo a Rabat, in Marocco, per incaricodellAgenzia Italia; nel 1959 a Parigi dovediventa corrispondente della RAI, con lo
pseudonimo di Ortona; nel 1973 a Bruxel-
les e dopo pochi mesi a New York. Dellasua eccezionale biografia parla Catia So-netti (direttore dellIstoreco) nella lunga
GASTONE OREFICE
Presentato il libro-intervista di Catia Sonetti
di Marisa Speranza intervista fatta al giornalista nel 1994. Ore-fice, osserva Michele Luzzati nella prefa-zione, un vero e proprio testimone delsuo tempo. Cresciuto in una famiglia del-la borghesia ebraica livornese, conobbe se-dicenne lo shockdella cacciata dallascuola a seguitodellemanazionedelle leggi razziali e
visse poi, tra il 1943e il 1944, il drammadella persecuzionenazi-fascista con-tro gli ebrei. Finitala guerra, laureato,sposato e presto
padre di famiglia,inizi la sua carriera di giornalista al Tirre-no , dove lavor con Gino Belforte e AthosGastone Banti fino al 1957.Poi, il volo allestero. Tutto sommato, unebreo fortunato. La sua ebraicit, da con-
danna inappellabile durante il ventennio,si trasforma in una vincente risorsa inte-riore. Laico e distaccato dalla pi strettaosservanza religiosa, Gastone riconosceche furono le leggi razziali a ribadire bru-scamente per lui e tutta la sua famiglia ilsenso dellappartenenza allebraismo.Che, lo ripete pi volte nellintervista e lorimarca Michele Luzzati, consistette sem-
pre in un razionalismo o in un atteggia-mento razionale che egli avvertiva fon-dato su convinzioni religiose alla cui tra-
duzione in norme di comportamento ritua-le non era pi indispensabile restar fede-li. Questa citt ha figli che sono eccezio-
nali, ha poi osservato il sindaco Ales-sandro Cosimi, mettendo in risalto il sen-so di appartenenza al mondo livornese diOrefice, che qui nato (1922), si forma-to, si creato una famiglia e ha trascorsoi suoi ultimi anni.Ma ha anche avuto la fortuna di andarefuori da Livorno e mettersi in relazione conquanto accadeva altrove. E, insomma, uninterprete della livornesit positiva che
ha portato in giro per il mondo. Perch aLivorno c tanto boia deh, ma anchetanta cultura, ha osservato Cosimi, ricor-dando il progetto avveniristico di ricostru-zione della Sinagoga (anni Cinquanta del
Novecento) nella cui elaborazione si tro-v coinvolto lo stesso Orefice.Di cui, sul retro-copertina che lo ritrae ingruppo insieme a John Kennedy, FurioColombo tesse le lodi: Aveva risposte
professionali rapide e precise. Ti stupivasempre che il suo orizzonte fosse cosvasto, dalla vita di Arthur Miller alla cele-
bre frase del generale Mac Arthur; daglieventi del giorno prima a quelli che avevavisto e vissuto da giovane.Un giornalismo, il suo, mai aggressivo, ca-ratterizzato da pacatezza, equilibrio, di-screzione. Che gli valsero un ruolo di
primo piano per la diffusione della culturae della lingua italiana allestero (fu anche
presidente della Societ Dante Alighie-ri). Compagna di una vita, la moglie LeaOttolenghi ha chiuso lincontro con unringraziamento: quel ragazzo livornese co-
nosciuto al mare nel 1937, ancora una vol-ta ha fatto parlare di s . E a lei non restache amare il ricordo di lui e farlo vivere.
un giornalista livornese nel mondo
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periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 7Cultura 19
Siamo al 5 ottobre 1911 e il capitano di
vascello Umberto Cagni dopo aver facil-mente smantellato le difese turche di Tri-
poli sbarca forte di 1500 uomini e prendepossesso della citt araba fino ad allorasotto il dominio dellimpero ottomano. Masubito dopo si rende conto dellavventa-tezza di una decisione affrettata mentrelammiraglio e il contingente italiano di
pi di 30 mila soldati sono ancora al portodi Napoli. Si teme una reazione in forzearabo-turca ed allora si fanno marciare letruppe in lungo e in largo per Tripoli perapparire in numero molto maggiore; lanotte si reimbarcano e la mattina si sbar-cano le solite truppe in una rocambolescasceneggiata.Questa fu la prima settimana dellavven-tura libica raccontata da Franco Cardini eda Sergio Valzania nella loro ricostruzio-ne storica della guerra italo-turca che por-t alla conquista della colonia libica.Unavventura segnata da imprevidenzastrategica gi evidente fin dalle primemosse e proseguita nellanalisi de LaScintilla (titolo dellopera dei due stori-
ci) per lintera vicenda , causa non ultimadella destabilizzazione dellarea balcani-ca e quindi delle occasioni scatenanti la
prima guerra mondiale. Nientemeno.Avevano consapevolezza i vertici militarie politici italiani che lavventura libicaavrebbe potuto scatenare conseguenzedi cos ampia portata nello scacchiere bal-canico? Franco Cardini che ha presenta-to lopera al caff Ginori di Castiglioncel-lo , auspice Il Centro, ha intrattenuto alungo in una vera lezione cattedratica ilnumeroso pubblico presente sulla com-
plessa situazione dei rapporti tra le po-
Il Prof. Carlo Rotelli, il Dott. Enrico Dello Sbarba, il Prof. Franco Cardini e la Dott.ssa Gloria
Larini. (foto Pierluigi)
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S.P.A.
LIVORNO - ITALY
tenze europee nel lampio periodo che vadal 13 luglio 1878, data del congresso diBerlino, fino agli esordi nel 1914 del con-flitto mondiale. Ne emerge una incapacit
strategica della classe dirigente italiana di-sarmante, tanto da far apparire credibilelinclemente giudizio che ne forniva Gae-tano Salvemini: incultura, leggerezza, fa-cile suggestionabilit, fatuo pappagalli-smo.Certo che dalle pagine degli scrittoriappare documentato il ribaltamento dellaguerra da gestione della politica estera ainterna, per cui la scelta dellopzione mi-litare in Libia appare prodotta dalla pre-sunzione di un facile successo in una guer-ra rapida, tale da sopire le smodate ambi-
zioni nazionaliste con una conquista co-loniale ottenuta con la gloria delle armi. Inquesta scelta furono col governo Giolittiinsieme ai nazionalisti anche gran partedella stampa cattolica che pensava al ban-co di Roma e agli investimenti in Tripoli-tana e Cirenaica, per non parlare dei verti-ci militari incuranti del ministro degli este-ri San Giuliano che ammoniva sulle riper-cussioni nella penisola dei Balcani e nel-lAdriatico.Eun fatto: limpero ottomano era dispo-
nibile per salvare la faccia di fronte al par-tito nazionalista dei Giovani Turchi adampie concessioni al governo italiano dicarattere economico e commerciale e nelsettembre del 1911 il gran visir Hakki Pa-sci si decise alla concessione del protet-torato italiano sulla Libia. Misura che in
sostanza consegnava la Libia allItalia. Masi voleva a tutti i costi da parte del gover-no italiano la gloria della vittoria militare equindi si procedette con gli ultimatum fino
alla guerra, che poi fu tuttaltro che facile,nella sottovalutazione della possibile re-sistenza della popolazione araba. Resi-stenza che si trascin fino agli anni 30 efece di Omar Al Makhtar il martire eroicodi quella lotta contro il colonialismo itali-co.Peraltro limpero ottomano non si arresefacilmente e il conflitto continu anchenellanno successivo inducendo i verticimilitari italiani a scatenare la regia marinafin nellEgeo ed estendendo cos il con-flitto fino alle isole del dodecanneso, alle
coste turche e ai Dardanelli.Finalmente nellottobre del 12 si arriva altrattato di pace italo-turco, ma nel frattem-
po Montenegro attacca limpero ottoma-no e gi nel novembre truppe greche oc-cupano Salonicco mentre lesercito bul-garo scatena un attacco deciso contro le
posizioni turche. Insomma appare chiaroche il conflitto voluto da Giolitti e dai ver-tici militari italiani ha fatto da apripista alloscatenarsi delle rivendicazioni greche,
bulgare e serbe contro limpero, rivendi-cazioni sostenute con le armi fino allapri-le del 1913.E cos il crollo dellegemonia ottomana neiBalcani prepara il teatro della grande guer-ra mondiale che di l a poco travolger i
popoli europei.Carlo Rotelli
La scintilla che prepar la Grande guerraPRESENTATO IL LIBRO DI FRANCO CARDINI E SERGIO VALZANIA
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periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 21Attualit
Tappa obbligata per i viaggiatori di
un tempo, luogo amato da sempre
dai cittadini, consiglio prezioso peri turisti che si trovano in vacanza in
Val di Cornia, Otello senza dub-
bio un simbolo per i Venturinesi e
non solo, un punto di riferimento per
i buongustai e un raccoglitore di
storie per i pi romantici.
Il leggendario ristorante fondato da
Otello Benedetti e dalla moglie Gio-
vanna nel 1934 compie ottantanni
con una preziosa antologica fotogra-
fica, curata dal nipote Alberto, che
rende omaggio a tutte le personeche hanno contribuito a rendere quel
posto ci che oggi, in altre paro-
le, come scrisse gi Ario Alberta-
relli nel 60il luogo dove accanto
alluomo della strada sedeva luomo
di Stato.
Un viaggiare stando fermi, questo
Da Otello,ottantannidella nostra storia
ci che si avver-
te osservando le
foto che riporta-
no alla mente i
momenti pi im-
por tant i de l la
societ italianae dellattivit della famiglia che per
anni ha ospitato, come fosse un te-
atro, attori, musicisti, cantanti e po-
litici.
Percorrendo lAurelia da nord a sud,
in tanti si fermavano alla Venturina
oggi Ventur ina Terme per gode-
re dellottima cucina e della buona
compagnia del padrone di casaOtello, uomo carismatico e spirito-
so, attento osservatore, grande co-
noscitore di strade e scorciatoie purnon avendo mai avuto la patente.
Negli anni quaranta il fondatore ri-
chiamato alle armi per combattere
al fronte durante la seconda guerra
mondiale, di questo periodo ci sono
poche ma importanti foto, come
quella con il mitico cameriere Alfre-
do che accompagner per qua-
rantanni la famiglia nella loro attivi-
t.
La vera protagonista per la stra-
da, la stessa strada che ricorda -
cos come le foto appese di quegli
anni - Il sorpassodi Dino Risi.
La vecchia Aurelia, lunica via che
collegava Roma con Castiglioncel-
lo, stata una sorta di chiusura lam-
po, anche per via della rete ferrovia-
ria che tratteggiava la costa e ilriferimento al famoso cagnolino non
casuale-dice Alberto - il ri-
storante ha incarnato la lentezza che
caratterizza tutte le periferie di pro-
vincia, dalle nostre finestre abbia-
mo visto transitare infinite carovane.
Tra le firme e le dediche dei registri
invecchiati e ancora ben conserva-
ti, si riconoscono quelle di Mina, Pa-
nelli, Mastroianni, Montesano, Alba-
no, ci sono le vignette di un Mini-
stro delle finanze degli anni 70 e
una frase dellassiduo frequentato-
re Walter Chiari segna lunico e de-
finitivo trasferimento del vecchio
bettolino alla nuova sede regale
avvenuta negli anni sessanta.
Da unimmagine in bianco e nero
dellottantatr, scattata da Fernand
Rausser a Otello, si avverte la fine
di unepoca, ci lascer nel 1984.
Adesso -dice Alberto Benedetti
che gestisce il ristorante insieme al
padre Sergio e al fratello Leonardo
- cerchiamo ancora di pi di salva-guardare i valori delle origini tra cui
la componente umana, di cui Otello
era lincarnazione e la nostra quoti-
diana ispirazione. Ma la strada da
percorrere in sali ta .
A Venturina da sempre un punto di riferimento per i buongustai e un raccoglitore di storie per i pi romantici.
di Jacopo Bertocchi
Una cartolina degli anni Cinquanta che mostra lormai mitico Ristorante Da Otello.
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e-mail: [email protected]
Povert ed indigenza, ma anche di-gnit e senso di comunit. Riassu-merei con queste parole, la mia espe-rienza in uno degli slum (baraccopo-li ndr.) pi popolati dellAsia.Ero abituato allidea delle favelas su-damericane, in cui purch il livello divita sia molto basso, vi una gestio-ne abbastanza accettabile dello spa-zio sociale, delligiene e delle abita-zioni. Uno slum ben altra cosa. In
questo caso infatti, le abitazioni nonsono pi grandi di 4 mt. X 4 mt. esono composte da pali di legno, ma-teriali raccolti per strada come pla-stica e cane di bamb, tenute assie-me da fili di ferro.Le famiglie pi fortunate possonoavere il lusso di usufruire di un tet-to di plexiglass o di amianto. La mag-gior parte degli Slum sono abusivi,costruiti su terreni di propriet di unmafioso locale o di un boss della
malavita.Nella baraccopoli da me visitata ri-siedono circa 10.000 persone, fra cuiil mio amico Villu e la sua famiglia,composta da moglie e quattro figli.Conobbi Villu alcuni anni fa, quandolavoravo come bagnino su una spiag-gia della nostra provincia, e dove luifaceva ogni giorno kilometri su kilo-metri da buon venditore ambulante.Laccoglienza riservatami dalla suafamiglia e dal suo popolo, stata ca-
lorosa e amichevole, purch il luogofosse ben lontano dalla nostra ideaeuropea di vita quotidiana, fatta di agi
e comodit. Negli ultimi 5 anni, miraccontavano gli abitanti del posto,vi sono state 2 epidemie di colera chehanno causato decine di morti.Ogni giorno lacqua portata dai ca-mion del Comune, viene divisa equa-mente fra gli abitanti, ma laddove possibile consigliabile bollir la perrenderla pi sicura. Ogni famiglia ri-ceve 2 i matka (brocche), corri-spondenti a circa 4 litri dacqua, dautilizzare per cucinare, dissetarsi ed
Allucinante viaggio tra gli slum indiani
alloccorrenza lavarsi. In molti co-munque, sfruttano il mare per lavar-si. I servizi igienici sono presenti
solo allingresso dello Slum, abba-stanza distanti dalle baracche, e sonocomposti da un lungo e stretto fos-sato. Spesso topi e scarafaggi atti-rati dalle latrine a cielo aperto, infe-stano lo Slum creando problemi agliabitanti, soprattutto ai bambini, chevengono morsi quasi quotidianamen-te da questi animali. Proprio nei gior-ni in cui mi sono fermato dal mioamico Villu, ho avuto modo di di-sinfettare alcune ferite inferte dai
topi alle persone dello slum, cosic-ch nel giro di due giorni avevo gifinito il mio flacone di disinfettante,le garze e lacqua ossigenata.La loro riconoscenza per queste pic-cole attenzioni da me prestate neigiorni della mia permanenza statagrande: alla mia partenza, per salu-tarmi e ringraziarmi, ho trovato uncesto pieno di doni, preparatomi daalcune persone.Mentre stavo per tornare in Italia,mi venuto in mente un pensiero diSan Francesco che diceva: Donan-dosi si riceve, dimenticando se stes-
si ci si ritrova.
Nelle baraccopoli visitata vivono 10mila persone e nelle abitazionii pi grandi (4x4 m.)
i pi fortunati hanno un tetto di plexiglass o amianto
Una baraccopoli indiana ai piedi dei grattacieli.
Primo piano di una baraccopoli indiana Matteo Pieracci
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periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Teatro 1923
Il Centro in distribuizione anche presso le seguenti punti:LIVORNO:Libreria Nino Bel forte, Via della Madonna; Libreria Ediz ioni Paol ine,
Via Indipendenza;Libreria Erasmo, Viale Avvalorati;Edicola Iacopini Francesco ,
Piazza Civica 61;Edicola Cairol i, via Cairoli 18;Edicola Nell i, piazza Cavour 39;
Edico la P.zza Grand e, lato Farmacia Ospedale, Edicola Bianchi, via del Porticcio-
lo, di fronte Camera Commercio;Edicola Att ias, corso Amedeo; Edicola piazzaMatteotti; Edico la Paolini (Baracchin a Bianca, piazza S. Jacopo; Ed. Lo Stri l lone,
viale Italia 113; Edico la c/o Bar Oasi,Ardenza Mare;Edicola Barcel lona, via Goito;
Edicola Borghi , Corso Amedeo, angolo via dellOrigine; Tintoria Rossi, corso Maz-
zini; Chico Sas, via C. Puini 9; Ed. Martell i Ann a Lisa, via Meucci 5 (Coteto).CASTIGLIONCELLO:Edicola Rossi,P.zza della Vittoria;Edicola Tognotti,Staz. Ferroviaria.
ROSIGNANO SOLVAY:Edicola Giovannoni, via Allende;Edicola Vallini, via O. Chiesa.
ROSIGNANO MARITTIMO:Edicola Il Punto, via A. Gramsci.
Prossimi
appuntamenti
Gio ved 8 mag gio or e 21Andrea Colli Trio featuring Stefano
Guazzo.
Merc oled 21 mag gio , ore20,30
Gio ved 22 magg io, o re.20,30
Opera Lirica in tre atti di Giacomo
Puccini su libretto di Giuseppe
Giacosa e Luigi Illica - Direttore
Matteo Beltrami - Regia Renato
Bonaiuto - ORT Orchestra della
Toscana - Coro Lirico della Toscana
La Ninfomane raccontata da Von Trier in duevolumi, ed il "Gigol per caso" di Turturro, sonoi pochi elementi cinematografici su cui soffer-marci questo mese. E' geniale, l'introspezione psi-cologica effettuata da Von Trier in "Nymphoma-niac-volume I", dal momento che nessuno primadel regista danese, aveva posto le basi per af-frontare con digressioni storiche e sociologicheben approfondite, una malattia inquadrata da unramo della psicologia come un "comportamentosessuale deviante".L'arte oratoria degli attori, Charlotte Gainsbourg
e Stellan Skarsgard, fa s che il film nonostante inumerosi parallelismi fra sesso ed anatomia, ed irimandi alle scienze sociali e naturali, proceda inmaniera lineare e simmetrica al racconto narratoin prima persona dalla protagonista. Il giudiziosu "Gigol per caso" di Turturro negativo, peruna pellicola vacua ed evanescente. La comme-dia, il cui cast di tutto rispetto, non imprezio-sita nemmeno da Woody Allen, la cui interpreta-zione risulta approssimativa e poco incalzante alivello di humour.Il film promette bene inizialmente, dal momentoche gioca sulla leggerezza erotizzante del gigoldella "porta accanto", ma si perde ben presto
quando la commedia assume i contorni di unalove story poco credibile e liquidata velocemen-
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di Matteo Pieracci
Cosa stiamo vedendo nelle saleANDIAMO AL CINEMA
te nel finale. Non migliora il film, l'inserimentoad intermittenza di elementi della cultura ebrai-ca. Aspettiamo fiduciosi, l'uscita di "Nympho-maniac-volume II" che completer la narrazio-ne, aggiungendo nuovi particolari e segnaliamocon un po di coraggio due titoli che forse, po-trebbero valere il prezzo del biglietto: "Tracks-attraverso il deserto", un viaggio attraverso ildeserto australiano intrapreso da un uomo e"Wrong cops", il surreale racconto di una citta-
dina americana in cui i poliziotti giocano a farei delinquenti.
La locandina di Gigol per caso
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