IL BILANCIO SOCIALE DEL MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE … · Paesi; prodotti di punta: Nutella,...
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CASO AZIENDALE 1
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IL BILANCIO SOCIALE DEL
GRUPPO FERRERO di Pietro BERTOGLIO
MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE (Classe 5° IT Indirizzo AFM; Articolazione SIA; Articolazione RIM). Il caso è rivolto agli studenti delle classi quinte e permette di affrontare, come indicato nelle Linee guida ministeriali, i temi relativi all’analisi del bilancio socio-ambientale utilizzando la metodologia dei casi. Gli aspetti teorici sono tratti dai volumi Futuro Impresa 4 e 5 di Lucia Barale, Stefano Rascioni e Giovanna Ricci - Tramontana
IL BILANCIO SOCIO-AMBIENTALE
Il bilancio socio-ambientale (o bilancio di
sostenibilità) è un rendiconto che sul piano sia
qualitativo che quantitativo mostra come la
ricchezza prodotta dall’attività dell’impresa venga
ripartita tra gli stakeholder e mediante appositi
indicatori evidenzia il contributo a favore del
settore sociale e dell’ambiente naturale.
Detto bilancio svolge un duplice ruolo:
è uno strumento di comunicazione, che integra
e completa le informazioni economico-
finanziarie fornite dal bilancio d’esercizio;
è uno strumento di programmazione e
controllo, inteso come guida delle risorse
aziendali volta al miglioramento continuo nel
loro utilizzo.
La responsabilità sociale dell’impresa, che viene
definita dal Libro verde dell’ONU come
investimento nel capitale umano e nell’ambiente e
della quale il bilancio in questione è referente,
comprende tre diversi ambiti (triple bottom line):
ambito economico: la produzione crea
sviluppo e benessere in funzione dei posti di
lavoro (occupazione) generati;
ambito sociale: il benessere dipende dalle
modalità con le quali la ricchezza è ripartita tra
la collettività;
ambito ambientale: le produzioni non devono
danneggiare le risorse naturali, ma devono
perseguire uno sviluppo realizzato facendo in
modo che le risorse consumate non
compromettano lo sviluppo e il benessere delle
generazioni future.
Affinché il bilancio socio-ambientale sia
attendibile, deve essere redatto seguendo le linee
guida e i principi di redazione stabiliti da
organismi nazionali e internazionali, quali il GRI
(Global Reporting Institute) e il GBS (Gruppo di
Studio per il bilancio sociale). Secondo
quest’ultimo, i principi di redazione di tale
bilancio sono: responsabilità, identificazione,
trasparenza e verificabilità dell’informazione,
inclusione, coerenza, neutralità, competenza,
prudenza, comparabilità chiarezza intelligibilità e
omogeneità, utilità, significatività e rilevanza,
attendibilità e fedele rappresentazione.
Inoltre, le linee guida forniscono anche modelli da
seguire per la stesura del bilancio socio-
ambientale, tra cui se ne è diffuso in particolare
uno articolato nelle seguenti parti:
1. premessa e nota metodologica: vengono
indicati i componenti del gruppo di lavoro che
hanno partecipato alla redazione del
documento e le modalità di ascolto e di
confronto con gli stakeholder;
2. identità aziendale: si descrivono l’azienda e la
sua storia, la struttura organizzativa, la vision
(percezione che ha l’impresa dei bisogni
presenti sul territorio) e la mission (scopo
dell’impresa);
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3. relazione sociale: risultati prodotti sui vari
gruppi di stakholder;
4. produzione e distribuzione del valore
aggiunto: si predispone un Conto economico
che evidenzia la misura del valore economico
creato dall’impresa e come è avvenuto il
riparto tra la collettività.
FERRERO: UN GRUPPO GLOBALE LEGATO AL TERRITORIO «Impegno verso la qualità, innovazione costante,
comunicazione trasparente e cura delle persone
che hanno fatto e fanno parte della storia del
Gruppo Ferrero. Essere un Gruppo globale non ci
impedisce di agire localmente mantenendo così il
forte legame con le persone e il territorio in cui
operiamo. Ciò è dimostrato, oltre che
dall’impegno per la performance economica e per
la condivisione di valore con un numero sempre
più alto di persone, da un profondo senso di
responsabilità che si concretizza in una particolare
attenzione alla mitigazione del cambiamento
climatico: il Gruppo Ferrero ha sottoscritto la New
York Declaration on Forests, accordo che prevede
come obiettivo il dimezzare la deforestazione
entro il 2022 e bloccarla definitivamente entro il
2030».
Sono parole di Giovanni Ferrero, CEO (Chief
Executive Officer) della Ferrero International,
(gruppo dolciario con sede storica ad Alba, in
provincia di Cuneo: fatturato 8,4 miliardi di euro,
40.721 tra dipendenti e collaboratori esterni, 22
stabilimenti nel mondo e prodotti distribuiti in 160
Paesi; prodotti di punta: Nutella, Kinder, Mon
Cheri, Rocher ecc.), nel saluto di apertura del
documento denominato “Glocal Care Ferrero –
Condividere valori per creare valore”, relativo alla
Responsabilità sociale d’Impresa – Rapporto 2015
presentato nel luglio 2016. Si tratta, in altre
parole, del bilancio socio-ambientale ovvero del
bilancio di sostenibilità del Gruppo Ferrero.
LA RESPONSABILITA’ SOCIALE FERRERO Il documento del Gruppo Ferrero si apre con il
capitolo dedicato alla responsabilità sociale.
«Ferrero – si legge – ha da sempre voluto
assumere dei concreti impegni di cura e attenzione
verso le persone e il Pianeta, riconoscendone una
valenza non secondaria rispetto agli obiettivi di
performance economica. Tale propensione è insita
nel DNA aziendale ed è emblematicamente
rappresentata da una lettera che Michele Ferrero
volle inviare ai dipendenti dell’azienda nel 1957,
quando ne assunse la guida: Personalmente mi
impegno a dedicare ogni mia attività e tutti i miei
intenti a questa nostra azienda, affinché essa
abbia a proseguire, alla luce dell’esempio dato da
mio padre e da mio zio, nel cammino sinora
percorso, assicurandovi che mi riterrò soddisfatto
solo quando sarò riuscito, con fatti concreti, a
garantire a voi e ai vostri figli un sicuro e sereno
avvenire. Il termine responsabilità sociale
d’impresa per il Gruppo Ferrero ha da sempre
rappresentato l’attenzione per le persone e il
territorio, ovvero i dipendenti e gli ex dipendenti,
il consumatore, le famiglie e le comunità locali in
cui opera. Questi principi di responsabilità sociale
hanno guidato i primi passi di Ferrero più di
sessantacinque anni fa ad Alba e rimangono
immutati oggi. Infatti per il Gruppo Ferrero il più
importante bilancio ufficiale non è mai stato
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quello annualmente depositato bensì quello di
responsabilità sociale, che rispecchia il rispetto
del Gruppo verso le persone e il Pianeta. Oggi
l’approccio alla sostenibilità del Gruppo Ferrero si
fonda sulla strategia di responsabilità sociale
d’impresa Condividere valori per creare valore».
IL VALORE AGGIUNTO FERRERO
«Il Valore Aggiunto rappresenta il valore
economico generato dal Gruppo. In particolare, il
Valore Aggiunto Netto (nel 2014/2015 è stato pari
a 2.618 milioni di euro) rappresenta il valore
economico generato nel periodo di riferimento, al
netto degli ammortamenti e dei costi operativi,
questi ultimi inclusivi degli acquisti da fornitori
(principalmente, acquisti di materie prime e
servizi).
Il Valore Aggiunto Netto è distribuito in varie
forme ai diversi stakeholder interni ed esterni al
Gruppo.
La voce “Risorse umane” comprende ogni forma
di retribuzione e remunerazione erogata a fronte
dell’attività lavorativa svolta dai dipendenti,
inclusi gli oneri di utilità sociale sostenuti dal
Gruppo.
Nella voce Remunerazione del capitale rientrano
la distribuzione degli utili dell’anno in esame e il
pagamento di interessi.
La voce Settore pubblico rappresenta l’importo
dovuto dal Gruppo a Enti della Pubblica
Amministrazione, a titolo di imposte sul reddito e
altri tributi direttamente attribuibili al patrimonio
aziendale, con esclusione di imposte e altri oneri
accessori della gestione operativa (dazi e oneri
doganali).
La voce Comunità include liberalità e donazioni,
investimenti in progetti a carattere sociale e
collaborazioni con università e centri di ricerca.
Infine, la voce Sistema Impresa rappresenta il
valore economico trattenuto nel Gruppo, quale
differenza tra il valore economico generato e il
valore economico distribuito».
LE PERSONE
«Desidero che le persone che hanno contribuito
con noi a sviluppare prodotti innovativi e a
diffonderli in tutto il mondo, e che per questo
hanno continuamente stimolato la loro creatività,
possano avere uno spazio fisico, delle risorse
umane e finanziarie a disposizione, per continuare
ad imparare cose nuove con il patto che il frutto
delle cose imparate sia anche donato al territorio».
Con queste parole, Michele Ferrero espresse nel
1983 il desiderio di creare una Fondazione le cui
iniziative fossero destinate agli “anziani” Ferrero.
Al centro delle sue proposte, la Fondazione pone
il miglioramento della qualità della vita della
persona anziana, coltivando socialità, relazioni,
impegno, conoscenze.
IL PROGETTO IMPRENDITORIALE MICHELE FERREROIl progetto imprenditoriale Michele Ferrero nasce
dallo spirito imprenditoriale e filantropico che ha
caratterizzato Ferrero sin dalle origini ed è stato la
fonte ispiratrice delle Imprese Sociali Ferrero.
Il progetto include imprese commerciali a tutti gli
effetti; il loro fine, quindi, è realizzare profitti.
Nondimeno, esse agiscono con uno spirito
“sociale” poiché mirano a creare posti di lavoro
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nelle aree meno favorite dei Paesi emergenti.
Inoltre, realizzano progetti e iniziative di carattere
sociale e umanitario, destinati a tutelare la salute e
la crescita educativa e sociale dei bambini e dei
ragazzi in questi Paesi, indipendentemente dal
raggiungimento o meno di risultati positivi di
bilancio.
IL PIANETA
Il rispetto e la protezione del Pianeta si
concretizzano attraverso una serie di scelte
responsabili, finalizzate sia
all’approvvigionamento sostenibile delle materie
prime che alla riduzione dell’impatto ambientale
nelle attività produttive. Ferrero opera secondo la
visione di condividere valori per creare valore e
ha sempre preferito stabilire rapporti commerciali
diretti e di lunga durata, basati sul dialogo e sulla
trasparenza, con produttori e fornitori di materie
prime. La visione della Ferrero verso la
sostenibilità e in particolare il miglioramento delle
condizioni delle aree rurali e delle comunità in cui
le materie prime sono approvvigionate, ha portato
allo sviluppo di un programma che concretizza
l’impegno del gruppo per l’approvvigionamento
di materie prime sostenibili, chiamato Ferrero –
Agricultural Commitment on Sustainability (F-
Acts).
Fonti: www.ferrerocsr.com - Responsabilità
d’impresa: Rapporto 2015 Ferrero -
www.ferrero.it
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ANALISI DEL CASO AZIENDALEA.Rispondi alle seguenti domande.
1. Che cosa è il bilancio socio-ambientale e perché è andato crescendo di importanza negli ultimi decenni?
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2. Che cosa si intende per responsabilità sociale dell’impresa?
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3. Come possono essere definite vision e mission del Gruppo Ferrero?
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4. Che significato assume il termine “glocal care” nelle parole di Giovanni Ferrero nella sua introduzione al bilancio?
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5.Quali esempi di iniziative concrete rientrano in tale visione?
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6. Quali sono gli ambiti fondamentali di attenzione socio-ambientale del Gruppo Ferrero?
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B Nello schema seguente è riportata la mappa degli stakeholder del Gruppo Ferrero. Definisci e illustra il concetto di stakeholder e riporta le tue considerazioni personali sulla mappa.
C Dopo aver definito il VALORE AGGIUNTO e il suo meccanismo di calcolo, tenendo conto che il dato netto è pari a 2.618 milioni di euro e le percentuali indicate nel grafico, imposta un prospetto di riparto che evidenzi le quote assegnate ai vari stakeholder.
Definizione di VALORE AGGIUNTO
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Svolgimento del caso aziendale
IL BILANCIO SOCIALE DEL GRUPPO FERRERO
A
1. Il bilancio socio-ambientale (o bilancio di sostenibilità) è un documento o un insieme di documenti che esprimono lavalutazione complessiva delle relazioni tra l’impresa e l’ambiente esterno. Può svolgere un ruolo di comunicazione e diprogrammazione e controllo. È andato crescendo di importanza perché attraverso il bilancio socio-ambientale l’impresacomunica agli stakeholder le scelte effettuate in modo che tutti possano esprimere un giudizio consapevole sulle sueattività. Evidenzia inoltre come la ricchezza prodotta venga distribuita tra gli stakeholder.
2. Per responsabilità sociale dell’impresa si intende l’investimento nel capitale umano e nell’ambiente e di questo ilbilancio socio-ambientale è lo strumento referente. Comprende tre diversi ambiti (triple bottom line): economico, socialee ambientale.
3. La mission del Gruppo Ferrero, che esprime anche valori facenti parte della vision, è riassunta nelle prime parole delCEO: qualità, innovazione costante, comunicazione trasparente e cura delle persone. In particolare, nella vision rientrala condivisione di valori per creare valore.
4. Il concetto di “glocal care” sta per cura e attenzione a quanto è “glocal”, ovvero caratteristico di una specifica zonageografica, ma capace di diffondersi a livello mondiale sfruttando le opportunità offerte dalla globalizzazione. PerGiovanni Ferrero questo intento emerge laddove afferma: «Essere un gruppo globale non ci impedisce di agirelocalmente mantenendo così forte il legame con le Persone e il territorio in cui operiamo».
5. Per esempio il Progetto imprenditoriale Michele Ferrero, che mira a creare posti di lavoro nelle aree meno favoritedei Paesi emergenti, oppure nella creazione della Fondazione Ferrero che opera a favore degli ex dipendenti sia nellasede storica di Alba sia negli altri Paesi in cui l’azienda è presente.
6. Gli ambiti fondamentali sono le Persone e il Pianeta in tutte le sue articolazioni ed espressioni, con iniziative concreteche sono espresse nel quadro degli obiettivi del Gruppo Ferrero entro il 2020.
B
Definizione di STAKEHOLDER
Sono i portatori di interessi nei confronti dell’impresa. Si distinguono in soggetti interni (soci e lavoratori dipendenti) e soggetti esterni (clienti, fornitori, istituzioni finanziarie, Pubblica amministrazione e, in generale, la collettività). Ciò che emerge dallo schema del Gruppo Ferrero è la centralità del cliente-consumatore che anche visivamente è posto al centro del grafico, ad esprimere la sua importanza fondamentale nella vision del Gruppo.
C
Definizione di VALORE AGGIUNTO
Il valore aggiunto è l’incremento di valore che un’azienda, attraverso il suo processo produttivo, aggrega al valore dei beni e dei servizi acquistati da altre aziende. Viene distribuito tra i vari soggetti che hanno partecipato direttamente o indirettamente alla sua produzione: personale, Pubblica amministrazione, finanziatori a titolo di capitale di debito, impresa e collettività.
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Il valore aggiunto di un’impresa industriale si determina secondo il seguente schema:
VALORE DELLA PRODUZIONE
- Costi per acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo
+/- Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo
- Costi per servizi
- Costi per godimento beni di terzi
VALORE AGGIUNTO
- Svalutazione crediti
VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO
- Ammortamenti
- Accantonamenti a fondi rischi e oneri
- Accantonamento a riserva
VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO
Calcoliamo la distribuzione del Valore Aggiunto Netto del Gruppo Ferrero (elaborazione su dati Ferrero e
arrotondamento all’unità):
Stakeholders % Valori (milioni di euro)
Remunerazione del capitale (dividendi) 7,2% 188,50
Sistema impresa (autofinanziamento) 19,6% 513,13
Risorse umane 57,7% 1.510,59
Comunità 1,1% 28,80
Settore pubblico 14,3% 374,37