Igiene I - Domande e Risposte

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Domande di esame di Igiene

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  • DOMANDE E RISPOSTE IGIENE I

    Capitolo 1: I determinanti della salute

    1. Cos la salute (la piramide della salute) Definizione OMS (fondazione, e non semplicemente Nella Dichiarazione di Alma-Ata (1978) concepita come il prodotto complessivo e coordinato di una serie di fattori e azioni, schematizzabili in una

    - Determinanti di salute: contesto politico-economico, contesto comunitario e di welfare, posizione sociale; - Politiche per la salute e sistema sanitario: livello di tutela del diritto alla salute in una determinata realt; - Organizzazione dei servizi sanitari: input, processi assistenziali, output, outcome, risultati di salute.

    2. I determinanti della salute (modelli concettuali) Sono i fattori che influenzano lo stato di salute di un individuo, di una comunit o di una popolazione. Si raggruppano in:

    - Comportamenti personali e stili di vita; - Fattori sociali; - Condizioni di vita e di lavoro; - Accesso ai servizi sanitari; - Condizioni generali socioeconomiche, culturali e ambientali; - Fattori genetici.

    Due modelli concettuali stabiliscono una gerarchia di valore tra i vari elementi: 1) Primo modello (Stati Uniti): stato di salute condizionato per il 50% da comportamenti personali e

    stili di vita, 20% da fattori ambientali, 20% da fattori genetici, 10% da 2) Secondo modello a semicerchi concentrici (Dahlgren-Whitehead):

    sue caratteristiche biologiche (sesso, et, patrimonio genetico), lo strato successivo riguarda lo stile di vita (abitudine a fumo e alcol, comportamenti alimentari e sessuali, attivit fisica), il terzo gli affetti e le relazioni sociali (familiari, amici, ambiente di lavoro, comunit circostante), il quarto

    condizioni igieniche, trasporti e traffico, servizi sanitari e sociali), quello pi esterno le condizioni socioeconomiche, culturali e ambientali generali. Solo i primi sono immodificabili, tutti gli altri sono trasformabili.

    3. Le diseguaglianze nella salute salute di individui e comunit, che dipende

    da una serie di fattori di origine sociale strettamente legati tra loro, quali l'istruzione, l'abitazione, l'accesso ai servizi, l'occupazione... Fra questi per, il fattore che pi di tutti contribuisce a stabilire diseguaglianze nella salute l'appartenenza a una certa classe sociale.

    - Povert estrema: povert di reddito, di istruzione, di infrastrutture e di servizi sanitari; tipica delle aree pi povere del pianeta; - Povert relativa gradiente socialesalute peggiore di quello della posizione sociale immediatamente superiore; - Status syndrome: condizione di rischio per la salute provocata da uno stato di subordinazione

    partecipazione sociale;

  • - Fasi precoci della vita: condizioni di svantaggio socioeconomico nella prima et sembrano correlate a mortalit prematura nella vita adulta; - Coesione sociale

    lazione; - Cambiamenti climaticipopolazioni a seconda del reddito; - Discriminazione di genere: le donne hanno tassi di mortalit pi bassi degli uomini, ma il fenomeno delle

    - Discriminazione razziale: le minoranze etniche spesso vengono collocate in fondo alla scala sociale, perch oltre alla povert si aggiungono anche emarginazione e discriminazione nell'accesso ai servizi; - Assistenza sanitariasanitaria dovute alla condizione sociale ed economica, in tutto il mondo; - Diseguaglianze nella salute tra nazioni: per epidemie di HIV, differenze di PIL e possibilit di accesso alle cure.

    4. Spiega lo schema di diseguaglianza nella salute tra nazioni (WHO, 2008)

    Stato di salute del paese sulle ordinate (anni di speranza di vita alla nascita), ricchezza del paese sulle ascisse (PIL in dollari USA); considerazioni:

    - abissali differenze di speranza di vita alla nascita tra paesi ricchi (80 anni) e poveri ( < 50 anni); - per i redditi bassi, piccole variazioni producono grande aumento della speranza di vita; - oltre un certo livello di ricchezza (15.000 $) la speranza di vita non aumenta al crescere del reddito; - altri fattori determinanti sono il livello di istr

    livello di coesione sociale.

    Capitolo 2: Levoluzione dei sistemi sanitari

    1. Public Health Act Legge promulgata nel 1848 in Inghilterra, con cui viene istituito il servizio nazionale di sanit pubblica, insieme a un radicale programma di risanamento urbano: costruzione di acquedotti, fognature, nuove aree

    , promossa da Sir Edwin Chadwick, che migliorando la salute della forza lavoro sarebbe aumentata la produttivit delle fabbriche e diminuito il rischio di rivoluzione.

    2. Confronto tra i modelli Bismarck e Beveridge Modello Bismarck

    Modello Beveridge

    Pianificazione Lo Stato stabilisce i livelli di contribuzione dei dipendenti e delle imprese, definisce la cornice organizzativa delle assicurazioni sociali e le regole della

    Lo Stato stabilisce il livello di risorse da assegnare al settore sanitario e i meccanismi di ripartizione tra i vari

  • negoziazione tra queste e gli ospedali e le organizzazioni mediche.

    la cornice organizzativa dei servizi e regola i rapporti con i professionisti.

    Finanziamento Molteplici organizzazioni le assicurazioni sociali raccolgono i fondi dalle imprese e dai dipendenti e li usano per remunerare le prestazioni (ambulatoriali, diagnostiche e ospedaliere) erogate ai loro assicurati.

    Il fondo sanitario alimentato dalla fiscalit generale.

    Organizzazione ed erogazione dei servizi

    indifferentemente affidata a gestori pubblici, privati non profit o privati for profit.

    prevalentemente (o quasi esclusivamente) affidata a gestori pubblici; il settore privato ha un ruolo integrativo.

    Prestazioni di primo livello

    Erogate indifferentemente da medici generici o specialisti, sulla base della scelta del paziente.

    Il medico di famiglia rappresenta il filtro

    prestazioni specialistiche e ospedaliere.

    3. Conferenza di Alma-Ata Tenutasi primary health care PHC)diffondere e promuovere in tutti i paesi il concetto di PHC, di definirne i principi e stabilire il ruolo dei governi e delle organizzazioni internazionali nello sviluppo della PHC.

    4. Il SS Americano

    USA. Tale sistema basato su compagnie private assicurative, il cui servizio pagato dal cittadino o, se lo prevede il contratto di lavoro, dal titolare. Le persone che non possono permettersi o non vogliono pagare

    out of pocket). Esistono due programmi assistenziali pubblici, varati nel 1965, Medicare per gli anziani e Medicaid per gli indigenti, ma nonostante ci quasi il 20% della popolazione USA ad oggi non ha una copertura adeguata.

    Capitolo 3: Lordinamento sanitario italiano

    1. Evoluzione storica del SSN italiano dalle origini a oggi Legge Crispi-Pagliani (1888): prevedeva una struttura al centro della quale vi era la direzione

    generale della sanit, e che si diramava poi alle Province e ai Comuni. Viene affiancata dalla legge Tutela dell'igiene e della sanit pubblica, con la quale si prevedevano controlli sulle professioni e disposizioni sull'igiene di abitazioni, bevande e alimenti; anche gli ospedali diventano servizi di pubblica assistenza. La mortalit generale scende dal 26 .

    : primo testo unico delle leggi sanitarie , e nascita delle di mutuo soccorso per tutelare i cittadini non coperti.

    Periodo fascista: conferma dell'assetto della sanit pubblica della legge Crispi, emanazione del secondo testo unico delle leggi sanitarie che ridefinisce ruoli e funzioni di Governo, Comuni e Province. Provvedimenti settoriali verso alcune fasce della popolazione e verso alcune malattie, e istituzione dell'INAIL per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro.

    Secondo dopoguerra: nonostante si facesse sentire l'urgenza di una nuova riforma sanitaria, il sistema sanitario continua a basarsi solo su casse mutue, ospedali ed enti locali, che si occupavano di igiene pubblica e manicomi.

  • Legge 883 (1978): istituzione del Servizio sanitario nazionale (SSN): lo Stato si riserva le funzioni di finanziamento e programmazione, le Regioni hanno il compito di coordinare l'intervento sanitario con quello economico e sociale e di predisporre l'organizzazione sanitaria, ai Comuni delegata la gestione delle Unit sanitarie locali (USL) e l assoluzione ai compiti del SSN. Il risultato di questa importante riforma l'affermazione della salute come diritto. Durante gli anni 80 la spesa pubblica per la sanit aumenta vertiginosamente e la legge 833 entra in crisi.

    1992: inizia, con il decreto legislativo 502, il riordino del sistema sanitario: modificando il livello organizzativo gestionale, in particolare, il Governo individua le risorse necessarie ad ogni Regione in base a una quota stabilita per abitante; alle Regioni sono affidate le funzioni legislative e amministrative in materia di assistenza sanitaria e ospedaliera, ed hanno la piena responsabilit delle risorse ad esse affidate dallo Stato. Le USL diventano aziende con personalit giuridica (Azienda sanitaria locale ASL) e vengono finanziate dalla Regione, non pi dai Comuni. Gli ospedali si scindono dalle USL e sono finanziati a tariffa per prestazione. I poteri di gestione e la rappresentanza dell'unit sanitaria sono affidati unicamente al direttore generale.

    Modifiche al titolo V della Costituzione (2001): potest legislativa per la tutela della salute alle Regioni, le quali hanno dunque piena autonomia nell'organizzazione e gestione della sanit. Progressivamente anche la spesa sar tutta a carico delle Regioni, fino a che dal 2013 dovranno fare riferimento solo alle proprie entrate, che verranno integrate da un fondo nazionale per quelle pi povere.

    2. Cosa il SSN e come si struttura Il SSN il complesso di funzioni e attivit assistenziali svolte da servizi sanitari regionali, enti e istituzioni

    comunit. Si struttura con a capo il Ministero della salute, mentre le Regioni, dotate di una certa autonomia, nominano i direttori generali delle ASL e delle AO, che a loro volta nominano i direttori sanitario e amministrativo.

    aziendalizzazione ha mitigato la pervasivit della politica e ha cercato di conseguire una combinazione soddisfacente di efficacia e qualit, efficienza e contenimento dei costi, equit, libert di scelta. La regionalizzazione ha invece avuto effetti deleteri, favorendo il gestione e bloccando ogni disegno di rinnovamento generale del sistema: in questo modo, i modelli istituzionali e organizzativi sono molto diversi tra le varie Regioni italiane.

    Capitolo 4: La programmazione sanitaria: principi e metodi

    1. Definizione di piano, programma e progetto + elencare gli elementi essenziali di un obiettivo specifico, tipo: titolo, situazione di partenza, rischi, indicatori.

    Piano: individuazione di obiettivi generali e definizione di strategie, politiche e programmi per realizzarli. Programma: individuazione di obiettivi specifici da conseguire attraverso un efficiente e appropriato uso di risorse, disponibili adesso e nel futuro. Progetto: insieme di attivit predisposte a realizzare un obiettivo specifico entro un lasso di tempo prescritto e con un ammontare definito di risorse (pu essere una fase di un programma). La descrizione di un obiettivo specifico deve contenere: - Titolo; - Situazione di partenza rispetto a un problema, e quella attesa al termine del ciclo del programma; - Strategia di intervento; - Azioni da intraprendere in termini organizzativi; - Risorse necessarie per il conseguimento di un obiettivo (e, se sono aggiuntive, come reperirle); - Output previsti; - Indicatori prescelti per valutare i risultati e monitorare i processi; - Sistemi di rilevazione dei dati e delle informazioni;

  • - Tempi di realizzazione delle varie fasi del programma.

    2. Definizione di input, process, output, outcome Input: risorse umane, aria, pi bisogni e domanda di salute da parte della popolazione. Process: alla domanda. Output esprime in termini quantitativi il prodotto del processo. Outcome: commercializzazione e vendita dei servizi sanitari prodotti, conseguimento di un profitto.

    3. Efficienza, efficacia, il processo produttivo in sanit Efficienza: all' interno del sistema sanitario si realizza quando con una data quantit disponibile di risorse umane e finanziarie (input) si riesce ad ottenere la massima quantit di prodotto (output). Il livello di efficienza di un'organizzazione viene dunque valutato rapportando gli input agli output. Gli indicatori principali dell'efficienza sono quelli che misurano l'utilit delle risorse, la produttivit delle attrezzature e del personale. Efficacia: data dalla capacit di un intervento di raggiungere gli scopi prefissati in termini di miglioramento dello stato di salute della popolazione. dunque legato al raggiungimento dell'outcome definito dalla programmazione sanitaria. Gli obiettivi di salute sono per pi difficilmente dimostrabili rispetto a quelli di efficienza e produttivit, per questo che nella programmazione sanitaria si dovrebbe predisporre degli indicatori di valutazione corretti e credibili.

    4. La spirale della programmazione La programmazione un processo razionale che si articola in una sequenza di stadi che si alternano in una configurazione a spirale. 1. Analisi della situazione: si cerca di evidenziare le caratteristiche sociali, culturali, demografiche, politiche della popolazione.

    2. Stabilire le priorit: definizione della gerarchia dei settori di intervento, gli obiettivi ed i target. Questo lo stadio pi complesso del processo perch non sempre semplice individuare gli obiettivi in base a criteri solo scientifici. Si possono allora allocare le risorse in base a livelli di assistenza: si definiscono i livelli essenziali di assistenza (LEA) e si indica quali prestazioni sono offerte dal SSN e quali sono a carico parziale o completo dell'assistito. 3. Scelta delle opzioni: ad esempio decidere se privilegiare certi interventi rispetto ad altri, oppure investire le risorse aggiuntive in interventi innovativi. 4. Programmazione: include il concetto di cambiamento, quindi gestirlo sar il momento pi critico per ogni tipo di organizzazione. Si dovr descrivere gli obiettivi come, in che modo, in che tempistiche e quali rischi si corrono per raggiungerli. 5. Implementazione e monitoraggioprogramma in alcune sue parti e la mancanza di motivazioni, perch spesso chi realizza il programma completamente separato da chi avr la responsabilit della sua realizzazione. 6. Valutazione: fase conclusiva in cui il programma viene esaminato al termine del suo ciclo o della sua esecuzione, che pu esser fatta sia da osservatori esterni, sia da operatori coinvolti, e viene riportata in un documento dove si indicano tutte le informazioni di base, quelle sugli input, sul processo e sull'outcome.

    5. Riempi questa tabella: due diversi orientamenti della sanit pubblica, politico e tecnico (specificare teoria di fondo, priorit, azioni principali, opportunit, rischi)

    L'approccio tecnico indispensabile per utilizzare al meglio in campo preventivo le conoscenze biomediche, l'approccio politico necessario per analizzare e conoscere le radici profonde del malessere e delle malattie, e per contrastare le disuguaglianze nel campo della salute. Politico

    Tecnico

  • Teoria di fondo Socio-strutturale.

    Stili di vita.

    Priorit Disuguaglianze, povert, problemi ambientali globali.

    Rischi individuali di malattia.

    Azioni principali Integrare gli interventi sanitari con altre discipline e differenti settori della vita sociale e politica; pi attento all'efficacia.

    Interventi preventivi nei confronti di gruppi a rischio; pi attento all'efficienza.

    Opportunit Potenziali benefici globali a lungo termine.

    Benefici immediati.

    Rischi Fallimento data la vasta portata degli obiettivi.

    Incapacit di affrontare le minacce alla salute globale.

    Capitolo 6: Economia sanitaria: principi e metodi

    1. Economia sanitaria (Fallimenti del mercato sanitario) La forma di mercato ottimale quella di concorrenza pura e perfetta, ma non esiste quasi in nessun mercato, compreso quello sanitario. Parliamo dunque di fallimenti del mercato, che riguardano principalmente: 1. Asimmetria informativa medico-paziente: in campo sanitario non esiste informazione completa (necessaria invece per la concorrenza perfetta), e in genere questa a svantaggio del consumatore. Tra medico paziente pu quindi instaurarsi solo un rapporto di agenzia. Esiste anche il problema della domanda indotta dall'offerta: infatti il medico che governa l'offerta, e la possibilit di controllo sui medici varia in base al sistema sanitario preso in considerazione. Sotto questo aspetto il SSN risulta il pi efficace. 2. Presenza di beni pubblici: i beni pubblici sono quelli caratterizzati da non escludibilit dal consumo. Questi beni (ad es. l'aria pulita) non possono essere commercializzati e non hanno prezzo, viene meno quindi un altro requisito fondamentale della concorrenza perfetta. 3. Selezione avversa: riguarda in particolare le compagnie assicurative. Queste, non avendo informazioni complete sui consumatori, sono costrette a praticare un premio medio per tutti gli individui. Portata agli estremi questa condizione spingerebbe solo le persone a pi alto rischio di malattia a rimanere sul mercato. 4. Azzardo morale: in questo caso l'assicurato, proprio perch tale, pu non curarsi delle attivit di prevenzione verso l'evento negativo, oppure potrebbe consumare servizi in misura maggiore a quella necessaria. In questo modo si creano squilibri economici per le compagnie assicurative. Anche questo problema deriva da carenza di informazione da parte delle compagnie. 5. Esternalit: si ha quando la produzione o il consumo di un individuo determina un qualche effetto sull'attivit di produzione e consumo di un altro individuo senza l'intervento della variabile prezzo. Le esternalit positive aumentano l'utilit dell'altra persona senza che questa paghi alcun prezzo, quelle negative la diminuiscono senza che la persona riceva alcun risarcimento. Anche qui viene meno un principio della concorrenza perfetta, ovvero che tutti i beni e i servizi devono avere un prezzo.

    2. Ruolo e funzioni del medico di medicina generale nel SSN Figura centrale nel SSN che segue il paziente nella sua totalit occupandosi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. Il medico di medicina generale funge da filtro occupandosi di patologie che non necessitano di cure ospedaliere e/o specialistiche e indirizzando il paziente verso queste ultime in caso di necessit.

    3. Risoluzione dei problemi in sanit pubblica Neces un problema un fenomeno che accade con frequenza o modalit insolite se paragonato all'attesa nella situazione di riferimento, e si svolge in varie fasi:

  • - Giustificazione della scelta di quel determinato problema rispetto ad altri; - Definizione delle cause scatenanti (tanto pi il problema scomponibile nelle varie cause tanto pi esse saranno affrontabili e risolvibili); - Scelta delle soluzioni (ad ognuna delle cause devono corrispondere soluzioni adeguate); - Analisi della fattibilit (capacit di risorse per poter realizzare le soluzioni ideate); - Definizione dell'obiettivo (se si conosce la quota di problema attribuibile ad ogni causa e la soluzione per esse, allora stilleremo il programma, ovvero la somma delle soluzioni fattibili).

    Capitolo 14: Epidemiologia e prevenzione delle malattie croniche

    1. Chronic Care Model Elaborato da Edward Wagner, si fonda sulla capacit di differenziare, riconoscendoli, i bisogni della popolazione in relazione alla condizione clinica e di salute (stratificazione per gravit) delle persone, mettendo in atto differenti strategie assistenziali a seconda della gravit. La stratificazione rappresentata da una piramide:

    Base: interventi di prevenzione e promozione della salute, rivolti alla popolazione sana; Livello 1 Self-care support: riguarda i pazienti con un buon controllo della malattia (70-80% del totale), che possono diventare attivi partecipanti della propria assistenza; Livello 2 Disease management: riguarda i pazienti con malattia instabile (rischio di aggravamenti,

    roattiva di alta qualit; Livello 3 Case management: riguarda i pazienti con pluripatologie complesse e alti livelli di consumo di prestazioni sanitarie e sociali: necessaria la presenza di un case manager, infermiere del team con lo scopo di coordinare gli interventi assistenziali.

    Codice deontologico

    1. Descrivere ed elencare i principali contenuti del Codice deontologico Il codice di deontologia medica un corpus di regole di autodisciplina predeterminate dalla professione,

    professionale. Tratta i temi dei: - Doveri generali del medico, ovvero il tema della dignit professionale e l'elargizione delle prestazioni; - Rapporti col cittadino, ovvero le regole di comportamento da tenere con questi, come il consenso informato; - Rapporti coi colleghi, ovvero tutto ci che riguardi consulenze e collaborazioni; - Rapporti col SSN, ovvero la tutela della salute collettiva.

    2. Descrivere un articolo del codice deontologico a scelta Art. 20 - Rispetto dei diritti della persona Il medico deve improntare la propria attivit professionale al rispetto dei diritti fondamentali della persona . + commento personale