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Rapporto statistico sulle frodi con le carte di pagamento
No. 2/2012
SPAZIO PER EVENTUALE
IMMAGINE FOTOGRAFICA
© Ministero dell’Economia e delle Finanze, 2012
Dipartimento del Tesoro
Direzione V, Ufficio VI (UCAMP)
Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento
Area Carte di Pagamento
Indirizzo
via XX Settembre, 97
00187 Roma
Telefono
+39 06.47610538
Sito internet
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a condizione che venga citata la fonte.
ISSN 2239-0189
Aggiornato con i dati disponibili al 31 dicembre 2011
MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE DIPARTIMENTO DEL TESORO – DIREZIONE V
UFFICIO CENTRALE ANTIFRODE DEI MEZZI DI PAGAMENTO
Rapporto statistico
sulle frodi con le carte di pagamento
No. 2/2012
(1 gennaio 2011 – 31 dicembre 2011)
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO I
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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INTRODUZIONE
Il Rapporto statistico sulle frodi con le carte di pagamento - No. 2/2012 relativo ai
dati dell’intero anno 2011, si arricchisce di nuovi elementi di analisi dei dati raccolti dal
Sipaf (Sistema Informatizzato per la Prevenzione Amministrativa Frodi sulle carte di
pagamento). Grazie alla collaborazione dell’Associazione Bancaria Italiana, il Rapporto
godrà di maggiore visibilità anche all’estero in quanto sarà tradotto e pubblicato anche in
lingua inglese.
Desidero sottolineare l’impegno del lavoro compiuto che ha consentito di
raggiungere un ottimo livello di approfondimento tematico delle dinamiche delle frodi con
le carte di pagamento in Italia. Sono convinto che la strada intrapresa, con la piena
collaborazione di tutti i soggetti aderenti, nell’analisi dei dati raccolti a sistema dal Sipaf
darà ampie soddisfazioni a tutte le componenti coinvolte. L’ottimo rapporto di stima, di
fiducia e di comprensione, ha permesso di condividere idee, iniziative e concetti finalizzati
a dare al consumatore finale e agli operatori del settore, un importante strumento volto a
meglio comprendere i fenomeni fraudolenti commessi con le carte di pagamento.
L’obiettivo primario di UCAMP rimane quello di rendere più consapevole e informato
l’utente/consumatore, e, soprattutto incentivare l’utilizzo di questi sistemi di pagamento
alternativi al contante.
Con questa edizione abbiamo, inoltre, avviato una proficua collaborazione con –
l’Università del Molise – CADRI e il Laboratorio Italiano di Criminologia, che in seguito,
contiamo di sviluppare, con lo scopo di acquisire conoscenze e capacità di analisi dei
fenomeni rappresentati con il Rapporto, attraverso chiavi di lettura criminologiche, nonché
in grado di fornire riscontro nell’ottica di un’attività previsionale e/o di prevenzione del
crimine.
La comprensione e l’interpretazione di tali fenomeni ci permetterà di acquisire
nuovi elementi interpretativi degli eventi criminali, contestualizzandoli nelle dinamiche
generali del mutamento sociale.
L’Italia, seppur in ritardo rispetto agli altri Paesi industrializzati, arriverà ad avere
percentuali di utilizzo degli strumenti alternativi al contante sempre maggiori, nel quadro
di un trend, che va sottolineato, vede l’incidenza percentuale dell’importo frodato con le
carte di pagamento, a parità di transazioni, molto inferiore rispetto ad altri Paesi europei
ed extra-europei.
Francesco Carpenito
Direttore U.C.A.M.P.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO I
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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CAPITOLO I
Le attività dell’UCAMP
Il Dipartimento del Tesoro, nell’ambito delle proprie attribuzioni, è suddiviso in settori
omogenei di attività e, tra questi, una rilevanza particolare assume l’area della
prevenzione dei reati finanziari (Direzione V).
L'UCAMP - Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento – costituisce la struttura
operativa, nell’ambito della suddetta area, preposta ai seguenti compiti:
- il monitoraggio delle falsificazioni dell'Euro;
- la prevenzione delle frodi sulle carte di pagamento e sugli strumenti deputati
all'erogazione del credito al consumo;
- l’attività di formazione di carattere specialistico sia a livello nazionale sia
internazionale nei settori di competenza.
L’UCAMP trae origine dal Regolamento (CE) 1338/2001, che ha istituito il sistema europeo
di protezione dell’Euro e, in tale ambito, funge da Ufficio centrale italiano per la raccolta e
lo scambio dei dati che consentono sia di identificare banconote e monete false attraverso
la descrizione tecnica della tipologia di falso, sia di effettuare un'analisi strategica del
fenomeno delle falsificazioni, al fine di valutarne l'impatto sul sistema economico e
finanziario.
Con la legge n.166/2005 che ha istituito il Sistema di prevenzione delle frodi sulle carte di
pagamento, e attraverso il suo Regolamento di attuazione (D.M. n.112/2007), sono state
attribuite all’UCAMP le attuali competenze in materia di prevenzione, sul piano
amministrativo, delle frodi sulle carte di pagamento e sugli altri strumenti attraverso i
quali viene erogato il credito al consumo.
In attuazione della richiamata normativa l’UCAMP ha curato la realizzazione del Sistema
Informatizzato per la Prevenzione delle Frodi sulle carte di pagamento (SIPAF) che
permette la consultazione e la condivisione, in tempo reale, di dati e informazioni
riguardanti esercizi commerciali sospetti e operazioni con transazioni non andate a buon
fine. In tale ambito è stato costituito un gruppo di lavoro con funzioni consultive (GIPAF)
al quale partecipano esperti nel settore delle frodi designati dalle Amministrazioni statali,
dalla Banca d’Italia, dall’Abi, dalle Forze di Polizia, e dalle società segnalanti.
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Per l’area carte di pagamento, la strategia operativa dell’UCAMP si caratterizza nella
realizzazione e nella gestione di un sistema di prevenzione, da un lato, a tutela del
sistema bancario e delle società emittenti e, dall’altro, del cittadino che ripone la propria
fiducia negli strumenti di pagamento sostitutivi del contante.
Per l’area euro è opportuno menzionare che l’UCAMP si è dotato di un sistema
informatizzato SIRFE (Sistema Informatizzato Frodi Euro), che consente la trasmissione
telematica dei verbali di sequestro delle banconote sospette di falsità.
L’UCAMP, infine, promuove e coordina attività formative in ambito nazionale e
internazionale, in particolare, relativamente alla falsificazione dell'Euro, ha organizzato
numerosi seminari e workshops indirizzati a tutte le categorie coinvolte nel fenomeno
della contraffazione monetaria, in attuazione del programma comunitario di formazione
denominato “Pericles”. Inoltre, dal 2009, l’Ufficio ha avviato un programma formativo di
più ampio respiro in collaborazione con le Amministrazioni locali finalizzato a sensibilizzare
operatori e cittadini e fornire informazioni utili per la prevenzione nel complesso mondo
delle frodi.
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CAPITOLO II
Il sistema SIPAF
Il SIPAF (Sistema Informatizzato per la Prevenzione Amministrativa delle Frodi sulle Carte
di Pagamento) è stato istituito con la legge 17 agosto 2005 n.166, presso il Ministero
dell’Economia e delle Finanze.
I soggetti che alimentano l’Archivio vengono definiti Enti segnalanti e questi nello specifico
sono le società, le banche e gli intermediari finanziari che emettono carte di pagamento e
gestiscono reti commerciali di accettazione di dette carte.
L'Archivio informatizzato raccoglie:
- i dati identificativi dei punti vendita e dei legali rappresentanti degli esercizi
commerciali nei cui confronti è stato esercitato il diritto di revoca della
convenzione che regola la negoziazione delle carte di pagamento per motivi di
sicurezza o per condotte fraudolente denunciate all'Autorità Giudiziaria;
- i dati identificativi degli eventuali contratti di rinnovo della convenzione;
- i dati identificativi delle transazioni non riconosciute dai titolari delle carte di
pagamento ovvero dagli stessi denunciate all'Autorità Giudiziaria;
- i dati identificativi relativi agli sportelli automatici fraudolentemente manomessi.
L’Archivio SIPAF si compone di due sezioni rappresentate dal segmento DATI e dal
segmento INFORMAZIONI.
Nel segmento DATI vengono gestite le segnalazioni di eventi riferiti a fatti consolidati,
oggettivi e già avvenuti relativamente ai punti vendita ai quali è stata revocata la
convenzione per la negoziazione con le carte di pagamento, i punti vendita
riconvenzionati, le transazioni non riconosciute dai titolari delle carte di pagamento, gli
sportelli automatici (ATM) manomessi.
In particolare il segmento DATI è formato dagli:
- elementi identificativi della società segnalante e la data della segnalazione;
- elementi identificativi dei punti vendita nei confronti dei quali è stata esercitata la
revoca;
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- elementi identificativi delle transazioni non riconosciute;
- elementi identificativi dei punti vendita i cui esercenti hanno stipulato contratti di
rinnovo della convenzione;
- elementi identificativi degli sportelli automatici manomessi.
Nel segmento INFORMAZIONI vengono gestite le segnalazioni di eventi riferite a fatti non
ancora consolidati e in corso di monitoraggio da parte degli Enti segnalanti relativi a
potenziali sospetti di frode in corso.
Il segmento INFORMAZIONI permette di:
- individuare i sospetti/presunti punti di compromissione;
- evidenziare gli elementi identificativi dei punti vendita sottoposti a monitoraggio;
- individuare i punti di accettazione;
- evidenziare gli elementi identificativi delle carte di pagamento sottoposte a
monitoraggio;
- individuare i paesi a rischio frodi.
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CAPITOLO III
Le transazioni attraverso le carte di pagamento
3.1. Profili civilistici e incidenza economica
Per carte di pagamento s’intendono, ai sensi dell’art. 1, comma II, della legge 17 agosto
2005, n. 166, tutti «quei documenti che si identificano con le carte di credito e le carte di
debito e con le altre carte definite dalla normativa di attuazione».
Dotata di un microcircuito chip card, la carta di pagamento consente, tra le altre funzioni,
l’identificazione del titolare, l’autorizzazione all’acquisto o al prelievo e la registrazione dei
dati dell’operazione senza disporre necessariamente di un collegamento remoto con
l’emittente della carta. All’atto dell’utilizzo della carta può essere richiesta la verifica del
codice personale di identificazione. Tale carta sfrutta la capacità di calcolo del
microprocessore inserito al suo interno.
Secondo la dottrina dominante, il rapporto negoziale fra società emittente e titolare della
carta di pagamento va annoverato nello schema tipico del contratto di apertura di credito
bancario, di cui all’art. 1842 c.c., che è, per l’appunto, «il contratto col quale la banca si
obbliga a tenere a disposizione dell’altra parte una somma di danaro per un dato periodo
di tempo o a tempo indeterminato».
Le principali categorie di carte di pagamento sono due:
- la carta di debito: è uno strumento che abilita il titolare, in base a un rapporto
contrattuale con l’emittente, a effettuare acquisti di beni o servizi oppure prelievi
di contante, con addebito di ogni transazione sul conto corrente bancario a esso
collegato, presso gli esercizi convenzionati con l’emittente stesso, anche tramite
terminali (POS), e presso gli sportelli automatici (ATM).
- la carta di credito:è uno strumento che abilita il titolare, in base a un rapporto
contrattuale con l’emittente, a effettuare acquisti di beni o servizi oppure prelievi
di contante con pagamento differito presso qualsiasi esercizio convenzionato con
l’emittente stesso. Viene emessa da banche, da intermediari finanziari (carte
traveland entertainment – T&E) o direttamente da fornitori di beni e servizi
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(fidelity card). In quest’ultimo caso, la carta può essere utilizzata esclusivamente
per il pagamento di acquisti effettuati presso lo stesso emittente.
TIPOLOGIA DI CARTE MOMENTO DI ADDEBITODELLA SPESA
Carte di debito Contestuale
Carte di credito Successivo
Carte prepagate Antecedente
I principali circuiti attraverso cui utilizzare le carte di pagamento sono i seguenti:
- lo sportello (canale tradizionale): presso l’agenzia bancaria l’ordine di pagamento
viene effettuato tramite modalità cartacea (talvolta magnetica);
- il bancomat o ATM (Automated Teller Machine, ovvero “sportello automatico”):
sono sistemi per il prelievo automatico di denaro contante dal proprio conto di
pagamento bancario attraverso dei “distributori” collegati in rete telematica, attivi
anche fuori dagli orari di lavoro degli istituti di credito e in località diverse dalla
sede della banca presso cui si intrattiene il conto. Gli ATM più evoluti consentono
altresì di effettuare ulteriori operazioni (saldo, lista movimenti, posizione titoli,
ricarica servizi prepagati, ricariche telefoniche, pagamento canone RAI, pagamento
sanzioni amministrative, versamento di contanti e di assegni);
- il sistema POS (Point of Sale, ovvero “punto di vendita”): è un dispositivo utilizzato
presso gli esercizi commerciali che consente di accettare pagamenti tramite carte
di credito, debito e prepagate. Il dispositivo è collegato con il centro di
elaborazione della banca o del gruppo di banche che offrono il servizio affinché
venga autorizzato ed effettuato il relativo addebito (in tempo reale o differito) sul
conto corrente del soggetto abilitato e l’accredito sul conto di pagamento
dell’esercente;
- il consorzio CBI (Customer to Business Interaction): è realizzato con il
coordinamento dell’ABI, tale servizio interbancario telematico consente alle
imprese e alle pubbliche amministrazioni di lavorare tra di loro, tramite i propri
computer, avvalendosi dei servizi di tutte le banche con le quali intrattengono
rapporti;
- l’Internet Banking (home banking/online banking): i clienti degli istituti di credito
effettuano operazioni bancarie tramite una connessione remota con la propria
banca per mezzo di una rete informatica e tramite appositi portali web Mobile
payments/Phone banking: i clienti accedono ai servizi bancari per mezzo della rete
di telefonia (fissa e mobile) e, solitamente, tramite l’utilizzo di sistemi IVR
(Interactive Voice Response) o di operatori di call center;
- i chioschi multimediali: sono stati introdotti nel sistema bancario e resi disponibili
presso le agenzie bancarie come nuovi strumenti in grado di fornire ulteriori
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servizi, quali interrogazioni relative al saldo e ai movimenti del proprio conto
corrente, la compilazione e la stampa di modulistica relativa alle principali
operazioni bancarie, l’acquisizione di informazioni sui principali prodotti disponibili.
Il pagamento, nel caso delle carte di debito, è effettuato con addebito diretto sul conto
corrente del titolare della carta, per cui è preliminarmente necessaria la composizione del
codice PIN da parte del titolare al fine di autorizzare la richiesta di transazione presso la
banca emittente.
Per le carte di credito, invece, il pagamento è differito rispetto alla transazione e la
digitazione del codice PIN, nella generalità dei casi, non è necessaria ma è richiesta
l’apposizione della firma da parte del titolare sulla ricevuta di pagamento, conforme a
quella riportata sul retro della carta stessa. Per le transazioni on line è invece richiesta la
digitazione del codice di sicurezza presente sulla carta.
Le carte di credito vengono emesse sia da banche che da intermediari finanziari iscritti
nell’albo speciale della Banca d’Italia, a seguito della sottoscrizione di un apposito
contratto fra l’emittente ed il cliente che viene stipulato previa verifica della solvibilità del
richiedente. Generalmente l’utilizzo della carta di credito è limitato ad un tetto massimo di
spesa (plafond).
La carta di credito è perciò uno strumento di pagamento posticipato rispetto alla
transazione. Sulla tessera di plastica devono essere presenti: il nome del titolare, la sua
firma, il numero di codice di identificazione e la data di scadenza. I presupposti
fondamentali per acquisire una carta di credito sono costituiti dalla maggiore età e dalla
titolarità di un conto corrente bancario.
Le spese connesse all’utilizzo della carta di credito sono generalmente a carico del titolare
della carta o, talvolta, dell'esercizio che la accetta; in questo secondo caso il costo
dell’operazione viene solitamente posto a carico del cliente, unitamente al prezzo del
prodotto acquistato. Se a fine mese i conti non risultano saldati l'emittente della carta
addebita al cliente un interesse.
A seconda dell’ente emittente, si distinguono due categorie di carte di credito:
- carte di credito bancarie: emesse da istituti bancari e da società specializzate in
partnership con le banche;
- carte di credito non bancarie: emesse da società non bancarie.
Negli ultimi anni hanno conosciuto una certa diffusione le carte di credito in co-branding,
emesse da un ente bancario o non bancario in partnership con una società di grande
distribuzione.
Fra le diverse tipologie di strumenti di pagamento si segnalano, inoltre, le carte di credito
corporate o aziendali, rilasciate a titolari/dipendenti di aziende, su richiesta di queste
ultime. In questo caso la tessera magnetica riporta l’intestazione sia della società, sia della
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persona fisica cui la carta viene rilasciata. I relativi addebiti avvengono sul conto corrente
dell’azienda sia per le quote annue associative, sia per le spese mensili effettuate dal
singolo titolare di carta
La Banca d’Italia identifica tre tipologie di carte di credito:
- carte di credito c.d. charge (a saldo), con le quali il titolare salda le spese
effettuate con la carta in un’unica soluzione, con addebito mensile e senza
pagamento di interessi;
- carte di credito c.d. revolving, mediante le quali il titolare rimborsa le spese
attraverso importi rateali, maggiorati di una quota di interessi;
- carte di credito c.d. a opzione, che possono essere utilizzate o in modalità charge o
in modalità revolving.
La Banca d’Italia ha riscontrato come le carte charge siano prevalentemente utilizzate in
alternativa alle carte di debito, mentre le carte revolving realizzino una forma di credito al
consumo.
Attualmente il SIPAF rileva i dati relativi alle carte di credito c.d. charge, oltre a quelli
relativi alle carte di debito.
Un’ulteriore tipologia di carta di pagamento è identificabile nella carta c.d. prepagata o
ricaricabile. Tale carta non supporta da un conto corrente ma viene semplicemente
ricaricata dell’importo desiderato. Essa presenta sia le funzionalità di acquisto che di
prelievo.
Anche le frodi sulle carte prepagate sono contemplate dal SIPAF.
La transazione operata mediante l’utilizzo di carte di pagamento, sia nella forma
dell’acquisto che del prelievo di denaro contante, presuppone l’interazione fra i seguenti
attori:
- il titolare della carta di pagamento;
- l’esercente convenzionato dove il titolare effettua la spesa o opera il prelievo;
- l’issuer (emittente) ovvero l’istituto finanziario che emette le carte di pagamento e
gestisce i rapporti con il titolare, garantendo all’acquirer la corretta esecuzione dei
pagamenti effettuati con le proprie carte;
- l’acquirer (acquirente convenzionante), ovvero l’istituzione finanziaria che ha
convenzionato l’esercente per l’accettazione di una determinata carta di
pagamento.
La carta di credito postula uno schema negoziale trilaterale (con la partecipazione di tre
parti in accordo) poiché i risultati che si intendono perseguire non sono raggiungibili senza
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l’intervento di un terzo che nello scambio assume il duplice compito di erogare al fornitore
quanto a lui spettante e di concedere al titolare il differimento del pagamento del prezzo.
Questo tipo di carta non va confuso con quella a configurazione bilaterale, rilasciata al
titolare dallo stesso fornitore di beni e/o servizi.
Tra gli elementi essenziali dell’operazione: l’obbligo del titolare di rimborsare l’istituto
emittente per quel che concerne l’importo delle spese fatte nel periodo contabilizzato e
comunicatogli per estratto conto (che può pagare in un’unica soluzione o ratealmente,
secondo il piano contenuto nel contratto di rilascio della carta).
Pertanto, soltanto con l’adesione alla seconda alternativa (differimento del pagamento del
prezzo) la carta si trasforma in uno strumento di credito. I contratti stipulati tra emittente
e fornitore, e tra emittente e titolare al momento del rilascio, prescindono, infatti, da
qualsiasi funzione creditizia, volendosi attuare unicamente un particolare regolamento del
debito in favore del fornitore.
La concessione di credito tra emittente e titolare viene posta in essere con la
manifestazione di volontà, da parte del debitore, di rimborsare ratealmente quanto da lui
dovuto senza ulteriore accettazione da parte della banca.
La carta non è un titolo di credito, mancando tra l’altro del requisito essenziale della
mobilizzazione del diritto; precise clausole contrattuali ne fissano la sua assoluta
intrasferibilità, in quanto resta di proprietà dell’emittente e viene solo temporaneamente
affidata in deposito al titolare che si assume la responsabilità della sua custodia.
Attraverso la consueta procedura di utilizzo della carta di pagamento, il titolare avvia, con
la digitazione del proprio PIN, l’operazione di transazione automatizzata che si realizza
tramite il terminale POS a disposizione degli esercenti commerciali, in modo da consentire
il trasferimento del denaro dal titolare al venditore.
I passaggi essenziali di tale procedura di transazione sono tre:
- autorizzazione: vi è una richiesta di autorizzazione alla spesa da parte
dell’esercente dotato di POS all’acquirer che ricopre il ruolo di connessione
telematica tra gli esercenti e i circuiti di pagamento. L’acquirer chiede a sua volta
l’autorizzazione a effettuare il pagamento alla società che ha emesso la carta.
Quest’ultima può configurarsi in una banca o in un’emittente indipendente.
Qualora acquirer e banca emittente (issuer) coincidano (schema a tre parti), la
richiesta di autorizzazione arriva direttamente alla banca emittente;
- compensazione (clearing): in questa fase avviene uno scambio di dati relativi alla
transazione (le coordinate della carta, unitamente alle informazioni dell’ordine) tra
l’esercente e l’acquirer. Quest’ultimo li elabora e li invia all’emittente. Nello schema
a tre parti i dati vengono trasmessi direttamente alla banca emittente;
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- regolamento contabile: la banca emittente provvede ad addebitare i fondi sul
conto corrente del titolare e li trasferisce all’acquirer. Infine, l’acquirer paga
l’esercente. Nel caso dello schema a tre parti, il trasferimento avviene
direttamente dalla banca emittente all’esercente.
Oltre a questa procedura tipica di pagamento, sussiste la possibilità di definire transazioni
con modalità di autorizzazione off line, allorché l’acquirer autorizza direttamente le
transazioni senza richiedere l’autorizzazione alla banca emittente (es. circuito Fastpay).
Le transazioni in internet possono essere effettuate con carte di credito e carte prepagate
mediante l’inserimento del numero e del codice di sicurezza posto sulla carta. Gli schemi
di pagamento (a tre parti o a quattro parti) e le modalità di compensazione e regolamento
sono le medesime dei pagamenti di prossimità che si realizzano nei casi in cui esercente e
acquirente si trovano, fisicamente, nello stesso luogo all’atto della transazione.
Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Banca d’Italia1, nel 2011 si sono registrate 68
operazioni di pagamento per abitante con strumenti alternativi al contante, a fronte delle
182 rilevate in media nei paesi dell’area dell’Euro nel corso del 2010.
SISTEMI DI PAGAMENTO DIVERSI DAL CONTANTE
Numero operazioni pro capite con strumenti diversi dal contante
PAESI Totale Assegni Bonifici Addebiti
Operazioni con carte di pagamento
Italia-2011 68 4,85 20,8 14,6 28,3
Area Euro-2010 182 11,7 49,1 55,9 65,6
Ue-27-2010 173 10 47,9 44,7 70,2
Fonte: BCE e Banca d’Italia, 2011
L’accurata analisi effettuata dalla Banca d’Italia pone in evidenza come, a fronte di un
utilizzo relativamente elevato del contante, si rilevi un intenso ricorso ai dispositivi
elettronici per l’approvvigionamento di banconote. Nel 2011 è aumentato il numero dei
prelievi da ATM bancari e postali (0,9 %) e il relativo importo medio è salito a 181 euro
per operazione, cifra ben superiore alla media europea (125 euro nell’Area euro e 109
1 Banca d’Italia, Relazione annuale 2011, presentata il 31 maggio 2012, p. 278 ss.
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DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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euro nella UE). Il numero di operazioni su POS è aumentato del 2,5% e il relativo importo
medio è salito a 77 euro.
Fra i principali mutamenti strutturali del mercato dei pagamenti al dettaglio va assumendo
rilievo la crescita delle operazioni su reti aperte (ad es. internet), sebbene il loro numero,
280 milioni nel 2011, sia ancora pari solo al 7 per cento delle operazioni con strumenti
alternativi al contante.
Il numero delle operazioni effettuate su rete con carte di credito e prepagate è cresciuto
del 27,6% mentre quello dei bonifici online è cresciuto del 20,3%. Un’analisi condotta a
livello territoriale attraverso le segnalazioni bancarie fa rilevare che la quota di operazioni
di pagamento regolate su internet è positivamente influenzata dai livelli di reddito e di
istruzione nonché dalle condizioni di rendimento offerte sui conti correnti.
Di estrema importanza, ai fini di questa analisi, è il dato relativo al numero di operazioni
pro capite effettuate, in Italia, attraverso carte di pagamento che tende significativamente
a crescere in stretta connessione col miglioramento delle condizioni di sicurezza di questi
strumenti. Tali condizioni sono misurate sulla base del grado di migrazione al microchip e
della quota di carte bloccate a seguito di controlli effettuati a tutela dell’utenza. Nella
stessa direzione muove l’offerta di servizi per la notifica immediata alla clientela di utilizzi
della carta (SMS alert) che permettono di intervenire tempestivamente in caso di
anomalie.
L’utilizzo delle carte di pagamento, secondo le analisi degli esperti e le intenzioni dei
governi comunitari, è destinato ulteriormente a diffondersi nell’ambito dei paesi afferenti
alla Single Euro Payments Area (SEPA), alla stregua di quanto previsto dalla direttiva
comunitaria sui servizi di pagamento (Payment Services Directive – Direttiva 2007/64/CE
recepita in Italia con il D.Lgs. n. 11/2010).
La direttiva comunitaria si propone, infatti, tre macro obiettivi:
- aumentare la concorrenza tra gli operatori e i mercati nazionali, introducendo il
diritto di fornire servizi di pagamento al pubblico da parte di una nuova categoria
di prestatori, gli istituti di pagamento (quali, a titolo esemplificativo, gli Enti di
Telefonia, le Grandi Distribuzioni Organizzate ecc.) rimuovendo le barriere di
ingresso nel mercato e garantendo un’arena competitiva equa;ù
- fornire un insieme di regole semplice e armonizzato per regolare i requisiti
informativi, gli obblighi e i diritti connessi all’utilizzo e alla fornitura dei servizi di
pagamento;
- standardizzare diritti e obblighi sia per i prestatori dei servizi di pagamento sia per
gli utenti, assicurando un alto livello di protezione e tutela del cliente.
La direttiva PSD in particolare regolamenta:
- l’accesso al mercato dei servizi di pagamento;
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 - CAPITOLO III
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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- la trasparenza delle condizioni per i servizi di pagamento;
- le modalità di erogazione dei servizi di pagamento.
In questo contesto, il SEPA (Single Euro Payments Area) si propone, per l’appunto, di
favorire l’armonizzazione del sistema dei pagamenti nei paesi Euro, rimuovendo ogni
differenza tra pagamenti nazionali e pagamenti intracomunitari, per assoggettarli
indistintamente a regole comuni, con particolare riferimento all’incidenza di bonifici,
addebiti diretti, carte di credito e carte di debito2.
Sul piano operativo gli strumenti di pagamento attualmente coinvolti negli obiettivi del
SEPA sono:
- Sepa credit transfer (bonifico) – efficacia 2/2008
- Sepa direct debit (disposizioni di incasso) – efficacia 11/2009
- Sepa direct debit “core”
- Sepa direct debit “b2b” (business to business)
- Sepa cards framework (carte) – efficacia 2011
- Single Euro cash area (contanti) – efficacia 2008
I pagamenti e i prelievi effettuati con carte in area SEPA (Sepacards frame work) sono
regolati da una serie di principi generali di riferimento fissati dall'European Payments
Council (EPC).
Le caratteristiche dei pagamenti SEPA con carta magnetica sono, dunque, le seguenti:
- i titolari e gli esercenti possono effettuare e ricevere pagamenti mediante carta in
tutta l'area dell'Euro , secondo criteri comuni;
- l'elaborazione e la gestione delle operazioni di pagamento e di prelievo con carte
avviene secondo standard tecnici uniformi;
- le società emittenti delle carte sono in grado di competere tra loro e di offrire i
propri servizi in tutta l'area dell'Euro , rendendo il mercato del trattamento dei
pagamenti con carta più concorrenziale, affidabile ed efficiente in termini di costi.
2Al riguardo si v. Mancini M., Perassi M., Il nuovo quadro normativo dei servizi di pagamento. Prime riflessioni,
in Quaderni di ricerca giuridica, Banca d’Italia, Roma, n. 63, dicembre 2008.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO III
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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3.2. Migrazione a microcircuito
Secondo l’Associazione Bancaria Italiana, è di fondamentale importanza completare il
processo di migrazione a microcircuito delle carte di pagamento perché la tecnologia a
microchip è molto più sicura di quella a banda magnetica finora utilizzata, contribuendo a
ridurre al minimo le frodi in caso di smarrimento, furto o contraffazione. Inoltre il
microchip consente di ospitare una quantità di dati maggiori rispetto alla banda
magnetica, dando spazio a innumerevoli implementazioni future.
Il SEPA Cards Framework (SCF) è il documento in cui sono regolati da una serie di principi
generali di riferimento fissati dall'EPC i pagamenti ed i prelievi effettuati con carte in area
SEPA. Tali principi rappresentano il quadro di riferimento per l'evoluzione dei circuiti
nazionali e internazionali verso la SEPA in un contesto di autoregolamentazione. L’SCFha
imposto la completa migrazione a microcircuito di carte e terminali POS e ATM e il
Consorzio BANCOMAT, in qualità di gestore dei Circuiti BANCOMAT e PagoBANCOMAT ed
in quanto ritenuto un “SCF compliantscheme“, non può esimersi dal far propri tali
obblighi.
Dai più recenti dati a disposizione la migrazione a microcircuito ha raggiunto i seguenti
valori: ATM 95.1%, POS 97.3%, Carte di debito 96% (circuiti
BANCOMAT/PagoBANCOMAT)
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO IV
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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CAPITOLO IV
Le frodi attraverso le carte di pagamento: profili criminologici
L’archivio informatizzato del SIPAF registra in tempo reale le segnalazioni relative alle frodi
perpetrate mediante l’indebito utilizzo di carte di debito e di credito, intese come:
«qualsiasi utilizzo illecito, falsificazione, alterazione di una carta di pagamento all’insaputa
del titolare della carta che comporta il disconoscimento da parte del titolare stesso di una
transazione addebitata, nonché la manomissione dello sportello automatico ATM o l’uso
illecito della strumentazione POS al fine di poter utilizzare fraudolentemente una carta di
pagamento».
Il sistema SIPAF distingue le seguenti tipologie di frode sulle carte di pagamento:
a) Carta rubata
Tale fattispecie contempla il furto della carta di pagamento o il suo utilizzo indebito
da parte di un soggetto diverso dal titolare. In questo caso, il furto della carta può
avvenire attraverso diverse modalità, tra cui l’intrappolamento della carta presso uno
sportello ATM o il furto fisico della carta. Lo scopo finale dell’azione rimane sempre
quello di effettuare transazioni a danno del titolare della carta.
L’utilizzo illecito della carta avviene generalmente subito dopo il furto, spesso prima
che il legittimo titolare si avveda della sottrazione e prima che venga disposto il
blocco della carta. Il ladro cerca di concludere operazioni di importo elevato, in
località prossime al luogo dell’impossessamento.
Le categorie merceologiche di maggior valore (beni lusso, gioielli, arredi, autovetture
ecc.) costituiscono l’oggetto privilegiato di acquisto attraverso carte di pagamento
rubate.
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b) Carta smarrita
Tale fattispecie contempla i casi di utilizzo illecito delle carte di pagamento rinvenute
a seguito di smarrimento da parte del loro legittimo titolare. La differenza rispetto al
furto sta dunque nel fatto che l’azione illecita deriva dallo smarrimento accidentale
della carta e non dalla sua volontaria sottrazione;
Dal punto di vista criminologico, le modalità tipiche dell’azione di indebito utilizzo
della carta smarrita sono del tutto analoghe a quelle poste in essere a seguito di
furto.
c) Carta contraffatta
Tale fattispecie si realizza mediante un intervento materiale sulla carta di
pagamento, volto a registrare, trasferire, clonare, alterare o sostituire i dati in essa
contenuti per consentire contestualmente o successivamente transazioni illecite.
Si parla, in simili circostanze, di plastic fraud, in modo da distinguere questa
tipologia di condotta criminosa dalle frodi perpetrate “senza” utilizzo diretto della
carta di pagamento (card-not-present fraud).
Nell’ambito della letteratura criminologica vengono solitamente annoverate in questo
contesto molteplici pratiche delittuose fra le quali si segnalano 3:
- carding fisico: falsificazione materiale della carta di pagamento, con la creazione
ex novo di una carta falsa nella sua interezza o della sola banda magnetica;
- rencoding: sostituzione illecita dei dati della carta di pagamento, operata
mediante l’aggiunta, la sostituzione o la cancellazione delle informazioni in essa
contenute;
- skimming: utilizzo illecito di lettori elettronici dei codici delle carte di pagamento
(skimmer) che consentono di decodificare i dati contenuti sulla banda
magnetica e di rilevare i dati personali del titolare (es. nome e cognome,
indirizzo, numero di telefono, numero di carta, limite di credito), abilitando alle
operazioni con carte di credito o bancomat presso gli sportelli automatici ATM o
POS. La condotta fraudolenta si realizza mediante la manomissione di questi
dispositivi o, in altri casi, la sostituzione dello skimmer originale con un altro
appositamente installato con lo specifico intento di favorire l’apprensione illecita
3Al riguardo si v. F. Di Resta (a cura di), Insidie telematiche. Frodi e sicurezza, Giappichelli, Torino, 2010, p.
157 ss. e T. Malagò-M. Mignone, Le frodi con carte di credito. Rischi e limiti del commercio elettronico,
Franco Angeli, Milano, 2001.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO IV
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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dei dati della carta di pagamento. Solitamente la “cattura” fraudolenta dei dati
avviene nel corso del loro processo di trasmissione, all’atto di un acquisto
presso un esercizio commerciale. In simili circostanze, lo skimmer viene
collegato alla linea telefonica, tra la presa telefonica ed il lettore delle carte di
credito, e le informazioni acquisite o trasmesse mediante tecnologia bluetooth
vengono memorizzate su tessere “vergini” o rese disponibili per essere
manipolate in un secondo momento per diverse finalità illecite. Talvolta, invece,
i responsabili di tali reati si servono di skimmer portatili per cui operano
contestualmente una duplice “strisciatura” della carta di pagamento, una
attraverso il lettore generalmente utilizzato nell’esercizio commerciale e l’altra
attraverso questo macchinario “abusivo”, destinato ad acquisire informazioni da
utilizzare illecitamente. In entrambi i casi, la sottrazione dei codici delle carte di
pagamento avviene presso esercizi commerciali o, comunque, i contesti di
utilizzo ordinario della scheda per cui, assai frequentemente, la vittima di
skimming non si avvede, nell’immediatezza, della frode subita;
- shoulder surfing: acquisizione del codice segreto della carta di pagamento
attraverso microcamere nascoste.
Tra le tecniche di “cattura” dei codici segreti più ricorrenti si segnalano:
- l’apposizione di un piccolo skimmer sopra la fessura del lettore della carta;
- la sostituzione completa con un pannello falso posto al di sopra della sezione in
cui si trova la tastiera (pin pad)al lato dello schermo;
- l’apposizione di uno skimmer nel lettore di carte progetto per aprire la porta
dell’area che permette l’accesso all’ATM;
- l’apposizione di uno skimmer accanto al lettore di carte originale, con una
scritta che indica “inserire la carta qui”. Questa tecnica è poco comune in
Europa.
d) Carta non ricevuta
Tale fattispecie si configura nell’intercettazione e nel furto della carta di pagamento
nel periodo compreso tra l’invio da parte dell’emittente e il ricevimento da parte del
titolare legale della carta presso il proprio indirizzo postale. Il ricorso alla posta
ordinaria per il recapito delle carte di pagamento è, infatti, una prassi tuttora
diffusa. Nella letteratura criminologica, questa particolare modalità di consumazione
della frode viene definita boxing.
e) Utilizzo fraudolento del codice della carta emessa
Tale fattispecie si configura attraverso l’utilizzo del codice segreto della carta,
illecitamente acquisito con modalità diversificate, senza che vi sia stato un
intervento materiale sulla tessera magnetica.
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In questa specifica categoria di classificazione si escludono le condotte di utilizzo
indebito della carta di pagamento poste in essere attraverso la rete internet che
vengono registrate a parte.
Un numero crescente di operazioni economiche e finanziarie non richiedono, infatti,
la presenza fisica del titolare della carta ed avvengono attraverso il telefono o il fax.
Fra le diverse pratiche criminose che consentono la “cattura” dei codici segreti della
carta di pagamento, senza alcuna azione materiale diretta sulla tessera magnetica,
si segnalano:
- sniffing: intercettazione dei dati che transitano in una rete telematica,
attraverso dispositivi software in grado di analizzare e memorizzare il contenuto
dei pacchetti che vengono scambiati durante la comunicazione tra due entità di
rete (c.d. packet sniffer). La condotta di sniffing (letteralmente “annusare”,
“fiutare”), da taluni autori viene indicata col diverso termine di eavesdropping
(letteralmente “origliare”);
- key logging: intercettazione dei dati digitati su una tastiera informatica in tempo
reale e, quindi, prima che possa essere attivato alcun sistema di crittografia. I
dispositivi che consentono la “cattura” dei codici possono essere sia hardware
che software. L’accesso abusivo al sistema informatico, nel caso di
manipolazione dell’hardware, rende tuttavia più complessa e meno frequente
tale condotta criminosa. Assai più ricorrente, invece, è la pratica di trasmissione
di key logger software che permettono l’attacco remoto e contemporaneo ad
una vasta pluralità di computer. Nel caso in cui i dati intercettati siano
riconducibili non già all’utilizzo delle tastiere di computer ma a digitazioni su
monitor di postazioni ATM si parla, più specificamente, di screen grabbling;
- man in the middle: dirottamento dei dati trasmessi attraverso due host connessi
alla stessa rete verso un terzo host che intercetta illecitamente il flusso di
informazioni, acquisendo ed analizzando l’intero traffico di rete tra cui i codici
segreti delle carte di pagamento;
- social engineering: acquisizione fraudolenta di informazioni sulla carta di
pagamento sfruttando la buona fede, la disponibilità e l’ingenuità del legittimo
titolare. Spesso capita, infatti, che il frodatore contatti direttamente la vittima,
spacciandosi per un operatore bancario e chiedendo il codice segreto della carta
di pagamento, al fine di consentire un aggiornamento del sistema
informatizzato o per risolvere un inesistente problema tecnico;
- phishing: acquisizione fraudolenta dei dati relativi alla carta di credito attraverso
falsi messaggi di posta elettronica, indirizzati al legittimo titolare con l’obiettivo
di farsi rivelare direttamente le chiavi di utilizzo dello strumento di pagamento.
Allorché il contatto del frodatore con la vittima avviene non già attraverso
l’email ma mediante l’invio di sms telefonici si parla, più specificamente, di
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO IV
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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smishing (sms phising). Con l’espressione di vishing (voice phising) si fa invece
riferimento alla tecnica di acquisizione dei dati che sfrutta la linea telefonica su
un canale VoIP (Voice over IP - tecnologia digitale che consente la trasmissione
di pacchetti vocali mediante reti internet, intranet, extranet e VPN), grazie al
quale risulta più facile per i truffatori camuffare il proprio Caller-ID, inducendo la
vittima a credere di chiamare un numero telefonico realmente appartenente alla
società che ha emesso la carta di pagamento;
- trashing: acquisizione dei dati relativi alla carta di pagamento attraverso la
selezione delle informazioni rinvenibili fra i rifiuti di singole persone o di esercizi
commerciali (scontrini, documentazione contabile, ricevute di sportelli o
postazioni bancarie ecc.), eventualmente elaborate con l’ausilio di particolari
software informatici che consentono la ricostruzione del profilo completo della
vittima;
- comportamento illegale di dipendenti di banche, società emittenti o di esercizi
commerciali: diffusione di dati riservati relativi alle carte di pagamento da parte
di soggetti che, in ragione della propria attività professionale, possono avervi
liberamente accesso (c.d. insiders);
- carding matematico: anche se molto rara come evenienza, si considera nella
casistica criminologica la possibilità che i riferimenti della carta di pagamento
possano essere illecitamente riprodotti attraverso sofisticati programmi
informatici che consentono la riproduzione degli algoritmi usati per l’attribuzione
dei codici PIN;
f) Carta utilizzata con falsa identità
Tale fattispecie si configura mediante l’utilizzo fraudolento delle informazioni
personali del titolare di una carta per accedere ad un conto a suo nome o per
aprirne uno al fine di ottenere altre carte di pagamento (c.d. identity theft). In
questa tipologia di frode si possono riscontrare due schemi principali di seguito
riportati:
- quando una carta di debito o credito viene utilizzata per effettuare acquisti non
autorizzati assumendo l’identità del legittimo titolare in modo fraudolento, sia in
internet che in esercizi commerciali;
- quando il furto dell’identità di un titolare di carta di pagamento viene utilizzato
per ottenere una nuova carta di pagamento o l’erogazione di anticipi su cassa
per procurarsi ulteriori benefici utilizzando la carta, ad esempio, per
sottoscrivere l’addebito dei pagamenti;
Possono essere annoverati in questo contesto i casi di c.d. account take over, che si
riscontrano allorché l’acquisizione dei dati di una carta di pagamento avviene a
seguito di una frode operata nei confronti della società emittente a cui il reo si
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 - CAPITOLO IV
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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rivolge comunicando, dapprima, un falso cambio di residenza. Successivamente lo
stesso denuncia all’emittente il furto o lo smarrimento della carta, chiedendo l’invio
di una nuova scheda al falso indirizzo.
Con un intervento normativo che è destinato ad incidere, indirettamente, anche
nella prospettiva del contrasto alle frodi sulle carte di pagamento, il legislatore ha
istituito, con le modifiche introdotte dal D.Lgs. 11 aprile 2011, n. 64 al D.Lgs. n.
141/2010, un efficace “sistema pubblico di prevenzione, sul piano amministrativo,
delle frodi nel settore del credito al consumo, con specifico riferimento al furto di
identità”.
La nuova disciplina normativa contempla una duplice definizione di furto di identità
che viene inteso come:
- impersonificazione totale: occultamento totale della propria identità mediante
l’utilizzo indebito di dati relativi all’identità e al reddito di un altro soggetto.
L’impersonificazione può riguardare l’utilizzo indebito di dati riferibili sia ad un
soggetto in vita (come generalmente avviene nel caso di frode sulle carte di
pagamento), sia ad un soggetto deceduto;
- impersonificazione parziale: occultamento parziale della propria identità
mediante l’impiego, in forma combinata, di dati relativi alla propria persona e
l’utilizzo indebito di dati relativi ad un altro soggetto.
g) Utilizzo fraudolento della carta in internet
Tale specifica tipologia di condotta tiene conto dello specifico contesto della rete
internet in cui ricorrentemente avviene l’utilizzo illecito della carta di pagamento.
Nel caso in cui l’esercente non sia coinvolto nella manomissione dell’apparecchio, la
rilevazione della modalità di perpetrazione della frode è rilevata nel segmento informazioni
nell’archivio SIPAF.
Laddove invece venga riscontrata una connivenza da parte del titolare dell’esercizio
commerciale nella manomissione del POS, la condotta criminosa viene registrata
nell’Archivio SIPAF mediante il record di dettaglio del segmento dati “punti vendita
revocati”, con riguardo agli esercenti a cui è stata revocata la licenza che consente di
ricevere pagamenti mediante POS.
Nello specifico agli Enti segnalanti viene richiesto di indicare il motivo della revoca che può
essere legato a:
- motivi di sicurezza generici;
- coinvolgimento dell’esercente in attività che la società segnalante considera
sospette, in base a verifiche, controlli o riscontri effettuati;
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DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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- qualificazione del punto vendita come “sospetto punto di compromissione”, in base
a verifiche, controlli o riscontri effettuati dalla società segnalante. I punti di
compromissione (PDC) individuano dei dispositivi ATM e POS in cui, in un
determinato periodo di tempo, sono transate le carte che poi risultano clonate. Un
punto di vendita è considerato “sospetto punto di compromissione” quando una
medesima società emittente abbia comunicato alla società segnalante che almeno
tre carte di pagamento di propria emissione sono state utilizzate fraudolentemente
nei due mesi successivi a un’operazione regolare avvenuta presso quel punto
vendita, nonostante i legittimi titolari delle carte, nella data di esecuzione delle
transazioni fraudolente, fossero materialmente in possesso delle loro carte;
- ricezione di comunicazione, proveniente da altre società che emettono o
gestiscono i circuiti di pagamento, concernente l’inosservanza colposo o dolosa
dell’esercente alle norme che regolano l’accettazione in pagamento delle carte.
Al momento dell’erogazione del servizio, l’esercente deve rispettare alcuni princìpi di
correttezza e diligenza che garantiscono la conclusione del contratto di scambio tra i
soggetti coinvolti. Nel caso di pagamenti con carte di credito, la sola esibizione della carta
non è sufficiente per poter effettuare una transazione, ma rimane subordinate a
determinate condizioni che l’esercente deve controllare:
- la carta è utilizzabile solo nel periodo di validità indicato su di essa (nel caso di
carta scaduta il terminale POS non consente comunque la possibilità di portare a
termine l’operazione di pagamento);
- l’eventuale revoca della carta;
- la firma apposta dal titolare della carta sullo scontrino che registra il pagamento
deve essere fedele a quella riportata sulla carta di credito.
L’inosservanza di queste prescrizioni è espressamente sanzionata dal regolamento
contrattuale nei casi in cui l’esercente convenzionato abbia accettato le carte di cui
avrebbe potuto riconoscerne l’invalidità.
L’avvento dei normali POS ha consentito agli esercenti di controllare automaticamente le
carte da non accettare.
Lo sconvenzionamento di un punto vendita si presenta quindi nel momento in cui
vengono riscontrati eventuali gravi casi di frode che prevedono l’utilizzo di un codice PIN
della carta da parte di personale infedele che manomette il POS. Questi comportamenti
autorizzano gli istituti bancari o le società che gestiscono i terminali POS a richiedere
l’annullamento o la sospensione della convenzione stipulata con l’esercente che permette
di effettuare i pagamenti elettronici con mezzi di pagamento diversi dal contante.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO V
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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CAPITOLO V
Le frodi attraverso le carte di pagamento: profili penali
L’utilizzazione illecita di carte di credito o di pagamento viene penalmente perseguita e
punita nel nostro ordinamento sulla base del disposto di cui all’art. 55, comma nono, del
D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231 che si pone in continuità normativa (4) con l’abrogato
art. 12 del D.L. 3 maggio 1991, n. 143, convertito con modificazioni nella Legge 5 luglio
1991, n . 197.
L’art. 55, comma nono, del D.Lgs. n. 231/2007 distingue in particolare tre diverse
condotte penalmente rilevanti, riconducibili all’azione posta in essere da chi, al fine di
trarne profitto per sé o per altri:
a) indebitamente utilizza, non essendone titolare, carte di credito o di pagamento,
ovvero qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro contante
o all'acquisto di beni o alla prestazione di servizi;
b) falsifica o altera carte di credito o di pagamento o qualsiasi altro documento
analogo che abiliti al prelievo di denaro contante o all'acquisto di beni o alla
prestazione di servizi;
c) possiede, cede o acquisisce tali carte o documenti di provenienza illecita o
comunque falsificati o alterati, nonchè ordini di pagamento prodotti con essi.
Tali reati sono puniti con la pena della reclusione da uno a cinque anni e la multa da 310 a
1.550 Euro .
Le fattispecie di frode nelle carte di pagamento definite dalla legislazione penale risultano
dunque connotate nella loro tipicità in maniera differenziata.
4Cass. pen., sez. II, 29 maggio 2009, n. 24527.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO V
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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L’indebito utilizzo della carta di pagamento si riferisce alla condotta di chi, non essendo
titolare della scheda, se ne serve illecitamente per trarne profitto per sé o per altri, dopo
esserne venuto fraudolentemente in possesso. La disposizione penale punisce la mera
utilizzazione della carta di pagamento, col dolo specifico di trarne profitto per sé o per
altri5, a prescindere dal conseguimento effettivo del risultato criminoso auspicato dal
soggetto agente6. Il reato si consuma, dunque, all’atto dell’utilizzazione illegale della carta
di pagamento nella sua destinazione funzionale (acquisto di merci, prelievo presso ATM
ecc.).
In dottrina si concorda circa l’attribuibilità di tale condotta criminosa anche a carico del
soggetto che, a seguito della cessazione del rapporto contrattuale con la società
emittente, non ha più alcun titolo per fare uso legittimo della carta di pagamento non
restituita all’emittente. In tal senso, si è indotti a ritenere che l’utilizzo della carta diviene
indebito anche quando risultano violate le prescrizioni e le modalità di fruizione dello
strumento di pagamento stabilite dall’emittente o dall’ente erogatore7.
Anche in giurisprudenza si conviene che il titolare della carta ha titolo valido per
l'utilizzazione della stessa solo in quanto perduri il rapporto contrattuale che ha
determinato la concessione della carta e ne ha autorizzato l'uso. Pertanto, qualora
l'emittente della carta ne revochi la concessione, colui al quale la carta era stata rilasciata
resta privato della titolarità di essa e del conseguente diritto di utilizzarla dal momento
della conoscenza dell'atto di revoca8. Anche in questo caso, dunque, l'ulteriore
utilizzazione della carta integra il reato di cui all'art. 55, comma nono, D.Lgs. n. 231/2007.
Si mostra rilevante, in questa interpretazione giurisprudenziale, la disfunzione del rapporto
contrattuale che lega il titolare del documento al gestore del servizio, di talché risulta
penalmente sanzionabile anche la condotta dell’agente che utilizza la carta elettronica,
con intento fraudolento, nella consapevolezza della sospensione, della scadenza o
dell’avvenuta revoca da parte dell’emittente. La titolarità che scrimina agli effetti di legge
penale non è quella formale, derivante dall’intestazione o dal mero possesso del
documento, ma quella sostanziale ed attuale. S’intende che, in tal caso, deve essere
riscontrata, sotto il profilo soggettivo, la piena conoscenza da parte del reo del recesso o
5Cass. pen., Sez. V, 15 giugno 2000, n. 8950. 6Cass. pen., Sez. I, 8 marzo 2006, n. 11937. 7In tal senso, si vedano le considerazioni tuttora validissime di Corrias Lucente G., I reati in materia di carte di
credito nella legge 5 luglio 1991, n. 197, inDiritto dell’Informazione e dell’Informatica, n. 3, 1991, nota 2, p.
763. 8Cass. pen., Sez. I, 9 aprile 2003, n. 19530.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO V
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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della revoca dell’autorizzazione ad usare il documento elettronico9.
Anche l’utilizzo di una carta di pagamento smarrita, acquisita in violazione dell’art. 927
c.c., che impone l’obbligo di restituzione del bene smarrito al proprietario o di consegna al
sindaco, integra il reato in esame.
La falsificazione della carta elettronica si configura allorché il reo realizza abusivamente
una nuova scheda magnetica (clonazione o carding fisico), da utilizzare all’atto di
transazioni commerciali e prelievi presso terminali ATM.
L’alterazione della carta di pagamento si realizza, invece, allorché il reo opera una
manipolazione della scheda originale di cui si è impossessato, modificandone l’intestazione
o i dati inseriti nella banda magnetica in modo da accedere ai servizi abilitati dallo
strumento di transazione.
Il fatto tipico di falsificazione o alterazione della carta di pagamento, stante l’assenza
dell’inciso normativo «non essendone titolare», presente nella prima parte dell’art. 55,
comma nono, del D.Lgs. n. 231/2007, vale senza dubbio a configurare questo reato anche
quando responsabile dell’attività manipolatoria sia il legittimo intestatario della carta.
L’elemento presupposto del dolo specifico circoscrive l’ambito applicativo della norma alle
condotte dotate di maggiore pericolosità, in quanto sorrette dall’intento di utilizzare la
carta falsificata o alterata in un momento successivo.
Le condotte di possesso, cessione o acquisizione illecita di carte di pagamento
ricomprendono, nelle intenzioni del legislatore, tutte le possibili modalità di trasferimento
delle carte e dei documenti, sia a titolo gratuito che a titolo oneroso. La criminalizzazione
del possesso illecito della carta di pagamento mira ad anticipare la soglia di punibilità
dell’azione delittuosa ad un momento anteriore e prodromico rispetto all’utilizzazione della
carta quale strumento di pagamento.
Con la disposizione penale di cui all’art. 55, comma nono, del D.Lgs. n. 231/2007 il
legislatore mira a tutelare il bene giuridico della fede pubblica, il patrimonio e
l’affidamento che discende dall’impiego di mezzi di pagamento alternativi al contante e,
quindi, delle carte di credito e dei documenti ad esse assimilabili, che devono presentare i
requisiti della genuinità, della sicurezza e dell’affidabilità.
In questa prospettiva, la previsione incriminatrice non è rivolta, di per sé, a sanzionare la
disfunzione del rapporto contrattuale ma, più specificamente, a garantire che
9Cass.pen., sez. V, 28 novembre 1997, n. 1456.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO V
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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l’utilizzazione della carta avvenga, direttamente o indirettamente, solo da parte di colui
che ne è titolare, senza che il documento subisca falsificazioni o alterazioni 10.
Non sempre agevole risulta la discriminazione del rapporto sussistente fra la condotta di
frode nell’utilizzo delle carte di pagamento, di cui all’art. 55, comma nono, del D.Lgs. n.
231/2007, ed altre fattispecie di reato contemplate nel nostro sistema penale. Occorre, in
tal senso, debitamente considerare i profili di specialità che, ai sensi dell’art. 15 c.p.,
connotano le singole previsioni incriminatrici rispetto a tale particolare fattispecie di frode,
in modo da individuare, sulla base dei criteri fissati dalla giurisprudenza, il reato in
concreto contestabile.
Si ritiene, pertanto, che integri più propriamente il reato di ricettazione, di cui all’art. 648
c.p., la condotta di chi riceve, al fine di procurare a sé o ad altri profitto, carte di credito o
di pagamento, ovvero qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro
contante o all’acquisto di beni o alla prestazione di servizi, provenienti da delitto, mentre
devono ricondursi alla previsione incriminatrice di cui all’art. 55, comma nono, del D.Lgs.
n. 231/2007 che sanziona, con formula generica, la ricezione dei predetti documenti di
«provenienza illecita», «nell’ipotesi in cui la loro provenienza non sia ricollegabile a un
delitto, bensì ad un illecito civile, amministrativo o anche penale, ma di natura
contravvenzionale» 11.
Deve ritenersi invece, in linea di principio, assorbita nel delitto di indebito utilizzo delle
carte di pagamento, proprio in ragione del principio di specialità, la condotta di truffa, di
cui all’art. 640 c.p., considerato che l’adozione di artifizi o raggiri che connota tale
fattispecie di reato è, per l’appunto, «uno dei possibili modi in cui si estrinseca l’uso
indebito di una carta di credito»12. D’altro canto, come autorevolmente ribadito dalle
Sezioni Unite della Suprema Corte, l’indebito utilizzo delle carte di pagamento assorbe il
reato di truffa «stante la maggiore gravità della sanzione e la anticipazione della soglia di
punibilità indipendentemente dal raggiungimento del profitto e della verificazione del
danno»13.
Possono invece concorrere con il reato di utilizzazione indebita di carta di credito e, quindi,
10Cass. pen., Sez. V, 14 luglio 1994, n. 9780. 11Cass. pen., Sez. VI, 16 luglio 2009, n. 35930. Nello stesso senso, Cass. pen, Sez. Unite, 28 marzo 2001, n.
22902. 12Cass. pen., Sez. V, 12 dicembre 2005, n. 6695. Di diverso avviso, però, Cass. pen., Sez. I, 23 aprile 2004, n.
26300. 13Cass. pen, Sez. Unite, 28 marzo 2001, n. 22902.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO V
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
33
risultare autonomamente contestabili le fattispecie di14:
- sostituzione di persona (art. 494 c.p.);
- accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico (art. 615 ter c.p.);
- detenzione o diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o
telematici (art. 615 quater c.p.);
- installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni telegrafiche o
telefoniche (art. 617 bis c.p.);
- intercettazione di comunicazioni informatiche o telematiche (art. 617 quater c.p.);
- installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni informatiche o
telematiche (art. 617 quinquies c.p.);
- frode informatica (art. 640 ter c.p.).
14Cass.pen.,Sez. V, 19 dicembre 2003, n. 2672; Cass. pen., Sez. II, 9 novembre 2007, n. 45207; Cass. pen.,
sez. V. 6 giugno 2003, n. 24816; sulla autonoma configurabilità della frode informatica si v. Cass. pen., sez.
II, 6 maggio 2011, n. 17748.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
35
CAPITOLO VI
Sezione statistica
6.1.Transazioni non riconosciute
Il valore delle transazioni non riconosciute è stato rapportato al valore complessivo delle
transazioni15. Il risultato indica la frequenza (incidenza) di non riconoscimento per ogni
Euro speso (transato). I risultati sono esposti nella tabella 1. In relazione al 2011,
l’incidenza è pari a 0,0196% ed è in diminuzione, rispetto al 2010, del 13,6%.
Tabella 1. Transazioni non riconosciute – dati semestrali e annuali – incidenze percentuali sul
transato complessivo
Oltre al valore, è utile considerare anche il numero delle transazioni. In tal caso,
l’incidenza indica la frequenza di operazioni non riconosciute. In relazione al 2011,
l’incidenza sul numero è pari allo 0,0121% circa il 40% in meno rispetto a quella sul
15Il numero ed il valore delle transazioni non riconosciute si riferiscono alle sole carte emesse in Italia e sono
quelli che emergono dall'archivio Sipaf, elaborati a partire da informazioni analitiche. Il numero ed il valore
delle transazioni complessive (riconosciute e non riconosciute) sono stati forniti da Banca d'Italia ai livelli di
aggregazione contenuti nel rapporto.
Transazioni non riconosciuteCarte emesse in Italia
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011 Var %
valore 0,0246% 0,0209% 0,0228% 0,0166% 0,0227% 0,0196% -13,6%
numero 0,0138% 0,0142% 0,0147% 0,0096% 0,0140% 0,0121% -14,0%
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
36
valore. Questo significa che il valore medio (in Euro) della transazione non riconosciuta è
superiore a quella complessiva di oltre il 60%16. L’incidenza sul numero osservata nel
2011 è in diminuzione rispetto al 2010 del 14%, sostanzialmente come accade
all’incidenza sul valore. Questo implica che la diminuzione dell’incidenza sul valore è
dovuta alla modifica di quella sul numero e non da una modifica dell’importo medio della
transazione non riconosciuta rispetto a quella complessiva. A livello semestrale si osserva,
nell’ultimo semestre, una significativa caduta dell’incidenza sul numero che passa da una
banda di oscillazione interna all’intervallo 0,014%-0,015% ad un 0,010%.
Tabella 2. Transazioni non riconosciute – dati mensili – variazioni percentuali rispetto mese
precedente e valore medio transazione (Euro)
La dinamica mensile delle transazioni non riconosciute è illustrato nella tabella 2 e nelle
figure 1-3. A livello annuale si osserva una riduzione del livello assoluto del valore delle
transazioni non riconosciute di circa il 12% (2011 su 2010), circa due punti percentuali in
meno rispetto a quanto osservato nelle incidenze (tabella 1). Questo a causa di un
incremento di circa due punti percentuali del valore delle transazioni complessive.
16Il rapporto fra l’incidenza in termini di valore e quella in termini di numero è pari al rapporto fra il valore
medio di una singola transazione non riconosciuta ed il valore medio di una singola transazione (riconosciuta
e non riconosciuta).
Carte emesse in Italiaa - Valore - variazione percentuale rispetto al periodo precedente
Anno\Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Tot
2010 -9,2% 14,9% -8,3% 2,8% -2,9% -7,1% -1,3% 23,6% 24,6% -21,6% 11,8%
2011 -21,9% 30,0% 13,5% -19,4% -7,7% -18,7% -5,6% 0,0% 6,4% -1,6% -16,3% -7,4% -11,8%
b - Numero - variazione percentuale rispetto al periodo precedente
Anno\Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Tot
2010 -8,5% 4,3% -18,1% 11,3% -15,0% -6,3% -11,9% 26,4% 38,1% -23,4% 14,8%
2011 -26,5% 23,6% 18,7% -14,7% 3,0% -21,9% 4,0% -8,9% 0,7% 0,2% -7,7% 6,1% -11,1%
c - Valore medio di una singola transazione (euro)
Anno\Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Tot
2010 224 226 205 183 198 174 175 156 160 177 173 178 185
2011 168 159 167 176 197 189 208 190 179 183 202 231 184
Transazioni non riconosciute
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
37
Figura 1. Transazioni non riconosciute – dati mensili – numero indice (2009-1=100)
Figura 2. Transazioni non riconosciute – dati mensili - valore medio (Euro)
Figura 3. Transazioni non riconosciute – dati mensili – numero indice (2009-1=100)
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
38
Nella figura 1 viene illustrato l’andamento del numero indice a base gennaio 2009 del
numero (linea blu) e del valore (linea rossa) delle transazioni non riconosciute. Ogni volta
che la linea rossa si trova al di sopra di quella blu il valore medio delle transazioni non
riconosciute è superiore al valore iniziale17 (gennaio 2009, 203 Euro). Questo accade
essenzialmente, oltre che nel luglio 2011, all’inizio del 2010 ed alla fine del 2011. La
conferma di tale dinamica è osservabile nella figura 2 e nella tabella 2c, in cui si illustra
l’andamento del valore medio in Euro delle transazioni non riconosciute. In agosto 2010 si
ha un minimo delle transazioni non riconosciute in termini di valore, indotto da un minimo
locale del numero delle transazioni non riconosciute e, soprattutto, da un minimo assoluto
del valore medio delle transazioni non riconosciute che in quel mese raggiunge il valore di
156 Euro. In ottobre 2010 e marzo 2011 si hanno dei livelli massimi nelle transazioni non
riconosciute in termini di valore (poco sopra la quota iniziale), indotti soprattutto, da livelli
massimi nel numero delle transazioni non riconosciute che in quei mesi si portano oltre
l’80% rispetto al livello di gennaio 2009. Successivamente al massimo osservato nel marzo
2011 si assiste ad un graduale e continuo calo del livello delle transazioni non riconosciute
indotto dalla dinamica, anch’essa decrescente, del numero delle transazioni non
riconosciute. Il calo dei livelli del valore finanziario sarebbe stato leggermente più ampio
se non fosse stato contrastato da una ripresa degli importi medi delle transazioni non
riconosciute. Essi, infatti, dopo essere scesi a 160 euro agli inizi del 2011 sono risaliti fino
a oltre 230 alla fine dell’anno.
Nella figura 3 i valori mensili vengono prospettati in modo da rendere agevole il confronto
rispetto ai 12 mesi precedenti. Gli istogrammi a barre non mostrano la presenza di un
chiaro fenomeno di stagionalità.
17Un numero indice esprime una dinamica. Se la dinamica del valore finanziario delle transazioni non
riconosciute è superiore (inferiore) a quella del numero significa che il rapporto fra il valore medio delle
transazioni non riconosciute e quello delle complessive è aumentato (diminuito). In seguito in presenza di
una modifica della dinamica del valore finanziario delle transazioni non riconosciute indotto da una modifica
del rapporto fra i valori medi parleremo di effetto importo.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
39
Tabella 3. Transazioni non riconosciute per causale – dati semestrali (totale 2009 I sem=100)
e annuali (totale 2009=100)
Figura 4. Transazioni non riconosciute per causale – dati semestrali (totale 2009 I sem=100)
Carte emesse in Italia
a - Valore
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011 var %
Carta contraffatta 56.4 60.8 55.9 33.6 53.8 41.1 -23.6%
Carta non ricevuta 3.5 1.9 1.4 1.5 2.4 1.3 -45.7%
Carta rubata 9.6 9.3 9.8 9.8 8.7 9.0 3.5%
Carta smarrita 20.8 9.2 7.4 5.4 13.7 5.9 -57.3%
Carta util izzata con falsa identita 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 10.6%
Utilizzo fraudolento del codice carta emessa 3.0 4.2 4.5 3.2 3.3 3.6 8.3%
Utilizzo fraudolento della carta in Internet 11.3 11.8 20.1 25.1 10.6 20.8 95.6%
Totale 104.7 97.4 99.4 78.9 92.7 81.8 -11.8%
b - Numero
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011 var %
Carta contraffatta 56.5 76.8 71.9 40.9 61.5 52.0 -15.3%
Carta non ricevuta 1.9 1.6 1.7 1.9 1.6 1.7 1.0%
Carta rubata 8.2 9.0 9.2 7.7 7.9 7.8 -1.8%
Carta smarrita 26.4 14.8 12.7 7.3 19.0 9.2 -51.4%
Carta util izzata con falsa identita 0.1 0.2 0.1 0.3 0.2 0.2 12.4%
Utilizzo fraudolento del codice carta emessa 3.7 5.6 6.3 3.7 4.3 4.6 7.2%
Utilizzo fraudolento della carta in Internet 14.7 14.4 20.2 24.2 13.5 20.5 52.1%
Totale 111.5 122.6 122.2 85.9 108.0 96.0 -11.1%
Totale 2009 = 100Totale 2009 I sem = 100
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
Transazioni non riconosciute per causale
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
40
Nella tabella 3 si illustra la dinamica semestrale e annuale delle transazioni non
riconosciute, in numero ed in valore, in relazione a ciascuna causale di non
riconoscimento. I valori semestrali sono espressi in rapporto al valore complessivo
osservato nel primo semestre del 200918 (vedi anche figura 4). Nei quattro semestri
osservati la modalità Carta contraffatta costituisce la principale causa sottostante il
mancato riconoscimento. Il suo peso in valore tende a contrarsi a causa, soprattutto, di
una riduzione del valore medio delle transazioni non riconosciute. Infatti a fronte di una
riduzione in valore, a livello annuale, del 24% corrisponde una diminuzione in numero del
solo 15%. Utilizzo fraudolento della carta in internet, Carta rubata e Carta smarrita
rappresentano le modalità che, per ordine di peso 2011, seguono la prima. In particolare,
la causale Carta smarrita è in continua contrazione, da 20,8 del primo semestre 2010 a
5,4 del secondo 2011, pari a circa ¼ di quello iniziale19. Il volume, in termini di valore
finanziario, dell’Utilizzo fraudolento della carta in internet, è passato da 11-12 dei primi
due semestri a 20-25 dei due successivi, indotto in parte dalla crescita del numero degli
eventi ed in parte dall’aumento dell’importo medio delle transazioni non riconosciute. La
quota dei mancati riconoscimenti per Carta rubata si mantiene stabile intorno al 10%. Le
cause rimanenti presentano un peso che rimane stabilmente al di sotto del 4-5%.
Nella figura 5 e nella figura 6 si riportano le composizioni percentuali dei mancati
riconoscimenti in relazione alle cause esaminate precedentemente, rispettivamente per
l’anno 2010 e 2011. Nel passaggio dal 2010 al 2011 si osserva un incremento della
diversificazione della distribuzione per causa del valore delle transazioni non riconosciute.
Si dimezza il peso della modalità Carta smarrita, quello per Carta contraffatta perde 8
punti percentuali, mentre quello per Utilizzo fraudolento in internet arriva a rappresentare
un quarto del volume complessivo.
18In tal modo l’ammontare totale esprime un numero indice a base primo semestre 2009, mentre l’ammontare
specifico per causale esprime quanto, del livello del numero indice, è attribuibile alla specifica causale. Ad
esempio, nel primo semestre 2010 (tabella a) l’ammontare totale del valore finanziario delle transazioni è
pari a 104,7 (di cui 56,4 attribuibile alla causale Carta contraffatta) evidenzia che, rispetto all’ammontare
totale del primo semestre 2009, l’ammontare totale del primo semestre 2010 è aumentato del 4,7% (e che
su quel 104,7 la causale Carta contraffatta pesa per il 53,9%=56,4/104,7). 19Si ricordi che tali valori si intendono riferiti al valore complessivo osservato nel primo semestre 2009 (vedi
anche nota precedente).
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
41
Figura 5. Transazioni non riconosciute per causale – anno 2010 – composizione percentuale
Figura 6. Transazioni non riconosciute per causale – anno 2011 – composizione percentuale
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
42
Nota criminologica(*)
Tabella 4. Transazioni non riconosciute per causale (tecnologico vs non tecnologico) – dati
semestrali (totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100)
I dati relativi alle transazioni non riconosciute consentono di evidenziare un più elevato
ricorso in ambito criminale alle modalità tecnologiche. Tale circostanza è motivata, da un
lato, dalla sempre maggiore diffusione di sistemi di pagamento elettronici, dall’altro lato,
dalla minore esposizione criminale dell’autore stesso del reato.
Nel passaggio dal 2010 al 2011 si osserva, inoltre, un dimezzamento del peso della
modalità Carta smarrita, mentre quello per Carta contraffatta perde 8 punti percentuali e
quello per Utilizzo fraudolento in Internet arriva a rappresentare un quarto del volume
complessivo.
Al riguardo, va sottolineato che la possibilità di ricostruire la personalità individuale del
consumatore attraverso una sorta di identikit virtuale, consente di tracciare puntualmente
le preferenze di consumo della popolazione operativa che effettua acquisti o effettua
transazioni di qualunque genere via internet. L’acquisizione di un profilo utente in grado
di raccontare la via al consumo commerciale di ciascuno di noi, rende più semplice ed
efficace l’adozione di tecniche di individuazione e sviluppo delle strategie di aggiramento
degli ostacoli opposti dalla rete alle organizzazioni criminali.
Si rileva, inoltre, la necessità di una regolamentazione di Internet in grado di garantire un
bilanciamento tra libertà civili e tutela della sicurezza. Non è in dubbio, infatti che la
compenetrazione tra il diritto alla privacy e quella alla salvaguardia dell’interesse collettivo
alla tutela del patrimonio personale, possa rendere più difficile il lavoro delle Authority
che si occupano di questo ambito della regolamentazione giuridica.
In Italia le organizzazioni criminali tradizionali di stampo mafioso non sono ancora
sbarcate in modo significativo nel cyberspazio, per sfruttarlo come fonte di guadagno. Ma
la tendenza è quella: possibilità di facili e ingenti guadagni, rischi più ridotti di essere
scoperti e sanzioni più blande rendono il cyber-crimine molto appetibile.
A livello europeo qualcosa si sta muovendo, con la creazione dell’European Cyber Centre
presso Europol, che diverrà operativo dal primo gennaio 2013..
(*) Università degli Studi del Molise – CADRI e Laboratorio Italiano di Criminologia.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
43
Tabella 5. Transazioni non riconosciute per tipo – dati semestrali e annuali – incidenza
percentuale su transato complessivo, valore medio transazione non riconosciuta (Euro) e
multiplo rispetto al valore complessivo
Le incidenze per tipo di transazione sono illustrate nella tabella 5 e nella figure 7-8.
Nell’arco del 2010, l’operazione con la maggior incidenza (in numero) di non
riconoscimento è quella effettuata via Internet (0,0844%). Seguono con incidenze
decisamente più basse le operazioni di Prelievo e POS (rispettivamente, 0,0161% e
0,0105%). Queste ultime si collocano in un intorno dell’incidenza totale (0,0140%) e non
molto al di sotto, come ci si aspetterebbe per effetto di compensazione con gli alti livelli di
incidenza delle operazioni su internet, in quanto il complesso delle operazioni su internet
(riconosciute e non), come si vedrà in seguito, hanno un peso ridotto. L’operazione non
riconosciuta su internet presenta, in termini di valore, una incidenza dello 0,1428%, ad
essa corrisponde un valore medio di transato di 1,7 volte superiore a quello del complesso
delle operazioni su internet (tabella 5d) e non è significativamente diverso dal livello
generale (1,6). In altre parole, l’elevata incidenza del valore del transato non riconosciuto
è dovuta alla alta incidenza delle operazioni non riconosciute (effetto numero) e non al
valore medio dell’operazione (effetto importo). Si ha la situazione opposta con le
operazioni su POS: a fronte di una incidenza sul complesso delle operazioni di 0,0105%,
al di sotto del livello generale, si ha una incidenza sul complesso del valore di 0,0254%, al
Carte emesse in Italia
a - Valore transazioni
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011 var %
POS 0,0296% 0,0215% 0,0187% 0,0159% 0,0254% 0,0172% -32%
Internet 0,1433% 0,1423% 0,2177% 0,2598% 0,1428% 0,2390% 67%
Prelievi 0,0161% 0,0163% 0,0181% 0,0079% 0,0162% 0,0128% -21%
Totale 0,0246% 0,0209% 0,0228% 0,0166% 0,0227% 0,0196% -14%
b - Numero transazioni
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011 var %
POS 0,0107% 0,0103% 0,0082% 0,0061% 0,0105% 0,0071% -32%
Internet 0,0894% 0,0796% 0,1193% 0,1089% 0,0844% 0,1139% 35%
Prelievi 0,0147% 0,0173% 0,0188% 0,0086% 0,0161% 0,0135% -16%
Totale 0,0138% 0,0142% 0,0147% 0,0096% 0,0140% 0,0121% -14%
c - Valore medio di una singola transazione (euro)
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011 var %
POS 220 169 175 202 194 187 -3%
Internet 160 176 179 219 168 199 19%
Prelievi 194 171 172 170 181 171 -6%
Totale 202 171 175 197 185 184 -1%
d - Rapporto tra valore medio delle transazioni non riconosciute e delle transazioni nel complesso
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
POS 2,78 2,10 2,27 2,60 2,43 2,42
Internet 1,60 1,79 1,82 2,39 1,69 2,10
Prelievi 1,10 0,94 0,97 0,92 1,01 0,95
Totale 1,78 1,47 1,55 1,73 1,61 1,62
Transazioni non riconosciute per tipo
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
44
di sopra del livello generale (0,0227%). Infatti, per le operazioni POS il rapporto fra
l’importo medio non riconosciuto e l’importo medio complessivo è pari a 2,4. Per le
operazioni POS il livello dell’incidenza, misurata sul valore finanziario, è dovuto all’effetto
importo e non all’effetto numero. Questi valori, osservati per il 2010, risultano modificati
rispetto a quelli presentati, per lo stesso periodo, nella precedente edizione del Rapporto
Statistico20 a causa di una riclassificazione delle transazioni non riconosciute per tipo. In
particolare una parte delle transazioni non riconosciute su POS è, ora, confluita in quella
sui Prelievi ed in piccola parte in quella su Internet. Questa riclassificazione non ha
stravolta la variabilità del profilo delle incidenze per tipo transazione.
La dinamica annuale evidenzia un incremento delle incidenze di disconoscimenti su
Internet (sia per un effetto numero che importo) ed una contrazione di quelli su POS e
sui Prelievi (per entrambi, sostanzialmente per il solo effetto numero). L’incremento
dell’incidenza del fenomeno (in termini di valore finanziario) su Internet è piuttosto
importante (+67%), tanto che nel 2011 tale incidenza risulta essere 12 volte quella totale
(0,24% vs 0,02%). Importante, appare, anche, la contrazione annuale del fenomeno su
POS, non tanto per il livello della diminuzione quanto per il peso che questo canale di
pagamento assume in relazione agli altri due qui esaminati.
20Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro (2011), Rapporto Statistico sulle frodi con
le carte di pagamento, n. 1.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
45
Figura 7. Valore transazioni non riconosciute per tipo – dati semestrali – incidenza
percentuale su transato complessivo
Figura 8. Numero transazioni non riconosciute per tipo – dati semestrali – incidenza
percentuale su transato complessivo
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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46
Nella tabella 6 vengono illustrate le transazioni in termini di valore e di numero, in
rapporto al corrispondente livello osservato nel primo semestre 2009, in relazione al tipo
di mancato riconoscimento. Come si era anticipato la tipologia Internet non ha un peso
schiacciante come accadeva nell’esame delle incidenze. Infatti, nonostante la sua crescita,
nell’ultimo semestre 2011 assume un peso che vale circa un terzo del totale osservato nel
primo semestre 2009, peso sufficiente, tuttavia, a rendere questa modalità più importante
di quella sui Prelievi.
In termini assoluti (non di incidenza) la riclassificazione effettuata su un insieme di casi
2010, ha ridotto (rispetto al dato precedentemente pubblicato) il valore finanziario delle
transazioni non riconosciute su POS di circa un quarto ed aumentato quelle sui Prelievi di
circa 2/3.
Tabella 6. Transazioni non riconosciute per tipo – dati semestrali (totale 2009 I sem=100) e
annuali (totale 2009=100)
Carte emesse in Italia
a - Valore
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011 var %
POS 55.8 43.8 35.3 32.6 45.7 31.1 -31.8%
Internet 12.0 12.3 21.1 25.7 11.1 21.4 93.1%
Prelievi 37.0 41.3 43.0 20.6 35.9 29.2 -18.8%
Totale 104.7 97.4 99.4 78.9 92.7 81.8 -11.8%
b - Numero
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011 var %
POS 54.5 55.7 43.2 34.6 50.9 35.9 -29.4%
Internet 16.1 15.0 25.3 25.2 14.3 23.3 62.8%
Prelievi 41.0 51.9 53.7 26.1 42.8 36.8 -14.1%
Totale 111.5 122.6 122.2 85.9 108.0 96.0 -11.1%
Totale 2009 I sem = 100
Totale 2009 I sem = 100
Transazioni non riconosciute per tipo
Totale 2009 = 100
Totale 2009 = 100
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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47
Tabella 7. Transazioni non riconosciute per area geografica – dati semestrali (totale 2009 I
sem=100) e annuali (totale 2009=100) e valore medio transazione (Euro)
Figura 9. Valore transazioni non riconosciute per area geografica – dati semestrali (totale
2009 I sem=100)
Carte emesse in Italia
a - Valore var %
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
Italia 50,8 30,6 33,3 30,9 37,3 29,4 -21,2%
Estero 53,9 66,8 66,1 48,0 55,4 52,3 -5,5%
Totale 104,7 97,4 99,4 78,9 92,7 81,8 -11,8%
b - Numero var %
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
Italia 49,8 37,2 38,3 31,0 40,1 31,9 -20,4%
Estero 61,7 85,4 84,0 54,9 67,9 64,1 -5,6%
Totale 111,5 122,6 122,2 85,9 108,0 96,0 -11,1%
c - Valore medio di una singola transazione (euro)
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011 var %
Italia 219,0 176,8 186,7 214,2 201,0 199,0 -1,0%
Estero 187,6 168,1 169,1 187,8 176,3 176,5 0,1%
Totale 201,7 170,7 185,5 184,0 185,5 184,0 -0,8%
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
Transazioni non riconosciute per area geografica
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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48
L’analisi delle transazioni non riconosciute per area geografica (Italia vs estero), in termini
di livelli osservati nel primo semestre 2009, è illustrata nella tabella 7 e nella figura 9.
Nelle figure 10 e 11 si esaminano le composizioni percentuali.
Nel complesso del valore finanziario delle transazioni non riconosciute, nel corso del 2010,
quello relativo all’estero è maggiore di quello nazionale, 60% contro il 40% (figura 10). La
differenza si amplia leggermente se esaminiamo il numero delle transazioni (tabella 7b),
63% contro il 37%21. Questo in quanto il valore medio in Euro dell’operazione estera non
riconosciuta è lievemente inferiore a quello nazionale22.
Il calo del 12% del valore finanziario delle transazioni non riconosciute nel passaggio dal
2010 al 2011 (illustrato inizialmente in tabella 2) è qui articolato nelle modalità Italia vs
Estero. Come si può osservare tale contrazione è imputabile per 1/3 alla diminuzione delle
transazione verso Estero e per 2/3 a quella in Italia, in cui la fase di contrazione si è
manifestata essenzialmente nel passaggio dal primo al secondo semestre 2010. Queste
dinamiche sembrano essere indotte principalmente dall’effetto numero, ovvero anche in
termini di numero (tabella 7b) si hanno sostanzialmente le stesse tendenze.
21Il valore delle transazioni è stato misurato in termini di euro. Per le transazioni effettuate con una valuta
differente dall’Euro il passaggio è stato effettuato sulla base del valore di cambio osservato nello stesso
giorno di riferimento della transazione. 22
Questo non implica, necessariamente, che anche sulle transazioni riconosciute permanga la stessa relazione.
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DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
49
Figura 10. Valore transazioni non riconosciute per area geografica – anno 2010 – composizione
percentuale
Figura 11. Valore transazioni non riconosciute per area geografica – anno 2011 – composizione
percentuale
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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50
Tabella 8. Transazioni non riconosciute nazionali per tipo – dati semestrali (totale 2009 I
sem=100) e annuali (totale 2009=100) e valore medio transazione (Euro)
Figura 12. Valore transazioni non riconosciute nazionali per tipo – dati semestrali (totale 2009
I sem = 100)
Carte emesse in Italia
a - Valore var %
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
POS 55,8 36,2 38,9 35,1 43,0 34,6 -19,5%
Internet 7,2 6,8 13,3 17,7 6,5 14,5 122,0%
Prelievi 46,9 23,3 19,8 14,1 32,8 15,8 -51,8%
Totale 109,9 66,2 72,0 66,9 82,4 65,0 -21,2%
b - Numero var %
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
POS 56,6 59,3 52,1 41,9 54,1 43,8 -18,9%
Internet 11,4 9,3 24,2 21,1 9,7 21,1 118,5%
Prelievi 54,1 22,7 17,7 13,0 35,8 14,3 -60,1%
Totale 122,2 91,3 93,9 76,0 99,6 79,3 -20,4%
c - Valore medio di una singola transazione (euro)
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011 var %
POS 240,2 148,4 181,9 204,1 193,2 191,8 -0,7%
Internet 153,2 177,5 134,3 203,8 164,1 166,7 1,6%
Prelievi 210,9 250,6 272,7 263,3 222,6 268,7 20,7%
Totale 219,0 176,8 201,0 214,2 201,0 199,0 -1,0%
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
Transazioni non riconosciute per tipo - Italia
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51
Nella tabella 8 e nelle figure 12-14, si focalizza l’attenzione sulle transazioni nazionali non
riconosciute. In particolare, si esaminano gli andamenti per tipo operazione (POS, Internet
e Prelievi) e le composizioni percentuali per gli anni 2010 e 2011. Fra le transazioni non
riconosciute, nell’arco del 2010, il valore finanziario di quelle effettuate su POS hanno un
peso, rispetto al primo semestre 2009, pari al 43% (54% in termini di numero). Seguono i
prelievi con 33% (36% in termini di numero) e le operazioni su internet (7% in valore,
10% in numero)23. Queste ultime presentano un valore medio (Euro) inferiore a quello del
complesso delle transazioni non riconosciute. La dinamica temporale semestrale mostra
che il calo dei valori, li dove presente, è avvenuto prevalentemente nel passaggio dal
primo al secondo semestre 2010. I trend presentano lo stesso segno di quelli osservati nel
caso generale (tabella 6) ma hanno intensità differente. Per l’Italia, la contrazione dei
valori finanziari su POS è più contenuta mentre quella sui Prelievi è molto più accentuata,
la crescita dei valori su Internet è più ampia e dipende essenzialmente dall’effetto
numero.
L’esame della dinamica 2011 su 2010 delle quote, figure 13-14, mostra che il canale
Internet ha quasi triplicato i suoi valori a scapito di quello Prelievi.
23Si ricordi che questi valori si discostano da quelli diffusi nella passata edizione del Rapporto a
causa della riclassificazione di operazioni non riconosciute su POS.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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52
Figura 13. Valore transazioni non riconosciute nazionali per tipo – anno 2010 – composizione
percentuale
Figura 14. Valore transazioni non riconosciute nazionali per tipo – anno 2011 – composizione
percentuale
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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53
Tabella 9. Transazioni non riconosciute estere per tipo – dati semestrali (totale 2009 I
sem=100) e annuali (totale 2009=100) e valore medio transazione (Euro)
Figura 15. Valore transazioni non riconosciute estere per tipo – dati semestrali (totale 2009 I
sem = 100)
Carte emesse in Italia
a - Valore var %
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
POS 55,7 50,4 32,2 30,4 47,9 28,3 -41,0%
Internet 16,1 17,0 27,7 32,5 14,9 27,2 82,6%
Prelievi 28,5 56,8 62,9 26,2 38,5 40,3 4,5%
Totale 100,2 124,2 122,9 89,2 101,3 95,7 -5,5%
b - Numero var %
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
POS 53,1 53,3 37,1 29,6 48,7 30,5 -37,2%
Internet 19,3 18,9 26,2 28,0 17,4 24,8 42,0%
Prelievi 31,9 72,0 78,5 35,1 47,5 52,0 9,3%
Totale 104,2 144,1 141,8 92,7 113,6 107,3 -5,6%
c - Valore medio di una singola transazione (euro)
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011 var %
POS 204,8 184,4 169,0 200,5 194,6 183,0 -6,0%
Internet 162,5 175,4 206,9 226,8 168,9 217,2 28,6%
Prelievi 174,3 154,0 156,5 145,9 160,3 153,2 -4,4%
Totale 187,6 168,1 176,3 187,8 176,3 176,5 0,1%
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
Transazioni non riconosciute per tipo - Estero
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
54
La focalizzazione sulle transazioni estere non riconosciute viene mostrata nella tabella 9 e
nella figura 15 ed in termini di composizione percentuali nelle figure 16 e 17. Nel corso del
2010, anche in questo caso, le operazioni su POS presentano, fra quelle non riconosciute,
il peso maggiore: il 43% ed il 47% (figure 16) in termini, rispettivamente, di numero e di
valore. Il minor peso del primo è riconducibile al maggior importo medio rispetto al
complesso delle transazioni estere (195 vs 176). Il peso del POS per Estero (47%, figura
16) è inferiore a quello per Italia (52%, figura 13), tuttavia essendo il peso finanziario
complessivo Estero maggiore di quello Italia (60% vs 40%, figura 10) i livelli assoluti su
POS si concentrano maggiormente in Estero che in Italia. Il livello del valore finanziario
2010 delle operazioni Internet, anche in questo caso, è quello inferiore fra i valori delle tre
tipologie considerate; ma nel contesto estero assume una valenza superiore (15% contro
8%)24.
I trend annui relativi a POS ed Internet presentano lo stesso segno di quelli osservati nel
caso generale (Italia ed Estero, tabella 6) ma hanno intensità differente. La contrazione
dei valori su POS è più accentuata mentre la crescita su Internet è più contenuta. Sui
Prelievi, invece, si ha un trend opposto: crescita del 4,5% a fronte di una contrazione del
19% del caso generale. La dinamica temporale annua mostra che l’invarianza del valore
medio (+0,1%) è il risultato contrapposto di una significativa crescita degli importi su
Internet (+29%) e della decrescita di quelli su POS (-6%) e Prelievi (-4%).
L’esame delle composizioni percentuali nelle due macro-aree geografiche (figure 13 e 14,
figure 16 e 17) mostra nei valori finanziari e nel passaggio dal 2010 al 2011 un aumento
del fenomeno delle frodi su Internet a discapito di quello sui Prelievi, in l’Italia, mentre, di
quello su POS, all’Estero.
24Si ricordi che questi valori si discostano da quelli diffusi nella passata edizione del Rapporto a causa della
riclassificazione di operazioni non riconosciute su POS.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
55
Figura 16. Transazioni non riconosciute estere per tipo – anno 2010 – composizione
percentuale
Figura 17. Transazioni non riconosciute estere per tipo – anno 2011 – composizione
percentuale
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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56
Tabella 10. Valore transazioni non riconosciute su POS per paese – dati semestrali (totale 2009
I sem=100) e annuali (totale 2009=100)
Carte emesse in Italiavalore transazioni
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
Regno Unito 20,6 14,9 24,7 23,7 18,3 25,0
Stati Uniti d'America 21,9 33,1 19,3 18,9 28,4 19,7
Francia 8,7 8,3 6,3 6,3 8,8 6,5
Germania 4,6 3,1 5,7 6,0 4,0 6,0
Irlanda 3,2 3,8 5,0 6,5 3,6 6,0
Russia 1,1 1,5 3,3 3,5 1,3 3,5
Spagna 4,4 2,7 2,8 3,6 3,6 3,3
Lussemburgo 0,4 0,6 1,1 1,8 0,5 1,5
Olanda 0,6 1,0 0,9 1,0 0,8 1,0
Svezia 0,4 0,4 0,4 1,4 0,4 0,9
Brasile 0,8 0,6 0,6 1,0 0,7 0,9
Singapore 0,3 0,0 0,1 1,5 0,2 0,8
Sudafrica 0,8 0,9 0,7 0,7 0,9 0,7
India 0,4 1,6 1,1 0,3 1,0 0,7
Cina 0,5 0,8 0,4 0,8 0,7 0,7
Australia 2,5 2,1 0,5 0,6 2,4 0,6
Svizzera 0,5 0,5 0,5 0,7 0,5 0,6
Austria 0,8 0,6 0,6 0,5 0,7 0,6
Canada 2,6 1,5 0,6 0,3 2,1 0,5
Cipro 0,2 0,2 0,4 0,3 0,2 0,4
Malta 0,8 0,3 0,3 0,4 0,6 0,4
Messico 1,7 0,7 0,4 0,3 1,3 0,4
Lettonia 0,1 0,2 0,6 0,1 0,1 0,4
Grecia 0,7 0,6 0,2 0,5 0,7 0,3
Belgio 0,3 0,1 0,2 0,4 0,2 0,3
Emirati Arabi Uniti 0,7 0,2 0,4 0,2 0,5 0,3
Gibilterra 0,1 0,1 0,2 0,4 0,1 0,3
Turchia 0,7 0,3 0,2 0,4 0,5 0,3
Argentina 0,8 1,4 0,3 0,2 1,1 0,3
Hong Kong 0,3 0,2 0,2 0,3 0,2 0,2
Israele 0,3 0,7 0,2 0,2 0,5 0,2
Cile 0,1 0,0 0,4 0,1 0,1 0,2
Kenya 0,1 0,1 0,2 0,2 0,1 0,2
Arabia Saudita 2,7 1,1 0,2 0,1 1,9 0,2
Libano 0,3 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2
Azerbaigian 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 0,2
Islanda 0,3 0,3 0,3 0,1 0,3 0,2
Slovacchia 0,3 0,1 0,2 0,1 0,2 0,1
Repubblica Ceca 0,1 0,0 0,2 0,0 0,1 0,1
Ucraina 0,2 0,0 0,2 0,1 0,1 0,1
Polonia 0,2 0,5 0,1 0,1 0,3 0,1
Mauritius 0,0 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1
Monaco 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,1
Portogallo 0,2 0,3 0,1 0,1 0,3 0,1
Romania 1,1 2,2 0,1 0,1 1,7 0,1
Venezuela 0,3 0,2 0,1 0,1 0,3 0,1
Ungheria 0,2 0,1 0,0 0,2 0,2 0,1
Panamá 0,5 0,8 0,1 0,1 0,7 0,1
Filippine 0,1 0,2 0,0 0,2 0,1 0,1
Finlandia 0,2 0,1 0,1 0,1 0,2 0,1
Namibia 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1
Andorra 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1
Slovenia 1,0 0,2 0,1 0,1 0,6 0,1
Indonesia 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 0,1
Transazioni non riconosciute su POS - estero
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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57
In relazione al 2010, come si è detto circa il 50% del valore finanziario delle transazioni
non riconosciute si riferisce alle operazioni su POS25. Il 42% di queste sono nazionali, il
livello finanziario relativo agli altri paesi è riportato nella tabella 10. In relazione al 2011,
la metà del valore finanziario si concentra, in parti non molto dissimili, in due paesi:
Regno Unito (25,0) e Stati Uniti (19,7). Seguono, quasi alla pari, su livelli decisamente
inferiori Francia, Germania ed Irlanda (in un range di 6,0-6,5). Tutti i paesi rimanenti si
collocano al di sotto del 4%. Nell’anno precedente, il Regno Unito presentava un livello
inferiore e gli Stati Uniti uno superiore, tanto che le loro posizioni nella graduatoria erano
scambiate. La Germania e l’Irlanda presentavano, rispetto alla Francia, valori più bassi di
quelli osservabili nel 2011. Le composizioni delle transazioni non riconosciute effettuate su
POS vengono rappresentate su mappa geografica sia in termini di valore (figura 18) che in
termini di numero (figura 19).
Nella figura 20 si illustra, per ciascun paese, la differenza fra il livello 2011 e quello 2010,
espressa in termini di totale primo semestre 2009. In alto, in rosso, vi sono i paesi con un
incremento del valore delle transazioni non riconosciute; in basso, in azzurro, quelli con
un decremento. In alto i paesi sono ordinati in modo decrescente al diminuire
dell’incremento; in basso i paesi sono ordinati in modo decrescente all’aumentare del
decremento.
Nella figura 21 si illustrano, per ciascun paese, le variazioni dei livelli semestrali (espressi
in termini del totale del primo semestre 2009). Nel periodo osservato, due anni, abbiamo
quattro semestri e quindi tre variazioni semestrali. Le variazioni più recenti sono quelle
con la tonalità più scura. L’ordinamento è lo stesso di quello adottato nella figura
precedente. A destra dell’asse verticale sono riportate le variazioni positive a sinistra
quelle negative. I paesi che presentano barre sia sul lato sinistro che su quello destro
hanno avuto variazioni sia positive che negative e quindi non hanno un trend continuo di
crescita o di decrescita. I paesi che presentano una barra caratterizzata da pochi colori
hanno movimenti che si concentrano solo su specifici semestri.
25Si ricordi che questi valori si discostano da quelli diffusi nella passata edizione del Rapporto a causa della
riclassificazione di operazioni non riconosciute su POS.
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58
Figura 18. Valore transazioni non riconosciute su POS per paese – anno 2010 – composizione
percentuale
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59
Figura 19. Numero transazioni non riconosciute su POS per paese – anno 2011 – composizione
percentuale
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60
Figura 20. Valore transazioni non riconosciute su POS per paese – variazione annuale (Totale
2009 =100)
-10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0
Europa - Regno Unito Europa - Irlanda Europa - Russia
Europa - Germania Europa - Lussemburgo
Asia - Singapore Europa - Svezia
Europa - Lettonia Europa - Cipro
Europa - GibilterraAmerica meridionale - Cile
America meridionale - Brasile Asia - Azerbaigian
Europa - Olanda Europa - Belgio
Europa - Monaco Africa - Kenya
Europa - Repubblica Ceca Asia - Sri Lanka
Europa - Svizzera Africa - Mauritius Europa - Ucraina
Asia - Cina Asia - Hong Kong
Asia - PakistanAmerica meridionale - Uruguay
Asia - Filippine Europa - Slovacchia
America meridionale - Repubblica Dominicana Asia - Libano
Asia - ThailandiaAmerica meridionale - Perù
Asia - Emirati Arabi Uniti Europa - Portogallo
Europa - Austria Europa - Islanda Europa - Polonia
Europa - Malta Europa - Turchia
Asia - Israele Asia - India
Europa - Grecia Europa - Spagna
America meridionale - Colombia Europa - Slovenia
America meridionale - PanamáAmerica meridionale - Argentina
America meridionale - Messico Europa - Romania
America settentrionale - Canada Asia - Arabia Saudita
Oceania - Australia Europa - Francia
America settentrionale - Stati Uniti d'America
Variazione 2011 -2010valore - totale 2009 = 100
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61
Figura 21. Valore transazioni non riconosciute su POS per paese – variazione semestrale
(totale 2009 I sem=100)
-10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0
Europa - Regno Unito Europa - Irlanda Europa - Russia
Europa - Germania Europa - Lussemburgo
Asia - Singapore Europa - Svezia
Europa - Lettonia Europa - Cipro
Europa - GibilterraAmerica meridionale - Cile
America meridionale - Brasile Asia - Azerbaigian
Europa - Olanda Europa - Belgio
Europa - Monaco Africa - Kenya
Europa - Repubblica Ceca Asia - Sri Lanka
Europa - Svizzera Africa - Mauritius Europa - Ucraina
Asia - Cina Asia - Hong Kong
Asia - PakistanAmerica meridionale - Uruguay
Asia - Filippine Europa - Slovacchia
America meridionale - Repubblica Dominicana Asia - Libano
Asia - ThailandiaAmerica meridionale - Perù
Asia - Emirati Arabi Uniti Europa - Portogallo
Europa - Austria Europa - Islanda Europa - Polonia
Europa - Malta Europa - Turchia
Asia - Israele Asia - India
Europa - Grecia Europa - Spagna
America meridionale - Colombia Europa - Slovenia
America meridionale - PanamáAmerica meridionale - Argentina
America meridionale - Messico Europa - Romania
America settentrionale - Canada Asia - Arabia Saudita
Oceania - Australia Europa - Francia
America settentrionale - Stati Uniti d'America
Crescita nel periodoVariazione semestrale (totale 2009 I sem=100)
2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
62
Tabella 11. Valore transazioni non riconosciute su POS e Internet per categoria merceologica –
dati semestrali (totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100)
Carte emesse in Italiavalore transazioni
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
General Retail and Wholesale 46,1 33,1 28,5 31,8 34,4 26,2
Leisure Activities 6,6 6,7 12,9 15,2 5,8 12,2
Travel - Air/Rail/Road 8,0 6,3 8,6 8,2 6,2 7,3
Financial Services 12,8 7,4 7,8 5,5 8,8 5,8
Telecommunication Services 5,7 5,2 8,8 3,9 4,8 5,5
Professional Services 5,0 8,2 4,3 7,4 5,7 5,1
Computer Equipment & Services 3,6 3,2 4,9 5,2 3,0 4,4
Mail Order / Direct Selling 3,7 4,1 2,1 3,4 3,4 2,4
Restuarants and Bars 2,7 2,8 1,4 1,6 2,4 1,3
Automotive Fuel 2,9 3,7 1,8 1,2 2,9 1,3
Auto rental 1,3 1,2 1,3 1,7 1,1 1,3
Hotels and accomodation 2,1 1,5 1,1 1,8 1,6 1,3
Print and advertising 0,8 0,8 1,1 1,2 0,7 1,0
Medical Supplies and Services 1,4 1,7 1,2 0,8 1,3 0,8
Cash 0,8 0,4 0,8 1,0 0,5 0,8
Miscellaneous Industrial/Commercial Supplies 1,2 0,4 0,9 0,9 0,7 0,8
Freight and Storage 1,0 0,9 0,8 0,5 0,8 0,6
Vehicles, servicing and spares 0,7 0,5 0,6 0,4 0,5 0,4
Personal Services 0,1 0,2 0,4 0,3 0,2 0,3
Books and Periodicals 0,4 0,6 0,3 0,4 0,4 0,3
Catering and Catering Supplies 1,0 0,6 0,3 0,4 0,7 0,3
Utilities and Non Automotive Fuel 0,1 0,1 0,2 0,4 0,1 0,3
Office Stationery, equipment and supplies 0,4 0,4 0,4 0,2 0,3 0,2
Statutory Bodies 0,5 0,3 0,3 0,2 0,3 0,2
Building Services 0,2 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1
Clubs/Associations/Organisations 0,6 0,4 0,2 0,1 0,4 0,1
Estate and garden Services 0,2 0,0 0,2 0,1 0,1 0,1
Building Materials 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1
Mail and Courier Services 0,1 0,0 0,1 0,1 0,1 0,1
Training and Educational 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,1
Business Clothing and Footwear 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Cleaning Services and Supplies 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Totale 110,1 91,1 91,4 94,4 87,4 80,6
Transazioni non riconosciute su POS e internet - Categorie merceologiche
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
63
Tabella 12. Numero transazioni non riconosciute su POS e Internet per categoria merceologica
– dati semestrali (totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100)
Carte emesse in Italianumero transazioni
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
General Retail and Wholesale 31,4 29,9 22,2 23,8 27,0 20,3
Telecommunication Services 7,0 8,2 22,8 8,1 6,7 13,6
Travel - Air/Rail/Road 12,7 11,5 15,7 14,5 10,7 13,3
Leisure Activities 7,4 10,0 11,1 17,6 7,7 12,7
Mail Order / Direct Selling 6,2 5,6 6,1 5,3 5,2 5,0
Automotive Fuel 7,1 14,9 7,4 3,6 9,7 4,9
Financial Services 16,3 7,5 5,6 4,8 10,5 4,6
Professional Services 7,5 11,3 5,1 4,7 8,3 4,3
Computer Equipment & Services 3,6 3,1 3,6 3,4 3,0 3,1
Print and advertising 2,8 1,3 2,2 2,8 1,8 2,2
Restuarants and Bars 2,8 4,1 2,3 2,1 3,0 1,9
Medical Supplies and Services 1,3 1,7 1,4 0,9 1,3 1,0
Freight and Storage 1,3 1,3 1,2 1,0 1,1 1,0
Auto rental 1,0 1,2 0,9 1,0 1,0 0,9
Hotels and accomodation 1,9 1,0 0,7 0,9 1,3 0,7
Miscellaneous Industrial/Commercial Supplies 1,4 0,5 0,8 0,7 0,8 0,7
Personal Services 0,2 0,5 0,8 0,6 0,3 0,6
Clubs/Associations/Organisations 0,8 0,7 0,6 0,5 0,7 0,5
Business Clothing and Footwear 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Catering and Catering Supplies 1,2 0,7 0,4 0,5 0,8 0,4
Vehicles, servicing and spares 0,4 0,4 0,5 0,3 0,4 0,3
Cash 0,9 0,3 0,4 0,4 0,5 0,3
Books and Periodicals 0,3 0,5 0,3 0,4 0,4 0,3
Statutory Bodies 0,5 0,5 0,4 0,1 0,5 0,2
Office Stationery, equipment and supplies 0,3 0,4 0,3 0,1 0,3 0,2
Utilities and Non Automotive Fuel 0,2 0,1 0,2 0,2 0,1 0,2
Building Services 0,2 0,1 0,2 0,1 0,1 0,1
Estate and garden Services 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1
Training and Educational 0,1 0,0 0,1 0,1 0,1 0,1
Mail and Courier Services 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0
Building Materials 0,1 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0
Cleaning Services and Supplies 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0
Totale 117,1 117,3 113,6 98,8 103,4 93,7
Transazioni non riconosciute su POS e internet - Categorie merceologiche
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
64
Nella tabella 11 e figura 22 il valore finanziario delle transazioni non riconosciute su POS
ed internet (61% del transato non riconosciuto totale 2010, tabella 6) è stato dettagliato
in base alla categoria merceologica. Si illustrano sia valori osservati negli ultimi 4 semestri
che negli ultimi due anni. Nel 2010, la categoria General Retail and Wholesale assorbe
quasi il 40% delle transazioni non riconosciute pur in presenza di un significativo calo di
queste transazioni avvenuto nel passaggio dal primo al secondo semestre 2010. I valori
della categoria Leisure Activities sono in continua crescita e nell’ultimo semestre
osservato arriva a rappresentare, in ordine di importanza, la seconda categoria (con un
16% di peso sul totale). Altre categorie di rilievo, in base ai volumi finanziari 2011
(espressi in termini 2009), sono: Travel, Financial Services, Telecommunication Services,
Professional Services e Computer Equipment & Services.
Nella tabella 12 e figura 23 si espongono, come nel caso precedente, distribuzioni per
categoria merceologica, in questo caso, però, sono misurate non in termini di valore
finanziario delle transazioni bensì in termini di numero. Come si può notare le distribuzioni
assumono forme differenti da quelle precedenti. In questo ottica il fattore importo medio
ricopre un ruolo importante in quanto ogni categoria merceologica è caratterizzata (
nell’ambito delle transazioni riconosciute e non) da un suo specifico importo medio.
Selezionare, nel momento della frode, determinate categorie merceologiche comporta la
focalizzazione di specifici intervalli di importo medio. In questa prospettiva di analisi
emerge la rilevanza dei Telecommunication Services i quali presentano volumi significativi
di transazioni non riconosciute con un modesto importo medio, in raffronto a quello delle
categorie a maggiore rilevanza.
Nella figura 24 si illustra, per ciascuna categoria, la differenza fra il livello 2011 e quello
2010, espressa in termini del livello totale 2009 primo semestre. In alto, in rosso, vi sono
le categorie con un incremento del valore delle transazioni non riconosciute; in basso, in
azzurro, quelle con un decremento. In alto le categorie sono ordinate in modo
decrescente al diminuire dell’incremento; in basso le categorie sono ordinate in modo
decrescente all’aumentare del decremento. La figura a sinistra si riferisce ai valori
finanziari, quella a destra al numero. Le due figure affiancate illustrano che vi è un effetto
importo anche sulla dinamica temporale delle distribuzioni per categoria merceologica
delle transazioni disconosciute.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
65
Figura 22. Valore transazioni non riconosciute su POS e Internet per categoria merceologica –
dati semestrali (totale 2009 I sem = 100)
Figura 23. Numero transazioni non riconosciute su POS e Internet per categoria merceologica
– dati semestrali (totale 2009 I sem = 100)
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
66
Figura 24. Valore (basso) e Numero (alto) delle transazioni non riconosciute su POS e Internet
per categoria merceologica – variazione annuale (Totale 2009=100)
-8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0
Telecommunication ServicesLeisure Activities
Travel - Air/Rail/RoadPrint and advertising
Personal ServicesComputer Equipment & Services
Utilities and Non Automotive FuelEstate and garden Services
Cleaning Services and SuppliesBuilding Services
Business Clothing and FootwearVehicles, servicing and spares
Training and EducationalBuilding Materials
Mail and Courier ServicesBooks and Periodicals
Office Stationery, equipment and suppliesMiscellaneous Industrial/Commercial Supplies
Auto rentalFreight and Storage
CashMail Order / Direct Selling
Clubs/Associations/OrganisationsStatutory Bodies
Medical Supplies and ServicesCatering and Catering Supplies
Hotels and accomodationRestuarants and BarsProfessional Services
Automotive FuelFinancial Services
General Retail and Wholesale
Variazione 2011-2010numero - totale 2009 = 100
-10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0
Computer Equipment & ServicesAuto rental
Travel - Air/Rail/RoadPrint and advertising
Business Clothing and FootwearMail and Courier Services
Building ServicesOffice Stationery, equipment and supplies
Freight and StorageCleaning Services and SuppliesCatering and Catering Supplies
Professional ServicesFinancial ServicesAutomotive Fuel
Restuarants and BarsGeneral Retail and Wholesale
Mail Order / Direct SellingVehicles, servicing and spares
Hotels and accomodationClubs/Associations/Organisations
Statutory BodiesBuilding Materials
Estate and garden ServicesMedical Supplies and Services
Books and PeriodicalsTraining and Educational
CashPersonal Services
Utilities and Non Automotive FuelMiscellaneous Industrial/Commercial Supplies
Telecommunication ServicesLeisure Activities
Variazione 2011-2010valore - totale 2009 = 100
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
67
Tabella 13. Valore transazioni non riconosciute su POS per categoria merceologica – dati
semestrali (totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100)
Nella tabella 13 e figura 25 si illustrano i dettagli per categoria merceologica del valore
finanziario delle transazioni non riconosciute, in modo specifico, su POS (circa 50% del
transato non riconosciuto totale, nel 2010) osservato negli ultimi 4 semestri disponibili e
negli ultimi due anni26. La distribuzione osservata al 2010 non appare molto dissimile da
26A livello annuale e totale la dinamica differisce lievemente rispetto a quella illustrata nella Tabella 6 per la
presenza di missing nella classificazione per categoria merceologica.
Carte emesse in Italiavalore transazioni
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
General Retail and Wholesale 46,0 32,0 24,5 24,5 35,7 22,4
Financial Services 13,5 7,7 7,8 5,6 9,7 6,1
Telecommunication Services 4,4 4,3 6,0 2,7 3,9 4,0
Travel - Air/Rail/Road 5,4 4,3 4,4 3,7 4,4 3,7
Leisure Activities 4,9 4,2 3,8 4,1 4,2 3,6
Professional Services 3,0 4,9 2,0 3,1 3,6 2,3
Computer Equipment & Services 3,2 2,4 2,2 2,1 2,5 2,0
Automotive Fuel 2,7 3,6 1,8 1,3 2,9 1,4
Restuarants and Bars 2,7 2,7 1,5 1,6 2,5 1,4
Auto rental 1,2 0,9 1,1 1,5 0,9 1,2
Hotels and accomodation 1,7 1,0 0,9 1,5 1,2 1,1
Mail Order / Direct Selling 2,4 3,2 1,0 1,0 2,5 0,9
Medical Supplies and Services 1,3 1,8 1,2 0,8 1,4 0,9
Miscellaneous Industrial/Commercial Supplies 1,1 0,2 0,3 0,6 0,6 0,4
Vehicles, servicing and spares 0,8 0,5 0,5 0,4 0,6 0,4
Print and advertising 0,7 0,6 0,4 0,4 0,6 0,4
Freight and Storage 0,9 0,8 0,6 0,3 0,8 0,4
Cash 0,2 0,3 0,4 0,3 0,2 0,3
Catering and Catering Supplies 1,0 0,5 0,3 0,3 0,7 0,3
Books and Periodicals 0,3 0,5 0,2 0,3 0,4 0,3
Office Stationery, equipment and supplies 0,4 0,5 0,4 0,1 0,4 0,2
Utilities and Non Automotive Fuel 0,1 0,1 0,2 0,4 0,1 0,2
Personal Services 0,1 0,1 0,1 0,2 0,1 0,2
Building Services 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1
Estate and garden Services 0,1 0,0 0,2 0,1 0,1 0,1
Building Materials 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1
Statutory Bodies 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1
Mail and Courier Services 0,1 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1
Clubs/Associations/Organisations 0,2 0,3 0,0 0,0 0,2 0,0
Training and Educational 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0
Business Clothing and Footwear 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Cleaning Services and Supplies 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Totale 98,9 77,7 62,4 57,7 80,8 54,9
Transazioni non riconosciute su POS - Categorie merceologiche
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
68
quella osservata precedentemente data l’elevata influenza del canale POS sull’aggregato
POS ed Internet (80%, nel 2010). Nel 2010, la categoria General Retail and Wholesale
assorbe il 44% delle transazioni non riconosciute pur in presenza di un significativo calo
avvenuto nel passaggio dal primo al secondo semestre 2010, calo che si verifica anche nel
passaggio dal secondo semestre 2010 al primo semestre 2011. I valori della categoria
Financial Services sono in continua diminuzione, tuttavia, nell’ultimo semestre osservato
continua a rappresentare, in ordine di importanza, la seconda categoria (con un 10% di
peso sul totale). Altre categorie di rilievo, in basi ai volumi finanziari 2010 (espressi in
termini 2009), sono: Travel, Leisure Activities, Telecommunication Services e Professional
Services.
In chiave dinamica si osserva una importante differenza rispetto all’analisi condotta
precedentemente sull’aggregato POS ed Internet. In questo contesto abbiamo
sostanzialmente una riduzione generalizzata per le tutte le categorie nel passaggio dal
2010 al 2011. Le categorie che hanno contribuito maggiormente a questo calo, misurato
qui in termini di valore finanziario, sono illustrate nella figura 26. In tale figura, si riporta
la differenza fra il livello 2011 e quello 2010, espressa in termini del livello totale 2009
primo semestre. In alto, in rosso, vi sono le categorie con un incremento del valore delle
transazioni non riconosciute; in basso, in azzurro, quelle con un decremento. In alto le
categorie sono ordinate in modo decrescente al diminuire dell’incremento; in basso le
categorie sono ordinate in modo decrescente all’aumentare del decremento.
Figura 25. Valore transazioni non riconosciute su POS per categoria merceologica – dati
semestrali (totale 2009 I sem = 100)
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
69
Figura 26. Valore transazioni non riconosciute su POS per categoria merceologica – variazione
annuale (totale 2009=100)
-14,0 -12,0 -10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0
Auto rentalUtilities and Non Automotive Fuel
CashPersonal Services
Telecommunication ServicesEstate and garden Services
Business Clothing and FootwearBuilding Services
Mail and Courier ServicesTraining and Educational
Cleaning Services and SuppliesStatutory Bodies
Building MaterialsHotels and accomodation
Books and PeriodicalsOffice Stationery, equipment and supplies
Vehicles, servicing and sparesMiscellaneous Industrial/Commercial Supplies
Print and advertisingClubs/Associations/Organisations
Freight and StorageCatering and Catering SuppliesMedical Supplies and Services
Leisure ActivitiesComputer Equipment & Services
Travel - Air/Rail/RoadRestuarants and BarsProfessional Services
Automotive FuelMail Order / Direct Selling
Financial ServicesGeneral Retail and Wholesale
Variazione 2011-2010valore - totale 2009 = 100
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
70
Tabella 14. Valore transazioni non riconosciute su Internet per categoria merceologica – dati
semestrali (totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100)
Nella tabella 14 e figura 27 si illustrano i dettagli per categoria merceologica del valore
finanziario delle transazioni non riconosciute, in modo specifico, su Internet (nel 2010,
circa 12% del transato non riconosciuto totale, 19% di quello aggregato POS ed Internet)
osservato negli ultimi 4 semestri disponibili e negli ultimi due anni27. La distribuzione
osservata al 2010 risulta piuttosto dissimile da quella osservata precedentemente,
almeno in relazione alle categorie maggiormente influenti. Per questo canale di spesa i
27A livello annuale e totale la dinamica differisce lievemente rispetto a quella illustrata nella Tabella 6 per la
presenza di missing nella classificazione per categoria merceologica.
Carte emesse in Italiavalore transazioni
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
Leisure Activities 26,0 34,2 114,1 137,8 16,7 69,7
General Retail and Wholesale 47,0 45,7 72,4 112,1 25,7 51,1
Travel - Air/Rail/Road 36,7 28,6 54,2 57,5 18,1 30,9
Professional Services 26,6 44,3 30,3 54,5 19,6 23,5
Computer Equipment & Services 9,1 12,8 35,0 39,0 6,0 20,5
Telecommunication Services 20,9 16,1 39,9 17,1 10,2 15,8
Mail Order / Direct Selling 17,7 14,3 13,7 30,2 8,8 12,1
Print and advertising 1,8 3,2 8,4 9,9 1,4 5,1
Cash 7,0 2,1 5,9 9,1 2,5 4,1
Financial Services 5,6 4,1 7,3 4,7 2,7 3,3
Miscellaneous Industrial/Commercial Supplies 3,0 2,1 7,1 4,6 1,4 3,2
Hotels and accomodation 7,2 6,6 3,4 5,1 3,8 2,4
Freight and Storage 1,6 2,3 3,7 3,7 1,1 2,0
Auto rental 2,9 4,7 3,4 3,9 2,1 2,0
Personal Services 1,0 1,9 3,6 1,5 0,8 1,4
Statutory Bodies 4,6 2,1 2,7 1,2 1,9 1,1
Clubs/Associations/Organisations 4,0 1,7 1,4 0,9 1,6 0,6
Restuarants and Bars 2,6 4,1 1,0 1,3 1,9 0,6
Vehicles, servicing and spares 0,4 0,6 1,1 1,1 0,3 0,6
Books and Periodicals 0,7 2,1 0,8 1,1 0,8 0,5
Utilities and Non Automotive Fuel 0,0 0,2 0,8 0,9 0,1 0,5
Catering and Catering Supplies 1,0 1,1 0,4 1,0 0,6 0,4
Medical Supplies and Services 1,7 0,7 0,6 0,6 0,7 0,3
Automotive Fuel 4,5 4,7 0,9 0,3 2,6 0,3
Building Services 0,1 0,0 0,2 0,8 0,0 0,3
Training and Educational 0,4 0,1 0,3 0,4 0,1 0,2
Office Stationery, equipment and supplies 0,2 0,1 0,3 0,3 0,1 0,2
Estate and garden Services 0,5 0,0 0,3 0,2 0,1 0,2
Building Materials 0,2 0,0 0,1 0,2 0,1 0,1
Mail and Courier Services 0,2 0,2 0,0 0,2 0,1 0,1
Cleaning Services and Supplies 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0
Business Clothing and Footwear 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0
Totale 235,0 240,6 413,3 501,3 131,6 253,1
Transazioni non riconosciute su internet - Categorie merceologiche
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
71
valori non sono polarizzati come in quello POS. Nel 2010, la categoria General Retail and
Wholesale assorbe solo il 20% delle transazioni non riconosciute e le altre categorie di
rilievo (Travel, Leisure Activities e Professional Services) assumono livelli non molto
dissimili. In chiave dinamica si osserva una importante differenza rispetto all’analisi
condotta precedentemente sull’aggregato POS. In questo contesto abbiamo
sostanzialmente un aumento generalizzato per tutte le categorie nel passaggio dal 2010 al
2011. Le categorie che hanno contribuito maggiormente a questo incremento, misurato
qui in termini di valore finanziario, sono illustrate nella figura 2828. La dinamica temporale
annua è alquanto importante per le Leisure Activities che nel 2011 arrivano ad occupare il
primo posto con un peso del 28%.
Figura 27. Valore transazioni non riconosciute su Internet per categoria merceologica – dati
semestrali (totale 2009 I sem =100)
28In tale figura, si riporta la differenza fra il livello 2011 e quello 2010, espresso in termini del livello totale
primo semestre 2009. In alto, in rosso, vi sono le categorie con un incremento del valore delle transazioni
non riconosciute; in basso, in azzurro, quelle con un decremento. In alto le categorie sono ordinate in modo
decrescente al diminuire dell’incremento; in basso le categorie sono ordinate in modo decrescente
all’aumentare del decremento.
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72
Figura 28. Valore transazioni non riconosciute su Internet per categoria merceologica –
variazione annuale (totale 2009=100)
-10,0 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0
Leisure ActivitiesGeneral Retail and Wholesale
Computer Equipment & ServicesTravel - Air/Rail/Road
Telecommunication ServicesProfessional ServicesPrint and advertising
Mail Order / Direct SellingMiscellaneous Industrial/Commercial Supplies
CashFreight and Storage
Financial ServicesPersonal Services
Utilities and Non Automotive FuelVehicles, servicing and spares
Building ServicesOffice Stationery, equipment and supplies
Training and EducationalBusiness Clothing and Footwear
Cleaning Services and SuppliesBuilding Materials
Estate and garden ServicesMail and Courier Services
Auto rentalCatering and Catering Supplies
Books and PeriodicalsMedical Supplies and Services
Statutory BodiesClubs/Associations/Organisations
Restuarants and BarsHotels and accomodation
Automotive Fuel
Variazione 2011-2010valore - totale 2009 = 100
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Tabella 15. Transazioni non riconosciute su prelievi per area geografica – dati semestrali e
annuali – incidenza percentuale su transato complessivo, valore medio transazione non
riconosciuta (Euro) e multiplo rispetto al valore complessivo
La seconda modalità, per ordine di peso, nella composizioni del valore delle transazioni
non riconosciute è, come visto, il prelievo (39%, tabella 6). Un’analisi delle incidenze per
area geografica, delle transazioni non riconosciute sul complesso delle transazioni è
illustrata nella tabella 15, nella figura 29 (valore) e nella figura 30 (numero). L’incidenza
del valore finanziario, effettuato mediante prelievi, varia a seconda dell’area geografica. In
relazione al 2010, il dato relativo all’estero è di gran lunga superiore a quello nazionale:
3,424% contro lo 0,007%. Differenze analoghe si hanno in termini di numero (tabella
15b) e, infatti, la differenza osservata sul valore è spiegata completamente dall’effetto
numero e non dall’effetto importo (a livello aggregato il rapporto fra il valore medio della
transazione non riconosciuta su prelievo e valore medio complessivo è pari a 1,24, 0,98 e
1,01, rispettivamente, per Italia, estero e totale). La dinamica temporale annuale indica
una chiara tendenza alla diminuzione delle incidenze relative ai prelievi in Italia ed una
invarianza di quelli all’estero. Il calo delle incidenze italiane è indotto prevalentemente dal
passaggio dal primo al secondo semestre 2010.
Carte emesse in Italia
a - Valore transazioni
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011 Var %
Italia 0,0095% 0,0043% 0,0039% 0,0025% 0,0067% 0,0032% -53%
Estero 2,7086% 3,9470% 5,6956% 1,7531% 3,4242% 3,4273% 0%
Totale 0,0161% 0,0163% 0,0181% 0,0079% 0,0162% 0,0128% -21%
b - Numero transazioni
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011 Var %
Italia 0,0079% 0,0031% 0,0025% 0,0017% 0,0054% 0,0021% -61%
Estero 2,5201% 4,2474% 5,9645% 1,9963% 3,5089% 3,6949% 5%
Totale 0,0147% 0,0173% 0,0188% 0,0086% 0,0161% 0,0135% -16%
c - Valore medio di una singola transazione (euro)
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011 Var %
Italia 211 251 273 263 223 269 21%
Estero 174 154 156 146 160 153 -4%
Totale 194 171 172 170 181 171 -6%
d - Rapporto tra valore medio delle transazioni non riconosciute e delle transazioni nel complesso
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
Italia 1,19 1,37 1,53 1,43 1,24 1,48
Estero 1,07 0,93 0,95 0,88 0,98 0,93
Totale 1,10 0,94 0,97 0,92 1,01 0,95
Transazioni non riconosciute su prelievi per area geografica
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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Figura 29. Valore transazioni non riconosciute su prelievi per area geografica – dati semestrali
– incidenza percentuale su transato complessivo
Figura 30. Numero transazioni non riconosciute su prelievi per area geografica – dati
semestrali – incidenza percentuale su transato complessivo
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Tabella 16. Transazioni non riconosciute su prelievi per ripartizione geografica – dati semestrali
(totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100) e valore medio transazione (Euro)
Carte emesse in Italia
a - Valore var %
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
Nord-ovest 100,0 45,1 29,7 16,2 58,1 18,4 -68,4%
Nord-est 27,6 6,8 4,9 5,4 13,8 4,1 -69,9%
Centro 29,8 10,6 7,3 7,3 16,2 5,9 -63,8%
Sud 4,3 6,4 4,2 3,2 4,3 2,9 -31,5%
Isole 1,2 1,1 1,1 0,7 0,9 0,8 -15,9%
Totale 162,9 69,9 47,2 32,9 93,3 32,1 -65,6%
b - Numero var %
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010,0 2011,0
Nord-ovest 133,7 46,7 26,7 15,8 69,6 16,4 -76,5%
Nord-est 31,4 6,5 4,6 5,0 14,6 3,7 -74,8%
Centro 30,6 10,4 7,0 6,9 15,8 5,4 -66,0%
Sud 4,6 6,8 3,7 3,1 4,4 2,6 -40,6%
Isole 1,1 0,9 1,1 1,0 0,8 0,8 1,6%
Totale 201,5 71,4 42,9 31,9 105,3 28,9 -72,6%
c - Valore medio di una singola transazione (euro)
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010,0 2011,0 var %
Nord-ovest 186,3 240,6 277,6 255,9 200,4 269,5 34,5%
Nord-est 218,7 259,7 269,2 270,0 225,7 269,6 19,4%
Centro 242,6 253,0 259,4 263,1 245,2 261,2 6,5%
Sud 234,4 234,1 284,2 253,4 234,3 270,0 15,3%
Isole 259,8 284,7 265,6 181,7 271,2 224,6 -17,2%
Totale 201,4 244,1 274,0 257,1 212,6 266,8 25,5%
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
Transazioni non riconosciute su prelievi per ripartizione geografica
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76
L’esame delle transazioni non riconosciute, effettuate medianti Prelievi, viene svolto in
ambito nazionale a livello di ripartizione geografica nella tabella 16 e figura 3229. Nel corso
del 2010, il 62% del valore finanziario delle operazioni di prelievo non riconosciute si
concentrano nel Nord-ovest, segue il Centro (17%) ed il Nord-Est (15%)30. Le rimanenti
ripartizioni si collocano al di sotto del 5% (figura 32). Il valore medio della transazione
non presenta una variabilità importante: si passa dai 271 Euro delle Isole ai 200 Euro del
Nord-Ovest.
La dinamica temporale annua evidenzia un calo importante dei livelli. Nel 2011 i valori
finanziari delle transazioni disconosciute su Prelievi si è portato ad 1/3 di quanto osservato
nel 2010. Il calo è avvenuto in ogni area ma il contributo maggiore viene dalle aree del
Centro e del Nord. Gli importi medi, invece, sono aumentati ovunque, anche se con
intensità diverse, tranne che nelle Isole in cui si sono diminuiti (ma partivano anche da
livelli più alti rispetto a quelle delle altre).
Figura 31. Valore transazioni non riconosciute su prelievi per ripartizione geografica – dati
semestrali (totale 2009 I sem = 100)
29A livello annuale e totale la dinamica differisce rispetto a quella illustrata nella Tabella 15 per la presenza di
missing nella classificazione per ripartizione geografica. 30
Si ricordi che questi valori si discostano da quelli diffusi nella passata edizione del Rapporto a causa della
riclassificazione di operazioni non riconosciute su POS.
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Figura 32. Valore transazioni non riconosciute su prelievi per ripartizione geografica – anno
2010, 2011 – composizione percentuale
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78
Tabella 17. Valore transazioni non riconosciute su prelievi per regione – dati semestrali (totale
2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100)
Nella tabella 17 viene svolta l’analisi della distribuzione del valore delle transazioni non
riconosciute a livello regionale31. Nel corso dell’anno 2010, il peso del Nord-ovest è dovuto
in misure lievemente differenti alle sue due regioni principali: Piemonte (26%) e
Lombardia (32%)32. Lazio ed Emilia Romagna seguono con un peso compreso fra l’9 ed il
13 per cento. Al di sotto del 5% ma rimanendo sopra il 2% troviamo la Liguria, la Toscana
ed il Veneto. Le regioni rimanenti, ad esclusione della Campania, si collocano al di sotto
del 1% (tabella 17). Il passaggio al 2011 vede un calo diffuso in quasi tutte le regioni. La
Campania è l’unica regione in controtendenza che con un aumento significativo (quasi il
30%), si riporta fra le prime cinque regioni.
31A livello annuale e totale la dinamica differisce lievemente rispetto a quella illustrata nella Tabella 15 per la
presenza di missing nella classificazione per regione. 32
Il peso di una regione si ottiene rapportando l’ammontare specifico della regione all’ammontare totale. Vedi
anche nota al commento Tabella 3.
Carte emesse in Italia
a - Valore
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
Lombardia 50,1 24,5 20,7 11,4 29,9 12,9
Piemonte 41,9 18,6 6,5 3,7 24,2 4,1
Lazio 22,6 7,9 4,4 4,4 12,2 3,5
Emilia-Romagna 17,0 3,7 2,3 3,1 8,3 2,1
Veneto 8,8 2,8 2,4 2,0 4,7 1,8
Toscana 6,1 2,1 2,1 2,1 3,3 1,7
Campania 2,4 1,8 3,2 2,0 1,7 2,1
Liguria 7,8 1,6 2,5 1,0 3,8 1,4
Marche 0,7 0,4 0,5 0,7 0,4 0,5
Abruzzo 0,9 0,6 0,2 0,4 0,6 0,3
Sicil ia 0,9 0,7 1,0 0,5 0,6 0,6
Puglia 0,5 1,9 0,5 0,3 0,9 0,3
Umbria 0,4 0,2 0,3 0,2 0,3 0,2
Calabria 0,5 2,0 0,1 0,3 1,0 0,2
Friuli-Venezia Giulia 0,4 0,1 0,1 0,2 0,2 0,1
Trentino-Alto Adige 1,5 0,1 0,1 0,2 0,6 0,1
Sardegna 0,3 0,4 0,1 0,3 0,3 0,1
Molise 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1
Basilicata 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 0,1 0,5 0,0 0,0 0,2 0,0
Totale 162,9 69,9 47,2 32,9 93,3 32,1
Transazioni non riconosciute su prelievi per regione
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
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79
6.2. ATM manomessi
In questo paragrafo si illustrano i dati osservati sulla manomissione degli ATM in funzione
di variabili temporali, spaziali e di modus operandi.
Tabella 18. Manomissioni ATM – dati mensili e annuali – numero indice, composizione e
variazione percentuale
La distribuzione per mese è descritta nella tabella 18, nella figura 33 e figura 34. A livello
annuale il fenomeno, letto in termini assoluti, ha subito una contrazione significativa (-
34%). Il calo annuale si è verificato nei mesi di aprile, maggio e giugno 2011, da cui i
valori non si sono più risollevati in modo importante. Per entrambi gli anni i mesi di
agosto e dicembre presentano la minor concentrazione di manomissioni. Nel mese di
marzo in entrambi gli anni si sono avuti dei massimi locali. Tuttavia, come si evidenza
nella figura 34, non vi è un chiaro fenomeno di stagionalità.
a- Numero indice (2009 1=100) (2009=100)
Anno\Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Totale
2010 63 158 192 162 157 153 160 97 128 225 157 97 94
2011 147 201 202 136 81 42 61 56 55 52 64 57 62
b - Composizione percentuale
Anno\Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Totale
2010 4% 9% 11% 9% 9% 9% 9% 6% 7% 13% 9% 6% 100%
2011 13% 17% 18% 12% 7% 4% 5% 5% 5% 4% 6% 5% 100%
c - Variazioni percentuali rispetto al periodo precedente
Anno\Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Totale
2010 152% 21% -16% -3% -3% 4% -39% 33% 75% -30% -39%
2011 52% 37% 1% -33% -40% -49% 46% -7% -2% -6% 24% -11% -34%
Manomissioni ATM per mese
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Figura 33. Manomissioni ATM – dati mensili – numero indice (2009-1=100)
Figura 34. Manomissioni ATM – dati mensili – numero indice (2009-1=100)
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Manomissioni ATM per tipologia
Fra le tipologie di manomissione, quella per Apposizione di skimmer è la principale (tabella
19, figura 35), tuttavia la sua composizione è in continuo calo: dal 69% del primo
semestre è passata al 50% del secondo semestre. Anche in termini assoluti la modalità
Apposizione di skimmer risulta in continuo calo (da 61,3 a 17,6) tanto da rappresentare la
causa determinante del trend negativo osservato ad inizio paragrafo (-34% nel passaggio
2010-2011). La Manomissione del lettore di carte presenta una composizione che oscilla
nella banda 11%-22%. La crescita è significativa per la modalità Altre tipologie che
presenta nei semestri 2011 composizioni con valori quasi doppi rispetto a quelli del primo
semestre 2010.
Tabella 19. Manomissioni ATM per tipologia – dati semestrali (Totale 2009 I sem =100) ed
annuali (Totale 2009=100)
var %
Numero 2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
Apposizione di skimmer 61.3 44.0 30.7 17.6 56.3 25.8 -54.1%
Manomissione del lettore di carte per accesso al
locale interno ove e' dislocato lo sportello stesso10.5 13.3 18.0 3.7 12.7 11.6 -8.6%
Altro 17.5 29.8 32.9 13.5 25.3 24.8 -1.9%
Totale 89.3 87.1 81.6 34.8 94.4 62.3 -34.0%
composizione percentuale 2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
Apposizione di skimmer 69% 51% 38% 50% 60% 41%
Manomissione del lettore di carte per accesso al
locale interno ove e' dislocato lo sportello stesso
12% 15% 22% 11% 13% 19%
Altro 20% 34% 40% 39% 27% 40%
Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100%
Manomissioni ATM per tipologia Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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82
Figura 35. Manomissioni ATM per tipologia – anno 2010, 2011 – composizione percentuale
Modalità di cattura PIN
Nella tabella 20 e figura 36 vengono illustrati i dati relativi alla composizione delle
manomissioni osservate nel periodo 2010 e 2011 in funzione delle modalità di cattura
PIN33,34. L’uso della Microtelecamera rappresenta la modalità di cattura più frequente in
ciascuno dei semestri osservati (nel secondo semestre 2010 lo è insieme alla modalità
Tastiera sovrapposta). La frequenza di tale modalità è in calo in termini relativi
(composizione) e soprattutto in termini assoluti (espressi in termini del totale 2009 primo
semestre)35. Nel passaggio dal 2010 al 2011 vi è stata una contrazione di oltre il 50%. In
crescita i valori dei pesi della modalità Tastiera sovrapposta nel passaggio dal primo al
secondo semestre 2010 e, a livello annuale, stazionari i pesi delle altre modalità.
33La serie dei valori relativa alla modalità Telecamera o macchina fotografica a distanza è stata qui rivista
rispetto a quella diffusa nella precedente edizione del presente Rapporto. 34
I valori totali non corrispondono con quelli illustrati nella classificazione precedente (per tipologia) a causa di
una maggior presenza di missing nella classificazione per modalità cattura PIN . 35
Vedi anche nota al commento della Tabella 3.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
83
Tabella 20. Manomissioni ATM per tipologia – dati semestrali (Totale 2009 I sem = 100) ed
annuali (Totale 2009 = 100)
Figura 36. Manomissioni ATM per modalità di cattura PIN – anno 2009, 2010 – composizione
percentuale
Modalità di cattura PINvar %
Numero 2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
Altro 1.9 4.1 0.4 3.4 3.2 2.0 0%
Microtelecamera 67.4 27.2 33.3 10.3 51.1 23.6 -54%
Tastiera sovrapposta 11.6 27.3 22.1 9.4 21.1 17.0 -19%
Telecamera o macchina fotografica a distanza 1.1 0.2 0.2 0.4 0.7 0.3 -19%
Totale 82.0 58.8 56.0 23.4 76.1 42.9 -57%
composizione percentuale 2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
Altro 2% 7% 1% 14% 4% 5%
Microtelecamera 82% 46% 60% 44% 67% 55%
Tastiera sovrapposta 14% 46% 39% 40% 28% 40%
Telecamera o macchina fotografica a distanza 1% 0% 0% 2% 1% 1%
Tastiera sovrapposta 100% 100% 100% 100% 100% 100%
Totale 2009 I sem = 100 Totale 2009 = 100
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84
Nota criminologica(*)
I dati rilevati evidenziano una significativa “remotizzazione” del modus operandi
criminale.
Tale situazione consente una maggiore tranquillità all’autore del reato in quanto lo
stesso non ha necessità di operare in luoghi pubblici spesso controllati da sistemi di
videosorveglianza posti nell’area perimetrale delle banche e nelle immediate
adiacenze delle stesse.
Con riferimento alle modalità di acquisizione delle informazioni digitate dai clienti, vi è
da evidenziare che la continua evoluzione delle tecnologie di video acquisizione,
sempre più disponibili anche a costi molti ridotti, permette anche ai non professionisti
di realizzare azioni criminali.
I rischi connessi all’acquisizione delle informazioni digitate dai clienti, potrebbero
ridursi significativamente implementando sistemi di “identificazione biometrica” che si
basano sul riconoscimento delle caratteristiche uniche di un individuo, l'identificazione
biometrica. I vantaggi derivanti dall’uso di detti sistemi principali sono i seguenti:
vantaggio nella comodità: l’identificazione biometrica elimina la necessità di
utilizzare tastiere e carte o di memorizzare le password;
vantaggio di sicurezza: l'identificazione biometrica elimina il rischio di accesso non
autorizzato tramite chiavi (o carte) prese in prestito, false o rubate e password
compromessa.
Nella mentalità comune ai dati biometrici è quasi sempre associata una percezione di
elevata sicurezza.
Si consideri infine il rilevantissimo contributo offerto dalle teorie tecnologiche alla lotta
contro certe tipologie di crimini. L’osservazione attenta degli spazi fisici che sono
teatro delle azioni criminose, hanno consentito di approntare nuove tecniche di
dissuasione e financo di riduzione significativa dei colpi portati a termine.
(*) Università degli Studi del Molise – CADRI e Laboratorio Italiano di Criminologia
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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85
Tabella 21. Manomissioni ATM per ripartizione geografica – dati semestrali e annuali – tasso di
manomissione semestrale
Nella tabella 21 e nella figura 37 compaiono i tassi di manomissione semestrale in
relazione alle ripartizioni geografiche a 5 aree. I tassi sono calcolati come rapporto fra il
numero di manomissioni osservate in un arco temporale di 180 giorni sul numero medio di
ATM attivi nello stesso arco temporale36. Nel tasso specifico di area gli eventi (le
manomissioni) e gli ATM attivi si riferiscono alla stessa area. In relazione ad un
determinato arco temporale, il tasso esprime la frequenza con cui un generico ATM viene
manomesso. In generale, dunque, il confronto fra questi tassi può essere fatto solo
quando l’arco temporale, sottostante l’indice, è della stessa ampiezza, quindi il tasso
osservato in un anno può essere posto a confronto con quello osservato su un semestre
solo se calcolato in relazione ad un pari intervallo temporale. In questa analisi si è scelto
come intervallo temporale di riferimento un periodo di 180 giorni. In relazione al 2010 i
valori del tasso semestrale osservato nel primo semestre, nel secondo semestre e
nell’anno presentano sostanzialmente gli stessi valori, rispettivamente, 1,51%, 1,49% e
1,50%. Questo implica che il livelli di frequenza di manomissioni (a 180 giorni) si sono
mantenuti invariati e pari a circa 1,5% e che la frequenza annua (a 360 giorni) è stata di
circa il 3%. Totalmente diverso l’andamento intra annuale nel 2011. Nel primo semestre
abbiamo livelli in linea con i semestri precedenti, nel secondo assistiamo ad un calo
generalizzato, particolarmente accentuato per il Sud ed irrilevante per le Isole. In
relazione al 2010, i tassi maggiori di manomissione si presentano nel Centro (2,6%) e nel
Nord-Ovest (2,1%). Le rimanenti aree presentano tassi inferiori a quello medio nazionale
(1,5%) ed in particolare al di sotto dell’1%. Nella figura 38 è illustrata la composizione
percentuale delle manomissioni osservata nel 2010. Gli eventi colti nel Nord-ovest e
centro costituiscono quasi l’80% del totale.
36Il numero degli ATM manomessi è quello che emerge dall’archivio Sipaf, elaborato a partire da informazioni
analitiche. Il numero degli ATM attivi (manomessi e non) è stato fornito da Banca d’Italia ai livelli di
aggregazione contenuti nel rapporto.
Tasso di manomissione semestrale (manomissioni osservate in 180 giorni su numero medio atm attivi nel periodo)
2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
Nord-ovest 1,97% 2,25% 2,06% 1,02% 2,08% 1,44%
Nord-est 1,01% 0,99% 0,80% 0,55% 0,96% 0,55%
Centro 2,73% 2,49% 2,10% 0,93% 2,57% 1,42%
Sud 1,51% 0,74% 1,91% 0,53% 0,98% 0,82%
Isole 0,63% 0,77% 0,84% 0,83% 0,49% 0,64%
Totale 1,51% 1,49% 1,40% 0,59% 1,50% 0,99%
Manomissioni ATM per ripartizione geografica
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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86
Figura 37. Manomissioni ATM per ripartizione geografica – dati semestrali – tasso di
manomissione semestrale
Figura 38. Manomissioni ATM per ripartizione geografica - anno 2010, 2011 - composizione
percentuale
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87
Tabella 22. Manomissioni ATM per regione – dati semestrali e annuali – Tassi di manomissione
semestrale
A livello regionale (tabella 22), nel corso del 2010, i tassi maggiori di manomissione si
hanno nel Lazio (3,9%), Piemonte (2,9%), Abruzzo e Liguria (2%). Al di sotto del 2% ma
sopra la media nazionale: Toscana, Lombardia e Valle d’Aosta. Tutte e tre le regioni che
costituiscono il Nord-ovest presentano tassi di manomissione di rilievo. I tassi esaminati
nel corso dei semestri di osservazione non si mantengono affatto stabili. Il tasso della
Valle d’Aosta assume un valore significativo solo nel secondo semestre 201037. I tassi della
Toscana si riducono, in modo graduale, di quasi la metà. Il Lazio nel quarto semestre
osservato si porta a valori pari a meno di un quarto di quelli dei primi due semestri (il
Piemonte, ad un terzo). Queste dinamicità viene illustrata su mappa regionale nelle figure
39 e 40.
37Questa regione presenta una ridotta ampiezza geografica e di conseguenza un limitato numero di ATM
eventualmente oggetto di attacco. La comparsa/scomparsa del fenomeno su uno o più di questi ATM
attivano/disattivano in modo rapido ed importante i valori dell’indicatore qui illustrato.
Tasso di manomissione semestrale (manomissioni osservate in 180 giorni su numero medio atm attivi nel periodo)
Regione 2010 I sem 2010 II sem 2011 I sem 2011 II sem 2010 2011
Piemonte 3,02% 2,80% 1,93% 1,03% 2,91% 1,25%
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 0,00% 3,27% 0,00% 0,00% 1,50% 0,00%
Lombardia 1,46% 1,95% 2,19% 0,98% 1,70% 1,54%
Trentino-Alto Adige 0,67% 0,70% 0,99% 0,00% 0,69% 0,49%
Veneto 0,77% 0,64% 0,91% 0,36% 0,70% 0,59%
Friuli-Venezia Giulia 0,14% 0,00% 0,57% 0,00% 0,07% 0,29%
Liguria 2,10% 2,36% 1,67% 1,36% 2,01% 1,42%
Emilia-Romagna 1,49% 1,47% 0,67% 0,79% 1,43% 0,59%
Toscana 2,03% 1,64% 1,74% 0,93% 1,78% 1,24%
Umbria 1,11% 1,67% 0,52% 0,00% 1,27% 0,26%
Marche 1,59% 0,96% 0,70% 1,09% 1,27% 0,79%
Lazio 3,85% 3,90% 3,16% 0,88% 3,87% 2,01%
Abruzzo 2,93% 1,12% 1,03% 0,59% 1,99% 0,65%
Molise
Campania 1,50% 0,69% 2,56% 0,25% 1,05% 1,38%
Puglia 0,34% 0,66% 0,71% 0,75% 0,41% 0,43%
Basilicata 0,00% 0,34% 0,00% 0,77% 0,17% 0,38%
Calabria 0,00% 0,00% 1,62% 0,62% 0,00% 0,47%
Sicil ia 0,56% 0,77% 0,84% 1,00% 0,49% 0,74%
Sardegna 1,23% 0,00% 0,00% 0,28% 0,55% 0,14%
Totale 1,51% 1,49% 1,40% 0,59% 1,50% 0,99%
Manomissioni ATM per regione
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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88
Figura 39. Manomissioni ATM per regione – anno 2010 – tasso manomissione semestrale
Figura 40. Manomissioni ATM per regione – anno 2011 – tasso manomissione semestrale
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Nota criminologica(*)
L’analisi dei dati evidenzia una graduale riduzione delle manomissioni degli ATM in
tutta Italia e questo sia per una maggiore sicurezza intrinseca dei sistemi sia per
una più incisiva ed organizzata attività di controllo degli ambienti in cui i sistemi
sono installati.
La presenza di un basso tasso di manomissione nelle aree meridionali
storicamente connotate dalla presenza di forme di criminalità organizzata di tipo
mafioso, sembrerebbe delineare l’ipotesi di un maggior controllo del territorio
esercitato dalle suddette forme di criminalità che, più in generale, controlla la
circolazione del denaro.
(*) Università degli Studi del Molise – CADRI e Laboratorio Italiano di Criminologia
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90
6.3. Convenzioni revocate
Il fenomeno delle convenzioni revocate presenta nel 2011 un aumento, rispetto al 2010,
del 19%. Nel corso del 2010 il valore mensile ha oscillato nella fascia 20-50 (tabella 23 e
figura 41). Successivamente, nel corso del 2011, ha oscillato intorno a valori più ampi (43-
64) fino a settembre poi, da ottobre, si è ridotto in modo drastico e inatteso (0 revoche a
dicembre 2011). A livello mensile non appaiano fenomeni di stagionalità38.
Tabella 23. Revoca convenzioni – dati mensili – numero indice, composizione e variazione
percentuale
38Il valore del numero indice relativo al mese di dicembre 2010 differisce da quello diffuso nella precedente
versione del Rapporto a causa di una comunicazione di dati avvenuta successivamente alla data di
pubblicazione del Rapporto.
a - numero indice (2009-1=100) (2009=100)
Anno\Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Totale
2010 38 47 36 29 39 39 45 21 34 46 42 34 56
2011 57 45 62 49 61 43 64 49 55 23 27 0 67
b - composizione percentuale - anno 2009
Anno\Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Totale
2010 8% 10% 8% 6% 9% 9% 10% 5% 8% 10% 9% 7% 100%
2011 11% 8% 12% 9% 11% 8% 12% 9% 10% 4% 5% 0% 100%
c- variazioni percentuali rispetto al mese precedente
Anno\Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Totale
2010 25% -25% -18% 33% 0% 15% -53% 61% 34% -9% -20%
2011 68% -21% 39% -20% 23% -30% 49% -23% 12% -59% 18% -99% 19%
Revoche convenzioni
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Figura 41. Revoca convenzioni – dati mensili – numero indice (2009-1=100)
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Tabella 24. Revoca convenzioni per causale – anni 2010, 2011 (Totale 2009=100)
Figura 42. Revoca convenzioni per causale – anno 2010, 2011 – composizione percentuale
La tabella 24 illustra la distribuzione per causale delle revoche. Come si può notare (figura
42), nel 2010 le due causali non presentano pesi decisamente dissimili, mentre nel 2011
la causale Motivi di sicurezza generici (62%) prevale in modo significativo sull’altra. E’
stata tale causale ad determinare l’incremento del revoche avvenuto nel passaggio 2010-
2011.
2010 2011
Coinvolgimento dell esercente in attivita' che la societa'
segnalante ha ritenuto essere sospette,in base a verifiche o
controlli o riscontri da essa stessa effettuati
31.1 25.4
Motivi di sicurezza generici 25.2 41.3
Totale 56.2 66.7
Revoca convenzione per causale
Totale 2009 = 100
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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93
Tabella 25. Revoca convenzioni per ripartizione geografica – anni 2010, 2011 – composizione su
complesso delle revoche e incidenza percentuale su complesso convenzioni
La distribuzione geografica delle revoche è illustrata nella tabella 25, in relazione alle
ripartizioni geografiche a 5 aree. In essa compare sia l’indicazione sulla frequenza
(incidenza) percentuale delle revoche sul totale delle convenzioni attive che la
composizione percentuale sul totale delle convenzioni revocate39. Il primo indicatore
descrive la frequenza, la probabilità, con cui nell’arco di un anno è stata revocata una
convenzione per ciascuna convenzione attiva nel periodo (vedi figura 43). Ad alte (basse)
incidenze non è detto che corrispondano alti (bassi) volumi di revoche; questi ultimi,
infatti, dipendono anche dallo stock delle convenzioni in essere. Questa informazione è
contenuta nella composizione percentuale, che costituisce l’altro indicatore prospettato in
tabella e mostrato nella figura 44. Per il 2010, la ripartizione geografica con il maggior
incidenza di revoca è il Sud (0,13%); seguono, in ordine di incidenza, Nord-ovest e Isole
(0,09%-0,08%). Il Nord-est è la ripartizione con la minor incidenza: 0,04%, pari alla metà
di quello medio nazionale (0,08%). Il Sud rappresenta la ripartizione con maggiori criticità
anche in termini di composizione: il 30% delle revoche totali si concentra in questa area.
Le Isole pur avendo incidenze superiori a quelli del Centro e del Nord-est si colloca, in
termini di volumi, al di sotto di esse. Nel confronto fra il dato 2010 e quello 2011 (figura
43) si osservano variazioni nei livelli di incidenza pressoché nulle (aree del Nord) o
incrementi che vanno da circa il 70% (Centro) a oltre il 160% (Isole). In termini assoluti
(espressi in termini del totale 2009) vi è un calo generalizzato dei volumi nelle aree del
Nord ed un incremento importante nel Centro e nelle Isole. Le variazioni hanno portato a
nuovi pesi per le Isole e per il Nord-Ovest, mentre quelli delle altre ripartizioni mostrano
39Il numero delle convenzioni revocate sono quelle che emergono dall'archivio Sipaf, elaborate a partire da
informazioni analitiche. Il numero delle convenzioni attive sono state fornite da Banca d'Italia ai livelli di
aggregazione contenuti nel rapporto.
% inc % % inc %
Nord-ovest 28% 0,09% 21% 0,08%
Nord-est 13% 0,04% 9% 0,04%
Centro 19% 0,06% 23% 0,10%
Sud 30% 0,13% 27% 0,17%
Isole 11% 0,08% 20% 0,21%
Totale 100% 0,08% 100% 0,10%
2010 2011
Revoca convenzioni per ripartizione
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
94
una sostanziale stabilità. La concentrazione delle revoche nel Nord (est unito ad ovest) è
in diminuzione, mentre le altre in aumento.
Figura 43. Revoca convenzioni per ripartizione geografica – anni 2009, 2010 – incidenza
percentuale su complesso convenzioni
Figura 44. Revoca convenzioni per ripartizione geografica – anni 2009, 2010 (Totale
2009=100)
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
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95
Tabella 26. Revoca convenzioni per regione – anni 2010, 2011 – valori (Totale 2009=100) e
incidenza percentuale su complesso convenzioni
Regione 2010 2011 2010 2011
Piemonte 3.6 2.8 0.07% 0.06%
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 0.0 0.0 0.00% 0.00%
Lombardia 11.5 10.2 0.11% 0.11%
Trentino-Alto Adige 0.1 0.3 0.01% 0.02%
Veneto 4.1 2.7 0.07% 0.05%
Friuli-Venezia Giulia 0.0 0.6 0.00% 0.04%
Liguria 0.5 0.7 0.02% 0.04%
Emilia-Romagna 2.8 2.5 0.04% 0.05%
Toscana 1.6 2.0 0.03% 0.04%
Umbria 0.1 0.6 0.01% 0.05%
Marche 2.7 1.7 0.11% 0.08%
Lazio 6.0 11.3 0.07% 0.15%
Abruzzo 0.9 0.7 0.05% 0.04%
Molise 0.1 0.0 0.03% 0.02%
Campania 12.0 13.4 0.25% 0.34%
Puglia 1.6 2.3 0.04% 0.08%
Basilicata 0.0 0.0 0.00% 0.01%
Calabria 2.0 1.2 0.12% 0.09%
Sicil ia 5.9 13.0 0.10% 0.26%
Sardegna 0.5 0.4 0.03% 0.03%
Totale 56.0 66.3 0.08% 0.10%
Totale 2009 = 100 incidenza %
Revoca convenzioni per regione
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
96
Nella tabella 26 si prospettano i risultati relativi ad una disaggregazione regionale delle
informazioni. In essa compaiono sia le incidenze percentuali, che vengono mostrate in
mappa geografica nella figura 45 e figura 46, che i livelli assoluti (espressi in termini del
totale 2009)40. In relazione al 2010, la Campania è la regione con la più alta incidenza di
revoca convenzione, la sua incidenza è pari allo 0,25%, oltre 3 volte più alto di quello
medio nazionale (0,08%); si consideri che le quattro regioni che la seguono, in ordine
decrescente, la Calabria, la Lombardia, le Marche e la Sicilia, hanno una incidenza
inferiore alla metà: 0,10%-0,12%. Queste regioni determinano l’alta incidenza delle
ripartizioni del Sud e del Nord-Ovest, esaminato nell’analisi precedente sul 2010. In oltre
la metà delle regioni i livelli di incidenza si collocano al di sotto dello 0,5%. Il volume di
revoche osservato nel Sud si concentra, a sua volta, per il 71% nella regione Campania, in
cui si riscontra un quinto del totale delle revoche effettuate in Italia (21% nel 2010). Nella
Sicilia e nel Lazio si concentrano pesi quasi uguali pur avendo la prima una incidenza del
43% superiore rispetto alla seconda (0,10% vs 0,07%). In generale, la distribuzione delle
revoche per regione è alquanto concentrata. Nel 2010 oltre il 60% delle revoche hanno
riguardato solo 4 regioni: Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia. Nelle rimanenti regioni si
concentra il restante 40% delle revoche e in ciascuna di esse la concentrazione non
supera il 7%. I pesi delle regioni con maggiori criticità non mostrano segni di
cambiamento nel passaggio al 2011, anzi nel Lazio e nella Sicilia si ha un raddoppio dei
valori. Queste regioni che presentano un incremento importante dei livelli (qui espressi in
termini del totale 2009), presentano anche un incremento ampio delle incidenze. Fra le
regioni con una incidenza non trascurabile nel 2010 (colore giallo), le Marche
costituiscono l’unica regione ad avere un decremento importante.
40Vedi anche nota al commento della Tabella 3.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VI
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
97
Figura 45. Revoca convenzioni per regione – anno 2010 – incidenza percentuale su complesso
convenzioni
Figura 46. Revoca convenzioni per regione – anno 2011 – incidenza percentuale su complesso
convenzioni
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DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
98
Nota criminologica(*)
La distribuzione delle revoche di convenzioni è concentrata nelle regioni nella quali si
riscontra la presenza della criminalità organizzata di tipo camorristico e mafioso.
Tale circostanza è sintomatica della presenza nelle suddette aree di fenomeni estorsivi
e/o di usura ai danni degli esercenti convenzionati.
Dai primi siti pensati appositamente per la clonazione di carte di credito e il commercio
di informazioni bancarie rubate, fino agli ultimi casi noti (probabilmente già storia
antica, vista la velocità a cui si evolve il crimine sul web) in cui a gestire questi traffici
arrivano vere e proprie organizzazioni criminali.
Le organizzazioni criminali che tradizionalmente si occupano di altro, ad esempio di
droga, si stanno cominciando a muovere nel cyberspazio. I cartelli sud americani, ad
esempio, oramai usano molto i computer, e sono in grado di portare avanti operazioni
digitali molto complesse. Non si tratta più tanto del traffico di carte di credito, quanto
di attacchi mirati su specifici bersagli. Il più delle volte per rubare specifiche
informazioni o progetti, in altri casi per distruggere o danneggiare sistemi informatici.
(*) Università degli Studi del Molise – CADRI e Laboratorio Italiano di Criminologia
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VII
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
99
CAPITOLO VII
L’esperienza degli altri paesi
A livello internazionale esistono diversi enti, per lo più privati, che si occupano della
raccolta e dell’analisi di dati relativi alle frodi sulle carte di pagamento. Tra questi, paesi
come Regno Unito, Francia e Australia pubblicano annualmente statistiche che delineano
dettagliatamente il fenomeno.
Per comprendere meglio l’andamento delle frodi delle carte di pagamento in Italia, risulta
utile confrontare i dati illustrati nel capitolo precedente con quelli pubblicati dai Paesi
appena citati. Tuttavia, come anticipato nel capitolo 3, tra i diversi Paesi non esiste una
definizione condivisa di frode o delle tipologie con cui essa può manifestarsi.
Pertanto, al fine di effettuare raffronti omogenei, si è proceduto al confronto dei dati per i
quali i fenomeni rilevati risultano definiti ed analizzati in maniera analoga.
Nel prossimo paragrafo verranno dunque illustrate le principali statistiche pubblicate da
Regno Unito, Francia e Australia relativamente al fenomeno delle frodi sulle carte di
pagamento, mentre in quello successivo verranno confrontati i dati che sono risultati
omogenei rispetto a quelli rilevati da UCAMP.
7.1.REGNO UNITO, FRANCIA e AUSTRALIA
REGNO UNITO
Il rapporto sulle frodi con le carte di pagamento relativo al Regno Unito per il 2011 (Fraud
the Facts 2012) viene redatto da FFA (Financial Fraud Action UK) e da UK Card
Association. La FFA rappresenta le società di servizi finanziari, coordina le attività di
prevenzione contro le frodi e collabora con la UK Card Association, associazione leader per
quanto riguarda il mercato delle carte di pagamento che comprende tutte le principali
società emettenti carte di debito, credito e prepagate.
Il rapporto prende in esame le frodi sulle carte di pagamento emesse nel Regno Unito e
avvenute sia nel territorio nazionale sia all’estero durante il 2011.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VII
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
100
Nel Regno Unito le perdite subite dalle carte di pagamento, a causa delle frodi, sono di
circa 341 milioni di GBP su un transato complessivo di 559 miliardi di GBP.
La maggior parte delle frodi avviene sul territorio del Regno Unito (76%) mentre il
restante 24% avviene all’estero di cui circa ¼ negli Stati Uniti.
Transazioni non riconosciute nazionale / estero valori in milioni di sterline
valore ($) %
UK 261,0 76,5%
Estero 80,0 23,5%
Totale 341,0 100,0%
Fonte: elaborazioni su dati UK Cards Association, 2012
Tabella 27. Valore transazioni non riconosciute per area geografica di spesa - anno 2011-
composizione percentuale
Le tipologie di frode che vengono prese in esame dal rapporto sono: frodi carta non
presente (card not present, quando vengono sfruttati i dati di una carta senza però la
presenza fisica di quest’ultima, ad esempio pagamenti su internet, tramite posta o
telefono), carta contraffatta, carta smarrita o rubata, carta utilizzata con falsa identità,
carta non ricevuta.
Transazioni non riconosciute per causale Carte emesse in UK
a - Valore milioni di sterline
2011 %
Carta contraffatta 36,1 10,6%
Carta non ricevuta 11,3 3,3%
Carta rubata o smarrita 50,1 14,7%
Carta non presente (Card not present) / Numero carta usurpato 220,9 64,8%
Carta utilizzata con falsa identita 22,5 6,6%
Altro
Totale 340,9 100,0%
Fonte: elaborazioni su dati UK Cards Association, 2012
Tabella 28. Valore transazioni non riconosciute per causale - anno 2011 - composizione
percentuale
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VII
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
101
FRANCIA
I dati riguardanti la Francia sono stati evidenziati nel rapporto redatto dall’Observatoire de
la Sécuritédes Cartes de Paiement relativo all’anno 2011. L’Osservatorio è stato costituito
con la legge n°2001-1062 del 15 novembre 2001. La sua funzione è quella di favorire lo
scambio di informazioni e la concertazione tra tutte le parti interessate (consumatori,
commercianti, emittenti, autorità pubbliche) al fine di consentire il buon funzionamento e
la sicurezza dei sistemi di pagamento tramite carta.
In questo rapporto vengono analizzate le frodi relative alle carte emesse in Francia e
perpetrate sia sul territorio nazionale sia estero ma anche le frodi avvenute in Francia
tramite carte emesse all’estero.
Nel 2011 in Francia circolavano 85,7 milioni di carte di pagamento.
Il totale del transato è pari a 504 miliardi di Euro, l’ammontare totale delle frodi è pari a
306,8 milioni di Euro, con un tasso di frode dello 0,061%.
Il totale delle frodi sul territorio nazionale è stato pari a 211,5 milioni di Euro (69%)
mentre in totale delle frodi commesse all’estero (sempre su carte emesse in Francia) è
stato pari a 95,3 milioni (31%).
Transazioni non riconosciute nazionale / estero valori in milioni di euro
valore (€) %
Francia 211,5 68,9%
Estero 95,3 31,1%
Totale 306,8 100,0%
Fonte: elaborazioni su dati Observatoire de la Sécurité des Cartes de Paiement, 2012
Tabella 29. Valore transazioni non riconosciute per area geografica di spesa - anno 2011 -
composizione percentuale
Il rapporto francese analizza separatamente i pagamenti di prossimità (POS e macchine
automatiche come ad esempio distributori di carburante e di biglietti), i pagamenti a
distanza (Carta non presente o card not present) e infine i prelievi su ATM.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VII
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
102
Transazioni non riconosciute per tipo
Valore milioni di euro
valore % inc. %
Pagamenti di prossimità 76,7 25,0% 0,023%
Pagamenti a distanza 174,6 56,9% 0,373%
Prelievi ATM 55,4 18,1% 0,045%
Totale 306,7 100,0% 0,061%
Fonte: elaborazioni su dati Observatoire de la Sécurité des Cartes de Paiement, 2012
Tabella 30. Valore transazioni non riconosciute per tipo – area geografica di spesa Francia-
anno 2011 – valore e composizione percentuale
Per quanto riguarda i tipi di frode il rapporto francese distingue 5 categorie: carte smarrite
o rubate, carte non ricevute, carte contraffatte, numero della carta usurpato e una
categoria residuale “altro” (in cui troviamo soprattutto le frodi legate all’apertura di un
conto utilizzando un’identità rubata).
Transazioni non riconosciute per causale Carte emesse in Francia
a - Valore milioni di euro
2011 %
Carta contraffatta 4,9 2,3%
Carta non ricevuta 1,1 0,5%
Carta rubata o smarrita 76,3 36,1%
Carta non presente (Card not present) / Numero carta usurpato 126,6 59,8%
Carta utilizzata con falsa identita
Altro 2,7 1,3%
Totale 211,6 100,0%
Fonte: elaborazioni su dati Observatoire de la Sécurité des Cartes de Paiement, 2012
Tabella 31. Valore transazioni non riconosciute per causale – anno 2011 – composizione
percentuale
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VII
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
103
AUSTRALIA
I dati che riguardano l’Australia sono riportati dalle statistiche Fraud Perpetrated on
Cheques and Plastic Cards 2012 elaborate dall’Australian Payment Clearing Association
(APCA) che ha come finalità di migliorare la sicurezza, l’affidabilità, la convenienza e
l’efficienza del sistema di pagamento australiano .
L’APCA riporta i dati relativi alle carte di debito, credito e prepagate. I dati inerenti le frodi
sulle carte di credito e sulle carte prepagate sono forniti all’APCA dai maggiori circuiti
operanti in Australia e coprono quasi tutta l’attività delle carte di credito. Vengono
considerati tre tipi di transazione fraudolenta: frodi sulle carte emesse in Australia e
utilizzate sul territorio nazionale, frodi su carte emesse in Australia e utilizzate all’estero,
frodi su carte emesse all’estero e utilizzate in Australia.
Per quanto riguarda le carte di debito i dati sono forniti dal CECS (Consumer Electronic
Clearing System) i cui membri emettono carte di debito o forniscono servizi relativi alle
transazioni con carte di debito. Si stima che i membri del CECS gestiscano quasi tutta
l’attività delle carte di debito in Australia. Le frodi comprendono tutte quelle derivanti da
transazioni avvenute sulla rete domestica australiana.
Il rapporto australiano distingue, tra le varie tipologie di frode, quelle che colpiscono le
carte di debito, di credito e le prepagate.
Il totale del transato è pari a 571miliardi di dollari australiani, l’ammontare totale delle
frodi è pari a 292 milioni di dollari australiani, con un tasso di frode dello 0,051%.
Il totale delle frodi sul territorio nazionale è stato pari a 119 milioni di dollari australiani
(40,7%) mentre il totale delle frodi commesse all’estero (sempre su carte emesse in
Australia) è stato pari a 173 milioni (59,3%).
Transazioni non riconosciute nazionale / estero
numero % valore ($) %
Australia 436.679 37,9% 118.756.252 40,7%
Estero 715.241 62,1% 173.236.992 59,3%
Totale 1.151.920 100,0% 291.993.244 100,0%
Fonte: elaborazioni su dati Australian Payment Clearing Association, 2012
Tabella 32. Valore transazioni non riconosciute per area geografica – anno 2011 – composizione
percentuale
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VII
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
104
Relativamente alle carte di debito le categorie di frode sono: carta smarrita o rubata,
carta non ricevuta, carta contraffatta, una categoria residuale “altro” che comprende
anche le frodi applicative e l’utilizzo di falsa identità.
Per quanto riguarda le frodi sulle carte di credito e prepagate le categorie di frode prese
in esame sono: carta smarrita o rubata, carta non ricevuta, frodi applicative (quando
viene utilizzata una identità fittizia o un’identità altrui per fornire false informazioni
durante il processo applicativo per l’apertura di un conto), carte contraffatte, frodi “carta
non presente” (card not present), una categoria residuale “altro” che comprende ad
esempio le frodi legate all’utilizzo di un conto esistente senza l’autorizzazione del legittimo
titolare.
Transazioni non riconosciute per causale Carte emesse in Australia
a - Valore milioni di dollari
2011 %
Carta contraffatta 66,0 22,6%
Carta non ricevuta 4,0 1,4%
Carta rubata o smarrita 20,1 6,9%
Carta non presente (Card not present) / Numero carta usurpato 197,5 67,6%
Carta utilizzata con falsa identita 1,0 0,3%
Altro 3,4 1,2%
Totale 292,0 100,0%
Fonte: elaborazioni su dati Australian Payment Clearing Association, 2012 (solo Scheme Credit, Debit and
charge cards)
Tabella 33. Valore transazioni non riconosciute per causale – anno 2011 – composizione
percentuale
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VII
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
105
7.2. Confronti internazionali
Relativamente alle statistiche internazionali appena illustrate, è stato innanzitutto possibile
comparare l’incidenza percentuale dell’importo frodato tra Italia, UK, Francia e Australia.
Dal confronto emerge come, a parità di transazioni, la Francia e UK subiscono più del
doppio delle perdite rispetto all’Italia.
Fonte: elaborazioni su dati Observatoire de la Sécurité des Cartes de Paiement, 2012 e UK Cards Association,
2012, Australian Payment Clearing Association, 2012 (solo Scheme Credit, Debit and charge cards)
Figura 47. Valore transazioni non riconosciute per area geografica di spesa- Italia, UK, Francia
e Australia - anno 2011 – incidenza percentuale
In secondo luogo, è stato possibile confrontare l’importo frodato per luogo di
commissione, dove la Gran Bretagna e la Francia riportano le perdite maggiori sui
pagamenti effettuati a livello nazionale rispetto a quelli eseguiti all’estero. In Italia invece
la composizione dell’importo frodato risulta inversa: le perdite commesse all’estero
superano di gran lunga quelle commesse in Italia.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VII
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
106
Transazioni non riconosciute nazionale / estero
Italia UK Francia Australia
Nazionale 36% 77% 69% 41%
Estero 64% 23% 31% 59%
Totale 100% 100% 100% 100%
Fonte: elaborazioni su dati UK Card Association, Observatoire de la Sécurité des Cartes de Paiement,
Australian Payment Clearing Association, 2012 (solo Scheme Credit, Debit and charge cards)
Tabella 34. Valore transazioni non riconosciute per area geografica di spesa - Italia, UK, Francia
e Australia - anno 2011 – composizione percentuale
Fonte: elaborazioni su dati UK Card Association, Observatoire de la Sécurité des Cartes de Paiement,
Australian Payment Clearing Association, 2012 (solo Scheme Credit, Debit and charge cards)
Figura 48. Valore transazioni non riconosciute per area geografica di spesa- Italia, UK, Francia
e Australia - anno 2011 – composizione percentuale
È stato inoltre possibile comparare le perdite associate a ciascuna tipologia di frode e
l’Italia è risultata la nazione, tra quelle considerate, con la più alta incidenza di perdite
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VII
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
107
dovute alla contraffazione della carta di pagamento. Da notare tuttavia come tale
fenomenologia andrà a ridursi grazie alla migrazione a microcircuito di tutte le carte e i
dispositivi di pagamento41. Per la Gran Bretagna, la Francia e l’Australia la tipologia di
frode con l’importo più elevato risulta invece essere associato alla tipologia di frode “carta
non presente”. Infine, in ciascuno dei Paesi considerati, la carta non ricevuta è la tipologia
di frode a cui è associata la perdita minore. Come suggerisce la UK Card Association42,
tale tendenza può essere ricondotta all’introduzione da parte degli Istituti Bancari
dell’invio separato del PIN rispetto alla carta di pagamento, misura che ha favorito la
diminuzione delle frodi per carta non ricevuta in particolare sulle transazioni ove è
obbligatoria la digitazione del PIN.
Transazioni non riconosciute per causale
Italia UK Francia Australia
Carta non presente (Card not present) / Numero carta usurpato
25% 65% 60% 68%
Carta contraffatta 50% 11% 2% 23%
Carta smarrita/rubata 18% 15% 36% 7%
Carta non ricevuta 2% 3% 1% 1%
Carta utilizzata con falsa identita 5% 7%
0%
Altro 1% 1%
Totale 100% 100% 100% 100%
Fonte: elaborazioni su dati UK Card Association, Observatoire de la Sécurité des Cartes de Paiement,
Australian Payment Clearing Association, 2012 (solo Scheme Credit, Debit and charge cards)
Tabella 35. Valore transazioni non riconosciute per causale- Italia, UK, Francia e Australia -
anno 2011 - composizione percentuale
41L’introduzione della tecnologia a microcircuito, oltre ad aumentare in generale la sicurezza delle carte di
pagamento, dovrebbe limitare notevolmente – se non addirittura eliminare - le clonazioni. Difatti il chip
possiede algoritmi di criptazione per l’autenticazione delle carte molto più robusti rispetto alla tecnologia a
banda magnetica. A tal proposito, si veda ECB, (2010), reperibile al sito internet
http://www.ecb.int/pub/pdf/other/singleeuropaymentsarea201010en.pdf. 42
Financial Fraud Action UKet al. (2012), reperibile al sito internet:
http://www.financialfraudaction.org.uk/Publications/http://www.financialfraudaction.org.uk/Publications/files
/assets/downloads/publication.pdf
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VII
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
108
Fonte: elaborazioni su dati UK Card Association, Observatoire de la Sécurité des Cartes de Paiement,
Australian Payment Clearing Association, 2012 (solo Scheme Credit, Debit and charge cards)
Figura 49. Valore transazioni non riconosciute per causale - Italia, UK, Francia e Australia -
anno 2011 - composizione percentuale
Rispetto alle tipologie di pagamento è possibile notare come in Italia la perdita maggiore
sia associata ai pagamenti di prossimità43, mentre in Francia a quelli a distanza, categoria
che in Italia risulta invece essere residuale. Tale tendenza è confermata anche dalle
incidenze sul totale delle transazioni: a parità di transazioni, in Francia il numero di frodi
attribuibile ai pagamenti a distanza è più di due volte superiore a quello italiano. Ne
consegue che il rischio frode per tale tipologia di pagamento è nettamente più elevato in
Francia che in Italia. Lo stesso vale per prelievi su ATM, mentre per i pagamenti di
prossimità, in Italia il rischio di subire una frode risulta leggermente superiore.
43Per pagamenti di prossimità si intendono quelli effettuati su POS, mentre per pagamenti a distanza si fa
riferimento a quelli senza la presenza fisica del titolare della carta (internet, telefono e posta).
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VII
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
109
Transazioni non riconosciute per tipo
Italia Francia
% inc. % % inc. %
Pagamenti di prossimità 38% 0,017% 25% 0,023%
Pagamenti a distanza 26% 0,239% 57% 0,373%
Prelievi ATM 36% 0,013% 18% 0,045%
Totale 100% 0,020% 100% 0,061%
Fonte: elaborazioni su dati Observatoire de la Sécurité des Cartes de Paiement, 2012
Tabella 36. Valore transazioni non riconosciute per tipo – Italia e Francia - anno 2011 -
composizione percentuale e incidenza
Fonte: Elaborazioni su dati Observatoire de la Sécurité des Cartes de Paiement, 2012
Figura 50. Valore transazioni non riconosciute per tipo – Italia e Francia - anno 2011 –
incidenza
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – CAPITOLO VII
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
110
Fonte: elaborazioni su dati Observatoire de la Sécurité des Cartes de Paiement, 2012
Figura 51. Valore transazioni non riconosciute per tipo - Italia, Francia - anno 2011 -
composizione percentuale
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – BIBLIOGRAFIA
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
111
BIBLIOGRAFIA
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Cassazione Penale, Sez. VI, 16 luglio 2009, n.35930.
Cassazione Penale, Sez. Unite, 28 marzo 2001, n.22902.
Cassazione Penale, Sez. V, 12 dicembre 2005, n.6695.
Cassazione Penale, Sez. I, 23 aprile 2004, n.26300.
Cassazione Penale, Sez. Unite, 28 marzo 2001, n.22902.
Cassazione Penale, Sez. V, 19 dicembre 2003, n.2672.
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Cassazione Penale, Sez. II, 6 maggio 2011, n.17748.
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 - BIBLIOGRAFIA
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
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http://www.apca.com.au
http://www.bancaditalia.it
http://www.banque-france.fr
http://www.cardwatch.org.uk
http://www.ecb.int
http://www.observatoire-cartes.fr
http://sdw.ecb.europa.eu
http://www.theukcardsassociation.org.uk
http://www.unionemilano.it
http://www.rissc.it/alias
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – INDICE
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
II
GRUPPO DI LAVORO
COORDINATORE DEL RAPPORTO
Sergio Zorzo - GDF - UCAMP Responsabile Area Carte di Pagamento
GRUPPO OPERATIVO
Emanuela Virardi - UCID - Ufficio Coordinamento Informatico Dipartimentale
Francesca di Brisco - Consip S.p.A.
Stefano Grossi - Consip S.p.A.
Alessandra de Castro - Consip S.p.A.
Massimo Palombi - Consip S.p.A.
Marco Mastrorillo - GDF - UCAMP
Guglielmo Mancini - GDF - UCAMP
Università degli Studi del Molise – CADRI e Laboratorio Italiano di Criminologia
Prof. Davide Barba
Prof. Massimo Petrone
GRUPPO CONSULTIVO
Banca d’Italia
Servizio Supervisione sui Mercati e sul Sistema dei Pagamenti, Divisione Strumenti e
Servizi di Pagamento al Dettaglio
ABI – ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA
Ufficio Sistemi e Servizi di Pagamento
Enti aderenti al SIPAF
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 - INDICE
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
III
INDICE
INTRODUZIONE 5
CAPITOLO I 6
CAPITOLO II 9
CAPITOLO III 11
3.1. PROFILI CIVILISTICI E INCIDENZA ECONOMICA ............................................................................... 11
3.2. MIGRAZIONE A MICROCIRCUITO............................................................................................... 19
CAPITOLO IV 21
CAPITOLO V 29
CAPITOLO VI 35
6.1. TRANSAZIONI NON RICONOSCIUTE ............................................................................................ 35
6.2. ATM MANOMESSI ............................................................................................................... 79
6.3. CONVENZIONI REVOCATE ....................................................................................................... 90
CAPITOLO VII 99
7.1. REGNO UNITO, FRANCIA E AUSTRALIA .............................................................................. 99
7.2. CONFRONTI INTERNAZIONALI ................................................................................................ 105
BIBLIOGRAFIA 111
SITOGRAFIA I
GRUPPO DI LAVORO II
ANNESSO RISERVATO A
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – INDICE DELLE TABELLE
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
IV
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1. Transazioni non riconosciute – dati semestrali e annuali – incidenze percentuali sul
transato complessivo ........................................................................................... 35
Tabella 2. Transazioni non riconosciute – dati mensili – variazioni percentuali rispetto mese
precedente e valore medio transazione (Euro) ....................................................... 36
Tabella 3. Transazioni non riconosciute per causale – dati semestrali (totale 2009 I sem=100) e
annuali (totale 2009=100) .................................................................................... 39
Tabella 4. Transazioni non riconosciute per causale (tecnologico vs non tecnologico) – dati
semestrali (totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100) ........................... 42
Tabella 5. Transazioni non riconosciute per tipo – dati semestrali e annuali – incidenza percentuale su transato complessivo, valore medio transazione non riconosciuta
(Euro) e multiplo rispetto al valore complessivo ..................................................... 43
Tabella 6. Transazioni non riconosciute per tipo – dati semestrali (totale 2009 I sem=100) e
annuali (totale 2009=100) .................................................................................... 46
Tabella 7. Transazioni non riconosciute per area geografica – dati semestrali (totale 2009 I
sem=100) e annuali (totale 2009=100) e valore medio transazione (Euro) .............. 47
Tabella 8. Transazioni non riconosciute nazionali per tipo – dati semestrali (totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100) e valore medio transazione (Euro) .............. 50
Tabella 9. Transazioni non riconosciute estere per tipo – dati semestrali (totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100) e valore medio transazione (Euro) .............. 53
Tabella 10. Valore transazioni non riconosciute su POS per paese – dati semestrali (totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100) ................................................................. 56
Tabella 11. Valore transazioni non riconosciute su POS e Internet per categoria merceologica –
dati semestrali (totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100) ..................... 62
Tabella 12. Numero transazioni non riconosciute su POS e Internet per categoria merceologica –
dati semestrali (totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100) ..................... 63
Tabella 13. Valore transazioni non riconosciute su POS per categoria merceologica – dati
semestrali (totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100) ........................... 67
Tabella 14. Valore transazioni non riconosciute su Internet per categoria merceologica – dati
semestrali (totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100) ........................... 70
Tabella 15. Transazioni non riconosciute su prelievi per area geografica – dati semestrali e annuali – incidenza percentuale su transato complessivo, valore medio transazione
non riconosciuta (Euro) e multiplo rispetto al valore complessivo ............................ 73
Tabella 16. Transazioni non riconosciute su prelievi per ripartizione geografica – dati semestrali
(totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100) e valore medio transazione (Euro) ................................................................................................................. 75
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 - INDICE DELLE TABELLE
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
V
Tabella 17. Valore transazioni non riconosciute su prelievi per regione – dati semestrali (totale 2009 I sem=100) e annuali (totale 2009=100) ...................................................... 78
Tabella 18. Manomissioni ATM – dati mensili e annuali – numero indice, composizione e variazione percentuale ......................................................................................... 79
Tabella 19. Manomissioni ATM per tipologia – dati semestrali (Totale 2009 I sem =100) ed
annuali (Totale 2009=100)................................................................................... 81
Tabella 20. Manomissioni ATM per tipologia – dati semestrali (Totale 2009 I sem = 100) ed
annuali (Totale 2009 = 100) ............................................................................... 83
Tabella 21. Manomissioni ATM per ripartizione geografica – dati semestrali e annuali – tasso di
manomissione semestrale .................................................................................... 85
Tabella 22. Manomissioni ATM per regione – dati semestrali e annuali – Tassi di manomissione
semestrale .......................................................................................................... 87
Tabella 23. Revoca convenzioni – dati mensili – numero indice, composizione e variazione percentuale ......................................................................................................... 90
Tabella 24. Revoca convenzioni per causale – anni 2010, 2011 (Totale 2009=100) ................... 92
Tabella 25. Revoca convenzioni per ripartizione geografica – anni 2010, 2011 – composizione su complesso delle revoche e incidenza percentuale su complesso convenzioni ............ 93
Tabella 26. Revoca convenzioni per regione – anni 2010, 2011 – valori (Totale 2009=100) e incidenza percentuale su complesso convenzioni ................................................... 95
Tabella 27. Valore transazioni non riconosciute per area geografica di spesa - anno 2011- composizione percentuale .................................................................................. 100
Tabella 28. Valore transazioni non riconosciute per causale - anno 2011 - composizione
percentuale ....................................................................................................... 100
Tabella 29. Valore transazioni non riconosciute per area geografica di spesa - anno 2011 -
composizione percentuale .................................................................................. 101
Tabella 30. Valore transazioni non riconosciute per tipo – area geografica di spesa Francia- anno
2011 – valore e composizione percentuale .......................................................... 102
Tabella 31. Valore transazioni non riconosciute per causale – anno 2011 – composizione percentuale ....................................................................................................... 102
Tabella 32. Valore transazioni non riconosciute per area geografica – anno 2011 – composizione percentuale ....................................................................................................... 103
Tabella 33. Valore transazioni non riconosciute per causale – anno 2011 – composizione percentuale ....................................................................................................... 104
Tabella 34. Valore transazioni non riconosciute per area geografica di spesa - Italia, UK, Francia e
Australia - anno 2011 – composizione percentuale ............................................... 106
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 – INDICE DELLE TABELLE
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
VI
Tabella 35. Valore transazioni non riconosciute per causale- Italia, UK, Francia e Australia - anno 2011 - composizione percentuale ........................................................................ 107
Tabella 36. Valore transazioni non riconosciute per tipo – Italia e Francia - anno 2011 - composizione percentuale e incidenza ................................................................. 109
RAPPORTO STATISTICO SULLE FRODI CON LE CARTE DI PAGAMENTO NO. 2/2012 - INDICE DELLE FIGURE
DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
VII
INDICE DELLE FIGURE
Figura 1. Transazioni non riconosciute – dati mensili – numero indice (2009-1=100) ............. 37
Figura 2. Transazioni non riconosciute – dati mensili - valore medio (Euro) ........................... 37
Figura 3. Transazioni non riconosciute – dati mensili – numero indice (2009-1=100) ............. 37
Figura 4. Transazioni non riconosciute per causale – dati semestrali (totale 2009 I sem=100) 39
Figura 5. Transazioni non riconosciute per causale – anno 2010 – composizione percentuale . 41
Figura 6. Transazioni non riconosciute per causale – anno 2011 – composizione percentuale . 41
Figura 7. Valore transazioni non riconosciute per tipo – dati semestrali – incidenza percentuale su transato complessivo ....................................................................................... 45
Figura 8. Numero transazioni non riconosciute per tipo – dati semestrali – incidenza percentuale su transato complessivo ..................................................................... 45
Figura 9. Valore transazioni non riconosciute per area geografica – dati semestrali (totale 2009
I sem=100) ......................................................................................................... 47
Figura 10. Valore transazioni non riconosciute per area geografica – anno 2010 – composizione
percentuale ......................................................................................................... 49
Figura 11. Valore transazioni non riconosciute per area geografica – anno 2011 – composizione
percentuale ......................................................................................................... 49
Figura 12. Valore transazioni non riconosciute nazionali per tipo – dati semestrali (totale 2009 I
sem = 100) ......................................................................................................... 50
Figura 13. Valore transazioni non riconosciute nazionali per tipo – anno 2010 – composizione percentuale ......................................................................................................... 52
Figura 14. Valore transazioni non riconosciute nazionali per tipo – anno 2011 – composizione percentuale ......................................................................................................... 52
Figura 15. Valore transazioni non riconosciute estere per tipo – dati semestrali (totale 2009 I
sem = 100) ......................................................................................................... 53
Figura 16. Transazioni non riconosciute estere per tipo – anno 2010 – composizione percentuale55
Figura 17. Transazioni non riconosciute estere per tipo – anno 2011 – composizione percentuale55
Figura 18. Valore transazioni non riconosciute su POS per paese – anno 2010 – composizione percentuale ......................................................................................................... 58
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VIII
Figura 19. Numero transazioni non riconosciute su POS per paese – anno 2011 – composizione percentuale ......................................................................................................... 59
Figura 20. Valore transazioni non riconosciute su POS per paese – variazione annuale (Totale 2009 =100) ......................................................................................................... 60
Figura 21. Valore transazioni non riconosciute su POS per paese – variazione semestrale (totale
2009 I sem=100)................................................................................................. 61
Figura 22. Valore transazioni non riconosciute su POS e Internet per categoria merceologica –
dati semestrali (totale 2009 I sem = 100) ............................................................. 65
Figura 23. Numero transazioni non riconosciute su POS e Internet per categoria merceologica –
dati semestrali (totale 2009 I sem = 100) ............................................................. 65
Figura 24. Valore (basso) e Numero (alto) delle transazioni non riconosciute su POS e Internet
per categoria merceologica – variazione annuale (Totale 2009=100) ...................... 66
Figura 25. Valore transazioni non riconosciute su POS per categoria merceologica – dati semestrali (totale 2009 I sem = 100) .................................................................... 68
Figura 26. Valore transazioni non riconosciute su POS per categoria merceologica – variazione annuale (totale 2009=100) ................................................................................... 69
Figura 27. Valore transazioni non riconosciute su Internet per categoria merceologica – dati
semestrali (totale 2009 I sem =100) ..................................................................... 71
Figura 28. Valore transazioni non riconosciute su Internet per categoria merceologica –
variazione annuale (totale 2009=100) ................................................................... 72
Figura 29. Valore transazioni non riconosciute su prelievi per area geografica – dati semestrali –
incidenza percentuale su transato complessivo ...................................................... 74
Figura 30. Numero transazioni non riconosciute su prelievi per area geografica – dati semestrali
– incidenza percentuale su transato complessivo ................................................... 74
Figura 31. Valore transazioni non riconosciute su prelievi per ripartizione geografica – dati semestrali (totale 2009 I sem = 100) .................................................................... 76
Figura 32. Valore transazioni non riconosciute su prelievi per ripartizione geografica – anno 2010, 2011 – composizione percentuale ................................................................ 77
Figura 33. Manomissioni ATM – dati mensili – numero indice (2009-1=100) ............................ 80
Figura 34. Manomissioni ATM – dati mensili – numero indice (2009-1=100) ............................ 80
Figura 35. Manomissioni ATM per tipologia – anno 2010, 2011 – composizione percentuale ..... 82
Figura 36. Manomissioni ATM per modalità di cattura PIN – anno 2009, 2010 – composizione
percentuale ......................................................................................................... 83
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IX
Figura 37. Manomissioni ATM per ripartizione geografica – dati semestrali – tasso di manomissione semestrale .................................................................................... 86
Figura 38. Manomissioni ATM per ripartizione geografica - anno 2010, 2011 - composizione percentuale ......................................................................................................... 86
Figura 39. Manomissioni ATM per regione – anno 2010 – tasso manomissione semestrale ....... 88
Figura 40. Manomissioni ATM per regione – anno 2011 – tasso manomissione semestrale ....... 88
Figura 41. Revoca convenzioni – dati mensili – numero indice (2009-1=100) .......................... 91
Figura 42. Revoca convenzioni per causale – anno 2010, 2011 – composizione percentuale ..... 92
Figura 43. Revoca convenzioni per ripartizione geografica – anni 2009, 2010 – incidenza
percentuale su complesso convenzioni .................................................................. 94
Figura 44. Revoca convenzioni per ripartizione geografica – anni 2009, 2010 (Totale 2009=100)94
Figura 45. Revoca convenzioni per regione – anno 2010 – incidenza percentuale su complesso convenzioni ......................................................................................................... 97
Figura 46. Revoca convenzioni per regione – anno 2011 – incidenza percentuale su complesso
convenzioni ......................................................................................................... 97
Figura 47. Valore transazioni non riconosciute per area geografica di spesa- Italia, UK, Francia e
Australia - anno 2011 – incidenza percentuale ..................................................... 105
Figura 48. Valore transazioni non riconosciute per area geografica di spesa- Italia, UK, Francia e
Australia - anno 2011 – composizione percentuale ............................................... 106
Figura 49. Valore transazioni non riconosciute per causale - Italia, UK, Francia e Australia - anno 2011 - composizione percentuale........................................................................ 108
Figura 50. Valore transazioni non riconosciute per tipo – Italia e Francia - anno 2011 – incidenza109
Figura 51. Valore transazioni non riconosciute per tipo - Italia, Francia - anno 2011 -
composizione percentuale .................................................................................. 110