I NUMERO - axadacatania.com · mente con i numeri successivi. In conclusione sarà un giornale nel...

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I NUMERO I Numero - Anno I - 2013

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I NUMERO I

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REDAZIONE Direttore

Mario Ragusa

Vice-direttore

Paola Tirr

Capo Redattore

Alessia Di Mari

Redazione

Rita C. M. Intravaia

Valentina Milazzo

Alessio Platania

Salvo Privitera

Simona Zappal

Paolo Zappulla

Sede

Sede Axada Catania,

Policlinico di Catania,

Edificio 1, I piano

Contattaci

[email protected]

Se vuoi entrare a far parte del progetto o semplicemente proporre

unidea o un articolo da pubblicare sui numeri successivi

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3. Presentazione Axada Magazine: perch? Perch si!

5. Editoriale Giovani medici tra presente e futuro in una sanit pubblica in continua evoluzione

7. AxadActivity Una goccia di sangue per un mare di solidariet. Perch la vita non aspetta! LAssociazione Axada in una Spettacolare Sira o tri Metti una sera a cena Al buio!

14. Attualit Passaggio di consegna: verso una nuova universit Panem et circenses. La verit fa male

19. News Medicina Proteine: Fabbrica di idrogeno Chiedendo al cattivo di darci una mano... Riforma specializzazioni: tra voci e attese

23. News Odontoiatria Parodontite e stress emotivo: possibile correlazione?

25. Info dallAteneo Servizio mensa

27. AppMed Eponyms

30. Bacheca Cineforum

31. Storia della Medicina

Medicine t and Romanorum

33. Corsi&Congressi

34. Bacheca

Axada Magazine: perch? Perch si!

Con non poca fatica i-nizia questa nuova sfi-da per lAssociazione Axada Catania: dar vita ad un giornale proprio, Axada Magazine. Lidea venuta fuori qualche mese fa dalla volont e anche in par-te dalla necessit di a-vere un altro mezzo di informazione per lAssociazione, un mezzo vecchio stile (sebbene il formato di diffu-sione scelto sar principalmente quello digitale, quasi un obbligo nella societ moderna), da affianca-re e da integrare con gli altri mezzi molto pi radicati nel web e nel so-cial, come lo sono sia il sito internet (www.axadacatania.com) sia la pa-gina facebook dellAssociazione. Portare avanti un progetto ambizio-so quale la progettazione e la realiz-zazione di un magazine partendo da zero stato abbastanza impe-gnativo, ma stato possibile grazie allimpegno profuso da tutti i mem-bri della redazione, che sentitamen-te ringrazio, i quali con le loro idee prima e con la comunione di in-tenti poi, a progetto delineato, hanno contribuito al passo pi im-portante e pi difficile per qualsiasi rivista: il primo numero.

Certamente non termi-nato qui il nostro impe-gno n lattenzione e la cura dei particolari che devono contraddistin-guere ogni numero di Axada Magazine. Un prodotto di qualit, che abbia successo, deve essere per prima cosa ricco di contenuti e di spunti interessanti per il

lettore, poi deve avere certamente un alto livello linguistico, ma ac-canto a questo non deve essere mai trascurato il pacchetto nel quale questi contenuti vengono inseriti: questo che rende pi o meno credi-bile o professionale una rivista. questa la prima cosa che distingue un giornale sportivo da un quoti-diano, un fumetto da un romanzo, una rivista di gossip da una rivista scientifica. Attenzione per, dei contenuti o degli ottimi spunti di riflessione si possono prendere da ciascuno di questi (anche dalla rivista di gossip, perch no) quello che cambia pe-r lapproccio del lettore quando si trova in mano una rivista e vede il modo in cui essa si presenta.

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Mario Ragusa

http://www.axadacatania.comhttp://www.facebook.com/AxadaCatania?fref=tshttp://www.facebook.com/AxadaCatania?fref=ts

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Se il nome scelto per la nostra rivi-sta, Axada Magazine, non per-mette bene di capire cosa tratta, soprattutto per invogliare i lettori, ognuno con i propri interessi e le proprie passioni, almeno ad aprirla e poi a scegliere se chiuderla alla prima pagina (presentazione esclu-sa, eh!) oppure se dedicargli un po del proprio tempo per cercare di capire perch dei ragazzi, ovvia-mente non retribuiti, hanno deciso di mettere le proprie passioni, le proprie competenze e parte del loro tempo a disposizione per questo progetto. Ma di cosa si occuper Axada Magazine? Cosa il lettore dovrebbe aspettarsi? Le grandi aree di interesse sono 3: Lattivit, frenetica e piena di

eventi di diversa natura, dallambito medico al volon-tariato alle attivit aggregati-ve e ricreative, effettuata dallAssociazione Axada Cata-nia;

Larea sanitaria, della quale fanno parte molti membri dellAssociazione e nella quale convergono gli interessi e la curiosit di molti membri;

La grande area (come la chia-mo io) delle passioni, che con-terr informazioni e argomen-t i d i v a r i o g e n e r e :

dallattualit, alla storia della medicina, alla tecnologia.

Sono sicuro che proprio questa ul-tima parte si arricchir ulterior-mente con i numeri successivi. In conclusione sar un giornale nel quale si potranno esprimere le pro-prie idee, valorizzare le proprie passioni, scambiarsi informazioni e curiosit. Sar un efficace mezzo di informazione per gli studenti di Medicina e per i giovani medici, per i neo-laureati e per gli specia-lizzandi. Il Magazine ha lobiettivo di lascia-re qualcosa di concreto nel lettore, anche soltanto una sensazione po-sitiva, che lo invogli a leggere o sfo-gliare anche i numeri successivi. Spazio sar certamente dato alle attivit dellAssociazione, passate e future, ma anche in questo caso mettendo al primo posto la persona che ne ha preso parte, con le sue sensazioni, che possono anche es-sere condivise da altri. Tutto questo per non rischiare di cadere in una inutile se non addirittura dannosa autocelebrazione. Con questo vi auguro buona lettu-ra, sperando che il lavoro fatto in questi mesi possa essere di vostro gradimento. A presto!

Di fronte ai recenti provvedimenti che il Governo ha messo in atto al fine di ridurre e razionalizzare la spesa sanitaria nazionale, ri-mango colpito da alcu-ne situazioni lavorative che si stanno delinean-do per i giovani medici al termine delle Scuole di Specializzazione. Da pi parti si sente raccontare di Colleghi che si trovano a lavorare gratis o con contratti di pochi mesi (sostituzioni di maternit o di a-spettative), con contratti libero professionali o effettuando presta-zioni in diverse strutture contem-poraneamente. Si sta delineando un certo disagio tra coloro che devono iniziare a la-vorare in ospedale, in seguito alle difficolt con cui si trovano contrat-ti di lavoro stabili e soddisfacenti. Il sistema ormai arrivato ad un punto di non ritorno, cos come la pazienza e la sopportazione dei suoi principali protagonisti. Ogni giorno siamo testimoni di me-dici che, sia nel pubblico che nel privato, sono per noi esempio di

dedizione, efficienza ed entusiasmo. Daltra parte ci accor-giamo anche di come gli ospedali siano pieni di medici demotivati, poco produttivi ed e-stremamente lamento-si verso le condizioni lavorative in cui opera-no, legati per a con-tratti che li rendono di

fatto intoccabili da qualsiasi tipo di spinta correttiva. Purtroppo questi ultimi influenza-no la sanit e la possibilit di cura-re i pazienti in ospedale molto pi dei primi. Sembra quasi che la sa-nit, pi che fornire servizi e cure, sia diventata un costoso ammortiz-zatore sociale. E chiaro a tutti come il momento di crisi economica che stiamo attra-versando richieda concretamente una gestione pi accorta delle ri-sorse a disposizione; si fa per fati-ca a capire perch debba rimanere intoccabile chi da anni lavora poco e male a scapito di chi, pi giovane e motivato, vuole seriamente dare il suo contributo. Quello che molti giovani medici

Giovani medici tra presente e futuro in una sanit pubblica in continua evoluzione

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Dott. Salvatore Vitale Presidente Axada Catania

chiedono a chi deve riformare il mercato del lavoro nella sanit pubblica, che venga rivisto per tutti il contratto a tempo indeter-minato. Sarebbe forse opportuno che il rap-porto tra il datore di lavoro e il me-dico fosse basato su contratti a tempo determinato rinnovabili sul-la base degli obiettivi raggiunti e della qualit delle prestazioni sani-tarie erogate. Un contratto per cui non si pu essere licenziati o spo-stati presso altre strutture ha s ge-nerato stabilit e tranquillit ma queste non si sono purtroppo tante volte tradotte in una spinta a lavo-rare meglio, bens nella perdita di motivazioni e dellassunzione di responsabilit. Non si pu negare certo quanto im-portante sia per un giovane, specie in un momento economico come quello che stiamo vivendo, un con-tratto di lavoro stabile che possa permettere di pianificare la propria vita. Difendere per a tutti i costi un sistema che ci ha portato di fat-to a questa situazione pu solo ge-nerare quella precariet che tutti tanto temono; assecondare invece in modo costruttivo gli inevitabili cambiamenti che si dovranno in-trodurre nel settore lavorativo pu portare a quella mobilit che, con-

trariamente a quello che si legge sui giornali, tanti giovani non di-sdegnano perch favorevoli alla possibilit di una reale meritocrazi-a. Il nostro sogno non pu e non deve essere il posto fisso, ma poter fare il medico, ed essere valutati e valorizzati per ci che si fa e per come lo si fa. Di fronte al lamento continuo e purtroppo anche contagioso, que-sta proposta potrebbe essere, forse, un tentativo seppur iniziale di cam-biamento. Per Aspera ad Astra!

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Una goccia di sangue per un mare di solidariet. Perch la vita non aspetta! Lassociazione Axada Catania coglie la sfida dellemergenza sangue lanciando la campagna di sensibilizzazione Una goccia di sangue per un mare di solida-riet. Perch la vita non aspetta!. Tale campagna si svolge insieme allAVIS di Ca-tania con il patrocinio dellOrdine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Pro-vincia di Catania e del Comune di Catania. Hanno abbracciato liniziativa anche lassociazione Ro-taract e il Rotary Catania nord, sen-sibilizzando alla donazione del san-gue anche gli altri clubs catanesi. La carenza di sangue un proble-ma ormai noto a tutti gli addetti ai lavori visto che le donazioni rie-scono con fatica a contenere le ri-chieste che ogni giorno arrivano ai centri trasfusionali dai vari reparti. Tale problema legato sia alla scar-sa informazione tra la gente, colta da paure e pregiudizi riguardo la donazione, ma anche dalla scarsa efficacia che sortiscono varie cam-pagne di sensibilizzazione. Donare sangue sicuro. Donare un atto damore verso se stessi e

verso laltro: questo il messaggio che vuole trasmettere la campa-gna. Il donatore seguito pe-riodicamente da perso-nale esperto perch la salute di chi dona al primo posto. Il donatore periodico potr eseguire controlli di laboratorio e stru-mentali usufruendo di

esenzione dal ticket, visite mediche periodiche ed ECG annuale. Il sangue una fonte di energia rin-novabile, quindi una volta donato si reintegra subito. Luomo pu donare sangue ad in-tervalli di 3 mesi e la donna in et fertile ad intervalli di 6 mesi. Proprio la periodicit ci permetter in un futuro, speriamo prossimo, di raggiungere lautosufficienza a li-vello regionale. La Sicilia dipende da altre regioni per il proprio fabbisogno di sangue, soprattutto per lalto numero di talassemici presenti nella nostra regione (lItalia conta circa 6.000 pazienti con talassemia major, di cui un terzo sono in Sicilia) che pos-sono necessitare di una trasfusio-ne di sangue ogni 2 settimane.

Dott.ssa Daria Liberto

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Per sensibilizzare i giovani e non solo sul tema della donazione Axa-da ha investito tanto sul dialogo, per far capire la vera importanza della donazione: donare il sangue un dovere civico ma nello stesso tempo anche una scelta intima-mente personale, quindi deve esse-re volontaria. Il donatore tutelato anche dalla legge: ha infatti il diritto alla asten-sione dal lavoro per lintera giorna-ta in cui effettua la donazione senza perdere la retribuzione (L. 107/90). Per quanto riguarda la campagna Axada, i due primi appuntamenti, al Policlinico di Catania e al Mona-stero dei Benedettini di Piazza Dante a Catania, hanno fatto regi-strare pi di 100 pre-donazioni con oltre 60 sacche raccolte.

Nellappuntamento di gennaio era-vamo ancora a Catania insieme con il Rotaract e il Rotary Catania Nord, mentre a marzo ad Adrano. Il 9 e il 16 Maggio, prima di chiude-re la campagna annuale il 19 in Piazza Duomo seguita poi da una conferenza incentrata sul tema del-la donazione, saranno ancora chia-mati in causa gli studenti dellateneo catanese e in particolare della Scuola di Medicina, perch soprattutto sulla nuova generazio-ne che vogliamo scommettere per diffondere la buona abitudine di donare il sangue. Motivo dorgoglio per lintera Asso-ciazione stata la consegna di una targa da parte dellAVIS Sezione Comunale di Catania in occasione della Festa del Donatore. La tar-ga, consegnata per i risultati otte-nuti nella sensibilizzazione alla do-nazione del sangue, rappresenta una gratificazione per limpegno e il tempo impiegato da tutti i mem-bri Axada per questa giusta causa, ulteriore stimolo ad impegnarsi per ottenere sempre pi in vista dei successivi appuntamenti.

Alcuni membri Axada responsabili del-la campagna di sensibilizzazione alla donazione del sangue

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Una spettacolare Sira o tri

La sira o tri per i catanesi un momento molto importante e segna linizio di una festa patronale nota in tutto il mondo: la Fe-sta di SantAgata. In questa serata noi ragazzi di Axada ab-biamo avuto lonore di essere stati ospitati nei balconi del Palazzo Comunale, grazie allinvito del Dott. Marco Consoli, Presidente del Consiglio Comunale di Catania. Da tale postazione abbiamo avuto la possibilit di godere di uneccezionale vista della serata, svoltasi in Piazza Duomo, che si aperta con lesibizione dello showman Giuseppe Castiglia con la sua Catania figghiozza do Patri E-ternu, brano dedicato alla citt di Agata, seguita subito dopo dal con-certo lirico che stato tenuto dallOrchestra di fiati G.Miraglia e dalla corale Tovini. A conclusione di ci, tutta la piazza, con lo sguardo rivolto verso lalto, ha assistito agli spettacolari giochi pirotecnici accompagnati ritmica-mente dal sottofondo musicale del duetto I Violinisti in Jeans.

La serata per, per noi ragazzi dellAxada non era ancora finita! Infatti, dopo avere assaporato dolci tipici catanesi offer-tici dai rappresentanti del Comune di Catania, ci siamo diretti al TRE Di-scobar, locale nei pressi di via Etnea, dove inizial-mente abbiamo preso parte ad un aperitivo rin-forzato a base di pasta

fredda, tavola calda mignon, torte salate e stuzzichini vari. Successivamente ci siamo divertiti esibendoci con dei brani del karaoke, per poi chiudere la sera-ta ballando. stata una serata davvero piacevo-le, organizzata dal nostro Presiden-te Dott. Salvatore Giovanni Vitale con la collaborazione di tanti altri componenti del gruppo Axada. Un grazie a tutti coloro che, per lintraprendenza e la capacit orga-nizzativa, rendono tutti gli eventi Axada momenti davvero unici e di successo!

Simona Zappal

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Alcuni membri di Axada presenti alla Sira o tri

La contraccezione oggi: tra informa-zione e formazione Catania 11 maggio 2012, Aula Magna di Me-dicina e Chirurgia, Policlinico Universitario. L'evento rivolto ai Medici Specializzandi e Specialisti, e sar inoltre accreditato ADE (0,5 CFU) per gli studenti del corso di lau-rea magistrale in Medicina e Chirurgia. Crediti formativi per gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieri-stiche ed Ostetriche.

Per le prenotazioni al corso visitate il sito: http://www.axadacatania.com/prenotazione-corsi-congressi/

http://www.axadacatania.com/prenotazione-corsi-congressi/

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Cenare al buio significa: sedersi per qualche ora in un ambiente total-mente al buio, ricono-scere i sapori senza p e r l i n f l u e n z a dellimmagine, comuni-care senza il giudizio dellapparenza visiva. Venerd 22 Marzo 2013, con queste premesse, si tenuta la Cena al bu-io, un evento di beneficenza orga-nizzato dallassociazione Axada Ca-tania insieme ai club Rotaract Ca-tania Nord, Acireale e Lentini. La cena, organizzata in una sala completamente oscurata e servita da camerieri non vedenti, si svol-ta presso il Grand Hotel Villa Itria di Viagrande, con lobiettivo di rac-cogliere fondi da destinare all'Isti-tuto per Ciechi Ardizzone Gioeni di Catania. Liniziativa stata accolta con molto entusiasmo e partecipa-zione dai soci Axada e Rotaract. Si trattato di un evento davvero speciale, che ci ha permesso, per poche ore, di immedesimarci in co-loro che affrontano la vita quotidia-na facendo a meno della vista. Per noi vedenti, la vista il senso fondamentale, il primo mezzo che

usiamo per relazionarci con il mondo che ci cir-conda. Ma che succede quando manca? Cosa si prova a doverne fare a meno per una sera? A Villa Itria ci accoglie il personale dellhotel, che ci fornisce un grande bavaglino colorato: ec-coci pronti (a prova di

macchia), per lingresso in sala. Ogni tavolo ha un cameriere dedi-cato. Il nostro cameriere Luca, che ci spiega cosa dobbiamo fare: liberarci di qualsiasi fonte di luce, spegnere i cellulari e togliere even-tuali orologi con le lancette lumino-se, metterci in fila uno dietro laltro ed entrare dietro di lui, che ci a-vrebbe accompagnato al tavolo e avrebbe aiutato a sederci. Oltrepassata la tenda che oscura la porta di ingresso, ci ritroviamo im-mersi nel buio pi fitto, quasi soffo-cante. Adattarsi a percepire il mon-do che ci circonda facendo a meno della vista non cosa semplice, e allinizio siamo tutti un po impac-ciati in questa nuova situazione: la realt quella di sempre, ma la mancanza di luce non ci permette

Metti una sera a cena... Al buio!

Dott.ssa Valentina Milazzo

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di riconoscerla. Ludito il primo senso che si ac-cende per analizzare gli spazi e o-rientarci nelloscurit: intorno a noi, le voci degli altri ospiti gi se-duti ai propri posti. La sala che accoglie circa cinquanta persone, sembra contenerne centi- naia, lo spazio sembra sconfinato e la tendenza di tutti quella di urla-re per farsi sentire, per far sapere che siamo l, come per voler riem-pire con le parole il buio e tutto lo spazio che non possiamo vedere. Facciamo pochi passi e arriviamo al tavolo, e uno dopo laltro ci sedia-mo. Per accomodarci ci aiuta il tatto. Cerco la sedia con le mani, la tocco due o tre volte, per essere sicura che davvero l ed evitare di cade-re. Tocco il tavolo, cerco di capire che forma abbia, in che punto sia seduta. La mia mente allinizio mi dice che il tavolo rotondo, poi un cambio di posto mi fa capire che in realt rettangolare. Il tatto necessario anche per o-rientarsi tra gli oggetti della tavola: cerco con le mani il piatto, i bic-chieri, le posate, il tovagliolo... non potendo vederli, provo ad immagi-narli: il tovagliolo rosso, il piatto decorato di giallo e blu. Luca ci spiega che a breve porter

le bevande. Per distinguerle anche qui il tatto fondamentale: la bott ig l ia dellacqua naturale liscia, la botti-glia dellacqua frizzante ha un na-strino. Dopo pochi minuti arriva la prima portata, lolfatto mi dice che si tratta di qualcosa a base di melan-zane. Qualche attimo dopo il gusto lo conferma: pennette alla norma! Mangiare un piatto di pasta senza lausilio della vista una prova pos-sibile! Qualche forchettata va a vuoto, qualche pennetta scappa dalla pre-sa, ma alla fine si riesce a mangiare tutto ed davvero buono! La cosa quasi impossibile da fare, almeno per me, affrontare la se-conda portata, la cotoletta. Tagliare una cotoletta: nulla di pi facile, vedendoci! Senza la vista di-venta unoperazione difficile, tanto che dopo averne tagliata met con-vinta che fosse un piccolo boccone, mi arrendo. Uso il tatto e ludito per scoprire chi siede accanto a me, e la vera magia della serata proprio que-sta: conoscere e riconoscere chi mi sta vicino senza poterlo vedere. Nella vita di ogni giorno la vista in assoluto il primo dei cinque sen-si che applichiamo per analizzare chi abbiamo vicino.

Ma alla cena al buio ho imparato che per poter chiacchierare non poi necessario. Si parla come se fossimo ai lati op-posti di un campo da calcio, perch il non vedere i nostri compagni di cena ci fa credere che essi siano distanti da noi chilometri. Intrattenere una conversazione, rapportarsi con gli altri, confron-tarsi sulle oggettive (e soggettive) difficolt, raccontare qualcosa di se stessi, la cosa meno difficile della serata. Nonostante il buio, c posto per tutti e per tutto: per un brindisi, per una battuta, per una spedizione in giro per la sala alla ricerca degli altri amici, per gli scherzi, per le risate. A fine cena, scopro che pi diffici-le riadattarsi alla luce di quanto non sia stato adattarsi alloscurit, soprattutto da un punto di vista mentale. I camerieri hanno svolto un lavoro prezioso e il ringrazia-

mento pi grande va a loro, per a-verci fatto vivere questa serata e per averci fatto capire quanto la vi-sta quotidianamente ci induca a trascurare quello che ci dicono gli altri sensi e quanto spesso essa ci possa ingannare. stata una esperienza emozionan-te, che ha confermato quello che pensavo gi da tempo: lessenza delle cose va oltre lapparenza, per-ch se potessimo abituarci a supe-rare lostacolo della vista, se impa-rassimo davvero a vedere il mondo con tutti i sensi e non ci limitassi-mo solo a guardarlo, forse riusci-remmo a coglierne la vera sostanza.

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Passaggio di consegna: verso una nuova universit Grandi novit per lUniversit di Catania. Allinizio del mese, nella sede del Rettorato in Piazza Universit, si procede allelezione del nuovo Magnifico per sostituire Antonino Recca, che avrebbe do-vuto concludere il suo secondo mandato il 31 ottobre prossimo. Gli elettori si incontrano pi e pi volte e alla fine la scelta cade su Giacomo Pignataro. Il sei marzo Recca, con un comuni-cato stampa inviato alle redazioni, comunica le sue dimissioni antici-pate che definisce irrevocabili, a partire dal luned successivo. Giacomo Pignataro, 50 anni, rester in carica per sei anni, fino al 2019. Professore ordinario di Scienza del-le finanze, past-presidente della Scuola superiore di Catania e gi componente del Consiglio di ammi-nistrazione dell'Ateneo, al termine dello scrutinio di tutte le schede, ha ottenuto 1.225 preferenze, superan-do al secondo turno ampiamente il quorum richiesto di 847 voti. Ho il piacere di comunicarVi che il mini-stro dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca Scientifica, France-sco Profumo, ha firmato il decreto

con il quale mi nomina nuovo Rettore del nostro Ateneo. Tale decreto, ce-lermente predisposto e sottoposto alla firma del-lo stesso Ministro, con-sentir sin dai prossimi giorni, col mio insedia-mento, lavvio di una nuova fase amministrati-va e gestionale dellU-niversit di Catania, in

seguito allesito elettorale del rinno-vo della carica di Rettore, che mi ha visto onorato del Vostro consenso. Colgo loccasione dandoVi questa notizia continua Pignataro per augurare a tutto lAteneo, in tutte le sue componenti, un lavoro proficuo, comune e solidale. Linsediamento del nuovo Rettore arriva dunque a met settimana e Pignataro, come prima atto annun-cia: Nei prossimi giorni convoche-r tutte le rappresentanze studente-sche per individuare i problemi che riguardano la didattica e tracciare insieme le strade per risolverli. Il nuovo Rettore ha annunciato di volere incontrare le associazioni studentesche e gi la stessa mattina ha contattato tutta la comunit ac-cademica per annunciare la sua no-mina e auspicare limpegno da parte di tutti per costruire e rafforzare

Alessia di Mari

il nostro Ateneo, la nostra casa co-mune, plurale e aperta alle sfide fu-ture. Quando Pignataro incontrer gli studenti, vedr i componenti degli organi di governo e i direttori di di-partimento per effettuare una cer-nita dei problemi e delle priorit su cui intervenire, a partire dal corpo-so lavoro per laccreditamento di corsi di studio e dottorati. Rispondendo alle domande dei giornalisti il nuovo Rettore ha par-lato del problema dei finanziamenti alle Universit, ribadendo un impe-gno fondamentale: non aumentare le tasse agli studenti, facendo ap-pello alla Regione. Un altro obiettivo quello del posi-zionamento dellAteneo di Catania nel segmento superiore della gra-duatoria nazionale attraverso la leva strategica della progettazione scientifica. Ma ci che mi preoc-cupa, se non ci sar uninversione di ten-denza nelle politiche nazionali, non tanto la sopravvivenza delle strutture e degli appa-rati accademici, quan-to il rischio di deserti-ficazione sociale e cul-turale a cui andranno incontro il nostro Pae-

se e il nostro territorio, se le giovani generazioni si vedranno sempre pi negato laccesso allistruzione uni-versitaria. unistanza di cui mi fa-r portavoce alla Conferenza dei rettori. Pignataro ha poi ringraziato il suo predecessore Antonino Recca che con le sue dimissioni ha consentito di rendere pi celere la transizione verso lamministrazione da me gui-data, il prorettore Maria Luisa Carnazza per limpegno profuso nellinteresse dellAteneo, il prof. Mario Marino per il rigore con il quale ha svolto le sue funzioni di decano e il Ministro Profumo per la celerit con cui stato emanato il decreto di nomina. Allincontro organizzato dallERSU di Catania e dal suo presidente, il Prof. Cappellani, per la consegna del nuovo testo di Semeiotica Medi-ca Rasario, Pignataro ha espresso

soddisfazione per la qualit di studio degli studenti dellAteneo, grande risorsa del no-stro territorio, impe-gnandosi a fornire du-rante il suo mandato il necessario sostegno materiale e non per coltivare i professioni-sti del domani.

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Abbiamo bisogno di una

grande mobilitazione di e-

nergie intellettuali e di un

grande impegno collettivo

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Panem et circenses. La verit fa male

Cara Rita, abbiamo speso 18 milioni di euro per il Festival di Sanremo. S, sia-mo poveri ma con quale barbaro coraggio avremmo potuto farci mancare il dolce sorriso di Carla Bruni? E di certo servito a risolle-varci il morale. Cerano pure Fazio e la Litizzetto, sai? Che simpaticoni quei due: si sono fatti un tesoretto in 19 ore e 6 minuti esatti. Grandi lodi per entrambi. Due eroi dei no-stri tempi, modello di dedizione e amore incondizionato verso il pro-prio lavoro: lei, la regina della bat-tuta pronta (sporca) e lui, il re del buon umore. Pensa, si sono portati dietro persino il regista di fiducia per fare pi bella figura. Insomma, per farla breve, stato quello che si suole definire un ottimo, oculato, avveduto investimento per lItalia. Uno di quelli che non li scordi facil-mente, neanche volendo, anche perch se era vero prima che navi-gavamo in brutte acque, adesso do-po questaffare suppongo che sia-mo direttamente in fondo al mar. Insignificanti particolari. Abbiamo addirittura risparmiato rispetto agli anni scorsi. Viva lItalia e le belle idee. Viva i soldi ben spesi. S, sono la solita guastafeste.

E se fossi una giornalista di profes-sione sarei il Travaglio della si-tuazione: sono infatti dellopinione che la colpa non sia mai di chi scri-ve cosa, ma di chi opera e come o-pera e ove tutti fossimo in buona fede non ci sarebbe poi cos tanto materiale umano su cui puntare i riflettori. Invece lItalia piena di brave persone ma anche di attori, professionisti e dilettanti, guardie e ladri e ogni tanto giova a tutti rive-dere un po la situazione. Ho sentito parlare in tono commo-vente di questo festival, commenti strappalacrime sul fatto che ogni anno, dai tempi dei dinosauri, pun-tualmente si ripresenta come im-perdibile appuntamento per tutta la famiglia. Sar che avevo finito i fazzoletti, ma devo confessare che io sono riuscita a trattenere le lacri-me. Fazio riuscito nel nobile intento di riunire gran parte delle famiglie italiane, magari attorno ad un bel camino, per trascorrere una spu-meggiante serata allinsegna della buona musica. Anche questa im-magine stile Mulino Bianco non mi alletta pi di tanto e soprattutto non mi convince. Passiamo ai fatti, anzi ai conti.

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Quanto ci costata questa allegra scampagnata? S, perch poi mentre qualcuno si fa prendere dalla nostalgia dei tempi andati, c chi deve vestire necessa-riamente i panni del cattivone. Vi sembra lecito chiedere quanti sol-dini sono stati spesi, specialmente in un momento cos delicato come quello che lItalia sta attraversando? Ma i pi sono ancora presi dai fe-steggiamenti e in pochi condividono le mie preoccupazioni. Cos ho pen-sato di sfogarmi con una donna che, ne sono certa, di questo denaro ne avrebbe fatto un uso migliore. La Montalcini, donna davvero stra-ordinaria, che purtroppo da poco scomparsa, ci ha lasciato un grande insegnamento: un futuro radioso pu prospettarsi a chi sufficientemente motivato, ani-mato da un amore puro e sincero per la scienza e la conoscenza. In Italia purtroppo a noi giovani fanno quasi per-dere la volont di impe-gnarsi, di credere che le cose possano cambiare. Promesse mai mantenu-te da personaggi impro-babili che, se li conosci li eviti. Eppure cos bello avere il coraggio di entusia-smarsi. Nulla possibile

senza quellalito di vita che ti riem-pie e ti rigenera e ti fa sentire vivo, utile, prezioso per lumanit. Guidava a tutta velocit per le stra-de romane imboccando i sottopas-saggi senza minimamente rallenta-re questo raccontano di lei i parenti di Rita e questo mi aiuta a immagi-narla come una giovane vivace ricer-catrice con tanti sogni nel cassetto, con la passione per la medicina, con gli occhi che le brillano, che trascor-re giorni mesi anni dentro il suo la-boratorio a immaginare, a chiedersi il perch di ogni cosa, a tentare, e-splorare. Nulla poteva spaventarla tranne il non sapere. Qualcosa sar di certo andato storto, ma niente e nessuno potevano fermarla, e alla fine orgo-gliosa ha raggiunto i suoi onorevoli traguardi di inestimabile valore, sia per la sua carriera che per lintera umanit.

Rita non una santa o una figura da mitizzare: un modello per tanti giovani ricercatori che, come lei, hanno intra-preso o sognano di intra-prendere questa lunga difficoltosa salita. Oggi molto difficile mantenere questo entu-siasmo ogni giorno vivo nonostante manchino il

Rita C. M. Intravaia

Visita lArea Studenti del sito dellAssociazione, qui troverai tanti ma-teriali utili per il tuo corso di studi. Larea si compone di due parti: - Studenti Medicina e Chirurgia - Studenti Odontoiatria e Protesi Dentaria Allinterno troverai appunti, dispense, linee guida, manuali interattivi, materiali dei congressi e tanto altro! LINK: http://www.axadacatania.com/area-studenti/

denaro investito per la ricerca e seri progetti per valorizzare giovani scienziati. Oggi quasi impossibile crederci fino in fondo. Eppure la scienza perde gran parte del suo valore se si vede preclusa la possibilit di al-largare i suoi orizzonti a nuovi confini, se vengono tagliate quelle risorse che potrebbero migliorare radicalmente la qualit della vita. Grandi cose sono state fatte e al-trettanto grandi se ne potrebbero realizzare. Le belle menti ci sono ancora qui in Italia, molte sono fuggite, qualcuno

si accontentato, qualcun altro ci ha perso le speranze. Con quale co-raggio sperperiamo ancora milioni di euro come nulla fosse? Ma in fondo che ci possiamo fare? Siamo italiani, sha da strafare. Ma solo dove, quando e come con-viene. Manzoniana rassegnazione.

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Il 28-03-2013 si tenu-ta alla Sorbona di Pari-gi la premiazione delle vincitrici della borsa internazionale LOreal-Unesco del programma Donne e Scienza 2013. Tra le 15 prescelte ri-troviamo una ricerca-trice napoletana di 28 anni Marina Faiella che con il suo progetto intende sconvol-gere lo scenario delle energie rin-novabili. Sar possibile ricaricare le batterie del computer o dello smartphone grazie a delle proteine capaci di fabbricare idrogeno, il combusti-bile pulito del futuro. Spiega Faiella: Sono proteine con atomi metallici che mimano gli en-zimi (idrogenasi) utilizzati da pian-te e batteri per produrre idrogeno, partendo per esempio dallacqua. Il progetto in fase embrionale ag-giunge ma in futuro potrebbe consentire di produrre idrogeno a costi contenuti e senza inquinare. Baster applicare queste proteine a supporti per ricaricare le batterie dei nostri smartphone. Jean Paul Agon ceo di L'Oreal ha dichiarato: Siamo molto orgogliosi di aver contribuito a sostenere le

donne-scienziato, porta-trici di speranza, inno-vazione ed eccellenza. L'Oreal crede nella scienza e crede nelle donne. Marina Faiella dopo la laurea in chimica e un d o t t o r a t o p r e s s o luniversit di Napoli (condotto grazie alla versione italiana della

borsa di studio LOreal-Unesco, vinta nel 2010), si trasferita per un anno e mezzo in Olanda, dove ha iniziato ad occuparsi di energia pulita. Poi il passaggio alluni-versit dellArizona, dove entrata a far parte dellEnergy Frontier Re-search Center Bisfuels, un network di 40 istituti finanziato dal Diparti-mento di energia americano con oltre 700 milioni di dollari in 5 an-ni per trovare nuove fonti energeti-che amiche dellambiente. Negli Usa grazie ai 40.000 dollari della borsa di studio LOreal-Unesco, Marina potra mettere a punto le sue micro-fabbriche di idrogeno.

Proteine: Fabbrica di idrogeno

Alessia di Mari

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Chiedendo al cattivo di darci una mano... Sembra impensabile chiedere ad uno dei cattivi della medicina moderna, il virus HIV, un aiuto per trattare una patologia molto aggressiva come la leu-cemia. Ma, grazie alla terapia sperimentata dai ricercatori del Chil-dren's Hospital di Phi-ladelphia su una bam-bina di sette anni, fino a questo momento a 7 mesi dal trattamento non c' traccia del tumore, una leu-cemia linfoblastica acuta. I ricercatori hanno puntato molto sulla flessibilit del sistema immu-nitario che stato riprogrammato per riconoscere le cellule tumorali e combattere la leucemia. Siamo in una fase sperimentale, ma se la sperimentazione avr suc-cesso la terapia potrebbe sostituire il trapianto di midollo, ultima spiaggia per i pazienti.

Cosa centra lHIV? Il trattamento consiste nel prelevare alcu-ni milioni di cellule T del paziente e met-

terle a contatto con il virus HIV di-

sattivato, insegnando loro a riconoscere e ag-gredire le cellule B, che in questa forma di leu-cemia impazziscono diventando maligne. Una volta che sono stati riprogrammati i linfo-citi T vengono reimmes-si nel sangue dove si moltiplicano e, in teori-a, dovrebbero ricono-

scere ed eliminare le cellule cance-rose. Stephan Grupp, uno dei ricercatori, scrive: Tre settimane dopo il trat-tamento Emma era in remissione. Abbiamo controllato il midollo os-seo dopo 3 e 6 mesi, e ancora non c'era nessun segno della malattia. Le cellule che combattono il tumo-re sono ancora nel suo organismo. questo il significato della ricerca: guardare tutto da unaltra prospet-tiva. Non fermarsi mai a catalogare buoni e cattivi, ma capire il funzionamento dei processi bio-logici. Solo cos pu venire in mente a qualcuno di considerare il virus HIV come una possibilit di terapia e non solo come causa di patologia.

Mario Ragusa

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Ansia ed incertezza per la situazione di stallo, paura che nulla cambi per davvero. Non stiamo parlando della situazione politica italiana, bens della tanto attesa riforma del concorso per l'accesso alle scuole di specializ-zazioni mediche e del suo travagliato iter che viene seguito con attenzione, e allo stesso tempo preoccupazione, da migliaia di giovani medici e studen-ti italiani. Una bozza delle nuove modalit era stata illustrato alle organizzazioni che hanno partecipato ai lavori: il Consiglio Universitario Nazionale, il Consiglio Nazionale degli Studen-ti Universitari, la Conferenza dei Rettori, il Comitato Pro Nuovo Concorso Nazionale per l'accesso alle scuole di specializzazione di area medica, il Segretariato Italia-no Giovani Medici e Federspecializ-zandi. Sebbene l'idea iniziale sia ispirata al modello di concorso spagnolo, che prevede una test con un'unica graduatoria nazionale in base alle quale si pu scegliere qualunque

specializzazione e sede in base alla propria po-sizione, essa stata mo-dificata in modo da as-somigliarvi il pi possi-bile, infatti il modello spagnolo inconciliabi-le con l'attuale decreto legislativo riferimento (Dlgs. 386/99), la cui modifica avrebbe richie-sto un iter pi lungo e

complicato. Il nuovo concorso si dovrebbe svol-gere sempre a livello locale, ma si andrebbe a costituire una gradua-toria a livello nazionale divisa per ogni scuola di specializzazione; vi sar una sola prova a risposta mul-tipla con domande prese da un database ignoto e verr fornita la bibliografia di riferimento dalla

Riforma Specializzazioni: tra voci e attese

Dott. Alessio Platania

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quale studiare; le domande dovreb-bero essere pi di un centinaio, sa-ranno divise in una parte generale uguale per tutti e una parte con do-mande specifiche della specializza-zione per la quale si concorre. Per quanto riguarda il curriculum, dovrebbero essere valutati voto di laurea e media degli esami (probabilmente valutati in percen-tili rispetto all'universit in cui ci si laureati, in modo da eliminare differenze dovute alla disomogenei-t dei voti tra le universit, ma non vi niente di certo ancora), scom-parsa infine, dopo le numerose proteste, la proposta di penalizzare gli studenti che si laureano fuori-corso; le nuove modalit, una volta approvate definitivamente, dovreb-bero essere applicate a partire dal concorso 2013/2014 dell'anno prossimo. Dopo le ultime consultazioni del 4 marzo, l'iter della bozza di modifica delle modalit di accesso alle scuo-

le di specializzazione si arrestato bruscamente a soli due passaggi dal traguardo: invio al Consiglio di Sta-to e firma del Ministro dell'Istru-zione. Ad oggi non si hanno notizie al riguardo, questo probabilmen-te dovuto ai pi urgenti lavori per il reperimento dei fondi e l'emanazio-ne del bando di concorso per il cor-rente anno 2012/2013, nonch all'instabile situazione politica.

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Parodontite e stress emotivo: possibile correlazione?

Il legame tra la malat-tia parodontale e gli stati emozionali come stress e depressione stato spesso indagato senza riuscire a defini-re con certezza in qua-le misura la relazione sia dovuta ai muta-menti fisiologici oppu-re ai comportamenti che questi stati danimo portano, per esempio il fatto di trascurare ligie-ne orale nei periodi pi difficili. Premesso che in ogni caso entram-bi questi fattori concorrono a peg-giorare lo stato di salute orale di chi si trova in un momento di diffi-colt, un nuovo studio statunitense ha dimostrato che gli stati ansiosi e di depressione possono portare allinfiammazione del parodonto. Lelemento pi sorprendente emer-so da questa ricerca risiede nel fat-to che proprio lo stress e la depres-sione quotidiani prolungati nel tempo, pi che le loro manifesta-zioni acute, ma di durata limitata, attivano i processi fisiologici che portano alla compromissione del sistema immunitario il quale non

riesce pi a contrastare efficacemente la prolife-razione dei batteri nei tessuti parodontali. I motivi per i quali que-sto processo si mette in moto possono esse-re i pi diversi: uno stu-dio di Marcenes del 1992 (Soc Sci Med 1992), per esempio, ha dimostrato che lo stress dovuto al lavoro pu

essere associato alla progressione della malattia parodontale, mentre una ricerca di Arowojolu del 2006 (Odontostomatol Trop 2006) ha evidenziato addirittura che gli stu-denti universitari nel periodo a ri-dosso degli esami mostrano livelli di infiammazione parodontale pi elevati rispetto ai colleghi che non devono affrontare eventi stressanti. Se lo stato di stress o di depressio-ne con le sue implicazioni a livello fisiologico e ormonale si prolunga, si creano le condizioni di sviluppo di uninfiammazione cronica come confermato da un recentissimo stu-dio di Mannem (J Indian Soc Pe-riodontol. 2012).

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A cura del Dott. Salvo Privitera

Dott. Salvo Privitera

Visita lArea Giovani Medici e lArea Giovani Dentisti sul sito internet dellAssociazione, qui troverai tanti materiali utili: - Specializzazione - Corso specifico di Medicina Generale - Offerte di Lavoro e Avvisi - News Mediche - Linee Guida (Diagnosi, Terapia e non solo) - Calcolatori Medici - Prontuario Farmaceutico - Manuali Interattivi - Codici Deontologici LINK: http://www.axadacatania.com/area-giovani-medici/ http://www.axadacatania.com/area-giovani-dentisti/

La ricerca, per ora resa pubblica online dal Journal of Periodonto-logy e in attesa di pubblicazione, ha sottoposto a visita odontoiatrica e a test psicologici 45 pazienti paro-dontali. Dallanalisi dei dati raccolti emer-so che lo stato depressivo diretta-mente correlato alla perdita di den-ti e che lo stress legato alla perdi- ta di attacco clinico indipendente-mente dal fatto che il paziente mantenga o no un buon livello di

igiene orale; questo significa, ap-punto, che lo stato emotivo di per s gioca un ruolo fondamentale e influisce, quindi, sullo sviluppo dellinfiammazione. Ci non significa, in ogni caso, che il fatto di trascurare ligiene orale non abbia a sua volta effetti negati-vi: stress e depressione portano a ridurre luso dello spazzolino e que-sto non pu che aumentare il ri-schio di sviluppare o cronicizzare la malattia parodontale.

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A cura di Paolo Zappulla

Servizio mensa L'accesso ai servizi di ristorazione riservato a tutti gli studenti in posses-so del tesserino mensa. Possono presentare richiesta per il rilascio del tes-serino gli iscritti all'Universit degli studi di Catania ai vari corsi di laurea, di specializzazione, di dottorato di ricerca e gli iscritti aventi diritto alle Istituzioni per lalta formazione artistica e musicale.

Tesserino mensa Il tesserino viene rilasciato presso lapposito sportello dell Ufficio tes-serini mensa nella sede centrale dellE.R.S.U. di Catania in via Etnea n570 (pressi di piazza Cavour). La richiesta del tesserino mensa pu essere avanzata contestualmente alla presentazione della domanda di partecipazione al bando unico di concor-so benefici per il Diritto allo Studio (entro i limiti previsti dallo stesso) o indipendentemente dalla richiesta di altri benefici (non c scadenza per la presentazione della domanda) utilizzando gli appositi moduli disposti dallEnte che dovranno essere presentati direttamente presso lufficio. Primo rilascio del tesserino (occorre presentarsi di persona con):

- valido documento di riconoscimento; - tassa di iscrizione allanno accademico corrente (in originale, ma

portate con voi anche una fotocopia); - modello ISEEU (rilasciato da INPS, CAF, Comune di residenza);

Le spese di attivazione del tesserino ammontano a 2.60. Rinnovo del tesserino mensa (gratuito, lo studente interessato dovr):

ritirare presso il sopracitato ufficio, o presso la segreteria decentrata, lapposita modulistica;

restituirla debitamente compilata con allegata copia dellattestazione ISEEU (rilasciata da INPS, CAF, Comune di residenza);

esibire la ricevuta di versamento per liscrizione (in originale, ma por-tate con voi anche una fotocopia); esibire documento di identit (validit in corso) o delega con allegata

fotocopia del documento del delegante. La sostituzione del tesserino per usura o malfunzionamento gratuita.

Tariffe Le tariffe di accesso ai servizi di ristorazione sono determinate in base al valore dellIseeu dello studente rispetto al valore limite di 19.595,64 sta-

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bilito per le borse di studio e sono cos fissate nellimporto:

Gli studenti oltre il 4 anno fuori corso (secondo i rispettivi ordinamenti) vengono automaticamente inseriti nella 5^ fascia. I beneficiari o idonei di borsa di studio hanno diritto a due pasti giornalieri gratuiti se fuori sede, uno se pendolari o in sede, ad eccezione degli studenti idonei di 1 anno che possono accedere alla mensa alla tariffa pi bassa. Il tesserino mensa personale e non pu essere ceduto ad altri a nessun ti-tolo. L'Ente si riserva di ritirare il tesserino in via provvisoria o definitiva qualora venisse accertato un uso improprio dello stesso.

Orari mensa Le mense attualmente attive sono aperte da luned a sabato. Per lA.A. in corso gli orari di apertura sono i seguenti: - pranzo dalle ore 12,00 alle ore 14,30; - cena dalle ore 19,00 alle ore 21,30. Il Servizio Ristorazione viene sospeso nel periodo delle festivit natalizie,

della Santa Pasqua e nelle giornate dedicate alle fe-stivit di rilevanza nazionale.

Luoghi mensa Nelle citt di Catania sono attive 2 mense universita-rie: Ristorante Universitario "Vittorio Emanuele" - Via Vittorio Emanuele n 36 - 38 - 40 Catania. Mensa Cittadella - Viale A. Doria, 6 (Cittadella u-niversitaria).

1^ fascia (Iseeu da 0 a 6.531,88) 1,50

2^ fascia (Iseeu da 6.531,89 a 13.063,75) 1,80

3^ fascia (Iseeu da 13.063,76 a 19.595,63) 2,50

4^ fascia (Iseeu da 19.595,64 a 40.000,00) 3,50

5^ fascia (Iseeu maggiore di 40.000,00) 6,00

Paolo Zappulla

Benvenuti su AppMed!

Essendo il primo numero mi sem-bra dobbligo riportare una piccola introduzione a questa rubrica. Le tecnologie informative (gi in-formatiche) stanno avendo una diffusione esponenziale in ogni ambito della nostra vita e con lo sviluppo di processori sempre pi piccoli e potenti, la parola chiave allordine del giorno mobilit. Oggi il sempre pi esteso utilizzo degli smartphones (letteralmente telefoni intelligenti in quanto, oltre a telefonare, hanno uninfinita gamma di funzioni ag-giuntive rese disponibili sia di ba-se che tramite linstallazione di specifiche applicazioni, chiamate app nel gergo tecnologico) e dei tablets (termine riferito generica-mente ad un terminale dotato di touchscreen e, conseguentemente, privo di tastiera fisica) sta conta-minando ogni ambito lavorativo compreso quello sanitario. In seguito a ci, lo scopo di questa rubrica sar quello di recensire e consigliare app in grado di favori-re il miglior utilizzo delle risorse tecnologiche a nostra disposizione non solo per medici ma anche per

studenti di medicina, in modo tale da poter migliorare e facilitare lo studio e la comprensione della medicina nel caso degli studenti ma fornire anche un rapido e vali-do supporto clinico al lavoro del medico (sia esso neoabilitato o gi specializzato). Premettendo che il sottoscritto un vero fanatico Apple, nulla potrebbe vietarmi di dire che sen-za dubbio per iPhone ed iPad sono disponibili un numero di app de-dicate ai medici ed alla sanit no-tevolmente superiore a quello di altri sistemi come Android e Windows Mobile. Nonostante ci per quanto mi sia possibile, cercher di presentare app che siano presenti anche su Android e/o Windows oltre che su iOS. Un ultimo punto che mi preme sottolineare che la maggior parte delle app disponibili e che spesso verranno recensite sono in ingle-se, ma il medico del XXI secolo non pu segregarsi in un angolo precludendosi lenormit di infor-mazioni reperibili in rete solo per-ch in una lingua straniera, linglese (che ormai la lingua u-niversale nel mondo della ricerca).

a cura del Dott. Alessio Platania

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a cura del Dott. Alessio Platania

Lapp per questo primo numero si chiama Eponyms e, oltre ad essere disponibile sia su iOS che su Android, ha il vantaggio di esse-re pure gratuita, il che non fa mai male, so-prattutto per gli stu-denti. Come dice il no-me, questa app ha una sola, semplice e utilissi-ma funzione: raccoglie pi di 17.000 eponimi e le relative descrizioni; nel caso vi stiate chie-dendo cosa sia un eponimo, con questo termine in medicina si in-tende lutilizzo di nomi di perso-naggi, reali o fittizi, per definire segni, sintomi o malattie (esempi:

morbo di Graves, segno di Rovsing, etc), fon-damentale quindi per non fare confusione tra le centinaia di triadi e sindromi. Una volta avviata lapp ci troveremo di fronte una schermata che ser- ve a facilitarci la ricer-ca, possiamo quindi scegliere di cercare in tutto il database, solo

tra i preferiti (starred, cio quelli in cui avremo precedentemente selezionato la stella che si trova af-fianco ad ogni eponimo), solo tra i pi recenti visualizzati, oppure quelli di una determinata categoria (in questo caso tranquilli, ogni e-ponimo ricade in pi di una cate-

Eponyms

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Dott. Alessio Platania

goria in base agli apparati coinvol-ti). Lalgoritmo di ricerca funziona in modo rapido ed in tempo reale, cercando, quindi, man mano che si forma il nome e non solo nellintero eponimo, ma anche allinterno delle descrizioni, in questo modo possibile trovare eponimi di cui non ricordiamo il nome, ma sappiamo, ad esempio, quale organo coinvolto. Unultima funzione quella che ci permette di testare le nostre cono-scenze. Infatti agitando il dispositi-vo, ci verr presentato un eponimo a caso il cui nome sar nascosto. Baster quindi premere sui puntini per scoprire se abbiamo pensa-to alleponimo corretto.

Essendo rimasto un p di spazio, ne approfitto per comunicare, ai colleghi che sono in procinto di laurearsi e a coloro che si stanno accingendo ad affrontare gli esami di specializzazione, che per iOS so-no disponibili due app gratuite per potersi esercitare con i quiz sia per lesame di abilitazione che per quello di specializzazione. Queste app si chiamano rispettiva-mente: ESAMe Trainer e SSM Trainer. Con questo vi saluto, al prossimo numero! Ps. Per chi volesse saperlo leponimo nascosto il segno di Wimberger!

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Il Cineforum dellassociazione Axada Catania nasce nel 2010 con la fina-lit di proporre una valida alternativa alle tradizionali fonti di informazio-ne e cultura cinematografica. Esso si pone lobiettivo di stimolare una co-scienza critica nei riguardi di alcune delle pi scottanti tematiche di attua-lit attraverso il linguaggio cinematografico. I film sono scelti sulla base di un filone tematico e sono supportati da una scheda critica, che verr divulgata dallo staff del cineforum, che si alterne-r prima della proiezione dellopera cinematografica. Analizzando la pellicola cinematografica nelle sue componenti per com-prenderne il messaggio e gli stili narrativi, con i dovuti riferimenti alla fil-mografia del regista, alla trama del film che verr proiettato, attenti nel da-re i giusti spunti, anche cronologici, per la formulazione di un personale giudizio di valutazione dopo la proiezione. Lobiettivo fornire alla platea gli strumenti atti a favorire la riflessione e il dibattito.

A cura della Dott.ssa Paola Tirr

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Medicine t and Romanorum Solitamente quando si fa riferimento alla na-scita della medicina, la nostra attenzione si ri-volge immediatamente al noto Ippocrate e al suo Corpus Hippocrati-cum. Ci accade perch la nostra conoscenza sulla medicina anterio-re ad Ippocrate molto ridotta e dunque se ne parla poco. Lunico medico preippocratico di cui abbiamo qualche conoscenza diretta Alcmeone di Crotone, vissuto intorno al 500 a.C. Egli si interess principalmente di fisiolo-gia tanto da essere considerato il padre di tale branca medica. Fu il primo a fornirci una definizio-ne dei concetti di salute e di malattia dove la salute era lequilibrio e la mescolanza delle qualit costitutive delluomo (caldo, freddo, dolce, amaro, secco, umido,...), mentre la malattia con-siste nel predominio di una di esse. Alcmeone condusse anche delle ri-cerche sugli organi sensoriali e ar-riv alla conclusione che, poich naso, occhi e orecchie sono legati al cervello, di conseguenza il cervello la sede dellintelligenza.

Successivamente, influ-ente nella storia della medicina fu Empedo-cle di Agrigento, vis-suto nel V sec. a.C. Egli sosteneva che gli umori costitutivi del corpo u-mano erano quattro: sangue, flegma, bile ne-ra e bile gialla. Riserv molto spazio alla diete-tica poich il medico,

per ristabilire la salute, doveva rac-comandare al paziente pratiche i-gieniche come: bagni, ginnastica ed opportuni cambiamenti di clima e doveva prescrivergli anche uno specifico regime alimentare. Nel V sec. a.C., periodo conosciuto meglio come et classica, la medi-cina raggiunse i suoi vertici come daltronde accadde anche per la vi-ta artistica e culturale. La matura-zione del pensiero medico che si verific in questepoca ricondotta

allazione di Ippo-crate di Coo. Secondo una tradi-zione, una volta che Ippocrate fu nominato bibliote-cario avrebbe bru-ciato gli antichi li-bri di medicina.

Dott.ssa Paola Tirr

Tale episodio ci fa capire che la di-struzione dei libri costituenti lantico sapere sta alla base della fondazione di una nuova scienza, rinnovata appunto da Ippocrate, che quella razionale. Nel 300 a.C. inizi la decadenza della scuola ippocratica, il cui pen-siero per rivive nellepoca Ales-sandrina grazie a Erofilo (che si occup del sistema nervoso e del cervello) e ad Erasistrato (che conosciuto per la dottrina atomisti-ca) i quali completano con il loro lavoro il sistema ippocratico.

Dellepoca alessan-drina risale anche la prima donna-medico in Grecia: Agnodice. Durante il periodo romano la medici-na, settore ancora relativamente ine-

splorato, attir molti tra i pi fa-mosi scrittori tra cui Cicerone, Vi-truvio, Marco Terenzio Varrone, Lucrezio, Plinio il Vecchio, Gellio e Seneca che, pur non essendo medi-ci, se ne occuparono in maniera ab-bastanza approfondita. Un discorso a parte merita per la portata dei suoi studi e della sua opera Celso (I sec. d.C.), uno tra i pochi medici originari di Roma; egli fu fonda-mentalmente ippocratico ma non

disdegn altre dottrine che spiega-vano in modo sensato i fenomeni da lui presi in esame. Nelle sue o-pere tratt approfonditamente cli-nica, patologia, igiene, ma soprat-tutto chirurgia.

Figura di maggior rilievo nel periodo romano fu Galeno (II sec. d.C.) che die-de particolare valore alla clinica e alla pa-tologia, in sintesi si pu certamente dire

che fu l'artefice della pi completa forma di medicina mai concepita fino a quel momento. Essendo il nostro primo appunta-mento della Storia della medicina greca e romana mi sono limitata molto nellapprofondire gli interes-si su coloro che furono i principali fondatori di quella scienza della quale oggi molti di voi esercitano con rivoluzionari cambiamenti, ma nei prossimi incontri avremo co-munque modo di entrare in manie-ra pi approfondita nello studio delle loro specializzazioni.

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http://it.wikipedia.org/wiki/Erofilohttp://it.wikipedia.org/wiki/Erasistrato

Corso teorico-pratico di Nursing avanzato Rivolto agli studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Lobiettivo primario quello di insegnare, o eventualmente approfondire, i principi di assistenza ospedaliera infermieristica e lo strumentario di riferi-mento. Il corso nasce con la finalit di fornire una corretta co-noscenza delle tecniche di assistenza infermieristica ospedaliera primaria. Il risultato finale verr ricercato attraverso una continua associazione di teoria e pratica, in modo da non accumulare in maniera puramente sco-lastica le nozioni, ma cercando di correlarle sempre allesercizio idoneo. Il corso si basa su sessioni in cui i discenti saranno invi-tati a ripetere step by step i concetti enunciati dai vari tutor. I tutor avranno il compito di presentare ai di-scenti largomento della sessione ed i singoli esercizi che si andranno a svolgere.

Brochure del corso (pdf): http://www.facebook.com/download/451379604944935/Corso%20teorico-pratico%20di%20nursing%20avanzato.pdf

Corso teorico-pratico di Tecniche Chirurgiche di base Corso teorico-pratico di tecniche chirurgiche di base, il cui obiettivo quello di insegnare o eventualmente ap-profondire i rudimenti inerenti la strutturazione di una sala operatoria e lasepsi in ambiente operatorio, lo strumentario chirurgico di base, le pratiche di sutura, i principali nodi chirurgici, la classificazione e la gestione delle ferite. Il corso patrocinato dalla S.P.I.G.C. (Societ Polispe-cialistica Italiana dei Giovani Chirurghi) e rientra nellambito del Progetto CARE (Continous Advances for Reaching Excellence) promosso dallassociazione Axada Catania. Rispondendo all'esigenza di pragmatici-t che gli Specializzandi ai primi anni delle Scuole di Specializzazione e gli studenti del C.d.L in Medicina e Chirurgia dellateneo catanese hanno mostrato, il corso si vuole concentrare sull'aspetto pratico. Materiali del corso (power point e video): http://www.axadacatania.com/studenti-medicina/manuali-interattivi/tecniche-chirurgiche-di-base/

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http://www.facebook.com/download/451379604944935/Corso%20teorico-pratico%20di%20nursing%20avanzato.pdfhttp://www.facebook.com/download/451379604944935/Corso%20teorico-pratico%20di%20nursing%20avanzato.pdfhttp://www.axadacatania.com/studenti-medicina/manuali-interattivi/tecniche-chirurgiche-di-base/http://www.axadacatania.com/studenti-medicina/manuali-interattivi/tecniche-chirurgiche-di-base/

Corso di balli caraibici per princi-pianti (salsa, merengue e bachata)

Ogni volta che in tv o a teatro vedi qualcuno ballare ti viene l'irresistibile tentazione di lasciare divano o poltrona e buttarti nelle danze, ma qualcosa ti trattiene... non sai proprio da che parte cominciare?! Beh non mai tardi per cominciare, puoi da subito lanciarti nel ritmo dei Balli Caraibici! Il corso inizier giorno 16 aprile 2013 e si terr ogni martedi e giovedi dalle 20.30 alle 21.30 nella palestra 'Il club centro fitness'' in Via Vincenzo Monti 3, Catania. Il costo del corso sar 25 euro, iscrizione inclusa, per i soci Axada e 30 euro, iscrizio-ne esclusa, per i non soci.

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Corsi di Lingua Inglese e Spagnola Axada Catania lieta di presentare i corsi di lingua inglese e spagnola, con insegnanti ma-drelingua, destinati a medici specializzandi e a studenti della Scuola di Medicina e delle al-tre Facolt dell'Ateneo catanese. Le lezioni si concentrano da una parte sull'ac-quisizione delle conoscenze grammaticali e dall'altra sull'uso pratico delle lingue stesse. Frequenza: 2 ore settimanali

Costo: 45 mensili, 40 mensili per i soci Axada Insegnanti: Ed Brech, John Brady, Roberto Enrique Canta, Ruggero Giorgianni

Per informazioni: [email protected] http://www.axadacatania.com/corsi-di-lingue/

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