I N C O O P E R A T I V A - A.R.C.Ab · Tel 011 91727801 • e.mail: [email protected]...
Transcript of I N C O O P E R A T I V A - A.R.C.Ab · Tel 011 91727801 • e.mail: [email protected]...
![Page 1: I N C O O P E R A T I V A - A.R.C.Ab · Tel 011 91727801 • e.mail: coopcasachivasso@libero.it Presidente romeo bevilacqua Cooperativa Giuseppe di Vittorio via Perrone, 3 torino](https://reader033.fdocument.pub/reader033/viewer/2022060722/60828f744c343a254833d519/html5/thumbnails/1.jpg)
Periodico di informazione e cultura dell’abitare in cooPerativa
Pubblicazione QuadrimeStrale anno Xv - numero 41 - PoSte italiane SPedizione in abbonamento PoStale 70% - d.r.t. - d.c.b. - torino nr. 1/2013
ABITARE numero
41
IntervIsta a PIero FassIno: L’ottImIsmo concreto deI torInesI
La cooPeratIva san PancrazIo PrePara tre nuovI InterventI a torIno e cIntura
I 50 annI deLLa cooPeratIva edIFIcatrIce uno dI novara FesteggIatI con orgogLIo e semPLIcItà
La cooPeratIva PaLLanza costruIsce vILLette bIFamILIarI davantI aL Lago maggIore
I N C O O P E R A T I V A
![Page 2: I N C O O P E R A T I V A - A.R.C.Ab · Tel 011 91727801 • e.mail: coopcasachivasso@libero.it Presidente romeo bevilacqua Cooperativa Giuseppe di Vittorio via Perrone, 3 torino](https://reader033.fdocument.pub/reader033/viewer/2022060722/60828f744c343a254833d519/html5/thumbnails/2.jpg)
3 Editoriale
4 Fassino:Itorinesihannounottimismoconcreto
6 LanuovaFalchera:verde,pubblicaeottimista
7 LaPrimoMaggioconsegnaglialloggiprogettaticonisoci
8 L’EdificatriceUnofesteggia50anniconorgoglioesemplicità
10 TrenuoviinterventiperlacooperativaSanPancrazio
12 Laletterasull’IMUinviatadaLaLavoratoriaisindaci
14 VillettebifamiliaridavantialLagoMaggiore
15 News
SOM
MAR
IOD
IREZ
ION
ELE
gAc
OO
PAB
ITAN
TIP
IEM
ON
TEAB
ITAR
EIN
cO
OPE
RAT
IVA
LEc
OO
PER
ATIV
E
EDIT
OR
IALE
Presidente: Pasquale CifaniVice Presidente: Roberto Zepparomeo bevilacqua, Giulio blanc, rinalda borra,Giuseppe calandra, rosanna capella, mario cravetta, oronzo de Padova, Generoso de Serio, maurizio fantucci, Giuseppe fortino, erica Gamba, Pietro Ghio, egidio Giannico, domenico iannello, francesco iaquinta, euplio iula, adriana maletta, ettore matinata, Guido matinata, alma memic , Graziella mercuri, alessandra monaco, diego Querio, massimo rizzo, claudio ronca, francesca Sassi, Giuseppe totaro, alessandra trotta , renzo vanzo.
redazione: presso legacoop abitanti Piemonte via Perrone, 3 - torino - tel. 011 5185149
anno 15 - n° 41 Pubblic. quadrim. aprile 2013 reg. trib. di torino n. 5302 del 27/08/1999
direttore responsabile: laura cardia
capo redattore: Generoso de Serio
redazione: Pasquale cifani, irene fortino, egidio Giannico, domenico iannello, francesco iaquinta, ettore matinata, massimo rizzo, francesca Sassi, roberto zeppa.
Proprietà: legacoop abitanti Piemonte
Grafica: Jabé srl - torino
Stampa: marcograf - venaria (to)
tiratura: 10.000 copie
ABITAREI N C O O P E R A T I V A
Per questioni tipografiche, scrivo queste righe per il nuovo
numero di abitare in cooperativa a poche ore dall’incarico
assegnato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
al leader del PD Pierluigi Bersani. Non sono quindi in grado di
commentare l’Italia che verrà dopo le elezioni del 24 febbraio,
perché qualunque cosa possa scrivere, sarà certamente superata
dagli eventi, da qui all’uscita di abitare in cooperativa. Quello
che posso augurarmi, come tutti gli italiani, è che la politica trovi
una soluzione per la governabilità: la crisi economica non lascia
spazio ai tatticismi e molti concittadini vivono situazioni di vera
e propria emergenza.
Situazioni di emergenza che il movimento cooperativo
d’abitazione conosce bene: è dalla fine dello scorso decennio
che segnaliamo le sofferenze del nostro settore e denunciamo
la mancanza di politiche per la casa. Il prossimo Governo riuscirà
a mettere il settore edilizio e l’emergenza casa tra le proprie
priorità? Non lo sappiamo. Ma questa mancanza di risposte, non
può fermare, e non ferma, chi intende dare risposte ai cittadini.
Lo fanno i sindaci delle nostre città, tra mille fatiche, come
racconta nell’intervista che ha rilasciato al nostro giornale il
sindaco di Torino Piero Fassino, lo fanno le cooperative, che
cercano nuove forme di collaborazione, con il privato sociale.
Le cooperative stanno lavorando con i Fondi Immobiliari,
che aiutano a finanziare progetti che diano alloggi a canone
calmierato a quella fascia di popolazione, sempre più ampia a
causa della crisi, che non ha sufficienti risorse per rivolgersi al
mercato e che ne ha troppe per ricorrere all’edilizia pubblica.
In Piemonte il Fondo Immobiliare Abitare Sostenibile, formato
dalla Compagnia di San Paolo e le Fondazioni Cassa di Risparmio
di Alessandria, di Asti, di Biella, di Cuneo, di Fossano, di Saluzzo,
di Torino e di Vercelli, aiuta a costruire alloggi assegnati in
locazione per un periodo medio e lungo e quindi dismessi; il
capitale investito viene ricompensato in tempi e modi etici e si
affianca agli investimenti pubblici, sempre più esigui a causa
della crisi economica.
E’ una soluzione che coinvolge i soggetti privati nella gestione
delle emergenze e delle difficoltà, affidando ruoli ben definiti,
in base alle proprie competenze: i Comuni per l’urbanistica, i
Fondi per i finanziamenti e le cooperative d’abitazione per le
costruzioni e la gestione della parte sociale.
Un esempio di questa collaborazione lo offre il progetto
di riqualificazione della Falchera, quartiere della Torino
settentrionale, all’interno del Piano Città 2012. L’assessore alle
Politiche urbanistiche Ilda Curti e Nadia Conticelli, presidente
della Circoscrizione 6, in cui si trova il quartiere, illustrano il
progetto a pagina 6 di questo numero, ma qui vorrei insistere
su questa collaborazione tra pubblico e privato, tra competenze
ed esperienze diverse, per realizzare progetti di housing sociale
e dare opportunità alle classi sociali che la crisi sta spingendo
verso il basso.
nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato sociale
Sono risposte che testimoniano come le nostre associate
non rimangano paralizzate e impaurite davanti a una crisi
devastante per molte famiglie italiane e per il settore edilizio,
quello che ha perso il maggior numero di posti di lavoro
in questi ultimi anni. Sono risposte, lasciatemelo dire, che
sono anche il frutto del lavoro serio degli anni passati: la
nostra passione e il nostro impegno ci hanno resi soggetti
credibili per i Fondi Immobiliari; l’amministrazione saggia e
attenta degli anni passati permette alle nostre associate di
affrontare la crisi con strumenti adeguati.
Molte cooperative, a Torino e in Provincia, hanno cantieri
aperti, o li stanno aprendo, perché hanno saputo accumulare
le risorse necessarie, con una gestione rigorose dei bilanci, e
possono continuare a offrire risposte ai propri soci. In questo
numero di abitare in cooperativa ne avete una prova.
A Torino la Cooperativa San Pancrazio, a proprietà divisa,
dunque tra quelle che maggiormente soffrono la crisi
a causa dell’assegnazione degli alloggi in proprietà, ha
in progetto l’apertura di tre cantieri e durante il 2013
consegnerà gli alloggi costruiti a Collegno, vicino al capolinea
della metropolitana, in un complesso di cui parleremo
nei prossimi numeri del nostro giornale, anche per la sua
posizione strategica, vicinissima al centro di Torino, grazie
alla metropolitana, praticamente sotto casa.
A Novara la Cooperativa Edificatrice Uno celebra i suoi 50
anni con la consegna degli alloggi a Vercelli e con l’apertura
di nuovi cantieri a Oleggio e a Novara; attività rese possibili,
come segnala il presidente Francesco Iaquinta, “grazie ad
un’attenta filosofia aziendale, che ha avuto come base la
prudenza nell’amministrazione ed una grande attenzione
allo sviluppo”. E nel Verbano la Cooperativa Pallanza ha
avviato la costruzione di un complesso di villette a schiera in
un paesaggio di grande valore naturalistico, davanti al Lago
Maggiore. Sono progetti con cui il movimento cooperativo
guarda al futuro. Con ottimismo, perché, come ha sottolineato
il neo-Papa Francesco, “il pessimismo è del Diavolo”.
Pasquale Cifani
Presidente legacoop abitanti Piemonte
PRoVinCia di ToRino
Cooperativa 13 febbraio via San Giuseppe, 21 Pinerolo (to)Tel 0121 374995 • e.mail: [email protected] Presidente francesca Sassi
Cooperativa Clara via roma, 7 caselle (to)Tel 011 9913671 • e.mail: [email protected] renzo vanzo
Cooperativa Coop Casa Chivasso via torino, 86 chivasso (to)Tel 011 91727801 • e.mail: [email protected] romeo bevilacqua
Cooperativa Giuseppe di Vittorio via Perrone, 3 torinoTel 011 5648666 • e.mail: [email protected] massimo rizzo
Cooperativa La Popolare via rubattera, 10 bussoleno (to)Tel 0122 49279 • e.mail: [email protected] Pacifico trabucchi
Cooperativa Musetta via Perrone, 3 torinoTel 011 4055179 • e.mail: [email protected] Giuseppe fortino
Cooperativa Primo Maggio via San Giuseppe, 21 Pinerolo (to)Tel 0121 374276 • e.mail: [email protected] Giulio blanc
Cooperativa San Pancrazio via Perrone, 3 torinoTel 011 5654444 • e.mail: [email protected] Pasquale cifani
Cooperativa Unità operaia alto Canavese viale dei mille, 13 cuorgnè (to)Tel 0124 650498 • e.mail: [email protected] domenico iannello
PRoVinCia di aLeSSandRia
Cooperativa Uni C.a.P.i. via urbano rattazzi, 11 alessandriaTel 0131 43141• e.mail: [email protected] roberto zeppa
PRoVinCia di CUneo
Cooperativa Coefers via mondovì, 2 cuneoTel 0171 696362 • e.mail: [email protected] Salvatore di brigida
Cooperativa Flavia via fossano, 6 cuneo Tel 0171 695070 • e.mail: [email protected] Pietro Ghio
Cooperativa Marilena corso Giolitti, 2 cuneoTel 0171 699070 • e.mail: [email protected] rinalda borra
Cooperativa La Lavoratori via Ghione, 5 Savigliano (cn)Tel 0172 21604 • e.mail: [email protected] Guido matinata
Cooperativa La Quercia via Ghione, 5 Savigliano (cn)Tel 0172 22668 • e.mail: [email protected] francesco matinata
PRoVinCia di noVaRa
Cooperativa edificatrice Uno via XXiii marzo, 21 novaraTel 0321 399326 • e.mail: [email protected] francesco iaquinta
Cooperativa edilcooper via XXiii marzo, 21 novaraTel 0321 399326 • e.mail: [email protected] francesco iaquinta
PRoVinCia di VeRbania
Cooperativa edificatrice Tre via olanda, 35/b Pallanza (vb)Tel 0323 53435 • e.mail: [email protected] Giuseppe calandra
Cooperativa Pallanza via olanda, 35/b Pallanza (vb)Tel 0323 404628 • e.mail: [email protected] Giuseppe calandra
![Page 3: I N C O O P E R A T I V A - A.R.C.Ab · Tel 011 91727801 • e.mail: coopcasachivasso@libero.it Presidente romeo bevilacqua Cooperativa Giuseppe di Vittorio via Perrone, 3 torino](https://reader033.fdocument.pub/reader033/viewer/2022060722/60828f744c343a254833d519/html5/thumbnails/3.jpg)
L’IN
TERV
ISTA
La crisi economica, le difficoltà delle famiglie, i progetti alla Falchera del Piano Città. Il sindaco di Torino parla a 360°
la fondazione monaco scommette sui più giovani
a maggio festeggerà due anni come Sindaco di Torino.
Quale bilancio di questi primi due anni di lavoro?
da quando sono Sindaco abbiamo affrontato molte difficoltà:
in meno di due anni il mondo è cambiato, deve affrontare una
delle più spaventose crisi economiche della storia recente, con
ricadute che hanno investito l’intera europa. e’ logico che questo
abbia reso difficilissima la situazione generale. i comuni sono
il soggetto politico più vicino ai cittadini e, allo stesso tempo,
l’ente pubblico su cui, da almeno dieci anni, gravano le manovre
economiche dello Stato. Questo fa sì che i cittadini abbiano i
Sindaci, di cui si fidano nonostante il clima di sfiducia generale
verso la politica, come riferimenti. e’ faticoso, ma è anche il
modo in cui la politica può davvero essere servizio ed essere al
servizio dei cittadini. Stiamo facendo cose difficili in un momento
difficile. ma lo facciamo per il futuro della città, anche a costo di
scelte qualche volta impopolari.
nell’ultimo sondaggio Lei continua ad avere un alto
gradimento tra i torinesi. a cosa lo attribuisce?
i sondaggi sono uno strumento importante ed efficace,
però io credo che sia il rapporto personale con i cittadini, lo
‘strumento’ che non ha grandi margini d’errore. negli incontri
con i torinesi ho sempre la netta sensazione che vedano il
presente e soprattutto futuro con un ottimismo concreto, che,
senza sfuggire alle difficoltà reali e contingenti, non si arrende al
facile vittimismo, o peggio al disfattismo. benissimo i sondaggi,
dunque, ma meglio il lavoro quotidiano, fatto anche di scontri
4 5
centri sociali?
limitare la triste piaga degli sfratti, e più in generale
del ‘problema casa’, legato alla crisi economica, è uno
degli obiettivi dell’amministrazione comunale. nel
2011 sono stati assegnati circa 600 alloggi sociali e
oltre 200 contratti sono stati sottoscritti con locare;
è stata proposta la richiesta alla regione di definire
nuovi indicatori per le morosità incolpevoli nelle case
popolari e 1500 famiglie sono state sostenute con
sussidio per l’affitto. torino è vicina alle famiglie in
difficoltà e concretamente ha dato un ausilio che è
stato moto spesso un aiuto vitale. non intendiamo
cambiare politica.
Lei dà importanza alle riqualificazioni urbane e
il progetto probabilmente più ambizioso della
sua Giunta è quello di Falchera. Quali sono i
suoi punti qualificanti?
la riqualificazione di falchera è parte del Piano città e,
al di là dei punti in dettaglio, è importante oggi vederla
come l’occasione di una grande trasformazione urbana.
l’area nord della città, fino ad oggi trascurata dalle
grandi riqualificazioni, acquisirà un volto identificativo,
quanto mai importante se si pensa che quella parte
della città è l’ingresso da milano e restituirà migliaia
di metri quadri di spazio pubblico all’utilizzo condiviso
e alla comunità. oltretutto saldando la periferia di
torino ai comuni limitrofi dell’area, eliminando le aree
di degrado e di isolamento urbano. tengo molto a
questo progetto che finalmente mette mano a una
parte di torino, ancora deficitaria di interventi.
da torinese, perché secondo lei, la città
ha questa vocazione per grandi progetti di
riqualificazione urbana che la mettono alla pari
con bilbao e berlino?
le trasformazioni che torino ha vissuto e che ancora
adesso sta toccando con mano, come la nuova
stazione di Porta Susa, sono effettivamente una
chiave di lettura per capire come i torinesi vivano
queste evoluzioni urbanistiche e gradiscano vivere i
a metà del suo mandato Piero Fassino: i torinesi hanno un ottimismo concreto
ma finalizzato a un risultato
concreto che prescinda dalla
popolarità.
Torino ha recentemente
superato l’esame del
Patto di Stabilità; adesso,
che ha dimostrato che
con una gestione rigorosa
si possono tenere i conti
in ordine, quali sono le
priorità ineludibili?
il risultato è stato possibile
grazie a due scelte: sul
lato della spesa incidendo sul costo del personale,
portandolo al 35%, con una media italiana che oscilla
fra il 40 e 50%, e sulla produttività dell’organizzazione
interna della azienda comune; sul lato delle entrate
ampliando il perimetro delle risorse con un incremento
dell’impegno di capitali privati e della società (finanza
di progetto per le infrastrutture, impresa sociale nel
welfare, mecenatismo civico nella cultura). tutto ciò
in coerenza con l’obiettivo di non ridurre le nostre
ambizioni e creare quante più occasioni e opportunità
di investimenti in ogni campo, facendo di torino una
città accogliente e attrattiva, condizione essenziale
per contrastare la crisi. dopo aver ridotto nel 2011
il debito di 25 milioni di euro, nel 2012 abbiamo
l’obiettivo di ridurlo ulteriormente. ci vorrà tempo, ma
il risanamento è cominciato
in un’intervista Lei ha detto di ritenere che l’iMU
sia da cambiare. in che modo?
l’imu, concepita come una semplice tassa dovuta allo
Stato, non è accettabile. i comuni sono stati lasciati
soli troppo spesso a gestire situazioni economiche
estreme. l’imu, o l’ici è giusta se equamente ripartita
in devoluzioni che non taglino fuori i comuni.
La casa è uno dei temi caldi per la città. in che
modo agirà il Comune per evitare le occupazioni
delle case, con le azioni comuni di sfrattati e
cambiamenti negli atteggiamenti della vita quotidiana.
Questa trasformazione nel dna della città è maturata
negli anni e indubbiamente alcuni momenti hanno
segnato la differenza. l’olimpiade invernale 2006 è
stato il momento di svolta perché ha dato la possibilità
a torino di incuriosire chi nel mondo la identificava
esclusivamente come la città della fiat o della Juventus.
Questo ‘movimento’ non si fermerà più: torino ha una
vocazione al nuovo che la distingue da sempre, o
meglio, non ha paura del nuovo e del cambiamento.
alle riqualificazioni degli ultimi anni, pensiamo
a Spina 3 o Mirafiori, hanno dato un contributo
importante anche le Cooperative. Che ruolo
vede per loro nei progetti urbanistici che la sua
Giunta realizzerà?
la storia edilizia e le trasformazioni urbane di questa
città hanno visto presenti le cooperative, che oggi
mantengono un rilievo di memoria e nel contempo
di strumento di facilitazione sociale. ovviamente un
ruolo che è stato, e resta, determinante.
Lei sta lavorando molto, e con risultati
lusinghieri, per l’internazionalizzazione di
Torino, ma si sa poco di questo. Un errore di
comunicazione o una scelta?
non credo che servano gli slogan o titoli a quattro
colonne sui giornali. Sono convinto che, oltre a una
normale attività di informazione giornalistica, siano i
tanti incontri in questi due anni che ho avuto con realtà
estere che stanno dando ottimi frutti. molte infatti sono
le attività economiche e imprenditoriali straniere che si
sono presentate sul nostro territorio e altrettante sono
le imprese torinesi che si sono affacciate all’estero.
tutto questo però non è solo il risultato di una mia
attività di ricerca di contatti internazionali. e’ piuttosto
la collaborazione, che è vincente. con la camera di
commercio e gli atenei torinesi infatti abbiamo tessuto
un molteplicità di rapporti che ci ha dato la possibilità
di ottenere degli ottimi risultati in ambito economico,
universitario e culturale.
G. de Serio
Piero Fassino è sindaco di Torino da
due anni ed è uno dei sindaci più
apprezzati dai propri concittadini. Sta
esercitando il suo mandato in uno
dei momenti più difficili della storia
della Repubblica, con la peggior crisi
economica degli ultimi anni, che
colpisce Torino, città industriale, in
particolar modo. Ma lui non perde
l’ottimismo e ad abitare in cooperativa
spiega il perché.
![Page 4: I N C O O P E R A T I V A - A.R.C.Ab · Tel 011 91727801 • e.mail: coopcasachivasso@libero.it Presidente romeo bevilacqua Cooperativa Giuseppe di Vittorio via Perrone, 3 torino](https://reader033.fdocument.pub/reader033/viewer/2022060722/60828f744c343a254833d519/html5/thumbnails/4.jpg)
a caselle (to), in via cristoforo colombo, in
un’area semiperiferica, ma molto vicina alla
stazione Gtt, che permette il collegamento
con torino, la cooperativa Primo maggio ha
consegnato, a dicembre, 12 alloggi, realizzati
in un edificio a quattro piani.
la progettazione dell’edificio, spiega
l’architetto francesca Sassi, che l’ha curata,
è stata fatta dopo “una ricerca sulla tipologia
e sulla metratura di alloggio richiesta
maggiormente dai nostri soci. negli ultimi
anni le richieste erano spesso di due
camere da letto, la seconda eventualmente
utilizzabile come studio. il risultato è
stato quello di progettare degli alloggi
tutti composti da camera doppia, camera
singola, bagno, ripostiglio e soggiorno e
cucina abitabile. i più piccoli, che rientrano
nell’edilizia sperimentale, hanno una
superficie utile di circa 63mq mentre i
restanti alloggi di edilizia agevolata (e 1
autofinanziato) arrivano fino a un massimo
di 73mq di superficie utile, differenziandosi
dai primi per la maggiore ampiezza della
zona giorno e del bagno”
l’edificio è composto da due vani scala,
che servono due alloggi per piano, “una
soluzione” sottolinea Sassi “che permette ad
ogni alloggio di avere 2 arie per ottimizzare
la circolazione naturale dell’aria e la
distribuzione degli ambienti interni”. ottimale
anche l’esposizione: le facciate principali
hanno un orientamento est – ovest, che
garantisce un efficace uso dei pannelli solari
per la produzione dell’acqua calda sanitaria
e dei pannelli fotovoltaici.
i piani fuori terra sono quattro, il piano terra
ospita le dodici autorimesse, le cantine,
la centrale termica e un piccolo pilotis:
la presenza di una falda acquifera ha
sconsigliato gli scavi per un piano interrato.
“l’edificio è stato progettato cercando di
utilizzare materiale naturale e a chilometro
zero, per esempio, il tetto è in legno
lamellare soprattutto per questa ragione”
spiega ancora l’architetto Sassi “ le murature
sono della tipologia a cassa vuota isolata,
con 16cm di isolante, mentre la struttura è
del tipo tradizionale, con pilastri in cemento
armato e solette in latero-cemento. ci sono
poi anche altri dettagli tecnici che seguono la
filosofia del risparmio energetico. il progetto
è stato infatti realizzato con il Programma
10000 alloggi entro il 2012 - ii biennio, per
cui si è applicato il Protocollo itaca sintetico
2009 regione Piemonte, raggiungendo un
punteggio di 2,7. l’impianto di riscaldamento
ha un generatore di calore a caldaia murale
a condensazione, centralizzato e alimentato
a gas metano e gli alloggi sono dotati di un
contabilizzatore individuale. Per ridurre il
fabbisogno di riscaldamento, e risparmiare
dunque energia, si è agito soprattutto
sull’isolamento degli edifici, insistendo
sul controllo dei ponti termici e sul buon
rapporto superficie volume”.
i dodici alloggi sono stati assegnati per metà
ai soci della cooperativa Primo maggio,
mentre gli altri sei, grazie a un accordo con
il comune di caselle torinese, sono stati
assegnati a famiglie individuate dal comune
con un bando apposito. l’edificio è così
stato assegnato a singles o giovani coppie,
a famiglie tradizionali e monoparentali
e a coppie di anziani. un mix sociale e
generazionale che risponde alla filosofia cara
alle cooperative d’abitazione piemontesi,
impegnate a favorire rapporti e relazioni
tra soci appartenenti a generazioni e classi
sociali differenti, per evitare ghetti e favorire
l’incontro di esperienze di vita diverse. 7
NEW
SD
ATO
RIN
O L’intervento deLLa Cooperativa primo maggio
La tipologia degli alloggi scelta in base alle esigenze dei soci assegnatari. Le misure adottate per il risparmio energetico
L’edificio costruito dalla Cooperativa Primo Maggio a Caselle (TO) )
a caselle, gli alloggi progettati con la collaborazione dei soci
ristrutturazione di spazi pubblici, bonifica dei laghetti,
nuova edilizia, completamento del secondo accesso,
riqualificazione energetica. e’ la sintesi del Piano città,
che può essere tradotta come nuova residenza, scuola,
servizi, inclusione sociale, mobilità cultura, sport.
e’ l’ora della falchera, di raccogliere il frutto dei progetti
partecipati, della rete tra il territorio, le istituzioni e
investitori del privato sociale. una modalità di operare
che negli anni ha messo in luce le potenzialità del
quartiere in un’ottica cittadina. il Progetto torino nord
è stato infatti tra i 28 finanziati, con 11 milioni di euro,
sui 457 giunti da tutta italia. alcune delle opere sono
già cantierabili, ossia possono partire “subito”, prima
fra tutte il secondo accesso a falchera, che collegherà
quel territorio allo snodo di viale romania.
un quartiere in sviluppo, destinato ad ospitare anche
nuovi insediamenti commerciali e abitativi in edilizia
convenzionata in via degli ulivi e via cavagnolo e
servizi e terziario in zona cebrosa. l’intervento di via
degli ulivi porterà anche un riordino della viabilità
interna e un po’ di commercio di prossimità, che ad
oggi è una delle carenze del quartiere. Settantaseimila
metri quadri da riqualificare con una stima di circa
cinquecento nuovi abitanti, che non è detto poi che 6
ILP
ROg
ETTO La riquaLifiCazione di un quartiere
Il Progetto Torino Nord prevede ristrutturazioni di edifici pubblici, nuovi insediamenti, un’altra mobilità interna: è la rinascita della Falchera
la nuova falchera è verde, pubblica e ottimista
saranno davvero “nuovi”, perché falchera ha una
particolarità sul territorio torinese, ovvero una forte
mobilità interna. chi è nato e vissuto a falchera, o ci
ha abitato per un periodo, cerca casa in quartiere: la
qualità della vita qui, pur tra mille difficoltà, resta un
valore importante.
la falchera del futuro è anche smart, “intelligente”
energeticamente parlando, utilizza il teleriscaldamento
e l’energia pulita. riqualificazione energetica quindi
delle scuole luxemburg, da vinci e ambrosini, con la
sostituzione degli infissi, l’isolamento termico esterno
e delle coperture. Per le residenze di falchera nuova e
dell’area Snia invece c’è il rinnovo e la centralizzazione
degli impianti di riscaldamento. mentre l’ex palazzina
dei vigili di corso vercelli invece diventerà un ostello
sociale per famiglie.
il verde è il colore di falchera, e il Piano porterà
riqualificazione per i giardini di via delle betulle, ulivi
e volgograd, oltre alla trasformazione della zona
laghetti a parco, che finalmente restituirà la zona a una
fruizione ambientale, sportiva e ludica di pregio.
infine, restyling della piazza astengo e ristrutturazione
completa dei locali che, insieme alla nuova biblioteca,
garantiranno finalmente spazi adeguati per le
numerose attività legate al tessuto associativo vivace
di falchera.
accanto a falchera vecchia e falchera nuova ora
dobbiamo attenderci falchera del futuro? credo che
tornerà tutto falchera e basta, uno spazio omogeneo
e una comunità coesa, come è ormai diventato nel
cuore e nell’anima di tutti noi.
nadia Conticelli
Presidente della circoscrizione 6 di torino
ilda Curti
assessore alle Politiche urbanistiche
del comune di torino
![Page 5: I N C O O P E R A T I V A - A.R.C.Ab · Tel 011 91727801 • e.mail: coopcasachivasso@libero.it Presidente romeo bevilacqua Cooperativa Giuseppe di Vittorio via Perrone, 3 torino](https://reader033.fdocument.pub/reader033/viewer/2022060722/60828f744c343a254833d519/html5/thumbnails/5.jpg)
i valori della cooperazione con importanti, direi oggi
fondamentali, processi di fusione con altre realtà
cooperative.
in 50 anni è cambiato il modo di abitare. Come
sono cambiati i soci dell’edificatrice Uno?
li possiamo distinguere in due categorie. la prima,
ritengo la più consistente, è costituita dai Soci
provenienti da partiti di sinistra, mondo sindacale,
volontariato, che hanno sostenuto e sviluppato
nella cooperativa i valori della solidarietà, mutualità,
partecipazione, dai quali è sorta l’edificatrice uno.
la seconda è composta da persone che hanno
trovato nella cooperativa la soluzione al problema-
casa, unitamente alla convenienza del canone e alla
trasparenza della gestione. tutti i Soci hanno nel tempo
potuto constatare lo sforzo per adeguare ai nuovi
bisogni le diverse tipologie costruttive, che hanno avuto
come unico scopo la ricerca della qualità dell’abitare.
Quali valori della cooperazione i Soci apprezzano
oggi?
ancora oggi sono evidenti nei Soci la fiducia, la
solidarietà, la partecipazione nelle scelte della
cooperativa. lo dimostrano le diverse generazioni di
NEW
SD
AN
OVA
RA in autunno iL i BiLanCio SoCiaLe
Il presidente Iaquinta: affrontiamo la crisi con nuovi cantieri, grazie all’amministrazione prudente degli anni scorsi.
l’edificatrice uno festeggia 50 anni con orgoglio e semplicità
8 99
Il presidente della Cooperativa Edificatrice Uno Francesco Iaquinta
l’edificatrice uno festeggia i suoi primi 50 anni. e’ la
cooperativa d’abitazione più importante del nord-
est piemontese, ha costruito oltre un migliaio di
alloggi nelle province di novara, vercelli e biella. il
presidente francesco iaquinta ripercorre per Abitare
in Cooperativa questi 50 anni di storia, che hanno
contribuito al benessere del Piemonte orientale.
dovesse sintetizzare questi 50 anni, su quali
aspetti si soffermerebbe?
Sono tanti gli avvenimenti della storia della edificatrice
uno sin dalla sua costituzione, il 3 febbraio del
1963. Sottolineo in primis lo spirito, la volontà ed il
coraggio dei Soci fondatori che hanno saputo, con
determinazione e convinzione, affrontare il problema-
casa costituendo una cooperativa a proprietà indivisa,
frutto di nuovi valori sociali improntati alla condivisione
di questo bene fondamentale. la cooperativa nasce
infatti nel periodo delle grandi emigrazioni e del boom
economico, nel quale la ricostruzione e la rinascita
per la comunità si identificano innanzitutto nella
garanzia della casa d’abitazione. e’ inoltre importante
evidenziare la continuità dell’azione perseguita dal
gruppo dirigente nell’estendere su un ampio territorio
L’edificio che l’Edificatrice Uno ha ristrutturato nel centro storico di Gaglianico Una delle due torri del PEEP Bertagnetta a Vercelli (l’altra è in fase di ultimazione)
soci assegnatari: nonni, figli e nipoti, che hanno trovato
e ritrovano nella edificatrice uno, specie in questi
momenti di crisi, un’ancora di salvataggio.
L’edificatrice Uno si muove su ben tre province.
esiste una ricetta per ottenere risultati su
territori e con amministrazioni non sempre dello
stesso colore?
non esiste una ricetta: sarebbe troppo semplicistico. il
mio convincimento è che il lavoro serio, la correttezza,
la trasparenza nelle iniziative, la capacità di rispondere
ai bisogni della collettività, senza promesse vacue, il
fare quotidiano, che per noi significa realizzare case
da assegnare ai Soci a canoni molto competitivi, ha
prodotto questi risultati.
i 50 anni arrivano in un momento piuttosto
drammatico per il nostro Paese: come si vede
la crisi, dalla più importante cooperativa
d’abitazione del Piemonte nord-orientale?
la crisi ha colpito in modo pesante il settore delle
costruzioni; è quindi inevitabile che anche noi
registriamo criticità. l’edificatrice uno sta superando
questo momento grazie ad un’attenta filosofia
aziendale, che ha avuto come base la prudenza
nell’amministrazione ed una grande attenzione allo
sviluppo: ad oggi stiamo realizzando 18 alloggi nel
comune di vercelli, che prevediamo di terminare
per l’estate; inoltre, sono avviati altri due cantieri nei
comuni di novara e di oleggio. tutti i programmi
edilizi sono in parte finanziati con il ii biennio del
Programma casa della regione Piemonte; a tal
proposito, dobbiamo purtroppo registrare gravi ritardi
nell’erogazione dei contributi assegnati, unitamente
alla difficoltà di reperire sul mercato bancario risorse
finanziarie, se non a costi assolutamente insopportabili
ed incompatibili con i canoni sociali. la nostra
cooperativa sta comunque utilizzando proprie riserve per rispondere alle
numerose domande di abitazioni.
Una delle misure più polemiche introdotte dal Governo è l’iMU, che
ha complicato i rapporti tra cooperative e molte amministrazioni
Locali. Come è andata a novara e nelle città in cui siete presenti?
e’ stata una misura impositiva ingiusta perché ha creato forti disparità sociali.
il legislatore ha considerato come seconda casa l’abitazione assegnata al
Socio di una cooperativa a proprietà indivisa, attribuendo inoltre la possibilità
ai comuni di intervenire sull’aliquota, determinando così tra i nostri soci
irragionevoli diversità di trattamento. molti comuni hanno compreso la grave
situazione apportando correttivi, che tuttavia hanno pesato sui bilanci già
provati delle famiglie; altri, invece, hanno totalmente ignorato il problema
determinando pesanti gravami, veramente insopportabili. il comune
di novara ha affrontato il problema con grande senso di responsabilità,
supportando la richiesta della cooperativa e riconoscendo il nostro ruolo
sul territorio. i Soci assegnatari a novara ne hanno tratto evidenti benefici.
Lei è presidente della edificatrice Uno da 19 anni. Come considera
questa sua esperienza, sia a livello personale che professionale?
da oltre 35 anni la cooperazione mi ha coinvolto con momenti di grande
soddisfazione, ma anche con qualche amarezza. Spesso infatti alcune scelte,
poi rivelatesi vincenti, non sono state comprese, tuttavia, la passione e la voglia
di fare insieme ad altri non sono mai mancate. in particolare, la responsabilità
e l’attenzione verso le istanze dei soci sono state sempre la strada maestra
nell’operare. Proprio i soci peraltro, e ciò mi ha dato grande forza, mi hanno
sempre sostenuto con convinzione riponendo in me fiducia e stima. mi
preme sottolineare inoltre che, ormai da qualche tempo, stiamo rinnovando il
gruppo dirigente con l’inserimento di validi giovani, che denotano forte spirito
cooperativistico incarnando i valori della cooperazione. la mia soddisfazione
sarà vedere la cooperativa crescere e svilupparsi in sicure e giovani mani.
Per questi 50 anni, ci saranno celebrazioni particolari?
vogliamo ricordare questo evento presentando entro l’anno il bilancio
Sociale della edificatrice uno ai Soci ed alle comunità delle province di
novara, vercelli e biella; sarà un’occasione per rivivere e ricordare con
semplicità, ma anche con orgoglio, tutti insieme, i momenti più significativi
della nostra storia.
Il primo edificio realizzato dalla Edificatrice Uno, in via Monte San Gabriele 42/44 a Novara, nel 1977
![Page 6: I N C O O P E R A T I V A - A.R.C.Ab · Tel 011 91727801 • e.mail: coopcasachivasso@libero.it Presidente romeo bevilacqua Cooperativa Giuseppe di Vittorio via Perrone, 3 torino](https://reader033.fdocument.pub/reader033/viewer/2022060722/60828f744c343a254833d519/html5/thumbnails/6.jpg)
fondata nel 1976, la cooperativa San Pancrazio è diventata la più
importante cooperativa d’abitazione a proprietà divisa di legacoop
abitanti del Piemonte e ha costruito oltre 2500 alloggi, assegnati in
proprietà ai Soci. “in realtà il cammino non è stato così facile e semplice
come può far pensare la sintesi della nostra storia” commenta il presidente
Pasquale cifani, “la vera storia della cooperativa San Pancrazio si potrebbe
far iniziare negli anni 80, con l’arrivo di un nuovo gruppo dirigente,
guidato da antonino monaco, una figura fondamentale nel movimento
cooperativo piemontese; a lui infatti è dedicato l’edificio simbolo delle
cooperative d’abitazione torinesi, nell’ex villaggio media mortara delle
olimpiadi del 2006. con monaco la cooperativa ha iniziato ad essere una
realtà imprenditoriale, economicamente solida ed è diventata un punto
di riferimento per i Soci, che affidano i propri risparmi a chi promette di
realizzare loro il sogno di una casa in proprietà”. Se negli anni 80/90 ha
realizzato progetti puntuali di qualità nella prima cintura, sempre attenta
all’integrazione urbana, con accessibilità e servizi adeguati, è stato negli
anni 2000 che ha compiuto un vero e proprio salto di qualità, diventando
protagonista dei grandi cambiamenti di torino. Grazie ad antonino monaco
il movimento cooperativo ha preso parte alla riqualificazione di Spina 3,
in una zona semicentrale
di torino, che le dismissioni
industriali hanno liberato. Qui
è stato realizzato un nuovo
quartiere, che alterna un parco
intorno alla dora ad aree
residenziali; è un’intuizione
di antonino monaco la
costruzione del villaggio media
mortara, i cui posti letto per
i giornalisti presenti a torino
durante le olimpiadi del 2006, sono stati trasformati in alloggi e assegnati
ai Soci della cooperativa o ceduti al comune di torino. “e’ ancora molto
triste, per noi che monaco non abbia visto quel progetto completato: è
morto il 29 novembre 2003 e non ha potuto vedere realizzato uno dei
fiori all’occhiello non solo della cooperativa San Pancrazio, ma dell’intero
movimento cooperativo piemontese: oggi, sull’asse di via livorno, vivono
migliaia di Soci della nostra e di altre cooperative, in appartamenti in
NEW
SD
ATO
RIN
O in oLtre 35 anni ha CoStruito 2500 aLLoggi
Il presidente Cifani: La crisi del settore edilizio non ha colpito le nostre capacità finanziarie, ma soprattutto la nostra fascia sociale di riferimento.
10
ad oggi la Cooperativa San Pancrazio ha in fase di inizio tre nuovi interventi
locazione e in proprietà, assegnati a prezzi calmierati,
a 5 minuti d’auto da piazza Statuto”. i Progetti di Spina
3 sono innovativi per torino: su un’idea dello Studio
mellano e degli architetti aimaro d’isola e Gabetti,
sono state progettate quattro macroisole, sopraelevate
rispetto al piano stradale, a vantaggio del panorama
e della vivibilità delle abitazioni. le isole sono una
diversa dall’altra, anche se costruite nel medesimo
stile, e sono collegate tra loro da ponti pedonali”.
negli ultimi due anni la cooperativa ha in corso
la realizzazione di un complesso residenziale a
collegno che vede insieme cooperative d’abitazione e
operatori edilizi del libero mercato: alla fermata fermi,
capolinea della linea 1 della metropolitana, centinaia
di famiglie potranno godere del vantaggio di vivere
fuori città, essendo però a pochi minuti dal centro di
torino, grazie alla metropolitana (e senza i problemi di
Corso Gamba n° 39, Spina 3 UMI 1 – Torino
Prossima realizzazione in Via Ceva, a Torino
Intervento in fase di costruzione in Via Fermi, Via Sassi e Via De Amicis a Collegno (TO)
1111
parcheggio inevitabili nel centro di una grande città).
“e’ un progetto che vede applicate le sinergie possibili
del mondo cooperativo: oltre alle cooperative
d’abitazione c’è infatti novacoop, che sta realizzando
un centro commerciale, in grado di diventare un vero
e proprio polo d’attrazione per la spesa e per il tempo
libero non solo dei residenti. i nostri alloggi sono
quasi pronti: le consegne ai Soci sono previste per la
primavera e per l’estate”.
Prossima realizzazione in Corso Fratelli Cervi a Grugliasco (TO)
ad oggi per il futuro la cooperativa San Pancrazio ha
in programma tre nuovi progetti da realizzare, tutti
a costi estremamente vantaggiosi e precisamente:
33 appartamenti a torino, in via ceva, 17 alloggi a
Grugliasco (to), in via maroncelli, e 10 alloggi ad
orbassano (to), Strada volvera.
Prossima realizzazione in Strada Volvera, a Orbassani (TO)
Gli interventi prevedono varie tipologie, in grado di
soddisfare le esigenze delle giovani coppie e delle
famiglie numerose. “voglio sottolineare che tutti gli
edifici sono costruiti secondo le tecniche più moderne,
per quanto riguarda gli isolamenti termici ed acustici e
per la produzione dell’acqua calda. il rapporto qualità/prezzo è
decisamente competitivo. nonostante la crisi la nostra cooperativa
non rinuncia alla qualità del prodotto” dice il Presidente.
la crisi. come l’affronta la cooperativa San Pancrazio? Quanto
la avverte? “come tutti gli operatori del settore edilizio, anche
la cooperativa San Pancrazio ovviamente ne risente. ma direi
che non riguarda le nostre capacità di finanziamento: negli anni
passati abbiamo gestito bene le nostre risorse, incrementando
le riserve che sono state principalmente utilizzate per l’acquisto
di aree edificabili, che oggi ci permettono di continuare la nostra
attività. la crisi ha colpito soprattutto la nostra fascia sociale di
riferimento; infatti le famiglie con reddito da 2000-2500 euro
mensili per le quali in passato non era difficile accendere un
mutuo, oggi, anche a causa dell’aumento del lavoro precario,
del cambiamento delle politiche delle banche a concedere
i mutui e della minore capacità di risparmio, molti rinunciano
all’acquisto della casa” spiega il Presidente cifani.
“in passato la cooperativa assegnava tutti gli alloggi ancora prima
di terminare la loro costruzione mentre oggi può succedere che
ci siano ancora appartamenti disponibili. e’ un momento di
difficoltà, per i nostri Soci, che si inserisce nella gravità della crisi
italiana. da parte nostra possiamo assicurare un buon rapporto
qualità/prezzo che ci ha distinti in questa storia pluridecennale e
l’interesse a costruire in zone in cui i nostri Soci possano godere
di una buona qualità della vita: aree verdi, trasporti pubblici vicini,
servizi in zona. e poi, visti i valori del movimento cooperativo,
che ci motivano, siamo disponibili a valutare con i nostri Soci le
possibilità di personalizzazione dei pagamenti”.
Per eventuali informazioni contattare il n° tel. 011 5654444
Intervento in Via Torino a Borgaro Torinese (TO) in cui sono ancora disponibili unità abitative di elevata qualità, a costi competitivi.
![Page 7: I N C O O P E R A T I V A - A.R.C.Ab · Tel 011 91727801 • e.mail: coopcasachivasso@libero.it Presidente romeo bevilacqua Cooperativa Giuseppe di Vittorio via Perrone, 3 torino](https://reader033.fdocument.pub/reader033/viewer/2022060722/60828f744c343a254833d519/html5/thumbnails/7.jpg)
NEW
SD
Ac
UN
EO iL Cda Si attiva per una SoLuzione equa
La cooperativa cuneese esprime le perplessità sull’applicazione dell’imposta e garantisce la propria collaborazione ai Comuni
la nostra cooperativa, nello spirito collaborativo e costruttivo nei confronti del vostro
comune, presso il quale i nostri soci risiedono, con la presente vuole ricordarvi,
facendo seguito alle nostre comunicazioni ed agli incontri avvenuti nel corso del
2012, in merito all’ imu, che l’attuale applicazione di tale imposta ha inciso in modo
vessatorio e discriminatorio nei confronti dei nostri soci assegnatari e vostri cittadini.
infatti l’imu a cui i soci sono assoggettati è decisamente superiore rispetto a quella
pagata dai vostri cittadini individuati come soggetti possessori dell’abitazione
principale.
la cooperativa ed i propri soci, considerandosi parte attiva nella gestione del bene
comune, quale il diritto di cittadinanza e residenza nella vostra città, vogliono con la
presente porre alla vostra attenzione:
1) l’art. 53 della nostra costituzione esplicita il principio “tutti sono tenuti a
concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. il
sistema tributario è uniformato a criteri di progressività.” tale criterio non è stato 12
compiutamente rispettato laddove, nella normativa
imu, non si prevede l’equiparazione tra il proprietario
abitante nell’immobile costituente la sua abitazione
principale e il socio assegnatario di un alloggio della
cooperativa a proprietà indivisa, per il quale ricorre la
stessa condizione, ovvero che l’alloggio assegnatoli
costituisca la sua abitazione principale.
2) non comprendiamo il motivo per cui il soggetto
più debole economicamente, l’assegnatario di un
alloggio della cooperativa a proprietà indivisa, debba
sopportare un’imposizione fiscale più pesante rispetto
ad un altro soggetto economicamente più forte,
il proprietario dell’immobile costituente la propria
abitazione principale.
3) la nostra cooperativa, a differenza di altri soggetti
economici pubblici e privati, ha difeso il potere d’acquisto
delle nostre famiglie assegnatarie ma, sicuramente, una
gestione fiscale iniqua e l’approssimarsi di un’ulteriore
incombenza fiscale, quale la nuova tassazione sui rifiuti
e l’incontrollato andamento al rialzo di questi anni
delle tariffe energetiche dei consumi, incideranno in
modo pesante e significativo sulla gestione economica
e familiare. Questi eventi devono essere gestiti e
fermati in quanto, se si riduce il potere di acquisto della
classe media, a cui noi apparteniamo, inevitabilmente i
consumi crolleranno e il nostro paese continuerà nella
recessione economica.
4) noi siamo pronti a reagire attivamente e siamo pronti
ad attuare tutte le politiche utili affinché quello sopra
citato non avvenga, ora anche voi, come istituzione
comunale dovete essere partecipi attivamente e
concretamente a questa inversione di tendenza.
5) anche la comunità europea ha evidenziato l’iniquità
di applicazione di tale imposta nei confronti dei cittadini
italiani, quindi siamo certi che insieme potremo trovare
e creare le soluzioni più opportune per garantire gli
interessi dei nostri soci, nonché vostri cittadini.
6) riteniamo inoltre che i nostri soci devono essere
almeno equiparati in tutto ai possessori dell’abitazione
principale.
certi della vostra collaborazione siamo a vostra
completa disposizione per ulteriori incontri o iniziative
tecniche e politiche, anche coinvolgendo l’associazione
regionale e nazionale della cooperative di abitanti e
riteniamo che sia opportuno un coinvolgimento diretto
dell’associazione dei comuni italiani.
la lettera sull’imu inviata da La Lavoratori ai sindaci
1313
Il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa La Lavoratori, per poter affrontare e risolvere,
anticipando il più possibile gli effetti negativi di un’applicazione iniqua ed anticostituzionale
dell’IMU nei confronti dei soci assegnatari, si è attivato, rivolgendosi alle Amministrazioni di tutti
i Comuni in cui si trovano gli edifici realizzati e assegnati in godimento ai soci.
E’ stata pertanto inviata una lettera ai sindaci di Savigliano, Fossano, Cuneo, Bra, Alba, Saluzzo,
Carmagnola, Mondovì, Comuni nelle province di Cuneo e di Torino, per esprimere tutte le
perplessità del Consiglio d’Amministrazione in merito all’applicazione dell’IMU.
La stessa lettera è stata inviata a tutti i soci assegnatari, per rispettare lo scopo mutualistico di
fare partecipare attivamente i soci alla gestione condivisa degli indirizzi economico-sociali della
Cooperativa.
“Noi siamo certi che tale iniziativa consentirà di tutelare gli interessi legittimi dei nostri soci
assegnatari” ha assicurato il presidente della cooperativa saviglianese Guido Matinata “e
contestualmente proporrà alle Amministrazioni Comunali di concordare con noi una fattiva
collaborazione utile ad una risoluzione costruttiva ed efficace, in merito alla incomprensibile
ingiustizia creata dall’applicazione di questa imposta”
La Cooperativa La Lavoratori ha voluto condividere la lettera inviata alle Amministrazioni Comunali
e ai suoi soci, anche con i lettori di abitare in cooperativa, affinché siano anch’essi informati
dell’impegno che il movimento cooperativo sta mantenendo anche nelle province piemontesi per
la difesa degli interessi e dei diritti dei soci davanti all’imposizione dell’IMU.
![Page 8: I N C O O P E R A T I V A - A.R.C.Ab · Tel 011 91727801 • e.mail: coopcasachivasso@libero.it Presidente romeo bevilacqua Cooperativa Giuseppe di Vittorio via Perrone, 3 torino](https://reader033.fdocument.pub/reader033/viewer/2022060722/60828f744c343a254833d519/html5/thumbnails/8.jpg)
14
NEW
SD
AVE
RB
ANIA iL nuovo intevento deLLa Cooperativa paLLanza
La sfida del presidente Calandra: 15 alloggi di qualità durante una crisi economica che ha duramente colpito il settore edilizio
Villette bifamiliari davanti al panorama del lago maggiore
Il cantiere del nuovo intervento della Cooperativa Pallanza, a Fondotoce
Sul versante collinare che domina l’area
in cui il fiume toce si immette nel lago
maggiore, formando un’oasi naturalistica di
grande bellezza, a novembre la cooperativa
Pallanza ha aperto un nuovo cantiere,
per la realizzazione di 15 alloggi di edilizia
convenzionata, che saranno consegnati nella
primavera del 2014.
il progetto è composto da villette bifamiliari
e a schiera, disposte con andamento a
ventaglio sul pendio collinare. Gli edifici
si strutturano su tre livelli: al piano strada/
seminterrato le autorimesse ed i locali
accessori; al piano terreno, dotato di spazi
verdi e di un ampio terrazzo, che consentono
di usare al meglio gli spazi esterni e di godere
del magnifico panorama del lago maggiore,
quindi, all’interno, la zona living con la cucina,
il soggiorno ed un piccolo bagno; al primo
piano tre camere da letto.
“la caratteristica architettonica più evidente
sono i grandi tetti a falda unica e le facciate,
scandite dalla disposizione dei pilastri a
tutta altezza, dietro ai quali i grandi balconi
porticati perfezionano la scelta architettonica
di interazione tra il dentro ed il fuori degli
edifici” spiega il presidente della cooperativa
Giuseppe calandra “anche in questo
intervento, come nei precedenti, abbiamo
voluto dedicare particolare attenzione a
scelte di sostenibilità ambientale”.
tra gli aspetti più importanti, che, in questo
senso, il presidente ha voluto indicare, ci
sono “la scelta dei materiali locali e della
composizione architettonica. abbiamo voluto
coniugare il migliore orientamento solare
possibile con tipologie edilizie, che offrano
un filtro alla luce solare estiva, garantendo
ombreggiamento ai vani retrostanti e
migliorino, costituendo riparo dai principali
venti invernali, le caratteristiche del già mite
microclima lacustre”
non mancano gli elementi tecnologici ormai
consolidati nell’azione costruttiva della
cooperativa: sistemi di coibentazione termica
ed acustica, riscaldamento a pavimento a
bassa temperatura, utilizzo della domotica,
senza dimenticare i pannelli solari termici,
che in questo specifico caso sono stati
integrati nella facciata principale degli edifici.
“Per la cooperativa Pallanza l’avvio di questo
intervento rappresenta una sfida” sottolinea
calandra ad Abitare in Cooperativa “Stiamo
vivendo un periodo fortemente segnato
dalla difficile congiuntura economica, in cui
è sempre più difficile vedere aprirsi nuovi
cantieri; ma la volontà è quella di continuare
ad offrire ai soci un prodotto edilizio di buona
qualità ad un livello di costo sostenibile, che
consenta di soddisfare il bisogno primario
della casa senza rinunciare totalmente
a dare risposte ad altre esigenze. e’ una
scommessa che intendiamo vincere”
recentemente la cooperativa unità operaia alto canavese
ha consegnato 12 alloggi realizzati in via montegrappa a
chivasso costruiti con il finanziamento “Piano casa - 10.000
alloggi entro il 2012” della regione Piemonte.
Si trovano in un edificio diviso in due scale, per un totale di
tre piani fuoriterra e un piano interrato, destinato ai box auto e
alle cantine. la tipologia degli alloggi è per tutti uguale, intorno
ai 70 mq; tutti sono dotati di un box auto e cantina e quelli al
piano terra sono costituiti anche da un giardino pertinenziale.
l’edificio è stato costruito con tecnologie all’avanguardia,
per ottenere il risparmio energico nel modo più efficace:
gli impianti solare termico e fotovoltaico garantiscono la
produzione di acqua calda attraverso le energie rinnovabili; la
caldaia a condensazione è dotata di contabilizzatori individuali;
i serramenti sono ad alta efficienza energetica, con vetri
basso emissivi e isolamento termoacustico; le murature sono
neW
S neW
S neW
S neW
S neW
S
realizzate in modo da avere un maggiore isolamento sulle murature
perimetrali esterne e sui solai; il rivestimento è con cappotto. la parte
laterale e posteriore dell’edificio sono dotate di un ampio spazio
verde. Gli alloggi sono stati assegnati a cittadini di chivasso e torino
secondo le graduatorie.
15
anche per quest’anno la fondazione antonino monaco ha indetto
il bando per 10 borse di studio da assegnare ai figli dei soci delle
cooperative G. di vittorio e San Pancrazio, che si siano particolarmente
distinti per i loro risultati nell’anno scolastico 2011/2012. 5 borse di
studio, del valore di 1000 euro, saranno riservate ai migliori studenti
che hanno sostenuto l’esame di licenza media nell’anno scolastico
2011/2012; le altre 5, del valore di 1500 euro, saranno destinate ai
migliori studenti che hanno sostenuto l’esame di maturità nell’anno
scolastico 2011 e che si sono iscritti al primo anno di università, negli
atenei torinesi o in qualsiasi università riconosciuta del ministero
dell’istruzione, dell’università, della ricerca.
il regolamento del bando di studio si trova online anche sul sito della
cooperativa di vittorio, www.coopdivittorio.it
in questo modo la fondazione monaco vuole premiare gli studenti
più bravi, appartenenti a famiglie con risorse economiche limitate,
affinché possano continuare i propri studi, grazie al loro impegno e
ai loro meriti.
le borse di studio verranno consegnate a maggio, durante un evento
in preparazione, che ha lo scopo di valorizzare il futuro utilizzo del
Parco dora.
neWS neWS neWS neWS
Piantina del piano terra degli edifici del Gruppo F
![Page 9: I N C O O P E R A T I V A - A.R.C.Ab · Tel 011 91727801 • e.mail: coopcasachivasso@libero.it Presidente romeo bevilacqua Cooperativa Giuseppe di Vittorio via Perrone, 3 torino](https://reader033.fdocument.pub/reader033/viewer/2022060722/60828f744c343a254833d519/html5/thumbnails/9.jpg)
1212
Generalmente questo spazio è dedicato
ai soci. Non fa eccezione questo numero, in
cui viene dedicato a Franco Drago, che ha
80 anni, è vicepresidente della Cooperativa
Unità Operaia Alto Canavese, e vive in un
alloggio della Cooperativa a Caluso (TO), in
via Piave.
Da oltre 35 anni Drago dedica il suo tempo
libero ai soci, che aspettano di avere in
assegnazione un alloggio in Cooperativa.
Si occupa della gestione ordinaria e dello
sviluppo ed è un punto di riferimento, sia
per l’esperienza acquisita che per la sua
ampia capacità di veduta, per chi lavora
nella Cooperativa canavesana. Ha, è bene
ripeterlo, con ammirazione, 80 anni.
Via PiaveCaluto (TO)