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“ I giovani e l’informazione ”
A cura dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori con la collaborazione di Eurisko
“GIOVANI E INFORMAZIONE ”
“Il Quotidiano in Classe”: un’occasione per crescere
Volume edito a cura dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori con la collaborazione di Eurisko
Aprile 2004
INDICE Introduzione 10 Premessa e impostazione del volume 12 Sintesi dei principali risultati 14
SEZIONE A L’INIZIATIVA “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”
1. L’iniziativa “Il Quotidiano in Classe” 18 2. I risultati del monitoraggio dell’iniziativa “Il Quotidiano in
Classe”: il bilancio espresso dai soggetti coinvolti (stu-denti e insegnanti) 23
SEZIONE B: GLI EFFETTI SOCIALI DELL’INIZIATIVA “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”
Premessa 36 1. Percezione e soddisfazione personali: l’autoprofilo degli
studenti 37 2. La relazione con la famiglia e i coetanei 44 3. Il rendimento scolastico e il miglioramento del clima in
classe 46 4. Prospettive per il futuro e l’inserimento post-diploma 48 5. Coinvolgimento politico e culturale 52 6. La fiducia verso i grandi sistemi di riferimento 56 7 La coscienza civica e l‘interesse per temi sociali sensibili 63
9
SEZIONE C: RAPPORTO CON IL QUOTIDIANO PRIMA E DOPO L’INIZIATIVA
1. Rapporto con il quotidiano prima e dopo l’iniziativa 69 2. Le attese dei giovani verso i quotidiani 79
APPENDICE
1. Note metodologiche 86 2. Profilo del campione 89 3, Una segmentazione del mondo giovanile 94 4. Le dichiarazioni degli insegnanti 106
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UN’OCCASIONE PER CRESCERE Contribuire alla crescita delle giovani generazioni ed alla formazio-ne delle future classi dirigenti del nostro Paese. Questa è la scommessa che l’Osservatorio Permanente Giovani – Editori ha fatto propria lanciando il progetto battezzato “Il Quotidia-no in Classe”, E’ una iniziativa che ormai coinvolge oltre 750.000 studenti, più di un giovane italiano su quattro di età compresa tra i 14 ed i 19 anni, ed oltre 3.600 scuole superiori, ovvero più della meta delle scuole italiane. E’ un’iniziativa che vede ogni giorno oltre 19.000 insegnanti impe-gnarsi sul campo, nelle classi, con i ragazzi, per educare i giovani alla lettura, e spingerli così ad informarsi ed a discutere su quanto avviene nella società che li circonda. Dopo quattro anni di lavoro ci siamo chiesti quale contributo la no-stra iniziativa stia portando alla crescita dei giovani, allo sviluppo della nostra società. Un giovane che legge il giornale pone le basi per formare il proprio spirito critico, per diventare un cittadino più consapevole. Ma 750.000 giovani che leggono il giornale in classe, sotto lo stimo-lo e la guida dei loro insegnanti, quanto possono crescere, e quale passo avanti possono far compiere alla nostra società nel suo in-sieme? E’ quanto abbiamo voluto chiederci con questa ricerca. Ed i risultati non ci sorprendono. Sono risultati chiari ed inequivocabili. I giovani che hanno l’occasione di seguire delle vere e proprie lezioni di “educazione ci-vica day by day” grazie all’utilizzo del giornale quotidiano, sviluppa-no il loro spirito critico e la loro coscienza civica più dei loro coeta-nei. Diventano più capaci di formarsi un’opinione autonoma. Crescono come cittadini più liberi e contribuiscono così a rafforzare, in pro-spettiva, la nostra democrazia.
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E’ una vera e propria sfida sociale e civile che l’Osservatorio ha lanciato e nella quale in molti credono. Ci credono ben 13 quotidiani di prestigio, che partecipano alle sue iniziative mettendo a disposizione gratuitamente i propri giornali. Ci credono molte Fondazioni Bancarie e Regioni d’Italia che so-stengono lo sviluppo del progetto sul loro territorio. Ci credono gli insegnanti e, soprattutto, gli studenti che partecipano all’iniziativa. A loro lasciamo la parola, con questa ricerca. Hanno molto da dirci, se sapremo ascoltarli. Sono cresciuti, ma chiedono ancora giornali che siano loro più vici-ni, per contenuti e forme. Sono loro i lettori di domani e stanno dimostrando di voler fare un passo deciso verso il mondo dei quotidiani. Adesso tocca agli editori saper fare il loro passo verso i giovani, e cambiare i loro giornali per davvero. Perché ogni incontro, ed anche questo, può avvenire solo a metà strada. E questo incontro è necessario per costruire una società migliore, una società più libera.
Andrea Ceccherini Presidente Osservatorio Permanente Giovani – Editori
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PREMESSA E IMPOSTAZIONE DEL VOLUME Il presente volume illustra i risultati di una ricerca articolata, dedica-ta alla relazione tra i giovani e i quotidiani, promossa all’interno dell’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”. L’iniziativa è giunta al suo quarto anno di svolgimento, raggiungen-do anno dopo anno un numero crescente di scuole e di classi. Nell’anno scolastico 2003-P0o2004 ha coinvolto oltre 750.000 stu-denti. L’indagine, condotta presso un campione rappresentativo degli stu-denti e dei docenti coinvolti, ha sviluppato due aree principali di o-biettivi: ➢ da una parte l’indagine si è posta come la naturale prosecuzione
delle ricerche già condotte nei tre anni precedenti; ha quindi monitorato le reazioni all’iniziativa “Il Quotidiano in Classe” con strumenti di ricerca confrontabili a quelli utilizzati in passato
➢ dall’altra ha esplorato gli effetti dell’iniziativa “Il Quotidiano in Classe” nella crescita dei ragazzi.
Nella prima parte (sezione A) di questa pubblicazione viene propo-sto l’aggiornamento dei risultati delle ricerche condotte nelle classi -coinvolgendo sia studenti sia docenti – durante i mesi di febbraio e marzo 2004. In particolare si inquadrano gli atteggiamenti e le valutazioni dei giovani e dei loro insegnanti verso l’iniziativa, a quattro anni dal suo inizio. La seconda parte (sezione B) è dedicata ai temi propri di quest’anno: i benefici che l’iniziativa è in grado di produrre nei gio-vani che vi sono esposti, aiutandoli a diventare dei cittadini consa-pevoli e critici. Ciò che emerge in questa parte del volume è che l’individuo lettore, più facilmente del non lettore, sente di appartenere ad un contesto sociale e percepisce di avere delle responsabilità non solo verso se stesso ma anche verso gli altri: responsabilità di natura civica, poli-tico-economica, ma anche etica-morale e ambientale.
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La terza parte (sezione C) è dedicata individuare le distanze resi-due tra giovani e i quotidiani nonostante l’opera di sensibilizzazione svolta dall’iniziativa. NOTA SULL’IMPOSTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE DEI DATI Il senso generale (la sintesi) dell’intera ricerca è riportato nelle pagine che immediatamente seguono. Inoltre all’inizio di ogni capitolo viene riportato un riquadro contenente le principali evidenze affrontate nel capitolo stes-so.
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SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI “Il Quotidiano in Classe” un’occasione per crescere
La lettura dei quotidiani in classe aiuta i giovani nella crescita socia-
le e civile? Con quali riflessi sugli atteggiamenti, le idee, i convinci-
menti e i valori? In particolare per la dimensione sociale e civile dei
ragazzi, nella loro evoluzione di cittadini, cioè di individui consape-
voli e desiderosi di capire la complessità socioculturale e sociopoli-
tica?
A queste domande risponde questa ricerca, realizzata dall’ Osser-
vatorio Permanente Giovani - Editori con la collaborazione di Euri-
sko, e presentata in occasione della terza edizione del convegno
"Crescere tra le Righe”, in programma Venerdì 7 e Sabato 8 Mag-
gio 2004 a Bagnaia. Risponde con un’analisi che mette a confronto
convinzioni e attese dei ragazzi che leggono il quotidiano, verso chi,
nelle stesse condizioni socioculturali e di età, non legge la stampa
quotidiana di informazione.
I risultati sono chiari e confortanti: chi legge possiede un profilo di
personalità e di consapevolezze più ricco e articolato. In particolare:
– il giovane esposto all’iniziativa "Il Quotidiano in Classe" appare
più capace di gestire le emozioni, cioè di dominare gli impulsi e le
reazioni, sentendosi più in grado di decidere le scelte che riguar-
dano il proprio futuro, non solo immediato
15
– è anche più in grado di comprendere il ruolo della famiglia, vissu-
ta come ambito di valori cui ispirarsi, in una prospettiva di ragio-
nevole mediazione nelle relazioni con i genitori; anche per quan-
to riguarda i coetanei, i lettori mostrano un atteggiamento meno
fusionale: sono socievoli ma nello stesso tempo capaci di auto-
nomia di giudizio, e di prese di posizione che si staccano dal co-
mune sentire
– gli insegnanti confermano questi tratti: grazie alla lettura del gior-
nale in classe i ragazzi migliorano nel rendimento scolastico, ap-
paiono più dotati di capacità critiche e più in grado di esprimersi
con ricchezza e proprietà
– i ragazzi “esposti” all’iniziativa "Il Quotidiano in Classe", inoltre,
riescono più facilmente a prefigurarsi il futuro, i percorsi universi-
tari e le professioni da cui si sentono attratti. Possiedono modelli
di sviluppo più chiari anche per quanto riguarda l’essere adulti, il
matrimonio, la famiglia
– anche la politica, che suscita atteggiamenti quasi unanimi di di-
stanziamento e disinteresse, nei giovani esposti appare una real-
tà che inizia a meritare di venire capita
– se si fa riferimento alle grandi istituzioni, si colgono maggiori pro-
pensioni, negli “esposti”, per enti ed istituzioni che a livello nazio-
nale e sovranazionale si impegnano in difesa di valori “forti” quali
i diritti umani
– negli “esposti” all’iniziativa "Il Quotidiano in Classe" aumentano
anche i convincimenti durevoli sostenuti da etica e responsabilità
verso gli altri: onestà, rispetto, impegno personale per migliorare
se stessi ma anche la qualità della vita e delle relazioni vicine e
allargate, sino al sistema mondo.
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Un quadro, dunque, confortante, che riconosce un ruolo importante
all’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”, peraltro sempre più apprezza-
ta anno su anno, come dimostrano i dati di soddisfazione da parte
degli studenti e degli insegnanti.
Tutto positivo? Non proprio. La ricerca mette in luce l’utilità del quo-
tidiano, soprattutto per sviluppare l’“io” sociale e politico dei ragazzi,
ma le difficoltà e le insoddisfazioni nella relazione con la carta
stampata quotidiana risultano tuttora consistenti:
– la funzione positiva del quotidiano si sviluppa, a tuttoggi, se me-
diata e aiutata dalla scuola, dagli insegnanti o dalla famiglia per
quei felici pochi che già vivono in un contesto di buon lettorato
– senza l’aiuto e lo stimolo e le spiegazioni degli “esperti”, il quoti-
diano rischia troppo spesso di non essere compreso dai giovani
e comunque di non suscitare attrazione, in quanto ritenuto troppo
poco orientato verso gli specifici bisogni e desideri
– le attese dei ragazzi verso i quotidiani sono consistenti (quindi le
insoddisfazioni sono elevate): più testimonianze sulla loro speci-
fica realtà, con un linguaggio più semplice e meno in codice, so-
prattutto quando si affrontano i temi “difficili” della politica e della
geopolitica
– le attese riguardano anche gli apparati che si desiderano più vi-
sivi, più colorati e con sintesi mirate al segmento giovane.
In sostanza, il quotidiano strumento importante per l’io sociale e po-
litico dei giovani, ma poco adeguato, in quanto richiede mediazioni
“esperte” per essere letto e capito quale veicolo di valori, di sociali-
tà, di responsabilità politica.
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SEZIONE A.
1. L’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”
2. I risultati del monitoraggio dell’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”: gli studenti e gli insegnanti
18
A. L’’INIZIATIVA “IL QUOTIDIANO IN CLASSE” Premessa L’iniziativa “ll Quotidiano in Classe” prosegue da 4 anni coin-volgendo di anno in anno un numero crescente di studenti: dai 100.000 studenti nell’anno 2001 ai 750.000 nel 2004. Per ogni anno dell’iniziativa l’Osservatorio Permanente Giova-ni - Editori ha inviato alle scuole aderenti più testate quotidia-ne a confronto; gli insegnanti hanno messo a disposizione un’ora alla settimana per seguire i propri studenti nell’approccio al quotidiano. L’Osservatorio ha anche monitorato attraverso fasi di ricerca l’andamento dell’iniziativa, per valutare apprezzamenti, pro-pensione a ripetere l’iniziativa e per misurare gli effetti del pro-getto. Le ricerche demoscopiche sono state condotte in collabora-zione con l’Istituto Eurisko, su campioni rappresentativi delle classi partecipanti, coinvolgendo sia gli studenti sia i docenti delle scuole aderenti all’iniziativa. Ogni anno l’Osservatorio ha destinato gli approfondimenti di ricerca ad un tema specifico, da sviluppare nell’ambito del convegno annuale “Crescere tra le righe”, giunto alla sua terza edizione. La ricerca di quest’anno, in particolare, è stata dedicata a veri-ficare i benefici di natura sociale e civile che l’iniziativa pro-mossa dall’Osservatorio è stata ed è in grado di produrre, of-frendo a studenti e docenti il quotidiano quale nuovo strumen-to di formazione.
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Obiettivi della ricerca (anno scolastico 2003-2004) La ricerca nell’anno in corso è stata condotta con due ordini di o-biettivi: ➢ uno generale, analogo a quello degli anni precedenti, focalizza-
to sull’analisi delle reazioni degli studenti all’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”. L’obiettivo è quello di continuare il tra-cking dell’andamento e del gradimento dell’esperienza tra stu-denti ed insegnanti. Si pone sia come verifica dell’attività svolta che come possibile fonte di spunti per migliorarla;
➢ uno specifico, per individuare i benefici di natura sociale e
civile che l’iniziativa, a quattro anni dal suo avvio, ha prodotto e produce attraverso la mediazione dello strumento “quotidiano”. In tale prospettiva:
• è stata replicata l’indagine di valutazione del rapporto dei
giovani coinvolti nel progetto con i diversi mezzi di comunica-zione;
• attraverso una attenta disamina delle differenze rilevabili tra
giovani “esposti” e giovani “non esposti” (1) si sono approfon-diti e documentati i benefici ottenuti dall’iniziativa, cioè la let-tura del quotidiano in classe con la mediazione dell’insegnante;
• è stata approfondita l’analisi del rapporto tra i giovani ed i
quotidiani in termini di valutazioni ed attese, vicinanza e pro-pensione alla lettura, allo scopo di valutare l’efficacia del progetto e di segnalare le distanze che permangono (in ra-gione dell’età) tra i giovani e i quotidiani .
1 Per rendere possibile la valutazione degli effetti dell’iniziativa, i risultati sono stati posti a confronto con quelli ottenuti in ricerche parallele condotte su individui (studenti 14-19 enni) “non esposti” all’iniziativa (campione nazionale rappresenta-tivo di 2.000 casi).
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Aspetti di metodo
Tecnica e periodo di rilevazione La rilevazione è avvenuta nel corso del mese di Febbraio. Il questionario (strutturato, composto prevalentemente da domande chiuse) destinato alla compilazione da parte degli studenti, oltre a utilizzare un linguaggio semplice, è stato impostato con uno stile in-formale e colloquiale, al fine di ridurre la distanza percepita dagli studenti rispetto allo strumento di rilevazione loro consegnato. Contrariamente a quanto succede in molte ricerche con questiona-rio autosomministrato - caratterizzate dall’alta incidenza del manca-to ritorno dei questionari compilati - i rientri sono stati numerosi e soddisfacenti, ad ulteriore testimonianza del gradimento dell’iniziativa da parte del mondo scolastico e della volontà di colla-borare affinché gli studenti possano continuare ad usufruire dell’opportunità offerta loro dall’Osservatorio. La base dati di riferimento Dall’insieme di scuole che hanno aderito all’iniziativa (più di 3.600 scuole per un totale di 28.500 classi nell’anno scolastico 2003-2004) è stato estratto, per le elaborazioni dei dati, un campione rappresentativo secondo i parametri “tipo di scuola” incrociato per regione geografica di appartenenza.
Le analisi sono state condotte su un totale di 4.600 studenti e 200 insegnanti 2. Il profilo del campione dei rispondenti, declinato per distribuzione geografica, tipologia di scuola, sesso e classe frequentata, è am-pliamente documentato nell’appendice metodologica finale.
2 I principali grafici inclusi nella pubblicazione riportano i valori percentuali. Le co-lonne laterali (presenti in alcune tavole) riportano invece i dati ottenuti nelle paral-lele ricerche condotte nei precedenti anni scolastici.
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Principali aree sondate presso gli studenti Al fine di rispondere agli obiettivi conoscitivi previsti per l’anno 2004, il questionario dedicato agli studenti ha approfondito le aree tema-tiche che seguono; per le aree tematiche numerate da 2 in poi si è avuta la possibilità di confrontare i risultati con un campione paralle-lo di studenti 14-19enni “non esposti” all’iniziativa:
1. approfondimenti sull’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”:
• conoscenza pregressa dell’iniziativa e partecipazione alle precedenti edizioni
• valutazioni ed atteggiamenti nei confronti della lettura del giornale in classe (grado di interesse e coinvolgi-mento)
• autovalutazione del grado di avvicinamento vs allonta-namento dai quotidiani a seguito della propria parteci-pazione all’iniziativa
• propensione nei confronti di un’eventuale ripetizione dell’iniziativa
2. i tratti di personalità emergenti dalle autopresentazione dei
giovani: come i giovani si presentano rispetto agli adulti; quali sono le principali dimensioni alla base delle descri-zione che restituiscono di se stessi
3. sensazioni, progetti e mete personali: come i giovani per-
cepiscono il proprio futuro, cosa si aspettano nel post-diploma, quali sono le prospettive di indipendenza dalla famiglia di origine (lavoro prefigurato e prospettive relazio-nali future)
4. i sistemi di riferimento dei giovani: individuare la gerarchia
di importanza degli ambiti e istituzioni nei quali i giovani ri-pongono fiducia in questa particolare fase dell’ esistenza, sulla base dell’esperienza e della conoscenza della realtà in cui vivono
5. tematiche sociali sensibili: argomenti in grado di mobilitare
l’interesse dei giovani
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6. comportamenti informativi dei giovani: la fruizione mediale in generale (tv, radio) e specificamente della stampa quo-tidiana
7. rappresentazioni, atteggiamenti e opinioni nei confronti
della stampa quotidiana (soddisfazione per la lettura e immagine)
8. prefigurazione del quotidiano ideale
9. propensioni a leggere e/o ad acquistare quotidiani nel fu-
turo prossimo)
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B. I RISULTATI DEL MONITORAGGIO DELL’INIZIATIVA IL QUOTIDIANO IN CLASSE: GLI STUDENTI E GLI INSE-GNANTI
SINTESI L’iniziativa – a distanza di 4 anni – continua a suscitare grande interesse nei giovani (livello medio di interesse 4.24 su una scala 1:5), e vero e proprio entusiasmo negli insegnanti (4.61). Il 20% degli studenti partecipa per la terza o quarta volta, il 26% è alla seconda volta e il restante 50% è alla prima espe-rienza. La partecipazione pluriennale aumenta il livello di apprezza-mento espresso. Nell’opinione dei ragazzi lo spirito ispiratore dell’iniziativa non è speculativo, nè commerciale, né tanto meno pubblicitario. Per i giovani gli Editori intendono avvicinarsi ai giovani, far conoscere loro i quotidiani per come sono fatti, e al contempo cercare di capire le esigenze e le attese dei giovani. La struttu-ra delle risposte degli studenti non si è modificata nel tempo: le riedizioni dell’iniziativa non hanno fatto aumentare la perce-zione delle finalità commerciali e pubblicitarie. Il bilancio è ampiamente positivo. L’iniziativa….
è coinvolgente
piace
trova finalmente d’accordo studenti e insegnanti
ha una durata adeguata
tutti ne auspicano una riedizione
per alcuni potrebbe addirittura divenire una materia sco-lastica fissa
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Relativamente all’’utilizzo del quotidiano quale strumento didat-tico proprio dell’iniziativa, vengono qui di seguito approfondite le seguenti aree:
• le potenzialità dell’iniziativa: in termini di capacità di raggiun-gere e coinvolgere un numero considerevole di studenti
• gli atteggiamenti dei giovani e le loro reazioni di fronte
all’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”
• le modifiche degli atteggiamenti verificatesi nel corso dell’esperienza, protratta per settimane, dall’incontro con il quotidiano
• la valutazione complessiva dell’iniziativa e la propensione
degli studenti ad aderire ad analoghe iniziative future. Grado di diffusione dell’iniziativa Di anno in anno aumenta il radicamento sul territorio dell’iniziativa e il numero di scuole e classi che essa riesce a raggiungere . E’ cresciuta la notorietà dell’iniziativa (il 90% degli studenti intervi-stati nell’inverno 2004 la conosceva già, contro il 71% della prima-vera dell’anno precedente). La diffusione dell’iniziativa per notorietà e coinvolgimento attivo, presenta una buona omogeneità sul territorio nazionale e per tipo-logia di scuola. In particolare si noti che:
il 20% del campione di studenti intervistati dichiara di essere coinvolto da almeno tre anni nell’iniziativa
il 26% è al secondo anno di esperienza
per il 50% degli intervistati è la prima volta
25
7
13
26
50
4
PARTECIPAZIONE PARTECIPAZIONE ALLE EDIZIONIALLE EDIZIONI PRECEDENTIPRECEDENTI DELL’INIZIATIVADELL’INIZIATIVA“IL QUOTIDIANO IN “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”CLASSE”
NON INDICA
PARTECIPA ALL’INIZIATIVA DA:
IL 46% PARTECIPADA PIU’ ANNI
IL 46% PARTECIPADA PIU’ ANNI
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
20%20%
È IL QUARTO ANNO CHE PAR TECIPO
È IL TERZO ANNO CHE PAR TECIPO
È IL SECONDO ANNO CHE PARTECIPO
È IL PRIMO ANNO CHE PAR TECIPO
CAMPIONE STUDENTICAMPIONE STUDENTI
L’articolazione interna al campione di studenti in esame consente di effettuare analisi differenziali delle principali valutazioni espresse dagli studenti (soddisfazione per il quotidiano in generale e per l’iniziativa, nonché grado di avvicinamento percepito al quotidiano) presso i segmenti di studenti coinvolti ripetutamente nel passato (da 3 a 4 volte) e coloro che partecipano quest’anno per la prima volta. Tale analisi, come vedremo, consente di ipotizzare che le differenze tra i vari segmenti siano da accreditare all’azione che le precedenti edizioni dell’iniziativa hanno avuto sugli studenti, rendendoli “diver-si” dagli altri, in quanto già avviati nel processo di sensibilizzazione alla stampa quotidiana e quindi già “capaci“ di orientarsi nel mondo del quotidiano, meno disorientati dall’effetto novità e più “edotti” e “familiarizzati” con il mezzo. La lettura comparativa dei risultati presso questi segmenti -unitamente a quella tra “giovani esposti all’iniziativa” e “giovani non esposti”- metterà in evidenza come gli individui con maggior anzia-nità di partecipazione risultino aver beneficato più degli altri degli ef-fetti che la lettura del quotidiano è in grado di determinare. La stessa articolazione può essere ricavata all’interno del campio-ne docenti.
(Tavola 1)
26
In particolare il 59% degli insegnanti aveva già preso parte all’iniziativa durante i precedenti anni scolastici, con la stessa clas-se o con altre classi all’interno dell’Istituto di appartenenza. La parte restante è alla sua prima esperienza.
PARTECIPAZIONE ALLE EDIZIONI PRECEDENTI DELL’INIZIATIVAPARTECIPAZIONE ALLE EDIZIONI PRECEDENTI DELL’INIZIATIVA“IL QUOTIDIANO IN CLASSE” “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”
(Base: totale campione, insegnanti n=200)
È IL QUARTO ANNO CHE PAR TECIPO
Non indica
È IL TERZO ANNO CHE PAR TECIPO
È IL SECONDO ANNO CHE PARTECIPO
15
13
31
40
1
È IL PRIMO ANNO CHE PAR TECIPO
CAMPIONE INSEGN ANTICAMPIONE INSEGN ANTI
59%59%
L’iniziativa continua a riscuotere grande entusiasmo da parte tanto degli studenti che dei docenti che si sono trovati a “maneggiare” settimanalmente il quotidiano con il gruppo classe:
Il 45% dei ragazzi la considera “molto interessante”; il livello di interesse accomuna maschi e femmine e si incrementa nelle classi quarte e quinte e nei licei clas-sici e psico-pedagogici,
nella scala di valutazione da 1 a 5, il valore medio rile-
vato è di 4.24. Si tratta di un valore assolutamente e-levato, considerate le seguenti soglie di giudizio: • 3.50: valore di “sufficienza piena” • 3.75: valore di “buon gradimento” • 4.00: limite inferiore della “valutazione di eccel-
lenza”.
(Tavola 2)
27
Tab.1 % TIPO DI SCUOLA
INTERESSE VERSO L’INIZIATIVA
TOT
ISTIT. PRO-FES-SIO-NALI
ISTIT. TEC-NICI
LICEI SCIEN-TIFICI
LICEI CLASSICI
LICEO ARTI-
STICO/ ISTIT.
D’ARTE
LICEI PSICO-PEDA-GOGI-
CI
MOLTO 45 43 43 44 53 47 51
MOLTO+ABBASTANZA 83 77 83 85 90 82 89
INTERESSE MEDIO (SU UNA SCALA DA 1 A 5) 4.24 4.14 4.22 4.27 4.41 4.20 4.37
INTERESSEINTERESSE PERPER L’ INIZIATIVA L’ INIZIATIVA ESPRESSO DAGLI STUDENTIESPRESSO DAGLI STUDENTI“L’ iniziativa del quotidiano in classe ti sembra …”
22 2 2
108 10
3937
42
4552
44
0,1 0,41 1,62
PARTECIPANODA 3/4 ANNI
PARTECIPANODA 3/4 ANNI
E’ IL PRIMO ANNOCHE PARTECIPANOE’ IL PRIMO ANNO
CHE PARTECIPANOSTUDENTI
PARTECIPANTIANNO 2003- 2004
STUDENTI PARTECIPANTI
ANNO 2003- 2004Giudica l’ iniziativa:
MOLTO INTERESSANTE (5)
ABBAST ANZA INTERESSANTE (4)
MI INTERESSA COSÌ COSÌ (3)
PER NIENTE INTERESSANTE (1)POCO INTERESSANTE (2)
Non indicaMedia 4.36
Media 4.24
Media 4.18
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
la quota dei “molto interessati” sale al 52% presso gli studenti che partecipano da almeno 3 anni, a dimo-strazione che la ripetizione non provoca effetti di satu-razione ma, al contrario, favorisce l’aumento dell’entusiasmo;
il livello di interesse si accentua ulteriormente
all’interno del campione insegnanti (il 62% si dichiara molto interessato e la valutazione media supera addi-rittura la soglia del 4.50).
(Tavola 3)
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INTERESSE PER L’INIZIATIVA ESPRESSO DAGLI INSEGNANTI
“In particolare, l’iniziativa del quotidiano in classe le è sembrata …?”
MOLTO INTERESSAN TE (5)
ABB ASTANZ A INTERESSANTE (4)
COSÌ COSÌ INTERESSANTE (3)
PER NIENTE INTERESSANTE (1)POCO INTERESSANTE (2)
Non indica11 5
1
36 27 37
62 66 62
1 1
RILEVAZ IONEANNO 2004
RILEVAZ IONEANNO 2004
Media:4.61
Media:4.61
Media:4.62
RILEVAZ IONEANNO 2003
RILEVAZ IONEANNO 2003
RILEVAZ IONEANNO 2001
RILEVAZ IONEANNO 2001Giudica l’ iniziativa:
(Base: totale campione, insegnanti n=200)
Ai ragazzi è stato chiesto quali possano essere stati, a loro avviso, i motivi che hanno indotto gli editori a sostenere questa sperimenta-zione. L’idea complessiva è che l’iniziativa si proponesse di favorire la reciproca conoscenza tra giovani e quotidiani, più che un’attività promozionale mirata.
Si conferma la sensazione che gli editori vogliano “presentare” e far conoscere ai ragazzi un prodotto “adulto“ quale il quotidiano (53%)
L’iniziativa è percepita come un tentativo di avvicina-
mento al mondo dei giovani (54%), al fine di com-prenderne i gusti (39%) e offrire un’occasione di in-contro tra quotidiani e giovani (36%), più che per fina-lità pubblicitarie e di marketing (25%).
(Tavola 4)
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MOTIVI PER CUI GLI EDITORI HANNO PROMOSSO QUESTA INIZIATIVAMOTIVI PER CUI GLI EDITORI HANNO PROMOSSO QUESTA INIZIATIVA“In particolare vorremmo saper e quali sono secondo te i motivi per cui questi editori hanno deciso di collaborar e a questa iniziativa?”
PER FAR CONOSCERE MEGL IO IQUOTIDIANI AI GIOVANI
PER AVVICIN ARSI AI GIOVANI
PER CAPIRE COSA PIACE ECOSA NON PIACE AI GIOVANI
PER DARE L’OPPORTUNITÀ AI R AGAZZI E AI LOROINSEGNANTI DI UTILIZZ ARE I GIORNAL I COME
STIMOLI PER LE LEZIONI SCOL ATISCHE
PER FARSI PUBBLICITÀ
PER VENDERE PIÙ GIORNALI
ALTRE RISPOSTE
ALTRO NON SA / NON INDICA 33
55
1818
2222
3939
4444
5353
5454
AnnoAnno20032003
22
n. r.n. r.
2020
2323
3434
4545
5050
5252
AnnoAnno20012001
RILEVAZ IONE 2004RILEVAZ IONE 2004
5454
5353
3939
3636
2525
1818
77
33
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
In particolare gli individui coinvolti da più tempo (almeno 3 anni) av-vertono l’intento degli Editori di creare un nuovo target di fruito-ri/lettori, ma tale intento continua a rimanere ampiamente sovrasta-to dall’intenzione di avvicinarsi al mondo dei giovani e comprender-ne i bisogni e i codici comunicativi. Un ulteriore segno del successo dell’inizativa è ricavabile dalla una-nimità con cui studenti (94%) e docenti (99%) auspicano una riedi-zione dell’iniziativa, accettandone la durata attuale e persino propo-nendone un incremento. Più in particolare:
il 50% degli studenti e il 53% degli insegnanti la ripete-rebbe mantenendo la stessa durata di quest’anno, cioè 7-8 mesi
un buon 37% di studenti (40% di insegnanti) la vor-
rebbe trasformare in una materia scolastica vera e propria
(Tavola 5)
30
PROPENSIONE DEGLI STUDENTI A RIPETERE IN FUTUROPROPENSIONE DEGLI STUDENTI A RIPETERE IN FUTUROL’ ESPERIENZA DE “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”L’ ESPERIENZA DE “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”
“Si sta discutendo se ripetere o meno in futuro l’ esperienza “il Quotidiano in Classe”. Tu che suggerimenti daresti?”
LA RIPETEREI COME QUEST’ANNO
LE DAREI ANCORA PIÙ IMPORTANZA,FACENDOLA DIVENTARE
UNA MATERIA SCOLASTICA
LA RIPETEREI, MA PER UN PERIODOPIÙ BREVE (1-2 MESI)
NON LA RIPETEREI PIÙ
NON INDICA 33
33
88
3838
4949
AnnoAnno20032003
11
44
99
3434
5151
AnnoAnno20012001RILEVAZIONE 2004RILEVAZIONE 2004
5050
3737
77
33
33
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
CAMPIONE STUDENTICAMPIONE STUDENTI
PROPENSIONE DEGLI INSEGNANTI A RIPETERE IN FUTURO PROPENSIONE DEGLI INSEGNANTI A RIPETERE IN FUTURO L’ESPERIENZA DE “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”L’ESPERIENZA DE “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”
“Lei vorrebbe che la lettura / discussione di un quotidiano in classe e l’iniziativa ..?”
INIZIATIVA DA REPLICARENELLO STESSO MODO
MATERIASCOLASTICA FISSA
INIZIATIVA PIÙ BREVE
NON INDICA
DA NON RIPETERE
53
40
6
2
-
3
1
6
40
50
20032003(n=200)(n=200)
3
1
10
36
50
2001 2001 (n=300)(n=300)
RILEVAZIONE 2004RILEVAZIONE 2004
(Base: totale campione, insegnanti n=200)
CAMPIONE INSEGNANTICAMPIONE INSEGNANTI
(Tavola 6)
(Tavola 7)
31
La desiderabilità dell’iniziativa aumenta nei segmenti con maggior anzianità di esperienza:
Tab.2
ANZIANITA’ DI PARTECIPAZIONE
ALL’INIZIATIVA “ IL QUOTIDIANO IN CLASSE ”
VALORI PERCENTUALI TOTALE STUDENTI
DA 3 A 4 ANNI
DA 2 ANNI
E’ IL PRIMO ANNO
RIPETEREBBERO L’INIZIATIVA (O COME E’ ORA O FACENDOLA DIVE-NIRE MATERIA FISSA)
87 92 89 87
LA RIPETEREBBE-RO MA PER UN PERIODO PIU’ BREVE
7 5 8 8
NON LA RIPETE-REBBERO 3 3 2 4
La durata dell’iniziativa è ritenuta adeguata (81%) dagli insegnanti: è troppo lunga solo per il 6%, breve per il 3%.
10 19
81 68
6 12
3 1
RILEVAZ IONE 2004
RILEVAZ IONE 2004
GIUDIZIO SULLA DURATA DELL’INIZIATIVA GIUDIZIO SULLA DURATA DELL’INIZIATIVA “Come giudica la durata di questa i niziativa“Come giudica la durata di questa i niziativa?”
TROPPO LUNGA
VA BENE COSÌ
TROPPO CORTANon indica
RILEVAZ IONE 2001
RILEVAZ IONE 2001
(Base: totale campione, insegnanti n=200)
(Tavola 8)
32
Come in passato la stragrande maggioranza degli insegnati giudica positivo il bilancio dell’esperienza condotta (molto+abbastanza: raggiunge il 92% attuale vs 89% del 2001). Il 43% dà una valutazione “molto positiva” (nell’anno 2001 erano il 28%), a dimostrazione che l’iniziativa, ha continuato a perfezionarsi e a migliorare.
1 16 8 8
49 46
61
43 44
28
2 111
BILANCIO DELL’INIZIATIVA“In particolare, se a concl usione dell’iniziativa dovesse fare un bilanci o, lei direbbe che è stata un’esperienza ….?”
MOLTO POSITIVO (5)
ABB ASTANZ A POSITIVO (4)
COSÌ COSÌ POSITIVO (3)
PER NIENTE POSIT IVO ( 1)POCO POSITIVO (2)
Non indica Media:4.38
Media:4.17
Media:4.35
RILEVAZ IONEANNO 2004
RILEVAZ IONEANNO 2004
(Base: totale campione, insegnanti n=200)
RILEVAZ IONEANNO 2003
RILEVAZ IONEANNO 2003
RILEVAZ IONEANNO 2001
RILEVAZ IONEANNO 2001
(Tavola 9)
33
Identikit dei ragazzi molto interessati all’iniziativa Gli studenti “molto” interessati all’iniziativa (il 44%) si distinguono dalla media degli studenti delle scuole superiori per più aspetti. Hanno identificato più degli altri - quale motivo ispiratore dell’iniziativa – il tentativo di avvicinare il mondo giovanile (61% vs 54%) e di far conoscere i quotidiani ai giovani (59% vs 53%). La vi-vono come un’opportunità offerta alla loro scuola, hanno meno dubbi circa un’eventuale movente pubblicitario e promozionale, e darebbero all’iniziativa ancora più importanza. Ritengono importante, in misura superiore alla media, il dover mi-gliorare la propria cultura e il livello delle proprie conoscenze (71% vs 65%). Sono i giovani a cui piace tenersi informati (dall’ascolto dei tg a quello dei notiziari radio senza trascurare la carta stampata quoti-diana e periodica), discutono di politica e si informano regolarmen-te. Interesse sopramedia per le principali tematiche sociali sensibili: la qualità dell’ambiente, lo sviluppo economico del paese, la dispari-tà tra paesi ricchi e poveri. Già prima dell’iniziativa il 38% leggeva almeno una volta la settima-na un quotidiano di informazione e ne era abbastanza soddisfatto. Le opinioni di questi ragazzi sui quotidiani fanno pensare a giovani già avviati verso la lettura del quotidiano:
l’83% lo annovera (molto+abbastanza) tra i mezzi in-dispensabili per la formazione delle opinioni
in misura superiore alla media lo considerano un mez-
zo adatto a sé, nonché abituale in famiglia, convinti che diverrà uno strumento indispensabile quando sa-ranno adulti.
34
Tab.3 Molto + Abbastanza d’accordo
TOTALE
STUDENTI
MOLTO
INTERESSATI ALLA INIZIATIVA
UN IMPORTANTE MEZZO PER LA FORMAZIONE DELLE OPINIONI SUI FATTI CHE ACCADONO
73 83 UN MEZZO DI INFORMAZIONE ABI-TUALE IN FAMIGLIA 53 59 QUANDO SARO’ ADULTO, A 30 ANNI, COMPRERO’ I QUOTIDIANI 42 50
E’ UN MEZZO DI INFORMAZIONE A-DATTO A ME 38 51 NEL QUOTIDIANO CI SONO TROPPI ARGOMENTI CHE NON MI INTERES-SANO
32 25
PER INFORMARSI BASTANO I TG 27 20
E’ UN MEZZO DI INFORMAZIONE A-DATTO SOLO AGLI ADULTI 20 16
LA LETTURA DEI QUOTIDIANI E’ NOI-SA E FATICOSA 16 9 L’INFORMAZIONE SULL’ATTUALITA’ NON E’ PARTICOLARMENTE UTILE ALLA MIA VITA
12 11
SE I MIEI AMICI MI VEDESSERO LEG-GERE UN QUOTIDIANO MI PRENDE-REBBERO UN PO’ IN GIRO
9 8
Al termine dell’iniziativa sentono di essere vicini al quotidiano più degli altri studenti (giudizio molto: 31% vs 17% medio).
Ciò dimostra che questa iniziativa - “Il Quotidiano in Classe” rappre-senta a tutti gli effetti un acceleratore dell’interesse verso il quoti-diano, sia in modo immediato e diretto, che in modo mediato. Direttamente presso i giovani che si trovano già in condizioni di ac-cesso “facilitato” (giovani già predisposti, inclini al quotidiano). In modo mediato presso tutti gli altri; grazie alla mediazione degli insegnanti, ma non solo. Non sono infatti da trascurare gli effetti che la presenza di tali giovani entro i gruppi classe possono produr-re: attraverso l’entusiasmo con cui accolgono le attività legate all’iniziativa essi possono contribuire ad agevolare l’opera di sensi-bilizzazione degli altri studenti.
35
SEZIONE B: GLI EFFETTI SOCIALI DELL’INIZIATIVA “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”
1. Percezione e soddisfazione personali: l’autoprofilo degli studenti
2. La relazione con la famiglia e i coetanei
3. Il rendimento scolastico e il miglioramento
del clima in classe
4. Prospettive per il futuro e l’inserimento post-diploma
5. Coinvolgimento politico e culturale
6. La fiducia verso i grandi sistemi di riferi-
mento
7. La coscienza civica e l’interesse per temi sociali sensibili
36
GLI EFFETTI SOCIALI DELL’INIZIATIVA Premessa In questa seconda parte verranno passati in rassegna differenti te-matiche: si spazierà dalla auto-presentazione che i giovani rendono di se stessi, alle prospettive nutrite per il loro futuro, fino all’identificazione delle loro attese sociali e dei bisogni che avverto-no in questo particolare momento del loro ciclo di vita. Al fine di individuare gli effetti che la lettura del quotidiano produce grazie all’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”, per ciascuno dei temi trattati verrà presentato il confronto tra due gruppi di giovani:
Esposti all’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”
Non Esposti 3 Ci sono delle condizioni che facilitano l’avvicinamento dell’individuo al quotidiano di informazione: il crescere dell’età e la tipologia del nucleo familiare di provenienza ne sono un valido esempio. La disponibilità di reddito, in particolare, costituisce una variabile di centrale importanza non solo in sé, ma anche in quanto espressio-ne dell’appartenenza a un nucleo familiare con una determinata ca-pacità di spesa, di status sociale elevato e punto di riferimento pre-liminare per avviare uno stile di vita e dei comportamenti fruitivi cul-turali e mediali di un certo tipo. Per questi motivi i dati nei due gruppi di studenti: “esposti” e “non esposti” sono stati adeguatamente depurati e normalizzati. I due gruppi sono stati uniformati in termini di “struttura di età”, “estrazio-ne sociale”, “condizione economica della famiglia di appartenenza”, “area geografica di residenza” In tutte le aree, per effetto della esposizione all’iniziativa trove-remo un individuo con più attese, più colto, più adulto, più consapevole, più critico.
3 Estratti da un campione di controllo.
37
1. PERCEZIONE E SODDISFAZIONE PERSONALI: L’AUTOPROFILO DEI GIOVANI STUDENTI
SINTESI: Il primo aspetto rilevato è l’autopresentazione dei giovani, po-nendo a confronto i ragazzi “esposti” all’iniziativa e quelli “non esposti”. Attraverso la lettura del giornale a scuola l’individuo diventa più adulto, sviluppa un atteggiamento più maturo. E’ ancora in un’area di dipendenza, ma la spinta verso l’imprenditorialità è forte. L’individuo si apre al mondo esterno, percepisce la ca-pacità di gestire la situazione in cui vive e ne diviene agente at-tivo. L’esuberanza giovanile viene in parte contenuta, c’è uno spostamento verso la presa di coscienza. La vita nel comples-so gli appare più positiva. Come si presentano i giovani di oggi? Quali sono i tratti di persona-lità che più ricorrono nelle loro auto-descrizioni? Come vivono le proprie ansie e paure; su cosa basano il proprio senso di sicurez-za? Quanto conta l’apertura al mondo esterno o il chiudersi in se stessi?
BASANDOSI SU:
GLI INDIVIDUI GIUNGONO A
SU SE STESSI RISPETTO AGLI ALTRI, PER PRODURRE INFINE
IL PROPRI SENTIMENTI
LE REAZIONI DEGLI ALTRI
I CONFRONTI SOCI ALI
IL PROPRIO COMPOR TAMEN TO
UNA MAGGIORECONOSCENZA
DIFFERENTIATTRIBUZIONI
IL CONCETTO DI SE’
Una valutazione di se stessi basata su esperienze positive / negative e sul confronto con gli altri
(Tavola 10)
38
Il concetto di sé è la somma delle convinzioni che un individuo nutre riguardo alle proprie qualità, attitudini e inclinazioni individuali. Gli studenti per descriversi potevano utilizzare 13 diversi indicatori:
la tipologia del loro agire (“spesso agisco di istinto”,”mi piace rischiare”);
il livello di successo sperimentato in esperienze pregresse
(“ho successo in molte cose che faccio”),
il livello di fiducia riposto nel futuro (“il futuro mi preoccupa”)
le loro preferenze (“amo le novità”),
il loro senso di autonomia (“preferisco lavorare da solo”)
il grado di apertura agli altri (”sono estroverso”) Per semplificare l’analisi delle risposte dei ragazzi si è provveduto a ricostruire i tratti di personalità alla base delle auto-descrizioni dei giovani, attraverso un processo di analisi fattoriale che ha avuto lo scopo di individuare i principali “criteri di descrizioni” o “strutture-tratti di personalità” La riduzione del numero di variabili si basa sulla costruzione di nuo-ve variabili “sintetiche”, ottenute da combinazioni lineari delle varia-bili originarie per mezzo di “fattori” che riproducono in forma più e-conomica la maggior parte dell’informazione contenuta nella matri-ce dei dati di partenza, composta da tutte le variabili. Si sono ottenute 5 aree (famiglie di items) in grado di rappresentare al meglio la personalità degli studenti. Ogni macroarea è interpretabile in funzione dei singoli items che la compongono: nella tavola che segue sono elencati i 5 fattori con il dettaglio dei singoli items che li caratterizzano.
39
TRATTI DI PERSONALITA’ DIFFERENZIALI ALLA BASE DELLAAUTO-PRESENTAZIONE CHE I GIOVANI FANNO DI SE STESSI
F1: F1: RIFLESSIVITÀRIFLESSIVITÀ• SONO ORDINAT O• IN GENERE NON AGISCO D’ISTINTO
F2: F2: IMPRENDITORIALITÀIMPRENDITORIALITÀ• MI PIACE RISCHIARE• SO DIRIGER E GLI ALTRI• PREFERISCO L AVORARE D A SOLO
F3: F3: ESTROVERSIONEESTROVERSIONE• SONO ESTROVERSO
F4: FIDUCIA IN SE STESSI• HO FIDUCIA IN ME STESSO• DI FRONTE ALLE DIFFICOLTÀ NON MI SCOR AGGIO• SONO RAR AMENTE IN ANSIA• IL FUTURO NON MI PREOCCUPA• IN GENERE NON SONO MOLTO NER VOSO
F5: ESUBERANZA GIOVANILE• AMO LE NOVITÀ• SONO MOLTO ATTIVO• HO SUCCESSO IN MOLTE COSE CHE F ACCIO
I FATTORI DIFFERENZIALI ALLA BASE DELLA PRESENTAZIONE DI SÈ
49,444,1
64,151,7
29,0
62,1
78,774,974,9
58,452,5
89,571,4
62,6SONO MOLTO ATTIVO
HO SUCCESSO IN MOLTE COSE CHE F ACCIO
SONO ORDINAT O
SONO ESTROVERSO
AMO LE NOVITÀ
F1
F2
F3
F4
F5
0% 20% 40% 60% 80% 100%
IN GENERE NON AGISCO D’ISTINTO
MI PIACE RISCHIARE
SO DIRIGER E GLI ALTRI
PREFERISCO L AVORARE D A SOLO
IN GENERE NON SONO MOLTO NER VOSO
IL FUTURO NON MI PREOCCUPA
DI FRONTE ALLE DIFFICOLTÀ NON MI SCOR AGGIO
SONO R ARAMENTE IN ANSIA
HO FIDUCIA IN ME STESSO
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
(Tavola 11)
(Tavola 12)
40
Riflessività Sensazione di essere capaci di gestire impulsi ed emozioni o vice-versa di esserne dominati.
Imprenditorialità Sentirsi attivi e determinanti negli eventi che accadono, responsabili delle proprie scelte, capaci di impegnarsi, darsi delle finalità, deter-minare la propria vita.
Estroversione Energia, loquacità, vivacità, apertura, cooperatività e empatia, dall’altra timidezza e chiusura. Tale dimensione esprime la qualità e l’intensità dei rapporti interpersonali, il livello di attività e il bisogno di stimoli.
Fiducia in se stessi Senso di adeguatezza relativamente alla propria capacità di fron-teggiare le difficoltà e raggiungere il successo. Indica armonia nei rapporto con se stessi, un senso rassicurante di efficacia o alternativamente un senso di insicurezza e instabilità, fa-cile cadute nel nervosismo.
Esuberanza giovanile Vitalità, espansività, vivacità e irrequietezza. Nel complesso i giovani si presentano esuberanti e vitali, aperti alle novità, dinamici e fiduciosi in se stessi, socievoli. Sono nel pieno delle loro energie, riescono a sentirsi invincibili; ammettono di agire istintivamente e di non saper sempre controlla-re i propri impulsi.
41
I FATTORI DIFFERENZIALI ALLA BASE DELLA PRESENTAZIONE DI SÈ
- PERCENTULE MEDIA DELL’AUTOATTRIBUZIONE -
F3: ESTROVERSIONE
F4: FIDUCIA IN SE STESSI
F1: RIFLESSIVITÀ 46,8
48,3
62,1
67,9
74,5F5: ESUBERANZA GIOVANILE
F2: IMPRENDITORIALITA’
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
Esistono tuttavia importanti differenze tra l’autoprofilo dei giovani “esposti” all’iniziativa e l’autoprofilo dei giovani “non esposti”.
F2F1 F3 F4 F5
L’AUTOPROFILO DIFFERENZIALE “GIOVANI “ESPOSTI” E “NON ESPOSTI”
RIFLESSIVITÀ IMPRENDITORIALITÀ FIDUCIAIN SÈ
ESUBERANZAESTRO-VERSIONE
Espos ti
Non e sposti
Espos ti
Non e sposti
(Tavola 13)
(Tavola 14)
42
In particolare si nota che i giovani “esposti” si stanno modificando per effetto dell’iniziativa: presentano una maggior imprenditorialità, maggior apertura all’esterno e maggior fiducia in se stessi. Vicever-sa l’esuberanza è più moderata di quella dei coetanei “non espo-sti”. Più in generale è possibile individuare negli “esposti” una maggior tensione a un modo di vivere e pensarsi “più adulto”. In presenza del quotidiano le tappe dello sviluppo vengono anticipa-te/accelerate: maggiore la consapevolezza e la maturità, ma anche la disponibilità ad arricchirsi nel rapporto con gli altri e ad approfon-dire il contesto intorno. Il quotidiano appare uno strumento di evoluzione:
per gestire il proprio desiderio di protagonismo, per agevolare la presa di coscienza, per portare se stessi verso il mondo.
I giovani “esposti” sono esplorativi, credono nella possibilità di po-tersi affermare con i propri meriti, aspirano a un’integrazione socio-professionale da affrontare con piglio e decisione.
I VALORI CHE CONTANO”Pensa ora alle cose i mportanti nella vita.
Fra le cose qui indicate, puoi scegliere quelle che ritieni veramente i mportanti?”
LA SALUTE
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
L’AMOREIL BENESSERE DELLA FAMIGLIA
TROVARE UN POSTO DI LAVORO SICUROAFFERMARSI CON I PROPRI MERITI
VIAGGIARE E CONOSCERE IL MONDOLEGGERE, STUDIARE E CONOSCERE
GODERE I PIACERI DELLA VITACONOSCERE NUOVE PERSONE
AVERE UN RAGAZZO / UNA RAGAZZACONDURRE UNA VITA SANA, REGOLARE
AVERE UNA VITA MOLTO ATTIVA, IMPEGNATAGUADAGNARE MOLTO DENARO
AVERE DEI FIGLIL’AMORE PER LA MUSICA
AVERE MOLTO TEMPO LIBEROLA FEDE RELIGIOSA
SVOLGERE UN LAVORO INDIPENDENTESAPER RISPARMIARE
LA LIBERTÀ SESSUALEAVERE UNA VITA AVVENTUROSA
LA BELLEZZA FISICAL’EFFICIENZA DEL PROPRIO CORPO
AVERE UNA VITA COMODA, TRANQUILLAL’IMPEGNO POLITICO E SOCIALE
CONOSCERE PERSONE INFLUENTI
ESPOSTI
NONESPOSTI
(Tavola 15)
43
Gli “esposti” sono anche più soddisfatti di sé e del contesto di ap-partenenza.
SODDISFAZIONE PER ALCUNI ASPETTI DELLA PROPRIA VITA ” Per ogni aspetto della vita, indica quanto ti ritieni soddisfatto.”
- MOLTO + ABBAST ANZ A SODDISF ATTO -
LA SU A F AMIGLIAESPOSTI
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
NONESPOSTI
LE SUE AMICIZIE
LA SU A SALUTE
SE ST ESSO
LA SU A VITA, NELL’INSIEME
LA SU A ABITAZ IONE / APPARTAMENTO
IL SUO LIVELLO DI ISTRUZIONE
LA SU A VITA SENTIMENT ALE
LA CITTÀ IN CUI VIVE
IL REDDITO FAMILIARE
I SUOI RISPARMI
IL SUO L AVORO
(Tavola 16)
44
2. LA RELAZIONE CON LA FAMIGLIA E I COETANEI
SINTESI I benefici derivanti dall’iniziativa si estendono anche ai sistemi di riferimento cui appartiene l’individuo, dalla famiglia fino al gruppo di amici. I giovani “esposti” hanno superato in tempi rapidi alcuni disagi tipicamente adolescenziali: hanno già elaborato una serie di problemi e - trovata una loro identità - si riavvicinano alla “fa-miglia” come valore e come modo di pensare. Sono più auto-nomi anche nel loro atteggiamento verso il “gruppo”. A fronte di una condivisa percezione della famiglia come ambiente sicuro -grazie ai genitori su cui poter fare affidamento, sostenuti da forti aspettative verso i propri figli- i giovani “esposti” testimoniano una maggiore vicinanza ai genitori e una maggiore autonomia entro la famiglia.
LA VITA IN FAMIGLIA E IL RAPPORTO CON I GENITORI ”Abbiamo raccolto delle frasi sulla vita in famiglia e sui rapporti dei ragazzi con i genitori.
Per ciascuna frase i ndica, se è si mile a ciò che tu personal mente fai o pensi.”
NEI MOMENTI DIFFICILI POSSO SEMPRECONTARE SUI MIEI GENITORI
ESPOSTI
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
I MIEI GENITORI SI ASPETTANO MOLTO DA ME
MI PIACE MOLTO ST ARE IN FAMIGLIA
LE MIE IDEE SONO MOLTO DIVERSEDA QUELLE DEI MIEI GENIT ORI
IN CASA MIA, OGNUNO È LIBERO DI SEGUIREI SUOI RITMI DI VIT A/ABITUDINI
BAST A CHE STUDI E CHE VADA BENE A SCUOL A,POI POSSO F ARE QUELLO CHE VOGL IO
I MIEI GENITORI SONO TR ADIZIONAL ISTI, ALL’ANTIC A
NONESPOSTI
(Tavola 17)
45
Quale ulteriore conferma di avvicinamento all’adultità e di acquisi-zione di senso critico i giovani “esposti” appaiono meno fusionali nei loro rapporto con il gruppo di pari: si fanno accettare ma non a scapito della loro personalità. Il rapporto con i coetanei non è esclu-sivo: possono parlare liberamente anche con gli adulti con i quali già riescono a instaurare una relazione paritetica.
LA VITA IN GRUPPO E IL RAPPORTO CON GLI AMICI ”Abbiamo raccolto delle frasi sulla vita in famiglia e sui rapporti dei ragazzi con i genitori.
Per ciascuna frase i ndica, se è si mile a ciò che tu personal mente fai o pensi.”
MI RIS ULTA FACI LE FARMI ACCE TTARE DAI MIEI COE TANEI
PER ME È MOLTO I MPORTANTE ESSERE ACCE TTATO DAL GRUPPO
HO UN AMICO/A SPE CIALE CON CUI DIVIDO QUASI TUTTO
QUANDO SONO I N UN GRUPPO DI COE TANEI MIADEGUO ALLE IDEE DE GLI ALTRI PER EVI TARE
DISCUSSIONI INUTILI
LE COSE PI Ù UTI LI ME LE I NSEGNANO I MIEI AMI CI
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
ESPOSTI
NONESPOSTI
(Tavola 18)
46
3. IL RENDIMENTO SCOLASTICO E IL MIGLIORAMENTO DEL CLIMA IN CLASSE
SINTESI Gli insegnanti che hanno coordinato l’iniziativa hanno colto all’interno del gruppo classe:
un miglior clima partecipativo (interesse e proattività quest’anno ancor più degli altri anni)
un aumento della quantità e della qualità delle conversa-zioni e degli scambi di opinioni.
Segnali positivi anche sul piano dell’apprendimento didattico:
aumento delle capacità rielaborative e critiche
perfezionamento delle capacità espositive (orali e scrit-te).
Gli insegnanti che hanno coordinato gli studenti durante lo svolgi-mento del progetto “Il Quotidiano in Classe” hanno notato tra i ra-gazzi:
• un aumento di interazioni e partecipazione (conversazio-ni, scambi di opinioni e richieste di approfondimenti, interro-gativi da condividere) superiore a quello registrato negli edi-zioni precedenti;
• con un miglioramento del clima generale, ma anche delle capacità rielaborative e critiche dei ragazzi e della loro propensione a fare collegamenti, ad approfondire la lettu-ra.
L’iniziativa è servita per insegnare a:
• pensare
• riflettere,
• prestare la necessaria attenzione per riuscire a interiorizzare i fatti e i sentimenti
• rendersi conto di come stanno le cose intorno a sé.
47
OPINIONI SULLA SPERIMENTAZIONE IN CLASSE“In particolare durante il periodo di speri mentazione in classe, l ei ha notato . ...?”
UN AUME NTO DE LLE CONVE RSAZI ONI E DELLOSCAMBI O DI OPINI ONI ENTRO IL GRUPPO CLASSE
CHE I RAGAZZI FACEV ANO MOLTE DOMANDE,RICHIEDEVANO APPROFONDI ME NTI
UN AUME NTO DE L SENSO CRI TICO DEI RAGAZZI
MI GLI ORAMENTI NEL CLI MA GENE RALE DELLA CLASSE
MI GLI ORAMENTI NELLA CAPACI TÀ DIFARE COLLE GAMENTI E CONNESSI ONI
UN AUME NTO DE LL’INTERESSE PER LA LE TTURA
UN AUME NTO DE LLA P RESA DI I NIZIATIVADA PARTE DEI RAGAZZI
MI GLI ORAMENTI NELLE CAP ACI TÀ ESPOSI TIVE DEI RAGAZZI
MI GLI ORAMENTI NELLE CAP ACI TÀ DI SCRI TTURA
LA PRESENZA DI ATTEGGIAME NTI P OCO COLLABORATIVI,ALCUNI RAGAZZI RALLENTAV ANO LE ATTIVI TÀ
% DI MOLTO+ABBASTANZA% DI MOLTO+ABBASTANZA
86
64
64
63
59
53
46
43
35
10
50%50%
(Base: totale campione, insegnanti n=200)
40
32
26
7
45
43
44
29
14
22
26
32
2
3
25
1
1
7
1
COMPORTAMENTI DEI RAGAZZI VERSO LA LETTURA DEL QUOTIDIANO IN CLASSE
“Nel compl esso Lei direbbe che -finora- durante la let tura/discussione in classe del quotidi ano, i ragazzi si sono mostrati…?”
++ =
INTERESSATI
+
PARTECIPATIVI
TRANQUILLI
SICURI
ANNOIATI
PASSIVI
IRREQUIETI
DISORIENTAT I
+ ++
+4+4
+66+66
+72+72
+84+84
SALDOSALDO20042004
-- 22==
+46+46+55+55
+63+63+57+57
+73+73+73+73
SALDOSALDO20022002
SALDOSALDO20032003
85+
75 3
70 4
36 32
(Tavola 19)
(Tavola 20)
48
4. PROSPETTIVE PER IL FUTURO E L’INSERIMENTO POST-DIPLOMA
SINTESI Gli individui “esposti” all’iniziativa sono più progettuali, pen-sano e investono su un futuro in cui avranno qualcosa da dire. Hanno idee più chiare su quello che faranno: andare all’università e conquistare un lavoro possibilmente non di-pendente; creare tutte le condizioni per rendersi autonomi dal-la famiglia. Opinioni sul futuro progetto di vita Per poter descrivere come i ragazzi si prefigurano il futuro, occorre considerare gli elementi che costituiscono l’oggetto del loro “pro-getto di vita”:
• l’istruzione • il lavoro (e conseguentemente l’indipendenza economica) • la costruzione di una nuova famiglia
I giovani si trovano ad affrontare un periodo di transizione all’età adulta notevolmente allungato, in un sistema complesso, con pro-spettive ed opportunità diverse rispetto al passato. Oggi le fasi di passaggio sono meno scandite ed emergono nuove modalità di comportamento: si continua a studiare mentre si lavora e si vive in famiglia anche se è stata raggiunta l’autonomia economica. Le nuove tecnologie, i nuovi linguaggi, la diversificazione delle offer-te e delle informazioni, la complessità delle relazioni, la maggiore propensione a proseguire gli studi offrono maggiori opportunità, ma l’incertezza del futuro lavorativo e la difficoltà a trovare -a costi ac-cessibili- un’abitazione, riducono questa opportunità e soprattutto condizionano la reale indipendenza economica e la creazione di progetti autonomi di vita. I giovani “non esposti” all’iniziativa, rispetto ai giovani “espo-sti”:
• privilegiano l’esperienza presente; • manifestano più difficoltà nel proiettarsi nel futuro;
49
• sono meno interessati a capire quale sarà la loro strada • non hanno al momento idee chiare su cosa vorrebbero fare; • provano meno interesse e aspirazioni verso il modo di vivere
che hanno gli adulti • sono più propensi al lavoro qui e subito per poter disporre
dell’autonomia economica necessaria per soddisfare i propri desideri materiali più che la voglia di autonomia dalla fami-glia.
OPINIONI SUL PROPRIO FUTUROOPINIONI SUL PROPRIO FUTURO“Presso altri ragazzi abbiamo raccolto le seguenti opini oni.
Per ciascuna frase vorrei sapere se è si mile a ciò che tu fai o pensi, oppure no.”
NON PENSO AL FUTURO, NON MI INTER ESSA
COME VIVONO OGGI GLI ADULTI ÈPRIVO DI INTERESSI PER ME
HO IDEE POCO CHIARE SU COSAVOGLIO FARE DA GRANDE
SONO MOLTO IMPEGNAT O A CAPIRE QUALE SARÀ L A MIA STR ADA
VORREI POTER REST ARE PER SEMPRE GIOVANE,SENZA L E RESPONSABILITÀ DELLA VIT A ADULTA
76
61
55
45
33
39
24
28
12
10
SÌ + COSÌ COSÌ
SÌ
3328
4939
5753
7278
6551
NONNONESPOSTIESPOSTI
ESPOSTIESPOSTI
TOTALE STUDENTITOTALE STUDENTI
I giovani “esposti” si caratterizzano –invece- per una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e aspirazioni:
• riescono più facilmente a pensare al futuro, • sanno che tipo di vita desidererebbero intraprendere; • sono più proattivi e dinamici; • con più voglia di fare, di realizzare e di emanciparsi.
I giovani “esposti” infatti -più frequentemente dei “non esposti” – prefigurano :
• il proseguimento degli studi nella fase del post-diploma; • il vivere da soli o il convivere/sposarsi (entro i 30 anni);
(Tavola 21)
50
• il lavoro dei propri sogni (possibilmente autonomo), senza soluzioni di ripiego.
IL FUTURO DOPO IL DIPLOMAIL FUTURO DOPO IL DIPLOMA“Dopo il diploma cosa prevedi di fare?”
AND ARE ALL’UNIVERSITÀ
TROVAR MI UN LAVORO
NON FARE NIENTE
50
37
1
12
TOTALE STUDENTITOTALE STUDENTI
1310
1-
4254
4436
NONNONESPOSTIESPOSTI
ESPOSTIESPOSTI
NON NE HO IDEA
0 12 1 13 3 3
129
14 17
4
19
2521
2530
39
29
5766
5347
5648
1 01 42 33
PROPENSIONE A VIVERE DA SOLO (PROPENSIONE A VIVERE DA SOLO ( ENTRO I 30 ANNI)ENTRO I 30 ANNI)
“Se at tual mente vivi in famiglia…. Immagini di uscire di casa per andare a vivere da solo (diciamo entro i 30 anni)?”“Immagini di sposarti/andare a convivere con il/la partner pri ma o poi (diciamo entro i 30 anni)?”
CERTAMENTE SÌ
PROBABILMENTE SÌ
FORSE SÌ, FORSE NO
CERTAMENTE NOPROBABILMENTE NO
PROPENSIONE A VIVEREDA SOL O
PROPENSIONE A VIVEREDA SOL O
PROPENSIONE A SPOSARSI/CONVIVERE
PROPENSIONE A SPOSARSI/CONVIVERE
Non indica
TOTALESTUDENTI
ESPOSTI NONESPOSTI
TOTALESTUDENTI
ESPOSTI NONESPOSTI
(Tavola 22)
(Tavola 23)
51
LE ASPETTATIVE SUL LAVORO FUTUROLE ASPETTATIVE SUL LAVORO FUTURO“In ogni caso, i mmagini di riuscire ad ottenere il lavoro dei tuoi desideri o dei tuoi sogni o,
più realisticamente, ti adatterai a fare un lavoro -nor mal e-?”
MI ADATT ERÒ A F ARE UNLAVORO NORMALE, SONO
REALIST ICO
CERCHERÒ IN TUTTI I MODI DIREALIZZ ARE IL L AVORO DEI
MIEI SOGNI
NON HO NESSUN SOGNO SULMIO LAVORO/OCCUPAZIONE
FUTURA
30
64
7 112
3326
5669
NONNONESPOSTIESPOSTI
ESPOSTIESPOSTITOTALE STUDENTITOTALE STUDENTI
LE ATTESE DAL LAVOROLE ATTESE DAL LAVORO“Immagina quale sarà il suo lavoro?”
“in ogni caso preferiresti ...?” “E sempre pensando al tuo l avoro, preferiresti ...?”
SO QU ALE L AVORO SVOLGERÒ
HO QUALCHE IDEA
17
21
20
16
24
12
65
65
62
UN LAVORO AUTONOMO
UN LAVORO DIPENDENTE
UN LAVORO A T EMPO PIENO
UN LAVORO PART-TIME
IMMAGINA QUALE SARÀ IL SUO LAVORO ...
CHE TIPO DI LAVORO SARA’….
CHE TIPO DI CONTRATTO VORRESTI….
4418
1921
3761
NONNONESPOSTIESPOSTIESPOSTIESPOSTI
NON NE HO IDEA
NON NE HO IDEA
NON NE HO IDEA
2112
5967
2021
1410
5871
2819
TOTALE STUDENTITOTALE STUDENTI
(Tavola 25)
(Tavola 24)
52
5. COINVOLGIMENTO POLITICO E CULTURALE
SINTESI La politica non è in cima agli interessi dei giovani; ma indub-biamente il quotidiano può allargare questa prospettiva. Il tempo libero dei giovani “esposti” all’iniziativa è ricco di atti-vità. Sono giovani con più voglia e più energia: la loro vita di relazione esterna e di partecipazione è più intensa e differen-ziata. Interesse per la politica La politica non è un tema prioritario per i giovani. I giovani che dichiarano di aggiornarsi sugli eventi politici “molto” o “abbastanza” sono il 30% del totale degli intervistati. I maschi sono mediamente più interessati. Anche il tipo di formazione sembra influire. Chi frequenta il liceo scientifico (37%), ma soprattutto classico (45%), si interessa alla politica più di chi compie studi tecnici o professionali. Nei ragazzi “esposti” all’iniziativa si colgono buoni segnali di evolu-zione: il progressivo aumento di importanza dei valori della sfera della socialità, si accompagna alla crescita di interesse per la politi-ca. Leggere un quotidiano o un periodico di informazione regolarmente è uno dei fattori più legati alla vicinanza politica: probabilmente la lettura e l’interesse per la politica si rafforzano a vicenda. Il maggiore interesse per la politica significa anche: coinvolgimento in discussioni di natura politica, ricerca di approfondimento (tra-smissioni televisive, radiofoniche o stampa), fino alle prime parteci-pazioni a manifestazione, assemblee e collaborazioni con organi politici.
53
412
39
37
35
34
24
39
18
6 11 5
4 3
29
INTERESSE VERSO LA POLITICAINTERESSE VERSO LA POLITICA“Alle ulti me elezioni politiche ha votato“Alle ulti me elezioni politiche ha votato?”
“Alcuni si inter essano molto di politica, altri invece non ne hanno il tempo o l’interesse.Tu ti interessi di politica? Quanto?”
MOLTO
ABBAST ANZA
POCO
PER NIENTE
TOTALECAMPIONETOTALE
CAMPIONE ESPOSTIESPOSTI NONESPOSTI
NONESPOSTI
Non indica
COINVOLGIMENTO POLITICO”Hai partecipato in passato o partecipi attualmente alle attività delle seguenti organizzazioni e/o gruppi organizzati?”
- ANALISI PER ESPOSIZIONE O NON ESPOSIZIONE AL QUOTIDIANO -
ESPOSTINONESPOSTIDISCUTE SPESSO DI POL ITICA
ASCOLTA LE TR ASMISSIONI POL ITICHE (radio, tv)
LEGGE REGOLARMENTE LE INFORMAZIONIPOLITICHE SULLA ST AMPA
ASSISTE SPESSO A MANIFESTAZIONI,ASSEMBLEE, DIB ATTITI POLITICI
COLLABORA CON GLI ORGANI POLITICI LOCALI(quartiere, zona)
COLLABORA ALL’ATTIVITÀORGANIZZATIVA DI UN PARTITO
0 10 20 30 40 50 60 70 80
(Tavola 26)
(Tavola 27)
54
Attività del tempo libero e vita associativa giovanile Il mondo giovanile è caratterizzato da un’elevata valorizzazione del tempo libero, soprattutto per divertimento, e possibilità di stare in-sieme, ma anche come opportunità per coltivare interessi culturali. Il consumo culturale giovanile, apparentemente unitario ed omoge-neo, presenta tuttavia disomogeneità se si considerano i due sotto-gruppi giovani “esposti” e “non esposti” al quotidiano grazie all’iniziativa. I ragazzi “esposti” vivono il tempo libero mobilitando più energie; impegnandosi in molteplici e differenziate attività.
ATTIVITA’ DEL TEMPO LIBERO”Ecco un elenco di attività. Per ciascuna di ques te, ti prego di indicare de negli ulti mi 6 mesi l’hai praticato”
- ANALISI PER ESPOSIZIONE O NON ESPOSIZIONE AL QUOTIDIANO -
ESPOSTINONESPOSTI
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
ANDARE A MESSA
VISIT ARE MUSEI /MOSTRE / ASSISTERE ACONFERENZE CULTURALI
ANDARE IN BIBLIOTEC A
ANDARE A T EATRO
FARE ATTIVITÀ DI VOLONT ARIATO
Perseguono la crescita culturale (visitano musei e mostre, fre-quentano biblioteche e teatri). Amano stare con i coetanei e diver-tirsi, ma si dedicano frequentemente anche a attività di volontariato, quale esperienza educativa e fattore di integrazione sociale. Sono un gruppo animato da tensioni di protagonismo, con il desi-derio di esprimere la propria individualità e di ottenere maggiore vi-sibilità.
(Tavola 28)
55
Si rivelano più attivi nelle varie forme di aggregazione giovanile:
da quelle con finalità ludico-ricreativa e sportiva, di valorizza-zione fisica e socializzante
a quelle con finalità più esplicitamente espressive e parteci-
pative, che prevedono una qualche forma di impegno verso gli altri o la collettività (associazionismo giovanile, organizza-zioni studentesche, movimenti pacifisti). Tali forme di parte-cipazione mirano all’esplorazione di nuove esperienze e nuovi legami identitari, e sono rivolte alla valorizzazione di ideali.
56
6. LA FIDUCIA VERSO I GRANDI SISTEMI DI RIFERIMENTO SINTESI: I sistemi di riferimento dei giovani spaziano dalle associazioni umanitarie, all’entità istituzionali, fino ad arrivare ai media e al mondo dei consumi (le marche) e dell’entertainment (la musi-ca). Presso i giovani “esposti” all’iniziativa aumenta la fiducia ripo-sta nei quotidiani di informazione e nella scuola. Si conferma la grande importanza attribuita agli organismi internazionali e alle associazioni per la difesa dei diritti umani. Più contratta la credibilità delle marche e dei cantanti. In generale segnali di apertura e complessificazione sociale, si sentono cittadini del mondo La relazione con la società allargata e la fiducia nei sistemi di riferimento Fuori dal nucleo familiare protetto e sicuro, basato su relazioni pri-marie, l’individuo si trova a conoscere e –in parte- ad interagire con sistemi di riferimento più complessi dai quali dipende il benessere e la tranquillità della collettività. La fiducia in questi sistemi di riferimento può essere considerata una risorsa, diversa da quelle di natura economica, un capitale so-ciale importante per il funzionamento della società, un incentivo e uno stimolo affinché l’individuo partecipi al vivere sociale. L’esistenza di fiducia rende possibili forme di collaborazione e ac-cresce l’efficienza dei meccanismi economici, delle istituzioni politi-che e degli attori della società civile. Una batteria del questionario somministrato ai giovani si focalizzava sul grado di fiducia verso entità pubbliche e sociali o in alcune Isti-tuzioni (valutazioni su una scala 1:4, da nessuna fiducia a molta fi-ducia). Le valutazioni hanno riguardato un elenco di 22 entità. Le risposte dei ragazzi mettono in luce la legittimazione dell’operato delle associazioni umanitarie (Amnesty, Emergency), degli scienzia-ti e degli organismi sovranazionali come l’O.N.U., ed invece il di-stacco dai partiti politici (questi ultimi raccolgono il minimo livello di fiducia). In particolare sono emersi i seguenti 7 raggruppamenti,
57
(qui presentati in ordine decrescente di fiducia), con la rispettiva de-clinazione interna al fattore.
I GRANDI SISTEMI DI RIFERIMENTO
L’INDIVIDUO
F1: ONU, SCIENZIATI E ASSOCIAZIONI•ASSOCIAZ IONI PER I DIRITTI UMANI •GLI SCIENZIATI•L’ONU
F2: I MEDIA•INTERNET•LA RADIO•I QUOTIDIANI•LA TV PUBBLICA•LA TV PRIVAT A
F3: LE ISTITUZIONIDELLO STATO•L’ESERCITO•LA POLIZIA•I CAR ABINIERI•I MAGISTRATI
F4: SCUOLA EFORMAZIONE•GLI INSEGNANTI•LA SCUOL A•I SACERDOTI
F5: LE MARCHE•DI ABBIGLIAMENTO•DI PRODOTTI ALIMENT ARI
F6: IL MONDO DELLA MUSICA•I CANTANTI•LE CASE •DISCOGRAFICHE
F7: IL POTERE ECONOMICO E POLITICO•LE BANCHE•GLI INDUSTRIALI•I PARTITI POLITICI
STRUTTURA DIFFERENZIALE DEI SISTEMI DI FIDUCIA
- VALUTAZIONE MEDIA DELL’IMPORTANZA ATTRIBUITA -
F1: ONU, SCIENZIATI E ASSOCI AZIONI
F4: SCUOLA E FORMAZIONE
F2: MEZZI DI INFORMAZIONE E MEDI A
F3: POTERI DELLO STATO
F6: MUSICA E C AN TAN TI
3,00
2,59
2,56
2,54
2,51
2,48
2,11
I DIVERSI PASSI DI SCAL A ER ANO:• 4: molta fiducia• 3: abbast anza fiducia• 2: poca fiducia• 1: per niente fiducia
F5: LE MARCHE
F7: POTERI ECONOMICI E POLITICO
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
(Tavola 30)
(Tavola 29)
58
In questa seconda rappresentazione vengono riportati i sistemi di riferimento circuitanti intorno all’individuo: tali sistemi determinano e caratterizzano –a vario titolo- il contesto esterno in grado di condi-zionare l’individuo, nutrirne aspettative personali e attese sociali, ma anche veicolarne percezioni e valutazioni. Si noti anche la presenza di un sistema che i giovani percepiscono come “satellitare” al proprio set di rappresentazioni, a causa del basso senso di fiducia da esso suscitato: si tratta dell’aggregato del potere economico e decisionale (in altre parole: industriali, banche e partiti politici). Le associazioni per la difesa dei diritti umani raccolgono il massimo livello di fiducia, mentre appare evidente la presa di distanza dal mondo dei partiti politici I media nel complesso costituiscono il secondo sistema di riferi-mento per importanza: svettano Internet e la radio, buone posizioni per il quotidiano che viene prima della tv. Appartengono all’area della fiducia sufficientemente diffusa anche:
gli apparati pubblici di controllo e i sistemi di garanzia del cit-tadino (in testa l’esercito – in assoluto uno dei valori più alti- in virtù anche delle operazioni e degli interventi pacifisti degli ultimi anni mai aggressivi- poi polizia, carabinieri e magistra-tura)
e le entità per la formazione culturale e religiosa. In aperta contraddizione con la tendenza al “no-logo” che anima larga parte della cultura no-global e new global, anche le marche possono divenire elemento di protezione e di certezza offrendo ai giovani (specie ai meno attrezzati sul piano culturale/intellettuale) un punto di riferimento quantomeno per l’immagine esterna. Dai giudizi dei ragazzi emerge la loro sensibilità alle possibili fonti di manipolazione dell’informazione: non sono considerabili dei fruitori passivi e inerti. Sono più consapevoli di quanto il loro comporta-mento faccia pensare al mondo degli adulti. In altre parole, i giovani possono risultare forti fruitori della tv privata ma esprimere maggiore fiducia per la tv pubblica; attuare forme di contestazione dell’organizzazione scolastica e fidarsi della scuola e del corpo docente; consumare marche di abbigliamento e cantanti, ma essere consapevoli (almeno tra i più accorti e maturi) delle loro manipolazioni.
59
STRUTTURA DIFFERENZIALE DEI SISTEMI DI FIDUCIA
3,182,96
2,86
2,792,76
2,652,44
2,32
2,902,552,54
2,25
2,602,57
2,46
2,622,40
2,522,44
2,332,21
1,78
GLI SCIENZIATIL’ONU
LA POLIZIAL’ESERCITO
LA SCUOLA
I CARABINIERII MAGISTRATI
I SACERDOTI
GLI INDUSTRIALILE BANCHE
I QUOTIDIANILA TV PUBBLICA
LA TV PRIVATA
LA RADIOINTERNET
LE MARCHE DEI PRODOTTI ALIMENTARILE MARCHE DI ABBIGLIAMENTO
GLI INSEGNANTI
LE ASSOCIAZIONI PER I DIRITTI UMANI
I PARTITI POLITICI
LE CASE DISCOGRAFICHEI CANTANTI
F1
F2
F3
F4
F5
F6
F7
Per niente1
Poco2
Abbastanza3
Molto4
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
I rapporti di fiducia che i ragazzi instaurano con i contesti circostanti variano molto in funzione dell’età: nelle classi prime –rispetto alle classi quarte e quinte- si nota un senso di fiducia incondizionato e diffuso su quasi tutti i sistemi. All’aumentare dell’età, le percezioni si fanno più critiche e differen-ziali: aumentano i parametri di giudizio a disposizione dei ragazzi, la capacità di mediare l’informazione proveniente da diverse fonti e di applicare filtri alla lettura della realtà. Analizzando invece le differenze tra i due sottogruppi di giovani (“e-sposti” e “non esposti”), si nota che presso gli “esposti” al quoti-diano:
i mezzi sono significativamente più degni di fiducia
i quotidiani -in particolare- assumono valori di grande rile-vanza, secondi solo alla scuola che presso tale segmento merita fiducia tanto quanto gli enti di riferimento più univer-sali (che si confermano primi in graduatoria)
si contraggono le marche e i cantanti (due sistemi tipica-mente giovanilistici).
(Tavola 31)
60
GRADO DI FIDUCIA IN ALCUNE ISTITUZIONI, GRUPPI, ASSOCIAZIONI”Qual’è il tuo gr ado di fiducia in ciascuna delle seguenti istituzioni, gruppi, organizzazioni?”
PUNTEGGI MEDIPUNTEGGI MEDIPer niente
fiducia(1)
Pocafiducia
(2)
Abbast anzafiducia
(3)
Moltafiducia
(4)
GLI SCIENZIATIL’ONU
LA POLIZIAL’ESERCITO
LA SCUOLA
I CARABINIERII MAGISTRATI
I SACERDOTI
GLI INDUSTRIALILE BANCHE
I QUOTIDIANILA TV PUBBLICA
LA TV PRIVATA
LA RADIOINTERNET
LE MARCHE DEI PRODOTTI ALIMENTARILE MARCHE DI ABBIGLIAMENTO
GLI INSEGNANTI
LE ASSOCIAZIONI PER I DIRITTI UMANI
I PARTITI POLITICI
LE CASE DISCOGRAFICHEI CANTANTI
F1
F2
F3
F4
F5
F6
F7
ESPOSTI
NONESPOSTI
(Tavola 32)
61
Il punto di vista degli insegnanti sui sistemi di riferimento dei giovani Qui di seguito, tracciamo il punto di vista del mondo adulto (in que-sto caso rappresentato dal corpo docente) sulla fiducia riposta dai ragazzi nei vari sistemi di riferimento. L’immagine che complessivamente i docenti restituiscono è di ra-gazzi nel complesso meno critici e diffidenti di quanto non si siano rivelati nelle proprie dichiarazioni. Gli insegnanti sovrastimano in particolare la fiducia che i ragazzi ri-porrebbero in Internet, nelle marche (di abbigliamento, ma anche alimentari), nei cantanti e anche negli insegnanti. Viceversa deprimono ulteriormente la fiducia dei giovani verso le banche e gli industriali.
GRADO DI FIDUCIA IN ALCUNE ISTITUZIONI, GRUPPI, ASSOCIAZIONI”Qual’è il tuo gr ado di fiducia in ciascuna delle seguenti istituzioni, gruppi, organizzazioni?”
PUNTEGGI MEDIPUNTEGGI MEDIPer niente
fiducia(1)
Pocafiducia
(2)
Abbast anzafiducia
(3)
Moltafiducia
(4)
Totalestudenti
Totaledocenti
GLI SCIENZIATIL’ONU
LA POLIZIAL’ESERCITO
LA SCUOLA
I CARABINIERII MAGISTRATI
I SACERDOTI
GLI INDUSTRIALILE BANCHE
I QUOTIDIANILA TV PUBBLICA
LA TV PRIVATA
LA RADIOINTERNET
LE MARCHE DEI PRODOTTI ALIMENTARILE MARCHE DI ABBIGLIAMENTO
GLI INSEGNANTI
LE ASSOCIAZIONI PER I DIRITTI UMANI
I PARTITI POLITICI
LE CASE DISCOGRAFICHEI CANTANTI
F1
F2
F3
F4
F5
F6
F7
(Tavola 33)
62
Sistemi di riferimento territoriale Si è voluta analizzare la natura dell’identità giovanile anche da un punto di vista sociologico, esplorando l’identificazione dei soggetti con collettività territoriali (locali, nazionali e sopranazionali). Agli intervistati è stato chiesto infatti di indicare a quale collettività sentono di appartenere: i ragazzi si sentono parte innanzitutto della propria città (vicinanza fisica e psicologica), poi dell’Italia e in terzo luogo riconoscono la loro appartenenza regionale. I giovani “esposti” accentuano le appartenenze territoriali più al-largate (l’Europa al 54% supera anche l’identificazione regionale, quest’ultima in questo segmento risulta a pari merito con il senso di appartenenza al mondo considerato nella sua interezza). Nel segmento degli “esposti”, quindi, più cosmopolitismo e un’ulteriore indicazione di apertura e complessificazione sociale.
GRADO DI IDENTIFICAZIONE TERRITORIALEGRADO DI IDENTIFICAZIONE TERRITORIALE“Quanto ti senti parte della .. ...”
DELLA TU A CITTÀ 70
51
60
45
37
26
14
27
14
16
Ti senti p arte…..Ti senti p arte…..MOLTO + ABBASTANZ A
MOLTO
DELLA TU A REGIONE
DELL’ITALI A
DELL’EUROPA
DEL MONDO INTERO 3645
4554
6259
7270
5245
NONNONESPOSTIESPOSTIESPOSTIESPOSTI
(molto + abbastanza)
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
(Tavola 34)
63
7. LA COSCIENZA CIVICA E L’ INTERESSE PER TEMI SO-CIALI SENSIBILI
SINTESI: Nei giovani “esposti” all’iniziativa si coglie l’evoluzione dei va-lori e delle mete personali, dalla sfera della socialità ristretta e della vita privata, alla sfera della socialità allargata. In loro aumentano le istanze sociali e il desiderio di agire il proprio protagonismo. Sono cittadini più integrati. La struttura delle mete, delle attese e dei bisogni percepiti dai giovani Come si relazionano i giovani con la società? Verso quali valori a-spirano? Quali obiettivi danno a se stessi rapportandosi al mondo esterno e alla società? Di quali istanze sociali si appropriano? Nello schema sottostante viene riprodotta la struttura delle attese e dei bisogni sociali dei giovani, ricavati dalla fattorializzazione dei singoli items oggetto di valutazione. I fattori ottenuti sono stati ordi-nati in termini di importanza attribuita dagli studenti intervistati.
LA STRUTTURA DIFFERENZIALE DELLE METE, DELLE ATTESE E DEI BISOGNI SOCIALI DEI GIOVANI:
- SUDDIV ISIONE DEGLI ITEM IN AREE TEMATICHE-
F1:F1: LIMITAZIONE DEL DISAGIO ECONOMICOLIMITAZIONE DEL DISAGIO ECONOMICO• MENO TASSE• IL BLOCCO DEGLI AUME NTI DEI PREZZI
F2:F2: TRANQUILLITÀ E SICUREZZATRANQUILLITÀ E SICUREZZA• LOTTA ALLA CRMINI NALI TÀ, ALLA MAFIA• LOTTA CONTRO LA DROGA
F3:F3: VALORE DELLA FAMIGLIAVALORE DELLA FAMIGLIA• STARE CON I L PARTNE R (FI DAN ZA TO/ A)• AVERE / ALLEVARE DEI FI GLI
F4:F4: SELF SELF -- IMPROVEMENTIMPROVEMENT• IL SUCCESS O NE LLA P ROFESSIONE E NELLO S TUDI O• MI GLI ORARE LA PROPRIA CULTU RA E C ONOSCENZE
F5:F5: RISPETTABILITÀ / ONESTÀRISPETTABILITÀ / ONESTÀ• ESSERE STI MA TO E BEN CONSIDERA TO DAGLI ALTRI• LOTTA CONTRO LA CORRUZIONE DELLO S TATO
F6:F6: DISIMPEGNO E SPENSIERATEZZADISIMPEGNO E SPENSIERATEZZA• STARE CON AMICI• FARE VACANZE• IL RIPOS O, I L RELAX
F7:F7: VINCOLI RELAZIONALI, DOVERI E VINCOLI RELAZIONALI, DOVERI E RESPONSABILITÀ SOCIALIRESPONSABILITÀ SOCIALI
• MI GLI ORI CONDIZI ONI DI VI TA PER GLI A NZIANI• OCCUPARMI DELLA FAMI GLIA E DELLA C ASA
F8:F8: APERTURA AGLI ALTRI E APERTURA AGLI ALTRI E SOLIDARIETA’ SOCIALESOLIDARIETA’ SOCIALE
• AIUTARE GLI ALTRI• PIÙ VOLONTARI NELLE OPE RE CIVILI E S OCIALI
F9:F9: DOVERI DELLO STATO / DELEGA E DOVERI DELLO STATO / DELEGA E DISCIPLINADISCIPLINA SOCIALESOCIALE
• UN GOVER NO FORTE• PIÙ ORDINE E DISCIP LINA PE R TUTTI• LA PENA DI MORTE PER I CRI MINI PI Ù GRAVI
F10:F10: PARTECIPAZIONE, IMPEGNO POLITICOPARTECIPAZIONE, IMPEGNO POLITICO• PIÙ PARTE CIPAZI ONE DEL CI TTADINO A LLA VI TA
POLI TICA• L’I MPEGNO P OLI TICO
(Tavola 35)
64
Si individuano 10 logiche:
Le prime due logiche (protezione e accessibilità economica, garanzia di un contesto sociale sicuro, senza criminalità e droga) sono le logiche proprie di un individuo che chiede protezione e tranquillità.
Il terzo sistema di valori è rappresentato dalla famiglia: I
giovani infatti riconoscono quasi unanimemente l’importanza della condivisione con il partner, e per una buona parte il progetto di vita comune include la generatività. Questo fatto-re esprime il bisogno di appartenenza e amore inteso come compagnia, affiliazione e intimità.
I successivi tre fattori (dal quarto al sesto) sono più stretta-
mente ego-riferiti, pur rimandando a diverse componenti dell’individuo. Sono accomunati dal medesimo livello di im-portanza (sono indicati da circa il 70% dei giovani). Il fattore 4 (self-improvement), ad esempio, esprime l’aspettativa di valorizzare al meglio se stessi; il successo nello studio come nella futura attività lavorativa. L’individuo è propenso ad investire su se stesso per aumentare le proprie potenzialità di successo, migliorando la propria cultura e le proprie conoscenze.
Il fattore 5 parla invece di rispettabilità e onestà: la propria autostima passa anche attraverso la stima che gli altri ripon-gono nell’individuo. Si aspira all’assenza di corruzione del contesto politico- statale e a un sistema capace di elargire i giusti riconoscimenti. Anche lo svago, il tempo libero e la possibilità di divertirsi (fattore 6: disimpegno e spensieratezza) risultano impor-tanti per il raggiungimento della soddisfazione individuale dei giovani. Si ha voglia di stare con gli amici, rilassarsi e fare vacanze.
I rimanenti 4 fattori esprimono bisogni di natura squisitamen-
te sociale e implicano livelli crescenti di partecipazione. Si passa dalle assunzioni di responsabilità insite nei legami relazionali più prossimi (fattore 7, accettazione degli obblighi e dei vincoli che discendono dall’essere in relazione con qualcuno, i doveri verso la famiglia e verso gli anziani), al senso di solidarietà sociale allargata che trova espressione nelle attività di volontariato (fattore 8).
65
Sul piano della partecipazione, invece, i giovani si aspettano che lo stato intervenga a garantire la disciplina e la sicurezza sociale (fattore 9) più frequentemente di quanto aspirino a partecipare attivamente alla vita pubblica impegnandosi nella politica in prima persona (fattore 10).
Nelle due tavole che seguono riportiamo la concettualizzazione del-le diverse aree di attese e bisogni, ciascuna con il proprio grado di intensità complessivo e declinato per singolo item.
METE, ATTESE E BISOGNI SOCIALI DEI GIOVANI - VALUTAZIONE MEDIA DELL’IMPORTANZA ATTRIBUITA -
F2: TRANQUILLITÀ E SICUREZZAF2: TRANQUILLITÀ E SICUREZZA
F5: RISPETT ABILITÀ / ONESTÀF5: RISPETT ABILITÀ / ONESTÀ
F3: VAL ORE DELL A FAMIGLIAF3: VAL ORE DELL A FAMIGLIA
F4: SELF – IMPROVEMENTF4: SELF – IMPROVEMENT
80,3
76,3
75,2
70,0
69,1
68,7
63,1
60,4
45,9
22,6
F6: DISIMPEGNO E SPENSIERAT EZZAF6: DISIMPEGNO E SPENSIERAT EZZA
F1: LIMITAZION E DEL DISAGIO ECONOMICOF1: LIMITAZION E DEL DISAGIO ECONOMICO
F10: PARTECIPAZIONE, IMPEGNO POLITICOF10: PARTECIPAZIONE, IMPEGNO POLITICO
F7. VINCOLI RELAZ IONALI, DOVERI E R ESPON SABILITÀF7. VINCOLI RELAZ IONALI, DOVERI E R ESPON SABILITÀ
F8. APERTURA AGL I ALTRI / SOLIDARIETÀ SOCIALEF8. APERTURA AGL I ALTRI / SOLIDARIETÀ SOCIALE
F9. DOVERI DELLO STATO / DELEGA E DISCLIPIN A SOCIALEF9. DOVERI DELLO STATO / DELEGA E DISCLIPIN A SOCIALE
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
(Tavola 36)
66
I FATTORI DIFFERENZIALI ALLA BASE DELLE METE, DELLE ATTESE E DEI BISOGNI SOCIALI PERCEPITI
81,079,6
81,970,7
84,166,3
74,865,2
77,360,9
84,370,7
51,2
67,259,0
69,950,8
55,953,6
28,1
33,911,3
LOTTA CONTRO L A DROGA
MENO TASSE
0% 20% 40% 60% 80% 100%
STARE CON IL PARTNER (fidanzato/a)
LOTTA ALLA CRMINALITÀ, ALLA M AFIA
AVER E / ALLEVARE DEI FIGLI
IL SUCCESSO NELLA PROFESIONE, STUDIOMIGLIORARE L A PROPRIA CULTURA, CONOSC ENZE
ESSERE STIM ATO E BEN CONSIDER ATO D A ALTRILOTTA CONTRO L A CORRUZIONE DELLO STATO
STARE CON AMICIFARE VAC ANZE
IL RIPOSO, IL RELAX
MIGLIORI CONDIZIONI DI VIT A PER GLI ANZIANIOCCUPARMI DELLA F AMIGLIA, DELLA CASA
AIUTAR E GLI ALTRIPIÙ VOLON ATRI NELLE OPER E CIVIL I E SOCIALI
UN GOVERNO FORTEPIÙ ORDINE E DISCIPLIN A PER TUTTI
LA PENA DI MORTE PER I CRIMINI PIÙ GRAVI
PIÙ PARTECIPAZIONE ALL A VITA POLIT ICAL’IMPEGNO POLITICO
IL BLOCCO DEGLI AUMENTI DEI PREZZI
F10
F1
F2
F3
F4
F5
F6
F7
F8
F9
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
Questi i segnali che emergono dall’analisi differenziale tra giovani “esposti” e “non esposti” all’iniziativa. Negli “esposti”:
un cambiamento generale nella prospettiva con cui guardare al mondo e con cui crearsi delle aspettative;
importanza crescente dell’essere stimati e di vivere in un
contesto non corrotto, dove i meriti sono riconosciuti;
incremento di tutte le istanze sociali che hanno a che fare con la partecipazione;
una presa di coscienza anche politica (l’incremento relativo è
uno dei più alti, insieme all’accentazione del sistema di valori rappresentato dalla famiglia).
Chi ha l’opportunità di leggere il quotidiano raggiunge più facilmente e anticipatamente la consapevolezza di quanto avviene nei propri rapporti col mondo esterno e nella collettività di inserimento.
(Tavola 37)
67
METE, ATTESE E BISOGNI SOCIALI PERCEPITI
- ANALISI PER ESPOSIZIONE O NON ESPOSIZIONE AL QUOTIDIANO -
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
LIMITAZIONE DEL DISAGIO ECONOMICO
SELF - IMPROVEMENT
TRANQUILLITÀ E SICUREZZA
VALORE DELLA FAMIGL IA
RISPETTABILITÀ / ONOR ABILITÀ
DISIMPEGNO E SPENSIERAT EZZA
VINCOLI RELAZIONALI, DOVERI E RESPONSABIL ITÀ
APERTURA AGLI ALTRI / SOLID ARIETÀ SOCIALE
DOVERI DELLO STATO / DELEGA E DISCLIPIN A SOCIALE
PARTECIPAZIONE, IMPEGNO POLITICO
ESPOSTI
NONESPOSTI
Le distintività che riscontriamo nel segmento degli “esposti” al quo-tidiano in termini di bisogni e attese, trovano espressione anche nel-la maggiore sensibilizzazione di questi giovani verso alcune tema-tiche e problematiche socialmente rilevanti.
INTERESSE PER ALCUNI TEMI / PROBLEMI COMUNIINTERESSE PER ALCUNI TEMI / PROBLEMI COMUNI
LA PARITÀ FRA UOMO E DONN A
L’INTEGRAZIONE RAZZ IAL E NEL NOSTRO PAESE
LO SVILUPPO ECONOMICO DEL NOSTRO PAESE
LO SVILUPPO ECONOMICO INTERNAZIONALE
LE DISPARITÀ TRA PAESI RICCHI E POVERI
I CONFLITTI LEGATI ALLE DIFFERENZE RELIGIOSE
NUOVE APPLIC AZIONI D ELL’INGEGN ERIA GENETIC A
L’UTILIZZO DELLE BIOT ECNOLOGIE
LA QU ALITÀ DELL’AMBIENTE
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
% DI MOLTO+ABBASTANZA% DI MOLTO+ABBASTANZA
ESPOSTI
NONESPOSTI
(Tavola 38)
(Tavola 39)
68
SEZIONE C
1. Rapporto con il quotidiano prima e dopo l’iniziativa
2. Le attese dei giovani verso i quotidiani
69
1. RAPPORTO CON IL QUOTIDIANO PRIMA E DOPO L’INIZIATIVA
SINTESI Il quotidiano è uno strumento di partecipazione alla vita socia-le competitiva: la sua penetrazione è massima quando l'indivi-duo entra responsabilmente nel corpo sociale adulto, si assu-me delle responsabilità e quotidianamente deve prendere delle decisioni, tenendo conto del contesto in cui vive. In assenza di iniziative di avvicinamento come “Il Quotidiano in Classe” i giovani sono distanti dal quotidiano per ciclo di vita: esprimono una duplice lontananza tematico-contenutistica e di codici/formati. L’iniziativa “Il Quotidiano in Classe” ha avuto l’effetto di avvi-cinare i giovani al quotidiano. Grazie alla mediazione degli in-segnanti il processo cognitivo è stato facilitato e accelerato. Negli studenti che partecipano da più anni la percezione di es-sersi avvicinati al quotidiano si accentua. Rapporto con il quotidiano prima dell’iniziativa Qui di seguito descriviamo lo stato del rapporto fra i giovani e i quo-tidiani nello stadio antecedente all’iniziativa ”ll Quotidiano in Clas-se”, al fine di segnalare la reale distanza tra giovani e quotidiani quale premessa per la successiva valutazione degli effetti prodotti dall’iniziativa e delle distanze residue tra giovani e quotidiani. I giovani o non leggono un quotidiano o lo leggono raramente. In assenza di interventi di sensibilizzazione e avvicinamento come quello dell’iniziativa, la distanza tra giovani e quotidiani è da consi-derare di tipo naturale, legata al ciclo di vita: il quotidiano è uno strumento di partecipazione alla vita sociale “attiva” e “competitiva”; i giovani dal canto loro non hanno ancora assunto un ruolo sociale definito, e ciò che più conta per loro è la sfera degli eventi personali e non la realtà esterna.
70
A una lontananza tematico-contenutistica se ne aggiunge anche una formale, da attribuire ai “formati” e ai “codici comunicativi” pro-pri del quotidiano. E’ inevitabile che il quotidiano sia giunto sui banchi di scuola con una identità ben determinata: un prodotto “adulto” in mano ai geni-tori o in luoghi dell’adultità. Gli studenti avvertono una sorta di di-stonia tra la loro attuale posizione di giovani e il quotidiano, con la sua specificità di ruolo nel contesto sociale. Non mancano e non sono pochi i ragazzi che affermano di leggere, già da “prima della sperimentazione”, il quotidiano trovato in casa o al bar. La lettura comunque non è abituale, mediamente avviene una volta alla settimana. Solo il 9% dichiara un rapporto di abitudine (tutti i giorni o quasi, contro il 25% riscontrabile nel mondo adulto), con accentuazioni nel segmento maschile, nelle quarte e quinte classi e presso gli studen-ti dei licei classici e scientifici. L’età crescente favorisce l’esploratività e la graduale apertura alla realtà esterna parallelamente al processo di integrazione sociale: il giovane sente la necessità di dotarsi di tutti gli strumenti atti ad a-gevolarlo nella conquista di un ruolo attivo in un contesto competiti-vo.
LETTURA DI QUOTIDIANILETTURA DI QUOTIDIANI-- ANALISI PER CLASSE FREQUENTATA ANALISI PER CLASSE FREQUENTATA --
“Prima dell’ iniziativa “Il quotidi ano in Classe”, ti è capitato di leggere un quoti diano?”
TUTTI I GIORNI O QU ASI
1-3 VOLT E LA SETTIM ANA
QUALCHE VOLTA(CIRCA UNA VOLTA AL MESE)
NON LEGGEVA M AI
RARAMENTE(MENO DI UNA VOLTA AL MESE)
TOTALE2004
TOTALE2004
ICLASSE
ICLASSE
IICLASSE
IICLASSE
IIICLASSE
IIICLASSE
IVCLASSE
IVCLASSE
VCLASSE
VCLASSE
15 12 10 10
2322 25
25 23 20
33 31 32 3532 35
23 22 21 2025 24
9 8 7 8 10 11
1712
Media:1.30
Media:1.26
Media:1.19
Media:1.16
Media:1.42
Media:1.43
(Tavola 40)
71
LETTURA DI QUOTIDIANILETTURA DI QUOTIDIANI--ANALISI PER SESSOANALISI PER SESSO--
“Prima dell’ iniziativa “ll Quotidiano in Classe”, ti è capitato di l eggere un quotidiano?”
TUTTI I GIORNI O QU ASI
1-3 VOLT E LA SETTIM ANA
QUALCHE VOLT A(CIRCA UNA VOLT A AL MESE)
NON LEGGEVA M AI
RARAMENTE(MENO DI UNA VOLT A AL MESE)
TOTALE2004
TOTALE2004
MASCHIMASCHI FEMMINEFEMMINE
Media:1.30
Media:1.59
Media:1.08
11
23 18 27
3330
36
2327
19
9 11 7
1412
I quotidiani sono per i giovani realtà difficili ma in ogni caso tutt’altro che inutili, impegnative ma significative nel percorso di crescita. I giovani riconoscono al quotidiano importanti funzioni:
lo considerano un mezzo utile per la formazione di opinioni sui fatti che accadono
riconoscono che sarà loro indispensabile quando diverranno adulti
(Tavola 41)
72
OPINIONI SUI QUOTIDIANIOPINIONI SUI QUOTIDIANI“Per ciascuna delle seguenti frasi dimmi quanto sei d’accordo”
UN IMPORTANTE MEZZO PER LA FORMAZIONEDELLE OPINIONI SUI FATTI CHE ACCADONO
NEL QUOTIDIANO CI SONO TROPPI ARGOMENTICHE NON MI INTERESSANO
SE I MIEI AMICI MI VEDESSERO LEGGERE UNQUOTIDIANO MI PRENDEREBBERO UN PO' IN GIRO
UN MEZZO DI INFORMAZIONE ABITUALENELLA MIA FAMIGLIA
L'INFORMAZIONE SULL'ATTUALI TÀ NON ÈPARTICOLARMENTE UTILE ALLA MIA VITA
LA LETTURA DEI QUOTIDIANIÈ NOIOSA E FATICOSA
È UN MEZZO DI INFORMAZIONEADATTO SOLO AGLI ADULTI
PER INFORMARSI BASTANO I TG
È UN MEZZO DI INFORMAZIONE ADATTO A ME
QUANDO SARÒ ADULTO, A TRENT'ANNI,COMPRERÒ I QUOTIDIANI
73
53
42
38
33
27
20
16
12
9
29
22
15
8
14
11
5
6
4
3
Molto + abbastanza
Molto
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
Grado di soddisfazione per il quotidiano prima dell’iniziativa Ai ragazzi è stato chiesto di esprime il livello di soddisfazione per il quotidiano, pensando alle proprie esperienze di lettura precedenti l’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”. Come già verificato nel passato si registrano livelli di soddisfazione che stentano a raggiungere la sufficienza piena: la soddisfazione media per la lettura del quotidiano è di 3.40 (su una scala a 5 passi, dove 5 = molto soddisfatto; 1= per niente soddisfatto). Il giudizio espresso dai giovani è condizionato dal fatto che -al mo-mento, secondo la loro prospettiva,- il quotidiano rappresenta mag-giormente gli interessi del mondo adulto e non i loro; non è dinami-co e multimediale (le sue immagini sono statiche), non è interattivo come lo è Internet, il suo livello di intrattenimento è inferiore a quello di tv e radio. Negli studenti che hanno avuto già la possibilità di conoscere e inte-ragire con il quotidiano grazie alla mediazione del mondo della scuola, cresce il livello di soddisfazione media per i quotidiani (3.49 presso coloro che partecipano all’iniziativa de “Il Quotidiano in Classe” da 4 anni).
(Tavola 42)
73
PRIMA DI QUESTA INIZ IATIVAERANO SODDISFATTI
DEL QUOTIDIANO:
MOLTO (5)
ABBAST ANZA (4)
COSÌ COSÌ (3)
PER NIENTE (1)POCO (2)
Non indica 4 2 44 68 5 9
8
34 33 3535
42 43 44 40
7 10 6 7
465
TOTALESTUDENTITOTALE
STUDENTIDA 4ANNIDA 4ANNI
DA 2-3ANNI
DA 2-3ANNI
PRIMOANNO
PRIMOANNO
Media:3.40
Media:3.49
Media:3.42
Media:3.38
ANZIANIT A’ DI PARTECIPAZION EANZIANIT A’ DI PARTECIPAZION E
PRIMA DELL’INIZIATIVAPRIMA DELL’INIZIATIVA: SODDISFAZIONE: SODDISFAZIONE PER LA LETTURA DEI QUOTIDIANIPER LA LETTURA DEI QUOTIDIANI--ANALISI PER ANALISI PER ANZIANITA’ DI PARTECIPAZIONE ALL’INIZIATIVAANZIANITA’ DI PARTECIPAZIONE ALL’INIZIATIVA--
“Prima di ques ta esperienza eri soddisfatto della l ettura di un quotidiano?”
Gli effetti dell’iniziativa: avvicinamento dei giovani al quotidia-no Per verificare gli effetti “provocati“ dall’iniziativa in termini di ridu-zione della distanza esistente tra giovani e i quotidiani, è possi-bile far riferimento a indicatori di varia natura:
1. autodichiarazione da parte dei ragazzi del livello di avvici-namento al quotidiano a seguito della lettura del giornale in classe (analisi generale e nello specifico dei segmenti con diversa anzianità di partecipazione)
2. analisi comparativa delle principali valutazioni espresse
dagli studenti (soddisfazione per il quotidiano in generale e grado di avvicinamento percepito al quotidiano) presso due segmenti di studenti: coloro che avevano partecipato negli anni scolastici precedenti e coloro che vi hanno pre-so parte quest’anno per la prima volta.
3. percezione da parte degli insegnanti - che hanno coordi-
nato l’iniziativa entro le classi aderenti – dell’efficacia dell’iniziativa, in termini di capacità di aumentare la pro-pensione dei ragazzi a leggere quotidiani
(Tavola 43)
74
Al termine dell’iniziativa i giovani sentono di essersi avvicinati in mi-sura discreta al quotidiano: il 17% dichiara di essersi avvicinato “molto” ed il 53% “abbastanza”. La media delle valutazioni dopo l’iniziativa (sempre su una scala 1:5) è di 3.78 (contro il 3.40 di soddisfazione per il quotidiano prima dell’iniziativa). Ciò significa che, agli occhi degli studenti, l’iniziativa ha avuto il merito di avvicinarli ai quotidiani. Il buon risultato (17% di “molto”) si accentua nei ragazzi che sono alla loro quarta esperienza (il 28% si sente molto vicino al quotidia-no), dove la media raggiunge il punteggio di 3.99. Il risultato in me-dia è molto buono, ma il fatto che non sia ancora stato raggiunto il 4.00 indica che vi è ancora una distanza da colmare che separa i giovani dai quotidiani, e lo vedremo analizzando la struttura delle attese verso i quotidiani espresse dai vari segmenti di studenti (vedi paragrafo “Le attese dei giovani verso i quotidiani).) Presso i docenti si rivela una posizione ancora più decisa: l’iniziativa è considerata un ottimo incentivo alla lettura di quotidiani da parte dei ragazzi: il 39% di essi infatti dichiara che l’iniziativa contribuisce molto ad aumentare le propensioni alla lettura degli studenti (punteggio medio di 4.31). Ancora una volta gli insegnanti rivelano il loro entusiasmo per questa iniziativa, sottolineando le ri-cadute positive sulla popolazione studentesca.
75
VALUTAZIONI DEL QUOTIDIANO PRIMA E DOPO L’INIZIATIVAVALUTAZIONI DEL QUOTIDIANO PRIMA E DOPO L’INIZIATIVA“Prima di questa esperienza eri soddisfatto della lettura di un quotidi ano?”
“Al ter mine di questa i niziativa quanto senti di esserti avvicinato al quotidiano come mezzo di infor mazione?”
4
8
34
42
7
5
MOLTO (5)
ABBAST ANZA (4)
COSÌ COSÌ (3)
PER NIENTE (1)POCO (2)
Non indica
STUDENTI STUDENTI
Media:3.40
Media:3.78
DOPO L’INIZIATIVADOPO L’INIZIATIVAVICINANZ AVICINANZ A AL QUOTIDI ANO AL QUOTIDI ANO
COMECOME MEZZO MEZZO D’INFORMAZIONED’INFORMAZIONE
PRIMA DELL’INIZIATIVAPRIMA DELL’INIZIATIVASODDISFAZIONE PER SODDISFAZIONE PER
IL QUOTIDIANOIL QUOTIDIANO
3
5
18
53
17
4
STUDENTI STUDENTI
VICINANZA AL QUOTIDIANO COME MEZZO VICINANZA AL QUOTIDIANO COME MEZZO D’INFORMAZIONED’INFORMAZIONE DOPO L’INIZIATIVADOPO L’INIZIATIVA::COINVOLGIMENTO NELL’INIZIATIVA PRECEDENTECOINVOLGIMENTO NELL’INIZIATIVA PRECEDENTE
DOPO QUESTA INIZIATIVAMI SONO AVVICINATO
AL QUOTIDIANO:
MOLTO (5)
ABBAST ANZA (4)
COSÌ COSÌ (3)
PER NIENTE (1)POCO (2)
Non indica 3 13 4
54 5 6
1814
17 20
53
51
58 53
1728
16 17
124
TOTALESTUDENTITOTALE
STUDENTIDA 4ANNIDA 4ANNI
DA 2-3ANNI
DA 2-3ANNI
PRIMOANNO
PRIMOANNO
Media:3.78
Media:3.99
Media:3.82
Media:3.72
ANZIANIT A’ DI PARTECIPAZION EANZIANIT A’ DI PARTECIPAZION E
(Tavola 44)
(Tavola 45)
76
L’INIZIATIVA “IL QUOTIDIANO IN CLASSE” QUALE STIMOLOL’INIZIATIVA “IL QUOTIDIANO IN CLASSE” QUALE STIMOLOALLA LETTURA DEI QUOTIDIANI NEI RAGAZZIALLA LETTURA DEI QUOTIDIANI NEI RAGAZZI
MOLTO (5)
ABBAST ANZA (4)
COSÌ COSÌ (3)
PER NIENTE (1)POCO (2)
8
51
39
11
Media:4.31
INSEGN ANTIINSEGN ANTI
“SECONDO LEI, NIZIATIVE COME QUESTE AUMENTANO LA PROPENSIONE DEI RGAZZI A LEGGERE I QUOTIDIANI?”
(Tavola 46)
77
Propensioni e aperture verso i quotidiani nella loro attuale im-postazione La disponibilità dichiarata dei giovani ad aprirsi, nel prossimo futuro, al quotidiano così com’è (nella sua attuale impostazione e “veste adulta”) raggiunge livelli piuttosto buoni. Più precisamente:
il 32% è propenso a leggere il quotidiano nel prossi-mo futuro (certamente sì)
un ulteriore 41% è discretamente orientato (sì, proba-
bilmente leggeranno). Altrettanto soddisfacenti i dati relativi alla propensione all’acquisto in edicola:
il 28% è propenso a comprare il quotidiano nel pros-simo futuro (certamente sì);
Le accentuazioni dei livelli di propensione (sia alla lettura che all’acquisto) presso i segmenti che da più tempo sono coinvolti dall’iniziativa, vanno ad ulteriore supporto dell’opera di sensibilizza-zione svolta da “Il Quotidiano in Classe”.
2 1 14
3 4 5
1818 19 17
4138
42 43
3239
32 30
2 423
PROPENSIONE ALLA LETTURA PROPENSIONE ALLA LETTURA “Sei propenso, nell’ i mmedi ato futuro, a legger e un quoti diano?”
TOTALESTUDENTITOTALE
STUDENTIDA 4ANNIDA 4ANNI
DA 2-3ANNI
DA 2-3ANNI
PRIMOANNO
PRIMOANNO
Media:3.97
Media:4.09
Media:3.99
Media:3.93
CERTAMENTE SÌ (5)
PROBABILMENTE SÌ (4)
INCERTO (3)
CERTAMENTE NO (1)PROBABILMENTE NO (2)
Non indica
ANZIANIT A’ DI PARTECIPAZION EANZIANIT A’ DI PARTECIPAZION E
(Tavola 47)
78
2 1 1
76 7 7
2018
21 21
3837
39 38
2835
28 27
4 645
PROPENSIONE ALL’ACQUISTO PROPENSIONE ALL’ACQUISTO “Sei propenso, nell’ i mmedi ato futuro, ad acquistare un quotidiano?”
TOTALE2004
TOTALE2004
DA 4ANNIDA 4ANNI
DA 2-3ANNI
DA 2-3ANNI
PRIMOANNO
PRIMOANNO
Media:3.78
Media:3.94
Media:3.80
Media:3.73
CERTAMENTE SÌ (5)
PROBABILMENTE SÌ (4)
INCERTO (3)
CERTAMENTE NO (1)PROBABILMENTE NO (2)
Non indica
ANZIANIT A’ DI PARTECIPAZION EANZIANIT A’ DI PARTECIPAZION E
(Tavola 48)
79
2. LE ATTESE DEI GIOVANI VERSO I QUOTIDIANI SINTESI: La struttura delle attese che i giovani esprimono verso i quoti-diani dimostra, che a 4 anni dall’avvio dell’iniziativa, è cambia-ta la prospettiva con cui i giovani guardano sia a se stessi che al mondo. I giovani si sono evoluti e si sono avvicinati al quotidiano, hanno imparato ad apprezzarlo e a coglierne i vantaggi. In ogni caso ribadiscono uno status e delle attese giovanili; constata-no che il quotidiano non ha fatto passi per avvicinarsi a loro. Continuano a richiedere un quotidiano tagliato “su misura” per vicinanza di temi e semplificazione linguistica. La distanza latente tra giovani e quotidiani nonostante l’iniziativa Iniziative come quelle de “Il Quotidiano in Classe” servono a ridurre le barriere esistenti tra giovani e stampa quotidiana e a permettere ai giovani di avviare il processo di presa di coscienza dell’esistenza dello strumento “quotidiano” e di usufruire precocemente dei benefi-ci effetti del quotidiano (avvicinamento a un modo di pensare più adulto, sviluppo del senso critico e della coscienza civica, migliora-mento del clima in classe e del rendimento scolastico). Dalla analisi delle dichiarazioni degli studenti che hanno preso parte all’iniziativa da diversi anni, si evince che le precedenti fasi di spe-rimentazione in classe sono riuscite ad innescare e velocizzare il processo di avvicinamento alla stampa quotidiana. Tuttavia non tutte le distanze tra giovani e quotidiani sono state colmate. I giovani hanno intrapreso un percorso di avvicinamento, hanno ammesso i meriti, tanto del quotidiano quanto dell’iniziativa, ma la-sciati liberi di indicare i modi in cui il quotidiano potrebbe evolvere per favorire una lettura più frequente da parte loro, hanno ribadito il permanere di elementi che ancora rappresentano una distanza per linguaggio, contenuti, formato, immagini e veste grafica.
80
Il quotidiano ideale Anche quest’anno la ricerca ha voluto esplorare le attese e le po-tenzialità di un quotidiano “su misura” per gli studenti. Si è voluto cioè far delineare ai giovani la rappresentazione del loro quotidiano ideale. La richiesta più pressante (peraltro invariata rispetto ai risultati delle precedenti fasi di ricerca) è dare più spazio ai problemi e alle in-chieste sui giovani (73%), magari ospitando anche una rubrica di lettere mandate dei giovani (65%), e riducendo le pagine di politica (60%). Si chiedono anche facilitazioni linguistiche: vivacizzazione (66%) e semplificazione (57%). A seguire miglioramenti e abbellimenti grafi-ci.
LE ATTESE DEI GIOVANI VERSO IL QUOTIDIANO LE ATTESE DEI GIOVANI VERSO IL QUOTIDIANO “Che cosa ti farebbe leggere più volentieri un quoti diano?”
Più sp azio ai problemi/in chieste sui giovani
Fotografie più bel le, più chiare, a colori
Lo leggerei se fosse completamente gratuito
Un linguaggio più brio so, meno noioso
Regali oggetti a ch i lo compra (cd , .. .)
Articol i brevi o brevissimi
Riducesse le pag ine di politica
Una grafica più allegra
Un linguaggio più semplice
Più fotografie
73
66
65
60
58
56
56
55
53
44
43
42
34
22
35
29
37
39
25
30
27
25
25
18
21
24
22
11
TOTALE STUDENTITOTALE STUDENTI
Molto + abbastanza
Molto
Lo leggerei se costasse meno
Rubrica di lettere mandate dai giovani
Più informazioni utili
Indicazion i per g li acquisti, negozi, .. .
(Tavola 49)
81
La struttura delle attese verso i quotidiani Come si è appena accennato, le attese degli studenti verso i quoti-diani sono state sondate in molte direzioni, dal piano della for-ma/stile a quello dei contenuti, con ipotesi analitiche (in totale, 14 items). In realtà non tutte queste ipotesi hanno singolarmente sondato aree concettualmente diverse: molte di queste appartenevano ad aree comuni o simili. Quindi, per semplificare l’analisi delle attese, si è provveduto a ricostruire le aree concettuali, attraverso un processo di analisi che ha avuto appunto lo scopo di individuare le principali “famiglie” (o “strutture” o “fattori”) di attese. Questo processo è stato realizzato attraverso una analisi fattoriale. Sono state ottenute 5 “strutture” (famiglie di items) in grado di rap-presentare al meglio le attese degli studenti. Si tratta di strutture di attese non ricostruite a tavolino dal ricercatore, ma effettivamente presenti nella mente degli studenti, e che l’analisi fattoriale ha indi-viduato. Ogni struttura è interpretabile in funzione dei singoli items che la compongono: nella tavola che segue i 5 fattori sono elencati con i singoli items che li caratterizzano, a loro volta ordinati per im-portanza decrescente nel definire il fattore.
STRUTTURA DIFFERENZIALE DEI SISTEMI DI ATTESE VERSO I QUOTIDIANI DI INFORMAZIONE:
- SUDDIVISIONE DEGLI ITEM IN AREE TEMATICHE -
F1: VICINANZA TEMATICA AL MONDO DEI GIOVANIF1: VICINANZA TEMATICA AL MONDO DEI GIOVANI• UNA RUBRICA DI LETTERE MANDATE DAI GIOVANI, UN ANGOLO PER I
GIOVANI• DESSE PIÙ SPAZ IO AI PROBLEMI E INCHIESTE SUI GIOVANI
F2: SEMPLIFICAZIONE LINGUISTICA, E VICINANZA STILISTICAF2: SEMPLIFICAZIONE LINGUISTICA, E VICINANZA STILISTICA• ADOTTASSE UN LINGUAGGIO PIÙ SEMPLICE• ARTICOLI BREVI O BREVISSIMI• UN LINGUAGGIO PIÙ BRIOSO, MENO NOIOSO• RIDUCESSE LE PAGINE DI POLITIC A
F3: ABBELLIMENTO FOTOGRAFICOF3: ABBELLIMENTO FOTOGRAFICO• FOTOGRAFIE PIÙ B ELLE, PIÙ CHIARE, A COLORI• CONTENESSE PIÙ FOTOGRAFIE• UNA GRAFIC A PIÙ ALLEGRA
F4: AREE DI SERVIZIOF4: AREE DI SERVIZIO• INDICAZIONI PER GLI ACQUISTI, I NEGOZ I DOVE SI PUò COMPRARE, GLI
OGGETTI NUOVI• PIÙ INFORMAZIONI UTILI (programmazione cinema, orari d ei treni, ecc.)
F5: REGALI / RIDUZIONE DEL PREZZOF5: REGALI / RIDUZIONE DEL PREZZO• LO LEGGEREI SE COST ASSE MENO• LO LEGGEREI SE FOSSE COMPL ETAMENTE GRATUITO• REGAL ASSE OGGETTI A CHI L O COMPRA (video cassette, cd, ecc.)
(Tavola 50)
82
STRUTTURA DIFFERENZIALE DEI SISTEMI DI ATTESE VERSO I QUOTIDIANI
- VALUTAZIONE MEDIA DELL’IMPORTANZA ATTRIBUITA -
F1: VICINANZ A TEM ATICA ALMONDO DEI GIOVANI
F3: ABBELLIMENTO FOTOGRAFICO
F4: AREE DI SERVIZIO
F5: REGAL I / RIDUZIONE DI PREZZO
F2: SEMPLIFIC AZIONE LINGUISTIC AE VICIN ANZA STILIST ICA
3,87
3,61
3,54
3,39
2,78
I DIVERSI PASSI DI SCAL A ER ANO:• 5: molto d’accordo• 4: abbast anza d’accordo• 3: così così d’accordo• 2: poco d’accordo• 1: per niente d’accordo
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
La sequenza di esposizione dei 5 fattori rispetta anche la gerarchia di importanza: dal più importante (F1) al meno importante (F5). L’importanza è ricavata dalla media dei valori di desiderabilità dei singoli item del fattore: i valori possibili variano da 5 (molto deside-rabile) a 1 (per niente desiderabile). Nel limite in cui un’attesa è rilevante, rileva una percezione della di-stanza dal prodotto reale. Il quotidiano dovrebbe sottoporsi ad alcuni principali interventi per piacere veramente ai giovani:
rivedere l’attuale “agenda setting”, dando spazio alle temati-che proprie dell’età giovanile (richiesta di un avvicinamento tematico-contenutistico)
ridurre la complessità, secondo due logiche prevalenti: la
semplificazione degli argomenti più ostici e distanti, e l’avvicinamento formale, sul piano stilistico e del linguaggio
Ciò che è importante far rilevare è che la forza di queste due istan-ze principali non cambia affatto passando dal segmento di studenti che partecipano per il primo anno all’iniziativa, al segmento di chi è alla terza o quarta riedizione dell’esperienza.
(Tavola 51)
83
LE ATTESE DEGLI STUDENTI VERSO I LE ATTESE DEGLI STUDENTI VERSO I QUOTIDIANI: QUOTIDIANI: --Analisi per anzianità di partecipazione all’IniziativaAnalisi per anzianità di partecipazione all’Iniziativa--
-- PUNTEGGI MEDI PUNTEGGI MEDI --
FOTOGRAFIE PIÙ B ELLE, A COLORI
LO LEGGEREI SE FOSSE GRATUITO
UN LINGUAGGIO PIÙ BRIOSO, MENO NOIOSO
REGALI OGGETTI A CHI LO COMPR A (CD, .. .)
ARTICOLI BREVI O BREVISSIMI
UNA GRAFIC A PIÙ ALLEGRA
UN LINGUAGGIO PIÙ SEMPLICE
PIÙ FOTOGR AFIE
RIDUCESSE LE PAGINE DI POLITIC A
LO LEGGEREI SE COST ASSE MENO
SPAZ IO AI PROBLEMI/INCHIEST E SUI GIOVANI
RUBRICA DI LETTERE MAND ATE D AI GIOVANI
PIÙ INFORMAZIONI UTILI
INDICAZIONI PER GLI ACQUISTI, NEGOZI, ...
F1
F3
F4
F5
F2
Per niente(1)
Poco(2)
Così così(3)
Abbast anza(4)
Molto(5)
Partecipanoda 3-4 anni
Partecipanoper il pr imoanno
Ciò significa che il sistema di attese rimane inalterato nei due seg-menti, non viene per nulla modificato dalla ripetizione dell’iniziativa. In altri termini i giovani ci invitano a ricordare che -nonostante il po-sitivo accoglimento dell’iniziativa e degli intenti di avvicinamento degli Editori, nonché la consapevolezza dei benefici della sperimen-tazione svolta- non sono ancora degli adulti a tutti gli effetti: denun-ciano una distanza con il mezzo e la rimarcano anche dopo anni di frequentazione. Loro si sono avvicinati al quotidiano, ma il quotidia-no non ha fatto altrettanto nei loro confronti.
(Tavola 52)
84
Le propensioni verso il quotidiano “ideale” Ai giovani è stato chiesto di esprimere la propria propensione a leg-gere un quotidiano di informazione ridisegnato sulla base delle loro attese di modifica. Il livello di propensione per il quotidiano ideale balza in avanti, ri-spetto alle propensioni registrate per il quotidiano nella sua veste attuale, raggiungendo valori del certamente propenso superiori di 20 punti percentuali.
PROPENSIONE A LEGGERE QUOTIDIANI DI INFORMAZIONEPROPENSIONE A LEGGERE QUOTIDIANI DI INFORMAZIONE--CONFRONTO TRA QUOTIDIANO REALE E IDEALECONFRONTO TRA QUOTIDIANO REALE E IDEALE--
QUOTIDIANOREALE
QUOTIDIANOREALE
Media:3.97
Media:4.40
2 24
2
18
7
41
36
32
52
13
QUOTIDIANOIDEALE
QUOTIDIANOIDEALE
“Sei propenso, nell’ i mmedi ato futuro, a legger e, un quotidiano?”
PROPENSIONE A LEGGERE
CERTAMENTE SÌ (5)
PROBABILMENTE SÌ (4)
INCERTO (3)
CERTAMENTE NO (1)PROBABILMENTE NO (2)
Non indica
“Sei trovassi in edicola un quotidiano con tutte le caratteristiche da te desiderate e i ndicate, quanto saresti propenso a l eggere ques to quotidiano?”
(Tavola 53)
85
APPENDICE METODOLOGICA:
1. Note metodologiche
2. Profilo del campione
3. Una segmentazione del mondo giovanile 4. Le dichiarazioni degli insegnanti
86
1. NOTE METODOLOGICHE Universo di riferimento e campione dell’indagine Individuata la popolazione di interesse (universo di riferimento: stu-denti di scuole medie superiori italiane, per un totale di circa 2 mi-lioni e mezzo di individui) si sono analizzati i dati della Pubblica I-struzione (2001-2002) relativi alla composizione di tale universo e sono state selezionate le caratteristiche necessarie per l’individuazione di un sottoinsieme (il campione ideale) che rappre-sentasse adeguatamente l’universo di partenza. ANNO SCOLASTICO 2000-
2001 2001- 2002
2002- 2003
2003- 2004
- N° Scuole 700 1.200 2.500 3.600 - N° Classi 3.700 7.600 16.500 28.800 - N° Studenti 100.000 200.000 430.000 750.000 Dall’insieme di scuole che hanno aderito all’iniziativa è stato estrat-to, per questa elaborazione, un campione rappresentativo dell’universo, secondo i parametri “tipo di scuola” incrociato per re-gione geografica di appartenenza. In particolare si sono considerati i seguenti tipi di scuole: licei (scientifico, classico, sperimentale, psico-pedagogico), istituti tecnici (per ragionieri , per geometri…), istituti professionali e scuole ad in-dirizzo artistico (licei artistici, ma anche istituti d’arte). In sintesi si è così proceduto:
1. Estrazione, dalla totalità delle scuole che hanno aderito, di un campione di 200 scuole
2. All’interno di ciascuna di queste, estrazione di una classe
Considerando che in media la numerosità delle classi estratte è di 22 studenti, la dimensione del campione ideale doveva offrire una dimensione di almeno 4.400 studenti (200x22). Avendo agito in rilevazione coinvolgendo tutte le scuole che hanno aderito, ed avendo ottenuto ampia collaborazione, in sede di elabo-razione si è deciso di ampliare in modo proporzionale il campione. In definitiva le analisi sono state condotte su un totale di 4.600 stu-denti.
87
Il campione - per costruzione – ha rappresentato adeguatamente la popolazione globale: ciò significa che l’informazione che è stata ri-cavata da esso possiede lo stesso grado di accuratezza di quella che sarebbe stata ottenuta esaminando i rientri provenienti da tutte le scuole aderenti. Anche tutti gli insegnanti che hanno coordinato l’iniziativa all’interno delle classi aderenti sono stati invitati a compilare un questionario. In particolare si sono analizzati i questionari di 200 insegnanti, un insegnante per ciascuna scuola appartenente al campione rappre-sentativo. Il “campione insegnanti” presenta necessariamente la stessa distribuzione per aree geografica e per tipologia di Istituto del “campione studenti”. Lo scopo era sia quello di conoscere le loro impressioni sull’iniziativa (interesse, efficacia, durata) sia di creare un momento di riflessione e “razionalizzazione” dell’esperienza all’interno della classe, sulla base anche della propria conoscenza della realtà gio-vanile. La collaborazione del personale docente e la compilazione dei questionari Agli insegnanti che hanno collaborato con le proprie classi si è la-sciata una sostanziale libertà di approccio, affidandosi alla loro “sensibilità” e alla loro esperienza per la scelta delle modalità da seguire nell’ora dedicata ai quotidiani, in relazione ai contesti, al tipo di scuola, al clima e alla propensione dei giovani verso i quotidiani. I questionari (un questionario destinato agli studenti e un altre de-stinato ai docenti) e le istruzioni da seguire per partecipare alla fase sperimentale dell’iniziativa sono stati trasmessi in unica copia a cia-scuna delle scuole aderenti. In un primo momento le scuole hanno provveduto a fotocopiare i questionari e a distribuirne una copia a tutti gli alunni appartenenti alle classi coinvolte nell’iniziativa. In un secondo momento hanno raccolto i questionari compilati dagli studenti e da ciascuno dei docenti che coordinava e supervisionava le attività legate alla lettura del quotidiano in classe, e li hanno invia-ti all’Osservatorio.
88
I questionari compilati dagli studenti venivano raccolti nel momento immediatamente successivo alla compilazione ed inseriti -davanti agli occhi dei ragazzi- in una busta subito richiusa, per assicurarli che l’insegnante non avrebbe potuto prendere visione delle risposte fornite. Il questionario rivolto ai docenti era finalizzato a conoscere le moda-lità con cui gli insegnanti hanno gestito gli alunni, le loro valutazioni dell’iniziativa (anche in termini di ricadute didattiche) e le eventuali difficoltà incontrate nel gestire la classe.
89
2. PROFILO DEL CAMPIONE Nella Tavola 1 viene riportato il profilo del campione per distribuzio-ne geografica e per ampiezza dei centri, nella Tavola 2 la distribu-zione degli studenti partecipanti all’interno dei vari tipi di scuola e nella Tavola 3 per sesso e classe frequentata attualmente. Tutti i dati sono espressi in percentuale.
PROFILO DEL CAMPIONEPROFILO DEL CAMPIONE-- AREA GEOGRAFICA E AMPIEZZA CENTRI AREA GEOGRAFICA E AMPIEZZA CENTRI --
NORD OVEST
NORD EST
CENTRO
SUD e ISOLE
PICCOLO (fino a 10.000 ab.)
MEDIO (10-100.000 ab.)
GRANDE (100- 500.000 ab.)
METROPOLITANO (oltre 500.000 ab.)
NON INDICA
AREA GEOGR AFIC A:
AMPIEZZ A CENTRI(autodichiarata dai ragazzi):
21
14
19
46
44
37
7
7
5
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
In particolare si noti come, rispetto alla popolazione italiana over 14 anni, gli individui tra i 14 ed i 19 anni, studenti, siano fortemente concentrati nel Sud della penisola (sul totale popolazione, l’incidenza del Sud è del 36%). Il 38% degli studenti frequenta Istituti Tecnici, un altro 35% Licei (i licei scientifici offrono un apporto del 19%, i licei classici del 9% ed i licei psico-pedagogici il 7%). Un ulteriore 23% frequenta scuole ad indirizzo Professionale, mentre il restante 4% proviene da scuole ad indirizzo Artistico (sia licei che Istituti d’Arte).
(Tavola A1)
90
PROFILO DEL CAMPIONEPROFILO DEL CAMPIONE-- SCUOLA FREQUENTATA SCUOLA FREQUENTAT A --
ISTITUTI TECNICI
ISTITUTO PROFESSION ALE
LICEO SCIENTIFICO
LICEO CLASSICO
LICEO PSICO-EDUCATIVO +PSICO-PED AGOGICO + MAGISTR ALE
LICEO ARTISTICO+ ISTITU TO D'AR TE
38
23
19
9
7
4
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
Nelle scuole superiori si nota una certa prevalenza della componen-te femminile: il 55% del totale studenti. Il 44% dei ragazzi appartiene al primo biennio di studi superiori, il 56% al triennio. In fase di creazione del campione rappresentativo si è proceduto in modo tale da estrarre un analogo numero di classi per ogni annuali-tà. La differente consistenza numerica delle classi quindi non deriva da una maggiore o minore presenza di classi di primo, secondo, terzo, quarto e quinto anno entro il campione analizzato in fase di elaborazione, bensì dalla diversa concentrazione degli studenti nel-le varie classi
(Tavola A2)
91
PROFILO DEL CAMPIONEPROFILO DEL CAMPIONE-- SESSO E C LASSE FREQUENTAT A SESSO E C LASSE FREQUENTATA --
MASCHIO
FEMMIN A
PRIMA
SECOND A
TERZ A
QUINTA
QU ARTA
SESSO:
CLASSE FREQUENTATA:
45
55
18
18
20
22
22
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
Il profilo mediatico e la fruizione culturale degli studenti Il rapporto che i giovani stabiliscono con l’ambiente esterno, quindi in generale con la realtà sociale, è dialettico. Individuo e ambiente rappresentano due soggetti in interazione, tra i quali esiste una re-lazione di scambio continuo. Per soddisfare i propri bisogni informativi i ragazzi si rivolgono a più media in sostituzione dei quotidiani (o, laddove ci sia già un contatto con la stampa quotidiana, in modo complementare ad essi):
l’82% segue i notiziari televisivi (il 38% dichiara di farlo molto spesso), il 25% guarda programmi di approfondimento;
i giovani premiano la lettura di settimanali e di mensili, in virtù
della loro capacità di soddisfare interessi tematici più mirati e personalizzabili:
• il 57% dichiara di leggere testate settimanali (il 15% lo
fa molto spesso) • il 47% legge testate mensili (il 14% “molto spesso”)
il 35% ascolta i notiziari radio (il 10% “molto spesso”)
(Tavola A3)
92
La tv oltre a segnare le ore e fornire un ritmo alla quotidianità, as-solve in maniera oltremodo soddisfacente la funzione informativa e di aggiornamento, in pieno accordo con i codici comunicativi propri dei giovani (audiovisibilità). I giovani si caratterizzano comunque per una accentuata multime-dialità, alla luce soprattutto dello sviluppo di nuovi strumenti:
il 76 % di essi si è collegato ad Internet negli ultimi 3 mesi (crescono, rispetto alle precedenti edizioni gli utenti da casa –oggi al 62%- e gli utenti da scuola, al 30%)
il telefono cellulare si conferma ad ampio titolo una presenza
irrinunciabile per i teenagers (il possesso personale è ormai giunto a saturazione)
ESPOSIZIONE MEDIALEESPOSIZIONE MEDIALE“A proposito di altri mezzi di infor mazione, ti capita di …”
SÌ, MOLTOSPESSO
SÌ, QUALCHEVOLTA
ASCOLT ARE I NOTIZIARI ALLA R ADIO
LEGGERE I SETTIMAN ALI
LEGGERE I MENSILI
GUARDARE L A T V IN GENERALE NON INDICA
GUARDARE I TG ALL A TV
ASCOLT ARE L A RADIO IN GENERAL E
ANDARE AL CINEM A
ANDARE A B ALLAR E IN DISCOT ECA
GUARDARE L A PAY TV E I CAN ALI SATELLIT ARI
GUARDARE I PROGR AMMI DI APPROF ONDIMENTO
ANDARE A T EATRO
68
42
38
29
23
18
15
14
10
6
4
23
28
44
43
25
18
36
33
25
19
12
18
10
18
22
23
30
33
34
35
35
1
7
2
5
25
36
13
15
26
34
44
4
5
6
5
5
5
6
5
5
6
5
4
RARAMENTENO, MAI(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
(Tavola A4)
93
COLLEGAMENTO A INTERNETCOLLEGAMENTO A INTERNET“Negli ulti mi 3 mesi ti è capitato di collegarti ad internet? Dove ti sei collegato ad intenet?”
SÌ, MI SONO COLLEGATO
D A C ASA
D A SCUOL A
D A ALTRI LUOGHI
RILEVAZ IONE 2004RILEVAZ IONE 2004
76
62
30
12 1212
2727
5959
7474
ANNOANNO20032003
1616
2222
4949
7070
ANNOANNO20032003
2121
1313
5757
7474
ANNOANNO20022002
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
POSSESSO DI TELEFONO CELLULAREPOSSESSO DI TELEFONO CELLULARE“Disponi personal mente di un telefono cellulare?”
SÌ, HO UN TELEFONOCELLULARE PERSON ALE
NON INDICA
NO, NON POSSEGGO UNTELEFONO CELLULARE
PERSON ALE
RILEVAZ IONE 2004RILEVAZ IONE 2004
93
2
5 77
33
9090
ANNOANNO20032003
22
1111
8787
ANNOANNO20012001
44
55
9191
ANNOANNO20022002
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
(Tavola A5)
(Tavola A6)
94
3. UNA SEGMENTAZIONE DEL MONDO GIOVANILE I giovani ed i quotidiani: una segmentazione I giovani tendono a differenziarsi nella loro complessità rispetto al mondo adulto, ma ciò non significa che essi costituiscano un seg-mento del tutto omogeneo, formato da individui tutti caratterizzati allo stesso modo. Essi costituiscono una realtà composita, che origina da stimoli pro-venienti da diversi contesti primari, da “materia prima” diversa, e ca-ratterizzata di conseguenza da differenti interessi. Tutto questo si traduce in orientamenti disomogenei verso la stampa quotidiana. Nel corso delle edizioni precedenti dell’indagine su “Il Quotidiano in Classe”, si è verificata l’esistenza di una segmentazione dei giovani in differenti gruppi, omogenei al loro interno e differenti gli uni dagli altri. In questa parte del volume riproponiamo sinteticamente la segmen-tazione degli studenti in gruppi tipologici utilizzata negli anni prece-denti L’applicazione di una “cluster analysis”, mostra l’esistenza di 5 dif-ferenti segmenti,
1. “il quotidiano così com’è” 22% 2. “il quotidiano per lui (pratico-sportivo)” 17% 3. “il quotidiano per lei (gossip)” 19% 4. “il quotidiano nuovo” 18% 5. “il non quotidiano” 24%
95
1. IL QUOTIDIANO COSÌ COM’È
LE DIMENSIONI DEI CINQUE GRUPPI TIPOLOGICILE DIMENSIONI DEI CINQUE GRUPPI TIPOLOGICI
2. IL QUOTIDIANO PER LUI
3. IL QUOTIDIANO PER LEI
4. IL QUOTIDIANO NUOVO
5. IL NON QUOTIDIANO
RILEVAZ IONE 2004RILEVAZ IONE 2004
22,2
16,5
19,3
18,4
23,6
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
1. è un gruppo di giovani già proiettato verso il mondo dei “pro-tagonisti”, cioè verso la nicchia elitaria nella quale il quotidia-no è il mezzo “principe” (è il vero strumento del protagoni-smo)
2. si allontana dalla direzione elitaria, per entrare più nell’ottica
maschile edonistica ed autoriferita, tendenzialmente estra-nea al mondo degli accadimenti sociali
3. è speculare al gruppo precedente, in ottica femminile non
ancora evoluta (gossip relazionale sul proprio mondo di rife-rimento)
4. gruppo che si situa in una sorta di “limbo giovanile”, che vive
essenzialmente i primi problemi della propria adolescenza (è oggettivamente molto giovane)
5. gruppo residuale, che si situa in un’area di marginalità socio-
culturale, allontanandosi in direzione opposta rispetto a quel-la dei giovani che hanno tensioni protagonistiche.
(Tavola A7)
96
I gruppi possono essere descritti secondo tre principali punti di vi-sta:
profilo socio-anagrafico e comportamentale (esposizione mediale e fruizione culturale, forme di partecipazione so-ciale)
valutazione dell’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”)
rapporto con il quotidiano prima dell’iniziativa (fruizione,
opinioni e attese)
Qui di seguito proponiamo una rapida presentazione delle caratteri-stiche di ciascun gruppo per un esame dettagliato dei gruppi tipolo-gici, sia in forma di analisi tabellare che sotto forma di una rapida descrizione degli elementi che determinano la “personalità” e la tipi-cità di ciascun segmento di studenti. (Tavola A8)
202414201218SECONDA
211921192020TERZA
191625212922QUARTA
221325183022QUINTA
354544LICEO ARTISTICO/ISTUTO D’ARTE
SESSO
504531673645MASCHI
505569336455FEMMINE
CLASSE
19281422918PRIMA
589397MAGISTRALI + LICEO PSICO EDUCATIVO
201516172719LICEO SCIENTIFICO
232626271423ISTITUTO PROFESSIONALE
424351474746SUD E ISOLE
TIPO DI SCUOLA
424136413238ISTITUTI TECNICI
86108149LICEO CLASSICO
AREA GEOGRAFICA
232318231921NORD OVEST
151512131514NORD EST
201920172019CENTRO
TOTALE Il nonquotidiano
Quotidianonuov o
Quotidianoper lei
Quotidianoper lui
Quotidianocosì com’è
PROFILO PROFILO DEMOGRAFICO DEMOGRAFICO - AREA GEOGRAFICA, TIPO DI SCUOLA, SESSO E CLASSE -
Base: totale campione, n=4600
97
(Tavola A9) ATTIIVITA’ CULTURALI E FRUIZIONI INFORMATIVEATTIIVITA’ CULTURALI E FRUIZIONI INFORMATIVE
-- ANALISI PER GRUPPI TIPOLOGICI ANALISI PER GRUPPI TIPOLOGICI --- MOLTO+QUALCHE VOLTA -
Base: totale campione, n=4600
191525313425GUARDARE I PROGRAMMI DI APPROF. DELL'INFORMAZIONE
282740413935ASCOLTARE I NOTIZ IARI ALLA RADIO
313840433236GUARDARE LA PAY TV
334256535347LEGGERE I MEN SILI
425254504348ANDARE A BALLARE IN DISCOTECA
334266596051LEGGERE I SETTIMANALI
647380686770ASCOLTARE LA RADIO IN GENERALE
637478727171ANDARE AL CINEMA
909395929393POSSESSO TELEFONO CELLULARE
121418201716ANDARE A TEATRO
NEW MEDIA
717377768176INTERNET ULTIMI 3 MESI
ESPOSIZIONE AI MEZZI
889294929091GUARDARE LA TV IN GENERALE
767787848983GUARDARE I TG ALLA TV
TOTALE Il nonquotidiano
Quotidianonuov o
Quotidianoper lei
Quotidianoper lui
Quotidianocosì com’è
(Tavola A10)
ATTIVISMOATTIVISMO SOCIALE E IDENTIFICAZIONE SOCIALE E IDENTIFICAZIONE TERRITORIALETERRITORIALE-- ANALISI PER GRUPPI TIPOLOGICI ANALISI PER GRUPPI TIPOLOGICI --
- MOLTO+QUALCHE VOLTA -Base: totale campione, n=4600
131020283722LEGGERE REGOLARMENTE INFORMAZIONI POLITICHE SULLA STAMPA
221822282323SVOLGERE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO
171420313724ASCOLTARE LE TRASMISSIONI POLITICHE
181930343727ASSISTERE A MANIFESTAZIONI CULTURALI
202833302828PARTECIPARE A MANIFESTAZIONI
221724324428DISCUTERE DI POLITICA
313739424037VICINANZA AL MONDO INTERO
535764666360VICINANZA ALL’ITALIA
434958594851VICINANZA ALLA REGIONE
111212191113FREQUENTARE UN CENTRO SOCIALE
IDENTIFICAZIONE TERRITORIALE
626875796770VICINANZA ALLA CITTÀ
384450494745VICINANZA ALL’EUROPA
ATTIVISMO SOCIALE
637478727171ANDARE AL CINEMA
424154514647ANDARE A MESSA
151421232620ASSISTERE A MANIFESTAZIONI POLITICHE
TOTALE Il nonquotidiano
Quotidianonuov o
Quotidianoper lei
Quotidianoper lui
Quotidianocosì com’è
98
RAPPORTO CON IL QUOTIDIANO: LETTURA E ACQUISTORAPPORTO CON IL QUOTIDIANO: LETTURA E ACQUISTO-- ANALISI PER GRUPPI TIPOLOGICI ANALISI PER GRUPPI TIPOLOGICI --Base: totale campione, n=4600
373637423838AL BAR, NEI LOCALI, A SCUOLA, IN BIBLIOTECA
252463212NON LEGGEVA MAI
373616121223RARAMENTE (MENO DI 1 VOLTA AL MESE) (0.15)
292937373433QUALCHE VOLTA (CIRCA 1 AL MESE) (0.25)
89283536231/3 VOLTE ALLA SETTIMANA (2)
10925262920MI È CAPITATO DI COMPRARLO PERSONALMENTE
0.490.611.581.671.891.30MEDIA
LUOGO DI LETTURA DEL QUOTIDIANO
444767627258A CASA, IN FAMIGLIA
LETTURA DI QUOTIDIANI PRIMA DELL’INIZIATIVA
757694979988LEGGEVA IL QUOTIDIANO
131212169TUTTI I GIORNI O QUASI (6.5)
TOTALE Il nonquotidiano
Quotidianonuov o
Quotidianoper lei
Quotidianoper lui
Quotidianocosì com’è
GRADO DI INTERESSE PER L’INIZIATIVAGRADO DI INTERESSE PER L’INIZIATIVAE PROPENSIONE A RIPETERLA IN FUTUROE PROPENSIONE A RIPETERLA IN FUTURO
-- ANALISI PER GRUPPI TIPOLOGICI ANALISI PER GRUPPI TIPOLOGICI --Base: totale campione, n=4600
521223NON SA/NON INDICA
581214NON LA RIPETEREI PIÙ
11134537LA RIPETEREI, MA PER UN PERIODO PIÙ BREVE (1/2 MESI)
253344434237LE DAREI ANCORA PIÙ IMPORTANZA, FACENDOLA DIVENTARE UNA MATERIA SCOLASTICA
544551485150LA RIPETEREI COME QUEST’ANNO (7/8 MESI)
ASPETTAT IVE FUTURE
TOTALE Il nonquotidiano
Quotidianonuov o
Quotidianoper lei
Quotidianoper lui
Quotidianocosì com’è
707193919383MOLTO+ABBASTANZA INTERESSANTE
253059536045GIUDICA L’INIZIATIVA MOLTO INTERESSANTE
LEGGEREBBE IL QUOTIDIANO
TOTALE Il nonquotidiano
Quotidianonuov o
Quotidianoper lei
Quotidianoper lui
Quotidianocosì com’è
(Tavola A11)
(Tavola A12)
99
GRADO DI INTERESSE PER L’ INIZIATIVA “QUOTIDIANO IN CLASSE”GRADO DI INTERESSE PER L’ INIZIATIVA “QUOTIDIANO IN CLASSE”“L’ iniziativa del quotidi ano in classe ti sembra …”
2 2 1 2 50,35 42 1 1 1
5 4104 5 4
18 18
39
3338
35
40 44
4559 53 59
30 25
2 112
Media 4.52
Media 4.44
QUOTID. COSI’ COM’E’
QUOTID. COSI’ COM’E’
Media 4.53
TOTALE STUDENTITOTALE
STUDENTI
Media 4.24
Giudica l’ iniziativa:
MOLTO INTERESSANTE (5)
ABBAST ANZA INTERESSANTE (4)
MI INTERESSA COSÌ COSÌ (3)
PER NIENTE INTERESSANTE (1)POCO INTERESSANTE (2)
Non indicaMedia 3.87
Media 3.88
QUOTID. PER LUI
QUOTID. PER LUI
QUOTID. PER LEI
QUOTID. PER LEI
QUOTID. NUOVO
QUOTID. NUOVO
IN NON QUOTID. IN NON QUOTID.
(Base: totale campione studenti, n=4.600, %)
3 6
24 25
23
12 1217
36 37
33
34 37
37
28 2923
3635
28
9 8916 13 12
212
13
RAPPORTO CON IL QUOTIDIANO: GRADO DI LETTURARAPPORTO CON IL QUOTIDIANO: GRADO DI LETTURA-- ANALISI PER GRUPPI TIPOLOGICI ANALISI PER GRUPPI TIPOLOGICI --
TUTTI I GIORNIO QU ASI
1-3 VOLT E LASETTIMAN A
QUALCHE VOLT A(CIRCA UNA VOLT A
AL MESE)
NON LEGGEVA M AI
RARAMENTE(MENO DI UNA
VOLTA AL MESE)
Media:1.30 volte
Media:1.89 volte
Media:1.67 volte
TOTALESTUDENTITOTALE
STUDENTI “COSÌCOM’È”“COSÌ
COM’È”“PERLUI”
“PERLUI”
Media:1.58 volte
Media:0.61 volte
Media:0.49 volte
“PERLEI”
“PERLEI”
“NUOVO”“NUOVO” “NONQUOT.”“NON
QUOT.”
GRUPPO “IL QUOTIDIANO... .GRUPPO “IL QUOTIDIANO... .
(Tavola A13)
(Tavola A14)
100
LE ATTESE DEGLI STUDENTI VERSO I QUOTIDIANILE ATTESE DEGLI STUDENTI VERSO I QUOTIDIANI-- PUNTEGGI MEDI PUNTEGGI MEDI --
Per niente(1)
Poco(2)
Così così(3)
Abbast anza(4)
Molto(5)
Quotidianocosì com’è
FOTOGRAFIE PIÙ BELLE, PIÙ CHI ARE, A COLORI
LO LEGGEREI SE FOSSE GRATUI TO
UN LI NGUAGGI O PIÙ BRIOS O, MENO NOI OSO
REGALI OGGE TTI A CHI LO COMPRA (CD, ...)
ARTI COLI BREVI O BREVISSIMI
UNA GRAFICA PIÙ ALLE GRA
UN LI NGUAGGI O PIÙ SE MPLI CE
PIÙ FOTOGRAFIE
RIDUCESSE LE PAGI NE DI P OLI TICA
LO LEGGEREI SE COS TASSE MENO
SPAZIO AI PROBLE MI/I NCHIES TE SUI GIOV ANI
RUBRI CA DI LE TTERE MANDATE DAI GI OVANI
PIÙ INFORMAZI ONI UTILI
INDICAZI ONI PER GLI ACQUIS TI, NEGOZI, ...
Quotidianoper lui
Quotidianoper lei
Quotidianonuovo
Nonquotidiano
F1
F3
F4
F5
F2
GRUPPO 1. IL QUOTIDIANO COSI’ COM’ E’ (22%) Frequentano soprattutto gli ultimi anni del liceo (IV e V classe), ma-schi e femmine, con buona prevalenza di queste ultime. Hanno la chiara percezione di vivere un momento di transizione: sono pros-simi alla maturità, e devono cominciare a progettarsi un futuro e proiettarsi nel mondo esterno facendo delle scelte. Ci si sente vicini al mondo adulto ed alle sue problematiche. Si è aperti alla realtà e-sterna, e si comincia a sentire l’esigenza di un confronto. L’età spiega solo in parte la loro posizione: sono ragazzi più impegnati, più maturi, più desiderosi di un protagonismo adulto. Ci si informa in modo trasversale, con forte multimedialità; il rappor-to con l’informazione assume carattere partecipativo. La loro pro-spettiva sul mondo si è già allargata: non vedono più solo loro stes-si e la loro città, si identificano con la nazione e con l’Europa in mi-sura superiore agli altri gruppi.
Il Gruppo 1 e la valutazione dell’iniziativa L’iniziativa è stata accolta in modo entusiastico: il 60% la trova mol-to interessante.
(Tavola A15)
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Una eventuale riedizione dell’iniziativa riscuoterebbe la loro totale approvazione.
Il Gruppo 1 ed i quotidiani E’ il gruppo che avanza meno richieste di cambiamento ai quotidiani “attuali”, non necessitano di incentivi particolari per sentirsi motivati alla lettura: il quotidiano per loro va bene (e lo leggono già) così com’è.
Il profilo psicosociale del Gruppo 1 Sono ragazzi molto valoriali: credono nella famiglia e si sentono già parte della realtà sociale più allargata. Aspirano a migliorare la pro-pria cultura e le proprie conoscenze per realizzasi sia sul piano per-sonale che professionale. Il mezzo in cui ripongono più fiducia è il quotidiano (65% si fidano molto+abbastanza, contro 59% della ra-dio, il 56% di Internet e il 39% della tv pubblica). Sopramedia anche la fiducia riposta nella scuole e nel personale docente.
GRUPPO 2. IL QUOTIDIANO PER LUI (PRATICO-SPORTIVO) (17%) Frequentano soprattutto gli istituti tecnici, e sono in forte prevalenza maschi. La tipologia di scuola ed il sesso tendono a caratterizzare in modo evidente i comportamenti di questo gruppo: si nota che gli interessi sono più focalizzati sull’apprendimento di ciò che è prati-co/utile per un inserimento nel mondo lavorativo (più che un inseri-mento nella società civile, con tutti i problemi che la caratterizzano); l’approccio è pragmatico, funzionale, ed anche ludico. Ci si informa senza penalizzazioni e con poco spreco di energie.
Il Gruppo 2 e la valutazione dell’iniziativa L’interesse suscitato dall’iniziativa è sopramedia e quindi molto buono: il 53% valutava molto interessante l’iniziativa.
La maggioranza vuole ripetere questa esperienza.
Il Gruppo 2 ed i quotidiani Il quotidiano non è estraneo, anche se lo si legge con saltuarietà. Pur riconoscendone l’importanza, lo si usa soprattutto come riempi-tivo.
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Nell’attuale configurazione il quotidiano è ritenuto poco conforme alle proprie esigenze: richiedono un ampliamento della componente di servizio, più informazioni utili per la gestione della vita quotidiana (acquisti, tempo libero), allegati interessanti (supplementi, Cd) e un prezzo più sostenibile. Richiedono praticità e condizioni di accesso agevolate.
Il profilo psicosociale del Gruppo 2 Sono ragazzi semplici, vivono pienamente l’esuberanza della loro età, non sono preoccupati per il futuro e non fanno progetti partico-larmente impegnativi. Sono pragmatici, ricercano sicurezze di base e evitano le complessificazioni. Più degli altri gruppi ripongono fiducia nei principali centri di potere, a partire dall’esercito e dalla polizia, fino ad arrivare alle banche e ai partiti. GRUPPO 3. IL QUOTIDIANO PER LEI (GOSSIP) (19%) In netta prevalenza femmine, residenti soprattutto al Sud e nelle I-sole. Interessate tanto al mondo esterno quanto a quello interno, ma con grande attenzione soprattutto alle vicende relazionali (ses-so, rapporti amorosi, amici, gruppo, luoghi di aggregazione e diver-timento) e relativi risvolti sociali. Il mondo dei mezzi è ben rappresentato dalla stampa periodica, con taglio femminile, e con forte sensibilizzazione per gli argomenti “leg-geri”.
Il Gruppo 3 e la valutazione dell’iniziativa Il grado di interesse suscitato raggiunge quello del gruppo 1: ampi anche i consensi a ripeterla.
Il Gruppo 3 ed i quotidiani Il contatto con la stampa quotidiana esiste, ma è piuttosto sporadi-co. Decisa lontananza dalla politica, economia e finanza. Si salva la cronaca, purché riguardi la realtà locale in cui si è inseriti. Vorrebbe-ro un quotidiano più “colorato”, con più foto, e più “colorito” con ar-gomenti stuzzicanti le loro curiosità femminili.
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Il profilo psicosociale del Gruppo 3 Presentano un sostanziale equilibrio relazionale: la famiglia è vissu-ta senza problematizzazioni; la loro vita affettiva ruota intorno al partner. Sono ragazze progettuali, ricercano l’auto-realizzazione, vi-vono la scuola in una logica di investimento personale, sono esplo-rative e curiose. Sul piano dell’impegno sociale non hanno ancora raggiunto i livello di impegno dei giovani del “Quotidiano così com’è”, ma si dimostrano molto coinvolte e attente. GRUPPO 4. IL QUOTIDIANO NUOVO (18%) E’ un gruppo fortemente caratterizzato da ragazzi giovani, del bien-nio. Vivono ancora proiettati su un mondo dalle dimensioni indivi-duali, senza grandi aperture verso il mondo adulto, percepito lonta-no e diverso; quasi un mondo cui ci si deve contrapporre. Non par-tecipano alla vita sociale, né sembrano intenzionati ad uscire allo scoperto.
Il Gruppo 4 e la valutazione dell’iniziativa L’iniziativa è stata apprezzata, senza i toni entusiastici dei gruppi precedenti. Senza dubbio anch’essi la vorrebbero ripetere, ma affio-rano le prime perplessità sulla sua durata.
Il Gruppo 4 ed i quotidiani Vivono in un “limbo giovanile” e non riescono a prefigurare l’utilità del quotidiano, quantomeno nell’attuale configurazione. Nella loro mente c’è un giornale completamente diverso, nella forma e nei contenuti: molte fotografie, grafica allegra, linguaggio semplice e brioso, informazioni sui servizi utili per la vita di tutti i giorni, spazio ai problemi dei giovani, riduzione/eliminazione di tutto ciò che è di-stante dal loro mondo, a cominciare dalla politica, forte riduzione del prezzo. Tutte le proposte di cambiamento sono ampiamente sopramedia su tutti i fattori, incluso quello della facilitazione delle condizioni di ac-cesso (gratuità o almeno riduzione del prezzo).
Il profilo psicosociale del Gruppo 4 Sono ragazzi molto aperti alle novità, ricercano soddisfazioni imme-diate e concrete: in loro emergono tratti di edonismo e di egocentri-smo. Sono istintivi, vogliono divertirsi e godere i vantaggi della loro età; ricercano il benessere economico. Sono sensibili al mondo
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“dell’immagine”: vogliono un fisico efficiente, esprimono livelli di fi-ducia sopramedia per le tv private, la radio e il mondo delle marche. GRUPPO 5. IL NON QUOTIDIANO (24%) Gruppo “residuale” di ragazzi, marginalizzati, che paiono vivere in un mondo “altro”, di cui non sono ben delineati i confini e gli interes-si. Appaiono inerti anche verso la città/regione, persino dal mondo giovanile. Costituiscono un vero e proprio “zoccolo duro”: sono inat-taccabili, non si vede come coinvolgerli.
Il Gruppo 5 e la valutazione dell’iniziativa L’interesse suscitato dall’iniziativa non è irrilevante (25% molto), ma in assoluto il più basso, e la volontà di ripeterla in futuro – conside-rato lo scarso interesse per i contenuti - sembrerebbe dettata più dalla volontà di disperdere tempo che dal desiderio di approfondi-mento.
Il Gruppo 5 ed i quotidiani Leggono pochissimo, ma non si sbilanciano né in critiche, né in pre-figurazioni di un quotidiano diverso. Il quotidiano non sembra avere possibilità presso di loro. Esprimono distacco e lontananza.
Il profilo psicosociale del Gruppo 5 Per loro la famiglia e l’amicizia rappresentano l’incontro-scontro tra sistemi normativi differenti. Da un lato c’è la famiglia con le aspetta-tive genitoriali, dall’altra il gruppo di amici quale circuito relazionale alternativo, in cui sperimentare la propria identità. Cercano lo svago, sono disimpegnati e nel complesso poco interes-sati a quello che succede nella società intorno a loro. Non pensano in modo progettuale al futuro; fino a che sarà loro possibile rinvie-ranno le varie forme di assunzione di responsabilità “adulte”.
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Gli effetti dell’iniziativa entro i vari “territori giovani” Dopo decine di ore trascorse sulle pagine dei giornali insieme al proprio gruppo classe, agli studenti è stato chiesto di esprimere il grado di soddisfazione per il lavoro compiuto e il livello di familiariz-zazione acquisita con un mezzo di informazione tipicamente e pro-priamente adulto. Dalle valutazioni degli studenti scopriamo che l’iniziativa ha eserci-tato una forte azione di rinforzo e in modo particolare ha agito sul gruppo di quanti già erano in confidenza con la stampa quotidiana (nel gruppo “Il quotidiano così com’è” la percentuale di quanti di-chiarano di “essersi avvicinati “molto” allo strumento quotidiano sale al 23% vs una media del 17%) e sul gruppo più femminile (Il quoti-diano per lei, 24%) e sul gruppo “Il quotidiano per lui” (24%). Due i gruppi che si rivelano più refrattari: il primo per la giovinezza anagrafica ed intellettuale (9% di molto nel gruppo Il quotidiano nuovo), il secondo per la radicalizzata impermeabilità agli stimoli culturali e il generalizzato disinteresse e distacco (7% di molto nel gruppo de Il non quotidiano).
3 2 1 2 58 65
2 2 2
8 1018
12 11 11
29 28
53
60 59 61
44 44
17 23 24 24
9 7
2 1214
VICINANZA AL QUOTIDIANO COME MEZZO VICINANZA AL QUOTIDIANO COME MEZZO D’INFORMAZIONED’INFORMAZIONE DOPO L’INIZIATIVADOPO L’INIZIATIVA“Al ter mine di questa i niziativa quanto senti di esserti avvicinato al quotidiano come mezzo di infor mazione?”
DOPO QUESTA INIZIATIVAMI SONO AVVICINATO
AL QUOTIDIANO:
MOLTO (5)
ABBAST ANZA (4)
COSÌ COSÌ (3)
PER NIENTE (1)POCO (2)
Non indica
Media:3.77
Media:4.05
Media:4.04
TOTALESTUDENTITOTALE
STUDENTI“COSÌ
COM’È”“COSÌ
COM’È”“PERLUI”
“PERLUI”
Media:4.07
Media:3.39
Media:3.38
“PERLEI”
“PERLEI”
“NUOVO”“NUOVO” “NONQUOT.”“NON
QUOT.”
GRUPPO “IL QUOTIDIANO... .GRUPPO “IL QUOTIDIANO... .
(Tavola A16)
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4. LE DICHIARAZIONI DEGLI INSEGNANTI Osservazioni e suggerimenti dati dagli insegnanti ….a proposito dei giovani e i quotidiani “I giovani dovrebbero avere maggior spazio per i loro problemi” “Dedicare maggior spazio ad articoli relativi a problemi sociali e al “mondo dei giovani”(è stata più volte richiesta una specifica sezione dedicata ai problemi adolescenziali”) “Ritengo che ci sia poco interesse nei confronti delle problematiche adolescenziali e nei confronti delle iniziative della scuola in favore dei giovani. Andrebbe migliorato il modo di rivolgersi ai giovani e uti-lizzato un linguaggio più semplice e corretto” “Bisogna coinvolgere di più i giovani parlando dei loro problemi e facendo scrivere loro sui giornali” “Lasciare spazio agli studenti per esprimere le loro riflessioni anche al di fuori di un questionario” “In molti giovani si avverte la nascita di un importante attenzione al sociale, alla politica e al desiderio di partecipare più attivamente alla vita del paese. E’ importante che anche i quotidiani e l’editoria in generale supportino e rafforzino questa volontà” “Il quotidiano è un mezzo “adulto”, dovrebbe avere più angoli o arti-coli per i giovani, una impostazione e scrittura attente agli stili cogni-tivi e agli interessi conoscitivi dei giovani” “Uso di un linguaggio più semplice nella sezione politica ed econo-mica” “Creare un quotidiano con notizie nazionali ed internazionali (politi-che in particolare) esposte in modo coinvolgente per loro. Cercando di coinvolgere di nuovo i giovani nel linguaggio politico dal quale si sentono esclusi e nel quale non riescono a penetrare se non per luoghi comuni”
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“I giovani sono abbastanza interessati alla lettura dei quotidiani, ma spesso non comprendono il linguaggio ed hanno preferenza per le notizie di cronaca e di sport” “Nel corso dell’iniziativa si è notato che i ragazzi sono interessati soprattutto alle pagine sportive, le ragazze alla cronaca” “Certamente la maggior parte degli articoli dei quotidiani sono diffici-li, parlano più agli addetti ai lavori. Auspicherei una grafica più diffu-sa per rendere più chiari i problemi” “Il quotidiano dovrebbe trattare argomenti che li vedono protagonisti e utilizzare specchietti di sintesi”. “L’accostamento al quotidiano sarebbe più facile se passasse ini-zialmente per un quotidiano locale” “Sui giornali bisognerebbe limitare gli atteggiamenti scandalistici ed emozionali e favorire un approccio chiaro e razionale alla realtà” “I giovani sono poco interessati alle pagine dedicate alla politica” “I ragazzi manifestano in modo esplicito sempre più spesso l’esigenza che vi sia molta più attenzione per i giovani ed i loro problemi, magari con rubriche e/o spazi fissi con informazio-ni/dibattiti/lettere ecc. sui quotidiani” “Suggerimenti: un linguaggio più semplice faciliterebbe la lettura dei quotidiani. Più spazio anche a ciò che di buono succede nel mondo; uno spazio solo per i giovani” “Gli articoli di cultura troppo raramente considerano le mode e gli in-teressi dei giovani in età adolescenziale” “Il linguaggio dei quotidiani è spesso difficile per i più giovani. Chi si accosta alle prime letture del quotidiano deve fare i conti con molte conoscenze date per scontate che invece non lo sono. I giornali do-vrebbero riportare regolarmente piccoli schemi riassuntivi dei pre-cedenti e/o delle persone di cui si parla (antefatti, ruoli istituzionali, obiettivi politici, terminologia politica ed economica, ecc.)” “Si potrebbe dedicare una parte del quotidiano ai giovani e alle loro problematiche con inserti speciali esposti con uno stile fruibile” “Riservare più spazio nelle pagine di cronaca e di cultura al mondo giovanile”
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“Ritengo il quotidiano un mezzo primario di informazione e di rela-zione delle idee, bisogna, quindi, insegnare ai giovani a leggerlo con incredulità e con piacere” “Riservare delle pagine ai problemi dei giovani e alle tematiche a lo-ro vicine” “Qualcuno degli argomenti delle pagine culturali potrebbe essere dedicato ai giovani. In generale, le pagine culturali non hanno nes-suna attrattiva nei confronti dei ragazzi” “Inserire un inserto per i giovani. Scegliere formati più agili” “Sarebbe utile creare spazi di approfondimento di talune tematiche di attualità, che per loro natura e per l’età giovane degli studenti, ri-sultano spesso di ardua comprensione, magari attraverso periodici inserti nella quotidiana emissione” “I giovani preferiscono articoli più brevi” “Il linguaggio dei quotidiani è troppo complesso per i giovani in ge-nere, per i miei allievi in particolare” “E’ da stimolo alla lettura generale. E’ interessante per le nozioni che i ragazzi possono trovare, soprattutto nella parte dedicata alla cultura” “La lettura del quotidiano è un’ottima guida per osservare la realtà, talvolta troppo complessa e spiacevole. E’ un valido strumento per aiutare i ragazzi a comprendere com’ è cambiato il mondo” “Dovrebbero essere affrontati di più i problemi riguardanti le pro-blematiche dei ragazzi” “Inserire uno spazio dedicato ai ragazzi e alle loro iniziative” “Rubriche dedicate ai giovani (moda, musica, Internet)” “I quotidiani dovrebbero inserire più argomenti che coinvolgono i giovani (concerti, spettacoli musicali, possibilità di lavoro, scuola, università, ecc.) e dare più spazio ai paesi del Sud del mondo, all’ambiente e alla natura”
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“La difficoltà di ordine lessicale (ma anche, in senso più lato, cogni-tivo) risultano il maggior ostacolo alla lettura. Le pagine di politica interna e quelle di politica internazionale sono le più ostiche. Mentre risultano più interessanti quelle di attualità e di costume (oltre, ov-viamente a sport, spettacoli, cronaca nera, rosa). Importante la grafica” “E’ un iniziativa che ha incontrato il favore dei giovani che frequen-tano questo tipo di scuola, che offre loro l’opportunità di capire e di-scutere le storie contemporanee e di approfondire le storie passate. Di vivere le realtà del presente con un maggior senso critico” “Maggiore spazio per problematiche specificatamente giovanili” “Sarebbe utile dare più spazio ai problemi e alle richieste sui giova-ni” “I giovani stabiliscono un proficuo rapporto con i quotidiani” “Riservare uno “spazio” alle loro problematiche” “Gli alunni avrebbero bisogno di una pagina dedicata alla politica, elaborata con un linguaggio più semplice” “Prevedere una rubrica di lettere di soli giovani che possa essere uno spaccato del mondo giovanile”
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….. a proposito dell’iniziativa “E’ una grande iniziativa!” “Ritengo importante abituare i giovani alla lettura e per ottenere questo è fondamentale che i genitori comprino e leggano il quoti-diano. L’insegnante, con attività come “Il questionario in classe” aiu-ta i giovani a capire il giornale, a sentirlo “familiare”” “La possibilità di vedere o seguire incontri con giornalisti noti in mo-do da far avvicinare gli studenti al mondo dell’informazione” “La visita in redazioni giornalistiche potrebbe concludere l’iniziativa” “Seminari di studio o incontri dibattito con giornalisti e addetti ai la-vori” “Necessitano più testate” “Poter far partecipare gli alunni a qualche convegno sull’informazione (della carta stampata) a livello decentrato attivan-do collegamenti con giornali cittadini (edizioni provinciali) in modo più capillare. Fornire schede e non più il libro perché sono di più facile consultazione e utilizzo. Riservando pagine agli stessi alunni” “Diffusione di più materiale informativo agli studenti, di come si può leggere il quotidiano attraverso la diffusione di un “giornalino” creato ad hoc durante il periodo di lavoro redatto da giornalisti che spie-ghino in modo più semplice e sintetico il fatto e la loro visione del fatto” “Ci dovrebbero essere quotidiani più adatti ai ragazzi” “Visite alle redazioni. Incontri con giornalisti. Laboratori di scrittura” “E’ un’esperienza che va continuata e che contribuisce a migliorare in generale il rendimento scolastico complessivo di ciascun allievo” “Dovrebbe rientrare nelle discipline curriculari dal momento che l’articolo rientra nelle tipologie di svolgimento della prima prova nell’Esame di Stato” “E’ un’ottima iniziativa che mette direttamente in contatto i giovani con il mondo dell’informazione, offrendo stimolanti spunti di rifles-sione critica ed integrazione con le discipline studiate. Gli studenti si
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possono creare un archivio personalizzato con gli articoli più inte-ressanti, per accrescere capacità di analisi e rielaborazione” “I ragazzi sembrano apprezzare il linguaggio di giornalisti non “tec-nici” come Biagi, Severgnini, Alberoni perché usano “parole sempli-ci, si esprimono in modo scorrevole” (parole dei ragazzi). Hanno dif-ficoltà (spesso non arrivano a finire la lettura dell’articolo) con gior-nalisti che usano linguaggi troppo settoriali” “Insegno discipline giuridiche ed economiche e nel biennio trovo che per gli alunni la mia disciplina sia troppo astratta e difficile e questa iniziativa mi ha aiutato molto. Penso che sarebbe utile uno spazio per i giovani nel quotidiano per avvicinarli ai problemi della collettività” “Possibilità di incontri degli studenti con i giornalisti” “I giovani hanno bisogno di fiducia da parte di noi adulti. La lettu-ra/discussione del quotidiano in classe permette, soprattutto in una classe quinta, una maggior apertura con il docente che, ascoltando la richiesta, o l’intervento relativo ad un articolo di un suo alunno pone le premesse per una maggior conoscenza del ragazzo stesso”