HENRY DAVID THOREAU NOVITA’ IN ILIOTEA
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AFORISMA DEL GIORNO
“Un uomo e' ricco in proporzione al numero di cose
di cui può fare a meno.”
HENRY DAVID THOREAU
NOVITA’ IN BIBLIOTECA Tutti i libri sono disponibili per il prestito gratuito
Aita, Claudio
La casa del manoscritto maledetto: un grande thriller, Newton Compton
Geremia Solaris ha cinquant'anni ma non ha ancora rimesso in sesto la sua vita: si attribuisce la colpa
per la morte della moglie, non riesce a pubblicare il suo romanzo e la bottiglia di Chianti è l'unica amica
fedele che gli è rimasta. Un giorno incontra un avvocato che intende assumerlo per conto di un uomo
misterioso. Incuriosito, Geremia lo segue in una villa nel circondario di Firenze e qui incontra il conte
Guidi, prossimo a morire, ma deciso a ritrovare suo figlio, sparito in circostanze misteriose. Il conte
sostiene che è stato ammaliato da una giovane donna, che deve averlo indotto a svuotare il conto in
banca e fuggire. Ma la presenza di Geremia è cruciale perché nell'appartamento dell'uomo è stato
rinvenuto il Libro delle Evocazioni, un antico manoscritto di magia nera. Il conte teme che l'incolumità di
suo figlio sia a rischio e vuole ricorrere alle abilità di Geremia per ritrovarlo. Lo ritiene, infatti, l'unico in
grado di decifrare l'antico volume. Quello che Geremia non sa è che accettare significherebbe, una
volta ancora, mettere la sua vita in grave pericolo.
Berger, John
Qui, dove ci incontriamo, Bollati Boringhieri
“John Berger scrive di ciò che è importante, non solo interessante. Nella letteratura inglese
contemporanea non ha pari, è dai tempi di Lawrence che non si trova uno scrittore capace di
prestare tanta attenzione al mondo dei sensi, dando allo stesso tempo risposta agli imperativi della
coscienza …Ha un alto senso civico. E’ un magnifico artista e pensatore.”
Susan Sontag
Bussola, Matteo
L’invenzione di noi due, Einaudi Stile Libero Big
«Cominciai a scrivere a mia moglie dopo che aveva del tutto smesso di amarmi». Così si apre questo
romanzo, in cui Milo, sposato con Nadia da quindici anni, si è accorto che lei non lo desidera più: non lo
guarda, non lo ascolta, non condivide quasi nulla di sé. Sembra essersi spenta. Come a volte capita nelle
coppie, resta con lui per inerzia, per dipendenza, o per paura. Quanti si arrendono all'idea che il
matrimonio non possa diventare che questo? Milo no, non si arrende. Continua ad amare perdutamente
sua moglie, e non sopporta di non ritrovare più nei suoi occhi la ragazza che aveva conosciuto. Vorrebbe
che fosse ancora innamorata, curiosa, vitale, semplicemente perché lei se lo merita. Ecco perché un
giorno le scrive fingendosi un altro. Inaspettatamente, lei gli risponde, dando inizio a una
corrispondenza segreta. In quelle lettere, sempre più fitte e intense, entrambi si rivelano come mai
prima. Pian piano Milo vede Nadia riaccendersi, ed è felice, ma anche geloso. Capisce di essere in
trappola. Come può salvarsi, se si è trasformato nel suo stesso avversario? Matteo Bussola racconta un
amore. Forte, sciupato, ambiguo, indispensabile. Come ogni relazione capace di cambiarci la vita.
Cassar Scalia, Cristina
La salita dei saponari, Einaudi Stile Libero Big
Solo un caso molto complesso può distogliere, anche se per poco, il vicequestore Vanina Guarrasi dalla
caccia ai propri fantasmi e riportarla in azione. Anzi, qualcosa di più di un caso: un intrigo
internazionale all'ombra dell'Etna. Esteban Torres, cubano-americano con cittadinanza italiana e
residenza in Svizzera, viene trovato morto nel parcheggio dell'aeroporto di Catania; qualcuno gli ha
sparato al cuore. L'uomo ha un passato oscuro, e girano voci che avesse amicizie pericolose, interessi in
attività poco pulite. Eppure le indagini sono completamente arenate: nessun indizio che riesca a
sbloccarle. Questo finché a Taormina, dentro un pozzo nel giardino di un albergo, si scopre il cadavere
di Roberta Geraci, detta «Bubi». Torres e Bubi si conoscevano. Molto bene. Con l'aiuto della sua
squadra e dell'immancabile Biagio Patanè, commissario in pensione che non ha perso il fiuto, Vanina
riporterà alla luce segreti che hanno origine in luoghi lontani. Ma non potrà dimenticare gli incubi che la
seguono fin da quando viveva a Palermo. Questioni irrisolte che, ancora una volta, minacciano di
metterla in pericolo.
Collins, Suzanne
Hunger Games: Ballata dell’usignolo e del serpente, Mondadori
È la mattina della mietitura che inaugura la decima edizione degli Hunger Games. A Capitol City, il
diciottenne Coriolanus Snow si sta preparando con cura: è stato chiamato a partecipare ai Giochi in
qualità di mentore e sa bene che questa potrebbe essere la sua unica possibilità di accedere alla gloria.
La casata degli Snow, un tempo potente, sta attraversando la sua ora più buia. Il destino del buon nome
degli Snow è nelle mani di Coriolanus: l'unica, esile, possibilità di riportarlo all'antico splendore risiede
nella capacità del ragazzo di essere più affascinante, più persuasivo e più astuto dei suoi avversari e di
condurre così il suo tributo alla vittoria. Sulla carta, però, tutto è contro di lui: non solo gli è stato
assegnato il distretto più debole, il 12, ma in sorte gli è toccata la femmina della coppia di tributi. I
destini dei due giovani, a questo punto, sono intrecciati in modo indissolubile. D'ora in avanti, ogni
scelta di Coriolanus influenzerà inevitabilmente i possibili successi o insuccessi della ragazza. Dentro
l'arena avrà luogo un duello all'ultimo sangue, ma fuori dall'arena Coriolanus inizierà a provare qualcosa
per il suo tributo e sarà costretto a scegliere tra la necessità di seguire le regole e il desiderio di
sopravvivere, costi quel che costi.
Cussler, Clive
Il destino d l faraone, Longanesi
L'assassinio di una squadra di scienziati dell'ONU a El Salvador, una collisione mortale nel fiume di
Detroit, un violento attacco a un sito archeologico lungo il Nilo: tre eventi in apparenza scollegati tra
loro ma che, come capirà presto il direttore della NUMA, Dirk Pitt, sono uniti da un enigma antico che
potrebbe cambiare il futuro dell'umanità... Durante quella che doveva essere una missione di routine in
Centroamerica, Pitt si ritrova invischiato in un intrigo internazionale che lo trascinerà in giro per il
mondo - dalle acque profonde della Scozia, dove dovrà cercare risposte sulla diffusione di una malattia
sconosciuta e sull'oscura azienda di biorisanamento che potrebbe esserne la causa, alle bollenti sabbie
d'Egitto, dove la vita dei suoi figli è in grave pericolo, fino alle rocciose Isole d'Irlanda, dove avverrà
una spettacolare resa dei conti. Cussler invia i suoi intrepidi eroi Dirk Pitt e Al Giordino nella più
selvaggia e audace delle loro avventure: solo Pitt, infatti, può svelare i segreti di un mistero che affonda
le radici nell'antichità, la cui soluzione potrebbe trovarsi nella tomba di una principessa egiziana
costretta a fuggire dagli eserciti di suo padre. Sembra che Pitt debba guardare nel passato per salvare il
futuro.
De Monticelli, Roberta
Esercizi di pensiero per apprendisti filosofi, Bollati Boringhieri
Con questa chiara e appassionata introduzione alla filosofia, Roberta De Monticelli avvicinai lettori allo
studio dei filosofi e alla pratica del pensiero critico, partendo dalla domanda fondamentale "perché?", e
aiuta a capire l'intreccio che esiste tra etica e logica attraverso alcune delle grandi avventure della mente
contemporanea, dalla nuova consapevolezza logica del linguaggio alle profondità della riflessione sul
male. Sono esercizi contro il pregiudizio che oppone all'esattezza" (con tutto svantaggio dell'anima, che
l'imprecisione non nutre ma al contrario inaridisce).
Dubois, Jean-Paul
Non stiamo tutti al mondo nello stesso modo, Ponte alle Grazie
(Premio Goncourt, 2019)
Da quasi due anni Paul Hansen sta scontando la sua pena nella prigione di Montréal, dove condivide la
cella con il membro di una banda di motociclisti accusato di omicidio. Cos'ha fatto Hansen, cittadino
irreprensibile, onesto lavoratore, per finire in galera? E perché rifiuta di pentirsi? Dopo il divorzio e la
tragica fine dei genitori, aveva finalmente trovato il suo posto nel mondo come custode e tuttofare di un
complesso residenziale, e l'amore di una donna straordinaria. Ora, dalla prigione, ripercorre la propria
storia, dalla Francia del Sessantotto alle miniere di amianto del Québec, dalle dune di sabbia della
penisola dove il Baltico si mescola al mare del Nord, ai laghi selvaggi in cui si specchiano le montagne
canadesi. Rivede i passaggi drammatici, ma forse necessari, che lo hanno reso uomo senza cambiarlo, le
conquiste e i doni talvolta insperati che la vita gli ha fatto, fino al momento in cui il destino gli ha messo
di fronte qualcuno capace di spezzare il suo equilibrio. E’ un viaggio nell'anima di un uomo tranquillo
sullo sfondo cangiante di diversi mondi, un inno alla giustizia dei cuori e alla possibilità, data a chi ne
coltiva la memoria senza giudicare, di vivere in pace con i propri fantasmi
Florenskij, Pavel
La prospettiva rovesciata, Adelphi
A un primo sguardo, molte delle più significative icone russe del XIV e XV secolo sembrano viziate da
assurde incongruenze, violazioni inspiegabili del canone prospettico e della conseguente 'unità' della
rappresentazione: edifici di cui vengono raffigurati insieme la facciata e i muri laterali; libri (i Vangeli)
di cui si scorgono tre o addirittura tutte e quattro le coste; volti con «superfici del naso e di altre parti»
che non dovrebbero vedersi; e, a sintesi di tutto, un policentrismo che fa coesistere «piani dorsali e
frontali». Eppure, simili icone 'difettose' - fondate proprio sull'eresia di prospettive «rovesciate» -
risultano infinitamente più creative ed espressive rispetto ad altre più corrette, ma inerti. Come mostra
Pavel Florenskij in questa perorazione - con un excursus storico che si estende dalle scenografie del
teatro tragico greco ai vertici della pittura rinascimentale e oltre -, quelle violazioni, lungi dal dipendere
da una «grossolana imperizia nel disegno», sono «estremamente premeditate e consapevoli”. Di più:
riassumono una ribellione, cognitiva prima che estetica, alla stessa egemonia della rappresentazione
prospettica e alla sua presunzione di detenere «l'autentica parola del mondo». Ne deriva una sorta di
invettiva, in cui il regesto delle carenze della prospettiva lineare e della visione del mondo che la
presuppone si traduce, a contrario, in quello dei caratteri richiesti dall'«arte pura»: la sola che ci
permetta di accedere - come le dorate «porte regali» dell'iconostasi - all'«essenza delle cose» e alla
«verità dell'essere»
Gotto, Gianluca
Le coordinate della felicità: di sogni, viaggi e pura vita, Mondadori
Io la sognavo una vita così. Una vita in cui poter girare per l'Asia per mesi, per poi svegliarmi una
mattina a Bali e decidere su due piedi di voler tornare in Europa. Passare un paio di giorni a Bangkok
per mangiare pad thai e salutare l'Oriente. Andare a trovare mia nonna a Torino, poi salire a bordo della
mia casa su ruote e ripartire. E alla prima sera on the road, guardando le stelle, discutere con la mia
anima gemella della prossima meta. Oppure viaggiare e basta, senza meta, inseguendo solo ed
esclusivamente le coordinate della felicità. Sognavo di poter fare della stanza di una guest-house o della
hall di un aeroporto il mio ufficio e del mondo intero la mia casa. Poter lavorare in remoto da qualsiasi
punto del pianeta e guadagnarmi da vivere facendo ciò che più amo. La sognavo una vita così: libera. E
vi dico la verità, da qualche parte tra la testa e il cuore sentivo di potercela fare per davvero, fin dal
primo giorno. Forse è quello che ha fatto la differenza: crederci. Crederci sempre."
Holt, Anne
La pista: la prima indagine di Selma Falck, Einaudi Stile Libero Big
Selma Falck, ex atleta di fama mondiale e avvocato di grido, ha perso tutto. Il marito, i figli, il lavoro e
il suo vecchio giro d'affari. Sola, emarginata e con un vizio che minaccia di trascinarla ancora più in
basso, Selma si è rintanata in un lurido appartamentino nella zona più squallida di Oslo. Fino a quando
Jan Morell, padre di Hege Chin Morell, campionessa di sci di fondo norvegese, non bussa alla sua porta.
La figlia è risultata positiva al doping e rischia la squalifica dalle Olimpiadi di Pyeong Chang. Convinto
che Hege sia stata sabotata, Jan offre a Selma il compito apparentemente impossibile di provarne
l'innocenza. Ma quando Selma accetta l'incarico e inizia a investigare, uno sciatore della nazionale viene
ritrovato morto dopo un allenamento. L'autopsia rivela tracce della stessa sostanza presente nel sangue
di Hege. E mentre l'indagine si infittisce e un altro cadavere viene scoperto, Selma comincia a rendersi
conto che anche la sua vita è in serio pericolo.
Lucarelli, Carlo
L’inverno più nero: un’indagine del commissario De Luca, Einaudi Stile
Libero Big
1944, Bologna sta vivendo il suo «inverno più nero». La città è occupata, stretta nella morsa del freddo,
ferita dai bombardamenti. Ai continui episodi di guerriglia partigiana le Brigate Nere rispondono con
tale ferocia da mettere in difficoltà lo stesso comando germanico. Anche per De Luca, ormai inquadrato
nella polizia politica di Salò, quei mesi maledetti sono un progressivo sprofondare all'inferno. Poi
succede una cosa. Nella Sperrzone, il centro di Bologna sorvegliato dai soldati della Feldgendarmerie,
pieno di sfollati, con i portici che risuonano dei versi degli animali ammassati dalle campagne, vengono
ritrovati tre cadaveri. Tre omicidi su cui il commissario è costretto a indagare per conto di tre
committenti diversi e con interessi contrastanti. Convinti che solo lui possa aiutarli
Manganelli, Giorgio
Concupiscenza libraria, Adelphi
Lettore accanito e onnivoro, Manganelli comincia assai presto a scrivere di libri, nel 1946, e nel giro di
qualche anno la recensione si trasforma nelle sue mani in un vero e proprio genere letterario che esige
uno scrittore, capace non tanto di giudizio - compito «da professore o da irto pedagogo» - quanto di un
«gesto critico, esatto, lucido, veloce e non precipitoso, felicemente prensile». I presupposti di tale nuovo
genere li ritroveremo tutti in questa raccolta, dove Manganelli rivela una capacità di aprire i suoi pezzi
con un 'presentimento di racconto' («Se sono in preda ad un rissoso malumore, tre pagine di Singer mi
"stigrano", come si dice in certi dialetti emiliani»); di cogliere le peculiarità di un autore come si infilza
una farfalla in una bacheca (L'Iguana è un libro che «sembra non avere autore, ma solo essere un
perfetto "apporto", come dicono gli spiritisti»); di dare sfogo a una «concupiscenza libraria» che lo
trascina da Omero a Chaucer, all'amato Seicento, a Vincenzo Monti, Keats, Ivy Compton-Burnett sino a
Oliver Sacks e Anna Maria Ortese; di brandire irresistibilmente ironia e sarcasmo («Stretto nella teca dei
suoi calzoni accanitamente abbottonati, il ritroso Cassola ha della letteratura un'idea che fa apparire "La
famiglia cristiana" l'organo dell'Ente per lo Scambio delle Mogli»); di officiare fastose cerimonie
stilistiche e verbali; ma soprattutto di farci intravedere, dietro lo «spazio di indifferenza emotiva» che
pone fra sé e ciò che scrive, quella passione della letteratura che «produce matrimoni, fughe a due, notti
insonni, poesie, serenate, omicidi, ma in nessun caso cose ragionevoli e sensate».
Manzini, Antonio
Ah l’amore l’amore, Sellerio
Una nuova indagine per Rocco Schiavone costretto ad indagare da un letto di un ospedale per un caso di
malasanità. E intanto il vicequestore ha quasi cinquant’anni, certe durezze si attenuano, forse un amore
si affaccia. Sullo sfondo prendono più rilievo le vicende private della squadra. E immancabilmente
un’ombra, di quell’oscurità che mai lo lascia, osserva da un angolo della strada lì fuori. Rocco
Schiavone, vicequestore ad Aosta, è ricoverato in ospedale. Un proiettile lo ha colpito in un conflitto a
fuoco, ha perso un rene ma non per questo è meno ansioso di muoversi, meno inquieto. Negli stessi
giorni, durante un intervento chirurgico analogo a quello da lui subito, un altro paziente ha perso la vita:
Roberto Sirchia, un ricco imprenditore che si è fatto da sé. Un errore imperdonabile, uno scandalo
clamoroso. La vedova e il figlio di Sirchia, lei una scialba arricchita, lui, molto ambizioso, ma del tutto
privo della energia del padre, puntano il dito contro la malasanità. Ma, una sacca da trasfusione con il
gruppo sanguigno sbagliato, agli occhi di Rocco che si annoia e non può reprimere il suo istinto di
sbirro, è una disattenzione troppo grossolana. Sente inoltre una profonda gratitudine verso chi sarebbe il
responsabile numero uno dell’errore, cioè il primario dottor Negri; gli sembra una brava persona, un
uomo malinconico e disincantato come lui. Nello stile brusco e dissacrante che è parte della sua identità,
il vicequestore comincia a guidare l’indagine dai corridoi dell’ospedale che clandestinamente riempie di
fumo di vario tipo. Se si tratta di delitto, deve esserci un movente, e va ricercato fuori dall’ospedale,
nelle pieghe della vita della vittima. Dentro i riti ospedalieri, gli odori, il cibo immangiabile, i vicini
molesti, Schiavone si sente come un leone in gabbia. Ma è un leone ferito: risulta faticoso raccogliere gli
indizi, difficile dirigere a distanza i suoi uomini, non può che affidarsi all’intuito, alle impressioni sulle
persone, ai dati sul funzionamento della macchina sanitaria. E l’autore concede molto spazio alla
psicologia e alle atmosfere. Rocco Schiavone ha quasi cinquant’anni, certe durezze si attenuano, forse
un amore si affaccia. Sullo sfondo prendono più rilievo le vicende private della squadra. E
immancabilmente un’ombra, di quell’oscurità che mai lo lascia, osserva da un angolo della strada lì
fuori.
McEwan, Ian
Lo scarafaggio, Einaudi
Jim Sams si sveglia da sogni inquieti per ritrovarsi trasformato, dallo scarafaggio che era, in un essere
umano. Nel corso della notte la creatura che fino al giorno prima sfrecciava tra mucchi di immondizia e
canaline di scolo è diventata il più importante leader politico del suo tempo: il primo ministro inglese.
Tuttavia, forte della grande capacità di ogni scarafaggio di sopravvivere, Jim Sams si adatta rapidamente
al nuovo corpo. In breve presiede le riunioni del Consiglio dei ministri, dove si rende conto che gran
parte del suo Gabinetto ha subito la stessa sorte e che quegli scarafaggi trasformati in umani sono più
che disposti ad abbracciare le sue innovative idee di governo. I capi di stato stranieri sembrano
sconcertati dalle mosse arroganti e avventate di Jim Sams, a eccezione del presidente degli Stati Uniti
d'America, che lo appoggia con entusiasmo. Qualunque riferimento a fatti realmente accaduti e persone
realmente esistenti non sembra da escludere. Con l'intelligenza, lo spirito e la caustica ironia che gli
sono inconfondibilmente propri, Ian McEwan rende omaggio al genio di Franz Kafka e alla tradizione
satirica inglese che ha in Jonathan Swift il suo più eminente rappresentante. Questa metamorfosi al
contrario diventa una lente attraverso cui osservare un mondo ormai del tutto sottosopra. «Il populismo -
scrive McEwan nella postfazione - ignaro della sua stessa ignoranza, tra farfugliamenti di sangue e
suolo, assurdi principi e drammatica indifferenza al problema dei cambiamenti climatici, potrebbe in
futuro evocare altri mostri, alcuni dei quali assai più violenti e nefasti perfino della Brexit. Ma in
ciascuna declinazione del mostro, a prosperare sarà sempre lo spirito dello scarafaggio. Tanto vale che
impariamo a conoscerla bene, questa creatura, se vogliamo sconfiggerla. E io confido che ci
riusciremo».
Miller, Herta
In trappola, Sellerio
L'autrice riflette su tre poeti e racconta del loro esprimersi in poesia, cercando nella loro esperienza l'"immagine
dell'essere umano". Esperienza che non fu solo quella del totalitarismo, ma fu soprattutto, quella della continuità
del totalitarismo: attraverso il nazismo, la guerra, i campi di concentramento, fino ai regimi comunisti dell'est
europeo. Generazioni diverse e successive, perdute entro questa continuità senza vie di fuga dalla trappola. La
stessa trappola, del resto, prigione dell'autrice, che invisa al regime per le sue idee e per la sua provenienza etnica
di tedesca sotto Ceausescu, aveva contemporaneamente presente il ricordo colpevole del padre militare nelle SS.
A questo assurdo indicibile solo la poesia come modo d'essere può ridare la parola. Così, molto più che scrivere di
letteratura su sofferti poeti del mondo tedesco, Herta Müller legge, attraverso la poesia, nel vissuto, scava stati
dell'animo come emergono dalle parole clandestine di tre menti vietate, deportate, dimenticate o suicide. Riflette
sulla condizione di chi è costretto a dover scegliere sempre tra tre categorie di appartenenza: chi collabora
volontariamente, chi può essere chiamato a collaborare e chi rifiuterà di collaborare lasciandosi come unica
possibilità la poesia, detta o taciuta, emersa o sepolta per sempre.
Morelli, Raffaele
Pronto soccorso per le emozioni,: la parole da dirsi nei momenti difficili,
Mondadori
Ci sono momenti nella vita in cui ci sentiamo davanti a un muro, senza più sapere cosa fare per andare
avanti. In realtà ogni muro è una porta che nasconde un passaggio: bastano poche parole per aprirla. Una
"frase magica" è una chiave per far scattare la serratura. Al di là ci attende la vera felicità, quella capace di
farci cogliere in ogni istante della giornata la forza misteriosa e incredibile che custodiamo dentro di noi.
Questo libro raccoglie trecento frasi che sapranno aiutarti nei momenti di difficoltà; si tratta di un "kit di pronto
soccorso" per le emozioni, da usare quando ne avrai bisogno. Ogni volta che ti sentirai triste o sbagliato,
smarrito o confuso, irrealizzato o arrabbiato, fallito o stanco, risentito o malato, ti basterà leggere una di
queste frasi per ricordarti che esiste sempre una via per stare meglio; nella maggior parte dei casi è
sufficiente uno sguardo nuovo o diverso per trovarla. La felicità è più vicina di quanto tu creda e le parole
giuste ti aiutano a ritrovarla.
Morgenstern, Erin
Il mare senza stelle, Fazi editore
Zachary Ezra Rawlins è uno studente del Vermont che un giorno trova un libro misterioso nascosto fra
gli scaffali della biblioteca universitaria. Mentre lo sfoglia, affascinato da racconti di prigionieri
disperati, collezionisti di chiavi e adepti senza nome, legge qualcosa di strano: fra quelle pagine è
custodito un episodio della sua infanzia. È soltanto il primo di una lunga catena di enigmi. Una serie di
indizi disseminati lungo il suo cammino - un'ape, una chiave, una spada - lo conduce a una festa in
maschera a New York, poi in un club segreto e infine in un'antica libreria sotterranea. Là sotto trova ben
più di un nascondiglio per i libri: ci sono città disperse e mari sterminati, amanti che fanno scivolare
messaggi sotto le porte e attraverso il tempo, storie bisbigliate da ombre. C'è chi ha sacrificato tutto per
proteggere questo regno ormai dimenticato, trattenendo sguardi e parole per preservare questo prezioso
archivio, e chi invece mira alla sua distruzione. Insieme a Mirabel, un'impetuosa pittrice dai capelli rosa,
e Dorian, un ragazzo attraente e raffinato, Zachary compie un viaggio in questo mondo magico,
attraverso miti, favole e leggende, alla ricerca della verità sul misterioso libro. Ma scoprirà molto di più.
Murdin, Paul
La vita segreta dei pianeti: ordine, caos e unicità del sistema solare,
Corbaccio
Siamo convinti che il sistema solare sia regolare come un orologio, e prevedibile come uno strumento
scientifico. E sul breve periodo è così, in effetti. Ma se guardiamo le cose in una prospettiva di lungo, o
lunghissimo periodo, i pianeti e i loro satelliti hanno una vita piuttosto eccitante e piena di avvenimenti
straordinari. Sapevate, per esempio, che la luna di Saturno, Titano, ospita laghi che contengono metano
liquido e che sono circondati da valli e colline, esattamente come era la Terra prima che la vita
evolvesse sul nostro fragile pianeta? O che Mercurio è un pianeta «timidissimo»? O, ancora, che il
vulcano più grande di Marte è cento volte superiore alla dimensione della Terra, mentre il suo canyon
più profondo è dieci volte più profondo del Grand Canyon? E che Marte non è sempre stato il pianeta
rosso perché prima era blu? In un libro che riassume una vita intera dedicata all'astronomia, Paul
Murdin racconta tutto ciò che potete immaginare di voler sapere sui pianeti, sui loro satelliti e sul nostro
posto all'interno del sistema solare
Nettel, Guadalupe
La figlia unica, La Nuova Frontiera
Laura e Alina si sono conosciute a Parigi quando avevano vent'anni. Ora sono tornate in Messico. Laura
ha affittato un piccolo appartamento e sta finendo la tesi di dottorato mentre Alina ha incontrato Aurelio
ed è rimasta incinta. Tutto sembra andare per il meglio fino a quando un'ecografia rivela che la bambina
ha una malformazione e probabilmente non sopravvivrà al parto. Inizia così per Alina e Aurelio un
doloroso e inatteso processo di accettazione. Non sanno ancora che quella bambina riserva loro delle
sorprese. È Laura a narrarci i dilemmi della coppia, mentre anche lei riflette sulle incomprensibili
logiche dell'amore e sulle strategie che inventiamo per superare le delusioni. E infine c'è Doris, vicina di
casa di Laura, madre sola di un figlio adorabile ma impossibile da gestire.
Quammen, David
L’albero intricato, Adelphi
A guidare la mano di Darwin mentre nel 1837 tracciava il primo schizzo del suo "albero della vita" c'era
l'idea della discendenza delle specie da un antenato comune: idea audace, perché andava contro il
dogma creazionista e stabiliva una continuità tra gli esseri umani e creature ben più primitive. Da allora
l'albero filogenetico non ha fatto che espandersi. Ma il bello doveva ancora venire. E il bello, scopriamo
grazie a David Quammen, è venuto negli anni Settanta con le scoperte di Carl Woese, che rivelano una
realtà molto più complessa. L'albero della vita è più intricato di quello immaginato da Darwin, e forse
non è neppure un albero. I geni non si spostano solo in senso verticale, da una generazione alla
successiva, ma anche lateralmente, varcando i confini di specie, o passando da un regno a un altro, e
creando degli ibridi. Alcuni sono entrati di traverso nella nostra linea di discendenza da fonti estranee e
insospettate, in un "equivalente generico di trasfusione di sangue": sangue infetto, e tra i "donatori" ci
sono gli Archaca, organismi primigeni che si nutrono di idrogeno e ammoniaca e vivono in luoghi
infernali, come lo stomaco delle mucche e gli scarti acidi delle miniere. Gli archei sono dentro di noi,
nella bocca, nell'intestino, e sono responsabili della creazione di superbatteri resistenti agli antibiotici.
Le implicazioni teoriche e pratiche della rivoluzione messa in moto da Woese, a lungo docente di
Microbiologia alla University of Illinois, faranno discutere il mondo della scienza per molti anni ancora
- e di Woese, nonché degli altri protagonisti di questa epopea, Quammen lascia un ritratto che rimarrà
impresso a lungo nella mente di chi leggerà questo libro.
Riley, Lucinda
Le sette sorelle: La ragazza del sole, Giunti – vol.6
Electra d'Aplièse è una delle modelle più famose: bellissima, ricca e desiderata. Ma dietro l'immagine
glamour e la fastidiosa attenzione dei paparazzi si cela una donna fragile, che fatica a reggere lo stress e
le pressioni di un mondo in cui contano solo le apparenze. Electra è la più giovane delle sorelle e mentre
tutte le altre sembrano aver superato la morte del padre e aver trovato la felicità, lei si sente sempre più
persa e sola. L'unico modo per andare avanti è anestetizzare il dolore, rifugiandosi in alcol e droghe,
specialmente da quando è stata mollata dal suo fidanzato. Ma c'è qualcuno che sta cercando di entrare a
far parte della sua vita e tenta di contattarla in tutti i modi; si tratta di Stella Jackson, noto avvocato
impegnato nella difesa dei diritti umani, che dice di essere sua nonna... Grazie ai suoi racconti, Electra
scoprirà la storia travagliata della sua famiglia e l'importanza di lottare per coloro che ami. Il sesto
capitolo della saga delle Sette Sorelle vi porterà dai grattacieli di New York alle magnifiche pianure del
Kenya degli anni '40
Segal, Francesca
56 giorni, Bollalti Boringhieri
Francesca è incinta di due gemelle, e sta affrontando al meglio la gravidanza: fa Pilates, lavora al suo
prossimo romanzo, ritorna dalle visite della ginecologa con analisi perfette. È quindi con assoluta
incredulità che, a ventinove settimane e sei giorni, si sveglia al mattino con le lenzuola sporche di
sangue. Arriva in ospedale, ma è tranquilla, lo considera un problema di routine: le cose orribili capitano
agli altri, non a lei. Il giorno dopo, quando si sveglia, non è più incinta. Le hanno fatto un cesareo
d'urgenza, e le sue figlie ora sono nel reparto di terapia intensiva neonatale. Durante quella notte, però,
le bambine sono entrate nella trentesima settimana: è lo spartiacque tra la quasi impossibilità di
sopravvivenza e la speranza di veder ribaltate le statistiche. Dal giorno zero di vita delle sue bambine,
Francesca entra in un mondo di regole nuove. Lei, che ancora non riesce a sentirsi madre, ogni mattina
si presenta al reparto di terapia intensiva per vedere le gemelle, il visino nascosto da tubicini e occhiali
speciali per proteggerle dalla luce. Lì conosce i loro vicini d'incubatrice, e soprattutto, le loro madri.
Nella stanzetta attrezzata per tirare il latte ? un'operazione difficile e spesso frustrante per chi non ha
portato a termine la gravidanza, ma necessaria perché poche gocce sono sufficienti per assicurare il
nutrimento ai bambini prematuri ? queste donne si aiutano a vicenda, si confortano, si danno consigli
pratici: per vedere la faccia delle proprie figlie basta uno specchietto orientato nel modo giusto; per
capire davvero le parole dei dottori durante il giro delle visite basta trascriverle in un taccuino e poi
decifrare quelle frasi asettiche con l'aiuto di chi ci è già passato. Mentre procede il ricovero delle figlie,
ogni giorno con qualche progresso o con qualche spaventosa ricaduta, Francesca trova nelle altre madri
una insostituibile squadra di supporto su cui contare, e in cui non mancano i momenti di leggerezza.
Vitali, Andrea
Il metodo del dottor Fonseca, Einaudi Stile Libero Big
Dopo mesi trascorsi dietro una scrivania per aver ferito un passante nel corso di una retata, un ispettore
viene inviato in un villaggio vicino alla frontiera di cui nemmeno conosceva l'esistenza. Ad attenderlo
c'è un caso d'omicidio considerato già risolto. La vittima è una donna che conduceva un'esistenza
appartata, e il presunto assassino è suo fratello, un giovane con disturbi mentali che abitava insieme a lei
e che ora è scomparso. Facile, forse troppo. Magari è solo suggestione, magari dipende dal paesaggio,
bello e violento, o magari è la presenza inquietante della clinica che sorge sul confine, nella «terra
morta», un centro specializzato in interventi disperati, ma in quel luogo c'è qualcosa che non torna.
Nella pensione che lo ospita l'investigatore fa conoscenza con alcuni personaggi quantomeno singolari,
e a poco a poco davanti ai suoi occhi si apre uno scenario che nessuno avrebbe mai immaginato.
Insospettabile anche per il potentissimo capo dell'agenzia governativa che gli ha affidato l'indagine: un
funzionario spaventoso e ridicolo al tempo stesso, che dietro le spalle tutti chiamano «il Maiale».
Buona lettura!!!!!!