GUIGNO 2016 - JUNE 2016 - thinklanguage.com · Parliamo di Mina, bellae brava cantante...
Transcript of GUIGNO 2016 - JUNE 2016 - thinklanguage.com · Parliamo di Mina, bellae brava cantante...
G U I G N O 2 0 1 6 - J U N E 2 0 1 6
thinkITALIAN
your doorway to a new language and a new culture
LA PASTA TRADIZIONE
l settembre 2 0 1 3 l
ha
CULTURA
2 l g u i g n o 2 0 1 6 l
La letteratura italiana
Il Rinascimento in Italia fu un periodo di grande espansione economica,
politica e culturale. In questo periodo storico assistiamo alla formazione
degli Stati Nazionali e delle Signorie. Le varie corti ospitarono uomini
di cultura appartenenti a tutti i settori: artistico, scientifico, musicale,
filosofico, politico e letterario. Le città hanno un’organizzazione politica
di tipo feudale, in cui si sviluppano il commercio e l’industria.
Prima del XIII secolo, la
lingua usata in Italia per la
scrittura delle opere letterarie
era il latino, che fu utilizzato
per la scrittura di poesie,
leggende eroiche, cronache,
vite dei santi, poesie religiose e
opere didattiche e scientifiche.
Oltre al latino, altre lingue
utilizzate furono il francese e il
provenzale.
Ciò che ci permettere di cominciare a parlare di letteratura italiana è
la consapevolezza, per il popolo italiano, di parlare una lingua comune
e ciò si comincia a prospettare solo attorno al duecento. La letteratura
italiana si afferma in ritardo rispetto alle altre letterature europee.
Una tra le più grandi figure della letteratura mondiale fu Dante Alighieri,
famoso per l’alterigia del suo pensiero, la vividezza, la fluidità del suo
versetto e l’audacia della sua immaginazione. Fu uno dei fondatori della
letteratura italiana e rese accessibile ad un vasto pubblico, attraverso
l’uso del vernacolo, la lettura di molte sue opere. Fu nel 1304 che Dante
introdusse l’uso dell’italiano come lingua letteraria.
Rinascimento: Renaissancestorico: historicalassistiamo (assistere): we take part in (to take part in) Stati Nazionali: National StatesSignorie: Council of Lordscorti (corte): courtsospitarono (ospitare): hosted (to host)uomini (uomo): menappartenenti (appartenente): belonging settori (settore): sectorsletterario: literarycittà: towndi tipo feudale: feudalsi sviluppano (svilupparsi): develop (to develop)
secolo: centurylingua: languagescrittura: writingfu utilizzato (utilizzare): was used (to use)poesie (poesia): poemsleggende eroiche (leggenda): heroic legendscronache (cronaca): newsvita dei santi: saints’ livesopere (opera): worksdidattiche: scholarly
ciò che ci permettere: what allows uscominciare a parlare: to start to speakconsapevolezza: awarenessprospettare: to presentattorno al duecento: around the thirteenth centurysi afferma (affermarsi): asserts itself (to assert)in ritardo rispetto: late compared to
tra: amongmondiale: worldwidealterigia: arrogancepensiero: thoughtvividezza: vividnessversetto: versefondatori (fondatore): foundersrese (rendere): made (to make) attraverso: through
CULTURA
iniziata (iniziare): started (to start)scritta (scrivere): written (to write)volgare: everyday languageper poter avere: to be able to getdivulgazione: spreadlegata a: related tovede (vedere): seen (to see)descrive (descrivere): describe (to describe)racconto: story
componimento: workaffronta (affrontare): deals with (to deal with)inferno: hellcolloca (collocare): places (to place)assegnandoli (assegnare): assigning them (to assign)gironi (girone): circlespropria: ownnobiltà d’animo: greatheartedness fargli da guida (fare): to act as his guide (to do, to act)mondo ultraterreno: extraterrestrial worldamata (amato): beloved maestro: master, teacher
introdotta (introdotto): introducednuova corrente letteraria: new literary trendoccidentale: western
antichi valori (valore): ancient valuesponendo l’uomo (porre): putting the man (to put) esponenti (esponente): representativeschiamata (chiamare): called (to call)
parlato (parlare): spoken (to speak, to talk)
possiamo definire (potere): we can define (can, to be able to)hanno dato inizio (iniziare): have begun (to begin)stirpe: linescrittori (scrittore): writersvanta (vantare): boasts about (to boast)paternità: paternity
La più grande opera di Dante
è il poema epico La Divina
Commedia, iniziata nel 1307 e
scritta in volgare per poter avere
una maggiore divulgazione. È
una drammatizzazione legata
a temi filosofici e teologici e
vede come protagonisti alcune
figure storiche del periodo,
di cui descrive le personalità
attraverso un fantasioso
racconto.
Il componimento affronta i tre temi fondamentali della teologia me-
dievale: inferno, purgatorio e paradiso, in cui egli colloca i vari prota-
gonisti, assegnandoli a vari gironi a seconda della propria nobiltà d’a-
nimo, e del loro comportamento sulla terra. A fargli da guida in questo
mondo ultraterreno è la sua amata Beatrice e il suo maestro Virgilio.
Un’altra delle figure più importanti del primo rinascimento fu lo
studioso umanista e poeta Petrarca. Con lui fu introdotta una nuova
corrente letteraria che influenzò la cultura occidentale.
A differenza di altri, egli, attraverso lo studio dei classici, elaboro una
nuova filosofia sulla centralità degli antichi valori, ponendo l’uomo
al centro di essa. Fu infatti uno dei maggiori esponenti della corrente
letteraria chiamata “Umanesimo”.
Dante, Petrarca e Boccaccio furono i primi scrittori italiani a fare uso
letterario del dialetto toscano parlato a Firenze, Siena e altre città
dell’Italia centro-settentrionale.
Possiamo definire infatti questi scrittori i padri della lettratura italiana,
coloro che hanno dato inizio ad una lunga e prestigiosa stirpe di poeti
e scrittori dei quali l’Italia vanta la paternità.
w w w. t h i n k i t a l i a n . c o m 3
ha
Espressioni idiomatiche piena di: full ofconoscerle (conoscere): to know them (to know)potremmo (potere): we could (can, to be able to)parlare: to speakriportiamo (riportare): we report, we quote (to report, to quote)conosciuti (conoscere): known (to know)
toccare: to touch cielo: sky dito: finger vuol dire: that means felici: happy ottenere: to obtain desiderava (desiderare): desired (to desire)
essere appeso: to wait un filo: in lineattesa: waitingaspettare: to waitrisposta: answer indica (indicare): indicates (to indicate)legato: connected
toccare: to touch ferro: iron scaramantico: superstitious si fa ogni volta (fare): you do every time (to do, to make)si vuole evitare: if you want to avoid spiacevole: disagreeable esempio: example passaggio: passing bycarro funebre: funeral carriage (hearse)vuoto: emptysi tocca (toccare): you touch (to touch)scongiurare: to avert pericolo: dangermorte: death
avere: to havediavolo: devil per capello: for a hatmolto arrabbiati: very upset
in bocca al lupo: in the wolf ’s mouthbuon augurio: good luck esame: exam colloquio di lavoro: job interview
cane: dogabbaia (abbaiare): barks (to bark)non morde (mordere): doesn’t bite (to bite)se dimostra (dimostrare): if it proves (to prove)in fondo: after allincapace: incapable fare del male: to hurtnuocere: to harm
TRADIZIONE
4 l g u i g n o 2 0 1 6 l
La lingua italiana è piena di espressioni idiomatice, a conoscerle tutti potremmo parlare quasi esclusivamente con essi. Riportiamo quelle più conosciuti in tutta Italia:
Toccare il cielo con un dito Vuol dire essere contentissimi e felici. Ottenere qualcosa che si desiderava.
Essere appeso a un filo Significa essere in attesa, aspettare una risposta o un evento. Indica uno stato di precarietà legato a qualcuno o qualcosa.
Toccare ferro È un gesto scaramantico che si fa ogni volta che si vuole evitare qualcosa di spiacevole. Esempio: al passaggio di un carro funebre vuoto, si tocca qualunque cosa sia fatta di ferro per scongiurare il pericolo di morte.
Aver un diavolo per capello Quando si è molto arrabbiati per qualcosa o qualcuno.
In bocca al lupo È un’espressione di buon augurio. Si usa per il superamento di un esame, o di una buona conclusione di un affare o di un colloquio di lavoro.
Cane che abbaia non morde Significa che una persona, anche se dimostra di essere aggressiva verbalmente, in fondo è inoffensiva, cioè fondamentalmente buona,
quindi incapace di fare del male e nuocere.
www.thinkspanish.com 5
TRADIZIONE
ambasciatore: ambassador, messengernon porta pena (portare): doesn’t bring pain (to bring)spiacevole: disagreeablela brutta notizia: the bad news non ne ha colpa: it is not his faultnon deve (dovere): shouldn’t (must, to have to)
l’erba: the grassvicino: neighborsempre: always verde: greenappartiene: belongsper far notare: to tell someoneinvidiosa: jealous non apprezzare: doesn’t appreciatepossiede (possedere): owns (to own)perché: because concentrati: concentrated gli altri: the others
non c’è rosa: there is no rose senza: withoutspine (spina): thornsogni cosa: everythingha sempre: has alwaysun lato: a sidepoco piacevole: not very pleasantrappresenta (rappresentare): represents (to represent)il fiore: the flowernasconde (nascondere): hides (to hide) gambo: stemappuntite: sharpvita: lifelato: side
rosso: redtempo: weathersi spera (sperare): you hope (to hope)parola: wordsi riferisce (riferiscersi): refers to (to refer to)sole al tramonto: sunsetlo si vede nitido (vedere): you see it clear (to see)giorno: day seguente: following bella giornata: lovely day
volpe: foxuva: grapesacerba: sournon riusciamo (riuscire): we can’t (to succeed)ottenere: to obtain teniamo: we care about (something)non volendo palesare: not wanting to revealsconfitta: defeatdisprezziamo (disprezziare): we despise (to despise)facendo credere: letting others believenon ne valeva la pena: it wasn’t worth it
solo pochi esempi: just a few examples fanno seguito (seguire): there follows (to follow)
Ambasciatore non porta pena
È quando qualcuno comunica qualcosa di spiacevole da parte di una
seconda persona. La frase vuol dire che chi comunica la brutta notizia
non ne ha colpa, per cui è neutrale e la reazione non deve interessare la
sua persona, in quanto è solo ed esclusivamente un ambasciatore.
L’erba del vicino è sempre più verde Vuol dire che tutto ciò che appartiene agli altri è sempre più bello.
Si usa per far notare ad una persona di essere invidiosa e di non
apprezzare ciò che possiede, perché si è più concentrati su quello che
possiedono gli altri.
Non c’è rosa senza spine Ogni cosa, pur la più bella, ha sempre un lato poco piacevole. Infatti
la rosa, che rappresenta il fiore perfetto, nasconde nel gambo delle
appuntite spine, così come tutte le situazioni della vita rappresentano
un lato positivo e uno negativo.
Rosso di sera buon tempo si spera La parola rosso si riferisce al colore del sole al tramonto, il che significa
che se il sole al tramonto lo si vede nitido e di colore rosso, il giorno
seguente sarà una bella giornata.
Quando la volpe non arriva all’uva dice che e acerba Il che significa che quando non riusciamo ad ottenere una cosa a cui
teniamo molto, non volendo palesare la nostra sconfitta disprezziamo
ciò che non siamo riusciti ad ottenere, facendo credere che alla fine non
ne valeva la pena.
Questi sono solo pochi esempi di espressioni tipicheitaliane. A queste ne
fanno seguito tantissime altre per ogni regione italiana. Ogni occasione
ha la sua espressione idiomatica!
w w w. t h i n k i t a l i a n . c o m 5
BIOGRAFIA
Fra i cantanti di musica leggera più famosi degli anni 60 ce n’è una che, pur non avendo viaggiato molto, ha oltrepassato i confini con la
sua voce, diventando celebre in tutto il mondo.
Parliamo di Mina, bella e brava cantante soprannominata “la tigre di Cremona”. Mina entra nel mondo musicale italiano in modo molto particolare: nell’estate del 1958, mentre si trova in Versilia in vacanza, viene sfidata dai suoi amici a salire sul palco in un locale molto famoso, la Bussola; Mina accetta la sfida e canta impressionando tutti con la sua voce e con la gestualità che la caratterizza.
In seguito si propone come cantante per un gruppo di Cremona che in quegli anni sta riscuotendo molto successo, gli Happy Boys. Il gruppo l’accetta subito e comincia così il suo percorso di grandi successi, non
solo come cantante, ma anche come conduttrice di numerosi spettacoli di varietà.
La sua carriera conosce anche dei momenti difficili. Nel 1963, in seguito alla nascita del figlio avuto da un attore sposato, pur separato, viene allontanata dalla tv di stato, e definita “peccatrice pubblica” dalla stampa. La gente, però, la ama e continua ad applaudirla nei suoi concerti alla Bussola, locale del suo esordio. L’anno successivo ritorna in tv e ottiene grandi successi con spettacoli in cui intrattiene con ospiti famosi e canta pezzi meravigliosi come “E se domani”, “Brava” e molti altri. Negli anni 70 incontra Battisti e Mogol che scrivono per lei canzoni indimenticabili come “Amor mio” e “Insieme”.
Mina, però, comincia ad essere insofferente verso i media e alla fine degli anni 70 si ritira dalle scene, rinunciando agli spettacoli ma anche ai concerti dal vivo. Oggi Mina non appare più, ma continua a regalarci la sua voce bellissima attraverso canzoni nuove ed interessanti. Molti giovani cantanti fanno cover di suoi vecchi pezzi o sognano di cantare con lei: ciò dimostra che Mina è un vero e proprio mito della musica
italiana.
Canta bella
6 l g u i g n o 2 0 1 6 l
cantanti (cantante): singersmusica leggera: easy listening music anni 60 (anno): the sixtiespur non avendo viaggiato molto: even if she didn’t travel so mucholtrepassato (oltrepassare): overcome (to overcome)la sua voce: her voicediventando (diventare): becoming (to become)celebre: famousmondo: world
parliamo (parlare): we are talking (to talk)bella e brava: beautiful and goodsoprannominata: nicknamed in modo molto particolare: in a very particular waysfidata (sfidare): challenged (to challenge)amici (amico): friendssalire sul palco: to go on the stageaccetta (accettare): accepts (to accept)sfida: challenge
in seguito: then si propone (proporsi): puts herself forward (to put oneself forward)riscuotendo (riscuotere): meeting with (to meet with)subito: sooncomincia (cominciare): begins (to begin) non solo ... ma anche: not only . . . but alsospettacoli (spettacolo): shows
conosce (conoscere): knows (to know)nascita: birthattore: actorsposato: marriedallontanata (allontanare): dismissed (to dismiss) gente: people esordio: debutritorna (ritornare): goes back (to go back)ottiene (ottenere): gets (to get)intrattiene (intrattenere): entertains (to entertain)ospiti (ospite): guestsscrivono (scrivere): write (to write)
essere insofferente verso: become intolerant ofsi ritira (ritirarsi): retires from (to retire from)dal vivo: live oggi: nowadays, todaynon appare (apparire): doesn’t appear (to appear)regalarci: to give us vecchi pezzi (pezzo): old pieces sognano (sognare): dream (to dream)dimostra (dimostrare): proves (to prove)vero e proprio: absolutely truemito: myth
www.thinkspanish.com 7
BIOGRAFIAL’eredità di Montessori
È il 1894 e Maria Montessori è la prima donna d’Italia a laurearsi in medicina. Per Maria, la scelta di studiare medicina non fu facile. Siamo alla fine dell’ottocento e non era nè frequente nè ben visto che una don-na studiasse e frequentasse addirittura l’università e Maria dovette anche combattere contro le resistenze del padre, un ufficiale dell’esercito. Alla fine la tenacia della don-na ebbe la meglio e trasferi-tasi con la sua famiglia a Roma dalle Marche, riusci a coronare il suo sogno e lau-rearsi in medicina. Tenace, coraggiosa e anticonformista per l’ epoca, Maria aveva an-che idee femministe. Dopo aver lavorato in una cli-nica psichiatrica a contatto con bambini diversamente abili e dopo essere diventata insegnante all’università di Roma, nel 1906 apri una scuola, chiamata “Casa dei bambini”, a San Lorenzo, un quartiere a quei tempi molto malfamato e degradato, dove venne a contatto con bambini provenienti da situazioni difficili e famiglie disagiate.
Qui ebbe modo di sperimentare con successo i metodi di insegnamen-to che aveva elaborato, che negli anni a venire si sarebbero diffusi in tutto il mondo, dove furono aperte innumerevoli scuole montessoriane. Maria Montessori sosteneva che ogni bambino fosse una piccola testa pensante e avesse una sua capacità creativa che andava sviluppata, sti-molata e potenziata.
Ogni bambino, per Maria, andava trattato come un piccolo individuo, indipendente, libero e responsabile. Fu candidata al premio Nobel per ben tre volte e morì nel 1952 lontano dall’Italia, a Nordwjik, una piccola cittadina olandese.
prima donna: first woman laurearsi: to graduate scelta: choice facile: easy siamo (essere): we are (to be) ottocento: eight hundred (in this context refers to the 19th century) nè ben visto (vedere): nor well seen (to see) addirittura: even dovette (dovere): had to (must, to have to) combattere: to fight contro: against esercito: army
ebbe la meglio: got the better of it trasferitasi (trasferirsi): (once she) moved (to move) riusci a coronare (riuscire): (she) succeeded in crowning (to succeed) il suo sogno: her dream epoca: epoch, time dopo aver lavorato (lavorare): after having worked (to work) contatto con: in contact with bambini (bambino): children diversamente abili: disabled dopo essere diventata (divenare): after becoming (to become) insegnante: teacher scuola: school chiamata (chiamare): called (to call) a quei tempi: at that time malfamato: disreputable degradato: degraded venne a contatto: (she) came in contact disagiate: needy, troubled
sperimentare: to experiment aveva elaborato (elaborare): (she) had elaborated (to elaborate) negli anni (anno): in the years venire: to come si sarebbero (essere): would be (to be) mondo: world furono aperte (aprire): were opened (to open) sosteneva (sostenere): (she) claimed (to claim) pensante (pensare): thinking (to think) andava sviluppata: had to be developed stimolata: stimulated potenziata: strengthened
andava trattato: had to be treated libero: free tre volte: three times lontano: far away cittadina olandese: Dutch town
w w w. t h i n k i t a l i a n . c o m 7
STORIA
La storia dell’Impero Romano è ricca di personaggi interessanti come
Nerone, uno degli imperatori più particolari. Abbiamo tante notizie
sulla sua vita, ma, come spesso succede, il confine tra leggenda e realtà
storica è molto sottile.
Figlio di Agrippina, della
famiglia di Giulio Cesare,
perde il padre a due anni e
da allora viene affidato agli
insegnamenti di vari filosofi.
Fra i suoi precettori, i più
importanti sono sicuramente
Seneca, filosofo, e Burro, che
gli insegna le arti militari.
La madre viene ricordata come una donna ambiziosa e senza scrupoli.
Sposa l’imperatore Claudio, suo zio, che adotta Nerone e dopo qualche
anno muore, avvelenato probabilmente dalla stessa Agrippina. Nerone
diventa quindi imperatore nel 54 d.C. Durante il suo regno, Nerone
fa tante riforme a favore del popolo e di chi ha problemi economici:
donazioni, pensioni, abolizione delle procedure segrete durante
i processi, riduzione delle parcelle degli avvocati, abolizione degli
spettacoli con animali e gladiatori perché troppo costosi, abolizione
delle tasse sulle merci e molte altre.
Con questa sua politica Nerone conquista il favore della popolazione
che lo ama, ma si fa tanti nemici tra membri del Senato, proprietari
terrieri, cavalieri e tutti coloro che vengono danneggiati dalle sue
iniziative. Anche per questo alcuni storici antichi, più fedeli al Senato che
al popolo, descrivono Nerone come un folle e crudele attribuendogli
dei crimini mai confermati da nessuna fonte certa.
storia: historypersonaggi (personaggio): figuresuno degli imperatori: one of the emperorsnotizie (notizia): news, informationvita: lifespesso: oftensuccede (succedere): happens (to happen)sottile: fine
figlio: sonviene affidato (affidare): is left entrusted (to entrust)insegnamenti (insegnamento): teachingsprecettori (precettore): tutorssicuramente: surelyinsegna (insegnare): teaches (to teach)
madre: motherviene ricordata (ricordare): is remembered (to remember)donna: womanambiziosa: ambitioussenza scrupoli: unscrupuloussposa (sposare): marries (to get married)adotta (adottare): adopts (to adopt)anno: yearmuore (morire): dies (to die)avvelenato: poisonedtante riforme (riforma): many reformspopolo: peopledonazioni (donazione): donationspensioni (pensione): pensionsabolizione: abolitionsegrete: secretdurante: duringriduzione: cutparcelle (parcella): feesavvocati (avvocato): lawyersspettacoli (spettacolo): showsanimali (animale): animalsgladiatori (gladiatore): gladiatorscostosi: expensivetasse: taxesmerci (merce): goodsmolte altre: many others
lo ama (amare): loves him (to love)nemici tra membri: enemies among the membersproprietari terrieri: landownersvengono danneggiati (danneggiare): are damaged (to damage)fedeli: faithfuldescrivono (descrivere): describe (to describe)folle: mad crudele: cruelattribuendogli (attribuire): blaming him (to blame)confermati (confermare): confirmed (to confirm)nessuna fonte certa: no reliable source
Imperatore di Roma
8 l g u i g n o 2 0 1 6 l
STORIALa tragedia più grande di cui viene accusato è il terribile incendio di
Roma, avvenuto nel 64 d.C. e durato in tutto circa nove giorni. È
famosa, infatti, l’immagine di Nerone raffigurato mentre suona la lira
sul colle Palatino e osserva la città che brucia sotto di lui. In realtà
Nerone in quel momento si trova ad Anzio e appena viene a sapere
dell’incendio corre subito a Roma per verificare i danni e organizzare
i soccorsi.
L’imperatore si dà da fare per spegnere il fuoco e aiutare i cittadini più
poveri rimasti senza casa, facendo costruire capanne e baracche nei
giardini imperiali. Molti però vedono in questo suo altruismo soltanto
un modo per mettere fine alle voci che lo accusano di aver provocato
l’incendio. Il sospetto si fa sempre più forte, cosi il governo accusa i
Cristiani che vengono arrestati e brutalmente uccisi. La persecuzione
dei Cristiani è uno degli episodi più feroci del regno di Nerone.
C’è un altro momento della sua vita particolarmente tragico: Nerone
decide di far morire la madre Agrippina, stanco dei suoi intrighi,
che rappresentano un ostacolo al suo potere. Per gli storici contrari a
Nerone, questo episodio è l’ennesima conferma della sua crudeltà;
secondo gli storici che invece hanno rivalutato la figura di questo
imperatore, la decisione di uccidere Agrippina provoca in lui grandi
tormenti.
Nerone, dunque, rimane una figura molto controversa e discussa, ma
sicuramente uno dei personaggi più interessanti dell’Impero Romano.
Anche le arti e il cinema si sono ispirati a lui: chi ama la commedia
italiana degli anni 50 non può non guardare “Mio figlio Nerone”,
film con Alberto Sordi e molti altri attori italiani e stranieri, dove
tutte le leggende legate ai personaggi del tempo vengono raccontate
ironicamente.
incendio: fireraffigurato (raffigurare): depicted (to depict)lira: lyrecolle: hillbrucia (bruciare): burns (to burn)si trova (trovarsi): is (to be)appena: as soon as viene a sapere: he gets to know corre (correre): he runs (to run)subito: directlyverificare: to checksoccorsi: rescue
si dà da fare (darsi da fare): tries hard (to try hard)spegnere: to extinguishfuoco: fireaiutare: to helppoveri (povero): poorrimasti senza casa: left without a homefacendo costruire (costruire): having people build (to build)capanne (capanna): hovelsbaracche (baracca): shedsvedono (vedere): see (to see)mettere fine alle voci: to make the rumors stoplo accusano (accusare): accuse him (to accuse)aver provocato: to have causedsospetto: suspectgoverno: governmentvengono arrestati (arrestare): are arrested (to arrest)
vita: lifemorire: to dieintrighi (intrigo): intriguespotere: powerl’ennesima conferma: the nth confirmationcrudeltà: crueltyinvece: insteadrivalutato: reevaluateduccidere: to kill
ama (amare): loves (to love)non può non guardare: has to watchattori (attore): actorlegate: relatedtempo: timevengono raccontate (raccontare): are told (to tell)
w w w. t h i n k i t a l i a n . c o m 9
VIAGGI
La cittadina siciliana di Corleone è diventata famosa in tutto il mondo
perché immortalata nella trilogia di film del Padrino del regista italo
americano Francis Ford Coppola, anche se le riprese vere e proprie
furono effettuate nei paesi di Savoca e di Forza D’Agrò, in provincia di
Messina.
Sullo schermo, Corleone è il paese di origine di don Vito Corleone,
personaggio leggendario interpretato nella pellicola da Marlon Brando,
In particolare nel Padrino Parte II si racconta l’infanzia di don Vito a
Corleone e il suo trasferimento a New York, a seguito dell’uccisione
della sua famiglia per mano del boss mafioso Don Ciccio.
Corleone è una città di appena undicimila abitanti in provincia di
Palermo e sorge nell’entroterra, in una zona di montagna. Ha origini
molto antiche, con ritrovamenti di numerosi reperti archeologici
a testimoniarlo. Fu fortezza bizantina, poi fu occupata dagli arabi
e successivamente fu conquistata dai Normanni nel 1080, i quali
scacciarono gli arabi e ripopolarono la città con i lombardi. A metà
del quindicesimo secolo divenne un borgo feudale sotto la famiglia
Ventimiglia.
Una grave crisi economica costrinse una buona parte degli abitanti a
emigrare e a partire per l’America e l’Europa già alla fine del 1700. Il
flusso di emigranti fu costante e continuò per tutto l’Ottocento fino a
dopo la seconda guerra mondiale. Tra gli emigranti ci furono anche i
nonni materni dell’attore Al Pacino.
Corleone offre diverse attrazioni sia artistiche che naturali. A qualche
chilometro dalla cittadina si trovano le Gole del Drago, gole naturali
scavate nei secoli dall’acqua del fiume Frattina, circondate da una
lussureggiante vegetazione mediterranea.
diventata (diventare): become (to become)il mondo: the world se: ifle riprese: the shots, the shoots vere e proprie: out and out furono effettuate (effettuare): took place (to take place)paesi (paese): towns
sullo schermo: on screenpersonaggio: character pellicola: movie si racconta (raccontare): they tell (to tell)a seguito dell’uccisione: following the killingper mano del: idiomatic expression that literally means “at the hand of ”
di appena: of justundicimila abitanti: 11.000 inhabitantssorge (sorgere): stands (to stand)nell’entroterra: in the inlands, upcountry molto antiche: very oldritrovamenti (ritrovamento): findings scacciarono (scacciare): expelled, fought off (to expel, to fight off)ripopolarono (ripopolare): repopulatedquindicesimo secolo: 15th centurydivenne (divenire): became (to become)un borgo feudale: a feudal village, feudal hamlet
costrinse (costringere): forced (to force)emigrare: to migratealla fine del: at the end ofil flusso: the streaml’Ottocento: 1800’sfino a dopo: up until after la seconda guerra mondiale: The Second World Warnonni materni: mother’s side granparents
offre (offrire): offers (to offer)si trovano: you can find gole naturali: natural gorges scavat (scavare): excavated (to excavate)secoli (escolo): centuries dall’acqua: from water fiume: river circondate (circondare): surrounded (to surround)una lussureggiante vegetazione: a lush vegetation
Corleone e il Padrino
1 0 l g u i g n o 2 0 1 6 l
Inoltre molto interessanti sono anche le facciate barocche delle sue
chiese e di alcuni suoi palazzi e caratteristiche sono le rocche gemelle,
Rocca Sottana e Rocca Soprana, su cui si trova la Torre Saracena.
Corleone è
purtroppo diventata
famosa anche per il
ruolo che alcuni suoi
concittadini hanno
avuto nello sviluppo
e nella diffusione
della mafia. Tra
questi Bernardo
Provenzano, Luciano
Liggio e Salvatore
Riina. Corleone
ha dato però i natali anche a personaggi come Placido Rizzotto,
sindacalista e assassinato dalla mafia. Esistono due vini che portano
il suo nome, prodotti dalla cooperativa Libera Terra, che li produce in
vigne confiscate alla mafia.
Il paese è un importante centro per l’allevamento di bovini e ovini e
produce anche squisiti formaggi, che vengono celebrati ogni anno in
una importante fiera a maggio e giugno Importante anche la produzione
di legno e ferro e degna di menzione la produzione di alcune uve come
il Nero D’Avola, il Syrah, il Catarratto e lo Chardonnay, con cui si creano
vini che si esportano in tutto il mondo. Visitare Corleone significa
anche immergersi in un universo di delizie gastronomiche. Oltre ai
già citati formaggi, tra cui spiccano caciocavallo e ricotta, merita un
assaggio lo sfincione, una sorta di focaccia fatta con la pasta della pizza,
che qui viene condita con pomodoro, cipolle, formaggio caciocavallo
e salsiccia corleonese.
inoltre: furthermore le facciate barocche: the baroque facades chiese (chiesa): churches le rocche gemelle: the twin fortresses
purtroppo: unfortunatelyconcittadini: fellow citizenshanno avuto (avere): have had (to have)sviluppo: development diffusione: circulation, diffusion tra questi: among these ha dato i natali: (idiomatic expression) gave birthsindacalista: trade unionist assassinato (assassinare): murdered (to murder)esistono (esistere): there are (to be)due vini: two wines che portano il suo nome: that are named after himche li produce (produrre): that produce them (to produce)in vigne (vigna): in vineyardsconfiscate (confiscare): confiscated (to confiscate)
allevamento: breeding bovini: cattleovini: sheepssquisiti formaggi: delicious cheesesvengono celebrati (celebrare): are celebratedogni anno: every year fiera: fair a maggio: in May giugno: June legno e ferro: wood and irondegna di menzione: worth mentioning uve (uva): grapessi creano: (creare): are created (to create)si esportano (esportare): are exported (to export)visitare: to visitdelizie gastronomiche: food delicaciesspiccano (spiccare): stand out (to stand out)caciocavallo: a hard, strong pear shaped cheesemerita un assaggio: worth a try, worth tasting lo sfincione: a flat and soft bread filled with onions, tomato, anchovies, cheese qui: here viene condita (condire): is flavored (to flavor)pomodoro: tomatocipolle: onionssalsiccia: sausage
w w w. t h i n k i t a l i a n . c o m 1 1
VIAGGI
VIAGGI
San Teodoro è il patrono della città di Brindisi e viene celebrato dai
cittadini la prima settimana di settembre con festeggiamenti che coin-
volgono tutta la città. Viene allestita una fiera, un parco divertimen-
ti, sagre, e tante luminarie addobbano la città. Per la cittadinanza è la
più importante festa sia religiosa che civile attesa da grandi e piccoli.
La tradizionale “processione a mare”, che prende il via dal Castello
Aragonese, trasporta la statua del Santo su un natante e da il via alle
celebrazioni.
Di particolare
interesse durante
i festeggiamenti è
la manifestazione del
Palio dell’Arca, una
gara in cui i pescatori
con le loro barche si
contendono la vittoria
per arrivare per primi
all’imbarcazione dove sono depositate le reliquie del Santo patrono.
La competizione è seguita da molte altre barche illuminate colme di
fedeli, precedute dalla barca principale con a bordo la statua del Santo
a cavallo e le maggiori autorità ecclesiastiche e civili.
Arrivati sulla terra ferma il Vescovo celebra la Santa Messa, dopo di
che il Santo patrono viene portato in processione dai fedeli verso la
cattedrale, dove risiede normalmente. Questa celebrazione avviene
una volta all’anno e culmina con una grande festa che dura tre giorni
concludendosi con uno spettacolo di fuochi pirotecnici sul porto
della città.
patrono: patronviene celebrato (celebrare): is celebrated (to celebrate)cittadini (cittadino): city dwellerssettimana: weekcoinvolgono (coinvolgere): involve (to involve)viene allestita (allestire): is organized (to organize)fiera: fairparco: parkdivertimenti (divertimento): amusementssagre (sagra): festivalsluminarie (luminaria): lightsaddobbano (addobbare): decorate (to decorate)civile: civilattesa: awaited
processione a mare: procession on the seaprendere il via: to get under way natante: craft
particolare interesse: particular interestdurante: duringgara: competitionpescatori (pescatore): fishermenbarche (barca): boatssi contendono (contendersi): contend (to contend)imbarcazione: dockSanto patrono: patron saint seguita: followedmolte altre barche: many other boatsfedeli (fedele): believersprecedute (precedere): preceded (to precede)a bordo: on boarda cavallo: on horsebackle maggiori: the greatest
terra ferma: landviene portato (portare): is carried (to carry)verso: towardrisiede (risiedere): resides (to reside)avviene (avvenire): occurs (to occur)una volta all’anno: once a yeardura (durare): lasts (to last)concludendosi (concludersi): ending (to end)fuochi pirotecnici: fireworks
Brindisi e San Teodoro
1 2 l g u i g n o 2 0 1 6 l
VIAGGISan Teodoro di Ama-
sea era un soldato di
cui non si conosce per
certo la città natale.
Proveniva dall’oriente e
secondo la tradizione fu
arruolato nell’esercito
romano e trasferito con
la sua legione ad Ama-
sea. Allora era in atto la
persecuzione avviata da
Diocleziano contro i cri-
stiani. Egli si rifiutò di rinnegare la propria fede cristiana e fu quindi
rinchiuso in carcere e condannato prima alla morte per fame, da cui
si sarebbe miracolosamente salvato, e poi al rogo. Venne seppellito
nella vicina Euchaita. In seguito furono dedicati a questo Santo diversi
edifici di culto in molte località: Amasea, Costantinopoli, Ravenna,
Venezia.
Nel 1225, in occasione delle nozze di Federico 2° di Svevia con la regina
di Gerusalemme, le reliquie del Santo furono trasportate a Brindisi. Le
spoglie, giunte avvolte da materiali preziosi come seta e oro, trovarono
collocazione in un’arca le cui facce sono completamente rivestite di
lastre d’argento realizzate per la maggior parte nella prima metà del 13°
secolo e raffigurano episodi della vita del Santo, della sua morte e della
traslazione delle reliquie a Brindisi.
Verso la fine del 1700 ebbe inizio la tradizione di portare il Santo in
processione per onorarlo, tradizione che prosegue fino ai giorni nostri
in diverse città italiane.
soldato: soldiernon si conosce (conoscere): nobody knows (to know)per certo: for surecittà natale: hometownproveniva (provenire): came from (to come from)fu arruolato (arruolare): was enlisted (to enlist)esercito: armytrasferito (trasferire): moved (to move)persecuzione: persecutionavviata (avviare): started (to start)contro: againstsi rifiutò (rifiutarsi): refused (to refuse)rinnegare: to denyla propria fede: his own faithfu quindi rinchiuso: was therefore locked upcarcere: jailcondannato: condemnedmorte: deathsarebbe (essere): would be (to be)al rogo: at the stakeseppellito: laid to restvicina: nearby, neighboringedifici (edificio): buildingsin molte località: in many towns
spoglie: remainsgiunte (giungere): arrived (to reach, to arrive)avvolte (avvolgere): wrapped (to wrap)seta: silkoro: goldtrovarono (trovare): found (to find)le cui facce (faccia): whose sidesrivestite (rivestire): covered (to cover)lastre d’argento: silver platesraffigurano (raffigurare): depict (to depict)episodi (episodio): episodes
verso la fine del: toward the end of inizio (iniziare): beginning (to begin)portare: to bringper onorarlo: to honor himprosegue (proseguire): that continues (to continue)ai giorni nostri: nowadays
w w w. t h i n k i t a l i a n . c o m 1 3
CULTURA
Simbolo universalmente conosciuto della gastronomia italiana, la pasta
ha origini antichissime, tanto che era conosciuta e apprezzata già dai
romani e prima ancora dagli etruschi.
In alcune tombe etrusche di Cerveteri, risalenti al IV secolo a.C., sono
state trovate delle pitture che raffigurano attrezzi come matterelli e
rotelle, simili a quelli usati ancora oggi per la preparazione della pasta
ripiena. Sembra che sempre gli etruschi amassero preparare delle lasagne
di farro e i romani invece, secondo quanto ci racconta Apicio nel I secolo
d.C nel De Re Coquinaria, fossero ghiotti di lagana, strisce di pasta fatta
con acqua e farina che utilizzavano anche per torte e timballi.
Il Medioevo ci consegna diverse testimonianze che documentano
l’abitudine di consumare la pasta: dal De arte Coquinaria per vermicelli e
macaroni siciliani di Martino Corno, cuoco presso il patriarca di Aquileia
nel 1000, a due documenti genovesi del 1244 e del 1316 che parlano di
pasta secca in Liguria, a un inventario, sempre ligure, del 1279, dove si
menziona “una bariscela plena de macaronis”.
La pasta era nota anche nei paesi arabi e la Sicilia, allora colonia araba,
ha un posto chiave perché già nel 1154 veniamo a sapere dal geografo
Al Idrisi che a qualche decina di chilometri da Palermo, a Trabia, si
produceva molta pasta in forma di fili che veniva esportata in tutto il
bacino del Mediterraneo e anche oltre. A Napoli, nel 1546, si crea la
corporazione degli artigiani della Pasta mentre a Genova nasce nel 1574
la Corporazione dei Pastai e nel 1577 a Savona la Regolazione dell’Arte
dei Maestri Fidelari.
conosciuto (conoscere): known (to know)ha origini antichissime (avere): has very ancient roots (to have)apprezzata (apprezzare): appreciated (to appreciate)prima ancora: even earlier
tombe etrusche (tomba): Etruscan gravesrisalenti (risalire): dated back (to date back to)secolo: centurysono state trovate (trovare): they were found (to find) raffigurano (raffigurare): depict (to depict)attrezzi (attrezzo): kitchenwares matterelli (matterello): rolling pinsrotelle (rotella): rollerusati (usare): used (to use)ripiena: stuffedsembra (sembrare): it seems (to seem)amassero (amare): they loved (to love)farro: speltinvece: insteadracconta (raccontare): tells (to tell)fossero ghiotti (essere): they were greedy (to be) strisce (striscia): strips acqua: water utilizzavano (utilizzare): they used (to use)torte (torta): piestimballi (timballo): timbales (a dish of finely minced meat or fish)
consegna (consegnare): gives (to give)documentano (documentare): prove (to prove)abitudine: habitconsumare: to consumecuoco: cookparlano (parlare): talk about (to talk about)secca (secco): driedligure: from Liguriasi menziona (menzionare): they mention (to mention)una bariscela plena de a bowl full of
nei paesi arabi: in Arabian countriesha un posto (avere): has a place (to have)chiave: key, importantperché: becauseveniamo a sapere (venire): we come to know (to come)decina: tensfili (filo): threads veniva esportata (esportare): was exported (to export)bacino: basinsi crea (creare): they create (to create)
La Pasta
1 4 l g u i g n o 2 0 1 6 l
CULTURASino ad allora la pasta
generalmente si gustava
in bianco con formaggio
o con salse speziate.
Se nel 1300 le spezie
pregiate furoreggiano
sulle tavole dei nobili,
nel 1500 i banchetti rinascimentali vedono un abbondante uso dello
zucchero come ingrediente per condire la pasta. Bisognerà attendere
il 1600, secolo in cui venne diffusa la gramola e inventato il torchio
meccanico che accelerò la produzione, per avere il primo accostamento
della pasta al pomodoro, portato nel vecchio mondo in seguito alla
scoperta dell’America e ritenuto a lungo pianta velenosa.
Nel 1740 a Venezia, Paolo Adami apre il primo pastificio e nel 1800 il
connubio pasta e pomodoro è ormai ampiamente diffuso e apprezzato
non più solo dalle classi povere, per le quali la pasta era l’unico alimento
possibile, ma anche dalle classi più borghesi e agiate. Sempre nel 1800
a Napoli alcuni artigiani aprirono un laboratorio industriale di pasta,
aiutati anche dal clima che favoriva una rapida essiccazione della pasta.
Il mercato si sviluppa e cresce l’esportazione verso gli Stati Uniti, anche
grazie ai flussi di emigrazione. È in questo periodo che i pastai cominciano
ad utilizzare nuove trafile, cioè stampi in bronzo, per produrre nuovi
formati di pasta.
Tra i principali formati di pasta abbiamo la pasta corta, a cui appartengono
penne, maccheroni e fusilli, quella lunga, la pasta per minestre, la pasta
ripiena come ravioli e tortellini e le lasagne. Per i condimenti, tanto
numerosi sono i formati di pasta, quanto innumerevoli sono le salse, legate
anche alle tradizioni regionali e alle disponibilità territoriali e stagionali
degli ingredienti. La pasta diviene al tempo stesso simbolo di una nazione
ma anche portavoce delle abitudini culinarie locali.
si gustava (gustare): they used to taste, to enjoy (to taste, to enjoy)in bianco: white, without tomato salse (salsa) speziate: spicy sauces tavole dei nobili: nobles’ tablesbanchetti rinascimentali: Renaissance banquetsvedono (vedere): they saw (to see)zucchero: sugarcondire: to seasonattendere: to waitdiffusa (diffondere): spread (to spread)la gramola: kneading machineinventato: inventedtorchio meccanico: mechanical pressaccelerò (accelerare): sped up (to speed up)pomodoro: tomatoportato (portere): brought (to bring)vecchio: oldmondo: worldin seguito: followingscoperta: discoveryritenuto (ritenere): considered (to consider)a lungo: for a long timepianta: plantvelenosa: poisonous
connubio: unionpovere (povero): pooralimento: foodborghesi (borghese): bourgeoisagiate (agiato): leisuredartigiani (artigiano): artisansaprirono (aprire): opened (to open)clima: climateessiccazione: drying
mercato: marketsi sviluppa (svilupparsi): develops (to develop)cresce (crescere): increases (to increase)grazie ai flussi: thanks to the flowcominciano ad utilizzare (cominciare): begin to use (to begin) nuove trafile (trafila): new proceduresstampi (stampo): molds
corta: shortappartengono (appartenere): belong (to belong)minestre (minestra): soupsripiena: stuffedlegate: relateddisponibilità: availabilitystagionali (stagionale): seasonaldiviene (divenire): becomes (to become)al tempo stesso: at the same timeportavoce: spokesman, mouthpieceabitudini (abitudine): habits
w w w. t h i n k i t a l i a n . c o m 1 5
1 6 l g u i g n o 2 0 1 6 l
June 2016 Grammar Lesson: To Know
Sapere and ConoscereCiao! In this lesson we’re going to talk about the verbs sapere and conoscere. As you
probably remember, they both mean “to know.” Is that a little foggy for you? Don’t worry.
It’s really simple and straightforward. Actually, once you get the concept, you’ll find it very
useful. You’ll also see that having two verbs can introduce basic subtleties of meaning that
are not as evident in English.
Let’s look at the forms of the two verbs and then talk about the differences between them.
1. Sapere has irregular forms in the present indicative. io so, tu sai, lui/lei sa, noi sappiamo,
voi sapete, loro sanno
2. Conoscere is regular in the present indicative, but listen, however, to the changes in
pronunciation between the “sh” and “sk” sounds: io conosco, tu conosci, lui/lei conosce,
noi conosciamo, voi conoscete, loro conoscono
3. So, nothing extremely difficult there, but you will need to memorize these forms. We’re
cruising. Now, let’s talk about the differences between the two verbs.
Sapere means to know basic information or information about something, or to know
how to do something. If I know someone’s telephone number or the answer to a question,
that’s sapere. If I know how to play tennis, that’s sapere. When I’m talking about knowing
how to do something, I use sapere with the infinitive form of another verb. “Do you know
how to dance?” would be Sai ballare? Ripeti. Sai ballare? Sai dove sta la biblioteca?
4. Conoscere on the other hand, means to be acquainted with a person or a place. It’s about knowing people and having actually visited places. So, when I want to say that I know the student, I use conoscere. Conosco lo studente. If I want to ask someone if they “know” or are familiar with a particular neighborhood, I use conoscere. Conoscete questo quartiere?
5. Special uses. If used in the past tense, “conoscere” acquires the meaning of “to meet (for the first time)”. So, to say that you met Carla for the first time last year, you would say: Ho conosciuto Carla l’anno scorso. Note the past participle “conosciuto” which is irregular.
• 6. Special uses. Finally, note that the difference in meaning in the following two sentences:
• Sapevo che Maria stava male. I knew that Maria was sick.• Ho saputo che Maria sta/stava male. I found out that Maria is/was sick.
When used in the “passato prossimo”, “sapere” acquires the meaning of “to find out”.Notice also the following expressions:• Lo so. I know.• Viene anche Luigi, sai. Luigi is also coming, you know.
7. Okay, let’s take it out for a test drive. How would you say “I know Paul”? Conosco Paul. How about “We know how to sing”? Sappiamo cantare. “She knows the name of the school.” Conosce il nome della scuola. Finally, how would you say “I’ve been to Rome (I am familiar with the city)”? Conosco Roma.
Things to RememberSo, as you can see, sapere means to know information or to know how to do something. Conoscere means to be acquainted with people or places. Remember that sapere is irregular in its present indicative. If you know this, you’ve got it going on. “Sapere” e “conoscere” non sono difficili, sai? Imparerai a conoscere bene questi verbi. Ciao.
w w w. t h i n k i t a l i a n . c o m 1 7
Reinforce what you have learned in this month’s grammar lesson with these practice phrases. Listen and Repeat!
• Io so che Giovanni è intelligente. I know that John is intelligent.
• Loro sanno che il museo chiude alle nove. They know that the museum closes at nine.
• Voi non sapete sciare? È facilissimo! You don’t know how to ski? It’s easy!
• Ho conosciuto Francesca a casa de Guiseppe. I met Francesca at Giuseppe’s house.
• Non conosciamo la città. We don’t know the city.
• So la lezione. I know the lesson.
• Piacere di conoscerla. Pleased to know you.
• Conosco i miei polli. I know my chickens. (An Italian idiom to indicate that he knows the
people he is dealing with very well.)
Ripetete dopo di me! Repeat after me!
1 8 l g u i g n o 2 0 1 6 l
www.thinkitalian.com PO Box 124949 - San Diego, CA 92112
www.thinkspanish.com PO Box 124949 - San Diego, CA 92112
www.thinkfrench.com PO Box 124949 - San Diego, CA 92112