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Benetton Group S.p.A. Villa Minelli Ponzano Veneto (Treviso) Capitale Sociale: Euro 236.026.454,30 i.v. C.F./R.I. di Treviso n. 00193320264 Gruppo Benetton Bilancio consolidato 2005 Relazione sulla gestione - Prospetti consolidati

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Benetton Group S.p.A.

Villa Minelli

Ponzano Veneto (Treviso)

Capitale Sociale: Euro 236.026.454,30 i.v.

C.F./R.I. di Treviso n. 00193320264

Gruppo Benetton Bilancio consolidato 2005

Relazione sulla gestione - Prospetti consolidati

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Il Gruppo Benetton

8 Quarant’anni di storia

10 Principali società consolidate al 31 dicembre 2005

12 Organi sociali

13 Convocazione di Assemblea ordinaria

15 Lettera agli Azionisti del Presidente e fondatore del Gruppo Benetton, Luciano Benetton

16 Dati economico-finanziari di sintesi

Relazione sulla gestione

21 Il prodotto

22 L’organizzazione produttiva

23 I mercati

24 Le risorse umane

25 Information Technology La comunicazione

26 Amministrazione, fiscale e societario Investor Relation

27 Corporate Governance

36 Altre informazioni Azioni e Azionisti Benetton

38 Benetton in Borsa

41 Rapporti con la società controllante, le sue controllate e altre parti correlate Adempimenti in materia di protezione dei dati personali

42 Amministratori Principali mutamenti organizzativi e societari

43 Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio Evoluzione prevedibile della gestione

44 Risultati consolidati del Gruppo Conto economico consolidato

46 I settori di attività

51 Sintesi della situazione patrimoniale e finanziaria

Prospetti di bilancio consolidato

59 Conto economico consolidato

60 Stato patrimoniale consolidato - Attività

61 Stato patrimoniale consolidato - Patrimonio netto e passività

62 Patrimonio netto - Prospetto delle variazioni

63 Rendiconto finanziario consolidato

orissa21°17’N 85°59’E

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são paulo23°31’S 46°37’W

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tehran35°40’N 51°26’E

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1980

Nasce il Gruppo Benetton.

Inaugurato a Parigi il primo negozio Benetton

all’estero.

Sisley entra a far parte del portafoglio di marchi

del Gruppo.

Il Gruppo esporta il 60% della produzione.

Inaugurato il primo negozio a New York in

Madison Avenue.19

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1983

1985

1986

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Inaugurato il primo negozio a Tokio. Inizia la

collaborazione con Oliviero Toscani.

Il Gruppo entra in Formula Uno come sponsor del team Tyrrel e nel 1986, con l’acquisizione della

Toleman, nasce il team Benetton Formula Limited che vince due campionati del mondo e uno costrutto-

ri. Nel 2000 passa il testimone alla Renault che acquista il team Benetton.

La pubblicità Benetton conquista in Francia il

Grand Prix de la Publicité. È il primo di una serie di

riconoscimenti che, insieme a critiche e censure

alimentano il dibattito in vari Paesi del mondo.

Il Gruppo si quota alle Borse di Milano,

Francoforte e New York.

1989

1991

1994

2005

2003

Inizia la penetrazione nei mercati dell’Est

Europa e della ex-Unione Sovietica.

La prima presenza del marchio in Cina e India.

Nasce Fabrica, il centro di ricerca sulla

comunicazione del Gruppo Benetton.

La famiglia fa un passo indietro dalla gestione e lascia spazio ai manager.

Benetton è presente in 120 paesi con

5.000 negozi. Alessandro Benetton

viene nominato Vice Presidente del

Gruppo.

Quarant’anni di storia

Quarant’anni di storia

Il Gruppo Benetton

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Benetton Retail DeutschlandGmbH München

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Benetton 2 Retail Comérciode Produtos Têxteis S.A. Porto

Benetton Asia Pacific Ltd. Hong Kong

100%

Benetton Argentina S.A. Buenos Aires

95%

Benetton Trading USA Inc. Lawrenceville

100%

Benetton Tunisia S.à r.l. Sahline

100%

Benetton India Pvt. Ltd. Gurgaon

100%

Benetton Real EstateBelgique S.A. Bruxelles

100%

Benetton Real Estate AustriaGmbH Vienna

97%

Benetton Realty PortugalImobiliaria S.A. Porto

100%

Benetton Denmark A.p.S.Copenhagen

100%

Benetton Giyim Sanayi ve Ticaret A.S. Istanbul

50%

United Colors Communication S.A. Lugano

100%

Benetton Austria GmbH Salzburg

100%

Benetton Ungheria Kft. Nagykallo

100%

Benetton Real Estate Spain S.L.Barcelona

100%

Lairb Property Ltd. Dublin

100%

Benetton Japan Co., Ltd. Tokyo

100%

Benetton Manufacturing Holding N.V. Amsterdam

100%

United Colors of Benetton do Brasil Ltda. Curitiba

100%

Benetton Società di Servizi S.A. Lugano

100%

Benetton France S.à r.l.Paris

100%

Benetton Realty Netherlands N.V.Amsterdam

100%

Real Estate Russia Z.A.O.St. Petersburg

25%

100%

Benetton Group S.p.A.Ponzano Veneto (TV)

Benetton Retail Italia S.r.l. Ponzano Veneto (TV)

100%

Benind S.p.A. Ponzano Veneto (TV)

100%

Fabrica S.p.A. Ponzano Veneto (TV)

100%

Benetton Realty Spain S.L.Barcelona

100%

Benetton Real EstateInternational S.A. Luxembourg

100%

Buenos Aires 2000 S.r.l.Ponzano Veneto (TV)

100%

Benetton Realty Russia O.O.O.Mosca

100%

Benetton International Property N.V.S.A. Amsterdam

100%

Benetton Realty France S.A. Paris

56,31%

S.I.G.I. S.r.l. Ponzano Veneto (TV)

100%

New Ben GmbH Frankfurt am Main

51%

100%

Benetton Trading Ungheria KftNagykallo

Benetton Retail (1988) Ltd.London

100%

Benetton Retail Spain S.L.Barcelona

100%

Benetton France CommercialS.A.S. Paris

100%

Shanghai Benetton TradingCompany Ltd. Shanghai

100%

Bencom S.r.l. Ponzano Veneto (TV)

100%

Bentec S.p.A. Ponzano Veneto (TV)

100%

Benetton Deutschland GmbH München

100%

Benair S.p.A.Ponzano Veneto (TV)

100%

Filatura di Vittorio Veneto S.p.A. Vittorio Veneto (TV)

50%

Benetton International S.A. Luxembourg

100%

Benetton Australia Pty. Ltd. Sydney

100%

Olimpias S.p.A. Ponzano Veneto (TV)

100%

Benetton USA Corp. Wilmington

100%

Benetton Holding International N.V.S.A. Amsterdam

100%

Benetton Commerciale Tunisie S.à r.l. Seousse

100%

Benrom S.r.l. Sibiu (Romania)

100%

Benetton Istria D.O.O. Rijeka

100%

Benetton Manufacturing Tunisia S.à r.l. Shaline

100%

Benetton Textil - Confeccao de Têxteis S.A. Porto

100%

Benetton Croatia D.O.O. Osijek

100%

Benetton Slovakia s.r.o. Dolny Kubin

100%

Benetton Beograd D.O.O. Belgrado

100%

Benetton Retailing Japan Co. Ltd. Tokyo

95%

Benetton Kores Inc. Seoul

50%

Principali società consolidate al 31 dicembre 2005

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Organi sociali

Consiglio di Amministrazione

Collegio Sindacale

Società di Revisione

Luciano Benetton (1) Presidente Carlo Benetton Vice Presidente Alessandro Benetton Vice Presidente Silvano Cassano (2) Amministratore Delegato Giuliana Benetton Consiglieri Gilberto Benetton Reginald Bartholomew Luigi Arturo Bianchi Giorgio Brunetti Gianni Mion Ulrich Weiss Pierluigi Bortolussi Segretario del Consiglio

Angelo Casò Presidente

Filippo Duodo Sindaci effettivi Antonio Cortellazzo

Marco Leotta Sindaci supplenti Piermauro Carabellese

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Poteri conferiti (1) Rappresentanza della Società e potere di compiere tutti gli atti pertinenti l’attività sociale a eccezione di quelli riservati

dalla legge al Consiglio di Amministrazione e all’Assemblea degli Azionisti, con limitazioni per talune categorie di atti. (2) Potere di compiere tutti gli atti relativi all’ordinaria amministrazione della Società e, con limiti d’importo, taluni atti di

straordinaria amministrazione.

Convocazione di Assemblea ordinaria

I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea ordinaria in prima convocazione per il giorno 9 maggio 2006, alle ore 10.30, in Ponzano Veneto (TV), Via Villa Minelli n. 1, e, occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 10 maggio 2006, stessa ora e stesso luogo, per deliberare sul seguente

ordine del giorno:

1. Presentazione del bilancio al 31 dicembre 2005, della Relazione del Consiglio di Amministrazione, della Relazione del Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 153 del Decreto Legislativo n. 58/98 e Relazione della Società di Revisione ai sensi dell’art. 156 del Decreto Legislativo n. 58/98. Deliberazioni inerenti e conseguenti;

2. Nomina del Consiglio di Amministrazione previa determinazione del numero dei suoi componenti e della durata in carica;

3. Determinazione del compenso spettante al Consiglio di Amministrazione.

Ai sensi di legge e dell’art. 9 dello Statuto Sociale, per intervenire in Assemblea gli Azionisti dovranno richiedere ai rispettivi intermediari il rilascio della comunicazione che dovrà essere ricevuta dalla Società almeno due giorni prima di quello fissato per l’Assemblea. Le azioni diverranno nuovamente disponibili una volta che l’Assemblea avrà avuto luogo.I Soci possono farsi rappresentare anche da terzi mediante delega scritta ai sensi di legge. Compete al Presidente dell’Assemblea costatare la regolarità delle deleghe e quella dell’esercizio del diritto di intervento all’Assemblea.La documentazione relativa agli argomenti all’ordine del giorno, unitamente alla Relazione in tema di Corporate Governance, sarà depositata presso la Sede sociale e Borsa Italiana S.p.A. entro il termine stabilito dalle norme vigenti e vi rimarrà fino alla data della riunione assembleare a disposizione degli Azionisti che ne potranno ottenere copia.

per il Consiglio di Amministrazione

Il PresidenteLuciano Benetton

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Lettera agli Azionisti del Presidente e fondatoredel Gruppo Benetton, Luciano Benetton

Signori Azionisti,

di solito i compleanni ci inducono a guardare indietro, a ciò che è già stato fatto. A me piace rovesciare il luogo comune, proiettando i nostri 40 anni al futuro come se oggi fosse il primo giorno di attività. Ci sono certamente motivi di solida soddisfazione per il successo della nostra avventura imprenditoriale - li festeggeremo al Centre Pompidou a Parigi, in autunno - ma è altrettanto vero che il “nostro” futuro ricomincia ogni giorno e che dobbiamo, con ottimismo ed energia, mantenerci al suo passo.

I risultati del 2005, a esempio, per noi rappresentano soprattutto le basi per un 2006 in ulteriore crescita. Dimostrano che il nostro Gruppo è attrezzato per affrontare le sfide dei prossimi anni: perché può contare su un azionariato stabile e su una competente struttura manageriale. E, più di tutto, su una capacità di lavorare in team - intesa come partecipazione attiva a un progetto comune estesa a tutto l’arco della catena del valore - che rappresenta il collante della nostra cultura imprenditoriale.

La collaborazione con la rete commerciale di partner-imprenditori, in particolare, si fa di giorno in giorno più stretta e sofisticata: insieme investiamo nell’aggiornamento dei negozi, nel servizio, nel valore dei marchi, nello stile e nella qualità delle collezioni, in contatto diretto con il mercato e più vicini al cliente finale.

La capacità di tessere una “rete di competenze” nel mondo, scegliendo le migliori capacità industriali e commerciali disponibili su cui innestare il know-how Benetton, ci ha permesso da sempre di proiettarci all’esterno e di puntare decisamente allo sviluppo anche in mercati che solo la miopia occidentale può definire emergenti. Come l’India, dove 15 anni di presenza ci garantiscono un solido vantaggio competitivo, e la Cina, che costituiscono anche ottime piattaforme di sviluppo per gli altri mercati dell’area asiatica.

Domani, come oggi, continueremo a puntare allo sviluppo, investendo in hi-tech, innovazione e organizzazione per essere sempre più competitivi, veloci e dinamici, anche di pensiero e idee, e per reagire rapidamente con proposte, programmi, progetti, prodotti, in grado di anticipare le tendenze.

Perché, in definitiva, il nostro futuro comincia proprio a 40 anni.

Luciano BenettonPresidente Benetton Group S.p.A.

canberra35°17’S 149°08’E

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Dati economico-finanziari di sintesi

Applicazione dei principi IFRS

I risultati economico-finanziari del Gruppo del 2005 e degli esercizi posti a confronto sono stati redatti secondo i principi IFRS in vigore alla data di redazione e predisposti in base all’allegato 3D del Regolamento Emittenti n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni. In riferimento all’esercizio 2004, anno di prima applicazione degli International Financial Reporting Standards, è stata predisposta la sezione “Transizione IFRS”, allegata al presente documento, nella quale vengono ampiamente descritte le modalità di transizione nonché gli impatti sulla situazione patrimoniale, finanziaria, economica e sui flussi finanziari consolidati derivanti dall’applicazione degli IFRS.

Dati economici

(in milioni di euro) 2005 % 2004 % Variazione % Ricavi 1.765 100,0 1.704 100,0 61 3,6 Margine lordo industriale 770 43,6 775 45,5 (5) (0,6) Margine di contribuzione 643 36,4 654 38,4 (11) (1,6) Risultato operativo della gestione ordinaria (*) 205 11,6 225 13,2 (20) (8,7) Risultato operativo 157 8,9 158 9,3 (1) (0,4) Utile netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e dei terzi 114 6,5 108 6,4 6 5,3 Utile netto del periodo di pertinenza della Capogruppo 112 6,3 109 6,4 3 2,8

(*) Il Risultato operativo della gestione ordinaria è indicato con l’intento di consentire la valutazione dell’andamento ordinario del business e, agli analisti f inanziari, la valutazione dei risultati sulla base dei loro modelli. Tale configurazione di risultato non è prevista, né dagli IFRS, né dagli US GAAP.

(in milioni di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Capitale di funzionamento 688 711 Attività destinate alla cessione 8 8 Capitale investito netto 1.626 1.654 Posizione finanziaria netta 351 441 Patrimonio netto totale 1.275 1.213 Flusso di cassa generato dalla gestione ordinaria normalizzato 167 (A) 182 (B)

Investimenti/(Disinvestimenti) netti totali (esclusi acquisti e cessioni di titoli) 118 95

Dati patrimoniali-finanziari

31.12.2005 31.12.2004 Utile per azione (euro) 0,62 0,60 Patrimonio netto per azione (euro) 6,95 6,64 Prezzo a fine periodo (euro) 9,62 9,74 Prezzo massimo telematico del periodo (euro) 10,15 10,18 Prezzo minimo telematico del periodo (euro) 7,01 8,33 Capitalizzazione borsistica (migliaia di euro) 1.746.596 1.768.383 N. medio azioni in circolazione 181.558.811 181.558.811 N. azioni che compongono il capitale sociale 181.558.811 181.558.811

Dati azionari e borsistici

Indicatori economico-finanziari

(in %) 31.12.2005 31.12.2004 ROE (Utile netto / Patrimonio netto) 8,87 9,02 ROI (Risultato operativo / Capitale investito netto) 9,67 9,54 EBITDA/Ricavi ((Risultato operativo + ammortamenti + altri costi non monetari) / Ricavi) 16,20 18,30 ROS (Risultato operativo / Ricavi) 8,90 9,26 Utile su ricavi (Utile / Ricavi) 6,34 6,38

Numero organici

31.12.2005 31.12.2004 Totale dipendenti 7.978 7.424

(A) Non include lo smobilizzo di attività finanziarie per 118 milioni di euro.(B) Non include il pagamento dell’imposta sostitutiva per 124,5 milioni di euro, gli effetti derivanti dalla cessione del settore dell’attrezzo sportivo per 49

milioni di euro e l’acquisto di attività finanziarie per 90 milioni di euro

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Relazione sulla gestione

xishuang27°38’N 100°47’E

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Il 2005 è stato un anno a due velocità, che conferma l’unicità del modello di business di Benetton e le potenzialità di un sistema in cui l’imprenditorialità sa reagire con energia a situazioni di sf ida in mercati complessi.

I ricavi consolidati, cresciuti del 3,6%, sono stati trainati dalla positiva performance della stagione autunno-inverno, grazie a riordini decisamente superiori alle iniziali previsioni. A questo risultato hanno contribuito anche il mix di prodotto particolarmente positivo e il signif icativo sviluppo dell’attività nei Paesi del bacino del Mediterraneo, inclusa la Turchia, nell’Est Europa e nel mercato coreano.

L’accentuata competitività e la maggiore f lessibilità delle nostre proposte commerciali hanno saputo offrire ai consumatori di tutto il mondo qualità e stile progettati da un team unico che integra in modo più veloce competenze di design, marketing e capacità industriali.

Il buon controllo sui costi e l’aumento dei volumi ha permesso di bilanciare la pressione sui margini derivante dalla focalizzata azione commerciale centrata sulla rete di vendita e sul cliente f inale.

La disciplina nell’impiego del capitale investito ha permesso di contenere il capitale di funzionamento, a fronte dell’incremento dei ricavi, e di generare ulteriori risorse che potranno essere utilizzate per l’accelerazione dello sviluppo organico della Società.

Nel 2006, 40 anni dopo l’inizio dell’attività imprenditoriale e a 20 dalla sua prima quotazione in Italia, le sf ide che attendono Benetton continuano a essere lo stimolo vitale per ripensare e rinnovare continuamente tutte le aree di attività: questa è la strada per sostenere una crescita prof ittevole, creando valore nel lungo termine per gli shareholder, i partner commerciali e tutti i collaboratori dell’Azienda.

Silvano CassanoAmministratore Delegato

+3,6%ricavi

consolidati

20anni di

quotazione

40anni

di storia

Il prodotto: stile e programmazione

Nel corso del 2005 la Direzione Tecnica di Prodotto, costituita nel 2004, ha consolidato il suo ruolo di collegamento tra le funzioni prodotto, operations e commerciale, con il duplice obiettivo di un sempre migliore servizio alla tradizionale clientela Benetton, la rete mondiale di partner-imprenditori, e di un contatto più diretto con il mercato e il cliente finale.

albuquerque35°06’N 106°36’W

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Una migliore razionalizzazione delle collezioni, in particolare, ha portato nel 2005 alla riduzione media del numero di articoli proposti, diminuendo dispersioni, inefficienze, costi e, nel contempo, rafforzando l’identità e la coerenza dei diversi marchi. In parallelo, per completare l’offerta e cogliere le più ampie opportunità di crescita, le collezioni Benetton comprendono oggi anche capi nice price, basici ma originali, che si ispirano alle esigenze pratiche della vita quotidiana. La pianificazione dell’offerta è finalizzata anche al costante miglioramento della velocità di rifornimento dei punti vendita, per raggiungere a breve l’obiettivo, tra collezioni base, flash, integrazioni e lanci di tendenza, di almeno una proposta nuova ogni quattro settimane. I capi continuativi, che rappresentano il Dna consolidato di ciascun marchio, sono disponibili tutto l’anno in tempi sempre più brevi, per arrivare a consegne entro sette giorni in Italia e 15 nel resto del mondo. Nel 2005 è stata avviata anche la realizzazione, per ciascun marchio, di un Merchandising Plan che analizza l’andamento delle vendite dei diversi capi nell’anno precedente, fornendo ulteriori parametri di indirizzo alla pianificazione e allo sviluppo delle collezioni.

L’organizzazione produttiva: velocità e servizio

Il sistema produttivo Benetton è stato ridisegnato nel 2005 per evolvere da un’organizzazione per Divisioni, lana e cotone a esempio, a una struttura per Unità di Servizio, come a esempio la pianificazione e il controllo di qualità.Il nuovo sistema è più snello, flessibile e integrato e consente di ottimizzare qualità, servizio e velocità di consegna dei prodotti, supportando la crescita produttiva prevista nei prossimi anni. Nel 2005 la produzione di abbigliamento è cresciuta di ben tre milioni di capi rispetto all’anno precedente.

“Le collezioni Benetton sono in costante evoluzione senza perdere la loro identità. Con materie prime innovative, colori aggiornati ai tempi e nuove forme giovani, diamo nuovi stimoli al mercato, progettando capi che comunque evocano sempre la continuità e la storia dei nostri marchi. Dal 2005 nelle collezioni sono entrati con decisione i capispalla, che si sono affiancati al casualwear, mentre la maglieria è stata protagonista di uno speciale progetto colore. La ricerca di nuovi materiali ci ha poi portato alla realizzazione di capi in viscosa di bambù, destinati all’autunno-inverno 2006, dalla mano morbida e naturale, e con avanzate caratteristiche antibatteriche ed ecologiche. La spinta che Benetton ha sempre avuto nel ricercare nuovi materiali e nuove proposte, ci ha portato a intensificare a esempio la collaborazione con il Politecnico di Milano, in particolare su un progetto, finanziato anche dal Ministero della Ricerca, per lo studio e l’eliminazione del peeling nella lana e in altri tessuti. Un altro studio che stiamo sviluppando con l’Istituto di Nanotecnologie di Venezia, riguarda l’applicazione ai tessuti dell’hi-tech infinitamente piccolo, che ci porterà a ulteriori proposte innovative nelle nostre collezioni”. Vincenzo Scognamiglio, direttore prodotto UCB

Questo sistema si avvale di una “rete delle competenze” che fa leva sulle migliori capacità industriali disponibili nei mercati internazionali, su cui innestare, privilegiando di volta in volta le modalità produttive più idonee, il know-how Benetton. In uno scenario di sempre maggiore competitività, sono così garantite velocità di risposta al mercato, qualità del prodotto e soddisfazione del cliente.I Poli di controllo e ricerca Benetton, che governano il sistema, sono operativi nell’Europa dell’Est, nel bacino del Mediterraneo, Tunisia e Turchia in testa, e nelle economie transizionali asiatiche come Cina e India.Sul versante della logistica, nel 2004 è diventato pienamente operativo il nuovo hub di Hong Kong che, affiancando quello europeo, consente un più rapido intervento e un migliore customer service nei mercati di Cina, Paesi del Far East, Giappone e Stati Uniti. Sono in fase di studio altre unità nel mondo, che consolideranno il passaggio da un sistema centralizzato a un nuovo modello di logistica satellitare.

I mercati: conoscenza e sviluppo

Le aree di maggiore crescita nel 2005 sono stati i Paesi dell’Est Europa, del bacino del Mediterraneo - Spagna, Grecia e Turchia - e la Corea. In Turchia, inoltre, è stata costituita una società paritetica con il Gruppo Boyner per sviluppare le attività produttive e commerciali nel Paese e in alcune aree limitrofe.La distribuzione retail, che da quest’anno si avvale di una struttura centrale di coordinamento in Italia, ha superato i 300 negozi nelle principali capitali internazionali della moda, ottenendo confortanti indicatori di performance economica. Il programma di evoluzione dell’architettura interna dei negozi è proseguito nel 2005 con il nuovo concept Sisley, Pentagram, che corrisponde con maggiore coerenza all’immagine glam e al posizionamento del marchio. Lo scorso anno aveva debuttato il concept Twins per UCB, che esprime con efficacia i diversi temi delle collezioni. Nel corso del 2005 sono state avviate politiche commerciali mirate da un lato ad ampliare l’offerta dei prodotti, estesa a capi nice price, favorendo la crescita del traffico di clienti nel punto vendita, e dall’altro a sostenere un aumento dei margini dei partner finalizzato a loro investimenti per aggiornare e rinfrescare la rete di vendita. Gli incoraggianti risultati ottenuti consentono di continuare con fiducia in questa direzione nel 2006.Sul fronte del co-branding, Benetton e Mattel hanno dato vita a una partnership mondiale, attiva fino al 31 dicembre 2006, per la creazione della linea di abbigliamento per bambina “Barbie loves Benetton”, che ha avuto una favorevole accoglienza in tutto il mondo.Per quanto riguarda le licenze, si segnalano l’accordo mondiale per i prodotti Sisley Casa con Zorlu Holding, uno tra i maggiori gruppi imprenditoriali turchi e l’accordo esclusivo

“Nel 2005 Benetton ha festeggiato il quindicesimo anniversario della sua presenza in India e per questo può contare su un solido vantaggio competitivo in un mercato ricco per storia e tradizione, e al tempo stesso strategico per lo sviluppo dell’attività in Asia. La produzione di capi in cotone, camicie e confezioni, accessori e calzature realizzata tramite il network produttivo, che comprende lo stabilimento di Gurgaon (Haryana) non lontano da Delhi, ha consentito di sostenere la forte crescita di Benetton India (posseduta da dicembre 2004 al 100% da Benetton Group), che nel 2005 ha aumentato le vendite del 70 per cento. Gli oltre 50 negozi oggi presenti nel Paese raddoppieranno nei prossimi tre anni”. Gagan Singh, Managing Director di Benetton India

“Stiamo lavorando per inserire la creatività necessaria alla concezione delle collezioni in un quadro omogeneo di comportamenti razionali e organizzativi, per coniugare pienamente l’innovazione di prodotto con la programmazione e rispondere con velocità ed efficacia alle richieste del mercato”. Walter Giuriato, responsabile della Direzione Tecnica di Prodotto

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con la francese Selective Beauty per lo sviluppo e la distribuzione mondiale dei profumi United Colors of Benetton.

Le risorse umane: team e cultura d’impresa

Nell’anno 2005 la direzione ha collaborato all’evoluzione della cultura imprenditoriale del Gruppo ridisegnando la struttura organizzativa secondo tre fondamentali principi guida: team, conoscenza, qualità.La distribuzione a gestione diretta, in particolare, è oggi coordinata da una struttura di Retail centralizzata, che svolge anche funzioni di collegamento tra le diverse unità nel mondo. La nuova Direzione Pianificazione della Produzione consente, attraverso studi di previsione delle dinamiche di mercato, di anticipare e ridurre i tempi produttivi per cogliere tempestivamente le esigenze del mercato. La Direzione Commerciale, a sua volta, è stata ridisegnata secondo i due principali canali di vendita: distribuzione wholesale e catena retail.Sul versante della formazione, si segnala un programma di visual merchandising (concept, comunicazione marchio, allestimento, vetrina) rivolto ai partner-imprenditori, che ha coinvolto nel 2005 oltre 250 negozi.Ai giovani destinati alla carriera commerciale è stato dedicato il progetto Wanna Sell?, che prevede un’esperienza pratica di vendita sul campo, della durata di circa un anno, dove mettere in luce caratteristiche quali forte capacità di vendere, sensibilità al prodotto, concretezza, velocità di integrazione nel sistema. Dopo un primo periodo di sei-otto mesi in negozio, i giovani migliori avanzano nel programma con un periodo di prova presso un agente-capo area Benetton.

“La nuova società Benetton Giyim Sanayi, posseduta pariteticamente da Benetton e Boyner Group, gestisce tutte le attività commerciali dei marchi United Colors of Benetton, Sisley, Playlife e Killer Loop. Secondo il piano di sviluppo il fatturato dovrebbe aumentare del 50 per cento nei prossimi cinque anni, rafforzando in modo consistente la presenza in Turchia. Benetton è cresciuto nel Paese come nessun altro marchio internazionale. Con il percorso di ingresso nell’Unione Europea, inoltre, il nostro mercato interno è destinato a crescere, così come l’attività nelle aree dell’Eurasia che offrono un forte potenziale di sviluppo commerciale. Oggi in Turchia sono già presenti oltre 100 negozi con le insegne Benetton, distribuiti in 50 città”. Zeynep Selgur, General Manager della nuova società

“Barbie e Benetton hanno unito le forze per creare una delle più eccitanti novità del mondo della moda del 2005. Deliziando e sorprendendo i clienti di tutto il mondo nel combinare la brillante abilità di Benetton nel settore abbigliamento e la sua forza nella distribuzione con la più famosa bambola fashion del mondo. Avere successo negli affari oggi significa avere il coraggio di correre dei rischi e sostenere idee innovative e creative. È ciò che fa la differenza tra un buon marchio e un marchio eccezionale. II rapporto Benetton-Barbie dimostra che pensiero innovativo, leadership fantasiosa e coraggio di dar vita a una idea possono generare risultati esaltanti. Mattel è entusiasta della partnership e guarda a future attività innovative con Benetton. Barbie loves Benetton è una partnership splendida e un segno di questi due marchi, conosciuti in tutto il mondo, che rimarrà nel tempo”. Richard Dickson, Senior Vice President marketing, media and entertainment worldwide di Mattel

Information Technology: analisi e affidabilità

Nel corso del 2005 sono stati avviati numerosi interventi nel quadro del Progetto Phoenix, che supporta il core business attraverso il rinnovamento e la piena integrazione dei sistemi IT. Tra i progetti completati, il nuovo sistema informativo del canale Retail, basato sulla piattaforma Oracle, gestisce i principali processi (pianificazione finanziaria, gestione delle attività di sede e dei punti vendita) su un unico sistema centralizzato nel mondo. Il progetto Benettontv prevede l’implementazione di un nuovo portale disponibile per i partner Benetton (agenti, clienti, negozi, buyer), con tutte le garanzie di sicurezza per un accesso controllato. Consentirà di informare in tempo reale l’intera rete commerciale Benetton, aggiornandola sulle iniziative (nuove collezioni, riassortimenti, modalità espositive, teleformazione per il personale) e di raccogliere ordini via web. In particolare è già partito il progetto Articoli continuativi per inserire direttamente gli ordini di questi prodotti e, grazie all’integrazione dei sistemi informativi dell’area produzione e logistica, avere subito la conferma con tempi di consegna garantiti (first in - first out).Completato il progetto Planning, per la pianificazione della produzione, e implementata la prima fase del progetto “Sell-out”, per acquisire in tempo reale le tendenze del mercato, è avanzata la diffusione graduale del sistema centrale di Amministrazione e Controllo, basato su piattaforma SAP. Tra gli altri progetti 2005, si segnalano il supporto al Ciclo Attivo Benetton, dalla raccolta ordini all’evasione su piattaforma SAP AFS; l’adozione della tecnologia Java per completare e avviare il sistema di imballo; la progettazione di una nuova infrastruttura tecnologica di collegamento ad alta velocità di trasmissione dati (MAN - Metropolitan Area Network) tra le sedi di Benetton Group, basata nell’area di Treviso.

La comunicazione: innovazione e visione

Nel 2005 è stato avviato il progetto di comunicazione per celebrare i 40 anni del Gruppo Benetton, che culminerà in un grande evento di moda e arte progettato da Fabrica, nell’ottobre 2006 a Parigi, presso il prestigioso Centre Pompidou.Nel corso dell’anno il centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton ha proseguito la sua attività multiculturale e internazionale con progetti ed eventi che spaziano dalla campagna mondiale di promozione turistica per la Regione Veneto a Flipbook, il progetto di media art che raccoglie quasi 200.000 animazioni e vanta 15 milioni di visitatori (ha vinto il Grand Prize al Japan Media Art Festival); dalla comunicazione e grafica di mostre d’arte al documentario video sulla città di Shanghai per la Televisione Svizzera Tedesca.La campagna United Colors of Benetton, fotografata da David Sims per Fabrica, ha

“Il progetto Phoenix-SAP vede IBM impegnata al fianco di Benetton con la divisione Business Consulting Services. È un progetto strategico per l’Azienda che si propone il rinnovamento del sistema informatico a supporto dei principali processi aziendali, a partire dall’area commerciale e dalla logistica. IBM si sente fortemente coinvolta e sta lavorando come un’unica squadra con Benetton, condividendo impegni, obiettivi e risultati”. Andrea Pontremoli, Amministratore Delegato di IBM Italia

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riaffermato con stile di oggi i valori del marchio, in particolare colore, gioventù e contemporaneità. Sisley ha ribadito il suo carattere di marchio sexy, glamour e di tendenza nella campagna autunno-inverno 2005, ambientata nei vicoli di Napoli dal graffiante fotografo Terry Richardson.Il successo delle collezioni di abbigliamento nel 2005 è stato sostenuto anche dalla comunicazione, con la significativa crescita a livello mondiale, +16%, dei redazionali moda pubblicati su periodici e quotidiani.Sul versante new media, hanno debuttato il blog benettontalk, aperto al dialogo con i giovani della rete, e il nuovo sito riservato ai media di tutto il mondo.

Amministrazione, fiscale e societario: competenza e rigore Nel corso del 2005 è stata completata la transizione agli International Financial Reporting Standards (IAS/IFRS), che sono divenuti i principi contabili di riferimento per il Bilancio Consolidato del Gruppo Benetton. La Relazione semestrale 2005, presentata nello scorso mese di settembre, è stata per la prima volta redatta in base agli IFRS e riportava al suo interno il documento di “transizione”, che riconciliava il bilancio 2004 con i nuovi principi contabili, descrivendo nel dettaglio i principali impatti degli stessi. È quindi continuato lo sforzo di aggiornamento e di formazione del personale amministrativo centrale e periferico nonché di perfezionamento dei sistemi informativi contabili. L’aggiornamento e la formazione hanno anche riguardato il personale delle aree fiscale e societaria, investite da numerose e importanti novità normative.A partire dal 2006, anche il Bilancio d’esercizio della Capogruppo Benetton Group S.p.A. sarà redatto secondo gli IFRS. Sempre nel corso del 2006, la struttura sarà impegnata nel soddisfare gli adempimenti richiesti dalle Leggi n. 62/2005 (Normativa sul Market Abuse) e n. 262/2005 (Legge sul Risparmio).Infine, il 2006 sarà per il Gruppo Benetton, in quanto quotato al NYSE, l’esercizio di prima applicazione di quanto previsto alla sezione n. 404 del Sarbanes Oxley Act, legge americana del 2002. Tale norma richiede alle società quotate negli USA di prevedere e documentare un dettagliato sistema di controlli e documentazione circa i processi aziendali e i dati di bilancio.

Investor Relation: proattività e disciplina

Durante l’anno l’attività dell’Investor Relation ha voluto rafforzare la comunicazione diretta con i gestori di tutto il mondo; sono stati infatti organizzati con continuità presentazioni, conference call e incontri diretti con il management.

“Lavorare per Benetton è molto divertente: è intrigante vedere come l’Azienda ha unito abbigliamento e valori, moda e colore. Come fotografo tendo all’essenziale e interpretare i colori e le trame dei tessuti, combinarli insieme e rendere un’immagine fluida e moderna, è una sfida che affronto con piacere. Nelle campagne per Benetton ho cercato di dare nuova luce a prodotti e temi quali segni distintivi del marchio, uno dei primi a essere veramente “globale”, con un’inconfondibile immagine internazionale”. David Sims, fotografo di moda

Un ulteriore perfezionamento della comunicazione con il mercato retail è stato raggiunto con l‘arricchimento del sito internet, www.benettongroup.com/investors/, dove sono state sviluppate nuove sezioni (Social e Glossary) e approfondimenti alle sezioni già esistenti. È stata inoltre introdotta una nuova modalità di confronto, rivolta in particolare agli analisti, una “virtual room” che permette un confronto corale su temi di discussione di interesse comune.Particolare attenzione è stata posta nell’anno a comunicare in modo chiaro ed esaustivo gli impatti derivanti dall’adozione dei principi IAS/IFRS.A fine anno, infine, è stata realizzata una identificazione dell’azionariato mirata a individuare la ripartizione geografica e la struttura degli investitori istituzionali. La ricerca ha evidenziato che le azioni detenute dagli investitori europei sono pari a circa il 55% del flottante identificato, il 40% circa è detenuto da investitori americani e il 5% da giapponesi.

Corporate Governance

Anche nel 2005, il Gruppo Benetton ha rivolto particolare attenzione alla Corporate Governance, procedendo nell’evoluzione delle strutture organizzative di controllo, decisionali e gestionali in conformità alla best practice nazionale e internazionale e nel rispetto degli standard richiesti dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate.Il sistema di governo societario, come di seguito delineato, è ispirato ai principi di correttezza e trasparenza nella gestione e nell’informazione, realizzati anche attraverso un continuo processo di verifica della loro efficienza ed efficacia. La Società adotta il sistema tradizionale di governo societario in virtù del quale l’organo di gestione dell’impresa è il Consiglio di Amministrazione, l’organo di vigilanza in ordine al rispetto, tra l’altro, della legge, dello statuto e dei principi di corretta amministrazione è il Collegio Sindacale mentre la società di revisione esercita il controllo contabile. Nell’ambito di tale sistema di governance assume un ruolo di primaria importanza il Comitato per il Controllo Interno, come di seguito meglio precisato nel paragrafo a questo dedicato.

Controllo della Società. Come più in dettaglio descritto nella sezione Controllo della Società della Relazione sulla gestione relativa al bilancio 2005 e in base all’ultima rilevazione disponibile, l’Azionista Edizione Holding S.p.A. detiene il controllo della Società con una partecipazione del 67,144%.

Consiglio di Amministrazione. Amministratori. Comitato Esecutivo. Operazioni con parti correlate.Consiglio di Amministrazione. Nel corso dell’esercizio 2005, il Consiglio di Amministrazione ha tenuto nove riunioni, nelle quali ha esaminato e approvato le linee guida dell’attività operativa del Gruppo, le proposte organizzative e gli indirizzi generali quanto alla gestione delle risorse umane, le proposte di riorganizzazione della struttura societaria, l’andamento della gestione, le operazioni straordinarie, i risultati consuntivi trimestrali e semestrali. In tali riunioni gli Amministratori esecutivi hanno, inoltre, fornito adeguata informazione al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale relativamente alle eventuali operazioni rilevanti, atipiche, inusuali o con parti correlate.

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Il Consiglio di Amministrazione ha destinato particolare attenzione all’analisi dei resoconti periodici forniti dal Comitato per il Controllo Interno, aventi a oggetto l’attività svolta, la valutazione dell’adeguatezza del sistema di controllo interno e l’aggiornamento in ordine agli adempimenti posti in essere dal Comitato ai sensi del cd. Sarbanes Oxley Act (normativa statunitense che la Società è tenuta a rispettare in conseguenza alla quotazione del titolo Benetton presso il New York Stock Exchange). In occasione delle riunioni consiliari sono state fornite agli Amministratori, con ragionevole anticipo, la documentazione e le informazioni necessarie per consentire al Consiglio di deliberare con consapevolezza sulle materie sottoposte al suo esame.L’attuale sistema di deleghe di poteri conferiti dal Consiglio di Amministrazione in data 16 maggio 2005, come di seguito illustrato, e le procedure di informazione adottate, garantiscono che al Consiglio stesso vengano sottoposte tutte le operazioni aventi maggiore rilievo per la Società e per il Gruppo con riferimento agli aspetti economici, patrimoniali e finanziari. È infatti previsto che gli Amministratori esecutivi, pur se in possesso dei relativi poteri, sottopongano tali operazioni all’approvazione preventiva del Consiglio d’Amministrazione.Particolare attenzione è stata rivolta alle operazioni con parti correlate, come meglio precisato nel successivo paragrafo “Operazioni con Parti Correlate”.

Amministratori. L’attuale Consiglio di Amministrazione, nominato dall’Assemblea del 16 maggio 2005, è composto da 11 Amministratori e rimane in carica fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2005. I curricula completi degli Amministratori sono disponibili sul sito della Società alla sezione Corporate Governance. Il Presidente, Luciano Benetton, dispone del potere di rappresentanza della Società e del potere di compiere tutti gli atti pertinenti l’attività sociale con limitazioni per talune categorie di atti e in particolare per operazioni di: - acquisto e alienazione di partecipazioni azionarie, quote sociali, titoli obbligazionari di

società per importi superiori a 25 milioni di euro;- acquisto e cessione di aziende e rami d’azienda, acquisto e vendita di immobili per

importi superiori a 25 milioni di euro; - concessione di mutui a soggetti diversi da società controllate per importi superiori a 5

milioni di euro. L’Amministratore Delegato, Silvano Cassano, dispone del potere di compiere gli atti relativi all’ordinaria amministrazione e taluni atti di straordinaria amministrazione, con limiti di importo, in particolare, per operazioni di:- acquisto e alienazione di partecipazioni azionarie, quote sociali, per importi superiori a 5

milioni di euro;- acquisto e alienazione titoli e obbligazioni per importi superiori a 10 milioni di euro; - acquisto e cessione di aziende e rami d’azienda, acquisto e vendita di immobili per

importi superiori a 10 milioni di euro; - concessione di mutui a soggetti diversi da società controllate per importi superiori a 5

milioni di euro;- garantire posizioni debitorie di società non interamente controllate, direttamente o

indirettamente, da Benetton Group S.p.A.Tutti gli altri Consiglieri non dispongono di poteri gestionali.Il Consiglio di Amministrazione ha nominato due Vice Presidenti (Carlo Benetton e Alessandro Benetton) ai quali è attribuita, in via disgiunta, la rappresentanza della Società in caso di assenza o impedimento del Presidente.Gli Amministratori non esecutivi in carica sono sette (Carlo Benetton, Gilberto Benetton, Giuliana Benetton, Reginald Bartholomew, Luigi Arturo Bianchi, Giorgio Brunetti e Ulrich Weiss) e di questi, quattro (Reginald Bartholomew, Giorgio Brunetti, Luigi Arturo Bianchi e Ulrich Weiss) sono “indipendenti” rispetto alla proprietà e al management aziendale, secondo la nozione di indipendenza fornita dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate in vigore nell’esercizio 2005. Tutti gli Amministratori partecipano con assiduità alle attività consiliari. Il Consiglio di Amministrazione, anche sulla base delle informazioni fornite dagli Amministratori stessi, valuta annualmente la sussistenza dei requisiti di indipendenza di ogni suo componente ai sensi del precitato Codice di Autodisciplina. Non sono previsti limiti alla rieleggibilità degli Amministratori.

Schema di Corporate Governance - 2005

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Il prospetto che segue riporta le cariche che gli Amministratori ricoprono in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, non appartenenti al Gruppo:

La Società ha recentemente adottato una nuova Policy di Gruppo, recepita anche da parte dei consigli di amministrazione delle società controllate, relativa all’esercizio dei poteri da parte dei Procuratori di Benetton Group S.p.A. e degli Amministratori e Procuratori di tutte le società da questa controllate. Tale Policy prevede la preventiva autorizzazione da parte dell’organo collegiale di amministrazione delle singole società, ovvero da parte dell’assemblea delle stesse, per l’esecuzione delle seguenti operazioni, ove queste non si realizzino nell’ambito dell’ordinaria dinamica dei rapporti infragruppo: rilascio di garanzie, concessione o richiesta di finanziamenti, acquisto o cessione di immobili, acquisto o cessione di partecipazioni in società e (salvo eccezioni) di aziende. Tale Policy garantisce al Gruppo, in linea di principio, poteri decisionali uniformi in capo agli Amministratori e Procuratori di tutte le controllate, anche con sede all’estero, indipendentemente dalle previsioni della normativa locale.

Comitato Esecutivo. Il Comitato Esecutivo è formato dal Presidente Luciano Benetton, dall’Amministratore Delegato Silvano Cassano e dai Consiglieri Alessandro Benetton e Gianni Mion.Alle riunioni del Comitato Esecutivo partecipano il Collegio Sindacale e il Presidente del Comitato per il Controllo Interno, entrambi senza diritto di voto.Il Comitato Esecutivo ha il compito, tra gli altri, di definire, su proposta dell’Amministratore Delegato - in via preliminare all’esame del Consiglio di Amministrazione - i piani strategici, industriali e finanziari della Società e del Gruppo, il budget annuale e le previsioni infrannuali. Il Comitato Esecutivo, inoltre, esamina e approva i progetti di investimento e disinvestimento di particolare rilevanza, la concessione di finanziamenti, la prestazione di garanzie e affronta l’analisi delle problematiche più rilevanti connesse all’andamento della Società, anche per consentire al Consiglio di Amministrazione un più efficace espletamento delle competenze di legge.Il Comitato Esecutivo nell’esercizio 2005 si è riunito tre volte.

Operazioni con Parti Correlate. I Principi di Comportamento in materia di operazioni con parti correlate e di operazioni significative, adottati già nel 2004 e formalmente recepiti da tutte le controllate nel corso dell’esercizio 2005, ribadiscono la centralità del Consiglio di Amministrazione nel sistema di governance della Società e hanno garantito che nell’esercizio 2005 le operazioni disciplinate venissero sempre eseguite secondo criteri di correttezza sostanziale e procedurale.Le operazioni con Parti Correlate atipiche, inusuali ovvero concluse a condizioni non standard, la cui competenza non fosse riservata al Consiglio di Amministrazione, sono state comunque sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio stesso. Maggiori dettagli sulle operazioni con Parti Correlate effettuate nell’esercizio di riferimento sono rinvenibili alla voce “Rapporti con la società controllante, le sue controllate e altre parti correlate“ della Relazione sulla gestione del Bilancio consolidato.Sono state sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione anche le operazioni aventi un significativo rilievo patrimoniale, economico e finanziario per la Società e per il Gruppo e che per corrispettivo, qualità della controparte, oggetto, modalità o tempi di realizzazione potessero avere effetti sulla salvaguardia del patrimonio aziendale. Per entrambi i tipi di operazioni sopra esposte il Consiglio di Amministrazione ha deliberato sulla base, tra l’altro, di un’approfondita informativa acquisita con adeguato anticipo.

Amministratore Carica Società Luciano Benetton Consigliere 21,Investimenti S.p.A., Edizione Holding S.p.A. Carlo Benetton Vice Presidente Edizione Holding S.p.A. Gilberto Benetton Presidente Autogrill S.p.A., Edizione Holding S.p.A., Ragione S.A.p.A. di G. Benetton & C. Vice Presidente Telecom Italia S.p.A., Olimpia S.p.A. Consigliere Aldeasa S.A., Mediobanca S.p.A., Lloyd Adriatico S.p.A., Autostrade S.p.A., Pirelli & C. S.p.A., Schemaventotto S.p.A., Infrastrutture e Sviluppo S.p.A. Giuliana Benetton Consigliere Edizione Holding S.p.A. Alessandro Benetton Presidente e Amm. Delegato 21,Investimenti S.p.A. Presidente 21 Partners S.G.R. S.p.A., 21,Investimenti Partners S.p.A., 21 Network S.p.A. Vice Presidente Nordest Merchant S.p.A. Amministratore Unico Saibot S.r.l. società unipersonale Consigliere Edizione Holding S.p.A., Autogrill S.p.A., Sirti S.p.A., Permasteelisa S.p.A., Industrie Zignago Santa Margherita S.p.A. Membro del Consiglio di Sorveglianza 21 Centrale Partners S.A. Reginald Bartholomew Presidente Merrill Lynch Italy Vice Presidente Merrill Lynch Holdings Ltd Consigliere Pirelli & C. Real Estate S.p.A. Giorgio Brunetti Consigliere Autogrill S.p.A., Carraro S.p.A., Messaggerie Italiane S.p.A. Revisore dei conti Autorità per l’energia e il gas Luigi Arturo Bianchi Consigliere Anima S.G.R. S.p.A., Assicurazioni Generali S.p.A., MBE Holding S.p.A. Gianni Mion Vice Presidente TIM Italia S.p.A. Amministratore Delegato Edizione Holding S.p.A. Consigliere Aldeasa S.A., 21,Investimenti S.p.A., Autogrill S.p.A., Autogrill Group Inc., Autostrade S.p.A., Cartiere Burgo S.p.A., Olimpia S.p.A., Telecom Italia S.p.A., Fondazione Cassa di Risparmio di Venezia, Luxottica Group S.p.A., Infrastrutture e Sviluppo S.p.A., Schemaventotto S.p.A., Igli S.p.A. Ulrich Weiss Consigliere Ducati Motors S.p.A., Bego Medical AG (Bremen)

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I citati Principi di Comportamento non prevedevano espressamente l’allontanamento dalla riunione consiliare, al momento della deliberazione, degli Amministratori aventi un proprio interesse nell’operazione. In tal modo è stata rimessa al Consiglio la decisione sull’opportunità o meno dell’allontanamento, quando questo potesse pregiudicare il mantenimento del quorum costitutivo della riunione. Il 30 marzo 2006 il Consiglio di Amministrazione della Società ha adottato la nuova Procedura per le Operazioni con Parti Correlate e per le Operazioni Significative, recependo le ultime indicazioni in materia da parte del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate e ispirandosi alla migliore pratica nazionale e internazionale nell’individuazione dei soggetti, delle operazioni coinvolte e delle procedure aziendali necessarie per agevolare gli opportuni flussi informativi.La nuova Procedura prevede una definizione più estesa (sulla base delle indicazioni dello IAS 24) per l’identificazione delle parti correlate di Benetton Group S.p.A., più rigorose procedure autorizzative e di informativa per le operazioni con tali soggetti, richiedendo, tra l’altro, in determinati casi, un parere preventivo sull’operazione rilasciato dal Comitato per il Controllo Interno. La nuova Procedura prevede altresì che l’Amministratore che, per conto proprio o di terzi abbia un interesse, anche potenziale o indiretto, in una determinata operazione della Società, si allontani al momento della deliberazione, ovvero, qualora la sua presenza sia necessaria per mantenere il quorum costitutivo, si astenga dalla votazione. La nuova Procedura per Operazioni con Parti Correlate e per Operazioni Significative verrà recepita nel corso dell’esercizio 2006 da tutte le società del Gruppo. L’intera Procedura è consultabile sul sito internet della Società, alla sezione Corporate Governance.

Collegio Sindacale. Il Collegio Sindacale è composto da:- Angelo Casò - Presidente;- Filippo Duodo - Sindaco Effettivo;- Antonio Cortellazzo - Sindaco Effettivo; - Marco Leotta - Sindaco Supplente; - Piermauro Carabellese - Sindaco Supplente.I curricula completi dei Sindaci sono disponibili sul sito della Società alla sezione Corporate Governance.Tutti i Componenti del Collegio Sindacale sono stati nominati in data 16 maggio 2005. Il loro mandato scade alla data dell’Assemblea di approvazione del bilancio dell’esercizio 2007. La nomina dei Sindaci è avvenuta nel rispetto dei criteri stabiliti dall’art. 148 TUF (vigente alla data della nomina), recepiti nell’art. 19 dello Statuto Sociale, sulla base delle liste presentate presso la sede sociale 10 giorni liberi prima dell’Assemblea e corredate da adeguata illustrazione dei requisiti personali e professionali dei candidati.Non è presente un Sindaco espressione della minoranza, non avendo quest’ultima provveduto al deposito di liste alternative.Il Collegio Sindacale nel corso dell’esercizio 2005 si è riunito 12 volte.

Attività di direzione e coordinamento ai sensi degli artt. 2497 ss. Codice Civile. Tutte le società italiane interamente controllate, direttamente o indirettamente, da Benetton Group S.p.A. hanno riconosciuto, già nel gennaio 2004, ai sensi dell’art. 2497 e seguenti del Codice Civile, l’attività di direzione e coordinamento svolta dalla Capogruppo

Benetton Group S.p.A. Al riguardo sono stati posti in essere gli adempimenti pubblicitari di legge.

Comitato per la Remunerazione e Comitato per le proposte di nomina degli Amministratori. Il Consiglio di Amministrazione, in attuazione del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate e con i compiti nello stesso indicati, ha confermato, per l’esercizio 2005, quali membri del Comitato per la Remunerazione i Consiglieri Reginald Bartholomew, Ulrich Weiss e Gianni Mion, Presidente. Il Comitato è dunque composto prevalentemente da Amministratori non esecutivi; tra i membri del Comitato, in considerazione dell’attuale composizione dell’azionariato della Società, figura un Amministratore non indipendente.Il Comitato per la Remunerazione, per espressa previsione del relativo regolamento di funzionamento, formula le proprie proposte, da sottoporre all’attenzione del Consiglio di Amministrazione, in assenza dei diretti interessati che si allontanano dalla riunione al momento della discussione e della deliberazione che li riguardino. Nel corso dell’esercizio 2005 il Comitato per la Remunerazione si è riunito due volte. Anche per l’esercizio 2005 i compensi degli Amministratori esecutivi e/o con particolari incarichi sono stati ripartiti dal Consiglio di Amministrazione sulla base della proposta formulata dal Comitato per la Remunerazione, nella misura indicata nelle note esplicative al Bilancio Consolidato del Gruppo Benetton, previa determinazione del compenso complessivo da parte dell’Assemblea, come da previsione statutaria. Nel corso dell’esercizio 2004, il Comitato per la Remunerazione ha inoltre proposto, anche avvalendosi della collaborazione di una società esperta nell’elaborazione di sistemi di remunerazione variabile, l’adozione di un Piano di Stock Option volto a incentivare e fidelizzare l’alta dirigenza della Società. La Società ha poi adottato il Piano proposto e ha attribuito a cinque suoi manager un totale di 3.233.577 opzioni la cui convertibilità in un pari numero di azioni della Società, da acquistare al prezzo di 8,984 euro ciascuna, è subordinato al raggiungimento di determinati risultati e obiettivi aziendali.Ulteriori informazioni sono esposte nel paragrafo “stock option” della Relazione sulla gestione a corredo del bilancio civilistico e consolidato di Benetton Group S.p.A. Il Piano di Stock Option è consultabile sul sito internet della Società, alla sezione Corporate Governance. Il Consiglio di Amministrazione non ha ancora ritenuto di costituire un Comitato per le proposte di nomina degli Amministratori, in considerazione dell’attuale composizione dell’azionariato della Società.La nomina degli Amministratori avviene sulla base di un’unica lista che viene depositata presso la sede sociale prima dell’Assemblea dei Soci, corredata da adeguata illustrazione dei requisiti personali e professionali delle persone che figurano in tale lista.

Comitato per il Controllo Interno. Controllo Interno. Il Comitato per il Controllo Interno è composto da tre Amministratori non esecutivi indipendenti. Il 16 maggio 2005 sono stati confermati nella carica i consiglieri Ulrich Weiss e Luigi Arturo Bianchi ed è stato nominato Giorgio Brunetti. La Società, in considerazione della quotazione del titolo Benetton presso il New York Stock Exchange, adeguandosi alle previsioni della recente normativa statunitense prevista per i foreign private issuers, nel corso del 2005 ha individuato nel Comitato per il Controllo Interno l’organismo deputato a svolgere tutte le attività e adempimenti attribuiti dalla citata normativa all’audit committee.

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Tale opzione, oggetto di una delibera formale del Consiglio di Amministrazione della Società, è stata formalmente comunicata alla Securities Exchange Commission (SEC) di Washington e dalla stessa approvata. È stato possibile adottare questa soluzione grazie alla preesistenza, nella Società, di un Comitato per il Controllo Interno - composto di soli Amministratori indipendenti, uno dei quali (Prof. Giorgio Brunetti) financial expert come definito dalla richiamata normativa - già adeguatamente strutturato ed efficace, grazie anche alla funzione aziendale “Controllo Interno” della quale si avvale per la propria attività. È stato necessario, di conseguenza, modificare il regolamento del Comitato per il Controllo Interno, attribuendo a tale organo, compatibilmente con la normativa italiana, tutte le competenze, doveri, facoltà e responsabilità previsti negli Stati Uniti per l’audit committee. Il Comitato per il Controllo Interno, allo scopo di cui sopra, ha, tra l’altro, i seguenti compiti:- valutare, con l’ausilio del Responsabile del Controllo Interno, il processo di formazione

dei dati di bilancio;- valutare, unitamente al Responsabile della funzione amministrativa e alla società di

revisione, l’adeguatezza dei principi contabili utilizzati;- ricevere, quale soggetto di riferimento della società di revisione, informazioni e/o

comunicazioni in merito al bilancio consolidato e al Form 20-F su criticità relative a determinati trattamenti contabili e/o trattamenti contabili alternativi;

- ricevere dal management o trasmettere allo stesso informazioni e/o comunicazioni relative a tali argomenti;

- valutare, con l’assistenza del Responsabile della funzione amministrativa e del Responsabile del Controllo Interno, le proposte formulate dalle società di revisione per ottenere l’affidamento del relativo incarico, formulando la proposta di affidamento dell’incarico che il Consiglio di Amministrazione dovrà presentare all’Assemblea;

- valutare i risultati esposti nella relazione della società di revisione;- adottare le procedure per a) ricevere e trattare i reclami ricevuti dalla Società da parte

di chiunque, relativi ad aspetti contabili, a controlli interni sulla contabilità o in materia di auditing in genere; b) ricevere, archiviare e trattare denunce o contestazioni presentate da dipendenti relative ad aspetti contabili o in materia di auditing in genere garantendo l’anonimato del dipendente. Adempimento cui è stata data esecuzione tramite l’adozione della “Procedura per denunce, reclami e contestazioni al Comitato per il Controllo Interno”;

- valutare ed esprimere in via preventiva e come condizione necessaria all’affidamento dell’incarico, un parere, anche di congruità, su tutti i servizi di revisione e non prestati dalla società di revisione;

- verificare l’indipendenza della società di revisione.Il Comitato ha svolto le proprie funzioni nel corso dell’esercizio 2005 riunendosi otto volte sotto la presidenza del Dott. Ulrich Weiss e con la partecipazione dell’intero Collegio Sindacale, in conformità all’adottato regolamento di funzionamento. La funzionalità e adeguatezza del sistema di controllo interno sono state assicurate dal Consiglio di Amministrazione, anche tramite la relativa funzione aziendale coordinata dal Responsabile del Controllo Interno. Quest’ultimo riporta direttamente al Presidente del Comitato per il Controllo Interno.

I sistemi organizzativi e informativi sono risultati adeguati a garantire, anche verso società controllate, il monitoraggio del sistema amministrativo-contabile. È continuata l’attività di mappatura dei processi, dei rischi e dei controlli esistenti relativi ai principali processi operativi delle società del Gruppo, procedendo nel contempo a un’analisi di congruità delle connesse procedure di controllo interno. Tale attività, tenuto conto della quotazione dei titoli Benetton anche nel mercato statunitense, è stata svolta nel rispetto altresì delle previsioni normative contenute nel cd. Sarbanes Oxley Act.In questo contesto, gli Amministratori indipendenti, il Collegio Sindacale e la società di revisione hanno ricevuto adeguata informativa.Nel corso dell’esercizio 2005 l’Organismo di Vigilanza e Controllo, previsto dall’art. 6, comma 1, lett. b) del D. Lgs. n. 231/2001, composto da Ulrich Weiss, Presidente, da Luigi Arturo Bianchi e da Roberto Taiariol, ha svolto attività di controllo sul funzionamento e sull’osservanza del Modello di Organizzazione e Gestione adottato dalla Società. Tale Modello si ricorda essere costituito da:- Codice etico e di condotta;- Procedure operative e sistemi di reporting;- Organismo di vigilanza e controllo;- Sistema disciplinare.Il “Regolamento del Comitato per il Controllo Interno” e la “Procedura per denunce, reclami e contestazioni al Comitato per il Controllo Interno” sono consultabili presso il sito internet della Società, alla sezione Corporate Governance.

Trattamento delle informazioni riservate. La gestione delle informazioni riservate è curata dall’Amministratore Delegato, d’intesa con il Presidente. I medesimi, peraltro, dispongono affinché vengano effettuate adeguate verifiche quanto alla qualificazione delle informazioni riservate ai sensi e per gli effetti della normativa vigente. I comunicati stampa relativi all’approvazione del bilancio d’esercizio, della relazione semestrale, della relazione trimestrale, nonché di operazioni straordinarie che fossero soggette all’approvazione dell’organo amministrativo sono approvati dal Consiglio di Amministrazione. Le comunicazioni e i rapporti con organi di stampa e con gli Azionisti istituzionali e privati sono riservati rispettivamente alle funzioni aziendali Stampa e Comunicazione e Rapporti con gli Investitori. In attuazione del “Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S.p.A.” la Società si era già dotata sin dall’esercizio 2002 del “Codice di Comportamento sull’Internal Dealing”, volto a disciplinare gli obblighi informativi relativi alle operazioni effettuate sugli strumenti finanziari emessi da Benetton Group S.p.A. da parte dei soggetti definiti nello stesso Codice quali “Persone Rilevanti”. Gli obblighi di comunicazione posti dal precitato Codice a carico delle Persone Rilevanti prevedevano tempistiche più ristrette e coinvolgevano categorie di soggetti e tipologie di titoli più estese rispetto a quanto previsto dal Regolamento di Borsa Italiana S.p.A. Il 30 marzo 2006 la Società ha adottato il nuovo Regolamento per l’Internal Dealing, che prevede e disciplina, in conformità a quanto previsto dall’art. 114 del Testo Unico della Finanza e dall’art. 152 sexies e seguenti del Regolamento Emittenti, entrambi recentemente emendati, nuovi termini, condizioni e modalità di comunicazione delle operazioni effettuate sui titoli Benetton da parte delle cd “Persone Rilevanti” (come definite nello stesso Regolamento).

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Il Regolamento per l’Internal Dealing è consultabile presso il sito internet della Società, alla sezione Corporate Governance.

Adeguamenti normativi in materia di Corporate Governance. La funzione Affari Societari, coordinandosi con le funzioni aziendali di volta in volta interessate, assicura il rispetto della normativa vigente in materia di Corporate Governance, operando anche in considerazione della quotazione del titolo Benetton presso le borse di New York e Francoforte. Al riguardo promuove e propone l’aggiornamento della struttura e degli strumenti di governance in adeguamento alle novità normative, curando, tra l’altro, l’adozione degli opportuni regolamenti di autodisciplina in coerenza con la best practice nazionale e internazionale.

Rapporti con gli Investitori istituzionali e con gli altri Soci. La funzione Rapporti con gli Investitori garantisce la corretta gestione dei rapporti con gli analisti finanziari, gli Investitori istituzionali e gli Azionisti privati italiani ed esteri, occupandosi, tra gli altri compiti, di coordinare le attività con gli addetti della Comunità Finanziaria.La funzione, nel rispetto dei criteri di correttezza, chiarezza e parità di accesso all’informazione, rende disponibile sul sito www.benettongroup.com/investors/ ampia documentazione e informativa riguardanti la Società, con particolare riferimento alle informazioni price sensitive.

Sul sito, alla sezione Corporate Governance, sono inoltre disponibili, come già accennato, i seguenti documenti: Statuto Sociale, Regolamento sull’Internal Dealing, Modello di Organizzazione e Gestione, Procedura per le Operazioni con Parti Correlate e per le Operazioni Significative, Procedura per denunce, reclami e contestazioni al Comitato per il Controllo Interno, Regolamento del Piano di stock option, comunicati stampa, informazioni finanziarie periodiche.

Il presente documento è disponibile sul sito www.benettongroup.com/investors/ alla sezione Corporate Governance.

Altre informazioni Azioni e Azionisti BenettonAzioni proprie. Nel corso del periodo di riferimento Benetton Group S.p.A. non ha acquistato, né ceduto azioni proprie, né azioni o quote di società controllanti, né direttamente, né tramite società controllate, fiduciarie o per interposta persona.

Azioni detenute da Amministratori e Sindaci. Gli Amministratori Sigg. Luciano, Gilberto, Giuliana e Carlo Benetton detengono direttamente e indirettamente, con quote paritetiche, l’intero capitale sociale di Edizione Holding S.p.A., società controllante di Benetton Group S.p.A. e titolare di una partecipazione pari al 67,144% del capitale sociale. Fermo restando quanto indicato, gli Amministratori Sigg. Luciano, Gilberto, Giuliana e Carlo Benetton, i loro coniugi non legalmente separati e i loro figli minori, non hanno

detenuto nel corso del 2005 altre quote di partecipazione in Benetton Group S.p.A. o in società dalla stessa controllate, né direttamente, né per il tramite di società controllate, di società fiduciarie o per interposta persona, a eccezione di quanto sottoindicato per i Sigg. Gilberto e Alessandro Benetton.Come risulta da apposite dichiarazioni ricevute, nel corso del 2005 non risultano detenute partecipazioni nella Società dagli altri Amministratori e dai Sindaci, a eccezione di quanto risulta dal prospetto che segue.

Piano di Stock Option. Il Consiglio di Amministrazione di Benetton Group S.p.A. in data 9 settembre 2004, in esecuzione della delega ricevuta dall’Assemblea straordinaria tenutasi in pari data, decise di aumentare, a titolo oneroso, il capitale sociale da 236.026.454,30 euro a 240.230.104,40 euro a servizio di un Piano di incentivazione azionaria, emettendo 3.233.577 opzioni che conferiscono il diritto di sottoscrivere lo stesso numero di azioni della Società, al prezzo di 8,984 euro. Qualora l’aumento deliberato non venga totalmente sottoscritto entro il termine di volta in volta fissato, il capitale risulterà aumentato di un importo pari alle sottoscrizioni raccolte fino alla scadenza di tale termine. Tali opzioni (cd. stock option) rappresentano uno strumento di incentivazione e fidelizzazione a medio e lungo termine dei dipendenti e Amministratori, scelti tra i vertici operativi della Società e società controllate, investiti delle funzioni ritenute strategicamente più rilevanti. Il ciclo di assegnazione previsto, che riguarda cinque dirigenti del Gruppo, si compone di un periodo di vincolo all’esercizio delle opzioni della durata di quattro anni dalla data di assegnazione (cd. vesting period) e di un periodo di ulteriori cinque anni per l’esercizio delle opzioni stesse; è tuttavia prevista la possibilità, a certe condizioni, di esercitare fino a un massimo del 50% delle opzioni assegnate già dopo due anni dalla data di assegnazione. La quota di opzioni assegnate che diverrà effettivamente esercitabile dipenderà dal livello di raggiungimento, cumulato nei periodi di vesting, di determinati obiettivi che utilizzano come indicatore di performance l’EVA (Economic Value Added) con riferimento al quadriennio 2004-2007. Maggiori dettagli sono contenuti nel “Regolamento al Piano di stock option” reperibile alla voce “Regolamenti” della sezione Corporate Governance/Investor Relations del sito www.benettongroup.com/investors/ della Società.

Numero azioni Numero Numero Numero azioni possedute al Società azioni azioni possedute al Titolo del Nome e cognome 31.12.2004 partecipata acquistate vendute 31.12.2005 possesso Gilberto Benetton 45.000 Benetton Group S.p.A. - - 45.000 Proprietà Alessandro Benetton 4.000 Benetton Group S.p.A. - - 4.000 Proprietà Ulrich Weiss 3.500 Benetton Group S.p.A. - - 3.500 Proprietà

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Piano di Stock Option 2004

Controllo della Società. Edizione Holding S.p.A., con sede legale a Treviso - Italia, è una holding di partecipazioni interamente posseduta dalla famiglia Benetton, che detiene la partecipazione di controllo della Società con 121.905.639 azioni ordinarie pari al 67,144%.

Benetton in BorsaIl titolo Benetton ha chiuso il 2005 con una performance sostanzialmente in linea rispetto al 2004, a un prezzo di 9,62 euro rispetto ai 9,74 euro registrati il 31 dicembre 2004. Durante l’anno sono stati scambiati volumi medi giornalieri di circa 660 mila pezzi.

Gli ADR Benetton (American Depositary Receipts) in circolazione presso il NYSE sono aumentati nell’anno di circa 450 mila pezzi, portando il totale dei titoli a 2.172.289 (equivalenti a 4.344.578 azioni ordinarie, ovvero il 7,1% del flottante). L’ADR Benetton ha chiuso le contrattazioni del 30 dicembre 2005 a 22,9 dollari (26,76 dollari al 31 dicembre 2004).

Diritti scaduti e Diritti estinti Diritti Nuovi diritti Diritti non esercitati nel periodo Diritti di cui esistenti al assegnati esercitati o decaduti per cessazioni esistenti al esercitabili al (in euro) 01.01.2005 nel periodo nel periodo nel periodo dal servizio 31.12.2005 31.12.2005 N. opzioni 3.233.577 - - - - 3.233.577 - Rapporto di assegnazione 1,781 - - - - 1,781 - Prezzo d’esercizio medio ponderato 8,98 - - - - 8,98 - Prezzo di mercato 9,74 - - - - 9,62 -

Azionisti % Edizione Holding S.p.A. 67,144 Investitori istituzionali e banche 9,718 Altri investitori 23,138

Composizione azionaria (1) Numero Azionisti Numero azioni Da 1 a 4.999 azioni 21.807 10.314.682 Da 5.000 a 9.999 azioni 256 1.638.047 Da 10.000 azioni e oltre 294 148.888.512 Azioni non classificate - 20.717.570 Totale 22.357 181.558.811

(1) Come da ultima rilevazione di Spafid del 30 gennaio 2006.

Andamento dell’ADR Benetton Group nel 2005

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Azione Benetton Group (euro) Volume azione

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Turchiacon Boyner

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Fragrancesof Benetton

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Barbie- Benetton Group

16-05Risultati

1° trim. eAss. Azionisti

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semestrali 2005

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nove mesi 2005

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risultaticonsol. 2004

13-05AccordoUnited

Fragrancesof Benetton

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Barbie- Benetton Group

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1° trim. eAss. Azionisti

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semestrali 2005

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Rapporti con la società controllante, le sue controllate e altre parti correlateIl Gruppo Benetton intrattiene limitati rapporti di natura commerciale con Edizione Holding S.p.A. (società controllante), con società da questa controllate e con soggetti terzi che direttamente o indirettamente sono legati da interessi comuni con l’Azionista di maggioranza. I rapporti commerciali intrattenuti con tali soggetti sono improntati alla massima trasparenza e a condizioni di mercato.Tali operazioni riguardano soprattutto acquisti di crediti d’imposta e di servizi.Inoltre, le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale previsto dagli articoli 117 e seguenti del TUIR DPR 917/86 in base all’offerta proposta dalla consolidante Edizione Holding S.p.A., che ha provveduto all’esercizio dell’opzione per tale regime in data 30 dicembre 2004. La durata dell’opzione è triennale a partire dall’esercizio 2004. I rapporti derivanti dalla partecipazione al consolidato sono regolati da uno specifico Regolamento approvato e sottoscritto da tutte le società aderenti. Sono di seguito dettagliati i relativi dati:

Il Gruppo ha posto in essere anche operazioni con imprese direttamente o indirettamente controllate, o comunque sotto l’influenza di dirigenti operanti nell’ambito del Gruppo stesso. Il management della Capogruppo ritiene che tali operazioni siano concluse a condizioni di mercato. Il valore complessivo di tali operazioni, tuttavia, non è rilevante in rapporto al valore complessivo della produzione del Gruppo. Nessun Amministratore o dirigente o socio ha posizioni debitorie nei confronti del Gruppo.

Adempimenti in materia di protezione dei dati personaliLa Società ha adempiuto agli obblighi previsti dalla normativa in vigore per quanto riguarda il trattamento mediante Sistemi Informatici di informazioni riguardanti dati “sensibili” o “giudiziari”.In particolare la Società, utilizzando i Sistemi Informativi del Gruppo Benetton, si è adeguata alle misure minime di sicurezza previste, adottando il modello di Documento Programmatico sulla Sicurezza (DPS) già previsto dalla previgente normativa e ora prescritto dal disciplinare tecnico allegato al Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 (Testo Unico in materia di protezione dei dati personali).Tutte le società del Gruppo si sono adeguate al modello di sicurezza dei dati adottato dalla Società Capogruppo.

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Crediti 40.959 32.684 - di cui per adesione al consolidato fiscale di Edizione Holding S.p.A. 39.567 32.283 Debiti 39.110 19.825 - di cui per adesione al consolidato fiscale di Edizione Holding S.p.A. 37.466 18.664 Acquisti di materie prime 1.773 2.982 Acquisti di cespiti 2.800 - Altri costi e servizi 14.832 13.229 Vendite di prodotti - 17 Prestazioni di servizi e altri proventi 641 937

Evoluzione del dividendo per azione (2001-2005, in euro)

2001 2002 2003 2004 2005

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Evoluzione del dividend yield (2001-2005, in %)

2001 2002 2003 2004 2005

0,41

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2001 2002 2003 2004 2005

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2005 2004 2003(1) 2002(1) 2001(1)

Utile/(Perdita) per azione (euro) 0,62 0,60 0,59 (0,05) 0,82 Patrimonio netto per azione (euro) 7,02 6,64 6,47 6,29 6,86 Dividendo per azione (euro) 0,34 (*) 0,34 0,38 0,35 0,41 Pay out ratio (%) 55 57 64 n.a. 50 Dividend yield 3,5 3,9 3,8 4,8 3,6 Prezzo al 31.12 (euro) 9,62 9,74 9,11 8,50 12,72 Prezzo massimo telematico (euro) 10,15 10,18 11,30 15,90 22,44 Prezzo minimo telematico (euro) 7,01 8,33 5,90 8,50 9,75 Prezzo per azione/Utile per azione 15,5 16,2 15,4 n.a. 15,5 Prezzo per azione/Patrimonio netto per azione 1,4 1,5 1,4 1,4 1,9 Capitalizzazione borsistica (milioni di euro) 1.747 1.768 1.654 1.543 2.309 N. medio azioni in circolazione 181.558.811 181.558.811 181.558.811 181.341.018 180.720.969 N. azioni che compongono il capitale sociale 181.558.811 181.558.811 181.558.811 181.558.811 181.558.811(1) Dati ante transizione IFRS/IAS. (*) Proposto.

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AmministratoriGli Amministratori della Società Capogruppo al 31 dicembre 2005 sono i seguenti:

Luciano Benetton, Gilberto Benetton, Carlo Benetton e Giuliana Benetton sono fratelli; Alessandro Benetton è figlio di Luciano Benetton.Per il 2005 il compenso attribuito dall’Assemblea degli Azionisti al Consiglio di Amministrazione di Benetton Group S.p.A. è stato fissato in complessivi 4.369 mila euro. Principali mutamenti organizzativi e societariNel costante obiettivo della semplificazione della struttura societaria del Gruppo, Benetton International S.A. ha deliberato, con efficacia dal 1° gennaio 2005, un aumento di capitale sottoscritto da Benetton Holding International N.V. S.A. mediante il conferimento in natura di tutte le sue attività e passività, incluse le partecipazioni societarie.Benetton International S.A., nel mese di maggio, ha acquistato da terzi il 50% di una società di diritto turco, poi denominata Benetton Giyim Sanayi ve Ticaret A.S. Tale società svolge l’attività produttiva e distributiva precedentemente gestita su licenza dal partner turco.Alla fine del mese di giugno, a seguito del venir meno di precedenti esigenze operative, si è formalizzata la fusione per incorporazione in Benetton International S.A. della controllata Benetton Finance S.A. Benetton International S.A. ha inoltre costituito, nel mese di ottobre, la società commerciale Benetton Denmark A.p.S. con sede in Danimarca, controllata al 100%.

La controllata Benetton Manufacturing Holding N.V. ha costituito: - nel mese di aprile la società Benetton Istria D.O.O., con sede a Rijeka in Croazia.

Tale società sarà operativa, nel corso del 2006, nel contesto dell’attività produttiva delocalizzata;

- el mese di ottobre la società Benrom S.r.l. con sede in Romania, che svolgerà anch’essa attività nell’ambito produttivo;

- la società Benetton Beograd D.O.O., con sede in Serbia e Montenegro.Alla società Benetton Manufacturing Holding N.V. sono inoltre state conferite dal socio Benetton International S.A., nel mese di dicembre, le partecipazioni in Benetton Retail (1988) Ltd., Benetton Retail Spain S.L., Benetton Retail Deutschland GmbH, Benetton Trading Ungheria Kft., Benetton 2 Retail Comércio de Produtos Têxteis S.A.

Nel primo semestre si è conclusa la procedura di costituzione della Shanghai Benetton Trading Company Ltd., con sede a Shanghai, avente a oggetto attività di retail. In ottobre

è stato acquisito il residuo 15% del capitale sociale di detta società che è divenuta pertanto interamente controllata.

Nell’ambito dello sviluppo commerciale, alla fine del mese di ottobre, in Tunisia è stata costituita una società commerciale denominata Benetton Commerciale Tunisie S.à r.l., interamente controllata da Benetton Manufacturing Tunisia S.à r.l.

Nel mese di ottobre, la controllata Olimpias S.p.A., al fine di adeguare la propria capacità produttiva ai prospettati minori fabbisogni del Gruppo, ha deliberato di procedere alla cessazione dell’attività industriale nell’unità produttiva ubicata a Cassano Magnago (Varese).

Nell’ambito di un’operazione di cessione di crediti d’imposta effettuata da Edizione Holding S.p.A. nei confronti di altra società dalla stessa controllata, Edizione Holding S.p.A. ha liquidato alle società italiane del Gruppo Benetton la quota di crediti d’imposta di loro competenza; il pagamento è avvenuto nel mese di novembre per un ammontare totale previsto di circa 17 milioni di euro.

Il 1° dicembre ha acquistato efficacia civilistica la fusione per incorporazione nella controllante Fabrica S.p.A. della società Colors Magazine S.r.l. che svolgeva la propria attività nel campo editoriale pubblicando la rivista “Colors”. L’operazione si colloca nell’ambito del continuo processo di razionalizzazione della struttura organizzativa e gestionale delle attività del Gruppo Benetton. Consentirà inoltre di pervenire a una più diretta ed efficace gestione integrata dell’attività editoriale che continuerà a essere svolta dalla società incorporante.

Bencom S.r.l., nel mese di dicembre, ha costituito una propria stabile organizzazione in Svezia per la gestione diretta di alcuni negozi. Benetton Real Estate International S.A., nel mese di dicembre, ha costituito la società di diritto olandese Benetton Realty Netherlands N.V. e ha ceduto la partecipazione in Benetton Realty Russia O.O.O. a S.I.G.I. S.r.l. Quest’ultima ha successivamente provveduto a sottoscrivere un aumento del capitale sociale della società russa mediante il conferimento in natura di alcuni immobili siti in Russia.

Nel corso dell’esercizio sono infine state liquidate le società di diritto inglese Denware Ltd. e Opal Link Ltd. e la società di diritto tunisino Benetton Trading S.à r.l. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizioNell’ambito delle strategie di espansione commerciale nell’Est Europa, Benetton Real Estate International S.A. ha formalizzato l’acquisto dell’intero capitale sociale della società Real Estate Russia Z.A.O. al fine di perfezionare un investimento immobiliare in San Pietroburgo (Russia).

Evoluzione prevedibile della gestioneLe dinamiche di raccolta degli ordini 2006 mostrano una risposta positiva dei partner nei diversi mercati alle nuove proposte di prodotto e alle nuove iniziative commerciali intraprese. Inoltre, in linea con quanto già registrato nel secondo semestre del 2005, è atteso un ulteriore miglioramento delle performance economiche dei negozi a gestione diretta.

Nome e cognome Data di nascita Nomina Carica Luciano Benetton 13.05.1935 1978 Presidente Carlo Benetton 26.12.1943 1978 Vice Presidente Alessandro Benetton 02.03.1964 1998 Vice Presidente Silvano Cassano 18.12.1956 2003 Amministratore Delegato Giuliana Benetton 08.07.1937 1978 Consigliere Gilberto Benetton 19.06.1941 1978 Consigliere Gianni Mion 06.09.1943 1990 Consigliere Giorgio Brunetti 14.01.1937 2005 Consigliere Ulrich Weiss 03.06.1936 1997 Consigliere Reginald Bartholomew 17.02.1936 1999 Consigliere Luigi Arturo Bianchi 03.06.1958 2000 Consigliere

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Il significativo aumento dei volumi e un mix di prodotto che punta alla crescita degli accessori e di segmenti di collezione ad alto valore unitario, come a esempio il capospalla e i capi dedicati all’uomo, fanno prevedere un incremento dei ricavi consolidati 2006 almeno pari a quello registrato nel 2005.Nel 2006, inoltre, è prevista una crescita significativa dei mercati del bacino del Mediterraneo, Est Europa, Corea, Cina e India.Sempre nel 2006 l’Azienda resterà focalizzata sulla ricerca di competenze specifiche e distretti industriali internazionali in cui innestare il proprio know-how, per garantire la qualità dei propri prodotti e la soddisfazione dei clienti finali. La continua ricerca di efficienza del sistema produttivo e commerciale permette di prevedere un EBIT nell’ordine del 9,5-10% dei ricavi consolidati e un utile netto attorno al 6,5%.

Risultati consolidati del Gruppo

Conto economico consolidatoVengono di seguito evidenziati i dati salienti economico-reddituali per l’esercizio 2005, tratti dallo schema di conto economico riclassificato per destinazione (le variazioni percentuali sono calcolate su dati puntuali). La riconciliazione con il conto economico per natura è inclusa nelle note esplicative al bilancio consolidato nella sezione “Altre informazioni”.

(in milioni di euro) 2005 % 2004 % Variazione % Ricavi 1.765 100,0 1.704 100,0 61 3,6 Consumo materiali e lavorazioni esterne 846 47,9 779 45,7 67 8,6 Salari, stipendi e oneri relativi 85 4,8 87 5,1 (2) (2,5) Ammortamenti industriali 21 1,2 21 1,2 - 0,4 Altri costi industriali 43 2,5 42 2,5 1 1,5 Margine lordo industriale 770 43,6 775 45,5 (5) (0,6) Distribuzione e trasporti 56 3,2 48 2,8 8 18,0 Provvigioni 71 4,0 73 4,3 (2) (4,0) Margine di contribuzione 643 36,4 654 38,4 (11) (1,6) Stipendi e oneri relativi 135 7,7 126 7,4 9 7,5 Pubblicità e promozionali 61 3,5 54 3,1 7 13,5 Ammortamenti 64 3,6 74 4,4 (10) (13,5) Altri costi e proventi 178 10,0 175 10,3 3 1,6 Risultato operativo gestione ordinaria (*) 205 11,6 225 13,2 (20) (8,7) Oneri/(Proventi) non ricorrenti 48 2,7 67 3,9 (19) (28,3) Risultato operativo 157 8,9 158 9,3 (1) (0,4) Utili di imprese collegate - - - - - - (Oneri)/Proventi finanziari (23) (1,3) (22) (1,3) (1) 5,3 (Oneri)/Proventi da coperture valutarie e differenze cambio - - - - - - Utile ante imposte 134 7,6 136 8,0 (2) (1,2) Imposte 20 1,1 28 1,6 (8) (26,7) Utile/(Perdita) netto dell’esercizio 114 6,5 108 6,4 6 5,3 attribuibile a: - Azionisti della Società Capogruppo 112 6,3 109 6,4 3 2,8 - Azionisti terzi 2 0,2 (1) - 3 n.s.(*) Il risultato operativo della gestione ordinaria è indicato con l’intento di consentire la valutazione dell’andamento ordinario del business e, agli analisti f inanziari, la valutazione

dei risultati sulla base dei loro modelli. Tale configurazione di risultato non è prevista, né dagli IFRS, né dagli US GAAP.

I ricavi ammontano a 1.765 milioni di euro, rispetto ai 1.704 milioni del 2004, con un incremento del 3,6%. Le vendite dell’abbigliamento verso terzi risultano pari a 1.629 milioni di euro, con un incremento su base annua del 3,9% rispetto ai 1.568 milioni del 2004; nel quarto trimestre l’aumento dei ricavi di tale segmento si è attestato al 7,4%. L’andamento dei ricavi è influenzato principalmente dagli effetti della politica di sviluppo della rete commerciale e dal miglioramento nel mix prodotto, oltre che dalle iniziative intraprese per la crescita della rete commerciale diretta. Tale crescita è stata determinata inoltre dal buon andamento dei riassortimenti della collezione Autunno/Inverno 2005, dalla risposta positiva del mercato alla collezione Primavera/Estate 2006 e dal contributo dei Paesi del bacino del Mediterraneo, Turchia inclusa, dell’Est Europa e del mercato coreano. Nel settore “Abbigliamento” è rilevante l’effetto prodotto dai ricavi della nuova partnership turca, che da maggio a dicembre ha conseguito un fatturato pari a 30 milioni di euro. Le vendite sono state anche influenzate da un andamento positivo dei cambi per circa 10 milioni di euro pari allo 0,6% dei ricavi.Il segmento del tessile, che risente di una situazione di mercato difficile, consegue ricavi verso terzi per 100 milioni di euro, rispetto ai 106 milioni di euro del 2004, con una diminuzione pari al 6,4%.

I ricavi del segmento “Altri e non allocati”, che includono le sole vendite relative all’attrezzo sportivo, sono pari a 36 milioni di euro, rispetto ai 30 milioni del 2004 con un incremento del 22%.Il costo del venduto aumenta in valore assoluto di 66 milioni di euro, con un’incidenza percentuale sui ricavi che si attesta al 56,4%, rispetto al 54,5% del 2004. Il margine lordo industriale si attesta a 770 milioni di euro, con un’incidenza del 43,6% sui ricavi, rispetto al 45,5% del 2004, influenzato dalle sopra menzionate azioni di sviluppo commerciale, bilanciate in parte dalle efficienze produttive. Il margine viene lievemente influenzato anche da un minor utilizzo della capacità produttiva del comparto tessile.Le spese di vendita ammontano a 127 milioni di euro rispetto ai 121 milioni dell’esercizio di confronto, con un’incidenza sui ricavi pari al 7,2% rispetto al 7,1% dell’esercizio 2004. I costi di distribuzione e trasporto aumentano per i maggiori volumi e soprattutto in relazione alla crescita delle vendite in Corea; tale incremento è parzialmente compensato dalla diminuzione del costo delle provvigioni che beneficia del passaggio in capo al Gruppo di agenzie in Italia e Germania, avvenuto nel corso del 2004. Il margine di contribuzione si attesta a 643 milioni di euro, rispetto ai 654 milioni del 2004, con un’incidenza che passa dal 38,4% al 36,4% dei ricavi.Le spese generali e gli oneri operativi ammontano a 438 milioni di euro rispetto ai 429 milioni del 2004. Il costo del lavoro a struttura, pari a 135 milioni di euro, aumenta del 7,5%, con un’incidenza sui ricavi che passa dal 7,4% al 7,7%, per effetto dell’espansione della rete commerciale in gestione diretta e di una maggior incidenza della politica di incentivazione del personale. Le spese di pubblicità e promozionali rilevano un aumento pari a 7 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi pari al 3,5% rispetto al 3,1% del precedente esercizio; l’incremento è correlato principalmente a servizi erogati a favore di terzi.Gli ammortamenti a struttura del 2005, pari a 64 milioni di euro, diminuiscono rispetto ai 74 milioni dell’esercizio di confronto con un’incidenza che passa dal 4,4% al 3,6%. Tale diminuzione è imputabile a due fattori: l’adeguamento, avvenuto nel 2004, del valore

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contabile di alcune attività legate alla rete commerciale e il cambio di stima della vita utile dei fabbricati a uso commerciale.Gli altri costi e proventi, pari a 178 milioni di euro, aumentano di 3 milioni di euro rispetto all’esercizio di confronto, con un aumento dell’1,6% e un’incidenza sui ricavi che passa dal 10,3% al 10%; in tale voce sono incluse le spese di struttura, gli accantonamenti, gli oneri operativi netti e altri costi e proventi diversi. Le spese di struttura, pari a 82 milioni di euro, aumentano di 4 milioni di euro rispetto al 2004, con un’incidenza invariata sui ricavi pari al 4,6%. Gli accantonamenti totali ammontano a 25 milioni di euro, contro i 45 milioni di euro stanziati nel 2004, di cui 17 milioni di euro per rischi su crediti, rispetto ai 39 milioni del 2004; la copertura del relativo fondo è pari all’11,2% dei crediti commerciali rispetto al 12,9% del 31 dicembre 2004 in virtù di una miglior qualità del credito in essere alla data di chiusura del bilancio. Gli oneri operativi e diversi netti passano da 52 milioni di euro del precedente esercizio a 71 milioni di euro con un’incidenza che passa dal 3,1% al 4%. Tale incremento è attribuibile principalmente ai fitti passivi della rete commerciale.Gli oneri netti non ricorrenti del 2005 accolgono costi di ristrutturazione e adeguamenti ai valori correnti di alcune attività connesse alla rete commerciale per 25 milioni di euro, svalutazioni di attività non riconducibili al “core business” per 9 milioni di euro, oneri legati alla riorganizzazione del settore tessile per 4 milioni di euro e altri oneri vari per 10 milioni di euro. La diminuzione per 19 milioni di euro rispetto al precedente esercizio è imputabile a minori oneri legati alla ristrutturazione della rete commerciale.L’utile operativo ante oneri finanziari netti e imposte si attesta a 157 milioni di euro, rispetto ai 158 milioni del 2004, con un’incidenza sui ricavi che passa dal 9,3% all’8,9%. In linea l’incidenza sui ricavi degli oneri finanziari netti e delle differenze cambio, pari all’1,3%; gli oneri finanziari netti aumentano di un milione di euro; tale risultato si deve all’effetto combinato della diminuzione dell’indebitamento medio dell’esercizio, del lieve aumento dei tassi di interesse relativi al debito di alcune partecipate estere, e dall’incremento della componente finanziaria derivante dalle coperture valutarie.Il carico fiscale ammonta a 20 milioni rispetto ai 28 milioni di euro del precedente esercizio, con l’incidenza fiscale sull’utile ante imposte che scende dal 20,3% al 15,1%. La riduzione del carico fiscale deriva principalmente dalla valutazione effettuata, in base alle prospettive di redditività futura, dei benefici fiscali connessi alla riorganizzazione societaria del 2003. L’utile netto di periodo di spettanza del Gruppo si attesta a 112 milioni di euro, rispetto ai 109 milioni del 2004, con un’incidenza sui ricavi netti pari al 6,3%, rispetto al 6,4% dell’esercizio 2004.

I settori di attivitàLe attività del Gruppo vengono ripartite in tre settori allo scopo di fornire strumenti gestionali e decisionali adeguati al management e dati rappresentativi e significativi dell’andamento aziendale agli investitori finanziari. Tali settori di attività sono:• abbigliamento, rappresentativo dell’abbigliamento casual, con i marchi United Colors of

Benetton, Undercolors e Sisley, e dell’abbigliamento sportivo, sviluppato con i marchi Playlife e Killer Loop. In tale settore confluiscono anche i dati relativi all’attività delle società immobiliari;

• tessile, composto dalle attività di produzione e vendita di materie prime (tessuti, filati ed etichette), semilavorati, servizi industriali;

Ricavi verso terzi 2005 per attività

Ricavi verso terzi 2005 per area geografica

Vendite 2005 per marchio

milioni di euro Abbigliamento Tessile Altri e non allocati

1.629 100 36

2,0%5,7%

92,3%

milioni di euro Europa AsiaAmeriche Resto del mondo

1.481 207 73 4 83,8%

11,7%

4,1% 0,2%

milioni di euro United Colors of Benetton SisleyPlaylifeKiller Loop Altre vendite 73,9%

19,1%

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milioni di euro Abbigliamento Tessile Altri e non allocati

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milioni di euro Europa AsiaAmeriche Resto del mondo

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milioni di euro United Colors of Benetton SisleyPlaylifeKiller Loop Altre vendite 73,9%

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milioni di euro Abbigliamento Tessile Altri e non allocati

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milioni di euro Europa AsiaAmeriche Resto del mondo

1.481 207 73 4 83,8%

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milioni di euro United Colors of Benetton SisleyPlaylifeKiller Loop Altre vendite 73,9%

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Dati economici settore Abbigliamento

I ricavi verso terzi del settore si attestano a 1.629 milioni di euro, rispetto ai 1.568 milioni del 2004, con un incremento percentuale del 3,9%. L’andamento dei ricavi è influenzato principalmente dagli effetti della politica di sviluppo della rete commerciale e dal miglioramento del mix prodotto, oltre che dalle iniziative intraprese per la crescita della rete commerciale diretta. Come precedentemente commentato, la crescita dei ricavi è stata determinata inoltre dal buon andamento dei riassortimenti della collezione Autunno/Inverno 2005, dalla risposta positiva del mercato alla collezione Primavera/Estate 2006 e dal contributo dei Paesi del bacino del Mediterraneo, Turchia inclusa, dell’Est Europa e del mercato coreano.Il costo del venduto, pari a 887 milioni di euro, si incrementa in valore assoluto di 60 milioni di euro, pari al 7,3%, con un’incidenza percentuale sui ricavi che passa dal 52,8% al 54,4%. L’effetto dell’arricchimento del prodotto viene parzialmente compensato dalle maggiori efficienze produttive raggiunte. Il margine lordo si attesta a 744 milioni di euro, pari al 45,6% dei ricavi, rispetto al 47,2% del 2004. Le spese di vendita ammontano a 119 milioni di euro, rispetto ai 113 milioni dell’esercizio precedente: diminuiscono le provvigioni per effetto del passaggio, in capo al Gruppo, di agenzie in Italia e Germania precedentemente in gestione a terzi, mentre aumentano di 9 milioni di euro i costi di distribuzione correlati soprattutto all’incremento delle vendite in Corea; tale crescita non impatta, in modo significativo, il margine di contribuzione che si attesta a 625 milioni di euro rispetto ai 628 milioni del 2004 con un’incidenza che passa dal 40,1% al 38,3%.Aumentano le spese generali e gli oneri operativi, che nel 2005 ammontano a 421 milioni, rispetto ai 410 milioni di euro dell’esercizio di confronto, migliorando anche l’incidenza percentuale che passa dal 26,3% al 25,8%. In tale voce sono inclusi gli stipendi e oneri relativi che aumentano da 118 milioni a 127 milioni di euro, soprattutto per lo sviluppo della rete commerciale diretta e per una maggior incidenza della politica di incentivazione del personale. Aumentano lievemente le spese di pubblicità e promozionali, che passano da 54 milioni a 60 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi che passa dal 3,4% al 3,7%. Tale incremento è correlato principalmente a servizi erogati a favore di terzi. Gli ammortamenti ammontano a 63 milioni di euro, rispetto ai 73 milioni di euro del 2004, con l’incidenza percentuale che si attesta al 3,8% rispetto al 4,6% del corrispondente

Altri e non (in milioni di euro) Abbigliamento Tessile allocati Elisioni Consolidato Ricavi verso terzi 1.629 100 36 - 1.765 Ricavi tra settori 2 170 - (172) - Ricavi totali 1.631 270 36 (172) 1.765 Costo del venduto 887 243 34 (169) 995 Margine lordo industriale 744 27 2 (3) 770 Spese di vendita 119 10 - (2) 127 Margine di contribuzione 625 17 2 (1) 643 Spese generali e oneri operativi 421 15 2 - 438 Risultato operativo gestione ordinaria 204 2 - (1) 205 Oneri/(Proventi) non ricorrenti 44 4 - - 48 Risultato operativo 160 (2) - (1) 157 Ammortamenti 66 18 1 - 85 Altri costi non monetari (svalutazioni 41 2 - - 43 e stock option) EBITDA 267 18 1 (1) 285

Altri e non (in milioni di euro) Abbigliamento Tessile allocati Elisioni Consolidato Ricavi verso terzi 1.568 106 30 - 1.704 Ricavi tra settori - 194 - (194) - Ricavi totali 1.568 300 30 (194) 1.704 Costo del venduto 827 264 28 (190) 929 Margine lordo industriale 741 36 2 (4) 775 Spese di vendita 113 10 - (2) 121 Margine di contribuzione 628 26 2 (2) 654 Spese generali e oneri operativi 410 17 4 (2) 429 Risultato operativo gestione ordinaria 218 9 (2) - 225 Oneri/(Proventi) non ricorrenti 68 1 (2) - 67 Risultato operativo 150 8 - - 158 Ammortamenti 76 18 1 - 95 Altri costi non monetari (svalutazioni) 59 - - - 59 EBITDA 285 26 1 - 312

(in milioni di euro) 2005 % 2004 % Variazione % Ricavi verso terzi 1.629 1.568 61 3,9 Ricavi tra settori 2 - 2 n.s. Ricavi totali 1.631 100,0 1.568 100,0 63 4,1 Costo del venduto 887 54,4 827 52,8 60 7,3 Margine lordo industriale 744 45,6 741 47,2 3 0,5 Spese di vendita 119 7,3 113 7,1 6 6,1 Margine di contribuzione 625 38,3 628 40,1 (3) (0,6) Spese generali e oneri operativi 421 25,8 410 26,3 11 2,4 Risultato operativo gestione ordinaria 204 12,5 218 13,8 (14) (6,2) Oneri/(Proventi) non ricorrenti 44 2,7 68 4,3 (24) (35,6) Risultato operativo 160 9,8 150 9,5 10 7,2 EBITDA 267 16,4 285 18,2 (18) (6,2)

• altri e non allocati, che include principalmente le attività relative all’attrezzo sportivo per quanto riguarda la produzione effettuata per conto terzi da parte di una società produttiva del Gruppo.

Di seguito, a fini comparativi, vengono riproposti i dati economici dei settori degli anni 2005 e 2004.

Dati economici per settore - 2005

Dati economici per settore - 2004

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di 1 milione di euro rispetto all’esercizio di confronto; l’incidenza percentuale sui ricavi passa dal 2,3% al 2,2% del 2005.Il risultato operativo evidenzia una perdita di 2 milioni di euro, rispetto a quello positivo del 2004 pari a 8 milioni di euro.

Il numero medio dei dipendenti del periodo è pari a 1.618 unità.

Dati economici settore Altri e non allocati

Il settore include le vendite relative all’attrezzo sportivo soprattutto per quanto riguarda la produzione effettuata per conto terzi da parte di una società produttiva del Gruppo. L’aumento dei ricavi, tra i due esercizi di confronto, ammonta a 6 milioni di euro, pari al 22%. L’incidenza del costo del venduto passa dal 92% al 93,8%.Le spese generali e gli oneri operativi diminuiscono di 2 milioni di euro. Il risultato operativo risulta sostanzialmente in pareggio.

Il numero medio dei dipendenti del periodo è pari a 227 unità.

Sintesi della situazione patrimoniale e finanziariaGli elementi più significativi della situazione patrimoniale e finanziaria, raffrontati con quelli relativi al 31 dicembre 2004, sono i seguenti:

(in milioni di euro) 2005 % 2004 % Variazione % Ricavi verso terzi 100 106 (6) (6,4) Ricavi tra settori 170 194 (24) (12,3) Ricavi totali 270 100,0 300 100,0 (30) (10,2) Costo del venduto 243 90,0 264 87,9 (21) (8,1) Margine lordo industriale 27 10,0 36 12,1 (9) (25,8) Spese di vendita 10 3,5 10 3,5 - (12,2) Margine di contribuzione 17 6,5 26 8,6 (9) (31,4) Spese generali e oneri operativi 15 5,6 17 5,5 (2) (6,0) Risultato operativo gestione ordinaria 2 0,9 9 3,1 (7) (75,4) Oneri/(Proventi) non ricorrenti 4 1,6 1 0,4 3 n.s. Risultato operativo (2) (0,7) 8 2,7 (10) n.s. EBITDA 18 6,6 26 8,6 (8) (31,2)

(in milioni di euro) 2005 % 2004 % Variazione % Ricavi verso terzi 36 30 6 22,0 Ricavi tra settori - - - - Ricavi totali 36 100,0 30 100,0 6 22,0 Costo del venduto 34 93,8 28 92,0 6 24,5 Margine lordo industriale 2 6,2 2 8,0 - - Spese di vendita - 0,7 - 1,1 - - Margine di contribuzione 2 5,5 2 6,9 - - Spese generali e oneri operativi 2 4,8 4 13,1 (2) (55,0) Risultato operativo gestione ordinaria - 0,7 (2) (6,2) 2 n.s. Oneri/(Proventi) non ricorrenti - - (2) (7,3) 2 n.s. Risultato operativo - 0,7 - 1,1 - (21,4) EBITDA 1 3,1 1 4,2 - (8,1)

periodo di riferimento. Tale diminuzione deriva dall’adeguamento del valore contabile di alcune attività legate alla rete commerciale e dal cambio di stima della vita utile dei fabbricati a uso commerciale. Le spese di struttura si attestano a 78 milioni di euro, rispetto ai 74 milioni del corrispondente esercizio di confronto, con un’incidenza percentuale sui ricavi che risulta pari al 4,8%, rispetto al 4,7% del 2004. Gli oneri operativi e diversi netti passano da 53 milioni di euro del precedente esercizio a 72 milioni di euro con un’incidenza del 4,4% rispetto al 3,4% del 2004. Diminuiscono gli accantonamenti per 18 milioni di euro principalmente riferiti ai rischi su crediti.Per quanto concerne gli oneri non ricorrenti si rimanda a quanto già commentato nel conto economico consolidato. Il risultato operativo si attesta a 160 milioni di euro rispetto ai 150 milioni di euro del periodo di confronto, con un’incidenza sui ricavi del 9,8% (9,5% nel 2004).

Il numero medio dei dipendenti del periodo è pari a 5.856 unità.

Dati economici settore Tessile

Il fatturato verso terzi del settore tessile passa da 106 milioni di euro a 100 milioni, con una diminuzione del 6,4%; tale andamento deriva da una contrazione generale del mercato dei tessuti e filati. Il costo del venduto, pur diminuendo in valore assoluto, incide per il 90% sui ricavi, rispetto all’87,9% del 2004. Il margine lordo industriale, pari a 27 milioni di euro, rileva un’incidenza sui ricavi totali pari al 10% rispetto al 12,1%, essendo influenzato dal minor utilizzo della capacità produttiva. Sono sostanzialmente in linea con il 2004 le spese di vendita, con una percentuale sui ricavi pari al 3,5%, mentre il margine di contribuzione, pari a 17 milioni di euro, rileva un’incidenza che passa dall’8,6% al 6,5%. Le spese generali e gli oneri operativi sono pari a 15 milioni di euro, rispetto ai 17 milioni del 2004 con un’incidenza percentuale che passa dal 5,5% al 5,6%. In tale voce sono inclusi gli stipendi e oneri relativi per 7 milioni di euro, sostanzialmente stabili rispetto al 2004, così come le spese di pubblicità e promozionali, pari a circa 0,7 milioni euro. L’incidenza percentuale degli ammortamenti a struttura risulta pari allo 0,5% dei ricavi. Gli altri costi operativi e diversi si attestano a 6 milioni di euro, con un incremento

(in milioni di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Variazione Capitale di funzionamento (A) 688 711 (23) Attività destinate alla cessione 8 8 - Immobilizzazioni materiali e immateriali (B) 895 910 (15) Immobilizzazioni finanziarie (C) 25 22 3 Altre attività/(passività) (D) 10 3 7 Capitale investito 1.626 1.654 (28) Posizione finanziaria netta (E) 351 441 (90) Patrimonio netto totale 1.275 1.213 62(A) Il capitale di funzionamento include crediti commerciali al netto del relativo fondo svalutazione, scorte di magazzino, debiti commerciali e altri crediti e debiti di

funzionamento (crediti e debiti per IVA, crediti e debiti diversi, crediti e debiti verso controllante, crediti verso Erario, crediti per imposte anticipate, ratei e risconti, debiti verso enti previdenziali e dipendenti, crediti e debiti per acquisto immobilizzazioni ecc); (B) Le immobilizzazioni materiali e immateriali comprendono tutte le categorie dei cespiti al netto dei relativi fondi ammortamento e svalutazione; (C) Le immobilizzazioni f inanziarie includono le partecipazioni non consolidate e i depositi cauzionali attivi e passivi; (D) Le altre attività/(passività) includono i fondi per rischi, il fondo indennità suppletiva di clientela, i fondi per altri accantonamenti, il fondo rischi per imposte future, il fondo imposte correnti e quelle anticipate connesse alla riorganizzazione societaria del 2003; (E) La posizione finanziaria include la cassa, le disponibilità liquide e tutte le attività e le passività di natura finanziaria a breve e medio lungo termine come dettagliato nel prospetto di dettaglio allegato di seguito.

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- aumento dei crediti per imposte anticipate per 7 milioni di euro, relative essenzialmente all’operazione di riorganizzazione societaria posta in essere a fine 2003 e diminuzione di debiti verso erario per 5 milioni di euro;

- aumento delle immobilizzazioni finanziarie per 3 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta si attesta a 351 milioni di euro, con una diminuzione di 90 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2004 ed è così ripartita:

Nonostante l’incremento dei ricavi pari al 3,6%, il capitale di funzionamento rileva una diminuzione di 23 milioni di euro, attribuibile principalmente a un incremento dei debiti di natura commerciale e diversi e a una diminuzione degli altri crediti compensati da un incremento delle scorte di magazzino. Le attività destinate alla cessione relative al 2004 e al 2005 si riferiscono a due diversi stabilimenti del settore tessile.

La variazione del capitale investito, oltre a quanto già commentato, si deve all’effetto congiunto dei seguenti fattori:- incremento delle immobilizzazioni materiali e immateriali per investimenti pari a 124

milioni di euro;- ammortamenti, svalutazioni e cessioni rispettivamente per 85, 50 e 14 milioni di euro;- diminuzione dei fondi operativi per 5 milioni di euro;

Struttura del bilancio - 2005 (in milioni di euro)(441)

(351)

2004 2005

Investimenti totali netti

Pagamento imposte

Eccedenzedi mezzi finanziari

Interessi netti corrisposti

Pagamento dividendi

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Impieghi

Flusso di cassa da attività operative

Variazione capitale circolanteApporto mezzi di terzi 2

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Fonti

Passività correnti

Passività non correnti

Patrimonio netto

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Passivo

Attività correnti

Attività non correnti 1.172

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Attivo

Totale: 2.407

(in milioni di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Variazione Attività finanziarie Attività finanziarie non correnti: - crediti finanziari a medio termine 7 29 (22) Attività finanziarie correnti: - titoli di stato italiani e fondi monetari e obbligazionari - 118 (118) - depositi bancari 79 141 (62) - altri crediti finanziari a breve 13 22 (9) Totale attività finanziarie correnti 92 281 (189) Cassa e c/c ordinari 117 119 (2) Totale attività finanziarie 216 429 (213)

Debito finanziario lordo Passività finanziarie non correnti: - prestito obbligazionario - - - - prestito sindacato (500) (500) - - altri finanziamenti a medio termine (3) (4) 1 - debiti verso società di leasing (10) (18) 8 Totale passività finanziarie non correnti (513) (522) 9 Passività finanziarie correnti: - prestito obbligazionario - (300) 300 - debiti finanziari (48) (41) (7) - quota a breve dei finanziamenti a medio termine (1) (1) - - quota a breve dei debiti verso società di leasing (5) (6) 1 Totale passività finanziarie correnti (54) (348) 294 Totale debito finanziario lordo (567) (870) 303 Posizione finanziaria netta (351) (441) 90 Posizione finanziaria netta non corrente (506) (493) (13) Posizione finanziaria netta corrente 155 52 103 Posizione finanziaria netta (351) (441) 90

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Il prestito sindacato di 500 milioni di euro, scadente nel luglio 2007, prevede il rispetto di due indici finanziari, da calcolarsi semestralmente sul bilancio consolidato, quali: - rapporto minimo tra EBITD (risultato prima delle imposte, degli oneri finanziari e

ammortamenti su beni materiali) e oneri finanziari netti pari a 2,5 volte;- rapporto massimo tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto, pari a 1.

Sia la linea di credito revolving, sia il prestito sindacato contengono impegni (covenant) di Benetton Group S.p.A. e in alcuni casi di altre società del Gruppo tipici della prassi internazionale quali in particolare:a. clausole di cosiddetto negative pledge, che impongono di estendere alle operazioni su

esposte, con pari grado, eventuali garanzie reali presenti o future costituite sui beni, in relazione a operazioni di finanziamento, obbligazioni e altri titoli di credito;

b. clausole di cosiddetto pari passu, in base alle quali non potranno essere assunte obbligazioni che siano “senior” rispetto a quelle assunte nelle due operazioni su esposte;

c. obblighi di informazione periodica;d. clausole di cosiddetto cross default, che comportano la immediata esigibilità delle

operazioni su esposte al verificarsi di certi inadempimenti in relazione ad altri strumenti finanziari emessi dal Gruppo;

e. limitazioni a rilevanti cessioni di “assets”;f. altre clausole generalmente presenti in emissioni di questo tipo.Tali covenant sono comunque soggetti a diverse eccezioni e limitazioni.

Il prestito obbligazionario di 300 milioni di euro è stato rimborsato alla scadenza del 26 luglio 2005, utilizzando principalmente la liquidità disponibile, riveniente anche dalla cessione dei titoli.

La dinamica finanziaria e il confronto con lo scorso esercizio sono di seguito così sintetizzati:

Ulteriori informazioni economico-finanziarie sono contenute nelle note esplicative al bilancio consolidato.

Posizione finanziaria netta - 2005 (in milioni di euro)

(441)

(351)

2004 2005

Investimenti totali netti

Pagamento imposte

Eccedenzedi mezzi finanziari

Interessi netti corrisposti

Pagamento dividendi

118

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Impieghi

Flusso di cassa da attività operative

Variazione capitale circolanteApporto mezzi di terzi 2

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Fonti

Passività correnti

Passività non correnti

Patrimonio netto

503

629

1.275

Passivo

Attività correnti

Attività non correnti 1.172

1.235

Attivo

Totale: 2.407

Per meglio supportare la ciclicità del business del Gruppo e affrontare gli impegni futuri, il 10 giugno 2005 Benetton Group S.p.A. ha finalizzato, con un pool di 10 istituti bancari, una linea di credito revolving per un importo di 500 milioni di euro, scadente nel giugno del 2010. L’utilizzo di tale linea può avvenire tramite finanziamenti a uno, tre o sei mesi e il costo è pari all’Euribor a uno, tre o sei mesi maggiorato di uno spread compreso tra i 27,5 e 60 punti base in funzione del rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA. L’operazione prevede il rispetto di tre indici finanziari (financial covenants), da calcolarsi semestralmente sul bilancio consolidato, quali:- rapporto minimo tra EBITDA e oneri finanziari netti pari a 4;- rapporto massimo tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto, pari a 1;- rapporto massimo tra posizione finanziaria netta ed EBITDA pari a 3,5.Al 31 dicembre 2005 tale linea di credito non è utilizzata.

(in milioni di euro) 2005 2004 Flusso di cassa generato (assorbito) dall’attività operativa 285 140 (B)

Flusso di cassa generato (assorbito) dall’attività di investimento (1) (A) (125) (C)

Flusso di cassa generato (assorbito) dalla gestione ordinaria 284 16 Flusso di cassa generato (assorbito) dall’attività finanziaria di cui: - dividendi corrisposti (62) (69) - variazione netta delle fonti di finanziamento (288) (11) - variazione netta delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 66 64 Flusso di cassa generato (assorbito) dall’attività finanziaria (284) (16)(A) Include lo smobilizzo di attività finanziarie pari a 118 milioni di euro. (B) Include il pagamento dell’imposta sostitutiva per 124,5 milioni di euro. (C) Include per 49 milioni di

euro gli effetti derivanti dalla cessione del settore sportivo e l’acquisto di attività finanziarie per 90 milioni di euro.

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Fonti e impieghi - 2005 (in milioni di euro)

(441)

(351)

2004 2005

Investimenti totali netti

Pagamento imposte

Eccedenzedi mezzi finanziari

Interessi netti corrisposti

Pagamento dividendi

118

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Impieghi

Flusso di cassa da attività operative

Variazione capitale circolanteApporto mezzi di terzi 2

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Fonti

Passività correnti

Passività non correnti

Patrimonio netto

503

629

1.275

Passivo

Attività correnti

Attività non correnti 1.172

1.235

Attivo

Totale: 2.407

Prospetti di bilancio consolidato

107eccedenze di

mezzi finanziari

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Conto economico consolidato

(in migliaia di euro) 2005 2004 Note Ricavi 1.765.073 1.704.124 1 Altri proventi e ricavi operativi 76.601 91.230 2 Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e in corso di lavorazione 41.339 22.811 3 Acquisti di materie prime e materie di consumo 560.374 452.573 4 Costi del personale 221.043 214.002 5 Ammortamenti: - di immobilizzazioni materiali 62.242 67.995 6 - di immobilizzazioni immateriali 23.125 27.332 7 85.367 95.327

Altre spese operative: - per servizi 631.228 638.351 8 - per godimento di beni di terzi 104.478 86.420 9 - svalutazioni delle immobilizzazioni 50.340 49.116 10 - svalutazioni dei crediti 17.387 39.240 11 - accantonamenti per rischi 19.780 37.128 12 - altri oneri operativi 35.842 48.174 13 859.055 898.429

Risultato operativo 157.174 157.834 Utili/(Perdite) di imprese collegate (60) 161 14 Oneri finanziari netti e differenze cambio 22.722 21.988 15

Utile ante imposte 134.392 136.007 Imposte 20.288 27.663 16

Utile/(Perdita) netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e di terzi 114.104 108.344

Utile/(Perdita) attribuibile a: - Azionisti della Società Capogruppo 111.873 108.795 - Azionisti terzi 2.231 (451)

Utile per azione (euro) 0,62 0,60 Utile diluito per azione (euro) 0,62 0,60

port moresby09°25’S 147°17’E

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(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Note Attività non correnti Attività materiali 17 Terreni e fabbricati 565.205 579.986 Impianti, macchinari e attrezzature 68.535 79.658 Mobili, arredi e macchine elettroniche 42.273 38.913 Automezzi e aeromobili 10.470 10.583 Immobilizzazioni in corso e anticipi per investimenti 10.957 3.724 Beni acquisiti in locazione finanziaria 7.728 11.743 Migliorie su beni di terzi 37.835 48.158 743.003 772.765 Attività immateriali 18 Avviamento e altre attività immateriali a vita non definita 8.510 5.346 Attività immateriali a vita definita 143.239 131.273 151.749 136.619 Altre attività non correnti Partecipazioni 5.130 5.117 19 Titoli immobilizzati - 223 Depositi cauzionali 21.879 16.715 20 Crediti finanziari a medio e lungo termine 7.459 28.274 21 Altri crediti a medio e lungo termine 46.120 44.435 22 Attività fiscali differite 196.998 201.268 23 277.586 296.032 Totale attività non correnti 1.172.338 1.205.416

Attività correnti Rimanenze 287.246 255.436 24 Crediti verso clienti 655.386 657.584 25 Crediti tributari 25.173 39.451 26 Altri crediti, ratei e risconti attivi 49.730 35.640 27 Crediti finanziari 12.970 21.528 28 Attività finanziarie disponibili per la vendita - 118.172 29 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 196.327 260.196 30 Totale attività correnti 1.226.832 1.388.007

Attività destinate alla cessione 7.826 7.840 31 TOTALE ATTIVITÀ 2.406.996 2.601.263

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Note

Patrimonio netto Patrimonio netto di pertinenza della Capogruppo Capitale Sociale 236.026 236.026 32 Riserva sovrapprezzo azioni 56.574 56.574 33 Riserva di fair value e di copertura 123 1.114 34 Altre riserve e utili indivisi 857.314 803.500 35 Utile di periodo 111.873 108.795 1.261.910 1.206.009

Quote di pertinenza di terzi 13.050 6.881 36 Totale patrimonio netto 1.274.960 1.212.890

Passività Passività non correnti Finanziamenti a medio e lungo termine 503.163 503.494 37 Altri debiti a medio e lungo termine 24.152 38.659 38 Debiti verso società di locazione finanziaria 10.096 17.748 39 Fondi per benefici a dipendenti 49.767 47.307 40 Altri fondi e passività a medio e lungo termine 41.603 50.990 41 628.781 658.198 Passività correnti Debiti verso fornitori 314.953 283.991 42 Debiti diversi, ratei e risconti passivi 112.662 84.114 43 Fondo imposte correnti 9.275 14.112 44 Altri fondi e passività a breve termine 11.830 - 45 Parte corrente dei debiti verso società di locazione finanziaria 5.390 6.007 46 Parte corrente dei finanziamenti a medio e lungo termine 654 1.102 47 Parte corrente dei prestiti obbligazionari - 299.878 48 Debiti finanziari 19.587 21.047 49 Debiti verso banche 28.904 19.924 50 503.255 730.175 Totale passività 1.132.036 1.388.373 TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 2.406.996 2.601.263

Stato patrimoniale consolidato - Attività Stato patrimoniale consolidato - Patrimonio netto e passività

Le note esplicative da pagina 5 a pagina 56 del fascicolo Note esplicative sono parte integrante del presente bilancio.

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Riserva Riserva di Altre Utile/ Quote di Capitale sovrapprezzo copertura e riserve e Riserva di (Perdita) pertinenza (in migliaia di euro) sociale azioni di fair value utili indivisi traduzione netti di terzi Totale Saldi al 01.01.2004 236.026 56.574 1.525 761.181 - 107.874 12.993 1.176.173 Riporto a nuovo dell’utile netto dell’esercizio 2003 - - - 107.874 - (107.874) - - Distribuzione di dividendi come da delibera dell’Assemblea ordinaria del 12 maggio 2004 - - - (68.992) - - - (68.992) Distribuzione dividendi - - - - - - (422) (422) Variazioni di periodo (IAS 39) - - (411) - - - (411) Stock option - - - 722 - - 722 Acquisizione quote di partecipazione - - - - - - (7.314) (7.314) Aumento capitale sociale - - - - - - 1.960 1.960 Altri movimenti - - - - - - (153) (153) Differenze risultanti dalla conversione in euro dei bilanci delle società estere consolidate - - - - 2.715 - 311 3.026 Utile netto di periodo - - - - - 108.795 (494) 108.301 Saldi al 31.12.2004 236.026 56.574 1.114 800.785 2.715 108.795 6.881 1.212.890 Riporto a nuovo dell’utile netto dell’esercizio 2004 - - - 108.795 - (108.795) - - Distribuzione di dividendi come da delibera dell’Assemblea ordinaria del 16 maggio 2005 - - - (61.730) - - - (61.730) Distribuzione dividendi - - - - - - (631) (631) Variazioni di periodo (IAS 39) - - (991) - - - - (991) Stock option - - - 2.202 - - - 2.202 Aumento capitale sociale - - - - - - 2.002 2.002 Attribuzione maggior valore allocato a oneri poliennali e commerciali - - - - - - 1.002 1.002 Differenze risultanti dalla conversione in euro dei bilanci delle società estere consolidate - - - - 4.547 - 1.389 5.936 Utile netto dell’esercizio - - - - - 111.873 2.407 114.280 Saldi al 31.12.2005 236.026 56.574 123 850.052 7.262 111.873 13.050 1.274.960

(in migliaia di euro) 2005 2004 Attività operativa Utile netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e dei terzi 114.104 108.343 Accantonamento fondo imposte 20.288 27.663 Utile ante imposte 134.392 136.006

Rettifiche per: - ammortamenti 85.367 95.327 - (plusvalenze)/minusvalenze 48.336 36.325 - accantonamenti al netto di rilasci a conto economico 32.146 80.635 - utilizzo fondi (10.809) (28.931) - oneri e proventi da differenze cambio (409) 81 - (utili)/perdite da società collegate 60 (33) - oneri/(proventi) finanziari netti 23.131 21.829 Flussi di cassa dell’attività operativa ante variazioni di capitale circolante 312.214 341.239

Flusso di cassa generato dalla variazione del capitale circolante 10.373 (12.556) Pagamento imposte (9.403) (160.141) (A)

Interessi corrisposti (53.104) (51.597) Interessi percepiti 24.842 23.826 Oneri e proventi differenze cambio conseguite 408 114 Flusso di cassa generato (assorbito) dall’attività operativa 285.330 140.885 Attività di investimento Investimenti operativi (115.621) (122.950) Disinvestimenti operativi 15.265 61.440 (D)

Acquisti di partecipazioni (14.390) (14.107) Cessione di partecipazioni (74) 15.167 (D)

Gestione di immobilizzazioni finanziarie 114.374 (B) (64.945) (C)

Flusso di cassa generato (assorbito) dall’attività di investimento (446) (125.395) (C, D)

Attività finanziaria Variazione mezzi propri 2.182 1.960 Rimborso prestito obbligazionario (300.000) - Variazioni nette di altre fonti di finanziamento 9.780 (12.164) Pagamento dividendi (62.361) (69.414) Flusso di cassa generato (assorbito) dall’attività finanziaria (350.399) (79.618)

Decremento netto disponibilità liquide e mezzi equivalenti (65.515) (64.128) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all’inizio del periodo 260.196 324.825 Disponibilità liquide società acquisite - - Differenze di conversione e altri movimenti 1.646 (501) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 196.327 260.196

(A) Include il pagamento dell’imposta sostitutiva pari a 124, 5 milioni di euro. (B) Include lo smobilizzo di attività finanziarie per 118 milioni di euro. (C) Include acquisto di titoli per 90 milioni di euro. (D) Sono inclusi gli effetti residuali derivanti dalla cessione del settore dell’attrezzo sportivo rispettivamente per 8, 15 e 26 milioni di euro, per un totale di 49 milioni di euro.

Rendiconto finanziario consolidatoPatrimonio netto - Prospetto delle variazioni

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shanghai31°13’N 121°28’E

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Benetton Group S.p.A.

Villa Minelli

Ponzano Veneto (Treviso)

Capitale Sociale: Euro 236.026.454,30 i.v.

C.F./R.I. di Treviso n. 00193320264

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Note esplicative

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Note esplicative

6 Principi e politiche contabili più significativi

18 Altre informazioni

20 Commenti alle principali voci del conto economico

28 Commenti alle principali voci delle attività

36 Commenti alle principali voci del patrimonio netto e passività

44 Altre informazioni

Relazione della Società di Revisione

Prospetti supplementari

Allegati

66 Risultati trimestrali 2005 e 2004

67 Fattori di rischio del business Benetton

71 Transizione IFRS

93 Glossario

tokyo35°40’N 139°46’E

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Note esplicativerajasthan26°45’N 73°30’E

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ePrincipi e politiche contabili più significativi

Attività del GruppoBenetton Group S.p.A., Società Capogruppo, e le società controllate (di seguito denominate anche Gruppo) operano principalmente nel settore della produzione e commercializzazione di capi d’abbigliamento in filato di lana, in filato di cotone e tessuti nonché di articoli di abbigliamento sportivo e per il tempo libero. Le operazioni di produzione sono effettuate in parte internamente e in parte utilizzando fornitori di servizi esterni al Gruppo, mentre la commercializzazione dei prodotti è realizzata attraverso un’articolata rete commerciale in Italia e all’estero, costituita prevalentemente da negozi di gestione e proprietà di terzi.

La Sede Legale e gli altri riferimenti anagrafici sono indicati nella prima pagina del presente documento. La Società Capogruppo è quotata alle Borse Valori di Milano, Francoforte e New York.

Questo bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Benetton Group S.p.A. con delibera del 30 marzo 2006.

Contenuto e forma del bilancio consolidatoIl bilancio consolidato di Gruppo include i bilanci al 31 dicembre di Benetton Group S.p.A. e di tutte le società italiane ed estere nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto. Inoltre, il bilancio consolidato include i bilanci di alcune società nelle quali la quota di partecipazione è pari al 50% e sulle quali il Gruppo esercita un’influenza dominante, che garantisce al Gruppo stesso il controllo di tali società. In particolare:a. Benetton Korea Inc., in quanto i diritti di voto effettivi in Assemblea detenuti da

Benetton Japan Co. Ltd. (società controllata indirettamente al 100% da Benetton Group S.p.A.) rappresentano il 51% del totale;

b. Benetton Giyim Sanayi ve Ticaret A.S. (società di diritto turco), in virtù di contratti di licenza e distribuzione che conferiscono a Benetton Group S.p.A. un’influenza dominante sulla società nonché la maggior parte dei rischi e dei benefici dell’attività della stessa.

I bilanci delle società controllate sono stati opportunamente riclassificati per renderne la forma di presentazione più aderente ai criteri seguiti dalla Capogruppo. Tali bilanci sono stati rettificati per uniformarli ai principi contabili internazionali di riferimento. Il presente bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica. L’unità di valuta utilizzata è l’euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro.

Criteri di consolidamentoI criteri di consolidamento più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono i seguenti:a. Consolidamento dei bilanci delle società controllate secondo il metodo di integrazione

globale, ed eliminazione del valore contabile delle partecipazioni detenute dalla Capogruppo e dalle altre società consolidate contro il relativo patrimonio netto.

b. Nell’esercizio in cui una società è inclusa per la prima volta nel bilancio consolidato, se l’eliminazione del valore della partecipazione, di cui al punto a. precedente, determina una differenza positiva, questa è attribuita, ove applicabile, alle attività e passività della controllata; l’eventuale eccedenza è iscritta nelle attività alla voce “Avviamento e altre attività immateriali a vita non definita”. Nell’ipotesi in cui emerga una differenza negativa, questa è iscritta a conto economico come provento.

c. Eliminazione delle partite di debito e di credito, dei costi e dei ricavi e di tutte le operazioni di ammontare significativo intercorse tra le società comprese nel perimetro di consolidamento, ivi inclusi i dividendi distribuiti nell’ambito del Gruppo. Vengono inoltre eliminati gli utili non ancora realizzati e le plusvalenze e minusvalenze derivanti da operazioni fra società del Gruppo.

d. Iscrizione della quota di patrimonio netto e del risultato del periodo delle società partecipate di competenza di Azionisti terzi rispettivamente in un’apposita voce del patrimonio netto denominata “Quote di pertinenza di terzi” e nel conto economico in una posta titolata “Utile attribuibile ad Azionisti terzi”.

e. La conversione in euro dei bilanci delle controllate estere viene effettuata applicando, alle attività e passività, il cambio in vigore alla data di bilancio, e, alle poste del conto economico, a eccezione delle imprese che operano in economie iperinflazionate, il cambio medio del periodo. Le differenze cambio derivanti dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera vengono imputate direttamente a patrimonio netto.

Principi contabili e criteri di valutazioneApplicazione dei principi IFRS. Fino alla prima trimestrale 2005 compresa, il Gruppo ha predisposto il bilancio consolidato e le altre informazioni periodiche (trimestrali e semestrali) secondo i principi contabili italiani.A partire dalla semestrale 2005, le relazioni periodiche in forma consolidata sono redatte secondo gli IFRS, mentre per quanto riguarda il bilancio d’esercizio della Capogruppo Benetton Group S.p.A. gli stessi principi verranno adottati a partire dall’esercizio 2006.Ciò premesso, e tenuto conto della raccomandazione del CESR (Committee of European Securities Regulators) pubblicata il 30 dicembre 2003 contenente le linee guida per le società quotate in ambito UE circa le modalità di transizione agli IFRS, nonché del Regolamento Emittenti, così come modificato dalla CONSOB con Delibera n. 14990 del 14 aprile 2005, a seguito, tra l’altro, dell’adozione dei Principi Contabili Internazionali nelle rendicontazioni periodiche, le informazioni richieste dall’IFRS 1, riguardanti l’impatto che la conversione ai Principi Contabili Internazionali (IFRS) ha determinato, con riferimento all’esercizio 2004, sulla situazione patrimoniale e finanziaria consolidata, sull’andamento economico consolidato e sui flussi finanziari consolidati, sono ampiamente descritte nella sezione “Transizione IFRS”.Il bilancio al 31 dicembre 2005 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e in vigore alla data di redazione (marzo 2006) e predisposti in base all’allegato 3D del Regolamento Emittenti n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni, in particolare adottando quanto previsto dallo IAS 1. Non sono stati rivisti o emessi principi contabili o interpretazioni, aventi efficacia a partire dal 1° gennaio 2005, che abbiano avuto un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo. Nello specifico:- nel mese di dicembre 2004 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 19 - Benefici

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eai dipendenti - consentendo l’opzione di riconoscere gli utili e le perdite attuariali immediatamente nel periodo in cui si manifestano, non direttamente a conto economico, ma in una specifica voce di patrimonio netto. L’emendamento fornisce, inoltre, una guida all’allocazione tra le diverse imprese del Gruppo di un piano di gruppo a benefici definiti. Tale emendamento sarà efficace a partire dal 1° gennaio 2006. Il Gruppo sta valutando l’impatto di tale emendamento;

- nel mese di aprile 2005 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione - che consente di qualif icare un’operazione intragruppo prevista altamente probabile come posta coperta in una relazione di cash flow hedge dal rischio di cambio, nel caso in cui la transazione è effettuata in una valuta diversa da quella funzionale dell’impresa che ha effettuato la transazione e il bilancio consolidato è esposto al rischio di cambio. L’emendamento specifica inoltre che se la copertura di un’operazione intragruppo prevista rispetta i requisiti per l’hedge accounting, ogni utile o perdita iscritta direttamente a patrimonio netto secondo le regole dello IAS 39 deve essere riclassificata a conto economico nel periodo in cui il rischio di cambio della transazione coperta manifesta i suoi effetti sul conto economico consolidato. Il Gruppo già adotta tale approccio;

- nel mese di giugno 2005 lo IASB ha emesso un emendamento finale allo IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione - che limita l’uso dell’opzione di designare ogni attività o passività finanziaria come posta valutata a fair value direttamente a conto economico (la cosiddetta “fair value option”). Tale revisione del principio limita l’uso di tale opzione a quegli strumenti finanziari che soddisfano le seguenti condizioni:

- la designazione secondo la fair value option elimina o riduce significativamente uno sbilancio nella contabilizzazione;

- un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sono gestite e la loro performance è valutata sulla base del fair value secondo una documentata strategia di gestione del rischio o di investimento;

- uno strumento contiene un derivato implicito che soddisfa particolari condizioni. Tale emendamento allo IAS 39 avrà efficacia a partire dal 1° gennaio 2006. Il Gruppo

sta valutando l’eventuale impatto che tale cambiamento potrà determinare;- nel mese di agosto 2005 lo IASB ha emesso il nuovo principio contabile IFRS 7 -

Strumenti finanziari: informazioni integrative e un emendamento complementare allo IAS 1 - Presentazione del bilancio: informazioni integrative relative al capitale. L’IFRS 7 richiede informazioni integrative riguardanti la rilevanza degli strumenti finanziari in merito alla performance e alla posizione finanziaria di un’impresa. Tali informazioni incorporano alcuni requisiti precedentemente inclusi nel principio contabile IAS 32 - Strumenti finanziari: esposizione in bilancio e informazioni integrative. Il nuovo principio contabile richiede altresì informazioni relative al livello di esposizione di rischio derivante dall’utilizzo di strumenti finanziari, e una descrizione degli obiettivi, delle politiche e delle procedure poste in atto dal management al fine di gestire tali rischi. L’emendamento allo IAS 1 introduce requisiti relativi alle informazioni da fornire circa il capitale di un’impresa. L’IFRS 7 e l’emendamento allo IAS 1 hanno efficacia a partire dal 1° gennaio 2007. Il Gruppo sta valutando l’eventuale impatto che tale cambiamento potrà determinare;

- nel mese di agosto 2005 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 39 e all’IFRS 4 dedicato al trattamento contabile delle garanzie emesse. Sulla base di tale

emendamento la passività derivante dai contratti f inanziari di garanzia deve essere rilevata nel bilancio del garante e valutata come segue:

- inizialmente al fair value;- successivamente, al maggiore tra la miglior stima della spesa richiesta per adempiere

all’obbligazione alla data di riferimento, sulla base di quanto previsto dallo IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali, e l’ammontare inizialmente rilevato meno l’eventuale ammortamento cumulato rilevato secondo quanto richiesto dallo IAS 18 - Ricavi.

Tali emendamenti avranno efficacia a partire dal 1° gennaio 2006. Il Gruppo sta valutando l’eventuale impatto che tali cambiamenti potranno determinare.

Criteri di valutazioneIl bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, fatta eccezione per la valutazione di taluni strumenti finanziari. I principali principi contabili applicati sono esposti di seguito:

Ricavi. I ricavi derivano dalla gestione ordinaria dell’impresa e comprendono i ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi.I ricavi derivanti dalla vendita di prodotti, al netto degli sconti, sono rilevati quando l’impresa trasferisce i rischi significativi e i vantaggi connessi alla proprietà del bene e l’incasso del relativo credito è ragionevolmente certo. I ricavi derivanti dalle vendite dei negozi in gestione diretta sono rilevati quando il cliente effettua il pagamento. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono contabilizzati con riferimento allo stato di completamento dell’operazione alla data del bilancio. I ricavi sono contabilizzati nell’esercizio contabile in cui il servizio è reso, in base al metodo della percentuale di completamento. Qualora i risultati delle prestazioni non possano essere attendibilmente stimati, i ricavi sono rilevati solo nella misura in cui i costi relativi saranno recuperabili. La contabilizzazione dei ricavi con questo metodo permette di fornire adeguate informazioni circa l’attività prestata e i risultati economici ottenuti durante l’esercizio. Le royalty sono contabilizzate per competenza secondo la sostanza degli accordi contrattuali.

Proventi finanziari. Gli interessi attivi sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza temporale, su una base che tenga conto dell’effettivo rendimento dell’attività a cui si riferiscono.

Dividendi. I dividendi da terzi sono contabilizzati quando matura il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento, a seguito della delibera assembleare della società partecipata. Contabilizzazione di costi e spese. I costi e le spese sono contabilizzati seguendo il principio della competenza. Proventi e costi derivanti da contratti di locazione. I proventi e costi derivanti da contratti di locazione operativa sono riconosciuti a quote costanti in base alla durata dei contratti cui si riferiscono. Imposte. Sono determinate in relazione al reddito imponibile e in conformità alle disposizioni vigenti nei singoli Paesi.

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eLe società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale previsto dagli articoli 117 e seguenti del TUIR DPR 917/86 in base all’offerta proposta dalla consolidante Edizione Holding S.p.A., che ha provveduto all’esercizio dell’opzione per tale regime in data 30 dicembre 2004. La durata dell’opzione è triennale a partire dall’esercizio 2004.I rapporti derivanti dalla partecipazione al Consolidato sono regolati da uno specifico Regolamento approvato e sottoscritto da tutte le società aderenti.Tale inclusione permette alle società di rilevare, per poi trasferire, le imposte correnti anche in caso di imponibile fiscale negativo, rilevando, in contropartita, un credito verso Edizione Holding S.p.A.; viceversa in caso di imponibile fiscale positivo, le imposte correnti rilevano in contropartita un debito verso la controllante.Il rapporto tra le parti, regolato da un contratto, prevede il riconoscimento totale dell’importo calcolato sulle perdite o sugli utili fiscali trasferiti ad aliquote IRES vigenti.Viene inoltre contabilizzato il saldo netto tra le imposte anticipate e quelle differite.Le attività per imposte anticipate sono contabilizzate su tutte le differenze temporanee nella misura in cui è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile. Lo stesso principio si applica per la contabilizzazione delle attività per imposte anticipate sulle perdite fiscali utilizzabili.Il valore contabile delle attività fiscali differite viene rivisto a ciascuna data di bilancio ed eventualmente ridotto nella misura in cui non sia più probabile realizzare un reddito imponibile sufficiente tale da consentire in tutto, o in parte, il recupero delle attività. La regola generale prevede che, salvo specifiche eccezioni, le imposte differite passive debbano essere sempre rilevate.Le attività per imposte anticipate e passività per imposte differite sono calcolate con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicabili nell’esercizio in cui sarà realizzata l’attività o estinta la passività, utilizzando le aliquote fiscali e la normativa fiscale in vigore alla data di chiusura del bilancio.Le attività e le passività fiscali per imposte correnti sono compensate solo se si ha un diritto esercitabile di compensare gli importi rilevati contabilmente e si intende liquidare o saldare le partite al netto o si intende realizzare l’attività ed estinguere contemporaneamente la passività. Si è in grado di compensare le imposte anticipate e differite solo se si è in grado di compensare i saldi per imposte correnti e le imposte differite si riferiscono a imposte sul reddito applicabile dal medesimo ente impositore.

Utile per azione. L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile attribuibile agli Azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L’utile diluito per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli Azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo (a esempio i piani di stock option ai dipendenti).

Attività materiali. Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione che comprende il prezzo pagato per acquistare l’attività (al netto di sconti e abbuoni) e gli eventuali costi direttamente attribuibili all’acquisizione e messa in funzione del bene. Il costo di un bene immobile commerciale acquistato è pari al prezzo di acquisto o all’equivalente del prezzo per contanti comprensivo di ogni altro onere a esso direttamente attribuibile come le consulenze legali, le imposte di registro e gli altri costi dell’operazione. Il costo dei beni costruiti in economia è pari al costo alla data di completamento dei lavori. Le

attività materiali sono esposte al costo meno gli ammortamenti e le perdite di valore accumulati e comprensivo di eventuali ripristini di valore. Impianti e macchinari possono avere parti con una vita utile diversa. L’ammortamento è calcolato sulla vita utile di ogni singola parte. In caso di sostituzione, le nuove parti sono capitalizzate nella misura in cui soddisfano i criteri per l’iscrizione di una attività, e il valore contabile delle parti sostituite viene eliminato dal bilancio. Il valore residuo e la vita utile delle attività viene rivisto almeno a ogni chiusura di esercizio e qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore determinata in base all’applicazione dello IAS 36, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, il suo valore viene ripristinato. I costi di manutenzione, aventi natura ordinaria, sono addebitati integralmente a conto economico, mentre quelli aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.Il valore delle immobilizzazioni viene ammortizzato sistematicamente sulla base della vita utile, utilizzando il metodo a quote costanti, indicativamente qui sotto rappresentate:

I terreni non sono soggetti ad ammortamento. Dall’esercizio 2005 tutti gli immobili a uso commerciale sono ammortizzati in 50 anni, a seguito di una ristima della vita utile.I costi per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati nel periodo più breve tra quello in cui le migliorie possono essere utilizzate e la durata residua dei contratti di locazione.I beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria sono iscritti nel bilancio consolidato al valore normale del bene all’inizio del contratto, con contestuale rilevazione tra le passività del corrispondente debito finanziario verso le società locatrici: i beni vengono ammortizzati sulla base del normale piano di ammortamento utilizzato per attività simili. Nel caso di operazioni di vendita con retrolocazione in cui questa si concretizza in un leasing finanziario, qualsiasi plusvalenza derivante dalla vendita con retrolocazione viene differita e attribuita per competenza. Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing. Attività immateriali. Le attività immateriali sono misurate inizialmente al costo, determinato normalmente come il prezzo pagato per l’acquisizione, inclusivo di eventuali dazi all’importazione e imposte su acquisti non recuperabili, al netto di sconti commerciali e abbuoni; si considerano inoltre i costi diretti per predisporre l’attività per l’utilizzo, sostenuti sino a quando l’immobilizzazione è nelle condizioni di operare. Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende soltanto gli oneri che possono

Vita utile (anni) Fabbricati 33 - 50 Impianti e macchinari 4 - 12 Attrezzature industriali e commerciali 4 - 10 Altri beni: - mobili, arredi, macchine elettroniche e arredamento negozi 4 - 10 - automezzi 4 - 5 - aeromobili 15 - 16

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eessere direttamente attribuiti o allocati all’attività a partire dalla data in cui sono soddisfatti i criteri per l’iscrizione di una attività. Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali sono contabilizzate al costo, al netto dell’ammortamento accumulato e delle eventuali perdite di valore determinate secondo quanto previsto dallo IAS 36.L’avviamento viene rilevato inizialmente capitalizzando tra le immobilizzazioni immateriali l’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto alle attività nette a valore corrente dell’impresa di nuova acquisizione, incorporata o fusa. Secondo quanto previsto dallo IAS 38 al momento dell’iscrizione vengono scorporate dall’avviamento stesso eventuali attività immateriali, che rappresentano risorse generate internamente dall’entità acquisita.L’avviamento non allocato a voce specifica non viene ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un’indicazione di perdita di valore, a verifica di impairment per identificare eventuali riduzioni di valore (vedi perdita di valore delle attività). I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.Le componenti che soddisfano la definizione di “attività acquisite in un’operazione di aggregazione di imprese” sono contabilizzate separatamente soltanto se il loro “fair value” può essere determinato in modo attendibile.Le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad ammortamento tranne quando hanno vita utile indefinita. L’ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell’attività immateriale a seconda delle prospettive di impiego economico stimate. Il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero a meno che ci sia un impegno da parte di terzi all’acquisto dell’attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato attivo per l’attività. Gli Amministratori rivedono la stima della vita utile dell’immobilizzazione immateriale a ogni chiusura di esercizio.Di regola i periodi di ammortamento relativi ai marchi oscillano tra i 15 e 25 anni, i diritti di brevetto sono ammortizzati in base alla durata del diritto di utilizzo, mentre gli oneri poliennali e commerciali vengono ammortizzati in base alla durata residua dei contratti di locazione salvo i “fonds de commerce” delle società francesi e belghe ammortizzati in 20 anni. Perdite di valore delle attività non finanziarie. I valori contabili delle attività materiali e immateriali del Gruppo Benetton sono oggetto di valutazione ogni qualvolta vi siano evidenti segnali interni o esterni all’impresa che indichino la possibilità del venir meno del valore dell’attività o di un gruppo di esse (definite come Unità Generatrici di Cassa o CGU).Nel caso dell’avviamento, delle altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e delle immobilizzazioni immateriali non in uso, l’impairment test deve essere effettuato almeno annualmente e, comunque, ogni qualvolta emergano segnali di possibile perdita di valore.L’impairment test avviene confrontando il valore contabile dell’attività o della CGU con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il “fair value” (al netto degli eventuali oneri di vendita) e valore d’uso. Quest’ultimo è a sua volta calcolato attualizzando i flussi di cassa netti che si prevede saranno prodotti dall’attività o dalla CGU. Se la differenza tra valore di libro e valore recuperabile è negativa, l’attività o CGU viene svalutata di conseguenza.Le condizioni e le modalità di eventuale ripristino di valore di un’attività in precedenza svalutata applicate dal Gruppo, escludendo comunque qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell’avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36.

Il Gruppo Benetton ha identificato le attività e le CGU (esempio: i negozi gestiti direttamente e da terzi, e gli stabilimenti del segmento tessile) da sottoporre a impairment test nonché le modalità di esecuzione dello stesso: per gli immobili e alcune categorie di beni (esempio: i “fonds de commerce” legati ai negozi francesi e belgi) viene considerato il “fair value”, mentre per la gran parte delle altre attività si fa riferimento al valore d’uso. Attività finanziarie. Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate inizialmente al costo, che è pari al corrispettivo versato inclusi i costi dell’operazione (quali onorari di consulenti, bolli e pagamenti imposti da organi di controllo). La classificazione delle attività finanziarie ne determina la valutazione successiva, che è la seguente:- attività finanziarie detenute per la negoziazione: sono contabilizzate secondo il criterio

del “fair value”, salvo il caso in cui questo non possa essere valutato in modo attendibile, nel qual caso il criterio adottato è quello del costo rettificato di eventuali perdite di valore. Gli utili e le perdite afferenti a tali attività sono imputati al conto economico;

- investimenti detenuti fino alla scadenza, prestiti attivi e altri crediti finanziari: sono contabilizzati in base al costo ammortizzato al netto delle svalutazioni effettuate per riflettere le eventuali perdite di valore. Gli utili e le perdite inerenti a tale tipo di attività sono rilevati a conto economico nel momento in cui l’investimento viene rimosso a scadenza o al manifestarsi di una perdita durevole di valore;

- attività finanziarie disponibili per la vendita: sono contabilizzate in base al criterio del “fair value”, e gli utili e le perdite derivanti da valutazioni successive sono imputati al patrimonio netto. Se il “fair value” di queste attività non può essere valutato attendibilmente, esse sono valutate al costo rettificato di eventuali perdite di valore.

Se non è più appropriato classificare un investimento come “posseduto sino alla scadenza”, in seguito a un cambiamento di volontà o della capacità di mantenimento dello stesso sino alla scadenza, esso deve essere riclassificato come “disponibile per la vendita” e rimisurato al “fair value”. La differenza tra il suo valore contabile e il “fair value” rimane nel patrimonio netto fino a quando l’attività finanziaria è venduta o diversamente alienata, nel qual caso essa deve essere rilevata a conto economico.Le partecipazioni in società controllate non consolidate integralmente, in quanto non ancora operative o in liquidazione alla data di bilancio, e quelle in società collegate sono valutate al costo, eventualmente ridotto per perdite di valore. La quota di costo eccedente il patrimonio netto della partecipata, alla data di acquisizione, viene trattata in maniera analoga a quanto descritto nei criteri di consolidamento al punto b. Le partecipazioni in altre imprese, con quota di possesso inferiore al 20%, sono valutate secondo il metodo del costo eventualmente ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate alla data di negoziazione, ovvero la data in cui il Gruppo si impegna ad acquistare o vendere l’attività. L’eliminazione contabile dal bilancio di un’attività finanziaria avviene solo nel caso in cui, assieme all’attività, vengano sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e i benefici a essa collegati, o, seppur in assenza del trasferimento sostanziale di tali rischi e benefici, venga meno il controllo da parte del Gruppo sull’attività. Rimanenze. Le giacenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato di regola in base al metodo del costo medio ponderato, e il corrispondente valore di mercato o di realizzo.

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eIl costo di produzione è comprensivo delle materie prime, dei costi diretti e accessori e di tutti quelli indiretti imputabili allo stesso.Il valore di presumibile realizzo è calcolato tenendo conto sia degli eventuali costi di produzione ancora da sostenere, sia dei costi diretti di vendita. Le scorte obsolete a lenta rotazione sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. Crediti commerciali. Sono iscritti secondo il loro presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti; gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono incluse nella voce altre spese operative del conto economico. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro soluto, per i quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono trasferiti al cessionario, sono stornate dal bilancio al loro valore nominale. Le commissioni pagate alla società di factoring per il servizio reso sono incluse nei costi per servizi. Ratei e risconti. Sono iscritte in tali voci quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi, la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Le disponibilità liquide sono quelle possedute per soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e caratterizzate da una elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un importo noto e che sono soggette a un rischio irrilevante di variazione del loro valore. I mezzi equivalenti sono per lo più temporanee eccedenze di disponibilità liquide investite in strumenti finanziari prontamente liquidabili (data di scadenza del titolo al momento dell’acquisto inferiore ai tre mesi). Fondi per benefici a dipendenti. Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR), incluso in tale voce, rientra nell’ambito dello IAS 19 (Benefici ai dipendenti) in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. L’importo iscritto in bilancio è oggetto di un calcolo attuariale secondo il metodo della proiezione dell’unità di credito, utilizzando per l’attualizzazione un tasso di interesse che rifletta il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dell’obbligazione. Il calcolo riguarda il TFR già maturato per servizi lavorativi già prestati e incorpora ipotesi sui futuri incrementi salariali. Gli utili e le perdite attuariali accumulati non riconosciuti all’inizio dell’esercizio che eccedono il 10% dell’obbligazione a benefici definiti del Gruppo sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui sono realizzati (“metodo del corridoio”). Accantonamenti per passività probabili. Gli accantonamenti vengono contabilizzati dal Gruppo solo quando si è in presenza di un’obbligazione corrente che implica un esborso come risultato di eventi passati, è probabile che tale esborso sia richiesto per l’adempimento dell’obbligazione, e l’ammontare della stessa può essere ragionevolmente stimato. L’importo contabilizzato come accantonamento è la miglior stima dell’onere per liquidare completamente l’obbligazione, attualizzato utilizzando un tasso ante imposte adeguato. Eventuali accantonamenti per costi di ristrutturazione vengono rilevati quando il Gruppo abbia formalizzato un piano dettagliato di ristrutturazione e lo abbia comunicato alle parti interessate.

Per i contratti i cui costi inevitabili connessi all’adempimento dell’obbligazione sono superiori ai benefici economici che si suppone saranno ottenibili dagli stessi contratti, l’obbligazione contrattuale corrente viene contabilizzata e valutata come un accantonamento a un fondo. Debiti commerciali. Sono iscritti al loro valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un idoneo tasso di mercato. Passività finanziarie. Le passività finanziarie si suddividono in due categorie:- le passività acquisite con l’intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni del prezzo a

breve termine o che fanno parte di un portafoglio che ha l’obiettivo di ottenere profitto nel breve termine. Queste vengono contabilizzate in base al “fair value”, e gli utili e le perdite relativi imputati al conto economico;

- le altre passività, che vengono contabilizzate in base al metodo del costo ammortizzato.

Operazioni in valuta estera e strumenti derivati. Le operazioni effettuate in valuta estera vengono contabilizzate al cambio del momento in cui vengono poste in essere. Le differenze cambio realizzate nel periodo vengono imputate al conto economico.Alla data di bilancio le società del Gruppo hanno provveduto all’adeguamento dei crediti e debiti in valuta estera al cambio in vigore alla chiusura del periodo, rilevando le differenze cambio positive e negative, così determinate per il loro intero ammontare, nel conto economico. Gli strumenti di copertura del “fair value” di specifiche attività e passività (fair value hedge) sono iscritti fra le attività (passività); il derivato e il relativo sottostante sono valutati al “fair value” e le rispettive variazioni di valore (che tendono in linea generale a controbilanciarsi) sono contabilizzate al conto economico. Gli strumenti di copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge) sono iscritti fra le attività (passività); il derivato è valutato al “fair value” e le variazioni di valore sono contabilizzate, per la componente di copertura efficace, direttamente in una riserva del patrimonio netto che viene rilasciata a conto economico negli esercizi nei quali si manifestano i flussi finanziari del sottostante, la componente non efficace viene imputata a conto economico. Il patrimonio netto delle controllate estere è oggetto di coperture valutarie, prevalentemente mediante operazioni di cessione di valuta a termine, al fine di immunizzare gli investimenti effettuati nelle società estere dalla fluttuazione dei tassi di cambio (rischio cambio traslativo). Le differenze cambio emergenti da tali operazioni di copertura del capitale investito sono addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto a rettifica delle differenze di conversione, che vengono imputate a conto economico al momento della cessione o liquidazione.Gli strumenti derivati per la gestione dei rischi di tasso e di cambio che non presentino i requisiti formali per essere considerati di copertura ai fini IFRS sono iscritti nello stato patrimoniale tra le attività/passività finanziarie e le variazioni di valore sono imputate a conto economico. Pagamenti basati su azioni (stock option). I piani di stock option del Gruppo prevedono la consegna fisica delle azioni alla data di esercizio. I pagamenti basati su azioni sono valutati al “fair value” alla data di assegnazione. Tale valore viene imputato a conto

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eeconomico in modo lineare lungo il periodo di maturazione dei diritti in contropartita a una riserva di patrimonio netto; tale imputazione viene effettuata sulla base di una stima della Direzione delle stock option che matureranno effettivamente a favore del personale avente diritto, tenendo in considerazione le condizioni di usufruibilità delle stesse non basate sul valore di mercato delle azioni. La determinazione del “fair value” avviene utilizzando il metodo di Black & Scholes.

Contributi pubblici in conto capitale. Eventuali contributi pubblici in conto capitale sono presentati nello stato patrimoniale iscrivendo il contributo come posta rettificativa del valore contabile del bene.

Gestione dei rischi finanziariIl Gruppo Benetton pone da sempre particolare attenzione alla identificazione, valutazione e copertura dei rischi finanziari. Nel novembre del 2005 il Consiglio di Amministrazione di Benetton Group ha approvato la nuova “Policy finanziaria di Gruppo” che definisce i principi generali e le linee guida sulla gestione finanziaria e dei rischi finanziari quali il rischio tasso, il rischio di cambio e il rischio credito controparte dell’attività finanziaria. Rischio cambio. Il Gruppo è esposto ai rischi derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio che possono influire sul suo risultato economico e sul valore del patrimonio netto. In particolare, sulla base della natura dell’esposizione, il Gruppo identifica:Esposizione a rischio cambio economico. Le società del Gruppo possono avere:- costi e ricavi denominati in divise diverse dalla loro divisa di bilancio o da una terza divisa

(generalmente Usd o Eur) comunemente utilizzata nel mercato di riferimento delle società stesse la cui variazione dei tassi di cambio può influenzare il risultato operativo di tali società;

- crediti o debiti commerciali denominati in valute diverse dalla divisa di bilancio della società che li detiene la cui variazione dei tassi di cambio può comportare la realizzazione o l’accertamento di differenze di cambio positive o negative.

Esposizione a rischio cambio transattivo. Le società del Gruppo possono avere crediti o debiti finanziari denominati in valute diverse dalla divisa di bilancio della società che li detiene la cui variazione dei tassi di cambio può comportare la realizzazione o l’accertamento di differenze cambio positive o negative.Esposizione a rischio cambio traslativo. Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in Paesi non appartenenti all’Unione Monetaria Europea e la loro divisa di rappresentazione del bilancio è generalmente diversa dall’euro, divisa di riferimento del Gruppo:- i conti economici di tali società vengono convertiti in euro al cambio medio di periodo

e, a parità di ricavi e di margini in valuta locale, variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in euro dei ricavi, dei costi e dei risultati economici;

- attività e passività di tali società vengono convertiti al cambio di fine periodo e pertanto possono assumure controvalori diversi sulla base della fluttuazione dei cambi. Come previsto dai principi contabili adottati, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio netto, nella voce Riserva di traduzione.

È politica del Gruppo gestire il rischio cambio attraverso l’uso di strumenti finanziari derivati quali currency forward, currency swap, currency spot e currency option; non sono consentite attività speculative.

Rischio tasso. Le società del Gruppo utilizzano risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiegano la liquidità disponibile in strumenti di mercato monetario e finanziario. Variazioni nei tassi di interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego incidendo sul livello degli oneri e proventi finanziari del Gruppo. Rischio credito. Il Gruppo presenta diverse concentrazioni del rischio di credito in funzione della natura delle attività che hanno generato il credito stesso. Il rischio di credito commerciale è essenzialmente correlato alle vendite wholesale e viene coperto mediante vendite a clienti che hanno un’affidabilità storica consolidata. Le vendite a clienti retail sono regolate a mezzo contanti o mediante carte di credito e altre carte elettroniche. Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un’oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L’ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso, nonché del fair value delle garanzie. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono stanziati dei fondi su base collettiva, tenuto conto dell’esperienza storica e di dati statistici. Il rischio credito finanziario è rappresentato dall’incapacità della controparte o dell’emittente degli strumenti stessi ad adempiere alle proprie obbligazioni.Il Gruppo investe la propria liquidità disponibile in strumenti di mercato monetario e finanziario.Questi strumenti devono avere un rating emittente e/o controparte di lungo termine non inferiore ad “A-“ di S&P (o equivalente) e/o di breve termine non inferiore ad “A-2” di S&P (o equivalente).A eccezione dei depositi bancari, per tutti gli altri strumenti previsti, al fine di evitare una concentrazione eccessiva in capo a un singolo emittente nel caso di emittenti sovrani con rating inferiore alla “A” (o equivalente) e per tutti gli altri emittenti con rating inferiore alla “AA” (o equivalente), il massimo investimento non dovrà superare il 10% degli investimenti di liquidità di Gruppo con un massimo di 20 milioni di euro per emittente e/o controparte.Al 31 dicembre 2005 la liquidità disponibile del Gruppo è sostanzialmente investita in depositi bancari con primari istituti di credito. Rischio di liquidità. Il rischio di liquidità si può manifestare con l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l’operatività del Gruppo.I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari. La ripartizione per scadenza, al 31 dicembre 2005, delle attività finanziarie e dei debiti finanziari sono riportati nelle Note esplicative. I fabbisogni di liquidità sono monitorati dalle funzioni centrali della Capogruppo nell’ottica di garantire un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide.Al 31 dicembre 2005 il Gruppo disponeva di linee di credito non utilizzate, “committed” per 500 milioni di euro e “uncommitted” per 400 milioni di euro.Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo

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edi soddisfare i propri fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza naturale.

Altre informazioni Identificazione dei settori. Il Gruppo ha identificato come schema di riferimento primario per l’informativa di settore quello per attività, in quanto fonte primaria dei rischi e dei benefici dello stesso; l’area geografica è invece oggetto di informativa secondaria.Le attività del Gruppo vengono ripartite in tre settori allo scopo di fornire strumenti gestionali e decisionali adeguati al management e dati rappresentativi e significativi dell’andamento aziendale agli investitori finanziari. Tali settori di attività sono:- abbigliamento, rappresentativo dell’abbigliamento casual, con i marchi United Colors of

Benetton, Undercolors e Sisley e dell’abbigliamento sportivo, sviluppato con i marchi Playlife e Killer Loop. In tale settore confluiscono anche i dati relativi all’attività delle società immobiliari;

- tessile, composto dalle attività di produzione e vendita di materie prime (tessuti, filati ed etichette), semilavorati, servizi industriali;

- altri e non allocati, include principalmente le attività relative all’attrezzo sportivo per quanto riguarda la produzione effettuata per conto terzi da parte di una società produttiva del Gruppo.

Le aree geografiche identificate dal Gruppo al fine di fornire l’informativa secondaria di settore prevista dallo IAS 14 sono state identificate, in base al criterio di significatività, nelle seguenti:- Italia;- Resto dell’Europa;- Asia;- Americhe;- Resto del mondo. Rendiconto finanziario. Secondo quanto previsto dallo IAS 7 il rendiconto finanziario, redatto applicando il metodo indiretto, evidenzia la capacità del Gruppo a generare “cassa e altre disponibilità liquide equivalenti”. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e che sono soggetti a un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d’acquisto. Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell’attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di un’impresa, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio di periodo. I proventi e costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Nello schema adottato dal Gruppo sono evidenziati separatamente:- il flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall’attività operativa

sono connessi principalmente all’attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal Gruppo utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l’utile d’esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell’esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

- il flusso monetario da attività di investimento: l’attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l’altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l’obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

- il flusso monetario da attività finanziaria: l’attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell’entità e della composizione del patrimonio netto e dei finanziamenti ottenuti.

Utilizzo di stime. La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Il Gruppo ha utilizzato stime per la valutazione delle attività soggette al test di impairment, come descritto in precedenza, per la determinazione dei pagamenti basati su azioni, per gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, benefici a dipendenti, imposte differite, altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico. Trattamento contabile delle imprese operanti in economie iperinflazionate (Turchia). Il bilancio della controllata turca è espresso in nuove lire turche (valuta locale e valuta di conto) in base al metodo del costo storico, nell’unità di misura corrente alla data di chiusura del periodo di riferimento. I valori relativi alle voci non monetarie dello stato patrimoniale sono rideterminati applicando la variazione dell’indice generale dei prezzi intervenuta tra la data di acquisizione e la data di chiusura del periodo di riferimento. I conti così rideterminati sono successivamente convertiti nella valuta di presentazione del consolidato (euro) applicando il criterio precedentemente descritto nel paragrafo “Criteri di consolidamento” per le imprese che utilizzano una valuta di conto diversa dall’euro, con l’eccezione delle voci di conto economico che sono convertite al tasso di cambio di chiusura. L’utile o la perdita sulla posizione monetaria netta è imputato a conto economico, nelle voci “Proventi finanziari” o ”Oneri finanziari”. Azionisti terzi. Le transazioni tra il Gruppo e gli Azionisti terzi sono regolate al pari delle transazioni con parti terze esterne al Gruppo. Le cessioni di quote azionarie ad Azionisti terzi da parte del Gruppo generano utili o perdite rilevate a conto economico. Gli acquisti di partecipazioni da Azionisti terzi si traducono in avviamento, calcolato come differenza tra ciascun corrispettivo pagato e la quota acquisita del valore contabile delle attività nette della controllata.

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eCommenti alle principali voci del conto economico

(1) Ricavi

L’incremento nei ricavi del Gruppo (+3,6% rispetto al 2004) è attribuibile al buon andamento dei riordini e delle collezioni Autunno/Inverno, al mix prodotto particolarmente positivo, agli effetti della politica di sviluppo della rete commerciale diretta e alla significativa contribuzione dei Paesi del bacino del Mediterraneo, inclusa la Turchia, dell’Est Europa e del mercato coreano. Le vendite produzione principale sono considerate al netto degli sconti.Le vendite varie includono prevalentemente quelle relative all’attrezzo sportivo, la cui produzione per conto terzi è effettuata da una società controllata in Ungheria.I ricavi diversi comprendono principalmente prestazioni di servizi quali lavorazioni, rimborsi spese e prestazioni diverse tra cui la realizzazione di campagne pubblicitarie.Ulteriori dettagli relativi ai ricavi sono forniti nella sezione “Altre informazioni” del presente documento.

Vendite nette della produzione principale per categoria di prodotto

Vendite nette della produzione principale per marchio

Il marchio “United Colors of Benetton” include anche le vendite del marchio “UCB Bambino” per un ammontare di 429.328 mila euro (401.164 mila euro nel 2004). Nella voce “Altre vendite” sono incluse le vendite di tessuti e filati.

(in migliaia di euro) 2005 2004 Vendite produzione principale 1.667.997 1.624.956 Vendite varie 57.380 45.767 Royalty attive 15.480 14.419 Ricavi diversi 24.216 18.982 Totale 1.765.073 1.704.124

(in migliaia di euro) 2005 2004 Abbigliamento, accessori e calzature casual 1.551.700 1.479.576 Abbigliamento sportivo 27.714 42.876 Tessuti e filati 88.583 95.780 Altro - 6.724 Totale 1.667.997 1.624.956

(in migliaia di euro) 2005 2004 United Colors of Benetton 1.232.156 1.168.709 Sisley 318.189 310.867 Killer Loop 8.571 11.348 Playlife 20.497 31.526 Altre vendite 88.584 102.506 Totale 1.667.997 1.624.956

(2) Altri proventi e ricavi operativi

La voce “Fitti attivi” comprende prevalentemente i proventi relativi alla locazione di immobili commerciali destinati alla vendita di prodotti relativi ai marchi Benetton. La variazione positiva nella voce “Rilascio fondi” è imputabile principalmente alla proventizzazione degli oneri stanziati nel precedente esercizio, in particolare per la chiusura di alcuni negozi in Francia che, nel corso del 2005, hanno invece continuato a operare, facendo venir meno il sussistere del fondo a essi inerente. Le immobilizzazioni relative a tali negozi sono state tuttavia oggetto di impairment, rilevato nell’esercizio nella voce “Svalutazioni delle immobilizzazioni”, e compensato pressoché totalmente dall’ammontare dei proventi derivanti dal rilascio di cui sopra. (3) Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e in corso di lavorazioneLa variazione di tale voce, pari a 18.528 mila euro, è imputabile principalmente all’aumento delle rimanenze finali di prodotti finiti, in particolare per quanto concerne le società che gestiscono direttamente i punti vendita, e dei prodotti in corso di lavorazione. (4) Acquisti di materie prime e materie di consumo

La variazione della voce è attribuibile prevalentemente alla crescita dei volumi di produzione da parte dei poli produttivi esteri e all’incremento di acquisti di prodotti commercializzati.In tale voce sono incluse le variazioni delle rimanenze delle materie prime e di consumo.

(in migliaia di euro) 2005 2004 Rimborsi e indennizzi 2.968 1.691 Fitti attivi 35.410 34.456 Sopravvenienze attive 7.255 6.717 Plusvalenze su alienazioni immobilizzazioni 6.385 27.098 Rilascio fondi 14.673 3.864 Altri proventi operativi 9.910 17.404 Totale 76.601 91.230

(in migliaia di euro) 2005 2004 Acquisti materie prime, semilavorati, prodotti finiti e diversi 544.724 438.728 Acquisti destinati a pubblicità e promozionali 1.221 881 Altri acquisti 14.483 13.078 (Sconti e abbuoni) (54) (114) Totale 560.374 452.573

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e(5) Costi del personale La variazione di tale voce è imputabile prevalentemente all’espansione della rete commerciale diretta e a una maggiore incidenza della politica di incentivazione del personale, e si può così dettagliare:

Dettagli ulteriori relativi al piano di stock option e i calcoli relativi al TFR sono contenuti nel capitolo “Altre informazioni” in calce al presente documento. Si evidenzia, di seguito, il numero dei dipendenti suddiviso per categoria:

Ammortamenti (6) Immobilizzazioni materiali

Il decremento degli ammortamenti si deve attribuire soprattutto all’effetto derivante dall’adeguamento, avvenuto nel 2004, del valore contabile di alcune attività materiali legate alla rete commerciale che hanno impattato in particolare sulla voce “Migliorie su beni di terzi”.La diminuzione del valore degli ammortamenti nella voce “Fabbricati” è attribuibile per 2.159 mila euro alla variazione nella stima della vita utile dei fabbricati a uso commerciale passata da 33 a 50 anni nel 2005.

(in migliaia di euro) 2005 2004 Salari e stipendi 164.273 159.172 Oneri sociali 43.713 44.599 Accantonamento TFR 8.330 8.182 Costi stock option 2.202 722 Altri costi del personale 2.525 1.327 Totale 221.043 214.002

Media 2005 2004 del periodo Dirigenti/Manager 99 100 100 Impiegati 4.000 3.674 3.837 Operai 2.400 2.542 2.470 Part-time 1.479 1.108 1.294 Totale 7.978 7.424 7.701

(in migliaia di euro) 2005 2004 Ammortamento fabbricati 12.611 14.991 Ammortamento impianti, macchinari e attrezzature 21.007 20.358 Ammortamento mobili, arredi e macchine elettroniche 17.746 18.900 Ammortamento automezzi e aeromobili 1.586 1.619 Ammortamento beni acquisiti in locazione finanziaria 898 622 Ammortamento migliorie su beni di terzi 8.394 11.505 Totale 62.242 67.995

(7) Immobilizzazioni immateriali

Il decremento degli ammortamenti si deve attribuire soprattutto all’effetto derivante dall’adeguamento, avvenuto nel 2004, del valore contabile di alcune attività immateriali legate alla rete commerciale che hanno impattato in particolare sulla voce “Altre immobilizzazioni”. Altre spese operative (8) Per servizi

La variazione nel valore delle lavorazioni esterne è imputabile al mix di effetti derivante dalla flessibilità operativa del sistema produttivo che, privilegiando di volta in volta le modalità operative più idonee al mercato in cui il Gruppo si trova a operare, è divenuto più snello e integrato consentendo una riduzione di tali costi per 20.651 mila euro rispetto all’esercizio precedente.I costi di distribuzione e trasporti aumentano da un lato per effetto dei maggiori volumi, soprattutto in relazione alla crescita delle vendite in Corea, e dall’altro per l’incremento delle tariffe applicate dai fornitori sui servizi di trasporto resi.Le provvigioni diminuiscono per il passaggio in capo al Gruppo di agenzie in Italia e Germania, in gestione a terzi nel corso del precedente esercizio. I costi di pubblicità e promozionali si incrementano per effetto dei maggiori costi sostenuti per la realizzazione di campagne pubblicitarie per i marchi del Gruppo, in particolare United Colors of Benetton, e per clienti terzi; in quest’ultimo caso a fronte dei costi sostenuti si è rilevato un incremento dei ricavi diversi.Nei servizi diversi sono inclusi principalmente:- costi per energia per 24.798 mila euro; - spese per consulenze amministrative, legali e fiscali per 11.744 mila euro; - premi assicurativi per 4.245 mila euro;

(in migliaia di euro) 2005 2004 Ammortamento diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno 249 515 Ammortamento licenze, marchi e diritti simili 3.891 3.969 Ammortamento oneri poliennali commerciali 12.298 11.370 Ammortamento altre immobilizzazioni 6.687 11.478 Totale 23.125 27.332

(in migliaia di euro) 2005 2004 Lavorazioni esterne 341.266 361.917 Distribuzione e trasporti 56.295 47.653 Provvigioni 69.846 73.564 Pubblicità e promozionali 59.023 51.934 Emolumenti e compensi ad Amministratori e Sindaci 5.475 6.438 Costi di manutenzione 11.736 12.342 Servizi diversi 87.587 84.503 Totale 631.228 638.351

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e- spese postali e telefoniche per 4.061 mila euro;- oneri relativi alle spese viaggio del personale dipendente per 10.168 mila euro;- altri costi per servizi vari e diversi tra i quali mensa, pulizie, consulenze grafiche e

progettuali, lavoro interinale. Vengono di seguito riportati nominativamente i compensi corrisposti a qualsivoglia titolo ai componenti degli organi sociali della Capogruppo.

All’Amministratore Delegato Silvano Cassano sono state assegnate nel corso dell’esercizio 2004 n. 1.731.966 opzioni che conferiscono il diritto a sottoscrivere un pari numero di azioni di Benetton Group S.p.A. al prezzo di 8,984 euro per azione. Il 50% delle opzioni assegnate è esercitabile, al verificarsi di certe condizioni, dopo due anni dalla data di assegnazione. Il rimanente 50% è esercitabile, al verificarsi di certe condizioni, dopo quattro anni dalla data di assegnazione. La scadenza per l’esercizio delle opzioni è fissata in cinque anni dalla data in cui sono divenute esercitabili. Maggiori dettagli sul piano di stock option adottato sono forniti nella Relazione sulla gestione e nella sezione “Altre informazioni” del presente documento.

(9) Per godimento di beni di terzi. I costi per godimento di beni di terzi, pari a 104.478 mila euro (86.420 nel 2004), si riferiscono principalmente a fitti passivi che ammontano a 92.217 mila euro e sono incrementati per l’effetto dell’apertura di nuovi punti vendita e acquisizione di altri già operativi da parte del Gruppo.

(10) Svalutazioni delle immobilizzazioni. La voce, pari a 50.340 mila euro (49.116 mila euro nel 2004), viene dettagliata nella sezione “Altre informazioni” delle note esplicative nella sezione relativa all’attività di impairment test.

(in migliaia di euro) Nome e cognome Carica ricoperta Durata carica (1) Compenso lordo Luciano Benetton Presidente Esercizio 2005 1.600 Carlo Benetton Vice Presidente Esercizio 2005 800 Alessandro Benetton Vice Presidente Esercizio 2005 300 Silvano Cassano Amministratore Delegato Esercizio 2005 1.051 (2)

Gilberto Benetton Consigliere Esercizio 2005 100 Giuliana Benetton Consigliere Esercizio 2005 800 Reginald Bartholomew Consigliere Esercizio 2005 62 Luigi Arturo Bianchi Consigliere Esercizio 2005 81 Giorgio Brunetti Consigliere Esercizio 2005 81 Gianni Mion Consigliere Esercizio 2005 53 Ulrich Weiss Consigliere Esercizio 2005 85 Angelo Casò Presidente Collegio Sindacale Esercizio 2007 62 Antonio Cortellazzo (3) Sindaco effettivo Esercizio 2007 59 Filippo Duodo Sindaco effettivo Esercizio 2007 127 Dino Sesani Sindaco effettivo Esercizio 2004 17(1) Fino ad approvazione bilancio.(2) Include compensi per lavoro subordinato e non include il valore delle stock option.(3) Sindaco effettivo dal 16.05.2005.

(11) Svalutazioni dei crediti. Tale voce, pari a 17.387 mila euro (39.240 mila euro nel 2004), è relativa all’accantonamento al fondo svalutazione crediti. Per ulteriori commenti si rimanda alla nota sui crediti verso clienti nelle attività correnti.

(12) Accantonamenti per rischi. Includono prevalentemente accantonamenti per 4.276 mila euro al fondo rischi legali e fiscali, al fondo indennità suppletiva di clientela per 3.543 mila euro e per 11.961 mila euro al fondo per altri accantonamenti. Gli accantonamenti al fondo rischi legali e fiscali si riferiscono a contenziosi sorti nell’anno o in esercizi precedenti, mentre gli altri accantonamenti si riferiscono a oneri per rilascio negozi in chiusura (“exit cost”). Ulteriore commento a tale voce è inserito nella nota al passivo relativa agli “Altri fondi e passività a medio e lungo termine”.

(13) Altri oneri operativi

La voce “Altri oneri” pari a 16.953 mila euro include costi di diversa natura quali indennizzi a terzi, spese generali e altri. Il decremento è imputabile ai minori costi sostenuti per la ristrutturazione della rete commerciale e per gli incentivi all’esodo.

(14) Utili/(Perdite) di imprese collegateTale voce, negativa per 60 mila euro, si riferisce a dividendi percepiti da altre imprese per 43 mila euro al netto delle perdite, rinvenienti dalla liquidazione di alcune partecipazioni detenute dal Gruppo. (15) Oneri finanziari netti e differenze cambio Tale voce risulta essere così composta:

(in migliaia di euro) 2005 2004 Minusvalenze da alienazioni di immobilizzazioni 1.952 6.361 Imposte indirette e tasse 8.906 7.980 Erogazioni liberali 2.321 2.307 Sconti e resi su vendite anni precedenti 3.082 2.807 Sopravvenienze passive 2.628 2.524 Altri oneri 16.953 26.195 Totale 35.842 48.174

(in migliaia di euro) 2005 2004 Proventi finanziari 24.139 21.984 (Oneri finanziari) (47.269) (43.941) (Oneri)/Proventi da coperture valutarie e differenze cambio 408 (31) Totale (22.722) (21.988)

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eProventi finanziari

La voce “Proventi finanziari diversi e su derivati” include principalmente: - i differenziali positivi maturati su operazioni a termine di “Interest Rate Swap” per 4.049

mila euro (6.481 mila euro nel 2004);- i proventi su operazioni di “currency swap” e “operazioni a termine” a copertura del

rischio cambio economico e transattivo per 13.170 mila euro (7.297 mila euro nel 2004);- i premi su operazioni di copertura del rischio cambio traslativo per 930 mila euro (1.887

mila euro nel 2004). Oneri finanziari

Negli “Oneri finanziari diversi e su derivati” sono inclusi prevalentemente:- i differenziali negativi maturati su operazioni a termine di “Interest Rate Swap” per 4.447

mila euro (4.933 mila euro nel 2004);- oneri su operazioni di “currency swap” e “operazioni a termine” a copertura del rischio

cambio economico e transattivo per 13.791 mila euro (7.099 mila euro nel 2004);- i premi pagati su operazioni di copertura del rischio cambio traslativo per 1.107 mila

euro (26 mila euro nel 2004);- sconti commerciali passivi condizionati per 2.217 mila euro (3.106 mila euro nel 2004);- spese e commissioni bancarie per 1.798 mila euro (1.162 mila euro nel 2004).

Oneri/proventi netti da coperture valutarie e differenze cambioLe differenze cambio sono in prevalenza originate dagli incassi da clienti esteri e da pagamenti a fornitori, da operazioni di copertura valutaria, nonché da utili e perdite su cambi realizzati a fronte di rinegoziazioni di contratti di cessione di divisa a termine. In questa voce sono inoltre comprese le differenze cambio generate dall’adeguamento dei crediti e dei debiti in valuta estera, al cambio in vigore alla chiusura dell’esercizio.

(in migliaia di euro) 2005 2004 Interessi su prestiti obbligazionari (4.636) (8.076) Interessi su c/c ordinari (1.030) (379) Interessi su anticipi su crediti (303) (465) Interessi su finanziamenti a breve termine (1.652) (531) Interessi su finanziamenti a medio e lungo termine verso banche (13.511) (11.816) Interessi verso altri finanziatori (832) (814) Oneri finanziari diversi e su derivati (25.305) (21.860) Totale (47.269) (43.941)

(in migliaia di euro) 2005 2004 Interessi attivi su titoli del circolante 1.607 606 Interessi attivi su crediti immobilizzati 546 832 Interessi attivi su c/c ordinari 2.513 3.725 Proventi finanziari diversi e su derivati 19.473 16.821 Totale 24.139 21.984

(16) Imposte Il saldo include imposte correnti, anticipate e differite così dettagliate:

Riportiamo qui di seguito la tabella di riconciliazione dell’onere fiscale:

(in migliaia di euro) 2005 2004 Imposte correnti 13.631 22.636

Imposte anticipate: - storno profitti intersocietari 762 531 - svalutazione partecipazioni 12.398 8.036 - accantonamenti fondi rischi e altri 7.090 (6.311) - imposte su diversa base ammortizzabile delle immobilizzazioni materiali e immateriali (2.487) 4.424 - minusvalenze 582 142 - perdite fiscali riportabili a nuovo (3.179) (7.094) - valutazione al fair value dei derivati - 1.194 - altre (1.331) (1.964) Totale imposte anticipate 13.835 (1.042)

Imposte differite passive: - storno/rientro di ammortamenti eccedenti e contabilizzazione del leasing secondo il metodo finanziario (2.491) 69 - plusvalenze 63 (1.866) - utili/riserve distribuibili da controllate (2.328) 7.957 - valutazione al fair value dei derivati (2.476) - - altre 54 (91) Totale imposte differite (7.178) 6.069 Totale 20.288 27.663

(in %) 2005 2004 Incidenza fiscale teorica 37,25 37,25 Differente incidenza fiscale delle società in utile (13,38) (18,12) Differente incidenza fiscale delle società in perdita 11,19 10,68 Effetto imposte su utili/riserve distribuibili da controllate 0,56 5,85 Effetto derivante dal conferimento di rami d’azienda (21,21) (9,22) Ammortamenti dei plusvalori derivanti da acquisizioni di partecipazioni (0,22) 1,75 Beneficio derivante dalle svalutazioni di partecipazioni - (5,91) Beneficio derivante dalle perdite riportate a nuovo (3,86) (5,25) Effetto derivante dalla svalutazione di immobilizzazioni 8,61 3,65 Maggiore incidenza IRAP 3,38 1,70 Altri effetti netti (7,22) (2,04) Incidenza fiscale da bilancio 15,10 20,34

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eCommenti alle principali voci delle attività

Attività non correnti

(17) Attività materiali Il seguente prospetto riepiloga i movimenti intervenuti nel corso del 2005 nelle attività materiali, che sono esposte al netto dei fondi ammortamento, che ammontano a 743.003 mila euro:

Gli investimenti del periodo hanno riguardato prevalentemente:- l’acquisizione di immobili a uso commerciale, le relative opere di ammodernamento e

riqualificazione dei punti vendita destinati allo sviluppo della rete commerciale;- l’acquisizione di impianti, macchinari e attrezzature destinati a migliorare l’efficienza del

processo produttivo, in particolare nelle società manifatturiere italiane;- l’acquisizione di mobili e arredi relativi alla rete commerciale per la realizzazione di

arredamenti nei punti vendita;- l’acquisizione di immobilizzazioni in corso si riferisce prevalentemente a investimenti tesi

allo sviluppo dei poli produttivi e della rete commerciale del Gruppo. Le migliorie su beni di terzi si riferiscono prevalentemente ai costi di ristrutturazione e ammodernamento dei negozi non di proprietà.Negli altri movimenti è inclusa, per complessivi 7.807 mila euro, la riclassifica nelle attività destinate alla cessione degli stabilimenti di Cassano Magnago e di Pedimonte.Le svalutazioni effettuate nel corso dell’esercizio per effetto del test di impairment sono commentate nella sezione “Altre informazioni” relativa all’attività di impairment test.

Impianti, Mobili, arredi Immobilizzazioni Beni acquisiti Migliorie Terreni e macchinari e e macchine Automezzi in corso e anticipi in locazione su beni (in migliaia di euro) fabbricati attrezzature elettroniche e aeromobili per investimenti finanziaria di terzi Totale Saldo iniziale netto 579.986 79.658 38.913 10.583 3.724 11.743 48.158 772.765 Incrementi 9.427 12.456 27.029 1.324 9.848 - 12.233 72.317 Decrementi (1.980) (1.792) (1.069) (289) (144) - (1.000) (6.274) Ammortamenti (12.611) (21.007) (17.746) (1.586) - (898) (8.394) (62.242) Svalutazioni (8.782) (2.010) (6.901) - - - (11.705) (29.398) Riclassifica attività destinate alla cessione (2.802) (103) (1.813) (20) - (3.064) (5) (7.807) Differenze di conversione e altri movimenti 1.967 1.333 3.860 458 (2.471) (53) (1.452) 3.642 Saldo finale netto 565.205 68.535 42.273 10.470 10.957 7.728 37.835 743.003

La voce “Beni acquisiti in locazione finanziaria” è così dettagliata:

La ripartizione per anno di scadenza della quota capitale complessiva residua al 31 dicembre 2005 viene esposta nelle passività non correnti nella voce “Debiti verso società di locazione finanziaria” per la quota a lungo termine, mentre quella a breve viene esposta nelle passività correnti.Una parte delle immobilizzazioni materiali è gravata da ipoteche prestate a favore di Istituti di Credito a garanzia di mutui il cui debito residuo, al 31 dicembre 2005, ammonta complessivamente a 744 mila euro.Alla data del 31 dicembre 2005 risulta iscritto, per un importo pari a 10.061 mila euro, un immobile temporaneamente non utilizzato, che è stato sede delle attività legate all’attrezzo e all’abbigliamento sportivo; è un complesso di elevato interesse storico e artistico, restaurato al fine di poter ospitare uffici direzionali. Avendo riscontrato nel corso del 2005 l’effettiva inesistenza di un mercato attivo per tale immobile si è ritenuto di poter arrivare a esprimere un valore attraverso l’attualizzazione di un canone d’affitto potenziale, stimando il rendimento atteso e il conseguente valore di circa 10 milioni di euro, con una svalutazione di 7.119 mila euro.

31.12.2005 31.12.2004 Fondo Fondo amm.to amm.to (in migliaia di euro) Lordo e sval. Netto Lordo e sval. Netto Terreni e fabbricati 686.096 120.891 565.205 676.971 96.985 579.986 Impianti, macchinari e attrezzature 290.442 221.907 68.535 305.450 225.792 79.658 Mobili, arredi e macchine elettroniche 136.901 94.628 42.273 112.638 73.725 38.913 Automezzi e aeromobili 22.823 12.353 10.470 22.359 11.776 10.583 Immobilizzazioni in corso e anticipi per investimenti 10.957 - 10.957 3.724 - 3.724 Beni acquisiti in locazione finanziaria 9.678 1.950 7.728 13.259 1.516 11.743 Migliorie su beni di terzi 123.857 86.022 37.835 113.188 65.030 48.158 Totale 1.280.754 537.751 743.003 1.247.589 474.824 772.765

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Terreni e fabbricati 5.959 9.472 Impianti, macchinari e attrezzature 3.719 3.787 (Fondo ammortamento) (1.950) (1.516) Totale 7.728 11.743

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e(18) Attività immateriali Il seguente prospetto evidenzia i movimenti intervenuti nelle principali voci delle attività immateriali:

La variazione della voce “Avviamento e altre attività immateriali a vita non definita” è attribuibile per 5.472 mila euro all’acquisto, intervenuto nel corso del 2005, del 50% di una società di diritto turco denominata Benetton Giyim Sanayi A.S.Per quanto concerne le svalutazioni di tali attività si fa rinvio alla sezione “Attività di impairment test” contenuta nelle “Altre informazioni”. La voce ”Attività immateriali a vita utile definita” include:

Nella voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili” sono inclusi i valori netti dei seguenti marchi:

Avviamento Concessioni, e altre attività licenze, Oneri immateriali a Diritti di marchi e poliennali Altre (in migliaia di euro) vita non definita brevetto diritti simili commerciali voci Totale Saldo iniziale netto 5.346 1.099 23.934 90.161 16.079 136.619 Incrementi - 35 1.783 35.798 13.841 51.457 Variazione area di consolidamento 5.472 - - 2.356 - 7.828 Decrementi - - (7) (742) (14) (763) Ammortamenti - (249) (3.891) (12.298) (6.687) (23.125) Svalutazioni (2.551) - (4.863) (11.840) (1.688) (20.942) Differenze di conversione e altri movimenti 243 142 1 (976) 1.265 675 Saldo finale netto 8.510 1.027 16.957 102.459 22.796 151.749

31.12.2005 31.12.2004 Fondo Fondo amm.to amm.to (in migliaia di euro) Lordo e sval. Netto Lordo e sval. Netto Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno 3.654 2.627 1.027 3.477 2.378 1.099 Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 67.660 50.703 16.957 65.890 41.956 23.934 Oneri poliennali commerciali 159.386 56.927 102.459 136.133 45.972 90.161 Altre voci 58.131 35.335 22.796 53.206 37.127 16.079 Totale 288.831 145.592 143.239 258.706 127.433 131.273

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 United Colors of Benetton 3.141 3.046 Sisley 470 444 Killer Loop 8.295 14.273 Altri 1.015 1.112 Totale 12.921 18.875

A fine esercizio la vita residua del marchio Killer Loop risulta essere pari a 13 anni. Nel corso del 2005 tale marchio è stato oggetto di svalutazione per effetto del test di impairment effettuato dal Gruppo e ampiamente descritto nella specifica sezione delle “Altre informazioni” alle note esplicative.La voce “Oneri poliennali commerciali” è costituita principalmente dagli oneri connessi alle acquisizioni di attività commerciali (“key money”), che vengono ammortizzati in base alla durata dei relativi contratti di locazione (fatta eccezione per i “fonds de commerce” delle società francesi e belghe ammortizzati in 20 anni). L’incremento include per 2.356 mila euro l’allocazione di parte del costo pagato per l’acquisizione di Benetton Giyim Sanayi A.S.Nelle “Altre voci” sono inclusi costi relativi all’acquisto e realizzazione di software per 12.262 mila euro (di cui 1.873 mila euro di produzione interna) e costi relativi alle immobilizzazioni in corso e acconti per 8.076 mila euro (di cui 1.293 mila euro relativi a software di produzione interna). Altre attività non correnti (19) PartecipazioniLe partecipazioni, valutate al costo, sono pari a 5.130 mila euro e sono relative prevalentemente a società commerciali non incluse nell’area di consolidamento in quanto non ancora operative o in liquidazione alla data di bilancio. Il dettaglio è riportato nel seguente prospetto:

(20) Depositi cauzionaliL’incremento dei depositi cauzionali e il saldo, in essere al 31 dicembre, sono relativi prevalentemente a contratti di locazione stipulati dalla controllata giapponese.

(21) Crediti finanziari a medio e lungo termineNel saldo, pari a 7.459 mila euro, sono inclusi i crediti di natura finanziaria erogati prevalentemente dalle controllate del Gruppo a terzi. Nel corso dell’esercizio sono stati incassati anticipatamente 23.062 mila euro, di cui 14.350 mila euro relativi al credito derivante dalla cessione del ramo d’azienda Nordica, 4.746 mila euro riferiti a un finanziamento concesso dalla società giapponese per il sostegno dell’attività commerciale nel territorio e 3.672 mila euro relativi a un finanziamento concesso dalla Capogruppo.Nel corso dell’esercizio sono stati concessi ulteriori nuovi finanziamenti per 3.027 mila euro. La parte residua si riferisce a crediti finanziari che maturano interessi a tassi di mercato.

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Benetton Slovakia S.r.o. 3.254 3.195 Chesa Paravicini S.A. 1.479 1.491 Korea Fashion Physical Distribution 169 - Beijing Sunshine Knitwear Co. Ltd. - 252 Altre partecipazioni 228 179 Totale 5.130 5.117

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(22) Altri crediti a medio e lungo termineLa voce, pari a 46.120 mila euro (di cui 904 mila euro esigibili oltre cinque anni), include per 24.026 mila euro i crediti nei confronti di Edizione Holding S.p.A. relativi alle imposte correnti quantificate sull’imponibile fiscale negativo, come previsto dal regolamento dei rapporti tra le società aderenti al consolidato fiscale nazionale; tali crediti saranno esigibili nel 2007. Nella voce sono inclusi, inoltre, per 9.089 mila euro, crediti commerciali verso clienti oltre l’esercizio per 6.952 mila euro, crediti per cessione di immobilizzazioni riferiti principalmente alla cessione di un fabbricato industriale e, per la quota residua, altri crediti verso terzi. (23) Attività fiscali differiteNel prospetto che segue è evidenziato l’ammontare delle attività fiscali differite nette:

Il Gruppo effettua la compensazione delle imposte anticipate con le imposte differite, per le società italiane in quanto aderenti al consolidato fiscale nazionale e per le controllate estere in virtù del diritto giuridico alla compensabilità delle stesse, riconosciuto nei singoli Paesi di appartenenza.Il beneficio fiscale potenziale connesso a perdite riportabili a nuovo nelle società del Gruppo (circa 137 milioni di euro al 31 dicembre 2005) è stato rettificato per 119 milioni di euro in quanto a oggi non è probabile la loro integrale recuperabilità.Le imposte anticipate sulla diversa base ammortizzabile derivano dalla valutazione effettuata, in base alle prospettive di redditività futura, dei benefici fiscali connessi alla riorganizzazione societaria avvenuta nel 2003.

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Da 1 a 5 anni 5.845 22.458 Oltre 5 anni 1.614 5.816 Totale 7.459 28.274

Diff. cambio (in migliaia di euro) 31.12.2004 Incrementi Decrementi e altri mov. 31.12.2005 Effetto fiscale sullo storno dei profitti intersocietari 5.495 4.733 (5.495) - 4.733 Imposte su accantonamenti, costi e ricavi che avranno rilevanza fiscale in esercizi futuri 91.976 24.377 (44.625) 1.909 73.637 Imposte differite su ammortamenti fiscali e contabilizzazione del leasing secondo il metodo finanziario (15.924) (2.054) 4.545 290 (13.143) Imposte differite su plusvalenze la cui tassazione è rinviata (2.927) (1.169) 1.106 - (2.990) Diversa base ammortizzabile delle immobilizzazioni materiali e immateriali 115.650 7.000 - - 122.650 Beneficio su perdite riportabili a nuovo a fini fiscali 14.360 5.191 (2.012) 200 17.739 Imposte differite su utili/riserve distribuibili a nuovo (7.957) (751) 3.080 - (5.628) Altre voci 595 - (582) (13) - Totale 201.268 37.327 (43.983) 2.386 196.998

Attività correnti (24) RimanenzeLe rimanenze, pari a 287.246 mila euro (255.436 mila euro al 31 dicembre 2004), risultano essere ripartite in:

Sono esposte al netto del relativo fondo svalutazione magazzino, che risulta così ripartito:

(25) Crediti verso clientiAl 31 dicembre 2005, i crediti commerciali verso terzi, al netto del relativo fondo svalutazione, ammontano a:

Il fondo svalutazione crediti in essere alla data di bilancio ha portato a una percentuale di copertura sui crediti all’11,2%. La movimentazione del fondo nel corso dell’anno viene di seguito riepilogata:

I crediti commerciali includono crediti verso imprese collegate per 218 mila euro e verso la società controllante per 266 mila euro. Nel corso del 2005 sono stati ceduti, tramite contratto di factoring pro soluto, crediti commerciali per 57.367 mila euro; alla data di chiusura dell’esercizio risultano ancora non scaduti circa 25.852 mila euro.

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Materie prime, sussidiarie e di consumo 85.247 101.559 Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 54.413 57.558 Prodotti finiti 146.679 96.099 Acconti 907 220 Totale 287.246 255.436

(in migliaia di euro) 31.12.2004 Incrementi Utilizzi Diff. conv. 31.12.2005 Materie prime, sussidiarie e di consumo 2.334 2.442 (2.361) 102 2.517 Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 750 750 (750) - 750 Prodotti finiti 14.727 9.284 (8.104) 337 16.244 Totale 17.811 12.476 (11.215) 439 19.511

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Crediti commerciali 738.214 755.226 (Fondo svalutazione crediti) (82.828) (97.642) Totale 655.386 657.584

Rilasci a conto Diff. cambio (in migliaia di euro) 31.12.2004 Incrementi Utilizzi economico e altri mov. 31.12.2005 Fondo svalutazione crediti 97.642 17.387 (32.391) (722) 912 82.828

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e(26) Crediti tributariNella voce sono compresi:- i crediti verso l’Erario per IVA per 14.203 mila euro (26.184 mila euro al 31 dicembre 2004);- i crediti verso l’Erario per imposte per 9.432 mila euro (9.075 mila euro al 31 dicembre 2004);- altri crediti verso l’Erario per 1.538 mila euro (4.192 mila euro al 31 dicembre 2004).

(27) Altri crediti, ratei e risconti attiviIn tale voce sono compresi:

I crediti nei confronti di Edizione Holding S.p.A. sono relativi all’adesione, nel 2004, al consolidato fiscale nazionale.

(28) Crediti finanziari

L’importo dei crediti finanziari si riferisce prevalentemente alla quota corrente dei crediti a medio e lungo termine. I differenziali su operazioni in valuta a termine derivano dall’adeguamento delle operazioni in essere al 31 dicembre 2005 e riguardano operazioni a copertura del rischio economico per 1.692 mila euro, del rischio transattivo per 2.170 mila euro e del rischio traslativo per 405 mila euro. Negli altri crediti e attività finanziarie è inclusa la componente finanziaria maturata sui contratti derivati a fronte di operazioni di copertura del rischio economico per 762 mila euro, del rischio transattivo per 1.079 mila euro, del rischio traslativo per 29 mila euro e del rischio tasso per 423 mila euro.

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Altri crediti 23.926 27.112 Crediti verso controllante 15.541 - Totale altri crediti 39.467 27.112

Ratei attivi: - proventi diversi 1.369 52 - fitti attivi e leasing operativi 622 104 Totale ratei attivi 1.991 156

Risconti attivi: - fitti passivi e leasing operativi 5.037 4.690 - oneri operativi diversi 190 1.362 - imposte e tasse 1.421 1.551 - polizze assicurative 636 656 - pubblicità e sponsorizzazioni 988 113 Totale risconti attivi 8.272 8.372 Totale 49.730 35.640

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Crediti finanziari verso terzi a breve termine 3.997 8.958 Differenziali su operazioni in valuta a termine 4.267 7.523 Altri crediti e attività finanziarie a breve 4.706 5.047 Totale 12.970 21.528

(29) Attività finanziarie disponibili per la vendita

I titoli e le quote dei fondi sono stati integralmente ceduti nel luglio 2005.

(30) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

I depositi a termine in euro sono relativi a disponibilità liquide presso primari istituti bancari. I tassi medi sulle giacenze monetarie attive sono allineati al rendimento di mercato per le diverse valute. Gli assegni sono relativi agli incassi da clienti, avvenuti negli ultimi giorni dell’anno.

(31) Attività destinate alla cessioneSono iscritti in tale voce, al minore tra il valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita, gli stabilimenti di Cassano Magnago e di Pedimonte, non più operativi e oggetto di un piano di cessione che troverà attuazione nel corso del 2006. Il valore delle attività destinate alla cessione, al 31 dicembre 2004, si riferiva alla cessione del ramo d’azienda “Manifattura Goriziana”, avvenuta nel corso del primo semestre 2005.

(in migliaia di euro) 31.12.2004 Incrementi Decrementi 31.12.2005 Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) scaduti nel 2005 al tasso d’interesse tra il 2,75% e il 4% 32.525 14.200 (46.725) - Certificati di Credito del Tesoro (CCT) scadenti tra il 2008 e il 2011 al tasso d’interesse compreso tra il 2,3% e il 2,4% 20.590 5.838 (26.428) - Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) scaduti nel 2005 al tasso d’interesse compreso tra il 2,063% e il 2,098% 29.665 19.863 (49.528) - Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ) scaduti nel luglio 2005 al tasso d’interesse compreso tra il 2,064% e il 2,068% 29.803 9.975 (39.778) - Amex European Sch. Term. Euro 841 630 (1.471) - Sinopia Alternactiv Eur 619 - (619) - Generali Am-Eu Sty-cd cap 562 - (562) - Vontobel Euro Bond A2 576 - (576) - Morgan Fund-Short Maturity Euro 1.410 - (1.410) - SCH Euro Short Term A Euro 1.581 - (1.581) - Totale 118.172 50.506 (168.678) -

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Conti correnti bancari attivi in euro 25.789 31.726 Conti correnti bancari attivi in valuta estera 31.334 26.773 Depositi a termine in euro 78.887 141.522 Depositi a termine in valuta estera 160 154 Assegni 59.601 59.594 Denaro e valori in cassa 556 427 Totale 196.327 260.196

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eCommenti alle principali voci del patrimonio netto e passività

Patrimonio netto

Patrimonio netto di pertinenza della CapogruppoL’Assemblea degli Azionisti di Benetton Group S.p.A. ha deliberato, in data 16 maggio 2005, la distribuzione di un dividendo di 0,34 euro per azione, per complessivi 62 milioni di euro; tale dividendo è stato pagato il 26 maggio 2005.Le variazioni intervenute nel patrimonio netto sono dettagliate nel prospetto di movimentazione contenuto nella sezione “Prospetti di bilancio consolidato”.

(32) Capitale socialeIl capitale sociale di Benetton Group S.p.A. al 31 dicembre 2005 è di 236.026.454,30 euro ripartito in 181.558.811 azioni del valore nominale di 1,30 euro ciascuna.

(33) Riserva sovrapprezzo azioniLa voce non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2004.

(34) Riserva di fair value e di coperturaTale voce accoglie le variazioni derivanti dalla valutazione al “fair value” delle attività finanziarie disponibili per la vendita e le variazioni della componente di copertura efficace degli strumenti derivati valutati al “fair value”.

(35) Altre riserve e utili indivisi: Altre riserve. La voce, che al 31 dicembre 2005 ammonta a 857.314 mila euro (803.500 mila euro al 31 dicembre 2004), comprende:- 47.210 mila euro relativi alla riserva legale della Capogruppo;- 21.452 mila euro relativi a riserve di rivalutazione monetaria ai sensi della Legge n. 72 del

19 marzo 1983 e della legge n. 413 del 30 dicembre 1991 e, in relazione a una controllata spagnola, del Regio Decreto n. 2607/96;

- 528.424 mila euro relativi ad altre riserve della Capogruppo (551.000 mila euro al 31 dicembre 2004);

- 250.042 mila euro generati dall’eccedenza dei patrimoni netti delle società consolidate rispetto ai corrispondenti valori di carico delle relative partecipazioni, nonché dalle rettifiche di consolidamento;

- 2.924 mila euro della quota parte dei pagamenti basati su azioni, valutati al “fair value” alla data di assegnazione, e imputati linearmente a conto economico in contropartita a tale riserva;

- 7.262 mila euro relativi alla riserva di traduzione generata dall’inclusione dei bilanci, espressi in valuta estera, di società consolidate con il metodo dell’integrazione globale.

Di seguito si riportano il prospetto di raccordo fra il patrimonio netto e l’utile di Benetton Group S.p.A. e i corrispondenti valori consolidati, nonché il prospetto delle quote percentuali di patrimonio netto attribuibili ad Azionisti terzi. Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e utile netto di Benetton Group S.p.A. e corrispondenti valori consolidati di pertinenza del Gruppo

(36) Quote di pertinenza di terziAl 31 dicembre 2005 e 2004, le seguenti società consolidate presentano quote percentuali di patrimonio netto attribuibili ad Azionisti terzi:

31.12.2005 Patrimonio Utile (in migliaia di euro) netto netto Come da bilancio d’esercizio di Benetton Group S.p.A. redatto secondo i principi contabili italiani 944.667 58.267 Quota del patrimonio e dell’utile netto delle controllate consolidate attribuibile al Gruppo, al netto del valore di carico delle relative partecipazioni 838.218 129.528 Storno plusvalenze da conferimento rami d’azienda al netto delle imposte differite attive (544.988) 7.000 Storno svalutazione di partecipazioni nella Capogruppo 13.951 15.153 Storno dei dividendi distribuiti alla Capogruppo da controllate consolidate - (99.999) Imposte differite su utili/riserve distribuibili da controllate (5.629) 2.328 Allocazione alle immobilizzazioni del maggior valore pagato per l’acquisizione di partecipazioni rispetto al patrimonio netto alla data di acquisto e relativo ammortamento 22.351 (2.043) Effetto derivante dallo storno di utili/perdite intersocietarie su cessioni di immobilizzazioni materiali, al netto del relativo effetto fiscale (185) 3.577 Effetto derivante dall’applicazione del criterio finanziario nella contabilizzazione delle operazioni di acquisizione di beni in locazione finanziaria, al netto del relativo effetto fiscale 9.725 1.611 Eliminazione dell’utile intersocietario incluso nelle giacenze di magazzino di controllate consolidate, al netto del relativo effetto fiscale (15.566) (2.946) Adeguamento al valore del patrimonio netto delle società collegate (61) (67) Effetto netto di altre scritture di consolidamento (573) (536) Come da bilancio consolidato di Gruppo 1.261.910 111.873

(in %) 31.12.2005 31.12.2004 Società consolidate estere: - New Ben GmbH (Germania) 49 49 - Benetton Korea Inc. (Corea) 50 50 - Benetton Giyim Sanayi A.S. (Turchia) 50 -

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ePassività Passività non correnti

(37) Finanziamenti a medio e lungo termineI finanziamenti a medio e lungo termine concessi da banche e altri finanziatori, in essere al 31 dicembre 2005, sono i seguenti (al netto dei costi poliennali finanziari accessori alle operazioni):

La quota dei finanziamenti a medio e lungo termine, pari a 744 mila euro, è assistita da ipoteche su immobilizzazioni materiali.

Di seguito i finanziamenti passivi a medio e lungo termine vengono dettagliati per anno di scadenza.

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Prestito sindacato di 500 milioni di euro a tasso variabile, con scadenza nel 2007, sottoscritto da un pool di banche e costituito da una linea di credito revolving per i primi due anni e da un prestito con rimborso a scadenza per i successivi cinque anni; il tasso in essere alla data di riferimento risultava pari al 2,434% (1) 499.775 499.632 Finanziamento concesso da Medio Credito del Friuli rimborsabile in rate semestrali, fino al 1° gennaio 2007, al tasso annuo del 2,5%, garantito da ipoteca sugli immobili 239 708 Finanziamento Ministero Industria L. 46/1982 356 419 Debiti finanziari a medio/lungo verso imprese del Gruppo non consolidate al tasso del 2,114% 2.742 2.684 Altri finanziamenti 51 51 Totale 503.163 503.494(1) Tale prestito prevede il rispetto di due indici f inanziari, da calcolarsi semestralmente sul bilancio consolidato, quali: - rapporto minimo tra EBITD (risultato prima delle imposte, degli oneri f inanziari e ammortamenti) e oneri f inanziari netti pari a 2,5 volte; - rapporto minimo tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto, pari a 1. Inoltre sono previste limitazioni a rilevanti cessioni di attività e alla concessione di garanzie reali a fronte di ulteriori operazioni di f inanziamento.

Anno 31.12.2005 2007 502.873 2008 68 2009 71 2010 74 2011 e oltre 77 Totale 503.163

(38) Altri debiti a medio e lungo termine

La voce “Altri debiti verso controllante” include i debiti nei confronti di Edizione Holding S.p.A. relativi alle imposte correnti quantificate sull’imponibile fiscale, come previsto dal regolamento dei rapporti tra le società aderenti al consolidato fiscale nazionale; tali debiti saranno esigibili nel 2007. La voce “Altri debiti verso terzi” è composta prevalentemente da depositi cauzionali passivi a lungo termine relativi a contratti di locazione attivi stipulati dalla controllata giapponese.

(39) Debiti verso società di locazione finanziaria Vengono di seguito riepilogati i debiti in essere al 31 dicembre 2005 verso società di locazione finanziaria. La quota a breve termine del debito è esposta nella parte corrente del passivo degli schemi di bilancio.

La riconciliazione tra i pagamenti minimi dovuti alla società di locazione finanziaria e il loro valore attuale (quota capitale) è il seguente:

Il Gruppo ha acquisito in locazione finanziaria fabbricati e macchinari. La durata media dei contratti di locazione finanziaria è di circa otto anni. I tassi d’interesse sono fissati alla data di stipulazione del contratto e sono indicizzati al tasso Euribor a tre mesi. Tutti i contratti di leasing sono rimborsabili attraverso un piano a rate costanti e contrattualmente non è prevista alcuna rimodulazione del piano originario. Tutti i contratti sono denominati nella valuta di conto (euro).Il fair value dei leasing finanziari contratti dal Gruppo approssima il valore contabile.I debiti verso società di locazione finanziaria sono garantiti al locatore tramite i diritti sui beni in locazione.

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Debiti per acquisto immobilizzazioni oltre l’esercizio successivo 1.085 19.191 Altri debiti verso controllante 20.772 18.664 Altri debiti verso terzi 2.295 804 Totale 24.152 38.659

Pagamenti minimi dovuti (in migliaia di euro) per locazione finanziaria Quota capitale Anno 31.12.2005 31.12.2004 31.12.2005 31.12.2004 Entro 1 anno 5.968 6.940 5.390 6.007 Da 1 a 5 anni 10.589 18.627 9.984 17.522 Oltre 5 anni 114 455 112 226 Totale 16.671 26.022 15.486 23.755

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Pagamenti minimi dovuti per locazione finanziaria 16.671 26.022 (Oneri finanziari futuri) (1.185) (2.267) Valore attuale dei debiti di locazione finanziaria 15.486 23.755

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e(40) Fondi per benefici a dipendentiTale voce accoglie i fondi a benefici definiti a dipendenti del Gruppo, tra cui il trattamento di fine rapporto delle società italiane per 47.466 mila euro. La movimentazione del fondo nel corso del periodo è stata la seguente:

Le assunzioni e i dettagli relativi alla determinazione dei valori da iscrivere in bilancio sono descritte nel paragrafo “Altre informazioni”.

(41) Altri fondi e passività a medio e lungo termine

In tale voce vengono iscritti le passività e i rischi probabili per i quali il Gruppo non prevede una risoluzione entro l’esercizio 2006. Attivo in numerosi settori a livello globale, il Gruppo Benetton è fisiologicamente esposto a rischi legali.Attualmente, le aree di maggiore esposizione sono relative a controversie con ex partner commerciali, ex dipendenti, prestatori di servizi, terzi titolari di diritti di proprietà industriale in possibile conflitto con prodotti distribuiti dal Gruppo Benetton o con simili diritti in titolarità del Gruppo medesimo. Inoltre sono aperti alcuni casi di contenzioso fiscale in Italia e in Francia.Alla data del 31 dicembre 2005 il Gruppo ha ritenuto di effettuare specifici accantonamenti a fondo rischi legali e fiscali. Nel corso del 2005 il fondo è stato utilizzato per 1.267 mila euro e reintegrato per 2.970 mila euro a fronte di contenziosi sorti nell’anno. Si è inoltre provveduto a rilasciare a conto economico nel corso dell’anno 1.069 mila euro accantonati in esercizi precedenti per contenziosi risoltisi positivamente per il Gruppo.Il fondo indennità suppletiva di clientela, che riflette l’apprezzamento del rischio connesso all’eventuale interruzione del mandato conferito agli agenti nei casi previsti dalla legge, nel corso del periodo è stato oggetto di utilizzi per 465 mila euro e di reintegro per 3.543 mila euro.Il fondo per altri accantonamenti è a fronte degli oneri che il Gruppo dovrà probabilmente sostenere a fronte della chiusura di alcuni negozi in gestione diretta. Tale voce nel corso

(in migliaia di euro) Saldo al 01.01.2005 47.307 Quota maturata e stanziata a conto economico 9.460 Indennità liquidate nel periodo (7.119) Differenze cambio e altri movimenti 119 Saldo al 31.12.2005 49.767

Fondo Fondo Fondo rischi legali indennità suppl. per altri (in migliaia di euro) e fiscali di clientela acc.ti Totale Saldo al 01.01.2005 9.160 14.298 27.532 50.990 Incrementi da acquisizioni - - - - Accantonamenti 2.970 3.543 4.702 11.215 Rilasci (1.069) (67) (12.816) (13.952) Utilizzi e altri movimenti (1.463) (465) (4.722) (6.650) Saldo al 31.12.2005 9.598 17.309 14.696 41.603

dell’esercizio è stata oggetto di incremento per un importo pari a 4.702 mila euro a fronte di utilizzi per 2.333 mila euro. Nel corso dell’esercizio, come già descritto nelle note di conto economico ”Altri proventi e ricavi operativi” sono stati rilasciati a conto economico 12.816 mila euro per accantonamenti effettuati negli scorsi esercizi per chiusura di negozi che nel corso del 2005 hanno invece continuato a operare, facendo venir meno il sussistere del fondo a essi inerente.

Passività correnti

(42) Debiti verso fornitoriLa voce rappresenta i debiti del Gruppo per l’acquisto di beni e servizi alla data del 31 dicembre 2005.

(43) Debiti diversi, ratei e risconti passivi

I debiti verso il personale si riferiscono alle competenze maturate e non liquidate alla data del 31 dicembre 2005. La voce “Altri debiti verso terzi” si riferisce a debiti di carattere non commerciale.I debiti per l’acquisto di immobilizzazioni includono, per 19.191 mila euro, la quota a breve del debito di una controllata spagnola e per 11.287 mila euro il debito di una controllata italiana per l’acquisizione di immobilizzazioni.Gli altri debiti verso controllante si riferiscono al debito derivante dall’adesione, nel 2004, al consolidato fiscale.

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Debiti diversi: - altri debiti verso personale 17.830 18.065 - altri debiti verso terzi 12.016 15.610 - debiti per acquisto immobilizzazioni 41.329 14.795 - debiti verso Erario per IVA 5.455 11.361 - altri debiti verso controllante 16.694 - - debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 7.626 9.210 - altri debiti verso Erario 5.697 5.777 Totale debiti diversi 106.647 74.818 Ratei passivi: - oneri diversi 1.205 1.848 - canoni di locazione 947 4.859 - consulenze e compensi 71 147 Totale ratei passivi 2.223 6.854

Risconti passivi: - fitti attivi 2.927 984 - proventi da concessione diritti 737 838 - proventi diversi 128 620 Totale risconti passivi 3.792 2.442 Totale 112.662 84.114

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eI debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale si riferiscono a debiti maturati verso questi istituti per le quote a carico delle società del Gruppo e dei dipendenti.

(44) Fondo imposte correnti Il fondo imposte correnti rappresenta i debiti del Gruppo per le imposte correnti d’esercizio ed è esposto al netto degli acconti, dei crediti e delle ritenute subite.

(45) Altri fondi e passività a breve termineTale voce accoglie gli accantonamenti effettuati dal Gruppo a fronte di contenziosi legali, fiscali o di passività potenziali che si prevede possano concludersi o essere finalizzate nel corso del prossimo esercizio.

La voce “Altri movimenti” accoglie, per il suo intero ammontare, la riclassifica di stanziamenti rilevati negli esercizi precedenti. La quota accantonata al fondo rischi legali e fiscali si riferisce prevalentemente ad accantonamenti per contenziosi legali effettuati a fronte di passività probabili aventi risoluzione nel breve termine. Nel fondo per altri accantonamenti sono inclusi gli oneri che il Gruppo andrà a sostenere nel corso del 2006 a fronte della chiusura di alcuni negozi, gli oneri di ristrutturazione che una controllata italiana dovrà affrontare a seguito della decisione, avvenuta a fine 2005, di chiudere lo stabilimento di Cassano Magnago.

(46) Parte corrente dei debiti verso società di locazione finanziariaTale voce accoglie la quota scadente entro l’anno dei debiti verso società di locazione finanziaria. La riconciliazione tra il valore attuale dei debiti iscritti e il valore dei pagamenti minimi dovuti alla società di locazione finanziaria è descritta nella nota relativa alla parte non corrente del debito.

Fondo Fondo rischi legali per altri (in migliaia di euro) e fiscali accantonamenti Totale Saldo al 01.01.2005 - - - Incrementi da acquisizioni - - - Accantonamenti 1.306 7.259 8.565 Rilasci a conto economico - - - Altri movimenti 836 2.429 3.265 Saldo al 31.12.2005 2.142 9.688 11.830

(47) Parte corrente dei finanziamenti a medio e lungo termine

(48) Parte corrente dei prestiti obbligazionari. Il prestito obbligazionario, emesso nel luglio del 2002 da Benetton Group S.p.A. per un valore nominale complessivo di 300.000 mila euro, è stato rimborsato il 26 luglio 2005.

(49) Debiti finanziari

I debiti finanziari a breve verso altri finanziatori si riferiscono alla quota a breve termine dei finanziamenti da terzi.I differenziali su operazioni in valuta a termine derivano dall’adeguamento delle operazioni in essere al 31 dicembre 2005 e riguardano operazioni a copertura del rischio economico per 2.301 mila euro, del rischio transattivo per 1.484 mila euro e del rischio traslativo per 686 mila euro. Nelle “Altre passività finanziarie a breve” è inclusa la componente finanziaria maturata su contratti derivati a fronte di operazioni a copertura del rischio economico per 1.078 mila euro, del rischio transattivo per 1.646 mila euro, del rischio traslativo per 567 mila euro e del rischio tasso per 1.818 mila euro.Nelle altre passività finanziarie a breve sono inclusi inoltre gli interessi maturati sui finanziamenti.

(50) Debiti verso banche

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Finanziamento concesso da CARI (Gorizia) in data 20 aprile 2001 rimborsato nel 2005 al tasso annuo del 4% - 202 Finanziamenti concessi da Efibanca (Ente Finanziario Interbancario S.p.A.) al tasso annuo del 2,8% rimborsato in rate semestrali fino al 2005 - 355 Finanziamento concesso da Medio Credito del Friuli rimborsabile in rate semestrali fino al 1° gennaio 2007, al tasso annuo del 2,5%, garantito da ipoteca sugli immobili 470 459 Finanziamento Ministero Industria L. 46/1982 63 60 Altri finanziamenti in valuta ottenuti dalle società consolidate estere in parte garantiti da ipoteca sugli immobili 121 26 Totale 654 1.102

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Debiti finanziari verso altri finanziatori 4.570 1.885 Commercial paper - 1.700 Cambiali finanziarie 1.161 - Differenziali passivi su operazioni a termine 4.471 2.217 Altre passività finanziarie a breve 9.385 15.245 Totale 19.587 21.047

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Scoperti di conto corrente 12.641 8.238 Anticipazioni su crediti e altri finanziamenti a breve termine 16.263 11.686 Totale 28.904 19.924

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eAltre informazioni

Riconciliazione tra conto economico per natura e quello per destinazione

(in milioni di euro) A B C D E F G Conto economico Conto economico per natura per destinazione

Ricavi 1.765 1.765 Ricavi Altri proventi e ricavi operativi A 76 (76) - Variazione delle rimanenze di prodotti finiti Consumo materiali e in corso di lavorazione 41 (546) (341) (846) e lavorazioni esterne Salari, stipendi (85) (85) e oneri relativi Acquisti e variazioni delle rimanenze di materie Ammortamenti prime e di consumo B (560) 560 (21) (21) industriali (7) (35) (1) (43) Altri costi industriali Margine lordo 770 industriale Costi del personale C (221) 221 - Ammortamenti D (85) 85 - Distribuzione (56) (56) e trasporti (70) (1) (71) Provvigioni Margine 643 di contribuzione Stipendi Altre spese operative: (135) (135) e oneri relativi Pubblicità - per servizi E (631) 1 (1) (1) 572 (1) (61) e promozionali (64) (64) Ammortamenti - per godimento di beni di terzi F (104) 104 - - svalutazioni delle immobilizzazioni (50) 75 (6) (70) (102) (73) (226) Altri costi e proventi - svalutazioni dei crediti G (17) 17 - - accantonamenti per rischi G (20) 20 - - altri oneri operativi G (37) 37 - Utile operativo 157 - - - - - - - 157 Utile operativo

Note: A Riclassif ica dei f itti attivi, delle plusvalenze su alienazioni immobilizzazioni materiali e immateriali e dei rilasci di fondi per rischi alla voce “Altri costi e proventi”. B Riclassif ica degli acquisti di materie prime e prodotti f initi, delle variazioni delle rimanenze di prodotti f initi e in corso di lavorazione alla voce “Consumo materiali, lavorazioni esterne” e “Altri costi

industriali”. C+D Riclassif ica dei costi del personale e degli ammortamenti al costo del venduto per la parte industriale e alle spese generali per quelli a struttura. E Riclassif ica delle spese operative per servizi a: - lavorazioni esterne per 341 milioni di euro; - altri costi industriali per 35 milioni di euro; - distribuzione e trasporti per 56 milioni di euro; - provvigioni per 70 milioni di euro; - altri oneri operativi per 70 milioni di euro. F Spese per godimento di beni di terzi, sostanzialmente fitti passivi, riclassif icati negli altri costi e proventi. G Riclassif ica delle svalutazioni dei crediti, degli accantonamenti per rischi, degli altri oneri operativi alla voce “Altri costi e proventi”.

Informativa di settore

Informativa per settore di attività

Dati economico-patrimoniali per settore - 2005

Gli altri costi non monetari sono composti dalle svalutazioni nette delle attività materiali e immateriali derivanti dall’effettuazione del test di impairment nell’anno 2005, e dai costi di stock option allocati al settore abbigliamento per 2.202 mila euro.

Altri e non (in milioni di euro) Abbigliamento Tessile allocati Elisioni Consolidato Ricavi verso terzi 1.629 100 36 - 1.765 Ricavi tra settori 2 170 - (172) - Ricavi totali 1.631 270 36 (172) 1.765 Altri proventi e ricavi operativi 73 3 - - 76 Variazione rimanenze e acquisti 517 132 28 (158) 519 Costi del personale 165 54 2 - 221 Ammortamenti 66 18 1 - 85 Altre spese operative 796 71 5 (13) 859 Risultato operativo 160 (2) - (1) 157

Utili di imprese collegate - Oneri finanziari netti e differenze cambio (23) Utile ante imposte 134 Imposte 20 Utile netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e dei terzi - - - - 114 Ammortamenti 66 18 1 - 85 Altri costi non monetari 41 2 - - 43 Utile ante imposte, oneri finanziari, ammortamenti e altri costi non monetari 267 18 1 (1) 285

Totale attività 2.235 198 22 (48) 2.407 Totale passività 1.036 134 10 (48) 1.132 Capitale investito 1.511 106 9 - 1.626 Totale investimenti operativi lordi 114 10 - - 124

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eDati economico-patrimoniali per settore - 2004

Gli altri costi non monetari sono composti dalle svalutazioni nette delle attività materiali e immateriali derivanti dall’effettuazione del test di impairment nell’anno 2004, e dai costi di stock option allocati al settore abbigliamento per 722 mila euro.

Altri e non (in milioni di euro) Abbigliamento Tessile allocati Elisioni Consolidato Ricavi verso terzi 1.568 106 30 - 1.704 Ricavi tra settori - 194 - (194) - Ricavi totali 1.568 300 30 (194) 1.704 Altri proventi e ricavi operativi 84 7 - - 91 Variazione rimanenze e acquisti 458 141 13 (182) 430 Costi del personale 154 58 2 - 214 Ammortamenti 76 18 1 - 95 Altre spese operative 814 82 14 (12) 898 Risultato operativo 150 8 - - 158 Utili di imprese collegate - Oneri finanziari netti e differenze cambio (22) Utile ante imposte 136 Imposte 28 Utile netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e dei terzi 108 Ammortamenti 76 18 1 95 Altri costi non monetari 59 - - 59 Utile ante imposte, oneri finanziari, ammortamenti e altri costi non monetari 285 26 1 312

Totale attività 2.453 266 21 (139) 2.601 Totale passività 1.323 198 6 (139) 1.388 Capitale investito 1.567 76 11 - 1.654 Totale investimenti operativi lordi 138 14 - - 152

Dati economici settore Abbigliamento

Dati economici settore Tessile

Dati economici settore Altri e non allocati

I dipendenti per segmento di attività sono così articolati:

(in milioni di euro) 2005 % 2004 % Variazione % Ricavi verso terzi 1.629 1.568 61 Ricavi tra settori 2 - 2 Ricavi totali 1.631 100,0 1.568 100,0 63 4,1 Altri proventi e ricavi operativi 73 4,5 84 5,4 (10) (12,3) Variazione rimanenze e acquisti 517 31,7 458 29,2 59 13,0 Costi del personale 165 10,1 154 9,8 11 7,5 Ammortamenti 66 4,1 76 4,9 (10) (13,6) Altre spese operative 796 48,8 814 52,0 (17) (2,2) Risultato operativo 160 9,8 150 9,5 10 7,2

(in milioni di euro) 2005 % 2004 % Variazione % Ricavi verso terzi 100 106 (6) Ricavi tra settori 170 194 (24) Ricavi totali 270 100,0 300 100,0 (30) (10,2) Altri proventi e ricavi operativi 3 1,0 7 2,2 (4) (59,5) Variazione rimanenze e acquisti 132 49,1 141 47,1 (9) (6,5) Costi del personale 54 19,9 58 19,4 (4) (8,1) Ammortamenti 18 6,6 18 5,7 - 3,2 Altre spese operative 71 26,1 82 27,3 (11) (13,8) Risultato operativo (2) (0,7) 8 2,7 (10) n.s.

(in milioni di euro) 2005 % 2004 % Variazione % Ricavi verso terzi 36 30 6 Ricavi tra settori - - - Ricavi totali 36 100,0 30 100,0 6 22,0 Altri proventi e ricavi operativi - - - 0,9 - n.s. Variazione rimanenze e acquisti 28 77,0 13 43,8 15 n.s. Costi del personale 2 6,0 2 6,7 - 9,5 Ammortamenti 1 2,4 1 3,0 - (3,2) Altre spese operative 5 13,9 14 46,3 (9) (63,4) Risultato operativo - 0,7 - 1,1 - (21,4)

Media 31.12.2005 31.12.2004 del periodo Abbigliamento 6.271 5.441 5.856 Tessile 1.486 1.750 1.618 Altri e non allocati 221 233 227 Totale 7.978 7.424 7.701

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eInformativa per area geografica

Ricavi per area geografica e settore di attività

I ricavi sono esposti in base alla localizzazione geografica dei clienti.

Altre informazioni patrimoniali per area geografica - 2005

Le attività sono esposte per localizzazione dell’entità giuridica.

Altre informazioni patrimoniali per area geografica - 2004

Le attività sono esposte per localizzazione dell’entità giuridica.

Acquisizione di partecipazioni. Nel maggio 2005 il Gruppo, attraverso la holding lussemburghese Benetton International S.A., ha acquistato da terzi il 50% di una società di diritto turco denominata Benetton Giyim Sanayi A.S. La metodologia adottata per la contabilizzazione è quella del “purchase method”.

Resto Resto del (in milioni di euro) Italia % dell’Europa % Americhe % Asia % mondo % Totale Abbigliamento 757 89,1 597 94,7 73 99,4 199 95,8 3 77,7 1.629 Tessile 62 7,3 35 5,3 - 0,6 2 1,2 1 22,3 100 Altri e non allocati 30 3,6 - - - - 6 3,0 - - 36 Totale ricavi 2005 849 100,0 632 100,0 73 100,0 207 100,0 4 100,0 1.765 Totale ricavi 2004 854 596 72 176 6 1.704 Variazione (5) 36 1 31 (2) 61

Resto Resto del (in migliaia di euro) Italia dell’Europa Americhe Asia mondo Totale Totale attività 1.632.147 537.515 50.621 159.538 27.176 2.406.997 Investimenti operativi lordi 86.541 22.223 3.559 8.508 2.944 123.775

Resto Resto del (in migliaia di euro) Italia dell’Europa Americhe Asia mondo Totale Totale attività 1.835.923 538.705 49.882 152.005 24.778 2.601.293 Investimenti operativi lordi 49.005 90.722 162 5.522 6.567 151.978

Il dettaglio delle attività acquistate e dell’avviamento è il seguente:

Il fair value delle immobilizzazioni immateriali si riferisce nello specifico alla categoria “Oneri poliennali commerciali” e deriva dalla valutazione al fair value di quindici contratti di affitto passivi relativi a negozi con canoni di locazione inferiore rispetto ai valori attuali di mercato. La perizia di un operatore del settore ha determinato, contratto per contratto, il differenziale tra canone mensile corrisposto contrattualmente e canone figurativo a prezzi di mercato. Tale differenziale è poi stato attualizzato sulla base della durata di ciascun contratto.L’avviamento deriva dal riconoscimento del know-how produttivo e organizzativo dell’impresa acquisita e in quanto tale non allocabile a nessuna attività a vita definita.I principali dati economici dalla data di acquisizione e patrimoniali al 31 dicembre 2005 della società sono i seguenti:

Nei giorni immediatamente precedenti l’acquisizione da parte di Benetton, la società acquisita ha beneficiato del conferimento di un ramo d’azienda da parte di un’altra società del gruppo Boyner, la BBA Beymen Bogazici Alboy Magazacilik Tekstil Sanay ve Ticaret A.S. Quest’ultima società gestiva, oltre al business Benetton, altre attività, per cui non è possibile ricostruire un conto economico del solo business Benetton per l’intero anno 2005.Nel mese di luglio 2005, si è provveduto al pagamento di 7.500 mila euro relativi al debito residuo per l’acquisizione del 15% di Olimpias S.p.A., la cui prima tranche era stata liquidata nel corso del 2004.Inoltre, nel 2005 sono state acquisite altre partecipazioni minori per circa 240 mila euro.

Valori ante Rettifiche (in migliaia di euro) aggregazione di fair value Fair value Immobilizzazioni materiali 2.536 - 2.536 Immobilizzazioni immateriali 155 2.356 2.511 Immobilizzazioni finanziarie 2 - 2 Crediti 6.583 - 6.583 Scorte 3.153 - 3.153 Debiti 106 - 106 Indebitamento netto 12.323 - 12.323 Totale patrimonio netto - 2.356 2.356 Quota acquisita dal Gruppo (50%) 1.178 Avviamento 5.472 Costo di acquisto 6.650

(in migliaia di euro) Ricavi 17.336 Margine di contribuzione 5.975 Utile netto di periodo 1.414 Capitale di funzionamento 12.193 Capitale investito 14.569 Posizione finanziaria netta 8.926 Patrimonio netto 5.643

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eNel corso del 2004 gli acquisti delle partecipazioni per 14.107 mila euro si riferivano:- al pagamento della prima tranche di 7.520 mila euro relativa a Olimpias S.p.A.;- all’acquisizione, da parte di New Ben GmbH, a un prezzo di 4.066 mila euro, dell’intera

partecipazione in Mari Textilhandels GmbH, successivamente fusa nella stessa New Ben GmbH;

- acquisizione del rimanente 50% di DCM Benetton India Ltd. per 2.521 mila euro. Fondi per benefici a dipendenti. Gli importi contabilizzati a conto economico secondo il “metodo del corridoio”, con riferimento ai piani per benefici definiti, sono così sintetizzabili:

Il valore totale degli oneri relativi ai piani a benefici definiti sono iscritti nella voce “Costi del personale”.

Le assunzioni adottate nel calcolo sono le seguenti:

Strumenti derivati. Al 31 dicembre 2005 il valore nozionale degli strumenti finanziari derivati è il seguente:

Il valore nozionale corrisponde alla somma in valore assoluto di tutte le operazioni controvalorizzate al rispettivo cambio forward. Il fair value è stato calcolato mediante l’attualizzazione e la conversione dei flussi di cassa futuri utilizzando i parametri di mercato in essere alla data di bilancio (in particolare tassi e cambi).

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti 7.414 6.137 Oneri finanziari 2.046 2.044 (Utili)/Perdite nette attuariali - - Costo relativo alle prestazioni di lavoro passate - - Totale 9.460 8.181

31.12.2005 31.12.2004 Tasso di sconto 4,0% 4,5% Tasso di inflazione 2,0% 2,0% Tasso atteso degli incrementi salariali 5%-3,5% 5%-3,5%

(in migliaia di euro) Valore nozionale Fair value Positivo Negativo Netto Rischio cambio economico 187.709 736 (1.622) (886)- fair value hedge 121.677 231 (1.325) (1.094)- cash flow hedge 29.403 270 (277) (7)- cash flow hedge - option 36.629 235 (20) 215

Rischio cambio traslativo 115.897 82 (901) (819)- fair value hedge 5.669 48 - 48- cash flow hedge 110.228 34 (901) (867)

Rischio cambio transattivo - fair value hedge 512.355 1.750 (1.669) 81

Il rischio cambio viene gestito con operazioni di currency forward, currency swap e currency option (zero cost collar - evidenziate separatamente). Al 31 dicembre 2005 sono in essere Interest Rate Swap per un importo nozionale pari a 57 milioni di euro con scadenza 2006-2008. Piano di stock option. Nel paragrafo “Altre informazioni” contenuto nella sezione “Relazione sulla gestione” viene descritto in dettaglio il piano di stock option deliberato dall’Assemblea degli Azionisti del Gruppo nel settembre 2004.Il fair value (valore equo) stimato di ciascuna opzione su azioni assegnata dal Piano è pari a 1,874 euro (valore medio ponderato).Tale valore è stato calcolato applicando il modello di valutazione delle opzioni noto come Metodo Black & Scholes. I dati immessi nel modello sono riportati nella seguente tabella:

Di seguito si riportano ulteriori dettagli relativi al piano di opzioni su azioni:

Al 31 dicembre 2005, la vita contrattuale residua media ponderata delle opzioni in circolazione risulta pari a 7,7 anni. Il costo registrato a conto economico nell’esercizio 2005 è pari a 2.202 mila euro (722 mila euro nel 2004).

Anno 2005 Anno 2004 Prezzo Prezzo d’esercizio d’esercizio medio medio N. opzioni ponderato N. opzioni ponderato In circolazione a inizio anno 3.233.577 8,984 - - Assegnate - - 3.233.577 8,984 Annullate - - - - Esercitate - - - - In circolazione a fine anno 3.233.577 8,984 3.233.577 8,984 Esercitabili a fine anno - - - -

Periodo di maturazione 2 anni 4 anni Totale Numero opzioni assegnate 1.616.788,5 1.616.788,5 3.233.577 Data di assegnazione 09.09.2004 09.09.2004 Data di primo esercizio 09.09.2006 09.09.2008 Data di scadenza esercizio 09.09.2013 09.09.2013 Data media esercizio (stima: a metà tra data primo esercizio e data scadenza) 10.03.2010 11.03.2011 Dividend yield 4,16% 4,16% Volatilità attesa (storica a 260 giorni) 27,60% 27,60% Tasso di interesse senza rischio 3,493% 3,671% Vita contrattuale (anni) 9 9 Vita media attesa (anni) 5,5 6,5 Fair value unitario in euro (metodo Black & Scholes) 1,831042 1,916344 1,873693 Fair value totale in migliaia di euro 2.960.408 2.850.457 5.810.865

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eAttività di Impairment test. Come previsto dallo IAS 36 il Gruppo ha provveduto a:- verificare l’esistenza o meno di un’indicazione di possibile perdita di valore delle attività

materiali e delle attività immateriali a vita utile definita;- confrontare il valore recuperabile e il valore contabile delle attività immateriali a

vita utile indefinita e delle attività immateriali non ancora disponibili per l’uso. Ciò, indipendentemente dal manifestarsi di fenomeni che indicassero il possibile venir meno del valore contabile iscritto a bilancio.

I risultati dell’attività di impairment test 2005 vengono riassunti nella seguente tabella, dettagliando per settore di attività le svalutazioni effettuate durante l’esercizio e iscritte a conto economico nella voce “Svalutazione delle immobilizzazioni”.

Le principali svalutazioni rilevate nell’esercizio 2005 per effetto dell’applicazione del test di impairment si possono così dettagliare:- attività di natura commerciale (legate cioè a negozi), per un totale di 30.446 mila euro

di svalutazione. Tali attività comprendono mobili e arredi, oneri poliennali commerciali (cosiddetti key money), migliorie su beni di terzi e “fonds de commerce”. A eccezione di questi ultimi, valutati sulla base di perizie di società esterne, tutte le attività sono state riportate al loro valore d’uso, stimato sulla base di proiezioni dei flussi di cassa futuri. Il tasso di attualizzazione ante imposte utilizzato è il 7,2%;

- avviamenti e marchi: l’avviamento relativo all’acquisizione di Killer Loop è stato interamente svalutato per un importo pari a 2.168 mila euro, mentre il valore del marchio è stato svalutato per 4.169 mila euro. Il tasso di attualizzazione utilizzato per la valutazione del valore d’uso è il 7,2%;

- attività industriali: in Olimpias S.p.A. sono state svalutate attività relative allo stabilimento di Cassano Magnago, non più operativo, per un totale di 2.009 mila euro. La valutazione è avvenuta stimando il valore di mercato delle attività stesse;

- immobili: Villa Spineda-Gasparini-Loredan, non più utilizzata a fini operativi dal dicembre 2004, è stata svalutata di 7.119 mila euro sulla base di una valutazione operata stimando il potenziale flusso di affitti attivi ricavabili;

- software e licenze informatiche: alcune decisioni relative agli sviluppi IT del Gruppo assunte nel corso del 2005 hanno reso obsolete attività immateriali legate ai sistemi informativi non ancora interamente ammortizzate. La svalutazione di tali attività ammonta a 2.344 mila euro.

Altri e (in migliaia di euro) Abbigliamento Tessile non allocati Totale Attività materiali: - terreni e fabbricati 8.782 - - 8.782 - impianti, macchinari e attrezzature 1 2.009 - 2.010 - mobili, arredi e macchine elettroniche 6.901 - - 6.901 - migliorie su beni di terzi 11.705 - - 11.705 Totale attività materiali 27.389 2.009 - 29.398 Attività immateriali: - avviamento e altre attività immateriali a vita non definita 2.551 - - 2.551 - attività immateriali a vita definita 18.391 - - 18.391 Totale attività immateriali 20.942 - - 20.942 Totale 48.331 2.009 - 50.340

Utili. Le assunzioni di base assunte al fine della determinazione degli utili base e diluiti per azione sono le seguenti:

Rapporti con la società controllante, le sue controllate e altre parti correlate. Il Gruppo Benetton intrattiene limitati rapporti di natura commerciale con Edizione Holding S.p.A. (società controllante), con società da questa controllate e con soggetti terzi che direttamente o indirettamente sono legati da interessi comuni con l’Azionista di maggioranza. I rapporti commerciali intrattenuti con tali soggetti sono improntati alla massima trasparenza e a condizioni di mercato.Tali operazioni riguardano soprattutto acquisti di crediti d’imposta e di servizi. Inoltre, le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale previsto dagli articoli 117 e seguenti del TUIR DPR 917/86 in base all’offerta proposta dalla consolidante Edizione Holding S.p.A., che ha provveduto all’esercizio dell’opzione per tale regime in data 30 dicembre 2004. La durata dell’opzione è triennale a partire dall’esercizio 2004. I rapporti derivanti dalla partecipazione al consolidato sono regolati da uno specifico Regolamento approvato e sottoscritto da tutte le società aderenti. Sono di seguito dettagliati i relativi dati:

Il Gruppo ha posto in essere anche operazioni con imprese direttamente o indirettamente controllate, o comunque sotto l’influenza di dirigenti operanti nell’ambito del Gruppo stesso. Il management della Capogruppo ritiene che tali operazioni siano concluse a condizioni di mercato. Il valore complessivo di tali operazioni, tuttavia, non è rilevante in rapporto al valore complessivo della produzione del Gruppo. Nessun Amministratore o dirigente o socio ha posizioni debitorie nei confronti del Gruppo.

31.12.2005 31.12.2004 Utile per la determinazione dell’utile base per azione (*) 111.873 108.795 Effetti di diluizione da azioni ordinarie potenziali (*) - - Utile per la determinazione dell’utile diluito per azione (*) 111.873 108.795

Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell’utile di base per azione 181.558.811 181.558.811 Effetti di diluizione derivanti da azioni ordinarie potenziali: piano di stock option - 23.217 Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell’utile di base per azione 181.558.811 181.582.028(*) In migliaia di euro.

(in migliaia di euro) 31.12.2005 31.12.2004 Crediti 40.959 32.684 - di cui per adesione al consolidato fiscale di Edizione Holding S.p.A. 39.567 32.283 Debiti 39.110 19.825 - di cui per adesione al consolidato fiscale di Edizione Holding S.p.A. 37.466 18.664 Acquisti di materie prime 1.773 2.982 Acquisti di cespiti 2.800 - Altri costi e servizi 14.832 13.229 Vendite di prodotti - 17 Prestazioni di servizi e altri proventi 641 937

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eDirigenti chiave. I dirigenti chiave del Gruppo identificati sono:

Fabrizio De Nardis, nel mese di marzo 2006, ha concordato l’uscita dal Gruppo Benetton. Nella tabella sottostante vengono riepilogati i compensi (al netto di quelli per la carica di Amministratore):

Costi di ricerca. I costi di ricerca, sostenuti nel 2005 dal Gruppo per la creazione delle nuove collezioni, sono stati integralmente rilevati a conto economico per un importo pari a circa 21 milioni di euro.

Contratti di locazione. Alla data di bilancio, l’ammontare dei canoni spettanti al Gruppo a fronte di contratti di locazione passivi che non potranno essere interrotti è il seguente:

Alla data di bilancio, l’ammontare dei canoni ancora dovuti dal Gruppo a fronte di contratti locazione attivi che non potranno essere interrotti è il seguente:

Funzione Silvano Cassano Amministratore Delegato Biagio Chiarolanza Direttore Operations Fabrizio De Nardis Direttore Commerciale Pier Francesco Facchini Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo Andrea Negrin Direttore Risorse Umane e Organizzazione Adolfo Pastorelli Direttore Information Technology

(in migliaia di euro) 2005 2004 Benefici a breve termine 2.032 1.690 Benefici successivi al rapporto di lavoro - - Altri benefici a lungo termine - - Indennità per cessazione del rapporto di lavoro - - Pagamenti basati su azioni 2.202 722 Totale 4.234 2.412

(in migliaia di euro) 31.12.2005 Entro un anno 95.288 Tra 1 e 5 anni 316.087 Oltre 5 anni 283.309 Totale 694.684

(in migliaia di euro) 31.12.2005 Entro un anno 39.081 Tra 1 e 5 anni 82.118 Oltre 5 anni 29.299 Totale 150.498

Fatti di rilievo intervenuti dopo il 31 dicembre 2005. Nell’ambito delle strategie di espansione commerciale nell’Est Europa, Benetton Real Estate International S.A. ha formalizzato l’acquisto dell’intero capitale sociale della società Real Estate Russia Z.A.O. al fine di perfezionare un investimento immobiliare in San Pietroburgo (Russia).

Garanzie prestate, impegni e altre passività potenziali

Altri impegni e diritti del Gruppo

Benetton Giyim Sanayi A.S. (Turchia)Nel maggio 2005, Benetton International S.A. ha acquistato il 50% delle azioni di Benetton Giyim Sanayi A.S. (Turchia). I patti parasociali prevedono che in caso di “stallo” strategico nella gestione della società o di “breach” del contratto, venga concessa a Benetton una “call option” sul restante 50% delle azioni. Analogamente, viene concessa all’altro socio, Boyner Holding A.S., una “put option” sul proprio 50%.I valori di esercizio delle opzioni sono così determinati:- in caso di “stallo”, se Benetton esercitasse la “call option”, dovrebbe corrispondere un

prezzo pari al “fair value” delle azioni maggiorato del 20%. Analogamente, se fosse Boyner Holding A.S. a esercitare il proprio diritto di “put”, il prezzo da questa incassabile sarebbe pari al “fair value” decurtato del 20%;

- in caso di “breach”, è prevista una penalizzazione del 30% rispetto al “fair value” delle azioni a carico di chi abbia provocato il “breach” stesso.

Si segnala che, a oggi, l’ipotesi di esercizio di tali opzioni è da considerarsi remota.

Benetton Korea Inc.Benetton Korea Inc. è una società di diritto coreano partecipata al 50% da Benetton Japan Co. Ltd. (società indirettamente partecipata al 100% da Benetton Group S.p.A.), al 25% da Mr. Chang Sue Kim (persona fisica) e al 25% da F & F Co., Ltd. (società coreana).All’interno dei patti parasociali è prevista una “call option” a favore di Benetton sulle due quote azionarie dei soci coreani. Tale opzione può essere fatta valere in qualsiasi momento, essendo previsto un meccanismo di calcolo del corrispettivo che prende in considerazione il Patrimonio Netto alla data di esercizio dell’opzione e una “perpetuity” calcolata sulla base della media degli utili netti degli ultimi due esercizi.Si segnala che, a oggi, l’ipotesi di esercizio di tale opzione è da considerarsi remota.

(in migliaia di euro) 31.12.2005 Garanzie personali prestate Fidejussioni 122.953 Impegni Impegni di acquisto 11.768 Altri Valuta da cedere a termine 522.735 Valuta da acquistare a termine 293.226 Effetti ceduti allo sconto - Totale 950.682

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Passività potenziali. A fronte di altre passività potenziali, legate a cause legali in corso, per un valore stimato di circa 24 milioni di euro, il Gruppo non ha ritenuto di dover effettuare accantonamenti, in quanto ritiene poco probabile l’eventualità di un esborso economico. Si ritiene comunque opportuno segnalare, in quest’ambito, un contenzioso originato da una lettera d’intenti sottoscritta fra Benetton Group S.p.A. e una società argentina nel 1985 al fine di formalizzare un contratto di licenza, alla quale non seguì la conclusione del contratto. Il contenzioso si è articolato in due cause: una in Italia, conclusasi nel 1996 con sentenza favorevole a Benetton (passata in giudicato l’anno successivo), e una in Argentina, conclusasi nel 2001 con la condanna di Benetton a un risarcimento del danno pari, a oggi, a circa 2,2 milioni di euro. In base alla Convenzione Italo-Argentina del 1987 sull’assistenza giudiziaria e il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze in materia civile, le sentenze pronunciate da giudici argentini non possono essere riconosciute in Italia quando siano contrarie ad altra sentenza pronunciata da giudici italiani fra le stesse parti e sul medesimo oggetto. La regola è stata confermata successivamente dalla Legge 218/95 che disciplina organicamente il diritto internazionale privato italiano, secondo la quale le sentenze straniere sono riconosciute in Italia solo quando, fra l’altro, non siano contrarie ad altra sentenza pronunciata da giudice italiano e passata in giudicato. La Società quindi, nel 2002, ha chiesto alla Corte d’Appello di Venezia, competente in materia, declaratoria di non eseguibilità della sentenza argentina in Italia. Nonostante la Controparte abbia svolto contraria domanda e abbia nel 2003 proposto tardivamente appello alla sentenza italiana, si ritiene poco probabile il rischio di soccombenza.

Relazione della Società di Revisione

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Relazione della Società di Revisione ai sensi dell’art 156 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Agli Azionisti di Benetton Group S.p.A.

1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato, costituito dallo stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario, prospetto dei movimenti del patrimonio netto e dalle relative note esplicative, di Benetton Group S.p.A. e sue controllate (“Gruppo Benetton”) chiuso al 31 dicembre 2005. La responsabilità della redazione del bilancio consolidato compete agli Amministratori di Benetton Group S.p.A. È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile. Il suddetto bilancio consolidato è stato preparato per la prima volta in conformità agli International Financial Reporting Standards (“IFRS”) adottati dall’Unione Europea.

2. Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabile raccomandati dalla CONSOB. In conformità ai predetti principi e criteri, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio consolidato sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli Amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale.

Il bilancio consolidato presenta ai fini comparativi i dati corrispondenti dell’esercizio precedente predisposti in conformità ai medesimi principi contabili. Inoltre, la nota esplicativa “Transizione IFRS” illustra gli effetti della transizione agli IFRS adottati dall’Unione Europea e include le informazioni relative ai prospetti di riconciliazione previsti dal principio contabile internazionale IFRS 1, precedentemente approvati dal Consiglio di Amministrazione e pubblicati come sezione della relazione semestrale al 30 giugno 2005, da noi assoggettati a revisione contabile, per i quali si fa riferimento alla relazione di revisione da noi emessa in data 22 settembre 2005.

3. A nostro giudizio, il bilancio consolidato di Benetton Group S.p.A. al 31 dicembre 2005 è conforme agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico, le variazioni del patrimonio netto e i flussi di cassa del Gruppo Benetton per l’esercizio chiuso a tale data.

Treviso, 7 aprile 2006

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Roberto Adami(Revisore contabile)

Prospetti supplementari

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Prospetti supplementari

I prospetti seguenti contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nelle note esplicative al bilancio consolidato, delle quali essi costituiscono parte integrante.Tali informazioni sono contenute nei seguenti prospetti:- Conto economico consolidato (per destinazione);- Società e gruppi considerati ai fini del bilancio consolidato al 31 dicembre 2005.

(in migliaia di euro) 2005 2004 Ricavi 1.765.073 1.704.124

Costo del venduto Consumo materiali 525.962 438.992 Salari, stipendi e oneri relativi 84.636 86.802 Lavorazioni esterne 320.271 340.217 Ammortamenti industriali 21.203 21.118 Altri costi industriali 42.663 42.046 994.735 929.175

Margine lordo industriale 770.338 774.949

Distribuzione e trasporti 56.350 47.760 Provvigioni 70.651 73.582

Margine di contribuzione 643.337 653.607

Spese di vendita, generali e amministrative Stipendi e oneri relativi 135.095 125.700 Pubblicità e promozionali 60.967 53.710 Ammortamenti 64.164 74.209 Altri costi e proventi 225.937 242.154 486.163 495.773

Risultato operativo 157.174 157.834

Utile ante oneri finanziari netti e imposte di imprese collegate 157.114 157.995

(Oneri)/Proventi finanziari (23.130) (21.957) (Oneri)/Proventi da coperture valutarie e differenze cambio 408 (31)

Utile ante imposte 134.392 136.007

Imposte 20.288 27.663

Utile netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e dei terzi 114.104 108.344

Utile/(Perdita) attribuibile a: - Azionisti della Società Capogruppo 111.873 108.795 - Interessi delle minoranze 2.231 (451)

Utile per azione (euro) 0,62 0,60

Conto economico consolidato (per destinazione)

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Società e gruppi considerati ai fini del bilancio consolidato al 31 dicembre 2005

Capitale Quota del Denominazione Sede Valuta sociale Gruppo

Società e gruppi consolidati con il metodo dell’integrazione globale: Capogruppo Benetton Group S.p.A. Ponzano Veneto (Tv) Eur 236.026.454,30 Controllate italiane Benetton Retail Italia S.r.l. Ponzano Veneto (Tv) Eur 5.100.000 100,000% Olimpias S.p.A. Ponzano Veneto (Tv) Eur 47.988.000 100,000% - Benair S.p.A. Ponzano Veneto (Tv) Eur 1.548.000 100,000% Benind S.p.A. Ponzano Veneto (Tv) Eur 26.000.000 100,000% Fabrica S.p.A. Ponzano Veneto (Tv) Eur 4.128.000 100,000% Bencom S.r.l. Ponzano Veneto (Tv) Eur 150.000.000 100,000% Società Investimenti e Gestioni Immobiliari (S.I.G.I.) S.r.l. Ponzano Veneto (Tv) Eur 36.150.000 100,000% - Buenos Aires 2000 S.r.l. Ponzano Veneto (Tv) Eur 10.516.456 100,000% Bentec S.p.A. Ponzano Veneto (Tv) Eur 12.900.000 100,000% Controllate estere - Benetton Realty Russia O.O.O. Moscow Rur 473.518.999 100,000% Benetton Deutschland GmbH (1) München Eur 2.812.200 100,000% Benetton Realty France S.A. Paris Eur 94.900.125 100,000% Benetton Australia Pty. Ltd. Sydney Aud 500.000 100,000% Benetton USA Corp. Wilmington Usd 84.654.000 100,000% Benetton Holding International N.V. S.A. Amsterdam Eur 92.759.000 100,000% - Benetton International S.A. Luxembourg Eur 133.538.470 100,000% - Benetton Denmark A.p.S. Copenhagen Dkk 125.000 100,000% - Benetton Giyim Sanayi ve Ticaret A.S. Istanbul Trl 7.000.000 50,000% - United Colors Communication S.A. Lugano Chf 1.000.000 100,000% - Benetton Austria GmbH (1) Salzburg Eur 3.270.277,54 100,000% - Benetton Ungheria Kft. Nagykallo Eur 89.190,38 100,000% - Benetton Manufacturing Holding N.V. Amsterdam Eur 225.000 100,000% - Benetton Retail Deutschland GmbH München Eur 2.000.000 100,000% - New Ben GmbH Frankfurt Eur 5.000.000 51,000% - Benetton Trading Ungheria Kft. Nagykallo Huf 50.000.000 100,000% - Benetton Retail (1988) Ltd. London Gbp 58.200.000 100,000% - Benetton Retail Spain S.L. Barcellona Eur 10.180.300 100,000% - Benetton 2 Retail Comércio de Produtos Têxteis S.A. Porto Eur 500.000 100,000% - Benrom S.r.l. Sibiu Ron 1.416.880 100,000% - Benetton Istria D.O.O. Rijeka Hrk 4.075.000 100,000%

Capitale Quota del Denominazione Sede Valuta sociale Gruppo - Benetton Textil - Confeçcão de Têxteis S.A. Porto Eur 100.000 100,000% - Benetton Manufacturing Tunisia S.à r.l. Sahline Tnd 350.000 100,000% - Benetton Commerciale Tunisie S.à r.l. Sousse Tnd 50.000 100,000% - Benetton Croatia D.O.O. Osijek Hrk 2.000.000 100,000% - Benetton India Pvt. Ltd. Gurgaon Inr 409.241.000 100,000% - Benetton Tunisia S.à r.l. Sahline Tnd 303.900 100,000% - Benetton Trading USA Inc. Lawrenceville Usd 379.147.833 100,000% - United Colors of Benetton Do Brasil Ltda. (2) Curitiba Brl 78.634.578 100,000% - Benetton Japan Co., Ltd. Tokyo Jpy 400.000.000 100,000% - Benetton Retailing Japan Co. Ltd. Tokyo Jpy 160.000.000 100,000% - Benetton Korea Inc. Seoul Krw 2.500.000.000 50,000% - Benetton Asia Pacific Ltd. Hong Kong Hkd 41.400.000 100,000% - Shanghai Benetton Trading Company Ltd. Shanghai Cny 2.482.950 100,000% - Lairb Property Ltd. Dublin Eur 260.000 100,000% - Benetton Società di Servizi S.A. Lugano Chf 80.000.000 100,000% Benetton International Property N.V. S.A. Amsterdam Eur 17.608.000 100,000% - Benetton Real Estate International S.A. Luxembourg Eur 116.600.000 100,000% - Benetton Real Estate Belgique S.A. Bruxelles Eur 14.500.000 100,000% - Benetton Real Estate Austria GmbH Wien Eur 2.500.000 100,000% - Benetton France S.à r.l. Paris Eur 99.495.711,60 100,000% - Benetton France Commercial S.A.S. Paris Eur 10.000.000 100,000% - Benetton Realty Portugal Imobiliaria S.A. Porto Eur 100.000 100,000% - Benetton Realty Spain S.L. Barcellona Eur 15.270.450 100,000% - Benetton Real Estate Spain S.L. Barcellona Eur 150.250 100,000% Partecipazioni in imprese controllate valutate con il metodo del costo: - Benetton Slovakia s.r.o. (1) Dolny Kubin Svk 135.000.000 100,000% - Benetton Beograd D.O.O. (3) Belgrado Eur 500 100,000% - Benetton Argentina S.A. (2) Buenos Aires Arp 500.000 100,000% - Benetton Realty Netherlands N.V. (3) Amsterdam Eur 45.000 100,000% - Real Estate Russia Z.A.O. (3) St. Petersburg Rur 10.000 25,000% Partecipazioni in imprese collegate valutate con il metodo del costo: Consorzio Generazione Forme - Co.Ge.F. S. Mauro Torinese (To) Eur 15.492 33,333%

(1) In liquidazione.(2) Non operativa.(3) Società neo costituita.

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Allegati

Risultati trimestrali 2005 e 2004 Fattori di rischio Transizione IFRS Glossario

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(in milioni di euro) 2005 1° trimestre 2° trimestre I° semestre 3° trimestre 9 mesi 4° trimestre Ricavi netti 383 459 842 446 1.288 477 Margine lordo industriale 169 199 368 191 559 211 Margine di contribuzione 142 166 308 160 468 176 Risultato operativo gestione ordinaria (*) 37 58 95 45 140 65 Risultato operativo 37 58 95 43 138 20 Utile netto di spettanza del Gruppo 27 36 63 26 89 23 Utile per azione (euro) - utile per azione base 0,14 0,20 0,35 0,15 0,50 0,13

2004 1° trimestre 2° trimestre I° semestre 3° trimestre 9 mesi 4° trimestre Ricavi netti n.d. n.d. 860 393 1.253 451 Margine lordo industriale n.d. n.d. 380 180 560 215 Margine di contribuzione n.d. n.d. 320 152 472 182 Risultato operativo gestione ordinaria (*) n.d. n.d. 116 49 165 60 Risultato operativo n.d. n.d. 102 50 152 6 Utile netto di spettanza del Gruppo n.d. n.d. 69 35 104 5 Utile per azione (euro) - utile per azione base n.d. n.d. 0,38 0,19 0,56 0,03(*) Il risultato operativo della gestione ordinaria è indicato con l’intento di consentire la valutazione dell’andamento ordinario del business e, agli analisti f inanziari, la valutazione

dei risultati sulla base dei loro modelli. Tale configurazione di risultato non è prevista, né dagli IFRS, né dagli US GAAP.

Risultati trimestrali 2005 e 2004

I dati relativi al primo e al secondo trimestre 2004 non sono stati predisposti in quanto non richiesti in fase di transizione agli IFRS.

Fattori di rischio del business Benetton Nello svolgimento del proprio business Benetton è soggetta ai seguenti rischi: Il business Benetton è soggetto alla pressione della concorrenzaIl nostro Gruppo opera in un settore, quello dell’abbigliamento, molto competitivo sia sul fronte produttivo sia su quello commerciale e distributivo. La competizione è aumentata in modo significativo negli ultimi anni e le società che producono in Paesi a basso costo giocano ormai un ruolo importante. Per rispondere a questo rischio, manteniamo il focus strategico sulle politiche di produzione ed efficienza organizzativa, relative al processo di decentramento della produzione, al completamento dei cicli di produzione in unità estere e alla riduzione dei costi di struttura. L’aumentata concorrenza potrebbe determinare una pressione sui prezzi che avrebbe rilevanti effetti negativi sulla nostra situazione finanziaria e sui risultati economici.Dal punto di vista della distribuzione, la concorrenza potrebbe aumentare anche per le poche barriere di ingresso. Noi competiamo con department store locali, nazionali e globali, con retailer specializzati, retailer indipendenti e società manifatturiere, oltre che con società di vendita per corrispondenza che si rivolgono alla clientela con cataloghi.Puntiamo principalmente su qualità, assortimento e presentazione dei prodotti, servizio al cliente, ambiente di negozio, programmi di vendita e marketing. Competiamo anche per i siti commerciali più appetibili e sulle condizioni di affitto e acquisto per i nostri negozi.

Il successo delle strategie Benetton è influenzato dalla risposta della rete commercialeL’importante politica di incentivi per la nostra rete di partner, coerente con il modello di business Benetton, ha l’obiettivo di favorire una maggiore capacità di investimento: per aprire nuovi negozi, rinnovare gli esistenti e aumentare la competitività in termini di prezzo al cliente finale. Il successo di questa strategia dipende dalla capacità di coinvolgere e guidare la nostra rete, stabilendo obiettivi specifici e controllando a intervalli regolari i risultati raggiunti.È da sottolineare che, associato al nostro modello di business, esiste un rischio di ritardi nei pagamenti da parte dei clienti e, in genere, di difficoltà d’incasso.

La performance futura di Benetton dipende dalla capacità di sviluppare il business nei mercati emergentiSiamo impegnati per rafforzare le nuove strategie commerciali. Un’attenzione particolare la dedichiamo a mercati emergenti come Cina e India, anche mediante accordi con retailer di larga scala, per l’apertura di punti “store in store” in grandi centri commerciali nelle principali città. Le nostre iniziative includono la creazione di nuove partnership per gestire e sviluppare l’attività commerciale.

Il business Benetton è sensibile ai cambiamenti nelle scelte di spesa del consumatoreIl nostro business è sensibile ai cambiamenti nelle scelte di spesa del consumatore e può essere influenzato, tra l’altro, dal panorama del business, dai tassi di interesse, dalla fiscalità, dalle condizioni economiche locali, dall’incertezza sulle prospettive economiche future e dallo spostamento verso altri beni e servizi nelle scelte di spesa. Le preferenze dei consumatori e le condizioni economiche potrebbero cambiare di volta in volta in ciascun mercato nel quale operiamo.

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Il successo di Benetton dipende anche dalla sua capacità di anticipare e rispondere ai cambiamenti delle tendenzeIl nostro livello di vendite e la profittabilità dipendono anche dalla capacità di anticipare e rispondere tempestivamente ai cambiamenti nei trend della moda e nei gusti dei consumatori. Se le nostre collezioni non dovessero incontrare il gradimento da parte dei clienti, otterremmo vendite più basse di quanto pianificato, sconti più alti, nonché minori margini.

La strategia di espansione e crescita del Gruppo ha fatto aumentare costi fissi e operativiPer rafforzare immagine e quota di mercato, negli ultimi anni abbiamo investito per vendere i prodotti anche attraverso negozi retail, sebbene il nostro Gruppo, tradizionalmente, distribuisca i prodotti attraverso una rete capillare mondiale di agenti. Oggi operiamo direttamente con circa 280 negozi, strategici per collocazione demografica e di business. Tuttavia queste attività retail hanno portato a un aumento nei costi fissi e operativi. Questi investimenti, inoltre, ci espongono al rischio che alcune location scelte possano poi rivelarsi inadatte, a causa di cambiamenti demografici o ubicazione delle aree commerciali.

Benetton è soggetta ai rischi connessi alle sue strategieNoi operiamo per sviluppare il network commerciale esistente e per rafforzare i nostri marchi. Di converso, la nostra crescita potrebbe essere condizionata negativamente se non si fosse in grado di: 1. identificare i mercati appropriati e la dislocazione dei nuovi negozi; 2. mantenere i livelli di servizio attesi dal cliente; 3. evitare la riduzione di vendite e redditività dei negozi che vendono prodotti a marchio

Benetton, quando apriamo megastore gestiti direttamente nelle stesse regioni o aree commerciali;

4. gestire il magazzino in base alle effettive necessità;5. consegnare le merci in tempi appropriati. I sistemi, le procedure, i controlli e le risorse del nostro Gruppo dovranno essere adeguati per supportare l’espansione. In caso contrario non sarebbe garantito il successo di queste strategie.

La protezione dei nostri diritti proprietari è soggetta a rischiPer salvaguardare i diritti relativi a valori dei nostri prodotti che riteniamo prioritari per il successo e la competitività sul mercato - design, tecnologie e processi manifatturieri esclusivi, ricerca su prodotto e concept, trademark riconosciuti - ci affidiamo alle leggi su segreto industriale, concorrenza sleale, trade dress, trademark, brevetti e copyright. Tuttavia, domande pendenti sui trademark potrebbero non concludersi in una effettiva registrazione, così come qualsiasi registrazione rilasciata potrebbe risultare inefficace nel prevenire la concorrenza o ritenuta nulla se in seguito invalidata. Per di più, le azioni che intraprendiamo per proteggere i nostri diritti proprietari potrebbero rivelarsi inadeguate nel prevenire imitazioni dei prodotti. Le nostre informazioni proprietarie potrebbero diventare note ai concorrenti, e potremmo non essere in grado di proteggerne appieno i diritti. Altre aziende, inoltre, potrebbero sviluppare in maniera indipendente prodotti sostanzialmente equivalenti o

migliori, senza infrangere i nostri diritti di proprietà intellettuale o vantare pretese su di essi. In aggiunta, si ricorda che le leggi di alcuni Paesi non tutelano i diritti proprietari. La già significativa quota delle nostre risorse dedicata alla difesa dei diritti di proprietà potrebbe essere aumentata in maniera sostanziale, qualora il livello di attività potenzialmente contravvenenti da parte di terzi dovesse aumentare. Inoltre, un’avversa determinazione in dispute che coinvolgano i nostri diritti di proprietà potrebbe:1. richiederci di concedere o ottenere licenze da terze parti;2. impedirci la produzione o la vendita dei nostri prodotti;3. renderci soggetti a passività sostanziali. United Colors of Benetton, Undercolors, Sisley, Playlife, Killer Loop e altri marchi commerciali e di servizio sono stati depositati, o sono soggetti a richieste di deposito, presso gli Uffici Marchi e Brevetti di molti Paesi esteri, e sono protetti dalla legge ordinaria.

Il mercato immobiliare per immobili di prestigio è molto competitivoLa capacità, nostra e dei nostri partner, di trovare spazi per nuovi negozi dipende dalla disponibilità di immobili che soddisfino i nostri criteri, e dall’abilità nel negoziare termini in linea con i target finanziari. Inoltre, dobbiamo essere in grado di rinnovare in modo efficace gli affitti dei negozi esistenti.

Stiamo implementando alcune modifiche ai nostri sistemi informatici che per loro natura implicano il rischio di interruzione temporanea delle attivitàIn concomitanza con lo sviluppo strategico abbiamo avviato modifiche e sostituzioni dei nostri sistemi informativi. Le modifiche riguardano la sostituzione dei sistemi aziendali attuali con loro versioni più recenti, la realizzazione di modifiche o l’acquisto di sistemi con nuove funzionalità.Siamo consapevoli dei rischi legati alla sostituzione, incluse l’acquisizione accurata di dati e possibili interruzioni dei sistemi. Crediamo comunque di aver intrapreso tutte le misure necessarie per contenere i rischi tramite attività di testing, training, sviluppo di fasi preparatorie, oltre che attraverso appropriati contratti commerciali con i fornitori delle tecnologie sostitutive.Il lancio delle nuove versioni avverrà attraverso fasi intermedie nell’arco di un triennio.

Le vendite Benetton e il risultato operativo possono essere influenzati da oscillazioni dei tassi di cambio delle divise estere e dei tassi di interesseLe vendite e il risultato operativo del nostro Gruppo sono e continueranno a essere influenzati dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sulle divise di vendita e, quindi, sui prezzi dei prodotti venduti, sul costo del venduto e sul risultato operativo. Le oscillazioni dei tassi di cambio delle divise estere contro euro possono influenzare negativamente le vendite, il risultato operativo e la competitività internazionale della produzione nei vari stabilimenti. Anche l’apprezzamento dell’euro può impattare negativamente sulle nostre vendite e sul risultato operativo. Poiché effettuiamo transazioni di copertura sulle divise per gestire l’esposizione, potrebbe esistere il rischio che le strategie adottate non siano sufficienti a proteggere i risultati da effetti negativi derivanti da future oscillazioni. Inoltre, deteniamo attività e passività, sensibili alle variazioni dei tassi di interesse, che sono necessarie per gestire la liquidità e i fabbisogni finanziari. Queste attività e passività sono esposte al rischio tasso, che viene talvolta controllato attraverso l’uso di strumenti finanziari derivati di copertura del suddetto rischio.

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Benetton è esposto ai rischi associati alla internazionalizzazione delle proprie attivitàSiamo esposti ai rischi associati alla internazionalizzazione delle nostre attività, compresi i rischi connessi a ritardi nei pagamenti dei clienti in alcuni Paesi o in genere alle difficoltà di incasso dei crediti. Il nostro business è esposto anche all’instabilità politica ed economica in alcuni Paesi in cui operiamo, a cambiamenti nelle disposizioni di legge, barriere linguistiche o culturali, dazi o barriere commerciali, controlli dei prezzi o dei tassi di cambio.

Transizione IFRS

Principali dati dell’esercizio 2004

Evoluzione del quadro normativo di riferimentoIl Regolamento comunitario (CE) 1606/2002, recepito dal legislatore italiano con la Legge 306/2003, impone alle società quotate nei mercati regolamentati europei l’adozione dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) nella redazione dei bilanci consolidati a partire dal 1° gennaio 2005. Il Governo italiano ha successivamente approvato, in data 25 febbraio 2005, lo schema di decreto legislativo di attuazione delle opzioni previste dall’articolo 5 del Regolamento (CE) 1606/2002, con il quale è resa facoltativa l’applicazione degli IFRS ai bilanci delle società quotate per l’esercizio 2005 e obbligatoria a partire dall’esercizio 2006. Per l’esercizio 2005, il Gruppo Benetton ha scelto di applicare gli IFRS al solo bilancio consolidato.I principi contabili internazionali e le relative interpretazioni esistenti alla data del 14 settembre 2002, fatta eccezione per gli IAS 32 e 39, sono stati omologati da parte della Commissione Europea tramite l’adozione del Regolamento n. 1725 del 29 settembre 2003. Nel corso del 2004 la Commissione Europea ha adottato una serie di Regolamenti al fine di omologare i principi contabili internazionali pubblicati e rivisti successivamente. In particolare sono stati emanati i seguenti Regolamenti:- n. 707 del 6 aprile 2004 che ha omologato l’IFRS 1 “Prima adozione degli International

Financial Reporting Standards”;- n. 2086 del 19 novembre 2004 che ha omologato con alcune limitazioni lo IAS 39;- n. 2236, 2237 e 2238 del 29 dicembre 2004 con i quali sono stati omologati lo IAS 32,

l’IFRIC 1, gli altri principi rivisti dallo IASB e i nuovi IFRS emessi nel marzo 2004;- n. 211 del 4 febbraio 2005 che ha omologato l’IFRS 2.La versione dello IAS 39 approvata con Regolamento (CE) n. 2086/2004 differisce dal testo approvato dallo IASB; il Gruppo Benetton applicherà lo IAS 39 nella sua versione integrale pubblicata dallo IASB.

Principi contabili italiani Riclassifiche Rettifiche Principi (in milioni di euro) nuovo schema IFRS IFRS IFRS Ricavi 1.686 18 - 1.704 Margine lordo industriale 757 18 - 775 Margine di contribuzione 653 - - 653 EBITDA 314 - (2) 312 Risultato operativo (EBIT) 191 - (33) 158 Utile/(Perdita) netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e dei terzi 123 - (14) 108 Utile/(Perdita) netto del periodo di pertinenza della Capogruppo 123 - (14) 109 Patrimonio netto: - quota Capogruppo 1.230 - (24) 1.206 - quota terzi 7 - - 7 Totale patrimonio netto 1.237 - (24) 1.213 Posizione finanziaria netta 431 - 10 441

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Processo di conversione agli IFRS del Gruppo BenettonFino alla prima trimestrale 2005 compresa, il Gruppo ha predisposto il bilancio consolidato e le altre informazioni periodiche (trimestrali e semestrali) secondo i principi contabili italiani.A partire dalla semestrale 2005, le relazioni periodiche in forma consolidata saranno redatte secondo gli IFRS, mentre per quanto riguarda il bilancio d’esercizio della Capogruppo Benetton Group S.p.A. gli stessi principi verranno adottati a partire dall’esercizio 2006.Ciò premesso, e tenuto conto della raccomandazione del CESR (Committee of European Securities Regulators) pubblicata il 30 dicembre 2003 contenente le linee guida per le società quotate in ambito UE circa le modalità di transizione agli IFRS, nonché del Regolamento Emittenti, così come modificato dalla CONSOB con Delibera n. 14990 del 14 aprile 2005, a seguito, tra l’altro, dell’adozione dei Principi Contabili Internazionali nelle rendicontazioni periodiche, vengono qui di seguito illustrate le informazioni richieste dall’IFRS 1. In particolare, dette informazioni riguardano l’impatto che la conversione ai Principi Contabili Internazionali (IFRS) ha determinato, con riferimento all’esercizio 2004, sulla situazione patrimoniale e finanziaria consolidata, sull’andamento economico consolidato e sui flussi finanziari consolidati presentati.

A tale scopo sono stati predisposti:- le note riguardanti le regole di prima applicazione degli IFRS (IFRS 1) e degli altri

principi IFRS selezionati, incluse le assunzioni degli Amministratori sui principi e sulle interpretazioni IFRS che saranno in vigore e sulle politiche contabili che saranno adottate in sede di preparazione del primo bilancio completo redatto secondo gli IFRS al 31 dicembre 2005;

- i prospetti di riconciliazione fra il patrimonio netto consolidato secondo i precedenti principi contabili e quello rilevato in conformità agli IFRS alle date seguenti:- data di passaggio agli IFRS (1° gennaio 2004);- data di chiusura dell’ultimo esercizio il cui bilancio consolidato è stato redatto in

conformità ai precedenti principi contabili (31 dicembre 2004);- il prospetto di riconciliazione dei risultati economici riportati nell’ultimo bilancio

consolidato 2004 redatti secondo i precedenti principi contabili con quelli derivanti dall’applicazione degli IFRS;

- i commenti ai prospetti di riconciliazione;- i commenti alle principali variazioni apportate al rendiconto finanziario a seguito

dell’introduzione dei nuovi principi contabili;- gli stati patrimoniali consolidati IFRS al 1° gennaio, al 31 dicembre 2004 e il conto

economico consolidato IFRS per l’anno 2004.

Come più analiticamente illustrato di seguito, gli stati patrimoniali consolidati IFRS e il conto economico consolidato IFRS sono stati ottenuti apportando ai dati consuntivi consolidati, redatti secondo le norme di legge italiane, le appropriate riclassifiche e rettifiche IFRS per riflettere le modifiche nei criteri di presentazione, rilevazione e valutazione richieste dagli IFRS.

Con riferimento alle esenzioni facoltative previste dall’IFRS 1, sono state fatte le scelte descritte di seguito.

Valutazione degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali. L’IFRS 1 consente di assumere il “fair value” o, in presenza di certi requisiti, il costo rivalutato, come valore sostitutivo del costo originario ammortizzato. Il Gruppo Benetton non si avvale di tale esenzione, in quanto ha adottato il criterio del costo storico ammortizzato ai fini della valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali.

Riserva di differenze nette di cambio derivanti dalla conversione dei bilanci delle partecipate estere. Lo IAS 21 stabilisce che le differenze da conversione di un bilancio di una società consolidata estera devono essere classificate come una voce separata del patrimonio netto che va trasferita a conto economico quando la società viene venduta. Il Gruppo ha adottato la facoltà concessa dall’IFRS 1 di applicare lo IAS 21 in modo prospettico, presupponendo che alla data di transizione agli IFRS la riserva di traduzione sia nulla.

Aggregazioni di imprese. L’IFRS 1 stabilisce che alla data di transizione si può scegliere di non applicare retroattivamente l’IFRS 3 “Business Combination” alle aggregazioni di imprese avvenute prima della data di passaggio agli IFRS. Il Gruppo Benetton si è avvalso di tale esenzione e ha adottato l’IFRS 3 in modo prospettico, a partire dal 1° gennaio 2004, ancorché gli effetti della sua applicazione alla data di transizione sarebbero stati trascurabili.

Strumenti finanziari composti. Lo IAS 32 “Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative” dispone che in presenza di strumenti finanziari composti vengano separate le componenti del passivo e del patrimonio netto. L’IFRS 1 concede di non separare le due componenti se quella del passivo non è più sussistente alla data di transizione. Il Gruppo Benetton non presenta strumenti finanziari composti.

Strumenti finanziari contabilizzati secondo i precedenti principi. Relativamente agli IAS 32 e 39 “Strumenti finanziari”, ancorché la rilevazione e valutazione si potrebbero applicare ai bilanci annuali degli esercizi che iniziano a partire dal 1° gennaio 2005, il Gruppo Benetton ha deciso di applicare tali standard in via anticipata già a partire dal 1° gennaio 2004.

Data di designazione degli strumenti finanziari come strumenti valutati al “fair value” con variazioni imputate direttamente a conto economico o come disponibili per la vendita. Lo IAS 39 consente di iscrivere uno strumento finanziario al momento della sua prima iscrizione o nella classe delle attività e passività finanziarie valutate al “fair value” con variazioni imputate direttamente a conto economico, oppure nella classe delle attività disponibili per la vendita. L’IFRS 1 permette di effettuare tali designazioni alla data di transizione agli IAS/IFRS; il Gruppo Benetton si avvale di tale esenzione.

Storno di attività e passività finanziarie. Lo IAS 39 richiede di riconoscere nello stato patrimoniale di apertura al 1° gennaio 2004 le attività e le passività finanziarie, diverse dai derivati, che in precedenza fossero stornate a seguito dell’applicazione dei precedenti

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principi contabili. Tuttavia, l’IFRS 1 consente di applicare il principio della “derecognition” in modo prospettico e quindi a valere sulle attività e passività finanziarie, non costituite da derivati, acquisite successivamente alla data di transizione. Il Gruppo Benetton non presenta fattispecie che comportino l’adozione dell’esenzione in esame.

Pagamenti basati su azioni. L’applicazione dell’IFRS 2 “Operazioni di pagamento basate sulle azioni” è consentita ai bilanci annuali degli esercizi che iniziano a partire dal 1° gennaio 2005; il Gruppo Benetton ha deciso di adottare lo standard in modo prospettico a partire dall’esercizio 2004.

Principali impatti derivanti dall’applicazione degli IFRS sulla situazione patrimoniale di apertura al 1° gennaio 2004 e sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2004Le differenze emergenti dall’applicazione degli IFRS rispetto ai principi contabili italiani e le scelte effettuate dal Gruppo Benetton nell’ambito delle opzioni contabili previste dagli IFRS comportano la rielaborazione dei dati contabili predisposti secondo la precedente normativa italiana in materia di bilanci, con effetti sul patrimonio netto, sulla posizione finanziaria netta e sull’utile netto di Gruppo, così riassumibili:

Situazione patrimoniale di apertura al 1° gennaio 2004

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2004

(in migliaia di euro) Principi italiani Impatti IFRS Principi IFRS Patrimonio netto totale di cui: - quota Capogruppo 1.173.861 (10.681) 1.163.180 - quota terzi 12.799 193 12.992 Posizione finanziaria netta 468.446 (468) 467.978

(in migliaia di euro) Principi italiani Impatti IFRS Principi IFRS Patrimonio netto totale di cui: - quota Capogruppo 1.230.319 (24.310) 1.206.009 - quota terzi 6.840 41 6.881

Posizione finanziaria netta 431.034 9.771 440.805

Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo e di terzi: - utile del periodo di pertinenza della Capogruppo 123.074 (14.279) 108.795 - Azionisti terzi (494) 41 (453) Totale 122.580 (14.238) 108.342

In particolare, le principali rettifiche, riportate al lordo dell’effetto fiscale e degli interessi dei terzi, sono le seguenti:

Patrimonio Patrimonio Utile netto netto al netto al esercizio (in migliaia di euro) 01.01.2004 31.12.2004 2004 Importi complessivi (quota Capogruppo e quota di terzi) secondo i principi italiani 1.186.660 1.237.159 122.582 meno - quota dei terzi (12.799) (6.840) 492 Quota della Capogruppo secondo i principi italiani 1.173.861 1.230.319 123.074 Rettifiche alle voci di bilancio secondo gli IFRS: a) storno rivalutazioni monetarie (IAS 16) (3.085) (2.896) 189 b) storno costi di impianto e di ampliamento (IAS 38) (7.361) (3.496) 3.865 c) storno ammortamento avviamenti (IFRS 3) - 721 721 d) canoni d’affitto a quote costanti (IAS 17) (4.357) (1.098) 3.308 e) riconoscimento imposte differite attive (IAS 12) - 7.146 7.146 f) diversa aliquota fiscale per calcolo del “profit in stock” (IAS 12) 73 1.334 1.261 g) attualizzazione dei benefici ai dipendenti (IAS 19) 3.825 4.207 373 h) costo stock option (IFRS 2) - - (722) i) strumenti derivati rischio tasso (IAS 39) (9.653) (4.963) 4.690 l) strumenti derivati rischio cambio economico (IAS 39) 1.100 139 (264) m) titoli disponibili per la vendita (IAS 39) 262 301 (43) n) rettifiche di valore di attività immobilizzate (IAS 36) - (35.683) (35.951) o) fondi per rischi e oneri futuri (IAS 37) 4.494 - (4.563) p) differenze di conversione su partecipazioni liquidate (IAS 21) - - 69

Effetto fiscale sulle voci in riconciliazione 4.215 10.019 5.684 Quota dei terzi sulle voci in riconciliazione (194) (41) (41) Quota della Capogruppo secondo gli IFRS 1.163.180 1.206.009 108.796

Posizione Posizione finanziaria finanziaria netta netta (in migliaia di euro) 01.01.2004 31.12.2004 Totale secondo i principi italiani 468.446 431.034 Rettifiche alle voci di bilancio secondo gli IFRS: i) strumenti derivati rischio tasso (IAS 39) 9.653 4.963 l) strumenti derivati rischio cambio economico (IAS 39) (1.100) 150 m) titoli disponibili per la vendita (IAS 39) (255) (294) Effetto riclassifiche (8.766) 4.952 Totale secondo gli IFRS 467.978 440.805

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Commento alle principali rettifiche IFRS apportate alle voci degli stati patrimoniali al 1° gennaio 2004 e al 31 dicembre 2004 e del conto economico dell’esercizio 2004Si commentano qui di seguito le principali rettifiche derivanti dall’applicazione degli IFRS rispetto ai valori determinati secondo i principi contabili italiani:

a) Storno rivalutazioni monetarie (IAS 16). Nel passato, alcune categorie di immobilizzazioni materiali sono state oggetto di rivalutazioni monetarie permesse o rese obbligatorie da leggi italiane e spagnole; l’ammontare delle rivalutazioni non approssimava il “fair value” dei cespiti e pertanto è stato stornato dal valore degli stessi con contropartita una riserva di patrimonio netto.Impatti:- sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004: diminuzione di 3.085 mila euro, al lordo di un

effetto fiscale positivo pari a 607 mila euro;- sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004: diminuzione di 2.896 mila euro, al lordo di un

effetto fiscale positivo pari a 605 mila euro;- sull’utile netto 2004: aumento di 189 mila euro (minori ammortamenti e altri proventi),

al lordo di un impatto fiscale negativo di 2 mila euro.

b) Storno costi di impianto e di ampliamento (IAS 38). Secondo gli IFRS i costi di impianto e ampliamento non presentano i requisiti per la capitalizzazione e devono quindi essere addebitati a conto economico.Impatti:- sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004: diminuzione di 7.361 mila euro, al lordo di un

effetto fiscale positivo pari a 2.136 mila euro;- sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004: diminuzione di 3.496 mila euro, al lordo di un

effetto fiscale positivo pari a 947 mila euro;- sull’utile netto 2004: aumento di 3.865 mila euro (minori ammortamenti), al lordo di un

impatto fiscale negativo di 1.189 mila euro.

c) Storno ammortamento avviamenti (IFRS 3). L’IFRS 3 elimina il concetto di ammortamento dell’avviamento, sostituendolo con una verifica periodica, almeno su base annuale, della sostenibilità del valore iscritto (impairment test); tale previsione ha avuto un impatto limitato sul bilancio del Gruppo Benetton, in quanto gli importi precedentemente inclusi nella voce “Avviamento” del bilancio consolidato si riferivano prevalentemente a buonuscite pagate per l’acquisizione in affitto di immobili a uso negozio (key money). Tali buonuscite sono ammortizzate lungo la durata dei contratti di affitto sottostanti, con l’eccezione dei “fonds de commerce” francesi e belgi, ammortizzati in 20 anni.Impatti:- sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004: nullo, in quanto applicazione prospettica;- sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004: aumento di 721 mila euro;- sull’utile netto 2004: aumento di 721 mila euro.

d) Canoni d’affitto a quote costanti (IAS 17). Ai fini dello IAS 17, i canoni di affitto sia attivi sia passivi sono stati rilevati a quote costanti lungo la durata del contratto. Il Gruppo Benetton ha stipulato negli USA e nel Regno Unito contratti di affitto d’immobili a canoni crescenti e ai fini della determinazione delle componenti di reddito di competenza secondo gli IFRS è stata quindi necessaria l’omogeneizzazione dei canoni a quote costanti

sulla durata del contratto di affitto.Impatti:- sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004: diminuzione di 4.357 mila euro;- sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004: diminuzione di 1.098 mila euro;- sull’utile netto 2004: aumento di 3.308 mila euro. Gli impatti positivi sull’anno 2004 sono dovuti principalmente all’uscita anticipata da alcuni contratti di affitto, con conseguente liberazione a conto economico del rateo passivo esistente alla data. e) Riconoscimento imposte differite attive (IAS 12). Secondo i principi italiani, un’attività per imposte differite può essere iscritta solo quando ne sia ragionevolmente certo il recupero. Ai fini dello IAS 12 è invece sufficiente la probabilità del recupero. Ciò ha fatto sì che ai fini IFRS fosse riconosciuta un’attività relativa al beneficio fiscale futuro delle perdite fiscali pregresse che il Gruppo prevede di poter recuperare.Impatti:- sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004: nullo, in quanto non c’erano i presupposti di

probabilità del recupero;- sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004: aumento di 7.146 mila euro;- sull’utile netto 2004: aumento di 7.146 mila euro.

f) Diversa aliquota fiscale per calcolo del “profit in stock” (IAS 12). Ai fini dell’elisione del margine intersocietario contenuto nel valore delle merci in magazzino, l’applicazione dello IAS 12 alla realtà Benetton richiede di calcolare l’effetto fiscale utilizzando l’aliquota della società acquirente anziché quella della società venditrice, come da prassi precedente. Impatti:- sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004: aumento di 73 mila euro;- sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004: aumento di 1.334 mila euro;- sull’utile netto 2004: aumento di 1.261 mila euro.

g) Attualizzazione dei benefici ai dipendenti (IAS 19). I principi contabili italiani richiedono di rilevare la passività per il TFR al valore nominale calcolato secondo le disposizioni del Codice Civile, mentre secondo gli IFRS l’istituto del TFR rientra nella tipologia dei piani assoggettati a valutazione attuariale, con rilevazione alla data di transizione di tutti gli utili e perdite attuariali.Impatti:- sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004: aumento di 3.825 mila euro, al lordo di un

effetto fiscale negativo di 1.262 mila euro;- sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004: aumento di 4.207 mila euro, al lordo di un

effetto fiscale negativo di 1.385 mila euro;- sull’utile netto 2004: aumento di 373 mila euro, a lordo di un impatto fiscale negativo di

123 mila euro.

h) Costo stock option (IFRS 2). I principi italiani non prevedono un trattamento contabile particolare per i piani di stock option; tali piani non sono riflessi nei numeri di bilancio, ma ne viene data solo una descrizione qualitativa. L’IFRS 2 considera le stock option nell’ambito dei “pagamenti basati su azioni” e dispone di valutarle al momento della loro assegnazione al “fair value”, rilevando a conto economico un costo che trova come

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contropartita un incremento delle riserve di patrimonio netto.Impatti:- sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004: nullo (nessun piano esistente alla data);- sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004: nullo, in quanto l’impatto a conto economico

compensa l’effetto della contropartita a patrimonio netto;- sull’utile netto 2004: diminuzione di 722 mila euro, relativi al terzo quadrimestre 2004

(programma di stock option deliberato nel mese di settembre 2004).

i) Strumenti derivati rischio tasso (IAS 39). Il Gruppo Benetton è titolare di Interest Rate Swap (IRS) finalizzati a gestire il rischio di variazione dei tassi di interesse. Ai fini dei principi contabili italiani gli IRS soddisfano i requisiti per essere considerati strumenti di copertura; pertanto, il solo differenziale fra gli interessi pagati e quelli ricevuti veniva imputato direttamente a conto economico per competenza. Ai fini IFRS non sono soddisfatti tutti i requisiti formali previsti dallo IAS 39 per considerare gli strumenti derivati in esame come di copertura, e pertanto gli IRS esistenti sono stati valorizzati al “fair value” alla data di transizione e al 31 dicembre 2004, con imputazione a conto economico delle relative differenze. Impatti:- sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004: diminuzione di 9.653 mila euro, al lordo di un

effetto fiscale positivo di 3.185 mila euro;- sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004: diminuzione di 4.963 mila euro, al lordo di un

effetto fiscale positivo di 1.636 mila euro;- sull’utile netto 2004: aumento di 4.690 mila euro, al lordo di un impatto fiscale negativo

di 1.549 mila euro.

l) Strumenti derivati rischio cambio economico (IAS 39). Gli effetti della valutazione al “mark to market” della componente cambio degli strumenti di copertura valutaria riferiti a future vendite sono stati, ai fini IFRS, inclusi nel patrimonio netto in un’apposita riserva, mentre in precedenza erano imputati a conto economico. Inoltre, per l’attività di copertura a fronte di crediti, viene ora imputata a conto economico la valutazione totale a “mark to market” del derivato, mentre in precedenza venivano rilevate a conto economico la componente cambio e, per la sola quota di competenza temporale, la componente tasso.Impatti:- sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004: aumento di 1.100 mila euro, al lordo di un

effetto fiscale negativo di 378 mila euro;- sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004: aumento di 139 mila euro, al lordo di un

effetto fiscale negativo di 46 mila euro;- sull’utile netto 2004: diminuzione di 264 mila euro, al lordo di un impatto fiscale positivo

di 103 mila euro.

m) Titoli disponibili per la vendita (IAS 39). Gli investimenti della liquidità in titoli sono stati riclassificati nella categoria prevista dallo IAS 39 “Attività finanziarie disponibili per la vendita” e conseguentemente valutati al “fair value”, con eventuale impatto a patrimonio netto, mentre in precedenza venivano iscritti al minore tra valore di mercato e costo storico.

Impatti:- sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004: aumento di 262 mila euro, al lordo di un effetto

fiscale negativo di 73 mila euro;- sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004: aumento di 301 mila euro, al lordo di un

effetto fiscale negativo di 81 mila euro;- sull’utile netto 2004: diminuzione di 43 mila euro, al lordo di un effetto fiscale positivo di

19 mila euro.

Gli impatti derivanti dall’applicazione degli IAS 32 e 39, uniti alla riclassifica di alcune voci di stato patrimoniale, hanno le seguenti conseguenze sulla posizione finanziaria netta:- posizione finanziaria netta al 1° gennaio 2004: diminuzione di 468 mila euro;- posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2004: aumento di 9.771 mila euro.

n) Rettifiche di valore di attività immobilizzate (IAS 36). In mancanza di un principio contabile italiano che prescrivesse una metodologia precisa per “testare” il mantenimento di valore di un’attività immobilizzata, il Gruppo Benetton nel passato procedeva a svalutazioni allorquando:a) venisse decisa la dismissione di una singola attività, o di un gruppo di esse; esempio tipico, la decisione di chiusura di un punto di vendita, che implicava la stima dei costi per la chiusura stessa e l’adeguamento del valore degli investimenti, a esso legati, rispetto al valore di mercato; b) ci fosse un qualche segnale inconfutabile di perdita durevole di valore di una particolare immobilizzazione (esempio da perizia).Un meccanismo di valutazione particolare veniva utilizzato per l’analisi degli investimenti effettuati sui punti di vendita, sia quelli gestiti direttamente (“retail”) sia quelli gestiti da terzi (“wholesale”). Questo tipo di investimenti (migliorie su beni di terzi, key money, arredi) veniva testato a livello di Paese, considerando tutti i punti di vendita esistenti in un singolo Paese legati tra di loro.L’aggiustamento, pari a 35,7 milioni di euro, deriva dai seguenti fatti:a) l’adozione dello IAS 36, che elimina il concetto di “durevolezza” della perdita di valore e che prescrive delle regole stringenti per la valutazione del “valore d’uso” delle singole attività e l’identificazione in ambito commerciale del singolo negozio come Unità Generatrice di Cassa con la quantificazione dei flussi di cassa netti attualizzati prodotti dalla CGU stessa;b) la modifica delle procedure di analisi della redditività del capitale investito per singolo negozio. Ciò ha determinato un certo numero di svalutazioni di attività legate a negozi non sufficientemente profittevoli se considerati individualmente. Impatti:- sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004: nullo in quanto il cambiamento è da attribuirsi

al 2004;- sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004: diminuzione di 35.683 mila euro, al lordo di

un effetto fiscale positivo di 8.345 mila euro;- sull’utile netto 2004: diminuzione di 35.951 mila euro, al lordo di un impatto fiscale

positivo di 8.426 mila euro.

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o) Fondi per rischi e oneri futuri (IAS 37). Alcuni degli stanziamenti, presenti nel bilancio redatto secondo i principi italiani e operati a fronte della decisione di uscire anticipatamente da contratti di affitto passivi, non possedevano al 31 dicembre 2003 tutti i requisiti formali previsti dallo IAS 37 ai fini dell’iscrizione di una passività e sono stati di conseguenza stornati alla data di transizione; l’onere dell’uscita da tali contratti viene di conseguenza posticipato al primo semestre 2004. Impatti:- sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004: aumento di 4.494 mila euro;- sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004: nessun impatto;- sull’utile netto 2004: diminuzione di 4.563 mila euro.

p) Differenze di conversione su partecipazioni liquidate (IAS 21). Il Gruppo Benetton ha applicato quanto previsto dallo IAS 21, il quale prevede che le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di elementi monetari a tassi differenti, rispetto ai quali erano stati convertiti al momento della rilevazione iniziale, debbano essere rilevate nel conto economico dell’esercizio in cui hanno origine. Impatti:- sul patrimonio netto al 1° gennaio 2004: nessun impatto;- sul patrimonio netto al 31 dicembre 2004: nessun impatto;- sull’utile netto 2004: incremento di 69 mila euro. Stati patrimoniali consolidati IFRS al 1° gennaio e al 31 dicembre 2004, conto economico consolidato IFRS per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004A integrazione dei prospetti di riconciliazione del patrimonio netto e dell’utile netto, corredati dai commenti alle rettifiche apportate ai saldi predisposti secondo i principi contabili italiani, vengono allegati i prospetti degli stati patrimoniali al 1° gennaio e al 31 dicembre 2004 nonché del conto economico dell’esercizio 2004, con le seguenti evidenze, per ogni voce in singole colonne:- i valori secondo i principi contabili italiani riclassificati secondo gli schemi IFRS;- le riclassifiche per l’adeguamento ai principi IFRS;- le rettifiche per l’adeguamento ai principi IFRS;- i valori secondo gli IFRS.

Stato patrimoniale consolidato - Attività al 1° gennaio 2004

Principi contabili italiani Riclassifiche Rettifiche Principi (in migliaia di euro) nuovo schema IFRS IFRS Note IFRS Attività non correnti

Attività materiali Terreni e fabbricati 540.099 (8.390) (3.085) 1 528.624 Impianti, macchinari e attrezzature 88.550 - - 88.550 Mobili, arredi e macchine elettroniche 44.325 - - 44.325 Automezzi e aeromobili 11.512 - - 11.512 Immobilizzazioni in corso e anticipi per investimenti 17.019 - - 17.019 Beni acquisiti in locazione finanziaria 12.336 - - 12.336 Migliorie su beni di terzi - 86.871 - 4 86.871 713.841 78.481 (3.085) 789.237

Attività immateriali Avviamento e altre attività immateriali a vita non definita 90.078 (83.236) - 5 6.842 Attività immateriali a vita definita 140.947 3.879 (7.361) 6 137.465 231.025 (79.357) (7.361) 144.307

Altre attività non correnti Partecipazioni 20.514 (15.000) - 7 5.514 Titoli immobilizzati 8 - - 8 Depositi cauzionali 42.332 - - 42.332 Crediti finanziari a medio e lungo termine 30.616 15.000 - 7 45.616 Altri crediti a medio e lungo termine 8.662 - - 8.662 Attività fiscali differite 202.250 - 4.295 8 206.545 304.382 - 4.295 308.677 Totale attività non correnti 1.249.248 (876) (6.151) 1.242.221

Attività correnti Rimanenze 233.735 - - 233.735 Crediti verso clienti 752.638 - - 752.638 Crediti tributari 26.004 - - 26.004 Altri crediti, ratei e risconti attivi 58.307 (3.840) - 10 54.467 Crediti finanziari 17.298 3.840 1.100 11 22.238 Attività finanziarie disponibili per la vendita 27.290 - 255 12 27.545 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 324.835 - - 324.835 Totale attività correnti 1.440.107 - 1.355 1.441.462

Attività destinate alla cessione 8.088 - - 8.088 TOTALE ATTIVITÀ 2.697.443 (876) (4.796) 2.691.771

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Stato patrimoniale consolidato - Patrimonio netto e passività al 1° gennaio 2004

Principi contabili italiani Riclassifiche Rettifiche Principi (in migliaia di euro) nuovo schema IFRS IFRS Note IFRS Patrimonio netto

Patrimonio netto di pertinenza della Capogruppo Capitale sociale 236.026 - - 236.026 Riserva sovrapprezzo azioni 56.574 - - 56.574 Riserva di fair value e di copertura - - 1.525 1.525 Altre riserve e utili indivisi 773.387 - (12.206) 761.181 Utile dell’esercizio 107.874 - - 107.874 1.173.861 - (10.681) 1.163.180

Quote di pertinenza di terzi 12.799 - 193 12.992

Totale patrimonio netto 1.186.660 - (10.488) 1.176.172

Passività Passività non correnti Prestiti obbligazionari 300.000 (336) - 13 299.664 Finanziamenti a medio e lungo termine 504.894 (540) - 13 504.354 Altri debiti a medio e lungo termine 705 - - 705 Debiti verso società di locazione finanziaria 21.834 - - 21.834 Fondi per benefici a dipendenti 49.774 - (3.825) 14 45.949 Altri fondi e passività a medio e lungo termine 42.373 - (4.494) 15 37.879 919.580 (876) (8.319) 910.385 Passività correnti Debiti verso fornitori 331.663 - - 331.663 Debiti diversi, ratei e risconti passivi 91.263 (10.950) 4.358 17 84.671 Fondo imposte correnti 126.514 - - 126.514 Parte corrente dei debiti verso società di locazione finanziaria 4.977 - - 4.977 Parte corrente dei finanziamenti a medio e lungo termine 1.567 - - 1.567 Parte corrente dei prestiti obbligazionari - - - - Debiti finanziari 1.340 10.950 9.653 19 21.943 Debiti verso banche 33.879 - - 33.879 591.203 - 14.011 605.214 Totale passività 1.510.783 (876) 5.692 1.515.599 TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 2.697.443 (876) (4.796) 2.691.771

Conto economico consolidato per natura - esercizio 2004

Principi contabili italiani Riclassifiche Rettifiche Principi (in migliaia di euro) riclassificati IFRS IFRS Note IFRS Ricavi 1.686.351 17.773 - 20 1.704.124 Altri proventi e ricavi operativi 90.644 - 586 21 91.230 Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e in corso di lavorazione 22.811 - - 22.811 Acquisti di materie prime e materie di consumo 452.573 - - 452.573 Costi del personale 213.654 - 348 22 214.002 Ammortamenti: - di immobilizzazioni materiali 58.671 9.347 (23) 23 67.995 - di immobilizzazioni immateriali 40.894 (9.347) (4.215) 24 27.332 99.565 - (4.238) 95.327 Altre spese operative: - per servizi 620.578 17.773 - 20 638.351 - per godimento di beni di terzi 89.728 - (3.308) 25 86.420 - svalutazioni delle immobilizzazioni 13.332 - 35.784 26 49.116 - svalutazioni dei crediti 39.240 - - 39.240 - accantonamenti per rischi 32.565 - 4.563 27 37.128 - altri oneri operativi 47.957 - 217 28 48.174 843.400 17.773 37.256 898.429 Risultato operativo 190.614 - (32.780) 157.834 Utili di imprese collegate 161 - - 161 Oneri finanziari netti e differenze cambio (26.439) - 4.451 29 (21.988) Utile ante imposte 164.336 - (28.329) 136.007 Imposte 41.754 - (14.091) 30 27.663

Utile/(Perdita) netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e di terzi 122.582 - (14.238) 108.344 Utile/(perdita) attribuibile a:- Azionisti della Capogruppo 123.074 - (14.279) 108.795- Azionisti terzi (492) - 41 (451)

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Stato patrimoniale consolidato - Attività al 31 dicembre 2004

Principi contabili italiani Riclassifiche Rettifiche Principi (in migliaia di euro) nuovo schema IFRS IFRS Note IFRS Attività non correnti

Attività materiali Terreni e fabbricati 590.184 (7.303) (2.895) 1 579.986 Impianti, macchinari e attrezzature 80.381 - (723) 2 79.658 Mobili, arredi e macchine elettroniche 45.180 - (6.267) 3 38.913 Automezzi e aeromobili 10.583 - - 10.583 Immobilizzazioni in corso e anticipi per investimenti 3.724 - - 3.724 Beni acquisiti in locazione finanziaria 11.743 - - 11.743 Migliorie su beni di terzi - 72.289 (24.131) 4 48.158 741.795 64.986 (34.016) 772.765

Attività immateriali Avviamento e altre attività immateriali a vita non definita 90.285 (85.660) 721 5 5.346 Attività immateriali a vita definita 119.148 20.183 (8.058) 6 131.273 209.433 (65.477) (7.337) 136.619

Altre attività non correnti Partecipazioni 5.117 - - 5.117 Titoli immobilizzati 223 - - 223 Depositi cauzionali 16.715 - - 16.715 Crediti finanziari a medio e lungo termine 28.274 - - 28.274 Altri crediti a medio e lungo termine 44.435 - - 44.435 Attività fiscali differite 182.765 - 18.503 8 201.268 277.529 - 18.503 296.032 Totale attività non correnti 1.228.757 (491) (22.850) 1.205.416

Attività correnti Rimanenze 255.436 - - 255.436 Crediti verso clienti 657.440 - 144 9 657.584 Crediti tributari 39.451 - - 39.451 Altri crediti, ratei e risconti attivi 40.478 (4.838) - 10 35.640 Crediti finanziari 16.024 4.838 666 11 21.528 Attività finanziarie disponibili per la vendita 117.878 - 294 12 118.172 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 260.196 - - 260.196 Totale attività correnti 1.386.903 - 1.104 1.388.007

Attività destinate alla cessione 7.840 - - 7.840 TOTALE ATTIVITÀ 2.623.500 (491) (21.746) 2.601.263

Stato patrimoniale consolidato - Patrimonio netto e passività al 31 dicembre 2004

Principi contabili italiani Riclassifiche Rettifiche Principi (in migliaia di euro) nuovo schema IFRS IFRS Note IFRS Patrimonio netto

Patrimonio netto di pertinenza della Capogruppo Capitale sociale 236.026 - - 236.026 Riserva sovrapprezzo azioni 56.574 - - 56.574 Riserva di fair value e di copertura - - 1.114 1.114 Altre riserve e utili indivisi 814.645 - (11.145) 803.500 Utile/(Perdita) dell’esercizio 123.074 - (14.279) 108.795 1.230.319 - (24.310) 1.206.009

Quote di pertinenza di terzi 6.840 - 41 6.881

Totale patrimonio netto 1.237.159 - (24.269) 1.212.890

Passività Passività non correnti Finanziamenti a medio e lungo termine 503.863 (369) - 13 503.494 Altri debiti a medio e lungo termine 38.659 - - 38.659 Debiti verso società di locazione finanziaria 17.748 - - 17.748 Fondi per benefici a dipendenti 51.518 - (4.211) 14 47.307 Altri fondi e passività a medio e lungo termine 50.990 - - 50.990 662.778 (369) (4.211) 658.198

Passività correnti Debiti verso fornitori 284.137 - (146) 16 283.991 Debiti diversi, ratei e risconti passivi 93.296 (10.280) 1.098 17 84.114 Fondo imposte correnti 14.112 - - 14.112 Parte corrente dei debiti verso società di locazione finanziaria 6.007 - - 6.007 Parte corrente dei finanziamenti a medio e lungo termine 1.102 - - 1.102 Parte corrente dei prestiti obbligazionari 300.000 (122) - 18 299.878 Debiti finanziari 4.985 10.283 5.779 19 21.047 Debiti verso banche 19.924 - - 19.924 723.563 (119) 6.731 730.175 Totale passività 1.386.341 (488) 2.520 1.388.373 TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 2.623.500 (488) (21.749) 2.601.263

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Viene di seguito riportato un commento sulle principali riclassifiche e rettifiche apportate, per effetto dell’applicazione degli IFRS, alle voci degli stati patrimoniali al 1° gennaio e al 31 dicembre 2004 e dei conti economici dell’esercizio 2004. Voci di stato patrimoniale - Attività 1. Terreni e fabbricati:Le rettifiche accolgono lo storno delle rivalutazioni monetarie, effettuate in esercizi precedenti in conformità alle disposizioni di legge, non più consentite dallo IAS 16. Nella voce si evidenzia inoltre una riclassifica alla voce “Migliorie su beni di terzi”.

2. Impianti, macchinari e attrezzature: Tale voce accoglie integralmente le rettifiche determinate a seguito dell’impairment test effettuato sui negozi in base allo IAS 36. 3. Mobili, arredi e macchine elettroniche: Tale voce accoglie integralmente le rettifiche determinate a seguito dell’impairment test effettuato sui negozi in base allo IAS 36.

4. Migliorie su beni di terzi: - Al 1° gennaio 2004: la voce viene riclassificata dalle attività immateriali a vita definita a

quelle materiali, in applicazione di quanto previsto dallo IAS 16 e inoltre si rileva una riclassifica dalla voce terreni e fabbricati.

- Al 31 dicembre 2004: tale voce, come descritto per i periodi precedenti, si incrementa per effetto delle riclassifiche da attività immateriali a vita definita ad attività materiali in base allo IAS 16 e da terreni e fabbricati, e si riduce invece per effetto delle rettifiche derivanti dall’impairment test, effettuato in applicazione dello IAS 36.

5. Avviamento e altre attività immateriali a vita non definita: Il Gruppo Benetton ha scelto di riclassificare il valore delle buonuscite pagate per l’acquisizione in affitto di immobili a uso negozio, precedentemente classificate nella voce “Avviamento”, nella voce “Attività immateriali a vita definita“ e di ammortizzarle in base alla durata residua dei contratti cui si riferiscono; fanno eccezione i “fonds de commerce”, ammortizzati in 20 anni. Inoltre, a seguito della sospensione dell’ammortamento degli avviamenti residui, per effetto dell’applicazione dell’IFRS 3 e dello IAS 38 al 31 dicembre 2004, si viene a rilevare una rettifica positiva sugli ammortamenti di 721 mila euro.

6. Attività immateriali a vita definita: - Al 1° gennaio 2004: le variazioni in tale voce sono imputabili:a) alla diversa classificazione delle migliorie su beni di terzi nelle attività materiali, come descritto in nota 4;b) alla riclassifica degli oneri poliennali commerciali descritta alla nota 5;c) alla riclassifica dei costi pluriennali connessi a operazioni finanziarie a riduzione della voce “Finanziamenti a medio lungo termine” in base a quanto stabilito dallo IAS 39, che prevede la contabilizzazione degli stessi in base al criterio del costo ammortizzato.Le rettifiche apportate alla voce sono invece integralmente imputabili allo storno dei costi di impianto e ampliamento che, in base a quanto previsto dallo IAS 38, non sono capitalizzabili.

- Al 31 dicembre 2004: la voce, oltre alle riclassifiche e alle rettifiche apportate secondo gli stessi criteri adottati alle date antecedenti, include anche le rettifiche derivanti dall’effettuazione dell’impairment test previsto dallo IAS 36, principalmente sulla voce “Oneri poliennali commerciali” (key money).

7. Partecipazioni e Crediti finanziari a medio e lungo termine: La riclassifica per 15.000 mila euro dalla voce “Partecipazioni” a “Crediti finanziari a medio e lungo termine” è relativa ad azioni della società Tecnica S.p.A. acquisite nell’ambito dell’operazione di cessione di parte del business dell’attrezzo sportivo. Tale riclassifica riflette la sostanza dell’operazione (azioni a garanzia di un credito finanziario). Nel secondo semestre 2004 la partecipazione è stata ceduta a fronte dell’esercizio anticipato dell’opzione call detenuta da Tecnica S.p.A.

8. Attività fiscali differite: - Al 1° gennaio 2004: la variazione della voce è frutto della riclassifica dei debiti per

imposte differite; nella voce sono inoltre ricompresi gli effetti fiscali derivanti dalle rettifiche apportate nelle varie voci a seguito dell’applicazione degli IFRS, oltre che l’effetto derivante dall’applicazione dello IAS 12 nella determinazione dell’aliquota fiscale sul calcolo del “profit in stock”.

- Al 31 dicembre 2004: la voce include la stessa tipologia di rettifiche e riclassifiche effettuate nei periodi antecedenti oltre a una rettifica positiva di 7.146 mila euro derivante dall’iscrizione del beneficio futuro delle perdite fiscali pregresse che il Gruppo prevede di poter recuperare. Ciò, in osservanza di quanto previsto dallo IAS 12 (requisito della probabilità del recupero).

9. Crediti verso clienti: La voce include gli effetti della variazione derivante dall’applicazione dello IAS 39 agli strumenti di copertura su rischio cambio relativamente a quanto imputabile ai crediti commerciali.

10. Altri crediti, ratei e risconti attivi: Le variazioni nella voce sono imputabili alla riclassifica dei valori precedentemente rilevati come ratei e risconti nella voce “Crediti finanziari”.

11. Crediti finanziari: Le variazioni nella voce sono imputabili alla riclassifica dei valori precedentemente rilevati come ratei e risconti attivi secondo quanto indicato al punto 10; la voce viene inoltre rettificata a seguito dell’applicazione dello IAS 39 sulle operazioni di copertura valutaria.

12. Attività finanziarie disponibili per la vendita: Tale voce subisce la rettifica derivante dalla valutazione al “fair value” dei titoli disponibili per la vendita secondo quanto previsto dallo IAS 39.

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Voci di stato patrimoniale - Patrimonio netto Le variazioni e rettifiche apportate alle voci del patrimonio netto sono state già ampiamente dettagliate nelle precedenti tabelle.

Voci di stato patrimoniale - Passività 13. Prestiti obbligazionari, Finanziamenti a medio e lungo termine:Le variazioni nelle voci si riferiscono alla riclassifica, secondo quanto previsto dallo IAS 39, dei costi pluriennali su tali operazioni finanziarie, precedentemente classificati nelle attività immateriali. 14. Fondi per benefici a dipendenti: Le variazioni nella voce sono imputabili alla valutazione attuariale del TFR, derivante dall’applicazione dello IAS 19.

15. Altri fondi e passività a medio e lungo termine: La voce viene rettificata per lo slittamento temporale dal 2003 al 2004 dei costi di uscita da alcuni contratti di affitto, come previsto dallo IAS 37.

16. Debiti verso fornitori: La voce include gli effetti della variazione derivante dall’applicazione dello IAS 39 agli strumenti di copertura su rischio di cambio relativamente a debiti commerciali.

17. Debiti diversi, ratei e risconti passivi: La voce include gli effetti della variazione derivante dalla riclassifica dei ratei e risconti passivi di natura finanziaria nei debiti finanziari; le rettifiche si riferiscono all’applicazione dello IAS 17 al fine di rilevare i canoni di affitto passivi a quote costanti lungo la durata dei contratti.

18. Parte corrente dei prestiti obbligazionari: Le variazioni nella voce si riferiscono, secondo quanto previsto dallo IAS 39, alla riclassifica dei costi pluriennali sui finanziamenti a medio e lungo termine, iscritti in precedenza nelle attività immateriali.

19. Debiti finanziari: La voce include gli effetti della variazione derivante dalla riclassifica dei ratei e risconti passivi di cui alla nota 17; le rettifiche alla voce derivano dalla valutazione dei contratti di copertura al “fair value” secondo quanto stabilito dallo IAS 39.

Rettifiche alle voci del conto economico consolidato 20. Ricavi e Altre spese operative per servizi: La voce si viene a modificare per effetto dell’applicazione dello IAS 18 che stabilisce la rilevazione dei ricavi nel momento del trasferimento dei rischi e dei benefici connessi alla proprietà dei beni; in particolare, i ricavi derivanti dalle attività commerciali in Corea vengono valorizzati come fatturato retail.

21. Altri proventi e ricavi operativi: Tale voce accoglie principalmente le rettifiche positive derivanti dalla plusvalenza realizzata sulla cessione di beni immobilizzati oggetto di storno delle rivalutazioni monetarie, secondo quanto previsto dallo IAS 16. Gli effetti più significativi si sono rilevati nelle società spagnole del Gruppo. 22. Costi del personale:Le variazioni nella voce si riferiscono al trattamento del piano di stock option secondo l’IFRS 2 e alle rettifiche derivanti dall’attualizzazione del TFR a seguito di quanto prescritto dallo IAS 19. 23. Ammortamenti di immobilizzazioni materiali: Tale voce accoglie principalmente la riclassifica degli ammortamenti delle migliorie su beni di terzi dalle attività immateriali a quelle materiali.

24. Ammortamenti di immobilizzazioni immateriali: Le variazioni nella voce sono imputabili alle riclassifiche di cui al precedente punto 23; le rettifiche sono invece imputabili allo storno delle quote di ammortamento dell’esercizio dei costi di impianto e ampliamento che in base allo IAS 38 non sono capitalizzabili.

25. Altre spese operative per godimento beni di terzi: Le variazioni della voce sono imputabili integralmente all’applicazione dello IAS 17, che prevede di imputare i canoni di affitto a quote costanti lungo la durata del contratto; l’effetto positivo si deve alla liberazione di costi stanziati nel bilancio di transizione per contratti di affitto a canoni crescenti poi risolti anticipatamente nel corso del 2004.

26. Svalutazioni delle immobilizzazioni: La voce accoglie principalmente gli effetti delle svalutazioni derivanti dall’impairment test sulle attività immobilizzate secondo quanto previsto dallo IAS 36. Tali svalutazioni si riferiscono principalmente a mobili e arredi, migliorie su beni di terzi e oneri poliennali commerciali (key money).

27. Accantonamenti per rischi:Tale importo si riferisce all’onere previsto per risoluzione anticipata di contratti di affitto passivi.

28. Altri oneri operativi: Al 31 dicembre 2004: le rettifiche sono imputabili, oltre a quanto sopra descritto, alla rilevazione dei costi di impianto e ampliamento di competenza dell’esercizio.

29. Oneri finanziari netti e differenze cambio: Le rettifiche si riferiscono all’applicazione dello IAS 39 per quanto concerne la valutazione dei titoli al “fair value” della copertura del rischio di tasso e di cambio dei titoli e degli strumenti finanziari derivati.

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30. Imposte: La voce si viene a modificare per effetto delle imposte anticipate e differite relative a tutti gli impatti derivanti dall’applicazione degli IFRS, oltre che per gli effetti dell’applicazione dello IAS 12 che impattano direttamente sulla voce in oggetto. In particolare, si tratta:a) delle imposte differite attive rilevate su utili infragruppo, determinate in modo che l’effetto fiscale sia lo stesso che si realizzerà al momento in cui verrà estinta la relativa attività o passività;b) della rilevazione del beneficio futuro delle perdite fiscali pregresse della società Bentec S.p.A.

Principali variazioni apportate al rendiconto finanziarioIl rendiconto finanziario predisposto dal Gruppo fino al bilancio chiuso al 31 dicembre 2004 aveva l’obiettivo di evidenziare il fabbisogno o l’avanzo finanziario netto del Gruppo emergente dalla variazione della posizione finanziaria netta nell’esercizio, mentre il rendiconto finanziario previsto dallo IAS 7 tende a evidenziare la capacità del Gruppo a generare “cassa e altre disponibilità liquide equivalenti”. Secondo tale principio, le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e che sono soggetti a un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d’acquisto. Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell’attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di un’impresa, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall’attività operativa, di investimento e di finanziamento:- flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall’attività operativa

sono connessi principalmente all’attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal Gruppo utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l’utile d’esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell’esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

- flusso monetario da attività di investimento: l’attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l’altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l’obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

- flusso monetario da attività finanziaria: l’attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell’entità e della composizione del patrimonio netto e dei finanziamenti ottenuti.

Relazione della Società di Revisione sui prospetti di riconciliazione IFRS con illustrazione degli effetti di transizione agli International Financial Reporting Standards (IFRS)

Al Consiglio di Amministrazione di Benetton Group S.p.A.

1. Abbiamo svolto la revisione contabile degli allegati prospetti di riconciliazione costituiti dalle situazioni patrimoniali consolidate al 1° gennaio 2004 e al 31 dicembre 2004 e dal conto economico consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004 (nel seguito i “prospetti di riconciliazione IFRS”) di Benetton Group S.p.A. e delle relative note esplicative contenuti nella sezione “Transizione IFRS” della relazione semestrale al 30 giugno 2005.

I suddetti prospetti di riconciliazione IFRS derivano dal bilancio consolidato di Benetton Group S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2004 predisposto in conformità alle norme di legge che disciplinano i criteri di redazione del bilancio da noi assoggettato a revisione contabile e sul quale abbiamo emesso la nostra relazione in data 8 aprile 2005. I prospetti di riconciliazione IFRS sono stati predisposti nell’ambito del processo di transizione agli International Financial Reporting Standards (IFRS) omologati dalla Commissione Europea. La responsabilità della redazione dei prospetti di riconciliazione IFRS compete agli amministratori della Benetton Group S.p.A. È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso su tali prospetti e basato sulla revisione contabile.

2. Il nostro esame è stato condotto secondo gli statuiti principi di revisione. In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire gli elementi ritenuti necessari per accertare se i prospetti di riconciliazione IFRS siano viziati da errori significativi. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nei prospetti di riconciliazione IFRS, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale.

3. A nostro giudizio, i prospetti di riconciliazione IFRS, identificati nel precedente paragrafo 1, sono stati redatti nel loro complesso in conformità ai criteri e principi definiti nell’art 81 del Regolamento Emittenti n° 11971/1999 adottato dalla CONSOB con Delibera n° 14990 del 14 aprile 2005.

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4. Si richiama l’attenzione sul fatto che i prospetti di riconciliazione IFRS, essendo predisposti solo ai fini del progetto di transizione per la redazione della relazione semestrale al 30 giugno 2005 e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2005 redatto secondo gli IFRS omologati dalla Commissione Europea, sono privi dei dati comparativi e delle necessarie note esplicative che sarebbero richiesti per rappresentare attendibilmente la situazione patrimoniale-finanziaria e il risultato economico consolidati di Benetton Group S.p.A. in conformità ai principi IFRS. Inoltre si evidenzia che i dati presentati nei prospetti di riconciliazione IFRS potrebbero subire cambiamenti per riflettere orientamenti futuri della Commissione Europea in merito all’omologazione degli IFRS o eventuali nuovi pronunciamenti dello IASB o dell’IFRIC.

Treviso, 22 settembre 2005

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Roberto Adami(Revisore contabile)

Glossario

Stile e operations

Collezione baseCostituisce la struttura portante di ogni collezione (Primavera, Estate, Autunno, Inverno). È la prima in termini temporali ad essere ideata e presentata e include prodotti sia basici e continuativi che a contenuto moda che costituiscono l’identità del marchio.

Collezione flash e integrazioniCollezione ridotta rispetto alla collezione base, mirata principalmente a completarla con temi specifici di tendenza e presentata dopo la collezione base.

Collezione continuativaCollezione composta da articoli selezionati che interpretano in modo univoco il carattere del marchio, delineandone valori e posizionamento. Pertanto sono articoli che rimangono in collezione almeno 18 mesi. Riassortibili via web.

Delocalizzazione produttivaIl Gruppo Benetton opera oggi nel mondo alla ricerca di competenze specifiche e distretti industriali, in cui innestare il suo know-how per garantire la qualità dei prodotti e la soddisfazione dei clienti. L’organizzazione produttiva, quindi, evolve in una vera e propria “rete delle competenze”, che fa leva sulle migliori capacità industriali disponibili sui mercati internazionali.

DOSVengono identificati con l’acronimo DOS, ovvero Directly Operated Stores, i negozi gesti-ti direttamente dal Gruppo Benetton, differenziandosi dai negozi Wholesale con i marchi Benetton gestiti da imprenditori indipendenti che acquistano i prodotti da Benetton Group.

IntegrazioniInclude le aggiunte di articoli non presenti in collezione.

Lead timeIl tempo che intercorre tra la raccolta dell’ordine di prodotti fino alla loro spedizione.

Rete commercialeIl Gruppo Benetton si avvale di una rete commerciale di negozi gestiti principalmente da imprenditori indipendenti per la distribuzione dei propri prodotti in 120 paesi diversi. Il rapporto con tali imprenditori consiste in una serie di operazioni di compravendita di merce, unitamente alla concessione di un’autorizzazione a titolo gratuito per l’uso del marchio come insegna del negozio.

RiassortimentiInclude i riordini di prodotti presenti in collezione, principalmente in termini di colori e taglie.

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Time to marketIl tempo che intercorre tra l’ideazione e disegno dei prodotti fino al loro arrivo sul merca-to (consegna presso punto vendita).

Amministrazione e finanza

Attività d’impairment testRappresenta l’attività svolta dal Gruppo tesa a valutare, a ogni data di riferimento del bilancio, se esiste un’indicazione che un’attività possa aver subito una riduzione durevole di valore, stimandone il valore recuperabile.

Business combinationRappresenta l’unione di entità o attività aziendali distinte in un’unica entità tenuta alla redazione del bilancio.

Capitale di funzionamentoLa voce di stato patrimoniale Capitale di funzionamento indica il capitale impiegato per l’operatività caratteristica dell’azienda e include crediti commerciali, scorte e altri crediti/(debiti) al netto di debiti commerciali.

CGUAcronimo Cash Generating Unit, ovvero unità generatrice di cassa. È il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indi-pendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.

Capitale investitoLa voce di stato patrimoniale Capitale investito rappresenta il totale delle risorse investite e include il Capitale di funzionamento, le attività materiali e immateriali, le attività destina-te alla cessione, le partecipazioni e altre attività/(passività).

Dividend yieldRapporto tra l’ultimo dividendo per azione pagato e il prezzo per azione, viene utilizzato come indicatore del rendimento immediato del titolo azionario.Per il dividend yield del Gruppo Benetton, vedere Dati economici - finanziari di sintesi dove il rapporto è calcolato come dividendo pagato (riferito all’anno precedente) sul prezzo dell’azione a fine periodo.

EBITDAAcronimo di Earnings Before Interests, Taxes, Depreciation and Amortisation. L’EBITDA viene utilizzato come misura della redditività operativa prima delle voci non monetarie e calcolato come somma di risultato operativo, ammortamenti e altri costi non monetari.

EPSAcronimo di Earning Per Share o Utile per azione, equivale al rapporto tra Utile/(Perdita) netto dell’esercizio e numero di azioni in circolazione. Il numero di azioni che compone il capitale sociale del Gruppo Benetton è pari a 181.558.811, iscritte a un valore nominale di 1,30 euro.

EV Acronimo di Enterprise Value, valore d’impresa, rappresenta la somma della capitalizza-zione di mercato e della Posizione finanziaria netta.

EVA Acronimo di Economic Value Added, ovvero valore economico creato. Indicatore di performance dell’azienda, viene calcolato attraverso l’utilizzo del NOPAT, misura di redditività operativa, come moltiplicatore della differenza tra il rendimento delle attività d’impresa (ROIC) e il costo medio ponderato del capitale (WACC). L’EVA rappresenta dunque una misura di redditività operativa residuale, ovvero al netto della remunerazione per l’impiego del capitale.Il Gruppo Benetton utilizza l’EVA quale misuratore assoluto della performance aziendale, anche ai fini della assegnazione delle stock option per il top management.Per il Piano di stock option del Gruppo Benetton vedere Corporate Governance.

Fair valueIl corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e disponibili.

Flusso generato dalla gestione ordinariaLa voce di rendiconto finanziario Flusso generato dalla gestione ordinaria rappresenta la somma dei flussi derivanti dall’attività operativa e d’investimento.

Form 20 - FSecondo la normativa statunitense, le società straniere quotate in mercati regolamentati negli Stati Uniti devono inviare ogni anno alla SEC (Securities and Exchange Commission, organo di vigilanza statunitense) un bilancio annuale denominato “Form 20 - F” nel quale il risultato d’esercizio e il patrimonio netto consolidati redatti secondo gli IFRS sono ricon-ciliati secondo i principi contabili americani (US GAAP, acronimo di Generally Accepted Accounting Principles negli Stati Uniti). Il Gruppo Benetton, quotato dal 1989 presso il New York Stock Exchange, deposita tale documento entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento.

IAS/IFRSAcronimi rispettivamente di International Accounting Standards e International Financial Reporting Standards, ovvero principi contabili internazionali, adottati dal Gruppo Benetton.

Investimenti/(Disinvestimenti) netti totaliRappresentano gli investimenti e i disinvestimenti in attività materiali, immateriali, parteci-pazioni e altri investimenti netti non operativi.

Investimenti operativi lordiRappresentano gli investimenti in attività materiali e immateriali esclusi i plusvalori derivanti dall’acquisizione di una business combination allocati ad attività materiali o immateriali.

Margine lordo industrialeLa voce di conto economico per destinazione Margine lordo industriale è pari ai Ricavi al

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netto del consumo materiali e lavorazioni esterne, salari stipendi e oneri relativi, ammor-tamenti industriali e altri costi industriali.

NOPAT Acronimo di Net Operating Profit After Taxes, ovvero Utile operativo netto dopo le imposte. Viene calcolato come risultato operativo al netto delle imposte di competenza. Viene utilizzato per il calcolo dell’EVA.

Pay-out ratioRappresenta il rapporto tra dividendi e Utile/(Perdita) netto dell’esercizio, ed equivale alla percentuale di utili distribuita agli Azionisti sotto forma di dividendi.

Posizione finanziaria nettaVoce di stato patrimoniale che sintetizza la situazione finanziaria del Gruppo, e include: - posizione finanziaria passiva: debiti verso banche, prestiti obbligazionari, debiti finanziari

a breve termine, finanziamenti a medio/lungo termine (quota a breve e quota a lungo), debiti verso società di locazione finanziaria (quota a breve e quota a lungo);

- posizione finanziaria attiva: cassa e banche, titoli, crediti finanziari (a breve termine, a medio/lungo termine).

Ricavi La voce di conto economico Ricavi include: Vendite produzione principale, vendite varie, royalty attive e ricavi diversi, al netto degli sconti.

ROE Acronimo di Return on Equity, ovvero rendimento del patrimonio netto, rappresenta il rapporto tra Utile/(Perdita) netto dell’esercizio e patrimonio netto. Misura il ritorno sul capitale una volta ripagate le altre fonti di finanziamento e corrisponde al rendimento a servizio degli Azionisti.

ROIC Acronimo di Return on Invested Capital, ovvero rendimento del Capitale investito, rap-presenta il rapporto tra risultato operativo e Capitale investito medio. Misura il ritorno sul capitale medio investito dall’azienda a servizio sia di creditori che di Azionisti.

WACC Acronimo di Weighted Average Cost of Capital, ovvero costo medio ponderato del capitale. Rappresenta il costo medio delle diverse fonti di finanziamento dell’azienda, sia sotto forma di debito che di capitale proprio. Viene comunemente utilizzato come tasso di attualizzazione dei flussi di cassa operativi prodotti dall’azienda per la valutazione finanziaria della stessa e nel calcolo dell’EVA.

Mercato finanziario

ADRAcronimo di American Depositary Receipt o ricevuta di deposito americana. Un ADR è un certificato negoziabile che attesta la proprietà di uno specifico numero di azioni di società con sede al di fuori dell’America. Nel 1989 il Gruppo Benetton è stato quotato presso il mercato finanziario di New York, NYSE, attraverso l’emissione di ADR secon-do un Programma di Livello III. Ogni ADR del Gruppo Benetton rappresenta due azioni ordinarie.

ADR - Programma di Livello IIINel 1989 il Gruppo Benetton è stato quotato presso il mercato finanziario di New York, NYSE, attraverso l’emissione di ADR secondo un Programma di Livello III: gli ADR sono stati distribuiti tramite offerta pubblica di nuove azioni (con corrispondente raccolta di capitale) in rapporto di un ADR per ogni due azioni ordinarie sottostanti, registrati sotto la normativa statunitense rappresentata dal Securities Act del 1933 e dall’Exchange Act del 1934 e quotati al NYSE. In aggiunta il Gruppo Benetton riconcilia completamente il pro-prio bilancio annuale con i principi contabili americani (US GAAP) pubblicandolo sotto forma di Form 20 - F e risponde ai requisiti del NYSE.

CUSPIDAcronimo di Committee on Uniform Securities and Identification Procedures, organismo che crea e mantiene un sistema di classificazione per strumenti finanziari. Indica un nume-ro a nove cifre identificativo di strumenti finanziari negli Stati Uniti. Il CUSPID degli ADR di Benetton Group è 081795403.

FlottantePercentuale di azioni di una società quotata in circolazione che sono disponibili per la negoziazione, ovvero non sono detenute da un Azionista strategico di riferimento. Il flottante del Gruppo Benetton è costituito da 59.653.172 azioni, pari al 32,856% del totale azioni in circolazione. Il restante 67,144% è in possesso di Edizione Holding S.p.A., holding totalmente controllata dalla famiglia Benetton.

ISINAcronimo di International Securities Identification Number, codice internazionale unico per l’identificazione di strumenti finanziari. Ogni Paese ha un’agenzia nazionale che assegna numeri ISIN per gli strumenti del proprio Paese. L’ISIN delle azioni ordinarie del Gruppo Benetton è IT0003106777.

SedolAcronimo di Stock Exchange Daily Official List number, indica il numero identificativo di strumenti finanziari utilizzato dal mercato finanziario di Londra (London Stock Exchange). Il Sedol delle azioni ordinarie del Gruppo Benetton è 7128563, mentre per gli ADR è 2091671.

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Corporate Governance

Codice eticoDocumento ufficiale della Società e delle società direttamente e indirettamente control-late, che contiene l’insieme dei principi cui il Gruppo stesso conforma la propria attività e quella dei soggetti che operano per suo conto. Per il Codice etico di Benetton, vedere il capitolo Corporate Governance nella Relazione sulla Gestione.

Consiglio di AmministrazioneÈ l’organo collegiale di governo amministrativo di una società. Le modalità di funziona-mento vengono generalmente disciplinate dallo Statuto della società stessa.Il Consiglio di Amministrazione di Benetton è investito dei più ampi poteri per l’ammini-strazione ordinaria e straordinaria; può delegare i propri poteri a uno o più Amministra-tori che li eserciteranno, congiuntamente o disgiuntamente, in conformità delle decisioni del Consiglio di Amministrazione stesso e/o delegare parte delle proprie attribuzioni a un Comitato Esecutivo formato da alcuni dei suoi membri.Per i membri e i poteri del Consiglio di Amministrazione di Benetton, vedere il capitolo Corporate Governance nella Relazione sulla Gestione.

Comitato esecutivoOrgano collegiale di governo amministrativo di una società.Il Comitato esecutivo di Benetton è stato istituito nel dicembre 2003 al fine di rendere più rapidi ed efficaci i processi decisionali del Gruppo. Ha il compito, tra gli altri, di definire, su proposta dell’Amministratore Delegato in via preliminare all’esame del Consiglio di Amministrazione: i piani strategici, industriali e finanziari della Società e del Gruppo, il bu-dget annuale e le rettifiche infrannuali. Il Comitato esecutivo del Gruppo Benetton inoltre esamina e approva i progetti di investimento e disinvestimento di particolare rilevanza, la concessione di finanziamenti, la prestazione di garanzie e affronta l’analisi delle problema-tiche più rilevanti connesse all’andamento della Società anche per consentire al Consiglio di Amministrazione un più efficace espletamento delle competenze di Legge.Per i membri del Comitato Esecutivo di Benetton, vedere il capitolo Corporate Gover-nance nella Relazione sulla Gestione.

Collegio SindacaleÈ l’organo interno cui è affidato il controllo della gestione della Società e a cui è demanda-to il potere di vigilare sull’osservanza della Legge e dell’atto costitutivo da parte degli altri organi, in particolare quello amministrativo. Il Collegio Sindacale di Benetton è composto di tre membri effettivi e due supplenti, rieleggibili. Dura in carica tre esercizi, scadendo alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio. Per i membri del Collegio Sindacale di Benetton, vedere il capitolo Corporate Governan-ce nella Relazione sulla Gestione.

Corporate GovernanceInsieme di regole e di relazioni che riguardano il controllo dell’impresa, la struttura pro-prietaria e l’efficienza gestionale nel perseguire gli obiettivi aziendali.Per ulteriori informazioni sulla Corporate Governance di Benetton, vedere il capitolo Corporate Governance nella Relazione sulla Gestione.

Diritti di opzione su azioni Facoltà per i titolari di sottoscrivere un determinato numero di titoli azionari (sottostante) per opzione, a un prezzo assegnato (prezzo di esercizio), o entro una certa data (Vesting period). Nel settembre 2004, il Consiglio di Amministrazione di Benetton, esercitando una delega conferitagli dall’Assemblea straordinaria, ha approvato un aumento di capitale al servizio di un Piano di stock option per il top management, subordinato al raggiungimento degli obiettivi di creazione di valore legati all’esecuzione delle Linee Guida 2004-2007.Per il Piano di stock option del Gruppo Benetton, vedere il capitolo Corporate Governan-ce nella Relazione sulla Gestione.

Piano di stock option Documento che regola l’assegnazione di Diritti di opzione (option) di sottoscrizione di azioni (stock) di una società a un prezzo pre-determinato (prezzo di esercizio) o entro una certa data (Vesting period). Nel settembre 2004, il Consiglio di Amministrazione di Benetton, esercitando una delega conferitagli dall’Assemblea straordinaria, ha approvato un aumento di capitale al servizio di un Piano di stock option per il top management, subordi-nato al raggiungimento degli obiettivi di creazione di valore legati all’esecuzione delle Linee Guida 2004-2007.Per il Piano di stock option del Gruppo Benetton, vedere il capitolo Corporate Governan-ce nella Relazione sulla Gestione.

Vesting Period Il periodo di tempo che intercorre prima che i Diritti di opzione su azioni diventino eser-citabili, e le azioni possano essere sottoscritte dal titolare secondo un dato piano di stock option. Secondo il Piano di stock option di Benetton approvato nel settembre 2004, il Vesting period per le opzioni al top management sui titoli Benetton è pari a due anni per un 50% delle opzioni assegnate e di quattro anni per il restante 50% delle opzioni assegnate, su-bordinato al raggiungimento di determinati obiettivi di creazione di valore.Per il Piano di stock option del Gruppo Benetton, vedere il capitolo Corporate Governan-ce nella Relazione sulla Gestione.

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