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NO. 2-2014 Rivista del Gruppo Trelleborg. Soluzioni che sigillano, ammortizzano e proteggono le applicazioni critiche. TURCHIA: L EST INCONTRA L OVEST HOTEL GALLEGGIANTI ALLE SHETLAND Il nero diventa arancione Una sottile banda arancione rivoluziona la gestione degli pneumatici Kim Chandler McDonald “Innovare VLJnLÀFa risolvere un problema” Una ventata d’aria fresca I tessuti avanzati migliorano le prestazioni dei cuscini d’aria per l’industria alimentare GRANDI NOVITÀ

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NO. 2-2014Rivista del Gruppo Trelleborg. Soluzioni che sigillano, ammortizzano e proteggono le applicazioni critiche.

TURCHIA: L’EST INCONTRA L’OVEST HOTEL GALLEGGIANTI ALLE SHETLAND

Il nero diventa arancione Una sottile banda arancione rivoluziona la gestione degli pneumatici

Kim Chandler McDonald

“ Innovare n a

risolvere un problema”

Una ventata d’aria frescaI tessuti avanzati migliorano le prestazioni dei cuscini d’aria

per l’industria alimentare

GRANDI NOVITÀ

NON IL SOLITO FLESSIBILE I fattori da considerare per la scelta del flessibile giusto vanno ben oltre l’igiene.

MIX CULTURALE Punto d’incontro tra Europa e Asia, la Turchia offre caldo, sole e piste da sci.

I BENEFICI DEL LATTE MATERNO I vantaggi dell’allattamento al seno sono innumerevoli. I prodotti di Medela aiutano le madri ad allattare i figli più a lungo.

GLI PNEUMATICI CAMBIANO A volte le grandi idee sono le più semplici, come nel caso della Pit Stop Line.

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UNA CATENA è forte quanto il suo anello più debole. Que-sto vale per qualsiasi processo produttivo, ma nel caso dell’industria alimentare è fondamentale che il materiale sia movimentato in modo corretto in ogni fase di produ-zione. Quello che mangiamo e beviamo deve essere com-pletamente sicuro e, naturalmente, deve avere esattamente il gusto che ci aspettiamo. La gamma di flessibili Trelleborg con guaina nera, blu, rossa in gomma o pellicola di polieti-lene cresce di pari passo con le normative sempre più rigo-rose e con la crescita dell’industria alimentare. I flessibili devono resistere al calore e a vari processi di pulizia. Alcu-ni di essi devono essere in grado di resistere addirittura a un’esplosione! Potrete saperne di più sul nostro assortimen-to completo di flessibili a pagina 6.

Buona lettura!

Peter NilssonPresidente e ceo

INDICE 2-2014

Caso pag. 18 Persone & Trend pag. 19 News/Update pag. 22

IN OGNI NUMERO

Responsabile sotto la legge svedese sulla stampa:

Patrik Romberg [email protected] Redattore capo: Karin Larsson [email protected] Co-redattore: Rosman Jahja

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T-Time è una rivista trimestrale. Le opi-nioni espresse in questa pubblicazione rappresentano l’esclusivo pen siero dei

loro autori e non riflettono ne cessariamente i punti di vista di

Trelleborg.

Per qualsiasi domanda o commento riguardante Trelleborg e T-Time, rivol-getevi a [email protected]

AL TOP [PNEUMATIC FENDERS]

FIUTO PER IL

Due grandi progetti industriali hanno portato più di 2.500

lavoratori alle Isole Shetland. Il problema dell’alloggio è stato

risolto grazie ad hotel galleggianti, ma per garantire la massima sicurezza di ormeggio si sono resi necessari dei

parabordi estremamente robusti.

TESTO: ULF WIMAN FOTO: GETTY IMAGES

E TRELLEBORG

SUCC SOES

arcipelago delle Isole Shet-land, collinoso e del tutto

privo di alberi, è situato nel punto in cui l’Oceano Atlantico incontra il Mare del Nord ed è l’avamposto più settentrionale della Scozia. Dalla fine degli anni ‘70, le Isole Shetland rappresentano uno snodo cruciale per il settore dell’estrazione di gas e petrolio nel Mare del Nord, che oggi rappresenta la fonte di impiego più importante nell’arcipelago. Attual-mente sono in corso due progetti del valore di diversi milioni di sterline: la realizzazione di una nuova raffine-ria e la ristrutturazione del terminal petrolifero Sullom Voe – uno dei più grandi d’Europa.

Entrambi i progetti hanno com-portato un grande afflusso di lavora-tori. Ma dove sistemare più di 2.500 lavoratori su un’isola con pochissimi hotel? La soluzione più semplice si è dimostrata il noleggio di “floatel”, cioè hotel galleggianti sul mare, che hanno fornito 1.000 letti in più.

TRE “FLOATEL” sono ormeggiati a Ler-wick, un altro a Scalloway, sulla costa occidentale del North Mainland. Due sono di proprietà della Bibby Mari-time Ltd. di Liverpool (Inghilterra), così come il Bibby Challenge, una gigantesca chiatta ormeggiata a Scallo-way che ospita i lavoratori del Sullom Voe. La struttura prevede 337 came-re singole, oltre a cucina, ristorante, palestra, sale ricreative, reception e lavanderia.

Tuttavia, il clima delle Isole Shet-land può essere estremamente ventoso ed è per questo che la Bibby Maritime

si è rivolta al consulente e Capitano Zander Simpson della Shetland Mari-time Ltd. alla ricerca di una soluzio-ne sicura per l’ormeggio dell’hotel galleggiante con parabordi in grado di resistere in condizioni estreme. “L’attracco del floatel ha imposto un sistema parabordi di altissima qualità, in grado di fungere da ammortizzatori tra il molo e l’imbarcazione in modo affidabile e sicuro”, spiega Simpson.

DOPO NUMEROSE RICERCHE, Simpson si è rivolto a Robert Mason, respon-sabile del servizio di noleggio dei parabordi. “Trelleborg è un fornitore di parabordi di prima categoria e il noleggio si è dimostrato la soluzione migliore dal punto di vista economi-co”, spiega Simpson.

Per l’attracco del Bibby Challenge

“ Per i parabordi Trelleborg è stata la prova del fuoco”.Capitano Zander Simpson

L’

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vengono impiegati sei parabordi pneumatici Trelleborg da 3,0 x 1,5 metri, noleggiati per due anni. L’in-verno delle Isole Shetland li ha messi a dura prova, con quasi quattro mesi di venti forti ininterrotti che spingeva-no il Bibby Challenge contro il molo. Simpson afferma: “Per i parabordi Trelleborg è stata la prova del fuoco, ma hanno resistito alla perfezione a queste condizioni estreme”.

TRELLEBORG È PIÙ rinomata nel setto-re marino per i parabordi fissi. “Proba-bilmente siamo il numero 1 al mondo in questo campo”, conferma Mason. “Ora dobbiamo promuovere anche i nostri parabordi pneumatici e il servi-zio di noleggio. Dopo il Regno Unito, non vediamo l’ora di replicare questo successo anche in nuovi mercati”.

I PARABORDI PNEUMATICI TRELLEBORG Grazie alla forza di reazione e alla pressio-ne ridotte sugli scafi, i parabordi pneumatici sono ideali sia per applicazioni permanenti e semi-permanenti nei porti che per i trasfe-rimenti tra navi offshore. La struttura in tre parti prevede:

1 Una tenuta interna in gomma che man-tiene sotto pressione l’aria all’interno del parabordi.

2 Strati di trame per pneumatici sintetici che fungono da rinforzo robusto ed effi-cace.

3 Uno strato esterno resistente all’abra-sione che protegge l’interno.

La gamma è certificata ISO 17357:2002 ed è disponibile nelle misure da 300 × 500 mm a 4,5 × 9 metri.

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PER MAGGIORI INFORMAZIONI

robert.mason @trelleborg.com

Gomma esterna

Strati di trame per pneumatici

Gomma interna

Gli elementi principali della strut-tura dei parabordi pneumatici. Il numero di strati di trame per pneumatici dipende dall’applica-zione.

l famoso aforisma di Gertrude Stein afferma: “Una rosa è una rosa è una rosa è una rosa”, ma nel caso dell’industria alimen-tare un flessibile non è un fles-sibile non è un flessibile non è un flessibile. La vasta gamma di applicazioni ha reso neces-

saria un’ampia varietà di flessibili. “Trelleborg è uno dei maggiori fornitori del

settore da più di 25 anni, ed alcuni dei nostri pri-mi prodotti sono ancora in commercio”, affer-ma Christine Dhiersat, Responsabile di Prodotto allo stabilimento Trelleborg di Clermont-Fer-rand (Francia), dove vengono sviluppati e pro-dotti tutti i flessibili per l’industria alimentare.

“Lo sviluppo inizia dagli utenti finali”, spie-ga Dhiersat. “Analizziamo a fondo i loro requi-siti, ad esempio temperature elevate, resistenza ai grassi o maggiore flessibilità, poi iniziamo a cercare le gomme più appropriate”.

Olivier Libes, Responsabile Marketing e Sviluppo Prodotti, conferma: “Ogni caso è speciale, alcune applicazioni richiedono una

maggiore flessibilità, altre sono soggette a con-trolli ambientali o di sicurezza particolari”, spie-ga Libes. “Di conseguenza, l’intera gamma di prodotti è progettata per rispondere a questo tipo di esigenze. Utilizziamo i composti di gom-ma, i tubi, le guaine e le strutture migliori per ogni applicazione”.

LA LISTA DEI FATTORI da considerare per la scel-ta di un flessibile può essere molto lunga, ben oltre l’igiene. Ad esempio, grassi e oli possono comportare il deterioramento di un composto, riducendo l’elasticità di un flessibile. I flessibi-li devono resistere a diversi processi di pulizia, tra cui l’uso di vapore e prodotti chimici come l’acido nitrico. I flessibili utilizzati per materia-li secchi come cereali o zucchero devono esse-re resistenti all’abrasione interna, mentre quelli destinati ad applicazioni all’aperto devono resi-stere all’abrasione esterna. Infine, a temperatu-re superiori a 80°C, i flessibili invecchiano più velocemente.

Ma occorre considerare anche molti altri fat-tori. “Nel caso dei prodotti secchi come zucchero

l’industria alimentareNell’industria alimentare, per scegliere il flessibile

giusto occorre considerare svariati fattori.TESTO: LINAS ALSENAS FOTO: PATRICK AVENTURIER

I

AFFIDABILE PER

FLUSSO

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EXPERTISE

Applicazioni differenti richiedono flessibili differenti. Per l’industria casearia, caratterizzata dalla massima igiene, Trelleborg ha svi-luppato nuovi flessibili con guaina blu per evitare i segni neri sui pavi-menti. Il flessibile Vinitrell (sopra), con la sua superficie antiaderente rossa, è ottimizzato per la produ-zione del vino.

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o latte in polvere, i pericoli sono anche di natura elet-trica, con conseguente rischio di esplosione”, aggiunge Libes. “È per questo che abbiamo sviluppato Trellvac AL EC con proprietà elettriche speciali. EC è l’acroni-mo di ‘electrical conductivity’, cioè conduttività elet-trica. Il flessibile è progettato per condurre la carica elettrica interna verso una sezione in acciaio e scari-carla a terra in tutta sicurezza”.

Inoltre, il flessibile non deve lasciare segni sul pavi-mento. “I flessibili neri lasciano dei segni, allo stesso modo degli pneumatici”, spiega Dhiersat. “In passato, la maggior parte dei flessibili era di colore nero, quin-di abbiamo deciso di introdurre le guaine blu, apprez-zate in particolare dall’industria casearia”.

MA I FLESSIBILI BLU non rappresentavano una solu-zione universale. “Molti produttori di vino utilizza-vano Citerdial, il flessibile progettato per latte e altri fluidi”, spiega Dhiersat. “Ma abbiamo scoperto che il vino rosso fuoriuscito sul pavimento tendeva ad inscu-rire notevolmente le guaine blu dei flessibili. Per risol-vere il problema, abbiamo sviluppato nuovi flessibili speciali per il vino con una guaina rossa”.

Uno di questi flessibili, Vinitrell, prevede anche un rivestimento antiaderente. Dhiersat spiega: “La gomma

In alto a sinistra: Il processo di rin-forzo del tubo interno bianco di un flessibile. Il rinforzo, detto anche treccia, è determinante per la sta-bilità e la resistenza alla pressione del flessibile.

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è molto aderente, ma ad esempio per travasare il vino da un tino all’altro è necessario movimentare i flessibi-li manualmente e può risultare mol-to difficile con le mani bagnate. È per questo che abbiamo trovato la soluzio-ne: una guaina antiaderente”.

La movimentazione nell’industria casearia ha ispirato altri nuovi flessi-bili Trelleborg. “Abbiamo sviluppato Lactadial, più leggero rispetto a Citer-dial”, conferma Dhiersat. Infatti, un flessibile per la raccolta del latte deve essere scaricato da un lavoratore da un camion e movimentato, ad esempio, fino ad una cisterna.

“DOVEVAMO TROVARE il modo di rendere il flessibile più leggero sen-za rinunciare alle caratteristiche che hanno reso Citerdial così popolare”, prosegue Dhiersat. “Allora abbiamo sostituito la spirale in acciaio con una spirale in plastica, che ha ridotto il peso senza compromettere flessibili-tà o durata del flessibile. Per lo scarico del latte dai camion offriamo Alikler D, anch’esso con spirale in plastica. Se un camion passa sopra un flessibi-le con spirale in acciaio, il flessibile si appiattisce, mentre un flessibile con spirale in plastica si rompe e il flessibi-le riassume la forma originale quando viene messo sotto pressione”.

La produzione di alcolici presenta

ESPERIENZA

“Il flessibile è progettato per condurre la carica elettrica interna verso una sezione in acciaio e scaricarla a terra in tutta sicurezza”.Olivier Libes, Trelleborg

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

[email protected]

Raccordi e non soloOlivier Libes, Responsabile Marketing e Sviluppo Prodotti per la movimen-tazione dei fluidi in Trelleborg Industrial Solutions, afferma che l’offerta di Trelleborg per l’industria alimentare non si limita ai flessibili. “Lo svilup-po tecnologico ha riguardato anche i raccordi”, spiega Libes. “Un aspetto molto importante è stata la riduzione del diametro. I raccordi con diame-tro troppo piccolo possono creare una turbolenza nel flusso e comportare il rischio di scintilla o abrasione”.

“Offriamo anche dadi speciali, ad esempio con un anello di copertura in gomma per proteggerne le estremità ed evitare il distacco del raccordo in caso di caduta. Il dado brevettato con copertura in gomma assicura una presa migliore e contribuisce a ridurre il rischio di ustioni in caso di prodot-ti a temperature elevate”, conclude Libes.

alcune sfide specifiche per quan-to riguarda i flessibili. Ad esempio, in alcune applicazioni di distillatura l’alcool permane all’interno del flessi-bile per un periodo di tempo prolun-gato. “L’alcool tende a staccare delle particelle dai composti di gomma”, spiega Dhiersat. “Abbiamo risolto il problema con UPE, una pellicola di polietilene all’interno del flessibile che previene il rischio di distacco”.

Libes aggiunge che Trelleborg è al lavoro anche per migliorare l’odore dei propri flessibili. “Utilizziamo la gom-ma naturale perché è più morbida ed elastica rispetto a qualsiasi composto di gomma sintetica, ma stiamo cer-cando di ridurre l’odore interno, un aspetto particolarmente importante per i produttori di vino”.

Dhiersat aggiunge: “I requisiti dei materiali e le normative per i flessibi-li destinati ad applicazioni alimentari diventano sempre più rigorosi, di con-seguenza dobbiamo rimanere infor-mati, e la scelta dei materiali è sempre più limitata”.

Tuttavia, l’offerta di flessibili è in costante aumento. “Anche perché l’in-dustria alimentare è un mercato in cre-scita”, conclude Libes.

OLIVIER LIBESResidenza: Mirefleurs, paesino a 20 km a sud di Clermont-Ferrand (Francia).Formazione: Lavoro in Trelleborg dal 1996, dopo l’acquisizione della mia ex azienda.Interessi: Sci e windsurf; mi piacereb-be andare a sciare in Nuova Zelanda. Faccio il tifo per la squadra di rugby di Clermont-Ferrand e per l’ASM Clermont Auvergne.Libro preferito: Il Piccolo Principe di Antoine de Saint Exupéry.

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TESTO: CECILIA VINELL FOTO: LONELY PLANET

Antichità o modernità? Grandi città o località di mare? Settimana bianca o vacanza al mare? Non preoccupatevi, non dovrete scegliere: la Turchia è la

meta ideale per tutti.

CON L’EUROPA AD OVEST, l’Asia ad est, la Russia a nord e il Medio Oriente a sud, la Turchia – con i suoi 74 milioni di abitanti – è necessariamente un Paese di mescolanze geografiche, culturali e storiche fin dai tempi dell’Impero bizantino e di quello ottomano.

Il clima mediterraneo della Turchia, caratterizzato da estati calde e asciutte, attira milioni di turisti nelle località di mare. A partire dagli anni ‘80, la Turchia ha iniziato a investire grandi risorse nel settore del turismo, diventato molto fiorente. Ogni anno, il Paese registra più di 30 milioni di visitatori stranieri. Le più apprezzate sono le spiagge di sabbia di Side, Belek e Alanya, che si estendono per diversi chilometri, oltre alle baie lungo la costa della Penisola di Bodrum.

La città più popolare tra i turisti è Antalya, seguita da Istanbul, che con 13 milioni di abitanti è la città più grande d’Europa – nonostante in realtà si trovi per metà in Asia. Questa metropoli cosmopolita è vivace ed energetica. I sapori, gli odori e le sensazioni si imprimono in rapida successione nella mente, in particolare dopo una visita del gigantesco bazar (Kapalıçarşı) nel vecchio quartiere della città. Il

bazar è facilissimo da trovare, ma è difficile districarsi tra gli innu-merevoli negozi allineati lungo le stradine strette che vendono generi alimentari, vestiti e souvenir. Non dimenticate di contrattare il prezzo di acquisto, e se optate per un tappeto, di prendere una tazza di tè turco con il negoziante.

MA LA TURCHIA non offre soltanto grandi città, spiagge e sole. Il Paese vanta numerose località sciistiche, il cui numero è in rapido aumento. Dopo una lunga giornata di sci, potete rilassarvi con un çay (tè) caldo e dolce e una visita a un hamam – il classico bagno turco. Nella Turchia orientale, nei pressi della città di Kayseri, si trova l’Erciyes, il monte più alto dell’Asia Minore con 3.916 metri, che oltre al panorama offre piste da sci di prima classe a prezzi contenuti. Un’altra località sciistica rinomata è il Monte Palandöken, nelle vicinanze della città di Erzurum, raggiungibile con voli giornalieri da Ankara e Istanbul.

La cucina è ottima in tutto il Paese. In Turchia è piuttosto comune

GLOBALE E LOCALE [TURCHIA]

IL PASSATO

PRESENTE

ordinare tanti piccoli antipasti detti meze, che vengono serviti con varie salse. Molti associano la cucina turca al kebab, ma sono molto popolari anche altri tipi di carne, in particolare le polpette speziate di agnello (köfte). Gli ingredienti più comuni della cucina turca sono agnello, pesce, riso, melanzane, yogurt, cetrioli e cipolle, speziati con cumino, aglio ed erbette aromatiche come menta e peperoncino. I dessert più comuni sono la frutta fresca e la dolcissima baklava, ripiena di pistacchi e miele.

Alcune considerazioni importanti per i turisti: le molte moschee del Paese sono generalmente aperte ai turisti, ma è richiesto un abbigliamento adeguato. Le donne devono coprire i capelli, indossare una maglia a maniche lunghe e gonna lunga

o pantaloni. Inoltre, è importante essere rispettosi, in particolare degli anziani. Imparare qualche parola in turco, ad esem-pio ciao (merhaba) e grazie (teşekkür ede-rim), sarà molto apprezzato.

DALLA TURCHIA CON AMORE Cafer Kıș è il Direttore Generale di Trelleborg Sealing Solutions in Turchia da poco più di un anno. L’ufficio vendite è stato aperto nell’a-prile 2012. Quali sono gli aspetti più belli della

Turchia?“La Turchia è un mix di Europa e Asia. Troverete anche i resti di diverse epo-che storiche, dagli Antichi Greci ai Romani agli Imperi bizantino e ottomano. Questa diversità ha contribuito alla nostra indole multiculturale, influenzando la filosofia, la musica, la cucina e l’architettura della Turchia moderna.

Mi piace molto visitare la misteriosa regione della Cappadocia nella Turchia centrale e rilas-sarmi sulle spiagge del sud o dell’ovest in estate. La mia località preferita è Kaș. E non perdetevi il Monte Nemrut (vedi foto principale), dove potrete ammirare il tramonto sulle immense rovine della tomba di re Antioco”.

Qualche consiglio per visitare Istanbul?“Istanbul è una città che non dorme mai, di gior-no e di notte. Ogni luogo è permeato dalla storia, come Hagia Sophia, una chiesa costruita nel 532 che oggi è diventata un museo. Di fronte si trova la Moschea Blu, costruita nel XVII secolo. Mi piace molto addentrarmi nel Gran Bazar, così grande che è facile perdersi. Dopo tutto questo girovagare sarete stanchi e affamati, ma è facile trovare un buon posto dove pranzare praticamen-te ad ogni angolo.

Mi piace andare a mangiare il pesce sul Bosfo-ro, visitare la Vecchia Città o fare due passi sul lungo e famoso Viale İstiklal. Quando ho un po’ di tempo, mi piace esplorare il Bosforo in traghetto. Il traffico sui ponti è inimmaginabile, ma passeg-giare su uno dei ponti la mattina molto presto o la sera tardi può essere molto rilassante”.

Istanbul

Trelleborg in TurchiaTrelleborg dispone di un ufficio vendite in Turchia per le operazioni di tenuta di Trelleborg Sealing Solutions dal 2012. Nell’aprile 2014, Trelleborg Industrial Solutions ha acquisito il gruppo turco Superlas, che sviluppa e produce flessibili industriali per diversi settori come edilizia e inge-gneria civile, trasformazione, pulizie industriali e trasporto di petrolio. L’azienda possiede diversi stabilimenti produt-tivi in Turchia e conta più di 600 dipendenti.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

cafer.kis@ trelleborg.com

g ,di petrolio. L’azienda possiedtivi in Turchia e conta più di 6

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BETTER BUSINESS [MEDELA AG]

L’AZIENDA SVIZZERA Medela AG produce una vasta gamma di tiralatte e soluzioni di allattamento, ma finanzia anche la ricerca su latte umano e allattamento al seno.

“Gran parte della ricerca medica è incentrata su poche aree, come il cancro oppure il morbo di Alzheimer”, affer-ma Martin Elbel, Responsabile della Comunicazione in Medela. “Naturalmente si tratta di tematiche vitali, ma questo significa che spesso è difficile reperire fondi per altri campi come l’allattamento al seno e la lattazione”.

Medela finanzia la ricerca in questi campi da quasi 20 anni, vanta una collaborazione di lunga data con l’Uni-versity of Western Australia (UWA) e collabora con altri atenei, ospedali e centri di ricerca a livello internazionale.

SOLUZIONI IN SILICONE Trelleborg Sealing Solutions di Stein am Rhein (Svizzera) è un forni-tore di Medela dai primi anni ’90 e ha contribuito alla progettazione di più di 40 componenti stampati in silicone per le soluzioni di allat-tamento dell’azienda, tra cui numerose parti dei tiralatte e proteggi capezzolo in silicone.

“Entrambe le aziende collaborano attivamente sia alle attività quo-tidiane che allo sviluppo continuo di prodotti e nuovi progetti”, affer-ma Gotthard Suter, Responsabile Approvvigionamento Strategico in Medela. “Trelleborg è un produttore professionale di gomma liquida al silicone e vanta una competenza imbattibile in termini di produ-zione. L’azienda collabora con noi fin dalla fase di progettazione e propone costantemente nuove alternative sia per quanto riguarda il design dei componenti che i processi di produzione”.

“La qualità è fondamentale per i nostri tiralatte, e la qualità garan-tita da Trelleborg è elevata e uniforme. I componenti che richiediamo non sono mai semplici, ma Trelleborg è in grado di soddisfare effica-cemente anche i requisiti delle nostre soluzioni più complesse”.

atenneei, osppedalii e centrri di ricerca a livello internnaziona

Il latte materno contiene fino a cinque volte più ingre-dienti rispetto a quello artificiale, e nessun latte artificiale può riprodurne le proprietà. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento al seno almeno per sei mesi. I vantaggi sono evidenti: il neonato riceve esat-tamente la nutrizione richiesta e, oltre a ridurre il rischio di infezioni, il latte materno previene la proliferazione di determinati batteri intestinali.

“In Medela, incoraggiamo le madri ad allattare i figli il più a lungo possibile con il proprio latte, e forniamo tutti i prodotti necessari”, spiega Elbel.

Lo sviluppo dei prodotti di Medela è stato influenzato anche dalle recenti scoperte sul modo in cui i bambini

Sebbene lattazione e allattamento al seno esistano da sempre, ci sono ancora molti nuovi aspetti da scoprire. Il produttore svizzero Medela AG è all’avanguardia in questo campo importante.

GOCCEdi VITA

TESTO: DONNA GUINIVAN FOTO: MEDELA AG

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succhiano il latte. I tiralatte dell’azienda riproducono le due fasi di suzione del bambino: inizialmente il bambino succhia velocemente e debolmente per stimolare il riflesso di erogazione del latte, in seguito la suzione diventa più lenta e profonda.

“COLLABORIAMO CON IL Dott. Peter Hartmann, specia-lista di fama mondiale nel campo di allattamento al seno e sintesi del latte, e con il suo Human Lactation Research Group all’UWA”, spiega Elbel. “Dalla metà degli anni ‘90, Medela ha applicato le ricerche rivoluzionarie di Hartmann, che hanno portato tra l’altro allo sviluppo di una modalità unica di pompaggio denominata ‘2-Phase Expression’”.

Una nuova area molto importante per Medela è la for-nitura del latte materno ai prematuri.

I benefici del latte materno sono ancora più importanti per i prematuri, ma spesso questi bambini non sono in grado di attaccarsi al seno alla nascita, oppure il corpo della madre non è in grado di produrre una quantità suf-ficiente di latte.

“Spesso per i prematuri occorre ricorrere alla nutri-zione enterale ed al biberon”, spiega Elbel. “Tuttavia, nessuna di queste soluzioni è paragonabile all’al-lattamento al seno”.

Una ricerca con immagini a ultrasuoni ha dimostrato che il flusso del latte è influenzato da una depressione prodotta dal bambino con un movimento specifico della lingua.

“L’analisi del modo in cui il bambino succhia e prende il latte dal seno ha portato allo

sviluppo di due sistemi di nutrizione simili, uno per i bambini a termine e uno per i prematuri”, prosegue Elbel. “La tettarella dei nostri Calma e Calmita prevede una valvola controllata dal vuoto che fa scattare il flusso di latte solamente quando il neonato muove la lingua verso il basso, creando una depressione intraorale sufficientemente forte allo stesso modo in cui il seno materno apre i dotti lattiferi in queste condizioni”.

“CALMITA INSEGNA AL PREMATURO come succhiare corret-tamente, aiutandolo ad attaccarsi al seno e stimolando la produzione di latte della madre. Tutto questo, combinato a un pompaggio efficace per stimolare la produzione di latte, anche nelle madri che non sono ancora pronte, può consentire ai prematuri di trarre beneficio dal latte della madre non appena possibile e il più possibile”.

I tiralatte di Medela riproducono le due fasi di suzione del bambino: da rapida a lenta e profonda.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

ursula.nollenberger @trelleborg.com

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BLUE DIMENSION**Blue Dimension è sinonimo di prodotti esoluzioni volti non soltanto a soddisfare leesigenze dei clienti, ma anche a vantaggiodelle persone e della società.

TESTO: CLAUDIA B. FLISITESTESTTO:O: CLAUDCLAUDIA B. FLISI

I solventi chimici utilizzati tradizionalmente per la preparazione dei

tessuti gommati non sono più sostenibili per l’ambiente. Le testine

di stampa senza solventi Trelleborg riducono l’impatto ambientale

della produzione dei tessuti gommati, aumentando allo stesso

tempo velocità di stampa ed efficienza per i clienti.

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NELLA VITA È FONDAMENTALE avere almeno un po’ di sicu-rezza, come sostiene Linus, personnaggio dei “Peanuts” e amico di Charlie Brown. Nella vita reale, sicurezza è sinonimo di valore, in particolare quando il “tessuto gom-mato” fa parte di un macchinario di stampa moderno. Per tessuti gommati si intendono i tessuti compositi con rivestimento polimerico utilizzati per trasferire l’inchiostro dalla lastra alla superficie di stampa. Tradizionalmente per la loro produzione venivano utilizzate sostanze chimiche combustibili.

Quando fu sviluppata la prima macchina offset per la stampa su carta nel 1904, l’attenzione all’ambiente non era certamente una priorità. Negli ultimi 110 anni le aspettative sono cambiate ed i solventi chimici utilizzati in passato per la preparazione dei tessuti gommati non sono più sosteni-bili. Anche le applicazioni sono cam-biate. Ora le rotative impiegate per la stampa di centinaia di migliaia di quotidiani sono diventate dei macchinari speciali utilizzati per produrre confezioni sofisticate e per applicazioni con decorazioni metalliche.

Con più di 50 anni di espe-rienza nella produzione di tessuti gommati per macchinari di stam-pa digitale e in offset, Trelleborg è il leader mondiale del settore ed è attenta sia alle tematiche ambientali che a qualità e prestazioni.

“L’attenzione ad ambiente, salute e sicurezza è una prio-rità per Trelleborg”, afferma Biagio Montano, Responsabile Ambiente, Salute e Sicurezza dello stabilimento Trelleborg Coated Systems di Lodi Vecchio (Italia). Sebbene la tecno-logia tradizionale per la produzione dei tessuti gommati richieda l’uso di solventi, Trelleborg ha sempre operato in osservanza alle leggi e alle normative locali ed è all’avan-guardia nel rispetto dell’ambiente, controllando il proprio processo di produzione per ridurre al minimo le emissioni.

Le soluzioni senza solventi hanno iniziato ad apparire verso la fine dell’ultimo decennio. Trelleborg ha deciso di sviluppare una soluzione propria, integrando non soltanto gli sviluppi più recenti delle tecnologie di stampa, ma anche le aspettative dei clienti in termini di qualità, velocità e affidabilità. Inoltre, il trend che prevede l’uso di cilindri

TESTINA DI STAMPA SENZA SOLVENTI La nuova linea rappresenta

un approccio rivoluzionario al processo di gommatura, in quanto permette di produrre substrati in gomma a doppio

rivestimento con una metodologia all’avanguardia, senza solventi. La

calandratrice a tre rulli da 3,2 metri è la più grande del proprio tipo

attualmente in uso ed è più grande del 30% rispetto all’alternativa più simile.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

[email protected]

sempre più grandi ha portato Trelleborg alla decisione di adattare la propria linea di testine a rulli senza solventi per essere in grado di produrre tessuti gommati fino a 2,7 metri, i più grandi sul mercato.

PER PRODURRE UN RULLO in tessuto gommato di queste dimensioni non è sufficiente realizzare un cilindro più lungo. “È stato un progetto molto impegnativo in termini di complessità, dimensioni, tempi, impatto sullo stabili-mento, sofisticazione dell’automazione e controllo di ogni parametro”, spiega Montano. “Per la produzione dei tessuti gommati, siamo passati da applicazione e rivestimento ad estrusione e calandratura, cambiando radicalmente il

processo”.La nuova linea è stata avviata all’inizio del 2013 ed entro la fine del 2014 allo

stabilimento di Lodi Vecchio verrà prodotto il 70% di tutti i tessuti gommati Trelleborg, per raggiun-gere il 100% nel giro di cinque anni.

L’adattamento della linea ha portato risultati straordinari. Lo stabilimento di Lodi Vecchio

consumava una media di circa 150.000 litri di solventi al giorno.

Nel 2013, il consumo si era ridot-to del 30% circa. Nel 2014 si prevede

che diminuirà del 50%, per raggiungere il 70% nel 2015. Anche il potenziale di sod-

disfazione delle esigenze dei clienti è aumentato dra-sticamente. Il numero di fasi di produzione è diminuito da 19 a 11, con un evidente valore aggiunto per i clienti in termini di efficienza e risparmio di tempo. Lo spessore del tessuto gommato è più controllato ed è stata migliorata la finitura superficiale. Per il 2014, Trelleborg Coated Systems prevede anche di sostituire i propri compressori con nuove versioni a basso consumo energetico e motori a velocità variabile. In questo modo, ridurrà i consumi elet-trici del 10% circa e di conseguenza le emissioni di CO2.

Linus con la sua coperta e il suo amico Charlie Brown, da sempre attento all’ambiente, apprezzerebbero tutte queste iniziative.

LA SOLUZIONE L’assenza di solventi riduce l’impatto ambientale del-le testine di stampa sviluppate da Trelleborg offrendo ulteriori vantaggi. Eliminando 8 fasi nel processo di rivestimento della gomma, riducendole da 19 a 11, la soluzione adottata aumenta la velocità di produzione dei tessuti gommati e allo stesso tempo la qualità. Il prodotto finito è vantaggioso sia per l’azienda che per i clienti e la comunità in generale.

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A PRIMA VISTA, la Pit Stop Line di Trelleborg Wheel Systems è soltanto una sottile banda arancione nascosta all’interno di uno pneuma-tico pieno. Ma per il settore dei carrelli elevatori, rappresenta una nuova era nella gestione degli pneumatici massimizzandone la durata, aumen-tando la produttività, migliorando la sicurezza e riducendo l’impatto ambientale.

La Pit Stop Line di Trelleborg è stata svilup-pata per porre fine all’incertezza del momento giusto per sostituire uno pneumatico pieno, nel modo più semplice possibile, cioè visivamente. La linea arancione appare quando lo pneuma-tico è usurato, segnalando all’operatore che ha

ancora un’autonomia stimata di 80-100 ore. In questo modo, è possibile program-mare la sostituzione dello pneumatico

nel momento più opportuno. Sostituire uno pneumatico su un carrello elevatore

in una fabbrica oppure in un magazzino in piena attività significa mettere fuori servizio un mezzo prezioso per un certo periodo di tempo. Al contrario, se la sostituzione dello pneumatico può essere inserita nelle normali procedure di manutenzione programmata, offre due grandi vantaggi. In primo luogo riduce al minimo il tempo in cui il mezzo è fuori servizio, oltre ad evitare di mettere fuori servizio prematuramente i mezzi per la sostituzione degli pneumatici.

Il team di design di Trelleborg ha analizzato migliaia di pneumatici pieni usati e scoperto che in media venivano sostituiti quando avevano

TECNOLOGIA [PIT STOP LINE]

LA LINEA DELLA

VITA DELLO

PNEUMATICO

TESTO: ELAINE MCCLARENCE FOTO: TRELLEBORG

ancora un’autonomia residua del 25% circa.Gianluca Abbati, Direttore Ricerca e Svi-

luppo della divisione Pneumatici Industriali in Trelleborg Wheel Systems, afferma: “Molte persone giudicano quando sostituire i propri pneumatici pieni sulla base della loro esperienza e degli intervalli applicati per gli pneumatici automobilistici. Inoltre, molti pensano che il battistrada si usuri allo stesso modo degli pneu-matici con camera d’aria, ma in realtà si tratta di due prodotti completamente diversi”.

Quando scompare il battistrada di uno pneu-matico pieno, l’usura potrebbe essere arrivata solamente al 50% e lo pneumatico potrebbe continuare ad essere utilizzato per molto più tempo rispetto ad uno pneumatico con camera d’aria. La Pit Stop Line è stata ideata per porre fine a questo luogo comune e consentire di sfrut-tare gli pneumatici per tutta la loro vita utile.

Il team di design ha impiegato 18 mesi per sviluppare la funzionalità Pit Stop Line, dal pro-totipo alla produzione con collaudi rigorosi. A livello di produzione, la sfida era creare una banda di colore arancione dello spessore corret-to in una posizione specifica all’interno dello pneumatico – una sfida ancora più impegnativa in considerazione delle numerose dimensioni differenti della gamma di pneumatici Trelleborg.

“Oltre alla posizione, la banda non avrebbe dovuto influenzare negativamente le prestazioni dello pneumatico”, spiega Abbati sottolineando la sfida insita di assicurare un livello di presta-zioni uniforme. “In veste di fornitore chiave dei maggiori produttori di carrelli elevatori a livello mondiale, dovevamo essere sicuri al 100% che i nostri prodotti continuassero ad offrire le pre-stazioni migliori del settore ai rispettivi clienti”.

I vantaggi per gli utenti sono evidenti. La possibilità di utilizzare uno pneumatico per tutta la sua vita utile ha un effetto diretto sui costi complessivi, grazie ai fermi macchina e

ai costi di assistenza ridotti, agli intervalli di manutenzione più lunghi e alle sostituzioni meno frequenti degli pneumatici. La Pit Stop Line può ridurre i costi complessivi di gestione di oltre il 20%.

Ma i vantaggi sono molteplici anche in termi-ni di sicurezza. Infatti, la banda arancione con-tribuisce a semplificare le procedure di ispezione degli pneumatici, fornendo un’indicazione pre-cisa delle loro condizioni. È in linea con le racco-mandazioni ETRTO (Federazione dell’industria europea del pneumatico) sulla sicurezza degli pneumatici e, per la prima volta, permette dei controlli di sicurezza estremamente affidabili. La Pit Stop Line contribuisce anche ad evitare di sostituire gli pneumatici troppo presto o troppo tardi, un aspetto molto importante per il 3-5% degli utenti che utilizzano gli pneumatici ben oltre il limite di usura. Questi utenti “corrono il rischio di incidenti e danni ai carrelli elevatori”, spiega Abbati, perché l’altezza dal suolo dei car-relli elevatori si riduce eccessivamente.

UN ALTRO VANTAGGIO evidente è il minore impatto sull’ambiente derivante dalla massi-mizzazione della vita utile degli pneumatici, che si traduce in una riduzione del consumo di materie, dei rifiuti e dell’impatto di trasporti, imballaggi ecc. Trelleborg stima che nel mondo potrebbero essere sostituiti almeno 400.000 pneumatici in meno, per una riduzione di 1.900.000 kg di CO2 all’anno derivante dai trasporti in tutto il settore.

Questa soluzione apparentemente semplice contribuisce alla sicurezza, riduce i costi e pone fine all’incertezza di quando uno pneumatico ha raggiunto effettivamente la fine della propria vita utile. Può sembrare molto semplice, ma come affermò il grande innovatore italiano Leonardo da Vinci: “La semplicità è la più grande sofisticatezza”.

PNEUMATICI PIENI Trelleborg è il maggiore produttore

mondiale di pneumatici pieni, destinati principalmente a carrelli elevatori e

altre applicazioni di movimentazione dei materiali. Gli pneumatici pieni vengono

utilizzati per la maggiore capacità di carico, la stabilità eccellente, la resistenza

ai danni e la maggiore durata.

T-TIME 2-2014 17

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

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NUOVO

33%

66%

95%

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L’AZIENDA FINLANDESE SOLVING, fondata più di 35 anni fa, è specializzata in sistemi di movi-mentazione manuali e automatizzati con cuscini d’aria o ruote. Tra i clienti, annovera tra l’altro produttori di trasformatori, cartiere e officine meccaniche.

I cuscini d’aria sono elementi pneumatici che possono essere posizionati sotto carichi pesanti e movimentati in qualsiasi direzione. Inoltre, sono silenziosi e delicati nei confronti dei pavimenti, grazie al bassissimo attrito e alla pressione super-ficiale ridotta. La tecnologia impiegata prevede

la creazione di una sottilissima pellicola d’aria tra

la superfi-cie del

pavimento e il cuscino d’aria e, eliminando pra-ticamente l’attrito, permette di movimentare carichi pesanti con la minima forza.

Per migliorare ulteriormente le prestazio-ni dei cuscini d’aria, Solving si è rivolta al suo partner di lunga data Trelleborg. Dalla fine del 2013, Trelleborg fornisce a Solving un tessuto tecnico speciale per i cuscini d’aria situati sotto il suo trasportatore Solving Mover.

“Analizzando il processo di produzione di Solving e l’applicazione, abbiamo riscontrato l’esigenza di creare una soluzione personalizzata per soddisfare pienamente i requisiti dell’azien-da”, afferma Johan Frithiof, Direttore Gene-rale di Trelleborg Coated Systems. “Abbiamo aumentato la capacità dei cuscini d’aria e ridotto il consumo d’aria, sviluppando l’elastomero per cuscini d’aria più avanzato nella storia dell’a-zienda”.

IL TESSUTO TECNICO Trelleborg ha aiuta-to Solving a ottimizzare le prestazioni e

aumentare la capacità di carico. “Gra-zie alla maggiore resistenza del tessuto Trelleborg, abbiamo potuto aumen-tare la pressione”, spiega Anders Heikius, Responsabile R&S per il Design Meccanico in Solving.

“Le maggiori prestazioni sono fondamentali per i nostri clienti, e pongono Solving in netto vantag-gio sulla concorrenza”, prosegue

CASO [SOLVING]

TESTO: CARI SIMMONS FOTO: SOLVING

Grazia e movimento

Il tessuto tecnico Trelleborg agevola il carico per il cliente Solving.

TESSUTI MULTIUSO I tessuti tecnici Trelleborg vengono utilizzati in svariati settori, industria in generale, automobilistico, aerospazia-le, sicurezza e salute. Questi tessuti robusti sono rivesti-ti con un composto chimi-co che li rende più resistenti a calore, strappi e fiamme. Gli ingegneri Trelleborg sono in grado di personalizzare i tessuti tecnici in una varie-tà di versioni praticamente per qualsiasi applicazione in ogni settore. Johan Frithiof afferma: “Grazie alle nostre ricerche e al collaudo di una moltitudine di tessuti e rive-stimenti, siamo in grado di approfondire come funziona la composizione del polimero e come soddisfare al meglio ogni esigenza particolare”.

Heikius. L’aumento di prestazioni è già testimoniato dalle cifre e Heikius aggiunge: “La soluzione di Trelleborg ci ha consentito di progredire nella direzione giusta per lo sviluppo conti-nuo dei nostri cuscini d’aria”. Heikius afferma anche che apprezza molto la vicinanza di un fornitore come Trelle-borg a livello locale.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

johan.frithiof @trelleborg.com

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pellicola d’aria tra la superfi-

cie del

pda”, affermrale di Trellaumentato lil consumo cuscini d’arzienda”.

IL TESSLto So

aumziT

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[email protected]

IL

SEGRETO

DELL’INNOVAZIONEIn un’intervista di un’ora con l’esperta in innovazione Kim Chandler McDonald, abbiamo appreso non soltanto come funziona l’innovazione a livello globale,

ma anche un nuovo vocabolario: GDE, FlatWorld e InQ.

PERSONE & TREND [KIM CHANDLER MCDONALD]

TESTO: NANCY PICK

FOTO: CHRISTIAN HAGWARD

19T-TIME 2-2014

ci spiega McDonald dal suo ufficio di Sydney (Australia). “Per gli innovatori, è estremamente importante trovare un buon compromesso tra gli emisferi destro e sinistro del cervello. Inoltre, è importante sottolineare che le persone possono accrescere la propria capacità di pensare in modo innovativo – e aumentare il proprio InQ”.

McDonald è l’autrice del libro Innovation: How Inno-vators Think, Act and Change Our World, pubblicato nel 2013 da Kogan Page. Il libro contiene le interviste ad oltre 100 leader di pensiero affermati a livello internazionale, tra cui Fiorenzo Omenetto – direttore di un laboratorio specializzato in dispositivi ottici ultraveloci che utilizzano la seta, Juan Cano-Arribí – fondatore di Plantel, che offre strumenti per l’innovazione alla portata di tutti, e David

“L’idea di InQ – Innovation Quotient (Quoziente di Innovazione) – è nata durante una sessione di yoga”,

Schafran – CEO di EyeNetra, che ha sviluppato un test diagnostico per gli occhi su smartphone.

Il libro è disponibile sia nel tradizionale formato carta-ceo che in una versione online con più contenuti e in un formato anch’esso innovativo, con “segnalibri interattivi” SmartMark permettendo ai lettori di condividere i propri commenti su specifici passaggi.

“Abbiamo deciso di presentare le nostre interviste sull’innovazione utilizzando una tecnologia innovativa”, spiega McDonald. “In pratica passando ai fatti, non limi-tandoci alle parole”.

McDonald è anche un’imprenditrice, cofondatrice con il marito Michael di KimmiC di un’azienda attenta alle tecnologie trasformazionali come FlatWorld, che consente una “collaborazione dinamica lineare, semplice e sicura” in tutto il mondo. Il concetto di “flat world”, ideato dal giornalista americano Thomas Friedman, descrive come la globalizzazione ha appiattito il mondo del business, abbattendo i confini tradizionali del passato.

Nell’odierna Global Digital Economy (GDE), le tec-nologie interconnesse offrono possibilità di accesso senza precedenti a una varietà di opportunità di business, spiega McDonald. E le persone sono sempre più consapevoli del fatto che si tratta di un mondo completamente nuovo, basato non sull’infrastruttura fisica ma sulla competenza.

“Il business non è più legato al luogo fisico”, spiega McDonald. “È accessibile praticamente a tutti ed a chiun-que, in qualsiasi luogo e momento. È possibile aprire una mini-multinazionale in regime di ripartizione senza l’esi-genza di una costosa infrastruttura”.

Gli innovatori sono individuali così come i loro pro-getti, secondo McDonald, ma le persone con un “InQ” elevato hanno in comune determinate caratteristiche. “Sono essenzialmente dei cercatori”, spiega McDonald. “Sono audaci, coraggiosi e alla ricerca di compagni con i quali intraprendere un viaggio innovativo”.

McDonald aggiunge che la collaborazione è fondamen-tale nel contesto del business.

“Il brainstorming con i colleghi con esperienze e

competenze differenti può portare alla nascita di nuove idee vantaggiose per tutti. L’innovazione è risolvere un problema. Non si tratta di addossare una colpa, oppure di avere ragione o torto, e non devono esistere preconcetti sul risultato finale”.

Il suo suggerimento è: “Collaborate e cooperate il più possibile. Trovate il bambino che c’è in voi, e lasciatelo giocare”.

INOLTRE, NON SEMPRE la scintilla scocca in ambito profes-sionale. “Alcuni innovatori meditano, altri fanno jogging. Mio marito ha avuto alcune delle sue idee migliori mentre impastava il pane. Altri strimpellano uno strumento musi-cale. Molti degli innovatori che ho intervistato sono legati alla musica in un modo o nell’altro. Spesso l’innovazione è paragonata al jazz: è improvvisando con altre persone che si realizza veramente la maestà della ‘musica’”.

In conclusione, che cosa ci riserverà il futuro?“Sono convinta che alcuni dei cambiamenti più grandi

deriveranno dalle cose apparentemente più semplici come favorire l’accesso all’istruzione scolastica”, risponde McDo-nald. “I governi dovranno adottare una visione orientata all’innovazione, come in Scandinavia, che è decisamente all’avanguardia da questo punto di vista. Saranno neces-sari sistemi di supporto a livello nazionale, con sanità, istruzione, trasporti e informazioni alla portata di tutti. I governi devono comprendere al più presto l’importanza di questo aspetto”.

McDonald prevede anche che “l’innovazione che cam-bierà maggiormente la vita di tutti noi proverrà da un angolo inaspettato del pianeta. I Paesi in via di sviluppo stanno emergendo e, oltre che consumatori, diventeranno dei concorrenti”.

20 T-TIME 2-2014

KIM CHANDLER MCDONALDResidenza: Sydney, Australia.Istruzione: Due anni di università in Canada, seguiti a suo dire da una “laurea avanzata all’Università della Vita”.Esperienza di lavoro: Giornalista, presenta-trice radiofonica, scrittrice e imprenditrice.Lettura attuale: Racconti brevi, suggerito dalla app gratuita Connu.Piatto preferito: Cioccolato – e il pane fatto in casa dal marito.

21T-TIME 2-2014

NEWS [UPDATE]

22 T·TIME 2·2014

ISOLAMENTO TERMICO

UNA DELLE PIETRE miliari per la conquista di segmenti di mercato specifici da parte di Trelleborg è l’eccellenza operativa. I programmi di eccellenza sono concentrati in aree strategiche come produzione, acquisti, gestione del capitale operativo e vendite e sono controllate per mezzo di target e indicatori chiave di prestazioni per alzare l’asticella.

“Lo scopo è eliminare ogni forma di spreco”, affer-ma Peter Nilsson, Presidente e CEO di Trelleborg “sfruttare tutte le risorse disponibili per ampliare il nostro campo di attività e far crescere ulteriormente l’azienda. Il filo conduttore di tutto il nostro lavoro per l’eccellenza è raggiungere standard sempre più elevati e semplificare i processi”.

OBIETTIVO: ECCELLENZA OPERATIVA

Una nuova app di Trelleborg Sealing Solutions consente agli ingegneri di specificare le tenute e comprende-re in modo più approfondito i requi-siti complessi e il funzionamento dei cilindri idraulici. Inserendo semplicemente le dimensioni del cilindro e parametri quali pressione e portata dell’olio è possibile calco-lare all’istante le superfici e i volumi nel cilindro, le forze di estrazione e ritrazione, la velocità, il tempo,

la portata e il rapporto. Il tutto semplifica sia la progettazione

che la specifica dei cilindri a singolo o doppio effetto.

La app è disponibile per le piattaforme iOS e

Android, oltre che come applicazione

online per PC.

Vikotherm, il materiale di isolamento termico sottomarino di Trelleborg, viene utilizzato con successo da più di 20 anni dalle compagnie petrolifere di tutto il mondo, assicurando un flusso continuo in applicazioni estreme. Tra gli ultimi progetti degni di nota, l’oleodotto di Bonga in Nigeria, il pozzo di Kizomba in Angola e il giacimento di Arkutun-Dagi in Russia. Vikotherm è stato utiliz-zato anche per l’isolamento termico di manifold e jumper per la piattaforma petrolifera di Moho Nord in Congo, oltre che per i giacimenti di Rosa e Block 18 in Angola.

App per il

calcolo dei cilindri idraulici

Sbarco nella capitale del petrolio

Con l’apertura di un nuovo ufficio vendite e svilup-po commerciale per i propri sistemi marini a Houston

(Texas, USA), Trelleborg ha stabilito la propria presenza nella regione, a conferma dell’impegno dell’azienda per il

settore petrolifero globale. Faiyaz Kolsawala, Presidente di Trelleborg Marine Systems negli USA, si trasferirà a Houston

insieme a gran parte del proprio team di vendita internazionale, che comprende un rappresentante specializzato in sistemi di

attracco e ormeggio e un addetto alle vendite dedicato per le tec-nologie per il trasferimento di gas e petrolio a bordo delle navi. Lo

scopo è rafforzare le relazioni con i clienti e rassicurarli grazie alla presenza locale. Richard Hepworth, Presidente della busi-ness area Marine Systems di Trelleborg Offshore & Construc-tion, afferma: “La nostra strategia di lungo periodo prevede

massicci investimenti nei mercati dal potenziale di crescita più elevato. Il nuovo ufficio ci consentirà di

condividere le nostre competenze anche con i colleghi Trelleborg specializzati nel seg-

mento offshore”.

SOTTOMARINO GLOBALE

23T·TIME 2·2014

L’INDIZIO

Trelleborg è leader mondiale nello

sviluppo di soluzioni polimeriche

avanzate che ammortizzano, sigillano

e proteggono in ambienti ad a lta

criticità. Le sue soluzioni innovative

sono sinonimo di alte prestazioni e

sostenibilità per i clienti. Il Gruppo

Trelleborg ha un fatturato annuale di

circa 21 miliardi di SEK (2,5 miliardi di

EUR, 3,3 miliardi di USD) in più di 40

Paesi. Il Gruppo è composto da cinque

business area: Trelleborg Coated Systems,

Trelleborg Industrial Solutions, Trelleborg

Offshore & Construction, Trelleborg Sealing

Solutions e Trelleborg Wheel Systems.

Inoltre, Trelleborg possiede il 50%

delle azioni di TrelleborgVibracoustic,

leader mondia le nel le soluzioni

antivibrazioni per veicoli leggeri e

pesanti con un fatturato annuale di 15

miliardi di SEK (1,7 miliardi di EUR,

2,3 miliardi di USD) in più di 20

Paesi. Trelleborg è quotata alla Borsa

di Stoccolma dal 1964 e presente nel

listino NASDAQ OMX, Large Cap.

www.trelleborg.com

II BUSINESS DELLE TENUTE PER TUBI Tramite la propria business area Trelleborg Industrial Solu-tions, Trelleborg ha sottoscritto un accordo per l’acquisi-zione del 51% delle azioni del gruppo nordamericano Max Seal, che sviluppa e produce sistemi di tenuta polimerici per vari tipi di tubi per acquedotti e impianti fognari. L’operazio-ne porterà alla nascita di un nuovo leader in Nordamerica e al contempo completerà la gamma di prodotti esistente di Trelleborg, oltre a rafforzare la presenza dell’azienda negli Stati Uniti. Inoltre, permetterà all’azienda di accedere ai mercati emergenti dell’America Latina. Lo stabilimento principale di Max Seal si trova a Tijuana (Messico). Il gruppo possiede anche una società di vendita negli Stati Uniti.

NO, NON È liquirizia e nem-meno un’onda di oro nero. Di che cosa si tratta? La risposta è

in fondo alla pagina.

Buio pesto

Un pezzo di gomma naturale, preriscaldata e omogeneizzata in una calandratrice presso lo stabilimento Trelleborg per la produzione di cuscinetti di Ridderkerk (Paesi Bassi).

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Trelleborg is a world leader in engineered polymer solutions that seal, damp and protect critical applications in demanding environments. Our innovative engineered solutions accelerate performance for customers in a sustainable way.

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