Gli Assiomi della Comunicazione
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GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
Sapia Massimo
ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
Assioma: affermazione che è superfluo dimostrare perché palesemente veraGli assiomi della comunicazione sono stati classificati da Watzlawick Paul; Beavin J. H.; Jackson D. D. nel loro testo “La Pragmatica della Comunicazione Umana”.
1° ASSIOMA
NON SI PUO’ NON COMUNICARE
1° ASSIOMA▪ La comunicazione ha luogo anche quando ➤ non è intenzionale➤ non è conscia▪ L’attività o l’inattività, le parole o il silenzio
hanno tutti valore di messaggio: influenzano gli altri, i quali, a loro volta, non possono non rispondere a questi messaggi e in tal modo comunicano anche loro.
TUTTO È COMUNICAZIONE
1° ASSIOMA
2° ASSIOMA▪ Nella comunicazione a fianco del contenuto è sempre
presente un aspetto di relazione▪ La relazione solitamente è un aspetto inconsapevole
della comunicazione▪ Lo stesso contenuto detto in modo o in contesti diversi
definisce diverse relazioni tra chi comunica
2° ASSIOMA
▪ Il CONTENUTO è l’informazione: “cosa si comunica”
▪ La RELAZIONE definisce il rapporto che si stabilisce con interlocutore/uditorio: “come si comunica”
2° ASSIOMACONTENUTO RELAZIONE
CHE COSA SI DICE COME SI DICE
PREVALENTE USO DI INFORMAZIONI
VERBALI (PAROLA)
PREVALENTE USO DI INFORMAZIONI NON VERBALI (CORPO)
SORGENTE MENTALE SORGENTE EMOZIONALE
2° ASSIOMAIn una comunicazione è molto difficile scindere
contenuto e relazioneQuando non c’è coerenza tra contenuto e relazione, la
relazione è viene ad assumere un’importanza maggiore rispetto al contenuto.
Esempio: avete presente quando litigate con qualcuno? Passate da un argomento (=contenuto) all’altro senza smettere mai di litigare (=relazione).
2° ASSIOMASe la relazione non è un problema il piano del contenuto
prevale
Se, invece, la relazione è problematica il contenuto diventa meno importante
2° ASSIOMAFenomeno del DISACCORDO
Quando manca l’accordo tra i punti di vista di due persone un fenomeno comune è il tentativo di trovarlo sul piano del contenuto, anche se il disaccordo è sul piano della relazione
MODELLI DI INTERAZIONEConferma: fornisce accettazione delle posizioni così
come sono state forniteRifiuto : nega una parte della definizione che
l’interlocutore dà di se stesso, ma riconosce la personaDisconferma: si mandano messaggi che tendono a
negare l’esistenza dell’interlocutore
MODELLI DI INTERAZIONEConferma:1) È giusto quello che dici2) Tu sei una persona che dice cose giuste/tu sei giustoRifiuto:3) E’ sbagliato quello che dici4) Sei una persona che sbaglia
MODELLI DI INTERAZIONEDisconferma:1) Dici cose sbagliate/ che non esistono2) Sei una persona sbagliata/ che non esiste
IMPENETRABILITÀ (IMPERVIOUSNESS)È uno stato connesso con la disconferma, che è
mancanza di consapevolezza.a) Non accorgersi dell’opinione di Xb) Non accorgersi che l’altro non si è accorto
dell’opinione di x
2° ASSIOMAContenuto
Accordo Disaccordo
Relazione
ComprensioneLa comunicazione
è efficace e generativa
La comunicazione è positiva e ha possibilità
di successo
Incomprensione La comunicazione è bloccata.
La comunicazione è distruttiva
MODELLI DI INTERAZIONEConferma:Esisti, penso come teRifiuto:Esisti, non penso come teDisconferma:Non esisti, non mi interessa cosa pensi
3° ASSIOMA
LA NATURA DI UNA RELAZIONE DIPENDE DALLA PUNTEGGIATURA DELLE SEQUENZE DI COMUNICAZIONE
PUNTEGGIATURA Operazione consistente nel separare qualche cosa da
qualcos’altro che le sta vicino
È necessario punteggiare, cioè imporre un ordine o Gestalt (forma) alle sequenze di eventi che circondano o concernono ogni essere vivente: senza quest’ordine il mondo apparirebbe davvero casuale, cioè caotico,imprevedibile ed estremamente minaccioso. (A.M.Testa)
➤ Un ratto di laboratorio dice del suo sperimentatore: “ho addestrato quest’uomo in modo che, ogni volta che premo questa leva, lui reagisce dandomi da mangiare”
3° ASSIOMALa stessa frase può ottenere risultati differentiEsempio: il bambino dice IL PAPÀ È STANCO“il bambino, dice il papà , è stanco”“il bambino dice: il papà è stanco”
Nei processi comunicativi il significato deve essere compreso da tutti in modo univoco
3° ASSIOMA➤ Nel caso del terzo assioma, si parla di “punteggiare gli
eventi” nel senso di interpretare quello che avviene in una comunicazione a partire dalla propria personale visione del mondo;
➤ L’immagine nella prossima diapositiva, tratta dal testo di Watzlawick Beavin e Jackson “Pragmatica della comunicazione umana”, chiarisce il concetto di punteggiatura: la moglie vede la relazione con il marito a partire dal proprio punto di vista, ignorando completamente il punto di vista del marito; il marito si comporta esattamente allo stesso modo.
4° ASSIOMA
GLI ESSERI UMANI COMUNICANO SIA COL MODULO NUMERICO SIA CON QUELLO ANALOGICO
4° ASSIOMAMODULO NUMERICO
MODULO ANALOGICOsono
complementari
Messaggio codificato
Codici alfanumerici
Messaggio analogico
Codici non verbali:-movimenti del corpo-gesti-sequenze ritmo-parole-contesto
4° ASSIOMAMODULO NUMERICO MODULO
ANALOGICOsono complementari
Attento al contenutoRecenteParticolareAstratto logico razionale
Non esprime sentimenti
Attento alla relazioneArcaico GeneraleManca sintassi logica (no negazione alternativa ipotesi)Efficace se relazione centrale (ambiguità)
LIVELLI DELLA COMUNICAZIONEVerbale – paroleAttraverso questo canale passano i contenuti di una
comunicazione. Da solo, però, non permette di stabilire una relazione, un rapporto tra chi parla e chi ascolta
Trasmette informazioni
LIVELLI DELLA COMUNICAZIONENon verbale (linguaggio del corpo, gesti, espressioni)Paraverbale (tono, timbro, volume della voce)Costituisce l’aspetto più relazionale della comunicazione,
permette di definire il rapporto tra gli interlocutori
5° ASSIOMALA COMUNICAZIONE PUO’ ESSERE
SIMMETRICA COMPLEMENTARE
SI BASA SULL’UGUAGLIANZA
SI BASA SULLA DIFFERENZA