Giovanni Luca Manganiello Portfolio
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pag 1-2
laboratorio di progettazione 3
MUSEO DELLA CASA E DEL DESIGN
pag 3-4
laboratorio di progettazione 2
COMPLESSO RESIDEN-ZIALE AL VILLAGGIO OLIMPICO
I N D E X
pag 7-8
OVERWIEW OF OTHER WORKS
pag 5-6
laboratorio di progettazione 4
RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA DI VIA DEL MANDRIONE
giovanni luca manganielloC U R R I C U L U M
V I T A E
Via Valnerina 36, CAP 00199, Roma (RM), Italia
+39 3355888381
LA SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA – Facoltà di Architetturadegree course ARCHITETTURA U.E.
UNIVERSIDAD DE BUENOS AIRES U.B.A. - Facultad de Arquitectura, Diseno y Urbanismo FADUscholarship for thesis research
ECOLE NATIONALE SUPERIEURE D’ARCHITECTURE DE SAINT ETIENNEERASMUS programme
LICEO CLASSICO TORQUATO TASSO DI ROMAbaccalaureate degree
BUILDING RENOVATIONSIng. Mariano Manganiello, E-mail: [email protected] AssistantCAD designer
Date of birth: 02/06/1989Place of birth: RomeNationality: ITALIA
Architecture student, graduating with a project of social habitat production in an informal settlement of Buenos Aires.
very goodgood
sufficientbasic
S K I L L S
EDUCATION
EXPERIENCE
COMPUTER
Office toolsAutoCAD
Rhinoceros3DStudioMax
Cinema4DSketchUpPhotoshop
IllustratorInDesignSAP2000
LANGUAGES
English: ESOL B2understanding
speakingwriting
French: DELF B2understanding
speakingwriting
Spanishunderstanding
speakingwriting
JOB RELATED
Model-making
Carpentry
Hand Drawing
CAD 2D-3D
Rendering
DigitalGraphics
OTHERS
international experience
capacity to work in team
capacity to work with tight deadlines
Interests:artdesigngraphicsmusicfilmssport
oct 2008 – present
nov 2012 – present
oct 2014 – dec 2014
sep 2012 – jun 2013
jul 2008
laboratorio diprogettazione 3
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L’area di progetto si trova a Roma ed è compresa tra via Giulia ed il lungotevere all’ altezza di ponte Maz-zini. La via fu progettata e realizzata solo in parte da papa Giulio II. Il progetto dettagliato della strada fu fatto da Donato Bramante, che stava lavorando alla nuova Basilica di San Pietro, sull’altra sponda del fiume. Nel 1940, all’interno dei piani di sventramento fascisti a carattere archeologico, si iniziò lo sven-tramento della zona di via Giulia accanto alla chiesa di S.Giovanni dei Fiorentini, che non sarà mai com-pletato. Oggi l’area si presenta come un vuoto urbano irrisolto che attende una soluzione.La progettazione del Museo della Casa e del Design ri-stabilisce delle connessioni strutturali con il conte-sto, restituendo questo spazio alla città. L’asse del ponte entra nell’ area di progetto e genera uno spiazzo su cui si affaccia l’ingresso principale. Da qui è possibile proseguire alla stessa quota entrando nella corte interna, che si configura come una piazza su due livelli, al di sotto della quale sono collocate le sale conferenze. Il prospetto su via Giulia è caratterizza-to da un muro longitudinale che vuole ricostruire l’ asse prospettico della via monumentale. L’ edificio si presenta come una rivisitazione del classico palazzo costituito da basamento, elevazione e coronamento, in cui il basamento vetrato e arretrato contrasta con la pesantezza dell’ architettura superiore.L’ assetto funzionale prevede uno spazio di ditribu-zione in testata, contenente tutti i servizi, che si sviluppa su tutti i livelli del museo, uno spazio ri-storativo posizionato sulla testata opposta, e le aree espositive che costituiscono le gallerie laterali. Questa impostazione permette una facile lettura dell’ organismo museale consentendo una esperienza fruitiva circolare degli spazi.
M U S E O DELLA CASA E DEL DESIGN
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laboratorio diprogettazione 2
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C O M P L E S S O RESIDENZIALE AL VILLAGGIO O L I M P I C O
L’area di progetto si trova a Roma in un contesto di grande importanza per l’architettura moderna della città. Il lotto è infatti prospicente al Villaggio Olimpico, progettato in occasione delle Olipiadi di Roma del 1960 da alcuni dei più importanti architetti ed ingenieri del tempo, tra cui Moretti, Libera e Nervi. Oggi l’area è interessata da un progetto di rinnovamento che vuol fare di Viale de Coubertin e Via Guido Reni l’asse della cultura, collegando le numerose emergenze architettoniche (dal MAXXI di Zaha Hadid all’ Auditorium di Renzo Piano). Il progetto vuole infatti dialogare con le preesistenze per creare un brano di città unitario e a tal fine si colloca in un lotto utilizzato come parcheggio, il quale appare come un vuoto urbano che separa i capolavori architettonici ed ingenieristici di Nervi (Palazzetto dello Sport, Stadio Flaminio, viadotto di Corso Francia). Il complesso si compone di tre elementi: una piastra basamentale, sviluppata lungo l’asse del-la cultura in continuità con quella dell’ Auditorium, che contiene i negozi, gli accesssi ed i parcheggi; un corpo orizzontale che contiene gli alloggi ditribuiti tramite ballatoi con affaccio sulla corte interna; una torre, che con la sua particolare forma segna fortemente l’incrocio tra l’asse della cultura e Via Flaminia, creando una sorta di portale grazie alla contrapposizione con il palazzetto. Una piazza movimentata da salti di quota e collinette artificiali collega il palazzetto e lo stadio.
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laboratorio diprogettazione 4
R I Q U A L I -F I C A Z I O N E D E L L ’ A R E A DI VIA DEL M A N D R I O N E
L’area di Via Del Mandrione, situata nel quadrante est della città tra la Via Casilina e la Via Appia, è storicamente legata alla presenza dell’acquedotto Felice. Inclusa tra acquedotto e fer-rovia risente fortemente della presenza di questi due margini lineari, che correndo paralleli e intrecciandosi puntualmente delimitano l’area di progetto rendendola difficilmente accessibile e mal collegata con il resto della città . Il limite costituito dai binari ferroviari si presenta come una cesura e un ostacolo invalicabile ma offre l’opportunità di un’ampia apertura visiva. L’acquedotto invece è un limite potenzialmente permeabile che apre a scorci su un’area verde prevalentemente privata e inaccessibile. Si è cercato di rafforzare il collegamento con Via Appia attraverso l’asse costituito da Via Nocera Umbra (ora interrotta) che con la sua ampia sezione, i filari alberati e la pista ciclabile si presta a diventare l’asse di accesso pedonale privilegiato. Questa direttrice attraversa l’acquedotto e diventa elemento generatore della planimetria dell’intervento, dando origine ad una piazza prin-cipale che ospita differenti funzioni e ad una serie di edifici residenziali ad essa paralleli.Via del Mandrione, costeggiata da un potenziale parco lineare che corre lungo l’acquedotto da Porta Furba, costituisce l’ unico ingresso carrabile all’area. Addossati ai fornici dell’ acquedotto, ormai seminterrati a causa dei riporti dovuti alla realizzazione del vallo ferroviario, sorsero nel dopoguerra alloggi di fortuna e insediamenti sia abitativi che produttivi. Il tessuto inse-diativo vuole riproporre le stesse modalità di abitazione dello spazio, creando dei segni forti connotati da un fronte definito ma permeabile, ed una struttura flessibile ed aperta a modificazioni. Le differenti inclinazioni di questi volumi generano spazi pedonali pubblici e semi-pubblici che ospitano giardini ed orti.La realizzazione di nuove infrastrutture ferroviarie in seguito alla proclamazione di Roma Capitale alterò irreversibilmente il paesaggio e l’orografia del suburbio. A ridosso dei binari ferroviari si vuole creare una parco leggermente rialzato che funzioni da filtro, dal quale parte un percorso pedonale sul quale si affacciano i laboratori e le officine che costituiscono il fronte degli edifici.
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OVERWIEW OF OTHER WORKS
atelier de projet D3
ARCAM 2JAVA EILANDAMSTERDAM
workshop Biennale du Designde Saint Etienne
ENSASE MOBILE
W PRIZE 2014 competition
A NEW CULTURAL AND EVENT CENTER AT THE TOWER OF LONDON
atelier de scénographie
SCENOGRAFIA DELL’OPERA TEATRALE“BETRAYALS” DI AROLD PINTER
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laboratorio di restauro
RESTAURO DELLA CHIE-SA DI SAN GIULIANO A BARBARANO ROMANO
laboratorio di progettazione 1
RESIDENZA UNIFAMILIARE + STUDIO PROFESSIONALE A MONTEVERDE VECCHIO
geomeria descrittiva
MODELLAZIONE DEL CHIOSTRO DI SANTA MARIA DELLA PACEDEL BRAMANTE
tecnologia dell’architettura
PROGETTAZIONE TECNOLOGICA DI UNA VILLA UNIFAMILIARE