Giornalino

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Pagina- 1 - PiccoliReporters Scuola Primaria “G. RODARI” ( Istituto Comprensivo Settimo Potenza) Dirigente scolastico: prof.ssa Anna Martorano Docente responsabile: Rosa Massaro www.alboscuole.it/piccolireporters - lettori 22.809 Premi Nazionali: 2005 2006 2007 2008 2009 V a ed. del giornale in formato cartaceo - anno scolastico 2009/2010 Impaginazione a cura dell’insegnante Domenica Rizzo E’ stata una scoperta che abbiamo fatto insieme, io insieme a loro, a piccoli passi, giorno per giorno. Posso affermare che mi sento abbastanza soddisfatta, Piccoli Reporters, durante questi anni è stato quasi sempre nella top ten dei giornali d’istituto per gli articoli pubblicati, sono più di 1600, dal gennaio 2005 ad oggi, ed ha ricevuto 22.678 visite totali. Questo mi ha gratificato enormemente ed ha contribuito a rafforzare in me la passione e l’entusiasmo per questa mia professione, mi ha incoraggiato a superare le difficoltà e a dedicarmi nel migliore dei modi e sempre con molta umiltà all’ insegnamento fino a questi ultimi giorni. Sì, sono proprio giunta agli sgoccioli! (40 anni di insegnamento!) Mi mancherà la scuola, ma soprattutto Alboscuole, che rimarrà nei miei ricordi, come un’esperienza veramente eccezionale. La saluto affettuosamente augurandole di continuare il progetto di Alboscuole con l’entusiasmo di sempre e mi auguro che il giornalino “Piccoli Reporters” abbia un nuovo docente responsabile, che continui questa meravigliosa attività. Rosa Massaro Carissimo Presidente, Tutti noi della redazione di “Piccoli Reporters”, siamo molto dispiaciuti di non aver potuto partecipare al meeting di Chianciano. Ricordo ancora con viva emozione l’atmosfera magica intensa di colori, musica, voci, provenienti da ogni parte d’Italia, quando partecipai a Roma e per due volte a Fiuggi per le premiazioni. Per me sono state esperienze indimenticabili in cui ho avuto modo di apprezzare personalmente l’entusiasmo e l’impegno profuso per il giornalismo scolastico da lei e da tutto lo staff, anche se avevo già sperimentato quanta dedizione e cura ci fosse nell’amministrare la piattaforma che è stata sempre molto agevole e accessibile anche da chi, come me, non aveva molte conoscenze informatiche. Sento il dovere di ringraziare lei e tutti i suoi collaboratori per tutte le attenzioni che ha dedicato alla nostra redazione, con interventi e consigli giunti sempre al momento opportuno. Lei, presidente, ha creato veramente qualcosa di importante per la scuola italiana, in questo periodo in cui la stampa la denigra; con il giornalismo on line ha creato un’opportunità concreta che ha motivato noi insegnanti ad arricchire i mezzi didattici tradizionali con uno strumento costruttivo, che ci ha permesso di uscire dal chiuso delle nostre aule e di aprirci a forme nuove di comunicazione I miei alunni che si sono succeduti in questi sei anni hanno imparato fin da piccoli, dalla classe prima elementare, a manifestare le proprie idee, a confrontarsi, ad interessarsi di attualità in una maniera ludica, con entusiasmo e con altrettanto impegno e serietà. Attraverso le attività del giornalino ciascun bambino ha potuto dare il proprio contributo non solo nel laboratorio di scrittura, ma ha potuto sperimentare come utilizzare correttamente le nuove tecnologie della comunicazione e i media. Lettera al Presidente Ettore Cristiani Finalmente, alla scuola nuova …………………. a pagina 2 La nostra intervista al Sindaco di Potenza …………………. a pagina 2 Il Presidente risponde Vorrei rispondere con la stessa intensità, ma non trovo le parole consoni a descrivere la gioia nel leggere questa sua nota. Grazie di cuore e soprattutto ricordi che Alboscuole non dimentica chi ha contribuito a farla diventare grande con lavori di eccellenza, per questo motivo le porte del Meeting saranno sempre aperte per lei e grazie ad albopress.it avremo la possibilità di rimanere sempre in contatto. Le auguro ogni bene, se lo merita. Un abbraccio affettuoso Ettore Cristiani

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PiccoliReporters Scuola Primaria “G. RODARI” ( Istituto Comprensivo Settimo Potenza)

Dirigente scolastico: prof.ssa Anna Martorano Docente responsabile: Rosa Massaro

www.alboscuole.it/piccolireporters - lettori 22.809

Premi Nazionali: 2005 2006 2007 2008 2009

Va ed. del giornale in formato cartaceo - anno scolastico 2009/2010

Impaginazione a cura dell’insegnante Domenica Rizzo

E’ stata una scoperta che abbiamo fatto insieme, io insieme a loro, a piccoli passi, giorno per giorno. Posso affermare che mi sento abbastanza soddisfatta, Piccoli Reporters, durante questi anni è stato quasi sempre nella top ten dei giornali d’istituto per gli articoli pubblicati, sono più di 1600, dal gennaio 2005 ad oggi, ed ha ricevuto 22.678 visite totali. Questo mi ha gratificato enormemente ed ha contribuito a rafforzare in me la passione e l’entusiasmo per questa mia professione, mi ha incoraggiato a superare le difficoltà e a dedicarmi nel migliore dei modi e sempre con molta umiltà all’ insegnamento fino a questi ultimi giorni. Sì, sono proprio giunta agli sgoccioli! (40 anni di insegnamento!) Mi mancherà la scuola, ma soprattutto Alboscuole, che rimarrà nei miei ricordi, come un’esperienza veramente eccezionale. La saluto affettuosamente augurandole di continuare il progetto di Alboscuole con l’entusiasmo di sempre e mi auguro che il giornalino “Piccoli Reporters” abbia un nuovo docente responsabile, che continui questa meravigliosa attività.

Rosa Massaro

Carissimo Presidente,

Tutti noi della redazione di “Piccoli Reporters”, siamo molto dispiaciuti di non aver potuto partecipare al meeting di Chianciano. Ricordo ancora con viva emozione l’atmosfera magica intensa di colori, musica, voci, provenienti da ogni parte d’Italia, quando partecipai a Roma e per due volte a Fiuggi per le premiazioni. Per me sono state esperienze indimenticabili in cui ho avuto modo di apprezzare personalmente l’entusiasmo e l’impegno profuso per il giornalismo scolastico da lei e da tutto lo staff, anche se avevo già sperimentato quanta dedizione e cura ci fosse nell’amministrare la piattaforma che è stata sempre molto agevole e accessibile anche da chi, come me, non aveva molte conoscenze informatiche. Sento il dovere di ringraziare lei e tutti i suoi collaboratori per tutte le attenzioni che ha dedicato alla nostra redazione, con interventi e consigli giunti sempre al momento opportuno. Lei, presidente, ha creato veramente qualcosa di importante per la scuola italiana, in questo periodo in cui la stampa la denigra; con il giornalismo on line ha creato un’opportunità concreta che ha motivato noi insegnanti ad arricchire i mezzi didattici tradizionali con uno strumento costruttivo, che ci ha permesso di uscire dal chiuso delle nostre aule e di aprirci a forme nuove di comunicazione I miei alunni che si sono succeduti in questi sei anni hanno imparato fin da piccoli, dalla classe prima elementare, a manifestare le proprie idee, a confrontarsi, ad interessarsi di attualità in una maniera ludica, con entusiasmo e con altrettanto impegno e serietà. Attraverso le attività del giornalino ciascun bambino ha potuto dare il proprio contributo non solo nel laboratorio di scrittura, ma ha potuto sperimentare come utilizzare correttamente le nuove tecnologie della comunicazione e i media.

Lettera al Presidente Ettore Cristiani

Finalmente, alla

scuola nuova

…………………. a pagina 2

La nostra intervista al

Sindaco di Potenza

…………………. a pagina 2

Il Presidente risponde Vorrei rispondere con la stessa intensità, ma non trovo le parole consoni a descrivere la gioia nel leggere questa sua nota. Grazie di cuore e soprattutto ricordi che Alboscuole non dimentica chi ha contribuito a farla diventare grande con lavori di eccellenza, per questo motivo le porte del Meeting saranno sempre aperte per lei e grazie ad albopress.it avremo la possibilità di rimanere sempre in contatto. Le auguro ogni bene, se lo merita. Un abbraccio affettuoso Ettore Cristiani

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Finalmente, alla scuola nuova!

Dopo una mezz’oretta abbiamo mangiato alcuni dolci e poi siamo corsi a vedere la palestra. Infine siamo andati in classe e abbiamo iniziato a fare lezione regolarmente. Questo edificio è costato circa due milioni e mezzo di euro. La struttura è formata da 5 aule didattiche, 3 aule interciclo, la biblioteca, un ufficio per la segreteria, una cucina, una sala mensa, una palestra, l’aula magna o spazio teatrale e un grande giardino esterno. La scuola è molto colorata, perciò è adatta ai bambini. Il Sindaco all’ inaugurazione ha detto che la scuola deve essere rispettata e non deve essere distrutta con atti di vandalismo. Nel quartiere di Bucaletto, che è sorto dopo il terremoto del 1980, non abitano i terremotati, ma spesso, alcune persone, soprannominate “furbetti” hanno approfittato per entrare nelle case abusivamente.

Classe IV e V

Finalmente dopo sei anni, andiamo alla scuola a Bucaletto. Questa scuola ha molte aspettative per il futuro ed è un segnale di speranza. Il Comune finalmente ci restituisce la “nostra” scuola, dopo tanti anni di attesa. Lunedì 10 maggio, abbiamo inaugurato la scuola nuova. Quando siamo arrivati abbiamo dovuto aspettare il Sindaco e il dirigente scolastico. Dopo un po’ è arrivata la Rai che ha iniziato a fare le riprese. Una giornalista ha fatto l’intervista ad alcuni bambini e prendeva appunti su quello che pensavamo noi bambini. Poi il Sindaco ha scelto due bambini, uno di quinta e uno di prima per tenere il nastro e l’ha tagliato. Con molta felicità siamo entrati tutti nella scuola e siamo andati in una sala per ascoltare il discorso dell’Assessore, del Sindaco e del Dirigente scolastico.

In occasione della visita didattica alla libreria Mondadori in via Pretoria, per caso abbiamo incontranto il Sindaco della città di Potenza, Vito Santarsiero. La maestra Rosa subito ha colto l’occasione e gli ha chiesto: - Signor Sindaco, ci concede un’intervista? Sindaco: -Ok, entriamo nell’atrio del Comune.

Antonio: - Cosa ne pensa dell’arresto di Postiglione, il presidente del Potenza-calcio? S. - Mi dispiace molto. Luca: - Potenza è una bella città, però è anche inquinata. S. – Ognuno si deve impegnare ad inquinare di meno. Zakarya: - Quando saranno pronte le case a Bucaletto? S. – Ora daremo le chiavi degli appartamenti a 34 famiglie. Ragazzi, ci rivedremo all’inaugurazione della scuola nuova! Arrivederci!

Classe IV e V

Maestra: -Volevamo sapere quando potremo andare alla nuova scuola, a Bucaletto. S.: - Ci sono delle difficoltà per avere i collaudi, ma la scuola sarà pronta dopo le feste di Natale. M. –Abbiamo letto sui giornali che manca solo la corrente elettrica, perché il Comune ha dei debiti con l’Enel e, se non salda il conto, l’ Enel non darà la corrente. S. -Non è assolutamente vero, la questione con l’Enel è risolta. Ragazzi, vi piace la piazza che stiamo facendo a Bucaletto? Idrisse: –Sì, però non si potrà giocare a pallone e neanche si potrà andare in bicicletta! S. -Con il pallone si deve giocare nel campetto, altrimenti si possono rovinare le piante. Invece si potrà andare in bicicletta.

La nostra intervista al sindaco di Potenza

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Educazione alla cittadinanza, alla pace e alla solidarietà

L'8 maggio 2010 noi di classe quinta "Gianni Rodari", insieme alle classi prima e terza della scuola secondaria di 1° grado F.Torraca, abbiamo partecipato alla manifestazione conclusiva del progetto in rete "Educazione alla cittadinanza, alla pace e alla solidarietà, a Lagopesole. Sono intervenuti tutti i sindaci dei comuni a cui appartengono le scuole della rete e moltissimi bambini accompagnati dai loro insegnanti. Dopo la marcia della pace e il lancio dei palloncini colorati, ogni gruppo di scolari si è esibito sul palco con canti, danze e poesie. Noi avevamo già dato il nostro contributo al giornalino on line "Foglio su Foglio" e abbiamo partecipato volentieri a questa manifestazione con uno spettacolo presentato dalla scuola secondaria di 1° grado dell' I. C. Potenza Settimo.

Classe V

Scuole in rete per la pace e la solidarietà nel mondo

Sabato 8 maggio 2010 con la scuola siamo andati a Lagopesole, per una manifestazione sulla pace. Quando siamo arrivati ci hanno portati proprio all’entrata del castello di Lagopesole per l’accoglienza. Dopo un po’ siamo andati in una piazzetta per vedere le varie cose che avevamo preparato per questa manifestazione …

Quando siamo stati chiamati, siamo saliti sul palco per cantare la nostra canzone intitolata “Le mani” di De Crescenzio. Infine siamo andati subito alla stazione per prendere il treno e ritornare a casa. Roberta Dubla

I diritti dei bambini compiono vent'anni

Quando leggiamo, giochiamo, andiamo a trovare gli amici sembra qualcosa di banale, ma pratichiamo i nostri diritti. Infatti l'Onu, organizzazione delle Nazioni Unite, il 20 novembre 1989 ha scritto i diritti dei bambini e 187 paesi del mondo hanno promesso di rispettarli. Però ancora oggi, dopo vent'anni, ci sono bambini poveri che muoiono, non possono studiare e fanno lavori umili e guadagnano poco. C'è il diritto all'identità che dice che tutti devono avere un nome e una nazione scritta sull'anagrafe. Però molte persone non hanno potuto scriverlo sull'anagrafe, perché poi bisogna pagare delle tasse. Oppure un altro diritto dice che gli adulti devono informare i bambini sulle loro decisioni e chiedere loro un parere. I bambini hanno il diritto di sapere cosa succede nel mondo attraverso la tv o Internet, però devono vedere programmi adatti alla loro età per questo si dovrebbero fare dei programmi informativi adatti ai bambini.

I bambini non devono essere picchiati, sfruttati, venduti o comprati, neanche dai genitori. Devono essere liberi. I bambini non devono lavorare, non devono andare in guerra, bisogna proteggerli da tutti i rischi. Ogni bambino deve avere una famiglia e se i genitori sono divorziati, devono frequentare sia la madre che il padre anche se sono in paesi diversi. Se invece genitori sono morti, i bambini devono essere adottati da genitori adottivi, però anche il

bambino deve essere d'accordo. Samuele Giambersio

Partecipa alla Caccia al tesoro nella Costituzione italiana http://files.splinder.com/46583ba0a55a6925112619f4ac

3fb798.pdf

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Senatore sposa una tredicenne

Commissione nazionale dei diritti umani in Nigeria e dieci altre organizzazioni, soprattutto di donne, hanno presentato oggi una petizione al Senato contro uno dei suoi membri che ha sposato una ragazzina egiziana di 13 anni. Sotto accusa è il senatore Ahmad Sani Yerima, ex governatore dello Stato di Zamfara, nel nord della Nigeria. Secondo la stampa, avrebbe versato 100.000 dollari come dote per il contratto del matrimonio che è stato celebrato nella moschea nazionale di Abuja. Yerima è stato il primo governatore a introdurre la sharia (la legge islamica) in Nigeria. La petizione è stata presentata durante una seduta plenaria della Commissione che si occupa dei problemi delle donne e di sviluppo. Il documento approvato sottolinea che questo matrimonio viola la legge sulla protezione dei bambini approvata nel 2003 e che vieta il matrimonio prima dei 18 anni, punendo i contravventori con una multa di circa 2.500 euro e/o cinque anni di carcere. Classe V

BAMBINE SPOSINE

Nel mondo ci sono piccole bambine non possono giocare ed essere libere devono essere spose, ma sono bambine, non possono giocare, si devono sposare, il papà ha un grosso debito da saldare! Io non posso pensare.... la tristezza che possono provare non sono libere di giocare e come mogli si devono comportare.

Gabriele Damiano

1° MAGGIO FESTA DEL LAVORO

ARTICOLO 1 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

L' Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro

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Le cronache di Narnia

RECENSIONE

TITOLO: Le cronache di Narnia AUTORE: C.S. Lewis EDITORE: Mondadori

Quattro anni fa mia zia ci ha regato un libro intitolato “Le cronache di Narnia”. Mia sorella, che era in quarta elementare l’ha voluto leggere immediatamente: mentre lo leggeva ripeteva spesso che era stupendo. Ora che sono anche io in quarta, mia sorella mi ha proposto di leggerlo, ma io non volevo: mi sembrava troppo difficile e, visto che sono sette libri messi insieme e ha più di mille pagine, mi sembrava troppo lungo. Ma, alla fine mi sono decisa ed ho cominciato il primo dei sette libri: “Il nipote del mago”. Ho letto tutti i libri in poche settimane, perché era scritto con un linguaggio semplice: l’autore, poi, fingeva di aver ascoltato l’avventura scritta nel libro e, a volte, fa riflessioni tutte sue rivolgendosi al lettore in maniera quasi confidenziale.

Il racconto è stato coinvolgente, entusiasmante, avventuroso, fantastico, a volte commovente. Le descrizioni erano così dettagliate che avevo nella mente l’immagine di ogni luogo visitato ed ogni personaggio incontrato. Le avventure ti lasciavano col fiato sospeso, le guerre tra popoli, davvero avventurose, provocavano odio per il popolo nemico e un senso di amicizia per il popolo dei buoni. Le storie sono così belle che, addirittura, mi sono innamorata di uno dei personaggi, il suo nome e Piter. Questo libro è stato stupendo, lo consiglio a tutti quelli che vogliono provare le emozioni che ho provato io: gioia, amicizia, amore, coraggio, ma a volte tristezza, odio, sconforto, commozione, però anche queste ultime sono state bellissime e non le dimenticherò mai!!

Gaia Franco

Naviga nel Web in sicurezza

Su questo sito le regole per navigare in sicurezza in compagnia di Geronimo Stilton, ATTENZIONE! I bambini devono essere "accompagnati" nel web, sempre dai genitori o da un adulto! http://navigaresicuri. telecomitalia.it/

Rosa Massaro IL MIO MIGLIORE AMICO

Il mio migliore amico si chiama Gabriele. È nato all’ospedale di San Carlo di Potenza, è più piccolo di me di un mese e quattro giorni. Abbiamo tutti e due 10 anni, lui ha la faccia un po’ tonda e ha i capelli castano chiaro. Gli occhi marrone chiaro e la bocca piccola, le orecchie medie e il naso un po’ schiacciato. La pancia normale ed è un po’ basso. Con me si comporta bene, anzi si comporta bene con tutti perché è un bravo bambino, ma quando si arrabbia diventa come un toro impazzito con tutti. Quando si parla del padre, perché è morto, diventa tristissimo e a volte piange. Noi ci siamo conosciuti 7 anni fa all’asilo. Siamo molto legati tra noi e quindi ci confidiamo tutti i segreti. Giovanni Lamonea

Visita alla mostra dedicata a S. Francesco

Il 29 gennaio, noi alunni delle classi seconda, terza, quarta e quinta, accompagnati dalle nostre maestre, ci siamo recati nel centro storico a visitare la mostra dedicata a S. Francesco alla Galleria Civica, nel Palazzo Loffredo di Potenza. Nella prima sala la guida ci ha fatto osservare le differenze su due quadri, uno dedicato a S. Francesco, di Francesco de Gregorio e uno di Sant’ Antonio di Giovanni de Gregorio. S. Francesco era rappresentato con le stimmate alle mani, ai piedi e con una ferita ad un braccio. Questi artisti erano lucani. Dopo aver osservato altre tele ci siamo divisi in due gruppi: un gruppo ha lavorato nella bottega di de Gregorio e un gruppo nella bottega di A. Stabile. Abbiamo completato dei disegni a cui c’ erano delle parti mancanti. Dopo un po’ siamo andati ad osservare i quadri di un’altra sala, dove c’erano dei quadri che rappresentavano la Madonna con altri Santi. Infine abbiamo fatto un altro gioco: dovevamo attaccare dei pezzi che rappresentavano dei particolari dei dipinti su una sagoma. Roberto Santarsiero

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RECENSIONE

del film di animazione

Intervista ad Arisa sulla sessantesima edizione del festival di Sanremo

Le luci del palco di Sanremo si sono ormai spente e l’ascensore che portava la conduttrice Antonella Clerici è salito per l’ultima volta; questo ci fa capire che anche la sessantesima edizione del festival è finita ed uno solo è stato il vincitore. Sanremo di quest’anno è stato vinto da Valerio Scanu, un giovane che aveva partecipato al “Talent Show”, una trasmissione televisiva di “Amici.” Ai componenti dell’ orchestra questo non è piaciuto e hanno strappato e buttato via gli spartiti. Anche il pubblico non ha approvato né la vittoria di Scanu, nè quella del trio Pupo, Emanuele Filiberto e Canonico, chiamato il trio “monnezza”, e hanno iniziato a fischiare. Ora voglio immaginare di intervistare Arisa, la cantante di Pignola (PZ), che lo scorso anno è stata la vincitrice del festival.

Cosa pensa del trio monnezza”? Io non sono affatto contenta che il trio abbia conquistato il secondo posto, perché ha rappresentato l’Italia che va avanti per le raccomandazioni e per i favori. Lei per chi faceva tifo oltre che per lei? Facevo tifo per altri due cantanti: Simone Cristicchi e Enrico Ruggeri. Le sorelle Marinetti verranno con lei in tournè Forse sarà un po’ difficile che le sorelle Marinetti vengano con me a fare i concerti, ma non saprei…perché ultimamente questi ragazzi sono molto impegnati, l’unica cosa che posso dire è che sono tre ragazzi fantastici. Che cosa vuol dire per lei partecipare al festival? Per me partecipare al festival è stato molto emozionante e poi sono diventata famosa.

Che differenza c’è stata per lei, tra la prima volta a Sanremo e la sua partecipazione di quest’anno? L’anno scorso ero molto agitata, c’era l’incognita, poteva andare bene oppure male, quest’anno ero sempre emozionata, ma un pò più tranquilla.

Ilenia Antonizzi

WALL-E

Wall-E pensando che volevano uccidere Eve, scappò dalla sua gabbia. Liberò Eve, prese la pianta e scapparono dall’astronave ricercati dalla polizia. Riuscirono a fuggire attraverso i tubi della spazzatura. A Wall-E si ruppe un pezzo ed Eve decise di ritornare sulla Terra con lui a cercare il pezzo di ricambio. Trovato il pezzo lo sistemò per bene. Ritornato tutto nuovo Wall-E si fidanzò con Eve ed insieme piantarono con cura la pianta che si trasformò in un albero. Gli uomini avendo capito che sulla Terra la vita era di nuovo possibile, ritornarono a casa per viverci. Questo film ci insegna che dobbiamo cercare di raccogliere meno rifiuti, fare la raccolta differenziata, per poter rendere la Terra più abitabile. Samuele Giambersio

Era stata mandata dagli umani sulla Terra perché doveva vedere se c’era qualche forma di vita. Wall-E si innamorò di subito di Eve e le fece vedere casa sua con tutte le cose che aveva. Quando le mostrò la pianta, che aveva trovato Wall-E in un frigorifero, lei la risucchiò velocemente nella pancia. Poi si bloccò e Wall-E era disperato e si aggrappò alla navetta spaziale e così arrivo sull’astronave degli umani. Wall-E seguì dove portavano la robot e finì nell’ufficio del capitano. Gli uomini giravano per l’astronave con delle poltrone galleggianti che facevano tutto per loro. La robot venne rianimata e come un film fece vedere tutto quello che aveva registrato sulla Terra. Il capitano dopo il film capì l’importanza della pianta trovata, mandò Wall-E a ripararsi ed Eve a farsi togliere la pianta.

La Terra era piena di rifiuti ed era diventata inabitabile. Gli uomini avevano costruito una nave spaziale per viverci sopra. Quando partirono dimenticarono acceso sulla Terra un piccolo robot che schiacciava rifiuti e costruiva grattacieli: Wall-E. Rimase sulla Terra quasi 700 anni a smaltire rifiuti e mettere da parte quelli che gli dispiaceva rompere. Un giorno arrivò sulla Terra una navetta spaziale che lasciò una robot di alta generazione:Eve.

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La marea nera del Lambro

Il Lambro è un fiume della Lombardia, lungo 130km ed è un affluente del Po. Il fiume Lambro è considerato uno dei fiumi più inquinati d’Italia a causa degli scarichi delle raffinerie e degli stabilimenti, che sorgono lungo le sue rive. Il 23 Febbraio ignoti sabotatori hanno versato nelle acque del Lambro migliaia di idrocarburi provenienti dalle cisterne di una raffineria. Nonostante gli immediati interventi della Protezione Civile la marea nera ha raggiunto il fiume Po inquinando depuratori ed allevamenti di pesci. Oltre 3000 volontari sono intervenuti per aiutare gli animali rimasti vittime della marea nera e per aiutare a bloccare il suo cammino. L’immediato intervento ha permesso di aspirare buona parte del gasolio e dell’olio combustibile fuoriusciti dalle cisterne. Ad oggi la situazione risulta sotto controllo, la macchina dei soccorsi ha funzionato, ma le domande che aspettano una risposta sono molte: CHI HA APERTO LE CISTERNE? COSA BISOGNEREBBE FARE PER EVITARE FUTURI DISASTRI? GLI ALLEVAMENTI E LA FAUNA SONO VERAMENTE AL SICURO?

Lorusso Fabio classe III

Avvistato uno strano capriolo

Prato - Terra di unicorni Un giovane capriolo di 10 mesi è stato avvistato in una riserva naturale a Prato, in Toscana; fin qui nulla di strano se non fosse che il capriolo al posto delle normali corna ha in mezzo alla fronte un unicorno. Volete vederlo? Sarà difficile: si nasconde, scappa, forse sa di essere diverso o magari pensa che tra la sua specie è lui il più bello!! Martina Nolè classe classe III

Viaggio d’istruzione: Il Micromondo (Nemoli)

“IL MICROMONDO”, primo parco tematico sulla geologia della Basilicata, nasce da un’idea dei geologi lucani Patrizia Magnotti e Dario Rizzo, al fine di creare un impulso alla divulgazione delle conoscenze concernenti le Scienze della Terra ed una percezione più consapevole del paesaggio e delle dinamiche che lo hanno generato. Si tratta di un contenitore didattico unico nel suo genere, strutturato in modo da essere facilmente fruibile non soltanto agli esperti in materia, ma anche alle scolaresche di ogni ordine e grado o ai semplici curiosi che abbiano voglia di apprendere nozioni scientifiche in modo originale ed immediato. La struttura è ubicata sulle sponde del lago Sirino (Comune di Nemoli) alle pendici dell’omonimo monte.

Lago Sirino : La storia. Un'antica leggenda popolare narra che un contadino trebbiava il grano nel giorno della festa della Madonna del Sirino, e fu, per questo, fatto sprofondare coi suoi buoi nelle viscere della terra. Da questo episodio nacque il piccolo guscio d'acqua. Per la scienza, invece, è un tipico lago di sbarramento adagiato in una dolina e alle falde della vetta omonima, sugli 800 mt di altitudine (molto più a monte del bacino pleistocenico che 6OOmila anni fa invadeva la valle del Noce). Posto sull'ipotetico percorso dell'antica Via Popilia (ai Cerri è stata ritrovata una fornace romana) e nei pressi degli insediamenti arcaici di Irie e l'avanposto di Castelnuovo, il Lago - che appare già nelle carte del 1600 - in epoca feudale apparteneva all'Università di Rivello. Sul poggio i principi di Belmonte vi possedevano una villetta poi andata distrutta. Dal 1834 passò al Comune di Nemoli e quasi contemporaneamente fu sfiorato

dalla strada Consolare delle Calabrie, l'attuale SS 19, diventando crocevia nel 1857, con la Sapri-lonio. Il luogo alpestre, prima riservato a pochi intimi e ristoro degli armenti, venne ammirato dai viaggiatori dell'800, poi da quelli in ferrovia e più tardi dall'autosole. Sulle sue rive transitarono anche le Mille camice rosse di Garibaldi, in cammino verso il Volturno. Più tardi fu luogo di scorrerie brigantesche e, nel settembre del '45, divenne teatro dei bombardamenti angloamericani sulla ritirata tedesca. Più volte toccato alla carovana del Giro d'Italia e dal grande traffico Nord-Sud, fino all'avvento dell'autostrada è oggi un posto rinomato sia per la bellezza che per le attività commerciali.

http://ilmicromondo.com

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Attenti a …quando dite le bugie…

Spesso capita di dire bugie, di non mantenere promesse…ma state attenti! All’università di Zurigo, hanno trovato un modo per scoprire chi ha detto una bugia, infatti quando si provano delle emozioni, alcune zone del nostro cervello si illuminano. Quando diciamo una bugia, quando ci comportiamo male o siamo arrabbiati con noi stessi, o ci sentiamo in colpa, un’area del nostro cervello, come se facesse la spia, si illumina. Una di queste spie è l’amigdola, una ghiandola a forma di mandorla, che, ogni volta che ci sentiamo

in colpa, si illumina. Questo non si può vedere ad occhio nudo, ma con una foto speciale che si fa al cervello. Tutto ciò è stato provato facendo giurare ad alcune persone di mantenere le loro promesse. Ad alcune di queste la ghiandola-spia si è illuminata, scoprendo i bugiardi. Perciò, quando dite una bugia, state attenti! Ma… forse sarete scoperti lo stesso, anche senza quella speciale macchina!

Gaia Franco

Gioca con moderazione

I giochi elettronici sono un'arma a doppio taglio nel senso che ti invogliano a giocare sempre di più. Quindi si finisce con il passare delle giornate vicino ad un video game e ciò non va affatto bene. Il bambino che passa troppe ore a giocare rischia dei gravi problemi agli occhi e alle articolazioni delle mani.

NON GIOCARE PIU' DI UN'ORA!

Giovanni Lamonea Anche gli italiani sono stati emigranti

A Roma c’è un museo degli emigranti, per ricordare che anche gli Italiani sono stati emigranti. Molti partivano per trovare fortuna e soprattutto per cercare lavoro e per poter mangiare, perché in Italia c’ era molta povertà e partivano con le valige di cartone, piene di ricordi. In questo museo ci sono foto, cartoline, lettere, strumenti di lavoro. Gli Italiani andavano in diversi paesi, negli Stati Uniti, in Australia, in Argentina, in Svizzera, in Francia, in Germania… Alcuni affrontavano molte difficoltà nel viaggio, che non avveniva in aereo, per mancanza di denaro, prendevano le navi e impiegavano settimane intere o anche mesi, per arrivare ai paesi più lontani e spesso morivano durante il viaggio.

Ancora oggi gli Italiani emigrano per studiare, per laurearsi o per lavorare all’estero, oggi si dice che “emigrano i cervelli.”

Antonio Pergola

Insegnanti chiedono riscatto agli alunni bulli

Un’insegnante ha denunciato un suo alunno “bullo” e la pena per la famiglia sarà di €20.000 di risarcimento. Si pensa che dopo questo fatto, altre docenti seguiranno il suo esempio contro i ragazzi bulli. Due anni fa, un’insegnante di Monza venne fotografata con un telefonino dal suo alunno e messa su you tube. Il giovane venne sospeso 15 giorni, ma la prof al tribunale venne risarcita dai genitori. L’insegnante ha detto al Corriere della sera di non voler solo tutelare la sua immagine professionale,

ma lanciare un monito ai ragazzi e ai loro familiari. I legali dell’insegnante hanno chiesto ai giudici di lanciare una garanzia alla sua figura e il ragazzo è stato ritenuto colpevole di aver pubblicato immagini lesive alla reputazione dell’insegnante. Si devono tenere gli occhi aperti perché anche altre docenti potrebbero rivalersi contro gli alunni e i genitori, speriamo che non li portino di nuovo ai tribunali, chiedendo un risarcimento, ma sarebbe anche giusto.

Gabriele Damiano

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Laboratorio di storia: “Piccoli Detective alla ricerca degli

stereotipi nella preistoria”

Quadro di riferimento e motivazioni

L’ esperienza è stata condotta in una classe terza della scuola primaria “G. Rodari” (c/da Bucaletto) VII Circolo Potenza con n. 9 alunni, di cui uno portatore di handicap. L’ambiente di provenienza degli alunni è molto povero culturalmente, privo di ogni stimolo culturale e la scuola è l’unico centro di aggregazione sociale.

L’ attività laboratoriale per l’insegnamento della storia, iniziata nell’ anno scolastico 2006/07 (classe prima) con “Giochi di una volta”, è continuata nell’ anno scolastico 2007/08 ( classe seconda) con “Piccoli Detective” alla ricerca delle tracce per costruire la storia di una persona, e per l’anno scolastico 2008/09 con “Piccoli Detective alla ricerca degli stereotipi nella preistoria”. Sono un’insegnante con molti anni di insegnamento, ma ancora con tanta voglia di incontrare la curiosità dei bambini e il loro desiderio di scoprire, di fare, di imparare e di sapere. Ciò mi fa sentire tutta la responsabilità nell’operare delle scelte didattiche in modo da poter costruire dei percorsi di insegnamento accattivanti per stimolare l’interesse e la meraviglia per l’apprendimento. Da diversi anni seguo il corso di formazione organizzato dal CIDI di Potenza “Progettazione curricolare e percorsi didattici nella pratica laboratoriale” per l’area disciplinare storica in cui ho potuto sperimentare come funziona e si costruisce un laboratorio per l’insegnamento della storia. …... L’articolo continua sul sito: http/www.alboscuole.it/piccolireporters/ ed è

pubblicato su “Scuola e documentazione Le buone

pratiche in Campania e nel Mezzogiorno”

Rosa Massaro

Dislessia: Come si può aiutare lo studente dislessico

Siti utili:

www.iprase.tn.it/prodotti/materiali_di_lavoro/disle

ssia/p8.asp

www.ascuolaconilcomputer.splinder.com/

La violenza virtuale

I Cyberbulli sono persone cattive che fanno circolare attraverso i telefonini o internet fotografie, insulti. Quattro studenti di un istituito tecnico di Torino hanno pubblicato su Google un video che mostrava un giovane affetto da sindrome Down, insultato e picchiato. Il tribunale di Milano ha condannato tre dirigenti Google, il grande motore della ricerca di internet per non avere impedito nel 2006 la pubblicazione di quel video.

Michele Di Bello

Occorre un’alleanza stretta tra genitori, insegnanti ed esperti del settore. Lo studente va aiutato a prendere consapevolezza delle sue difficoltà e del suo diverso funzionamento intellettivo: essere una persona diversamente abile non vuol dire essere inferiori agli altri. Occorre conoscere e accettare queste differenze per trovare strategie alternative nell’affrontare i vari compiti scolastici. Alcune direttrici di questi aiuti potrebbero essere (Parziani, Consolaro, Bombardelli, 2002): • Credere nell’alunno, nel suo successo formativo, capirlo e sostenerlo nei suoi sforzi, gratificarlo rompendo il circolo vizioso della caduta dell’autostima e offrendogli sfide cognitive in grado di vincere;

• Ridurre il suo disagio concedendogli tempi più lunghi per svolgere i compiti, elaborare le domande e le relative riposte

• Utilizzare strumenti informatici dotati di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale;

• Utilizzare strumenti informatici come dei CD Rom interattivi per migliorare le capacità lessiche e ridurre il danno causato dal disturbo specifico (ad esempio: “Lettura di base 1” e “Lettura di base 2” di Andrich e Miato, Erickson, Trento, 2002);

• Utilizzare la calcolatrice. • Generalmente i ragazzi dislessici migliorano

notevolmente nell’accuratezza della lettura (leggere senza fare errori) e poco nella velocità, che resta sempre inferiore rispetto a quella dei ragazzi di pari età.

Anche nella nostra scuola per il Progetto europeo promosso dal Ministero è arrivata la frutta. La distribuzione attua il progetto 'Frutta nelle scuole - Nutrirsi bene, un insegnamento che frutta' condotto con Ue e Ministero dell'agricoltura. Sostenuto da fondi comunitari e nazionali (per 58% e 42%), coinvolge quasi tutti i Paesi dell'Unione e ha l'obiettivo di promuovere una corretta educazione alimentare per i bimbi tra 6 e 11 anni. Nella nostra classe già avevamo l' abitudine di mangiare a merenda, una volta a settimana, la frutta, quindi l'abbiamo accettata volentieri! Classe IV

FRUTTA A SCUOLA

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L’ALLEGRIA

Le tradizioni popolari della Basilicata

Le caratteristiche della Basilicata, nonché le vicende storiche e linguistiche dei suoi abitanti, hanno permesso che si conservassero intatte numerose tradizioni del patrimonio culturale della regione. Al periodo longobardo risalì la parola tedesca Mangergab, cioè dono del mattino, un dono che il marito fa alla moglie all’alba della prima notte di nozze. Altra usanza è quella del ceppo legata alla richiesta di fidanzamento da parte della ragazza amata, consiste nel posizionare davanti alla porta dell’amata un ceppo. Naturalmente anche la risposta della futura sposa è affidata ad un gesto simbolico, infatti se lei accetta porta il ceppo in casa, se rifiuta lo lascia

rotolare per la strada. E' noto che nel mondo delle tradizioni popolari intervengono fenomeni e reazioni in riti collettivi che provocano sentimenti di profonda partecipazione. Sia nella provincia di Matera che in quella di Potenza c’è l’usanza del lamento funebre che consiste in pianti e grida di dolore da parte delle donne. La prima fase è di completa isteria, manifestazione di dolore acuto; la seconda fase assume i toni di lamento melodico in cui si esaltano le lodi del defunto. Roberta Dubla

La storia commovente di Phaubert a cui è rimasto solo il fratellino

Phaubert ha 14 anni, è steso su una barella mentre suo fratello Charles, 12 anni, gli stringe la mano, lo coccola, gli parla dolcemente. "Ce la farai - gli dice - vedrai, adesso arriveranno anche mamma e papà". Phaubert, un viso dolce e sfigurato dalla sofferenza e dalle ferite, ascolta. Tutt'attorno - nel quartiere Delmas della capitale haitiana Port-au-Prince, nel quale una casa su tre non è più in piedi - è un continuo vociare, inseguirsi di grida disperate di chi cerca i propri cari, ma Phaubert e Charles e altri loro due fratellini hanno avuto la fortuna di poter ricevere subito assistenza da un gruppo di operatori internazionali. La scuola di Phaubert, che frequenta l'equivalente della terza media italiana, non c'è più, non ci sono più la sua casa né quelle dei vicini. Quando il sisma ha devastato Port-au-Prince i genitori di Phaubert dovevano ancora rientrare da lavoro e non si sa se siano vivi. I volontari dicono che per prima cosa bisogna ricostruire, dove si può, le famiglie. Mentre si continua a scavare in cerca di sopravvissuti e si assistono i feriti con i pochi mezzi a disposizione, l'urgenza si sposta sui cadaveri per questioni sanitarie, bisogna trovare il modo di smaltirli in fretta per evitare il diffondersi di malattie; urgente è anche reperire acqua potabile e generi di prima necessità. Ma lì manca tutto: i feriti sono tantissimi, gli ospedali statali sono in generale gravemente danneggiati e comunque a corto di materiali; mancano medici, chirurghi, materiale da chirurgia e sutura. Superata questa fase, il problema più importante da affrontare sarà quello degli sfollati organizzando rifugi provvisori, reperendo kit per igiene. Ancora incerto il bilancio dei morti e dei feriti Francesco Pio Lo Giurato

”PANE E ACQUA NELLA SCUOLA DI VICENZA”

Infatti, visto che non hanno pagato, il comune ha stabilito che questi bambini mangeranno pane e acqua. I genitori insolventi degli alunni che non hanno pagato sono 9. Qualche giorno prima, il comune ha mandato una lettera ai genitori, dove c’era scritto chiaramente che chi non portava i soldi avrebbe mangiato pane e acqua. La preside della scuola, non ha accettato questo affronto, infatti ha chiesto ai bambini che hanno pagato, di condividere il loro pranzo con gli altri alunni.

Secondo me, il comune non si sarebbe dovuto comportare in questo modo perché, ha ragione sul fatto che avrebbero dovuto pagare, però non avrebbe dovuto fare questo a dei bambini. Se io fossi stato uno dei bambini, non mi sarei molto preoccupato e avrei continuato a “guardare avanti”. Inoltre, mi dispiace per i bambini, perché devono mangiare come gli altri e non mangiare un misero panino e una bottiglia d’acqua. Questo, il comune lo deve capire e deve cambiare atteggiamento!!

Gabriele Damiano

In questi giorni, in un comune di Vicenza, nel Veneto, dei bambini che non hanno pagato la mensa della loro scuola, sono stati puniti. Per questo fatto, molti hanno detto: perché trattare così dei bambini?

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Pierino e la nonna Pierino e la nonna stanno passeggiando. Ad un certo punto Pierino vede un euro per terra e dice:<<Nonna c’è un euro per terra!>> E la nonna risponde:<<No Pierino, le cose da terra non si prendono!>> Così continuano la passeggiata, quando all’improvviso Pierino dice:<<Nonna, ci sono cinque euro per terra>> La nonna ormai stanca risponde :<<Pierino ti ho detto che le cose da terra non si prendono!>> Poi la nonna cade e dice:<<Pierino aiutami ad alzarmi!>> E Pierino risponde:<< No nonna, le cose da terra non si prendono!!>>.

Il fantasmino formaggino Ci sono un francese, un italiano e un inglese e stanno dormendo in tenda. Ad un certo punto arriva il fantsmino formaggino, va dall’inglese e dice:<<Sono il fantasmino formaggino!!>> E l’inglese scappa. Poi va dal francese e dice:<<Sono il fantasmino formaggino!!>> E il francese scappa. Infine va dall’italiano e dice:<<Sono il fantasmino formaggino>> E l’italiano risponde: << Ehi, vieni qui che ti spalmo sul panino!!>>

Gara d’acqua Ci sono un italiano, un francese e un cinese che stanno facendo una gara a chi beve più acqua. L’italiano beve 2 litri, il francese 4 litri e il cinese 45 litri. Allora l’italiano chiede:<<Ma come hai fatto a bere tutta quell’acqua?>> E il cinese risponde: << Io non essele cletino, ho messo pannolino!!>>.

Irene e la scatola di cereali La mamma chiede a Irene:<<Come mai mangi i cereali così lentamente?>> Irene risponde:<<Perché sulla scatola c’è scritto “Consumare entro il 2011!!>>.

Il bambino

Al bambino nel suo lettino, batte forte il cuoricino, sul cuscino il bambino lì ci dorme. l bambino piccolino, sembra proprio un fiorellino. La mammina è lì vicino per vedere che cosa combina. Sta nel letto e non si muove, allora è proprio dormiglione! Angela Sabia

Il lato positivo

Nella nostra città, per evitare il traffico nel centro storico, hanno aperto le scale mobili e gli ascensori che collegano Rione Mancusi con il centro storico, così i cittadini possono lasciare le macchine nel parcheggio multipiano e raggiungere il centro di Potenza. Io qualche volta vado in centro sulle scale mobili e mi piace tanto perchè mi diverto. Nel periodo natalizio lungo il percorso di un’altra scala mobile che collega viale Marconi con il centro c’ è stata una mostra di presepi artigianali, tutti molto belli: si respirava un ‘aria di festa. Presto chiuderanno il traffico nell centro storico e la gente utilizzerà più spesso sia le scale mobili e sia gli ascensori. Che bello!!!..Nel centro storico non ci saranno tante automobili che inquinano la città. Questo è il lato positivo. Serena Vaccaro

Un po’ di barzellette

S’io avessi una botteguccia, fatta di una stanza, vorrei mettermi a vendere... Sai cosa? L’allegria, e poi portarla a tutta la via. L’allegria, la gioia, la pace tutto questo donerei e un bravo bambino sarei, da mamma e papà correrei e con loro tutto il tempo giocherei. Roberto Santarsiero

L’Allegria

Ilenia Antonizzi

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• 2004-05: PRIMO

Premi e Riconoscimenti

Ai Piccoli Reporters

Abbiamo vissuto insieme una bellissima esperienza! Per me, una bella soddisfazione essere riuscita a contagiarvi la passione per la scrittura motivata, che avesse uno scopo. Ciò vi ha permesso di esprimere le vostre idee, il vostro punto di vista, le vostre emozioni nel riferire un fatto, in modo da rendere questo giornalino sempre più ricco di contenuti. Mi auguro che questo sia solo l’inizio per un uso sempre più consapevole di Internet, come uno strumento utile per comunicare con persone e realtà diverse dalla vostra, che vi permetta di allargare gli orizzonti della vostra realtà territoriale e maturare nuove conoscenze, abituandovi all’ascolto, alla condivisione e al rispetto. Grazie ad Internet non ci perderemo di vista, mi raccomando! Ritroviamoci in questo mondo virtuale, nel blog www.ascuolaconilcomputer.splinder.com, su Facebook, Twitter, Alboscuole, Albopress, http://videodidattica.ning.com Ricordatevi di navigare sempre accompagnati da un adulto e di rispettare e regole! Vi abbraccio tutti

maestra Rosa Massaro Potenza 4/06/2010

Valutazione Gold-Indire dell’esperienza

“Piccoli detective a caccia degli stereotipi

della preistoria”

L' esperienza premiata "Piccoli detective" ha

riportato la seguente votazione:

OTTIMO

nella PROGRAMMAZIONE, nella

METODOLOGIA, nella REALIZZAZIONE

del prodotto finale, nella FRUIBILITA' per

la CHIAREZZA e ACCURATEZZA nella

RICOSTRUZIONE del percorso, per la

DIMENSIONE DI RETE, per la

CONTINUITA' VERTICALE,

INNOVAZIONE, COERENZA e

TRASFERIBILITA'....

http://gold.indire.it/nuovo/gen/show-

s.php?ObjectID=BDP-GOLD000000000023A21C

Piccolireporters nella TOP TEN

con articoli pubblicati: 1.618

www.alboscuole.it/statistiche.aspx?view=top_

ART