Gestione della Chioma in Viticoltura
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Gestione della chioma in viticoltura
Vito Mezzapelle: http://www.antichivigneti.eu
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COSA SI INTENDE PER INTERVENTO IN VERDE?
L’INSIEME DEGLI INTERVENTI “CESORI” CHE AVVENGONO DURANTE IL PERIODO
VEGETATIVO DELLA VITE
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SI TRATTA DI DIVERSE OPERAZIONI CHE CONSISTONO NELLA RIMOZIONE DI GEMME, GERMOGLI, FOGLIE E GRAPPOLI ESEGUITE
DURANTE LA FASE VEGETATIVA
QUESTE SI PROPONGONO DI:Migliorare l’equilibrio vegeto-produttivo, Eliminare eventuali errori commessi con la potature invernale, Evitare dannose piaghe, Migliorare l’efficienza dei trattamenti antiparassitari,Rendere agevole la meccanizzazione,ecc.
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Fattori che influenzano la vigoria
Ambientali e colturali:
•Terreno (fertilità)•Portinnesto (vigoria)•Densità di piantagione•Forma di allevamento•Carica di gemme•Potatura lunga o corta•Concimazione•Irrigazione•Inerbimento•Trattamenti antiparassitari
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Le operazioni di potatura verde comprendono:
•Degemmazione e scacchiatura•Spollonatura•Cimatura•Posizionamento e legatura dei germogli
(condizionamento della vegetazione)•Defogliazione•Diradamento dei grappoli•Anulazione•Appassimento
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L’effetto degli interventi in verde è evidente per alcune cultivar non lo è per
altre • La risposta, in termini quantitativi, non è sempre la
stessa ed è fortemente legata al “sistema vigneto” in cui vengono effettuati
• Alcuni interventi in verde producono un aumento del carico zuccherino accompagnato da un aumento della produzione, altri invece producono un aumento del carico zuccherino mantenendo invariata la produzione
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• L’anulazione del capo a frutto e del ceppo all’allegagione producono un aumento sia della produzione che della quantità di zuccheri per ettaro
• L’anulazione del capo a frutto e la defogliazione nella zona dei grappoli effettuati all’invaiatura provocano soltanto un aumento del contenuto zuccherino ma non della produzione
• La defogliazione e la cimatura all’allegagione producono una riduzione (oppure in alcuni casi un “non aumento”) della produzione ma favoriscono, anche se in maniera lieve, l’accumulo dello zucchero
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• Probabilmente gli interventi in verde producono i maggiori effetti in situazioni limitanti
• Bisognerà verificare la possibilità di effettuare ogni anno l’intervento in verde, sulla durata delle piante, si potrebbe ipotizzare altresì la necessità di attuarli a filari alterni
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DEGEMMAZIONE E SCACCHIATURA
Rimozione di gemme ai primi stadi di sviluppo (fase
di gemma cotonosa e di punta verde)
Rimozione di germogli ancora molto giovani (pochi
centimetri di lunghezza)
Quando effettuarli:assumono una rilevanza particolare all’inizio della
terza stagione vegetativa quando, nella maggior parte di casi, la struttura della vite viene ad essere costituita
in preponderanza da legno di un anno
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SPOLLONATURA O MONDATURA
Consiste nella soppressione dei succhione o polloni, che spuntano dal legno vecchio o dal portainnesto e che
diventano subito vigorosi a danno dei germogli che ci interessano.
•Bisogna intervenire precocemente•In alcuni casi è voluto (rinnovo del cordone permanente)
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CIMATURA E CASTRAZIONE
La cimatura è l’intervento che prevede la rimozione dell’apice vegetativo e di un numero variabile di foglie
sottostanti
Quando la cimatura è particolarmente leggera (rimozione del solo apice e di due o tre foglioline apicali) viene spesso denominata “castrazione”
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Le finalità e gli scopi di questa operazione variano sensibilmente in rapporto alla fase del ciclo vitale
della pianta, alla fase fenologica di intervento, ed alla intensità del taglio
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GLI SCOPI DELLA CIMATURA
Per la fase di allevamento:- equilibrare delle strutture (tralci o cordoni) che dovranno
poi assicurare la funzione produttiva, agendo tramite la rimozione della dominanza apicale che può sbloccare alcune femminelle;
- promuovere la crescita dei germogli destinati a costituire la struttura produttiva limitando la competizione esercitata da altri apici vegetativi.
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Per la fase di piena produzione- limitare l’ingombro dimensionale della chioma e
migliorare l’efficienza nell’di macchine e attrezzi nel vigneto
- migliorare il microclima a livello di zone strategiche della chioma (es. fascia dei grappoli e zona basale dei tralci);
- condizionare il portamento e la distribuzione della vegetazione
GLI SCOPI DELLA CIMATURA
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EPOCA D’INTERVENTO
-Effettuata una decina di giorni prima della fioritura, su vitigni vigorosi, favorisce l’allegagione venendo ad interrompere la forte attività vegetativa che induce la colatura; l’eliminazione dell’apice causa un maggior sviluppo di femminelle.
-Cimature via via più tardive asportano quote crescenti di foglie mature e quindi pienamente efficienti; non viene stimolata l’emissione di femminelle.
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INTENSITA’ DI TAGLIO
In generale, cimando sempre più “corto” si stimola la formazione di femminelle più vigorose ma, al tempo stesso, si riduce il numero massimo di femminelle che che possono sviluppare e che, forzatamente, equivale al numero di nodi mantenuti sul germoglio principale.
E da rendere noto che:-Tagli molto severi (7-8 nodi), eseguiti precocemente, possono contare su un recupero di superficie fogliare (emissione femminelle)-Tagli molto severi eseguiti tardivamente, possono determinare una limitazione permanente della superficie fogliare, con ripercussioni negative sulla maturazione
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POSIZIONAMENTO E LEGATURA DEI TRALCI ERBACEI
(condizionamento della vegetazione)
Il palizzamento dei germogli è un operazione fondamentale ed obbligatoria in quasi tutte le forme
d’allevamento della vite
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PERCHE’ SISTEMARE I GERMOGLI
-Separazione fisica della fascia produttiva da quella vegetativa
-Migliore agibilità dell’interfilare
-Migliore arieggiamento dei grappoli
-Operazione di vendemmia facilitata
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COME SI PUO’ EFFETTUARE
•Legatura a macchina
•Legatura manuale
•Impiego delle coppie di fili mobili(condizionamento della vegetazione)
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QUANDO DEFOGLIARE?
Prima di defogliare la zona dei grappoli si devono porre in atto alcune osservazioni:
-valutazione visiva del grado di copertura dei grappoli
-densità dei germogli per lunghezza di parete (15-20 unità per metro). Valori che eccedono questa soglia suggeriscono l’opportunità di intervenire con la defogliazione.
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La sfogliatura totale primaverile influisce negativamente anche sulla differenziazione delle gemme e di conseguenza sul raccolto dell’anno successivo
Sfogliatura all’invaiatura (10-15gg prima della vendemmia): migliora la maturazione delle uve e favorisce la botrytis nobile e ridurre quella grigia, effettuata precocemente, favorisce l’ispessimento della buccia favorendo l’accumulo di polifenoli
Quando effettuare la sfogliatura?
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Come effettuare la sfogliatura?
-Eliminare il meno possibile superficie fogliare utile alla nutrizione dei grappoli
-È meglio cominciare dalle foglie vecchie basali, da quelle ombreggiate o che favoriscono ristagni di umidità, rispettando le 6-7 foglie sopra l’ultimo grappolo
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• Il condizionamento provoca :una maggiore % di grappoli esterni
un minore spessore della chioma
una fascia produttiva più regolare
minore quantità di uva
maggiore % zuccheri
possibile aumento del numero dei filari per ettaro
Il condizionamento
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PERCHE’ DIRADARE I GRAPPOLI?
Eseguito su viti adulte viene effettuato per conseguire diversi scopi:
-indurre, in viti che presentano già un soddisfacente equilibrio vegeto-produttivo, caratteristiche compositive particolari (produrre vini destinate a fasce di mercato alte)
-riportare in equilibrio viti che presentano un eccesso di carica di uva in rapporto alla propria capacità vegetativa (maturazione incompleta)
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QUANDO INTERVENIRE
ALLEGAGIONE-acini più grossi
-stimola l’attività vegetativa(annullamento degli effetti benefici attesi)
INVAIATURA-facile scelta dei grappoli da rimuovere
-migliore risultato qualitativo
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QUANTO ELIMINARE?
-La quantità di uva asportata varia, di solito, fra il 20 ed il 60% di quella pendente
-Eliminazione dei secondi e terzi grappoli in termini di inserzione sul germoglio, o con conformazione anomala
Il diradamento potrà essere calibrato ogni anno in funzione della carica di uva pendente e della superficie fogliare funzionale al momento dell’intervento
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APPASSIMENTO DEI GRAPPOLI SULLA PIANTA
I frutti fisiologicamente maturi sono progressivamente isolati dalla pianta con la perdita delle funzioni (collegamento e trasporto) del rachide
Privati di tutti gli apporti ed esposti all’azione del sole e dell’aria gli acini perdono consistenza e raggrinziscono
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ANULAZIONE PRIMA DELLA FIORITURA
Provoca un aumento dell’allegagione, grazie all’accumulo di gibberelline e di sostanze organiche che si viene a creare
La produzione viene accresciuta e di conseguenza si ha una diminuzione dello zucchero, del vigore e della vitalità della pianta, per cui si consiglia di praticarla ad anni alterni
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ANULAZIONE ALL’INVAIATURA
Praticata alla fine dell’accrescimento dei germogli, provoca un aumento della pressione osmotica, aumenta il contenuto polifenolico, il grado zuccherino migliorando la qualità delle uve
È ipotizzabile come tecnica alternativa al diradamento mantenendo standard produttivi elevati