Genzano - R4...1 R4 M.I.U.R. – Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO...
Transcript of Genzano - R4...1 R4 M.I.U.R. – Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO...
1
R4
M.I.U.R. – Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
ISTITUTO COMPRENSIVO “GIUSEPPE GARIBALDI” – RMIC8BA001
Sede legale Via E. De Amicis, 12 - 00045 Genzano di Roma (Roma) – C.F.
90049470587
Telefono: 06/9395.3112 – Fax 06/93711.288 [email protected]; [email protected];
Sito web www.istitutocomprensivogenzano.it
Piano Triennale dell’Offerta Formativa
( Legge n. 107 del 13 luglio 2015)
2016/2019
AGGIORNATO E MODIFICATO dal Collegio dei Docenti in data 6 novembre
2017, con delibera n. 5 ed approvato dal Consiglio d’Istituto in data 6
novembre 2017 con delibera n. 2
2
INTRODUZIONE
Il P.T.O.F., acronimo di Piano Triennale Offerta Formativa,(Legge n.107del 13 luglio
2015) è il documento dichiarativo ed esplicativo dell’identità culturale della scuola. Ha
durata triennale, ma potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre di ciascun
anno scolastico.
E’ la risultanza di una progettualità formativa, complessiva e collegiale e, attraverso esso,
l’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi”, garantisce l’esercizio del diritto degli studenti al
successo formativo e alla realizzazione delle caratteristiche individuali, secondo principi di
equità e di pari opportunità.
Il P.T.O.F. si rivolge:
agli alunni, protagonisti del nostro “essere scuola”;
ai genitori, fornendo loro elementi di conoscenza del processo globale d’intervento
della scuola sugli alunni;
agli operatori della scuola, definendo le finalità, gli obiettivi, la gestione delle
risorse e la valutazione;
alle istituzioni e agli enti, cercando forme collaborative per soddisfare obiettivi ed
esigenze.
Viene elaborato dal Collegio dei docenti, sulla base degli indirizzi per le attività della scuola
e delle scelte di gestione e di amministrazione definite dal Dirigente Scolastico, ed è
approvato dal Consiglio d’Istituto.
La scuola è il nostro Passaporto Per il futuro, poiche’ il domani Appartiene a coloro che oggi Si preparano ad affrontarlo.
Malcolm little
3
“… La scuola promuove un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, esprimere curiosità, assumere
sempre maggiore consapevolezza di sé…”
“…Propone situazioni e contesti in cui gli alunni riflettono per capire il mondo e se stessi, trovano stimoli per sviluppare il pensiero analitico e critico, coltivano la
fantasia e il pensiero originale, si confrontano per ricercare significati e condividere possibili schemi di comprensione della realtà, riflettendo sul senso e le
conseguenze delle proprie scelte”.
D.M. 16/11/2012 N. 254 Regolamento recante
Indicazioni Nazionali per il Curricolo
4
PREMESSA
L’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi”, nell’elaborazione della sua Offerta Formativa, si
ispira al rispetto di quanto sancito negli artt. 3, 30, 33, 34 della Costituzione della Repubblica
Italiana ed in particolare ai principi di:
Uguaglianza
Accoglienza ed integrazione
Partecipazione e trasparenza
Libertà di insegnamento
Formazione ed aggiornamento
Pertanto, nell’erogazione del servizio scolastico, s’impegna a:
garantire e realizzare un percorso formativo coerente ed unitario tra i diversi
ordini di scuola;
accogliere, rispettare e valorizzare le diversità linguistiche, culturali e fisiche
con particolare attenzione per gli alunni stranieri e per gli alunni diversamente
abili;
favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie al progetto
educativo della scuola nel rispetto dei ruoli di ciascuno.
5
CHI SIAMO
L’Istituto Comprensivo “Giuseppe Garibaldi”, attualmente costituito dalle Scuole
dell’Infanzia e Primaria De Amicis, Marchesi e Landi e dalla Scuola Secondaria di I grado
G. Garibaldi, è nato nel tempo grazie a due distinte operazioni di “dimensionamento”.
Nell’anno scolastico 2000/2001, con deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 5654
del 30/11/1999, è stato approvato il Primo Piano di Dimensionamento delle Istituzioni
Scolastiche, elaborato ai sensi del D.P.R. n 233 del 18 giugno 1998 (Regolamento recante
norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche e per la determinazione
degli organici funzionali dei singoli Istituti) e il Plesso Landi si è unito alla Scuola
Secondaria di Primo Grado “G. Garibaldi” per formare un Istituto Comprensivo denominato
“ISTITUTO COMPRENSIVO GENZANO”.
Successivamente, secondo quanto disposto dal nuovo Piano di Dimensionamento Scolastico
(decreto n. 22 dell’Ufficio Scolastico regionale per il Lazio, del 21 febbraio 2012), dal 1°
settembre 2012 ai plessi delle scuole “Landi” e “G. Garibaldi” si sono uniti il plesso “E.
De Amicis” e il plesso “C. Marchesi”, formando un Istituto Comprensivo denominato
“ISTITUTO COMPRENSIVO G. GARIBALDI”.
L’istituto ha sede legale a Genzano di Roma, in via E. De Amicis, 12, ed è costituito da una
popolazione scolastica complessiva di oltre milletrecentosessanta alunni, divisi nei tre ordini
di scuola: scuola dell’Infanzia, scuola Primaria e scuola Secondaria di primo grado.
6
IDENTITA’ SOCIO- ECONOMICO- CULTURALE
DEL TERRITORIO
Genzano di Roma, situata sui Colli Albani a ridosso del Parco dei Castelli Romani, offre
ambienti naturali diversi: il lago, il bosco, la campagna e il mare a soli trenta chilometri da
Roma.
Le origini della cittadina sono molto antiche e le testimonianze di una cultura contadina
feudale sono presenti nel Centro Storico.
La realtà socio-economica è in continua evoluzione: la sua economia si fonda sempre più
sul settore terziario ed in particolare quello della ristorazione, ma restano fiorenti le attività
artigianali e agricole.
I prodotti tipici più valorizzati sono il vino e il pane.
Genzano ha mantenuto e sviluppato alcune delle sue tradizioni come la “Festa del pane
casareccio” e la tradizionale “Infiorata”, che ogni anno riscuotono sempre maggiori
consensi fra i cittadini ed i turisti che numerosi vi partecipano.
Nella composizione della realtà sociale del nostro paese si rileva, in particolare, da qualche
anno:
• una composizione eterogenea degli alunni relativamente all’estrazione e al profilo
socio- culturale ed economico;
• un intenso fenomeno di urbanizzazione e di incremento demografico legato ad un
notevole sviluppo edilizio e caratterizzato da immigrazione sia da Roma, sia da Paesi
comunitari che da Paesi extracomunitari..
Il Territorio è dotato di strutture e associazioni di tipo sportivo, ricreativo e culturale:
palestre, piscine, campi di calcio e di tennis, cinema, biblioteca e oratorio.
7
8
iSTiTUTo compRenSiVo “G. GaRiBaldi”
CODICE
MECCANOGRAFICO
CODICE
FISCALE
INDIRIZZO RECAPITI TELEFONICI
RMIC8BA001 90049470587 VIA E. DE AMICIS,
12
06/93953112
Fax 06/93711288
Pec
Sito web
www.istitutocomprensivogenzano.it
PLESSO “EDMONDO DE AMICIS” CODICE
MECCANOGRAFICO
INDIRIZZO RECAPITO
TELEFONICO/FAX
RMEE8BA024
VIA E. DE AMICIS,2
06/9396046
PLESSO “CONCETTO MARCHESI” CODICE
MECCANOGRAFICO
INDIRIZZO RECAPITO
TELEFONICO/FAX
RMEE8BA035
VIA DELLA SELVA, 154
06/93711326
PLESSO “LANDI” CODICE
MECCANOGRAFICO
INDIRIZZO RECAPITO
TELEFONICO/FAX
RMEE8BA013
VIA F. GULLO, 2
06/9370341 06/9370572
9
ORARI DI RICEVIMENTO
APPUNTAMENTI CON IL DIRIGENTE SCOLASTICO
• IL DIRIGENTE SCOLASTICO RICEVE ESCLUSIVAMENTE SU APPUNTAMENTO DA CONCORDARE TELEFONANDO AL NUMERO: 06-93953112 O INVIANDO UNA MAIL ALL'INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA: [email protected]
D.S.G.A. (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi)
• RICEVE SU APPUNTAMENTO DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ TELEFONANDO AL NUMERO: 06-93953112 O INVIANDO UNA MAIL ALL'INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA: [email protected]
ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA:
• Lunedì: ore 12:30 - 13:30
• Martedì: ore 15:00 - 16:00
• Giovedì: ore 12:30 - 13:30
RICEVIMENTO DOCENTI:OLTRE AI COLLOQUI COLLEGIALI ED INDIVIDUALI STABILITI, I DOCENTIRICEVONO SU APPUNTAMENTO DA CONCORDARE TRAMITE COMUNICAZIONESCRITTA.
NON È CONSENTITO RICHIEDERE APPUNTAMENTI CON I DOCENTI DURANTEL'ORARIO SCOLASTICO
10
STRUTTURA DELL’ISTITUTO
L’Istituto Comprensivo Garibaldi è frequentato da circa 1250 alunni, dei tre ordini di
scuola (Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado).
Nell’Istituto lavorano oltre 170 docenti (circa 30 della scuola dell’Infanzia, oltre 100
della scuola Primaria, circa 50 della scuola Secondaria di primo grado), 6 addetti agli
uffici di segreteria e 14 collaboratori scolastici, oltre al Direttore dei Servizi
Generali e Amministrativi e al Dirigente Scolastico.
11
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ G. GARIBALDI ”
Via E. De Amicis, 12- Telefono: 0693953112 – Fax: 0693711288
Le radici storiche della scuola Secondaria di primo grado “G. Garibaldi” sono molto
profonde e risalgono al lontano 1946, allorché il Direttore Enrico Simonetti fondò l'Istituto
per l'Avviamento al Lavoro.
La scuola prende il nome da Giuseppe Garibaldi (Nizza, 4 luglio 1807 – Caprera, 2 giugno
1882), generale, patriota, condottiero e scrittore italiano. Noto anche con l'appellativo di
"Eroe dei due mondi" per le sue imprese militari compiute sia in Europa sia in America
Meridionale, è la figura più rilevante del Risorgimento e uno dei personaggi storici italiani
più celebri al mondo.
Nell'anno scolastico 1961/’62 l'Istituto si trasforma: nasce la SCUOLA MEDIA
UNIFICATA “G. GARIBALDI”.
Inizialmente la scuola utilizzava i locali dell'odierna sede del Comune di Genzano di Roma.
L'attuale sede, inaugurata nel 1969, risponde pienamente alle esigenze di una scuola ben
inserita nel quartiere, perfettamente idonea a soddisfare le esigenze culturali dei giovani e
priva di barriere architettoniche per i non deambulanti.
Circondata da un quartiere nuovo e moderno, offre agli allievi ampi spazi nel verde, aree
interne vaste e funzionali, una grande palestra e moderni laboratori di lingue e di
informatica per una educazione e formazione il più possibile adeguata alle istanze di una
società in evoluzione.
E’ sede della Presidenza e degli uffici di Segreteria.
12
SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA
“E. DE AMICIS”
Via E. De Amicis, 2- Telefono/fax: 069396046
La scuola Primaria e dell’Infanzia “E. De Amicis”, situata nel centro urbano, è collegata
alla struttura dell’Istituto Comprensivo G. Garibaldi ed all’Asilo Nido Comunale di Via San
Carlino.
Prende il nome da Edmondo De Amicis (Oneglia, 21 ottobre 1846 – Bordighera, 11 marzo
1908), scrittore e insegnante conosciuto per essere l’autore del romanzo “Cuore”, uno dei
testi più popolari della letteratura per ragazzi. Il complesso scolastico, situato in un ampio giardino con piante ad alto e basso fusto, è
composto da cinque palazzine, delle quali una riservata alla Scuola dell’Infanzia, tre alla
Scuola Primaria, una ai laboratori, alla sala multimediale, alla biblioteca, al laboratorio di
ceramica, alla palestra e alla mensa.
13
SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA
“ C. MARCHESI ”
Via della Selva, 154 – Telefono/fax: 0693711326
La scuola Primaria e dell’Infanzia “C. Marchesi” è inserita in una zona di recente
urbanizzazione.
Prende il nome da Concetto Marchesi (Catania 1° febbraio 1878 – Roma 12 febbraio 1957),
docente universitario, latinista, rettore dell’Università di Padova, accademico dei Licei,
politico e partigiano, che ha contribuito alla stesura della Costituzione della Repubblica
Italiana ed è stato deputato delle due prime legislature della Repubblica.
La scuola è composta da un unico edificio con spazi grandi e luminosi in cui sono presenti la
scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria.
L’edificio comprende un’ampia sala mensa, una sala multimediale, una biblioteca, una
palestra, un’aula riservata alle attività personalizzate, un laboratorio di ceramica e di
mosaico. Inoltre, è circondata da un ampio giardino.
14
SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA“LANDI”
via F. Gullo,2- Località Landi
Telefono/fax: 069370341 – Telefono: 069370572
La scuola Primaria e dell’Infanzia ”Landi” è situata nell'omonima frazione che prende il
nome da Olimpia Doria–Pamphili–Landi (nata a Roma il 21 ottobre 1854 e deceduta a
Roma il 7 settembre 1929), figlia del principe di Melfi e Senatore del Regno d’Italia Filippo
Andrea V. Olimpia sposò Fabrizio Colonna, principe di Avella (titolo riconosciuto nel
1911)e Signore nobile romano(titolo nobiliare), proprietario di Collepardo e di alcuni
terreni di Genzano di Roma che successivamente intestò a sua moglie.
La frazione Landi, distante circa 10 chilometri dal centro urbano, è stata istituita
ufficialmente dal Comune di Genzano di Roma nell’anno 1951. All’epoca era una zona
prevalentemente agricola. Soltanto negli anni successivi al 1960 si sono sviluppate le
abitazioni e la zona è stata investita da un processo di forte modificazioni nelle coltivazioni:
oltre ai vigneti sono stati impiantati uliveti e si è estesa la coltivazione di fragole in serre.
Già negli anni cinquanta esisteva una piccola scuola di appena due aule ed i servizi igienici.
Successivamente è stato costruito un nuovo edificio, che ha subito nel tempo alcune
modifiche rispetto alla sua struttura iniziale.
L’edificio comprende anche una palestra, una sala mensa, un’aula multimediale e una
biblioteca ed è dotata di connessione veloce ad Internet. Inoltre, tutte le aule della scuola
primaria sono dotate di Lavagne Interattive Multimediali.
15
MISSION
L’obiettivo generale dell’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi” è quello di assicurare il
successo formativo al singolo e alla collettività, attraverso la realizzazione di percorsi
formativi che mettano in condizione gli alunni, pur nel rispetto delle loro diversità, di
apprendere e di interagire nella realtà con pari opportunità. L’Istituto, inoltre, offre ai propri
studenti un percorso atto a favorire lo sviluppo:
dell’autonomia, nella gestione degli strumenti cognitivi;
delle abilità nel mettere a frutto l’esperienza di apprendimento vissuta;
della voglia di proseguire il proprio percorso di crescita personale e culturale;
dell’acquisizione di atteggiamenti e comportamenti corretti e responsabili;
della capacità di riconoscere e valorizzare i propri talenti e le proprie potenzialità;
di una cittadinanza responsabile e di una partecipazione attiva alla società civile;
della valorizzazione dell’incontro con culture diverse dalla propria, come forma di
arricchimento cognitivo e morale per costruire una scuola ispirata all’accoglienza e
all’inclusione.
Nessuno educa nessuno,
nessuno si educa da solo,
gli uomini si educano insieme,
con la mediazione del mondo. Paulo Freire
16
VISION
La meta verso cui desideriamo che l’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi” evolva nel
futuro e che ci impegniamo a perseguire è quella di una scuola:
altamente formativa in grado di promuovere, attraverso una pluralità di saperi,
di progetti, di integrazioni curricolari e di esperienze significative, la
maturazione di tutte le dimensioni della personalità dei propri alunni;
costruttiva, dove gli alunni apprendono attraverso un processo di costruzione
attiva e non per ricezione passiva di informazioni; interattiva, dove vengono favoriti i rapporti socio-affettivi tra gli alunni della
stessa classe e della stessa scuola, tra gli alunni e gli operatori scolastici; partecipata, che sappia instaurare rapporti di collaborazione con le famiglie,
con enti e associazioni operanti sul territorio, per migliorare la vita scolastica ed
innescare processi innovativi; integrativa, che valorizzi le differenze, crei legami autentici tra le persone,
favorisca l’incontro tra culture diverse e le differenti realtà sociali del territorio. che elabora iniziative a favore degli alunni in situazione di disagio personale e
sociale, in particolare, per realizzare relazioni di aiuto in termini di accoglienza
e/o di sostegno ai loro “progetti di vita”; organizzata e dotata di ambienti diversificati (laboratori), per svolgere attività
con attrezzature funzionali e flessibile negli orari e nelle tipologie organizzative,
per rispondere alle molteplici esigenze degli alunni e delle famiglie; accogliente, allegra, colorata, luminosa, spaziosa, in grado di rendere
piacevole e gratificante l’acquisizione dei saperi, di favorire ricche relazioni
sociali e di consentire attività ludiche guidate e giochi liberi; una scuola, quindi, come luogo di vita per docenti e alunni.
La conTinUiTa’ ci dà le radici, il cambiamento ci regala i rami,
lasciando a noi la volontà di estenderli e di farli crescere
fino a raggiungere nuove altezze. Pauline R. Kezer
17
FINALITA’ EDUCATIVE
DEI TRE ORDINI DI SCUOLA
Per finalità educative, s’intendono gli esiti di carattere generale al cui raggiungimento
concorre la scuola, in un rapporto di continuità tra scuola dell’Infanzia, Primaria e
Secondaria di primo grado, in collaborazione con le famiglie, gli alunni ed in sintonia con il
contesto territoriale.
Le finalità del nostro Istituto sono orientate a promuovere:
la crescita della persona, la sua formazione e la sua realizzazione nella
vita sociale come cittadino attivo e responsabile;
l’integrazione, lo sviluppo socio-affettivo e il rispetto e la conoscenza di
ogni forma di diversità;
lo sviluppo delle capacità’ e delle abilità’ di ciascuno, fornendo
strumenti adeguati.
la formazione di una coscienza civile ed una corretta interazione con il
territorio.
18
SCELTE METODOLOGICHE DELL’ISTITUTO
“QUando in una scuola si sviluppa un sistema di istruzione centrato sulla persona, in un clima favorevole alla crescita, l'apprendimento è più profondo, procede più rapidamente e si estende nella vita e nel comportamento dello studente più di quanto faccia l'istruzione acquisita nella classe TRadizionale.”
Per andare incontro ai bisogni formativi degli alunni, per facilitare l’apprendimento e
valorizzare le loro abilità, la metodologia adottata dell’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi”
si fonda sulla centralità dell’alunno che diviene il protagonista del proprio percorso di
apprendimento. Essa è di tipo laboratoriale perché è quella che meglio di altre offre la
possibilità a ciascuno di costruire il proprio percorso di apprendimento in un clima in cui
ognuno è libero di manifestare le proprie idee, i propri sentimenti, i propri punti di vista e di
apportare il proprio contributo nella costruzione collettiva dei saperi.
Tale metodologia si basa sull’esperienza come processo che vede coinvolta la persona nella
sua interezza, globalità, nei suoi modi di essere, di comportarsi e relazionarsi con gli altri. I
suoi punti di forza sono la metacognizione, il problem solving, l’interdisciplinarietà, il lavoro
di gruppo sui quali si costruisce e sperimenta l’importanza dell’impegno proprio e altrui per
la riuscita e il mantenimento di obiettivi comuni.
Il laboratorio è uno “spazio mentale attrezzato”, una forma mentis, un modo di
interagire con la realtà per comprenderla e/o per cambiarla.
Con il lavoro in laboratorio lo studente domina il senso del suo apprendimento, perché
produce ed opera concretamente.
Dimmelo e… prima o poi lo dimenticherò !
Mostramelo e… lo ricorderò !
Fammelo fare e …non solo lo capirò, ma lo saprò per sempre !
19
Un’altra delle metodologie adottate
dall’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi”, è
il Mastery Learning o “apprendimento per
padronanza”.
Il Mastery Learning è una modalità di
organizzazione dell'intervento didattico
molto attenta alle diversità individuali nei
ritmi, nei modi, nei livelli, negli stili e nei
tempi di apprendimento degli alunni.
Tale metodologia d’insegnamento pone, inoltre, particolare attenzione nel sostenere gli
alunni che presentano difficoltà e ritardi nei percorsi di acquisizione degli apprendimenti,
concedendo loro ulteriori momenti per l’assimilazione delle conoscenze non adeguatamente
possedute.
Le procedure didattiche che vengono attivate, mirano a rafforzare in ciascuno la motivazione
all’apprendimento mediante il successo, poiché il superamento di una difficoltà fa acquisire
all’alunno maggiore fiducia nelle proprie possibilità di riuscita al superamento della
successiva difficoltà.
Gli alunni conducono esperimenti, lavorano su consegne, interagiscono in classe, hanno
colloqui faccia a faccia con l’insegnante e sono guidati anche dai loro coetanei. Quando si
completa una unità, essi devono dimostrare di averne appreso il contenuto, altrimenti devono
recuperare e studiare nuovamente i concetti non appresi.
Il Mastery Learning “E’ una
filosofia dell’insegnamento secondo la quale,
in condizioni didattiche adeguate,
praticamente tutti gli studenti possono
imparare e imparare bene”. (Tassi, 1994)
20
Un altro dei metodi attuati per incentivare la produzione di idee che si realizza in gruppo, è il Brainstorming che significa letteralmente “Cervelli in tempesta”. Questa espressione è entrata nell'uso comune per indicare una modalità di lavoro di gruppo in cui viene sfruttato il gioco creativo dell'associazione di idee: la finalità è fare emergere diverse possibili alternative in vista della soluzione di un problema. Ogni alunno è stimolato a produrre in modo creativo quante più idee in una sessione di lavoro: ogni pensiero è registrato e poi discusso all'interno del gruppo e solo in un secondo tempo viene eseguita una cernita qualitativa delle idee. Oltre alle utili applicazioni pratiche nelle diverse discipline e nei vari argomenti di studio,
questa modalità di lavoro che si compone di due momenti distinti: produzione del massimo
di idee e valutazione e selezione delle idee, educa gli alunni alla collaborazione costruttiva e
all’ascolto reciproco, perché da ognuno può venire fuori qualcosa di buono.
Il Brainstorming (Cervelli in
tempesta), mira soprattutto alla capacità
di produrre molte idee, diversificate e
amplificate dal lavoro condotto in
gruppo, i cui pregi sono "l'interazione
fra le persone e la moltiplicazione dello
sforzo di ciascuno con quello di un
altro".
21
Il Cooperative Learning costituisce una specifica metodologia di insegnamento attraverso
la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi
corresponsabili del reciproco percorso. L’insegnante assume un ruolo di facilitatore ed
organizzatore delle attività, strutturando “ambienti di apprendimento” in cui gli studenti,
favoriti da un clima relazionale positivo, trasformano ogni attività di apprendimento in un
processo di “problem solving di gruppo”, conseguendo obiettivi la cui realizzazione richiede
il contributo personale di tutti.
Nei gruppi di apprendimento cooperativo gli alunni si dedicano con piacere all’attività
comune, sono protagonisti di tutte le fasi del loro lavoro, dalla pianificazione alla
valutazione, mentre l’insegnante è soprattutto un facilitatore e un organizzatore
dell’attività di apprendimento.
Rispetto ad un’impostazione del lavoro tradizionale, il Cooperative Learning presenta questi
vantaggi:
Migliori risultati degli alunni: tutti gli alunni lavorano più a lungo sul compito e con
migliori risultati, potenziando la motivazione intrinseca e sviluppando maggiori
capacità di ragionamento e di pensiero critico;
Relazioni più positive tra gli alunni: gli alunni sono coscienti dell’importanza
dell’apporto di ciascuno al lavoro comune e sviluppano pertanto il rispetto reciproco e
lo spirito di squadra;
Maggiore benessere psicologico: gli alunni sviluppano un maggiore senso di
autoefficacia e di autostima, sopportano meglio le difficoltà e lo stress.
Inoltre, le ricerche hanno evidenziato che il cooperative learning riduce il livello di violenza
in qualsiasi ambiente e gli studi sull'aggressività sottolineano che questo metodo è in grado
di eliminare la paura e il rancore, di esaltare valori quali l'onore, l'amicizia, la qualità, il
consenso.
Il Cooperative Learning, è uno specifico
metodo di insegnamento che applica particolari
tecniche di cooperazione nell’apprendimento in classe.
“Le risorse sono costituite dagli studenti che,
condividendo responsabilità e impegno, sviluppano e
migliorano le relazioni sociali in funzione anche di un
livello migliore di apprendimento” (M. Comoglio).
22
SERVIZI OFFERTI DALLA SCUOLA
Nell’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi”, per rispondere alle esigenze dell’utenza,
vengono organizzati i seguenti servizi:
SCUOLABUS – Il servizio è erogato dal Comune di Genzano di
Roma su domanda inoltrata presso l’Ufficio Urp-Protocollo.
MENSA – Il servizio è gestito ed erogato da ditte specializzate
nel settore, esclusivamente per le classi di scuola primaria a
tempo pieno e modulare e le sezioni della scuola dell’Infanzia a
tempo pieno. Sono garantiti pasti alternativi per alunni affetti da
celiachia o intolleranze alimentari.
PRE E POST SCUOLA – l’Istituto Comprensivo offre pre e
post scuola, in funzione delle esigenze e delle richieste. Nel
plesso “E. De Amicis” e nel plesso “C. Marchesi” il pre e il post
scuola sono gestiti da Associazioni esterne all’Istituto.
Nel plesso “G. Garibaldi” verranno attuati gratuitamente e con
personale interno, i seguenti corsi pomeridiani “Arte e
Immagine in Laboratorio”, “Let’s Talk – Consolidamento della Lingua Inglese”.
Inoltre, si prevede di realizzare il progetto “Potenziamento della Lingua Inglese in
collaborazione con il Cambridge”, per gli alunni della scuola Secondaria di primo
grado, il cui costo è a carico delle famiglie.
23
ORARI DELLE LEZIONI
SCUOLA MODELLO ORARIO Pre
scuola
Post
scuola Mensa Trasporto
GARIBALDI Scuola secondaria di primo grado
dal lunedì al venerdì,
ore 8:10 – 14:10
no si no si
DE AMICIS
Scuola dell’Infanzia
Tempo pieno (40 ore) dal lunedì al venerdì, ore 8:10 - 16:10
si sì si si
Tempo normale (25 ore) dal lunedì al venerdì, ore 8:10 - 13:10
si sì no si
Scuola Primaria
Tempo normale (28 ore):
lunedì, martedì, giovedì e venerdì:
ore 8:10 - 13:10
mercoledì: ore 8:10 – 16:10
si si si si
Tempo pieno (40 ore): dal lunedì al venerdì, ore 8:10 - 16:10
si si si si
MARCHESI
Scuola dell’Infanzia
Tempo pieno (40 ore): dal lunedì al venerdì, ore 8:00 - 16:00
si sì si si
Tempo normale (25 ore) dal lunedì al venerdì, ore 8:00 - 13:00
si sì no si
Scuola Primaria
Tempo normale (27 ore) lunedì, martedì, mercoledì, giovedì:
ore 8:00 - 13:30
venerdì: ore 8:00 – 13:00
si si no si
LANDI
Scuola dell’Infanzia
Tempo pieno (40 ore)
dal lunedì al venerdì, ore 8:30 - 16:30
no no si si
Scuola Primaria
Tempo pieno (40 ore) dal lunedì al venerdì, ore 8:30 - 16:30
no no si si
24
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Ai fini della propria azione formativa ed in virtù della propria autonomia didattico -
organizzativa, l’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi”, favorisce la collaborazione con:
Ente Locale;
Agenzie educative ed Associazioni sportive e culturali presenti sul territorio;
altre Istituzioni Scolastiche del territorio;
Comitato dei genitori;
Biblioteca;
Parrocchie;
Banche;
e la partecipazione a:
iniziative di scuole in rete;
attività proposte e/o gestite da enti ed operatori esterni;
iniziative proposte da associazioni presenti sul territorio.
Sono previste anche collaborazioni con esperti o volontari (genitori, docenti in pensione…)
per svolgere particolari attività didattiche, all’interno dei diversi Ordini di scuola affinché
scuola e territorio convivano in un continuo processo dialettico che coinvolga tutti gli attori
interessati.
La condivisione delle responsabilità promuove la solidarietà e contribuisce a creare un clima
di accoglienza e di dialogo reciproco. Si può in tal modo attuare la gestione condivisa della
scuola, nella quale ciascuno agisce con le responsabilità che gli competono, trovando
appoggio e collaborazione negli altri membri della comunità locale.
L’Istituto Comprensivo è, inoltre, aperto alle richieste di utilizzo dei propri spazi per
iniziative di carattere sportivo e culturale, purché in linea con le proprie finalità.
ASPETTI METODOLOGICI E ORGANIZZATIVI
In continuità con le scelte progettuali dei precedenti anni scolastici e con gli elementi di
miglioramento individuati dal R.A.V. (documento del Rapporto di Autovalutazione
dell’Istituto, elaborato ai sensi del D.P.R. 80/2013, Direttiva 11/2014, C. M. 47/2014), il
POF del triennio 2016-2019 cercherà di consolidare le azioni già avviate e ne metterà in
campo di nuove per:
1. favorire il successo scolastico di tutti gli alunni (con particolare riferimento alle
varie tipologie di bisogni educativi speciali di cui sono portatori);
2. garantire il benessere psicologico e fisico di tutti gli alunni mediante l’utilizzo di
metodologie inclusive, l’acquisizione di abitudini di vita sane e l’attenzione ai valori della
legalità, stimolando il dialogo interculturale;
3. aumentare le proposte di sperimentazione delle lingue straniere, in particolare
dell’Inglese, a partire dalla scuola dell’Infanzia;
25
4. potenziare le competenze linguistiche, logiche, scientifiche e digitali sin dai primi
anni di scolarizzazione;
5. monitorare la continuità verticale, in modo da garantire agli allievi analoghe
opportunità di apprendimento in tutti gli ordini di scuola, anche attraverso risultati a distanza.
CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Continuità scuola dell’Infanzia - scuola Primaria - scuola Secondaria di Primo Grado
“La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto del bambino- ragazzo ad un percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere a livello psicologico, pedagogico e didattico, uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto... La sua attuazione contribuirà a costruire l’identità del singolo individuo”. (D.M.04/03/1991)
L’attuazione di attività per favorire la continuità, nell’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi”,
ha lo scopo di rendere meno problematico il passaggio tra le diverse istituzioni educative,
rispettando le fasi di sviluppo di ciascun bambino e recuperando le precedenti esperienze
scolastiche in un momento alquanto delicato della crescita di ognuno.
“La continuità,oltre ad essere un momento di socializzazione, di scoperta di nuovi spazi, di conoscenza degli insegnanti, di preparazione di semplici percorsi didattici, è intesa come momento di reale e proficua collaborazione tra i docenti dei vari ordini di scuola che danno importanza alla centralità del bambino nel processo di insegnamento –apprendimento”.
Il nostro Istituto persegue una linea di continuità in senso verticale, orizzontale e trasversale.
La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare
lungo un intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta
collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici, la famiglia in primo luogo; quella
trasversale indica la continuità del processo formativo incentrato sui valori cognitivi ed
affettivi della persona, continuità come attuazione organica di obiettivi, contenuti e metodi
dei vari ordini di scuola. Inoltre, mette in atto specifiche strategie educativo-didattiche di
raccordo tra i diversi ordini di scuola che predispongono l’alunno allo “star bene a scuola”
con se stesso e con gli altri.
Ogni anno, vengono svolte attività che coinvolgono alunni delle classi ponte di ciascun
ordine di scuola: bambini dell’ultimo anno degli Asili Nido di via San Carlino e di via
Tevere di Genzano di Roma e alunni del primo anno della scuola dell’Infanzia del plesso E.
De Amicis, bambini di cinque anni della Scuola dell’Infanzia, alunni delle classi prime e
quinte della scuola Primaria ed alunni delle classi prime della scuola Secondaria di Primo
Grado.
Nell’anno scolastico in corso il nostro Istituto Comprensivo aderisce al progetto ACQUA:
BENE COMUNE. La scelta si è orientata sull'importanza di sensibilizzare gli alunni ad un
consumo consapevole e responsabile dell’Acqua.
26
La preferenza di questa tematica è orientata a:
far comprendere l'importanza dell'acqua come fonte primaria di sopravvivenza di tutti
gli esseri viventi;
comprendere che l'acqua è un bene comune;
comprendere l'importanza del rispetto e dell'uso consapevole dell'acqua al fine di
sensibilizzare ad un suo uso responsabile;
analizzare alcuni dati per sensibilizzare gli alunni alla comprensione che l'acqua non è
soltanto la risorsa che utilizziamo a casa, per bere o per uso personale, ma anche una
fondamentale risorsa di vita, necessaria alla produzione di materie prime e cibo.
Le classi conclusive della scuola primaria e quelle iniziali della scuola secondaria saranno
coinvolte nel progetto di Arte Dipingiamo l'Acqua, il quale prevede lo svolgimento di un
Laboratorio artistico con l'utilizzo di acquarelli per la realizzazione di disegni che verranno
esposti in una mostra di fine anno a conclusione del progetto. Quest’ultima iniziativa sarà
svolta con la collaborazione delle docenti di Arte della scuola Secondaria di Primo Grado.
Inoltre, le classi conclusive della scuola Primaria saranno coinvolte nel progetto Idiomas,
quel plaisir! Le docenti di lingua straniera terranno una divertente lezione di spagnolo e
francese in modalità parallela con l'ausilio di audiovisivi in aula Magna. Infine gli studenti
saranno coinvolti nel progetto Educare allo Sport.
Gli alunni delle classi prime della scuola Secondaria di Primo Grado, saranno implicati
nell'elaborazione di un video con foto, un power point o cartelloni sul tema “Acqua” che
mostreranno alle classi conclusive della scuola primaria.
Obiettivi generali:
conoscere gli spazi, gli ambienti e i materiali della scuola;
condividere esperienze, sviluppando lo spirito di collaborazione;
sperimentare e valutare il proprio senso di responsabilità;
promuovere il piacere della condivisione e dell’apprendimento collaborativo.
FINALITA’ ED ATTIVITÀ
Acqua: bene comune
mettere in atto strategie educative e attività che rendano la lettura un patrimonio
culturale durevole, un’attività piacevole, uno stile di vita;
educare all’ascolto e alla comunicazione con gli altri;
osservazione dell'acqua con attività che coinvolgano tutti i sensi partendo da ciò che
gli alunni sanno dell'acqua;
distinzione tra i vari tipi di acqua
storie e filastrocche sull'acqua
ascolto del Rap di denuncia e di stimolo alla mobilitazione sul tema dell'acqua
realizzato nell'ambito del progetto www.unabuonaoccasione.it. Artista : Rayden
Attività di pittura Dipingiamo L'Acqua
Classi ponte infanzia-primaria:
o lettura di storie e filastrocche sull'acqua
o distinzione tra i vari tipi di acqua
o attività grafico-pittoriche.
27
Classi ponte primaria-secondaria:
lettura e analisi della poesia Pioggia di F. G. Lorca e lettura storie sull'acqua o altri testi
a scelta delle docenti
dibattito guidato tra gli alunni sulle tematiche principali del testo scelto;
Scienze: l'acqua e la vita, Acqua liquida, ghiaccio e vapore acqueo, il ciclo dell'acqua,
l'acqua modella il paesaggio, diversi tipi di acqua
attività di scrittura creativa partendo dalla scelta di alcuni quadri con soggetto l'acqua
come spunto per una storia di fantasia.
visione del film IL BACIO AZZURRO film del 2015, diretto da Pino Tordiglione, sul
tema dell'acqua. Girato interamente in Irpinia e in parte del Sannio.
Visione di filmati sull'uso responsabile dell'acqua
Ascolto del Rap di denuncia e di stimolo alla mobilitazione sul tema dell'acqua
realizzato nell'ambito del progetto www.unabuonaoccasione.it. Artista : Rayden
Inoltre:
Laboratorio lingue straniere Idiomas, que plaisir! ( primaria-secondaria)
Lezione comparata di spagnolo e francese
Finalità educative e formative:
promuovere le lingue straniere “seconde” che si studiano nella scuola secondaria di
primo grado;
imparare le lingue straniere divertendosi;
avvicinarsi ad entrambe le lingue spagnolo e francese.
Obiettivi specifici:
promuovere l’acquisizione della capacità di collaborazione;
determinare un corretto approccio alle lingue straniere;
soddisfare le esigenze di gioco e divertimento in un clima collaborativo.
Educazione allo sport
Finalità educative e formative:
- educare a un corretto e sano sviluppo psico-fisico;
- acquisire la consapevolezza delle opportunità offerte dal gioco e dallo sport per lo
sviluppo di abilità prosociali (stare insieme).
Obiettivi specifici:
promuovere l’acquisizione della capacità di collaborazione;
determinare un corretto approccio alla competizione;
soddisfare le esigenze di gioco e divertimento in un clima collaborativo
Contenuti e attività:
o gare sportive per diverse fasce di età.
Si tengono incontri tra insegnanti dei tre ordini di scuola:
per il passaggio delle informazioni (continuità verticale) e per le attività di accoglienza
(continuità operativa);
per la verifica dell’inserimento degli alunni nel passaggio da un ordine di scuola
all’altro;
28
Sono organizzati gli “open day”, nei mesi di dicembre e gennaio, quali opportunità
promozionali e formative offerte dalla scuola, dedicate all’informazione e all’orientamento.
Si effettuano:
la presentazione degli ambienti delle scuole dei diversi ordini, attraverso il
coinvolgimento degli alunni in dinamiche di accoglienza e di condivisione delle
competenze acquisite;
gli incontri informativi con i genitori per offrire informazioni utili riguardo al
funzionamento, all’organizzazione e alle attività previste nel nuovo ordine di scuola.
E’ assicurata l’informazione e l’assistenza ai genitori nel momento delle iscrizioni.
Accoglienza
L’accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni atto a favorire
la conoscenza e “lo stare bene insieme”. Per una scuola "Essere accogliente" vuol dire
predisporre ambienti ed occasioni adeguati al "Progetto educativo", poiché essa non è solo
ambiente di apprendimento, ma anche luogo di vita e spazio di confine tra famiglia e società.
L’accoglienza è una modalità permanente nell’Istituzione Scuola, all’interno della quale
assume diversi significati. E’ apertura all’altro, disponibilità, ascolto, confronto, cura,
condivisione.
"Varcata la soglia dell'istruzione formale … il bambino viene proiettato in un
Universo complesso. Una scuola è in effetti molte cose insieme: è realtà fisica (la
struttura);è realtà istituzionale (i servizi); è realtà organizzativa contrassegnata
da regole e ritmi; è realtà assiologia retta da norme esplicite e implicite; è infine
una realtà relazionale fatta di rapporti. Non può essere dato per scontato il
naturale adattamento ad una siffatta realtà " (D. S. Maurizio Parodi). Di qui l'esigenza di codificare l'accoglienza in precisi percorsi in grado di accettare e
valorizzare le individualità, le energie, le competenze per promuovere le identità.
Prerogativa del nostro Istituto Comprensivo è accompagnare l’alunno nella sua "storia"
scolastica che ha inizio nella scuola dell'infanzia e continua poi per tutto il suo percorso
scolastico.
La fase di accoglienza, di norma, coinvolge tutte le classi, è prevista nel primo mese di
scuola ed è senz’altro fondamentale per un buon inserimento nella scuola e per una migliore
motivazione allo studio. Essa è essenzialmente un atteggiamento che contraddistingue
ciascun docente che attua tutti i giorni, in tutte le classi, con ciascun alunno che incontra.
L’accoglienza viene progettata con lo svolgimento di attività in comune tra gli alunni di
diversi segmenti e tra le classi "ponte", momenti di incontro e condivisione affinché si
realizzi una effettiva continuità che allarghi gli orizzonti di appartenenza.
Per un sereno e armonico inserimento nel contesto scuola oggi, occorre promuovere un
processo di socializzazione tra le diverse componenti, favorirne la comunicazione per
giungere alla condivisione di intenti e interessi, promuovere la valorizzazione di esperienze e
conoscenze e condividere regole di vita associata, per questo si ritiene importante il rapporto
29
di scambio e comunicazione con le famiglie e il territorio. L'agire educativo sarà
caratterizzato dal dialogo aperto ed accogliente per generare stati d'animo positivi e creare un
clima di sicurezza in cui ognuno possa esprimersi al meglio delle proprie capacità.
Orientamento
Il concetto di orientamento scolastico è legato al “sapersi orientare” per:
• educare all’autonomia e all’indipendenza;
• progettare il proprio futuro;
• costruire la propria vita.
L’orientamento mira ad osservare lo sviluppo cognitivo e psicologico degli alunni e a
formare e a potenziare in loro le capacità che permetteranno di scegliere in modo più
consapevole il futuro scolastico, formativo e professionale di ciascuno.
La nostra Istituzione scolastica sviluppa le proprie attività di orientamento, programmate
dalle Funzioni Strumentali, prevalentemente in due direzioni:
Orientamento formativo
Orientamento informativo
L’orientamento formativo è finalizzato alla maturazione dell’identità personale e tende
a rafforzare, attraverso le attività curricolari, la conoscenza del sé, la preparazione degli
alunni, lo sviluppo delle loro capacità di scelta, la consapevolezza di inclinazioni, interessi,
competenze, conoscenze maturate ed acquisite.
L’orientamento informativo è rivolto agli alunni delle classi terze della scuola
secondaria di primo grado. Consiste nel fornire all’alunno un’ampia e puntuale azione di
informazione sulle scuole Secondarie di Secondo Grado presenti sul territorio e sulle loro
caratteristiche.
Sono previsti:
incontri con psico-pedagogista e somministrazione di test attitudinali;
incontri con docenti delle scuole Secondarie di Secondo Grado del territorio;
incontri tra la Funzione Strumentale e i docenti referenti degli Istituti Superiori per
favorire l’inserimento degli alunni e lo scambio di informazioni e metodologie;
incontri tra docenti della scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado, per il
monitoraggio degli esiti degli alunni dopo l’uscita dalla scuola Secondaria di Primo
Grado.
30
Curricolo unitario Il Curricolo, espressione dell’autonomia scolastica e della libertà d’insegnamento, esplicita
le scelte scolastiche e l’identità del nostro Istituto Comprensivo e la sua costruzione è un
“processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione
educativa.” Esso struttura e descrive l’intero percorso formativo che l’alunno compie e nel
quale si fondono i processi relazionali e cognitivi.
La nostra Scuola, sempre attenta ai bisogni della “persona” e al suo bagaglio conoscitivo, ha
privilegiato, nell’elaborazione del Curricolo, allegato al Piano, le scelte didattiche più
significative e le strategie più idonee, sempre in riferimento al “profilo dello studente al
termine del primo ciclo d’Istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze e agli
obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina”.
E’ stato elaborato dalla “Commissione Curricolo”, secondo quanto previsto dalle Indicazioni
Nazionali (D.M. n. 254 del 16 novembre 2012) per:
assicurare un percorso graduale di crescita globale;
consentire l’acquisizione di competenze, abilità, conoscenze e quadri concettuali
adeguati alle potenzialità di ciascun alunno;
avviare attività di valutazione dei processi di insegnamento/apprendimento;
costruire una “positiva” comunicazione tra i diversi ordini di scuola del nostro Istituto.
Campi di esperienza, Ambiti disciplinari e Discipline
L’Offerta Formativa della Scuola si basa sulle Indicazioni Nazionali approvate con Decreto
del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) il 16 novembre 2012
ed elaborate ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 20
marzo 2009, n. 89.
Nei tre ordini di scuola che compongono l’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi” è possibile
individuare una continuità nell’organizzazione dei saperi, che si strutturano
progressivamente, dai campi di esperienza nella scuola dell’Infanzia, all’emergere delle
discipline nel secondo biennio della scuola Primaria, alle discipline intese in forma più
strutturata come “modelli” per lo studio della realtà nella scuola Secondaria di I grado.
La scuola dell’Infanzia accoglie, promuove ed arricchisce l’esperienza vissuta dai bambini
in una prospettiva evolutiva; le attività educative offrono occasioni di crescita all’interno di
un contesto educativo orientato al benessere e al graduale sviluppo di competenze riferibili
alle diverse età, dai tre ai sei anni.
Il primo ciclo d’istruzione, che comprende la scuola Primaria e la scuola Secondaria di
primo grado, accoglie gli alunni dai sei ai quattordici anni d’età. La finalità della scuola del
primo ciclo è quella di continuare a valorizzare le esperienze vissute con approcci educativi
31
attivi e di guidare gli alunni lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle
discipline e alla ricerca di connessioni tra i diversi saperi.
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
Campi di esperienza Ambiti disciplinari
e discipline
Discipline
I discorsi e le parole
Area linguistica
-Italiano
-Inglese
Italiano
Inglese
Francese e Spagnolo
La conoscenza del mondo
Area scientifico-logico-
matematica
-Matematica
-Scienze
-Tecnologia
Matematica
Scienze
Tecnologia
Il sé e l’altro
Ambito socio-
antropologico
-Storia
-Geografia
-Religione
Storia
Geografia
Religione
Il corpo in movimento Area motoria
-Educazione Fisica Educazione Fisica
Immagini suoni e colori Ambito espressivo
-Arte e immagine
- Musica
Arte e immagine
Musica
32
Articolazione offerta formativa disciplinare Per il raggiungimento delle finalità e per la realizzazione di tutte le attività comprese nel
P.T.O.F., l’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi” ha adottato la seguente modalità
organizzativo-funzionale, come previsto dalla normativa vigente e dal Regolamento
dell’Autonomia scolastica.
Scuola Primaria
L’istituto Comprensivo “G. Garibaldi” offre, per la scuola Primaria, due modelli di tempo
scuola attivati sulla base della scelta delle famiglie e in rapporto all’organico assegnato:
tempo normale: 27 ore settimanali di lezione con un rientro pomeridiano +1 ora
settimanale di interscuola (mensa), per un totale di 28 ore.
tempo pieno: 30 ore settimanali di lezione + 5 ore settimanali di interscuola (mensa) +
5 ore di post mensa, per un totale di 40 ore.
TEMPO NORMALE DISCIPLINA CLASSE I CLASSE II CLASSE III- IV - V
ITALIANO 9 8 7
MATEMATICA 7 7 7
STORIA 2 2 2
GEOGRAFIA 1 1 1
SCIENZE 1 1 1
ARTE E IMMAGINE 1 1 1
MUSICA 1 1 1
EDUCAZIONE FISICA 1 1 1
TECNOLOGIA 1 1 1
INGLESE 1 2 3
I.R.C 2 2 2
CITTADINANZA E
COSTITUZIONE
L’insegnamento viene impartito nell’ambito dell’area disciplinare
storico- geografica
TEMPO PIENO DISCIPLINA CLASSE I CLASSE II CLASSE III- IV - V
ITALIANO 9 8 8
MATEMATICA 7 7 7
STORIA 2 2 2
GEOGRAFIA 2 2 2
SCIENZE 2 2 2
ARTE E IMMAGINE 2 2 1
MUSICA 1 1 1
EDUCAZIONE FISICA 1 1 1
TECNOLOGIA 1 1 1
INGLESE 1 2 3
I.R.C 2 2 2
CITTADINANZA E
COSTITUZIONE
L’insegnamento viene impartito nell’ambito dell’area disciplinare
storico- geografica
33
Scuola Secondaria di primo grado
L’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi” offre, per la scuola Secondaria di primo grado, il
modello orario del tempo normale, che prevede 30 ore settimanali di lezione, come previsto
dalla normativa vigente.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
DISCIPLINA CLASSE I CLASSE II CLASSE III ITALIANO/APPROFONDIMENTO 6 6 6
STORIA 2 2 2
GEOGRAFIA 2 2 2
MATEMATICA 4 4 4
SCIENZE 2 2 2
INGLESE 3 3 3
FRANCESE o SPAGNOLO 2 2 2
ARTE E IMMAGINE 2 2 2
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2
TECNOLOGIA 2 2 2
MUSICA 2 2 2
I.R.C. 1 1 1
CITTADINANZA E
COSTITUZIONE L’insegnamento viene impartito nell’ambito dell’area
disciplinare storico- geografica
Attività di recupero – consolidamento - potenziamento
L’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi” ritiene che ad ogni studente debbano essere offerte
tutte le opportunità di raggiungere il traguardo del successo scolastico. Si impegna, pertanto,
concretamente a prevenire l’insorgenza di difficoltà sia sotto il punto di vista didattico che
sotto quello relazionale e comportamentale, attraverso percorsi diversificati, individualizzati
ed attuati con apposite strategie.
Le attività di recupero- consolidamento-potenziamento, vengono effettuate all’interno delle
ore curriculari delle singole discipline, lavorando per gruppi di livello ed organizzando
attività per piccoli gruppi a classi aperte.
Nella scuola secondaria di primo grado tali attività vengono svolte con la collaborazione di
volontari che operano a titolo gratuito.
34
Attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica
Per la scuola Primaria e la scuola Secondaria di Primo grado il
T.U. (D. L. n. 297 del 16/04/1994) ha disposto che la scelta dell'IRC da parte dei genitori
degli alunni della scuola Primaria e della scuola Secondaria di primo grado, avvenga "all'atto
dell'iscrizione non d'ufficio", cioè solo all'inizio di ogni ciclo scolastico, avendo poi valore
per tutto il ciclo. In ogni caso è fatto salvo il diritto di modificare tale scelta iniziale per
l’anno scolastico successivo, esclusivamente su iniziativa degli interessati, tramite
un’espressa dichiarazione che deve pervenire alla scuola entro il termine delle iscrizioni.
La scelta relativa alle attività alternative all'insegnamento della Religione Cattolica nel
nostro Istituto, trova concreta attuazione attraverso le diverse opzioni possibili:
attività didattiche e formative
attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente
non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della Religione Cattolica,
con entrata posticipata o uscita anticipata.
La Valutazione
In piena autonomia decisionale, riconosciuta nel DPR 275 del 1999 nel quale si sottolinea e
differenzia l’autonomia didattica (art. 4) e l’autonomia organizzativa (art. 5) secondo quanto
già previsto nell’art. 21 comma 8 e 9 della Legge 59/97 ed in sintonia con quanto previsto
dal Decreto Legislativo n. 62 del 2017, attuativo della Legge 107/2015, in vigore dall’anno
scolastico 2017/2018, recante norme in materia di valutazione e di certificazione delle
competenze, approvato ai sensi dell’art. 1 commi 180 e 181 della Legge 107/2015, ai fini
della valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, il Collegio dei
Docenti delibera la suddivisione dell’anno scolastico in quadrimestri per consentire ai
docenti di acquisire, in un arco temporale più ampio, vari e concreti elementi di conoscenza e
valutazione degli studenti.
Come si evince dall’art. 1 del D. Lgs. 62 del 2017, “la valutazione ha per oggetto il
processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle
studentesse e degli studenti delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e
formazione, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli
apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identità
personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di
conoscenze, abilità e competenze.”
Costituisce, inoltre, uno degli elementi più rilevanti di ogni sistema di istruzione e
formazione e rappresenta una dimensione importante dell’insegnamento perché incide
35
notevolmente sulla formazione della persona, contribuisce a determinare la costruzione
dell’identità nei ragazzi e può far crescere la fiducia in sé quale presupposto della
realizzazione e della riuscita nella scuola e nella vita.
La valutazione assume la funzione di strumento regolatore dei processi e ha carattere:
Diventa formativa quando si concentra sul processo e raccoglie un ventaglio di informazioni
che, offerte all’alunno, contribuiscono a sviluppare in lui un processo di autovalutazione e di
auto-orientamento.
Il processo di valutazione si compone di tre momenti fondamentali:
Valutazione iniziale - Diagnostica
E’ tesa ad individuare livelli ed abilità di base al fine di impostare le strategie didattiche
successive; viene effettuata all’inizio dell’anno mediante osservazioni sistematiche e prove
d’ingresso per rilevare conoscenze, abilità e competenze relative ai livelli di partenza.
Valutazione in itinere - Formativa
E’ finalizzata a cogliere informazioni continue sul processo di apprendimento, favorisce
l’auto- valutazione, consente ai docenti di verificare l’adeguatezza delle proprie metodologie
e di attivare eventuali correttivi all’azione didattica, nonché tempestivi interventi di
recupero-integrazione.
Valutazione finale - Sommativa
Consente un giudizio sul livello di conoscenze, abilità e competenze acquisite, alla fine del
primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico. Si basa sulle osservazioni sistematiche,
sui progressi rispetto ai livelli di partenza, sul grado di partecipazione, sulle capacità
organizzative, sulla responsabilità individuale, sulla considerazione di eventuali
condizionamenti socio-ambientali e psicofisici e su tutti gli aspetti positivi emersi..
Le osservazioni sistematiche sui processi di apprendimento e sul livello di maturazione
raggiunto nelle singole discipline, vengono riportate sul registro elettronico per quanto
riguarda la scuola Secondaria di primo grado e sul registro cartaceo dell’insegnante per la
scuola Primaria.
Inoltre, la valutazione quadrimestrale e finale degli apprendimenti degli alunni e delle
alunne del primo ciclo, ivi compresa la valutazione degli esami di Stato, per ciascuna delle
discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo, continua ad essere
rappresentata con votazione in decimi che indicano i differenti livelli di apprendimento,
PROMOZIONALE
perché dà all’alunno la percezione esatta dei
suoi punti forti prima di
sottolineare i suoi punti
deboli
FORMATIVO
perché, dando all’alunno la
percezione del punto in cui è
arrivato, gli consente di capire,
all’interno del processo
formativo, che cosa deve fare e
che cosa deve chiedere alla
scuola
ORIENTATIVO
in quanto il ragazzo si rende
consapevole dei propri aspetti di
forza e di debolezza e acquista più
capacità di scelta e di decisione
36
ma viene integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli
apprendimenti raggiunto. (comma 1, art. 2 D.Lgs. n. 62)
Sono oggetto di valutazione anche le attività svolte per Cittadinanza e Costituzione,
oggetto di colloquio anche all’Esame conclusivo, come previsto dall’articolo 4 del Decreto
Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 fermo restando quanto previsto dall'articolo 1 del decreto-
legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008
n. 169.
La valutazione viene espressa in sede collegiale durante riunioni di scrutinio, dal team dei
docenti contitolari della classe nella scuola Primaria e dal Consiglio di classe nella scuola
Secondaria di Primo Grado. Il voto quadrimestrale comprende: le competenze disciplinari
raggiunte, le competenze trasversali riferite all’età (impegno, partecipazione, collaborazione,
interesse e autonomia), il progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza.
I docenti di religione cattolica, di attività alternative alla religione cattolica e i docenti di
insegnamenti curricolari per gruppi di alunni, partecipano alla valutazione dei soli alunni che
si avvalgono dei predetti insegnamenti.
I docenti di potenziamento dell’offerta formativa, invece, non partecipano alla valutazione
ma vi contribuiscono fornendo elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e sul profitto
conseguito da ciascun alunno che ha seguito le attività da loro svolte.
I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni della classe. Nel caso di
più docenti di sostegno, che seguono lo stesso alunno, la valutazione sarà congiunta, ossia
tramite espressione di un unico voto.
I colloqui individuali e la consegna ai genitori del documento di valutazione a fine
quadrimestre e alla fine dell’anno scolastico, assumono carattere di comunicazione ufficiale
alle famiglie e di passaggio formale all’anno successivo. Tali momenti sono occasioni per
rinsaldare un costruttivo rapporto tra scuola e famiglia e per sviluppare un dialogo
approfondito sulle ragioni dell’educare e dell’istruire.
Costituiscono oggetto della valutazione:
la verifica degli apprendimenti, ossia delle conoscenze, abilità e competenze
disciplinari indicate negli obiettivi di apprendimento, elaborati dalla scuola e codificati
nel curricolo di Istituto sulla base delle Indicazioni Nazionali del 18 aprile 2012.
Nella Scuola Primaria e Secondaria di I grado, i docenti elaborano una tipologia
diversificata di prove di verifica degli apprendimenti: prove scritte, orali, strutturate o
semistrutturate (a stimolo chiuso e a risposta aperta), in ingresso, in itinere e finali.
Tali prove consentono di rilevare gli apprendimenti di ogni alunno, rapportandoli a
quelli riscontrati nelle situazioni di partenza, ri-orientare le attività e, se necessario,
attivare interventi individualizzati. Per l’alunno, invece, rappresentano un momento di
riflessione sul proprio processo formativo, per maturare una migliore consapevolezza
di sé e del proprio modo di apprendere nell’intento di migliorarsi e di autovalutazione.
La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze
di cittadinanza e viene espressa per tutto il Primo Ciclo d’Istruzione, collegialmente
dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione
(comma 3, art. 1 e comma 5, art. 2 del D. Lgs. 62 del 2017).
37
Riguardo alla scuola Secondaria di primo grado, lo statuto delle studentesse e degli
studenti (DPR n. 249 del 1998), il Patto educativo di corresponsabilità (DPR n.
235 del 2007 e tutti i regolamenti del nostro Istituto, restano documenti
imprescindibili a cui riferirsi in sede di valutazione. (comma 3, art 1) Le attività che verranno svolte nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”, definite
nel Curricolo Verticale d’Istituto, saranno oggetto di valutazione (comma 4, art. 2),
anche ai fini della valutazione del comportamento, come asserito nell’art.1 del Decreto
Lgs. 62 del 2017.
Già nella Circolare Ministeriale n.86 del 2010 si evidenziava quanto segue:
Cittadinanza e Costituzione “trova espressione nel complessivo voto delle discipline
delle aree storico-geografica e storico-sociale di cui essa è parte integrante.
Cittadinanza e Costituzione influisce, inoltre, nella definizione del voto di
comportamento per le ricadute che determina sul piano delle condotte civico-sociali
espresse all’interno della scuola così come durante esperienze formative fuori
dell’ambiente scolastico. La partecipazione ad iniziative di cittadinanza attiva
promosse dalle istituzioni scolastiche e/o in collaborazione con il territorio, infine,
oltre a costituire preziosa esperienza di formazione, configura opportunità di accesso
al credito formativo”.
La valutazione degli apprendimenti effettuata nel nostro Istituto Comprensivo,
formulata sulla base degli indicatori delle competenze stabiliti collegialmente secondo
le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo
d’istruzione del 2012, ha una finalità formativa e orientativa il cui scopo non è quello
di fornire un giudizio di valore sul rendimento degli alunni, né tantomeno sull’operato
degli insegnanti, bensì quello di verificare, attraverso un sistema il più possibile
rigoroso e attento, il livello di conoscenze, abilità e competenze al fine di individuare i
punti di forza e soprattutto i punti di debolezza della proposta didattico formativa e, di
conseguenza, regolare l’intervento. Si tratta quindi di una valutazione intesa come
momento qualificante del processo educativo-didattico, una valutazione coerente con
un’idea e una pratica di scuola in cui è più importante imparare che dimostrare di aver
imparato, che produce e promuove atteggiamenti di ricerca-azione e di
sperimentazione sui processi di insegnamento/apprendimento e favorisce quindi la
riflessione e la crescita professionale.
La valutazione degli alunni disabili con disabilità certificata è riferita:
alle discipline
al comportamento
alle attività svolte sulla base dei documenti previsti dall’articolo 12, comma 5, della
Legge n. 104 del 1992 (Piano Educativo Individualizzato).
Inoltre, si terrà conto dello sviluppo delle potenzialità della persona disabile
nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.
Il PEI, verrà elaborato con la necessaria partecipazione delle famiglie e di tutti i
professionisti esterni assegnati alla persona disabile e alla classe. Nell’ambito del PEI, la
progettazione e l’azione educativa sarà esercitata dai docenti contitolari o dal consiglio di
38
classe che programmerà, unitamente al docente di sostegno, le strategie didattico-educative
per il successo formativo del bambino, dell’alunno e dello studente.
L’ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di
Istruzione, farà riferimento al Piano Educativo Individualizzato ed avverrà secondo quanto
disposto dagli articoli 3 e 6 del D.L. 62 del 2017.
Art. 3 Ammissione alla classe successiva nella scuola primaria.
Comma 1. “Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.”
Comma 2. “Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.” Art. 6 Ammissione alla classe successiva nella scuola Secondaria di Primo Grado ed
all'esame conclusivo del primo ciclo.
Comma 1. “Le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva e all'esame conclusivo del primo ciclo, salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e dal comma 2 del presente articolo.”
Comma 2. “Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all'esame conclusivo del primo ciclo.” Gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate di cui agli articoli 4 e 7.
“Le alunne e gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate di cui agli articoli 4 e 7. Il consiglio di classe o i docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero l'esonero della prova.”
Inoltre, come si evince dal comma 6 dell’art. 11, “per lo svolgimento dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, la sottocommissione, sulla base del piano educativo individualizzato, relativo alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza eventualmente prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone, se necessario, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove differenziate idonee a valutare il progresso dell'alunna o dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma finale”. L'esito finale dell'esame viene determinato sulla base dei criteri previsti dall'articolo 8: “Alle alunne e agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è comunque titolo per l'iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo grado ovvero dei corsi di istruzione e formazione professionale, ai soli fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi da valere anche per percorsi integrati di istruzione e formazione.”
39
La valutazione degli alunni con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) Le modalità di valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento sono state
stabilite nell’art. 11 del D. Lgs. n. 62 del 2017: “Per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) certificati ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n. 170, la valutazione degli apprendimenti, incluse l'ammissione e la partecipazione all'esame finale del primo ciclo di istruzione, sono coerenti con il piano didattico personalizzato predisposto nella scuola primaria dai docenti contitolari della classe e nella scuola secondaria di primo grado dal consiglio di classe.” (comma 9 – art. 11) La valutazione sarà coerente con il Piano Didattico Personalizzato (PDP) che conterrà le
attività didattiche individualizzate e personalizzate, gli strumenti compensativi e le misure
dispensative, le forme di verifica e valutazione personalizzate. “Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificato le scuole adottano modalità che consentano all’alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento conseguito, mediante l’applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi” (comma 10
art.11).
Per l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di Istruzione, alle alunne e agli alunni con
DSA, verranno riservati tempi più lunghi di quelli ordinari. (comma 11 – art.11)
Qualora la Certificazione di DSA preveda la dispensa dalla prova scritta di lingua straniera,
in sede di esame, la sottocommissione stabilirà i contenuti della prova orale sostitutiva della
prova scritta di lingua straniera. (Comma 12 – art. 11).
“In caso di particolare gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l'alunna o l'alunno, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del Consiglio di classe, è esonerato dall'insegnamento delle lingue straniere e segue un percorso didattico personalizzato. In sede di esame di Stato sostiene prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma.” (comma 13
– art. 11)
Le alunne e gli alunni con DSA partecipano alle prove standardizzate di cui all’articolo 4 e 7. Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato. Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall’insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese di cui all’articolo 7” (comma 14
art.11). All’esame di Stato gli alunni sostengono prove differenziate, predisposte sulla base del
percorso svolto che hanno valore equivalente ai fini del superamento dell’esame e del
conseguimento del diploma. Nel diploma finale, rilasciato al termine degli esami del primo ciclo e nelle tabelle affisse
all'albo di Istituto, non verrà fatta menzione delle modalità di svolgimento e della
differenziazione delle prove.
Si predisporranno:
le modalità di valutazione che consentano agli alunni con DSA di dimostrare il livello
di apprendimento conseguito;
40
gli strumenti compensativi per i quali sarà consentito l’utilizzo
i contenuti orali sostitutivi della prova scritta di lingua straniera in presenza di
dispensa dalla prova scritta
le attività che l’alunno svolgerà in caso di esonero dall’insegnamento delle lingue
straniere, giacché la norma (comma 13 art.11) prevede che l’alunno segua un percorso
didattico personalizzato.
Esame di Stato nella scuola Secondaria di primo grado.
Dal Decreto Ministeriale 741 del 03/10/2017, si evince quanto segue:
“Il primo ciclo di istruzione, di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo
2009, n. 89, si conclude con un esame di Stato, il cui superamento costituisce titolo di accesso
alla scuola secondaria di secondo grado o al sistema dell'istruzione e formazione
professionale regionale”. (art. 1 – comma 1)
“L'esame di Stato è finalizzato a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite
dall'alunna o dall'alunno al termine del primo ciclo di istruzione”. (art. 1 – comma 2) In sede di scrutinio finale le alunne e gli alunni frequentanti le classi terze di scuola
secondaria di primo grado… sono ammessi all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di
istruzione in presenza dei seguenti requisiti:
a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito
dall'ordinamento della scuola secondaria di primo grado, fatte salve le eventuali motivate
deroghe deliberate dal collegio dei docenti;
b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all' esame di Stato
prevista dall'articolo 4, commi 6 e 9bis, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno
1998,n. 249;
c) aver partecipato alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte
dall'Invalsi. (art. 2 – comma 1)
Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più
discipline, il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza, con adeguata motivazione, la
non ammissione dell'alunna o dell'alunno all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo. (art. 2
– comma 2)
Il voto espresso dall'insegnante di religione cattolica o dal docente per le attività alternative
per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detti insegnamenti, se determinante ai fini della
non ammissione all'esame di Stato, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale. (art. 2 –
comma 3)
In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce alle alunne e agli alunni ammessi
all'esame di Stato, sulla base del percorso scolastico triennale e in conformità con i criteri e le
modalità definiti dal collegio dei docenti inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa, un
voto di ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali, anche inferiore a sei
decimi. (art. 2 – comma 4)
41
Il voto di ammissione concorre alla determinazione del voto finale d'esame,tenendo conto del
percorso effettuato nell’arco dei tre anni. (art. 2 – comma 5)
La commissione delibera il voto finale per ciascun candidato espresso in decimi. (art. 13 –
comma 5)
L'esame di Stato si intende superato se il candidato raggiunge una votazione finale non
inferiore a sei decimi. (art. 13 – comma 6)
La valutazione finale espressa con la votazione di dieci decimi può essere accompagnata dalla
lode, con deliberazione assunta all'unanimità della commissione, su proposta della
sottocommissione, in relazione alle valutazioni conseguite dal candidato nel percorso scolastico
del triennio e agli esiti delle prove d'esame. (art. 13 – comma 7) Le prove dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione saranno finalizzate a
verificare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dagli alunni, anche in funzione
orientativa, tenendo a riferimento il profilo dello studente e i traguardi di sviluppo delle
competenze previsti per le discipline dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell'Infanzia e del Primo ciclo di istruzione. L'esame di Stato sarà costituito da tre prove
scritte e da un colloquio. Le prove terranno conto del profilo delle studentesse e degli
studenti e dei traguardi di sviluppo delle competenze, definiti nelle Indicazioni Nazionali per
il Curricolo. Il colloquio sarà finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle
conoscenze, abilità e competenze previsto dalla Indicazioni nazionali, con particolare
attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e
riflessivo, di collegamento fra discipline. Terrà conto anche dei livelli di padronanza delle
competenze connesse alle attività svolte nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione.
Le prove scritte saranno:
a) prova scritta relativa alle competenze di italiano. Essa Verificherà la padronanza della
lingua, la capacità di espressione personale, la coerente e organica esposizione del pensiero
da parte delle alunne e degli alunni. Le tracce dovranno comprendere un testo narrativo o
descrittivo; un testo argomentativo, che consenta l’esposizione di riflessioni personali, per il
quale dovranno essere fornite indicazioni di svolgimento; una traccia di comprensione e
sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico anche attraverso richieste di
riformulazione. La prova potrà essere strutturata anche in più parti, mixando le tre diverse
tipologie.
b) prova scritta relativa alle competenze logico matematiche. Sarà finalizzata ad accertare
la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle
competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni nelle seguenti aree: numeri, spazio e figure,
relazioni e funzioni, dati e previsioni. La prova sarà strutturata con problemi articolati su una
o più richieste e quesiti a risposta aperta. Potranno rientrare nelle tracce anche metodi di
analisi, organizzazione e rappresentazione dei dati, caratteristici del pensiero
computazionale.
c) prova scritta relativa alle competenze nelle lingue straniere studiate, articolata in due
sezioni. È prevista una sola prova di Lingua straniera, distinta in due sezioni, che verificherà
che le alunne e gli alunni siano in possesso delle competenze di comprensione e produzione
scritta di livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per l’Inglese e A1 per la
seconda lingua comunitaria. La prova potrà consistere: in un questionario di comprensione di
42
un testo a risposta chiusa e aperta; nel completamento di un testo in cui siano state omesse
parole singole o gruppi di parole, oppure riordino e riscrittura o trasformazione di un testo;
nell’elaborazione di un dialogo su traccia articolata che indichi chiaramente situazione,
personaggi e sviluppo degli argomenti; nell’elaborazione di una lettera o email personale su
traccia riguardante argomenti di carattere familiare o di vita quotidiana; nella sintesi di un
testo che evidenzi gli elementi e le informazioni principali.
Le tracce delle prove saranno predisposte dalla commissione in sede di riunione preliminare
sulla base delle proposte dei docenti delle discipline coinvolte.
Il voto finale deriverà dalla media fra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove
scritte e del colloquio. Potrà essere assegnata la lode.
Nel caso in cui l’alunna o l’alunno non abbiano raggiunto i livelli minimi di apprendimento
necessari per procedere all’Esame, il Consiglio di classe potrà deliberare, a maggioranza e
con adeguata motivazione, la non ammissione.
Il presidente della Commissione sarà il Dirigente Scolastico della nostra scuola, anziché
quello di un’altra Istituzione. In caso di assenza o impedimento, tale ruolo verrà svolto da un
docente Collaboratore dello stesso Dirigente.
Insieme al diploma, verrà rilasciata una Certificazione delle Competenze, sulla base di
un modello nazionale, che rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga
durata e aggiunge informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati del
processo formativo, quinquennale e triennale, anche in vista della ulteriore certificazione
delle competenze al termine dell’obbligo di istruzione del secondo ciclo.
Essa descriverà il progressivo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle
competenze di cittadinanza, a cui l'intero processo di insegnamento-apprendimento è
mirato. Inoltre, esprimerà i risultati del processo formativo al termine della scuola Primaria e
Secondaria di primo grado, secondo una valutazione complessiva in ordine alla capacità di
utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o
simulati.
Si accerterà se l’alunno sa utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite nelle diverse
discipline (gli apprendimenti) per risolvere situazioni problematiche complesse e inedite,
mostrando un certo grado di autonomia e responsabilità nello svolgimento del compito. Tale
capacità non potrà prescindere però dalla verifica e valutazione dell’avvicinamento
dell’alunno ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, previsti per le singole discipline
dalle Indicazioni Nazionali del 2012.
Gli esiti delle verifiche e valutazioni effettuate nel corso degli anni confluiranno,
legittimandola, nella certificazione delle competenze da effettuare al termine della scuola
Primaria e della scuola Secondaria di primo grado.
Gli strumenti attraverso cui verranno effettuate le osservazioni sistematiche saranno diversi:
compiti di realtà e progetti, griglie o protocolli strutturati, semistrutturati o non strutturati e
partecipati, questionari e interviste, ma anche osservazioni sistematiche che permetteranno
agli insegnanti di rilevare il processo, ossia le operazioni che compie l’alunno per
interpretare correttamente il compito, per coordinare conoscenze e abilità già possedute, per
ricercarne altre, qualora necessarie, e per valorizzare risorse esterne (libri, tecnologie, sussidi
vari) e interne (impegno, determinazione, collaborazioni dell’insegnante e dei compagni).
43
Essi si riferiranno ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indicatori di
competenza) quali:
autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in
modo efficace;
relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un
clima propositivo;
partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo;
responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la
consegna ricevuta;
flessibilità: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con
soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.;
consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.
La certificazione delle competenze è rilasciata al termine della classe quinta di scuola Primaria e al termine del Primo ciclo di Istruzione alle alunne e agli alunni che superano l'esame di Stato, di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62. (comma 1 – art. 2 D.M. 742 del 3-10-2017)
Per la scuola Primaria e per la scuola Secondaria I grado vengono adottati due specifici
modelli nazionali che tengono conto dei criteri indicati nell’art.9 comma 3 del Decreto
legislativo n.62/2017 , dove si stabilisce chiaramente che la certificazione delle competenze
deve essere redatta sulla base dei seguenti principi:
a) riferimento al profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della
scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione;
b) ancoraggio alle competenze chiave individuate dall’Unione europea, così come recepite
nell’ordinamento italiano;
c) definizione, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di acquisizione delle
competenze;
d) valorizzazione delle eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di
apprendimento non formale e informale;
e) coerenza con il piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità;
f) indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale di
cui all’articolo 7, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e
certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese.
Il documento, redatto durante lo scrutinio finale dai docenti di classe per la scuola Primaria e
dal consiglio di classe per la scuola Secondaria di primo grado, è consegnato alla famiglia
dell'alunna e dell'alunno e, in copia, all'istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo.
(comma 2 - art. 2 D.M. 742 del 3-10-2017)
Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n.104/l992, il modello
nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il
significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo
individualizzato. (comma 2 - art. 3 D.M. 742 del 3-10-2017)
Nella scuola Secondaria di Primo Grado, il modello di Certificazione sarà integrato da una
sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che descriverà i livelli conseguiti
44
dall'alunna e dall'alunno nelle Prove Nazionali di italiano e matematica. Sarà, altresì,
completato da una ulteriore sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che certificherà
le abilità di comprensione e l’uso della lingua inglese ad esito della prova scritta Nazionale,
di cui all'articolo 7, comma 3, del Decreto Legislativo n. 62/2017.
La Certificazione verrà rilasciata anche al termine della scuola Primaria, ma senza la
sezione dedicata all’Invalsi.
La valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica è
disciplinata dall'articolo 309 del D.Lgs. n. 297 del 1994 (Riferimento normativo citato
nell’art. 2 del Decreto n. 62 del 2017) ed è espressa senza attribuzione di voto numerico, resa
su una nota distinta con giudizio sintetico, indicante l’interesse manifestato dall’alunno e il
relativo profitto.
La valutazione delle Attività Alternative alla religione cattolica è disciplinata
nell’art.2 del D.Lgs. n.62 del 2017.
Rispetto al DPR 122 del 2009, il nuovo decreto introduce le seguenti novità:
La valutazione delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica è
resa su nota distinta con giudizio sintetico sull’interesse manifestato e i livelli di
apprendimento conseguiti (comma 7, art.2). Collegialmente verranno stabiliti i giudizi
sintetici che saranno utilizzati in sede di valutazione e i relativi descrittori.
Il docente di attività alternative esprime dunque un giudizio.
I docenti incaricati delle attività alternative, al pari degli insegnanti di religione cattolica,
partecipano agli scrutini intermedi e finali degli alunni che si sono avvalsi del suddetto
insegnamento.
Nella scuola dell’Infanzia, l’attività di valutazione risponde ad una funzione di
carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita,
evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata a esplorare e
incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità. Ogni campo di esperienza offre un
insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra
cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più
sicuri.
La valutazione, per ciascun campo di esperienza è collegiale. Rappresenta lo strumento che
consente di comprendere e valutare i livelli raggiunti da ciascun bambino in relazione allo
sviluppo dell’identità, dell’autonomia, delle competenze e della cittadinanza, al fine di
favorirne la maturazione. Il suo scopo non è quello di formulare classificazioni o giudizi,
ma esclusivamente quello di conoscere e interpretare il livello di maturazione di ogni
alunno e le sue particolari esigenze educative.
Nella scuola dell’Infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono
all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per
organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va
intesa in modo globale e unitario.
45
Al fine di monitorare il processo evolutivo dei bambini e di valutare le competenze
raggiunte, le docenti si avvalgono dei seguenti aspetti valutativi, strumenti e modalità di
verifica:
ASPETTI VALUTATIVI
Rilevazione della situazione iniziale (anamnesi in ingresso);
Interesse rispetto alle proposte didattiche ed alle metodologie adottate;
Progressiva costruzione del pensiero autonomo;
Conoscenze acquisite rispetto al sé ed agli altri;
Interazione e comunicazione;
Situazione finale;
VERIFICA
La verifica si attua mediante osservazioni sistematiche, schede, giochi motori, grafici, attività
manuali
LE PROVE INVALSI
Nella scuola Primaria le prove si svolgeranno nelle classi seconda e quinta. Nell’ultima
classe gli alunni effettueranno, oltre alle prove di Italiano e Matematica, una prova di Inglese
coerente con il Quadro Comune Europeo di riferimento delle lingue e con le Indicazioni
Nazionali per il Curricolo.
Nella scuola Secondaria di Primo Grado le prove (Computer Based Testing) si sosterranno in
terza, nel mese di aprile e non faranno più parte dell’Esame di Stato.
Viene introdotta una prova per verificare l’apprendimento della lingua inglese (abilità di
comprensione e uso della lingua) in aggiunta alle prove di italiano e matematica (articolo 4 e
articolo 7). Per la prova di inglese i livelli di apprendimento verranno accertati attraverso
prove di posizionamento su abilità di comprensione e uso della lingua, eventualmente in
convenzione con gli enti certificatori. Inoltre, è prevista la restituzione individuale alle
famiglie, attraverso un giudizio in forma descrittiva, del livello di apprendimento raggiunto
in italiano, matematica e inglese (articolo 9).
La partecipazione sarà requisito per l’accesso all’Esame di Stato, ma non inciderà sul voto
finale.
Gli alunni disabili svolgono la prova Invalsi, avvalendosi di adeguate misure compensative
o dispensative, secondo quanto previsto dai docenti contitolari di classe o dal Consiglio di
classe.
Docenti contitolari e Consiglio di classe possono inoltre stabilire, secondo le necessità
dell’alunno, un adattamento della prova medesima o l’esonero dalla stessa.
Gli alunni con DSA partecipano alle prove Invalsi, nello svolgimento delle quali possono
avvalersi di adeguati strumenti compensativi, secondo quanto previsto nel PDP.
Gli alunni con DSA, dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati
dall'insegnamento della/e stessa/e non sostengono la prova nazionale Invalsi di lingua inglese
46
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Dell’Offerta Formativa dell’Istituto fanno parte integrante le attività progettuali proposte agli
alunni sia in orario curricolare che extracurricolare, che contribuiscono alla realizzazione di
un sistema formativo integrato tra scuola e territorio e che scaturiscono dalla necessità di
offrire ai nostri alunni maggiori opportunità formative, nel rispetto del diverso potenziale di
ciascuno.
Esse prevedono una metodica laboratoriale individuale e di gruppo ed hanno come obiettivo
quello di offrire agli studenti attività non strettamente curricolari, essenzialmente educative,
con ricadute didattiche indirette.
L'idea è quella di realizzare interventi educativi volti a compensare difficoltà relazionali,
a facilitare forme adeguate di socializzazione laddove sussista un'abitudine quotidiana alla
conflittualità, all'aggressività, ad avvicinare gli studenti al lavoro cooperativo, alla
finalizzazione di un progetto comune condiviso e coordinato da un responsabile.
Gli obiettivi generali dell’ampliamento dell’offerta formativa sono i seguenti: �
migliorare il modello organizzativo della scuola; �
promuovere e sostenere la collaborazione tra scuola ed Enti presenti sul territorio;
prevenire il disagio, la dispersione e favorire l’integrazione; �
programmare ed attuare attività che favoriscano la continuità tra gli ordini di scuola;
utilizzare le dotazioni informatiche per iniziative didattiche; �
programmare attività espressive, manuali, motorie che permettano agli alunni di
manifestare attitudini e potenzialità; �
garantire a tutti gli alunni e al personale condizioni di sicurezza all’interno della
scuola.
47
PROGETTI CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI
INFANZIA - PRIMARIA
SECONDARIA DI I GRADO
INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
48
Progetto unitario “Leggere per piacere”
Si propone di suscitare ed accrescere, in tutti gli alunni, l’interesse e l’amore per il libro in un
periodo in cui l’esplosione del progresso tecnologico distoglie ed allontana in maniera
crescente i bambini ed i ragazzi, in età scolare, dalla lettura dei libri. Il progetto si prefigge
anche il superamento della lettura inserita nell’ambito specifico dell’educazione linguistica
per connotarsi come obiettivo più ampio di formazione della persona sotto l’aspetto
cognitivo, affettivo – relazionale e sociale. Inoltre, intende stimolare la creatività e la
fantasia, sviluppare l’identità personale e il senso critico, arricchire il patrimonio di
conoscenze e di lessico, migliorare la capacità di ascolto, concentrazione e comprensione e
guidare ad un utilizzo autonomo e consapevole della biblioteca di classe e di plesso.
Le attività, volte a favorire e valorizzare le potenzialità di tutti gli alunni, prevedono:
- lettura ad alta voce da parte dell’insegnante, in quanto stimola la capacità di ascolto e dilata
i tempi di attenzione;
- riesposizione delle storie ascoltate;
- drammatizzazione delle storie lette dall’insegnante, quale risorsa didattica per attuare un
lavoro di perfezionamento delle tecniche di lettura con relativa osservazione e critica;
- conversazioni guidate tese ad indagare le varie particolarità dei libri;
- indagine delle storie lette;
- percorsi di animazione alla lettura, perché tutti gli alunni, anche i più timidi, i meno dotati,
quelli che non amano leggere o leggono poco, abbiano un ruolo “ad personam” che li
coinvolga nella dinamica di gruppo;
- costruzione di materiale necessario alle animazioni;
- giochi con le parole, le storie, le figure;
- manipolazione e rielaborazione di storie lette;
- compilazione di schede di comprensione, di ricostruzione delle sequenze narrative, di
riconoscimento delle caratteristiche dei personaggi, dei luoghi…;
- produzioni grafico-pittoriche e plastico- manipolative riguardanti le storie lette o ascoltate;
- invenzione di storie e scrittura di esse con i consueti strumenti o mediante l’uso del
computer;
- scrittura di recensioni;
- scrittura di ipertesti;
- esercitazioni e gara di scrittura creativa;
- progettazione e realizzazione di libri con tecniche diverse;
- proiezione di film sceneggiati da libri di narrativa per ragazzi;
- comparazione film – libro;
- realizzazione di segnalibri, poster e slogan pubblicitari;
- progettazione e costruzione di simboli di catalogazione dei libri;
- analisi, classificazione e produzione di testi di vario tipo attraverso schemi, sintesi, tabelle,
utilizzo di supporti informatici;
- indagine sulle abitudini alla lettura e sul comportamento delle famiglie in relazione ai libri;
- attivazione del prestito librario;
- fruizione della biblioteca come luogo di studio e di riflessione;
49
- organizzazione di concorsi relativi ad invenzione di storie, filastrocche, poesie… con
premiazione finale dei vincitori;
- partecipazione a concorsi inerenti la lettura o la produzione di testi: Concorsi “Scrittura
creativa” e “Il Giralibro”;
-adesione all’iniziativa“Libriamoci a scuola” – Giornate di lettura nelle scuole – 23/28
ottobre 2017, promossa dal Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo)
e dal Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), con la finalità di
stimolare sin dalla tenera età il piacere della lettura;
-adesione al Progetto educativo “Kids Creative Lab” dedicato ai bambini delle scuole
Primarie d’Italia promosso da OVS e dalla Collezione Peggy Guggenheim. - incontri con autori (scrittori, illustratori), bibliotecari, librai;
- organizzazione di una mostra del libro;
- visite didattiche presso librerie e biblioteche.
Il progetto, trasversale a tutte le discipline, prevede varie strategie d’intervento che si basano
sulla valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni, sulla creazione di situazioni
motivanti all’ascolto, alla lettura e alla produzione e mediante l’utilizzo di mediatori ludici,
iconici, simbolici e multimediali.
Progetto unitario “Esploriamo e difendiamo il nostro
Ambiente”
Ha come obiettivo primario quello di far conoscere le origini e le caratteristiche del territorio
laziale e di favorire la conoscenza, la salvaguardia e la tutela dell’ambiente, creando una
coscienza ecologica e sensibilizzando gli alunni al risparmio energetico, alla raccolta
differenziata e al riciclaggio. Il Progetto, interdisciplinare e in continuità verticale su tutti gli
ordini di scuola si propone, inoltre, di valorizzare la storia, l’arte e la cultura del territorio
come ricchezza, di attuare un'educazione ambientale configurata come studio e riflessione
sulle problematiche e le caratteristiche degli ambienti, non solo per far comprendere agli
alunni le complesse relazioni esistenti fra le varie componenti, ma anche per attivare in loro
comportamenti coscienti e rispettosi di tutto ciò che li circonda, unitamente alla capacità di
assumersi responsabilità. Inoltre, per meglio motivare e creare interessi e nuovi stimoli negli
alunni, le attività partiranno dal quotidiano e dal contatto diretto con la realtà circostante,
utilizzando diverse strategie metodologiche quali: l’osservazione, l’analisi, la raccolta dei
dati, la descrizione, la rielaborazione, la sperimentazione.
Si effettuano le seguenti attività:
50
ricerca bibliografica e raccolta dati su fonti o documenti necessari allo svolgimento del
lavoro;
osservazione ed analisi, attraverso l’esperienza diretta, del territorio circostante;
discussioni;
studio del territorio nei suoi vari aspetti fisici, naturalistici e umani;
conoscenza degli articoli della Costituzione che tutelano l’ambiente;
lettura di mappe e carte geografiche;
osservazione e classificazione di elementi del mondo naturale e artificiale;
produzione di elaborati e carte tematiche sul territorio;
produzione di disegni e storie collegate al problema dei rifiuti e dell’ambiente;
osservazione delle condizioni climatiche del territorio;
semina in classe e all’aperto;
indagine sull’economia di ieri e di oggi;
esecuzione di schede predisposte;
elaborazione di dati con la realizzazione di cartelloni murali;
creazione di oggetti con materiale riciclato;
produzione di cartelloni, documenti, grafici, materiale fotografico e multimediale delle
esperienze vissute;
progettazione e realizzazione di un Laboratorio scientifico;
incontri con esperti;
uscite esplorative e visite guidate sul territorio comunale o extra, mirate
all’osservazione diretta di piante, animali ed ambiente, alla raccolta di dati e campioni,
alla conoscenza e all’uso di strumenti.
Progetto “Salute”
(Scuola Secondaria di primo grado)
Prevede l’acquisizione di comportamenti corretti e responsabili nello stile di vita, la
conoscenza dell’anatomia e fisiologia dei vari apparati, le regole per il loro mantenimento in
salute e la consapevolezza del proprio corpo, delle proprie emozioni e dei propri sentimenti.
La finalità del progetto è quella di fornire agli alunni, negli anni della loro formazione
culturale e psicologica, gli strumenti più adatti per conoscere ed evitare i comportamenti, gli
atteggiamenti e i rischi che possono danneggiare la salute, mettendoli in grado di tutelare non
solo la propria, ma anche la salute altrui. Attraverso tale progetto si ha la possibilità non di
sopprimere i sintomi che indicano disagio, squilibrio o malattia, ma di comprenderli nel loro
significato profondo ed insieme genitori, insegnanti e strutture sociali, cambiare le
condizioni che li hanno creati, permettendo nello stesso tempo a ciascuno di mantenere il
proprio benessere ed essere consapevole del funzionamento del proprio “essere”. I percorsi
51
proposti tengono conto del contesto socio-culturale in cui ci si muove e dei bisogni di salute
presenti e futuri dei ragazzi. Le tematiche vengono affrontate e approfondite valorizzando le
competenze di tutti i docenti, in un’ottica trasversale alle diverse discipline e sono così
suddivise: Educazione alimentare – adesione al Progetto “Sapere i sapori” (classi
prime); Prevenzione dipendenze – adesione al Programma “UNPLUGGED” (classi
seconde); Educazione all’affettività e alla sessualità – adesione al Progetto E.A.S.
(classi terze).
FINALITA’ del PROGETTO “Sapere i Sapori” – Proposto dalla Regione Lazio (Classi
prime – scuola Secondaria di primo grado)
Il Progetto ha l’intento di
- far comprendere il profondo legame esistente tra alimentazione e salute;
- responsabilizzare verso un consumo sano ed equilibrato di alimenti e bevande;
- far conoscere i rischi legati ad una alimentazione scorretta;
- informare riguardo i disturbi alimentari, le allergie, le intolleranze e le malattie correlate
all’alimentazione;
- far conoscere il valore alimentare del cibo.
Si cercherà di educare i ragazzi a:
- rispettare la Natura e i suoi ritmi;
- apprezzare il lavoro necessario per produrre beni alimentari;
- acquisire la corretta abitudine di consumare cibi sani.
Si cercherà di far conoscere agli alunni, l’ambiente agricolo, i principi dell’Agricoltura
Naturale ed in modo diretto, le filiere produttive. Si farà poi sperimentare in forma
laboratoriale, la produzione diretta degli Alimenti. Inoltre, si prevede un incontro in classe
con gli operatori dell’Azienda Agricola “Il Nemus” ed una visita guidata all’Azienda, nella
quale si realizzeranno “Orti sinergici” ed un “Laboratorio del pane”.
FINALITA’ del PROGRAMMA “UNPLUGGED” P.R.P.. 3.2 Life Skills – Proposto
dalla ASL Roma 6 (classi seconde - scuola Secondaria di primo grado)
IL Programma è finalizzato a prevenire la sperimentazione in chi non ha mai fatto uso e di
impedire l’abitudine e la dipendenza in chi ha già sperimentato tabacco, alcool e sostanze,
comportamenti che vengono acquisiti all’inizio dell’adolescenza.
UNPLUGGED, condotto da personale specializzato della ASL Roma 6 di Ciampino, si
articola in 12 unità altamente interattive, integrate durante l’orario scolastico. L’obiettivo è
quello di rafforzare le abilità e le capacità – Life skill – dei ragazzi per acquisire un
comportamento versatile e positivo, grazie al quale affrontare efficacemente le richieste e le
sfide della vita quotidiana.
FINALITA’ PROGETTO E.A.S. (Educazione all’Affettività e alla Sessualità) –
Organizzato in collaborazione con il “Consultorio Giovani” di Genzano di Roma (classi
terze – scuola Secondaria di primo grado)
Le finalità generali perseguite dal Progetto E.A.S. sono quelle della promozione della salute
e della prevenzione del disagio giovanile, mediante obiettivi specifici quali:
- Promozione di vissuti consapevoli dei cambiamenti puberali fisici e psicologici;
-Acquisizione di conoscenze basilari sulla sessualità, contraccezione e malattie a
trasmissione sessuale;
52
-Promozione e sostegno di attività relazionali e di fiducia tra
ragazzi/operatori/insegnanti/genitori;
-Facilitazione all’accesso ai servizi socio-sanitari del territorio ed in particolare al
“Consultorio Giovani”.
Si effettueranno incontri con psicologi ed un’ostetrica del “Consultorio Giovani” di Genzano
di Roma.
Relativamente a tutti i Progetti sopraelencati, si effettueranno:
- discussioni;
- dibattiti;
- lettura di vari testi;
- questionari;
- esposizioni scritte e orali;
- produzione di testi scritti;
- compilazione di schede;
- laboratori sensoriali sugli alimenti;
- visione di filmati;
- realizzazione di grafici, disegni e cartelloni murali;
- produzione di materiale multimediale.
Progetto “Insieme per la legalità”
(Scuola secondaria di primo grado e classi 4° e 5° del plesso
“Landi”).
Vuole essere un momento di riflessione sul concetto di educazione alla legalità non solo
intesa come rispetto delle norme, ma di “Cittadinanza attiva”. Si pone come obiettivo quello
di prevenire e ridurre la dispersione scolastica, gli insuccessi formativi e le
manifestazioni di disagio giovanile : vandalismo, bullismo e cyber-bullismo, cercando di
contrastarle mediante una maggiore “educazione ai media”, valorizzando il ruolo di forme di
“Peer Education” e rendendo gli alunni consapevoli del fenomeno e della condotta da tenere
al riguardo. Finalità del progetto
Riduzione e prevenzione di fenomeni di illegalità e inciviltà diffusa.
Promozione di pratiche di mediazione dei conflitti sociali, di educazione alla
convivenza e alla coesione sociale.
Elaborazione di interventi di sensibilizzazione e di incentivazione della comunità
studentesca verso i temi della prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo e
del cyber-bullismo anche attraverso iniziative di sensibilizzazione e/o formazione,
nella più ampia libertà metodologica ed espressiva dei docenti e degli studenti.
53
Ideazione e implementazione di contenuti multimediali fruibili per tutta la comunità
scolastica, finalizzati alla diffusione delle buone pratiche legate al contrasto del
fenomeno del bullismo.
Sviluppo di una innovativa campagna di sensibilizzazione, in grado di incentivare i
giovani al contrasto del fenomeno del bullismo e introdurre e utilizzare strumenti di
interazione e partecipazione che favoriscano la diffusione del dibattito sulle tematiche
oggetto delle attività
Sviluppo di comportamenti positivi ispirati all’utilizzo di buone pratiche legate al
rispetto delle regole, di se stessi e del prossimo anche sui social network, Il progetto, inoltre, cerca di realizzare un rapporto interattivo con Enti, Istituzioni e
Associazioni, passando da una logica di sistemi chiusi ad una di sistemi aperti e
collaborativi.
Vuole sottolineare l’importanza di operare una riflessione critica sulla pratica e le azioni che
poggiano sull’acquisizione delle conoscenze, non trasformando la scuola in un forum
permanente, ma istituendo strutture di dialogo, di scambio, di regolazione, di partecipazione,
introducendo momenti in cui gli alunni siano in grado di prendere iniziative e di esercitarsi
alle responsabilità e sviluppando modalità di funzionamento della scuola che consentano ad
ogni soggetto, giovane e adulto, di vedere rispettati i propri Diritti.
I percorsi didattici, di seguito riportati, partono dalle esperienze per sviluppare conoscenze
riflessive:
- interviste ed inchieste;
- incontri dibattito con gli esperti: Sindaco ed Amministratori comunali, Avvocati,
Magistrati, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Postale, Polizia Stradale,Guardia di Finanza,
Agenzia delle Entrate, Associazioni Onlus Psicologi, Medici…;
- lettura della Costituzione Italiana, comprensione del contenuto, discussioni, riflessioni e
approfondimenti;
- studio dei Diritti dell’uomo e del cittadino;
- simulazione di sportelli informativi per dare informazioni sui principali servizi;
- laboratori specifici per la diffusione della cultura della legalità;
- rappresentazioni e drammatizzazioni (consigli comunali, processo penale…);
- percorsi di conoscenza del territorio e dei fenomeni di criminalità e devianza
- realizzazione di giornalini scolastici e/o di quartiere;
- realizzazione di disegni, cartelloni, slogan pubblicitari, cortometraggi, logo, adesivi, diari,
calendari, dossier, ipertesti, prodotti multimediali…;
- partecipazione a concorsi e a campagne pubblicità-progersso;
- visite guidate a Commissariati, Caserme dei Carabinieri e sedi di Guardia di Finanza;
- visite guidate a Consigli comunali, provinciali, regionali;
- visite guidate a Senato e Camera dei Deputati;
- accordi di rete e protocolli d’intesa con Enti, Agenzie Educative, Associazioni presenti sul
territorio;
- concorso conclusivo e premiazione dei lavori svolti.
54
Progetto “Infiorata”
(Alunni delle classi quinte della scuola Primaria e alunni della
classe quarta del plesso Landi, in orario curricolare ed
extracurricolare e alunni della scuola Secondaria di primo
grado, in orario extracurricolare).
Ha come scopo principale quello di far conoscere, promuovere e diffondere l’Infiorata di
Genzano di Roma e le sue tecniche di realizzazione. Inoltre, la scelta di attuare tale percorso
educativo, ha la costante di basarsi sull’esigenza di stimolare e far crescere nelle nuove
generazioni, la conoscenza e la coscienza del patrimonio storico – artistico – culturale della
città in cui gli alunni vivono.
Le attività si svolgono con personale qualificato (Maestri infioratori) in orario curricolare
nella scuola primaria ed extracurricolare nella scuola secondaria di primo grado e prevedono:
ricerca di notizie storiche su Genzano di Roma;
indagini sugli usi, costumi e tradizioni del nostro paese;
osservazione ed analisi dei principali reperti archeologici e delle opere architettoniche
di Genzano di Roma;
studio geo-morfologico del territorio;
analisi della storia dell’Infiorata;
analisi di immagini riguardanti l’Infiorata e di alcuni bozzetti e quadri dei Maestri
Infioratori genzanesi;
preparazione di lucidi per la realizzazione del bozzetto;
realizzazione di un bozzetto in bianco e nero;
analisi e scelta dei colori;
produzione di un bozzetto a colori;
ingrandimento del bozzetto su carta spolvero nelle dimensioni reali;
disegno a terra del quadro da infiorare;
“infioritura” del quadro per la realizzazione di un tappeto floreale, in occasione
dell’”Infiorata dei Ragazzi”..
55
Progetto “Laboratorio manipolativo-artistico-espressivo
CERAMICA”
(Scuola dell’Infanzia e Primaria dei tre plessi).
Ha lo scopo di trasmettere l’amore per l’arte e tende a sviluppare e potenziare le abilità
operative, di manipolazione e l’autonomia organizzativa ed espressiva, al fine di elaborare
creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni. Il
progetto è finalizzato a sviluppare le capacità espressive di tutti gli alunni coinvolgendoli in
un’attività di laboratorio dove possano vivere l’arte sviluppando la creatività, dove si
rendano consapevoli delle proprie capacità manuali ed artistiche e dove possano imparare
l’armonia delle forme e dei colori ed acquisire la consapevolezza di essere artefice di cose
belle e/o utili e non solo fruitore. Inoltre, l’esperienza creativa permette di favorire lo
sviluppo delle risorse personali, la conoscenza e l’accettazione di sé e degli altri per una
migliore integrazione, valorizzando il diverso come risorsa e ricchezza. Ha una funzione
liberatoria, di condivisione, di sviluppo dell’energia creativa, di comunicazione, di
cambiamento e stimola l’autostima, l’autogratificazione e l’autoefficacia per i lavori artistici
creati.
Da diversi anni, nel nostro Istituto, si attua anche il progetto ceramica tramite il quale si
intende far conoscere l’attività della ceramica ai bambini sviluppandone sia gli aspetti
tecnico- culturali che espressivi, con una modalità ludica e laboratoriale di apprendimento
dove i saperi teorici si coniugano con quelli operativi. I laboratori di manipolazione della
creta offrono ai bambini l’occasione di:
- coniugare i saperi teorici con quelli operativi e creativi;
- apprendere nell’ambito delle didattiche della forma, della logica e della fantasia;
- dare risposta ai bisogni di creatività: la creta infatti per le sue caratteristiche plastiche, di
morbidezza, di informalità consente di manipolare, creare, fare e disfare, premere,
distruggere, usando in particolare le mani;
- suscitare emozioni nei vari tentativi di trasformare la materia;
- coinvolgere tutti i sensi nelle azioni di trasformazione;
- cogliere il processo di trasformazione della materia: tramite i quattro elementi vitali: terra,
acqua, aria, fuoco;
- potenziare l’autonomia personale;
- migliorare la capacità espressiva;
- sviluppare le abilità operative di manipolazione ed organizzazione.
Le attività, integrate con i programmi delle varie discipline, sono le seguenti:
-indicazioni base sulla teoria del colore;
-giochi con forme e colori per creare composizioni ed immagini;
-riciclaggio di materiali diversi, per esprimersi e comunicare;
-sperimentazione di molteplici tecniche pittoriche e artistiche;
-uso di vari materiali grafici e pittorici (matite colorate, pennarelli, pastelli a cera, ad olio,
tempere, acquerelli, colori per vetro, per stoffa…) e riconoscimento delle loro caratteristiche;
56
-manipolazione di materiali di diverso tipo (carta, cera, sabbia, pasta di sale, das,
plastilina…) per realizzare forme simboliche, riprodurre la realtà ed acquisire
consapevolezza della tridimensionalità;
-descrizione delle sensazioni provocate dai vari materiali: tattili, olfattive, gustative, visive;
-sperimentazione di tecniche di stampa;
-realizzazione di matrici o disegni mediante la tecnica dell’incisione;
-sperimentazione di tecniche utilizzate in passato per la realizzazione di opere d’arte;
-osservazione ed analisi delle opere di grandi artisti: Van Gogh, Picasso, Monet, Mirò…;
-conoscenza delle tecniche di lavorazione della creta;
-conoscenza delle fasi di composizione di un manufatto;
-sperimentazione della tecnica di decorazione, cristallizzazione e cottura degli oggetti creati;
-realizzazione di manufatti con materiali diversi;
-montaggio e produzione di materiali audiovisivi;
-creazione di semplici cortometraggi e spot pubblicitari;
-creazione di semplici video e ipertesti animati con Power Point a seguito di particolari
eventi scolastici o laboratori didattici.
-allestimento mostra finale.
Progetto “Emozioniamoci con le Fiabe”
Scuola dell’Infanzia – plesso “C. Marchesi”
Dalla riflessione che la scuola si pone come luogo privilegiato in cui riflettere sulle emozioni
e tradurle in una pratica efficace, nasce il progetto“Emozioniamoci con le Fiabe”per aiutare
gli alunni a riconoscere e gestire le proprie emozioni. Saranno protagoniste le fiabe perché
sono utili per arrivare al cuore dei bambini e sono uno strumento efficace per mettere in atto
l’educazione emotiva ed imparare il linguaggio delle emozioni.
L’obiettivo di fondo è quello di stabilizzare nei bambini quei fattori psicologici di protezione
ritenuti utili per contrastare forme di disagio, con particolare riferimento alle condotte
disadattate (aggressività e prevaricazioni) e ai comportamenti tendenti alla regressione
(passività, chiusura...). Consisterà in un insieme di strategie, tecniche ed interventi finalizzati
alla costruzione precoce delle migliori competenze per modulare e gestire il loro mondo
emozionale.
Attraverso la lettura e l’analisi di alcuni testi, gli alunni verranno coinvolti in mondi
emozionanti e accompagnati nei loro viaggi fantastici e di scoperta. Inoltre, si favorirà il
dialogo sulle emozioni e sul complesso mondo interiore dei piccoli per aiutarli a conoscerlo e
a gestirlo.
Si partirà con la lettura del racconto Verdolina scopre il mondo. Un fantastico viaggio
nelle Emozioni, una storia di fantasia, che si propone di aiutare ad aprire un dialogo reale
con i più piccoli sulle autentiche emozioni che agitano il loro animo … e anche il nostro. Le
vicende di questa buffa tovaglia verde mela alle prese con le prime esperienze della propria
57
autonomia si rivelano un efficace spunto di riflessione e di dialogo sulle emozioni con cui i
piccoli si confrontano quando il loro mondo comincia ad aprirsi significativamente al di fuori
delle mura di casa e dell’abbraccio famigliare.
Tenendo presente anche che “Inclusione” vuol dire “dare dignità a ciascuno” con la
consapevolezza che ognuno è utile agli altri, saranno previsti:
conversazioni
letture tratte da vari testi i
circle time
riconoscimento nei personaggi delle proprie emozioni
individuazione nella mimica facciale di: gioia, dolore, rabbia, tristezza, paura,
sorpresa, vergogna, stupore.
comunicazione con i disegni e creazione di oggetti fantastici
analisi nei movimenti corporei delle emozioni e riproduzione di essi
vocalizzazioni ( lamenti, pianto, riso, mugolii….)
analisi dei toni della voce, dell’intensità, del volume, dell’espressione.
Si effettuerà un laboratorio relativo alle seguenti tematiche: emozioni, paura, diversità,
confronto, fantasia, amicizia, colori, immagini, suoni, movimento, fatto di “ cose di niente,
carta e cartoncino, colori, emozioni mescolate e frullate, macedonia di storie e fiabe al
contrario…” , accompagnati dal dialogo, intorno alla paura, ma anche alle altre emozioni su
cui fare affidamento per ritrovare le sicurezze e tirare fuori il coraggio che serve per
superarla.
Si eseguirà la lettura dei seguenti testi:
1. ”La paura è fatta di niente” R.T. Bruno, per sviluppare l’educazione all’immagine e
all’affettività.
2. “Emozioni in fiaba” per aiutare i bambini a gestire la propria sfera affettiva.
3. “La pasticceria Zitti” per favorire lo sviluppo di atteggiamenti cooperativi e
collaborativi..
Si realizzeranno poi incontri laboratoriali di sezioni a piccoli gruppi suddivisi per età ed
esigenze particolari. Inoltre, si allestirà e strutturerà un piccolo laboratorio in cui
sperimentare ed attuare letture, immagini, suoni, filmati, condividendo e scambiando
esperienze e materiali e collaborando con altri compagni alle elaborazioni
grafico/pittoriche/plastiche.
58
Progetto unitario “Sportello d’ascolto”.
Si propone di soddisfare i bisogni degli alunni, dei genitori e dei docenti, ripristinando nuovi
equilibri e abilità per superare disagi emotivi, affettivi e socio-relazionali. Vengono favorite
le relazioni positive e la promozione di abilità sociali tra alunni, attraverso l’attivazione di
interventi specifici rivolti al gruppo classe, su richiesta e con la collaborazione dei docenti di
classe o sezione. Ai genitori viene riservato uno spazio di ascolto per esporre i disagi
relazionali genitori-figli. Ai docenti viene fornito un supporto per stabilire un clima di
collaborazione attiva fra scuola-famiglia-alunni, teso a favorire un coordinamento tra il
processo educativo proprio della famiglia e l’iter scolastico. L’attività è svolta da personale
specializzato in servizio nell’Istituto e prevede:
-consulenza psico-pedagogica per genitori, alunni e docenti;
-costruzione di rapporti positivi tra le figure che operano all’interno dell’Istituto;
-osservazione diretta nelle classi ed analisi come “Prevenzione primaria”;
-attivazione di laboratori (attività prosociali) per il miglioramento della vita scolastica;
-gestione di un “diario di bordo” per la registrazione delle presenze dell’utenza;
-monitoraggio in itinere e finale del percorso progettuale.
Progetto “Educare attraverso lo sport”
(Scuola Secondaria di primo grado ed alunni delle classi quinte
della scuola Primaria)
Uno degli obiettivi principali dell’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi” è quello di
sviluppare, tra i bambini e gli adolescenti, una sempre maggiore consapevolezza
dell’importanza dei benefici derivanti dallo svolgimento dell’attività motorio-ricreativa e
sportiva, intesa come strumento dell’attuazione al diritto alla salute, al benessere fisico,
psichico e sociale della persona. Inoltre, è quello di fornire conoscenze e competenze
trasferibili come il lavoro in team, il rispetto di sé e la fiducia nelle proprie capacità, il
controllo delle emozioni e dell’aggressività, la consapevolezza del proprio corpo e favorire,
a livello sociale, la comprensione generale delle “regole del gioco”, che gli studenti possono
sfruttare anche per le altre discipline scolastiche e nella vita.
Ogni anno, nella scuola Secondaria di primo grado, si attua un progetto di “Educazione
allo sport”, che prevede l’insegnamento di tutte le discipline sportive dell’Atletica, partendo
dalla preparazione di base per arrivare successivamente all’approfondimento delle varie
specialità: Corsa (Veloce, Mezzofondo, Ostacoli e Staffetta), Salti (Alto, Lungo), Lanci
(Vortex, Peso).
59
Sono coinvolti nel progetto tutti gli alunni della scuola Secondaria di primo grado, compresi
quelli diversamente abili e, al fine di sviluppare una incisiva azione didattica e metodologica
in continuità, anche i bambini delle classi quinte della scuola Primaria facenti parte
dell’Istituto.
Le attività, svolte in orario curricolare ed extracurricolare, vengono graduate per difficoltà ed
intensità e variate, dove “la piacevolezza del fare” caratterizza ogni esperienza proposta.
Gli alunni possono verificare le proprie abilità e confrontarsi oltre che all’interno della
propria classe e dell’Istituto, anche a livello Distrettuale, Interdistrettuale, Provinciale,
Regionale e Nazionale, dove nel passato alcuni si sono distinti per la partecipazione e
l’impegno nel perseguire ottimi risultati in alcune discipline dell’Atletica.
Per la pratica delle discipline, i docenti si avvalgono di attrezzature e strumenti presenti nelle
infrastrutture scolastiche dell’Istituto. Inoltre, svolgono approfondimenti di carattere teorico,
su argomenti connessi alle attività, al fine di qualificare il sapere e stimolare una
partecipazione più consapevole volta a completare il processo di educazione e formazione.
Nella scuola Primaria e nella scuola dell’Infanzia, le docenti curricolari, si avvalgono
annualmente di figure di supporto tecnico quali esperti esterni qualificati, a titolo puramente
gratuito.
La pratica motoria proposta è finalizzata a far conoscere e sperimentare al bambino le sue
potenzialità, valorizzando l’istintivo desiderio di scoperta ed incoraggiandolo a sperimentare
con l’azione il suo dominio sul tempo e lo spazio. Nella fascia di età 5/6-7/8 anni, l’attività si
fonda pertanto sulla multilateralità estensiva, caratterizzata dall’adozione di una grande
quantità di proposte riferibili allo sviluppo di forme di movimento con mappe motorie
aperte. Successivamente, nella fascia di età 8/9-10/11 anni, si sviluppa l’orientamento allo
sport, che suggerisce l’adozione di una variegata ed ampia quantità di proposte motorie più
vicine al concetto di indirizzo pre-sportivo, con la pratica di attività più correlate ad
esperienze di gioco codificato e regolamentato.
Si prevede:
la partecipazione alle varie fasi dei Giochi Sportivi Studenteschi nelle discipline
dell’Atletica (corsa campestre e atletica su pista);
l’Istituzione in orario extrascolastico di un Centro Sportivo Scolastico per
approfondire con gli alunni interessati le discipline dell’Atletica;
l’istituzione in orario extrascolastico di un Centro Sportivo Scolastico riservato alle
classi prime della scuola Secondaria di primo grado, per ampliare la sfera delle
conoscenze motorie;
l’adesione, per la scuola primaria, al progetto nazionale “Sport di classe”, gestito dal
Coni. (Sport di Classe è un progetto, promosso e realizzato dal Ministero
dell’Istruzione, Università e Ricerca e dal Coni, che ha come obiettivo la
valorizzazione dell’Educazione Fisica e Sportiva nella scuola primaria per le sue
valenze trasversali e per la promozione di stili di vita corretti e salutari. Il progetto
prevede la presenza di un tutor sportivo come figura di supporto esterno all’Istituto
che svolgerà l’attività di Educazione Fisica per un’ora settimanale in tutte le classi
quarte e quinte della scuola primaria che aderiranno al progetto);
60
la partecipazione, in continuità, degli alunni delle classi quinte della scuola Primaria e
delle prime della scuola Secondaria di primo grado, ad un campo scuola sportivo
presso Sperlonga in cui verranno svolte attività prevalentemente acquatiche (vela –
surf – water polo).
Progetto “Alimentiamoci”
(Scuola dell’Infanzia e Primaria dei tre plessi)
Risulta fondamentale acquisire corrette abitudini alimentari fin dalla prima infanzia, in
quanto un positivo approccio con il cibo getta la basi per un futuro stile di vita armonioso.
Inoltre, se la società di oggi impone ritmi frenetici che non favoriscono stili alimentari
salutari, promuovere la conoscenza degli alimenti è la risposta alla necessità di educare i
bambini al cibo, consolidando le loro abitudini alimentari in una giusta direzione.
Il progetto nasce quindi dalla necessità di avvicinare gli alunni al tema del mangiare sano,
accompagnandoli in vari percorsi didattici che andranno a stimolare la scoperta dei cibi, i
sapori, gli odori e i colori della frutta e delle verdure, mediante attività ludiche per la scuola
dell’Infanzia e più strutturate e scientifiche per la scuola Primaria.
Il progetto ”Alimentiamoci”, dunque, non ha un’impronta prettamente nutrizionale, ma
soprattutto esperienziale-sensoriale, portando alla scoperta di diversi alimenti attraverso il
gusto, la vista, l’olfatto, e il tatto.
FINALITÀ del Progetto:
Promuovere negli studenti una capacità di valutazione critica ed un pensiero divergente in
relazione a deleteri stili di vita indotti, in prevalenza, dalla cosiddetta società del benessere
economico e dal conseguente consumismo.
Favorire l’acquisizione di positivi, duraturi e consapevoli stili di vita mirati al
mantenimento di un personale benessere psico-fisico.
Creare i presupposti, nelle giovani generazioni, per il radicamento di una cultura della
prevenzione.
Sostenere nei ragazzi l’acquisizione di competenze pluridisciplinari come conseguenza di
un approccio consapevole alla complessità delle singole conoscenze.
Saranno utilizzati molteplici e distinti approcci metodologici, in stretta relazione con i diversi
contenuti proposti e i relativi obiettivi perseguiti:
lezione frontale
didattica laboratoriale
brainstorming
cooperative learning
61
problem solving
dibattiti e discussioni
visione di filmati
esperienze dirette
uscite didattiche.
Si promuoverà un rapporto più diretto e consapevole degli alunni con il cibo che consumano
e l’ambiente che li circonda, anche valorizzando le tradizioni locali, nazionali e di altre
culture, condividendo i percorsi previsti per il raggiungimento delle sopracitate finalità sia
con le famiglie che con le agenzie formative esistenti sul territorio.
Inoltre, si aderirà:
al progetto educativo “Nutri il Sapere”, promosso da Pam Panorama, dedicato
al mondo scuola per la scoperta dei segreti dell’alimentazione e dei banchi di prodotti
freschi, con l’obiettivo di promuovere una corretta educazione e consapevolezza
alimentare per i più piccoli sui prodotti semplici e genuini della nostra tradizione.
Il laboratorio sarà un’esperienza pratica e sensoriale, oltre che intellettiva e avrà lo scopo
di avvicinare i bambini al mondo degli alimenti trasmettendo il concetto di “prodotto
fresco”, di qualità e di filiera agroalimentare.
al programma “Frutta e verdure nelle scuole” promosso dall’Unione
Europea, coordinato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e forestali e
svolto in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, il Ministero della Salute, Agea, le Regioni e Province. Il programma è rivolto
ai bambini che frequentano la scuola primaria (6-11 anni) e ha lo scopo di
incrementare il consumo dei prodotti ortofrutticoli e di accrescere la consapevolezza
dei benefici di una sana alimentazione.
L'obiettivo è quello di:
o divulgare il valore ed il significato della stagionalità dei prodotti;
o promuovere il coinvolgimento delle famiglie affinché il processo di educazione
alimentare avviato a scuola continui anche in ambito familiare;
o diffondere l’importanza della qualità certificata: prodotti a denominazione di origine
(DOP, IGP), di produzione biologica;
o sensibilizzare gli alunni al rispetto dell’ambiente, approfondendo le tematiche legate
alla riduzione degli sprechi dei prodotti alimentari.
Le misure di accompagnamento programmate dal Ministero hanno quale obiettivo prioritario
quello di “informare” e sviluppare un consumo consapevole della frutta e della verdura,
privilegiando la distribuzione del prodotto fresco.
Il programma prevede la realizzazione di specifiche giornate a tema, quali visite a fattorie
didattiche, corsi di degustazione, attivazione di laboratori sensoriali, al fine di incoraggiare i
bambini al consumo di frutta e verdura e sostenerli nella conquista di abitudini alimentari
sane.
62
Progetto “Arte e Immagine in Laboratorio”
(Scuola Secondaria di primo grado in orario extrascolastico)
Il progetto è rivolto agli alunni frequentanti la scuola Secondaria di primo grado e risponde
all’esigenza manifestata dalle famiglie di aprire la scuola al territorio, anche nel pomeriggio,
offrendo ai ragazzi uno spazio di aggregazione.
E’ un progetto di rafforzamento e di sostegno all’attività della scuola che cerca di migliorare
la riuscita scolastica degli studenti, anche attraverso l’intervento su alcune specifiche
difficoltà di apprendimento.
Il laboratorio per:
l’Esperienza Creativa
la Fruizione dell’Arte e della Comunicazione Visiva
l’Educazione al Senso Estetico dell’Arte
propone un percorso di sperimentazione e di fusione tra forme e colori attraverso la
sperimentazione di tecniche pittoriche ed eco-creative che stimolino la manualità e la
fantasia.
Inoltre, è volto ad approfondire alcune tematiche e ad apprendere un metodo di studio
laboratoriale, a facilitare l’inserimento dei ragazzi in un gruppo con fine comune, a
sviluppare le abilità manuali ed artistiche, a favorire l'acquisizione di abilità comunicative,
rafforzare l'autostima e la fiducia in se stessi e negli altri e promuovere atteggiamenti di tipo
cooperativo.
In particolare, vuole essere un’opportunità educativa in cui l’alunno:
realizza elaborati personali (e di gruppo) creativi, sulla base di un’ideazione e
progettazione originale ed estroversa;
apprende le conoscenze e le regole del Linguaggio Visivo e della Composizione,
attraverso l’Osservazione e l’Analisi dell’Opera d’Arte;
sceglie Tecniche e Materiali Formali ed Informali in modo Funzionale in cui Sviluppa
l’Espressività Sensoriale e la Capacità Critica;
viene sensibilizzato ad una maggiore consapevolezza dei Beni Artistici e Culturali
presenti nel nostro Paese e alla Conservazione di essi attraverso l’Educazione al Bello
di Monumenti, Musei, Opere.
L’esperienza con l’Arte è una componente fondamentale della formazione di un individuo.
E’ in grado di arricchire i processi cognitivi, sollecitare l’attenzione e la rielaborazione
autonoma dei significati, offrire nuovi e personali punti di vista sul mondo e sulle cose.
Gli interventi vengono concordati e condivisi con la famiglia, per definire obiettivi
sostenibili e partecipati dai ragazzi, con la finalità di incentivare il successo formativo
valorizzando le potenzialità individuali degli alunni e la costruzione di positive relazioni
interpersonali.
Le finalità sono:
garantire attenzione e cura ai minori che vivono situazioni di disagio;
offrire la possibilità di un’esperienza di socializzazione e di solidarietà interculturale
dentro i percorsi scolastici ed extrascolastici,
63
stimolare la costruzione di una rete educativa fra famiglia, scuola, territorio, servizi;
offrire al territorio un valore aggiunto nella promozione e nella diffusione delle
competenze educative individuali e di comunità.
L’attività progettuale, di arricchimento dell’Offerta Formativa, verrà attuata da personale
interno all’Istituto.
Il laboratorio è aperto agli studenti della scuola Secondaria di primo grado che ne faranno
richiesta, su autorizzazione della famiglia.
Progetto “Let’s Talk – Consolidamento della Lingua Inglese”
(Scuola Secondaria di primo grado in orario extrascolastico)
La scelta di consolidare e potenziare l’apprendimento della Lingua Inglese, comporta un
ampliamento dell’Offerta Didattica e Formativa.
Lo scopo è quello di rinforzare maggiormente le competenze acquisite per poi metterle in
pratica in contesti comunicativi reali; i ragazzi sono chiamati ad effettuare scambi dialogici
nelle situazioni comunicative più diverse attraverso role plays ( at the restaurant, at the train
station, at the cinema…) e la drammatizzazione di scene di opere lette o di script liberamente
scelti dalle insegnanti che svolgeranno il corso.
La conoscenza delle espressioni idiomatiche più comuni nella Lingua Inglese, le sue forme
più colloquiali, l’ironia derivata da somiglianze fonetiche, fanno sì che gli alunni arrivino ad
una comprensione più profonda e sfaccettata di quello che rappresenta l’universo di una
Lingua.
Il progetto prevede due corsi differenziati, uno per le classi prime e l’altro per le classi
seconde e terze della scuola Secondaria di primo grado che contribuiranno a sviluppare le
capacità di speaking e listening, ampliare il lessico e contemporaneamente facilitare
l’espressione in Lingua con maggiore fluidità e scorrevolezza..
E’ previsto il consolidamento di:
strutture grammaticali e funzioni linguistiche
competenze comunicative
comprensione orale e scritta
produzione orale e scritta
regole ortografiche e fonetiche
attraverso percorsi finalizzati a formare ragazzi:
più consapevoli del valore della diversità linguistica e culturale;
capaci di pensare, esprimersi e comunicare in modo più efficace;
capaci di comprendere l’utilità delle lingue straniere per motivi di studio,
professionali, di piacere personale e di scambio.
64
Le attività linguistiche previste hanno come riferimento metodologico il metodo
comunicativo e l’utilizzo di materiale autentico e semi- autentico, al fine di potenziare la
padronanza della Lingua Inglese e favorire lo sviluppo delle competenze.
Si effettueranno:
ascolto guidato di dialoghi in Lingua
drammatizzazioni e role play
comunicazione linguistica in L2 in diverse situazioni di vita quotidiana
lavori a coppie e a piccoli gruppi
giochi di ruolo
giochi linguistici
Il laboratorio è aperto agli studenti della scuola Secondaria di primo grado che ne faranno
richiesta, su autorizzazione della famiglia.
Progetto :“Potenziamento di Lingua Inglese” in collaborazione
con il Centro Linguistico “Cambridge”
(Scuola Secondaria di primo grado)
Si prevede di attuare corsi pomeridiani in collaborazione con il Centro Linguistico
“Cambridge”, per la preparazione agli esami di Stato ed ottenere le Certificazioni
Cambridge.
Il percorso, tenuto da personale esterno altamente qualificato, prevede 40 ore di lezione
frontale con i seguenti esami di livello:
Starters, anche conosciuti come Young Learners English.
Starters, è l'inizio dell'avventura per i ragazzi; questo test avvicina i bambini all'inglese parlato e scritto in una maniera divertente e stimolante. Starters è il primo dei tre test Cambridge English: Young Learners test, ideati per ragazzi della scuola Primaria e Secondaria di primo grado.
Le principali acquisizioni sono:
comunicare in maniera semplice con interlocutori che si esprimono chiaramente, in
modo semplice e lento;
presentarsi agli altri, porre domande e saper rispondere a interrogativi molto semplici
su questioni altrettanto semplici;
comprendere e impiegare espressioni quotidiane, frasi molto semplici finalizzati a
soddisfare bisogni concreti;
65
KET, noto anche come Key English Test, è una certificazione di livello base che
dimostra l'abilità di usare l'inglese per comunicare in situazioni semplici, mostrando i
progressi fatti nelle prime fasi di apprendimento della lingua.
KET è l’esame base di Cambridge che corrisponde al livello A2 che valuta la capacità
di comunicare quotidianamente in inglese usando sia la lingua scritta che parlata.
Le principali acquisizioni sono:
comunicare in situazioni semplici, utilizzando un lessico e strutture grammaticali
elementari
comprendere espressioni usate frequentemente, dal significato evidente
capire frasi ed espressioni usate frequentemente e di senso immediato
scrivere brevi testi, compilare moduli.
Il PET, cioè Preliminary English Test, rappresenta un passo in avanti rispetto al
KET. Corrisponde infatti al livello B1 ed è un esame di media difficoltà.
Le principali acquisizioni sono
comprendere, se è utilizzata una lingua standard e si discute di argomenti relativi a
questioni familiari e quotidiane, gli snodi fondamentali di un discorso.
comunicare senza molte difficoltà in situazioni di viaggio all’estero.
raccontare senza troppa difficoltà, in modo semplice, se stesso e i propri interessi.
raccontare esperienze, fatti accaduti, propositi, progetti, fornendo motivazioni
adeguate in modo semplice e chiaro.
districarsi nella maggior parte delle situazioni riscontrabili in viaggi nelle regioni in
cui si parla la lingua, scrivere email, lettere o brevi testi.
Tutti gli esami prevedono prove scritte, orali e di Listening Comprehension.
Ai corsi si accede attraverso un test che valuterà il livello degli alunni.
Ad avvenuta adesione da parte degli alunni, verranno stabiliti gli orari ed i giorni in cui si
effettueranno i corsi.
Il costo è a carico delle famiglie.
66
Progetto “Consiglio dei Piccoli Cittadini”
(Classi quarte e quinte della scuola Primaria)
Nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Genzano di Roma, la Scuola ha aderito
al progetto: “Consiglio dei Piccoli Cittadini”, rivolto alle classi quarte e quinte della scuola
Primaria.
Il Progetto è finalizzato ad un maggiore rispetto delle esigenze dei bambini all’interno del
nostro Paese, attraverso la creazione di un Consiglio dei bambini che dialoghi direttamente
con l’Amministrazione Comunale segnalando situazioni da migliorare o problemi da
risolvere.
La formulazione di interrogazioni o proposte consentirà ai bambini di non soffermarsi solo
all’individuazione del problema, ma all’azione concreta che può produrre una soluzione. La
partecipazione alle riunioni, consentirà loro di comprendere le procedure e la normativa da
seguire per rispondere all’esigenza segnalata.
L’Amministrazione Comunale si impegnerà a convocare il Consiglio in orario
extrascolastico ogni due mesi circa e durante gli incontri verranno esposte le problematiche
trattate precedentemente in una commissione (formata soltanto dai bambini eletti) e le
eventuali azioni da intraprendere per giungere alla loro risoluzione. A tali riunioni, potranno
partecipare sia i bambini eletti “Consiglieri” democraticamente attraverso una votazione dai
compagni di classe, sia i bambini delle classi della scuola Primaria che avranno aderito al
Progetto.
Al termine delle attività annuali, gli insegnanti di ogni classe destinataria del Progetto, si
incontreranno con l’Assessore alla Pubblica Istruzione, referente del Progetto, per le
valutazioni e le verifiche.
Progetto di potenziamento: “Arte e matematica, arte e mito
… come mondi complementari”
(Classe 1° - sez. F – scuola Secondaria di primo grado)
Il progetto di potenziamento “Arte e matematica, arte e mito… come mondi
complementari” è rivolto agli alunni della classe di 1^ media – sez. F della Scuola
Secondaria di primo grado. Verranno formati gruppi di massimo quattro alunni della
stessa classe che si alterneranno periodicamente fino al termine delle attività annuali,
rispettando il calendario scolastico.
Si svolgerà nel giorno di martedì dalle ore 11.00 alle ore 13.00 (due ore settimanali)
nell’aula scolastica, durante le ore di matematica e di lettere.
Gli alunni, insieme alla professoressa coordinatrice del progetto, insegnante di Arte e
Immagine, daranno vita al progetto sopraindicato, con lo scopo di conoscere e
67
approfondire i legami tra: l’arte e la matematica, l’arte e il mito, come mondi
fortemente legati.
L’operatività manuale può essere un espediente per tutti gli alunni ed in particolare per
gli alunni con difficoltà o bisogni specifici, quindi è stato ideato un progetto di
potenziamento di Arte e Immagine che favorirà l’apprendimento di abilità e conoscenze
con una modalità stimolante (attività laboratoriale), incoraggerà un atteggiamento
positivo d’appartenenza (attività in piccoli gruppi o in coppia) ed integrerà gli alunni
con difficoltà, in gruppi di ragazzi che lavorano insieme.
Il progetto è volto a potenziare, migliorare, arricchire, perfezionare e sollecitare gli
imput di apprendimento, pur seguendo delle linee chiare e perseguendo obiettivi precisi;
sarà elastico ed adattabile all’età ed alle capacità di ogni alunno
Questo progetto seguirà i campi di esperienza dettati dalle “Indicazioni Nazionali per
il Curricolo”:
o Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali,
ispirate anche dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva.
o Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche,
pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una
produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile espressivo
personale.
o Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini
fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini.
o Scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti
visivi seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa, anche
integrando più codici e facendo riferimento ad altre discipline.
Tali scopi saranno realizzati elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi,
organizzazione e verifica.
Il progetto, inoltre, si prefigge l’obiettivo di sfatare il concetto della matematica come
sola filosofia scientifica, che invece rappresenta anche l’anima segreta dell’arte o anche
l’obiettivo di scoprire il mito come patrimonio stimolante per rappresentazioni da parte
di molti artisti.
Saranno prodotte ed elaborate in modo creativo opere d’arte, confrontandosi con il
mondo artistico. L’approccio al mondo dell’arte avverrà attraverso lo studio,
l’interpretazione e la riproduzione di alcune opere dei più grandi pittori, la cui scelta è
motivata dal loro uso predominante in determinati periodi artistici dei numeri (metafora,
ornamento) e dei miti (parodia, propaganda).
All’interno del gruppo di lavoro ogni alunno potrà esprimere la propria opinione e
proporre suggerimenti sulla realizzazione delle opere.
Il lavoro di gruppo incentrato sullo stimolo artistico – creativo ha come scopo quello di
favorire la socializzazione tra i ragazzi e l’integrazione sia degli alunni con bisogni
educativi che di quelli con difficoltà di apprendimento e di comportamento.
Le opere realizzate dagli alunni avranno come finalità quella di abbellire i luoghi in cui
lavorano e vivono, per far sviluppare il rispetto per il contesto che li circonda.
FINALITA’:
68
Realizzare un percorso formativo per favorire l’integrazione.
Sviluppare le capacità di osservazione, in quanto condizione necessaria per creare
un atteggiamento di curiosità e di interazione positiva con il mondo artistico.
Sviluppare e potenziare le capacità di espressione e comunicazione in modo creativo e
personale, al fine di acquisire sensibilità estetica ed interesse verso il patrimonio
artistico.
Migliorare le capacità espressivo – creative individuali.
Favorire e consolidare/potenziare le abilità specifiche.
Miglioramento delle dinamiche relazionali.
Progetto unitario : “Assistenza alla realizzazione ed
all’integrazione in favore degli alunni con disabilità sensoriale”
Il progetto, finanziato dalla Regione Lazio, intende promuovere e realizzare processi di
inclusione attraverso uno sviluppo quotidiano che si realizza nell’incontro e nel confronto
con le diverse figure educative e nella rivalutazione e valorizzazione delle differenze. Inoltre,
vuole favorire il miglioramento della qualità di vita a tutti i suoi studenti ed in particolare a
coloro che presentano una condizione di svantaggio. Si tratta di un approccio
multidimensionale che coinvolge tutte le figure che ruotano intorno all’alunno, teso a
promuovere un miglioramento della qualità della vita, sotto l’aspetto dell’autonomia e del
benessere, nella prospettiva del progetto di vita della persona, alla cui base vi è non solo il
processo d’integrazione, ma un progetto molto più ampio, mirato ed articolato che vuole
perseguire i seguenti obiettivi:
realizzare efficaci prassi di inclusione condivise all’interno della scuola;
promuovere e facilitare un corretto ingresso degli alunni nel sistema scolastico e
sociale;
promuovere lo sviluppo delle competenze di Cittadinanza;
favorire processi di condivisione e collaborazione tra gli alunni, affinché il loro
percorso formativo non sia finalizzato a se stesso, ma possa realmente essere
spendibile nella vita pratica quotidiana.
Verranno promosse iniziative di comunicazione e collaborazione tra scuola, famiglie,
Comune, Enti territoriali, ASL e si adotteranno forme di verifica e valutazione collegiali
adeguate ai bisogni formativi degli alunni.
69
Progetto unitario : “Scuola Sicura”
Il Progetto "Scuola Sicura" nasce dall'esigenza di far conoscere i rischi, le situazioni di
pericolo dell'ambiente in cui viviamo per saperli prevenire ed affrontare con un adeguato
livello di sicurezza e con corrette azioni comportamentali, superando le condizioni di
incertezza e di improvvisazione. Si propone la diffusione della cultura della Protezione
Civile, partendo dalla consapevolezza che la scuola deve essere considerata il luogo e lo
strumento privilegiato in cui essa può realizzarsi. Si cercherà di educare gli alunni a “come
difendersi dai rischi” avvicinandoli alla problematica della sicurezza, con un approccio
sereno, attraverso prove di simulazione che stimolino l’apprendimento di comportamenti
idonei a trasferire informazioni di base sulla gestione dell’emergenza. L’educazione-
informazione (gestione delle emergenze, previsione e prevenzione ) delle giovani
generazioni è infatti da considerarsi una delle finalità principali di un qualsiasi moderno
sistema di protezione civile. Tale formazione potrà essere suddivisa in due momenti:
- momento teorico (trasmissione delle conoscenze)
- momento pratico (attuazione piano di emergenza predisposto per l’evacuazione degli
edifici scolastici)
Il tutto finalizzato nel far assimilare quegli atteggiamenti, utili per se e per gli altri a fronte
di circostanze “imprevedibili “che siano improntati alla solidarietà, collaborazione ed
autocontrollo.
OBIETTIVI TRASVERSALI
Educare a comportamenti improntati alla solidarietà, alla collaborazione e
all’autoprotezione,
Stimolare la fiducia in sé.
Sviluppare nei bambini e nei ragazzi il senso di auto protezione, atteggiamento
mentale naturale nell'uomo, indotto dalla conoscenza dei fenomeni di possibile rischio,
dalla capacità di agire nel modo opportuno in relazione alle varie situazioni di pericolo
e principalmente dall'educazione alla tutela della sicurezza propria e altrui e della
prevenzione, fondamentale principio, che si fonda sulla piena consapevole
partecipazione degli individui alla vita sociale.
Sviluppare tra alunni comportamenti (norme) adeguati che permettano di valutare e
superare situazioni di pericolo (prima- durante e dopo l’emergenza)
Individuare i rischi presenti negli ambienti di vita: casa, scuola, territorio.
Creare e divulgare la conoscenza della sicurezza e della prevenzione.
Preparare gli studenti mediante esercitazioni di evacuazione e primo intervento
attraverso simulazioni, parziali o totali, necessarie per il corretto addestramento della
comunità scolastica.
Stimolare gli studenti affinché trasmettano e applichino in contesti diversi le
conoscenze acquisite con consapevole atteggiamento.
Ridurre i rischi indotti da situazioni di emergenze.
OBIETTIVI DIDATTICI Acquisire una formazione culturale sulla valutazione e prevenzione dei rischi.
Diffondere la cultura della protezione civile nella scuola e nel territorio.
70
Far conoscere le istituzioni che operano a tal fine nel territorio.
Acquisire le nozioni pratico-teoriche di protezione individuale.
Conoscere l’ambiente in cui si lavora e/o si vive, attraverso:
ricognizione dell’edifico scolastico per avere una esatta conoscenza di tutti gli
ambienti;
comprensione e lettura di una planimetria (nello specifico la planimetria dell’edificio
scolastico di appartenenza);
produzione delle piante delle aule.
Conoscere gli elementi che possono divenire fonte di pericolo:
o individuazione delle strutture portanti e dei punti di sicurezza dell’edificio scolastico.
o Individuazione di eventuali materiali pericolosi.
o Precauzione nell’utilizzo di dispositivi elettrici.
o Produzione di test, disegni, schemi.
Conoscere i fenomeni naturali (terremoti, incendi, fenomeni atmosferici quali,
alluvioni, frane, valanghe):
lettura di brani letterari e articoli giornalistici incentrati su tali eventi in Italia,
all’Estero e in modo specifico nel nostro Territorio regionale;
raccolta di documenti e testimonianze;
eventuali incontri con esperti nel settore;
produzione di testi, disegni e schemi.
Acquisire conoscenze relative alle misure di sicurezza esistenti nell’edificio scolastico:
cartelli segnaletici e interpretazione del loro codice simbolico;
individuazione della dislocazione dei mezzi di protezione individuale e primo soccorso
o individuazione delle uscite di sicurezza o emergenza;
cartelloni esplicativi.
Acquisire consapevolezza del fenomeno panico e saper effettuare una evacuazione
dall’edificio scolastico, nei tempi previsti:
- conoscenza dei segnali acustici di allarme;
- identificazione dei percorsi di evacuazione;
- identificazione dei percorsi alternativi in caso di impossibilità di evacuazione dai
normali percorsi assegnati;
- lettura dei segnali convenzionali indicati nelle pareti che localizzano il punto di
raccolta e le vie di fuga;
- simulazione di abbandono dell’edificio scolastico.
71
Progetto : “Laboratorio multimediale”
(Scuola Primaria e Secondaria di primo grado)
Il presente progetto vuole promuovere una didattica tecnologica e digitale sia a seguito di
una analisi sul generale processo innovativo che sta investendo il sistema di istruzione, sia a
conclusione di un rilevamento dei bisogni specifici dell’Istituto
Le nuove tecnologie hanno modificato il modo di interagire, conoscere e comunicare e la
loro introduzione nel mondo dell'istruzione rappresenta una delle più importanti sfide nel
processo riformatore di questa realtà. I ragazzi di oggi utilizzano strumenti tecnologici in
molte attività della loro vita quotidiana: giocano, imparano e parlano usando il linguaggio
digitale. Essi sono abituati a rapportarsi quotidianamente con una tecnologia complessa e
avanzata. Tutto ciò non può essere ignorato dal mondo della scuola, che deve fare suo questo
nuovo linguaggio per comunicare meglio con gli studenti e offrire una didattica più efficace.
Inoltre, molte attività che i docenti mettono in atto con le metodologie tradizionali possono
trarre vantaggio dall’impiego dello strumento informatico, stimolando maggior interesse e
permettendo l’accesso a tante informazioni.
L’utilizzo delle nuove tecnologie permette anche di promuovere una didattica inclusiva, che
tenga conto degli alunni che necessitano di metodologie e di strumenti, per facilitare
l’apprendimento. LIM, Pc, tablet sono strumenti di straordinaria utilità, capaci di integrarsi e
di supportare le tradizionali metodologie didattiche ai fini dell’inclusione degli alunni
diversamente abili o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Diventano un utile
anello di congiunzione con le metodologie di integrazione e contribuiscono a raccordare i
bisogni di inclusione e socializzazione degli alunni per il raggiungimento degli obiettivi
didattici individuati nei singoli Piani Educativi Individualizzati.
Il progetto “Laboratorio multimediale”, pertanto, prevede il progressivo sviluppo di
ambienti di apprendimento nei quali il flusso delle esperienze formative sia
significativamente supportato dalle TIC, in modo da ampliare l’interattività, l’accesso alle
risorse di rete e la condivisione on line dei materiali. Inoltre, poiché il plesso “G. Garibaldi”
è sprovvisto di un laboratorio informatico e a partire dall’anno scolastico 2017-2018 le prove
Nazionali INVALSI prevedono la somministrazione di Computer Based Testing, verrà
allestita un’aula laboratoriale e multimediale dotata di postazioni connesse alla rete Lan, al
fine di permettere agli alunni delle classi terze della scuola Secondaria di primo grado, di
effettuare le simulazioni e lo svolgimento delle prove stesse.
OBIETTIVI
Realizzare un laboratorio d’informatica.
Incrementare il numero di LIM nelle classi e sostituire elementi danneggiati.
Avvicinare gli studenti all’uso delle nuove tecnologie.
Riconoscere potenzialità e rischi connessi all’uso delle tecnologie più comuni, anche
informatiche.
Promuovere la conoscenza e l’uso di software applicativi e didattici di diverso tipo.
72
Utilizzare nuove risorse informatiche per l’apprendimento e l’acquisizione di nuove
competenze.
Favorire le attività didattiche con il supporto della multimedialità.
Migliorare la capacità di lavorare in gruppo.
Promuovere la partecipazione da parte dell’Istituto ai progetti riguardanti le
innovazioni didattiche e le strategie digitali, previsti dal PNSD.
Si prevede:
Ricognizione e mappatura delle attrezzature presenti nell’Istituto.
Nuova regolamentazione dell’uso delle attrezzature della scuola.
Raccolta di dati in relazione all’uso del laboratorio d’informatica.
Valutazione della funzionalità del laboratorio e delle attrezzature da parte delle
insegnanti di classe.
Creazione di uno spazio dedicato al PNSD sul sito istituzionale, per informare utenza e
personale sulle iniziative che la Scuola intende intraprendere.
73
Progetti
Infanzia Primaria Secondaria
Curricolare Curricolare Curricolare ed
Extracurricolare D
E
A
M
I
C
I
S
M
A
R
C
H
E
S
I
L
A
N
D
I
D
E
A
M
I
C
I
S
M
A
R
C
H
E
S
I
L
A
N
D
I
A
N
T
I
M
E
R
I
D.
P
O
M
E
R
I
D.
G.S.S. – Educare attraverso lo Sport
X X X X X
Leggere per piacere
X X X X X X X
Infiorata: Fiori e Colori
X X X X
Esploriamo e difendiamo il nostro Ambiente
X X X X X X X
Salute
X
Alimentiamoci
X X X X X X
Insieme per la Legalità
X X
Laboratorio manipolativo – artistico –
espressivo – CERAMICA
X X X X X X
Emozioniamoci con le Fiabe
X
Sportello d’Ascolto
X X X X X X X
Arte e Immagine in Laboratorio
X
Let’s Talk – Consolidamento della Lingua
Inglese
X
Consiglio dei Piccoli Cittadini (Ente Locale)
X X X
Corsi di Lingua Inglese in collaborazione con
il Centro Linguistico”Cambridge”
X
74
Progetto di potenziamento:“Arte e matematica,
arte e mito… come mondi complementari”
X
Assistenza alla realizzazione ed
all’integrazione degli alunni con disabilità
sensoriale
X X X
Scuola Sicura X X X X X X X
Laboratorio multimediale X X X X
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Per l’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi” le uscite didattiche sul territorio, le visite guidate e
i viaggi d’istruzione, costituiscono un valido strumento nell’azione educativo-didattica e
rivestono un ruolo importante nella formazione dell’alunno. Esse consentono un positivo
sviluppo delle dinamiche socio-affettive del gruppo classe e favoriscono l’apprendimento
delle competenze e l’attività di ricerca e conoscenza dell’ambiente. Inoltre, l’Istituto
considera parte integrante e qualificante dell’Offerta Formativa i viaggi d’interesse didattico,
le visite ad Enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione a manifestazioni culturali e
ad attività teatrali e sportive.
I docenti programmano le attività in oggetto all’inizio di ogni anno scolastico, inserendole
nella programmazione educativo-didattica e basandole su progetti articolati e coerenti che
consentono di qualificare dette iniziative come vere attività complementari della scuola e non
come semplici occasioni di evasione. Esse sono integrative del percorso formativo,
funzionali agli obiettivi educativi, cognitivi, culturali e didattici presenti nel PTOF.
Si effettuano :
USCITE DIDATTICHE SUL TERRITORIO: uscite che si effettuano nell’arco di una
sola giornata, per una durata non superiore all’orario scolastico giornaliero, nell’ambito del
territorio del comune e/o dei comuni territorialmente contigui;
VISITE GUIDATE: uscite che si effettuano nell’arco di una sola giornata, per una durata
uguale o superiore all’orario scolastico giornaliero, al di fuori del territorio del comune e/o
dei comuni territorialmente contigui;
VIAGGI D’ISTRUZIONE: uscite che si effettuano in più di una giornata e comprensive di
almeno un pernottamento.
Quest’ultimi contribuiscono a:
Migliorare il livello di socializzazione tra studenti e tra studenti e docenti;
Migliorare l’adattamento alla vita di gruppo ed educare alla convivenza civile;
Sviluppare il senso di responsabilità e autonomia;
Sviluppare un’educazione ecologica e ambientale;
Favorire la conoscenza diretta di aspetti significativi della realtà storica, culturale ed
ambientale promuovendo l’incontro tra realtà e culture diverse;
75
Sviluppare la capacità di interpretare criticamente l’evoluzione storica, culturale e
sociale del nostro territorio;
Rapportare la preparazione culturale degli alunni con le esigenze espresse dalla realtà
economica e territoriale di riferimento.
Prima di essere effettuate, esse vengono approvate dai Consigli di Classe, di Interclasse e di
Intersezione ed autorizzate dal Dirigente Scolastico.
Le disposizioni vigenti in materia sono contenute nella Circolare Ministeriale n. 291 /1992,
nell’O.M. 132/1990, nella Circolare Ministeriale n. 623/1996, nel Decreto Legislativo n.
111/1995, nella nota MIUR 645/2002, nella nota MIUR dell’11 aprile 2012 n. 2209, nella
nota MIUR del 3 febbraio 2016, prot. N. 674
INTERCULTURA E ACCOGLIENZA
Tra gli obiettivi fondamentali dell’Istituto Comprensivo “G.
Garibaldi” c’è quello di valorizzare la convivenza costruttiva tra
gli alunni che provengono da realtà culturali non uguali tra loro e
favorire l’interazione di culture differenti, in quanto è
un’occasione di crescita sia personale che sociale ed anche
un’opportunità per la valorizzazione della propria cultura
d’appartenenza. La presenza di alunni stranieri sta assumendo particolare rilevanza
anche nella nostra realtà scolastica, dove sono presenti alunni
provenienti soprattutto dalla Romania e in numero minore dall’India e dalla Macedonia ed
iscritti nelle sezioni della scuola dell’Infanzia e nelle classi della scuola primaria e
secondaria di primo grado. Pertanto, poiché l’incontro con “l’altro” non è più limitato ad
episodi sporadici, ma rientra nella vita quotidiana, il nostro Istituto attua pratiche di
accoglienza ed inserimento degli alunni stranieri, promuove attività integrative valorizzanti
la loro lingua e la propria cultura d’origine e garantisce che tutti gli studenti conseguano
un’appropriata conoscenza della lingua italiana, così da coinvolgerli nella vita scolastica e
consentirgli di comunicare con i pari e gli adulti.
Si prevede di potenziare le biblioteche scolastiche e di avvalersi della collaborazione di:
Enti territoriali;
Esperti;
Associazione C.I.C.A.R. (Coordinamento Immigrazione Castelli Romani –
organizzazione di volontariato che opera attivamente nella provincia di Roma);
Associazione PHILOXENIA (Costituita da soci fondatori, la maggior parte dei quali
immigrati, uomini e donne di diversi continenti).
76
INCLUSIONE SCOLASTICA
“E’ inclusiva una scuola che permette a tutti gli alunni, tenendo conto delle loro diverse caratteristiche sociali, biologiche e culturali, non solo di sentirsi parte attiva del gruppo di appartenenza, ma anche di raggiungere il massimo livello possibile in fatto di apprendimento.”
(Booth T. e Ainscow M. - Psicologi inglesi, 2008)
Il nostro Istituto da tempo è attento ai bisogni educativi di ciascun alunno per svilupparne le
potenzialità e creare un contesto educante realmente inclusivo, basato su strategie di
apprendimento cooperativo e sull’impiego delle nuove tecnologie al fine di:
sviluppare un clima positivo di benessere nella classe promuovendo l’ascolto, il
dialogo e i rapporti di collaborazione e di cooperazione;
costruire percorsi di studio partecipati, contestualizzati, personalizzati e significativi;
favorire la ricerca, la scoperta, le abilità progettuali e creative;
sviluppare la competenza, il riconoscimento del proprio stile di apprendimento.
Attraverso un’intensa e articolata progettualità, fondata sui
valori della cooperazione, collaborazione e corresponsabilità,
sulla valorizzazione delle professionalità interne e delle
risorse offerte dal territorio, l’Istituto attiva pratiche inclusive,
basate sull’attenta pianificazione e gestione della
compresenza, sulla personalizzazione dei percorsi di
apprendimento, sull’attivazione di una rete di sostegno anche
esterna alla scuola, che coinvolgono:
Il Docente per le attività di sostegno che è una risorsa nella
classe e condivide forme e principi educativi di corresponsabilità, organizzazione flessibile
del lavoro, progettualità e programmazione condivisa. E’infatti contitolare della classe in cui
lavora (legge quadro n.104/1992, art.13, comma 6) e opera, in particolare, per promuovere
un contesto inclusivo; non interviene solo sull’alunno diversamente abile, ma assume un
ruolo di coordinatore della rete di sostegno tra compagni e promuove la partecipazione attiva
di ogni alunno della classe. Lavora con i colleghi nella stessa aula (C.M. n.153 del 15/
06/1988) coordinando gli interventi di individualizzazione, di personalizzazione e di
integrazione, attraverso un lavoro di collaborazione e di condivisione del percorso educativo
e didattico dell’intera classe e dell’alunno con disabilità in un’ottica di significatività, di
valorizzazione delle differenze di ogni alunno. Inoltre, analizza didatticamente i curricoli e
individua il modo migliore per far partecipare ad essi ogni alunno individuando raccordi
costanti con la programmazione di classe/sezione ed è elemento di raccordo tra il sistema
scuola e l’esterno, in particolare con la famiglia e i servizi.
77
I Docenti curriculari che osservano attentamente l’alunno con disabilità e in relazione alla
classe/sezione fanno proposte di tipo educativo e didattico (individualizzazione e
personalizzazione), pianificano con l’insegnante di sostegno i momenti di compresenza e
anche quelli di assenza del suddetto insegnante e fanno in modo che la compresenza sia un
momento di attuazione della didattica inclusiva “alternativa” a quella frontale,
(apprendimento cooperativo, attività laboratoriale, uso delle nuove tecnologie…) per
realizzare percorsi di apprendimento significativi, valorizzare le diversità di ogni alunno,
promuovere un ambiente di classe collaborativo e favorire la partecipazione attiva di tutti.
Gli Assistenti educativi che affiancano gli alunni con disabilità e si inseriscono nel percorso
educativo individualizzato per promuovere le abilità di autonomia e comunicazione.
L'inclusione scolastica:
a) riguarda le bambine e i bambini, le alunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti risponde
ai differenti bisogni educativi e si realizza attraverso strategie educative e didattiche finalizzate
allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno nel rispetto del diritto all'autodeterminazione e
all'accomodamento ragionevole, nella prospettiva della migliore qualità di vita.
b) si realizza nell'identità culturale, educativa, progettuale, nell'organizzazione e nel curricolo
delle istituzioni scolastiche, nonché attraverso la definizione e la condivisione del progetto
individuale fra scuole, famiglie e altri soggetti, pubblici e privati, operanti sul territorio;
c) é impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità scolastica le quali,
nell'ambito degli specifici ruoli e responsabilità, concorrono ad assicurare il successo formativo
delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse
e degli studenti. (Art. 1 – comma 1 del DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 66)
Il presente decreto promuove la partecipazione della famiglia, nonché delle associazioni di
riferimento, quali interlocutori dei processi di inclusione scolastica e sociale. (Art. 1 – comma
2 – D. Lgs. 13 aprile 2017, n. 66) L’alunno disabile ha diritto all’opportunità di una piena inclusione educativa e culturale,
oltre che sociale: compito della scuola è, pertanto, mettere in atto, con tutti i mezzi a
disposizione, tutte le strategie possibili per promuovere lo sviluppo delle sue potenzialità.
Nel nostro Istituto realizziamo percorsi che mirano all’inclusività attraverso:
Insegnamento/Apprendimento che procede tenendo conto della pluralità dei soggetti e non
dell’unicità del docente.
Valorizzazione della vita sociale: attenzione al progetto di vita, al conseguimento da parte
degli alunni delle competenze routinarie.
Attraverso alcune modifiche alla legge n. 104 del 1992 viene disciplinato un nuovo assetto
delle Commissioni mediche, prevedendo che, nei casi di persone in età evolutiva, le stesse
siano composte da un medico specialista in medicina legale o da due medici specialisti
scelti fra quelli in pediatria o in neuropsichiatria infantile o nella specializzazione inerente
la condizione di salute del soggetto, integrate da un assistente specialistico individuato
dall’Ente Locale; è confermata sia la presenza del medico INPS che delle associazioni
storiche.
78
Nel Decreto attuativo della Legge 107/2015, si stabilisce che successivamente
all’individuazione della condizione di disabilità, dal 1° settembre 2019, venga redatto, da
parte dell’Unità di valutazione multidisciplinare, un Profilo di funzionamento secondo i
criteri del modello bio-psico-sociale della Classificazione internazionale del funzionamento,
della disabilità e della salute (ICF) adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS). Il Profilo di funzionamento, che sostituisce la “diagnosi funzionale” e il “profilo
dinamico-funzionale”, definisce la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse
strutturali necessarie per l’inclusione scolastica di cui il bambino, l’alunno o lo studente ha
bisogno per una piena Inclusione scolastica ed è documento essenziale per l’elaborazione
del PEI e del Progetto individuale. (Articoli 3-7 D. Lgs. 13 aprile 2017, n. 66) Il P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato), nel nostro Istituto Comprensivo, è elaborato
con la necessaria partecipazione delle famiglie e di tutti i professionisti esterni assegnati
all’alunno disabile e alla classe. Nell’ambito del P.E.I., nell’ottica di una scuola pienamente
inclusiva, la progettazione e l’azione educativa è esercitata dai docenti contitolari o dal
Consiglio di classe che programma, unitamente al docente di sostegno, nonché con il
supporto dell’unità di valutazione multidisciplinare, le strategie didattico-educative per il
successo formativo del bambino, dell’alunno e dello studente.
Il PEI:
è redatto all’inizio di ogni anno scolastico, a partire dalla scuola dell’Infanzia;
tiene conto della certificazione di disabilità e del Profilo di Funzionamento;
è aggiornato in presenza di sopraggiunte condizioni di funzionamento della persona;
è soggetto a verifiche periodiche, nel corso dell’anno scolastico, per accertare il
raggiungimento degli obiettivi e apportare eventuali modifiche.
Quanto ai contenuti, il PEI:
individua strumenti, strategie e modalità per realizzare un ambiente di apprendimento
efficace in tutte le sue dimensioni: relazionale; della socializzazione; della
comunicazione;
dell’interazione; dell’orientamento e delle autonomie; esplicita le modalità didattiche e
di valutazione in relazione alla programmazione individualizzata;
definisce gli strumenti per l’effettivo svolgimento dell’alternanza scuola-lavoro,
assicurando la partecipazione dei soggetti coinvolti nel progetto di Inclusione;
indica le modalità di coordinamento degli interventi in esso previsti e la loro
interazione con il Progetto individuale.
Nel passaggio tra i diversi gradi di Istruzione, compresi i casi di trasferimento, il Piano
Annuale per l’Inclusione, approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data
29/06 /2017 Deliberato all’unanimità dal Collegio dei Docenti in data 29/06 /2017
rappresenta il principale documento programmatico-attuativo del nostro Istituto in materia
di Inclusione; esso è parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa. In esso sono rilevate le tipologie dei diversi Bisogni Educativi Speciali e le risorse da utilizzare, l’insieme
delle difficoltà e dei disturbi riscontrati, dando consapevolezza alla comunità scolastica dei punti di forza e
delle criticità al suo interno. Il P.A.I. è inteso come momento di riflessione comune per realizzare la cultura
dell’inclusione, lo sfondo e il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di
ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni.
Il Piano definisce, inoltre, le modalità di utilizzo coordinato delle risorse disponibili per:
79
il superamento delle barriere;
l’individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento;
progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione
scolastica.
Viene modificata la legge n. 104 del 1992, attraverso la definizione dei nuovi gruppi per
l’inclusione scolastica. Dal 1° settembre 2017 è istituito il Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale (GLIR)
presso ciascun Ufficio Scolastico Regionale, che svolge i seguenti compiti: a) consulenza e proposta all’USR per la definizione, l’attuazione e la verifica degli accordi di
programma, previsti dagli articoli 13, 39 e 40 della legge 104/92, integrati con le finalità
indicate dalla 107/2015, con particolare riferimento alla continuità delle azioni sul territorio,
all’orientamento e ai percorsi integrati scuola-territorio-lavoro;
b) supporto ai Gruppi per l’Inclusione Territoriale (GIT);
c) supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione dei Piani di formazione
in servizio del personale.
Presso ognuno degli ambiti territoriali previsti dalla legge 107/15, dal 1° gennaio 2019
sarà istituito il Gruppo per l’Inclusione Territoriale (GIT), che avrà un ruolo
fondamentale nella definizione delle risorse per il sostegno didattico, come proposte dai
Dirigenti Scolastici delle singole scuole.
Il GIT è composto da:
un dirigente tecnico o scolastico, che lo presiede;
tre dirigenti scolastici dell’ambito territoriale;
due docenti per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione;
un docente per il secondo ciclo di istruzione.
Nel nostro Istituto, ai fini di un’azione coordinata fra le Istituzioni e favorire l’integrazione
degli alunni con bisogni particolari, è operante il GRUPPO DI LAVORO PER
L’INCLUSIONE (G.L.I.), costituito da:
Dirigente scolastico
Funzioni Strumentali area Disabilità
Rappresentanti docenti per ogni ordine e grado di scuola
Rappresentanti genitori
Specialisti ASL e/o Enti accreditati
Servizi Sociali del Comune di Genzano di Roma
Rappresentante dei collaboratori scolastici
Esso ha la funzione di:
formulare progetti mirati al superamento dei problemi;
stabilire le priorità e definire, mediante protocolli d’intesa, progetti integranti
d’intervento;
valutare l’efficacia degli interventi adottati e il grado di evoluzione di ogni processo di
evoluzione;
predisporre annualmente il P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusione).
Inoltre, ogni anno:
80
o raccogliamo i dati sensibili;
o predisponiamo tutta la documentazione necessaria;
o organizziamo gli interventi in collaborazione con il gruppo delle insegnanti specializzate;
o programmiamo incontri con l’equipe medica;
o pianifichiamo percorsi personalizzati;
o collaboriamo con il Comune che ci garantisce le AEC (Assistenti Educative
Comunali);
o partecipiamo attivamente ai progetti del Comune che ci permettono di
migliorare le nostre offerte;
o attiviamo progetti educativi mirati.
Nella scuola primaria e secondaria di primo grado, si realizza anche il diritto allo studio degli
alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali), attraverso un raccordo stretto, tra il Piano di
Lavoro Annuale destinato a tutta la classe e il P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato), per
gli alunni certificati con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento).
Genitori, insegnanti e specialisti hanno ognuno un ruolo importantissimo, ma per avere
probabilità di successo è necessario costruire una rete di competenze per individuare le
strategie comuni e le misure dispensative e compensative, per giungere a condividere gli
stessi obiettivi.
Inoltre, per gli alunni con certificazione di disabilità sono costituiti Gruppi di Lavoro
Operativi Handicap (GLHO), dei quali fanno parte i docenti della classe, gli specialisti ASL
e/o Enti accreditati, i rappresentanti dei Servizi Sociali del Comune di Genzano di Roma e
i genitori dell’alunno. I GLHO si riuniscono almeno una volta l’anno.
DISPOSIZIONI MINISTERIALI Nello specifico, con la nota n. 1153 del 4 agosto 2017, avente per oggetto il Decreto
Legislativo n. 66/2017 “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica
degli studenti con disabilità”, attuativo della legge n. 107/2015, il MIUR ha fornito
dei chiarimenti in merito alle decorrenze delle nuove disposizioni dettate dal decreto
suddetto.
Il 1° settembre 2017 entreranno in vigore le nuove disposizioni relative a:
GLIR (Gruppo di lavoro inter-istituzionale regionale);
GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione a livello di istituzione scolastica);
Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica.
Il 1° gennaio 2019 entreranno in vigore le nuove disposizioni relative a:
procedura di certificazione;
profilo di funzionamento (che sostituirà la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-
funzionale);
documentazione per l’inclusione scolastica (profilo di funzionamento compreso) ed
il conseguente Progetto Individuale e Piano educativo individualizzato;
81
nuova procedura di richiesta e assegnazione delle risorse per il sostegno didattico.
Il 1° settembre 2019 entreranno in vigore le nuove disposizioni relative a:
modalità di elaborazione ed approvazione del Piano Educativo Individualizzato.
PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE
La formazione, volta ad acquisire competenze per l'attuazione di interventi di miglioramento
e adeguamento alle nuove esigenze dell'Offerta Formativa, costituisce un diritto-dovere per
tutti i docenti, in quanto funzionale all’incremento delle professionalità.
Secondo il Piano Nazionale per la Formazione Docenti 2016-2019 (PNFD), previsto dalla
Legge 107/2015, pubblicato in data 3 ottobre 2016, “la Formazione in servizio rappresenta, eticamente oltre che giuridicamente, il presupposto fondamentale per lo sviluppo professionale individuale e della intera comunità docente, oltre che obiettivo prioritario da raggiungere per il 2020 nello spazio europeo dell’Istruzione e della Formazione, che individua nel corpo docente la risorsa chiave per il miglioramento della qualità dei sistemi educativi in Europa.” Inoltre, come presente nel capitolo 3 del
PNFD, il senso della Formazione docenti deve riguardare tre diversi livelli rispettando:
“esigenze nazionali indicate nelle priorità del sistema e nei piani nazionali; esigenze di
miglioramento della scuola esplicitate dai bisogni individuali dei docenti, da quelli della
scuola (RAV) e del territorio; esigenze di sviluppo personale e professionale identificando
standard ed utilizzando il portfolio professionale docenti.”.
Inoltre, come si evince dalla Circolare Ministeriale del 15/09/2016, “Le priorità della
formazione… sono definite a partire dai bisogni reali che si manifestano nel sistema
educativo e dall’intersezione tra obiettivi prioritari nazionali, esigenze delle scuole e
crescita professionale dei singoli operatori...”
Pertanto,
VISTO l’art. 1 della Legge 13 luglio 2015 n.107,
commi da 12 a 19: Piano Triennale dell’Offerta Formativa;
commi da 56 a 62: Piano Nazionale Scuola Digitale:
commi da 70 a 72: Reti tra Istituzioni Scolastiche;
commi da 121 a 125: Carta elettronica per aggiornamento docenti di ruolo, in particolare il
comma 124 - “La formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria,
permanente e strutturale, nell’ambito degli adempimenti connessi con la
funzione docente; “Le attività di formazione sono definite dalle singole
82
istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta
Formativa” . VISTO che il Piano di Formazione e Aggiornamento del personale docente deve essere
sviluppato in coerenza con il Piano di Miglioramento di cui al D.P.R. n.80 del 28 marzo
2013- “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di Istruzione e
Formazione”
VISTO il Piano Nazionale di Formazione per la realizzazione di attività formative, adottato
ogni tre anni con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca-
comma 124, Legge 13 luglio 2015 n. 107; VISTA la nota MIUR prot. n. 2805 dell’11/12/2015-Orientamenti per l’elaborazione del
Piano Triennale dell’Offerta Formativa - Piano di Formazione del Personale – Reti di scuole
e collaborazioni esterne: “La Legge 107 contempla attività di formazione in servizio per
tutto il personale “;
VISTA la nota MIUR prot. n. 000035 del 07/01/2016 – Indicazioni e orientamenti per la
definizione del piano triennale per la formazione del personale - VISTI gli artt. dal 63 al 71
del CCNL 29.11.2007 recanti disposizioni per l’attività di aggiornamento e formazione dei
docenti;
VISTA la Nota MIUR n. 31924 del 27.10.2016 avente ad oggetto: “Piano per la formazione
dei docenti (2016/2018) - Individuazione delle scuole polo degli ambiti territoriali nota
AOODGPER prot. n. 28515 del 4 ottobre 2016;
CONSIDERATO che la formazione e l’aggiornamento fanno parte della funzione
docente(art. 24 C.C.N.L. 24.07.2003)
ESAMINATE le linee d’indirizzo contenute nella direttiva annuale del Ministero;
ESAMINATE le necessità di formazione emerse per il triennio scolastico 2016/17, 2017/18,
2018/19 e le conseguenti aree di interesse;
CONSIDERATO che il Piano triennale di Formazione rispecchia le finalità educative del
Piano Triennale dell’Offerta formativa dell’Istituto, il RAV e il Piano di Miglioramento e
deve essere coerente e funzionale con essi;
TENUTO CONTO della nota MIUR 0001830 del 06-10-2017 e dei risultati ottenuti dal
Questionario Docenti, somministrato lo scorso anno;
PRESO ATTO dell’incontro di RETE DI AMBITO TERRITORIALE RM15 del 16
ottobre 2017, nel quale vengono presi in considerazione i risultati dei monitoraggi effettuati
dalle singole Istituzioni scolastiche e concordate le priorità a seguito della raccolta dei dati in
possesso;
l’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi”
DELIBERA
le seguenti Attività Formative anche a seguito della delibera n. 15 approvata all’unanimità
dalla Conferenza dei Dirigenti Scolastici della Rete Ambito 15 in cui vengono declinate le
aree tematiche del Piano di Formazione dei Docenti dell’Ambito 15 per l’anno scolastico
2017-2018 :
COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
INCLUSIONE E DISABILITA’
INNOVAZIONE METODOLOGICA E COMPETENZE DI BASE
83
DIDATTICA PER COMPETENZE
COMPETENZE IN LINGUA STRANIERA
VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE
AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA
INTEGRAZIONE, COMPETENZE DI CITTADINANZA E CITTADINANZA
GLOBALE
METODOLOGIA CLIL
La metodologia CLIL (metodo che prevede l’apprendimento integrato di contenuti
disciplinari in una lingua straniera veicolare) confluirà nell’area “Competenze in Lingua
Straniera”.
I corsi relativi a “Didattica per Competenze” verranno organizzati per gruppi di livello,
anche di elevata Formazione, per i docenti già formati nell’anno scolastico 2016/2017 e
saranno strutturati sia in presenza, sia con tirocinio ed avranno ricaduta sull’Istituto di
appartenenza.
Ogni area rappresenta uno spazio formativo dedicato prioritariamente ai docenti, ma
coinvolge anche i dirigenti e il personale amministrativo”...
Si prevedono, altresì, attività di formazione anche per il personale A.T.A., in quanto
funzionali all’attuazione dell’autonomia e alla crescita professionale nell’ambito della
riorganizzazione dei servizi amministrativi, tecnici e generali, soprattutto in relazione
all’area della digitalizzazione e dematerializzazione e ai nuovi processi organizzativi scaturiti
con la riforma della Scuola e della Pubblica Amministrazione.
Sarà agevolata l’adesione dei docenti e del personale A.T.A. ad iniziative di Formazione
promosse dall’Istituto stesso, dalle reti di scuole, dall’Università, dall’USR Lazio, da altri
Enti territoriali o Istituti e da strutture formative accreditate dal MIUR e si incentiverà la
libera iniziativa dei docenti, da “ricondurre comunque a una dimensione professionale utile
ad arricchire le competenze degli insegnanti e quindi la qualità dell’insegnamento” (nota
MIUR prot. n. 000035 del 07/01/2016). Inoltre, per garantire l’efficacia nei processi di
crescita professionale, si favoriranno anche iniziative che faranno ricorso alla Formazione
on-line e all’Autoformazione.
84
FUNZIONIGRAMMA
Il Funzionigramma definisce le modalità di gestione collegiale dell’Istituto, realizzando il
principio della collaborazione e del coinvolgimento degli insegnanti nelle responsabilità di
gestione dei vari settori operativi in cui si articola il Piano dell’Offerta Formativa.
Il Dirigente scolastico, il Consiglio d’Istituto e il Collegio dei docenti sono gli organismi che
gestiscono la scuola per le relative competenze di gestione e di controllo, di indirizzo e di
elaborazione dell’offerta didattica ed educativa.
85
CONTRATTO FORMATIVO
Il Contratto Formativo, (stabilito dal D.P.C.M. -Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri- del 7 giugno 1995 quale conseguenza della L. 241/1990) dell’Istituto Comprensivo
“G. Garibaldi”, in coerenza con le finalità dell’Offerta Formativa, definisce gli accordi tra
Docenti, Genitori e Studenti, utili nella consapevolezza del proprio ruolo per costruire le
relazioni di rispetto, fiducia, collaborazione e condivisione necessarie nel processo di
formazione dell’alunno. (vedi Allegato)
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Il Patto Educativo di Corresponsabilità (istituito dall’art. 5-bis del
D.P.R. 249/98 così integrato ai sensi dell’art.3 DPR 235/2007),
deliberato dal Collegio dei docenti d’Istituto il 28 giugno 2013, ha
l’obiettivo esplicito di definire in maniera chiara e condivisa i diritti
e i doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, le famiglie e gli
alunni. Si basa su un positivo dialogo fra tutti i soggetti coinvolti
per una responsabile crescita qualitativa tesa a garantire il successo
educativo-formativo e a prevenire i disagi e gli insuccessi.
Esso mette in evidenza il ruolo strategico che può essere svolto dalle famiglie nell’ambito di
un’alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli alunni e i loro genitori, ciascuno secondo i
rispettivi ruoli e responsabilità e si distingue dal Regolamento d’Istituto, che ha invece lo
scopo di definire i comportamenti consentiti e vietati nell’organizzazione scolastica. (vedi
Allegato)
86
VALUTAZIONE INTERNA ED ESTERNA D’ISTITUTO
Il nostro Istituto presenta un quadro d’intervento vasto e complesso, pertanto richiede un
monitoraggio continuo e costante con l’individuazione immediata di eventuali aree critiche e
conseguente individuazione di azioni preventive e correttive rivolte al miglioramento
continuo dell’erogazione del servizio. L’autovalutazione si delinea, quindi, come elemento
essenziale e fondamentale per garantire coerenza tra il dichiarato e l’agito.
Tutte le azioni messe in atto da ruoli e funzioni presenti nell’Istituto sono costantemente
controllate per favorire il massimo successo formativo per gli alunni. Dirigente Scolastico,
Direttore dei Servizi Amministrativi, docenti, personale ATA amministrativo e collaboratori
scolastici, rapporti con gli Enti Locali e con i Servizi Sociali, sono gli elementi principali a
cui l’Autovalutazione rivolge la propria attenzione nell’intento di favorire le relazioni e il
coordinamento, pianificando azioni di misurazione e controllo continui sul sistema.
In particolare, l’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi”, si pone i seguenti obiettivi:
misurazione interna dei risultati degli apprendimenti con un controllo costante della
realizzazione del Curricolo d’Istituto;
misurazione esterna con l’organizzazione della somministrazione delle prove
INVALSI (Istituto Nazionale Valutazione Sistema Scolastico che si occupa di
monitorare i livelli di padronanza delle conoscenze, abilità e competenze degli alunni
attraverso prove di italiano, matematica e inglese, previste per la seconda e la quinta
classe della Scuola Primaria e al termine della Scuola Secondaria di Primo Grado). Gli
esiti raggiunti dagli alunni delle classi interessate diventano elemento di studio in uno
sviluppo verticale nel corso degli anni e concorrono al controllo dell’aderenza del
piano curricolare d’Istituto con gli standard nazionali;
creazione, controllo periodico e gestione della documentazione didattica e
amministrativa utilizzata dall’Istituto;
gestione delle risorse umane e relativa organizzazione;
gestione di forme di tutoraggio e formazione del personale neo-immesso;
controllo e gestione di forme di pubblicazione dei risultati raggiunti attraverso il sito
dell’istituto.
Dallo studio dei risultati è possibile individuare le aree critiche che necessitano di interventi
immediati per la risoluzione dei problemi e le azioni preventive da intraprendere per
apportare modifiche strutturali nell’Istituto. Tali azioni rendono maggiormente attuabile il
concreto miglioramento dei risultati sia in ambito educativo-didattico, sia in quello
gestionale.
Da quanto emerso dal RAV (Rapporto di Autovalutazione), nella sezione esiti, il punteggio
di italiano e matematica alle prove INVALSI del nostro Istituto, è superiore a quello di
scuole con background socio-economico e culturale simile. Gli esiti di entrambe le prove
generalmente sono in linea con i risultati regionali e nazionali.
87
La disomogeneità dei risultati è dovuta alla diversa dislocazione dei plessi sul territorio. In uno dei plessi si evidenziano esiti inferiori al resto delle classi. Ci si prefigge, pertanto, l’obiettivo di ridurre la variabilità tra le classi dello stesso plesso e tra i plessi.
.
STRUMENTI DEL PROCESSO AUTOVALUTATIVO
La valutazione del nostro Istituto Comprensivo, al fine di verificare il funzionamento e il
livello di efficacia dell’Offerta Formativa della nostra scuola e consentire di apportare
modifiche migliorative delle attività, prevede:
condivisione e approvazione delle modifiche apportate al PTOF;
confronto con i dati dell’anno precedente per verificare l’efficienza e l’efficacia
di quanto previsto e realizzato;
monitoraggio/valutazione intermedia e finale a cura delle Funzioni Strumentali;
questionario rivolto a docenti, personale A.T.A., genitori e alunni;
R.A.V. d’Istituto e Piano di Miglioramento.
88
ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA REVISIONE DEL
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART. 1, C. 14, LEGGE
N.107/2015.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
-VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni
legislative vigenti”;
-PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche possono rivedere, entro il mese di ottobre dell'anno di
riferimento, il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (d’ora in poi: Piano);
2) il Piano deve essere rielaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le
attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente
Scolastico;
3) il Piano è approvato dal Consiglio d’Istituto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti
d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel
portale unico dei dati della scuola; -TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli Enti Locali e dalle diverse
realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché delle
esigenze formative e didattiche emerse nell’ambito del nostro Istituto,
EMANA
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della Legge
13.7.2015, n. 107, il seguente
Atto d’indirizzo
per la revisione delle attività della scuola e le scelte di gestione e di
amministrazione
1) Fermo restando quanto già recepito nel PTOF come approvato nel precedente anno
scolastico, occorrerà prioritariamente privilegiare nelle previsioni del Piano di
Formazione triennale del personale docente le seguenti aree:
COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
INCLUSIONE E DISABILITA’
INNOVAZIONE METODOLOGICA E COMPETENZE DI BASE
DIDATTICA PER COMPETENZE
COMPETENZE IN LINGUA STRANIERA
VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE
AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA
INTEGRAZIONE, COMPETENZE DI CITTADINANZA E CITTADINANZA
GLOBALE
89
METODOLOGIA CLIL
La metodologia CLIL (metodo che prevede l’apprendimento integrato di contenuti
disciplinari in una lingua straniera veicolare) confluirà nell’area “Competenze in Lingua
Straniera”.
Nonché le esigenze emerse nel RAV (Rapporto di Autovalutazione), dal Piano di
Miglioramento (PdP), dalle Prove INVALSI.
Sono da riconoscere come attività formative: quelle promosse direttamente dalla scuola,
dalle Reti di scuole, dall’Amministrazione e quelle liberamente scelte dai docenti erogate da
enti formativi accreditati presso il Miur purché compatibili con il Piano di Formazione
approvato dal Collegio Docenti.
Per il personale docente l’adempimento degli obblighi formativi dovrà garantire il rispetto
del contenuto del Piano Triennale di Formazione approvato dal Collegio Docenti.
Andrà altresì garantita a livello organizzativo la ricognizione dei bisogni formativi del
personale.
2) Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il
triennio di riferimento è così definito:
Scuola Primaria. Posto comune: 44 unità più 6 ore, di cui 40 e 6 ore organico di diritto
più 4 posti di potenziamento, Sostegno EH posti 14 +12 ore, Udito DH posti 1.
Secondaria di I grado, per classi di concorso/n° cattedre: A022 10 cattedre più 10 ore,
A028 6 cattedre più 6 ore, A025 francese 1 cattedra esterna, AB25 INGLESE 3 cattedre più
3 ore, AS25 SPAGNOLO cattedre 1 più 6 ore, A001 ARTE cattedre 2 ordinarie più 2 ore
più 1 di potenziamento, A060 TECNOLOGIA cattedre 2 più 2 ore, A032, A030 MUSICA
2 cattedre più 2 ore, A049 2 cattedre più 2 ore. 1 Posto Potenziamento per la classe di
concorso A 028Matematica, Sostegno Cattedre 11 di cui EH 9 DH 1 in organico di diritto
e 1 quota potenziamento EH.
Scuola dell’Infanzia: Posto comune 21 unità, Sostegno posti 5 + 12,5 ore EH e 1 posto
CH
Nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un docente
di sostegno Sec. I grado per 18 ore per l’esonero del collaboratore del dirigente; 6 ore
di potenziamento primaria per l’esonero del secondo collaboratore
2 cattedre di potenziamento primaria per lo sdoppiamento della pluriclasse del plesso
Landi e il funzionamento autonomo della classe prima del plesso Landi
per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il
fabbisogno è così definito: Direttore servizi generali e amministrativi 1, Assistenti
Amministrativi 6 più 18, Collaboratori Scolastici 14
Riguardo la formazione in servizio del personale ATA, si privilegeranno l’area della
digitalizzazione e dematerializzazione e i nuovi processi organizzativi scaturiti con la
riforma della Scuola e della P.A. 3) I curricoli disciplinari andranno integrati con gli aspetti storici e culturali del territorio.
90
INDICE
INTRODUZIONE………………………………………………………………....pag. 2
PREMESSA………………………………………………………………….….…pag.4
CHI SIAMO………………………………………………………………….….…pag.5
IDENTITA’ SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE DEL TERRITORIO….……pag.6
ORGANIGRAMMA………………………………………………………………pag.7
DATI ANAGRAFICI DELL’ISTITUTO…………………………………………pag. 8
ORARI DI RICEVIMENTO………………………………………………………pag. 9
STRUTTURA DELL’ISTITUTO…………………………………………….…...pag.10
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “G. GARIBALDI”………..……pag.11
SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA “E. DE AMICIS”……………….…pag.12
SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA “C. MARCHESI”…………………pag.13
SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA “LANDI”………………….………pag.14
MISSION………………………………………………………………….………pag.15
VISION……………………………………………………………………...….…pag.16
FINALITA’ EDUCATIVE DEI TRE ORDINI DI SCUOLA…………….….…..pag.17
SCELTE METODOLOGICHE DELL’ISTITUTO………………………...….…pag.18
Laboratorio…………………………………………………….……pag.18
Mastery Learning……………………………………………….…..pag.19
Brainstorming ………………………………………………….…..pag.20
Cooperative Learning………………………………………………pag.21
SERVIZI OFFERTI DALLA SCUOLA………………………………..………pag.22
ORARI DELLE LEZIONI E SERVIZI OFFERTI…………………………..…pag.23
RAPPORTI CON IL TERRITORIO……………………………………………pag.24
ASPETTI METODOLOGICI ED ORGANIZZATIVI…………………………pag.24
CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA FORMATIVA………..……….……pag.25
Continuità scuola Infanzia – Primaria – Secondaria di primo grado…pag.25
91
Accoglienza…………………………………………………….…….pag.28
Orientamento…………………………………………………………pag.29
Curricolo unitario.……………………………………………………pag.30
Campi di esperienza, Ambiti disciplinari e Discipline………………pag.30
Articolazione Offerta Formativa disciplinare…………………….….pag.32
Attività di recupero – consolidamento - potenziamento……….…….pag.33
Attività alternative all’Insegnamento della Religione Cattolica……..pag.34
VALUTAZIONE ……………………………………………………….………..pag.34
Valutazione del Comportamento……………………………………..pag.36
Valutazione degli Apprendimenti…………………………………….pag.37
Valutazione degli Alunni Disabili…………………………………....pag.38
Valutazione degli Alunni con DSA………………………………….pag.39
Esame di Stato scuola Secondaria di Primo Grado…………………..pag.40
Certificazione delle Competenze…………………………………….pag.42
Valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica…………...pag.44
Valutazione nella scuola dell’Infanzia…………………………….…pag.44
Le Prove Invalsi………………………………………………………pag.45
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA……………………………pag.46
Progetti curricolari ed extracurricolari…………………………….…pag.47
Progetto “Leggere per piacere”……………………………….……...pag.48
Progetto “Esploriamo e difendiamo il nostro Ambiente”……………pag.49
Progetto “Salute”……………………………………………….……pag.50
Progetto “Insieme per la legalità”…………………………..……..…pag.52
Progetto “Infiorata”…………………………………………….….…pag.54
Progetto “Laboratorio manipolativo – artistico – espressivo”…….…pag.55
Progetto “Emozioniamoci con le fiabe”……………………………..pag 56
Progetto “Sportello d’ascolto”………………………………….……pag.58
Progetto “Educare attraverso lo sport”………………………………pag.58
Progetto “Alimentiamoci……………………………………………pag.60
92
Progetto “Arte e Immagine in Laboratorio”………………………….pag.62
Progetto “Let’s Talk – Consolidamento della Lingua Inglese”……..pag.63
Progetto “Potenziamento della Lingua Inglese” in collaborazione
con il Cambridge”…………………………………………………..pag. 64
Progetto “Consiglio dei Piccoli Cittadini”……………………….…pag.66
Progetto potenziamento: “Arte e matematica, arte e mito…come
mondi complementari”………………………………………………pag. 66
Progetto “Assistenza alla realizzazione ed integrazione in favore
degli alunni con disabilità sensoriale”……………………………...pag. 68
Progetto Scuola Sicura………………………………………….…..pag. 69
Progetto: Laboratorio multimediale………………………………...pag. 71
Schema Progetti…………………………………………………….pag. 73
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE………………………………pag..74
INTERCULTURA E ACCOGLIENZA…………………………………………pag.75
INCLUSIONE SCOLASTICA…….…………………………………………….pag.76
PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE …………………………………….…pag.81
FUNZIONIGRAMMA…………………………………………………………..pag.84
CONTRATTO FORMATIVO…………………………………..………………pag.85
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’…………………………pag.85
VALUTAZIONE INTERNA ED ESTERNA D’ISTITUTO…..…………….…pag.86
STRUMENTI DEL PROCESSO AUTOVALUTATIVO………………………pag.87
ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO…………………….pag.88
93
Allegati al Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2017-2018
Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico
RAV
Piano di Miglioramento
Curricolo verticale
Progetti curriculari ed extracurriculari
P.A.I.
Regolamento d’Istituto (approvato dal Consiglio d’Istituto in
data 16 ottobre 2017)
Patto Educativo di Corresponsabilità
Contratto Formativo
Informativa sul trattamento dei dati personali (cfr. ATTI
DELLA SCUOLA)
Regolamento del Consiglio d’Istituto (cfr. ATTI DELLA
SCUOLA)
Regolamento Visite Guidate e Viaggi d’Istruzione (cfr. ATTI
DELLA SCUOLA)
Certificazione delle Competenze al termine della scuola
Primaria (Decreto MIUR 3 ottobre 2017, prot. N. 742)
Certificazione delle Competenze al termine della scuola
Secondaria di primo grado (Decreto MIUR 3 ottobre 2017,
prot. N. 742)
Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 24 giugno 1998,
n. 249)