Reseña a Morani, La Tradición Manuscrita Del de Natura Hominis
G. Gobber – M. Morani Linguistica generale
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G. Gobber – M. Morani
Linguistica generale
Capitolo 3
Elementi di fonetica e fonologia
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Contenuti
La fonetica
La fonologia
Fonologia della sillaba e della parola
Capitolo
3
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Fonetica: fattori dell’onda sonora
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Nel dominio della fonetica rientra lo studio delle caratteristiche dei suoni della lingua.
I modi di analisi del suono sono tre:
1. percettivo;
2. acustico;
3. articolatorio.
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• Fonetica acustica– Oggetto: il “corpo sonoro”, “onda sonora”
analisi del fenomeno fisico• Percettiva
– Oggetto: il suono percepito dal destinatario analisi della ricezione del suono
• Articolatoria– Oggetto: il suono articolato dal mittente
analisi della produzione del suono.
Fonetica: tre modi di analisi
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• frequenzaè il numero di vibrazioni prodotte in un periodo
– ogni vibrazione ha una fase di compressione e una di depressione);
– il periodo è il tempo impiegato per compiere una vibrazione.
– La distanza percorsa dall’onda in un periodo è la lunghezza dell’onda.
• ampiezzadipende dalla pressione esercitata
– L’ampiezza diminuisce man mano che l’onda si allontana dalla sorgente del movimento.
• durata.
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Fonetica: fattori dell’onda fondamentale
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• In un’onda complessa, l’onda fondamentale determina la frequenza dell’onda. Il numero e la forza delle armoniche determinano la forma dell’onda. – Onda complessa: un’onda in cui vi sono
contemporaneamente più vibrazioni.– Periodicità: le parti vibrano a una velocità multipla dell’intero
(la metà, a velocità doppia dell’intero; un quarto, a velocità quadrupla ecc.).
– Onda fondamentale: vibrazione dell’intero corpo sonoro.– Armoniche: vibrazioni delle parti di un’onda periodica.
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Onde complesse periodiche – La forma dell’onda sonora
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Onda sonora (fenomeno fisico) Suono (fenomeno nervoso auditivo)
ampiezza intensità (decibel)
frequenza (Hz) altezza
forma timbro
durata durata
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L’onda sonora, i fattori fisici e il loro correlato acustico
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• Nelle lingue si sfruttano anzitutto le differenze timbriche, per le quali, per esempio, [a] è diverso da [i], [u] ecc, [b] è diverso da [g], [d] e così via. Peraltro, si utilizzano anche differenze di intensità, di durata e di altezza. – L’intensità caratterizza il fenomeno dell’accento, che
comporta anche variazioni di altezza, di durata e di timbro (in italiano, il segmento accentato ha maggiore intensità ed è più alto di quelli non accentati).
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Usi delle differenze timbriche
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I fattori fondamentali nell’articolazione delle consonanti sono: • il modo di articolazione;• il luogo di articolazione;• il meccanismo laringeo;• la tensione o la rilassatezza dei muscoli del “risuonatore” (o
apparato fonatorio). Tendenzialmente, un’occlusiva sorda è tesa, una sonora è rilassata.
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Fattori delle differenze timbriche –a) L’articolazione delle consonanti
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Figura L’apparato fonatorio: (1) cavità nasale; (2) palato duro; (3) alveoli; (4) palato molle (velo) ; (5) apice della lingua; (6) dorso della lingua; (7) ugola; (8) radice della lingua; (9) faringe; (10) epiglottide; (11) false pliche vocali; (12) pliche vocali; (13) laringe; (14) esofago; (15) trachea.
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• Nei suoni a ostacolo nullo (suoni tipicamente vocalici) il luogo di articolazione si configura come grado e direzione d’innalzamento della lingua verso il palato.
• Inoltre, si considerano l’arrotondamento e il grado di apertura delle labbra.
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Fattori delle differenze timbriche –b) L’articolazione delle vocali
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• Per il grado di innalzamento della lingua (verso il palato) si distinguono vocali basse – con grado minimo di innalzamento – come la [a], e vocali alte – come [i] e [u],
• Il secondo fattore è la labializzazione: si distinguono vocali arrotondate (o labializzate), come [o], [u], e vocali non arrotondate (o non labializzate), come [e], [i].
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L’articolazione dei suoni vocalici - 1
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• Il terzo fattore è la direzione dell’innalzamento della lingua; se si innalza verso il palato la parte anteriore, si ha la serie delle vocali anteriori (o palatalizzate) [ε], [e], [i]; se a innalzarsi è la parte posteriore, si ha la serie delle vocali posteriori (o velari) [ɔ], [o], [u].
• Se il velo palatale viene teso, si ha l’apertura delle fosse nasali e le vocali sono articolate con risonanza nasale.
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L’articolazione dei suoni vocalici - 2
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