Fse 09b - abbattimento
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Emissioni in atmosfera
Inquinamento atmosfericoInquinamento atmosferico
Lrsquointroduzione nellrsquoatmosfera da parte dellrsquouomo direttamente o indirettamente di sostanze o di energia che abbiano effetti nocivi tali da mettere in pericolo la salute dellrsquouomo danneggiare le risorse biologiche e gli ecosistemi deteriorare i beni materiali e nuocere ai valori ricreativi e ad altri usi legittimi dellrsquoambiente
Il DLgs 15206 Parte V ( prevenzione e limitazione delle emissioni in atmosfera di impianti e attivitagrave) si applica agli impianti inclusi gli impianti termici civili ed alle attivitagrave che producono emissioni in atmosfera
DEFINIZIONE DI IMPIANTO ai sensi dellrsquoart 268 comma h) del DLgs 15206 egrave definito come il macchinario o il sistema o lrsquoinsieme di macchinari o di sistemi costituiti da una struttura fissa dotata di autonomia funzionale in quanto destinato ad una specifica attivitagrave la specifica attivitagrave a cui egrave destinato il macchinario puograve costituire la fase di un ciclo produttivo piugrave ampio
Area industriale
Si definisce area industriale il luogo in cui sono temporaneamente allocate le strutture ed attrezzature atte a svolgere lrsquoattivitagrave di movimentazione e stoccaggio dei materiali sia in magazzini sia allrsquoaperto la riparazione manutenzione lavaggio e stazionamento degli automezzi di cantiere lrsquoassemblaggio dei materiali
Ubicazione dellrsquoarea
Lrsquoarea industriale deve essere ubicata in zona tale da non arrecare danno o disturbo alla popolazione con particolare riferimento alle emissioni di polveri rumori e vibrazioni A tal fine per mitigare possibili impatti dovranno essere adottate adeguate misure
tecniche
Inquinanti
Gli inquinanti emessi sono sostanzialmente riconducibili a
due categoriebull macroinquinanti presenti in
concentrazioni di mgm3bull microinquinanti presenti in
concentrazioni di μgm3 ongm3
Inquinanti tipici
bull 1048708 Tipici della combustionebull 1048708 CO NOx SO2 PTSbull 1048708 Gas acidibull 1048708 HCl HFbull 1048708 Microinquinantibull 1048708 Metalli pesanti (Cd Pb Hg)bull 1048708 Organici (PCDDF PCB IPA COT)
Macroinquinanti
bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio
Microinquinanti
bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi
Diossine
bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)
bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio
bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-
3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti
bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi
bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare
bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione
Particolato
Particolato
Particolato
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Inquinamento atmosfericoInquinamento atmosferico
Lrsquointroduzione nellrsquoatmosfera da parte dellrsquouomo direttamente o indirettamente di sostanze o di energia che abbiano effetti nocivi tali da mettere in pericolo la salute dellrsquouomo danneggiare le risorse biologiche e gli ecosistemi deteriorare i beni materiali e nuocere ai valori ricreativi e ad altri usi legittimi dellrsquoambiente
Il DLgs 15206 Parte V ( prevenzione e limitazione delle emissioni in atmosfera di impianti e attivitagrave) si applica agli impianti inclusi gli impianti termici civili ed alle attivitagrave che producono emissioni in atmosfera
DEFINIZIONE DI IMPIANTO ai sensi dellrsquoart 268 comma h) del DLgs 15206 egrave definito come il macchinario o il sistema o lrsquoinsieme di macchinari o di sistemi costituiti da una struttura fissa dotata di autonomia funzionale in quanto destinato ad una specifica attivitagrave la specifica attivitagrave a cui egrave destinato il macchinario puograve costituire la fase di un ciclo produttivo piugrave ampio
Area industriale
Si definisce area industriale il luogo in cui sono temporaneamente allocate le strutture ed attrezzature atte a svolgere lrsquoattivitagrave di movimentazione e stoccaggio dei materiali sia in magazzini sia allrsquoaperto la riparazione manutenzione lavaggio e stazionamento degli automezzi di cantiere lrsquoassemblaggio dei materiali
Ubicazione dellrsquoarea
Lrsquoarea industriale deve essere ubicata in zona tale da non arrecare danno o disturbo alla popolazione con particolare riferimento alle emissioni di polveri rumori e vibrazioni A tal fine per mitigare possibili impatti dovranno essere adottate adeguate misure
tecniche
Inquinanti
Gli inquinanti emessi sono sostanzialmente riconducibili a
due categoriebull macroinquinanti presenti in
concentrazioni di mgm3bull microinquinanti presenti in
concentrazioni di μgm3 ongm3
Inquinanti tipici
bull 1048708 Tipici della combustionebull 1048708 CO NOx SO2 PTSbull 1048708 Gas acidibull 1048708 HCl HFbull 1048708 Microinquinantibull 1048708 Metalli pesanti (Cd Pb Hg)bull 1048708 Organici (PCDDF PCB IPA COT)
Macroinquinanti
bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio
Microinquinanti
bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi
Diossine
bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)
bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio
bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-
3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti
bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi
bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare
bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione
Particolato
Particolato
Particolato
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Il DLgs 15206 Parte V ( prevenzione e limitazione delle emissioni in atmosfera di impianti e attivitagrave) si applica agli impianti inclusi gli impianti termici civili ed alle attivitagrave che producono emissioni in atmosfera
DEFINIZIONE DI IMPIANTO ai sensi dellrsquoart 268 comma h) del DLgs 15206 egrave definito come il macchinario o il sistema o lrsquoinsieme di macchinari o di sistemi costituiti da una struttura fissa dotata di autonomia funzionale in quanto destinato ad una specifica attivitagrave la specifica attivitagrave a cui egrave destinato il macchinario puograve costituire la fase di un ciclo produttivo piugrave ampio
Area industriale
Si definisce area industriale il luogo in cui sono temporaneamente allocate le strutture ed attrezzature atte a svolgere lrsquoattivitagrave di movimentazione e stoccaggio dei materiali sia in magazzini sia allrsquoaperto la riparazione manutenzione lavaggio e stazionamento degli automezzi di cantiere lrsquoassemblaggio dei materiali
Ubicazione dellrsquoarea
Lrsquoarea industriale deve essere ubicata in zona tale da non arrecare danno o disturbo alla popolazione con particolare riferimento alle emissioni di polveri rumori e vibrazioni A tal fine per mitigare possibili impatti dovranno essere adottate adeguate misure
tecniche
Inquinanti
Gli inquinanti emessi sono sostanzialmente riconducibili a
due categoriebull macroinquinanti presenti in
concentrazioni di mgm3bull microinquinanti presenti in
concentrazioni di μgm3 ongm3
Inquinanti tipici
bull 1048708 Tipici della combustionebull 1048708 CO NOx SO2 PTSbull 1048708 Gas acidibull 1048708 HCl HFbull 1048708 Microinquinantibull 1048708 Metalli pesanti (Cd Pb Hg)bull 1048708 Organici (PCDDF PCB IPA COT)
Macroinquinanti
bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio
Microinquinanti
bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi
Diossine
bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)
bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio
bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-
3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti
bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi
bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare
bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione
Particolato
Particolato
Particolato
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Area industriale
Si definisce area industriale il luogo in cui sono temporaneamente allocate le strutture ed attrezzature atte a svolgere lrsquoattivitagrave di movimentazione e stoccaggio dei materiali sia in magazzini sia allrsquoaperto la riparazione manutenzione lavaggio e stazionamento degli automezzi di cantiere lrsquoassemblaggio dei materiali
Ubicazione dellrsquoarea
Lrsquoarea industriale deve essere ubicata in zona tale da non arrecare danno o disturbo alla popolazione con particolare riferimento alle emissioni di polveri rumori e vibrazioni A tal fine per mitigare possibili impatti dovranno essere adottate adeguate misure
tecniche
Inquinanti
Gli inquinanti emessi sono sostanzialmente riconducibili a
due categoriebull macroinquinanti presenti in
concentrazioni di mgm3bull microinquinanti presenti in
concentrazioni di μgm3 ongm3
Inquinanti tipici
bull 1048708 Tipici della combustionebull 1048708 CO NOx SO2 PTSbull 1048708 Gas acidibull 1048708 HCl HFbull 1048708 Microinquinantibull 1048708 Metalli pesanti (Cd Pb Hg)bull 1048708 Organici (PCDDF PCB IPA COT)
Macroinquinanti
bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio
Microinquinanti
bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi
Diossine
bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)
bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio
bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-
3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti
bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi
bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare
bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione
Particolato
Particolato
Particolato
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Ubicazione dellrsquoarea
Lrsquoarea industriale deve essere ubicata in zona tale da non arrecare danno o disturbo alla popolazione con particolare riferimento alle emissioni di polveri rumori e vibrazioni A tal fine per mitigare possibili impatti dovranno essere adottate adeguate misure
tecniche
Inquinanti
Gli inquinanti emessi sono sostanzialmente riconducibili a
due categoriebull macroinquinanti presenti in
concentrazioni di mgm3bull microinquinanti presenti in
concentrazioni di μgm3 ongm3
Inquinanti tipici
bull 1048708 Tipici della combustionebull 1048708 CO NOx SO2 PTSbull 1048708 Gas acidibull 1048708 HCl HFbull 1048708 Microinquinantibull 1048708 Metalli pesanti (Cd Pb Hg)bull 1048708 Organici (PCDDF PCB IPA COT)
Macroinquinanti
bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio
Microinquinanti
bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi
Diossine
bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)
bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio
bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-
3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti
bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi
bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare
bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione
Particolato
Particolato
Particolato
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Inquinanti
Gli inquinanti emessi sono sostanzialmente riconducibili a
due categoriebull macroinquinanti presenti in
concentrazioni di mgm3bull microinquinanti presenti in
concentrazioni di μgm3 ongm3
Inquinanti tipici
bull 1048708 Tipici della combustionebull 1048708 CO NOx SO2 PTSbull 1048708 Gas acidibull 1048708 HCl HFbull 1048708 Microinquinantibull 1048708 Metalli pesanti (Cd Pb Hg)bull 1048708 Organici (PCDDF PCB IPA COT)
Macroinquinanti
bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio
Microinquinanti
bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi
Diossine
bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)
bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio
bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-
3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti
bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi
bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare
bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione
Particolato
Particolato
Particolato
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Inquinanti tipici
bull 1048708 Tipici della combustionebull 1048708 CO NOx SO2 PTSbull 1048708 Gas acidibull 1048708 HCl HFbull 1048708 Microinquinantibull 1048708 Metalli pesanti (Cd Pb Hg)bull 1048708 Organici (PCDDF PCB IPA COT)
Macroinquinanti
bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio
Microinquinanti
bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi
Diossine
bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)
bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio
bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-
3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti
bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi
bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare
bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione
Particolato
Particolato
Particolato
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Macroinquinanti
bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio
Microinquinanti
bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi
Diossine
bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)
bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio
bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-
3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti
bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi
bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare
bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione
Particolato
Particolato
Particolato
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Microinquinanti
bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi
Diossine
bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)
bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio
bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-
3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti
bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi
bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare
bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione
Particolato
Particolato
Particolato
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Diossine
bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)
bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio
bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-
3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti
bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi
bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare
bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione
Particolato
Particolato
Particolato
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare
bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione
Particolato
Particolato
Particolato
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Particolato
Particolato
Particolato
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Particolato
Particolato
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Particolato
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Riduzione del particolato
bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)
bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Cicloni
bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente
bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Cicloni
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Elettrofiltri
bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali
bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Elettrofiltro
bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di
potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)
bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Elettrofiltri
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Elettrofiltri
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Esempio di elettrofiltro
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Filtri a maniche
bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Filtri a maniche
bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi
bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita
bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)
bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Filtri a maniche
bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi
bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Filtri a maniche
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Sistemi Venturi
bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Sistemi Venturi
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Controlla gas acidi ndash sistemi a secco
bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Sistemi a secco
bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Sistemi a secco
bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC
bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Sistemi a secco
bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Sistemi a secco
bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire
bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Sistemi a secco
bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili
bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Sistemi a umido
bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Sistemi ad umido
bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali
bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida
bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate
bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Sistemi ad umido
bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire
bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Riduzione degli ossidi di azoto
bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati
(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria
necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature
bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +
4H2O
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Controllo degli ossidi di azoto
bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Controllo degli ossidi di azoto
bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3
bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Riduzione catalitica
bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti
bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Riduzione catalitica
bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)
bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Microinquinanti
bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata
bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Microinquinanti
bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore
bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi
bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Riduzione dei microinquinanti
bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio
bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Additivazione di assorbenti
bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Additivazione di assorbenti
bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione
bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Configurazioni del sistema
bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in
soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce
(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Configurazioni del sistema
bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave
bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Trattamento finale scorie e residui
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati
La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica
Impianto frantumazione
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri
Impianto frantumazione
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice
Impianto di frantumazione
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto
Impianto di frantumazione
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri
Impianto di frantumazione
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie
Impianto di frantumazione
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio
Impianto di frantumazione
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli
Impianto di frantumazione
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos
Impianto di frantumazione
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Mucchi di stoccaggio della graniglia
(6 - 10 mm)
Impianto di frantumazione
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava
In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Impianti per la frantumazione inerti
La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni
IMPIANTI FRANTUMAZIONE
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990
IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)
61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI
Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e
scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni
I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione
o nello stoccaggio
Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante
DM 12 LUGLIO 1990
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE
SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE
Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione
DM 12 LUGLIO 1990
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti
DM 12 LUGLIO 1990
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione
La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri
DM 12 LUGLIO 1990
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI
Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo
DM 12 LUGLIO 1990
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate
superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale
separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano
larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci
fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I
e tabella A2
paragrafo 2 tabella B classe I
paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II
paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg
sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III
50 gKg
DM 12 luglio 1990
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Impianto di betonaggio
Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo
Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo
Impianto betonaggio
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere
Impianto di betonaggio
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
ARIAARIAARIAARIA
bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera
bullPortata max (Nmch)
bullTemperatura
bullDurata media emissioni
bullSostanze inquinanti e loro concentrazione
bullAltezza emissioni
bullSistemi di abbattimento adottati
bullSistemi di controllo e verifiche eseguite
Normativa in vigoreNormativa in vigore
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Stato delle Autorizzazioni-Permessi
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Impianto betonaggio
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Impianto di betonaggio
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri
Impianto di betonaggio
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco
Impianto di betonaggio
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale
Impianto di betonaggio
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti
EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco
Impianto betonaggio
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Polveri
Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato
Impianto betonaggio
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Esposizione a polveri
middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento
middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito
Impianto betonaggio
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico
(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)
ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Generalitagrave
Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Fasi della lavorazione
Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi
- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)
- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera
sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni in atmosfera
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul
potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano
prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo
ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione
Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto
Depolverazione
per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche
- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo
degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la
depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche
possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio
Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non
soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se
alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio
PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO
Unitagrave termiche
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in
modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati
contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve
- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva
- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore
- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti
- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione
- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto
(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)
lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio
adempimenti
ADEMPIMENTIADEMPIMENTI
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati
adempimenti
Modalitagrave di effettuazione dei controlli
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la
protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto
adempimenti
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo
stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato
adempimenti
Altre prescrizioni
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
- Certificato di prevenzione incendi
lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa
adempimenti
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento
La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante
bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile
bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili
abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Sistemi di abbattimento del particolato
Le emissioni di particolato sono principalmente controllate
cicloni
filtri elettrostatici (elettrofiltri)
e filtri a tessuto
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro
Cyclones
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento
I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)
Sistemi di abbattimento