FONDAZIONE TOSCANA SPETTACOLO Onlus FONDAZIONE TEATRO DI ... · Provincia di Pisa, Comune di...
Transcript of FONDAZIONE TOSCANA SPETTACOLO Onlus FONDAZIONE TEATRO DI ... · Provincia di Pisa, Comune di...
FONDAZIONE TOSCANA SPETTACOLO Onlus – FONDAZIONE TEATRO DI PISA
STAGIONE TEATRALE 2016/2017 direttore artistico per il Teatro di Pisa Silvano Patacca
Pisa, Teatro Verdi 29 ottobre 2016 / 9 aprile 2017 programma preliminare
sabato 29 ottobre 2016 ore 21 e domenica 30 ottobre ore 17 Compagnia della Fortezza
DOPO LA TEMPESTA l’opera segreta di Shakespeare prima nazionale drammaturgia e regia Armando Punzo con Armando Punzo e i detenuti attori della Compagnia della Fortezza musiche originali e sound design Andrea Salvadori scene Alessandra Marzetti, Silvia Bertoni, Armando Punzo costumi Emanuela Dall'Aglio produzione VolterraTeatro/Carte Blanche Centro Nazionale Teatro e Carcere con il sostegno di MiBACT-Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Ministero della Giustizia C.R. Volterra
Traduzioni, trasposizioni, diatribe filologiche, regie critiche, adattamenti, letture psicanalitiche. È stato fatto tutto sui testi di Shakespeare tranne che scoprire le ombre, immergersi nei buchi neri, nello spazio vuoto tra le parole, nelle maglie degli intrighi di Riccardo III, dei dubbi di Amleto o degli indugi di Macbeth. Tra quei fatti, tra quelle azioni e parole che vogliono rappresentare l’uomo c’è infatti uno spazio infinito da indagare, interrogare, che promette altro. È questo quello che vuole fare Armando Punzo con la compagnia della Fortezza con questo suo spettacolo, un’opera senza arco narrativo, fatta di interruzioni continue,
sospensioni, cedimenti, cominciamenti senza nessuna fine, personaggi abbozzati incompleti nei costumi e nelle parole, nei discorsi, che sembrano spiaggiati, naufraghi, moribondi. Arriviamo così a un altro testo che Shakespeare ha nascosto, un antidoto alla superficialità della vita descritta e vissuta dai personaggi. Dopo la tempesta debutterà a luglio nel carcere di Volterra, nell’ambito del Festival VolterraTeatro: ci piace che il nostro teatro, come già fu per Santo Genet, si confermi sul territorio come “la casa della Fortezza”, il luogo dove le tournée esterne della compagnia diretta da Armando Punzo possano trovare il loro primo confronto con un pubblico ‘altro’. Come già due anni fa, sono allo studio con Armando Punzo azioni di promozione che precedano lo spettacolo e ne preparino la visione.
sabato 5 novembre ore 10 matinée per le scuole
sabato 5 novembre ore 21, domenica 6 novembre ore 17 Arca Azzurra Teatro
IL FILO DELL’ACQUA l’alluvione, le alluvioni prima nazionale di Francesco Niccolini regia Roberto Aldorasi e Francesco Niccolini con Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci scene e video Antonio Panzuto musiche originali di Paolo Coletta luci Marco Messeri costumi Lucia Socci produzione Arca Azzurra Teatro
Cinquant’anni dopo siamo ancora qui, a piangere l’acqua assassina che invade le città e distrugge ogni bene e la speranza. Genova, Carrara, Pisa, Milano, Parma, Vicenza, Padova. Tutti sott’acqua. Come Firenze, cinquant’anni fa, quando l’Arno fu protagonista di un’autentica guerra, che non abbiamo più smesso di combattere. Raccontare oggi quella storia, storia d’acqua e resurrezione, non è una banale cerimonia del ricordo, ma un rito collettivo e fondamentale, per chi – non dimenticando – vuole cercare i veri problemi e prevenire altra distruzione. Senza fatalismo. E senza dare colpa all’acqua. Il filo della storia.
Il filo della parola. Il filo della memoria. La storia di una citta e di chi in nome di quella citta seppe offrire una delle piu grandi dimostrazioni d’amore e solidarieta: i fiorentini. La storia delle catastrofi legate all’acqua e alle colpe degli uomini. La storia di come l’acqua sia l’origine e la fine del misterioso poema della vita. Tre voci per un canto che intreccia poesia, storia e la memoria di chi c’era.E poi la musica, le immagini, le parole di allora, i telegiornali, le opere d’arte, le prime pagine dei giornali, le voci, il pianto, tutto mischiato, vicino e lontano, in quel contraddittorio, spaventoso e al tempo stesso meraviglioso momento in cui tutto quello che e normalita e quotidianita salta e diventa straordinario e condiviso. Un racconto in forma di poema installazione e rito collettivo che parla di cinquant’anni fa come fosse oggi.
sabato 17 dicembre ore 21, domenica 18 dicembre ore 17 Compagnia di Teatro Luca De Filippo
NON TI PAGO di Eduardo De Filippo regia Luca De Filippo con Gianfelice Imparato, Carolina Rosi, Viola Forestiero, Nicola Di Pinto, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Massimo De Matteo, Carmen Annibale, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Allocca musiche Nicola Piovani scene Gianmaurizio Fercioni costumi Silvia Polidori luci Stefano Stacchini produzione Elledieffe s.r.l
Non ti pago è una delle commedie più brillanti del repertorio eduardiano, lui stesso la definì “una commedia molto comica che secondo me è la più tragica che io abbia mai scritto”. Andata in scena per la prima volta nel 1940 è stata negli anni riproposta dai De Filippo con grande divertimento del pubblico e apprezzamento della critica. Uno spettacolo che racconta sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente e sfaccendata, che nella cruda realtà quotidiana - fatta di paure, angosce e miseria - non rinuncia alla speranza ingenua e illusoria di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore.
L’ultima regia di Luca De Filippo, colpito improvvisamente da un grave male, che lo portava a morire, proprio mentre si avviava a compiere una lunga tournée nelle maggiori città italiane con questo spettacolo e la sua Compagnia, la terza generazione teatrale dei De Filippo a portare avanti la grande tradizione teatrale italiana d’autore. Un gioiello di Eduardo per l’ultima regia di Luca de Filippo […] Ne è venuto fuori uno spettacolo divertente, con un bel ritmo e pieno di vitalità che funziona in modo nitido. Gianfelice Imparato fa Ferdinando con la sua tradizionale bravura […] tutti bravi caratteristi, capaci di non scadere nel ritratto convenzionale della macchietta, attori forti della tradizione napoletana, in cui si vede il frutto di un lavoro lunghissimo di memoria storica e presenza viva. Anche per questo Non ti pago è un autentico gioiellino: un delicatissimo equilibrio fra il piacere di divertire e la voglia di raccontare, tra gioco e amaro sarcasmo. [Anna Bandettini, la Repubblica]
sabato 21 gennaio 2017 ore 21, domenica 22 gennaio ore 17 Emilio Solfrizzi in
IL BORGHESE GENTILUOMO di Molière regia Armando Pugliese spettacolo prodotto da Roberto Toni produzione ErreTiTeatro30
Tra i grandi capolavori di Molière, Il Borghese gentiluomo si incentra sulle vicende del ricco signor Jourdain che sogna di diventare nobile, fra adulatori e scrocconii sempre pronti a raggirarlo e ad assecondare la sua follia pur di trarne un guadagno. A questi si contrappone la moglie, donna pratica e razionale, che cerca di farlo rinsavire. Ne nasce una farsa chiassosa e colorata che culminerà in una beffa finale dove Jourdain sarà lasciato definitivamente solo nella sua folle utopia e continuerà a sognare quanto non potrà mai avere, come sognano tutti gli altri tipi comici del teatro molièriano. Acclamato protagonista del vaudeville Sarto per signora che inaugurò la scorsa Stagione, Emilio Solfrizzi torna sul nostro palcoscenico per dar vita a un altro personaggio dalle sfaccettature malinconiche e nel contempo comiche. Un personaggio che non cessa di essere attuale. Come gli altri personaggi di Molière – l’avaro, il malato immaginario e l’ipocrita Tartufo – anche questo borghese che sogna di diventare un gentiluomo è, nella
cultura letteraria europea, un archetipo, il modello esemplare e imprescindibile del nuovo ricco, dell’arrampicatore sociale, dell’ambizioso che pretende di comprare, col denaro, quei meriti e quei titoli di cui è irrevocabilmente privo.
Progetto speciale per la Giornata della Memoria giovedì 26 gennaio 2017 ore 10 matinée per le scuole
BENT di Martin Sherman regia Lorenzo Tarocchi con Alessandro Novolissi, Gabriele Giaffreda, Alessio Nieddu, Francesco Tasselli, Henrj Bartolini, Davide Arena voce fuori scena Marcello Sbigoli scene e luci Eva Sgrò, Loris Giancola costumi Tedavì ‘98 produzione Associazione Culturale Masaccio con la collaborazione di Amnesty International Italia
Un testo necessario per fare luce sua una pagina di storia quasi rimossa. Il protagonista è Max, che nella Berlino degli anni ‘30 frequenta i cabaret e convive con Rudy, un ballerino. Dopo la Notte dei lunghi coltelli, nel 1934, niente però sarà più come prima. Comincia così la fuga tragica di Max e Rudy, presto ucciso, una fuga che per Max termina a Dachau. Qui lui, che ha negato la propria omossessualità, si è finto ebreo ed è marchiato quindi con la stella gialla, incontra Horst, marchiato con il triangolo rosa
riservato agli omosessuali. Tra i due cresce una storia d’amore delicata, improbabile, disperata. Bent (il titolo si riferisce al termine slang utilizzato in alcuni paesi europei per definire gli omosessuali) è uno spettacolo potente che pone l’accento sulla capacità di prendere coscienza della propria dignità e sul valore dell’amore in una situazione di completa disumanizzazione, e lo fa a tratti con tagliente ironia, a tratti con emozionante poeticità.
sabato 28 gennaio ore 21, domenica 29 gennaio ore 17 Giulio Scarpati e Valeria Solarino in
UNA GIORNATA PARTICOLARE di Ettore Scola e Ruggero Maccari adattamento teatrale Gigliola Fantoni regia Nora Venturini con altri cinque attori scena Luigi Ferrigno costumi Marianna Carbone luci Raffaele Perin video e suoni Marco Schiavoni produzione Gli Ipocriti
Nato come testo teatrale, ma conosciuto ai più per il celebre film del 1977 di Ettore Scola con Sophia Loren e Marcello Mastroianni, Una giornata particolare è la storia, purtroppo sempre attuale, di coloro che non hanno voce, spazio, rispetto, e sui destini dei quali cammina con passo marziale la Storia con la S maiuscola. È il 6 maggio del 1938, la data della storica visita di Adolf Hitler a Roma. Costretti in casa per motivi diversi, in questa giornata particolare si incontrano per la prima volta Antonietta, madre di sei figli, sposata a un impiegato statale fervente fascista, e
Gabriele, radiocronista, licenziato perché omosessuale e in procinto di essere mandato al confino. Ignorante e sottomessa lei, colto e raffinato lui, si sentono, si annusano, si riconoscono. Sono due umiliati, due calpestati, due ultimi, che sapranno rispecchiarsi l’una nell’altro condividendo la solitudine delle proprie anime. […] Punta su una malinconia tenera e spassosa, sul ralenti e su sintomi calmi la regia, e il palcoscenico ospita con sobrietà la bella sagoma siciliana (anche nei toni) della Solarino e la figura indelebile e gentile di Scarpati. è una giornata teatrale. [Rodolfo di Giammarco, la Repubblica]
sabato 18 febbraio ore 21, domenica 19 febbraio ore 17 Laura Morante in
LOCANDIERA B&B di Edoardo Erba liberamente ispirato a La Locandiera di Carlo Goldoni regia Roberto Andò produzione Nuovo Teatro in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana
Miranda, cinquantenne vissuta all’ombra del marito, senza figli, rimasta vedova si trova a dover ricominciare tutto da capo. Oltre ai debiti, il marito le ha lasciato solo la casa paterna, su cui però grava un’ipoteca. Un po’ per necessità, un po’ per vincere la depressione, Miranda ha l’idea di trasformarla in un Bed & Breakfast. Il suo fascino misterioso, che negli anni del matrimonio ha coltivato poco e senza alcune consapevolezza, la pone subito al centro delle attenzioni maschili. Miranda scopre così che il gioco della seduzione le piace ed impara a metterlo a frutto soggiogando gli uomini e facendosi aiutare da loro a superare le difficoltà del presente. Tutti la vogliono e lei incoraggia e si nega, si concede e scappa. Tutti si offrono di portarla via di lì per incominciare una nuova vita. Ma al momento opportuno, quando deve decidersi, prevale la sua concretezza: sceglierà la casa, e chi in quel periodo difficile le è fedelmente rimasto vicino.
A dar vita a questa Mirandolina dei giorni nostri, dei nostri tempi di crisi, una delle attrici italiani più raffinate, ironiche e intelligenti, tra le grandi muse del cinema d’autore italiano e francese, più volte vincitrice di premi prestigiosi come il David di Donatello, il Nastro d’Argento, il Globo d’Oro, il Ciak d’Oro, l’European Film Awards, ma non nuova alle tavole del palcoscenico: dopo gli esordi giovanissima con Carmelo Bene, ha fatto più volte ritorno in teatro, sia quando viveva in Francia che a fine anni Novanta, prima con Monicelli poi con Franceschi, e di nuovo nel 2013 con Roberto Andò.
sabato 25 febbraio ore 21, domenica 26 febbraio ore 17 Fabrizio Bentivoglio in
L’ORA DEL RICEVIMENTO (banlieue) di Stefano Massini regia Michele Placido con la Compagnia dei giovani del Teatro Stabile dell'Umbria Francesco Bolo Rossini, Giordano Agrusta, Arianna Ancarani, Carolina Balucani, Vittoria Corallo, Balkissa Maiga, Stefano Patti, Samuel Salamone, Giulia Zeetti, Marouane Zotti scene Marco Rossi costumi Andrea Cavalletto musiche originali Luca D’Alberto voce cantante Federica Vincenti luci Simone De Angelis produzione Teatro Stabile dell’Umbria si ringrazia Fondazione Brunello e Federica Cucinelli
La nuova produzione del Teatro Stabile dell’Umbria porta la firma di Stefano Massini, il drammaturgo più rappresentato in Italia e all’estero, premio speciale Ubu 2013 e autore, tra l’altro, di Lehman Trilogy, nonché attuale consulente artistico del Piccolo Teatro di Milano. Un autore che sa affrontare, ogni volta con uno sguardo profondo e acuto, le contraddizioni, i conflitti, le ingiustizie e le complessità dei nostri tempi. Ne è una prova anche questo spettacolo, incentrato su uno dei temi più stringenti e spinosi del nostro tempo. La vicenda e ambientata nel cuore dell’esplosiva banlieue
di Les Izards, ai margini dell’area metropolitana di Tolosa. Qui Eugene Ardeche, insegnante di materie letterarie nella classe Sesta sezione C, ancora una volta un crogiuolo di culture e di identità, vorrebbe arrivare alla fine dell’anno scolastico con tutti i suoi tredici scolari, senza perderne nessuno per strada. Attraverso l’ora di ricevimento del giovedì, in brevi colloqui con madri, padri, fratelli, sorelle, assistenti sociali e improbabili affidatari, si scoprono le vite, i volti dei giovanissimi allievi, le loro paure e desideri, i loro piccoli incidenti scolastici, il dramma dell’esclusione sociale, ancor piu tangibile fuori da questo luogo, la scuola, che sembra essere l’unica trincea contro ogni forma di degrado. Michele Placido ha aderito fin dall’inizio con entusiasmo a questo progetto e dirige un protagonista d’eccezione, uno degli attori più noti, apprezzati e sensibili del panorama cinematografico e teatrale italiano, Fabrizio Bentivoglio. Sarà lui a interpretare il ruolo del prof. Ardeche, affiancato da un affiatato gruppo di attori della Compagnia dei Giovani del Teatro Stabile dell’Umbria.
sabato 8 aprile ore 10 matinée per le scuole
sabato 8 aprile ore 21, domenica 9 aprile ore 17
FRANCO STONE Una storia vera prima nazionale un progetto de I Sacchi di Sabbia / I Gatti Mézzi / Marco Azzurrini / Guido Bartoli con il collaborazione di GIPI produzione Internet Festival / I Sacchi di Sabbia in collaborazione con Fondazione Teatro di Pisa con il sostegno della Regione Toscana un ringraziamento particolare a Sergio Costanzo e alla famiglia Agostini Venerosi Della Seta per aver messo a disposizione il proprio archivio
Mary e Percey Shelley frequentarono più volte Pisa nella prima meta dell’Ottocento. Il primo soggiorno documentato fu nel maggio del 1818; vi fecero ritorno a fine gennaio del 1820, e nell’estate dello stesso anno si trasferirono ai bagni di San Giuliano Terme. Mary a quel tempo aveva già elaborato il nucleo drammatico del Frankenstein, la cui ideazione viene fatta risalire al maggio del 1816. Tutto questo è noto. Lo è meno il fatto che a Pisa, già alla fine del Settecento, circolava la sinistra “leggenda” del dott. Franco Stone (o Franco Pietra, come veniva comunemente chiamato), un misterioso scienziato, che pare si dedicasse all’ applicazione del galvanismo sui cadaveri di esseri umani. Da Franco Stone (stone: pietra in inglese) a Frankenstein (stein: pietra in tedesco) il passo è breve. Una coincidenza o Mary Shelley conosceva già la storia di
questo macabro personaggio? E se la scelta di Pisa negli itinerari della coppia fosse stata motivata proprio dalla curiosità di sapere qualcosa di più del misterioso scienziato? Franco Stone alias Franco Pietra potrebbe essere stato il modello per Victor Frankenstein? Ecco il punto di partenza di questo racconto teatral-musicale, in bilico tra ricostruzione storica e fantasy-gotico, realizzato da una “coalizione” di artisti che condividono l’urgenza di raccontare le storie della loro citta. Un musical sperimentale, ecclettico che è al tempo stesso una ricerca “divertita” delle fonti pisane che, nei primi anni dell’Ottocento, ispirarono Mary Shelley, l’autrice di Frankenstein. A chiudere il cartellone del nostro teatro il debutto di uno spettacolo ideato, creato e costruito passo passo da un pool di artisti tutti legati a Pisa e tutti di grande esperienza professionale, un’esperienza che da tempo li ha resi famosi ben oltre i confini del nostro territorio: i pluripremiati Sacchi di Sabbia, la band de I gatti Mézzi con il loro cantautorato sapientemente jazz e coinvolgentemente popolare, il noto comico e versatile chansonnier Marco Azzurrini, l’apprezzatissimo pittore, nonché grafico e illustratore Guido Bartoli, e Gipi, uno dei pochi re della graphic novel.
ABBONAMENTI Riconferma Abbonati: da martedì 20 a giovedì 29 settembre presso il Botteghino del Teatro (anche telefonicamente) Nuovi abbonamenti: da venerdì 7 a venerdì 14 ottobre (dall’8 ottobre anche telefonicamente)
TIPOLOGIE DI ABBONAMENTO Cartellone tutti gli 8 spettacoli in programma Cinque Il filo dell’acqua, Non ti pago, Il borghese gentiluomo, L’ora di ricevimento, Franco Stone TanDem (3 spettacoli prosa + 3 Spettacoli Danza) Dopo la tempesta, Una giornata particolare, Locandiera B&B - La Bella Addormentata, Romeo e Giulietta, Hamlet
TURNI DI ABBONAMENTO Turno A: per ogni spettacolo, la prima recita in calendario Turno B: per ogni spettacolo, la seconda recita in calendario TanDem: per i tre spettacoli del cartellone teatrale, la prima recita in calendario
ORARIO DEGLI SPETTACOLI Le rappresentazioni iniziano alle ore 21, la domenica alle ore 17.
PREZZI ABBONAMENTO CARTELLONE (8 spettacoli) Platea, posto palco centrale I e II ord. € 210,00; SOCI ALI € 189,00 Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 175,00 SOCI ALI € 157,50 Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 133,00 SOCI ALI € 119,00
PREZZI ABBONAMENTO CINQUE (5 spettacoli) Platea, posto palco centrale I e II ord. € 120,00 SOCI ALI € 108,00 Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 100,00 SOCI ALI € 90,00 Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 76,00; ridotto € 68,00; soci Coop € 64,00; giovani € 38,00
PREZZI ABBONAMENTO TANDEM (3 prosa + 3 danza) Platea, posto palco centrale I e II ord. € 125,00 SOCI ALI € 112,50 Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 112,50 SOCI ALI € 101,00 Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 97,50 SOCI ALI € 87,50
AGEVOLAZIONI riservate agli Abbonati (dietro esibizione del proprio abbonamento al Botteghino):
- riduzione per la Stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore (analogamente gli abbonati alla Stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore usufruiscono della riduzione su abbonamenti e biglietti della Stagione Lirica, Stagione Teatrale e Rassegna di Danza) - permesso di ingresso giornaliero alla ZTL per l’accesso agli spettacoli concesso dall’Amministrazione Comunale al Teatro, in numero di 10, riservato esclusivamente agli spettatori ultrasettantenni, che verrà rilasciato secondo l’ordine di arrivo delle richieste, con precedenza agli abbonati. Le richieste vanno compilate sull’apposito modulo e riconsegnate unitamente a copia del documento identificativo. Ricordiamo che il permesso si riferisce ad una singola entrata nella zona ZTL prima dell’inizio di ciascun spettacolo. Per il parcheggio, lo spettatore dovrà acquistare al Botteghino del teatro gli appositi tagliandi
(tariffa Pisamo 6,50 Euro) - diritto di prelazione per la conferma del proprio abbonamento alla Stagione Teatrale 2017/18 - associazioni e gruppi in rapporto organizzato con il Teatro potranno usufruire, ogni dieci abbonamenti sottoscritti, dell'undicesimo abbonamento in omaggio
PREZZI BIGLIETTI Platea, posto palco centrale I e II ord. € 30,00; SOCI ALI € 27,00 Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 25,00 SOCI ALI € 22,50 Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 19,00 SOCI ALI € 17,00
BOTTEGHINO Orario estivo fino al 1° ottobre 2016: dal martedì al venerdì ore 11-13; il martedì e il giovedì anche ore 16-18. Orario ordinario (dal 3 ottobre 2016): dal martedì al sabato ore 16-19; il mercoledì, venerdì e sabato anche al mattino, ore 11-13. Nelle festività infrasettimanali il Botteghino resterà chiuso. Nelle serate di spettacolo la vendita dei biglietti avrà luogo anche a partire da un'ora prima l'orario di inizio dello spettacolo per la sola rappresentazione in programma. Attenzione: Non si accettano assegni di c/c. Si accettano carte bancomat e carte di credito Visa, Carta Sì, American Express, Master Card.
BIGLIETTERIA TELEFONICA TEL. 050 941188 Nel periodo estivo il servizio è sospeso. Orario ordinario (dall’8 settembre 2016) fino al 28 febbraio 2017: dal martedì al sabato ore 14-16 dal 28 febbraio 2017: il martedì e il giovedì ore 14-16 Attenzione: il servizio consente la scelta dei posti sull'intera pianta e con le diverse tipologie di prezzo (intero, ridotti, promozionali) e non prevede commissioni aggiuntive. Il pagamento è con carta di credito. Nelle festività infrasettimanali il servizio non avrà luogo.
INFORMAZIONI Fondazione Teatro di Pisa, Via Palestro 40, 56127 Pisa, tel 050-941111, www.teatrodipisa.pi.it
Fondazione Teatro di Pisa
con il contributo del MIBAC e della Regione Toscana
STAGIONE LIRICA 2016/17
direttore artistico Marcello Lippi
Pisa, Teatro Verdi, 15 ottobre 2016/ 26 marzo 2017
programma preliminare
Sabato 15 Ottobre 2016 ore 20.30, turno A; Domenica 16 Ottobre ore 16, turno B
Giuseppe Verdi
RIGOLETTO
opera in tre atti, libretto di Francesco Maria Piave dal dramma di Victor Hugo Le Roi d’amuse
Rigoletto Elia Fabbian / Sergio Bologna
Gilda Desirée Rancatore / Venera Protasova
Duca di Mantova Roberto Iuliano / Max Jota
Maddalena Sofia Janelidze
Sparafucile Antonio di Matteo / Francesco Palmieri
Conte di Monterone Ivan Marino
Giovanna Elena Rosolin
Contessa di Ceprano / Paggio Simonetta Baldin
Borsa Luca Favaron
Marullo Romano Franci
Paggi Simonetta Baldin
Il Conte di Ceprano Paolo Bergo
Usciere di corte Riccardo Ambrosi
direttore Gianni Fratta
regia Federico Bertolani
scene Giulio Manetti
costumi Mirella Magagnini
Orchestra Filarmonia Veneta
Coro Live
Maestro del Coro Flavia Bernardi
Allestimento del Teatro Sociale di Rovigo
Coproduzione Teatro Sociale di Rovigo e Teatro di Pisa
Apre la Stagione pisana uno dei capolavori verdiani più popolari e amati per la sua potenza lirico-drammatica e per la
sua immediata e intramontabile efficacia drammaturgica.
Prima delle tre opere della cosiddetta trilogia popolare (con Il Trovatore e La Traviata), e tratto dal dramma di Victor
Hugo Le Roi s'amuse, Rigoletto è insieme dramma politico, rivoluzionario, e dramma umano. Tratta infatti di un re-
duca libertino, di potenti che vincono sempre, di ribellione e di tentato regicidio, ma soprattutto penetra con una
finezza psicologica assoluta nell’animo umano, in quella sua complessita dove nulla e mai ascrivibile tout court alla
categoria del bene o del male, e nel rapporto padre-figlia.
Rigoletto, l’uomo deforme, il buffone di corte sarcastico e maligno, sa essere insieme padre dolcissimo e amorevole,
capace di mille premure verso la giovanissima figlia, Gilda, custodita con ogni cura per tenerla lontana dalle brutture
del mondo; Gilda è ragazza tenera e obbediente, molto legata al padre che ama di un profondo amore filiale, ma alla
fine saprà rivelare una forza di donna, una capacità di opporsi al volere paterno scegliendo di morire per salvare
l’uomo che ama, il duca libertino che certo non merita affatto né il suo amore né il suo sacrificio.
Due figure interamente umane, quella di Rigoletto e di Gilda, l’uno terribile e commovente al tempo stesso, l’altra
dolcissima e d’inaspettata determinazione, e il loro dramma intenso e spietato e una delle pagina piu indimenticabili
della storia del melodramma.
L’ultima rappresentazione di Rigoletto a Pisa è stata nella Stagione Lirica 2011/12.
Sabato 22 ottobre 2016 ore 20,30, fuori abbonamento
Charles Gounod
MORS ET VITA
oratorio per soli, orchestra e coro
Natalizia Carone soprano
Moon Jin Kim contralto
Roberto Cresca tenore
Alessandro Luongo baritono
Direttore Christoph Nielbock
Orchestra Jugend-Sinfonieorchester der Wiesbadener Musikakademie / Wiesbadener Musik & Kunstschule
Coro Polifonico San Nicola
Maestro del Coro Stefano Barandoni
"Mors et Vita" fa anche parte del progetto "Demoni e Angeli. Il Mito di Faust"
Negli ultimi anni della sua vita Gounod si rivolse alla musica religiosa e ottenne un grande successo, specialmente in
Inghilterra, con opere come Mors et Vita, La Rédemption e la Messe à Sainte-Cécile. Dedicato al papa Leone XIII, Mors
et Vita fu composto per il Birmingham Festival del 1885 e, dopo un periodo di fama soprattutto in Inghilterra, cadde
però poi nell’oblio, nonostante i lusinghieri giudizi, fra cui quello di Saint-Saëns che ebbe a definire Mors et Vita “un
cattedrale sonora” e che, piu in generale, sui tre titoli sacri gounodiani aveva addirittura scritto « Nell'oscuro, lontano
futuro, quando l'inesorabile tempo avrà fatto il suo lavoro e le opere di Gounod riposeranno per sempre nei polverosi
santuari delle biblioteche, la Messe à Sainte-Cécile, la Rédemption e l'oratorio Mors et vita vivranno ancora,
dimostrando alle future generazioni quale splendido musicista abbia dato lustro e rinomanza alla Francia nel
diciannovesimo secolo ».Grande oratorio vittoriano, uno dei più insoliti lavori del genere, Mors et Vita è concepito
come una trilogia ispirata da un sontuoso linguaggio musicale che lega i grandi Requiem tradizionali (alcuni studiosi lo
definiscono come l’unica raccolta completa di Requiem dentro la dimensione di un oratorio), le cantate meditative e
gli oratori sacro-spirituali. Composto su testi liturgici latini, si sviluppa in tre parti: la prima parte, Mors, inizia con un
prologo e il celebre coro Ego sum resurrectio et vita e prosegue con il testo liturgico dei defunti; la seconda parte è il
Judicium ed evoca in successione la resurrezione dei morti, il giudizio degli eletti e il giudizio dei dannati; infine, la
terza parte, Vita, ha come sottitolo "Visione di San Giovanni".
Josep Pascual Triay, nella sua Guia Universal de la Musica Clasica, annota come in quest’opera Gounod abbandoni la
teatralità dei suoi lavori precedenti e, lasciando trasparire in essa le tracce della polifonia di Palestrina, del linguaggio
vacale di Bach e di Händel, dell’estetica di Mendelssohn, affronti una delle sue creazioni piu personali, creando una
delle sue opere più belle, ricca di melodie indimenticabili.
Prima della data in cartellone della Stagione Lirica, questa produzione di Mors et Vita è stato eseguita il 10 luglio a
Wiesbaden nell'ambito degli importanti rapporti di collaborazione e scambio tra il Coro Polifonico San Nicola e la
Wiesbaden Musikakademie e la Wiesbaden Musick-& Kuntschule.
giovedì 17 novembre ore 16 promozionale scuole
Sabato 19 Novembre 2016 ore 20.30, turno A; Domenica 20 Novembre ore 16, turno B
Paul Hindemith
SANCTA SUSANNA
opera in un atto, libretto di August Stramm dal dramma omonimo
Susanna Elisabetta Farris
Klementia Sumie Kobayashi
Suora anziana Maria Candirri
Un garzone Marco Voleri
Una ragazza Giulia De Blasis
Giacomo Puccini
SUOR ANGELICA
opera in un atto, libretto di Giovacchino Forzano
Suor Angelica Elisabetta Farris
La zia principessa Chiara Fracasso
La badessa Margherita Tani
La suora zelatrice Maria Candirri
La maestra delle novizie Emanuela Grassi
Suor Genovieffa Noema Erba
Suor Dolcina Claudia Muntean
La suora infermiera Sonia Baussano
Prima sorella cercatrice Elena Bakanova
Seconda sorella cercatrice Takako Bakanova
Prima conversa Giulia De Blasis
Seconda conversa Helga Sergio
La novizia Domitilla Lai
Coro Laboratorio Lirico San Nicola
Maestro del Coro Stefano Barandoni
Giacomo Puccini
GIANNI SCHICCHI
opera in un atto, libretto di Giovacchino Forzano
Gianni Schicchi Sergio Bologna
Lauretta Giulia De Blasis
Zita Chiara Fracasso
Rinuccio Andrea Giovannini
Gheraldo Marco Voleri
Nella Takako Izumi
Gherardino da definire
Betto Di Signa Daniele Piscopo
Simone Marco Innamorati
Marco Emil Abdullaiev
La Ciesca Maria Candirri
Maestro Spinelloccio Giovanni Di Mare
Ser Amantio di Nicolao Alessandro Martini
Pinellino Emiliano Votino
Guccio Alessandro Franchini
direttore Daniele Agiman
regia Lorenzo Maria Mucci
Orchestra Archè
Produzione Teatro di Pisa
Il Trittico fa anche parte del progetto "Demoni e Angeli. Il Mito di Faust"
Un terzo di Hindemith, due terzi di Puccini. Questa la formula di una serata che propone in sequenza Sancta Susanna,
Suor Angelica e Gianni Schicchi in un nuovo allestimento del Teatro di Pisa.
Opera controversa per i contenuti, Sancta Susanna, composta nel 1921 da Paul Hindemith, è un magnifico esempio di
Literaturoper. Il dramma originale di August Stramm non è infatti surrogato in un libretto ma musicato tal quale dal
compositore. Hindemith realizza un equilibrio perfetto e raffinato tra forma musicale e contenuto drammatico tanto
da far considerare l’opera una delle migliori creazioni dell’espressionismo tedesco. Alla cupezza espressionista di
Hindemith, che racconta il rifiuto di Susanna di confessare il proprio peccato, fanno da contraltare il sentimento
religioso che pervade il cammino di redenzione in Suor Angelica e il divertimento farsesco del Gianni Schicchi
composte pochi anni prima da Puccini (prima rappresentazione 1918, New York).
A Pisa Sancta Susanna non è mai stata rappresentata; l'ultima rappresentazione di Suor Angelica e Gianni Schicchi
risale alla Stagione Lirica 2007/2008 (insieme con Tabarro)
sabato 3 dicembre ore 10,30 promozionale scuole
Domenica 4 Dicembre 2016 ore 16, fuori abbonamento
Benjamin Britten
THE LITTLE SWEEP (Il piccolo spazzacamino)
opera per ragazzi in tre scene, libretto di Eric Crozier
Black Bob / Tom Marco Innamorati
Clem / Alfred Gianni Coletta
Sam Gein Mara
Miss Baggot Emanuela Grassi
Rowan Elisabetta Farris
direttore Eddi De Nadai
regia Sonia Dorigo
Orchestra Arché
Coro Alunne e Alunni degli Istituti Comprensivi di Pisa
Produzione Teatro di Pisa
in collaborazione con “Una Rete per la Musica” degli Istituti Comprensivi di Pisa
Appartenente alle creazioni britteniane dedicate al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, un mondo che pochi
musicisti hanno saputo scandagliare come Britten, The Little Sweep op. 45 fu composto nel 1949, su libretto di Eric
Crozier, e venne rappresentato al Festival di Aldeburgh come seconda parte di uno spettacolo per ragazzi più
articolato, intitolato Facciamo un’opera! Ispirato a due liriche di William Blake, entrambe intitolate The Chimney
Sweeper (da Songs of Innocence e Songs of Experience, 1794), ebbe un successo straordinario fin dalla prima
rappresentazione e aprì la strada a un nuovo modo di fare musica per ragazzi. Al centro di The Little sweep c’e il tema
dello sfruttamento minorile, che Britten affronta con estrema sensibilità e insieme con levità e ironia. Il protagonista è
il piccolo Sam, venduto dai genitori poverissimi a due perfidi spazzacamini. La prima volta che Sam deve salire su per
una nera cappa fuligginosa nella bella casa di Juliet, Gay e Sophie, che stanno giocando con i cuginetti Johnny, Hughie
e Tina, ha una gran paura e al suo pianto i bambini, assieme alla tata Rowan, corrono in suo aiuto: all’insaputa
dell’antipatica governante Miss Baggott lo lavano, lo nascondono fra i loro giocattoli e, il mattino dopo, lo chiudono
nel baule dei cugini in partenza perché egli possa così fuggire e abbandonare i crudeli padroni… Riuscira Sam a farcela?
Per quest’opera Britten e Crozier pensarono a un organico di professionisti e dilettanti, prevedendo anche il
coinvolgimento di un pubblico di ragazzi per alcuni brani da cantare prima dell’apertura del sipario, tra gli atti e alla
fine.
Il piccolo spazzacamino ha avuto due rappresentazioni: una diretta da Angelo Cavallaro nel Stagione Lirica 1977 e una
diretta da Vincenzo Maxia nell'ambito di "Fare Teatro" 1993.
Sabato 14 gennaio 2017 ore 20.30, turno A; Domenica 15 Gennaio 2017 ore 16, turno B
Wolfgang Amadeus Mozart
DIE ZAUBERFLÖTE (Il Flauto magico)
opera tedesca in due atti, libretto di Emanuel Schikaneder Editore Bärenreiter. Rappresentante per l'Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali Milano Sovratitoli in italiano realizzati dalla Fondazione Teatro Goldoni
cast da definire direttore Dejan Savić regia, scene e costumi Lindsay Kemp regista assistente Daniela Maccari luci Lindsay Kemp e David Haughton progetto scenografico Sergio Seghettini Orchestra della Toscana Nuovo allestimento del Teatro Goldoni di Livorno Coproduzione Teatro Goldoni di Livorno, Teatro del Giglio di Lucca, Teatro di Pisa In collaborazione con Luglio Musicale Trapanese "Il Flauto magico" fa anche parte del progetto "Demoni e Angeli. Il Mito di Faust"
Die Zauberflöte (Il Flauto magico), opera geniale ed ultima di Mozart che scomparve appena due mesi dopo averne
finito la composizione, torna con tutto il suo intreccio di passioni, magia, favola e poesia, nella nuova produzione che
la Fondazione Goldoni cura quale titolo unico regionale per la Stagione 2016-17 insieme al Teatro del Giglio di Lucca e
alla nostra Fondazione, in un nuovo allestimento che sarà realizzato in collaborazione con il Luglio Musicale Trapanese
e che recherà la firma di Lindsay Kemp.
Con un soggetto che trascende con spontanea scioltezza tutte le categorie ortodosse, miscelando sacro e profano,
serieta e comicita, fantastico e quotidiano, quest’ “Opera tedesca in due atti” fino dal suo primo apparire alla fine del
1791 non era indirizzata esclusivamente ad un pubblico aristocratico e raffinato ma anche, e soprattutto, al popolo in
cerca di divertimento spettacolare. Ed anche il teatro di Kemp è sempre stato popolare e colto allo stesso tempo, un
teatro che vuole divertire e che riesce a parlare a tutti, perché usa un linguaggio poetico e magico.
Mozart diede ad una simbologia narrativa alquanto naif (l’amore fra un principe e una principessa, draghi e strumenti
musicali magici, complotti cosmici e commedia contadina) una risonanza archetipica universale, investendola con una
profondità e brillantezza irresistibile. Per permettere che questo avvenga anche nella messa in scena (e non soltanto
nell’ascolto ad occhi chiusi), il regista deve saper dare ai personaggi ed alle situazioni del racconto un’ampiezza di
significato insieme ad una nitidezza di forma, un respiro ed insieme una semplicita che lascia all’immaginazione dello
spettatore lo spazio per rendere tutto ciò credibile, creando una logica da mito fiabesco nel quale gli eventi più
improbabili abbiano l’inevitabilita di un sogno... e questo e da sempre l’approccio di Kemp alle sue creazioni teatrali.
L’opera sara rappresentata in lingua originale con sottotitoli in italiano.
L’ultima rappresentazione di Die Zauberflöte a Pisa è stata nella Stagione Lirica 1999.
(nota tratta dalla cartella stampa del Teatro Goldoni di Livorno)
venerdì 10 febbraio ore 16 promozionale scuole
Sabato 11 Febbraio ore 20,30, in abbonamento nella 50^ Stagione dei Concerti della Normale
Domenica 12 Febbraio 2017, turno B
Progetto LTL Opera Studio
Nino Rota
IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE
farsa musicale in quattro atti
libretto di Nino Rota ed Ernesta Rinaldi Rota dalla commedia di Eugène Labiche e Marc Michel Un Chapeau
de paille d’Italie
editore Casa Ricordi, Milano
La scelta degli interpreti è il risultato del Progetto LTL Opera Studio 2016
direttore Francesco Pasqualetti
regia Lorenzo Maria Mucci
OGI Orchestra Giovanile Italiana
Ensemble vocale del Progetto LTL Opera Studio
Nuovo allestimento del Teatro di Pisa Coproduzione , Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Goldoni di Livorno, Teatro di Pisa Basata su uno dei più conosciuti vaudeville di Eugène Labiche (Un Chapeau de paille d’Italie del 1851, considerato
all’epoca ‘rivoluzionario’) vede al lavoro sul libretto lo stesso Nino Rota insieme alla madre Ernesta Rinaldi. Composta
nel 1945 la farsa musicale venne rappresentata per la prima volta solo nel 1955 al Teatro Massimo di Palermo. Da
allora e un susseguirsi di allestimenti in Italia e all’estero con crescente successo. Oggi e considerato il capolavoro di
Nino Rota.
Motore dell’azione e il cappello di paglia indossato da Anaide durante un incontro clandestino con il proprio amante e
mangiato dal cavallo del giovane Fadinard nel giorno delle proprie nozze. Sospetti, scambi di persona, situazioni
rocambolesche costellano la vicenda che si sviluppa a ritmi frenetici nell’arco di una sola giornata.
La magica leggerezza della sua ambientazione, le molteplici forme compositive che Nino Rota, senza intellettualistici
compiacimenti, ma con un occhio all’amata tradizione del melodramma italiano ed un altro alla sua personale
esperienza del Novecento, mette in campo per dar vita a quello che si rivela sempre un meccanismo perfetto, il cast
molteplice e variopinto rendono Il Cappello di Paglia di Firenze la palestra ideale per i giovani cantanti del progetto
Opera Studio. Non a caso, del resto, l’ultima rappresentazione Il Cappello di Paglia di Firenze risale alla Stagione Lirica
2001: l’opera, all’epoca presentata nella coproduzione di cui era capofila il Teatro del Giglio di Lucca, fu proprio il
primo frutto dell’allora appena nato progetto CLOS Opera Studio, poi divenuto LTL Opera Studio.
Sabato 18 Marzo ore 20,30, turno A; Domenica 19 Marzo ore 16, turno B
Giacomo Puccini
MANON LESCAUT
dramma lirico in quattro atti su libretto anonimo (coautori G. Giacosa, L. Illica, R. Leoncavallo, Oliva, Praga,
G. Puccini, G. Ricordi)
dal romanzo Histoire du Chevalier Des Grieux et de Manon Lescaut di Françoise-Antoine Prévost
Edizione Casa Ricordi, Milano
cast, direttore, regia da definire
Orchestra della Toscana
Nuovo allestimento del Teatro Goldoni di Livorno
Coproduzione Teatro Goldoni di Livorno, Teatro di Pisa e Teatro Sociale di Rovigo
Dopo ben 35 anni di assenza, torna a rivivere sul nostro palcoscenico Manon Lescaut, l’opera che segnò il primo
grande successo di Giacomo Puccini e che godette fin dalla prémière (Teatro Regio di Torino, 1 febbraio 1893) un
favore di pubblico mai venuto meno.
La tragica e struggente storia d’amore tra Manon ed il Cavaliere Renato Des Grieux e il titolo in cui il genio melodico di
Puccini si rivelò per la prima volta in tutta la sua evidenza e nacque attraverso un complesso lavoro di un folto gruppo
di collaboratori (i librettisti Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, il commediografo scapigliato Marco Praga, il musicista
Ruggero Leoncavallo, Domenico Oliva, l’editore Giulio Ricordi) che il giovane compositore stesso guidò con mano
sicura fino alla stesura del libretto (poi rimasto anonimo), fondendo in uno stile già personale e inconfondibile le più
diverse componenti stilistiche e drammaturgiche: dalle suggestioni dell'opera francese di fine Ottocento alla lezione
verdiana, dalle atmosfere torbide della scapigliatura alla “melodia infinita” e al cromatismo esasperato del dramma
musicale wagneriano. La “passione disperata” che lega i due protagonisti e che li porta fatalmente alla rovina e al
tragico epilogo è stata vista dai più autorevoli studiosi pucciniani come una sorta di rivisitazione tutta italiana del
Tristano e Isotta wagneriano.
Attraverso i numerosi assoli che contribuiscono a tener alta la fama dell’opera (dall’aria del tenore “Donna non vidi
mai” a “In quelle trine morbide” di Manon, dominata da una palpabile sensualita), i numerosi duetti d’amore che
dominano la partitura, una scrittura orchestrale sempre viva e brillante fino all’ultimo accordo, il compositore
lucchese ci ha lasciato un autentico gioiello artistico che continua ad appassionare le platee di tutto il mondo.
L’ultima rappresentazione di Manon Lescaut a Pisa risale alla Stagione Lirica 1982.
(nota tratta dalla cartella stampa del Teatro Goldoni di Livorno)
venerdì 24 marzo ore 16 promozionale scuole
Domenica 26 Marzo 2017 ore 16, turno B
Leonardo Vinci
DIDONE ABBANDONATA
opera in tre atti, libretto di Pietro Metastasio
prima rappresentazione in tempi moderni (Teatro dell'Opera di Firenze, 8-10-12 gennaio 2017)
Didone Roberta Mameli
Enea Carlo Allemanno
Selene da definire
Iarba Raffaele Pé
direttore Carlo Ipata
regia Deda Colonna
scene Francesco Vitali
costumi Monica Iacuzzo
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Nuovo allestimento del Teatro dell’Opera di Firenze
Coproduzione Teatro dell’Opera di Firenze e Teatro di Pisa
«Son regina e sono amante/ e l'impero io sola voglio/ del mio soglio e del mio cor»: sono le parole che il poeta Pietro
Metastasio fa pronunciare a Didone, regina di Cartagine. L'opera prende spunto dal mito per presentare una donna
risoluta e fiera, abbandonata dal suo amante Enea, infastidita da un pretendente - Iarba - cui non vuole cedere,
ingannata dalla sorella Selene, che scopre amante dello stesso Enea, tradita infine dalla sua confidente Osmida.
L'opera riscosse un enorme successo nel carnevale del 1724 a Napoli, che portò a più di 60 versioni musicali diverse: a
confrontarsi con il libretto di Metastasio ci furono anche Händel, Paisiello e Mercadante.
La versione proposta è quella del 1726 di Leonardo Vinci, uno dei massimi esponenti della scuola operistica
napoletana.
(dalla nota pubblicata sul sito dell'Opera di Firenze)
ABBONAMENTI TURNI e TIPOLOGIE DI ABBONAMENTO Turno A: la prima recita delle quattro opere (escluse Il Cappello di Paglia di Firenze e Didone Abbandonata) Turno B: la pomeridiana domenicale delle sei opere
PREZZI ABBONAMENTI TURNO A (Rigoletto, Trittico Hindemith-Puccini, Die Zauberflöte, Manon Lescaut) Platea, posto palco centrale I o II ord. € 150,00;
SOCI ALI € 136,00
Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 129,00
SOCI ALI € 116,00
Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 78,00
SOCI ALI € 71,00
PREZZI ABBONAMENTI TURNO B (Rigoletto, Trittico Hindemith-Puccini, Die Zauberflöte, Il Cappello di paglia di Firenze, Manon Lescaut, Didone abbandonata) Platea, posto palco centrale I o II ord. € 195,50
SOCI ALI € 177,00
Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 167,00
SOCI ALI € 150,00
Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 105,00
SOCI ALI € 95,00
AGEVOLAZIONI riservate agli Abbonati (dietro esibizione del proprio abbonamento al Botteghino)
- abbonamento ridotto alla Stagione Teatrale 2016/17
- abbonamento ridotto del 50% alla Rassegna di Danza 2016/17
- riduzione per la Stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore (analogamente gli abbonati alla
Stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore usufruiscono della riduzione su abbonamenti e
biglietti della Stagione Lirica, Stagione Teatrale e Rassegna di Danza)
- permesso di ingresso giornaliero alla ZTL per l’accesso agli spettacoli, concesso dall’Amministrazione Comunale al Teatro, in numero di 10, riservato esclusivamente agli spettatori ultrasettantenni, che verrà rilasciato secondo l’ordine di arrivo delle richieste, con precedenza agli abbonati. Le richieste vanno compilate sull’apposito modulo e riconsegnate unitamente a una copia del documento d’identita. Ricordiamo che il permesso si riferisce a una singola entrata nella zona ZTL prima dell’inizio di ciascun spettacolo. Per il parcheggio, lo spettatore dovrà acquistare al Botteghino del teatro gli appositi tagliandi (tariffa Pisamo 6,50 Euro) -diritto di prelazione per la conferma del proprio abbonamento alla Stagione Lirica 2017/18
- associazioni e gruppi in rapporto organizzato con il Teatro potranno usufruire, ogni dieci abbonamenti
sottoscritti, dell'undicesimo abbonamento in omaggio
- "famiglia": i componenti di una stessa famiglia (minimo tre familiari) usufruiscono della riduzione del
25% (sul prezzo intero)
- “conservatori toscani”: gli studenti dei quattro Conservatori di Musica toscani (Cherubini di Firenze,
Mascagni di Livorno, Boccherini di Lucca, Franci di Siena) usufruiscono della riduzione del 50% (sul prezzo
intero).
PREZZI BIGLIETTI
Rigoletto, Il Trittico, Die Zauberflöte, Manon Lescaut
Platea, posto palco centrale I o II ord. € 44,00
SOCI ALI € 40,00
Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 38,00
SOCI ALI € 34,00
Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 23,00
SOCI ALI € 21,00
Platea, posto palco centrale I o II ord. € 27,00
SOCI ALI € 24,00
Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 22,00
SOCI ALI € 20,00
Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 16,00
SOCI ALI € 14,00
Dittico Britten
Posto unico numerato € 23,00
SOCI ALI € 20,00
Oratorio “Mors et Vita”
Posto unico numerato € 10,00; giovani e Ass Coro Polifonico San Nicola € 7,00
BOTTEGHINO
Orario estivo fino al 1° ottobre 2016: dal martedì al venerdì ore 11-13; il martedì e il giovedì anche ore 16-
18.
Orario ordinario (dal 3 ottobre 2016): dal martedì al sabato ore 16-19; il mercoledì, venerdì e sabato anche
ore 11-13.
Nelle festività infrasettimanali il Botteghino è chiuso, salvo diversa indicazione.
Nelle serate di spettacolo e nelle pomeridiane domenicali, la vendita dei biglietti avrà luogo anche a partire
da un'ora prima l'orario di inizio dello spettacolo (per la sola rappresentazione in programma).
Attenzione: Non si accettano assegni di c/c. Si accettano carte bancomat e carte di credito Visa, Carta Sì,
American Express, Master Card.
BIGLIETTERIA TELEFONICA TEL. 050 941188 Nel periodo estivo il servizio è sospeso.
Orario ordinario (dall’8 settembre 2016) fino al 28 febbraio 2017: dal martedì al sabato ore 14-16; dal 28 febbraio 2017: il martedì e il giovedì ore 14-16. Attenzione: il servizio consente la scelta dei posti sull'intera pianta e con le diverse tipologie di prezzo (intero, ridotti, promozionali) e non prevede commissioni aggiuntive. Il pagamento è con carta di credito. Nelle festività infrasettimanali il servizio non avrà luogo.
FONDAZIONE TOSCANA SPETTACOLO Onlus - FONDAZIONE TEATRO DI PISA
STAGIONE DI DANZA 2016/17
direttore artistico per il Teatro di Pisa Silvano Patacca
Pisa, 22 dicembre 2016 / 6 maggio 2017 programma preliminare
giovedì 22 dicembre ore 21
Balletto del Sud
LA BELLA ADDORMENTATA
balletto in due atti
coreografia Fredy Franzutti
musica Piotr Il´ic Caikovskij
scene Francesco Palma
luci Piero Calò
© photo Francesco Sciolti
Una pietra miliare del repertorio del balletto classico, La Bella Addormentata, richiederebbe poche parole,
ma quella proposta da Fredy Franzutti per l’inaugurazione della rassegna e una versione originale e
affascinante della celebre fiaba, definita dal critico Vittoria Ottolenghi «un'idea geniale!».
Nell’edizione classica di Petipa, la trama del balletto deriva da un racconto di Perrault, a sua volta ispirato
alla favola Sole, Luna e Talia dello scrittore campano Giambattista Basile. Franzutti si riallaccia proprio al
racconto di Basile e riporta la trama nel luogo d’origine, ovvero il Sud del nostro paese. Ciò permette una
precisa connotazione di carattere storico e folklorico, ovvero la sostituzione della puntura con il fuso con il
morso della tarantola salentina. La Principessa Aurora è quindi una fresca ragazza mediterranea a cui una
vecchia maga predice un atroce destino. Sarà la magia della zingarella Lilla e il bacio d'amore di un principe-
antropologo, spinto a rintracciare le orme di un’antica leggenda, a destare la fanciulla dal suo sonno
centenario.
venerdì 6 gennaio ore 21
Kataklò Athletic Dance Theatre
EUREKA
ideazione e direzione artistica Giulia Staccioli
performers Maria Agatiello, Giulio Crocetta, Eleonora Guerrieri, Stefano Ruffato, Marzo Zanotti
produzione Kataklò / Mito srl
© photo Stefano Bidini
Il nuovo spettacolo della compagnia che da quasi venti anni si è imposta sulla scena italiana ed
internazionale con il suo stile unico, ormai noto in tutto il mondo: perfetta fusione di danza, atletismo
acrobatico, mimica, humor, suoni, luci e costumi, in cui trovano spazio sessioni d’improvvisazione che
sollecitano la sperimentazione e l’innovazione.
Eureka, firmato da Giulia Staccioli, si spinge oltre i limiti fisici, oltre il già visto, oltre il conosciuto, oltre la
ginnastica, il circo, la danza, il teatro, oltre l’idea di ovvio. Uno spettacolo a quadri la cui forte originalità sta
nell’aprire la scena a cinque persone del pubblico desiderose di far parte in modo attivo e performativo alla
riuscita dello show. Non si tratta di spettatori acrobati a cui viene richiesta una preparazione fisica specifica,
ma si dà la possibilità a cinque coraggiosi candidati, di vivere la scena invece di vederla dalla platea. Ogni
replica di Eureka diventa così unica e irripetibile, con la peculiarità di essere arricchita di volta in volta
dall’elemento umano nuovo che apporta la propria fisicità, collaborazione, emozione e disponibilità
partecipativa.
giovedì 16 febbraio ore 21
Junior BallettO di ToscanA
diretta da Cristina Bozzolini
ROMEO E GIULIETTA
balletto in un atto unico
regia e coreografia Davide Bombana
musica Sergej Prokofiev
scene e disegno luci Carlo Cerri
costumi Santi Rinciari
produzione Junior BallettO di ToscanA
in collaborazione con AMAT Circuito Regionale delle Marche
© photo Alessandro Botticelli
La nuova produzione dello Junior Balletto di Toscana, una delle compagnie giovanili più talentuose a livello
europeo, è in linea con il progetto culturale, voluto da Cristina Bozzolini, per la rivisitazione di grandi titoli
classici ad opera di coreografi affermati e innovativi.
Così Davide Bombana, uno dei nomi di punta nell’olimpo del balletto internazionale, ha accettato la
proposta di creare il suo primo Romeo e Giulietta attualizzando un tema intramontabile come quello dei
giovani amanti veronesi, oggi tornato vivo per l’intolleranza e gli odi atavici tra etnie e religioni. “La vera
tragedia – spiega il coreografo – rimane la sconfitta dell’amore al suo stadio più puro, davanti alla cecità ed
alla barbarie dell'odio razziale, del conflitto di ideologie e religioni… una versione da camera focalizzando e
comprimendo il dramma sull’impulso vitale e veemente che solo l’amore e la passione giovanili possono
avere”.
mercoledì 22 febbraio ore 21 Chiesa di Sant’Andrea
Progetto RIC.CI. Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ‘80/’90
ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini
E-INK 1999/2015
uno spettacolo di mk riallestito per RIC.CI da Aterballetto
coreografia, luci e costumi Michele Di Stefano
musica Paolo Sinigaglia
realizzazione costumi 2015 Sartoria Aterballetto/Francesca Messori
produzione 1999
interpreti Biagio Caravano, Michele Di Stefano
produzione mk/Festival Teatri 90/Ref.
produzione 2015
interpreti Damiano Artale, Philippe Kratz
riallestimento a cura di Biagio Caravano e Michele Di Stefano
nell'ambito del progetto RIC.CI. (capofila Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee)
in collaborazione con Amat - Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Arteven, Circuito Teatrale
Regionale Veneto, TPP - Teatro Pubblico Pugliese
in coproduzione con Fondazione Teatro Grande di Brescia, Fondazione Fabbrica Europa per le arti
contemporanee, Fondazione Milano - Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, Fondazione Ravenna
Manifestazioni, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado”, Torinodanza festival | Teatro
Stabile di Torino - Teatro Nazionale
© photo Alberto Calcinai produzione 2015
E-Ink nasce dalla curiosità per le pratiche antiche dei messaggi oracolari e divinatori che, pur essendo
formalmente precisi, sono il prodotto di uno sconvolgimento psichico. Esatta ed ambigua ad un tempo, la
loro scrittura è organizzata sull’addomesticamento ritmico di ciò che per sua natura desidera essere
continuamente reinventato e frainteso." (Michele Di Stefano, 1999)
"Il duetto è interamente scritto, fin nel minimo dettaglio, a tal punto da risultare parossistico e maniacale
nella sua abbondanza di segni, ognuno dei quali risponde ad una logica ritmica differente. A distanza di più
di 15 anni è stato soprattutto il corpo a ritrovare l’esattezza di quella scrittura, a rimettere in connessione
tutti i particolari scollegati tra di loro per farli ridiventare organici nella loro misteriosa iconografia."
(Michele Di Stefano, 2015)
Un duetto freschissimo, di sussultante, tragica e comica goffaggine, nato dalla curiosità per le pratiche
antiche dei messaggi oracolari e divinatori che, pur essendo formalmente precisi, sono il prodotto di una
destabilizzazione. Ecco la traccia di E-ink, primo successo della compagnia mk di Michele Di Stefano, nome
di punta del teatro performativo e della ricerca coreografica italiana (Leone d’Argento alla Biennale di
Venezia 2014), realizzato nel 1999 e rinato grazie all’interessante progetto RIC.CI. Reconstruction Italian
Contemporary Choreography Anni 80’/90′, ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini.
Per la prima volta il pubblico potrà assistere sia allo storico allestimento interpretato dai danzatori di allora,
Biagio Caravano e Michele Di Stefano, sia alla riproposizione ricreata per i giovani danzatori di Aterballetto,
Damiano Artale e Philippe Kratz. Sarà anche proiettato un video che documenta questa nuova, intensa
rilettura, illustrata dalla stessa ideatrice del progetto.
sabato 4 marzo ore 21 Chiesa di Sant’Andrea
Anticorpi XL-Network Giovane Danza d’Autore
Serata eXpLo
RE-GARDE
regia e coreografia Francesco Colaleo
interpreti Francesco Colaleo e Maxime Freixas
produzione Compagnia MF
in coproduzione con la Compagnia Artemis Danza / Monica Casadei
VENUS
concept, regia e coreografia Nicola Galli
interpreti Alessandra Fabbri, Nicola Galli
elementi scenici Andrea Mosca
costumi Elena Massari
musica John Cage, Steve Reich, Edgard Varèse
produzione stereopsis / TIR Danza
con la collaborazione di L’arboreto - Teatro Dimora, Rete Anticorpi XL
40.000 centimetri quadrati
coreografia e interpretazione Claudia Catarzi
musica Spartaco Cortesi, Philip Glass
disegno luci Massimiliano Calvetti
produzione Company Blu
con il sostegno di Centro Artistico il Grattacielo (Livorno), Teatro Fabbrichino (Prato), Armunia
con il contributo di MiBACT e Regione Toscana
© photo Maria Chiara Freschi © photo Nicola Galli © photo Paolo Port
Il sostegno alla giovane coreografia d’autore nazionale, promossa dal network Anticorpi XL, di cui il Teatro
di Pisa e la Fondazione Toscana Spettacolo sono partner, portera quest’anno a Pisa la toscana Claudia
Catarzi, il campano Francesco Colaleo e l’emiliano Nicola Galli. Tre cifre stilistiche differenti a testimonianza
anche dei diversi percorsi formativi, accomunate però dall’originalita del linguaggio.
Claudia Catarzi sceglie un impianto scenico ristretto per indagare il tema del limite, concentrandosi sui
movimenti di un corpo solo, ridotto all’essenziale, che abita uno spazio specifico. Centimetro per
centimetro la danzatrice cerca la sua dimensione, scoprendo la duttilità del corpo e la sua libertà espressiva
in una dimensione imposta.
Francesco Colaleo indaga a livello drammaturgico la forza delle opposizioni, esplorando il senso della vista.
Due uomini, specchio delle loro proiezioni, sono pronti a subire o ricevere, a dare o perdere, a essere
manipolati, provocati, abbandonati.
Nicola Galli ci propone, invece, un radicale cambio di prospettiva con Venus, conducendoci in uno scenario
celeste dove il movimento di due figure umane disegna morbide linee nell’atmosfera surreale, progettando
l’avvicinamento dell’uomo al proibitivo e ostile pianeta Venere.
giovedì 30 marzo ore 21
Carolyn Carlson Company
SHORT STORIES 3 soli di Carolyn Carlson
BLACK OVER RED (my dialogue with Rothko)
creazione 2013
coreografia, interpretazione, testi Carolyn Carlson
consulente Yoshi Oïda • musiche e accompagnamento al violoncello Jean-Paul Dessy
voce maschile Juha Marsalo • ideazioni luci e scene Rémi Nicolas • costumi Chrystel Zingiro
produzione associata Carolyn Carlson Company; produzione originale Centre Chorégraphique National
Roubaix Nord-Pas de Calais; coproduzione Le Manège Mons (Belgio), Le Colisée-Théâtre de Roubaix con il
sostegno di Crédit du Nord, ringraziamenti a Editions Invenit
WIND WOMAN
creazione 2011
coreografia Carolyn Carlson • interpretazione da definire
musiche originale Nicolas de Zorzi • luci Guillaume Bonneau
produzione delegata Carolyn Carlson Company; produzione originale Centre Chorégraphique National
Roubaix Nord-Pas de Calais; con il sostegno di Teatro San Carlo, Napoli
MANDALA
creazione 2010
coreografia Carolyn Carlson • interpretazione Sara Orselli
musica Michael Gordon Weather parts 3 & 1 • costumi Chrystel Zingiro • luci Freddy Bonneau
produzione delegata Carolyn Carlson Company; produzione originale Centre Chorégraphique National
Roubaix Nord-Pas de Calais; in collaborazione con Atelier de Paris-Carolyn Carlson
© photo Yoshi Omori © photo Frédéric Iovino © photo Frédéric Iovino
Arriva per la prima volta al Teatro Verdi una delle più grandi interpreti della danza contemporanea, Carolyn
Carlson, dal percorso artistico originale e capace di tratteggiare una calligrafia coreografica irripetibile, con
la sua compagnia in Short Stories, tre assoli femminili, suadenti e rarefatti.
Apre il solo interpretato dalla stessa Carlson, Black over Red, ispirato all’opera del famoso pittore Mark
Rothko. Poesia, musica, luci e danza vibrano insieme nell’opera di Rothko, “una pittura che vi avvolge, che
aspira a un’infinita meditazione - annota la coreografa- Le forme quadrate dei suoi lavori sono l’espressione
più intensa di una semplicità che rimanda direttamente all’essenziale. Nessuna interpretazione e
necessaria”. Una giovane interprete dell’ensemble dà vita, invece, in Wind Woman al vento, aria capricciosa
e mutevole, che ora vivifica e rinfresca, ora devasta e distrugge. “Wind woman rivolge a ciascuno di noi un
invito ad ascoltare, a sentire il respiro del mondo e della propria anima”. Chiude la serata lo stupefacente
assolo per Sara Orselli, Mandala, ispirato all’energia del cerchio che simboleggia sia l’universo sia il gesto
artistico perfetto, cui si aggiunge il riferimento agli agroglifi, motivi circolari apparsi nei campi di grano.
Accompagnata dalla musica intensa e ipnotica di Michael Gordon la ballerina ondeggia, volteggia come un
cuore che batte, che pulsa vita nel corpo.
Un programma estremamente raffinato e affascinante, secondo quello stile che ha reso la danzatrice e
coreografa americana celebre e riconoscibile in tutto il mondo.
sabato 6 maggio ore 21, prima nazionale
imPerfect Dancers Company
HAMLET
Dubbio e Ambiguità
ideazione e coreografie Walter Matteini, Ina Broeckx
musica autori vari
scene e costumi Ina Broeckx
luci Bruno Ciulli
produzione imPerfect Dancers Company
© photo Carla Falconetti
L’ultimo appuntamento con la Rassegna di Danza 2017 sara, come di consueto, la prima nazionale creata
dagli eclettici Walter Matteini e Ina Broeckx per la loro imPerfect Dancers Company, composta da otto
danzatori di altissimo livello tecnico e carisma scenico, compagine in residenza presso il Teatro Verdi dal
2011, con una nuova e intensa rilettura di una delle tragedie shakespeariane più famose nel mondo.
“Amleto è un dramma sulla vita e la morte, e sull'ambigua relazione dell'uomo con queste. Si rifà anche alla
malinconia e al dubbio. C'è incertezza tra essere e apparire, pensiero e azione. Il dubbio è il suo
antagonista. Il tema della vendetta è soltanto un pretesto che Shakespeare utilizza per mescolare tutta una
serie di temi universali- scrive lo stesso Matteini- Le relazioni padre-figlio, madre-figlio; le relazioni amorose
nei suoi aspetti poetici ed angelicati (Amleto-Ofelia) e in quelli adulti e carnali (Claudio-Gertrude); le
relazioni di forza al vertice di uno stato; la pazzia reale, la pazzia finta, la dissimulazione; la giovinezza e la
vecchiaia; l'azione e l'inerzia; il potere è corrotto o il potere corrompe? Le grandi questioni esistenziali "To
be or not to be". Partendo dal testo shakespeariano, la Compagnia vuole compiere insieme al pubblico un
cammino attraverso i temi universali che l'opera racchiude in se.”
“Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere.” Amleto, W. Shakespeare.
ABBONAMENTI Riconferma Abbonati 2016: da martedì 20 a giovedì 29 settembre presso il Botteghino del Teatro (anche
telefonicamente)
Nuovi abbonamenti TanDem (3 spettacoli prosa + 3 spettacoli danza): da venerdì 7 a venerdì 14 ottobre
(dall’8 ottobre anche telefonicamente)
Nuovi abbonamenti Cartellone: da venerdì 7 ottobre a sabato 5 novembre (dall’8 ottobre anche
telefonicamente)
TIPOLOGIE DI ABBONAMENTO Cartellone i cinque spettacoli in programma al Teatro Verdi
TanDem (3 Teatro + 3 Danza) la prima recita di Dopo la tempesta, Una giornata particolare, Locandiera B&B
- La Bella Addormentata, Romeo e Giulietta, Hamlet
ORARIO DEGLI SPETTACOLI Le rappresentazioni iniziano alle ore 21.
PREZZI ABBONAMENTO CARTELLONE (5 spettacoli al Teatro Verdi) Platea, posto palco centrale e laterale I, II, III ord. e I^ galleria € 80,00
SOCI ALI € 40,00;
PREZZI ABBONAMENTO TANDEM (3 prosa + 3 danza) Platea, posto palco centrale I e II ord. € 125,00
SOCI ALI € 62,50
Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 112,50
SOCI ALI € 56,00
Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 97,50;
SOCI ALI € 49,00
AGEVOLAZIONI riservate agli Abbonati (dietro esibizione del proprio abbonamento al Botteghino):
- riduzione per la Stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore (analogamente gli abbonati alla
Stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore usufruiscono della riduzione su abbonamenti e
biglietti della Stagione Lirica, Stagione Teatrale e Rassegna di Danza)
- permesso di ingresso giornaliero alla ZTL per l’accesso agli spettacoli concesso dall’Amministrazione Comunale al Teatro, in numero di 10, riservato esclusivamente agli spettatori ultresettantenni, che verrà rilasciato secondo l’ordine di arrivo delle richieste, con precedenza agli abbonati. Le richieste vanno compilate sull’apposito modulo e riconsegnate unitamente a una copia del documento d’identita. Ricordiamo che il permesso si riferisce ad una singola entrata nella zona ZTL prima dell’inizio di ciascun spettacolo. Per il parcheggio, lo spettatore dovrà acquistare al Botteghino del teatro gli appositi tagliandi (tariffa Pisamo 6,50 Euro)
- diritto di prelazione per la conferma del proprio abbonamento alla Rassegna di Danza 2017/8
- associazioni, gruppi e le scuole di danza in rapporto organizzato con il Teatro potranno usufruire, ogni
dieci abbonamenti sottoscritti, dell'undicesimo abbonamento in omaggio
PREZZI BIGLIETTI • I cinque spettacoli al Teatro Verdi
Platea, posto palco centrale e laterale I, II, III ord. e I^ galleria € 20,00
SOCI ALI € 10,00
Posto 2^ galleria numerata e posti d’ascolto € 10,00 SOCI ALI € 5,00 *posti d’ascolto: le seconde file dei palchi n° 2, 3, 4, 21, 22, 23 di tutti gli ordini
SOCI ALI € 5,00
BOTTEGHINO Orario estivo fino al 1° ottobre 2016: dal martedì al venerdì ore 11-13; il martedì e il giovedì anche ore 16-
18.
Orario ordinario (dal 3 ottobre 2016): dal martedì al sabato ore 16-19; il mercoledì, venerdì e sabato anche
ore 11-13.
Nelle festività infrasettimanali il Botteghino resterà chiuso.
Nelle serate di spettacolo la vendita dei biglietti avrà luogo anche a partire da un'ora prima l'orario di inizio
dello spettacolo per la sola rappresentazione in programma.
Attenzione: Non si accettano assegni di c/c. Si accettano carte bancomat e carte di credito Visa, Carta Sì,
American Express, Master Card.
BIGLIETTERIA TELEFONICA TEL. 050 941188 Nel periodo estivo il servizio è sospeso.
Orario ordinario (dall’8 settembre 2016) fino al 28 febbraio 2017: dal martedì al sabato ore 14 - 16
dal 28 febbraio 2017: il martedì e il giovedì ore 14 - 16
Attenzione: il servizio consente la scelta dei posti sull'intera pianta e con le diverse tipologie di prezzo
(intero, ridotti, promozionali) e non prevede commissioni aggiuntive.
Il pagamento è con carta di credito. Nelle festività infrasettimanali il servizio non avrà luogo.
INFORMAZIONI Fondazione Teatro di Pisa, Via Palestro 40, 56127 Pisa, tel 050-941111, www.teatrodipisa.pi.it