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Flashback 2020 >> I Ludens5 > 8 Novemberh 11> 20Pala Alpitour > Turin > Italy

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Flashback è il progetto dedicato all’arte che, pensato come opera aperta, nasce nel 2013 con l’obiettivo di costruire un atlas di cultura visiva unendo in un’unica equazione cultura e mercato, senza vincoli di spazio e di tempo.

Da un lato il nome: Flashback, lo sconvolgimento temporale della narrazione, tramite la quale si trasporta il passato nel presente, dall’altro il progetto espositivo: l’arte è tutta contemporanea che s’ispira alla ricerca concettuale di Gino De Dominicis sul tema dell’immortalità e che sottolinea la “contemporaneità” dell’esperienza di fruizione dell’opera e l’atemporalità dell’opera stessa.

Flashback nasce per offrire una diversa visione sulla storia dell’arte, ma anche sulla storia di oggi; un progetto sincretista che si rinnova anno dopo anno ispirandosi alla vita e connettendo in profondità zone temporali diverse: l’antico, il moderno e il contemporaneo nel suo farsi. Non una ricerca archeologica nel nostro passato ma la consapevolezza di quanto questo sia parte integrante del nostro spazio di esistenza: la necessità di “utilizzare il preesistente”, per far sì che quello che è già presente possa rappresentare un’opportunità per porre le basi della società del futuro.  

Ogni edizione un nuovo capitolo che aggiunge un nuovo tassello al racconto di Flashback. L’ottavo, nel 2020, trae spunto dal gioco degli scacchi e, in particolare, dal racconto di fantascienza umoristica di Roger Zelazny “La variante dell’Unicorno”.Johan Huinzinga (autore del saggio Homo Ludens) è il primo storico a parlare di Homo Ludens e di cultura come complesso di fenomeni sociali, Huinzinga sposta l’indagine sulle manifestazioni quotidiane della vita ed esamina la nozione di gioco come invariante culturale cioè come costante nei comportamenti culturali di tutti i popoli. Le sue tesi arrivano a ispirare la società ludica situazionista New Babylon dove l’uomo liberato dalla schiavitù del lavoro grazie alla tecnologia, scoprirà una vita in perenne viaggio attraverso le regioni della Terra, sempre in cerca di nuovi stimoli e nuove possibilità di esperienza, una vita errante per una società di nomadi su scala planetaria; non più Homo Faber ma Homo Ludens. I Ludens sono tutti gli individui pienamente liberi e coscienti di poter agire sul mondo ricreandolo attraverso la creatività e il libero gioco. Il fondamento della cultura, grazie alla quale alimentiamo la nostra umanità, non è l’attività pratica ma la libertà dello spirito, così Huizinga assegna all’attività ludica dell’uomo il motore propulsore dell’arte, della letteratura, del teatro, del diritto, della scienza, della religione, della filosofia. I Ludens sono giocatori vagabondi, in questo caso del gioco per eccellenza: gli scacchi, fil rouge della storia dell’arte, dalla Camera mortuaria di Nefertari - Egitto, 1200 a.C. all’arte concettuale passando per il Dadaismo e il Surrealismo. Ognuno di essi sa che dentro quelle 64 caselle, bianche come la vita e nere come la morte, c’è l’intero spettro delle passioni che l’essere umano prova nella sua esistenza. E la partita è la vita. Perché gli scacchi sono un gioco complessissimo, dalle dinamiche variabili e infinite, dalla possibilità combinatoria immensa. Nella non finitezza di tali variabili e nella possibilità di scegliere si manifesta la libertà dell’uomo, a ciascun ludensè data la propria “variante” di gioco.

>> Flashback L’arte è tutta contemporanea

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Flashback is the project dedicated to art, conceived as an open artwork, born in 2013 with the aim of building an atlas of visual culture able to link culture and market into one equation, without constraints of space and time.

On the one side the name: Flashback, the turmoil of the narration, through which the event moves the past into the present, on the other side the exhibition project: all art is contemporary which is inspired by Gino De Dominicis’ conceptual research on the theme of immortality and underlines the “contemporaneity” of the experience of when the artwork is enjoyed and its timelessness.

Flashback was born to offer a different vision in the history of art, but also on today’s history; a syncretic project that renovates every year, drawing inspiration from life and connecting in depth different time zones: the ancient, the modern and the contemporary in its becoming. Thus, it is not an archaeological research in our past, but the awareness that this is an integral part in our space of existence: the need to “utilize the existent” so that what is already present may represent an opportunity to set the foundation for the society of the future.   Each edition a news chapter that adds a new episode to the story of Flashback.The eighth, in 2020, is inspired to the game of chess and, in particular, to the humorous science-fiction tale “Unicorn Variations” by Roger Zelazny.Johan Huinzinga (author of the essay “Homo Ludens”) is the first historian who talks about Homo Ludens and culture as a complex of social phenomena. Huinzinga shifts the investigation into the daily manifestations of life and examines the notion of “play” as a cultural invariant, that is as a constant in cultural behavior of all peoples. His thesis come to inspire the situationist playful society “New Babylon” where Man, freed from the slavery of work thanks to technology, will discover a life in perennial travel through the regions of the Earth, always looking for new possibilities of experience; a wandering life in a society of nomads on a planetary scale; no longer Homo Faber but Homo Ludens.The Ludens (Players) are those individuals who are fully free and conscious that they can act on the world, recreating it through creativity and free play. The foundation of culture, thanks to which we feed our humanity, is not the practical activity but the freedom of the spirit; thus Huizinga assigns to the human playful activities the capacity of being the driving force of art, literature, theater, law, science, religion and philosophy. They are wandering players, in this case, of the game par excellence: chess, a fil rouge in the history of art, from Nefertari’s Mortuary Chapel – Egypt, 1200 B.C. – to conceptual art, passing through Dadaism and Surrealism. Every Ludens knows that – within those 64 cases, which are as white like life and black like death – there is the whole spectrum a human being experiences in his/her existence. The game is life itself, because chess is a very complex game, of variable infinite dynamics, where the potential combinations are immense. The freedom of Man manifests in the infiniteness of such variable and in the chance to choose: every Ludens is given his/her “variant” in the game.

>> Flashback All art is contemporary

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Flashback è un progetto finalizzato alla formazione di senso critico; un insieme eterogeneo ma organico di informazioni utili a fornire elementi di analisi e conoscitivi per la creazione di collezionisti, critici, storici e curatori d’arte e più in generale individui in grado di interpretare la propria contemporaneità. In tal senso, Flashback rappresenta la possibilità di utilizzare il preesistente per il proprio presente perchè la conoscenza è ciò che ci permette di scegliere.

É così che il termine fruitore (colui che recepisce o interpreta l’opera) acquista un nuovo, molto più complesso e sfaccettato significato ed è così che l’opera è realmente attiva e vivente.

É così che “collezionare” in epoca contemporanea diventa un’attività dalle molteplici sfaccettature, un “fare” che si porta dietro alcune caratteristiche di riconoscimento e di cura, un valore storico ed estetico, ma anche di stimolo etico fino ad accogliere significati più complessi di monito culturale e politico.

É così che il gallerista si presenta come l’interprete di uno scambio dettato da sensibilità e intuito e che, al contempo, svolge anche una funzione pedagogica nei confronti del mercato e del collezionismo. Una funzione fondamentale per la diffusione e la trasmissione della conoscenza al grande pubblico e per la creazione e formazione di nuove generazioni di individui.

>> Perché Flashback: una sfida culturale

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Flashback is a project aimed at the creation of critical sense; a heterogeneous – and though organic – system of information which is useful to provide elements on analysis and knowledge for the creation of collectors, critics, historian and curators and – more generally – individuals that can interpret their own contemporaneity. In this sense, Flashback represents the opportunity of utilizing the existing for one’s own present because knowledge is what allow us to choose.

Thus, the term beneficiary (he who perceives or interprets the artwork) takes a new far more complex, multi-faceted meaning, and the artwork is actually active and living.

That’s how “collecting” becomes therefore a multi-faced activity, a “doing” which is carrying along some characteristics of recognition and caring, an aesthetic value, but also the ethic urge up to host more complex meanings of cultural and political warning.

That’s how the gallerist is presenting him/herlself as the interpreter of an exchange dictated by sensitivity and intuition at that – at the same time – plays also a pedagogical function towards the market and collectorship. An essential function to spread and transmit the knowledge to the general public and to create and train new generations of individuals.

>> Why Flashback: a cultural challenge

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Torino: la città italiana più colta e radicale.

Torino: la città più d’avanguardia nel welfare culturale e nell’economia della conoscenza.

Torino: la più contemporanea e mitteleuropea.

Torino: la città – laboratorio che vanta i cittadini più dinamici dell’unione europea.

Torino: la città da sempre quadrata ma visionaria, disciplinata ma capace di lucida follia.

Torino: la città tra le tre più innovative del Vecchio Continente; nell’ordine Amsterdam, Torino e Parigi.

Torino: la città dove la cultura è un modello strategico di sviluppo territoriale.

Torino: la città dove dalla dialettica fra centro e periferia nascono i semi del futuro.

>> Dove Torino

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Turin: the most educated and radical city in Italy.

Turin: the most vanguard city in the cultural welfare and in the economics of knowledge.

Turin: the most contemporary and middle-European of the Italian cities.

Turin: the town – a laboratory that boasts the most dynamic citizens in the European Union.

Turin: the town that has always been square and though visionary, disciplined and though capable of lucid madness.

Turin: one of the three most innovative towns of the Old Continent; in order: Amsterdam,Turin and Paris.

Turin: The town where culture is a strategic model of territory development.

Turin: the town where from dialectics between the city-centre and the peripheral neighborhoods the seeds of the future are being born.

>> Where Turin

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Flashback è un progetto in continuo divenire che si sviluppa durante tutto l’anno ma trova il suo picco e la sua sintesi la prima settimana di novembre, durante la Torino Art Week, una settimana totalmente dedicata all’arte e riconosciuta come una delle più vivaci al mondo con circa 280.000 persone di età compresa tra i 25 e i 70 anni, appassionati e professionisti del settore che si muovono per esplorare l’offerta artistica della città.

Durante l’anno dunque Flashback non si ferma e vive la propria quotidianità attraverso una serie di iniziative dedicate alla mixité intesa come mescolanza culturale, temporale e sociale perché “Flashback è Opera Viva” (n.d.r. progetto speciale dell’artista visivo Alessandro Bulgini che, dopo aver dichiarato la fiera e tutti i capolavori presentati “Opera Viva”, ha lasciato gli spazi dell’arte per inoltrarsi sul territorio), con Opera Viva Barriera di Milano.Nel 2020 “Flashback è Opera Viva” arricchisce i suoi contenuti con il progetto - vincitore del Premio del MIBACT, Creative Living Lab, II edizione – “Opera Viva, Artista di Quartiere, The District Artist”: una residenza per 5 artisti dedicata alla formazione dell’Artista di Quartiere, una nuova figura che si innesta nel tessuto urbano e che, tramite l’arte visiva, accompagna i quartieri in emergenza nel loro cambiamento socio-culturale. L’intervento è promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIBACT.

Sempre durante l’arco dell’anno sono attivi i Flashback lab, laboratori didattici che fanno scoprire a grandi e piccini le meraviglie dell’arte e sono dedicati alla conoscenza attiva e alla fruizione consapevole del patrimonio culturale.

Flashback è dunque una manifestazione universale per contenuti e riconoscimento ma peculiare per le modalità di approccio all’arte e al territorio. Rappresenta difatti un importante contributo per migliorare immagine e identità di tale territorio, rafforzandola a livello internazionale, incrementando il coinvolgimento dei pubblici e accrescendo la possibilità di scelta e conoscenza.

>> Quando 5-8 Novembre 2020Gennaio - Dicembre 2020

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Flashback is an in flux project which is carries forward a yearly activity whose peak and synthesis is on the first week of November, during the Turin’s Art Week, a week that is fully dedicated to art, recognized as amongst the most lively ones in the world, with approx. 280.000 of an age between 25 and 70, fans and professionals of the sector, who move to explore the artistic offer in town.

During the year Flashback never stops and lives its daily life throught several activities dedicated to mixité as cultural, temporal and social mixing because “Flashback is Opera Viva” (i.e. the special project of visual artist Alessandro Bulgini who, after declaring that the fair and all the presented masterpieces were “Opera Viva/Living Work”, left the spaces of art to stretch to the suburbs), with Opera Viva Barriera di Milano.In 2020 “Flashback is Opera Viva” enriches its contents with the project – award winner of MIBACT, Creative Living Lab, II edition – “Opera Viva, Artista di Quartiere, The District Artist”: a residence for 5 artists dedicated to the training of the District Artist, a new character that fits into the urban tissue and that - through visual arts - accompanies the neighborhoods in emergency through their social and cultural change. The project is promoted and supported by Direzione Generale Creatività Contemporanea of MIBACT.

Always active throughout the year, the Flashback lab, pedagogic workshops that will help the marvels of art to both the children and the grown-ups, dedicated to the active knowledge and conscious enjoyment of the cultural heritage.

Flashback is therefore an all-embracing event by contents and acknowledgement, but peculiar by its attitude towards art and territory. It actually represents a significant contribution to improve both the image and the identity of such territory, strengthening it at international level, increasing the involvement of the public and letting their opportunities of choice and knowledge grow.

>> When 5-8 November 2020January - December 2020

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Le specificità di Flashback sono linguaggio e contenuti.

Il linguaggio con il quale Flashback comunica è necessariamente un linguaggio contemporaneo e si declina nella scelta dell’immagine della manifestazione, della sede, dell’allestimento, della grafica e della comunicazione.Rappresenta dunque la modalità attraverso la quale comunicare e raccontare l’opera.

I contenuti sono suddivisi in:

Flashback expo: le gallerie che, scelte per l’eccezionalità e qualità delle loro proposte, concorrono a comporre il magico atlas di Flashback;

Flashback special project: “Flashback è Opera Viva”, il progetto dell’artista visivo Alessandro Bulgini che si sviluppa a partire dal 2013 e stigmatizza di anno in anno il valore e la funzione dell’arte;

Flashback exhibition: i progetti espositivi realizzati indoor e outdoor;

Flashback lab: durante tutto l’anno i laboratori didattici che fanno scoprire ai più piccini le meraviglie dell’arte e sono dedicati alla conoscenza attiva e alla fruizione consapevole del patrimonio culturale;

Flashback sound: il ricco e vivace palinsesto dedicato alla musica che, in un’attenta ricerca, spazia senza soluzione di continuità tra passato e presente;

Flashback storytelling: il progetto che promuove, attraverso la narrazione, la sensibilizzazione e il coinvolgimento diretto e attivo tra il pubblico e l’arte;

Flashback talk: il ricco programma di incontri che vede la propria peculiarità nell’approccio diacronico ai temi affrontati, una visione che spazia nel tempo dall’antichità alla modernità e viceversa;

Flashback video: il programma dedicato all’immagine in movimento, dalla video-arte al documentario;

Flashback food: La cucina di Flashback, lo spazio riservato all’arte del gusto;

Flashback art class: le lezioni di storia dell’arte’tutta contemporanea’.

>> Come Linguaggio e contenuti

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Specific tools of Flashback are languange and content.

The language, with which it communicates, is necessarily a contemporary one and it declines in the choice of the image of the event, the venue, the set-up, graphics and communication.Therefore it represents the means by which communicating and contextualizing the work.

The contents are divided into:

Flashback expo: the galleries, chosen for the rarity and quality of their proposals, which all together contribute to create the amazing atlas of Flashback;

Flashback special project: “Flashback is Opera viva”, the visual project by artist Alessandro Bulgini that develops from 2013 and which each year stigmatizes the artwork’ worth and function;

Flashback exhibition: the exhibitions held within and outside the location;

Flashback lab: throughout the year the educational workshops for little children who are discovering the wonders of art which are dedicated to the active knowledge and the conscious use of cultural heritage;

Flashback sound: the rich and lively program of musical performances that, throught a careful research, ranges seamlessly between past and present;

Flashback storytelling: the project that promotes, through narration, awareness and direct and active involvement between the public and art;

Flashback talk: the rich program of talks and meetings which sees its own peculiarities in the crosswised approach to the topics, a vision which ranges in time from antiquity to modernity;

Flashback video: the program dedicated to the image in motion, from video-art to the documentary;

Flashback food: Flashback kitchen, the area dedicated to the art of taste;

Flashback art class: ‘all contemporary’ art lessons.

>> How Language and content

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Gli Erranti >> The Wanderers

2019

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In 2019 Flashback was 7 years old and – as every year – it has added a new significant element to its tale. The headings of each year are parts of one story. Thus, the Time enigma, the Labyrinth, the Energy, New syncretism, Counter-clock world and The shores of another sea are the chapters of one tale, which has added The Wanderers.

We are the characters, the time travelers of arts and in arts, hobos in its eternal present, wandering beneficiaries, a mysterious people whose whim is to meddle in the past and future history of all the peoples. The heading of this seventh edition has taken inspiration from a science fiction novel dated 1986, of the two writers from Soviet Union Arkadij and Boris Strugackij. The original heading, The weaves that extinguish the wind was first translated into English as The Time Wanderers and then into Italian as I passi del tempo (“The steps of time”).For Flashback, this Hobos in and of time were Gli Erranti / The Wanderers.

The travelers in the novel are time hobos, enthusiastic walkers, roving wanderers, roaming observers and searchers, nomads by choice, curious of the art history of any time, always ready for a new adventurous exciting experience: the result was a fluid dreamlike magma of landscapes, emotions and tales, collected as if in the journal of a pilgrim, as excavation, discovery, prayer and ascesis; a personal journal made of meetings with the artworks, of relationship, feelings, boredom and curiosity. The Wanderers moved random, with no destination or program; they roamed, hanged around inefficiently, avoiding to preliminarily establish their itinerary; the meaning was in the discovery, in the mistakes along the way, in the meetings and in the emotions they lived. This is why wandering has helped to refine the senses. In Latin, “to Wander” has the double meaning of strolling without a destination, but also of deviating from the truth, of being wrong to acquire knowledge.

Nel 2019 Flashback ha compiuto 7 anni e, come ogni anno, ha aggiunto un nuovo e importante tassello al proprio racconto. I titoli di ciascun anno fanno parte di un’unica storia. Così l’Enigma del tempo, il Labirinto, l’Energia, In senso inverso, Nuovo Sincretismo e Le rive di un altro mare sono i capitoli di un unico racconto ai quali si è aggiunto Gli Erranti.

I personaggi siamo noi, crononauti dell’arte e nell’arte, vagabondi nel suo eterno presente, fruitori erranti, popolo misterioso che ha il vezzo di impicciarsi della storia (passata e futura) di tutti i popoli. Il titolo di questa settima edizione ha preso spunto da un romanzo fantascientifico datato 1986 della coppia di scrittori sovietici Arkadij e Boris Strugackij. Il titolo originale Le onde che estinguono il vento fu tradotto prima in inglese come The Time Wanderers poi in italiano come I passi del tempo.Per Flashback questi Vagabondi nel e del tempo sono stati Gli Erranti / The Wanderers.

I crononauti del romanzo sono vagabondi del tempo, camminatori entusiasti, viandanti erranti, raminghi osservatori e cercatori, nomadi per scelta, curiosi della storia dell’arte di ogni tempo, sempre pronti per una nuova esperienza avventurosa ed entusiasmante: il risultato è stato un magma fluido e onirico di paesaggi, di emozioni, raccolti come nel diario di un pellegrino, come scavo, scoperta, preghiera e ascesi, un diario personale fatto di incontro con le opere, di relazione, di sentimenti, di noia e di curiosità. Gli Erranti si sono spostati irregolarmente senza meta né programma; hanno girovagato, gironzolato inefficienti evitando di fissare preventivamente l’itinerario; il senso è stato nella scoperta, negli errori di percorso, negli incontri e nelle emozioni che hanno vissuto. È così che il vagabondaggio ha aiutato ad affinare i sensi e il vagabondare – dal latino l’andare errando – ha avuto il doppio significato del muoversi senza meta ma anche del deviare dal vero, sbagliare per conoscere.

>> Gli Erranti >> The Wanderers

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17.026>> Flashback people

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>> Flashback expo

Aleandri Arte Moderna, Rome (I) > Antonacci Lapiccirella Fine Art, Rome (I) > W.

Apolloni & Galleria del Laocoonte, Rome (I), London (UK) > Arcuti Fine Art, Rome

(I), Turin (I) > Galleria Arte Cesaro, Padua (I) > Benappi Arte Antica e Moderna, Turin

(I) > Biasutti & Biasutti, Turin (I) > Studio d’Arte Campaiola, Rome (I) > Galleria

Luigi Caretto, Turin (I), Madrid (E) > Caretto & Occhinegro, Turin (I) > Mirco Cattai

Fine Art & Antique Rugs, Milan (I) > Cecchetto e Prior Alto Antiquariato, Asolo

TV, Castelfranco Veneto TV (I) > Glenda Cinquegrana Art Consulting, Milan (I) >

Copetti Antiquari, Udine (I) > Galleria Del Ponte, Turin (I) > F & F Antichità, Perugia

(I) > Enrico Frascione, Florence (I) > Frascione Arte, Florence (I) > Galleria dello

Scudo, Verona (I) > Studio Gariboldi, Milan (I) > Galleria Giamblanco, Turin (I) >

Gilistra Japanese Art, Turin (I) > Galerie Jean-François Cazeau, Paris (F), Sanremo

IM (I) > Il Castello, Milan (I) > La Pendulerie, Milan (I) > MB Arte Libri, Milan (I) > Il

Mercante delle Venezie, Vicenza (I) > Lorenzo e Paola Monticone Gioielli d’epoca,

Turin (I) > Open Art, Prato (I) > Piacenti, London (UK) > Flavio Pozzallo, Oulx TO (I) >

Galleria Allegra Ravizza, Lugano (CH), Milan (I) > Galleria d’Arte Roccatre, Turin (I)

> Galleria Russo, Rome (I) > Schreiber Collezioni, Turin (I) > Secol-Art di Masoero,

Turin (I) > Gian Enzo Sperone, Sent (CH), New York (USA) > Società Antiquaria,

Turin (I) > Società di Belle Arti, Viareggio LU (I) > Galleria Torbandena, Trieste (I)

> Tornabuoni Arte, Florence, Milan, Forte dei Marmi LU (I), Paris (F), London (UK)

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“Benvenuti sull’astronave di Flashback. L’arte pensataper i vagabondi dell’eterno presente”.

La Stampa

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“Canova incontra Schnabel nei padiglioni di Flashback, dove l’arte non ha età”.

Corriere della Sera

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“Vagabondare tra un Vasari e un de Chirico. Dipinti, vasi, sculture:il Pala Alpitour è unacamera delle meraviglie”.

La Repubblica

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“Il trend, a nostro avviso, sarà sempre più un abbattimento delle classiche barriere di stili e scuole, all’insegna del motto stesso della fiera che l’arte è tutta contemporanea”.

Caretto & Occhinegro, Il Giornale dell’Arte

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“Tutti concordi:pubblico e opere di qualità”.

Il Giornale dell’Arte

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“Una fiera bella, attentamente curata, in cui nella ricercata fusione storico e contemporaneosi valorizzano a vicenda” .

Exibart

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“Cresce Flashback che prosegue un trend costante e supera la quota di 17mila visitatori”.

Corriere della Sera

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“Un’esplorazione nel tempo e nello spazio in cui ogni scoperta si porta dietro un altro tesoro”.

La Stampa

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“Galleristi sempre più giovaniper un’esposizioneelettrizzante e tentacolare” .

La Stampa

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“Il segreto del loro successo sta nella capacità di aver unito alle indubbie competenze professionali un approccio più ‘umano’ nel rapporto con i vari attori del loro progetto” .

Il Giornale dell’Arte

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“Come ogni anno la qualità è altissima”.

Finestre sull’Arte

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“L’originalità di Flashback sta senza dubbio anche nella sua comunicazione: loghi vivaci, temi insoliti, colori ricercati e allestimento sono gli elementi di un linguaggio contemporaneo e sorprendente applicati a una fiera d’arte antica e moderna che si distingue da tutte le altre”.

Artribune

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“È stata un’edizione molto positiva, con concreti miglioramenti in termini di qualità degli espositori di arte moderna e del pubblico” .

Galleria dello Scudo, Il Giornale dell’Arte

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“Vagare senza meta con gli occhi e le mani pronti ad accogliere l’arte, la bellezza e il senso di scoperta”.

Cronaca Qui

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“La settima edizione di Flashback, l’arte è tutta contemporanea ancora una volta ha fatto centro. In sette anni Flashback ne ha fatta di strada”

Wall Street International

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“This is an art fair, perhaps more than any other, has fun with the conviction that all art is contemporary”.

Apollo Magazine

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“La formula di “Flashback” si è riconfermata come un unicum che unisce il mercato dell’arte delle gallerie internazionali ad un programma culturale di promozione dell’arte stessa”.

Wall Street Journal

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“Flashback is Opera Viva” is a project devised by Alessandro Bulgini for Flashback. The project was born in 2013, in the belief that art is immortal and - therefore - the work is always alive; the “living work” is though also the submerged part of the hull, whatever is invisible: all the mental and physical suburbs. This is how the project was born: to connect the inside and the outside, what is submerged and what is emerged, the visible and the invisible, the center and the suburbs. In 2015, it turned into an urban art project, which - since 2016 - has been curated by Christian Caliandro. Opera Viva Barriera di Milano “The Billboard” is a space for the 6x3m billboards in Turin, in Piazza Bottesini (Barriera di Milano, a multi-ethnic neighborhood in Turin), which is interpreted by the artists and, at Flashback, an exhibition that takes the suburbs to the center, gathering the six posters developed throughout the six months. The project was born in the belief that art must leave the institutional spaces, take to the streets, go deep into the reality, move constantly in it, happily integrate itself into the dimension of everyday life and that our towns are first of all existence, human relationships, rather than merely material infrastructures.

artisti > artists >> Rebecca Moccia, Emanuela Barilozzi Caruso, Nero/Alessandro Neretti, Laura Cionci, Alessandro Bulgini giuria > jury Open Call >> Fabrizio Bellomo (artista > artist), Alessandro Bulgini (artista > artist), Christian Caliandro (storico dell’arte e curatore > art historian and curator), Francesco Nucci (fondatore e presidente della > founder and chairman of Fondazione Volume!, Roma), Giangavino Pazzola (curatore indipendente > independent curator and associate curator of Camera, Centro Italiano per la Fotografia di Torino), Stefania Poddighe (direttrice di > director of Flashback), Ginevra Pucci (direttrice di > director of Flashback), Marco Rubiola ( autore, scrittore e regista di campagne pubblicitarie > author, writer and director of advertising campaigns)

“Flashback è Opera Viva” è un progetto di Alessandro Bulgini per Flashback, il progetto nasce nel 2013 nella convinzione che l’arte sia immortale e che dunque l’opera sia sempre viva; l’”opera viva” è però anche la parte sommersa dello scafo e dunque rappresenta il sommerso, tutto ciò che è invisibile, tutte le periferie, mentali e fisiche. E’ così che il progetto nato per mettere in connessione il dentro e il fuori, il sommerso e l’emerso, il visibile e l’invisibile, il centro e le periferie, nel 2015 si trasforma in un progetto di arte urbana curato, dal 2016, da Christian Caliandro. Opera Viva Barriera di Milano “Il Manifesto”, uno spazio per le affissioni 6x3m a Torino in Piazza Bottesini (Barriera di Milano, quartiere torinese multietnico) interpretato dagli artisti, a Flashback, una mostra che porta la periferia al centro riunendo tutti i manifesti realizzati nei sei mesi. Il progetto nasce nella convinzione che l’arte debba uscire dagli spazi istituzionali, scendere per strada, inoltrarsi nella realtà̀, muoversi costantemente in essa, integrarsi felicemente nella dimensione dell’esistenza quotidiana e che le nostre città siano prima di tutto esistenze, relazioni umane – non infrastrutture materiali.

Opera Viva Barriera di Milano 2019un progetto di > a project by Alessandro Bulginia cura di > curated by Christian Caliandro

>> Special project. Flashback è Opera Viva

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“Flashback è un’importante occasione per i collezionisti, ma anche un buon amplificatore di progetti di arte urbana che inducono a riflettere”.

Artribune

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Sergio Cascavilla, born in Turin in 1966, has been one of the artists called to interpret this seventh edition of Flashback. He is an eclectic performer with more than 300 exhibitions all over the world in galleries, museums and unusual places with his interacting works, paintings, performances, shows, design, dj set, fashion, TV, illustrations and charms. The artworks purposely made for this edition of Flashback are part of a broader project, “The New Abstraction of The Future”, a series of tridimensional paintings that revolutionizes the idea of abstraction. This project was first presented to MIAAO Museum, afterwards in a tour across the USA. The artworks made for Flashback were nine, eight of which forming the Flashback brand identity and a huge 10x4mt wall painting that the artist will realize in Pala Alpitour.

Sergio Cascavilla, Torino 1966, è stato uno degli artisti chiamati a interpretare la VII edizione di Flashback. Poliedrico interprete ha all’attivo oltre 300 mostre nel mondo realizzate in gallerie, musei e luoghi inconsueti con le sue installazioni interagenti, dipinti, performance, design, dj set, moda, TV, illustrazioni e incantesimi. Le opere create appositamente per questa edizione di Flashback fanno parte di un progetto più ampio “The New Abstraction of The Future” una serie di dipinti tridimensionali che sconvolgono il concetto di astrazione. Il progetto è stato presentato al Museo MIAAO e successivamente con un tour negli USA di 5 mostre tra Washington, New York e Miami, dove ha trovato la sua casa ideale grazie alle sue forme spaziali e agli energici colori. Le opere realizzate per Flashback sono state nove, otto utilizzate per l’immagine coordinata e un grande wall painting di 10x4mt al Pala Alpitour.

The WanderersSergio Cascavilla

>> Flashback exhibition

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Cambiando dimora: i passi nel tempoChanging abode: the time wanderers Eva Marisaldi > Hidetoshi Nagasawaa cura di > curated by Michela Casavola

>> Flashback exhibition

Il lavoro eclettico di Marisaldi ha dialogato, in una “dimora altra”, con quello sotto alcuni aspetti ascetico e visionario di Nagasawa, in un inedito equilibrio spaziale e poetico.Il viaggio ha caratterizzato la vita e il lavoro dei due artisti in un modo significativo così come la curiosità per le scienze, la fisica e il mondo della natura. Un altro dei tanti aspetti che li avvicina è la visione ludica della materia che attraverso le loro mani si modella, perde le dimensioni e il peso originario, per abitare un altro tempo, cambiando dimora. Per anni Hidetoshi Nagasawa, come un viandante immerso in un “tempo zero”, ha frequentato le capacità della materia e le possibilità dell’immateriale. La grande opera Yugao-Jole (2005-2013) ne è un esempio. E il movimento, oltre alla sua particolare collocazione nello spazio, caratterizza anche la scultura aerea Surround (2018) di Eva Marisaldi. Quest’opera sembra un’onda sospesa in alto che si dimena da una parete a un’altra. Un’onda che simula il viaggio degli uccelli orientati dalle stelle come punti cardinali. Anche l’opera video Legenda, sembra pervasa da un “tempo zero”, lo smisurato utilizzo di immagini della vita quotidiana, comunitaria e privata, finisce per snaturare gli individui, azzerando il tempo ed estraniandoli dalla vita reale. Infine l’opera video Cornucopia del 2005, realizzata insieme a Enrico Serotti, animazione creata dal suono ci aiuta a inoltrarci in un’altra dimensione temporale, ci avvolge rubando l’attenzione dei nostri sensi visivi e uditivi e ci trasporta in territori inesplorati con la gioia di vivere un ricordo del quale ci sembrava di non averne più memoria.

Cambiando dimora: i passi nel tempo è stata realizzata grazie al supporto di Art Defender Insurance, l’assicurazione dedicata in primo luogo alla tutela di opere d’arte, oggetti di antiquariato, design, auto d’epoca e beni di pregio che offre inoltre una vasta gamma di prodotti assicurativi per la persona.

Eva Marisaldi’s eclectic work has dialogued - in “another abode”- with the somehow ascetic visionary one of Nagasawa, in an unprecedented space and poetic balance.Traveling significantly characterized the life and work of the two artists, as well the curiosity for sciences, physics and nature digging deeper. One of the many aspects that brings them near each other, is the playful vision of the material that in their hands shapes itself, loses its original dimensions and weight, changing abode to inhabit another time. For years Hidetoshi Nagasawa, as a wanderer immersed in a “time zero”, explored the potential of the matter, thus approaching the density of vacuum. The great work Yugao-Jole (2005-2013) is an example of it. And movement, besides its special location in space, also characterizes the Surround (2018) aerial sculpture by Eva Marisaldi. This work looks like a wave suspended on top, swinging from a wall to the other. A wave that simulates the journey of the birds, orienting by the stars as compass points. Also the Legenda video seems to be pervaded with a “time zero”, the inordinate use of public and private everyday life images, ends up distorting individuals, reducing time to zero and alienating them from real life. In the end, the video artwork Cornucopia, developed with Enrico Serotti, is an animation produced by sound that helps us to enter into another time dimension, that embraced us stealing our visual and auditive attention to transport us into unexplored territory giving the joy of living a memory we believed we could no longer recall.

Cambiando dimora: i passi nel tempo has been realized thank to the support of Art Defender Insurance which is dedicated in the first place to the safeguard of artworks, antiques, vintage cars and luxury goods, but also offers a wide range of personal insurances.

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Gli anni 80 > The eightiesMarco Gastiniin collaborazione con > in cooperation with Archivio Gastini

>> Flashback exhibition

A un anno dalla scomparsa, Flashback ha celebrato in un’esposizione personale, dedicata agli anni 80, Marco Gastini (Torino, 1938 > 2018), uno dei nomi più apprezzati della pittura italiana legata alla materia. Nelle opere in esposizione, alcune delle quali assenti dalle mostre da più di trent’anni, così come nel lessico dell’artista negli anni 80, se n’è potuto osservare la matrice errante visibile nel subentrare dei materiali più disparati - la pergamena (Il peso della pelle, 1981; esposta alla Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco di Baviera e alla XL Esposizione Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, entrambe nel 1982); il vetro e i metalli, quali ferro (Retablo, 1986), rame e stagno (Senza Titolo, 1982) ed elementi organici come il carbone e i vegetali simili a carrube (Grande nero, 1982). Altro elemento, importantissimo dall’inizio degli anni 80, è il reintegro del colore: l’impasto pittorico aumenta di complessità ritrovando un acceso cromatismo. Colore è per l’artista sinonimo d’immersione, è ciò che rende possibile lo smarrimento dell’osservatore nell’ambiente, è la pittura che si apre allo spettatore, all’incontro. Anche i titoli delle opere mutano, dai numeri seriali e dai codici essenziali degli anni 70, passano a frasi talvolta lunghe ed evocative, spiegazioni di ciò che la pittura fa, coronate dai tre puntini che, col linguaggio e col pensiero, rinviano a una sospensione spaziale e connotano il tutto di lirismo. Uno dei più grandi ed estrosi, seppur con uno sguardo sempre rivolto a quell’antico gusto del fare, artisti italiani del secondo Dopoguerra in una mostra dove tutti gli elementi hanno suggerito la moltiplicazione dei livelli di lettura e delle superfici della pittura in un’astrazione senza tempo sospesa tra il passato e il futuro.

At one year since his passing away, Flashback has celebrated Marco Gastini (Turin, 1938 > 2018), one of the most appreciated names of Italian painting related to matter, in a solo exhibition dedicated to his artworks from the 1980s. In the works exhibited, some of which have not been shown for more than 30 years, as well as in the 1980s glossary of the artist, the wandering matrix can be observed in the succession of the most various materials - parchment (Il peso della pelle, 1981; already exhibited at Städtische Galerie im Lenbachhaus in Munich and at the 40th International Biennial Art Exhibition of Venice, both in 1982); glass and metals such as iron (Retablo, 1986), copper and tin (Senza titolo, 1982) and organic elements such as coal and the vegetables similar to carobs (Grande nero, 1982). Another element, crucial in the early 1980s, is the reintroduction of colour: the pictorial mixture grows in complexity, going back to a bright chromatism. In the artist’s view, colour is a synonym for immersion, something that both welcomes and bewilders the viewers. Even the titles of his artworks change, from the serial numbers and the essential codes of the 1970s to the often long and evocative sentences, explanation of what painting elicits, and ellipses that, with language or thought, evoke space suspension and connote the artworks with lyiricism. One of the greatest and most inspired Italian artists of the post- World War II era, always committed to his early taste for handcraft, in an exhibition where all the elements has implied multiple levels of interpretation and pictorial layers within a timeless abstraction, suspended between the past and the future.

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Interminati spazi. Storie di universi urbani e pianeti diversiLimitless spaces. Stories of urban universes and different planets

a cura di > curated by Mariachiara Guerra

>> Flashback lab

Interminati spazi. Storie di universi urbani e di pianeti diversi, è nato con la volontà di ampliare e raccontare le riflessioni sul tema della fruizione dell’Arte come esperienza culturale di consapevolezza e cittadinanza.

L’edizione 2019 ha preso le mosse dal canto leopardiano “L’infinito”, di cui ha ricorso il secondo centenario, e dal cinquantesimo anniversario dell’allunaggio, portando i partecipanti a interrogarsi sul significato del ‘terminus’, il limite, inteso come punto di avvio della conoscenza e dell’esplorazione. Per questo motivo, nei giorni di Flashback, i partecipanti ai laboratori - studenti, famiglie e gramps -, hanno contribuito a creare un’installazione collettiva, che ha tratto ispirazione dal Voyager Golden Record, il disco per grammofono che, nel 1977, la NASA inserì nelle due sonde Voyager, con lo scopo di testimoniare il patrimonio culturale del mondo ad eventuali forme di vita fuori dal sistema solare. Questo oggetto, che contiene 115 immagini, suoni naturali e saluti in 55 lingue, è nato per vagare nell’universo, nella speranza di raggiungere la stella più vicina, esterna al sistema solare: da qui la scelta di portarlo a Flashback, evento nato per essere sintesi di culture e storie artistiche diverse e, nel 2019, dedicato proprio al tema dell’errare.

Limitless spaces. Stories of urban universes and different planets, was born with the will of widening and telling the reflections on the theme of the utilization of Art as a cultural experience of awareness and citizenship.

The 2019 edition was inspired to Giacomo Leopardi’s poem “L’infinito”, which has celebrated its two hundredth anniversary, and to the fiftieth anniversary of moon landing, leading the participants to question on the meaning of ‘terminus’, the limit, as a starting point of knowledge and inspiration. For this reason, in the days of Flashback, the participants to the laboratories - students, families and gramps – have cooperated in creating a collective installation, inspired to the Voyager Golden Record, the record for gramophone that, in 1977, NASA entered into the two Voyager probes, with the aim of providing evidence of the cultural heritage of the world to life forms - if any - outside the solar system. This object, which contains 115 images, natural sounds and greetings in 55 languages, was born to wander in the universe, in the hope of reaching the closest star outside the solar system: hence the choice of bringing it at Flashback is telling: an event born to be a synthesis of cultures and different artistic stories, which this year is exactly dedicated to the theme of wandering.

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Nomadic sounds

a cura di > curated by Mauro Battisti and Ivan Bert

>> Flashback sound

Flashback sound, lo spazio della fiera dedicato alla musica, quest’anno ha giocato sulla polisemia dei termini ‘errare’ – nel senso di ‘viaggiare’ ma anche ‘sbagliare’ - e ‘tempo’ - inteso come intervallo e ritmo. La scelta dei progetti sonori di Flashback sound si è concentrata su quella terra di confine tra improvvisazione e musica scritta, nelle più diverse declinazioni, con una propensione verso il jazz e il cross-over che ben si sposavano con lo spirito di questa edizione.

Ninasimmons. Davide Vizio > Live electronics, Jacopo Albini > Sax tenore, clarinetto. Dal jazz alla nu-black, dalla dub music alla musica etnica di tutti i continenti, le linee tematiche e le improvvisazioni di Jacopo Albini hanno danzato sulle calde produzioni elettroniche groovy, ambient e ipnotiche di Davide Vizio.

Onda Próxima. Gilson Silveira > Percuteria, voce, Nico Di Battista > Basso a 7 corde, voce. Due artisti eclettici e di grande sensibilità per un magico incontro tra Mediterraneo e Brasile: tropicalismo partenopeo, questo è il termine coniato appositamente da Silveira e Di Battista per una musica che ha mescolato il lirismo mediterraneo ai vivaci colori ritmici sudamericani e il pathos, tutto napoletano, al mondo leggero e contagioso della musica brasiliana.

KALA. Gianni Denitto > sax alto, live electronics Ricky Akasha > visual design.A conclusione del suo ultimo tour che ha toccato i quattro angoli del mondo, il sassofonista Gianni Denitto ha presentato “KALA”: uno spettacolare diario di bordo in cui i suoni della world music si sono intrecciati con l’elettronica a formare un’accurata e seducente trama musicale che racconta di luoghi e di storie personali.

X-Moon. Ivan Bert > Tromba, tromba preparata, live electronics Mauro Battisti > Basso, live electronics. Cosa accade quando una spedizione diretta sulla luna si ritrova per errore tra panorami cosmici inattesi? Questo è stato il viaggio immersivo di X-Moon: un messaggio nella bottiglia lanciato, tra space-rhythms e soundscapes psichedelici, da due speciali e involontari wanderers del tempo.

Flashback sound, the space dedicated to music, this year has played on the double meanings of ‘errare’ - both ‘to wander’ and ‘to be wrong’ - and ‘time’ - understood as pace and rhythm. The projects of Flashback sound have moved in the border zone between improvisation and sheet music, in its most diverse variations, with propensity for jazz and crossover that were tailor-made for the spirit of this edition.

Davide Vizio > live electronics, Jacopo Albini > tenor saxophone and clarinet.From jazz to nu-black, from dub music to the ethnic music of all continents, the thematic lines and improvisations of Jacopo Albini have warmly danced of Davide Vizio’s groovy electronic, ambient hypnotic productions.

Gilson Silveira > percussions, voice, Nico Di Battista > 7-chord bass, voice.Two eclectic artists of great sensitivity for a magic meeting between the Mediterranean and Brazil: Neapolitan tropicalia, this is the term that was purposely created by Silveira and Di Battista for a music that has blended the Mediterranean lyrics to the lively rhythmic colors of South America and the wholly Neapolitan pathos, to the light catching world of Brazilian music.

Gianni Denitto > alto sax, live electronics, Ricky Akasha > visual designUpon conclusion of his latest tour, which touched the four corners of the world, saxophonist Gianni Denitto has presented “KALA”: a spectacular logbook where the sounds of world music have intersected electronics to form an accurate, seductive musical plot that narrates places and personal stories.

Ivan Bert > trumpet, prepared trumpet, live electronics, Mauro Battisti > bass, live electronics.What happens when an expedition heading to the Moon finds itself by mistake amongst unexpected cosmic panoramas? This was X-Moon’s immersive journey: a message in the bottle thrown, between space-rhythms and psychedelic soundscapes, by two special, involuntary time wanderers.

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Sinoptica

a cura di > curated by Scuola Holden

>> Flashback storytelling

L’arte è una storia infinita e, seppure a secoli di distanza, ancora illumina e rappresenta l’esperienza umana. Illimitati sono anche i modi per raccontarla: per questo quattro allievi della Scuola Holden si sono lasciati ispirare da alcune opere presentate in fiera e ci hanno intessuto intorno una storia. L’obiettivo è stato di avvicinare il pubblico alle opere d’arte attraverso un percorso inedito e multidisciplinare. Gli studenti hanno usato parole, immagini, gesti o suoni per inventare le loro performance e tradurre in un linguaggio contemporaneo il messaggio lanciato secoli fa dagli artisti esposti. Il risultato mostrato a Flashback è stato una narrazione totalmente inedita, una nuova sorprendente chiave di lettura sull’arte.

Art is an infinite story and - even though at a distance of centuries - it still lightens and represents the human experience. Also the ways to narrate it are limitless, this is why four pupils of Scuola Holden let themselves be inspired by some works exhibited in the fair, and they have woven a story around it. The objective was to draw the public near the artworks through an original, multi- disciplinary pathway. The students have used words, gestures or sounds to make up their performances and translate the message launched by the exhibited artists centuries ago into a contemporary language. The result shown was Flashback is a fully unprecedented narration, a new surprising key to read art.

Giulia Binando si è concentrata su un gesto che solo due pittori possono fare: raccogliere Gesù, Giuseppe e Maria in un momento d’angoscia e concitazione, la fuga, per posarli in un luogo impossibile e permettergli di riposare un po’.Giulia Binando has focused on a gesture that only two painters can do: catch Jesus, Joseph and Mary in a moment of anguish and uneasiness, the flight, to lay them in an impossible place for a little rest.Jan Brueghel II e Pieter van Avont

Mariavittoria Salucci ha ricostruito dai frammenti un’opera del Vasari e con un piccolo viaggio nel mondo della comunicazione ci ha accompagnati a riscoprire la sorprendente persistenza dei nostri immaginari.Mariavittoria Salucci has reconstructed from the surviving fragments an artwork by Vasari and, with a small journey into the world of communication, has leaded us to rediscover the surprising persistence of our imaginaries. Giorgio Vasari, Piacenti (

Attraverso ascolti e letture, Davide Dichiara ha indagato il fertile confine che attraversa lo spazio tra musica e rumore.With listenings and readings, Davide Dichiara has explored the fertile border that goes through the space between music and noise.Luigi Russolo, Galleria Allegra Ravizza

Con la lettura di un inedito ispirato all’opera, Bianca Giacalone ha raccontato un impossibile amore materno che ha trovato espressione e compimento grazie a un atto creativo.By reading an original story inspired by the artwork, Bianca Giancalone has described an impossible motherly love that found its expression and fulfillment thanks to a creative gesture.Romano Alberti detto il Nero, Flavio Pozzallo

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Parole Nomadi > Nomadic words

>> Flashback talk

Anche in questa edizione non sono mancati gli appuntamenti di Flashback talk: lo spazio riservato all’approfondimento e all’analisi dei fenomeni artistici, un salotto dedicato alla divulgazione e alla lucida divagazione, con ospiti ed esperti che, muovendosi dal tema degli Erranti, hanno dialogato e si sono interrogati sulla natura nomade dell’arte e sul suo potere di superare confini e barriere per altri versi invalicabili.

The Flashback talk appointments were present in this edition as well: the space dedicated to the in-depth analysis of the artistic phenomena, a lounge dedicated to the disclosure and lucid digression, with guests and experts who have discussed and questioned themselves on the nomadic nature of art and on its power to overcome borders and boundaries, which would be insurmountable by other means.

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#ognimareèramingo#

a cura di > curated by RamingoProduzioni

>> Flashback video

In perfetta armonia con il tema di questa edizione, il collettivo di arti audiovisive Ramingo composto da Tommaso Magnano, Diego Berré e Antonio Cavicchioni, ha presentato a Flashback #ognimareèramingo#, un progetto multimediale costituito da due opere del loro percorso di ricerca audiovisiva, progetto che ha documentato le derive dell’arte nel mare magnum dei mass-media. Insieme alla proiezione de “L’inganno dell’arte – Angelo Froglia e altre storie”, film documentario (n.d.r. Angelo Froglia è l’artista livornese che realizzò nel 1984 due delle tre false teste di Modigliani) che racconta la genesi del progetto, Ramingo ha presentato la videoinstallazione “3”, un’opera formulata tramite una sorta di procedimento alchemico. Tre elementi apparentemente distanti trovano nuova vita attraverso un confronto diretto e grazie all’utilizzo, come legante, del loro comune denominatore espresso, l’Errare.

In perfect harmony with this edition’s theme, the Ramingo collective of audio-visual arts – composed by Tommaso Magnano, Diego Berrè and Antonio Cavicchioni – has presented to Flashback #ognimareèramingo#, a multi-media project consisting of two works of their audiovisual research, a project that documents the drifts of art in the mare magnum of the mass-media. Together with the projection of “The art trick – Angelo Froglia and other stories”, the documentary film (Angelo Froglia is the Livornese artist who realized in 1984 two out of three Modigliani’s fake heads, ed.) that narrates the genesis of the project, Ramingo has presented the video installation “3”, a work drawn up through a kind of alchemical process. Three elements seemingly distant find new life through a direct comparison and thanks to the use, as a ligand, of their given common thread, to Wander.

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>> Flashback food & drink

Nasce nel 2019 food & drink, l’ultima sfida di Flashback per declinare anche in chiave gastronomica il tema di ciascuna edizione. Per la prima volta i visitatori sono stati accompagnati in un viaggio tra sapori e (felici) errori, un vagabondaggio attraverso i continenti e le culture: dalle combinazioni della mixology – l’alchimia del nuovo millennio –, ai segreti della cottura a bassa temperatura, dalle tapas provenienti da ogni parte del mondo ai drink che, pur essendo nati per “sbaglio”, hanno saputo dare vita a nuove tradizioni. E’ così che, realmente, il vagabondaggio ha aiutato ad affinare tutti i sensi, compreso il gusto.

Born in 2019, the food & drink section is the latest challenge of Flashback to decline the theme of each edition also in a gastronomic key. For the first time, we accompanied you to a journey amongst tastes and (lucky) mistakes, a stroll through the continents and cultures: from the combinations of mixology – the alchemy of the new millennium –, to the secrets of low temperature cooking, from the tapas coming from all over the world to the drinks that - in spite of their being born “by mistake” have managed to give life to new traditions. This is how wandering actually has helped to refine all the senses, including the taste.

a cura di > curated by Elisa Avataneo

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William Kentridgea cura di > curated by Untitled Association

>> Cultural partner

Per il secondo anno consecutivo si è rinnovata la collaborazione con Untitled Association, cultural partner di Flashback a cui è stato affidato il compito di curare uno spazio dedicato al lavoro di un artista vivente. Prendendo spunto dal tema scelto come filo conduttore di questa edizione Untitled Association ha selezionato una serie di opere di William Kentridge. In questi lavori “gli erranti” si sono mossi tra storie, tempi e sguardi, che rimandavano spesso al doloroso passato dell’apartheid e del colonialismo in Africa e hanno preso le sembianze di figure emblematiche dei paradossi della storia e della vita umana.

The collaboration with Untitled Association, Flashback’s cultural partner, which has been entrusted the task of curating a space dedicated to the work of a living artist, has been renovated for the second consecutive year. Inspiring to the theme chosen as golden thread of this edition, Untitled have selected a set of works by William Kentridge in which “the wanderers” have moved amongst stories, times and gazes that often have reminded the sorrowful past of apartheid and colonialism in Africa and taken the shape of emblematic figures of the paradoxes in history and human life.

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saving/humanswe all are t/wins

Ideato da > conceived by Marco RubiolaSviluppato con > developed with Mara LucianiRealizzato con > realized with born in berlin

>> Cultural partner

Sono arrivate a Flashback le saving/humans, le divise artistiche di chi non ci sta a chiudere i porti nate dal gemellaggio tra t/wins - magliette sans fronteras, un progetto di moda riciclata che crea coppie di magliette uniche che uniscono in gemellaggio persone sparse per il mondo e Mediterranea - Saving Humans, una piattaforma impegnata nel monitoraggio sui diritti umani e salvataggio delle persone che attraversano il Mediterraneo Centrale.saving/humans è un progetto di comunicazione e una linea di magliette dal forte valore simbolico: ogni t-shirt è creata per metà con le divise degli equipaggi di Alex e Mare Jonio, le navi di Mediterranea, e per metà con quelle di attori, cantanti, musicisti, giornalisti e altri personaggi pubblici che sostengono il loro operato e che hanno aderito donando la propria maglietta e rispondendo all’appello “porti aperti perché”.

saving/humans have arrived to Flashback: the artistic uniforms of those who are against the closure of ports born by the cooperation between t/wins – magliette sans fronteras, a project of recycled fashion that creates unique t-shirts that unites people of around the world, and Mediterranea – Saving Humans, a platform controlling human rights and the saving of people who go through the Central Mediterranean.saving/humans is a communication project and a t-shirt line with a strong symbolic value: each t-shirt is partly created with the uniforms of the crew of Alex e Mare Jonio, Mediterranea’s ships, and partly with the ones of actors, singers, musicians, journalists and other personalities who supported their work and joined the project by donating their t-shirt and answering to the call “Why open ports”.

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>> Flashback days

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>> Mercoledì 30 ottobre 2019 > Wednesday 30 october 2019

Flashback sound >> h 18.30 NinasimmonsDavide Vizio (Live electronics) > Jacopo Albini (Sax tenore, clarinetto)Dal jazz alla nu-black, dalla dub music alla musica etnica di tutti i continenti, le linee tematiche e le improvvisazioni di Jacopo Albini danzano calde sulle produzioni elettroniche groovy, ambient e ipnotiche di Davide Vizio. From jazz to nu-black, from dub music to the ethnic music of all continents, the thematic lines and improvisations of Jacopo Albini warmly dance on Davide Vizio’s groovy electronic, ambient hypnotic productions.

>> Giovedì 31 ottobre 2019 > Thursday 31 october 2019

Flashback storytelling >> h 12.30 SinopticaA cura di > curated by Scuola HoldenGiulia Binando si concentra su un gesto che solo due pittori possono fare: raccogliere Gesù, Giuseppe e Maria in un momento d’angoscia e concitazione, la fuga, per posarli in un luogo impossibile e permettergli di riposare un po’. Giulia Binando focuses on a gesture that only two painters can do: catch Jesus, Joseph and Mary in a moment of anguish and uneasiness, the flight, to lay them in an impossible place for a little rest.>> Jan Brueghel II e Pieter van Avont, Caretto & Occhinegro (Torino I)

Flashback sound >> h 18.30 Onda PróximaGilson Silveira (Percuteria, voce) > Nico Di Battista (Basso a 7 corde, voce)Due artisti eclettici e di grande sensibilità per un magico incontro tra Mediterraneo e Brasile: tropicalismo partenopeo, neologismo coniato dai due artisti, per una musica che mescola il lirismo mediterraneo ai vivaci colori ritmici sudamericani e il pathos, tutto napoletano, al mondo leggero e contagioso della musica brasiliana. Two eclectic artists of great sensitivity for a magic meeting between the Mediterranean and Brazil: Neapolitan tropicalia, this is the neologism created by Silveira and Di Battista for a music that blends the Mediterranean lyrics to the lively rhythmic colors of South America and the wholly Neapolitan pathos, to the light catching world of Brazilian music.

>> Venerdì 1 novembre 2019 > Friday 1 november 2019

Flashback talk >> h 11.30 Fabio Cammarata. Errando e ProgettandoA cura di > curated by Iconica Nell’arte del gioiello, “errare” attraverso la sperimentazione porta a risultati spesso inattesi e dagli effetti estetici e fisici inusuali ed eterogenei. In jeweller’s craft, “wandering” through experimentation often leads to unexpected results with aesthetic and physical effects that are unusual and heterogeneous.>> Fabio Cammarata (Designer) > Monica Bruno (Iconica).

Flashback storytelling >> h 12.30 SinopticaA cura di > curated by Scuola Holden

Mariavittoria Salucci ricostruisce dai frammenti un’opera del Vasari e con un piccolo viaggio nel mondo della comunicazione ci accompagna a riscoprire la sorprendente persistenza dei nostri immaginari. Mariavittoria Salucci reconstructs from the surviving fragments an artwork by Vasari and, with a small journey into the world of communication, leads us to rediscover the surprising persistence of our imaginaries.>> Giorgio Vasari, Piacenti (Londra UK)

Flashback talk >> h 15Hommes canetteIl riciclaggio poetico dei materiali abbandonati dal consumo. The poetic recycling of material abandoned from contemporary consumption.>> Cristina Pistoletto (artista, artist) > Eddy Ekete (artista, artist) > Simona Amelotti (MetaCritikVision). Modera > moderator: Fabio Vito Lacertosa (musicista e critico, musician and critic)

Flashback talk >> h 17“GIACOMO BALLA. Nato Torino. Pittore futurista(La magia caleidoscopica di Casa Balla)”Giacomo Balla, futurismo futuribile: vagabondaggi tra reale e virtuale.La casa di Balla - ai Parioli fino al 1926, poi al quartiere Delle Vittorie - si presenta sempre come una fucina dove inventare, progettare e realizzare oggetti utili al lavoro ma anche belli e magici. Giacomo Balla, feasible futurism: wandering between the real and the virtual. Balla House – in the Parioli district until 1926, then in Delle Vittorie district – always presents itself as a breeding ground to invent, plan and realize objects useful for work but also beautiful and magical.>> Patrizia Balla (erede, heiress Balla) > Vittorio Balla (erede, heir Balla) > Elena Gigli (Archivio Gigli per l’opera di Giacomo Balla) > Edoardo Bosi (Art Advisor Azimut Capital Management) > Alessandro Guerrini (Art Defender).

Flashback sound >> h 18.30 KALA > Gianni Denitto (sax alto, live electronics)A conclusione del suo ultimo tour che ha toccato i quattro angoli del mondo, il sassofonista Gianni Denitto presenta “KALA”: uno spettacolare diario di bordo in cui i suoni della world music s’intrecciano con l’elettronica a formare un’accurata e seducente trama musicale che racconta di luoghi e di storie personali. Upon conclusion of his latest tour, which touched the four corners of the world, saxophonist Gianni Denitto is presenting “KALA”: a spectacular logbook where the sounds of world music intersect electronics to form an accurate, seductive musical plot that narrates places and personal stories.

>> Sabato 2 novembre 2019 > Saturday 2 november 2019

Flashback talk >> h 11.30 Mario Davico 1920-2010Presentazione della monografia edita da Umberto Allemandi Nella zona franca intellettuale ed esistenziale dello studio, la pittura sola conta, oltre ogni circostanza, ogni nominalismo possibile, ogni accidente mondano. Tutta la vita di Davico si concentra sulla pittura, che l’artista vorrebbe “assoluta”, una pittura che non ammette limitazioni, restrizioni o condizioni, la cui esistenza non dipende da nient’altro, neanche dal tempo, ma sussiste di per sè ‘perfetta’. In the intellectual and existential free zone of the studies, only painting counts, beyond any circumstances, any possible nominalism, any worldly event. The whole life of Davico focused on painting, which the artist wanted to be “absolute”, limitless, boundless and conditionless, independent from time and inherently self-sufficient and ‘perfect’.

>> Flashback days

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>> Pino Mantovani, Franco Fanelli e Andrea BalzolaFlashback storytelling >> h 12.30 SinopticaA cura di > curated by Scuola HoldenAttraverso ascolti e letture, Davide Dichiara indaga il fertile confine che attraversa lo spazio tra musica e rumore. With listenings and readings, Davide Dichiara explores the fertile border that goes through the space between music and noise.>> Luigi Russolo, Galleria Allegra Ravizza (Lugano CH, Milano I)

Flashback talk >> h 15Arti decorative e Art Design. Passi nel tempo tra Unicità e SerialitàArte o design? Arte e design. Un duplice ribaltamento prospettico: all’origine le arti decorative nella loro unicità poi il design novecentesco dove la questione centrale era la riproducibilità, oggi si verifica il ritorno alla ricerca del “fuori serie”, si marca sempre. Art or design? Art and design. A double overturning of perspective: at the beginning, the decorative arts in their uniqueness, later the twentieth-century design, whose main concern was reproducibility; today we notice an increasing interest towards costumization and a heavier hybridisation with Art.>> Davide e Gabriele Adriano (Adriano Design) > Vanessa Carioggia (Casa d’Aste Sant’Agostino) > Roberta Verteramo (Art designer). Modera: Davide Alaimo (architetto, critico e storico del design dell’architettura)

Flashback lab >> h 15.30 (su prenotazione > on reservation)Interminati spazi. Storie di universi urbani e pianeti diversiA cura di > curated by Mariachiara Guerra

Flashback talk >> h 17Fake, plagi e falsi d’autoreConseguenze e curiosità di fingere il vero. Consequences and curiosities of feigning the truth.>> Luca Ferrua (La Stampa) > Roberto Mastroianni (filosofo, phillosopher) > Gipo Di Napoli (Bandakadabra)

Flashback sound >> h 18.30 X-Moon Ivan Bert (tromba, tromba preparata, live electronics) > Mauro Battisti (basso, live electronics)Ricky Akasha (visual design)Cosa accade quando una spedizione diretta sulla luna si ritrova per errore tra panorami cosmici inattesi? Questo il viaggio immersivo di X-Moon: un messaggio nella bottiglia lanciato, tra space-rhythms e soundscapes psichedelici, da due speciali e involontari wanderers del tempo. What happens when an expedition heading to the Moon finds itself by mistake amongst unexpected cosmic panoramas? This is X-Moon’s immersive journey: a message in the bottle thrown, between space-rhythms and psychedelic soundscapes, by two special, involuntary time wanderers.

>> Domenica 3 novembre 2019 > Sunday 3 november 2019

Flashback talk >> h 11.30Esercizi di sguardo. Cultura e percezione del quotidianoLo sguardo si modella su costrutti culturali e storici che plasmano la percezione del paesaggio, della quotidianità, dello spazio e dell’arte. E gli artisti hanno un importante ruolo nel disvelare, in ogni epoca, un orizzonte ancora invisibile ai più, ma indispensabile per immaginare le dimensioni del futuro. Our viewpoint is molded by social and historical constructs that shape our perception of landscape, everyday life, space and art. Artists in particular have an important role into revealing, in every age, horizons invisible to most

people, yet indispensable to imagine the dimensions of future.>> Luca Dal Pozzolo (Osservatorio Culturale del Piemonte) > Michela Casavola (Critico d’arte, art critic)

Flashback storytelling >> h 12.30 SinopticaA cura di > curated by Scuola HoldenCon la lettura di un inedito ispirato all’opera, Bianca Giacalone racconta un impossibile amore materno che trova espressione e compimento grazie a un atto creativo. By reading an original story inspired by the artwork, Bianca Giancalone describes an impossible motherly love that finds its expression and fulfillment thanks to a creative gesture.>> Romano Alberti detto il Nero, Flavio Pozzallo (Oulx TO I)

Flashback talk >> h 15Opera Viva Barriera di Milano & Gli ErrantiDai fuochi d’artificio disegnati a una suora e un diavoletto in pullman, dai cani a spasso tra le rovine di un castello turco alla dichiarazione di un amore precario e immortale, fino “sculture solari per naufraghi”: quest’anno i cinque manifesti di Opera Viva Barriera di Milano allestiti nella rotonda di piazza Bottesini si sono confrontati con gli Erranti di Flashback, con il vagabondaggio nel tempo, nello spazio e nei sentimenti. From drawn fireworks to a nun and little devil sharing a bus, from stray dogs wandering through the ruins of a Turkish castle to the declaration of an uncertain and immortal love, until the “solar sculptures for castaways”: this year the five billboards of Opera Viva Barriera di Miano shown in Piazza Bottesini confronted themselves with Flashback’s Wanderers, with the vagrancy in time, in space and feelings.>> Alessandro Bulgini, Christian Caliandro, Emanuela Barilozzi Caruso, Laura Cionci

Flashback lab >> h 15.30 (su prenotazione > on reservation)Interminati spazi. Storie di universi urbani e pianeti diversiA cura di > curated by Mariachiara Guerra

Flashback performance >> h 16Hommes canette di > by Eddy EketeCon la partecipazione di > with the participation of Vincent Lebubura NzauPresentato da > presented by CasaBottegaUn Golem generato da una volontà di potenza, deambula, balla e si muove in un clangore di suoni metallici con un ritmo gioioso e festivo. “L’Homme canette” è il riciclaggio poetico dei materiali abbandonati dal consumo contemporaneo con un riferimento alla cultura ancestrale africana. A Golem, aroused from a will of power, walks around, dances and moves producing a clang of metallic noises with a joyful and festive rhythm. “’L’Homme canette” is the poetic recycling of material abandoned from contemporary consumption with a hint to the ancestral culture of Africa.

Flashback video >> h 16.30L’INGANNO DELL’ARTE - Angelo Froglia e altre storieDi > by Tommaso MagnanoFilm documentario > Documentary film 55’ HD Ita > sub Eng 2018Un ritratto postumo che comprende vita e opere, ugualmente audaci, di un artista controverso ed emarginato, una vita tanto intensa e deflagrante quanto breve e dolorosa. Una storia misconosciuta, raccontata dalle voci dei pochi che gli furono vicini e ricostruita attraverso scritti, dipinti e filmati originali dell’artista, oltre ai materiali d’archivio stampa e video dell’epoca, per cercare di rendere giustizia a una figura profonda, complessa e ancora controversa. A posthumous portrait that includes life and works, equally audacious, of a controversial and marginalized artist, who had a life so intense and deflagrating as short and painful. A story rebuilt through his writings, his paintings and his original footages, in addition to the press and video archives of that time, trying to do justice to this profound, complex and still controversial figure.

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“Il colosso argentato non parla, non ride, non grida. Ma quando si muove dichiara la sua battaglia senza confini”.

Corriere della Sera

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MV Ma non crede lei che l’arte contemporanea, fondata sul principio della soggettività, sia radicalmente diversa da quella antica?

GDD L’arte in realtà è tutta contemporanea. Altrimenti sarebbe come se lei vedesse arrivare un’automobile del 1920 e decidesse di attraversare tranquillamente la strada pensando di non poter essere investita, perché quell’automobile è di un’altra epoca. Mentre non è così. Per le opere d’arte è lo stesso. Sono sempre ‘in diretta’.

MV Perciò secondo lei non c’è differenza tra una madonna di Brunelleschi e un ritratto di Picabia?

GDD C’è differenza. Ma sono entrambi contemporanei, viventi. L’opera d’arte è un oggetto vivente.

MV Don’t you believe that contemporary art, which is founded upon the principle of subjectivity, is radically different from the ancient one?

GDD Actually, all art is contemporary. Otherwise, it is as if you saw a car of 1920 and decided to cross the road all the same, thinking you could not be run over, since that car belongs to another era. Obviously, it is not like this. It is the same for artworks. They are always “live”.

MV So, do you think there is no difference between a Brunelleschi’s Madonna and a portrait by Picabia?

GDD There is a difference. Yet, they are both contemporary, living. The artwork is a living object.

>> Il Foglio 20 marzo 1997

Intervista di Marina Valensise a Gino De Dominicis

>> Il Foglio 20th March 1997

Marina Valensise interviews Gino De Dominicis

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