Fausto Moda Magazine #1
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• IL FREE PRESS DI FAUSTO MODA •
1.CERIMONIA
Il giusto outfit perla cerimonia estiva
2.TENDENZE
Dolcevitada Hipster
3.SUITCASE
Un week-end a Formentera
4.IN CUCINALe ricette di Frida Kahlo
SUN ISHERE!
www.faustomoda.it
N°1
MAGAZINE - NUMERO 1
Editoriale“The sun is here”, il sole è qui e con lui è
arrivato anche il primo numero di Fausto
Moda Magazine, il nostro orgoglioso e te-
stardo house organ. Non immaginate, ne-
anche lontanamente, quanto a volte sia
difficile presentarsi a un pubblico così ete-
rogeneo come lo sono i nostri clienti. Molti
ci conoscono da anni, alcuni di voi addi-
rittura ci considerano persone di casa, al-
tri sono brevi apparizioni “mordi e fuggi”
che forse non rivedremo mai più. Ognuno
però con le sue esigenze, i suoi gusti e la
sua personalità da vestire. Per raccontar-
ci potremmo sussurrarvi parole come “fa-
shion”, adescarvi con un sempreverde “di
tendenza”, instillare in voi il dubbio con
un “imperdibile must della prossima sta-
gione”, ma no, non farebbe decisamente al
caso nostro. Se abbiamo deciso di dare vita
a questo prodotto editoriale, è per l’incu-
rabile voglia di condividere con voi i nostri
interessi, il nostro piacere per le cose bel-
le e la passione che ci spinge a migliorare
sempre un po’ di più. E, come se questo
non fosse abbastanza, vi dobbiamo con-
fessare che non potevamo accontentarci
soltanto di esservi “addosso”, ma che nar-
randovi un po’ di noi, miriamo a entravi
anche un pezzettino “dentro”.
Buona lettura.
Lo Staff di Fausto Moda.
NON POTEVAMO ACCONTENTARCI DI ESSERVI SOLTANTO “ADDOSSO”...
“
PAG. 2
Se non ne avete ancora sentito parlare, siete de-cisamente out! Lo stile hipster è la cosa più cool che c’è al momento su piazza!
In realtà la tendenza circola già da un po’ e pare stia diventando proprio quello che non vole-va essere: dalla nicchia si è allargata alla mas-sa diventando parecchio mainstream... succede quando uno stile di vita si tramuta in uno stile di moda!Prendendo ispirazione dall’omonimo mo-vimento degli anni ’30, torna in auge a New York negli anni ’90 e dilaga sotterranea fino in Europa.
Cosa ci aiuta ad identificarli?! Preferenza per tut-to ciò che è eco- friendly, tipo l’uso di biciclette preferibilmente a scatto fisso e meglio ancora se fatte a mano; predilezione per cibo bio e a km zero; selezione musicale orientata all’indie; fil-mografia d’autore e vintage. Ma ciò che ti fa capi-re di trovarti di fronte ad un esemplare di hipster, è sicuramente il suo aspetto.
L’abbigliamento è ricercato ma fresco e al tempo stesso un po’ bohémien, sia per lei che per lui; il pantalone è ultra skinny con risvolto obbligatorio ma calibrato, la giacca slim, il cardigan è d’ordi-nanza e la t-shirt un’ alleata sempre valida. Le fantasie sono micro e preferibilmente con fiorel-lini, pois, quadretti, righe marinare e stampa ca-chemire ( o paisley che dir si voglia).
La scarpa è rigorosamente bassa meglio se snea-kers o stringata (da 6 a 10 buchi), e protagonista indiscusso è il calzino, che sbuca furtivo e diver-tente dal succitato risvolto o campeggia malizio-so e retrò fino al ginocchio delle jeunnes filles.
Ma è la loro caratteristica tricologica a renderli
indimenticabili: baffi e barba in realtà amore-volmente curati, sono ormai un icona di stampo hipster assieme agli immancabili occhiali dalla montatura importante. A completare il tutto pa-nama in paglietta per lei e papillon (meglio se di legno!) per lui.
C’è da dire però che spesso la loro presenza e concentrazione ha aiutato a migliorare e addi-rittura a rendere cool alcune delle zone più de-gradate delle grandi città d’Europa e non: Am-sterdam-Nord ( Amsterdam), Williamsburg (New York), Dalston ( Londra), Södermalm (Stoccolma), Nørrebro ( Copenhagen), Kreuzberg ( Berlino), Beyoglu (Istanbul), Pigneto (Roma), District Vii (Budapest), Canal St Martin ( Parigi), Malasana (Madrid), Gracia ( Barcellona)… tanto per citare i quartieri più conosciuti e da scoprire: perciò, zai-no in spalla e…pedalare!!!
Le Signorine Autoproduzioni
Dolcevita da Hipster!
“what’s
COOL
MAGAZINE - NUMERO 1 PAG. 3
Il free press di Fausto ModaNUMERO 1
SPRING/SUMMER 2014
Un progetto
MOVE ComunicazioneC.so Vecchio, 217 - TERNI
Design e impaginazioneMichele Cricco
Hanno collaboratoa questo numero
Le Signorine AutoproduzioniCristiano Montecchiari
Francesco MecucciMicol Burrai
Gabriele Malagoli
Sommario
EditorialeIL NUMERO UNO
SuitcaseWEEKEND A FORMENTERA
Look BookIMPERDIBILI DELL’ESTATE
Un’estate...BRASILIANA
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4
What’s coolDOLCEVITA DA HIPSTER!2
CeremonyOUTFIT PER LA CERIMONIA ESTIVA6
Non potrei vivere senzaIO E IL MIO SMARTPHONE10
8
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Distribuito gratis negli store di
San Gemini | Via Enrico Fermi • Tel. 0744.242531
San Terenziano | Via Roma • Tel. 0742.98836
Pontenuovo di Torgiano | Via Marone • Tel. 075.9888182
In CucinaSAPORI & DINTORNI11
§uitca§e
MAGAZINE - NUMERO 1 PAG. 4
Sbarcati a Formentera, si viene travolti da un grande senso di libertà e leggerezza! Sarà perché ci sono veramente poche macchine, pochi rumori, il traffico è praticamente inesistente, o perché vestiti e scar-pe qui sembrano essere un optional, ma questa isola delle Baleari a due passi da Ibiza sembra davvero essere un piccolo angolo di pa-radiso. Fino a giugno la troverete più intima, nei mesi hot di luglio/agosto invece un po’ più rumorosa e affollata di gente “festaiola”... insomma, il divertimento è assicurato in ogni stagione... dipende solo da quello che cercate.
La prima cosa da tener a mente è che non avete bisogno di carovane di valigioni! Al contrario consigliamo un gioioso e maneggevole trol-ley, ove inserire sicuramente un k-way: data la sua natura ventosa, vi sarà certamente utile durante le scorrazzate in motorino, unico mezzo “autorizzato”!
Sull’isola, spesso, una tranquilla mattinata di sole si prolunga fino all’aperitivo nei caratteristici e colorati chiringuitos e perché no fino a notte fonda travolti in una festa super cool. L’outfit perfetto preve-de quindi: costumi da bagno, infradito (si narra che le scarpe siano bandite!) e una borsa capiente che possa contenere lunghi e leggeri abiti per lei e bermuda, camicia estiva o t-shirt per lui. Se vi siete fatti travolgere dall’atmosfera hippie che invade Formentera, non potete invece fare a meno di un pareo e di occhiali da sole scuri o specchiati sempre di gran moda e dall’allure vintage.
Per coloro che vivono la vacanza in movimento, l’isola offre una vasta gamma di esperienze: tra fari e mulini il trekking è assicu-rato; ma anche immersioni, windsurf, escursioni in bici (per i più allenati... è tosta!) e gite in barca. Gli amanti dello sport estremo per eccellenza - lo shopping! - non possono assolutamente perdere il mercatino hippie più antico e autentico dell’isola, quello della Mola. Apre tutti i mercoledì e domeniche durante tutto il giorno ed è una tappa davvero irrinunciabile!
Così come tra le spiagge, consigliamo la playa de Migjorn, quella di Illetes, e Espalmador piccola laguna solforosa dove si possono fare salutari bagni di argilla calda.
Segnaliamo in fine per gli amanti del nudismo (pratica assai comu-ne sull’isola), la spiaggia di Llevant: a ridosso dell’aerea naturale delle Saline, è facile trovare un po’ d’intimità e tranquillità anche se molto frequentata.
Ultimo appunto di viaggio: non trascurate mai la pelle e i best mo-ment! Protezione solare e macchina fotografica non devono mai ri-manere a casa!
Le Signorine Autoproduzioni
COSA METTOIN VALIGIA PERUN WEEKEND DI PIACERE A FORMENTERA?
GLI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTOMOSTRATI IN QUESTE
PAGINE SONO DISPONIBILINEI NOSTRI STORE.
CHIEDI E TI SARÀ DATO!
MAGAZINE - NUMERO 1 PAG. 5
T-SHIRT “SCOTCH & SODA”
K-WAY
FOTOCAMERA
OCCHIALI “SELECTED”
PROFUMO 100ml
COVER “WOOD’D”
CAMICIA “SCOTCH & SODA”
T-SHIRT “ELEVEN PARIS”
CREMA SOLARE
MAGAZINE - NUMERO 1 PAG. 6
IL GIUSTO OUTFITPER LA CERIMONIA ESTIVA
SummerCeremony
MAGAZINE - NUMERO 1 PAG. 7
IL TOTAL WHITE E IL TOTAL BLACK NON SONO MAI PREVISTI, INDIPENDENTEMENTE DA LUOGO E ORA DEL MATRIMONIO
E PER LA SERA... DICIAMO SÌ AI SANDALO GIOIELLO E ALLE CLUTCH LUCCICANTI!
È probabile che con l’arrivo della bella sta-
gione vi sia giunto uno o più inviti per par-
tecipare ad un matrimonio! Ed è an-
che probabile che siate caduti nel panico
trovandovi momentaneamente sprovvisti di
risposta alla domanda “E ora... cosa mi metto?”.
Per uscire indenni da tali maratone, vi basterà co-
noscere le regole basic del bon-ton da cerimonia.
Prima su tutte, è tenere a mente che il
total white e il total black non sono mai
previsti, indipendentemente da luogo e ora del
matrimonio.
Dopodiché è fondamentale sapere il momen-
to della giornata in cui si svolgerà l’evento.
Se di giorno il dress-code per lei prevede abi-
ti dai colori pastello, o vitaminici; da pre-
ferire sicuramente al pantalone. La lun-
ghezza ideale è al ginocchio o poco più su.
Prediligete tessuti leggeri e freschi, scegliete
quello che vi fa sentire a vostro agio, insomma
puntate ad un mood elegante ma informale.
Stesso discorso vale per lui: evitate cravatte
stampate e dai colori troppo eccentrici, in-
dossate tessuti naturali (fa caldo!) e vi è
permesso il tight solo se lo indossa an-
che lo sposo ed entro le 18.00. E no ai calzi-
ni bianchi, sono davvero di pessimo gusto!
Se a fare da cornice agli sposi è il tramonto,
allora ecco che le tonalità vanno a scurirsi e at-
tenuarsi. Solo in questo orario è permesso l’abito
lungo tinta unita o stampato, purché non ci si
discosti troppo dall’atmosfera del matrimonio
scelta dagli sposi. Che il calar della sera non vi
confonda le idee e non vi faccia commettere
errori imperdonabili come indossare abiti sfac-
ciatamente corti stile disco o smoking alla 007.
Valido in ogni occasione il consiglio di por-
tare un coprispalle o una stola leggera: se
di giorno vi tornerà utile durante le cerimo-
nie religiose; se di sera, lo userete per pro-
teggervi dalla leggera brezza estiva.
Ultimo, ma non per importanza, il capitolo dedi-
cato agli accessori! Alla luce del sole, sì alle borse
a mano colorate, a spalla o alle baguette. Sì alle
décolleté o alle open-toe, fullcolor o dalle nuan-
ces neutre. Per i maschietti divertente conceder-
si un abbinamento calzino/cravatta o perché no,
optare per un papillon o una pochette in tono
oppure con una micro fantasia... really cool.
E per la sera… diciamo sì ai sandalo gioiello
e alle clutch luccicanti! Si può osare con l’o-
ro e l’argento, solo negli accessori però: at-
tenzione allo sfoggio esagerato di gioielli.
Per evitare di sentirsi chiedere “Ma cosa ti sei
messa in testa?”, chiariamo qualche dubbio sul
cappello. Il galateo prevede che le signore lo
possano indossare, solo se a fare da apripi-
sta è la mamma della sposa. E non si transige!
Qualora vogliate garbatamente sovvertire tale
dogma, vestite il capo con un headwear, gio-
iello/accessorio “da testa”: vi regalerà un certo
glamour senza però contravvenire al bon ton.
Unico limite la vostra sopportazione: dovrebbe
essere indossato fino alla fine della cerimonia.
Cappello per lui? Solo di giorno: bello un bor-
salino in paglia o in lino (ma solo di otti-
ma fattura), se l’ambientazione lo permet-
te e mai in chiesa o a tavola, mai!
Le Signorine Autoproduzioni
““
“
“
MAGAZINE - NUMERO 1 PAG. 8
Stile libero e non conforme, per felpe e pull stampati, bermuda fioriti e t-shirt iconiche. Calzature in tessuto leggere ed originali. E a completare l’oufit, military jacket e sac-ca in tela multitask.
1. T-shirt rievocativa “Worn By” 2. Bermuda “Scotch & Soda”3. Sweater “Eleven Paris”4. Espadrillas shoes “Kent”5. T-shirt Pulp Fiction “Selected”6. Felpa Rapper Tupac “Eleven Paris”7. Borsa “Mino Ronzoni”8. Sneakers Palm “Selected Homme”9. Field Jacket Militare “Scotch & Soda”
PER LUI
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MAGAZINE - NUMERO 1 PAG. 9
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Shorts romantici si abbinano a t-shirt dalle tinte golose; deliziose le espadrillas e grintose
le sneakers. Il capo passepartout? L’abito lungo! Leggero e colorato, da indossare con sandali
t-bar ultra-flat, foulard e sac-a man o postina in contrasto.
1. T-shirt “Scotch & Soda”2. Postina “Darling”
3. Abito “Darling” 4. Shorts “Scotch & Soda”
5. Sandali “I Blues”6. T-shirt “Scotch & Soda”
7. Borsa e Foulard “Armani Jeans”8. Espadrillas “Kent”9. Collana “Selected”
10. Scarpa “Ash”
PER LEI
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SMART-PHONE
MAGAZINE - NUMERO 1 PAG. 10
io non potrei vivere senza
io e il mio
SMART-PHONEL’oggetto a cui l’umanità sembra non poter ri-nunciare, oggi come oggi è il cellulare, o meglio ancora l’ormai popolarissimo smartphone! Es-sere connessi e raggiungibili H.24 per gran par-te di noi non è l’incubo che potrebbe sembrare, ma una fonte di lieto benessere e tranquillità. Lo smartphone ha effettivamente e inevitabil-mente cambiato la maggior parte delle nostre abitudini e dei nostri gesti quotidiani: apria-mo gli occhi al mattino grazie alle dubbie ma personalissime sveglie impostate sui cellulari e come colti da raptus, buttiamo immediata-mente un occhio allo schermo: e- mail, sms, wozzappate, quotidiani on line, meteo... ne-anche fossimo tutti manager di Wall-Street! Continua ad accompagnarci durante tutta la giornata, troviamo sempre una “scusa” per uti-lizzarlo: che sia al lavoro, mentre cuciniamo o nel tempo libero, la continuata relazione con il suddetto oggetto del desiderio, ha modificato persino la nostra postura. Fateci caso! Cammi-niamo tutti con il capo chino intenti a digitare chissacchè, o magari a finire innervositi il livel-lo “x” di quella saga che ormai è storia... insom-ma, da homo erectus stiamo evolvendo (?) in homo smart-phonus!
Tale popolarità probabilmente è dovuta al fat-to che con un solo gingillo abbiamo sostituito
una miriade di cose e azioni un tempo co-muni: nei momenti più intimi ad esempio non è la nostra rivista preferita ad accom-pagnarci, al bagno ci andiamo (tutti) con lo smartphone; E molte relazioni amoro-se iniziano grazie ad un messaggino e fini-scono (a volte) con un “visualizzato alle...” Lo si usa in auto come navigatore, per ascol-tare la nostra musica o vedere i nostri film/programmi/serie preferiti, sostituendo tut-ti quei “supporti” (tv cd dvd ecc…) un tem-po abituali; lo si usa come agenda, ci da’ la buona notte, insomma è il nostro nuovo mi-gliore amico e come tale va personalizzato! La cover mania non è certo una novità e sem-bra non conoscere crisi: iper colorate, clas-siche, scintillanti, dedicate alla squadra del cuore, aggressive, borchiate, griffate, in pla-stica, in pelle, la gamma tra cui scegliere è vastissima. La cover conquista a tutti gli ef-fetti un posto nell’olimpo degli accessori! Da non perdere, le proposte Wood’d: cover in legno dal design irresistibile. Il must della sta-gione prevede infatti l’imprescindibile abbina-mento di borsa/cover... tres-chic.
Le Signorine Autoproduzioni
MAGAZINE - NUMERO 1 PAG. 11
In Cucina
FRIDA:Tra pennelli & fornelliAncora più di frequente in questo periodo riecheggia il nome di Frida Kahlo (1907-1954), pittrice messicana nota tanto per la sua introspettiva e seducente arte, quanto per la sua fragile e indomita personalità. Proprio in questi giorni nella città di Roma, alle Scuderie del Quirinale, è in corso una grande mostra volta a presentare e approfondire la produzione artistica della pittrice nella sua evoluzione. Il visitatore potrà così ammirare il corpus di capolavori assoluti provenienti dai principali nuclei collezionistici, ricongiunto con opere appartenenti ad altre raccolte pubbliche e private in Messico, Stati Uniti, Europa.
Difficile credere che dietro tanto impegno artistico potesse nascondersi anche la creatività di una donna dedita alla cucina, alla cura amorevole del focolare domestico, e alla dedizio-ne verso il suo uomo, Diego Rivera. Frida lo conquista due volte, con la modernità dei suoi dipinti e con il sapore dei suoi piatti. Sa bene che Diego è manchevole spesso di autocon-trollo di fronte alle tentazioni, ma è anche donna consapevole e forte delle sue armi: le sue camicette di Oaxaca, le sottane che fanno intravedere linee delicate e l’odore accattivante della sua cucina messicana.
Tra gli oggetti della casa museo di calle de Londres, nel quartiere di Coyoacan, fu ritrovato un taccuino con la copertina nera, da lei chiamato il libro dell’erba santa. Su di esso erano an-notate le ricette per le offerte del giorno dei morti, poiché, secondo la tradizione, il 2 novem-bre i defunti ottengono il permesso divino di tornare sulla terra e bisogna accoglierli prepa-rando un piccolo altare con fiori gialli di tagete, pani zuccherati, incensi, immagini religiose, ma soprattutto con le loro pietanze preferite. Quest’opera, pregna della tradizione culinaria messicana, fu presentata per la prima volta al pubblico durante la grande mostra dedicata alla pittrice allestita al palazzo di Bellas Artes, in occasione dell’anniversario della sua na-scita. Tuttavia, per cause misteriose, il giorno in cui la mostra fu inaugurata il taccuino sparì. Vi proponiamo due ricette:
Un’estateBrasiliana
MONDIALI: MAGLIE, COLORI E PASSIONE
Se è vero che i mondiali di calcio accompagnano la nostra vita, allora le maglie delle grandi squadre le danno un colore indelebile. Ci sono tinte che la magia della World Cup ha impresso per sempre nella memoria e nello stile di tifosi e non solo.In principio è il celeste, anzi la Celeste, come viene tuttora chiamata la nazionale dell’Uruguay, paese ospitante e campione della prima edizione, anno 1930. Bianco: per cinesi e indiani è il colore del lutto. Dal 1950 lo diventa anche per i brasiliani: la drammatica sconfitta in finale al Maracanà contro gli uruguagi (quelli del celeste) induce loro ad abbandonare per sempre il bianco delle loro divise. Al suo posto, il giallo oro, per cinque volte simbolo del trionfo. Passiamo al rosso: la mitica maglia red saluta la (finora) unica vittoria mondiale dell’Inghilterra. 30 luglio 1966: nel suo Wembley, l’undici di Alf Ramsey scende in campo in rosso per distinguersi dai bianchi della Germania Ovest. E quel colore, grazie anche a un gol fantasma, diviene sacro per i sudditi della regina.Non dev’essere piaciuto molto, invece, il colore della maglia con cui la Spagna conquista il suo primo titolo, quattro anni fa: dopo aver giocato e vinto la finale con l’arancione Olanda in un’inedita divisa blu, prima di alzare la coppa Casillas e compagni si infilano sopra la tradizionale casacca rossa. C’è stato un blu bagnato di lacrime: quelle di Maradona, versate sulla seconda maglia dell’Argentina nella finale persa di Italia ‘90. E c’è una lunga striscia di azzurro di varie tonalità che ha segnato la passione tutta italiana per il pallone.Infine c’è anche un nero nella lunga storia cromatica dei mondiali di calcio: quello che, nel 1938, viene fatto indossare per ragioni politiche ai calciatori italiani per il quarto di finale con la Francia a Marsiglia, di fronte al tifo avverso di migliaia di esuli antifascisti.Francesco Mecucci
Ingredienti: 2 jicamas (piccolo tubero simile alla rapa), 4 arance grandi e succose, 3 cetrioli, mezzo ananas, 3 manghi, 1 xoconostle (fico d’India), 1 manciata di cipolline, 6 limoni, 4 peperoncini verdi, sale grosso.
Preparazione: Sminuzzare in modo uniforme le jicamas pela-te, le arance, i cetrioli sbucciati, l’ananas, le ci-polline, i manghi e il fico d’India. Condire tutto con il succo dei limoni, i peperoncini spezzettati e un cucchiaio di sale (si può insaporire anche solo con limone e peperoncino in polvere). Per un tocco in più aggiungete chicchi di melagra-na, così il piatto avrà i colori della bandiera messicana! L’effetto è assicurato!
di Micol Burrai
PICO DE GALLO
Ingredienti: Una tazza di riso, olio, due tazze di brodo di pollo, 1 carota, 1 tazza di piselli, 2 patate, 2 pomodori di media grandezza, 1 pezzo di cipolla, uno spicchio d’aglio, sale.
Preparazione: Versare il riso nell’acqua bollente e lasciare am-morbidire per dieci minuti, poi scolarlo e metterlo al sole per quindici minuti. Fare scaldare olio ab-bondante in una padella e soffriggere il riso con i piselli, la carota e le patate tagliate a cubetti. Nel frattempo frullare i pomodori la cipolla e l’aglio con un po’ d’acqua. Quando il riso ha preso un po’ di colore, eliminare l’olio in eccesso e versare in padella la salsina di pomodoro. Insaporire con il sale. Quando la salsina inizia a sobbollire, aggiun-gere il brodo e coprire. Lasciare cuocere fino a far evaporare il liquido.
RISO ALLA MESSICANA
San GeminiVia Enrico FermiTel. 0744.242531
San TerenzianoVia Roma, 106
Tel. 0742.98836
Pontenuovo di TorgianoVia Marone, Km.50Tel. 075.9888182
COLLEZIONE UOMOELEGANTE E FASHION
BoglioliAngelo Nardelli
PalZileriHugo Boss
Sartoria La TorreCanali PetrelliPaoloni
Manuel Ritz L.B.M.
Hackett London Mastai Ferretti
Del SienaGherardi
COLLEZIONE UOMOSPORTSWEAR
Moncler - WoolrichColmar - Siviglia - Peuterey
Napapijri - MuseumDuvetica - Refrigiwear
Bomboogie - K-WayNicwave - Marina Yachting
Henry Cotton’s - DekkerHarmont & Blaine - Filson
Barbour - Fred Perry Lacoste - U.S. Polo
Gant - AtipicoAeronautica Militare Jeckerson - Di Mattia
Tramarossa - Camouflage Jacob Cohen - North Face
JEANS & CASUAL
Armani JeansDondup G-Star
Roy Roger’s Selected
Jack Jones Scotch & Soda
Superdry Happiness
Antony Morato Carlsberg
JcolorFrankie Garage
COLLEZIONE DONNAELEGANTE E SPORTSWEAR
Elisabetta FranchiManila Grace - Aniye By
Seventy - Darling - Guardaroba Marella - I Blues Persona Moncler - Armani Jeans Silvian Heach - Bagatelle
Renato - Balestra Duvetica Geo Spirit - Peuterey
Kocca - SivigliaNapapijri - Scotch & Soda
Marina Yachting - MetHenry Cotton’s - Bomb Boogie
Refrigiwear - Jeckerson Dondup - Sun68 - Fred Perry
Roy Roger’s - Fiorucci - Pandorine Peuterey - Jcolor - Lolly Star
CALZATURE & ACCESSORI
SantoniNew Balance
CorvariCampanile
Stone HavenBrimarts
Timberland Ishikawa
SoldiniEmanuela PasseriFrancesco Milano
CarmensArmani Jeans
ASHDr Martens Florsheim
Principe di MilanoSaucony
PirelliElisabetta Franchi
COLLEZIONE BIMBO/APeuterey - Napapijri
Woolrich - Scotch & Soda Armani Junior - Siviglia
Aeronautica Militare - ColmarJeckerson - Twin Set - Soldini
U.S. Polo - To Be TooHackett London - La MartinaFrankie Garage - Fred Perry
Spitfire - Roy Roger’sTimberland - Silvian Heach