Fattori di rischio Età Sesso Fattori genetici Stile di vita Uso di contraccettivi orali Dieta...
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LE GRAVI CEREBROLESIONI LE GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE: ACQUISITE:
diagnosi, aspetti clinici e diagnosi, aspetti clinici e trattamentotrattamento
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Epidemiologia dellEpidemiologia dell’’evento evento ictaleictale
Terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e Terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasiele neoplasie
Prima causa di invaliditPrima causa di invaliditààMaggiore incidenza nella popolazione neraMaggiore incidenza nella popolazione nera
Fattori di rischioFattori di rischioEtEtààSessoSessoFattori geneticiFattori geneticiStile di vitaStile di vitaUso di contraccettivi oraliUso di contraccettivi oraliDietaDietaLivello socioLivello socio--economicoeconomicoIpertensioneIpertensionePatologia cardioPatologia cardio--circolatoriacircolatoriaDiabeteDiabeteDislipidemiaDislipidemiaElevati livelli di acido urico, proteina Elevati livelli di acido urico, proteina CC--reattivareattiva
012345678
In p
erce
nt
< 40 41 - 50 51 - 60 61 - 70 71 - 75 76 - 80
Years
Incidence
NellNell’’80% dei casi 80% dei casi èèprovocato da un provocato da un infarto cerebraleinfarto cerebrale
Nel 20% dei casi da Nel 20% dei casi da emorragie, distinte in emorragie, distinte in emorragie cerebrali emorragie cerebrali
(10(10--15%) ed 15%) ed emorragie emorragie
subaracnoideesubaracnoidee (5%)(5%)
INFARTO CEREBRALEINFARTO CEREBRALEquadro clinicoquadro clinico
Deficit neurologico focale ad esordio improvviso Deficit neurologico focale ad esordio improvviso (completo o parziale)(completo o parziale)Esordio nelle ore di vegliaEsordio nelle ore di vegliaEsordio con crisi Esordio con crisi tonicotonico--clonichecloniche (raro)(raro)
Sindrome del circolo anteriore o Sindrome del circolo anteriore o carotideocarotideo
Sindrome del circolo posteriore o Sindrome del circolo posteriore o vertebrovertebro--basilarebasilare
Sindrome basilareSindrome basilare
Sindrome del circolo anteriore o Sindrome del circolo anteriore o carotideocarotideo
Consegue allConsegue all’’occlusione occlusione trombotrombo--embolicaembolica della della carotide interna nel tratto extra o intracarotide interna nel tratto extra o intra--cranico, o cranico, o
dei suoi ramidei suoi rami
Ischemia di tutto il territorio Ischemia di tutto il territorio della CI o della ACMdella CI o della ACMIschemia delle aree corticali Ischemia delle aree corticali irrorate dallirrorate dall’’ ACMACMInfarto nel territorio dellInfarto nel territorio dell’’ACAACA
Infarto del lobo occipitaleOcclusione delle arterie talamo-perforantiLesione cerebellareIschemia del tronco cerebraleOcclusione della basilare COMPLETA
COMA
Sindrome del circolo posteriore vertebro-basilare
Comporta una sintomatologia da lesione del lobo
occipitale, del talamo, del cervelletto, del tronco
dell’encefalo
Sindrome lacunareSindrome lacunare
EmiparesiEmiparesi motoria puramotoria puraEmianestesia puraEmianestesia pura
Ictus sensitivoIctus sensitivo--motoriomotorioEmiparesi Emiparesi atassicaatassica
DisartriaDisartria--manomano goffagoffa
EMORRAGIA CEREBRALEEMORRAGIA CEREBRALEquadro clinicoquadro clinico
EE’’ dovuta alla rottura di un vaso arterioso e stravaso di dovuta alla rottura di un vaso arterioso e stravaso di sangue nel parenchima cerebrale, con possibile invasione sangue nel parenchima cerebrale, con possibile invasione dello spazio dello spazio subaracnoideosubaracnoideo o del sistema ventricolareo del sistema ventricolare
Esordio clinico indistinguibile Esordio clinico indistinguibile da quello da quello ischemicoischemico
Manifestazioni clinicheManifestazioni cliniche
Emorragia a sede tipica putaminale o capsulo-lenticolare
Emorragia atipica o ematoma intracerebraleEmorragie pontine
Emorragia cerebellareEmorragia vermiana (rara)
BASI NEUROBIOLOGICHE DEL BASI NEUROBIOLOGICHE DEL COMPENSOCOMPENSO
COSA SUCCEDE IN UN CERVELLO IN CUI COSA SUCCEDE IN UN CERVELLO IN CUI HA AGITO UNA HA AGITO UNA noxa DEVASTANTE, come accade nel caso di una grave
cerebrolesiona acquisita?
CAPACITA’ DI AUTORIPARAZIONE
ALGORITMI DI RIPARAZIONEALGORITMI DI RIPARAZIONE
Procedimenti che consentono di ottenere Procedimenti che consentono di ottenere un dato risultato eseguendo, in un un dato risultato eseguendo, in un
determinato ordine, un insieme di passi determinato ordine, un insieme di passi semplici corrispondenti ad azioni scelte semplici corrispondenti ad azioni scelte
solitamente da un insieme finitosolitamente da un insieme finito
Imput sequenza di operazioni output (soluzione)
Meccanismi di recupero funzionaleMeccanismi di recupero funzionaleAzione suppletiva di strutture superstitiAzione suppletiva di strutture superstiti
Azione vicariante di strutture con capacitAzione vicariante di strutture con capacitàà latenti latenti (ridondanza)(ridondanza)
SproutingSprouting ee plasticitplasticitàà neuronaleneuronalePenombra ischemica
COMACOMA
Nella storia è stato assimilato ad un lungo sonno, talvolta anche ad una morte transitoria.
Caratterizzato da diminuzione fino all’abolizione dello stato di coscienza e quindi delle funzioni della vita di relazione
STATO VEGETATIVOSTATO VEGETATIVOSegue sempre un iniziale periodo di coma e indica la completa perdita
della capacità di interagire con l’ambiente nonostante la possibilitàdi veglia spontanea o indotta.
Condizione cronica nella quale la coscienza di base ( vigilanza) e le funzioni vitali (respirazione, pressione sanguigna) sono generalmente
conservate malgrado l’assenza di interazione significativa con l’ambiente.
PERSISTENTEdopo almeno 1 mese dalla Menomazione, dall’evento scatenantePERMANENTE (praticamente irreversibile) dopo 12 mesi
Disordini immunologici: deficit umorali, disfunzione risposta neutrofila, defettualità del sistema reticoloendoteliale , depressione dell’immunità cellulo-mediata, decremento della risposta proliferativa delle T-cellule alla stimolazione mitogena con cellule B- indenni ;Infezioni: diminuzione delle difese immunocompetenti ( polmoniti ,sepsi urinarie,,sinusiti e colite pseudomembranosa)
Disordini autonomici: persistenti per mesi nell’ambito vegetativo:febbre (iperpiressia)ipopiressia (danno talamico)sudorazione generalizzata(caduta del meccanismo di termoregolazione ipotalamica)
Disautonomia o tempesta vegetativa :simultaneo e parossistico aumento di almeno 5 dei seguenti parametri autonomici:
•FC: tachicardia >120b/m•FR: tachipnea> 30 atti respiratori1’
•Tono muscolare: aumentato•Postura decerebrata o decorticata
•PAO (sist >160mmHg)•Sudorazione profusa•T :aumentata/ridotta
DISORDINI VEGETATIVI E TURBE DELLO STATO DI COSCIENZA
STATO VEGETATIVO:quadri clinici espressione di disautonomia e di
disordini ormonaliMalnutrizione: :dal 20 al 48%, quadro ipercatabolico per alterazioni neuroendocrineed autonomiche ( aumento della gittata cardiaca, iperventilazione, febbre , movimenti artuali, posture , infezioni ,crisi comiziali ) con aumento spesa metabolica .
Disordini ormonali: disfunzioni ipotalamiche e pituitarie (ipotiroidismo, ipoadrenalismo, ipopituituarismo,diabete insipido o ADHS)
Nel VS i sintomi possono iniziare poche ore dall’evento ovvero giorni , mesi o anni più tardi ( persistente bassa temperatura corporea,bassa frequenza cardiaca e ipotensione arteriosa, ipoglicemia, iponatremia e variazioni del volume della diuresi, lieve diminuizione della cortisolemia, del testosterone ,dell’ ormone luteinizzante, dell’ ormone follicolo-stimolante,del T3,T4 e del TSH).
* Deprivazione motoria ( Assenza del moto e Clinostatismo prolungato): - impossibilità a procurarsi il cibo - incapacità a prepararlo - inappetenza per complicanze legate ad alterazioni della masticazione, deglutizione e rallentato transito intestinale degli alimenti ( aerofagia, stipsi, fecalomi, etc.) * Deprivazione Sensoriale: - Turbe della coscienza - Turbe della comunicazione verbale - Stati depressivi - Demenza* Effetti indesiderati da farmaci somministrati: - F.A.N.S., antipiastrinici, antibiotici, psicofarmaci, diuretici, digitale, teofillinici, etc.* Problematiche socio-assistenziali: - Solitudine, isolamento, emarginazione - Nursing inadeguato
COMPROMISSIONE RESPIRATORIACOMPROMISSIONE RESPIRATORIAICTUS ANOSSIA TCE INFEZIONI EMORRAGICTUS ANOSSIA TCE INFEZIONI EMORRAGIEIE
SOFFERENZA CEREBRALE
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
ASSISTENZA VENTILATORIA PER ASSISTENZA VENTILATORIA PER IL PAZIENTE CON GCAIL PAZIENTE CON GCA
VENTILAZIONE INVASIVAVENTILAZIONE INVASIVAVENTILAZIONE NON INVASIVAVENTILAZIONE NON INVASIVA
FISIOTERAPIA RESPIRATORIA NEL FISIOTERAPIA RESPIRATORIA NEL PAZIENTE VENTILATOPAZIENTE VENTILATO
Riduce il carico di lavoro imposto sui muscoli Riduce il carico di lavoro imposto sui muscoli respiratorirespiratori
ÈÈ indispensabile: indispensabile: -- rimuovere le secrezioni bronchialirimuovere le secrezioni bronchiali-- favorire lfavorire l’’efficacia della tosse aumentando il volume efficacia della tosse aumentando il volume pretussivopretussivo del del pazientepaziente
ASSISTENZA INSPIRATORIAASSISTENZA INSPIRATORIAASSISTENZA ESPIRATORIAASSISTENZA ESPIRATORIA
PROBLEMATICHE NUTRIZIONALIPROBLEMATICHE NUTRIZIONALI
Preesistente malnutrizione per eccesso o Preesistente malnutrizione per eccesso o per difettoper difettoComparsa di disturbi della masticazioneComparsa di disturbi della masticazioneComparsa di disfagiaComparsa di disfagiaDisturbi della vigilanza e Disturbi della vigilanza e visuospazialivisuospazialiProblematiche assistenzialiProblematiche assistenzialiEtEtàà senilesenileDepressione Depressione eisolamentoeisolamento
VALUTAZIONE DELLE VALUTAZIONE DELLE PROBLEMATICHE NUTRIZIONALIPROBLEMATICHE NUTRIZIONALI
Pliche e circonferenze corporeePliche e circonferenze corporeeConta Conta linfocitarialinfocitaria e e albuminemiaalbuminemiaScarso introito alimentare (<75% del Scarso introito alimentare (<75% del fabbisogno)fabbisogno)Decremento ponderale 5%Decremento ponderale 5%
SUPPORTO NUTRIZIONALESUPPORTO NUTRIZIONALE
Prevenzione e trattamento della PEM e di Squilibri Prevenzione e trattamento della PEM e di Squilibri idroidro--elettroliticielettrolitici mediante: mediante: Dieta per Dieta per ososDieta per Dieta per osos con integratori, alimenti arricchiti, a densitcon integratori, alimenti arricchiti, a densitààmodificatamodificataNE per NE per sngsng o PEG in caso di disfagia persistente di o PEG in caso di disfagia persistente di dutatadutata > 60 giorni> 60 giorni
DISFAGIA E MALNUTRIZIONEDISFAGIA E MALNUTRIZIONE
LA DISFAGIA INDUCE O AGGRAVA LA DISFAGIA INDUCE O AGGRAVA LA MALNUTRIZIONELA MALNUTRIZIONE
LA MALNUTRIZIONE DI PER LA MALNUTRIZIONE DI PER SESE’’ PEGGIORA LAPEGGIORA LADISFAGIA E IL SUCCESSO RIABILITATIVODISFAGIA E IL SUCCESSO RIABILITATIVO
alcuni sintomi che si accompagnano alla malnutrizione possono alcuni sintomi che si accompagnano alla malnutrizione possono essere anche indicatori di presenza di disfagia in fase essere anche indicatori di presenza di disfagia in fase subclinicasubclinica: :
rifiuto del cibo, riduzione delle rifiuto del cibo, riduzione delle ingestaingesta, calo ponderale, , calo ponderale, avversione acquisita, anoressia,disidratazioneavversione acquisita, anoressia,disidratazione
SEGNI DISFAGIA OROSEGNI DISFAGIA ORO--FARINGEAFARINGEA
SCIALORREA
VOCE“UMIDA”
TOSSE
ACCESSI DI DISPNEA
RIGURGITI DAL NASO
ARRESTO DEL BOLO IN GOLA
FEBBRE
RIDUZIONE SATURAZIONE O2 >2%
DEGLUTIZIONEDEGLUTIZIONE
INPUT SENSORIALE INPUT SENSORIALE (V (V –– VII VII –– IX IX –– X)X)
CORTECCIA SENSORICORTECCIA SENSORI--MOTORIA MOTORIA
LOBO LIMBICO LOBO LIMBICO
IPOTALAMOIPOTALAMO
INSULA INSULA
NUCLEI BASE NUCLEI BASE
TALAMOTALAMO
CERVELLETTOCERVELLETTO
CENTRO CENTRO DEGLUTIZIONE DEGLUTIZIONE
TRONCO CEREBRALETRONCO CEREBRALE
OUTPUT MOTORIO OUTPUT MOTORIO (V (V -- VII VII -- IX IX -- X X -- XI XI -- XII)XII)
Alterazioni Alterazioni anatomoanatomo--patologichepatologiche della della funzione funzione deglutitoriadeglutitoria
Fase buccaleFase buccalePresenza di riflessi patologiciPresenza di riflessi patologiciRidotto Ridotto ragerage di movimento linguale lateraledi movimento linguale lateraleRidotta tensione Ridotta tensione bucaclebucacle/reazione cicatriziale/reazione cicatrizialeRidotto Ridotto rangerange di di movmentomovmento mandibolare lateralemandibolare lateraleCattivo allineamento tra mandibola e mascellaCattivo allineamento tra mandibola e mascellaRidotto Ridotto rangerange di movimento linguale verticaledi movimento linguale verticaleRidotta chiusura labialeRidotta chiusura labialeRidotto movimento linguale per la formazione del boloRidotto movimento linguale per la formazione del boloRidotto Ridotto rangerange di movimento o coordinazione linguale per di movimento o coordinazione linguale per trattenere il bolotrattenere il boloPosizione di trattenimento del bolo anormalePosizione di trattenimento del bolo anormaleRidotta sensibilitRidotta sensibilitàà oraleorale
Alterazioni Alterazioni anatomoanatomo--patologichepatologiche della della funzione funzione deglutitoriadeglutitoria
Fase oraleFase oraletagliare – sminuzzare (mov, mandibola)
impastare e rendere coesivo e scivoloso il bolo (saliva – lingua)separare alimenti a diversa consistenza
senso (gusto – tatto – temp – senso posiz)progressione del bolo (lingua)
detersionerespirazione – comunicazione
Aprassia della deglutizioneRidotta elevazione linguale
Ridotto o disorganizzato movimento linguale antero-posterioreContorno linguale cicatriziale
Ridotta tensione buccaleRidotta abilità di chiusura linguo-palatale laterale
Fase della DEGLUTIZIONE RIFLESSA
ZONA TRIGGER :PILASTRI PALATINI OROFARINGE BASE LINGUA CORDE VOCALI
FASE della DEGLUTIZIONE FARINGEAFASE della DEGLUTIZIONE FARINGEA
< 1 SEC
SPINTA LINGUALE
CHIUSURA CAVITA’ NASALE
INIZIO PERISTALSI FARINGEA
INNALZAMENTO LARINGE
CHIUSURA VIE AEREE
Ritardo di innesco del riflesso della deglutizione
Assenza del riflesso della deglutizione
Insufficiente chiusura dello sfintere velo-faringeo
Paralisi faringea unilaterale
FASE faringea
CHIUSURA CHIUSURA CORDE CORDE VOCALI VOCALI FALSE E FALSE E VEREVERE
Fase esofagea e gastricaFase esofagea e gastrica
Trattamento riabilitativoTrattamento riabilitativoProscrizione dei riflessi patologiciProscrizione dei riflessi patologiciPosture di compenso e manovre Posture di compenso e manovre deglutitoriedeglutitorieModificazioni delle caratteristiche Modificazioni delle caratteristiche reologichereologichedei cibidei cibiStimolazione sensoriale e rinforzo muscolareStimolazione sensoriale e rinforzo muscolareProgramma di svezzamentoProgramma di svezzamento
Il paziente Il paziente disfagicodisfagico con grave con grave cerebrolesionecerebrolesione acquisita necessita di un acquisita necessita di un intervento programmato e responsabile da intervento programmato e responsabile da parte di personale esperto.parte di personale esperto.
La disfagia può essere evento reversibile e La disfagia può essere evento reversibile e per questo il trattamento deve essere per questo il trattamento deve essere quanto piquanto piùù precoce possibileprecoce possibile
TURBE DEL LINGUAGGIOTURBE DEL LINGUAGGIO
Afasia Afasia
Disturbo non evolutivo del linguaggio volontario, conseguente a lesione
cerebrale, compromettente la comunicazione interpersonale di stati
psichici che avviene attraverso segni multimodali, secondo convenzioni
proprie di ogni comunità etnico-linguistica.
Afasia globaleAfasia globale
Eloquio non fluente formato da stereotipie verbali, cioè da fonemi, sillabe,
parole o frasi che l’afasico ripete in ogni circostanza in quantità più o
meno abbondante. La comprensione verbale è gravemente alterata;
ripetizione, scrittura e lettura sono impossibili.
Afasia di Afasia di BrocaBrocaEloquio non fluente, con marcate difficoltEloquio non fluente, con marcate difficoltàà ad iniziare a parlare e ad iniziare a parlare e produzione di frasi molto piproduzione di frasi molto piùù brevi del normale, per frequenti pause. brevi del normale, per frequenti pause. La comprensione uditiva La comprensione uditiva èè per definizione , non gravemente per definizione , non gravemente deficitaria, pur potendosi presentare disturbi a tutti i livellideficitaria, pur potendosi presentare disturbi a tutti i livelli di di integrazione del linguaggio.integrazione del linguaggio.
Afasia di Afasia di WernickeWernickeLL’’espressione spontanea espressione spontanea èè fluente e priva di disturbi articolari e consiste in fluente e priva di disturbi articolari e consiste in genere, in un sovrabbondante gergo con genere, in un sovrabbondante gergo con parafasieparafasie fonemichefonemiche, semantiche e , semantiche e verbali , verbali , anomieanomie e neologismi, dei quali il paziente e inconsapevole artefice e neologismi, dei quali il paziente e inconsapevole artefice ((anosognosiaanosognosia).).LL’’efficacia comunicativa di tale efficacia comunicativa di tale tipo di produzione verbale tipo di produzione verbale èè scarsa scarsa o nulla, mentre la prosodia o nulla, mentre la prosodia èèconservata. conservata. La comprensione La comprensione uditivouditivo--verbaleverbalee del linguaggio scritto e del linguaggio scritto èècompromessa, anche moltocompromessa, anche moltogravemente.gravemente.
ALTERAZIONI DEL TONO ALTERAZIONI DEL TONO MUSCOLAREMUSCOLARE
Valutazione di:tono muscolareriflessi profondi
risposte motorie allo stimolo doloroso.Le risposte inappropriate sono: la rigidità decorticata e la rigidità decerebrata
Tono muscolare: sensazione di resistenza avvertita mentre si mobilizza una articolazione lungo l’arco di movimento, con il soggetto che cerca di stare rilasciato
La SPASTICITA’ è un segno rilevato dalla valutazione clinica durante la mobilizzazione passiva dei segmenti degli arti
Fasi cronologicamente sequenziali del possibile recupero post stroke(Brunnstrom)
I Fase - flaccidità, nessun movimento possibile
II Fase : iniziale sviluppo delle spasticità e delle sinergie di base od alcune loro componenti possono apparire come reazioni associate; possibile presenza di movimenti volontari accennati;
III Fase acquisizione del controllo volontario delle sinergie di base anche se realizzate parzialmente; la spasticità diviene marcata;
IV Fase : possibilit: possibilitàà di realizzare alcune combinazioni di movimenti che non seguono di realizzare alcune combinazioni di movimenti che non seguono gli gli schemi delle sinergie di base (inizialmente con difficoltschemi delle sinergie di base (inizialmente con difficoltàà e successivamente pie successivamente piùù facilmente), facilmente), la spasticitla spasticitàà comincia a diminuire;comincia a diminuire;
V FaseV Fase : si apprendono combinazioni di movimenti pi: si apprendono combinazioni di movimenti piùù vari e pivari e piùù difficili dato che le difficili dato che le sinergie di base perdono la loro dominanza sulle attivitsinergie di base perdono la loro dominanza sulle attivitàà motorie; la spasticitmotorie; la spasticitàà continua a continua a diminuire;diminuire;
VI FaseVI Fase scomparsa della spasticitscomparsa della spasticitàà, possibilit, possibilitàà di movimenti isolati; la coordinazione di movimenti isolati; la coordinazione motoria si avvicina alla normalitmotoria si avvicina alla normalitàà;;
VII FaseVII Fase : funzione motoria normale: funzione motoria normale
3 mg/Kg3 mg/Kg25 mg25 mgDantroleneDantroleneOrfenadrinaOrfenadrina
TimoxamminaTimoxammina0.5 mg/Kg0.5 mg/Kg36 mg36 mg4 mg4 mgCiproeptadinaCiproeptadina
ClonidinaClonidina ((intratecaleintratecale))0.1 mg x 40.1 mg x 40.05mg x 20.05mg x 2ClonidinaClonidina (per (per osos))45 mg / Kg45 mg / KgProgabideProgabide
50 mg /Kg50 mg /KgPiracetamPiracetam3 mg3 mg0.5 mg0.5 mgClonazepamClonazepam
3030--60 mg60 mg10 mg x 310 mg x 3KetazolamKetazolam600UM600UMTossina Tossina BotulinicaBotulinica
0.8 mg/kg0.8 mg/kg60 mg60 mg22--5 mg x 25 mg x 2DiazepamDiazepam36 mg36 mg2 2 ––4 mg4 mgTizanidinaTizanidina
3030--60 mg60 mg80 mg80 mg5 mg x 35 mg x 3Baclofene (per Baclofene (per osos))500500--1000ug1000ug25 25 ugugBaclofene (Baclofene (intratecaleintratecale))
Massimo nei bambiniMassimo nei bambiniMassimoMassimoInizialeInizialeFarmacoFarmaco
DOSAGGIO/DIE DEGLI ANTISPASTICI
TERAPIA CON TOSSINA BOTULINICA
Produce una paralisi bloccando l'emissionepresinaptica di Ach con una denervazione
chimica reversibile della fibra muscolare
Poiché la denervazione chimica è reversibile, essendo il muscolo progressivamente reinnervato
dal nerve sproutings, la tossina botulinica ha effetti temporanei
Agisce selettivamente a livello molecolare interagendo,
secondo il tipo, con proteine presenti nella membrana
plasmatica delle terminazioni nervose essenziali nel
meccanismo di rilascio delle vescicole sinaptiche.
L'effetto è una esocitosi "regolata" in risposta ad una
depolarizzazione elettrica
Trattamento della spasticitTrattamento della spasticitàà
StretchingStretching dei muscoli coinvoltidei muscoli coinvoltiRinforzo dei muscoli antagonistiRinforzo dei muscoli antagonistiControllo muscolare segmentale e globaleControllo muscolare segmentale e globaleUtilizzo di Utilizzo di ortesiortesiBendaggio funzionaleBendaggio funzionaleOrtesiOrtesi con funzioni inibitoriecon funzioni inibitorieTENS a 100HZ + antispastico oraleTENS a 100HZ + antispastico orale
IL DOLOREIL DOLORE
costantecostantecronicocronicoavvilenteavvilentedisabilitantedisabilitantepoco o affatto poco o affatto responsivoresponsivo alle comuni alle comuni
terapie antalgicheterapie antalgiche
ELEMENTI ESSENZIALI PER UNELEMENTI ESSENZIALI PER UN’’ASSISTENZA ASSISTENZA RIABILITATIVA APPROPRIATARIABILITATIVA APPROPRIATA
In fase acuta lIn fase acuta l’’intervento riabilitativo deve essere attivato intervento riabilitativo deve essere attivato precocementeprecocemente allo scopo di prevenire i danni secondari, allo scopo di prevenire i danni secondari, minimizzare le menomazioni e facilitare la ripresa di contatto cminimizzare le menomazioni e facilitare la ripresa di contatto con on ll’’ambienteambiente
Per essere trasferiti dalle unitPer essere trasferiti dalle unitàà di terapia intensiva a quelle di terapia intensiva a quelle riabilitative, riabilitative, èè necessaria necessaria stabilitstabilitàà cardiocircolatoria, respiro cardiocircolatoria, respiro autonomo anche se in O2 terapia e assenza di stato setticoautonomo anche se in O2 terapia e assenza di stato settico
La presenza di La presenza di cannula tracheostomica,cannula tracheostomica,CVC, CVC, sngsng o PEGo PEG non devono essere non devono essere considerate controindicazioni considerate controindicazioni al trasferimentoal trasferimento
TRATTAMENTO RIABILITATIVO IN TRATTAMENTO RIABILITATIVO IN FASE ACUTAFASE ACUTA
Variazioni posturali periodiche e mobilizzazione passiva Variazioni posturali periodiche e mobilizzazione passiva pluriarticolarepluriarticolare
Monitoraggio strutturato della Monitoraggio strutturato della responsivitresponsivitàà e ambiente e ambiente favorevole al manifestarsi delle prime capacitfavorevole al manifestarsi delle prime capacitàà di di espressioneespressione
Riabilitazione respiratoria per il drenaggio delle Riabilitazione respiratoria per il drenaggio delle secrezionisecrezioni
Omogeneizzazione allOmogeneizzazione all’’interno del team che ha in carico il interno del team che ha in carico il paziente, del tipo di informazione alla famiglia e dei paziente, del tipo di informazione alla famiglia e dei supporti psicologici e logisticisupporti psicologici e logistici
Già nelle prime fasi di remissione della sindrome apallica è indicatala verticalizzazione del paziente ottenibile mediante utilizzo di un tavoloda statica. Il passaggio dalla posizione di clinostatismo a quella ortostatica (test del tilt table) deve essere graduale
E’ necessario in questa fase il monitoraggio della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca allo scopo di prevenire crisi di ipotensioneortostatica
L’intervento riabilitativo di altissima specializzazione ed a valenza multidisciplinare, dovrà mirare, con la compartecipazione del SNV, a facilitare la superficializzazione della coscienza ed a favorire i primi contatti ambientali dell’individuo in stato di coma