Seminario ANCI – Legautonomie Regione E-RSeminario ANCI – Legautonomie Regione E-R

“Le forme pubbliche di “Le forme pubbliche di gestione aziendale dei servizi gestione aziendale dei servizi

alla persona”alla persona”Prof. Alceste Santuari Prof. Alceste Santuari (Ph.D. Law – Cantab)(Ph.D. Law – Cantab)

Docente di Diritto Amministrativo dei Servizi Sociali Docente di Diritto Amministrativo dei Servizi Sociali nell’Università di Trento nell’Università di Trento

alceste.santuari@unitn.it

ELEMENTI DI CONTESTOELEMENTI DI CONTESTO I DIRITTI SOCIALI E I LIVELLI I DIRITTI SOCIALI E I LIVELLI

ESSENZIALIESSENZIALI •• LA COMPARTECIPAZIONE LA COMPARTECIPAZIONE

ALLA SPESA DEI SERVIZI DA ALLA SPESA DEI SERVIZI DA PARTE DEGLI UTENTIPARTE DEGLI UTENTI

•• L’INTEGRAZIONE DELLE L’INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE E L’INTEGRAZIONE POLITICHE E L’INTEGRAZIONE

SOCIO SANITARIASOCIO SANITARIA

I CONCETTI CHIAVEI CONCETTI CHIAVE EFFICIENZAEFFICIENZA EFFICACIAEFFICACIA

ECONOMICITA'ECONOMICITA' QUALITA'QUALITA'

SOSTENIBILITA'SOSTENIBILITA' SUSSIDIARIETA'SUSSIDIARIETA'

CONCORRENZA E MERCATOCONCORRENZA E MERCATO SERVIZI SOCIALI DI INTERESSE SERVIZI SOCIALI DI INTERESSE

GENERALEGENERALE

IL CONTESTO UEIL CONTESTO UE

IL LIBRO BIANCO SUI SERVIZI DI IL LIBRO BIANCO SUI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE (2004):INTERESSE GENERALE (2004):

VICINI AI BISOGNI DEGLI UTENTIVICINI AI BISOGNI DEGLI UTENTI RISPETTARE LA DIVERSITA' DEI RISPETTARE LA DIVERSITA' DEI

SERVIZISERVIZI REALIZZARE UN ALTO LIVELLO REALIZZARE UN ALTO LIVELLO

QUALITATIVO, DI AFFIDABILITA' E DI QUALITATIVO, DI AFFIDABILITA' E DI SICUREZZASICUREZZA

ASSICURARE UN EQUO ASSICURARE UN EQUO TRATTAMENTO E ACCESSO TRATTAMENTO E ACCESSO

UNIVERSALEUNIVERSALE

SERVIZI UNIVERSALISERVIZI UNIVERSALICONTINUICONTINUI

ACCESSIBILIACCESSIBILIDI QUALITA’DI QUALITA’

TUTELA DEGLI UTENTITUTELA DEGLI UTENTI

COMUNICAZIONE DELLA COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA COMMISSIONE EUROPEA

26 APRILE 2006 26 APRILE 2006 (COM (2006) 177 def.)(COM (2006) 177 def.)

I SERVIZI SOCIALI DI I SERVIZI SOCIALI DI INTERESSE GENERALE INTERESSE GENERALE

NELL’UNIONE EUROPEANELL’UNIONE EUROPEA

CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVECARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE PRINCIPIO DI SOLIDARIETA’: NON PRINCIPIO DI SOLIDARIETA’: NON

SELEZIONE DEI RISCHI OVVERO SELEZIONE DEI RISCHI OVVERO ASSENZA, SU BASE INDIVIDUALE, DI ASSENZA, SU BASE INDIVIDUALE, DI

EQUIVALENZA TRA CONTRIBUTI E EQUIVALENZA TRA CONTRIBUTI E BENEFICIBENEFICI

ESAURIENTI E PERSONALIZZATIESAURIENTI E PERSONALIZZATI GARANTISCONO I DIRITTI GARANTISCONO I DIRITTI

FONDAMENTALI E TUTELANO I PIU’ FONDAMENTALI E TUTELANO I PIU’ DEBOLIDEBOLI

FORTEMENTE RADICATI NELLE FORTEMENTE RADICATI NELLE COMUNITA’ LOCALICOMUNITA’ LOCALI

COMUNICAZIONE DELLA COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEACOMMISSIONE EUROPEA

20 NOVEMBRE 2007 20 NOVEMBRE 2007 COM(2007) 725 DEF.COM(2007) 725 DEF.

““I SERVIZI DI INTERESSE GENERALE, I SERVIZI DI INTERESSE GENERALE, COMPRESI I SERVIZI SOCIALI DI COMPRESI I SERVIZI SOCIALI DI

INTERESSE GENERALE: UN NUOVO INTERESSE GENERALE: UN NUOVO IMPEGNO EUROPEO”IMPEGNO EUROPEO”

DIRETTIVA RELATIVA AI SERVIZI NEL DIRETTIVA RELATIVA AI SERVIZI NEL MERCATO INTERNOMERCATO INTERNO 2006/123/CE 2006/123/CE

12 DICEMBRE 200612 DICEMBRE 2006EE

D.LGS. N. 59/2010 (DI RECEPIMENTO):SERVIZI SOCIALISERVIZI SOCIALI

SERVIZI SANITARISERVIZI SANITARISONO ESCLUSI SONO ESCLUSI

COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE COMMISSIONE EUROPEACOMMISSIONE EUROPEA

2 LUGLIO 2008: 2 LUGLIO 2008: PRIMO RAPPORTO PRIMO RAPPORTO

BIENNALE SUI SERVIZI BIENNALE SUI SERVIZI SOCIALI D INTERESSE SOCIALI D INTERESSE

GENERALEGENERALE

PROPOSTA DI PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL RISOLUZIONE DEL

PARLAMENTO EUROPEO PARLAMENTO EUROPEO SUL FUTURO DEI SUL FUTURO DEI

SERVIZI SOCIALI DI SERVIZI SOCIALI DI INTERESSE GENERALE INTERESSE GENERALE

(2009/2222(INI))(2009/2222(INI))

I SSIGI SSIG LORO UTENTI E FORNITORI DIVERSI DAI LORO UTENTI E FORNITORI DIVERSI DAI

SIGSIG COMPRENDONO REGIMI OBBLIGATORI O COMPRENDONO REGIMI OBBLIGATORI O

INTEGRATIVI DI SICUREZZA SOCIALE E INTEGRATIVI DI SICUREZZA SOCIALE E SERVIZI UNIVERSALI PER MIGLIORARE SERVIZI UNIVERSALI PER MIGLIORARE

LA QUALITA’ DI VITA DI TUTTILA QUALITA’ DI VITA DI TUTTI SVOLGONO RUOLO PREVENTIVO DI SVOLGONO RUOLO PREVENTIVO DI

COESIONE E INCLUSIONE SOCIALE COESIONE E INCLUSIONE SOCIALE RENDONO CONCRETI I DIRITTI RENDONO CONCRETI I DIRITTI FONDAMENTALI PREVISTI DALLA FONDAMENTALI PREVISTI DALLA

CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALICARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI

COMMISSIONE EUROPEA:COMMISSIONE EUROPEA:SECONDA RELAZIONE SECONDA RELAZIONE BIENNALE SUI SERVIZI BIENNALE SUI SERVIZI SOCIALI DI INTERESSE SOCIALI DI INTERESSE

GENERALE GENERALE SEC(2010)1284SEC(2010)1284

ALCUNI CONTENUTIALCUNI CONTENUTI NO PRIVATIZZAZIONE, DEREGULATION NO PRIVATIZZAZIONE, DEREGULATION

O LIBERALIZZAZIONE PER I SERVIZI O LIBERALIZZAZIONE PER I SERVIZI SOCIALISOCIALI

NO ALLE GARE AL MAX RIBASSONO ALLE GARE AL MAX RIBASSO ART. 106 TFUE: APPLICAZIONE REGOLE ART. 106 TFUE: APPLICAZIONE REGOLE

SULLA CONCORRENZA SI’, MA SULLA CONCORRENZA SI’, MA ATTENZIONE AI COMPITI SPECIFICI ATTENZIONE AI COMPITI SPECIFICI

AFFIDATI AL SOGGETTO EROGATOREAFFIDATI AL SOGGETTO EROGATORE POSSIBILI DIRITTI DI ESCLUSIVA POSSIBILI DIRITTI DI ESCLUSIVA

(CONCESSIONE)(CONCESSIONE)

RELAZIONE SUL FUTURO DEI SERVIZI RELAZIONE SUL FUTURO DEI SERVIZI SOCIALI DI INTERESSE GENERALESOCIALI DI INTERESSE GENERALE

COMMISSIONE PER COMMISSIONE PER L’OCCUPAZIONE E GLI L’OCCUPAZIONE E GLI

AFFARI SOCIALIAFFARI SOCIALI14 GIUGNO 2011:14 GIUGNO 2011:

INCERTEZZA GIURIDICA = INCERTEZZA GIURIDICA = INEFFICACIA NELL’APPLICAZIONE DEI INEFFICACIA NELL’APPLICAZIONE DEI

LIVELLI ESSENZIALI DELLE LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONIPRESTAZIONI

RAPPORTI TRA LA DISCIPLINA RAPPORTI TRA LA DISCIPLINA DEGLI APPALTI PUBBLICI DI DEGLI APPALTI PUBBLICI DI

SERVIZI E L’AFFIDAMENTO DI SERVIZI E L’AFFIDAMENTO DI SERVIZI NEL SETTORE SOCIO-SERVIZI NEL SETTORE SOCIO-

ASSISTENZIALE E SOCIO-ASSISTENZIALE E SOCIO-SANITARIO:SANITARIO:

-) L. 328/2000-) L. 328/2000-) DPCM 30 MARZO 2001-) DPCM 30 MARZO 2001

-) CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI -) CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI (ALLEGATO 2B)(ALLEGATO 2B)

SISTEMA DELL’ACCREDITAMENTOSISTEMA DELL’ACCREDITAMENTO

SERVIZI A RILEVANZA SERVIZI A RILEVANZA ECONOMICA E ECONOMICA E

IMPRENDITORIALEIMPRENDITORIALE• ATTIVITA’ POTENZIALMENTE ATTIVITA’ POTENZIALMENTE

PRODUTTIVE DI UTILIPRODUTTIVE DI UTILI• CONCORRENZA CONCORRENZA

(“PER” E “NEL” MERCATO”)(“PER” E “NEL” MERCATO”)

SERVIZI SOCIALISERVIZI SOCIALI POSSONO ESSERE SERVIZI CON POSSONO ESSERE SERVIZI CON

CONTENUTO ECONOMICOCONTENUTO ECONOMICO MA NON SONO ASSOGGETTABILI MA NON SONO ASSOGGETTABILI

NATURALITER ALLE REGOLE DEL NATURALITER ALLE REGOLE DEL MERCATOMERCATO

MAGGIORI SPAZI DI AUTONOMIA MAGGIORI SPAZI DI AUTONOMIA IN CAPO AGLI ENTI LOCALI CIRCA IN CAPO AGLI ENTI LOCALI CIRCA

LE FORMULE DI GESTIONELE FORMULE DI GESTIONE

UNA DISTINZIONE ESSENZIALEUNA DISTINZIONE ESSENZIALEIL LIVELLO ISTITUZIONALE IL LIVELLO ISTITUZIONALE

E’ DIVERSO DALLA E’ DIVERSO DALLA FORMA/E GESTIONALE/I FORMA/E GESTIONALE/I ED ORGANIZZATIVA/EED ORGANIZZATIVA/E

T.U. ENTI LOCALI ART. 112, 1° T.U. ENTI LOCALI ART. 112, 1° commacomma

ENTI LOCALI ENTI LOCALI PROVVEDONOPROVVEDONO ALLA GESTIONE DEI SERVIZI ALLA GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI CHE ABBIANO PER PUBBLICI CHE ABBIANO PER OGGETTO PRODUZIONE DI OGGETTO PRODUZIONE DI

BENI ED ATTIVITA’ RIVOLTE A BENI ED ATTIVITA’ RIVOLTE A REALIZZARE FINI SOCIALI E A REALIZZARE FINI SOCIALI E A PROMUOVERE LO SVILUPPO PROMUOVERE LO SVILUPPO ECONOMICO E CIVILE DELLE ECONOMICO E CIVILE DELLE

COMUNITA’ LOCALICOMUNITA’ LOCALI

L’EVOLUZIONE DELLE FORME GIURIDICO-L’EVOLUZIONE DELLE FORME GIURIDICO-ORGANIZZATIVEORGANIZZATIVE

DAL NUMERO CHIUSO AD UNA DAL NUMERO CHIUSO AD UNA VASTA GAMMA DI OPZIONI VASTA GAMMA DI OPZIONI GIURIDICO-ORGANIZZATIVEGIURIDICO-ORGANIZZATIVE

DA FORME (UNICAMENTE) DI DA FORME (UNICAMENTE) DI DIRITTO PUBBLICO A FORME DI DIRITTO PUBBLICO A FORME DI

DIRITTO PRIVATO / MISTODIRITTO PRIVATO / MISTO IMPIEGO ANCHE DI IMPIEGO ANCHE DI

ORGANIZZAZIONI NON PROFITORGANIZZAZIONI NON PROFIT

GLI ATTUALI VINCOLI NORMATIVIGLI ATTUALI VINCOLI NORMATIVI ART. 9, D.L. N. 95/2012:ART. 9, D.L. N. 95/2012:

DIVIETO PER GLI EE.LL. DI ISTITUIRE DIVIETO PER GLI EE.LL. DI ISTITUIRE AGENZIE, ORGANISMI DI AGENZIE, ORGANISMI DI

QUALUNQUE FORMA GIURIDICA, QUALUNQUE FORMA GIURIDICA, DIVIETO CHE COMPRENDE ANCHE LA DIVIETO CHE COMPRENDE ANCHE LA

FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONEFONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE VALE ANCHE PER LE ASP E/O PER LE VALE ANCHE PER LE ASP E/O PER LE

AZIENDE SPECIALI CHE GESTISCONO AZIENDE SPECIALI CHE GESTISCONO SERVIZI SOCIOSANITARI?SERVIZI SOCIOSANITARI?

FONDAZIONI: CARATTERIFONDAZIONI: CARATTERI• ELEMENTO PATRIMONIALEELEMENTO PATRIMONIALE• PERPETUITA’ DELLO SCOPOPERPETUITA’ DELLO SCOPO

• CONTROLLI DA PARTE CONTROLLI DA PARTE DELLA P.A.DELLA P.A.

• AGILITA’ GESTIONALEAGILITA’ GESTIONALE• ATTIVITA’ ATTIVITA’

IMPRENDITORIALE IMPRENDITORIALE • VERSATILITA’ DI IMPIEGOVERSATILITA’ DI IMPIEGO

FONDAZIONE DI FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONEPARTECIPAZIONE

• ELEMENTI ASSOCIATIVI + ELEMENTI ASSOCIATIVI + FONDAZIONALIFONDAZIONALI

• ASSEMBLEA DEI FONDATORI ASSEMBLEA DEI FONDATORI (ELEGGONO MEMBRI DEL CDA)(ELEGGONO MEMBRI DEL CDA)

• PRESENZA ENTI PUBBLICI E PRIVATI PRESENZA ENTI PUBBLICI E PRIVATI (NON PROFIT E FOR PROFIT)(NON PROFIT E FOR PROFIT)

• PREVISIONE DI ORGANI DI PREVISIONE DI ORGANI DI GARANZIA PER GLI EE.PP.GARANZIA PER GLI EE.PP.

• PATRIMONIO INIZIALE E PATRIMONIO INIZIALE E CONTRIBUTI ANNUALICONTRIBUTI ANNUALI

• GESTIONE SERVIZI SOCIO-SANITARIGESTIONE SERVIZI SOCIO-SANITARI

L’AZIENDA SPECIALEL’AZIENDA SPECIALE ENTE STRUMENTALE DELL’ENTE LOCALE

DOTATO DI PERSONALITÀ GIURIDICA, DI AUTONOMIA IMPRENDITORIALE E DI PROPRIO

STATUTO, APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE O PROVINCIALE” (L. 142/1990,

ART. 23, COMMA 1). L’AZIENDA SPECIALE È STATA, DUNQUE, INDIVIDUATA QUALE MODELLO DI GESTIONE DI SERVIZI A RILEVANZA PUBBLICA, CUI FARE

RICORSO “ANCHE PER LA GESTIONE DI PIÙ SERVIZI DI RILEVANZA ECONOMICA ED

IMPRENDITORIALE” (L. 142/1990, ART. 22, COMMA 3, LETT. C).

LA PREVISIONE È STATA, SUCCESSIVAMENTE, RIPRODOTTA NELL’ART. 114 DEL T.U.E.L. CHE HA ABROGATO LA PRECEDENTE LEGGE N. 142/1990

IL COMUNE: CONFERISCE IL CAPITALE DI DOTAZIONE;

DESIGNA I MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE;

DETERMINA LE FINALITÀ E GLI INDIRIZZI; APPROVA GLI ATTI FONDAMENTALI

DELL’AZIENDA, QUALI IL PIANO PROGRAMMA E IL CONTRATTO DI SERVIZIO;

ESERCITA LA VIGILANZA E LA VERIFICA SUI RISULTATI DI GESTIONE;

PUÒ COPRIRE LE EVENTUALI PERDITE DI BILANCIO.

L’AZIENDA SPECIALE PUÒ ESERCITARE LE L’AZIENDA SPECIALE PUÒ ESERCITARE LE ATTIVITÀ AD ESSA AFFIDATE DALLO STATUTO ATTIVITÀ AD ESSA AFFIDATE DALLO STATUTO

ANCHE AL DI FUORI DEL TERRITORIO ANCHE AL DI FUORI DEL TERRITORIO COMUNALE, MA SOLTANTO SULLA BASE DI COMUNALE, MA SOLTANTO SULLA BASE DI

SPECIFICHE CONVENZIONI TRA ENTI LOCALI, SPECIFICHE CONVENZIONI TRA ENTI LOCALI, NELL’AMBITO DELLE QUALI I COMUNI NELL’AMBITO DELLE QUALI I COMUNI

DISPONGONO L’AFFIDAMENTO DI TALUNI DISPONGONO L’AFFIDAMENTO DI TALUNI SERVIZI ALL’AZIENDA SPECIALE. SERVIZI ALL’AZIENDA SPECIALE.

NELL’AMBITO DELLA PROPRIA CAPACITÀ NELL’AMBITO DELLA PROPRIA CAPACITÀ GIURIDICA GENERALE, L’AZIENDA SPECIALE GIURIDICA GENERALE, L’AZIENDA SPECIALE

PUÒ, INOLTRE, COSTITUIRE OVVERO PUÒ, INOLTRE, COSTITUIRE OVVERO PARTECIPARE AD ENTI, ASSOCIAZIONI, PARTECIPARE AD ENTI, ASSOCIAZIONI,

CONSORZI ANCHE TEMPORANEI, A SOCIETÀ A CONSORZI ANCHE TEMPORANEI, A SOCIETÀ A CAPITALE PUBBLICO, PRIVATO O MISTO CAPITALE PUBBLICO, PRIVATO O MISTO AVENTI FINALITÀ ANALOGHE A QUELLE AVENTI FINALITÀ ANALOGHE A QUELLE

DELL’AZIENDA STESSA. DELL’AZIENDA STESSA.

L’AZIENDA PUÒ, ALTRESÌ, L’AZIENDA PUÒ, ALTRESÌ, COSTITUIRE, CON ALTRE SOCIETÀ ED COSTITUIRE, CON ALTRE SOCIETÀ ED

ENTI, RAGGRUPPAMENTI ENTI, RAGGRUPPAMENTI TEMPORANEI DI IMPRESA AL FINE DI TEMPORANEI DI IMPRESA AL FINE DI PARTECIPARE A GARE, CONCORSI, PARTECIPARE A GARE, CONCORSI,

APPALTI, LICITAZIONI PRIVATE APPALTI, LICITAZIONI PRIVATE EFFETTUATE DA ENTI PUBBLICI PER EFFETTUATE DA ENTI PUBBLICI PER

L’AFFIDAMENTO DI SERVIZI L’AFFIDAMENTO DI SERVIZI RIENTRANTI NELL’AMBITO DELLA RIENTRANTI NELL’AMBITO DELLA

PROPRIA ATTIVITÀ.PROPRIA ATTIVITÀ.

SINTESISINTESIL’AZIENDA SPECIALE IDENTIFICA UNA REALTÀ L’AZIENDA SPECIALE IDENTIFICA UNA REALTÀ

ORGANIZZATIVA CARATTERIZZATA DA:ORGANIZZATIVA CARATTERIZZATA DA: DIMENSIONE AZIENDALE;DIMENSIONE AZIENDALE;

STRETTO RACCORDO FRA PRESIDENTE E STRETTO RACCORDO FRA PRESIDENTE E CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DA UN CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DA UN

LATO, E DIREZIONE GESTIONALE, LATO, E DIREZIONE GESTIONALE, DALL’ALTRO;DALL’ALTRO;

STRUMENTALITÀ DELL’AZIENDA RISPETTO STRUMENTALITÀ DELL’AZIENDA RISPETTO ALLE LINEE DI INDIRIZZO IMPARTITE ALLE LINEE DI INDIRIZZO IMPARTITE

DALL’/DAGLI EE.LL.;DALL’/DAGLI EE.LL.; POTENZIALE EXTRATERRITORIALITÀ POTENZIALE EXTRATERRITORIALITÀ

DEI/DELLE SERVIZI/ATTIVITÀ.DEI/DELLE SERVIZI/ATTIVITÀ.

AZIENDA SPECIALE CONSORTILEAZIENDA SPECIALE CONSORTILE NATURA GIURIDICA: CONSORZIO

HA PERSONALITÀ GIURIDICA DI DIRITTO PUBBLICO A NORMA DEL COMBINATO DISPOSTO DELL’ART. 23, COMMA 1 E DELL’ART. 25, COMMA PRIMA, DELLA

LEGGE 142/1990” IN LUOGO DEI COMUNI PUO’ AVERE COME DOMINUS L’UNIONE DEI COMUNI

(E QUINDI PARAGONATA ALL’AZ. SPECIALE “MONOCOMUNALE”)

ALLA STESSA STREGUA DELL’AZIENDA SPECIALE “MONOCOMUNALE”,

L’AZIENDA SPECIALE CONSORTILE È DEFINITA DALLA PIENA AUTONOMIA IMPRENDITORIALE, FUNZIONALE ED

ORGANIZZATIVA. SONO, PERTANTO, LE DISPOSIZIONI DELL’ART. 114 TUEL CHE SI APPLICANO ALLE AZIENDE SPECIALI CONSORTILI, AI

SENSI DELL’ART. 31 DEL MEDESIMO TESTO UNICO, CHE HA RIPRODOTTO QUANTO GIÀ PREVISTO NELL’ART. 22

DELLA LEGGE N. 142/1990.

I CONSORZI DI FUNZIONII CONSORZI DI FUNZIONI PER LE ATTIVITÀ SVOLTE, L’AZIENDA PER LE ATTIVITÀ SVOLTE, L’AZIENDA CONSORTILE PUÒ CONFIGURARSI QUALE CONSORTILE PUÒ CONFIGURARSI QUALE

CONSORZIO PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI CONSORZIO PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI SERVIZI O DI FUNZIONI. SERVIZI O DI FUNZIONI.

ART. 2, COMMA 186, LETT. E) L. 23.12.2009, N. ART. 2, COMMA 186, LETT. E) L. 23.12.2009, N. 191 (LEGGE FINANZIARIA 2010), COME 191 (LEGGE FINANZIARIA 2010), COME

MODIFICATO DAL D.L. 25 GENNAIO 2010, N. 2, MODIFICATO DAL D.L. 25 GENNAIO 2010, N. 2, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA L. 26 CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA L. 26

MARZO 2010, N. 42, DISPONE, AL FINE DEL MARZO 2010, N. 42, DISPONE, AL FINE DEL COORDINAMENTO DELLA FINANZA PUBBLICA E COORDINAMENTO DELLA FINANZA PUBBLICA E PER IL CONTENIMENTO DELLA SPESA PUBBLICA, PER IL CONTENIMENTO DELLA SPESA PUBBLICA, LA SOPPRESSIONE DEI CONSORZI DI FUNZIONI LA SOPPRESSIONE DEI CONSORZI DI FUNZIONI

TRA GLI ENTI LOCALI, AD ECCEZIONE DEI BACINI TRA GLI ENTI LOCALI, AD ECCEZIONE DEI BACINI IMBRIFERI MONTANI.IMBRIFERI MONTANI.

DEROGADEROGA NON SONO DESTINATI ALLA

SOPPRESSIONE I CONSORZI TRA ENTI LOCALI CHE GESTISCONO

SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI, IN QUANTO CONSIDERATI QUALI

FORMULE ASSUNTE, A SEGUITO DI APPOSITA VALUTAZIONE

ECONOMICO-ORGANIZZATIVA DAGLI ENTI LOCALI, PER LA

GESTIONE A PAREGGIO (RECTIUS: AI SENSI DELL’ART. 114, COMMA 4 TUEL SULLE AZIENDE SPECIALI).

MENTRE, QUINDI, LE FUNZIONI DEVONO ESSERE GARANTITE IN

QUANTO I COMUNI DEVONO NECESSARIAMENTE SVOLGERE LE

STESSE IN FAVORE DEI CITTADINI IN STATO DI BISOGNO, I SERVIZI

POSSONO RIENTRARE ALL’INTERNO DI UNA SCELTA STRATEGICA CHE

SOLLECITA IL COMUNE AD INDIVIDUARE QUELLA SPECIFICA

FORMULA (CONSORTILE) QUALE PIÙ ADEGUATA PER ATTIVARE,

ORGANIZZARE E GESTIRE UNO SPECIFICO O PIÙ SPECIFICI SERVIZI A FAVORE DELLA POPOLAZIONE DEL

TERRITORIO.

ORA, ALLA LUCE DI QUESTA DISTINZIONE, SPETTA AI SINGOLI

COMUNI PROCEDERE AD UNA ATTENTA RICOGNIZIONE DELLA MODALITÀ E

DELLE ATTIVITÀ SVOLTE ATTRAVERSO I CONSORZI CUI ESSI ADERISCONO

SI POTREBBE DARE IL CASO CHE IL CONSORZIO GESTISCA, NEGLI SPAZI

CONSENTITI DALLA LEGGE, SERVIZI, SÌ DI CARATTERE SOCIALE, MA ECCEDENTI

QUELLI ESSENZIALI CHE, PER LORO FUNZIONE, I COMUNI DEVONO NECESSARIAMENTE EROGARE,

SECONDO QUANTO SOPRA PRECISATO.

IN QUESTO CASO, “LA GESTIONE [PUÒ] AVVENIRE IN FORMA DI

SERVIZIO PUBBLICO LOCALE PRIVO DI RILEVANZA ECONOMICA EX ART.

113 BIS TUEL. IN TALE IPOTESI IL CONSORZIO SARÀ DA CONSIDERARSI CONSORZIO DI SERVIZI (COME TALE SOGGETTO, EX ART. 31, COMMA 8 TUEL, AL REGIME DELLE AZIENDE

SPECIALI) E, PERTANTO, NON RIENTRANTE NELL’AMBITO DELLE

MISURE SOPPRESSIVE SOPRA CITATE” (CORTE DEI CONTI, SEZIONE

REGIONALE CONTROLLO PER IL PIEMONTE, DELIB. N. 101/2010

COLLEGAMENTO CON ART. 19, D.L. 95/12COLLEGAMENTO CON ART. 19, D.L. 95/12 FERME RESTANDO LE FUNZIONI DI

PROGRAMMAZIONE E DI COORDINAMENTO DELLE REGIONI, LORO SPETTANTI NELLE MATERIE DI CUI

ALL'ARTICOLO 117, COMMI TERZO E QUARTO, DELLA COSTITUZIONE, E LE FUNZIONI ESERCITATE AI SENSI DELL'ARTICOLO 118 DELLA COSTITUZIONE,

SONO FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI, AI SENSI DELL'ARTICOLO 117, SECONDO COMMA,

LETTERA P), DELLA COSTITUZIONE: […]

G) PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL SISTEMA LOCALE DEI SERVIZI SOCIALI ED EROGAZIONE DELLE

RELATIVE PRESTAZIONI AI CITTADINI, SECONDO QUANTO PREVISTO DALL'ARTICOLO 118, QUARTO

COMMA, DELLA COSTITUZIONE;

ESERCIZIO OBBLIGATORIO IN FORMA ASSOCIATA

I COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A I COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 5.000 ABITANTI, OVVERO FINO A 3.000 5.000 ABITANTI, OVVERO FINO A 3.000

ABITANTI SE APPARTENGONO O ABITANTI SE APPARTENGONO O SONO APPARTENUTI A COMUNITÀ SONO APPARTENUTI A COMUNITÀ

MONTANE, […] ESERCITANO MONTANE, […] ESERCITANO OBBLIGATORIAMENTE IN FORMA OBBLIGATORIAMENTE IN FORMA

ASSOCIATA, MEDIANTE UNIONE DI ASSOCIATA, MEDIANTE UNIONE DI COMUNI O CONVENZIONE, LE FUNZIONI COMUNI O CONVENZIONE, LE FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI DI CUI AL FONDAMENTALI DEI COMUNI DI CUI AL

COMMA 27, AD ESCLUSIONE DELLA COMMA 27, AD ESCLUSIONE DELLA LETTERA L.LETTERA L.

CAVEAT: DA VALUTARECAVEAT: DA VALUTARE NELL’AZIENDA SPECIALE

CONSORTILE PUO’ REALIZZARSI LA SOVRAPPOSIZIONE TRA LIVELLO

DELLA PROGRAMMAZIONE E STRUMENTO GESTIONALE:

ALL’ASSEMBLEA CONSORTILE (ORGANO DELL’AZ. SPECIALE)

PARTECIPANO I COMUNI DI QUELL’AMBITO/DISTRETTO/UNIONE

IL DL “CRESCI ITALIA”IL DL “CRESCI ITALIA” L’ART. 25 DEL D.L. N. 1/2012, CONVERTITO, CON

MODIFICAZIONI, DALLA LEGGE 24 MARZO 2012, N. 27 INSERISCE IL COMMA 5-BIS ALL’ART. 114 TUEL: LE AZIENDE SPECIALI E LE ISTITUZIONI RIENTRANO A PIENO TITOLO TRA LE FORMULE

GIURIDICO-ORGANIZZATIVE CHE DEBBONO ESSERE SOTTOPOSTE AI VINCOLI PREVISTI DAL

PATTO DI STABILITÀ INTERNO. SONO ESCLUSE SOLTANTO, A RIPROVA DEL FATTO CHE LE DISPOSIZIONI CONTENUTE NEL

D.L. N. 1/2012 RIGUARDANO I SERVIZI PUBBLICI LOCALI A RILEVANZA ECONOMICA, LE AZIENDE

SPECIALI E ISTITUZIONI CHE GESTISCONO FARMACIE, SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI,

EDUCATIVI E CULTURALI.

LA NORMA STABILISCE IN DIRITTO POSITIVO QUANTO GIÀ È PREVISTO NELLA LARGHISSIMA

MAGGIORANZA DEGLI STATUTI DELLE AZIENDE SPECIALI, OSSIA CHE IL PIANO

PROGRAMMA, COMPRENDENTE UN CONTRATTO DI SERVIZIO CHE DISCIPLINI I RAPPORTI TRA ENTE LOCALE ED AZIENDA

SPECIALE, I BILANCI ECONOMICI DI PREVISIONE PLURIENNALE ED ANNUALE, IL CONTO CONSUNTIVO E, INFINE, IL BILANCIO

DI ESERCIZIO – CHE COSTITUISCONO GLI ATTI FONDAMENTALI DELLE AZIENDE SPECIALI – SIANO SOTTOPOSTI ALL’APPROVAZIONE DEI

CONSIGLI COMUNALI

CONTESTUALIZZAZIONECONTESTUALIZZAZIONELA PREVISIONE DEVE ESSERE

INQUADRATA IN UN CONTESTO IN CUI: LE AZIENDE SPECIALI SEMBRAVANO

ESSERE DESTINATE ALL’OBLIO GIURIDICO;

I COMUNI SONO ALLA RICERCA DI FORMULE GESTIONALI ED

ORGANIZZATIVE CHE PERMETTANO DI ASSICURARE UN COSTANTE

CONTROLLO E SUPERVISIONE DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI.

AZ. SPECIALI E COMUNIAZ. SPECIALI E COMUNI POSSONO RAPPRESENTARE UNA MODALITÀ POSSONO RAPPRESENTARE UNA MODALITÀ

GESTIONALE ED ORGANIZZATIVA PER I GESTIONALE ED ORGANIZZATIVA PER I COMUNI CHE SONO ALLA RICERCA DI COMUNI CHE SONO ALLA RICERCA DI STRUMENTI CHE CONSENTANO LORO, STRUMENTI CHE CONSENTANO LORO,

SOPRATTUTTO IN FORMA ASSOCIATA ED SOPRATTUTTO IN FORMA ASSOCIATA ED INTEGRATA, DI GESTIRE I SERVIZI SOCIALI. INTEGRATA, DI GESTIRE I SERVIZI SOCIALI. APPLICABILITÀ DEL MODELLO AZIENDA APPLICABILITÀ DEL MODELLO AZIENDA SPECIALE (CONSORTILE) ALLE UNIONI DEI SPECIALE (CONSORTILE) ALLE UNIONI DEI COMUNI CHE, ANCHE IN RAGIONE DELLA COMUNI CHE, ANCHE IN RAGIONE DELLA

DISCIPLINA CHE SPINGE I COMUNI AD DISCIPLINA CHE SPINGE I COMUNI AD ASSOCIARSI E AD ASSOCIARE TALUNE, OGGI ASSOCIARSI E AD ASSOCIARE TALUNE, OGGI

E DOMANI TUTTI, LE FUNZIONI E DOMANI TUTTI, LE FUNZIONI FONDAMENTALI POTREBBERO TROVARE FONDAMENTALI POTREBBERO TROVARE

NELL’AZIENDA SPECIALE UN VALIDO NELL’AZIENDA SPECIALE UN VALIDO STRUMENTO DA APPROFONDIRE RISPETTO STRUMENTO DA APPROFONDIRE RISPETTO

AD ALTRI.AD ALTRI.

GLI EFFETTI DELLA SENTENZA CORTE GLI EFFETTI DELLA SENTENZA CORTE COST. N. 199/2012COST. N. 199/2012

GLI ENTI LOCALI POSSONO CONSIDERARE le AZIENDE SPECIALI TRA LE FORME GIURIDICHE

A DISPOSIZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLE PROPRIE FINALITÀ ISTITUZIONALI

IN FORZA DELLA SPECIFICA RELAZIONE DI STRUMENTALITÀ CON L’ENTE LOCALE DA CUI

PROMANA È (ANCORA) INDIVIDUATA DALL’ORDINAMENTO GIURIDICO QUALE

FORMULA PREFERENZIALE PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DI RILEVANZA

SOCIALE.

DA TUTTO CIO’ CONSEGUE CHE…DA TUTTO CIO’ CONSEGUE CHE… ALLE AZIENDE SPECIALI E ALLE ISTITUZIONI CHE

GESTISCONO SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI ED EDUCATIVI, CULTURALI NON SI APPLICANO I

DIVIETI E LE LIMITAZIONI POSTI A CARICO DEGLI ENTI LOCALI IN TEMA DI SPESA PER IL PERSONALE;

IL DIVIETO DI ISTITUIRE ENTI, AGENZIE E ORGANISMI COMUNQUE DENOMINATI E DI

QUALSIASI NATURA GIURIDICA, DI CUI ALL'ART. 9, C. 6, DEL D.L. N. 95 DEL 2012, CONVERTITO CON LEGGE N. 135 DEL 2012, NON SI APPLICA ALLE

AZIENDE SPECIALI E ALLE ISTITUZIONI CHE GESTISCONO SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI ED

EDUCATIVI, CULTURALI; LA TRASFORMAZIONE DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA

IN HOUSE IN AZIENDA SPECIALE NON INTEGRA COSTITUZIONE DI UNA FORMA GIURIDICA EX

NOVO;

LA SCELTA DELL’ENTE LOCALE DI LA SCELTA DELL’ENTE LOCALE DI TRASFORMARE LA SOCIETÀ PUBBLICA IN TRASFORMARE LA SOCIETÀ PUBBLICA IN HOUSE IN AZIENDA SPECIALE RICHIEDE, HOUSE IN AZIENDA SPECIALE RICHIEDE,

TUTTAVIA, UNA PREVIA VALUTAZIONE SULLA TUTTAVIA, UNA PREVIA VALUTAZIONE SULLA CONVENIENZA ECONOMICA CONVENIENZA ECONOMICA

DELL'OPERAZIONE NONCHÉ UNA DELL'OPERAZIONE NONCHÉ UNA VALUTAZIONE PROSPETTICA, ANCHE ALLA VALUTAZIONE PROSPETTICA, ANCHE ALLA

LUCE DELL'ART. 153 DEL D. LGS. N. LUCE DELL'ART. 153 DEL D. LGS. N. 267/2000, NOVELLATO DALL'ART. 3, COMMA 267/2000, NOVELLATO DALL'ART. 3, COMMA

1, LETTERA F) DEL D. L. 10 OTTOBRE 2012, N. 1, LETTERA F) DEL D. L. 10 OTTOBRE 2012, N. 174, CONVERTITO CON LEGGE 7 DICEMBRE 174, CONVERTITO CON LEGGE 7 DICEMBRE

2012, N. 213, SULLA TENUTA E SULLA 2012, N. 213, SULLA TENUTA E SULLA SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI FINANZIARI COMPLESSIVI DELLA GESTIONE E DEI VINCOLI

DI FINANZA PUBBLICA; (CORTE DEI CONTI, SEZ. REGIONALE DI CONTROLLO PER LA REGIONE LAZIO, 9 LAZIO, 9

GENNAIO 2013, N. 2)GENNAIO 2013, N. 2)

TRASFORMAZIONE DELLA TRASFORMAZIONE DELLA FORMA GIURIDICA FORMA GIURIDICA

DELL’AZIENDA SPECIALEDELL’AZIENDA SPECIALEIN SOCIETA’ DI CAPITALIIN SOCIETA’ DI CAPITALI

OBBLIGO OBBLIGO oppureoppure

SCELTA/SCELTA/OPPORTUNITA’ ?OPPORTUNITA’ ?

NON APPARE PIU’ UN OBBLIGO NON APPARE PIU’ UN OBBLIGO MA UNA SCELTAMA UNA SCELTA, DA , DA

VALUTARE VALUTARE ATTENTAMENTE ATTENTAMENTE

ALLA LUCE DELLE ALLA LUCE DELLE PREVISIONI D.L. PREVISIONI D.L.

“CRESCI ITALIA” E “CRESCI ITALIA” E “SPENDING REVIEW”“SPENDING REVIEW”

LE AZIENDE PUBBLICHE LE AZIENDE PUBBLICHE DI SERVIZI ALLA DI SERVIZI ALLA

PERSONA PERSONA (ASP)(ASP)

D. LGS. n. 207/01 – Capo IID. LGS. n. 207/01 – Capo II• PERSONALITA’ GIURIDICA DI DIRITTO PERSONALITA’ GIURIDICA DI DIRITTO

PUBBLICOPUBBLICO• AUTONOMIA STATUTARIA, PATRIMONIALE, AUTONOMIA STATUTARIA, PATRIMONIALE,

CONTABILE, GESTIONALE E TECNICACONTABILE, GESTIONALE E TECNICA• CAPACITA’ DI DIRITTO PRIVATO CAPACITA’ DI DIRITTO PRIVATO

(SOCIETA’ O FONDAZIONI PER ATTIVITA’ (SOCIETA’ O FONDAZIONI PER ATTIVITA’ STRUMENTALI A QUELLE ISTITUZIONALI E STRUMENTALI A QUELLE ISTITUZIONALI E

PER MANUTENZIONE PATRIMONIO)PER MANUTENZIONE PATRIMONIO)• SEPARAZIONE FUNZIONI DI SEPARAZIONE FUNZIONI DI

INDIRIZZO/PROGRAMMAZIONE DA QUELLE DI INDIRIZZO/PROGRAMMAZIONE DA QUELLE DI GESTIONEGESTIONE

• CRITERI IMPRENDITORIALI DI AZIONECRITERI IMPRENDITORIALI DI AZIONE• ASSENZA DI FINI DI LUCROASSENZA DI FINI DI LUCRO

• ESTENSIONE DI ALCUNI BENEFICI PREVISTI ESTENSIONE DI ALCUNI BENEFICI PREVISTI PER LE ONLUS (EROGAZIONI LIBERALI)PER LE ONLUS (EROGAZIONI LIBERALI)

PRECEDENTE VERSIONE ART. 10PRECEDENTE VERSIONE ART. 10• PER LE IPAB ERA PREVISTO PER LE IPAB ERA PREVISTO

UN REGIME GIURIDICO UN REGIME GIURIDICO ANALOGO A QUELLO DELLE ANALOGO A QUELLO DELLE

AZIENDE SPECIALI:AZIENDE SPECIALI:IMPRESE PUBBLICHE IMPRESE PUBBLICHE

FINALIZZATE FINALIZZATE ALL’EROGAZIONE DI SERVIZI ALL’EROGAZIONE DI SERVIZI

ALLA PERSONA ALLA PERSONA • RICONDUZIONE AL REGIME RICONDUZIONE AL REGIME

FISCALE DELLE ONLUSFISCALE DELLE ONLUS

ASSETTO ISTITUZIONALEASSETTO ISTITUZIONALE• NUOVO MODELLO GIURIDICO NUOVO MODELLO GIURIDICO

(DIVERSO DA AZIENZA SPECIALE E (DIVERSO DA AZIENZA SPECIALE E ASL)ASL)

• MODELLO AZIENDALEMODELLO AZIENDALE• CONNOTAZIONE AUTONOMA E CONNOTAZIONE AUTONOMA E

ORIGINALE DI PERSONA GIURIDICAORIGINALE DI PERSONA GIURIDICA• MEMBRI DI NOMINA PUBBLICA MEMBRI DI NOMINA PUBBLICA

(LOCALE E REGIONALE)(LOCALE E REGIONALE)• NON APPARTENGONO AL TERZO NON APPARTENGONO AL TERZO

SETTORESETTORE

CAPACITA’ DI DIRITTO CAPACITA’ DI DIRITTO PRIVATOPRIVATO

TUTTI I NEGOZI FUNZIONALI AL TUTTI I NEGOZI FUNZIONALI AL PERSEGUIMENTO DEI PROPRI PERSEGUIMENTO DEI PROPRI

SCOPI ISTITUZIONALI E SCOPI ISTITUZIONALI E ALL’ASSOLVIMENTO DEGLI ALL’ASSOLVIMENTO DEGLI

IMPEGNI ASSUNTI IN SEDE DI IMPEGNI ASSUNTI IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE REGIONALEPROGRAMMAZIONE REGIONALE

TRA CUITRA CUI COSTITUIRE SOCIETA’ O COSTITUIRE SOCIETA’ O FONDAZIONI PER SVOLGERE FONDAZIONI PER SVOLGERE

ATTIVITA’ STRUMENTALI A QUELLE ATTIVITA’ STRUMENTALI A QUELLE ISTITUZIONALI E PER PROVVEDERE ISTITUZIONALI E PER PROVVEDERE

ALLA MANUTENZIONE DEL ALLA MANUTENZIONE DEL PROPRIO PATRIMONIOPROPRIO PATRIMONIO

ORGANIORGANI• PRESIDENTE PRESIDENTE

• CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONECONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

IMPORTANZA DELLE IMPORTANZA DELLE DISPOSIZIONI STATUTARIEDISPOSIZIONI STATUTARIE

COINVOLGIMENTO ASP NELLA COINVOLGIMENTO ASP NELLA RETE DEI SERVIZI SOCIALI RETE DEI SERVIZI SOCIALI

TERRITORIALITERRITORIALI• LE ASP PARTECIPANO AI LE ASP PARTECIPANO AI

PIANI DI ZONAPIANI DI ZONA• I COMUNII COMUNI

DELEGANO/TRASFERISCONO DELEGANO/TRASFERISCONO ALLE ASP LORO FUNZIONIALLE ASP LORO FUNZIONI

GLI ACCORDI TRA P.A.GLI ACCORDI TRA P.A. ART. 15, L. 7 AGOSTO 1990, N. 241

COOPERAZIONE TRA EE.PP. = MODULO ORGANIZZATIVO

ALTERNATIVO A QUELLI GIA’ PRATICATI NEL MERCATO

SPESSO, LA P.A. CHE CONCLUDE L’ACCORDO SVOLGE ANCHE LA FUNZIONE DI OPERATORE CHE

EROGA I SERVIZI

GLI ACCORDI TRA EE.LLGLI ACCORDI TRA EE.LL.. COERENTEMENTE CON I PRINCIPI FISSATI DALL’ART. 97 COST. E INQUADRABILI TRA GLI

ATTI VOLTI A SEMPLIFICARE, RENDERE PIÙ EFFICIENTE, EFFICACE ED ECONOMICA LA

GESTIONE DEGLI INTERVENTI DELLA P.A., IN TERMINI GENERALI, GLI ACCORDI TRA P.A.

RISPONDONO ALL’ESIGENZA DI ASSICURARE UN COORDINAMENTO VOLONTARIO TRA SOGGETTI (PUBBLICI) CHE SI RITROVANO COLLOCATI IN

POSIZIONE PARITETICA. SI TRATTA DI UNA MODALITÀ DI RACCORDO INTERISTITUZIONALE A DISPOSIZIONE DEGLI ENTI PUBBLICI, IN SPECIE

LOCALI, STRETTI TRA LA FRAMMENTAZIONE DELLE COMPETENZE E LA NECESSITÀ DI

RISPONDERE ALLE ISTANZE PROVENIENTI DAI TERRITORI DI LORO RISPETTIVA GIURISDIZIONE.

GLI ACCORDI TRA P.A. POSSONO ESSERE ANNOVERATI TRA QUEGLI ATTI A STRUTTURA NEGOZIALE, RICONDUCIBILI – COME SOPRA

RICHIAMATO – ALL’ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA DI CARATTERE CONSENSUALE, SOTTOSCRITTI PER L’ESERCIZIO IN COMUNE DI UNA COMPETENZA SPETTANTE AGLI ENTI PUBBLICI CONTRAENTI.

LA CORTE EUROPEA DI GIUSTIZIA HA STATUITO (SENTENZA 19 DICEMBRE 2012, C-159/11), COERENTEMENTE CON LE CONCLUSIONE

DELL’AVVOCATO GENERALE DI DATA 23 MAGGIO 2012, CHE DETTI ACCORDI TRA P.A. RISULTANO LESIVI DEL PRINCIPIO DI LIBERA CONCORRENZA

QUALORA DUE P.A., SENZA PREVIA GARA, STIPULINO UN CONTRATTO MEDIANTE IL QUALE

ESSE ISTITUISCONO TRA LORO UNA COOPERAZIONE AVENTE AD OGGETTO SERVIZI ED

ATTIVITÀ “DI MERCATO”.

E PER I SERVIZI SOCIALI?E PER I SERVIZI SOCIALI?PdZ – AdPPdZ – AdP

CO-PROGETTAZIONECO-PROGETTAZIONE

CONVENZIONI CONVENZIONI

L’ACCORDO PROCEDIMENTALE NELLA FORMA DI ACCORDO DI COLLABORAZIONE ”:

HA NATURA DI ACCORDO SOSTITUTIVO DI PROVVEDIMENTO DI CONCESSIONE DI RISORSE

PUBBLICHE ( NON SOLO FINANZIARIE) CHE VENGONO INTEGRATE CON QUELLE PRIVATE

ASSUME LA FUNZIONE DI FAVORIRE L'INNOVAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA E DI

REALIZZARE MAGGIORI ECONOMIE E UNA MIGLIORE QUALITÀ DEI SERVIZI PRESTATI

CONFIGURA IL RUOLO DEL’ENTE PUBBLICO NON COME PROMOTORE E SOSTENITORE DELL’IMPEGNO DEL PRIVATO ATTRAVERSO EROGAZIONI DI VARIO

TIPO ( ACCORDO DI SOSTEGNO), MA COME “COLLABORATORE” IN UN RAPPORTO DI

PARTNERSHIP IN CUI LE RISORSE PUBBLICHE SI INTEGRANO CON QUELLE PRIVATE ANCHE SOTTO IL

PROFILO ORGANIZZATIVO.

INDIVIDUAZIONE DELL’ASSETTO

ISTITUZIONALE E DEI MODELLI GURIDICO-

ORGANIZZATIVI

UN’IPOTESI DI LAVORO

CONCETTI DI FONDOCONCETTI DI FONDO• ANALISI DELLE POLITICHE E ANALISI DELLE POLITICHE E DEGLI INDIRIZZI DELL’UNIONE DEGLI INDIRIZZI DELL’UNIONE

DEI COMUNI E DEI SINGOLI DEI COMUNI E DEI SINGOLI COMUNICOMUNI

• ANALISI DELLE STRUTTURE-ANALISI DELLE STRUTTURE-ORGANIZZAZIONI OPERANTI ORGANIZZAZIONI OPERANTI • STRUMENTO GESTIONALE STRUMENTO GESTIONALE EFFICACE A DISPOSIZIONE DI EFFICACE A DISPOSIZIONE DI

ALTRI COMUNI PER LA GESTIONE ALTRI COMUNI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI DETERMINATI ASSOCIATA DI DETERMINATI

SERVIZI SERVIZI

LE VALUTAZIONI IN LE VALUTAZIONI IN CAMPOCAMPO

VALUTAZIONI ISTITUZIONALI

VALUTAZIONI ORGANIZZATIVE

INDICAZIONI ECONOMICO -

ORGANIZZATIVE

RICERCA DELLO SPAZIO DI RICERCA DELLO SPAZIO DI AZIONE,AZIONE,

CHE È DATO DA CHE È DATO DA

VALUTAZIONI ISTITUZIONALI

Vincoli/opportunità

VALUTAZIONI ORGANIZZATIVEVincoli/opportunità

CONDIZIONI DI CONTESTO CONDIZIONI DI CONTESTO ISTITUZIONALEISTITUZIONALE

CONDIZIONI DI SVILUPPO CONDIZIONI DI SVILUPPO

ANALISI DEL CONTESTOANALISI DEL CONTESTO• LE POSSIBILITÀ DI AZIONE A LE POSSIBILITÀ DI AZIONE A

LIVELLO TERRITORIALE: LIVELLO TERRITORIALE: TREND SERVIZI TREND SERVIZI SOVRACOMUNALI:SOVRACOMUNALI:

1.1. L’ASSETTO ISTITUZIONALE:L’ASSETTO ISTITUZIONALE:a)a) UNIONE DI COMUNIUNIONE DI COMUNI

b)b) CONVENZIONECONVENZIONE2. LE FORMULE DI GESTIONE2. LE FORMULE DI GESTIONE

PIANO DI ZONAPIANO DI ZONA INDICAZIONIINDICAZIONI

RICOGNIZIONE BISOGNIRICOGNIZIONE BISOGNI PROSPETTIVE FUTURO DEL PROSPETTIVE FUTURO DEL

TERRITORIOTERRITORIO NUOVI BISOGNI (CO-NUOVI BISOGNI (CO-

PROGETTAZIONE, “DOPO DI PROGETTAZIONE, “DOPO DI NOI”, FARMACIE DEI SERVIZI)NOI”, FARMACIE DEI SERVIZI)

TENDENZA A FAVORIRE

AGGREGRAZIONI TERRITORIALI E

SERVIZI SOVRACOMUNALI

MODELLI DI GESTIONE CON

CARATTERISTICHE AZIENDALI

STRATEGIA DELL’UNIONE DEI STRATEGIA DELL’UNIONE DEI COMUNICOMUNI

1. ALLA REVISIONE DEL RUOLO 1. ALLA REVISIONE DEL RUOLO DEGLI ENTI STRUMENTALI DEGLI ENTI STRUMENTALI

CONSEGUE UNA RINNOVATA CONSEGUE UNA RINNOVATA STRATEGIA COMPLESSIVA STRATEGIA COMPLESSIVA

DELL’INTERVENTO DELL’UNIONEDELL’INTERVENTO DELL’UNIONE2. QUINDI: NON “QUALI SERVIZI 2. QUINDI: NON “QUALI SERVIZI

AFFIDARE” MA “QUALI AFFIDARE” MA “QUALI STRATEGIE DI INTERVENTO STRATEGIE DI INTERVENTO

L’UNIONE INTENDE REALIZZAREL’UNIONE INTENDE REALIZZARE

SPAZIO DI AZIONE SPAZIO DI AZIONE DELL’UNIONEDELL’UNIONE

• INDIVIDUAZIONE DELLA FORMA DI GESTIONE ASSOCIATA RITENUTA PIU’

IDEONEA• DIVERSO UTILIZZO DELLE “PROPRIE”

SOCIETA‘/AZIENDE• RAFFORZAMENTO DEL

COORDINAMENTO/COOPERAZIONE CON I COMUNI LIMITROFI

• RICONFIGURAZIONE DELLA LOGICA ORGANIZZATIVA INTERNA IN SEGUITO A UNA RIPROGETTAZIONE DELLA RETE

INTERISTITUZIONALE

RICONFIGURAZIONE DELLA RICONFIGURAZIONE DELLA LOGICA ORGANIZZATIVALOGICA ORGANIZZATIVA1.INDIVIDUAZIONE DELLE

COMPETENZE DISTINTIVE DELL’ UNIONE ALL’INTERNO DELLA

RETE NELL’ANALISI, PROGETTAZIONE E GESTIONE DEI

SERVIZI 2.VERIFICA DELLA CAPACITÀ DELLA

RETE DI DOMINARE EFFETTIVAMENTE I FABBISOGNI

DEL TERRITORIO COMUNALE

3.3. RICERCA ALL’INTERNO DELLA RETE RICERCA ALL’INTERNO DELLA RETE TERRITORIALE DI ALCUNE APERTURE TERRITORIALE DI ALCUNE APERTURE

CHE POSSANO PERMETTERE CHE POSSANO PERMETTERE ECONOMIE DI SCALA PER ALCUNI ECONOMIE DI SCALA PER ALCUNI

SERVIZI CHE I TREND SOCIALI SERVIZI CHE I TREND SOCIALI INDICANO COME CRITICI INDICANO COME CRITICI

4.4. MANTENERE UNA NECESSARIA MANTENERE UNA NECESSARIA FLESSIBILITÀ NELLA PROGETTAZIONE FLESSIBILITÀ NELLA PROGETTAZIONE DELL’INTERVENTO ORGANIZZATIVO DELL’INTERVENTO ORGANIZZATIVO

PER ASSORBIRE EVENTUALI PER ASSORBIRE EVENTUALI CAMBIAMENTI ISTITUZIONALICAMBIAMENTI ISTITUZIONALI

LO SCENARIO ISTITUZIONALE E LA LO SCENARIO ISTITUZIONALE E LA GESTIONE DELLE FUNZIONI GESTIONE DELLE FUNZIONI

SOCIALISOCIALI

a) SOCIETA' MISTAb) AZIENDA SPECIALE

(CONSORTILE)c) AFFIDAMENTO

ALLE ORGANIZZAZIONI

NON PROFITd) ASP

ORGANIZZAZIONE, GESTIONE ED

EROGAZIONE DI SERVIZI PROPRI E DELEGATI DAGLI ALTRI COMUNI

SERVIZI SOCIALI E SOCIO-

SANITARI A LIVELLO

SOVRACOMUNALE

Forma istituzionale/ organizzativa

Attività/competenze centrali

Prospettiva(presidio)

I LIVELLI ESSENZIALI I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA E DI ASSISTENZA E

DELLE PRESTAZIONIDELLE PRESTAZIONI

OBBLIGAZIONE DI RISULTATOOBBLIGAZIONE DI RISULTATO SE SI MUOVE DALLA FINALITÀ OPERATIVA CHE LO “STATO SOCIALE” È CHIAMATO A GARANTIRE,

LA VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA E DELL’EFFETTIVITÀ DI DETTA FINALITÀ SI MISURA

SPOSTANDO L’ATTENZIONE DALLE FORME ADOTTATE NEGLI ATTI AI CONTENUTI DEGLI

STESSI. CI SEMBRA QUESTO UN APPROCCIO INCLUSIVO

CHE PERMETTE DI TRACCIARE UNA LINEA DI CONTATTO TANTO IDEALE QUANTO EFFETTIVA

TRA PRESTAZIONI E SERVIZI CHE DEBBONO ESSERE EROGATI E LE TUTELE

COSTITUZIONALMENTE GARANTITE A FAVORE DEI CITTADINI.