Effetti-somatici-dei-suoni-Sistema-1

6

Click here to load reader

Transcript of Effetti-somatici-dei-suoni-Sistema-1

Page 1: Effetti-somatici-dei-suoni-Sistema-1

Effetti somatici dei suoni - Sistema Bioconduttivo Connessionale

Estratto da Craniosacrale.it

http://www.craniosacrale.it

Effetti somatici dei suoni -

Sistema Bioconduttivo

Connessionale- Area Formazione - TESTI E RISORSE DELLA FORMAZIONE - Formazione: fisiologia e processi vitali -

Aggiornato in data : martedì 22 aprile 2008

Craniosacrale.it

Copyright © Craniosacrale.it Page 1/6

Page 2: Effetti-somatici-dei-suoni-Sistema-1

Effetti somatici dei suoni - Sistema Bioconduttivo Connessionale

I suoni possono agire su tessuti non uditivi con meccanismi di vario tipo che coinvolgono da unlato le proprietà fisiche delle onde acustiche, dall'altro le proprietà biofisiche di molti tessuti...

Questo è un estratto dell'articolo completo che trovi nell'Area Abbonati

Il Prof. Franco Bistolfi (Primario Emerito di Radioterapia Oncologica) dedica la sua vita e la sua genialità a cercare ilsignificato di molti problemi biologici insoluti anticipando, con le sue intuizioni, risposte scientifiche che vengonosuccessivamente ampiamente documentate. Considerato tra i pionieri della Radiobiologia applicata alla terapia deitumori, il Prof. Bistolfi per decenni ha dedicato i suoi studi alle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti (NIR), fino atrattare le energie acustiche e vibrazionali meccaniche, che alle energie radianti sono legate da interessanti fenomenitrasduzionali.

Bibliografia

1. Radioterapia oncologica. Tavole dose-tempo. Atlante clinico. Condotta terapeuticaBistolfi Franco, Minerva Medica - 1993

2. Atlante di radioterapia clinicaBistolfi Franco, Minerva Medica - 1991

3. Biostructures and radiation order disorderBistolfi Franco, Minerva Medica - 1989

4. Radiazioni non ionizzanti: ordine, disordine e biostruttureBistolfi Franco, Minerva Medica - 1986

5. Campi magnetici in medicinaBistolfi Franco, Minerva Medica

"Ho trovato delle incredibili coincidenze e inaspettate assonanze tra i principi del lavoro craniosacrale e le ricercheriportate in questo testo dal prof. Franco Bistolfi...... Anche se ci sono delle differenze di linguaggio, che dipendonodalla tradizione di provenienza (per es., quella che l'autore riferisce come risonanza acustica (detta anche oscillazionesimpatica), quello che Mc Parland definisce "entrainment" tradotto come l'oscillazione armonica o la risonanzaarmonica degli oscillatori, il senso è lo stesso. Come quindi uno studioso italiano da un campo forse considerato"diverso" da un contributo alla comprensione dei fenomeni legati alle vibrazioni, alle risposte dei tessuti agli stimolisonori e non solo... Maderu Pincione

I suoni possono agire su tessuti non uditivi con meccanismi di vario tipo che coinvolgono da un lato le proprietà fisichedelle onde acustiche e in particolare la loro coerenza, dall'altro le proprietà biofisiche di molti tessuti: piezoelettricità, semiconduttività, carattere dipolare dell'acqua e di molte macromolecole organiche, DNAcompreso.

Si è accennato nel cap. 2 (di questo libro) agli impieghi terapeutici del suono, sia sotto forma di musicoterapia vera epropria che sotto forma di suoni isolati dalle caratteristiche particolari. In entrambi i casi l'azione è principalmentemediata dalla via cocleouditiva ed anche gli effetti fisiologici somatici che ne derivano sono espressione del

Copyright © Craniosacrale.it Page 2/6

Page 3: Effetti-somatici-dei-suoni-Sistema-1

Effetti somatici dei suoni - Sistema Bioconduttivo Connessionale

coinvolgimento dei centri diencefalici dell'area limbica. Tuttavia, nell'impiego terapeutico dei suoni si considera anchel'applicazione diretta della sorgente sonora su determinate parti corporee con lo scopo di utilizzare la capacità dipenetrazione delle onde acustiche e di stimolare per risonanza, tramite singole frequenze specifiche, quelle vibrazioninaturali che per varie cause non possano più essere prodotte normalmente.

Smith e Best nel tentativo di interpretare scientificamente queste manovre terapeutiche sottolineano il fatto che moltebiomolecole sono dipoli elettrici e quindi trasduttori elettromeccanici e meccanoelettrici, capaci di consentire l'interconversione energetica delle onde acustiche e delle onde vibrazionali meccaniche diopportuna frequenza, specialmente nel caso di oscillazioni coerenti.

Si conoscono del resto fenomeni di risonanza acustica (detta anche oscillazione simpatica) fra suoni e corpi inanimati,come nel caso di due violini posti a una certa distanza fra loro, uno solo dei quali venga fatto vibrare nella corda del re; la corda del re nel secondo violino si metterà anch'essa a vibrare per risonanza.

Trova così una possibile spiegazione razionale l'impiego di suoni e di vibrazioni meccaniche per indurre larigenerazione di tessuti lesi tramite la stimolazione vibrazionale del DNA e del citoscheletro; quest'ultimo, comprovatosistema di connessione meccanica atto a condurre stimoli vibrazionali dalla membrana al nucleo.

Tessuti non uditivi mediatori del suono

Che il suono possa propagarsi attraverso i tessuti non uditivi è dimostrato dalle risposte cardiache fetali evocate dasuoni esterni attraversanti la parete addominale della madre, la parete uterina e il liquido anmiotico.

I tessuti non uditivi che possono fungere da mediatori di onde acustiche sono la pelle, le fibre del tessuto connettivoe muscolare, il sistema di cellule MC

TABELLA 3.I - TESSUTI NON UDITIVI MEDIATORI DEL SUONO

" Cute: corpuscoli di Pacini e altri, specialmente sensibili a frequenze < 250 Hz

" Connettivo e citoscheletro: un Body Wide Web di comunicazione

" Cellule MC - (microvilli - ciglia)

Vestibolari (nistagmo, squilibrio, risposte miogeniche)

Ependimali ’ centri dience falici

Viscerali ’ SN autonomo

Midollari e dendritiche

La via di trasmissione osteotimpanica, ben nota in otorinologia, rappresenta una forma particolare di coinvolgimentodel tessuto connettivo intraosseo costituito da fibre collagene che si alternano ordinatamente con l'icirossiapatitenegli osteoni, entrambi sistemi piezoelettrici.

Copyright © Craniosacrale.it Page 3/6

Page 4: Effetti-somatici-dei-suoni-Sistema-1

Effetti somatici dei suoni - Sistema Bioconduttivo Connessionale

Recentemente, la pelle è stata definita un gigantesco cervello a cristalli liquidi, a causa delle sue proprietàpiezoelettriche e della presenza dei corpuscoli di Pacini (Fig. 3.1).

fig3.1

Di questi ultimi, infatti, la straordinaria struttura a strati membranosi embricati e avvolgenti la fibra amielinica centralesuggerisce capacità di amplificazione per gli stimoli meccanici esterni (tattili, vibrazionali, sonori) fra il punto di applicazione e la fibra nervosa sensitiva.

Sistema Bioconduttivo Connessionale

Il Sistema Bioconduttivo Connessionale (BCS) è un grande complesso di strutture filamentose proteiche: fibrecollagene nel tessuto connettivo, filamenti di actina e miosina nelle fibrocellule muscolari, filamenti di actina, miosinae microtubuli nel citoscheletro di tutte le cellule, proposto dallo scriventenel 1990 (Fig. 3.2, 3.3, 3.4).

Esso è caratterizzato nei suoi componenti filamentosi proteici da proprietà biofisiche comuni, che lo rendono atto allaconduzione di vibrazioni meccaniche, nonchè alla semiconduttività di segnali elettronici. Data la sua diffusione ubiquitaria nell'organismo, il BCS può definirsi con linguaggio informatico un Body Wide Webdi comunicazione.Sistema Bioconduttivo Connessionale l Sistema Bioconduttivo Connessionale (BCS) è un grandecomplesso di strutture filamentose proteiche: fibre collagene nel tessuto connettivo, filamenti di actina e miosina nellefibrocellule muscolari, filamenti di actina, miosina e microtubuli nel citoscheletro di tutte le cellule, proposto dalloscrivente nel 1990 (Fig. 3.2, 3.3, 3.4).

fig3.2-3.3-3.4

Esso è caratterizzato nei suoi componenti filamentosi proteici da proprietà biofisiche comuni, che lo rendono atto allaconduzione di vibrazioni meccaniche, nonchè alla semiconduttività di segnali elettronici. Data la sua diffusione ubiquitaria nell'organismo, il BCS può definirsi con linguaggio informatico un Body Wide Webdi comunicazione.

Il sistema di cellule MC, proposto dallo scrivente nel 2002 è costituito da cellule tappezzate da microvllli e/o ciglia(Tabella 3.II), vede la sua componente più caratteristica e strutturalmente complessa nelle cellule capellute dellacoclea, dove le centinaia di microvilli disposti a canne d'organo esprimono morfologicamente la grande sensibilità ecapacità selettiva dell'organo di Corti nell'avvertire le vibrazioni sonore di diversa frequenza (Fig. 3.5).

Copyright © Craniosacrale.it Page 4/6

Page 5: Effetti-somatici-dei-suoni-Sistema-1

Effetti somatici dei suoni - Sistema Bioconduttivo Connessionale

Le cellule MC nei visceri dell'apparato digerente sono tappezzate da numerosissimi micro villi di uguale altezza (Fig.3.6).

fig3.5

fig3.6

Nonostante questa uniformità geometrica e dimensionale, la loro struttura interna è uguale a quella di tutti gli altrimicrovilli, compresi quelli delle cellule capellute cocleari, consistendo in fascetti ordinati e paralleli di microfilamenti di actina collegati fra loro in cross linking da particolari molecole. Pertanto, al pari delle cellule capellute cocleari, anche le cellule MC dei visceri addominali potrebbero rispondere astimoli vibrazionali acustici, in armonia con le fondamentali ricerche sperimentali di Denk e Webb

È tuttavia anche possibile che la grande diffusione di cellule MC nei visceri addominali (V. Tabella 3 II) e la lorovicinanza ai plessi sottomucosi del SN autonomo consentano un'azione diretta del suono sui visceri, non mediata dalla coclea e specialmente efficace alle basse frequenze acustiche. La stimolazione meccanica delle cellule MC presenti nei visceri addominali, oltre ad essere potenzialmente responsabile dei citati sintomi somatici, è quasi certamente in causa nella percezione addominale dei suonidenunziata da pazienti fortemente ipoacustici che in corso di seduta musicoterapica si scoprono l'addomedichiarando di riuscire solo in quel modo a percepire "quanto esce dagli strumenti musicali..

Un'altra componente importante del sistema di cellule MC è rappresentata dalle cellule ependimali che tappezzano iventricoli cerebrali ed hanno un corredo di lunghe ciglia. Queste ultime hanno un'anima costituita da fascetti ordinati e paralleli di microtubuli nel caratteristico assetto "9+2"; ed è oggi noto che i microtubuli, al paridei microfilamenti di actina presenti nei microvilli, sono biostrutture cui la biofisica attribuisce importanti funzioni dicomunicazione e di sensibilita elettromeccanica (Fig. 3.7, 3.8, 3.9).

fig3.7

Copyright © Craniosacrale.it Page 5/6

Page 6: Effetti-somatici-dei-suoni-Sistema-1

Effetti somatici dei suoni - Sistema Bioconduttivo Connessionale

fig3.8

fig3.9

Le cellule ependimali, inoltre, per la mancanza di una lamina basale sono a diretto contatto attraverso sinapsielettriche con i sottostanti astrociti. I movimenti impressi alle ciglia ependimali da parte di onde sonore assorbite dalliquido ventricolare presente nel III ventricolo fanno sì che stimoli meccanici, trasdotti in stimoli elettrici nei microtubulicigliari, vengano trasmessi ai sottostanti centri diencefalici, così giustificando l'esistenza di effetti somatici da musicae da rumore senza l'intervento della coclea e della via uditiva.

Appartengono al sistema di cellule MC anche cellule della linea ematomidollare (linfociti, macrofagi, leucociti) e lecellule dendritiche interstiziali queste ultime deputate a presentare gli antigeni captati nei tessuti periferici alle celluleimmuno competenti dei linfonodi regionali. Nella fondata ipotesi che anche queste cellule, al pari degli altri gruppiriuniti nella Tab.3 II, siano sensibili agli stimoli meccanici ed elettromagnetici, vi sarebbe la giustificazione per attivare ricerche sperimentali e cliniche al fine di accertare eventuali effetti ematologici e immunologici da esposizionecronica al rumore intenso e a vibrazioni meccaniche in campo professionale.

Copyright © Craniosacrale.it Page 6/6